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*Primo cap. L’incontro (prima
parte)*
“Allora ti
muovi o no?”dissi io ormai spazientita a Judy.
“Si si
arrivo devo solo vestirmi!” fu la sua risposta.
“Cosa!?!?
non so se ti rendi conto, ma io sono già vestita, truccata e con le scarpe
addosso da più di un’ora”
“Adesso non
rompere…arrivo!”disse lei uscendo dal bagno e poi aggiungendo “Sono pronta…
andiamo!”
Finalmente
uscimmo di casa e andammo a questo benedetto appuntamento.
Durante il
tragitto parlammo un po’ e io gli chiesi: ”Ma scusa non capisco…perché vai a
questi appuntamenti nel mondo babbano? Non c’è qualcosa di simile anche nel
nostro mondo?”
“Si certo….
ma i babbani sono dei veri e propri fighi!!!” mi rispose lei con un sorriso
malizioso.
Poi mi
rimproverò perché non mi ero vestita elegante ma bensì con un paio di jeans e
una maglietta normalissima…mentre lei aveva un vestito rosa pallido corto fin
sopra le ginocchia che le stava veramente a pennello.
***
“Judy sono
stufa… non posso andarmene?”chiesi io irritata per l’attesa in un angolo della
stanza.
“Aspetta un
attimo vedrai che arriveranno tra poco...”mi rispose lei poco convinta.
E’ da più
di tre quarti d’ora che aspettiamo che
arrivino gli ultimi due ragazzi, infatti senza di loro gli appuntamenti non possono
iniziare.
Ok ok io
continuo a lamentarmi ma anche Judy sta perdendo la pazienza, infatti è già la
terza volta che va a sistemarsi il trucco in bagno.
Almeno il
posto è carino e illuminato da una calda luce che fa risaltare ancora di più il
rosso fuoco di cui sono dipinte le pareti.
”Judy!”dissi
io disperata “per favore ho da fare cose migliori di stare qui ad aspettare due
persone che neanche conosco, io vado ciao!” dissi decisa incamminandomi verso
l’uscita.
La porta si
aprì improvvisamente ed entrarono due ragazzi, uno con i capelli neri e
spettinati e l’altro con i capelli rosso fuoco. Mi sembrava di averli già
visti…ma no impossibile, non frequentavo il mondo babbano molto spesso…devo
essermi confusa con qualcun altro.
Peccato
però che fossero arrivati prima che io potessi andarmene: adesso dovevo per
forza rimanere.
“Scusate
per il ritardo!”disse subito dopo quello con i capelli rossi.
“Ok
possiamo iniziare…finalmente…sedetevi prego”disse l’organizzatrice e
coordinatrice di quegli appuntamenti.
Era una
donna sulla quarantina,molto attraente vestita sempre di tutto punto, si
chiamava Miriam. Io mi sedetti al primo tavolo rassegnata mentre Judy si sedeva
al settimo tavolo e mi guardava sorridendo raggiante.
Davanti a
me si sedette un uomo mezzo calvo e con la pancia che traboccava dai pantaloni…
oh mio dio!Le cose si mettevano veramente male…avrei voluto gridare…scappare…
nascondermi… era un incubo.
Miriam
azionò l’orologio che alla fine dei cinque minuti avrebbe suonato per
permettere alle donne di cambiare ragazzo
alzandosi e andando a sedersi al tavolino alla propria sinistra. Si,
anche questo… stavolta toccava alle donne alzarsi, almeno le altre volte era il
contrario.
Mi preparai
mentalmente a quello che mi aspettava…per poco non cedetti alla tentazione di
scappare…sarei rimasta, ma solo per Judy…però mi doveva un favore, grande, mooolto
grande. L’uomo si presentò “ Salve signorina…io mi chiamo Gerard…piacere…e lei
come si chiama?…sa io ho una passione per i ragni…a casa ne ho circa trenta specie
e più di sessanta esemplari…ma mi dica a lei piacciono i ragni? Perchè sa avrei
molta difficoltà ad uscire con una persona che non ama queste adorabili
creaturine….”
Basta ne
avevo già abbastanza…non sarei resistita fino alla fine…Cercavo di farmi forza
ogni volta che l’orologio suonava, ero arrivata solo al quarto tavolo,stavolta sentivo che avrei vomitato…
Davanti a
me c’era il ragazzo che era arrivato in ritardo, quello con i capelli neri e neanche
lui sembrava divertirsi troppo.
Veramente
però mi sembrava di averlo già visto, quei capelli scuri e spettinati e quegli
occhi verdi…stupendi.
Miriam dette
il via all’orologio.
Oddio avevo
capito chi era!
E dovevo aver fatto una faccia molto
sconvolta…perché lui subito mi domandò indicandosi la bocca: ”Oddio per caso ho
qualcosa fra i denti?”.
Io mi alzai
della sedia e dissi, no praticamente urlai: ”Ma tu sei Harry Potter!”.
Tutti si
girarono verso di me, ma poi ripresero tranquillamente a parlare, tutti tranne
il suo amico e Judy che erano anche allo stesso tavolo…tutti e due conoscevano
bene quel nome, e anche io.
Il suo
sguardo interrogativo di qualche istante fa era stato velocemente rimpiazzato
da uno sguardo preoccupato del tipo oddio-i-babbani-ci-hanno-scoperto-corriamo-ai-ripari.
Lui mi prese
un braccio e mi fece sedere….eravamo tutti e due abbastanza sconvolti…
”Sei una
strega…vero? Dimmi per favore che lo sei” disse lui in un sussurro, la sua voce
sembrava disperata.
“S-si…si sono
una stregha…” dissi io molto poco convinta.
Subito mi
persi in lontani ricordi…Harry Potter il bambino sopravvissuto, Harry Potter il
prescelto, Harry Potter l’eroe.
Io ero
nella sua stessa casa: grifondoro, ed avevo anche la sua stessa età, ma era
come se non esistessi.
Ci sono.
Tu però non
te ne accorgi.
Ci
conosciamo certo, ma tu non fai caso a me.
Sono qui,
all’ultimo tavolo ignorante delle spiegazioni della Mc Granitt.
Harry
Potter… con quei capelli costantemente in disordine e quegli occhi che se mi
avessero guardato profondamente anche solo per un momento, e non di striscio
come tante volte mi sarei persa in quel verde intenso e non ne sarei mai più
emersa.
Quante
volte sono rimasta a fissarlo dal fondo della classe sperando che si girasse.
Quante
volte l’ho visto insieme ai suoi due amici: la studentessa perfetta Hermione
Granger e il suo eterno braccio destro Ron Weasley, ma soprattutto quanto ho invidiato Hermione…lei…lei gli
poteva stare vicino…lei lo poteva abbracciare nei momenti di sconforto e lei
poteva ridere con lui quando Ron faceva qualcosa di buffo.
Lei aveva
tutto quello che volevo, lei aveva lui, la sua compagnia, il suo affetto.
Provai
molte volte a diventargli amica, una vera amica, non come tutte quelle che
andavano in giro dicendo che erano amiche di Harry Potter e invece lui a malapena
le salutava passando per i corridoi, ma lui e suoi due amici formavano il trio,
e in esso non poteva entrare nessun altro, il trio di Hogworts era intoccabile.
Harry
Potter…colui che aveva sconfitto definitivamente il signore oscuro liberando il
mondo magico dal suo più antico e acerrimo nemico: Voldemort...
Harry
Potter il più grande mago di tutti i tempi, il più giovane e intraprendente
auror che il mondo magico avesse mai visto.
Ma poi
scusa cosa ci faceva il famoso Harry Potter a questo tipo di appuntamenti?
Ah ah ah!!!…Questa
si che è bella…mi hai proprio deluso Potter…come sei caduto in basso…
Driiiiiin…
l’orologio squillò e con quel suono si dissolse anche la possibilità di avere
una conversazione seria, e se poi seria si potesse definire con lui, il ragazzo
dei miei sogni di adolescente…e forse anche dei sogni più recenti…
Continua…
***
Spero che
questo capitolo vi sia piaciuto, ringrazio chi ha letto e soprattutto ha chi ha
avuto anche la forza di recensire….baci baci
daphne_91
Ringraziamenti:
vanessola: grazie mille per la recensione….eccoti
accontentata, e il secondo capitolo arriverà presto…spero ti piaccia, fammi
sapere kiss kiss
NiraMalfoy: grazie per la recensione e per l’incoraggiamento…spero
che questo capitolo ti piaccia…spero in un tuo commento baci baci
Scusatemi ma è proprio così orribile???non lo legge nessuno...uff!mi sto deprimendo...vabbè oh fatemi sapere...T__________T |