Leaf Anarchy

di Kaoruthestabber
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Saga della volontà ereditata: Un trio speranzoso ***
Capitolo 2: *** Saga della volontà ereditata: Se le parole non colpiscono, allora lo fanno i pugni ***



Capitolo 1
*** Saga della volontà ereditata: Un trio speranzoso ***


*Nota: Questa storia è stata scritta a 3 mani ed è nata come GDR personale, quindi propongo una storia scritta in stile narrativo e personale per ogni personaggio sperando possa funzionare e piacere, buona lettura.

_Passi silenziosi si muovevano nell'ombra, il loro rumore, amplificato dal vuoto, rompeva il silenzio di quegli umidi sotteranei ai quali in pochi potevano accedere.
"Comandante, sono qui per fare rapporto..." disse Yoshi, rivolgendosi al suo anziando superiore, nascosto nell'oscurità di quelle enormi colonne grigiastre, nelle cui crepe erano raccontati decenni di battaglie e mutamenti.
"Hai portato a termine il tuo incarico...con l'accorgimento che tu sai?" disse il vecchio, muovendo alcuni passi sotto la debole luce che penetrava dalla superficie.
Yoshi annuì toccandosi il coprifronte abbassato sull'occhio sinistro, come al solito aveva svolto il lavoro senza lasciare testimoni, non poteva permettere a nessuno di scoprire il suo segreto.
"Quali sono i tuoi ordini, maestro?" chiese con sguardo serio e determinato.
Con calma l'anziano maestro gli spiegò il suo prossimo incarico e senza alcun cenno di paura o di dubbio, Yoshi ripartì per la sua nuova missione. Destinazione, Paese del Fuoco.

_Era ormai un mese che si trovava in quel luogo, 30 maledettissimi giorni passati senza aver visto la luce del sole. Come poteva? i suoi uomini erano tutti morti solo per questo, era vicino a trovare qualcosa, avevano lavorato tutti per quasi un anno passando spesso notti intere per cercare il nascondiglio di Orochimaru e per liberare tutti i 32 sigilli. Finalmente ci erano riusciti, ma proprio quando tutto sembrava andare per il verso giusto quel maledetto Hokage traditore ha rovinato di nuovo tutto, ha di nuovo ucciso tutti i suoi compagni, l'ha di nuovo lasciato da solo. Ma questa volta c'era una sola differenza: Kaoru aveva la possibilità di trovare qualcosa di utile per poter fare grandi passi in avanti per la liberazione di Konoha, i suoi compagni non si sono sacrificati per nulla.
"Ormai sono vicino, un solo mese che sono qui e quasi non ricordo più come ci si sente a stare alla luce del sole, diavolo" pensò sbuffando ma con un lieve sorriso.
 Era finalmente riuscito a tradurre quegli strani codici che si rivelarono essere 12 sigilli.
Si avvicinò lentamente al grande muro decorato da più di un migliaio di segni che un mese fa gli erano sconosciuti e si fermò, prese un profondo respiro per prepararsi a qualcunque cosa che avrebbe trovato in quel maledetto angolo di un rifugio la cui grandezza era tranquillamente comparabile ad un villaggio intero. E iniziò a pronunciare i sigilli e posizionare le mani di conseguenza:" Topo, lepre, drago, pecora, scimmia, cinghiale,cane, gallo, cavallo,tigre, bue..." si fermo per un secondo e poi pronunciò l'ultimo sigillo con voce piu alta "serpente!" e posizionò velocemente la mano sul muro che subito scomparve frammentandosi in un infinità di polvere lucente che diede un pò di luce alla stanza che si trovava al di là del muro.
Quella luce illuminava una specie di contenitore che sembrava essere l'unico intatto in mezzo a centinaia, tutte contenenti almeno dei resti di quello che sembravano essere delle ragazzine.
Kaoru si avvicinò lentamente e la fioca luce che emanavano i resti del muro illuminarono un viso, il viso di una ragazza che con grande stupore di Kaoru, aprì gli occhi.

_Dolore. Frustrazione. Confusione.
Negli occhi della giovane non vi era altro che il barlume di un'esistenza spezzata, un'infanzia finita, deturpata e avvolta in un alone di sangue.
Erano occhi neri come la pece, profondi e impauriti.
Si aspettava di trovarsi davanti L'uomo-serpente, seguito dall'altro, l'aguzzino. Così gli avevano detto prima di farla addormentare insieme alle altre.
Invece davanti a lei c'era un ragazzo. Nulla più che un ragazzo! Un altro scagnozzo dell'uomo-serpente? Un altro torturatore? Un altro dottore?...no...
La ragazzina lo guardò negli occhi. Non era una persona cattiva...forse era salva. Forse era l'eroe di cui tutti parlavano. Quello della foglia, quello che l'uomo-serpente bramava...quel...Naruto?
Chiuse gli occhi, e lentamente il ghiaccio che la avvolgeva si sciolse. L'uomo-serpente le aveva spiegato come fare per liberarsi, una volta svegliatasi, e lei eseguì.
Sciogliendosi il ghiaccio, si sciolse anche la cupola che la conteneva, ed ella cadde a terra pesantemente. Da troppo tempo non camminava, le sue gambe non vi erano più abituate. I suoi muscoli non rispondevano, e non potè fare altro che alzare lo sguardo verso il ragazzo, che la guardava incredulo.
Si guardò intorno, raggelando. Le cupole degli altri non c'erano! Molte erano frantumate, altre semplicemente incrinate, e contenevano scheletri ancora intrappolati nel ghiaccio perenne. Le altre si erano svegliate troppo preso, o qualcosa le aveva fatte svegliare...molti teschi erano rotolati in giro, i vestiti ricoprivano ancora cumuli di piccole ossa, e la terra ricopriva il resto. Era uno scenario macabro e soffocante.
Si voltò a guardare il ragazzo. "...amico?" chiese intimidita. Non sapeva cosa le sarebbe successo...in caso di risposta negativa.

_Dopo un lungo viaggio attraverso i mari nebbiosi del Paese dell'Acqua, giunse finalmente nel Paese del Fuoco. Era stato li numerose volte e puntualmente, ad ogni singola visita, si domandava come potesse un paese all'apparenza così mite e tranquillo, essere stato teatro di sanguinose battaglie e disastrose tragedie.
Lentamente avanzava nella fitta foresta verdeggiante, solo il frusciare del vento ed un rossastro tramonto gli facevano compagnia nel percorso che conduceva al suo obbiettivo...già...l'obbiettivo, l'unico scopo della sua esistenza era localizzare obbiettivi, catturarli e neutralizzare chiunque avesse in qualche modo scoperto il suo segreto.
"Uhm!?" ad un tratto un rumore scostò Yoshi dai suoi pensieri, non fece quasi tempo a voltarsi che una raffica di kunai lo raggiunse, fortunatamente riuscì ad evitarli tutti ma ciò che lo attendeva era ben peggio: in un instante si trovò circondato da ninja di Konoha, che sorridevano sprezzanti.
"Finalmente ti abbiamo trovato!" disse uno di loro con aria seria e minacciosa.
Yoshi, in quei pochi ma interminabili secondi,  li fissò ad uno ad uno, cercando di scrutare le loro forze e le loro debolezze e si accorse che, per sua fortuna, erano ninja di basso rango, probabilmente l'avamposto di una squadra più ampia, insomma, carne da macello.
"Non sarà difficile sconfiggerli..." pensò il ragazzo tra se e se, subito prima di inziare a combattere.
"Kirigakure no Jutsu!" (Tecnica del velo di nebbia):  gridò. All'improvviso tutt'intorno calò una fitta nebbia e Yoshi potè passare al secondo attacco.
"Suiton - Mizu Bunshin no Jutsu!" (Tecnica della Moltiplicazione Acquatica del Corpo)
Decine di cloni d'acqua circondarono i nemici iniziando ad attaccarli e Yoshi ne approfittò per mettersi in disparte su un albero poco lontano, tuttavia non aveva affatto l'intenzione di scappare, infatti, ogni volta che i cloni d'acqua venivano distrutti, lasciavano numerose pozzanghere d'acqua sotto i nemici, fino a creare un vero e proprio laghetto che bagnava fino alle caviglie i ninja di Konoha distratti dal combattimento.
"Raiton: Kangekiha!" (Onda elettrica)
Un'enorme scarica elettrica attraversò l'intera distesa d'acqua fulminando all'istante i ninja che si trovavano al suo interno. Il combattimento era finito.
Sceso dall'albero, Yoshi riprese con calma il suo cammino.

_La ragazzina crollò quasi immediatamente davanti ai piedi di Kaoru appena provo a poggiare piede a terra. "...amico?" riuscì a sentire queste parole pronunciate con una fievole voce. "Chi è questa ragazza, cos'è questo posto e cosa sono questi cadaveri?" pensò tra sè e sè. "Sembra completamente persa, sembra quasi che non sappia nemmeno camminare, probabilmente le manca la forza anche di farlo. Ma allora che tipo di riposo era quello dove si trovava?".
In quei pochi secondi la mente di Kaoru si affollò di pensieri e l'unico suono che riempieva quel luogo vuoto erano le gocce di acqua che cadevano regolarmente dal soffitto e si mischiavano con la sozzura di cui era pieno il pavimento. Kaoru non dimostrava uno sguardo perso, come lo era in realtà, ma solo sorpreso però riusciva a vedere negli occhi di quella ragazzina una dolcezza e bontà che non vedeva da tempo.
Decise così di  aiutarla e il primo passo era trasmetterle sicurezza, fece pochi passi in avanti senza affrettarli in modo da darle sicurezza e la copri con la sua giacca, prendendo poi quella ragazza sulle spalle. "Andrà tutto bene, ora ti porto fuori da questa stanza" disse con la voce più calda e rassicurante che poteva fare in quel momento, mentre avanzava verso la luce del fuoco acceso nell'altra stanza.

_Tremante,  la ragazzina deglutì e non fece domande, nè commenti. Tutto quello che voleva ora era uscire di li il più in fretta possibile. L'uomo-serpente non tardava mai. Lui sarebbe arrivato da un momento all'altro, e l'avrebbe punita per non avere attaccato l'intruso.
Si strinse nel giaccone e abbassò la testa per evitare di strusciarla contro al basso soffitto, poi tremolò rendendosi conto di come fosse sudicio il posto.
"...di qui non c'è l'uscita. Ci sono le camere di tortura." sussurrò piano, rendendosi conto che la strada presa dal ragazzo era totalmente errata. In realtà, quella era la strada per i laboratori. Certo è che per una ragazzina utilizzata come cavia non era molto azzeccato come termine...
Certo non poteva sapere che i laboratori, come tutto il resto del covo d'altronde, era stato completamente raso al suolo, raziato e deturpato dagli anni e dalle infiltrazioni d'acqua nel terreno. Erano pur sempre sottoterra.
Ad un certo punto qualcosa scattò nella sua mente, come un allarme, ed ella voltò la testa di scatto. "lo ha attivato..." sussurrò debolmente, puntando un punto non preciso contro al muro, anche se i suoi pensieri erano proiettati da tutt'altra parte, dove LUI aveva appena attivato quel potere.
"Cos'era quel potere, poi?" pensò tra se e se. Non ne aveva idea, sapeva solo che doveva rintracciarlo e seguirlo.

_ Yoshi proseguiva senza sosta verso la sua meta, la missione, per un membro della squadra speciale, era la priorità assoluta: niente pause, niente rallentamenti, solo l'esecuzione del compito nel più breve tempo possibile e nel miglior modo possibile.
Tuttavia in quel momento la mente di Yoshi era affollata da altri pensieri, come mai quei ninja l'avevano attaccato così all'improvviso? Era piuttosto insolito che ninja di Konoha si aggirassero in quella zona esterna del Paese, a centinaia di km dal loro villaggio, e inoltre quella frase: "Finalmente ti abbiamo trovato", significava forse che cercavano proprio lui? Ciò avrebbe significato che la Foglia fosse a conoscenza dello Sharingan, di quel potere che un tempo le apparteneva e che essa stessa ha partorito, ma com'era possibile? Sembrava assai improbabile che fossero riusciti ad infiltrarsi a Kirigakure e a raggiungere addirittura l'archivio segreto, ma allora, cosa stava accadendo?
Yoshi non sapeva ancora darsi una risposta, ma in lui cresceva sempre più una strana sensazione, aveva un brutto presentimento che lo riguardava.
Quella missione nel Paese del fuoco, patria del villaggio della Foglia, avrebbe avuto inaspettati risvolti.

_Camera delle torture? Quella ragazzina probabilmente sarà rimasta in quel posto molto tempo per non essersi accorta di quanto questo posto sia più un cumulo di macerie che un luogo che possa avere anche solo una stanza se non quella dove era rinchiusa lei. Kaoru la strinse per tenerla più salda a sè ma poi lei si mosse per indicare una posizione, Nord-ovest  e parlò di un uomo che aveva attivato un potere...ma quale?. "Di che potere parli?" disse voltando lo sguardo verso la ragazza mentre andava avanti e la luce del sole si avvicinava sempre di più alla fine del tunnel. Era tutto così strano, tutto stava succedendo così in fretta e Kaoru iniziava a domandarsi se era davvero una giusta scelta fidarsi di lei, ma quali alternative aveva? Senza ancora avvisare la ragazzina iniziò a dirigersi verso Konoha.

_Lei continuava a puntare il dito verso la stessa direzione, dando indicazioni al giovane.
Alla sua domanda non distolse lo sguardo dall'obbiettivo, nè abbassò il dito. Non sbattè nemmeno lo palpebre, rispondendo semplicemente un sibillino ma sincero "Il potere. Ma lei non sa quale potere". Poco chiaro ma presto svelato, con quel "Lei" la ragazzina si riferiva a se stessa.
Quando finalmente il ragazzo e la bambina uscirono dalla grotta, quest'ultima chiuse le palpebre di scatto e mugolò infastidita, sfregandosi gli occhi.
"S-sole!!! Lei non è più abituata al sole!!!" si lamentò, nascondendo il volto ma continuando a puntare col dito la direzione da seguire. Non le serviva vedere nulla, era certa che la strada fosse quella.

_Il sole era ormai calato sulla foresta, solo un bagliore all'orizzonte squarciava il buio della notte e Yoshi era ormai prossimo alla sua meta.
Ad un tratto qualcosa distolse la sua attenzione, avvertì delle presenze poco distanti da lui e si fermò di colpo nascondendosi dietro gli alberi nel tentativo di capire chi fossero, sospettndo si trattasse di altri ninja di Konoha.
Vide nella penonmbra due sagome, una persona teneva in braccio una ragazza che sembrava indicare proproio lui ed entrambi si dirigevano verso la Foglia. Non sembravano molto forti ma rappresentavano comunque un problema, avrebbero potuto ostaolarlo nell'esecuzione della sua missione. Decise quindi di avvicinarsi e rivelarsi ai due individui, determinato ad affrontarli.

_Camminò per tutto il giorno, intento a capire che cosa indicasse quella ragazzina.
"sono ore che camminiamo, non hai sonno?" disse cercando di mantenere sempre il tono rassicurante con cui le parlava "Possiamo fermarci tra un 10 minuti, magari hai fam-" tutto d'un tratto una figura si parò davanti al loro all'improvviso, Kaoru fece un passo indietro, tenendo una mano sul manico della katana per difendersi. Non disse nulla e lo guardò negli occhi, o meglio nell'unico occhio che aveva scoperto. Inizialmente non ci fece caso ma appena Kaoru si volto per guardare se la ragazza avesse avuto qualche reazione negativa alla vista di quell'uomo, si accorse che il dito della ragazza puntava proprio su quello.
Più curioso e determinato a sapere la verità Kaoru decise per l'incolumità della giovane di non usare la violenza e lasciò scivolare via la mano dal manico della katana. "Ciao" disse abozzando un sorriso. " A quanto pare...sei quello che stavamo cercando" queste parole furono accarezzate dalla brezza di vento che trascinò con sè alcune foglie.

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Capitolo 2
*** Saga della volontà ereditata: Se le parole non colpiscono, allora lo fanno i pugni ***


Introspezione ai personaggi: Kaoru Yamazaki è alto 180 cm e pesa 70kg. Nonostante sembri un ragazzo abbastanza gracile il suo fisico riesce a sopportare grossi sforzi. Ha gli occhi azzurri e i capelli nero corvino e li tiene quasi sempre davanti all'occhio sinistro, quando non è coperto dalla maschera a gas, segno della gilda "Rorizuka" formata da ninja che la pensavano allo stesso modo riguardo quella inutile guerra, molti provenienti proprio da questi paesi che minacciavano di farla scoppiare. Oltre ad essere capo di questa gilda era anche legato ad ogni singolo membro, che venne sconfitto per distrarre i ninja di Konoha e permettere a Kaoru di svolgere ricerche nel covo di Orochimaru. _"Ciao" disse abozzando un sorriso. " A quanto pare...sei quello che stavamo cercando" queste parole furono accarezzate dalla brezza di vento che trascinò con sè alcune foglie.

_ la ragazzina continuava a puntare imperterrita il nuovo uomo, quello biondo, quello che aveva liberato il potere.
"Sei tu il potere!" disse sorpresa, sgranando gli occhi e osservandolo con un espressione tra l'euforico e il contenuto "...e non sei un serpente!!!" aggiunse raggiante, nascondendo pochi secondi dopo il volto contro al petto del ragazzo moro per pura vergogna. AVEVA PARLATO CON UNO SCONOSCIUTO.
Alzò cautamente il volto, osservando il biondo. "...p-però...non sembri cattivo..." disse, reclinando la testa di lato. " E non sei sasuke..." pensò tra se e se. Ma allora...chi era?

_Guardava i due ragazzi cercando di capire le loro intenzioni, sembravano non essere troppo pericolosi ma avrebbero potuto mascherare le loro vere intenzioni.
"Cosa volete da me? Chi siete? E di quale potere parlate?" disse ai due individui nel tentativo di depistarli. Probabilmente miravano allo sharingan, non poteva permettersi di consegnarlo in mani nemiche.
Lo scontro agli occhi di Yoshi sembrava ormai inevitabile.

_ Kaoru ridacchiò poggiando il palmo della mano sulla propria fronte "Ultimamente non so nemmeno io chi sono, e posso dire altrettanto di lei" gli disse con un tono divertito, facendo scendere dalle proprie spalle la ragazza con ancora addosso la sua giacca e abbassandole il braccio che puntava l'uomo. Poi guardò nuovamente quest'ultimo con la coda degli occhi e sussurrò nell'orecchio della ragazzina "Resta qui e non avvicinarti a noi per nessuna ragione, non so le intenzioni di quest'uomo ma non sembra volerci abbracciare" dopo aver scompigliato i capelli della ragazzina, per quel che poteva essendo legati, fece due passi avanti e guardò l'uomo. "Sono confuso quanto te, ma non voglio farti del male..."  notò per l'ennesima volta la benda sull'occhio e quindi iniziò a dubitare e non esitò a dire: "Ho bisogno di vedere cosa nascondi sotto quella benda, se è quel che penso sei in grave pericolo e io non ti lascerò morire"

_ la bimba fece quattro passi indietro, incespicando da sola nei propri piedi e spalmandosi sull'erba, borbottando qualcosa di incomprensibile e tirandosi in piedi. Si pulì la faccia dall'erba e dal fango e trovò riparo dietro a una roccia, scrutando i due che si preparavano al duello.
"c-che vinca il...migliore..." disse, mettendo le dita a V di pace.

_Vide quello strano tipo mascherato avvicinarsi a lui e chiedergli proprio ciò che temeva: ormai era certo, sapevano del suo Sharingan e probabilmente avevano intenzione di prenderglielo.
Mentre il vento soffiava sempre più forte, continuava a scrutare con aria seria quegli individui, voleva capire i loro punti deboli in modo da ucciderli in fretta, sapeva bene che una battaglia più lunga avrebbe attirato i ninja di Konoha che quasi sicuramente erano nelle vicinanze e questo sarebbe stato un problema.
"Come tu stesso puoi vedere io sono un Anbu, ma nonostante ciò non indosso alcuna maschera per nascondere la mia identità, e sai il perchè?...Perchè non lascio testimoni al mio passaggio" disse al ragazzo facendo un leggero sorriso.
Suiton - Ja no Kuchi! (Arte dell'acqua - Bocca del mare: Permette di controllare una discreta massa d'acqua che avvolge interamente l'utilizzatore per poi trasformarsi un un'onda che travolge l'avversario)
Un piccola ma violentissima onda d'acqua si scagliò contro l'avversario, ma forse era riuscito ad evitarla.
Yoshi si mise in guardia, aspettando un eventuale contrattacco.

_ Kaoru si era messo in guardia e a quanto pare aveva fatto bene, le intenzioni di quel biondo non si fecero aspettare molto prima di rivelarsi.
"Un anbu eh?" disse con un tono pacato, per poi saltare dal ramo dove si trovava e posarsi dolcemente sulla punta del ceppo usato come sostituzione da quell'attacco.
 Uscì dall'ombra degli alberi e si mostrò completamente alla luce della luna:
 Le braccia erano avvolte quasi interamente da bende che venivano interrotte dalle maniche corte con evidente segno di strappi. Una maglia senza maniche con la zip che copriva solo  dal collo in giù e i pantaloni tipici di un qualsiasi anbu, legati da una corda rossa che legava una katana dietro  la vita. "Anche io una volta ero un anbu"  disse con un sorriso per poi continuare "allora se non c'è modo di proteggerti con le buone..." Estrasse lentamente la spada e la puntò contro di lui, rimanendo fermo ad osservarlo.
"Scoprirò io stesso cosa nascondi dietro quel coprifronte!" sbarrò gli occhi e scattò in avanti raggiungendolo in un secondo e aprendo la mano con l'intenzione di prendere il suo viso e sbatterlo contro un albero.

_ "...possibile che i ninja maschi non facciano altro che combattere? I conflitti si potrebbero risolvere parlando! Magari davanti a una buona ciotola di ramen!" pensò la ragazzina, mentre sfiorava col dito dei fiorellini che crescevano li vicino. "Hm...però io m'annoio a vedere due che si scannano..." continuò, osservando incuriosita il folto della foresta, nero poichè i raggi della luna non riuscivano ad insinuarsi tra le fronde. "...andrò a vedere se trovo qualcosa da mangiare!" si fece coraggio, e si incamminò nel folto della foresta alla ricerca di cibo. Le sembrava di non mangiare da anni!!!

_Il ragazzo si avvicinò in un lampo e con la mano tentò di afferrargli il viso, era molto veloce, sicuramente il suo livello era superiore ai ninja che aveva affrontato qualche ora prima.
Con scatto felino evitò il suo palmo e lo afferrò dal polso scaraventandolo via sulla corrente d'acqua che la sua tecnica precedente aveva creato.
"Suiton: Goshokuzame!" (Arte dell'Acqua - Cinque Squali Famelici: Cinque squali fuoriescono dalle dita dell'utilizzatore della tecnica per poi attaccare l'avversario sott'acqua, se gli squali vengono danneggiati mentre sono in acqua sono in grado di rigenerarsi velocemente. )
In un istante 5 enormi squali squali di chakra uscirono dalle sue dita e si diressero contro il misterioso ragazzo, pronti a divorarlo.

_Kaoru fu sorpreso di vedere le abilità di quell'uomo, pian piano iniziava a convincersi che avesse davvero qualcosa da nascondere. Tracciò velocemente una linea sul fango e gridò: "Doton - Doryūheki!" (Descrizione: si traccia una linea col fango da cui viene generato un gigantesco muro di roccia. Si può attivare la tecnica anche poggiando le mani a terra).
Un muro di roccia si innalzò appena in tempo per proteggersi da quelli squali e Kaoru approfittò ancora della confusione creata dal suono dello schianto per fare due cloni, e mimetizzarli grazie alla copiosa acqua sprigionata dagli squali per farli scattare di nuovo verso quel ragazzo e facendo scagliare ad uno un fendente ai piedi del ragazzo  e ad un altro un fendente al suo viso. Sicuro che il ragazzo li avrebbe schivati, lui era pronto a sferrargli un pugno in pieno volto subito dopo l'attacco dei suoi cloni.

_La ragazzina si voltò di scatto, in allarme. Quei due stavano facendo un chiasso infernale, di questo passo l'uomo-serpente si sarebbe svegliato e li avrebbe ripresi tutti, lei compresa. Che fare? intromettersi e tentare di immobilizzarli? Era una delle poche cose che sapeva fare bene...me si limitò a voltarsi e a continuare a cercare qualche bacca. Le faccende tra ninja non la riguardavano...ora come ora doveva mangiare, e tentare di ricordarsi per lo meno quale fosse il suo nome, o da dove venisse...in quei momenti, la sua memoria era una pergamena immacolata, con solo vari spezzoni di ricordi sparsi qui e la. L'uomo-serpente era sempre il protagonista di quei ricordi, e ricordarsi la sua faccia fece rabbrividire la piccola. "S-sarebbe meglio pensare al cibo..." disse tra se e se, cercando di scacciare via dalla mente l'immagine di quel volto terribile.

_Gli squali famelici avevano fallito, quel tipo era davvero bravo, un degno avversario.
All'improvviso vide due copie del ragazzo avvicinarsi a lui nel tentativo di colpirlo, ma con due mosse in rapida sequenza riuscì ad evitare entrambi gli attacchi, inoltre sapeva bene che l'originale era pronto a colpire ed aveva deciso di premunirsi adoperando la tecnica della sostituzione.
Non appena il suo corpo venne colpito dal tremendo gancio del ragazzo, si trasformò in un tronco e Yoshi ne approfittò per mettere in atto la sua mossa offensiva.
"Suiton - Mizu Bunshin no Jutsu!" (Tecnica della moltiplicazione acquatica del corpo: Tecnica della moltiplicazione del corpo unita all'arte dell'acqua. Consente di creare cloni fatti d'acqua. Ogni clone è capace di attaccare e di difendersi ma ha solo un decimo della forza dell'utilizzatore; inoltre la copia ritorna acqua se viene colpita o se si allontana troppo dall'originale.)
Tramite la tecnica crerò tre cloni ed insieme a loro circondò il ragazzo in quattro punti diversi e ben delineati.
"Shiho FUjin!" (Tecnica del Perimetro Sigillante: questa tenica consiste nell'applicare quattro sigilli su quattro alberi circostanti, in modo che si formi un quadrato.Dopodiché, l'utilizzatore compie i sigilli necessari, e subito dopo si forma una barriera attorno al perimetro disegnato dai quattro sigilli che non consente a nessuno di scappare. Viene utilizzata da Iruka Umino nella saga dell'inseguimento di Mizuki. Per uscire dalla tecnica occorre essere ninja di alto livello, visto che neanche Mizuki al secondo livello del Segno maledetto riesce a rompere il sigillo. Più è grande l'area in cui si vuole sigillare il soggetto, più è grande la quantità di chakra necessaria per eseguire la tecnica)
Insieme ai suoi tre cloni, si apprestava a creare una potente barriera che non avrebbe lasciato via di fuga all'avversario.

_"Non sembra proprio arrendersi, non posso uscire da questa barriera ma...beh...berrò un pò d'acqua ma..." si apprestò a nuotare velocemente per poter toccare terra e dopo aver fatto i sigilli pronunciò piu velocemente che poteva:"Doton: Retsudo Tenshō!" (    Descrizione: la tecnica permette all'utilizzatore di creare forti scosse sotterranee in grado di distruggere tutto ciò che si trova nelle vicinanze.)
Le scosse fecero scomparire i cloni e annullare la tecnica.
Kaoru si alzò in piedi completamente bagnato e prendendo aria, i capelli bagnati gli coprivano il viso che teneva basso.
Poi guardò negli occhi quell'uomo e scattò di nuovo contro di lui, saltando tra le varie rocce che si erano create con la tecnica usata poco prima.
Salto davanti al biondo e senza perdere un secondo girò su se stesso  per bloccare il suo collo con le gambe e aggrapparsi a lui in quella morsa.

_Il ragazzo lo teneva ben saldo, le sue gambe stringevano al collo sempre più, in quella posizione non avrebbe potuto usare nessuna tecnica, ma per fortuna gli restava ancora un'ultima possibilità per liberarsi, sfruttare un tecnica che non rischiedesse alcun sigillo.
"A stare così stretti, comincia a far caldo...che ne dici di un pò di brezza?" disse al ragazzo, avvicinando al suo petto l'unica mano che riusciva a muovere liberamente.
"Kaze no Yaiba!" (Spada di vento: il chakra emesso dalle dita viene trasformato in vento, creando delle vere e proprie lame che tagliano l'avversario. A differenza di una vera spada, è molto difficile schivarla o accorgersi della sua presenza. )
Dalle sue dita fuoriscuirono onde di vento taglienti come lame, che colpendo il ragazzo lo scagliarono via ferendolo, anche se in maniera non grave.

_Venne scagliato a terra, sputando sangue appena la sua schiena colpì il terreno e perse anche la mascherà mostrando il suo viso che poi venne coperto dai capelli. Pensò guardandolo: "M-maledetto, pensavo avesse solo l'elemento dell'acqua...l'ho sottovalutato ma..." si alzò di scatto anche se ferito e dolorante riuscì a fare dei sigilli prima di afferrare il suo coprifronte con le mani e poi lo guardò negli occhi, sapendo che solo la morte gli avrebbe fatto mollare la presa e che se quell'uomo non avesse voluto prendere quel colpo in pieno viso si sarebbe dovuto muovere. Arpionò i piedi talmente forte al terreno da creare delle crepe e strinse con tutte le forze il suo coprifronte per poi pronunciare:"Katon: Gōkakyū no Jutsu!" (    Descrizione: consiste nel far fuoriuscire dalla bocca una palla di fuoco. A seconda della quantità di chakra impiegato e dell'esperienza del ninja utilizzatore, la tecnica può avere una forma più o meno sferica e aumentare di dimensione.)

_Vide l'enorme sfera raggiungerlo, quel ragazzo era riuscito a scagliarla ad altissima velocità, anche lui sapeva gestire più di un elemento.
"Suiton - Suijinheki!" (Arte dell'Acqua - Muro Acquatico: L'utilizzatore erige una barriera acquatica attorno a sé, a scopo difensivo. La dimensione e la resistenza del muro dipendono dall'abilità dell'utilizzatore e dalla quantità di chakra utilizzata. )
Un'enorme muro d'acqua si innalzò davanti a Yoshi, riuscendo a fermare la tremenda sfera di fuoco.
Il contatto tra i due elementi contrastanti, crerò una fitta coltre di vapore che lasciava appena intravedere le rispettive sagome.

_Non si aspettava che sarebbe riuscito ad evitare anche questa e si morse il labbro, concentrando tutta la sua forza sulle braccia, aveva ancora il suo coprifronte tra le mani :"AAAAAAAAAAAAAAAAAAH!" tirò il coprifronte con tutta la sua forza per poi cercare di colpirlo di nuovo in faccia, ma concentro di più la forza per tirare il coprifronte in modo da strapparlo.

_Riuscì a parare il colpo diretto al suo viso ma sfortunatamente quel ragazzo riuscì a trappargli il coprifronte. Ormai non c'era più nulla che potesse nascondere il suo segreto, e lentamente aprì l'occhio sinistro, rivelando il famigerato Sharingan.
"Guarda bene quest'occhio....sarà l'ultima cosa che vedrai, addio."

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