Simo

di Anima Evans
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Walking dead - Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Fucking stupid party - Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Buon compleanno - Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Walking dead - Capitolo 1 ***


22 marzo 2011 – ore 16
Ardea (Simona)

“Do annamo stasera?”

Mi scrivere veronica, io sinceramente non ne ho la più pallida idea. Ah beh salve io sono Simona e ho 19 anni e frequento l’ultimo anno di alberghiero e stasera volevo passare una serata diversa con le mie amiche Veronica e giulia alias vero e gnappy.

“Amo non ne ho idea…te?”

Dico a lei ma lei mi riscrive che non ne ha idea, cosi interviene gnappy

“Ma una ricerchina su internet?”

Ottima idea! Cosi mi metto alla ricerca di un locale carino e magari con qualche serata particolare e dopo qualche ricerca perché si, sono una di quelle ragazze che non va praticamente mai in discoteca….troppo casino, trovo una locandina che dice che al Oasi Beach Club di ostia ci sarebbe stato lo “walking dead party”. In pratica chi partecipava si doveva acconciare da zombie e ovviamente chi veniva cosi conciato aveva lo sconto, lo proposi subito alle mie amiche e ne furono entusiaste.

“Ok allora alle 8 e mezza se vedemo da gnappy”

Decidemmo e intanto io mi arrovellavo su internet per trovare un modo per essere una zombie ma un po’…carina.

22 marzo 2011 – ore 20
Ostia (Alessio)

Oggi per la prima volta avevamo girato un video su chat roulette con Simone, quanto c’eravamo divertiti! E cosi avevamo deciso di andare all’ Oasi Beach Club per quella figata sui zombie e come al solito era in ritardo e io aspettavo in macchina facendo la muffa.

«Ao ma quanto cazzo ce mette? »

Disse Valerio e io risposi

«Non lo so ma zombie ce diventamo davero…»

Poi finalmente uscì e beh era orribile aveva la faccia maciullata e camicia e pantaloni strappati, entrò in macchina e disse

«Ao rega scusate stavo a fa a cacca. »

E mentre ridevo Valerio disse

«Stai sempre ar cesso! Movemose o non entramo stasera. »

E cosi ci avviammo, menomale che il locale era a qualche chilometro da casa sua, in meno di 20 minuti arrivammo al locale e parcheggiai e ci avviammo a fare la lunga fila.

22 marzo 2011 – ore 20.30
Aprilia (Simona)

 
« AMO DO STA ER SANGUE FINTO? »

Urlai dal bagno e gnappy rispose dalla cameretta

« DENTRO ALL’ARMADIETTO! »

E me ne buttai un po’ sulla camicia sbottonata il giusto per far notare la scollatura, mentre vero mi tagliava la camicia e la sporcava

«Madonna amo sei orrenda…»

Disse ridendo e io con finta vintà dissi

«Grazie tesoro…»

E ridemmo insieme. Intanto giulia ci raggiunse e ci guardammo allo specchio, avevo la faccia decomposta e maciullata da sotto l’occhio fino al collo simulando un morso, veronica si era concentrata sulle braccia e sulla pancia e giulia sulle gambe e sulla schiena con l’aggiunta di una bella accetta finta dietro. Un ultima ritoccata e uscimmo di corsa, cazzo veronica correva decisamente troppo in macchina! Comunque alle 21 ci mettemmo in fila e  dopo una fila di ben 15 minuti entrammo con lo sconto.
 

22 marzo 2011 – ore 21
Oasi Beach Club (Simone)

Mi guardai intorno e si vedeva ben poco mentre la musica pompava nelle casse. Beh i zombie erano veramente brutti, anche più di noi

«Cazzo che figata! Piamose da beve. »

E ci avvicinammo al bancone ordinando un mojito ciascuno, li in quella massa di budella e sangue era difficile distinguere maschi e femmine, ma ero gasato e volevo divertirmi. Appena arrivò il mio cocktail ne bevvi un lungo sorso.
 

22 marzo 2011 – ore 21
Oasi Beach Club (Simona)

 

Appena entrai non vidi praticamente nulla, avevo già il mal di testa ma avevo talmente rotto per una serata diversa che ora dovevo subire. Comunque quelle due vipere mi trascinarono con la scusa del trovare un affascinante (per quanto possibile) zombie. Ballammo e dopo circa un oretta il dj mise un bel lento, disse che era per “morderci a vicenda”  e aveva invitato le zombie senza compagno ad avvicinarsi alla console

«Col cavolo»

Disse veronica riluttante ma io le tirai

«Daiii che vuoi che faccia tanto siete molto brutte. »

E ridemmo insultandoci scherzosamente ma non avrei mai pensato che ci avrebbero illuminato a giorno, fermato la musica e chiesto esplicitamente

«Chi le vuole? »

Io arrossì e se non fosse perché le tenevo mi avrebbero anche lasciata sola.
 

22 marzo 2011 – ore 23
Oasi Beach Club (Simone)

 

Sentì il dj strillare ma prima non me ne curai ma poi vidi un fascio di luce e 3 ragazze li vicino, una era riccia e bassa con i capelli castani e minuta, l’altra di media altezza e con i capelli neri e lisci, di media corporatura e sinceramente la piu carina e poi c’era quella alta con i capelli lisci e biondo scuri, di corporatura decisamente abbondante.

«NOI! »

Disse Valerio, ma era scemo? Ma dopo capii che mi stavano fregando la ragazza piu carina!

«Ao a infami fermi! »

Li rincorsi in mezzo alla folla ma gia si erano avvicinati alle due ragazze piu carine ossia quella bassa e quella con i capelli neri e le luci si erano spente e la musica ripartita.

*bastardi.*

Pensai. Intanto guardai la ragazza di fronte a me, beh guardare era un parolone. Pensai di lasciarla li ma Alessio aveva preso quella bassa e Valerio quella mora e solo io con lei eravamo rimasti come due imbecilli in piedi

«Non sei obbligato a farlo…»

Disse imbarazzata ma no, io non ero un maleducato

«Nono tranquilla, andiamo. »

E la aiutai a scendere prendendola per mano e iniziammo a ballare.
 

22 marzo 2011 – ore 23
Oasi Beach Club (Simona)

Passammo 5 minuti di inferno, dio com’era imbarazzante ma poi una voce disse

«NOI! »

E tre ragazzi si avvicinarono, ce n’era uno con una crestino e il naso quasi come quello di gnappy, uno che aveva i tratti molto dolci e un altro, un po piu indietro con i capelli ricci che li inseguiva.

«Oddio, non se ne salva uno…boh io non so che fa…»

Disse veronica ma giulia disse

«Ma pare brutto lasciarli, aspettiamo un po dai…»

E io aggiunsi

«Io vi guardo, tanto chiunque mi capita mi lascerà da sola. »

Loro mi fulminarono con lo sguardo e io arrossì ancora di piu mentre quelli si avvicinarono, origliai le conversazioni ma inutilmente e intanto quello con i capelli ricci mi guardava e gli dissi

«Non sei obbligato a farlo…»

Ma lui insistette e iniziammo a ballare.

 

22 marzo 2011 – ore 23.30
Oasi Beach Club (Simone)

Beh quella ragazza era veramente agitata, non mi guardava nemmeno e mi metteva in agitazione, cosi iniziai a chiacchierarci e beh scoprì che eravamo praticamente coetanei e che avevamo tanti interessi in comune, in fondo era simpatica e anche molto dolce no si meritava la cattiveria della gente. Mi guardai in giro e Alessio era già cotto e Valerio beh…si stava baciando con quella carina.

*addio sogni de gloria…*

Poi la riguardai e beh almeno aveva delle belle tette, a me piacevano abbondanti e lei non mancava in questo. Poi vidi Alessio passarmi a fianco e prendere un drink con la sua zombie e morale della favola io non avevo fatto niente se non parlarci. Cosi in un attimo de che ne so follia? Buio? La guardai negli occhi  alzandole il mento delicatamente e la baciai. Le sue labbra erano molto morbide e carnose il giusto, il suo sapore era di fragola e non l’avrei mai pensato mi piacque molto. Con lei alla fine passai tutta la serata e bevemmo altri cocktail. Solo all’una la moretta carina la portò via.
 
 
 

22 marzo 2011 – ore 23.30
Oasi Beach Club (Simona)


Ero agitatissima! Non riuscivo nemmeno a guardarlo in faccia….insomma sembrava una storia da manga! Ci chiacchierai e scoprì di essere molto piu simile a lui di quanto pensassi. Era cosi simpatico e socievole che solo guardarlo metteva allegria anche se era per metà maciullato.

*chissà come mai è single…magari è solo brillo e in realtà ha un caratteraccio…*

Pensai quando con la coda dell’occhio guardai vero ammucchiarsi con il suo zombie e gnappy prendere un  drink e chiacchierare. Quando lo riguardai lui mi aveva preso il mento e si avvicinò pericolosamente alle mie labbra, il petto mi scoppiava e poi poggiò le labbra sulle mie. Non pensai che quelle labbra non molto carnose potessero essere cosi morbide, i denti perfetti li sentì a malapena sfiorandoci e gli carezzai i capelli ricci. Sapeva di menta. Con lui passai tutta la serata e bevemmo tanto forse anche troppo, menomale che a veronica non piaceva l’alcol e cosi ci portò a casa.
 

23 marzo 2011 – ore 13
Ostia (Simone)


La mattina dopo mi alzai con un mal di testa, ma quanto avevo bevuto? Eravamo ancora degli zombie e io ero coperto solo sulle spalle.  Mi svegliò un messaggio di Valerio semplice e diretto

“Ao ma come se chiamava la ragazza che stava co te?”

E ci pensai ma non mi venne proprio in mente, anche lei sembrava sfuocata e mi ricordavo solo un vago sentore di fragola. Solo dopo mi ricordai, io il nome non gliel’avevo mai chiesto

«Sono un coglione. »

Mi dissi con amarezza e risposi a Valerio con un secco

“Boh.”

E tornai a dormire.

23 marzo 2011 – ore 13
Ardea (Simona)

 

Non so come ma mi svegliai nel mio letto, mi toccai la faccia e fortunatamente non avevo più tutto il trucco. Trovai un biglietto sul comodino

«Ringraziami, ti ho struccato io. Ah che carino che è Valerio! E il tuo zombie come si chiama? Vero.»

Ci pensai ma nulla, non mi venne proprio in mente cosi pensai

*vado a fare una doccia.*

E mentre mi spogliavo ripensai a quei ricciolini, al suo sorriso e al suo sapore di menta e realizzai che non gli chiesi nemmeno il nome

«Che idiota! »

Dissi io e per “punirmi” feci una doccia gelata.
 

Fine 1 capitolo

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Capitolo 2
*** Fucking stupid party - Capitolo 2 ***


2 ANNI DOPO
(Simona)

 

Era il 6 aprile 2013 e c’era l’evento più bello che potessi desiderare! Il raduno o meglio il fucking stupid party dei fancazzisti anonimi. Sono 3 ragazzi che fanno video su youtube e li ho conosciuti circa due anni fa, non avevo nulla da fare. All’inizio manco gli davo cosi importanza ma poi erano diventati una droga! Questo era il secondo raduno a cui andavo e forse quello più esilarante. Comunque quel giorno ero sola, vero aveva da fare con il canto e giulia aveva i suoi genitori che rompevano e mi ritrovai sola in mezzo a tante ragazze urlanti, beh non c’erano solo loro ma anche Leonardo Decarli che personalmente apprezzavo di meno. Per carità era un bellissimo ragazzo ma con i fancazzisti era un altro mondo, specialmente con uno, il più confusionario e “rumoroso” essere umano visto sulla terra, Simone. Mi aveva conquistato da subito con quella simpatia travolgente e mi ricordava tanto una persona che non ricordavo, che strano ma se l’avrei visto prima me ne ricorderei insomma è anche carino! Comunque il party iniziò e mentre tutte urlavano a Decarli e ai fancazzisti io me ne stavo ad un angolo a bere un succo di frutta.

*che carini, sanno che la maggior parte sono minorenni e hanno tolto l’alcol.*

Pensai sorridendo quando vidi Simone scendere ma appena mi avvicinai una ragazza mi spinse a caddi e mentre mi scusavo con le altre ragazze dato che non sono un fuscello vidi una mano che sbuca dalla folla che mi chiese se andava tutto bene, io alzo gli occhi e incontro proprio lui, non potevo crederci, stavo sognando.

«S-s-s-si…»

Dico e intanto Simone mi tira su con una facilità inaudita e per un attimo sento il suo profumo, miseria che buono che era! Me lo sarei ricordato per tutta la serata.

«Grazie…»

Dissi timida e lui mi sorrise e mi disse che non c’era problema e che non dovevo cadere più. Io sorrisi e annuì e non so con quale coraggio dissi

«Posso abbracciarti? »

Lui mi guardò come se fossi un extraterrestre e me ne vergognai da morire ma poi rilassò l’espressione con un bellissimo e allegro sorriso mi disse che potevo. Mi abbracciò e il suo profumo si sentì ancora di più, mi strinse un po’ ma dopo poco si staccò e mi guardò negli occhi per dei minuti

«Tutto bene simo? »

Lui annui come risvegliatosi da un sogno e mi disse all’orecchio se potevo soffermarmi fino alla fine del party e io arrossendo  dissi  

«Oh ok…»

E poi risalì sul palco a bisbigliare qualcosa a Valerio. Dopo il party che durò altre 2 ore mi cercò e io mi avvicinai dicendo

«Sono qui…»

E lui mi sorrise e disse di sederci ,era sfinito povero cosi gli passai un fazzoletto e lui se lo passò sulla fronte perlata di sudore e mi chiese se c’eravamo incontrati e di preciso due anni fa, ad Ostia durante una specie di party zombie e non dovevo prenderlo per matto. Ci pensai per un po’ e poi dissi

«Ma certo! E c’era un ragazzo che profumava di menta che mi ha baciata e…»

Lo guardai e li capì che era proprio lui, cioè io avevo baciato Simone fancazzista?! Non sapevo se svenire o gioire e nel dubbio piansi. Lui cercò di farmi smettere e ci riuscì dopo molteplici tentativi

«Scusa è che…non me pare vero. »

E sorrisi per poi sentire lui chiedermi come mi chiamassi e io dissi

«Simona»

E lui sorrise e mi disse che avremmo dovuto far qualcosa per organizzare un incontro anche tra Valerio e Alessio con le mie amiche e promisi che al suo compleanno sarei venuta con loro. Guardai l’ora e beh era effettivamente tardi e cosi si propose di accompagnarmi a casa ma non poteva farlo, insomma era tutto sudato! Cosi mi feci accompagnare alla stazione della metrò più vicina e mi fermai da mia nonna a dormire.

 

2 ANNI DOPO
(Simone)

Quel giorno ero caricato a molla e da quando il party era iniziato avevo urlato, ballato e cantato. Ero veramente ridotto male! Comunque decisi di scendere tra i ragazzi e le ragazze che erano venute e mentre facevo foto e abbracciavo gente vidi una ragazza cadere e mi dispiacque, insomma non ero un divo per cui le ragazze dovevano azzuffarsi. Cosi mi feci spazio e le porsi la mano, avevo la sensazione di conoscerla ma probabilmente mi sbagliavo, mi capitava spesso. La tirai su e lei timidamente mi ringraziò, stavo per voltarmi ma lei mi chiese un abbraccio e come facevo a non dargliene uno? Cosi la abbracciai e profumava di fragola…fragola…non era possibile. Mi staccai e la guardai negli occhi per diversi minuti e forse veramente ci conoscevamo ma avevo bisogno di conferme cosi le chiesi ad un orecchio

«S-s-si….senti potresti rimanere dopo il party? Devo chiederti una cosa. »

E lei mi rispose di si e infatti poi tornai sul palco e chiamai Valerio e dissi

«Ao l’ho trovata! »

Lui mi guardò stranito e disse

«Chi? »

E io spazientito dissi

«La zombie…»

E lui mi disse

«A simo non è a prima volta che o dici….sei sicuro? »

Io annui contento e dopo aver ballato ancora aspettai che la gente uscisse e la cercai e lei si presentò cosi timidamente che nonostante il suo aspetto mi sembrava fragilissima. Le dissi

«Sediamoci. »

E dopo esserci seduti mi porse un fazzoletto per asciugarmi il sudore e poi le chiesi senza troppi fronzoli

«So che me prenderai per scemo ma sento che ci siamo già incontrati… per caso tu due anni fa ti ricordi di essere andata ad Ostia? E beh eri una zombie? »

Male che va mi avrebbe detto di no ma invece si ricordava di un ragazzo che l’aveva baciata ma non sapeva chi fosse e sapeva di menta; in quell’istante ebbi la conferma che era lei la zombie che avevo baciato e cercato per due mesi. Lei ebbe una reazione inaspettata, pianse e io dissi

«Oh nono non piangere dai….scusa non volevo ricordartelo….»

Ma lei mi disse che non le sembrava vero e sembrava felice e cosi le chiesi per prima cosa

«Come ti chiami? »

E lei mi disse di chiamarsi Simona, era uno scherzo? Ma che motivo avrebbe avuto? Le sorrisi e subito pensai anche a quei due imbecilli e che dovevamo rincontrarci per forza e lei propose il mio compleanno dato che era l’unico avvenimento più vicino e dissi ovviamente che andava bene. Ci scambiammo solo il numero di telefono dato che lei aveva tutti i miei contatti e io i suoi, inconsciamente. Poi guardò l’ora e intuì che forse c’erano problemi con l’orario e dissi

«Se vuoi ti accompagno a casa…ho la macchina non mi da alcun problema. »

E lei disse solo che voleva essere accompagnata ad una stazione della metrò vicina e cosi la accontentai salutandola contento. L’avevo trovata.

 

FINE 2 CAPITOLO

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Capitolo 3
*** Buon compleanno - Capitolo 3 ***


30 MAGGIO 2013

Chi l’avrebbe mai detto che ora mi sarei trovata in questa situazione? Il desiderio era di non entrare ma non potevo andarmene no? Cosi tremando suonai il campanello e lui mi accolse con un bellissimo sorriso

«Ciao. »

Io anche sorrisi e dissi

«Ciao. »

Ci salutammo con due baci e subito ci raggiunse Alessio a vedere chi fosse

«Ohi ciao Giulia! »

Disse e mi stupì del fatto che si conoscevano! Cioè pensavo che nemmeno loro avessero più contatti e invece… comunque entrammo io, Veronica e Giulia e anche Valerio salutò Veronica

«No mo’ me spiegate che succede….»

Dico io mentre Valerio dice

«Noi ci siamo sempre tenuti in contatto ma non sapevo minimamente che vi conoscevate…»

Poi guardai Giulia come ad esigere una spiegazione e lei mi disse

«Eh io a lui non lo conosco…»

Vabbè ormai eravamo insieme ed era anche il suo compleanno e iniziammo a chiacchierare, ballare e giocare. Poi arrivò il momento dei regali e mentre Giulia e Veronica gli fecero tutti e 12 volumi di Death note originali io gli regalai un portachiavi con il simbolo dei fancazzisti anonimi e una piccola S d’argento.

«Grazie! »

E ci baciò come quando entrammo in casa sua, poi suonarono alla porta e lo senti dire

«Ciao amore…»

Mi girai e con lui c’era una ragazza molto carina, praticamente il mio opposto in tutto e si presentò dicendo

«Io sono Eleonora…la ragazza di Simone. »

E mi strinse la mano, io sbiancai. Volevo sprofondare perché come una stupida mi ero fatta illudere da un ricordo. Calò per un attimo il silenzio e fui proprio io a romperlo.

«Vado un attimo fuori a fumare…»

Cosi lasciai la mano della ragazza ma ovviamente le mie amiche sapevano che non fumavo anzi odiavo il fumo ma era solo una scusa per allontanarmi cosi appena andai fuori iniziai a singhiozzare e sentì subito Veronica abbracciarmi e Giulia passarmi un fazzoletto

«Lo sapevo che andava a finire cosi, è per questo che non ti abbiamo detto niente…speravo veramente che non ti invitasse e nemmeno noi ovvio ma invece.. »

Io continuavo a piangere, ormai il trucco era andato a puttane e volevo veramente sparire e non farmi più vedere in giro tanta era la vergogna poi chiesi

«Lasciatemi sola…per favore. »

E loro lo fecero perché sapevano che se avessi avuto bisogno le avrei chiamate, non ero una che non faceva queste cose per orgoglio, se avevo bisogno chiedevo e basta. Singhiozzai e dalla tasca dei jeans tirai fuori l’ipod e misi la canzone preferita del momento

“guardami negli occhi, dimmi se non vedi che io sono sempre qui per te. Io ci sarò finche lo vorrai e voglio stare qui con te…”

Purtroppo il volume era talmente alto che non riuscivo nemmeno a sentire cosa succedeva ma come non riconoscere quella codona e quel musetto dolce

«Fanky…»

Dissi io sorridendole e carezzandola mentre la cucciola sembrava quasi capirmi e rimaneva buona a farsi carezzare quando poi la vidi andarsene e mi girai vedendo i suoi occhi increduli, non gli era mai capitato che qualcuno piangesse per lui? Gli occhi mi bruciavano e mi asciugai una lacrima nera di mascara dalla guancia, mi girai e guardai fuori sbuffando

*ma quanto sono patetica….*

Penso io ma poi sento due braccia avvolgermi, due braccia forti che avrei sempre voluto ma che non sono e non saranno mai mie.

«Che vuoi? »

Dico togliendomi una cuffietta

«Pensavo lo sapessi…»

Disse lui dispiaciuto e io ironica e anche un po’ acida dico

«Evidentemente no…»

Lui sospira e mi gira guardandomi negli occhi

«Non voglio casini…»

Dico cercando di sciogliermi da quell’abbraccio ma lui è troppo forte e mi tiene a se, sento il suo profumo darmi alla testa e il cuore galoppare come un cavallo impazzito. Poi si avvicina e mi bacia di nuovo, ancora una volta e stavolta dura più di qualche istante. Lo bacio come se non ci fosse un domani, quasi con rabbia e lui passivo me lo lascia fare.

«Scusa…»

Dice poi andando dentro, io sono rimasta tutta la sera fuori e se non fosse perché non avevo la patente me ne sarei già andata. Quando tornammo a casa mi veniva voglia di spaccare tutto ma infondo io ero solo una fan no? Accendo il pc e vedo che mi ha scritto su twitter e dice

“ per me i miei “fan” sono più importanti di tutto. Grazie dell’amore che mi date a cui io non sarò mai pronto.”

Sorrido, non so nemmeno io perché. Beh forse io non potevo stargli vicino come la sua ragazza ma potevo essere la sua “fan” più accanita e averlo vicino. Mi bastava.

«Auguri Simone.»

Dico spegnendo il pc e spogliandomi mettendomi al letto con la consapevolezza che anche se in una minuscola parte, lui è mio e io sua.

FINE

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