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Ciao!! Avete visto? Ce l’ho fatta! Verity è tornata! Grazie
a tutti quelli che mi hanno sostenuto a scrivere il seguito, ma senza mai farmi
fretta. Non sapete quanto mi sia servito… e quanto mi abbia fatto piacere. Beh,
che dire. Verity adesso vuole Bill… come sempre. Ma stavolta è più determinata
che mai. Spero che vi piaccia… e che anche Verity continui a piacervi come
sempre.
Fatemi sapere che pensate del seguito e ditemi se secondo
voi dovrei continuare o lasciar perdere.
Aspetto tanti tanti commentini…
altrimenti non vado avanti! Ed è un ricatto!
No, sto scherzando… ovviamente più commenti ci sono, più mi
fate contenta… ma la storia la continuo finchè c’è qualcuno a cui piace!
Baci, Lucy!
Cammino in silenzio per i corridoi della casa discografica.
I miei passi risuonano mentre mi guardo attorno con circospezione. Prima
giornata di lavoro. Già… una vampira in carriera. Se me l’avessero detto un po’
di tempo fa, sarei scoppiata a ridere. O forse avrei semplicemente ucciso chi
lo aveva detto. Ma c’è una cosa più incredibile. L’Angelo Nero che porta caffè
a destra e sinistra. Ai Tokio Hotel. Avevo promesso a Bill che sarei tornata…
ed è stato così. Okay, per ottenere il lavoro ho dovuto uccidere chi lo aveva
già… ma il fine giustifica i mezzi, no? Mi piace pensarla così. In alternativa,
potrei sempre dire che avevo fame e lei era lì al momento giusto nel posto
giusto. O forse al momento sbagliato nel posto sbagliato. Dipende dai punti di
vista.
Finalmente arrivo davanti alla porta del loro manager e
busso. Dall’interno, una voce. La voce del manager dei Tokio Hotel. David Jost.
D- Avanti!
Prendo un sospiro. Lavorare per un umano. Sono davvero
caduta in basso. Accidenti… se mi vedesse Jean… al suono del suo nome nella mia
mente, il mio cuore si stringe e i ricordi di quel giorno tornano a
tormentarmi. Caccio via i pensieri. Jean probabilmente riderebbe di come mi
sono ridotta… a portare caffè a destra e sinistra per degli stupidi umani… ma
sarebbe felice che io abbia la possibilità di trovare Bill e la mia felicità.
Apro la porta ed entro. Accidenti… ci sono anche loro. Stai
tranquilla, Verity, non possono riconoscerti. Manteniamo la calma. Insomma, è
ovvio che non possono riconoscermi. Ho cominciato a raccogliere i capelli
invece di lasciarli sempre lisci… ho cominciato a truccarmi con colori più
allegri e ho cominciato a vestirmi in modo più… umano? Diciamo così. A volte mi
guardo allo specchio e mi faccio schifo da sola. Ma per amore questo ed altro,
giusto? L’unico pensiero che mi conforta è che una volta che mi sarò avvicinata
di nuovo a Bill, potrò anche tornare alle mie vecchie abitudini in fatto di…
stile. Sì, stile.
Mi ricordo che sono qui per lavoro e devo apparire al
meglio. Uffa. A che serve essere vampiri se non lo si può usare a proprio
favore?! Mah. Il manager mi fa segno di sedermi e io mi siedo, su una
poltroncina di fronte alla sua scrivania. Almeno, se do le spalle ai ragazzi,
riesco a controllarmi.
D- Allora… Vera, giusto?
Annuisco. Giusto. Dimenticavo di dirvi del mio piccolo
cambio di nome. Non potevo certo arrivare con un nome come Verity, no? Insomma,
non devo farmi riconoscere e Verity è un nome troppo insolito. Però non volevo
rinnegarlo totalmente… così ho optato per Vera. Vediamo quando i ragazzi
riusciranno a smascherarmi.
D- Quanti anni hai, Vera?
V- Ne ho appena compiuti 22, signore.
D- Sei un po’ più grande dei miei ragazzi, allora…
Annuisco di nuovo e sorrido, mostrando i miei canini un po’
più lunghi del normale. Il mio sorriso non ha nulla di allegro e sereno, ma
incute timore e paura. Un sorriso sadico, quasi. Freddo. So che i ragazzi hanno
visto il mio sorriso… sicuramente dallo specchio che sta dietro David. So bene
che l’hanno visto. Perché vedo le loro espressioni.
Sono completamente scioccati. Dentro di me rido. Ehy… sono
una vampira comunque no? Snaturata quanto volete… tanto che a volte mi chiedo
cosa mi rende ancora una vampira. Beh, in momenti come questo lo so per certo.
La mia voglia di divertirmi e giocare con gli umani. Insomma.. gli umani sono
stupidi, no? Hanno bisogno di indizi. David sorride… povero stupido, ma non si
accorge proprio di nulla? Dovrei andare in giro con un bel cartello che reca
scritto “sono malvagia”? Accidenti. Beh, guardiamo il lato positivo. Almeno non
mi starà troppo addosso. Ehy… da quando io guardo i lati positivi?!
Accidenti. Ho mai detto che odio gli umani? Beh, lo ripeto.
Odio gli umani.
Perché dovevo innamorarmi per forza di uno di loro?!
Sono mesi che continuo a ripetermelo. Essere malvagia era
meglio, in un certo senso. Però Bill mi ha fatto provare delle emozioni nuove.
E anche gli altri. Mi hanno insegnato l’amore… e l’amicizia.
Beh, è inutile pensarci adesso. Sono qui per uno scopo,
giusto?
E Vera deve aiutare la sua cara Verity ad ottenerlo…
E adesso? Bella domanda! Fatemi sapere che vi aspettate da
questo seguito… sono curiosa di saperlo! E ditemi se come inizio vi è piaciuto…
e, ripeto, se dovrei andare avanti.
Ero indecisa se aspettare più recensioni… poi mi sono detta
che 9 sono abbastanza, no?? State tranquilli, tra poco metto anche il nuovo
dell’altra fanfic. Poi mi è venuta improvvisamente un’altra idea per una nuova
fanfic… ma stavolta non riguarda nulla di soprannaturale. Poi volevo anche fare
una one-shot per Natale…
Sì, è decisamente cominciato un periodo… diciamo produttivo?
Mah. Comunque… grazie mille per le recensioni… mi hanno fatto tanto tanto
piacere!
Spero che anche questo capitolo vi piaccia… e sono contenta
che mi stiate seguendo… e che vi piaccia come scrivo. Me non sa cosa dire! *_*
Beh, ora vi lascio al secondo capitolo prima che mi
uccidiate… (falla finita e facci leggere questo capitolo!!!!!!!!!!!!!! ndTutti)
(ehm… sì… un attimo di pazienza… o volete che vi sguinzagli dietro Verity?? -.-
ndLucy) (no no… fai pure con calma… ndTutti che indietreggiano spaventati) (ehy…
non sono mica un cagnolino, io! ndVerity che guarda male Lucy) (silenzio, tu! ndLucy)
Okay, adesso basta davvero… come sempre, rispondo ai
commenti alla fine del capitolo… mi raccomando, fatemi sapere che pensate anche
di questo capitolo!
Baci, Lucy!
D- Vera! Vera!! Vera?!
Dove diavolo sono i caffè??
V- Un attimo, arrivo!
Comincio a correre verso il so ufficio. Accidenti… correre
su un tacco che sarà alto almeno mezzo metro, non è così facile. Dannazione. Le
ragazze umane probabilmente frequenteranno dei corsi per abituarsi… magari come
compito a casa, si allenano a camminare sui carboni ardenti.
D- Vera!!!!
Per tutte le fiamme dell’Inferno… ma se quei ragazzi stanno
un attimo senza caffè e aspettano pazientemente il mio arrivo, cadrebbe il
mondo?? Non credo. E anche se fosse, non sarebbe affar mio. Magari sarebbe la
volta buona che mi libero degli umani. Ehy, un momento. Umani vuol dire cibo.
No umani vuol dire no cibo. No cibo vuol dire no Verity. O no Vera. Ecco, ci
mancava solo una vampira con crisi d’identità. Ma che importa. No cibo vuol
dire no me!
Comincio a correre, incurante del male ai piedi e dei tacchi
che risuonano sul pavimento. Devo fare in fretta! Gli umani devono vivere!
Okay, sono arrivata davanti alla porta. Busso ed entro senza
aspettare la risposta. Secondo giorno di lavoro e io mi sono già ambientata.
Perfetto.
David ha lo sguardo di un tossicodipendente che aspetta la
sua dose. Poverino, è dipendente dal caffè… ma non mi rende la vita difficile,
perché gli piace il mio caffè. E non ha mai crisi isteriche, tranne quando sono
in ritardo con il caffè. Cioè sempre. E prima che vi chiediate come faccio a
parlare così se è solo il mio secondo giorno di lavoro… ehy, siamo solo alle 17.55
e questo è circa il ventesimo caffè che preparo.
La vita è ingiusta, sapete? Una volta c’erano gli schiavi
che lavoravano nelle piantagioni di caffè… e adesso c’è la schiava che prepara
il caffè. Ah, bei tempi passati. Quando giravo il mondo… e ordinavo agli altri
cosa fare… anche se stare in Sudamerica non mi era piaciuto molto. Mi
guardavano in modo strano perché ho la pelle così bianca.
Andrew mi ha consigliato di fare qualche lampada come le
ragazze umane. Io l’ho guardato male e l’ho mandato a…
D- Vera! Posso avere il mio caffè??
Alzo gli occhi al cielo e gli mostro il caffè. I suoi occhi
si illuminano e si allunga per prenderlo, ma io lo tolgo dalla sua portata e mi
schiarisco la voce. Lui mi guarda storto e si imbroncia, ma io continuo a
guardare in alto.
D- Per favore…
V- Ecco qua il caffè!
Ehy, si tratta di educazione e rispetto. Io di rispetto ne
mostro anche troppo verso di loro… dovrei pretenderne almeno il doppio, visto
che appartengo ad una razza superiore. E invece pretendo solo normale e
ordinaria cortesia… imposta dall’educazione.
Ah… sono davvero cambiata. No, sono sempre la solita sadica.
Solo che io, a differenza dei delinquenti da quattro soldi, non dimentico mai
le buone maniere. Neanche quando mangio! Non ho mai lasciato tracce poco
estetiche… come invece molti vampiri fanno.
Poi cambiare e diventare troppo buona avrebbe voluto dire
far cadere dopo così tanto tempo la leggenda dell’Angelo Nero… no no… così non
va. Dopo cosa racconterebbero le mamme ai loro bambini che si comportano male?
Che L’Angelo Nero si è trasformato in Verity la Misericordiosa in seguito a
crisi esistenziali seguite da crisi d’identità… e che adesso è momentaneamente
non disponibile per punirli? Certo… richiamate più tardi. Appena Verity sarà
disponibile verrà a rapire i vostri figli… anche se c’è una lista d’attesa un
po’ lunga, in seguito alla pausa di riflessione che sua Malvagità si è presa.
D- Vera…?
David mi sta sventolando una mano per svegliarmi dal mio
coma profondo e mi trattengo appena dal morderlo.
Avanti… in fondo non c’è nessuno… non vedrebbe nessuno… e se
vedessero, mangerei anche i testimoni… su… e poi è quasi ora di cena… è dalla
scorsa notte che non mangio…
No, Verity. Uffa. Devo lavorare… è la mia unica possibilità
per vedere Bill, in fondo, no?
Speriamo che almeno ne valga la pena. Accidenti… David sta
ancora parlando.
D-…Per cui vedi di portarmi quattro caffè per i ragazzi,
entro cinque minuti. Dieci al massimo, ma solo perché sei tu.
Io lo guardo scettica. Eh no, non mi prende in giro. Voglio
che tu dica la verità, David caro, adesso.
D- Okay… perché il tuo caffè è buonissimo e non sei un’oca…
perché l’assistente di prima era un’oca che urlava appena vedeva Tom.
V- Lo so che era un’oca…
Ops. Ditemi che non ho parlato ad alta voce. Oh no. Beh, è
vero che era un’oca… quando l’ho mangiata, mi ha fatto venire il mal di testa.
E va bene, quando la vittima urla è più divertente, però…! Santo cielo!
D- La conoscevi??
Sorrido di nuovo. Sadica, come sempre. Di nuovo, specchio i
miei canini e questa volta mi fermo a soffermarli. Sono davvero belli. Tempo fa
gli avevo anche dato un nome. L’avevo preso da una pubblicità o qualcosa del
genere. Flic&Floc… qualcosa del genere. Però non ho mai capito chi dei due
era Flic e chi Floc.
V- Intimamente…
David però non mi bada più, sta guardando dietro di me. La
porta si è aperta e sono entrati i ragazzi. Mi giro verso di loro senza
nascondere i miei canini. Appena me ne accorgo, li faccio tornare alle
dimensioni normali. Eppure…
Ops. Mi ha riconosciuta. E ora??
Speriamo solo che stia zitto. Mi sa che dovrò davvero
scambiarci quattro chiacchiere.
E chi sarà questo qualcuno?? Ahah, lo so solo io…! E adesso?
Beh, più recensioni ci sono, prima scrivo il terzo capitolo…
XD
E ora passiamo ai commenti!
Barbycam: sociaaaaaaaaa!!!!!!!!!!! Hai visto?? Ti ho detto
della storia, visto? Spero che anche questo cap ti sia piaciuto… fammi sapere
che ne pensi! Baci socia! Tv1kdb! Ah, e Verity manda a dirti che ti vuole bene anche
lei… faceva un po’ la scontrosa, ma ti vuole bene… sai che ha un carattere
difficile! XD
Maky my 94: Maky!!!!! Sono contenta che questo capitolo ti
sia piaciuto! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Fammi sapere che
ne pensi! ^^ Baci!
Billa 93: ma ciaooo! Eh lo so… neanche io ci speravo più, di
scrivere il seguito! Spero di non averti delusa con questo capitolo! Grazie
mille, sei troppo troppo gentile, come sempre!! Baci!
Piscula: ciao, piacere di conoscerti! Io sono Lucy!! ^^ Mi
fa piacere che tu abbia letto anche l’altra fanfic… e non ti preoccupare,
nessuno ha intenzione di trucidarti!! In effetti, l’idea dell’assistente mi è
venuta così, all’improvviso! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto… e
spero che continuerai a seguire la fanfic! Fammi sapere che ne pensi! Baci!
Selina 89: Wow… okay, devo svelare i retroscena! Ho postato
solo per la tua minaccia! XD Comunque sono contenta che la mia fanfic ti abbia
appassionato così tanto… davvero! Grazie mille per aver letto e commentato!!
Non sai quanto sia importante per me… ma ci tengo tantissimo!! Quindi, grazie
ancora! Allora, ora che ho postato, entrerai ancora in casa mia di soppiatto
per costringermi a scrivere? No, almeno mi preparo psicologicamente a passare
una notte a scrivere! XD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto… fammi
sapere che ne pensi, okay? Baci!
Ambry: sì!!!!!! Sono tornata!! Evviva me!! Okay, ho finito.
Grazie mille per aver aspettato il ritorno… sono contenta che ti sia piaciuto l’inizio
e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto… e che continuerai a seguire
la fanfic come quella precedente! Fammi sapere che ne pensi… baci!
Kikketta 94: ciao! Wow… che ringraziamento caloroso! Grazie
mille! Anche per i bei complimenti! E non preoccuparti… puoi essere ripetitiva
quanto vuoi… e puoi prendere il mio indirizzo msn dall’inizio della pagina… mi
farebbe piacere conoscere una lettrice accanita come te! Senza offesa per le
Lucyettes… okay, prima che qualcuno chieda se sono pazza. Le Lucyettes sono le
mie fan… una simpatica idea nata da una mia amica. Mah. Comunque. Grazie mille
ancora!! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto… fammi sapere che ne
pensi! Baci!
Valux 91: ciao!! Da quanto tempo
che non ci sentiamo, infatti! Ho letto solo adesso i messaggi di msn… spero che
tutto vada bene per la tua fanfic… e sarei felice di aiutarti!! Il problema è
che a volte vado via dal computer e lascio acceso msn… e vago come un’anima in
pena, in cerca di ispirazione. Mah. Sempre detto che sono pazza! Non ti
preoccupare per i blocchi dello scrittore… anche io l’ho avuto per il sequel di questa fanfic! Ma adesso sono tornata più
creativa che mai… per vostra sfortuna! Fammi sapere che pensi di questo
capitolo… baci!
Ciao!! Eheh… vi ho fatto scervellare, vero?? Beh… posso
dirvi che era una cosa banale proprio perché non lo era. Sono davvero contenta
delle recensioni… grazie mille, sono felicissima che seguiate questa storia!! Spero
che anche questo capitolo vi piaccia e che continuiate a seguirmi… mi
raccomando, aspetto tanti tanti commentini!! Voglio sapere che pensate della
storia e del nuovo capitolo.
Baci, Lucy!
Ops, dimenticavo… il mio indirizzo msn, per chiunque lo
vuole. Majandra91@hotmail.it
Gustav mi ha riconosciuta. Accidenti. E adesso?! Questo è un
problema… davvero grande. Gustav mi guarda sbigottito mentre io gli chiedo il
silenzio con uno sguardo. Diciamo pure che gliel’ho imposto. Mi dispiace, ma la
paura è l’unico modo per ottenere una cosa in modo certo. Almeno per una come
me… è l’unica strada. Gli altri si sono accorti che Gustav si è improvvisamente
irrigidito, ma per fortuna non si sono accorti dei miei canini. Insomma, sono
sempre un po’ più lunghi del normale… ma se mi controllo… accidenti. Mi sarei
dovuta controllare.
T- Ehy Gustav… hai per caso deciso di perdere la verginità
con Vera?? Guarda che poi David si arrabbia… diventa geloso… e dopo rimaniamo
disoccupati!
David è di nuovo imbronciato e lancia un’occhiataccia a Tom,
ma prima che possa dire qualcosa, interviene Bill, con un sorriso che rischia
di sciogliermi come neve al sole.
B- No… David ha una cotta solo per il suo caffè… ne beve
tanti di norma, ma da quando ha sentito come li fa Vera, è diventato davvero
dipendente!
Scoppiano tutti a ridere. Tutti, tranne me e Gustav, che
continuiamo a guardarci negli occhi senza dire una parola, entrambi
impassibili, finchè lui non si scusa ed esce sbattendosi la porta alle spalle,
non prima di avermi lanciato uno sguardo, inosservato da tutti.
V- Devo… andare a prendere una cosa… delle carte…
Ed esco anche io dalla porta. Comincio a seguire Gustav, che
ogni tanto si volta verso di me, finchè non entra in una stanza. Mi assicuro
che nessuno ci stia seguendo ed entro anche io.
La stanza è piena di scaffali… probabilmente è un archivio.
Mi guardo intorno, ma so che Gustav sta spiando ogni mia mossa dal tavolo al
quale si è seduto. Mi avvicino e mi siedo di fronte a lui. Cerco di fare un
sorriso sincero, ma non mi riesce. Forse perché è troppo tempo che non ci provo
nemmeno. Gustav ha molto da dirmi, non ci vuole un vampiro per saperlo, così
alzo lo sguardo… come a indicargli di parlare liberamente.
G- Da quanto sei tornata?
V- Non molto tempo…
G- E ora ti fai chiamare Vera?
V- Non potevo certo venire a lavorare per David… e quindi
per voi… con un nome come Verity… insomma, mi avreste riconosciuta subito!
G- Chi ti dice che avremmo voluto riconoscerti?
Abbasso lo sguardo di nuovo, quasi ferita dal suo tono e
dalle sue parole. Questo non è Gustav… non è il Gustav che conoscevo. Dove sei
finito, Gustav? Non abbiamo passato molto tempo insieme, per conoscerci, ma mi
hai sempre capita… perché ora ti comporti così?
V- Non possiamo scegliere se riconoscere o no una persona…
G- Ma tu non sei una persona… guardati… questa non sei tu…
Cerco di trattenermi, ma il mio istinto da vampira è più
forte di me. Non accetto provocazioni… neanche da un mio amico. Un amico che
ora mi tratta così.
V- Neanche tu sei così… perché ti comporti così?
Smettiamo di prenderci in giro. Gustav ha ragione. Ha tutte
le ragioni del mondo per parlarmi così… ma io non riesco a stare zitta. Si
tratta di orgoglio. Del mio maledetto orgoglio di essere superiore a tutto. A
volte non so se ne sono convinta. Forse lo sono, in via del tutto generale… ma
quando si tratta di queste quattro persone… comincio a pensare come un’umana. E
divento patetica.
G- Perché tu non hai idea di quanto abbiamo sofferto tutti
quanti quando te ne sei andata… specialmente Bill
V- Mi sembra che ora stiate tutti bene… specialmente Bill… e
comunque non me ne sono andata senza una ragione valida!
G- E quale sarebbe stata la tua ragione valida?
V- Lo sai bene, Gustav… e comunque, parli come se fossi
andata via per un viaggio di piacere…
G- Non è stato così??
V- Assolutamente no! Non me ne sono andata a fare la
turista… sono stata un po’ dalla mia famiglia… poi ho cominciato a girare il
mondo…
G- E hai deciso di fare la turista?
Scuoto la testa, distrutta, mentre le lacrime cominciano a
ferirmi gli occhi, come se avessero vita propria e volessero uscire... anche a
costo di farmi così male.
V- No… sono tornata nei posti dove ho fatto le stragi
peggiori… avevo bisogno di capire me stessa… e non è stata una gita allegra,
Gustav… perché quando ero lì, mi sembrava di sentire le voci di quelle persone…
e di vedere me stessa che le uccidevo… come se rivivessi tutto… è stata la cosa
peggiore della mia vita… o della mia non vita, chiamala come vuoi… ma non
potevo stare con Bill senza capire chi sono davvero…
G- E così hai deciso di inventarti una nuova identità?
Perché l’altra non ti piaceva più?
E questa volta il suo tono è molto più dolce. Scoppio in una
risatina ironica e mi asciugo le lacrime.
V- Ma no… quel nome è solo per il lavoro…
G- Eh già… dimenticavo che ora sei una donna in carriera…
perdono, una vampira in carriera!
Lo guardo dolcemente… come ero convinta di non poter più
fare, dopo che sono tornata da quel maledetto viaggio. Quel maledetto viaggio
da sola… beh, no, c’era anche Kitty Moon. Quindi non ero totalmente sola, no?
Certo… per la compagnia che può fare un gatto… beh, neanche un vampiro è di
molta compagnia…
Prima che possa rendermene conto, Gustav mi ha abbracciata e
mi stringe forte. Io ricambio l’abbraccio… da quanto non sentivo questo calore…
mi aggrappo a lui con forza e non vorrei mai lasciare andare. Gustav capisce e
mi stringe più forte che può.
E l’unica cosa che riesco a pensare è che non sono mai stata
così contenta di tornare a casa. Adesso sono tornata davvero.
Ah… e adesso che succederà?! Diciamo che non lo so nemmeno
io… perché so già dove voglio arrivare con questa storia e so cosa succederà in
generale… ma non ho ancora ben chiari i passaggi. Mi raccomando, commentate e
fatemi sapere che pensate del chappy!
E ora… passiamo alle recensioni!
Barbycam: sociaaaaaa! Waa! Me sempre al settimo cielo per i
tuoi commenti pazzi, sìsì! E invece no, socia… Bill non l’ha riconosciuta… o
almeno, sì, ma non se ne è reso conto. Capirete poi perché! Sono contenta che
al battesimo sia andato tutto bene… waaa, la mia socia ha fatto da madrina! *_*
Che billu! *_* Beh, comunque, passando oltre. Hai visto che ho aggiornato? Me
adesso aspetta il 29 però… sìsì!! Altrimenti me ti viene a cercare e ti
costringe a darmi l’anteprima! XDDDD Fammi sapere che pensi del capitolo,
socia. Ci sentiamo su msn… tvtb socia! Baci!
Nana707: Nana!! Sono contenta che tu sia tornata a seguirmi…
tanto tanto contenta! Eh, Verity alla fine è tornata… e per la vampira
simpatica… vedremo vedremo… tu continua a seguirmi! Spero che questo capitolo
ti sia piaciuto… fammi sapere che ne pensi! Baci!
Kikketta94: ciau!!!!! Ci siamo conosciute ieri su msn, alla
fine!! Eh, sì, la micina voleva venire a fare la spia… però si è ammalata all’ultimo
minuto! E… oddio, mi hai scoperta?? Come hai fatto a capire che sono Verity?! XD
Noo.. e adesso come faccio?? La mia copertura è saltata! Accidenti! Oddio… un
mito… una supereroina… una santa! Addirittura! Ma così mi fai arrossire… però
sono molto contenta! Grazie mille! No, non mi hanno ancora fatto santa… ma stai
sicura che provvederò anche a questo, vedrai! Spero che ti sia piaciuto anche
questo capitolo… e fammi sapere che ne pensi! Sono molto curiosa di sapere cosa
te ne pare! Ci sentiamo presto! Baci!
Hachico 91: ciao! Finalmente ci siamo conosciute! No… mi
dispiace di averti fatto del male… ma adesso ho aggiornato! Spero che questo ti
aiuti a sentirti meglio!! Grazie per avermi messa tra i preferiti… grazie
mille! Per tutto!! Ci sentiamo su msn! Spero che anche questo nuovo capitolo ti
piaccia… e spero che continuerai a seguirmi! Fammi sapere che ne pensi! Baci!
Billa 93: ma ciao! Grazie mille!!!! Spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto… e spero che continuerai a leggere la fanfic! A presto…
intanto fammi sapere che pensi del capitolo! Baci!
Valux 91: Ahah… in effetti ci chiediamo tutti chi sia questa
vampira… Verity o Vera? Me lo chiedo anche io, sai? Comunque sì, i suoi
monologhi sono davvero assurdi. In questo sequel ho pensato a come sarebbe
stato mischiare una cosa reale (il lavoro e la vita di tutti i giorni) con una
cosa sovrannaturale come una vampira. Spero che come esperimento riesca! Fammi
sapere che pensi di questo capitolo… spero che ti piaccia! Comunque la tua
fanfic è davvero molto molto carina… baci!
Piscula: Ciao!!!!! Wow, sì, sono molto felice che tu
commenti… davvero, non sai quanto… grazie mille!!!! Mi fa piacere che ti
abbiano fatto divertire i pensieri di Verity! Spero che continuerai a seguire
la fanfic e a commentare! Fammi sapere che pensi di questo capitolo, che spero
davvero ti sia piaciuto! Baci!
_PuCia_: Wow… calma, tranquilla! Spero che il capitolo ti
sia piaciuto… e spero anche che non ti sia venuto il mal di testa per pensare
alla fanfic… mi sentirei in colpa! Dopo dovrei dire a quelli che leggono la
fanfic che può provocare danni alla mente! XD Comunque sono contenta che tu sia
curiosa di sapere come va avanti da provare ad immaginare. Grazie mille. Spero
che continuerai a commentare e seguire la fanfic… intanto, spero che ti sia
piaciuto questo capitolo e non vedo l’ora di sapere quello che ne pensi! Verity
ti porta il caffè appena può… adesso è al corso di tacchi! XD Baci!
Ciauz! Scusate, ma sono riuscita a postare solo ora… è tutto
il giorno che studio per la verifica di francese di domani. Speriamo che vada
bene… mi dispiace di non riuscire a rispondere nemmeno alle recensioni… uffa! Però
ho pensato che avreste gradito il nuovo chappy, così mi sono presa cinque
minuti per pubblicarlo. Spero che vi piaccia… a me è piaciuto scriverlo, come
tutti gli altri capitoli che ho scritto e scriverò. Sono molto contenta di
tutti questi commenti… eheh, più commenti ci sono prima posto, mettiamola così…
e mi scuso se non posso rispondere e se mi sono fatta aspettare. Siete davvero
pazienti e vi ringrazio. Scusate ancora… ma se questa verifica va bene, quest’altra
settimana (che poi sarebbe l’ultima prima delle vacanze di Natale!) non dovrei
essere stressata dalla scuola. Questo vorrebbe dire che potrei postare (forse e
dico forse!!) anche un capitolo al giorno. Mi impegnerò.
Grazie mille e spero di leggere tanti commenti… scusate
ancora.
Baci, Lucy!
Gustav ed io stiamo tornando nell’ufficio di David. Abbiamo
deciso che ci terremo in contatto e giustificheremo il tutto con il fatto di
essere vecchi amici d’infanzia.
La sua reazione brusca
e stupita? È stata una visita inaspettata. Non ci eravamo lasciati in amicizia.
Perché l’hai seguito?
Dovevamo chiarire.
Avete chiarito? Certo…
siamo amici d’infanzia. Siamo molto legati.
Come mai non ci ha mai
parlato di te? Gustav è molto riservato, lo sapete.
Perché ci sembra di
conoscerti? È come se ci conoscessimo da sempre. Probabilmente ho un viso molto
comune… mi si confonde facilmente.
Abbiamo provato a dare una risposta a tutte le possibili
domande che i ragazzi e David potrebbero farci… e siamo arrivati ad una
conclusione: io so mentire perfettamente, Gustav no. Gli ho detto di non
preoccuparsi… per ben due motivi molto importanti.
Non è un vampiro.
Non è costretto a mentire da 300 anni. Insomma, dopo 300
anni di menzogne e inganni, persino un bambino non darebbe più a vedere quando
mente e quando no. L’importante è rimanere impassibili, come quando si sta
raccontando la verità… ma arrossire al momento giusto, come per dare
l’impressione di essere timidi e di non voler rivelare troppe cose. Funziona
sempre.
La voce di Gustav mi distrae dai miei pensieri.
G- Ma sei davvero felice?
Mi fermo e comincio a pensare ad una risposta sincera e non
troppo filosofica, poi annuisco incerta.
V- Credo di sì… cioè, sì. Vivere come un’umana non è
semplice ed è davvero noioso, ma devo farlo.
G- Sei davvero tornata per Bill, allora?
Questa volta annuisco senza indugio.
V- Sì. E non intendo andarmene senza averlo…
Gustav mi guarda e sorride. Ha capito che non gli ho detto
tutto… ma apprezza il fatto che almeno non gli ho raccontato una bugia. La mia
nuova vita non mi piace. Non posso essere me stessa, devo prendere ordini da
esseri umani stupidi e ho dovuto cambiare il mio nome. A me piace il mio nome, accidenti! Eppure ho
dovuto cambiarlo… spero almeno che ne varrà la pena.
Oh, avanti, certo che ne varrà la pena! Io sono Verity… ottengo
sempre quello che voglio! E voglio Bill, perché mi sono innamorata di lui.
Insomma… il mondo dovrebbe approfittarne, accidenti! Se sono innamorata, non
uccido. O meglio… sì, uccido, ma solo perché devo mangiare. Da quando ho
conosciuto Bill non ho più fatto una strage. Già li sento i commenti degli
altri vampiri.
Che peccato che abbia
questa malattia… proprio lei… ci si divertiva sempre alle sue stragi… non
sapevo ci fossero così tanti modi per uccidere un umano… mi ha insegnato i
trucchi del mestiere…
E via dicendo. Già. Parlano di malattia… pensano che l’amore
sia una malattia. Così come lo pensavo io… e forse avevo ragione. Insomma… non
mi sto lamentando, però…
Arriviamo davanti all’ufficio e io non ho voglia di entrare,
come al solito.
Busso e apro la porta senza aspettare la risposta, come al
solito.
David ha qualcosa da ridire, come al solito.
D- Vera… quando bussi, aspetta che risponda prima di aprire,
ti prego!
V- Ma David! Quando ti porto il caffè non ti lamenti del mio
modo di entrare… basta che entro!
D- Sì… era giusto… per precisare…
Io lo guardo scettica, mentre i ragazzi si sforzano di non
ridere. David gli lancia un’occhiataccia che li zittisce subito. Però, David,
però! Complimenti! Non ti facevo così bravo a spaventare le persone… per essere
un umano! Però non competerà mai con la Regina. Che poi sarei io.
D- Allora… dove eravate spariti??
Gustav abbassa lo sguardo terrorizzato, mentre io sospiro
senza che nessuno se ne accorga. Dovrò parlare io, come sempre. Se non ci
pensassi io alle cose… non riesco ad immaginare dove saremmo. Gustav apre la
bocca per parlare, o almeno per provarci, ma decido di intervenire e parlare.
Insomma, non mi pare il momento di essere sadica… in fondo, manderebbe a monte
il mio piano.
Wow… un piano. Non è poi un piano dettagliato… diciamo che è
più un’idea da seguire. E per ora la mia idea dice che Bill non deve sapere.
Non ancora, almeno.
Vediamo come si trova con Vera… vediamo come le cose vanno
avanti, da sole, senza forzature.
V- Gustav ed io siamo vecchi amici… e mi ha riconosciuta.
L’ultima volta che ci siamo visti non ci siamo lasciati in buoni rapporti… così
è risultato tutto molto difficile per entrambi. Sapete com’è Gustav… come
reagisce davanti alle tensioni… non è proprio come me. Io ho più… carattere…
Concludo guardando Bill, sorridendo e lasciando leggermente
scoperti i miei canini. Bill sgrana gli occhi, improvvisamente spaventato e a
disagio.
Avanti, Bill. Pensa pure che questa Vera ti ricorda
qualcuno… pensa che hai già visto quel sorriso malvagio… pensa che hai già
visto quei canini così appuntiti e fuori dal comune, almeno per un essere
umano. Pensa che il suo nome ti suona familiare… pensa che quegli occhi li
conosci già.
Poi raccontati che è impossibile… raccontati la tua verità…
raccontati che Verity è lontana e non tornerà più… raccontati che probabilmente
hai avuto un’allucinazione… raccontati che al massimo i suoi denti sono
leggermente più lunghi del normale. Raccontati che Vera è una ragazza normale.
Poi raccontati che Vera non è Verity.
Pensa di essere nel giusto.
E ti starai sbagliando.
Spero che il chappy vi sia piaciuto. Mi raccomando,
commentate in tanti! Okay, siccome il francese mi ha fatto diventare sadica,
facciamo almeno… 10 recensioni e posto l’altro capitolo. XD
Comunque la cosa più importante per me è sapere sinceramente
cosa ne pensate, quindi siate sincere! Ci vediamo al prossimo chappy!
Ciauz! Alla fine la verifica è andata bene, credo… non so
ancora il voto, ma era abbastanza facile secondo me. Un po’ lunga, questo sì.
Quindi adesso, signore&signori, abbiamo davanti una settimana di post a non
finire. Si spera. Siccome sono misericordiosa… (come noooo! ndTutti ehy!
Silenzio! ndLucy) ho deciso di postare adesso. Lo so, sono troppo buona! XD
Cooomunque… dicevamo. Ho cercato di allungare un po’ il
capitolo, ma non ho potuto fare più di tanto perché se no dove lo metto il
finale con suspence?! Eheh… alla fine vedrete! Anche se questo capitolo fa un
po’ schifo, secondo me. Però spero che vi piaccia comunque. Se non vi piace
siete libere di venire a trovarmi e uccidermi… Comunque, in questo capitolo
abbiamo il grande e tanto atteso ritorno di… Kitty Moon! Signore&signori,
il gatto è tornato! XD Ah, dimenticavo… questo capitolo vorrei dedicarlo a Saty…
che mi aiuta sempre e mi consola sempre. Che praticamente si comporta come un
fratello a maggiore. Anche se un pochino a distanza… però come concetto ci
siamo! XD Ti voglio bene, palla di pelo! Ahah… palla di pelo! Questa è nuova,
ma mi piace! XD
Spero tanto che il capitolo vi piaccia… fatemi sapere che ne
pensate!
Baci, Lucy!
Mi allontano dalla finestra, ma continuo a guardare il cielo
dalla finestra del mio appartamento. Adoro le giornate in cui il cielo è così
nuvoloso. Sembra quasi che il mondo si fermi e diventi più malinconico… più
riflessivo. Non ho mai apprezzato la folle corsa del mondo… ho sempre preferito
che tutto rimanesse fermo per darmi tempo di pensare.
Diventare vampiro è stata la goccia che ha fatto traboccare
il vaso. Tutti gli anni passati a pensare e distruggere tutto ciò che mi stava
intorno… e ad uccidere tutti coloro che erano felici. Solo per vedere
dappertutto la disperazione che portavo dentro.
Do le spalle alla finestra. È passata quasi una settimana… e
ho avuto poco tempo per pensare alla mia vita passata. Guardo l’orologio. È
tardi… tra cinque minuti devo essere a casa dei ragazzi. Gustav è il mio unico
amico, si può dire, l’unico che conosce la mia identità… e mi sta aiutando
tantissimo. Mi aiuta persino a comportarmi come un’umana.
Non è stato poi così difficile, una volta superato
l’orgoglio.
Oh, non prendiamoci in giro. Superato? Calpestato,
piuttosto. Ma per Bill… Kitty Moon mi sveglia dai miei pensieri, graffiandomi
leggermente una mano. Mi giro verso di lei, che torna ad appisolarsi sul
divano. La guardo e sorrido dolcemente.
V- Hai ragione, Kitty Moon… devo andare, o Gustav penserà
che me ne sono andata!
Kitty Moon comincia a fare le fusa e io le faccio una
carezza, mentre passo davanti al divano. Prendo il mio cappotto e la mia borsa
ed esco.
Arrivata davanti a casa dei ragazzi, suono il campanello.
Speriamo che sia Gustav, speriamo che sia Gustav… speriamo che sia Gustav! Altrimenti… Verity o Vera, sarò nei guai.
B- Ciao!
Oh no… è Bill. Ricordatemi di non pregare mai più. E io che
avevo anche pensato di chiedere perdono e fare penitenza… ah, ma che dico. Mi
sta solo bene. Per fare penitenza di 300 anni di stragi come quelle che ho
fatto… non basta neanche la mia immortalità.
Bill mi sta fissando… dovrei dire qualcosa? Sì, forse
dovrei.
V- Ahm, ciao! Cercavo Gustav… è in casa?
Mi mordo il labbro, improvvisamente nervosa. Accidenti…
ricordati chi sei Verity. No, Vera.
Oh, al diavolo!
Bill sorride e scuote la testa.
B- No… è stato trattenuto per provare insieme a Tom e Georg…
ma dovrebbero tornare tra poco… puoi aspettarlo qui!
Bill si sposta per lasciarmi passare, ma io non mi muovo di
un centimetro.
Entrare nella tana del
leone quando per giunta c’è solo il leone??
Eh no, col cavolo!
Wow. Comincio anche a parlare come un’umana. Non è
fantastico?
No, Verity. Concentrati. Tu sei il leone… e Bill è la preda.
Vai e colpisci!
V- Oh no! Non vorrei disturbarti, magari stavi facendo
qualcosa di importante…
B- Non preoccuparti! Anzi, se mi fai compagnia è meglio…
quando sono solo penso troppo al passato… e alle persone passate.
Il mio sguardo si fa improvvisamente triste e sono costretta
a spostarlo, per non farmi notare. Credi che non lo sappia, Bill? Credi che sia
facile per me? Anche io passo tutto il mio tempo libero a distruggermi… e a
ripetermi che andarmene è stata la scelta giusta.
Eppure a volte mi capita di pensare che avrei preferito
sbagliare. In fondo sbaglio da 300 anni. Cosa vuoi che cambi uno sbaglio in più
o uno in meno?
V- A chi lo dici…
B- Vieni, entra!
Entro e ci sediamo sul divano. Mi sento a disagio… e sento
che anche Bill non è completamente a suo agio. Forse, Bill, senti che ho
qualcosa di familiare? Le sue parole mi distraggono dai miei pensieri.
B- E così… sei molto amica di Gustav?
Annuisco, sorridendo leggermente. Per quanto un vampiro può
sorridere, certo.
V- Sì… diciamo che mi ha aiutata in periodi in cui non
volevo neanche guardarmi allo specchio… perché credevo di essere un mostro…
B- Andiamo… non puoi aver combinato cose così gravi da
sentirti un mostro…
Io sorrido, come chi sa qualcosa d’importante e sorride nel
mantenere il segreto. Già. Io so tutto… sulla mia vita, almeno. E so che in
questo momento vorrei solo dirti chi sono.
Vorrei solo dirti che sono Verity. E che sono tornata. Ma
non posso, Bill, non posso. Perdonami, ti prego… ma non posso. Devo prima
capire se pensi ancora a me… se mi ami ancora. Mi dispiace. Ma l’amore non è
qualcosa con cui scherzare… soprattutto per un vampiro.
In fondo… voi pretendete che non si scherzi sulla morte…
perché per voi è una cosa totalmente sconosciuta e misteriosa. Ma per noi… per
noi è diverso. Noi conosciamo tutti i segreti della morte… come se ci venissero
sussurrati in gran segreto.
Ma non conosciamo l’amore… perché non l’abbiamo mai provato.
Neanche nelle nostre famiglie l’amore è qualcosa di normale e scontato. Stiamo
tutti insieme per proteggerci e difenderci a vicenda, non perché ne sentiamo il
bisogno. Oppure perché il vampiro che ci ha resi come lui appartiene ad una
determinata famiglia. E alla fine… alla fine, dopo secoli passati insieme, è
l’abitudine a farti parlare. A farti sentire la necessità di restare insieme a
quelle creature. Perché sai che sono come te… e sono le uniche che possono
accettarti così come sei. E dentro di te, sai anche che non è affetto, ma solo
pura e semplice abitudine.
Questo, però, non toglie il fatto che loro siano importanti
per te.
Insomma, è difficile da spiegare… non è amore, perché siamo
quasi incapaci di provare questo sentimento, ma penso che ci sia molto vicino.
Già. Noi vampiri non possiamo provare amore… ed è per questo
che io sono una vampira snaturata!
B- Sai… mi ricordi qualcuno…
Vengo risvegliata bruscamente dai miei pensieri e reagisco
d’istinto. Come faccio spesso, quando vengo presa alla sprovvista. Accidenti,
sì, è meglio avere tempo per pensare… e invece no! Il mondo corre!
V- Ma io non sono una vampira!
Bill mi guarda con gli occhi sgranati, come se avessi appena
detto una bestemmia. Certo… e come dargli torto?? Accidenti. Ho appena rivelato
chi sono… proprio all’ultima persona che doveva saperlo! Questa non ci voleva
proprio… e adesso che si fa?!
Giusto… e adesso che si fa?! Bella domanda… adesso, abbiamo
il sondaggio. Cosa preferireste?
Verity
rivela chi è veramente…
Si
inventa una bugia
Rispondete… e poi io vedrò… perché ho già il mio grande
piano! Ahah! *risata malefica* XD
Comunque… commentate e ditemi cosa vorreste che succedesse
ora… fate dei pronostici, non so, sbizzarritevi! E ora rispondiamo alle
recensioni…
CaTtY: ciao!! Grazie mille… ma te l’ho detto che quando dite
così mi fate piangere?! Vabè, io piango sempre per niente… niente di
preoccupante! Grazie mille per il commento e per le chiacchiere su msn… spero
che anche questo capitolo ti sia piaciuto… fammi sapere che ne pensi! Baci!
Barbycam: moreeeeee!! Oh, more,
sono stanchissima… la scuola mi uccide, non ho più tempo per niente! Ah no, eh,
il tempo per scrivere e parlare con le mie amiche io me lo prendo però! Me è
contenta che il chappy ti sia piaciuto… Verity ti saluta, mi raccomando,
salutaci (a me e Verity) i coniglietti, i pitoni… e compagnia bella! (hai
capito di chi parlo! Ehm ehm)… spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto… fammi sapere che ne pensi qui o su msn… o entrambi,
come al solito! XD Baci!
Kikketta: ciao mia lettrice accanita! Spero che la verifica
sia andata bene… e grazie per il bel commento, mi fanno sempre tanto felice,
davvero! E sentirmi chiamare idola… oddio. Fa un
certo effetto… però non è male! Grazie mille per aver letto e commentato… spero
di non averti delusa con questo capitolo! Baci!
_PuCiA_: ciao!! Eh no… 10 recensioni di 10 persone diverse! XD
Comunque sono stata buona, no? Eh, lo scorso capitolo non aveva abbastanza
suspence… ma questo ne ha il doppio, vero?! Eheh… lo spero! Ma non perché sono
cattiva… comunque sono contenta che ti sia piaciuto e spero che anche questo
non ti abbia deluso. La scrittrice… oddio… non lo so… sarebbe il mio sogno,
davvero, ma non penso che ne sarei capace… insomma, bisogna essere davvero
bravi! Però è il mio sogno nel cassetto… non è detto che non si realizzerà mai,
no? Io continuo a sperarci! Mi raccomando, fammi sapere che pensi di questo
capitolo… baci!
Ambry: ciao!! Non preoccuparti… l’importante è che ti
piaccia… tranquilla, non ti uccido se non commenti tutti i capitoli! In fondo,
non è colpa tua! Wow, addirittura Verity dipendente? Ahah… mi dispiace… se ci
sarà un seguito del seguito, scriverò nell’introduzione che dà assuefazione! XD
Spero che anche questo capitolo ti piaccia… fammi sapere che pensi! Baci!
Piscula: ciao!!!! Ho cercato di fare il chappy un po’ più
lungo… ma non ce la faccio, più di così. Anche perché… devo lasciarvi con la
suspence, no? Sono contenta che il chappy ti sia piaciuto… e spero che anche
questo non sia da meno! Anche se secondo me, come ho detto sopra, fa un po’
schifo. Bah. Per me, il giudizio delle mie storie è sempre lo stesso: “mah, sì,
però non è granché… c’è di meglio…” Sono una perfezionista… prima di postare,
cambio centomila volte il capitolo! Fammi sapere che pensi di questo capitolo!
Baci!
Selina89: ciao!!!!! Oddio, no, io adoro i soprannomi… come
tesoro, piccola, stellina… davvero! Sono dipendente, praticamente… li adoro
davvero! Quindi, se continui a chiamarmi così, ne sarò molto molto contenta! Ho
pensato molte volte di scrivere un libro, ma non credo ne sarei capace… anche
se mi piacerebbe molto. Wow, ma potevi svegliarmi quando sei venuta a casa mia…
ti facevo trovare dei biscotti, come faccio con Babbo Natale! XD Beh, come
periodo ci siamo, dai! Spero di non averti lasciata troppo in ansia… anche se
so già che dopo questo finale così misterioso… non avrò vita lunga. Ma se ti
prometto che posto presto? E che farò sempre la brava?? Speriamo bene! XD
Adesso vado, devo andare a scovarti visto che sono sicura che mi stai ancora
spiando… puoi darmi un indizio? Per favoreeee!
Comunque, spero che il capitolo ti sia piaciuto, anche se il finale è così…
oscuro! (scusate, ma oggi ho avuto 2 ore di filosofia… e si sente! XD) Baci!
Monchan: mi rifiuto di risponderti…
XD Ti ho già scritto un poema nella dedica, in alto. Ahah. Comunque grazie per
i complimenti… detti da te, sono un evento più unico che raro! Ahh! Finalmente
ho utilizzato anche io, una volta nella mia vita, l’espressione “più unico che
raro”!! Ah, ma come sono soddisfatta! Tvb! E continua
a commentare… abbiamo un contratto, anche se riguarda il blog!
XD Baci!
Capitolo 6 *** Una scelta giusta... una in 300 anni ***
Ciau
Ciau!! Scusate tantissimo il ritardo… mi dispiace tanto, ma sono
stata presa da un sacco di cose! Chiedo umilmente perdono…
Vi avverto, per questo capitolo dovete tenere a portata di
mano i fazzoletti… e anche tanti!
Ma, a parte questo, spero che vi piaccia. Ci tengo davvero a
sapere che ne pensate.
Penso che probabilmente questo sarà il penultimo capitolo o
quasi… non so, ho paura che stia diventando banale con il passare del tempo. E
questa è l’ultima cosa che voglio, perché tengo molto a questa storia. Lo so, è
stupido, ma non posso farci nulla.
Fatemi sapere che ne pensate!
Baci, Lucy!
Okay, Verity, pensa. Avanti… sei bravissima a dire le bugie,
no? E allora perché non ci riesco?
V- Oh… Gustav… mi ha parlato di una certa Verity…
Gli occhi di Bill si spengono e io mi sento quasi in colpa.
Cosa sarebbe successo se gli avessi detto la verità? Non so. Ma non potevo
proprio permettermelo… mi dispiace, Bill.
Bill cerca di sforzarsi a fingere che vada tutto bene… ma è
evidente che sta mentendo. Capisco quando le persone mentono… e va oltre il
fatto di poter leggere il pensiero… non centra assolutamente nulla. L’unica
cosa che conta è che sono talmente brava a mentire da non poter credere alle
bugie degli altri. Sì, si potrebbe dire che vivo in una bugia. Soprattutto in
questo periodo. Certo… come lo si può negare?
Sono Vera. Ma Vera non esiste.
Sono Verity. Ma Verity è ufficialmente morta circa 300 anni
fa, anno più o anno meno.
B- Le assomigli davvero tanto…
Mi riscuoto dai miei pensieri. Okay, qui ci vuole un minimo
di quella cosa che usano gli umani… com’è che si chiama? Sensibilità? Tatto?
Suppongo sia la stessa cosa. Certo, certo… dirò qualcosa di carino e poi ci
abbracceremo e piangeremo insieme. Il piano è perfetto.
V- Allora mi dispiace… mi dispiace di ricordarti lei
Certo. Il piano era perfetto… se non fosse stato che queste
cose le penso davvero. Okay, Verity, smettila. Basta così. Dio… non mi starò
trasformando davvero in un’umana che piange da mattina a sera? Sarebbe la mia
morta. Oh no, aspettate, fermi un secondo… io sono già morta.
Okay, è tutto a posto. La mia vita da non morta è salva.
Quello che mi stupisce è che Bill non stia piangendo… bravo
Bill. Sono fiera di te… non far mai vedere le tue lacrime a una persona che non
conosci. Anche se io conosco te, più di quanto credi tu. Ma questo non importa…
sono comunque fiera di te, perché tu non sai nulla di quello che succede,
eppure ti stai comportando perfettamente.
Adesso mi sento davvero in colpa. Chi sono io per
sconvolgere tutto un’altra volta? Bill si è ricostruito una vita senza di me…
sta bene ora. E anche se è pronto a gestire la situazione… e stare con me,
perché è maturato… non posso fargli del male in questo modo. Forse ho sbagliato
tutto e ho pensato solo a me stessa?? Come sempre, del resto.
V- Bill… io devo andare. Ho da fare, devo… fare molte cose.
Ci vediamo!
Mi alzo rapidamente e mi dirigo verso la porta, ma Bill mi
ferma.
B- Aspetta… ma… non dovevi aspettare Gustav??
Accidenti, è vero. Gustav. Accidenti… e ora cosa faccio?
B- Vuoi che gli dica qualcosa da parte tua?
Sorrido, riconoscente. Uff, meno
male… me la sono vista davvero brutta! Grazie Bill… mi hai salvato da
spiegazioni troppo assurde e hai salvato te stesso da un dolore troppo stupido.
V- Grazie. Digli che… che ho capito quello che voleva dirmi
e digli che aveva ragione.
Bill mi guarda leggermente confuso e io non resisto. Gli
poggio una mano fredda e pallida sulla guancia e do un bacio sull’altra. Bill è
ancora confuso… e in questo momento so perfettamente che è stato uno sbaglio,
perché potevo smascherarmi. Ma in questo momento voglio sbagliare… in questo momento
voglio fregarmene… perché ho passato troppo tempo senza vivere davvero.
Arrivati a questo punto… chi se ne frega, no?
Sorrido un’altra volta, questa volta malinconica, poi apro
la porta ed esco di fretta.
Sulle scale incrocio gli altri, ma non mi fermo. Devo andare
e non ho tempo.
Faccio le scale di corsa e piango. Piango ma sorrido… in un
certo senso sono contenta. Questa volta sto facendo la cosa giusta. Questa
volta mi sto comportando come un’umana… eppure non mi dà fastidio. Questa volta
è diverso. Già… quando si tratta di Bill è sempre diverso… lo è sempre stato.
Certo… altri anni senza Bill? Sarà difficile, questo è vero. Ma almeno saprò
che ho fatto la cosa giusta. Adesso ho capito davvero cosa vuol dire amare.
Amare vuol dire voler vedere quella persona felice. E Bill troverà una persona…
da amare.
Amare una vampira è troppo difficile e stupido.
Amare una vampira genera solo sofferenze.
E tu non lo meriti, Bill. Non lo meriti davvero.
E allora ti lascio andare. Penso che sia una delle poche
cose belle, giuste e altruiste fatte in 300 anni. E anche se sono triste perché
dovrò stare senza di lui… so di aver fatto la scelta giusta e sono felice.
Signori&signore, un momento di silenzio. Questo è l’ultimo
capitolo… e sarà seguito solo da un piccolo epilogo. Comunque i ringraziamenti
preferisco farli qui… e in grande stile, perché non credo che ci sarà un altro
seguito. Cioè… direi che non ci sarà proprio, ma nella vita non si sa mai no? Comunque…
anche questa volta, vi devo ringraziare tutti quanti.
Grazie per avermi sostenuto, perché è stato solo merito
vostro se ho avuto il coraggio di continuare a scrivere e pubblicare… in
sostanza, grazie.
Spero che la storia vi sia piaciuta… ma soprattutto spero
che vi abbia dato almeno qualche emozione, perché a me ne ha date tantissimo e
spero di averle trasmesse. Ma non sono una scrittrice, quindi avrebbe potuto
lasciarvi indifferenti. Beh, spero di no!
Spero che il finale vi piacerà… e spero di avervi tenuto in
suspence almeno un po’!
Comunque spero di tornare presto con delle nuove fanfic… ho
molte idee, ma mi conoscete… sono una perfezionista e non mi va mai bene
niente! XD
A presto!
Baci, Lucy!
Odio la stazione.
Odio la stazione di giorno.
Odio la stazione di giorno quando c’è tanta gente.
Una spinta improvvisa da dietro mi fa quasi perdere
l’equilibrio. Accidenti… ho scelto proprio un bel momento, vero?? La prossima
che lascio andare l’amore della mia vita, pardon, non vita… lo farò di notte.
Così posso essere sicura che quando preparo la fuga ad effetto, la stazione non
sarà affollata. Eppure, nei film, quando la protagonista scappa… la stazione è
sempre vuota e deserta. Beh, le opzioni sono due.
I protagonisti vivono
in un villaggio fuori dal mondo e dimenticato da Dio. No, non credo. A meno
che città come New York o Los Angeles possano essere considerate piccoli
villaggi senza senso.
I protagonisti si
lasciano sempre di notte o nei periodi di ferie, quando tutti sono al mare. Sì,
dev’essere questa… senza dubbio. Oppure… boh, non lo so. Ma ci penserò sul
treno, lì avrò tempo per pensare… anche troppo. Certo, se ci arrivo sul treno.
Un altro spintone mi desta dai miei pensieri. Ah, ma
stavolta…! Faccio una strage!
No, ripensandoci… non ho molta fame. E poi… ho appena fatto
un gesto bellissimo… non posso rovinare tutto con una strage. Renderebbe tutto
inutile, no?
Sì… l’importante è che tu ne sia convinta, Verity. No… non
voglio pensare a Bill, non adesso. Sarà già troppo difficile stare senza di
lui… no, non ci penso per ora.
Questa volta è una voce a distrarmi dai pensieri… una voce
fredda e metallica che annuncia che il mio treno sta per arrivare al binario
12. E per una volta, ringrazio. Perché ciò che mi impedisce di pensare ai miei
problemi e a Bill,mi impedisce di
distruggermi. In fondo, l’amore non è così bello… sono diventata una vampira
snaturata, ho lasciato la mia famiglia, ho ucciso Jean e ho fatto finta di
essere qualcun altro. Ma adesso sono libera no? Adesso posso tornare ad essere
Verity e posso tornare dalla mia famiglia.
E allora perché mi sento così vuota? L’amore mi teneva
prigioniero di un’identità che non esiste… e adesso sono libera, ma non riesco
ad essere felice. Avete mai sentito di una persona che è più felice in gabbia
che libera? Ma io non sono una persona… e non mi è concesso di amare, nessuno.
E allora perché sento tanto male al cuore? Perché sento un
calore nel cuore, quando è freddo e immobile da 300 anni? Perché?
Una lacrima scende dai miei occhi, lenta, ma la cancello in
un colpo solo. Che dire, ho pianificato un’uscita di scena davvero carina,
vero? Silenziosa. Sì, me ne vado in silenzio, senza fare rumore e senza
attirare i riflettori su di me.
Riesco ad essere felice anche quando ogni parte di me
vorrebbe piangere fino a consumarsi… perché penso di aver fatto la scelta
giusta. E non mi importa tanto quanto mi costa rinunciare a te, Bill. Lo faccio
e basta, senza pensare troppo ai miei sentimenti.
Uno sguardo freddo prende possesso dei miei occhi, perché
nessuno possa vedere come mi sento dentro. Maledetto orgoglio… vorrei scoppiare
a piangere, ma non ce la faccio. Ed è come se quella piccola lacrima non sia
mai esistita… non ha lasciato tracce all’esterno, solo un grande vuoto dentro
di me. Quella piccola lacrima ormai dimenticata e cancellata portava dentro di
sé tutti i miei sentimenti, tutto il mio dolore… ma adesso non posso piangere.
Me ne vado ancora, ma questa volta per sempre. E questa
volta lo faccio perché non voglio farti del male, Bill, non un’altra volta.
Forse anche questa è una scelta da egoisti… perché se ti facessi del male,
starei peggio io di te. Ne sono sicura. Me ne vado e non importa molto il
perché.
Stringo forte il carrello dove ho appoggiato tutte le mie
valigie e vedo Kitty Moon che mi guarda, dalla sua gabbia, poggiata su tutte le
altre valigie. Si guarda intorno innervosita e con aria superiore, infastidita
dalla confusione e dalle persone.
Sì, è proprio uguale… e mi fa sorridere pensare di essere
simile ad un gatto. Mi avvicino a lei, che miagola come per salutarmi. Le
faccio una piccola carezza attraverso le sbarre larghe della gabbia.
V- Tranquilla, tesoro… tra poco saremo a casa… va tutto
bene, stai tranquilla!
Certo… e chi potrebbe immaginare che dico queste parole più
per me stessa che per lei?
Lentamente, comincio a spingere il carrello verso il
binario. E ad ogni passo che faccio, soffro sempre un po’ meno, costringendo
tutto il mio dolore in una piccola parte del mio cuore, insieme ai bei ricordi.
Perché è così che deve essere… è la maledizione dei ricordi: non puoi avere i
bei ricordi senza la tristezza per averli persi. Ed è come sfogliare un album
di fotografie… non puoi guardare solo le fotografie che sono venute bene… ma
sei costretto a guardare anche quelle che non ti piacciono e preferiresti
buttare via. Ma dovrei forse bruciare tutto l’album a causa delle fotografie
che non mi piacciono? No. No, non lo farò mai.
Alzo lo sguardo verso il cielo. Dov’è il sole?
Ma certo, è andato via… è andato via per non vedere le mie
lacrime. Perché sono lacrime nere… sono lacrime di un’anima che ha causato
dolore a tutti, molto spesso solo per gioco o per ripicca. E all’improvviso, mi
sento arrabbiata, verso il sole e verso tutte le cose belle e buone di questo
mondo. Perché non volete vedere?? Che cosa vi aspettavate da me? Io devo essere cattiva… io non devo avere dei sentimenti! E allora
perché…? Perché tutto questo??
Sento una mano sulla spalla. Okay, questa volta mando
all’aria i buoni propositi e faccio una strage… e le cose buone saranno
costrette ad assistere… e dovranno riconoscere che io devo essere così. E tutti sapranno che sono tornata…
Mi giro e mi trovo davanti l’ultima persona che avrei
pensato di trovare qui.
Piange. Le sue lacrime sono nere… ma solo per colpa del
trucco pesante che gli contorna gli occhi.
Piange. E piango anche io.
B- Te ne stai andando un’altra volta?
I miei occhi si spalancano, come se avessero vita propria.
Allora… sapeva davvero chi ero?
V- Come lo sapevi?
B- Penso di averlo sempre saputo. Solo che non volevo
accorgermene… non volevo crederci…
V- Avanti, so che muori dalla voglia di chiedermelo
B- Cosa intendi??
V- Lo sai
B- Già, tu sai leggere il pensiero… dimenticavo
V- Non ci voleva un’ indovino, ti si legge in faccia!
B- Perché te ne stai andando?
V- Non voglio farti soffrire un’altra volta…
Abbasso lo sguardo… perché reggere il suo diventa troppo
difficile. Non ce la faccio e comincio a fissare il pavimento della stazione.
Piccole mattonelle grigie, della stessa forma e della stessa dimensione. Tutte
uguali, tutte vicine… come le persone. Mentre noi vampiri? Siamo una massa di
mattonelle diverse e distanti… che si ritrovano insieme per caso e per paura.
Quando rialzo lo sguardo, Bill mi sta ancora fissando… come
se volesse leggermi dentro. Non sa che lo ha già fatto? Non lo sa?
Sento un forte rumore dietro di me. Il rumore è arrivato… e
la stazione mi sembra vuota, benché sappia perfettamente che non è così.
All’improvviso, ho capito… ho capito perché nei film la stazione è sempre
vuota, al momento dell’addio. Perché non importa quante persone ci sono intorno
ai due protagonisti… per ognuno di loro, è come se esistesse solo la persona
che hanno davanti.
Beh, suppongo che non lo avrei mai capito se non lo avessi
provato.
Sorrido, stranamente. Bill mi guarda stupito, ma io continuo
a sorridere lievemente. Mi avvicino a lui e gli do un leggero bacio sulla
guancia.
V- Addio, Bill…
Senza guardarmi indietro, salgo sul treno e mi siedo al mio
posto, composta. Bill è ancora troppo sconvolto per potermi fermare… ma forse è
meglio così, no?
Mi lascio finalmente andare alle lacrime, incurante degli
sguardi delle altre persone. Non mi importa nulla… il treno parte, ma mi sento
soffocare.
Tutto mi soffoca, intorno a me. Mi sento come se avessi più
aria, come se non riuscissi a respirare.
Ciau! Eheh… questa volta vi ho davvero stupito, vero? Sì,
credo di sì… questo è l’epilogo della fanfic. Beh, i ringraziamenti li ho già
fatti nell’altra fanfic… ma spero che anche quest’ultimo capitolo vi abbia
regalato qualcosa. Lo spero davvero. Mi raccomando, continuate a seguirmi… ah,
dimenticavo… la canzone che ho usato è “E fuori è buio” di Tiziano Ferro.
A presto… eheh, vado, prima di mettermi a piangere…
Baci, Lucy!
Bill è seduto sul suo letto e le lacrime non vogliono
fermarsi.
Non riesce a credere che lei l’abbia lasciato un’altra
volta.
Appena è tornato a casa, si è chiuso in camera, rendendo
chiaro a tutti che non vuole parlare con nessuno. Pensa che ora non c’è più
niente che abbia senso… poi si ricorda della musica e accende la radio. Sente
una canzone italiana. Una canzone che conosce bene… ma che fino ad oggi non
aveva mai capito. Una canzone che gli parla di lei… anche se tutto, ormai, gli
parla di lei.
Ti ricorderò in ogni gesto più
imperfetto
Ogni sogno perso e ritrovato in un cassetto
In quelle giornate che passavano in un' ora
E la tenerezza i tuoi capelli e le lenzuola
E no, non piangere che non sopporto le tue lacrime
Non ci riuscirò mai
Perché se sei felice
Ogni sorriso è oro
E nella lontananza perdonandoti ti imploro
E parlerà di te
È solo che…
Che quando non ritorni ed è già tardi e fuori è buio
Non c'è una soluzione questa casa sa di te
E ascolterò i tuoi passi e ad ogni passo starò meglio
E ad ogni sguardo esterno perdo l'interesse
E questo fa paura
Tanta paura
Paura di star bene
Di scegliere e sbagliare
Ma ciò che mi fa stare bene sei tu amore
Ho collezionato esperienze da giganti
Ho collezionato figuracce e figuranti
Ho passato tanti anni in una gabbia d' oro
Si forse bellissimo, ma sempre in gabbia ero
ora dipenderò sempre dalla tua allegria
Che dipenderà sempre solo dalla mia
Che parlerà di te
E parlerà di te
È solo che…
Che quando non ritorni ed è già tardi e fuori è buio
Non c'è una soluzione questa casa sa di te
E ascolterò i tuoi passi e ad ogni passo starò meglio
E ad ogni sguardo esterno perdo l'interesse
e tanto ti amo
che per quegli occhi dolci posso solo stare male
e quelle labbra prenderle e poi baciarle al sole
perché so quanto fa male la mancanza di un sorriso
quando allontanandoci sparisce dal tuo viso
e fa paura
tanta paura
paura di star bene
di scegliere e sbagliare
ma ciò che mi fa stare bene ora sei tu amore
e fuori è buio
ma ci sei tu amore
e fuori è buio
All’improvviso, sente un rumore venire dalla finestra.
E vede lei, bellissima come sempre, seduta sul suo
davanzale, che lo fissa.
Lui non si alza… perché sa che tanto è solo un’illusione…
l’ha vista tante volte seduta nella sua stanza, dopo che se n’era andata per la
prima volta. E ogni volta si avvicinava e l’abbracciava… ma sentiva solo aria.
E stava peggio… sempre peggio.
Ma questa volta è tutto diverso.
Questa volta non va così.
Questa volta lei si avvicina a lui e lo abbraccia.
Questa volta lui non sente l’aria, ma il suo corpo freddo. E
le sue lacrime.
Questa volta è tutto vero.
Questa volta lei è tornata davvero, per lui.
E gli bastano solo poche parole sussurrate, prima di
ricambiare quell’abbraccio.