You Found Me di Hino_Kahoko (/viewuser.php?uid=302708)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** What happened? ***
Capitolo 2: *** The killer ***
Capitolo 3: *** The funeral ***
Capitolo 4: *** Four months later ***
Capitolo 1 *** What happened? ***
what
happened?
Mi
chiamo Adelina Ramos, sono originaria dalla Spagna ma abito in
Italia, precisamente in una città chiamata Mantova ed ho 14
anni.
Mio
padre lavorava in una banca e mia madre faceva la casalinga prima di
essere uccisi, già sono stati uccisi da dei ladri qualche
giorno fa,
i quali adesso si spacciano per miei genitori, anzi nostri
perchè ho
un fratello più piccolo, Pietro, ed io non so che fare
essendo solo
una quattordicenne non sono proprio così reponsabile da
mantenere
mio fratello che poi ha 11 anni e vivere con i ladri dei miei.
Sono
le 17.00 del 4 febbraio 2012
Per
prima cosa pensai a mio fratello che dovevo mandare in qualche posto
lontano da qui, e decisi di chiamare un suo amico che abita in un
paesino qui vicino e gli raccontai tutto e lui mi passò sua
madre ed
io parlai anche con lei, le spiegai tutto e le chiesi di ospitare mio
fratello per almeno una settimana. Fatto questo preparai una piccola
borsa per lui con i vestiti ed i libri di scuola, gli dissi tutto e
sentì il mio cellulare suonare, segno che Leonardo (l'amico
di mio
fratello) fosse arrivato.
Preparai
una corda e la fissai alla finestra ed aiutai mio fratello a
scappare, lui scese piano e prima di andarsene mi disse: sorellona,
ti voglio bene e stai attenta!
Io
gli lanciai la sua borsa che lui prese al volo e gli sorrisi e lo
salutai.
Poi
pensai a cosa fare e così decisi di chiamare il primo numero
che
trovavo nella rubrica del mio cellulare "Michele", e senza
pensarci due volte lo chiamai.
Io:
pronto Michele sono io Ade!- gli sussurrai per non farmi sentire dai
due presenti nella stanza accanto.
M:hei
Ade, che c'è?- mi rispose lui
Io
e lui non ci parlavamo molto, lui era carino, no era molto bello ma
anche stronzo ed a me piaceva ma non lo sapeva nessuno.
Io:
ecco...ehm mi servirebbe un favore!- dissi incerta
M:
dimmi ti ascolto.
Io:
ecco devi farmi un favore enorme, ma non sei obbligato, potresti
ospitarmi a casa tua per una settimana?- gli domandai.
M:
ehm...va bene ma posso sapere il motivo?
Io:
ti dirò tutto dopo, potresti venirmi a prendere, sai dove
abito no?-
gli chiesi.
M:
sì arrivo tra un quarto d'ora.
Io:grazie!-sussurrai
prima che attaccasse.
con
molta attenzione cercai dei vestiti a caso e li misi in una borsa e
poi presi lo zaino e ci misi tutti i libri, sentii dei passi
avvicinarsi ed allora nascosi tutto sotto il mio letto e mi misi
sotto le coperte fingendo di star male.
Sentii
la porta di camera mia aprirsi e pregai tutti i santi possibili che
non mi scoprisse, sentii laporta sbattere e i passi allontanarsi.
Mi
alzai veloccemente e vidi un messaggio sul cellulare.
"da:Michele
sono
arrivato, ti aspetto sotto il porticato...muoviti"
E
gli risposi: "vieni sotto la finestra di camera mia"
Aprì
la finestra ed agganciai di nuovo una corda, poi presi una borsa e mi
affacciai alla finestra e lo vidi li giù ad aspettarmi.
Presi la
borsa con i vestiti e la buttai giù, poi presi lo zaino e me
lo misi
in spalla e mi arrampicai giù con la corda, ero quasi alla
fine che
mi scivolarono le mani e caddi, trattenni un urlo e mi sentì
afferrata ai fianchi, mi girai e c'era lui.
Io:
ehm...ecco grazie Michele- lo ringraziai imbarazzata.
Lui
mi mise giù e mi portò vicino ad una macchina,
aprì il baule e ci
mise la mia borsa e lo zaino e poi mi disse di salire in macchina.
Salì
in auto e riconobbi subito la donna che era al volante. Era la mia
professoressa delle medie, Paola.
Lei
mi sorrise e mi salutò dolcemente, intanto Michele
salì in macchina
che poi partì.
M:
adesso tu mi dici cosa è successo!-disse lui un po' seccato.
L'ho
sempre detto che il nostro rapporto non era dei migliori.
*flashback*
era
il giorno 2febbraio (l'altro ieri), io ero appena tornata a casa e
c'erano una marea di poliziotti ed ad un tratto vidi mio fratello in
lacrime che usciva dalla cucina. Vi entrai anche io e vidi
ciò che
non avrei mai voluto vedere: I corpi dei miei genitori, stesi in una
pozza di sangue. Un agente si avvicinò a me e mi disse che
gli
dispiaceva per quello che era successo e che non potevano fare niente
per salvarli perchè ormai era troppo tardi, ma
avrebberofatto di
tutto per scoprire chi è stato. Poi mi si avvicinarono due
signori e
l'agente mi disse che loro erano dei miei lontani parenti e che ci
avrebbero custodito, ma io non ero molto convinta di questo e scappai
in camera mia in lacrime.
*fine
flashback*
Io:
ecco....-lo guardai negli occhi- l'altro ieri i miei genitori sono
stati uccisi da dei ladri ed io appena arrivata a casa ho vistocasa
mia piena di agenti, che però ha detto solo che
lavorerà su questo
caso, poi spuntano fuori due persone (un uomo ed una donna) che si
spacciano per dei miei lontani parenti e la polizia non mi crede,
allora ho pensato di allontanare mio fratello da loro e lo stesso io
mentre cerco qualche prova che sono loro gli assassini dei miei
genitori e in pratica ho chiesto aiuto a te!-dissi tutto in lacrime.
Lui
mi guardò e sorrise dolcemente, poi mi disse che potevo
rimanere da
lui per tutto il tempo che volevo ed io lo rigraziai.
Arrivammo
a casa sua.
Adelina
Michele
READ
ME PLEASE :3
ciao
a tutte ho iniziato una seconda ff, questo era il primo capitolo
quindi i ragazzi non ci sono ancora e che ruolo avranno nella vita di
Adelina?!? resta a voi scoprirlo!
volevo
chidervi: come vi sembra??
rispondete
anche con una sola parola, ma rispondete mi servirebbe a migliorarla.
grazie
di tutto
Annie
*-*
|
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Capitolo 2 *** The killer ***
The
killer
-----A
casa di Michele-----
M:come
mai voi vi conoscete?- disse riferendosi a me e Paola.
Io:lei
era la mia insegnante di disegno alle elementari,era la mia
preferita.-dissi io sorridendole.
P:già,
mi ricordo che eri sempre silenziosa ma avevi molti amici ed avevi i
massimi voti, eri sempre pronta ad aiutare gli altri.
M:oh,
non mi immagino la Ade gentile con tutti.-disse lui con fare
dispettoso.
Io:sono
così anche adesso, al contrario di qualcun'altro.-gli feci
la
linguaccia.
P:
ok ragazzi smettetela di litigare e ti presento gli altri.
M&Io:
ok.
Mi
presentarono a Marco, il padre di Michele e a Francesco, suo fratello
, ma anche al piccolo gattino che hanno.
Io:che
bel gattino, come si chiama?
M:
Litch.
Io:
luce-sussurrai.
M:cosa?
Io:Litch
in tedesco significa luce!
M:hai
studiato il tedesco?
Io:no
ho studiato il francese, ma so alcuni termini.-Lui annuì.
P:c'è
un problema!
M:quale?
P:abbiamo
solo tre stanze, delle quali quelle martimoniali sono due: la nostra
e la tua-disse indicando Michele- invece la terza, quella di Leonardo
è singola e molto piccola! Abbiamo 3 possibilità:
la prima è che
lei dorme sul divano, ma non glielo permetterei perchè
è nostra
ospite, la seconda è che il Cesco può spostarsi
nella stanza di
Michele e Ade dorme in quella del Cesco o dorme con te.-disse tutto
d'un fiato ed in ultimo indicò Michele.
A
quanto pare avrei dormito con Michele perchè Francesco dice
che lui
russa. L'idea non mi piaceva affatto perchè dormire nella
stessa
stanza di un ragazzo, ma non uno qualunque ma quello che ti piace
è
una cosa imbarazzante, ti senti a disagio sempre.
2
giorni dopo a scuola
Ero
andata a scuola insieme a Michele e le ragazze mi guardavano male, le
capivo, già non avevo un buon rapporto con loro poi vedermi
entrare a scuola insieme al ragazzo più ambito della scuola,
era il massimo.
Alla
terza ora avevo matematica e stranamente ero seduta in mezzo a lui ed
il suo migliore amico, Luca. Ad un certo punto entra la bidella.
B:questa
è la 1^d vero?!
Prof:sì
B:
signorina Ramos, la sono venuti a prendere!-io mi girai prima verso
Michele e poi verso la prof.
Io:ma
chi?
B:i
suoi genitori, sennò chi?!
Io:ma...-mi
girai verso Michele e sussurrai- è impossibile.
Io:ma
lei è sicura che
siano
I miei genitori, cioè, ha magari sbagliato a leggere!
La
bidella rilesse il foglietto che aveva in mano e mi guardò.
B:sì,
è proprio lei, non mi sono sbagiata, la prego venga con me
che la
stanno aspettando.
Io:
ehm....ecco però lascio lo zaino qui, al massimo lo vengo a
prendere
dopo.- dissi guardando la prof, che sapeva della morte dei miei, ed
annui.
Io
ero spaventata per tutto quello che stava succedendo e così
presi
dallo zaino I documenti dei miei genitori che avevo preso per
controllare alcuni dati, poi mi girai verso Michele e vidi nei suoi
occhi che era confuso tanto quanto me e velocemente gli scrissi su un
bigliettino “aiutami, ti prego chiama la polizia se
necessario!”
che lasciai sul suo banco prima di uscire e lanciai un'ultima
occhiata alla classe prima di dirigermi in presidenza.
Arrivai
lì e vidi le stesse persone che davanti alla polizia si
spacciavano
per miei parenti ed adesso si spacciavano per miei genitori, rimasi
disgustata dal loro comportamento e loro mi sorrisero, non un sorriso
qualsiasi, ma uno di quelli malvagi.
Ad
un certo punto mi senti chiamare e mi girai, vidi Michele insieme a
Luca, che venivano da me.
M:non
preoccuparti, ho telefonato la polizia che sarà qui a
momenti—mi
sussurrò, poi si diresse verso la segretaria e le disse che
dovevamo
parlare con la preside di una cosa molto importante.
Mi
prese per mano ed entrammo nell'ufficio della preside, le spiegammo
tutto quello che mi è successo ed anche delle persone che
adesso
dicevano di essere I miei genitori e le mostrai I documenti che avevo
con me, lei li prese ed uscimmo da suo ufficio, lei fece finta di
niente e chiese ai due di firmare dei documenti grazie ai quali sarei
potuta uscire, loro firmarono e lei confrontò le loro firme
con
quelle sui documenti, poi chiese alla segretaria I moduli di
iscrizione che avevo portato ad inizio anno, con l'autentica firma di
mio padre e mia madre.
Guardò
un attimo verso di noi e ci annui, segno che in qualche modo avevo
ragione e che potevo chiedere loro qualcosa. Poi vidi Luca
all'entrata della scuola, che parlava con alcuni agenti.
Io:
voi non siete I miei genitori, I miei veri genitori li avete uccisi
voi. Ditemi perchè l'avete fatto??- dissi cercando
disperatamente di
rimanere calmae di trattenere le lacrime.
Loro:hei,
ma che stai dicendo piccola mia, noi non abbiamo ucciso nessuno,
piccola Adelina.
Io:
non chiamatemi piccola perchè: 1) non siete I miei genitori
e
2) non vi conosco
nemmeno.-dissi iniziando a piangere.
M:calma
Ade!- continuava dirmi Michele.
Io:
non posso stare calma sapendo che chi ha ucciso I miei genitori
adesso dica che sono I miei veri genitori, è tutto
sbagliato!!
Dopo
dei minuti di silenzio che sembravano un'eternità.
Loro:
anche se dicessimo che siamo stati noi, cosa succederebbe? Eh, non
avete nessuna prova contro di noi!
Io:
perchè, perchè l'avete fatto? Ditemi
perchè!!
Loro:
ci servivano soldi per mandare avanti la nostra famiglia e
così,
visto che tuo padre lavorava in banca, gli abbiamo chiesto un
prestito, ma lui ha negato e così noi avendo un conto in
sospeso con
lui l'abbiamo ucciso, insieme a sua moglie.
L:bravi
-disse applaudendo- finalmente avete ammesso di essere colpevoli!
Agenti, prendeteli, sono loro I colpevoli dell'omicidio avvenuto a
casa Ramos!!
Loro:
ma non avete delle prove, quindi non potete dichiararci in arresto!
M:
ah, no -disse facendogli vedere un piccolo registratore- e questo cos
è?!?
Loro:
ragazzini, ci avete incastrato, ce la pagherete cara!! E poi tu
-disse indicando Michele- cosa dirai a Matias? Che I suoi hanno
ucciso I genitori di una ragazzina e che adesso sono in galera!?!
Gli
agenti li portarono via e noi ringraziammo la preside per averci
aiutato, ci accorgemmo al suono della campanella che segnava la fine
della terza ora e l'inizio della quarta e quindi avevamo ancora
matematica. Ritornammo in classe.
Luca
Francesco
{ Read
me, please :3
scusatemi
per il ritardo madornale che ho fatto, ma ero in vacanza, in un posto
dove internet non prende. :(
comunque
volevo ringraziarvi per aver letto il 1°capitolo ed anche la
mia
prima storia che è ancora incompleta, ma diciamo che
ispirandomi ad
un sogno strano che avevo fatto, mi era venuta quest'idea,e nonpotevo
non iniziare a scrivere anche questa. <3
scusatemi
se trovate degli errori e datemi il vostro parere: ho già
scritto il
3° capitolo e per postarlo vorrei che mi arrivasse almeno
1 recensione,
non chiedo
molto, solo
10 parole.
Anyway,
vi dico solo che I ragazzi arriveranno molto presto nella storia,
credo nel quarto capitolo.
Alla
prossima }}
Annie
*-*
|
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Capitolo 3 *** The funeral ***
“IMPORTANTE:
vi prego leggete l'angolo autrice”
The
funeral
Erano
passati 3 giorni dal loro arresto ed adesso tutta la scuola sapeva
della morte dei miei genitori e che abitavo da Michele. Avevo legato
molto anche con Luca, adesso potevo considerarlo il mio migliore
amico perchè sapeva tutto di me, anche quello che non ho
detto a
Michele. Le mie migliori amiche, Elena e Giorgia, mi hanno
aiutato molto anche loro. Ci conosciamo dall'asilo e siamo sempre
state insieme fino a quest'anno che abbiamo scielto corsi diversi.
Abbiamo passato interi pomeriggi a parlare di ragazzi, cose che ci
sono successe e siamo andate al cinema tante di quelle volte che ho
perso il conto, ma mi ricordo che abbiamo visto
“Titanic”,
“Cappuccetto rosso sangue”,
“Abduction”, “The Twilight
Saga” (visto che Giorgia era fissata con quei film, ci
è toccato
guardarli tutti).Mi ricordo anche I pomeriggi passati in piscina o al
telefono, ore e ore a parlare, io che le tartassavo con l'argomento:
One Direction, già sono una Directioner, la Ele è
indifferente,
invece la Gio è sempre pronta ad ascoltarmi, visto che il
suo
preferito è Zayn. Quanti ricordi!
Invece
adesso, che ci vediamo poco, loro impegnano tantissimo a farmi
ridere o scherzare, ma con scarsi risultati, non sono più la
ragazza
che sorrideva sempre, ormai solo le lacrime mi aiutano.
Oggi
è il giorno del funerale di mamma e papà.
Michele, Luca, Elena e
Giorgia hanno deciso di venire con me, credo che ci sarà
anche
Pietro, è una settimana che non lo vedo. Mi preparai ed
insieme agli
altri uscimmo.
Arrivammo
al cimitero ed incontrai Pietro, insieme a Leonardo e la sua
famiglia.
Vidi
le lapidi con il nome dei miei genitori inciso sopra “David
Ramos”
e “Christina Ramos”, c'erano anche alcuni amici di
mio padre e
mia madre, che iniziarono con il discorso, poi toccò a
Pietro e poi
a me, io non riusci a dire niente e con le lacrime agli occhi scappai
via di li, da quel posto. Correvo e correvo senza avere una meta
precisa, quando mi fermai per prendere fiato, mi ritrovai in un
parco, quel parco dove venivo sempre con mio padre e giocavo con lui
, mi sedetti sull'altalena e tutti I ricordi di quel parco mi
ritorarono in mente; io adoravo quel parco, anche se piccolo, ma mi
piaceva perchè non c'era mai nessuno, era sempre vuoto ed io
ci
venivo da sola per rilassarmi o pensare.
ELENA'S
POV
Non
riesco a vedere Adelina in questo stato, io ci sono passata quando il
mio cane è morto in un incidente, anche se non è
come perdere I
propri genitori, anche io ho provado il dolore della perdita di
qualcuno molto importante nella mia vita e proprio per questo adesso
sto male vedendo la mia migliore amica così, sto male
pensando a
quanto dolore stia provando in questo momento, dopo aver perso I suoi
genitori.
Adesso
che è corsa via piangendo ed è tutto finito,
tutti sono preoccupati
per lei, ma forse io so dove è andata.
G:hei
Ele adesso cosa facciamo, dove possiamo cercare Lina? -mi ricordo che
quando avevamo 4 anni e giocavamo insieme Giorgia aveva
soprannominato la Ade “Lina”, e da allora solo lei
la chiama
così.-
Io:
forse so dov è!
G:e
dove?
Io:
ti ricordi di quel parco, che ci parlava sempre la Ade?!? secondo me
è lì! - lei annui- .
G:
allora è meglio controllare, andiamo!
Decidemmo
di dire a tutti di andare a casa sua con Pietro e noi andammo al
parco, insieme a Michele e Luca.
É
un parco piccolo, con un'altalena per bambini ed una normale, uno
scivolo ed un paio di dondoli, con delle panchine sparse qua e
là. È
un posto tranquillo perchè non c'è mai nessuno e
la Ade una volta
me l'aveva consigliato per venire qui e rilassarmi, infatti in questo
parco ci hosempre portato anche il mio gattino, Maya e mentre lei
giocava io mi sedevo o sotto un albero o su una panchina a pensare a
tutto e di più, e così questo parco
diventò il mio posto
preferito.
Arrivammo
e la vidimo sull'altalena con gli occhi gonfi e rossi dal pianto, mi
avvicinai a lei e la tranquillizzai un po' e poi c'era Luca che
cercava con qualche barzelletta di farla ridere, ma con scarsi
risultati, la convinsi a tornare a casa perchè c'erano tutti
che la
aspettavano.
ADELINA'S
POV
Arrivammo
a casa e trova solo I genitori di Elena, Giorgia e Michele, di mio
fratello nemmeno una traccia.
R:
se cerchi tuo fratello, è andato via, adesso
vivrà con Leonardo
fino ai suoi 18 anni; invece tu, abbiamo deciso che starai da Paola.
So che non abbiamo il diritto di scegliere cosa è giusto per
te e
Pietro, ma è la cosa giusta, così tu e lui
potrete continuare a
studiare e vivere in una vera famigli. - mi disse Rebecca, la mamma
di Elena.
A:
Rebecca ha ragione, noi conosciamo I tuoi genitori e so che saranno
felici di questa nostra decisione, ovunque loro siano!- mi disse
Augusto, il padre di Elena.
P:
spero che per te non sia un problema, Adelina! E poi abbiamo pensato
che magari per oggi tu vorresti stare qui, nella tua vera casa,
magari per raccogliere qualcosa da portare con te, anche se questa
sarà sempre casa tua, adesso devi abbandonarla per un po'. E
se
siete d'accordo, voi quattro- disse Paola indicando I miei amici-
potete stare con lei oggi e domani mattina prendete l'autobus per la
scuola!
Io:
io.. non saprei come ringraziare tutti quanti, veramente mi avete
aiutato moltissimo ed ecco... io non vorrei essere un peso per voi,
Paola spero solo di non essere di disturbo!
P:
non dire sciocchezze, certo che non sei un peso per nessuno, sono
stata io personalmente a chiedere loro se potevo ospitarti e se per
tutti va bene, va bene anche per me, ricorda che sei la figlia che ho
sempre desiderato avere! - Mi abbracciò ed io la ringraziai
ancora.-
E:
per me va bene, starò qui con lei e l'aiuterò a
sistemare le cose!
G:
anche io!
L:
ppuoi contare anche sul nostro aiuto Ade, vero Michi!?!
M:esatto.
Sorrisi
a tutti per il supporto e l'aiuto che mi stavano dando e dopo aver
salutato gli altri, rimanemmo noi cinque. La Gio accese la tv, I
ragazzi si accomodarono sul divano e la Ele mi aiutò in
cucina a
sistemare qualcosa. Ad un certo momento la Gio urlò.
G:
Ade!!! vieni, guarda cosa c'è in televisione! -io corsi da
lei
pensando che fosse impazzita-
E:
sai io, non hai bisogno di urlare così forte, ti
avrà sentito tutto
il paese e poi mi ha quasi fracassato il timpano con la tua voce!
G:
ssh! Zitta, e ascolta questa.
In
televisione, su Mtv c'era “Little Things” dei One
Direction, vi
ricordo che io e la Gio siamo delle Directioners, anche la Ele
sotto-sotto lo è ma non lo da a vedere come fa la Gio, che
è
veramente esagerata.
Passammo
un'intera giornata a sistemare la casa con la musica alta e poi mi
aiutarono a preparare una valigia con le cose essenziali da portare.
Finimmo alle 20:00 che eravamo stanchi ed I ragazzi decisero di
comperare delle pizze in un ristorante vicino e ce le mangiammo
tutte. Ci addormentammo tutti insieme, io, la Ele e Francesco
perterra e gli altri due sul divano.
La
mattina mi svegliai presto, verso le 5:00 e andai a prepararmi, poi
sveglia la Ele e Luca e gli dissi di prepararsi, visto che
c'erano due bagni, mentre loro duesi preparavano mi misi ai fornelli
per preparare la colazione : pancakes e succo d'arancia. La Ele
svegliò anche gli altri due che dopo essersi preparati
arrivarono e
tutti insieme fecimo colazione, si fecere le 7:00 e decidemmo di
andare alla fermata dell'autobus, che era già lì
e poi arrivammo a
scuola dove trovammo Paola con tutti I nostri zaini e da lì
quando
misi piede dentro la scuola insieme agli altri, segnai l'inizio della
mia nuova vita con I miei amici ed una nuova famiglia.
READ
ME PLEASE
ringrazio
le 24 persone che hanno letto il primo capitolo e le 8 persone che
hanno letto anche il secondo capitolo <3
sono
veramente felice per questo, e vi ricordo che dovevo postare questo
capitolo solo se quello precedente riceveva almeno 1 recensione, che
non è arrivata e così ho pensato che io scrivo I
miei capitoli e
ovviamente sarò felice di ricevere qualche opinione, ma vi
dico solo
che io questa storia la scrivo per me, ma anche per tutti voi che la
leggete.
Sono
un pò noiosa, lo so :) e per questo ci vediamo alla prossima.
P.S
se volete potete passare anche alla mia prima storia (ancora
incompleta) :http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1798945&i=1
come
sempre, la vostra Annie :3
|
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Capitolo 4 *** Four months later ***
Four
months later
la
scuola è finita una settimana fa ed oggi ho ricevuto la
pagella,
sono stata promossa, ma anche Michele, il Cesco, la Ele e Giorgia,
praticamente tutti.
Adesso
oltre a passare l'intera estate a fare I compiti, andrò a
Dublino
per una vacanza studio con Michele ed il Cesco, con tutte le
informazioni che mi sono state date ho capito che durerà
circa due
settimane e starò in una famiglia irlandese, ma con un
compagno, che
è Michele, (ovviamente). Ci andrò a fine luglio
ma ho già iniziato
a preparare tutto perchè sinceramente non vedo l'ora di
arrivare lì.
Amo l'Irlanda. Anche se un
problema c'è, le mie migliori amiche non ci vengono.
La
madre di Michele ha insistito a mettere me e Michele nella stessa
famiglia così che lui potrà tenermi d'occhio,
esatto oramai (anche
se sono passati solo 5 mesi da tutto quello che è successo)
faccio
parte della loro famiglia: per la mamma sono la figlia responsabile
che ha sempre voluto, stessa cosa per papà, invece per
Michele sono
la sorella minore ( solo perchè sono nata in ottobre e lui
in
febbraio) ed infine per Luca sono la sorella migliore del mondo (non
ne capisco il motivo).
Ma
c'è un problema : Michele. La mia cotta per lui non
è passata ed ho detto
tutto alla mamma, lei dice “dai tempo al tempo”, ma
non capisco
il perchè visto che per lui sono la sua
“sorellina” e visto che
sono veramente una sfigata a casa devo dividere la stanza con lui,
non con Luca o magari da sola ma proprio con lui.
Me lo
ricordo ancora, I ragazzi mi avevano aiutato a raccogliere tutte le
mie cose importanti dalla mia vecchia casa e poi portate in quella
nuova. La mamma e Luca discutevano perchè lui diceva che non
voleva
stare in stanza con suo fratello e che preferiva il suo piccolo
angolo del paradiso e così mi sono dovuta arrangiare e mi
sono
trasferita nella stanza di Michele.
L'estate
passa, I miei amici sono andati in vacaza con I loro genitori in
posti diversi ed anche la mia nuova famiglia è andata in
Messico,
credo. Mi avevano chiesto se volevo andare con loro ma avevo risposto
di no perchè pensavo avrebbero dovuto passare del tempo
insieme
senza di me, senza preoccuparsi di una ragazzina e così dopo
un paio
di giorni erano partiti e sono tornati dopo due settimane. Quelle due
settimane le ho passate da sola, pensando a tutto quello che
è
successo negli ultimi mesi, scrivendo tutto sul mio diario e
rileggendo le vecchie pagine.
Finalmente
è arrivato il giorno della nostra partenza per Dublino ed io
sono
nervosa, insomma sono felicissima ma ho anche paura a cosa
succederà
una volta arrivata lì.
Mi
vesto così (→ http://www.polyvore.com/ireland/set?id=102233604
),
insomma qualcosa di semplice e confortevole, visto che lì ci
sarà
freschino ho deciso di mettermi un maglioncino leggero.
(I
ragazzi invece sono →
http://www.polyvore.com/personaggi/set?id=102237753)
Salutiamo
I nostri genitori che ci fanno le solite raccomandazioni e ci avviamo
verso l'aereo. In aereo una volta trovati I posti mi metto gli
auricolari ed ascolto la musica per alleviare un pò
l'agitazione,
per fortuna non sono vicino al finestrino. Dopo circa due ore ci
avvisano del nostro arrivo e poi l'aereo atterra. Ci riprendiamo le
nostre valigie ed usciamo dall'aereoporto.
Il
primo giorno passa con I professori che ci spiegano tutto quello che
faremo nelle prossime settimane e la divisione in gruppi in base
all'anno ( la gita è riservata a tutti I studenti non solo
ad uno
specifico anno) e poi ci vengono affidate le famiglie dove
alloggeremo da sta sera, ho scoperto che si starà per 3 in
ogni
famiglia. Le famiglie sono quasi tutte vicine al centro ed alla
scuola dove faremo I corsi estivi. La famiglia dove
alloggerò io
insieme a Michele, e fortunatamente Francesco si chiamano Barbra e
Damian Gallagher. Loro hanno una figlia che si chiama Crystal,
avrà
16anni. Le stanze per noi sono due, io ne ho una
piccola per solo una persona, invece Michele e Francesco l'altra un
pò più grande che condivideranno per queste due
settimane.
La
mia (come già detto è piccola ma mi va bene
→
https://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&docid=m4BqnvUKfCd5MM&tbnid=i3aFK0wnoTniQM:&ved=0CAUQjRw&url=http%3A%2F%2Fgenova.olx.it%2Fstanze-singole-piazza-cavour-zona-acquario-iid-373635004&ei=ulFxUo_HKoHJ0AWhl4Fw&bvm=bv.55617003,d.d2k&psig=AFQjCNFyllIb6GSh-YwWxkSjIB5Qe1iwqw&ust=1383244556256031
) è graziosa, c'è un letto ad una piazza, un
armadio a quattro ante
ed infine una piccola scrivania vicino alla finestra.
La
prima settimana passa in fretta, me la cavo in inglese ed ho fatto
amicizia con Crystal che a quanto pare ha una cotta per Michele, ma
io faccio finta di niente, facciamo lezioni di mattino e di
pomeriggio facciamo da turisti per la città, poi la sera
è libera,
ma visto che alcune famiglie hanno il coprifuoco da noi si va a letto
verso le 11.
E'
domenica mattina ed ho chiesto a Barbra se potevo uscire a fare una
passeggiata.
B:
sta attenta e torna per pranzo, Adelina. Mi raccomanda I e pronuncia
il mio nome con il suo accento.
Io:
sì Barbra, per pranzo sarò qui, non preoccuparti.
Uscì
di casa ed iniziai a girare per le strade di Dublin, sarà
passata
circa un'ora da quando ero in giro che decisi di tornare, facendo una
scorciatoia che solo ieri mi aveva mostrato Crystal. La via era
piccola e stretta in mezzo alle case irlandesi, stavo per svoltare
l'angolo che mi scontrai con qualcosa e caddi a terra.
Quando
alzai lo squardo vidi una persona nella mia stessa posizione davanti
a me, tutto incappucciato con degli occhiali da vista dai quali
intravedevo degli occhi azzurri, chiari come il cielo sopra di noi.
Aveva un non so cosa di familiare.
Mi
alzai e la stessa cosa fece lui, aveva il respiro irregolare, forse
aveva corso pensai. Continuava a guardarsi intorno, mentre io
continuavo a fissarlo, ok sembrava a disagio, dai suoi occhi capivo
che aveva paura di qualcosa. E per rompere il silenzio parlai io per
prima.
Io:
scusami tanto ma non ti avevo visto ed insomma ti sono venuta
incontro, ti sei fatto male? – Domanda stupida che faccio, lo
guardo in attesa della risposta e vedo che è un
pò più alto di me,
ha un ciuffo di capelli biondi che gli esce dal cappuccio.
X:
sto bene, ma comunque sono stato io a venirti addosso, insomma c'era
tutta quella gente che mi seguiva che io continuavo a correre senza
vedere dove andavo. – Si era ripreso un respiro regolare ed
aveva
una voce, non so ma credo di averla già sentita.
Io:
mi sembra strano ma credo di averti già conosciuto, per caso
sei
nella classe di inglese che frequento io?
X:
quale classe? Guarda che ho 19 anni e non vado nemmeno a scuola!
Io:
scusami era solo per chiedere. Credo di conoscerti.
X:
ovvio che mi conosci. – si toglie il cappuccio e abbassa la
cerniera della felpa per farmi vedere l'intero viso. No non ci credo,
non è possibile, no è praticamente impossibile
che io abbia lui
davanti a me. È praticamente impossibile che io abbia Niall
James
Horan, in carne ed ossa davanti a me e mi ha persino parlato.
Io:
non ci posso credere, che ci fai tu qui? Insomma Niall Horan che ci
fai qui e perchè sei proprio davanti a me? – mi
strofino gli occhi
per guardare meglio.
N:
beh perchè ci siamo appena scontrati perchè
correvo cercando di
salvarmi da un gruppo di directioner, non che la cosa non mi piace,
ma mi stavano assalendo!
Io:
non ci credo ancora,posso darti un pizzicotto?? – gli chiedo
io e
lui annuisce. Io mi avvicino e gli do un pizzicotto sul braccio e lui
urla.
N:
ahia, cazzo mi hai fatto male!!! – ok sono ufficialmente
sicura che
ho Niallin persona davanti a me.
Io:
scusa, ma... – vengo interrotta da delle urla provenienti
alle mie
spalle – che cavolo succede??
N:
oh no, ancora!! quelle ragazze mi seguiranno dappertutto.
Io:
ho un idea, posso darti una mano, seguimi. – gli presila mano
ed
inizia a correre verso casa.
Nialler
:)
Read
me please :3
scusatemi,
perdonatemi per l'enorme ritardo, ma non avevo idee. Poi ho visto
che nessuno segue la mia storia e questo mi dispiace, perchè
vorrei
sapere cosa ne pensate di questa storia, anche solo una piccola
parola, negativa o positiva che sia ma mi servirebbe come supporto
morale e per migliorare la storia.
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