Non lasciarmi Temari... Io ti amo!!!

di ragazza_innamorata
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ino... maledetta te! ***
Capitolo 2: *** Ho deciso... Io parto!! ***
Capitolo 3: *** Trema Shikamaru... Arrivano i fratelli di Suna! ***



Capitolo 1
*** Ino... maledetta te! ***


Shikamaru e Temari passeggiavano insieme per le caotiche vie di Konoha, camminando con calma tra le bancarelle del mercato. Erano sei mesi che stavano insieme, ed avevano deciso di regalarsi un pomeriggio insieme.

Shikamaru appariva come al solito annoiato a morte, mentre Temari era un concentrato di allegria, e saltellava da una bancarella all’altra senza accennare a voler smettere.

Finalmente si fermarono all’ombra di un albero, su una panchina tranquilla.

Shikamaru strinse la ragazza a sé, baciandole con dolcezza le labbra.

“Shika, vado a prendere qualcosa da bere… Tu vuoi nulla?”

Il ragazzo scosse la testa, osservando le quattro buffe codine di Temari allontanarsi tra la folla.

Era proprio una scocciatura, come tutte le donne. Ma era anche la scocciatura più bella che avesse mai incontrato.

Sorrise, lasciandosi accarezzare il volto dal leggero vento che soffiava.

Niente e nessuno avrebbe potuto rovinare quel pomeriggio stupendo.

“Ciao Shika! Posso sedermi qui?”
Lui sbuffò, alzando gli occhi al cielo. Ino.

Ecco ciò che poteva rovinare il suo perfetto pomeriggio con Temari.

Senza aspettare risposta la bionda ninja della Foglia gli si sedette accanto.

“Vieni alla fiera con me?”
”Mi dispiace ma sono già con Temari!”
”Ah…”

Trascorsero degli attimi silenziosi.

“Vabbè allora io vado. Ci vediamo Shika!”

Ino si alzò e fece per andarsene. Poi si girò e tornò indietro.

“ Nel caso tu ti stancassi di quella lì… Sai dove trovarmi!”

Si chinò su di lui e lo baciò con passione.

Poi si staccò e, datogli un buffetto sul capo se ne andò.

Un rumore di vetri infranti svegliò il pigro ninja dallo stato catatonico in cui il bacio di Ino lo aveva fatto cadere.

Temari era di fronte alla panchina, le due bottiglie che prima aveva in mano a terra, distrutte. Le guance rigate dalle lacrime.

Il formidabile cervello di Shikamaru in un nanosecondo capì l’accaduto.

Mentre Ino lo baciava Temari doveva essere tornata.

Si alzò di scatto per abbracciarla e spiegarle l’accaduto, ma lei lo scacciò con forza, spingendolo via.

Le sue urla risuonarono per le bancarelle, ed in quel momento la fiera parve quasi calmare la propria musica, per rispetto verso il dolore di Temari.

“ Vattene! Vattene da lei, dalla tua bella Ino! Sei solo uno schifoso doppiogiochista Nara, e io come una stupida ho capito troppo tardi chi è la persona che veramente ami! Vattene via e non farti più rivedere da me!”

Poi Temari scappò via, e a nulla servirono gli sforzi di Shikamaru per inseguirla: al primo incrocio lei era già scomparsa nei mille vicoli di Konoha.

Shikamaru poggiò le mani sulle ginocchia, ansante, cercando di riprendere fiato.

Le lacrime cominciarono a scendere anche dai suoi occhi.

Aveva rovinato tutto, come spesso capitava.

Corse via per i tetti. Aveva bisogno di pensare, e c’era un unico posto che gli avrebbe consentito di trovare la tranquillità necessaria a farlo.

Altra long, ma stavolta sulla coppia che amo con tutta me stessa insieme alle NejiTen… Una bella storia incentrata sulla coppia ShikaTema… Commentate, vi prego… E, a tutti quelli che seguono le mia altre long… Non preoccupatevi, continuerò ad aggiornare anche quelle!!!!

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Capitolo 2
*** Ho deciso... Io parto!! ***


“Tesoro, dov’è Shikamaru? È tardi, ormai dovrebbe essere rientrato!”
”Non lo so… Vado a cercarlo! Non è da lui fare tardi a cena!!”

Shikato uscì di casa, sprofondando nei vicoli di Konoha.

Dopo un’ora si fermò rassegnato.

Non era ad allenarsi. Non era da nessun amico. E nessuno aveva visto nemmeno Temari, anche se qualcuno giurava di averla vista correre via in lacrime.

C’era un solo posto dove quello sfaticato di Shikamaru poteva essere in quel momento.

Infatti lo trovò lì. Nel prato dove stava guardando le nuvole.

Gli si avvicinò e solo in quel momento si accorse che Shikamaru stava piangendo.

Senza dire nulla gli si sedette accanto. Non voleva forzarlo a parlare.

Dopo un po’ il ragazzo sciolse il silenzio formatosi.

“Sono un cretino.”

Shikato lo guardò, interrogativo.

“E perché figliolo?”
”Ho rovinato tutto il mio rapporto con Temari.”
Shikato lo guardò, improvvisamente serio.

“Cosa è successo Shika?”

Dopo che il ragazzo ebbe raccontato nel dettaglio tutto quello che era successo nel pomeriggio, il padre lo guardò, una sguardo grave negli occhi.

“Hai sbagliato, sono d’accordo. Avresti potuto fermare Temari, o impedire ad Ino di fare… beh, di fare quello che ha fatto! Ma ormai è inutile piangere sul latte versato!”
”Ma non capisci papà? Io ho distrutto tutto quello che c’era tra me e Temari! Io la amo, la amo più della mia stessa vita, e questo mi distrugge! Hai idea di quello che voglia dire dover vivere con la consapevolezza che per colpa di un tuo errore hai rovinato quello che c’era tra te e la persona più importante della tua vita?”
Shikato zittì Shikamaru mettendogli una mano sulla bocca.

“So benissimo quello che si prova. Ora zitto e ascolta. Una volta, quando io e tua madre eravamo fidanzati, la trovai che baciava Kakashi. Puoi immaginare come ci rimasi male. Non volevo più sentir parlare di lei, la volevo cancellare dalla mia vita. E sai perché non la volevo più nella mia vita? Perché nonostante tutto la amavo! La amavo nonostante quanto mi avesse fatto soffrire, la amavo più della mia vita, ma ero ferito, ferito profondamente nel mio amore. Ma lei non ha desistito nonostante la scacciassi ogni volta che la incontravo. E alla fine mi ha raccontato che era stato un malinteso proprio come il tuo con Ino, e sono riuscito a perdonarla perché in fondo nonostante tutto quello che era successo la amavo da morire. Punto. Quindi, ricapitolando… Temari ti ama?”
”Credo di sì…”
”E allora se ti ama ti perdonerà! Basta che tu non abbandoni la speranza! Devi convincerla che la ami dal profondo del tuo cuore, che non potresti mai vivere senza di lei! Devi farle capire che per te Ino è solo un’amica, che te ami solo lei e che è stato solo un malinteso! Ma ricorda, soprattutto… Non abbandonare mai la speranza… Perché se non tenterai di riconquistarla, vivrai per tutta la vita con il dubbio di come sarebbe potuta andare. Perciò vivi, ama, soffri e lotta per lei con tutta la tua anima… Perché solo così potrai vivere senza rimpianti!”
Shikamaru annuì, convinto. Si alzò in piedi, asciugandosi gli occhi arrossati.

“Io vado da lei papà. Ho deciso, parto per Suna!”
Senza aspettare risposta corse via, nella notte che calava.

“Shikamaru aspetta! Suna è dall’altra parte!”
Shikato scosse il capo. Poi rabbrividì. Un pensiero aveva raggiunto la sua mente.
”E ora chi glielo dice a Yoshino che Shikamaru non torna a cena?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco il secondo chappy della storia!!! Scusate il ritardo disastroso con cui aggiorno, ma l’ispirazione aveva deciso di farsi un giro!!!! Spero che questo secondo chappy sia all’altezza delle aspettative. Nel proximo giuro che compariranno i mitici fratelli di Tema e allora per Shika saranno guai seri!!! Comunque l’episodio raccontato da Shikato me lo sono inventato io, non preoccupatevi!!!! Baci8 e ciao a tutti!!!!

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Capitolo 3
*** Trema Shikamaru... Arrivano i fratelli di Suna! ***


Cavoli, questa lotta allo ShikaIno ha risvegliato i miei istinti, tanto che sono riuscita a riuesumare questo vecchio relitto di long! o.o

Mamma, sono preoccupata!

Va buò, spero che vi piaccia questo capitolo!

 

 

Intanto, a Suna…

“ Temari! Dove sono i miei vestiti?”
Un kazekage decisamente alterato entrò nella camera della sorella, sfoggiando un delizioso paio di boxer con gli orsetti.

“Dove hai messo i miei vestiti? Non posso certo presentarmi alla riunione dei Kage in queste condizioni!”

Una cespugliosa massa di capelli biondi emerse dal letto, seguita da degli occhi celesti ed arrossati ed un broncio adorabile.

“ Cosa. Vuoi. Gaara. Per. Osare. Interrompere. Il. Mio. Meritato. Riposo?”

Il nostro impavido ninja indietreggiò di fronte agli occhi fiammeggianti della sorella, facendosi piccolo piccolo.

“Volevo solo i miei vestiti…”

Temari inarcò le sopracciglia cercando di ricordare, poi indicò il piano inferiore della propria scrivania. Detto questo si girò sul fianco e riprese a dormire.

Gaara si avvicinò alla scrivania con passo circospetto, cercando di non inciampare nella confusione che regnava sovrana.

Prese i vestiti con aria soddisfatta, poi fece per uscire, ma il suo sguardo cadde sul piano della scrivania.
Una foto, anzi, metà foto.

Conosceva bene quella foto, raffigurava Temari e Shikamaru insieme. Ma ora sulla scrivania c’era solo metà foto con il viso di Temari.

La fissò con occhio critico, poi si accorse di un altro particolare, come dire, insolito.

Il pupazzo a forma di nuvola, regalo di Shikamaru, giaceva in un angolo, dimenticato.

Ancora pensieroso scese in cucina, dove un allegro Kankuro era immerso nella farina cercando di sostituire la sorella ai fornelli.

"Ehi Gaara, assaggia questi biscotti che abbiamo preparato."

Il kazekage inarcò il sopracciglio.

"Come abbiamo? Te e..."

Matsuri spuntò da dietro il marionettista, provocando in Gaara una combustione spontanea.

"... Matsuri!"

Gaara addentò un biscotto.

"Kankuro, sai per caso se Tem e Nara hanno litigato?"

Lui lo fissò con un sopracciglio inarcato, scrollando le spalle e tornando a fissare la crema che bolliva pigramente davanti a lui.

Intanto Gaara, non visto, faceva sparire i resti del terribile biscotto addentato sotto il tappeto.

"Lo so io, lo so io Gaara-kun! Lei l'ha trovato che si baciava con la Yamanaka!"

Solo il rumore del mestolo sfuggito di mano a Kankuro ruppe il silenzio.

"C-cosa?"

"Sì, è andata a prendere qualcosa de bere e al suo ritorno..."

Kankuro era paonazzo dalla rabbia.

"Quel Nara io... io... lo distruggo! "

"Calmati Kankuro, tu non farai niente a Nara..."

Il marionettista fissò il fratello minore, stupito.

"... non prima che io lo abbia ridotto ad una polpetta di ninja!"

L'altro tirò un sospiro di sollievo.

"Mi pareva strano che tu fossi diventato dolce e gentile..."

Gaara sogghignò in modo sadico.

"Kankuro, in cantina! Dobbiamo elaborare un piano!"

"Ma tu non avevi una riunione con gli altri Kage? "

Gaara assunse una posa eroica alla Gai-sensei, in piedi davanti ad un tramonto.

"Non mi interessa, voglio solo che la mia nee-chan sia felice!"

In cantina...

"Potremmo mettere delle trappole all'entrata di Suna, qui e qui..."

"Nara ha un QI 200, non cadrebbe nelle nostre trappole. Ci vuole un'esca a cui non possa resistere..."

"Che ne dici delle foto di Tem in topless?"

Gaara vibrò al fratello uno sguardo colmo di disappunto.

"E tu come hai delle foto di Tem in topless?"

Kankuro nascose imbarazzato il secondo volumetto di Icha Icha Paradise.

"Ergh, me le ha date un amico..."

In quel momento, il campanello di casa Sabaku suonò.

Io credo in me, nel cuore mio...

"Matsuri ha di nuovo trafficato con il campanello."

La sopraccitata Matsuri si affacciò alla cantina, titubante.

"Chi è Matsuri?"

"S-s-shikamaru."

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