Cavoli,
questa lotta allo ShikaIno ha risvegliato i miei istinti, tanto che
sono riuscita a riuesumare questo vecchio relitto di long! o.o
Mamma,
sono preoccupata!
Va
buò, spero che vi piaccia questo capitolo!
Intanto,
a Suna…
“
Temari! Dove sono i miei vestiti?”
Un kazekage decisamente alterato entrò nella camera della
sorella, sfoggiando
un delizioso paio di boxer con gli orsetti.
“Dove
hai messo i miei vestiti? Non posso certo presentarmi
alla riunione dei Kage in queste condizioni!”
Una
cespugliosa massa di capelli biondi emerse dal letto,
seguita da degli occhi celesti ed arrossati ed un broncio adorabile.
“
Cosa. Vuoi. Gaara. Per. Osare. Interrompere. Il. Mio.
Meritato. Riposo?”
Il
nostro impavido ninja indietreggiò di fronte agli occhi
fiammeggianti della sorella, facendosi piccolo piccolo.
“Volevo
solo i miei vestiti…”
Temari
inarcò le sopracciglia cercando di ricordare, poi
indicò il piano inferiore della propria scrivania. Detto
questo si girò sul
fianco e riprese a dormire.
Gaara
si avvicinò alla scrivania con passo circospetto,
cercando di non inciampare nella confusione che regnava sovrana.
Prese
i vestiti con aria soddisfatta, poi fece per uscire,
ma il suo sguardo cadde sul piano della scrivania.
Una foto, anzi, metà foto.
Conosceva
bene quella foto, raffigurava Temari e Shikamaru
insieme. Ma ora sulla scrivania c’era solo metà
foto con il viso di Temari.
La
fissò con occhio critico, poi si accorse di un altro
particolare, come dire, insolito.
Il
pupazzo a forma di nuvola, regalo di Shikamaru, giaceva
in un angolo, dimenticato.
Ancora
pensieroso scese in cucina, dove un allegro Kankuro
era immerso nella farina cercando di sostituire la sorella ai fornelli.
"Ehi
Gaara, assaggia questi biscotti che abbiamo
preparato."
Il
kazekage inarcò il sopracciglio.
"Come
abbiamo? Te e..."
Matsuri
spuntò da dietro il marionettista, provocando in
Gaara una combustione spontanea.
"...
Matsuri!"
Gaara
addentò un biscotto.
"Kankuro,
sai per caso se Tem e Nara hanno litigato?"
Lui
lo fissò con un sopracciglio inarcato, scrollando le
spalle e tornando a fissare la crema che bolliva pigramente davanti a
lui.
Intanto
Gaara, non visto, faceva sparire i resti del
terribile biscotto addentato sotto il tappeto.
"Lo
so io, lo so io Gaara-kun! Lei l'ha trovato che si
baciava con la Yamanaka!"
Solo
il rumore del mestolo sfuggito di mano a Kankuro ruppe
il silenzio.
"C-cosa?"
"Sì,
è andata a prendere qualcosa de bere e al suo
ritorno..."
Kankuro
era paonazzo dalla rabbia.
"Quel
Nara io... io... lo distruggo! "
"Calmati
Kankuro, tu non farai niente a Nara..."
Il
marionettista fissò il fratello minore, stupito.
"...
non prima che io lo abbia ridotto ad una polpetta
di ninja!"
L'altro
tirò un sospiro di sollievo.
"Mi
pareva strano che tu fossi diventato dolce e
gentile..."
Gaara
sogghignò in modo sadico.
"Kankuro,
in cantina! Dobbiamo elaborare un
piano!"
"Ma
tu non avevi una riunione con gli altri Kage?
"
Gaara
assunse una posa eroica alla Gai-sensei, in piedi
davanti ad un tramonto.
"Non
mi interessa, voglio solo che la mia nee-chan sia
felice!"
In
cantina...
"Potremmo
mettere delle trappole all'entrata di Suna,
qui e qui..."
"Nara
ha un QI 200, non cadrebbe nelle nostre trappole.
Ci vuole un'esca a cui non possa resistere..."
"Che
ne dici delle foto di Tem in topless?"
Gaara
vibrò al fratello uno sguardo colmo di disappunto.
"E
tu come hai delle foto di Tem in topless?"
Kankuro
nascose imbarazzato il secondo volumetto di Icha
Icha Paradise.
"Ergh,
me le ha date un amico..."
In
quel momento, il campanello di casa Sabaku suonò.
Io
credo in me, nel cuore mio...
"Matsuri
ha di nuovo trafficato con il
campanello."
La
sopraccitata Matsuri si affacciò alla cantina, titubante.
"Chi
è Matsuri?"
"S-s-shikamaru."
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