Difesa
Un giorno, per questo, mi odierai e, quando quel giorno verrà, io chinerò la testa. Chinerò lo sguardo, non più in grado di sostenere il peso delle stelle, facendo della delusione il mio unico appiglio, il mio unico scopo. La pefezione, il tendere ad essa, sfuggita dalle mie mani vuote. Non più rami, non più foglie, ma sono moncherini macchiati di sangue, che ancora colano, che ancora macchiano il tuo vestito, inutilmente. Nessuna pietà per me. Nessuna pietà io provo per me, per la mia testa sbagliata, per il mio essere superba, per il mio essere sottomessa. Nessuna redenzione per me. Nessuna redenzione hai per me, per la mia voglia di capire, capirmi, capirti. Richieste vane fatte al tuo nume, nell'incomprensione data dallo sgretolamento di certezze inconfutabili. Niente contiene una stabilità indistruttibile. Tutto ha una Fine, che giungerà appositamente per piantarmi un pugnale nel petto e rimirare il sangue scorrere lento attraverso la ferita. Lei, unica donna immortale, riederà del mio fallimento, della mia impotenza contro la ricerca di una tua difesa. La tua difesa per me. |