Innamorata di un Serpeverde.

di CixRed_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Re degli idioti. ***
Capitolo 2: *** Tra sapone e litigi. ***
Capitolo 3: *** Bentornati a casa. ***
Capitolo 4: *** Punizioni e FanClub ***
Capitolo 5: *** Fidanzamenti. ***
Capitolo 6: *** Confessioni. ***
Capitolo 7: *** Sorprese. ***
Capitolo 8: *** Visite di Natale. ***
Capitolo 9: *** Zucche e Gioco della bottiglia. ***
Capitolo 10: *** Lacrime di gioia. ***
Capitolo 11: *** Sospiri. ***
Capitolo 12: *** E così sarà per sempre. ***



Capitolo 1
*** Il Re degli idioti. ***


Capitolo Uno.
 
 
Mi sono sempre domandata se i maschi quando si innamorano seriamente provano le stesse emozioni che proviamo noi. Per esempio, quando vedono la loro amata, gli batte furiosamente il cuore nel petto? Si fanno mille pippe mentali? Pensano sempre a lei?
 
 
Io credo di no. Anzi, ne sono certa.
 
 
Lo so che sono ancora piccola per poter dire una cosa del genere ma andiamo, loro sono diversi da noi anni luce. Prima di tutto, noi siamo più intelligenti. Certo, ci sono sempre quei casi eccezionali che non confermano la regola – vedi per esempio mia cugina Lily.- però è normale, i matti ci sono in tutte le razze.
 
 
Siamo troppo diversi. Quindi, è logico pensare che loro quando non si innamorano il loro cervello -sempre se ce l’hanno… Questo è tutto da scoprire.-  non va completamente in tilt.
 
 
Purtroppo, io so fin troppo bene l’effetto che l’innamoramento ha sulle donne. Alla fine, tutte, ma proprio tutte, si innamorano. Anche se ti innamori dell’idiota peggiore del mondo, non importa. Sei fregata lo stesso. Non c’è via di scampo. E io posso dire con certezza di essere innamorata del Re degli idioti. E questo Re corrisponde al nome di Albus Severus Potter, nonché mio cugino.


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Capitolo 2
*** Tra sapone e litigi. ***


Capitolo Due.
 
 
-Rose? Ci sei?- chiede un preoccupato James sventolandomi una mano davanti agli occhi.
 
Come al solito mi sono imbambolata mentre penso ad Albus.
 
-Eh?- rispondo con aria confusa
 
-“Eh” un corno Rose! Io ti sto parlando di cose serie e tu chissà a cosa stavi pensando!- ribatte furioso James
 
Stiamo a casa dei nonni Weasley e io e James siamo in cucina a lavare i piatti come punizione per aver tirato il purè insieme a Fred in testa a Zio Percy.
 
-Scusa, puoi ripetere?- chiedo con aria angelica
 
Lui mi guarda male e poi rincomincia a parlare. –Ti stavo dicendo che Albus ultimamente mi pare giù di morale. Perché non gli chiedi che cos’ha? Certo, un pò lo capisco..- dice lui pensieroso
 
-Perché lo capisci?- chiedo scettica
 
-Beh, è finito a Serpeverde, è circondato da Serpi tutto il giorno, in famiglia tutti lo snobbano e in più ha come migliore amico quello stupidissimo damerino di Scorpius Malfoy. Mi deprimerei anch’io al suo posto eh!- borbotta a bassissima voce per non farsi sentire da Albus che in questo momento sta sul divano.
 
Mi giro verso di lui e gli do un pugno affettuoso sul suo braccio muscoloso grazie a tutti quei allenamenti di Quidditch.
 
-Non sei per niente simpatico!- rispondo con voce offesa
 
-Oh andiamo Rosie non te la puoi prendere solo per questo! Stavo solo scherzando! E poi ho detto solo la verità-  si difende James mentre mi bacia una guancia per farsi perdonare
 
-E’ inutile che mi dai i baci perché tanto non ti perdono!- sputo con acidità
 
-Ma sul serio te la sei presa per quella cosa di Albus? Ho capito che è il tuo migliore amico e bla bla bla, però certe volte sembri davvero innamorata di lui- dice lui, - Aspetta un momento… -Ma tu sei innamorata di lui?- chiede con una punta di panico nella voce
 
Sbarro gli occhi.- Ma ti pare che io sono innamorata di Albus? E’ il mio migliore amico ma non è niente di più!- rispondo spavalda
 
-Ei, voi due, avete finito con i piatti?- chiedono le voci di mamma e di Zia Ginny
 
-No!- urliamo di rimando io e James
 
-Allora sbrigatevi che tra poco dobbiamo tutti andare a casa.- risponde mamma
 
Inizio a lavare i piatti velocemente con James che mi fissa. Dopo la quarta occhiata mi giro verso di lui e sbuffo.
 
-Che vuoi James?- dico seccata
 
-Voglio un bacio.- risponde lui per niente imbarazzato
 
James è sempre stato pervertito e da due mesi mi perseguita con la storia che vuole un bacio da me. E io ogni volta gli rispondo con una bella fattura.
 
-Jamie, smettila.- borbotto arrossendo come un peperone
 
-Perché? Sono due mesi che ti chiedo solo un bacio e tu mi scagli sempre contro tutte le fatture possibili ed immaginabili dietro. Ti ho chiesto solo un bacio, mica di venire a letto con me!-
 
-James, siamo cugini. E tu non mi piaci. Lo sai benissimo, quindi smettila.- rispondo allontanandomi il più possibile da lui
 
Sento dei passi, mi giro solo con la testa mentre continuo a guardare male James e trovo Albus in mezzo alla cucina che ci fissa male
 
Albus prima guarda me e poi James, disgustato.
 
Non faccio neanche in tempo di dirgli tutto che lui è già sparito dalla mia visuale.
 
-Rose, cavolo, è una stupida scommessa che ho fatto con Zabini! Se la perdo mi dovrò andare in giro per scuola completamente nudo! - confessa James senza accorgersi che io sto ancora fissando il punto dove pochi attimi fa ci stava Albus.
 
Mi giro piano per guardare negli occhi James.
 
-James, io ti odio! Hai visto che hai fatto?- sbotto furente mentre James mi guarda perplesso
 
-Cosa ho fatto ora?- chiede sempre più perplesso
 
Sbuffo prima di rispondergli.- Albus ha sentito la parte dove tu dici che mi vuoi baciare. Ci ha guardati male e se ne è andato. Ora ce l’avrà con me di sicuro. Lo sai quanto cavolo è geloso di me.-
 
-Rose, dobbiamo andare. Muoviti che la mamma si sta innervosendo.- mi dice mio padre affacciandosi sulla cucina
 
-Arrivo.- rispondo piano, continuando a guardare torva James mentre mi sciacquo le mani dal sapone.
 
Prendo un canovaccio e mi asciugo le mani. Prendo la mia borsa e me ne vado dalla cucina senza neanche salutare James.
 
Entro in salone e trovo che tutti si stanno salutando. Tutti tranne Albus. Chissà dove si sarà cacciato.
 
-Oh eccoti qui Rosie.- dice sollevata mia madre prendendomi per un braccio e trascinandomi verso la porta dove papà e Hugo ci aspettano sbuffando all’unisco.
 
-Ciao a tutti!- urlo per farmi sentire con tutto quel baccano
 
Mi avvicino ai miei, prendo il braccio di papà, Hugo quello di mamma e ci smaterializziamo a casa nostra.
 
Salgo velocemente le scale con le lacrime che minacciamo di uscire e arrivo in camera mia.
 
Mi butto sul letto, mi faccio un bel pianto di un quarto d’ora e poi una volta calmata accendo il cellulare (regalo di Nonno Arthur) e vedo che qualcuno mi ha inviato un messaggio. Lo apro e rimango a bocca aperta.
 
 
 
 
 
Albus: Scusami Rosie per prima, davvero. Lo sai come sono fatto, sono geloso marcio di te e di James e ogni volta che vi vedo insieme mi sale il sangue al cervello. Quando ho sentito James dirti che ti voleva baciare ti giuro che mancava poco che lo ammazzavo di botte. Però ho pensato bene di andarmene in camera dei Zii Fred e George e sbollire un po’ la rabbia. Mi dispiace. Tengo a te da morire, sei la mia migliore amica e io ho solo paura di perderti. Domani mattina ci mettiamo nello stesso vagone? Anche se ci sta Scorpius? Spero che risponderai di si. A domani tesoro.
 
 
 
 
 
Sono solo la sua migliore amica, tutto qui. Niente di più. E io che come una fessa mi sono innamorata di lui.
 
Gli mando un messaggio dove gli dico che lo perdono e che mi va bene se domani stiamo insieme nel vagone con Scorpius. Spegno il cellulare e inizio a riempire il baule per domani.
 
Domani torno a Hogwarts. E io non vedo l’ora di abbracciare di nuovo Albus.


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Capitolo 3
*** Bentornati a casa. ***


Capitolo Tre.
 
Come tutti gli anni, siamo in ritardo. In un ritardo mostruoso, oserei dire. Le sveglie di tutti non hanno suonato e quindi sia io e Hugo che i nostri genitori ci siamo svegliati tardi, troppo tardi.
 
-Rose! Hugo! Muovetevi! Dai che Harry e Ginny con i ragazzi ci aspettano in stazione!- sbraita la mia dolce mammina in piena crisi isterica mattutina
 
-Miseriaccia Hermione, lasciali preparare in santa pace.- ribatte mio padre, ignaro di cosa va in contro. Mia madre nervosa o arrabbiata è quasi peggio di Voldemort.
 
-Ronald Bilius Weasley, parli tu che stai ancora in mutande! Vai a vestirti di corsa sennò stasera ti spedisco sul divano!- dice mamma urlando come una pazza per tutta la casa
 
Sento uno sbuffo che deve appartenere a mio padre e il rumore di una porta che si chiude con poca grazia.
 
Mentre io mi sto mettendo una maglietta bianca senza maniche con dei jeans chiari, la porta della mia camera si apre ed entra come un fulmine mia madre in tutta la sua ansia.
 
-Stai ancora così Rose? Muoviti! Ora vado da tuo fratello e vedo in che situazione è messo. Se per qualche strana ragione quando più tardi ritornerò qui ti ritroverò ancora in questo casino stai certa che una bella punizione non te la toglierà nessuno.-
 
 
 
 
Trenta minuti dopo, siamo arrivati in stazione in orario e indovinate un po’? I Potter non sono ancora arrivati.
 
Mentre io impreco sottovoce per il loro ritardo, Hugo si lamenta di aver fame, papà dice che ha ancora sonno e mamma cammina su e giù molto nervosa i Potter si decidono di arrivare.
 
Appena li vedo inizio a corrergli incontro e mi fiondo letteralmente tra le braccia di Albus.
 
-Scusami tesoro.- mi sussurra Al mentre siamo ancora abbracciati
 
-Non ti preoccupare.- gli rispondo con un sorriso
 
Stare tra le sue braccia è una sensazione meravigliosa. Mi sento protetta, sicura.
 
Continuando a sorridergli mi stacco per andare a salutare gli altri Potter.
 
Lily mi bacia tre volte ogni guancia con entusiasmo, James mi da un solo bacio sulla guancia sinistra e i Zii mi abbracciano a turno. Adoro la mia famiglia.
 
-Come stai Rosie?- mi chiede Zio Harry mentre mi da delle carezze sulle guancie.
 
Vedo che Albus mentre abbraccia mia madre sta fissando le mani di suo padre che mi carezzano con uno sguardo da folle. Sorrido tra me e me. Quel ragazzo è geloso anche del padre! -Tutto bene zietto, e tu?-
 
Il sorriso dello Zio si incrina per un momento.- Le solite cose, sai ho litigato con la Zia..- dice lui con un tono di voce da funerale
 
Lo abbraccio forte prima di parlargli.- E’ per questo che avete ritardato?- chiedo curiosa
 
-Si,è per questo ma…- Zio si interrompe perché il treno fischia,- Non fa niente Ros, ci parleremo per lettere, d’accordo?- dice Zio mentre mi bacia le guancie
 
Gli sorrido.- Ma certo Zio! Ora vado, ti scrivo io!- dico mentre mi allontano per andare a salutare i miei genitori e per andare a cercare Hugo che era andato a salutare – a sbaciucchiare- la sua nuova fidanzatina.
 
-Ciao Mà, ciao Pà!- urlo dal finestrino del vagone mio, di Albus, di Hugo e di Scorpius.
 
Con un sorriso chiudo il finestrino per abbandonarmi mollemente seduta accanto a Hugo e di fronte a Scorpius.
 
Quando torna Albus dal bagno mi rallegro subito. E inizio subito a parlare animatamente con Scorpius, giusto per vedere Al perdere le staffe dalla gelosia.
 
-Allora, Scorp, come sono andate le vacanze?- chiedo con voce squillante a Scorpius mentre mi ficco in bocca due Gelatine TuttiGusti+1 e osservando con la coda dell’occhio le reazioni di Al.
 
Scorpius alza le spalle.- La solita schifezza. Ma quando hai la fortuna di ritrovarti come padre Draco Malfoy, passare delle vacanze di cacca è il minimo.- dice lui con voce piatta, - E voi?-
 
-Le solite cose. Sono stata messa in punizione più di venti volte, ho fatto scherzi con Fred, ho fatto casini con James, ho bruciato insieme a Hugo i libri di nostra cugina Molly, ho fatto…-  Purtroppo Scorpius mi interrompe.
 
-Okay, ho capito! E tu Al?- chiede, girandosi verso mio cugino che in questo momento mi sta fissando con una strana luce negli occhi. Io ovviamente faccio la vaga e tanto per fare qualcosa inizio ad architettare i prossimi scherzi ai Tassorosso con Hugo.
 
Purtroppo Scorpius e Al hanno iniziato a parlare dei compiti di Trasfigurazione (bah, secchioni. Chi li capisce) e Hugo è andato da Sophia. Piano piano chiudo gli occhi e mi addormento.
 
 
 
 
 
Mi sveglio all’improvviso per colpa di una risata, apro lentamente gli occhi e mi ritrovo Albus che mi fissa, Hugo con i capelli verdi e Scorpius che ride come un matto per i capelli di Hugo.
 
-Che cosa sta succedendo qua?- chiedo mentre mi metto seduta meglio per osservare i miei compagni –dementi- di viaggio.
 
-Niente Ros, Scorpius ha fatto per sbaglio un incantesimo su tuo fratello e ora si ritrova con questi capelli meravigliosi- mi dice Albus con un sorrisetto sulle labbra
 
Mi giro piano verso Hugo e scoppio a ridere. Mio fratello è veramente ridicolo con quei capelli.
 
-Cosa ti ridi Rose? E’ tutta colpa di Malfoy che non è capace di fare neanche un incantesimo fatto bene!- sbraita Hugo leggermente arrabbiato
 
-Ma dai Hugs, questi capelli ti donano molto!- dice Albus sghignazzando assieme a Scorpius
 
-Ma si! Pensa come sarà contenta Sophia quando ti vedrà con questo nuovo look.-
 
-Chi è Sophia?- chiede Scorpius curioso
 
-E’ la ragazza di Hugo.- Io e Al rispondiamo contemporaneamente per poi guardarci negli occhi e scoppiare a ridere
 
-Ragazzi, ecco Hogwarts! Andiamoci a cambiare!- dice eccitato Hugo indicando il panorama del finestrino.
 
Si vede il castello in lontananza illuminato. Sorrido. Sto per tornare a casa.


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Capitolo 4
*** Punizioni e FanClub ***


Capitolo Quattro.
 
 
Sono tornata a Hogwarts da una settimana e posso dire con certezza che un giorno di questi ucciderò tutte quelle oche che vanno dietro a Albus.
 
Sono troppo odiose. Soprattutto la Brown. La figlia dell’ex di papà. Tale madre, tale figlia. Da piccola, mi veniva raccontata la storia di papà almeno cinque volte al giorno e mia madre non faceva altro che buttare fango sulla Brown e sulla sua intelligenza –sempre se ne è dotata.. non saprei.- e quindi so per filo e per segno com’è andata la storia. Ovviamente la storia vera me l’ha raccontata Zio Harry perché nella versione dei fatti di mia madre non faceva altro che mettere in cattiva luce la Brown, mentre in quella di papà elogiava in maniera spudorata tutti i baci solo per far ingelosire la mamma. Quindi, per sapere bene la storia sono dovuta andata da Zio e farmela raccontare. Ad un certo punto si era unito anche Zio George, raccontando di un regalo di Natale che la Brown aveva fatto a papà. Una collana ridicola con appeso ‘Amore mio’. Avevo riso come una matta insieme ai Zii al pensiero di papà con addosso quell’affare.
 
Comunque, tornando a noi, un giorno sterminerò tutto il FanClub di Al. E poi neanche a dire che sono poche, no! Sono in quaranta! Quaranta ragazze –oche- che perseguitano Albus a tutte le ore.
 
Sinceramente non so come diavolo fa Albus a non incavolarsi con queste tizie. In questa settimana ho già lanciato vari incantesimi su di loro, nella speranza di fargli capire che Albus è solo mio ma ovviamente non è servito a nulla. Anzi, è servito solo per farmi prendere una bella punizione con quella befana della McGrannit. Quelle stupide hanno fatto anche le spie. Oche, spie, sceme e stronze. Un mix perfetto.
 
 
 
E’ mattina e io come al solito sto facendo colazione, parlando con Lily, mandare a fanculo il FanClub di Al, copiare i compiti di Trasfigurazione e mandare maledizioni alla McGrannit.
 
-Ros, è possibile che ti riduci sempre alla mattina per fare, o meglio, copiare tutti i compiti?- mi chiede una Lily abbastanza giù di morale
 
-Mi conosci dalla nascita Lily, e ancora non hai capito che non mi va di fare i compiti durante il pomeriggio e la sera- rispondo sbuffando mentre divoro una fetta di pane tostato
 
-Rose, io ho passato tutti i miei anni di Hogwarts a copiare i compiti la mattina e mi pare che non sia successo nulla, quindi rilassati Lil!- dice James, unendosi alla conversazione
 
-Certo non è successo nulla, a parte che ti sei fatto bocciare.- risponde irritata Lily, - E di certo non voglio che anche Rose segua la tua strada-
 
-Insomma la volete smettere? Qui c’è una persona che sta cercando di copiare il tema per quella befana!- sbotto incazzata
 
-Hey cuginetta, che hai tanto da urlare?- chiede Fred mentre si siede vicino a me e mi bacia due volte ogni guancia. Albus lancia occhiate omicida a Fred dal suo tavolo mentre Scorpius cerca in vano di parlargli, ma lui pare non accorgersi di nulla.
 
-Lascia perdere Fred.- dico asciutta e riprendo a scrivere sulla pergamena ferocemente
 
-Rosie, io vado in classe, che fai, vieni anche tu?- urla Albus per farsi sentire mentre Lily e James continuano a bisticciare sul mio futuro e su quante possibilità ho di conquistare l’intero mondo magico
 
-Si, ora arrivo!- urlo di rimando. Mi alzo, prendo la borsa, saluto i miei cugini e seguo Albus che tende la mano verso di me. L’afferro con decisione e insieme andiamo nella classe di Trasfigurazione.
 
Arriviamo in classe, ovviamente vuota, e iniziamo a fissarci.
 
-Ci mettiamo vicini?- mi chiede lui, evidentemente per rompere il silenzio
 
-Certo.- rispondo, con un filo di voce, - Ma non vuoi stare vicino a Scorpius?-
 
-Nah, preferisco stare con te.- dice lui stiracchiandosi con un sospiro
 
-D’accordo.. Io mi metto seduta allora..-
 
-Buongiorno bella gente!- urla Chris Zabini entrando in classe e abbracciandomi con entusiasmo. Al distoglie lo sguardo da noi per poi puntarlo sulla lavagna
 
-Ciao Chris!-rispondo mentre lui si siede sul mio banco per osservarmi
 
-Non mi ero mai accorto di quanto sono belli i tuoi occhi.- sussurra Chris, facendomi ovviamente diventare rossa per l’imbarazzo
 
-Non fare il ruffiano Zab, ho scoperto della tua scommessa con James.- lo informo con voce alta, tanto per essere sicura che Al ascolti
 
-Quale scommessa dolcezza?- chiede facendo il vago
 
-Quella del bacio!- dico incazzata mentre Albus si gira di scatto verso di noi
 
-Ah, quella..- risponde Chris alzandosi dal mio banco
 
-Si, quella. Come cavolo ti salta in mente di fare una scommessa del genere con mio cugino?- chiedo, continuando a tenere d’occhio Albus con la coda dell’occhio
 
-Beh, mi sembrava una buona idea per far muovere James..- dice Chris
 
-In che senso?- chiedo, sempre più confusa
 
-Nel senso che tu gli piaci Rose, e anche tanto- afferma con tranquillità
 
Io chiudo gli occhi dall’orrore per poi riaprirli subito per colpa di un urlo
 
-Che cosa? Zabini se questo è uno scherzo non fa per niente ridere!- urla Albus
 
Sono stupita. Albus è da sempre un tipo tranquillo e pacifista e raramente si mette a urlare e non ha mai e dico mai urlato come ora.
 
-Potter, non è uno scherzo. Tuo fratello si è innamorato di tua cugina. Mettitelo in testa.- risponde Chris, alzando anche lui la voce
 
-Si certo, e io come faccio a sapere se tu non menti? Ma andiamo, James non è proprio il tipo di innamorarsi di ragazze più piccole di lui. Ha sempre preferito quelle più grandi! - continua a urlare Al, ormai rosso come un peperone per la rabbia
 
Chris sta per ribattere però io lo fermo. –Okay, ora basta! Smettetela di urlare subito!- dico, leggermente incavolata per il comportamento infantile di loro due
 
Chris abbassa lo sguardo ma Albus continua a urlando come un matto. – No Rose, tu non capisci la situazione! Se è veramente così che stanno le cose, io sto nella merda!-
 
Lo guardo, perplessa. -Perché sei nella merd…- Ma non finisco la frase perché il cielo è diventato nero, gli uccellini hanno smetto di cinguettare, tuoni e fulmini si abbattono sul castello e la McGrannit è entrata in classe. E dalla sua espressione pare proprio che ha ascoltato tutta la nostra conversazione ed è tutto tranne che calma, tranquilla e disposta alla distribuzione di abbracci gratis nel mondo. Forse è meglio che inizio a scappare ora, che sono ancora in tempo.
 
-Cosa vi urlate? Vi si sente dal corridoio! Direi che una bella punizione non ve la toglie nessuno! E cinquanta punti tolti a testa, fatevi trovare fuori dal mio ufficio stasera alle sette, tutti e tre. Puntuali.- dice la nostra amata professoressa mentre sbatte furiosamente  la borsa sulla cattedra
 
 
 
 
 
 
Sono le sette meno cinque e io, Al e Chris stiamo andando incontro a morte certa.
 
-Siamo arrivati anche in anticipo, almeno così quella befana non ha altre scuse per toglierci dei punti…- dice Chris mentre stiamo fuori dall’ufficio della McGrannit
 
Io e Al annuiamo con convinzione.
 
Se quella vecchiaccia prova di nuovo a toglierci dei punti giuro su Merlino che mi butto dalla Torre di Astronomia.
 
-Si, Signor Zabini, siete in anticipo però grazie alle sue cortesi parole ho un altro buon motivo per togliervi dei punti.- dice una voce dietro di noi. Ci giriamo e vediamo con orrore che la McGrannit ci fissa, semplicemente furiosa
 
-Ma professoressa, questa cosa l’ha detta solo Zabin…- prova a protestare Al ma la sua voce svanisce nel nulla grazie ad un’occhiata della Mc
 
-Non m’interessa. Lei con la Signorina Weasley avete annuito con la testa dopo che il Signor Zabini ha smesso di parlare, quindi deduco che la pensate come il Signor Zabini. Dieci punti tolti a Grifondoro e venti tolti a Serpeverde.- ribatte sempre più incazzata la McGrannit
 
-Fantastico…- mormora Albus
 
-Ora, parliamo della vostra punizione. Dovrete pulire senza magia tutto il quarto e il quinto piano. Entro mezzanotte. Se i corridoi non brilleranno per quanto saranno puliti allora vi toglierò cento punti a testa. Sono stata abbastanza chiara?- dice con un tono di voce minaccioso
 
Noi tre annuiamo con la testa e la McGrannit ci fa cenno di andare.
 
 
 
 
 
 
-La McGrannit ci ha scambiati per Elfi Domestici! Quella vecchia megera! Un giorno di questi la riempirò di calci nel culo! Che sia maledetta lei, Merlino, Morgana, Circe e tutti quanti!- sbraito sempre incazzata nera mentre pulisco il pavimento del quinto piano
 
-Dai Rose, è rilassante alla fine questo lavoro- dice la voce annoiata di Chris
 
Mi giro furibonda verso di lui.- Rilassante? Ma se non stai facendo niente! Quelli che si stanno facendo un culo grosso come tutto questo stupidissimo castello siamo solo io e Albus!- ribatto con acidità, -Vero Albus?-
 
Albus è stato incredibilmente zitto per tutto il tempo e quando lo chiamo in causa fa solo si con la testa e poi torna a pulire.
 
-Che hai Al? Perché non parl..- però mi interrompo perché sento delle risatine.
 
Poso la scopa –la butto per terra con poca grazia- e mi giro per vedere chi trova tanto divertente questa tragedia.
 
Trovo Chris che è completamente sdraiato sul pavimento e sta giocando con la bacchetta invece che pulire e Albus che continua tranquillamente a lavare.
 
Sempre più insospettita inizio a camminare nel corridoio.
 
Giro l’angolo e il FanClub di Al si piazza di fronte a me in tutta la loro cretinaggine.
 
-Scusate, cosa cavolo vi ridete? Noi stiamo lavorando, quindi se non volete un petardo acceso infilato nel culo vi consiglio caldamente di andarvene da qui.- dico mentre mi avvicino a loro
 
Noto con piacere che tutte stanno indietreggiando fino a quando la Brown inciampa e cade per le scale, i cieli si aprono, il sole splende ed un coro di angeli intona melodie soavi…
 
-Weasley! Cosa sta combinando? Quaranta punti tolti a Grifondoro!- sbraita la McGrannit dietro di me.
 
Sospiro. Come non detto.


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Capitolo 5
*** Fidanzamenti. ***


Capitolo Cinque.
 
 
Le giornate passano lente, e io sono sempre indietro con i compiti. Quasi ogni sera la passo in camera di Albus e di Scorpius a ridere e a prendere per il culo quei deficienti dei Tassorosso.
 
Però da quando Al ha discusso con Zabini è diventato strano, taciturno e si è chiuso in se stesso. Anche Scorpius ha notato questo cambiamento in Albus e dopo vari tira e molla Al ha ceduto e gli ha detto tutto. Quello stronzone di Albus l’ha detto solo a Scorpy il motivo per cui sta così. Però una sera sono riuscita a bloccare Scorpius e mi sono fatta dire tutto. A quanto pare è nervoso per qualcosa, ma non si sa cosa. Albus gli ha detto solo questo. Senza contare poi che quella sanguisuga della Brown ci prova con Albus spudoratamente anche in presenza di gente e questo di certo non migliora il mio umore, anzi. Quella stupida, stupidissima oca. Menomale che Albus non se la fila neanche di striscio. Sennò ammazzo prima lei e poi lui. Oppure li ammazzo tutti e due nello stesso momento.
 
 
 
-Allora ragazzi, avete organizzato tutto per la festa di stasera?- chiedo mentre mi siedo nel tavolo della biblioteca di Albus, Scorpius e Chris.
 
-Certo! Sarà una festa memorabile!- risponde elettrizzato Albus.
 
-L’importante è che Zabini non beva come l’ultima volta perchè non mi va proprio per niente di far sparire per tutta la Sala Comune il suo vomito alle quattro di mattina.- borbotta Scorpius distrattamente.
 
-Non fare tanto il principino con la puzza sotto il naso, caro Hyperion.- risponde Zabini  chiamando Scorpius con il suo secondo nome sapendo che lui lo odia.
 
-Non chiamarmi così Zabini!- urla Scorpius mentre tira fuori la bacchetta puntandola contro Chris.
 
-Vieni qua Malfoy se hai il coraggio!- dice Chris.
 
Scorpius si butta letteralmente su Chris e gli punta la bacchetta sul collo.
 
-Okay ragazzi, smettetela! Vi devo ricordare che siamo dentro alla biblioteca? – dico alzandomi per separare Scorpius e Chris che ora si guardano in cagnesco.
 
-Rose ha ragione , dovete fare i bravi! Se proprio volete uccidervi andate fuori da scuola!- dice quel genio di Albus.
 
-Buona idea Potter, andiamo al Lago Nero, Malfoy, e lì vedremo se hai veramente le palle di farmi qualche incantesimo!- dice spavaldo Chris.
 
-No! Non è per niente una buona idea, ragazzi vi prego non fate cavolate..- chiedo guardando Scorpius e Zabini alternativamente.
 
Scorpius prima guarda me, poi guarda Albus e poi si mette seduto. – D’accordo Zabini, ci vediamo alle cinque davanti al Lago Nero.-
 
-Ci sto.- dice Zabini prima di prendere tutta la sua roba e andarsene a passo deciso.
 
Scorpius sta dieci secondi immobile davanti a noi e poi se ne va in silenzio.
 
Io sospiro. Ogni volta è così. Si insultano per stupidaggini, litigano, si menano e poi tornano amiconi.
 
-Ragazzi se vi uccidete la festa si farà lo stesso eh!- dice Albus mentre io gli lancio uno sguardo omicida.
 
-Ma che sei scemo? Ti importa solo di questa stupida festa ma non dei tuoi amici.- affermo continuando a guardarlo con aria truce.
 
-Beh Rosie, tu sei la mia migliore amica.. A te lo posso anche dire. Sai.. volevo dirlo anche a Scorpius ma lui non avrebbe capito.- farfuglia Albus cercando di evitare il mio sguardo indagatore.
 
-Cosa mi devi dire?- chiedo sempre più sospettosa.
 
-Vedi, a questa festa ci tengo particolarmente perché voglio fare colpo su una ragazza e quindi… vedi.. questa persona mi piace, e volevo dirglielo proprio alla festa.- confessa Al imbarazzato
 
Perfetto, e ora chi diavolo gli piace? , penso.
 
-Emh, bene… E chi è questa persona?- chiedo con una punta di panico.
 
Scommetto due burrobirre che gli piace qualche oca.. , continuo a pensare.
 
Albus prima di rispondere mi guarda intensamente. E mentre sospira dice tutto d’un fiato.- La Brown.-
 
Spalanco gli occhi per lo stupore.
 
-Ah..- dico. All’improvviso non ho più niente da dire.
 
-Rosie.. tutto bene?- chiede Albus notando il mio pallore.
 
-Certo, va tutto magnificamente. Devo andare, ciao.- dico e senza troppi complimenti scappo dalla biblioteca senza aspettare un suo saluto.
 
Gli piace la Brown. La Brown! Che ha di speciale quella racchia a parte una quarta di reggiseno? Niente!
 
Ora tutto si spiega. Il fatto che Albus era diventato taciturno e che non parlava più di tanto era solo per colpa della Brown.
 
Per la rabbia inizio a prendere a calci un muro finchè non sento una mano sulla mia spalla che mi costringe a voltarmi.
 
-Hey.- dice Scorpius togliendo la mano, -Tutto bene?-
 
-No, non va niente bene.- rispondo mettendomi seduta per terra. Tempo un secondo e mi ritrovo accanto Scorpius che mi osserva attento.
 
-Hai discusso con Albus?- chiede con voce calma, fin troppo calma.
 
-No.. Abbiamo parlato. Mi ha detto una cosa e io ci sono rimasta di merda.- dico mentre gioco con una ciocca di capelli.
 
-Ti ha detto che gli piace la Brown?- continua a chiedere
 
-Tu come fai a saperlo?- chiedo perplessa,- Albus mi ha detto che tu non ne sapevi nulla..-
 
Scorpius inizia a ridere, ma di una risata priva di allegria.- Rosie, non ci voleva un genio per capire che Albus è cotto della Brown.- mi guarda,- E che tu sei cotta di Albus.-
 
Io apro e chiudo la bocca come un pesce, incapace di rispondere.
 
Lui mi guarda con le sopracciglia alzate.- Ma andiamo, me ne sono accorto. Non sono stupido.-
 
-Si nota così tanto?- chiedo con voce da funerale.
 
-Vuoi la verità?- chiede lui fissando il pavimento
 
-Si.- rispondo con un filo di voce.
 
-Beh, si nota. Tutti l’hanno capito, o almeno lo sospettano. Tutti tranne Albus.- dice con semplicità.
 
Non rispondo. Mi limito a guardarlo. E’ un bel ragazzo. Se non ero innamorata di Albus magari ci facevo anche un pensierino.
 
-Rose, ora devo andare. Zabini mi aspetta al Lago.- dice mentre si alza con grazia.
 
-D’accordo. Mi raccomando, non farti male.- gli dico alzandomi.
 
Lui mi guarda negli occhi per un minuto buono e poi mi abbraccia. Non mi aveva mai abbracciata, mai . All’inizio rimango impalata, troppo sorpresa,  e poi ricambio la stretta. Ci abbracciamo forte.
 
Lui si stacca da me piano, prende la sua borsa da terra e inizia a camminare verso il portone.- Spero di aver messo dentro quell’abbraccio tutte le parole che non riuscivo a dirti.-
 
Rimango imbambolata a pensare alle ultime parole di Scorpius. Che voleva dire?
 
 
Sto in sala comune a parlare con Fred quando vedo che entra Lily e viene verso di me correndo.
 
-Rose! E’ successo un casino! Un vero casino!- dice Lily
 
-Che succede?- chiedo preoccupata mentre osservo mia cugina buttarsi su una poltrona e chiudere gli occhi.
 
-Malfoy e Zabini si sono menati! La Mc li ha beccati e ora rischiano l’espulsione.-
 
-Per Morgana! E ora?- chiedo orripilata a Lily.
 
Le alza le spalle. –Non lo so Rose..- ma si interrompe perché un urlo ci ha fatti saltare tutti quanti dalla paura.
 
-E ora che diavolo succede?- chiede Fred irritato.
 
-Non lo so..- rispondo con voce distratta.
 
-Ragazzi, tranquilli, è solo quella stupida della Brown..- dice Lily sbuffando.
 
Mi giro di scatto verso Lily. - Che ha fatto sta volta quella oca?-
 
-E che ne so.. gli si sarà macchiata la gonna o una cosa simile..- risponde Lily ma io non la sto ascoltando. Mi alzo e vado verso la Brown che in questo momento sta ridendo come una cretina.
 
-Brown, Per Merlino, cosa ti urli?- gli chiedo mentre la guardo con disgusto.
 
Lei si gira verso di me e mi fa un sorriso falso.- Oh, Weasley, ciao! Guarda cosa mi è arrivato?-
 
Mi avvicino e vedo che tiene in mano una pergamena. Gliela strappo di mano e vedo che la calligrafia è di Albus. Gli ha scritto se ha voglia di fidanzarsi con lui.


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Capitolo 6
*** Confessioni. ***


Capitolo Sei.
 
 
Da quando la Brown mi ha fatto leggere quella maledetta pergamena sono cambiata. Non parlo più con nessuno, a parte con Scorpius. Albus neanche mi cerca più, ora che si è fidanzato con quella gallina. Passo le giornate a spiare Albus e la Brown mentre si baciano. E ogni volta che li vedo insieme, qualcosa dentro di me si frantuma. Con il passare dei giorni sono sempre più depressa,  e la cosa bella è che non mi importa niente se mi sto rovinando la vita.
 
-Ciao Scorpius.- dico mentre mi metto seduta accanto a Scorpius , sulle sponde del Lago Nero.
 
-Ciao Rosie, come va?- chiede lui mentre alza lo sguardo dal libro per guardarmi meglio.
 
-Vuoi la verità o preferisci una bugia?- borbotto guardandolo negli occhi.
 
-Mmh, preferisco la verità.- dice meditambolo.
 
-Okay.. Sto una merda. Ho appena incontrato la Brown e Albus mano nella mano nel corridoio.- soffio cercando di non guardarlo.
 
-Rosie.. Tu devi uscire da questa situazione. Non capisci che ti stai facendo del male da sola? Non sei neanche più tu. Una volta ridevi e scherzavi sempre, mentre ora è già tanto che mi parli..- risponde mettendomi un braccio sulle spalle.
 
Io alzo gli occhi per incontrare i suoi, così belli, così familiari e mi accoccolo su Scorpius.
 
Lui molto lentamente mi fa brevi carezze sui capelli e io mi lascio scappare un sospiro. Strano a dirlo, ma tra le braccia di Scorpius sto più che bene. E questa cosa è strana, dato che io e lui non siamo mai stati dei grandi amici. Non so cosa gli sia successo, ma da quando Albus non mi cerca più, lui è la persona che mi è stata sempre accanto. Sempre. Dei semplici grazie non servono, perché quando lo abbraccio cerco di metterci  tutto l’affetto e la gratitudine che provo per lui.
 
In questi giorni io e lui abbiamo parlato tanto. E ho scoperto cose sulla sua vita che mai e dico mai avrei mai pensato di sapere. Sua madre è morta di parto. Poche ore dopo che aveva partorito la sua amata sorellina, Elettra, è morta. Stessa sorte è toccata ad Elettra pochi giorni dopo, poiché era nata prima del tempo e quindi troppo piccola e debole. Dopo queste due grandi perdite, Draco ha iniziato ad uscire con tutte le donne che gli capitavano sotto tiro, per sfogare tutto il suo dolore, mentre Scorpius si è chiuso in se stesso.
 
Mentre penso a tutte queste cose, sento un lieve russare, mi giro e trovo Scorpius profondamente addormentato.
 
Sorrido, e mentre cerco di svegliarlo, penso a come essere la ragazza di Scorpius. Di certo non ti abbandonerà come un giocattolo dopo che si è stufato. Scorpius è un ragazzo serio, con la testa sulle spalle e con un carattere meraviglioso.
 
 
-Hey, se continui a guardarmi così mi consumerai!- esclama Scorpius una volta svegliato.
 
Con questa frase Scorpius mi fa ritornare mentalmente sulla Terra e mi accorgo che lo sto fissando.
 
-Ah ma stai zitto! Stavo solo pensando..- dico, - E si, so pensare.- aggiungo acida notando il suo sguardo divertito.
 
-Non ne avevo dubbi.- risponde sorridendo, -Per Morgana, no!- esclama subito dopo spostando il suo sguardo orripilato su di me.
 
Io lo guardo interrogativa. - Che succede?-
 
-Succede che tu devi continuare a guardami finchè io non ti dirò di smettere.- dice agitato.
 
-E perché?- chiedo curiosa.
 
-Perché ci sono Albus e la Brown intenti a fare un’attività che a te non piacerà per niente vedere.- risponde sempre più agitato.
 
Mi giro di scatto, e trovo Albus e quella stronza baciarsi con passione sotto a un albero. Il sorriso scompare dal mio volto.
 
-Ti avevo detto di non guardare!- ribatte Scorpius con voce isterica.
 
-Semplicemente disgustoso.- ringhio mentre mi alzo, -Sono uno spettacolo vomitevole.- aggiungo, notando le mani di Albus infilarsi sotto il maglione della Brown.
 
Scorpius continua a guardarmi preoccupato prima di alzarsi e prendermi per mano. – Andiamo, ti accompagno alla Torre.-
 
Gli sorrido brevemente.
 
Una volta arrivati di fronte al quadro della Signora Grassa, mi sento in dovere di ringraziarlo. - Grazie Scorpius, di tutto. Sinceramente non so come fai a sopportarmi.-
 
-Rosie, tranquilla. Non c’è bisogno di ringraziarmi. E comunque io ti sopporto perché sono legato a te con qualcosa di profondo, molto profondo.- dice lui mentre mi bacia la fronte, - Ci vediamo a cena.-
 
E con questa frase enigmatica mi lascia lì impalata come una deficiente mentre rimugino su tutto ciò che è successo oggi.
 
 
 
Mi sto servendo di torta al cioccolato quando vedo Scorpius parlare animatamente con Albus. Sembra quasi che stanno litigando. Sto per addentare un pezzo gigante di torta e vedo che Scorpius si alza e se ne va mentre Albus ancora gli urla dietro di tornare e di chiarire. Decido di abbandonare la torta al suo triste destino e di seguire Scorpius. Una volta sarei andata di corsa da Albus ma ora non posso più farlo per svariati motivi. Il primo, è che in questo momento è troppo occupato a baciare la oca, mentre il secondo è che non mi fila di pezza. Così mi alzo, prendo la borsa da sotto il tavolo ed esco dalla Sala Grande. Non so dove si sia cacciato Scorpius però provo a cercarlo in tutti i suoi posti preferiti (La Torre di Astronomia, il suo Dormitorio, la Cucina) fino a quando casualmente passo davanti al Lago Nero e lo trovo lì, seduto a gambe incrociate mentre guarda il Lago con sguardo vuoto.
 
Mi avvicino velocemente e mi faccio cadere accanto a lui. Non parlo, non voglio disturbarlo.
 
Dopo pochi minuti Scorpius si gira lentamente verso di me e inizia a parlare. – Albus è proprio un cretino.-
 
-Che è successo?- chiedo cauta.
 
-Abbiamo litigato.- annuncia tetro mentre si gira per guardare il Lago, -Per te.- aggiunge notando la mia espressione curiosa.
 
Io spalanco la bocca.- Per me? E perché?-
 
-Albus mi accusa di essermi preso una cotta per te. E lui è geloso di questo.- dice asciutto lui
 
-Come sarebbe a dire che ti sei preso una cotta per me?- chiedo minacciosa
 
-Tranquilla, non è vero. Sono tutte fantasie di Albus.- risponde lui
 
-Ah..Ma scusa, lui è geloso di me, però sta con la Brown.. Non capisco..- chiedo perplessa a Scorpius che mi guarda come se ho appena fatto la barzelletta più divertente dell’anno.
 
-Come fai a non capire? Tu gli piaci, Rose. E dato che siete cugini e che tu hai molti ammiratori, ha pensato che tu sei innamorata di qualcun’altro. Sta provando a dimenticarti ma non ci riesce, quindi è per questo motivo che si è messo con la Brown. Per dimenticarti. Lui pensava che mettendosi con qualcun’altra il suo sentimento verso di te si sarebbe annullato.- dice lui, -Ma il problema è un altro.-
 
Incapace di formulare una frase con senso, mi giro verso di lui e mi limito a fissarlo finchè non parla.
 
-Il problema, Rose, è che io sono innamorato.- ammette con voce triste, -Di te.-


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Capitolo 7
*** Sorprese. ***


Capitolo Sette.
 
 
 
-Il problema, Rose, è che io sono innamorato.- ammette con voce triste, -Di te.-
 
 
 
-E tu, Rose?- chiede, subito dopo, prendendo tra le sue mani il mio viso.
 
Io resto a guardarlo negli occhi per dieci secondi buoni , troppo sorpresa e sconvolta nello stesso tempo e lui mi impedisce di rispondere.- Non mi devi rispondere subito e giurarmi amore eterno, dato che so che ami Albus. Se vorrai, io starò qui per consolarti. Anche se la tua risposta sarà negativa. Perché io non riesco a starti lontano. Ci ho provato nei primi anni di scuola, ma stavo così male che alla fine ho rinunciato. Io ti amo fin dal primo momento che ti ho vista nel treno con Albus. In quel momento avevo capito che il mio cuore apparteneva a te.-
 
Toglie le mani dal mio viso, mi guarda intensamente e poi se ne va.
 
Come al suo solito mi ha lasciata senza parole, e mentre cerco di riordinare tutti i miei pensieri, mi si para davanti una scena a dir poco disgustosa. La Brown e Albus stanno talmente così incollati che non si riesce a capire nemmeno di chi sono le loro mani.
 
Facendo una smorfia di disgusto, li supero velocemente. Noto con piacere che non mi sento più male vendendoli avvinghiati in quel modo.
 
Mentre cammino a passo spedito nei corridoi, ripenso a Scorpius. Certo, è un bellissimo ragazzo con quei capelli meravigliosi, i suoi occhi magnetici e con quel carattere stupendo. Quando sto con lui mi sento un vortice di emozioni, proprio come quando stavo con Albus. Possibile che mi piacciono due ragazzi contemporaneamente? Probabile. Scorpius, con le sue buone maniere e con tutte le attenzioni che mi rivolge, mi ha completamente conquistata. E dato che Albus non mi pare proprio per niente innamorato di me, da come bacia appassionatamente Victoria Brown e che è anche ora che dimentico quel cretino, decido che magari posso anche provare a mettermi con Scorpius, visto che mi piace. Magari riuscirò a scordare Albus completamente. Però prima di dirlo a Scorpius, deve passare qualche giorno. Devo prima riflettere bene sui miei sentimenti.
 
Una volta che apro la porta della mia stanza, trovo una rosa rossa sul mio letto con un bigliettino accanto. Incuriosita mi siedo sul letto, annuso la rosa, la appoggio delicatamente sulla mia scrivania e afferro il biglietto. Me lo rigiro tra le mani per un bel po’ e poi lo apro con decisione. Il biglietto riportava poche righe, scritte con inchiostro verde smeraldo e con una grafia ordinata.
 
 
Tesoro, che ne dici se ci incontriamo nel week-end prossimo ad Hogsmeade? Mi manchi tanto.
Un bacio,
Zio Harry.
 
 
Delusa, apro il cassetto della scrivania per prendere una pergamena nuova e una penna.
Mi siedo sulla scrivania e scrivo allo Zio Harry che mi va bene se ci vediamo il Sabato di quel week-end, dato che domenica dovrò studiare.
Mi alzo, infilo la pergamena nella tasca del mantello ed esco dalla stanza per andare nella Guferia.
 
Apro la porta della Guferia e ci trovo Albus intento a legare una pergamena nella zampa di un gufo particolarmente agitato. Io faccio finta di non averlo per niente notato e con tranquillità mi piazzo accanto a lui, cerco con gli occhi il mio gufo e mentre do la pergamena a Penny, Albus pare accorgersi della mia presenza e mentre sto uscendo, lui inizia a parlare.
 
-Rose, aspetta. Dobbiamo parlare.- dice lui
 
Mi giro verso di lui e inarco le sopracciglia.- Ora vuoi parlare? Dopo avermi abbandonata per settimane per quella sgualdrina, tu ora mi vuoi parlare?- chiedo freddamente mentre mi rigiro con faccia annoiata una ciocca di capelli su un dito.
 
Lui pare non aver previsto una risposta simile dato che mi guarda sbalordito.
 
-Sarà una cosa veloce, è solo una domanda.- dice lui, continuando a fissarmi.
 
-E allora muoviti. Sai, ho una certa fretta.- rispondo con voce piatta.
 
-D’accordo. Tu e Scorpius state insieme?- chiede lui immediatamente.
 
Rimango un attimo sorpresa, e poi gli rispondo, lentamente. – Non penso che siano affari tuoi.-
 
Lui diventa paonazzo e poi mi risponde. -Io invece penso proprio di si dato che sono tuo cugino. Allora?-
 
-Allora un corno! Dopo avermi abbandonata per tutto questo tempo, tu non sei più mio cugino! Tu eri il mio migliore amico! Io.. io.. io ti amavo!- dico tutto d’un fiato.
 
-C-che cosa?- balbetta lui passandosi una mano tra i capelli corvini.
 
-Hai capito bene Potter! Io ti amavo. Ma ora non più. Finalmente ho capito che persona sei. Mi fai schifo. Tornatene da quell’altra troia della tua ragazza e non farti più vedere!- dico mentre me ne vado furibonda.
 
-Ah si? Bene, allora tu vattene a fanculo insieme al tuo nuovo fidanzatino platinato! Siete due stronzi. Il mio migliore amico e la ragazza che mi piaceva che mi tradiscono.- risponde mentre mi segue per le scale.
 
-Albus, basta. Non me ne frega più niente se anche io ti piacevo. Io non ti amo più. L’ho superata da poco, ed è grazie a Scorpius.- dico a bassa voce.
 
Lui pare calmarsi un po’.- Anche io ti amavo Rose, solo che pensavo che io non ti piacevo dato che siamo cugini. Per dimenticarti mi sono messo con Victoria e ora mi sono innamorato di lei. La amo con tutto me stesso. Mi dispiace per tutto.- risponde mentre si guarda le scarpe, rosso come un peperone.
 
Lo guardo, e non mi sento più infuocata dal desiderio di baciarlo come una volta.
 
Mi avvicino a lui e lo abbraccio, forte. Lui alza di scatto la testa prima di ricambiare la stretta. Sorrido mi avvicino al suo orecchio destro.- Mi eri mancato Al, tanto. Amici come prima?- sussurro, speranzosa di risistemare la nostra amicizia.
 
Lui si stacca e mi sorride radioso.- Ma certo Rosie! Mi eri mancata anche tu.-
 
Lo prendo per mano e insieme scendiamo le scale.
 
Albus mi accompagna anche alla Torre, e lì sgancia la bomba.- Senti, so che a Scorpius piaci da impazzire fin dal primo anno e ho notato come lo guardi perciò…Se vi mettete insieme, avrete la mia benedizione.- dice con aria solenne.
 
Scoppio a ridere e dopo placate le risate gli rispondo. -Grazie Al, lo terrò presente.-
 
-Bene, io vado a chiarire con Scorp, sempre se non mi spacca la testa sul muro senza neanche dire un misero ‘mi dispiace’.- annuncia facendosi improvvisamente serio.
 
-Tranquillo, andrà tutto alla grande.- dico con voce entusiasta,- Ora vado, ho un po’ sonno. A domani.-
 
Lui annuisce e io entro nella sala comune.
 
Saluto con allegria tutti i miei amici e cugini ed entro in camera mia. Mi butto sul letto completamente vestita e mi addormento immediatamente. Mi sveglio di colpo nel cuore della notte e sento che accanto a me c’è qualcuno. Giro piano la testa trovandoci la persona che meno mi sarei  aspettata.
 
-Che diavolo ci fai sul mio letto in mutande Scorpius?- urlo mentre cerco di calmare il mio cuore impazzito.
 
-Ho parlato con Albus. Sono contento che avete fatto pace. E comunque io vengo qui ogni notte. Mi piace guardarti dormire.- dice con tranquillità mentre continua a sorridermi.
 
-Okay.. E perché sei in mutande?- chiedo arrossendo leggermente.
 
-Io dormo sempre così. E se mi vesto non riesco a dormire.- dice come se fosse una cosa normale.
 
-Si.. Fammi capire, hai intenzione di dormire nel mio letto, mentre ci sono già io?- chiedo, sperando di essere nel giusto.
 
Annuisce con vigore e mi risponde.-Esatto. Te l’ho detto, lo faccio ogni notte da cinque anni.-
 
-Va bene… Cioè, no, non va bene.- dico confusa, facendolo ridere.
 
-Rose, senti, se io  non ti piaccio dimm..- ma non gli faccio finire la frase che lo bacio timidamente.
 
Mi faccio coraggio e gli rivelo tutto.-Mi piaci, Scorpius. Albus è storia vecchia ormai.- dico mentre appoggio la testa sul suo petto.
 
-Davvero?- mi chiede con una voce e con uno sguardo così contenti che rimango senza parole. E’ bellissimo.
 
-Davvero.- dico mentre chiudo gli occhi.
 
Sento di aver fatto la cosa giusta, lasciando andare Albus. Sarebbe stato troppo complicato mettersi insieme. E infondo, io sono felice così.


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Capitolo 8
*** Visite di Natale. ***


Capitolo Otto.
 
 
 
Sono passati parecchi giorni da quella sera, e io e Scorpius siamo sempre più felici insieme. Le cose tra di noi vanno alla grande e io mi sento per una volta accettata e amata da qualcuno. Tra di noi c’è una forte attrazione fisica, ma non siamo mai andati oltre il bacio. Anche se vorrei tanto andare oltre. Ma tanto. Ne abbiamo parlato, e a quanto pare anche lui vuole, però ha detto testuali parole “Rose, io voglio che la tua prima volta sia perfetta. Ma non credo che tu ora sei pronta per fare un passo del genere. Fidati, aspettiamo un po’ di tempo. Esperienza personale.”
 
Con quel “Esperienza personale” mi ha fatto capire che lui non è più vergine. E questa cosa mi fa semplicemente incazzare come una iena. Devo trovare con chi l’ha persa, lanciargli un paio di Cruciatus e poi, alla fine, quando mi implorerà di ucciderla, la lascerò lì. Una morte lenta e dolorosa. Oh si.
 
Comunque, io e Scorpius, oltre che passare pomeriggi a baciarci, parliamo anche. Non mi sono mai sentita così felice come in questo periodo. Sul serio, Scorpius è un ragazzo d’oro. Peccato che non si può dire lo stesso di suo padre. E’ molto inquietante, ma sono riuscita a piacergli. A Natale, Scorpius mi ha portata (o trascinata, decidete voi. Tanto è uguale)a casa sua. E lì ho potuto fare conoscenza con il glorioso Draco Malfoy.
 
 
 
 
 
Un mese prima.
 
 
 
-Rose, avanti, chiudi quella bocca e vieni!- mi dice uno Scorpius Malfoy piuttosto su di giri.
 
-Scorpius, ma tu abiti in un castello! E’ meraviglioso!- rispondo con un luccichio negli occhi.
 
-Precisamente in una villa.- precisa lui mentre sbuffa divertito per la mia espressione.
 
-Wow.. Ho il fidanzato che vive in un posto super figo e neanche lo apprezza! Io non lo so.. – dico mentre mi fermo di fronte al portone della villa.
 
Scorpius sorride per ragioni note solo a lui, mentre dentro di me sale il panico.
 
-Scorpius.- lo chiamo con voce lamentosa tirandogli la manica del mantello.
 
Lui si gira verso di me continuando a sorridere. –Che c’è?-
 
-Ho paura di non piacere a tuo padre.- ammetto sottovoce guardandomi in giro, improvvisamente imbarazzata.
 
Lui si limita a guardarmi per poi scoppiare a ridere.- Rose, tranquilla. A mio padre non gli piace nessuno! Non corri nessun pericolo.-
 
Se non la smette di ridere lo prendo a pugni, penso mentre cerco di resistere a questo impulso.
 
-E comunque, una Grifondoro coraggiosa come te ha paura di un quarantenne mezzo stempiato?- mi punzecchia mentre io gli lancio un occhiata omicida.
 
-Scorp, io non ho paura di tuo padre, ma di cosa può pensare su di me. Non è che prima di entrare mi potresti dire cosa gli piace a tuo padre? Così farò subito colpo!- chiedo facendogli gli occhi da cucciolo bastonato.
 
-E in cambio che cosa avrò?- chiede malizioso mentre si avvicina pericolosamente al mio viso.
 
Gli do un bacio veloce e poi gli prendo la mano. -Mhh diciamo che sarò disposta a fare tutto ciò che vuoi. Compiti a parte, ovvio.-
 
-D’accordo Rossa, ci sto. Allora, a mio padre gli piacciono le persone intelligenti, spiritose e che sanno rispondergli per le rime. Gli piace leggere romanzi seduto sulla panchina del giardino di casa e anche se non lo ammette, gli piace navigare su Internet. Ama alla follia la torta al cioccolato e gli danno fastidio le persone che si ingozzano durante un pasto. Va sempre a vedere qualche partita di Quidditch , ma non ha una squadra preferita. Però odia a morte i Cannoni, quindi non nominarli per nessuna ragione al mondo. Fine. Questo è tutto ciò che devi sapere su papà. Ora entriamo? Odia i ritardatari.- risponde guardandomi negli occhi mentre io cerco di memorizzare tutto quanto.
 
-D’accordo.. Però non mi lasciare mai da sola con lui, sinceramente mi mette un po’ di ansia.-
 
Lui mi sorride, mi bacia, mi prende per mano ed apre il cancello.
 
Arriva subito un elfo domestico che sembra sul punto di scoppiare a piangere. – Il padroncino è tornato!- dice saltando per la gioia mentre Scorpius mi guarda imbarazzato.
 
-Tibby, puoi prendere le valigie e avvisare mio padre che siamo arrivati, per favore?- chiede Scorpius abbassandosi alla stessa altezza dell’elfo.
 
-Subito! Subito! Sarà tutto fatto padroncino!- e ne se va via di corsa con le valigie di Scorpius sopra la testa.
 
Io alzo un sopracciglio in direzione dell’elfo guardando Scorpius.
 
-Che c’è?- mi chiede sorpreso.
 
-Scherzi? Quell’elfo ti adora! Se gli chiedi di buttarsi da un ponte lo farebbe solo per renderti felice!- dico con un sorrisetto.
 
-Qui tutti gli elfi mi adorano. Sono l’unico che li tratta bene. Sai..mio padre li disprezza ancora un po’..- dice iniziando a camminare.
 
-Scorp?- chiedo avvicinandomi a lui.
 
Lui si gira e mi guarda -Si?-
 
-Mi puoi baciare? Me la sto facendo sotto.- ammetto guardandolo negli occhi
 
Sorride e mi bacia dolcemente.
 
Un colpo di tosse molto ironico arriva dietro di noi, ci giriamo e davanti a me ci sta una persona alta, bionda e che ci sta guardando con un ghigno. E’ uguale a Scorpius, solo un po’ più vecchio. Rimango incantata a guardarlo. Non l’avevo mai visto da così vicino. L’ho sempre visto alla stazione quando andava a prendere Scorpius, e da lontano non mi era mai sembrato niente di che, ma ora che ce l’ho davanti sono rimasta senza parole. E’ un uomo bellissimo.
 
-Ciao papà.- saluta Scorpius mentre abbraccia il padre.
 
-Ciao Scorp, e ciao anche a te Weasley.- dice staccandosi dal figlio per venire a salutarmi. Si avvicina e mi da un bacio sulla guancia.
 
-Salve signor Malfoy.- lo saluto una volta che si è allontanato.
 
Lui mi guarda e poi sfodera un ghigno.- Certo che sei proprio uguale a tua madre. A parte per il colore dei capelli e degli occhi.- dice mentre inizia a camminare per il salone.
 
-Beh, dato che sono sua figlia devo almeno un po’ assomigliargli, lei che dice?- rispondo con un punta di acidità. Non mi è mai piaciuto quando mi dicevano una cosa simile.
 
-E hai anche la sua stessa linguaccia biforcuta!- esclama mentre si siede con grazia su una poltrona. Ci fa cenno di sederci.
 
-Emh papà.. forse è il caso che tu la smetta..- dice Scorpius guardando suo padre negli occhi
 
-Va bene Scorp, però io mi stavo divertendo! Dimmi un po’ Weasley, tuo padre ora che lavoro fa?-
 
-Fa l’Auror insieme a Zio Harry.- rispondo con un po’ di orgoglio.
 
-Ah certo, che sciocco. E’ ovvio che fa lo stesso lavoro che fa San Potter. Quei sono stati sempre appiccicati, in un periodo di scuola ho seriamente pensato che si erano fidanzati dato che non si scollavano mai. Ma poi Potterino ha sposato la Piattola, mentre tuo padre ha sposato la Granger e mi sono dovuto ricredere.- dice mentre sorseggia una bevanda trasparente che non so riconoscere.
 
-Beh si, lo Zio e papà sono sempre stati molto uniti…- rispondo pensierosa
 
-Già.. Sinceramente mi sto ancora chiedendo come abbia fatto tua madre a sopportare quei due dementi per 7 anni di scuola. E’ una santa. Se stavo al suo posto già li avevo uccisi da tempo.- ammette con un sorrisino sulla bocca.
 
Faccio un espressione ironica e Draco mi sorride. -Si una santa.. Come no. La deve vedere quando si arrabbia. In casa scoppia il finimondo!-
 
-Oh ma so benissimo di cosa è capace la Granger quando si arrabbia. Sono sempre stato affascinato da lei e dal suo carattere deciso. Una volta al terzo anno mi aveva dato un pugno nel naso. Bei tempi.- dice nostalgico Malfoy guardandomi negli occhi.
 
-Tranquillo papà, anche Rose è come sua madre. Forse è anche peggio. Una volta ha dato un calcio a Chris Zabini così potente che è stato una settimana a lamentarsi dal dolore.- dice tutto orgoglioso Scorpius.
 
Malfoy posa il bicchiere su un tavolino, si alza e mi prende per mano. Mi piazza davanti a lui e inizia a squadrarmi dalla testa fino ai piedi. In questo momento mi sento leggermente imbarazzata.
 
-Papà.. scusa se ti disturbo ma, cosa stai facendo?- chiede un dubbioso Scorpius.
 
Lui non risponde ma continua a guardarmi.
 
Dopo tre minuti di studi, ha smesso di guardarmi e si è rimesso seduto.- Complimenti Scorp, te la sei scelta proprio bene. Ha carattere, è intelligente e poi di fisico non è niente male..-
 
-Emh grazie..- ringrazia Scorpius mentre mi lancia un sorrisetto.
 
Mi rimetto seduta e proprio in quel momento arriva l’elfo che annuncia che il pranzo è pronto.
 
Draco ha continuato a punzecchiarmi per tutto il pranzo e ogni volta che gli rispondevo per le rime lui sorrideva.
 
Sto aspettando che la Passaporta si attivi per portarmi a casa, quando Malfoy apre bocca.
 
-Ragazzi, voi due avete già fatto sesso?- ci chiede come se niente fosse.
 
Scorpius, che in quel momento stava bevendo un bicchiere d’acqua, lo sputò addosso al padre, mentre io che stavo scendendo le scale, inciampai come una cretina.
 
-Papà, fatti gli affari tuoi!- gli urla Scorpius rosso come un peperone.
 
-Ma dai, non fare il timido come al tuo solito. E’ una cosa normale il sesso, io alla vostra età ero già piuttosto attivo. Sai Weasley, nel sesto anno mi volevo fare tua madre, e quando gliel’ho chiesto lei mi ha Schiantato. Ho sempre amato il suo carattere dolce ed amabile.- dice ironico Malfoy, facendomi ridere.
 
Scorpius ci guarda come se siamo due pazzi.- Ma io dico, ma vi pare normale fare discorsi del genere e poi riderci anche su? Siete due maniaci!-
 
Io e Malfoy ci guardiamo e poi scoppiamo a ridere un'altra volta.
 
-Ah lasciamo perdere. Siete due cause perse.- dice Scorpius offeso.
 
Quando vedo che la Passaporta può essere presa, mi avvicino a Scorpius e lo bacio. – Ci vediamo tra una settimana. Mi mancherai.-
 
-Rosie, ci possiamo scrivere, lo sai? Mi mancherai anche tu. Tantissimo.- dice lui mentre mi da una carezza sulla guancia.
 
-Mi dispiace sempre interrompere questi momenti romantici, però Weasley ti devi muovere. La Passaporta non ti può aspettare in eterno.- dice con un tono di voce finto dispiaciuto Malfoy.
 
Mi stacco da Scorpius e vado a salutare Malfoy senior. – E’ stato un piacere conoscerla Signor Malfoy.-
 
-Avanti Weasley, ora mi puoi anche dare del tu. Non stiamo più nel Medioevo.- risponde mentre mi bacia la guancia destra,- Spero di vederci presto, così potremo prendere di nuovo in giro mio figlio insieme.-
 
-Ci conti!- rispondo mettendo un dito su una tazza da thè.
 
Arrivo direttamente nel salotto di casa mia, e mio padre mi viene incontro preoccupato.
 
-Che cosa ha fatto quel viscido di Malfoy? Ti ha fatto del male?- chiede subito mio padre
 
-Stai calmo Ronald, è tornata viva e vegeta come puoi vedere.- risponde con tono acido mia mamma mentre mi viene in contro per abbracciarmi. –Come è andata?- mi chiede, ignorando alla grande i borbottii di mio padre.
 
-E’ andata benone! Sai, Draco alla fine non è così male…- rispondo mentre mi butto sul divano.
 
Mio padre si è alzato in piedi di scatto.- Hai sentito tesoro? Già lo chiama “Draco”! Quel furetto maledetto ha cambiato Rose! La mia bambina!-
 
Mia madre alza gli occhi al cielo e prima di rispondergli prende un bel respiro.- Si, tesoro, ho sentito. Però se non la smetterai di fare così giuro su Merlino che un Cruciatus non lo te lo toglie nessuno!- dice minacciosa mamma.
 
-Mamma ti dispiace se vado a dormire? Sono parecchio stanca..- dico sbadigliando.
 
Si avvicina e mi da un bacio sulla fronte. -Certo amore, parliamo domani mattina. Buona notte.-
 
Mi alzo e vado verso le scale. -Notte.-
 
Arrivo in camera mia, mi metto sul letto e mi addormento subito, completamente esausta.


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Capitolo 9
*** Zucche e Gioco della bottiglia. ***


Capitolo Nove.
 
 
 
 
<< Rose, svegliati! >> urla una voce che mi è vagamente familiare.
 
Apro gli occhi e vedo che davanti a me c’è un Albus Potter piuttosto agitato.
 
<< Mmmh.. che vuoi Al? >> chiedo rigirandomi nel letto e chiudendo di nuovo gli occhi.
 
<< Rose è Lunedì. Sono le 8 meno dieci. E tu sai chi abbiamo il Lunedì mattina alle prime ore sia io che tu, vero? >> dice Albus mentre inizia a togliermi le coperte e ad aprire le tende.
 
<< Emh.. abbiamo qualche materia noiosa per caso? >> chiedo continuando a stare sdraiata.
 
<< Cazzo Rose abbiamo Trasfigurazione! Se arriviamo tardi la McGrannit ci ammazza! >> sbraita Al correndo come un pazzo per tutta la stanza.
 
Dopo che sono passati alcuni secondi sbarro gli occhi e mi tiro su di scatto. << Cazzo! Mi potevi svegliare prima brutto deficiente? >>
 
<< Guarda che io ti stavo aspettando in Sala Grande e poi quando ho visto che stavi facendo ritardo mi sono preoccupato e sono venuto fino a questa fottuta torre per svegliarti! >> risponde incazzato Albus mentre infila i libri dentro la mia borsa, << Muoviti! Ti ho messo la divisa nel bagno. Scorpius ci sta tenendo i posti. >>
 
Schizzo veloce al bagno e in due minuti sono vestita e pettinata. Afferro la borsa, prendo per mano Albus e usciamo dal dormitorio correndo come due matti.
 
<< Se finiremo a fare i spazzini per Diagon Alley è solo colpa di questo tuo ritardo! La Mc ci caccerà a calci nel culo da Hogwarts! >> dice Albus con me che gli corro dietro.
 
<< Vuoi stare zitto per almeno due secondi? Mi hai rimbambita già di prima mattina! >> urlo leggermente inacidita per questo bel risveglio.
 
Ma Albus continua imperterrito con la sua lagna. << Mio padre mi caccerà di casa, mia madre mi lancerà qualche fattura, James mi prenderà per il culo fino alla morte, Lily mi dirà “te l’avevo detto” con quel suo tono odioso e Scorpius non mi vorrà più come amico. Sarà la mia fine. >>
 
Supero Albus e lo blocco. << Se non la smetti di lamentarti ti giuro su Merlino che ti appendo sulla Torre di Astronomia nudo come un verme nella sera che i Serpeverde del settimo hanno Astronomia. Vedi un po’ tu. >>
 
Al deglutisce. Siamo in pochi a sapere che ha paura di quei tizi grossi come gorilla di Serpeverde del settimo anno. E pare che il ricatto funziona dato che finalmente ha chiuso quella boccaccia.
 
Alla fine arriviamo appena in tempo e la Mc ci guarda male solo per un secondo e ci fa cenno di sederci.
 
Ci mettiamo seduti nell’unico banco vuoto dove ci sta Scorpius che tira un sospiro di sollievo.
 
<< Questa giornata è iniziata male, molto male. >> sussurro a Scorpius mentre apro la borsa e tiro fuori il libro.
 
<< Mh, se lo dici tu. >> mi risponde lui senza entusiasmo.
 
Perché Scorpius è diventato all’improvviso così freddo con me? Che cosa gli ho fatto?, penso.
 
<< Hey Al, che ti succede? >> chiede subito dopo Scorpius ignorandomi alla grande.
 
Mi giro verso Al e vedo che è diventato completamente bianco. << Al? Tutto okay? >> chiedo preoccupata dato che ora ha iniziato a fissare il vuoto con aria assente.
 
Lui alza lo sguardo su di noi e ci sorride. << Si, certo. Tutto okay. Stavo solo pensando. >>
 
<< Sei sicuro? No perché prima mi eri sembrato stan.. >>
 
<< Sto bene. >> taglia corto Al.
 
Alzando le spalle mi giro e inizio a prestare attenzione alle chiacchiere della Mc.
 
<< Quindi ragazzi, in base a quello che vi ho appena spiegato, oggi proverete a trasfigurare la vostra testa in una zucca. Su forza, provate! >> dice la McGrannit iniziando a fare il giro dei tavoli.
 
Perfetto, non ho sentito la spiegazione e non so fare un cazzo. Una T garantita, penso con orrore.
 
Mi giro istintivamente verso Scorpius così almeno posso copiare il suo incantesimo e vedo che lui è già all’opera. Alza leggermente la testa dal libro e mi chiede sottovoce irritato un: “Che c’è?”
 
Sussurro un “Niente” e mi giro alla mia sinistra dove ci sta quel decerebrato di mio cugino. Con orrore vedo che si sta girando intorno e sta chiedendo qual’era l’incantesimo da usare.
 
Beh almeno non sarò l’unica a prendere una T. Bella consolazione, penso.
 
Con un vago senso di panico vedo la Mc avvicinarsi al nostro tavolo e chiedere fiduciosa a Scorpius l’incantesimo. Lui esegue alla perfezione questo maledetto incantesimo e la sua testa diventa una zucca. La vecchia si congratula con lui e passa a me.
 
<< Avanti Weasley, fammi vedere l’incantesimo. >>
 
Ricordando che prima ho sentito Zabini sussurrare ad Al che l’incantesimo si chiamava tipo “Melofor” o una cosa del genere, recito l’incantesimo non verbalmente sperando con tutte le forze di non dover strangolare Zabini alla fine della lezione. Una luce accecante abbaglia tutti e io sto prendendo la stessa forma di una zucca. Tutti iniziano a ridere e la Mc si batte una mano in fronte.
 
<< Weasley! Che cosa ha combinato? Sta diventando una zucca! Ha sbagliato incantesimo. E’ “Melofors”, non “Melofor”. >> mi sgrida la McGrannit, << Avanti, avvicinati. >> dice minacciosa sventolandomi la sua bacchetta sotto il naso.
 
Con la paura che mi può lanciare un Crucio da un momento all’altro o che mi può ficcare quella bacchetta in posti poco piacevoli, mi avvicino lentamente. Mentre sto diventando sempre più grossa e sempre più arancione, lei con un sospiro mi tocca la testa con la punta della bacchetta e torno alla mia forma originaria.
 
<< Grazie. >> sussurro in direzione della mia amatissima professoressa.
 
<< E’ mio dovere Weasley. >> risponde rigida lei, << Beh ragazzi, dato che la campanella sta per suonare per il pranzo direi che può bastare per oggi. Voglio per Mercoledì che rispondete alle domande che stanno sulla lavagna riguardanti l’incanto Melofors. Non accetto nessuna scusa, ha capito bene Signor Zabini? Niente scuse banali del tipo che Pix gli ha rubato le pergamene per fargli uno scherzo. Non sono una cretina come lei può pensare. Forza, uscite! >>
 
 
 
 
Stiamo in Sala Grande per pranzo e mi girano leggermente le pluffe.
 
<< Avanti Rosie, perché stai così? >> chiedono all’unisco James e Lily notando il mio malumore.
 
Mi giro verso di loro con aria assassina. << Sto così perché ho il ciclo, oggi mi sono trasformata in una fottuta zucca davanti a tutti e Scorpius non mi ha ancora salutata in modo decente! >>
 
Prendo la borsa da sotto il tavolo e me ne vado via a passo di marcia.
 
<< Weasley! Fermati! >> qualcuno mi sta chiamando, ma io continuo a camminare fino ad arrivare davanti alla Signora Grassa. Pronuncio la parola d’ordine ma una persona mi tocca la spalla e quindi mi giro per vedere chi è che mi rompe.
 
<< Zabini che vuoi? >> chiedo brusca mentre lui fa un sorrisone.
 
<< Gentile come sempre vero dolcezza? >> chiede facendomi l’occhiolino.
 
<< Zab se non la smetti ti crucio. Vai al punto che non ho tempo da perdere. >> dico scocciata.
 
Lui sospira teatralmente e mi mette una mano sulla spalla ma grazie ad un mio sguardo assassino la leva subito. << Mia cara Rose, ti devo informare di una cosa terribile che è accaduta ieri sera nella nostra sala comune. >>
 
<< E cioè? >> chiedo controvoglia mentre mi appoggio sul muro incrociando le braccia.
 
<< Scorpius ti ha tradita. >> spara con noncuranza, << Con la Nott. >>
 
Sbarro gli occhi per un secondo e, inaspettatamente, annuisco.
 
<< Si ma Weasl… >> inizia a dire lui ma si zittisce subito.
 
<< Ora capisco… >> dico sottovoce mentre Chris mi guarda con sguardo interrogativo.
 
<< Emh, cosa hai capito? >> chiede Chris avvicinandosi a me.
 
<< Il motivo per cui Scorpius era freddo con me stamattina. Semplice, mi vuole mollare per la Nott e non sa come fare. >> dico con l’aria di chi la sa lunga.
 
Lui alza un sopracciglio. << Ah certo, mi stavo dimenticando di voi ragazze con le vostre intuizioni geniali alla Albus Silente. >> dice ironico.
 
<< Perché scusa?E’ così, fidati! Era strano da giorni e non riuscivo a capire il motivo, e adesso lo so. >>
 
<< Si okay dolcezza, non ci sei proprio. Stava giocando ad un gioco babbano chiamato tipo il Gioco del boccale o della fiala.. Si gioca che si fa ruotare questo coso e chi .. >> inizia a spiegare Chris.
 
<< Zab, lo conosco come gioco e si chiama il Gioco della bottiglia. >> rispondo con aria saccente.
 
Lui annuisce e mi sorride. << Ah ecco brava! Si chiama così! Comunque, fatto sta che Scorpius poteva scegliere se baciare la Nott tre volte o ritirarsi dal gioco e lui ha scelto di baciare la Nott! >>
 
All’improvviso mi viene da vomitare. << Scusami, ma vado in camera mia. Ci vediamo eh.. >> e attraverso il buco del ritratto della Signora Grassa.
 
Mi metto sul letto, chiudo gli occhi e salto tutte le lezioni del pomeriggio. Non ho voglia di vedere nessuno. Ancora una volta l’amore mi ha fatto soffrire. E io ho deciso di smettere di versare lacrime per dei ragazzi idioti. Voglio cambiare, voglio essere diversa. Voglio diventare come una di quelle ragazze di Serpeverde super superficiali, che niente e nessuno le ferisce. Perché io sono stufa di essere Rose Weasley la frignona.


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Capitolo 10
*** Lacrime di gioia. ***


Capitolo Dieci.
 
 
 
 
 
 
<< Non va bene, non va affatto bene. >> Stiamo aspettando che arrivi l’ora di cena e Lily, seduta nel mio letto, sta borbottando questa frase da almeno dieci minuti.
 
Sbuffo e chiudo di scatto il libro di Pozioni. << Lils, si può sapere cosa non va affatto bene? >> chiedo mentre mi siedo accanto a lei.
 
Lei alza lo sguardo e lo punta su di me. << Rosie, le nostre vite non vanno affatto bene! Avanti, tu sei stata mollata da Malfoy per quella sciacquetta della Nott mentre io sbavo senza ritegno su Zabini da sempre. Sia io che te abbiamo perso la nostra solita vitalità, tutti a parte i nostri cugini ci ignorano e come se non bastasse tutto questo stiamo anche andando male a scuola. Secondo te queste sono vite gratificanti? >> si alza e inizia a camminare per tutta la stanza in tondo.
 
Ah, si. Malfoy. Ci siamo lasciati, beh.. mi ha lasciata giusto una settimana fa. Con un biglietto. Non ha avuto neanche il coraggio di raccontarmi tutto quanto in faccia. Stupido purosangue platinato. E io che pensavo che era diverso. Pff, stronzate.
 
Mi alzo anch’io e sbotto, incapace di sopportare ancora le sue lagne. << Ora basta. E’ inutile lamentarsi e piagnucolare! Bisogna iniziare a farsi una vita decente perché io non accetto che nella scala di popolarità di Hogwarts siamo nello stesso piano di Mirtilla Malcontenta! Non va bene! Siamo o no le figlie dei salvatori del mondo magico? Dovrebbero leccarci il culo a morte solo per un nostro sguardo! Beh, è ora che tutti questi zoticoni che stanno qui dentro iniziano ad imparare di chi sono Rose Weasley e Lily Potter! >> esclamo fiduciosa.
 
Lei continua a camminare in tondo e sembra riflettere sulle mie parole. << Non so… >>
 
<< Avanti non farti pregare! Se iniziamo a comportarci diversamente forse inizieranno a notarci e stai sicura che Zabini metterà i suoi occhiacci perversi su di te! >> mi avvicino a lei e le sorrido incoraggiante.
 
Giocare la carta di Chris è stato un colpo da maestro. Appena metto in mezzo in un discorso il caro e vecchio Zabini, Lily si addolcisce tutta quanta. E pare che anche questa volta ha funzionato la mia strategia perché mi sta sorridendo di rimando. << Okay! Mi hai convinta! >>
 
Le regalo un sorrisone non prima di averla abbracciata forte. << Oh lo sai che ti voglio bene cuginetta? Forza andiamo a cena! Magari incontriamo per strada Zabini… >> dico mentre la prendo a braccetto.
 
Sempre a braccetto scendiamo le grandi scalinate e arriviamo nel corridoio della Sala Grande fino a quando Lily mi tira la manica del mantello e inizia a sistemarsi i capelli nervosamente. Brutto segno. Quando fa così significa che nelle vicinanze ci sta Zabini. E infatti davanti a noi sta arrivando un Chris Zabini piuttosto giù di corda, con lo sguardo verso il basso.
 
<< Hey Chris, come va? >> chiedo allegra mentre Chris si avvicina a noi e inizia a fissarci. Appena incontra lo sguardo di mia cugina nel suo volto si apre un sorriso. Lily a momenti mi sviene addosso.
 
<< Ah ciao ragazze. Onestamente va un po’ di schifo. E voi? >> risponde rivolgendosi soprattutto a Lily. Tiro la manica del suo mantello per fargli capire che se vuole può rispondere lei.
 
<< Emh… Va tutto alla grande! Vero Rosie? >> dice Lily stringendosi sempre di più su di me. Sta tremando come una foglia. Decido di darle una possibilità di parlare con lui da sola.
 
<< Ovvio. Sentite io vado a cena, vi lascio. A dopo ! >> annuncio staccandomi dal braccio di Lily. Lei mi guarda con un misto di paura e di gratitudine.
 
<< D’accordo Grifondoro, ci vediamo in giro.. e mi raccomando, non stare troppo giù per quel deficiente di Malfoy!  >> mi saluta Chris mentre mi bacia la guancia.
 
Cammino a passo deciso fino a quando non trovo una colonna, mi ci nascondo dietro e inizio ad ascoltare la conversazione di Lily e Chris giusto per vedere se devo tirare fuori Lily dalle grinfie del principino.
 
<< Allora Potter, ti posso fare una domanda? >> sento che chiede Zabini.
 
Passano alcuni secondi prima che Lily risponde. << Beh dipende. Se mi stai chiedendo se ti posso aiutare a nascondere il corpo della McGranitt lo farò con molto piacere. >> dice Lily con voce pacata.
 
Sento una risata. << Mmh, no mi dispiace. La domanda è completamente diversa. Ce l’hai un ragazzo? >>
 
<< No. >> risponde un po’ troppo velocemente Lily.
 
<< Quindi se ti bacio non succede nulla, giusto? >> chiede Zabini con voce seducente.
 
<< Giusto. >> risponde mia cugina con un filo di voce. E poi silenzio. Immagino che si stiano dando da fare e quindi levo le tende. Non voglio vederli pomiciare. Mi farebbe alquanto schifo. Quindi decido di passare nel bagno delle femmine, giusto per darmi una rinfrescatina e per dare del tempo a loro di finire i loro affari. Arrivo nel corridoio dei bagni e sento dei singhiozzi. Inizio a camminare più veloce e noto che mentre mi avvicino al bagno dei maschi i singhiozzi aumentano di volume. In silenzio sbircio dalla porta del bagno e trovo seduto per terra con un mare di fazzoletti di carta buttati intorno a lui Hugo. Apro con uno strattone la porta ed entro con passo sicuro. Mi piazzo davanti a lui e prendo il suo viso tra le mani.
 
<< Che diavolo è successo? >> gli chiedo preoccupata. Non l’ho mai visto così. Nemmeno quando da piccoli stavamo litigando e l’ho chiuso dentro alla mansarda al buio per vendetta.
 
Lui si asciuga frettolosamente le lacrime con il dorso della mano e mi guarda negli occhi. << La mia ragazza mi ha lasciato perché io sono innamorato di un’altra persona. >>
 
<< Ma se a te non piaceva la tua ragazza allora perché stai piangendo? >> chiedo perplessa.
 
<< Rose, ti è mai piaciuta una persona sbagliata? Una persona che non ti ha mai filato di pezza in quel senso?  Una persona che ti reputa solo un amico? >> chiede a sua volta lui.
 
Ripenso ad Albus. Ripenso a Malfoy. << Si. Due volte. Ma.. posso sapere di chi ti sei innamorato per stare così male? >>
 
<< Se te lo dico prometti che non lo dirai a nessuno? E’ una cosa piuttosto imbarazzante.. >> chiede con voce lamentosa.
 
<< D’accordo. Giuro. Avanti fratellino, sputa il rospo. >> prometto con un sorriso.
 
Lui mi guarda per un momento prima di rispondere. << Sono innamorato di Lily. E prima l’ho vista sbaciucchiarsi con entusiasmo quel belloccio di Zabini. >>
 
<< Ah.. >> dico senza sapere bene cosa dire.
 
Ah. Dalla mia mente geniale in un momento del bisogno come questo è uscito solo un Ah.
 
<< Lo so che è una follia. Innamorarsi di una cugina… quanto sono idiota. >> risponde tutto sconsolato Hugo.
 
Dato che lui sta mezzo depresso, ho deciso di informarlo che non è l’unico idiota che si è mai innamorato di un cugino. << A me piaceva Albus. E anche tanto. >> rivelo su due piedi. Lui era l’unico della famiglia a non saperlo (a parte mio padre, ovvio.). Lo sapeva addirittura mia madre!
 
<< Lo immaginavo..  Lo guardavi come se era un pasticcino di Nonna Granger.. >> Tira su con il naso e mi guarda, << Tu lo amavi, vero? >>
 
Prendo un bel respiro e annuisco. << L’ho amato davvero tanto. >>
 
Si sente un colpo di tosse e io e Hugo ci giriamo contemporaneamente.
 
<< Scusate non volevo interrompervi. >> E’ Scorpius.
 
Lo guardo con disgusto e mi alzo per andarmene ma Hugo mi ferma con un braccio. << Ferma. Tu rimani qua. E’ lui che se ne deve andare. >> dice a me.
 
Poi si rivolge a Scorpius. << Malfoy perché non te ne torni a fanculo con Isabelle Nott? Io e mia sorella stiamo parlando di cose importanti. >> dice mio fratello alzandosi in tutta la sua statura, << Avvicinati a lei  – e mi indica - e giuro su Silente che ti spacco la faccia a suon di cazzotti! >>
 
<< Weasley, non ho paura di te e non voglio litigare, quindi me ne vado. >> dice lui, apre la porta e se ne va.
 
Mi giro verso Hugo e gli sorrido. << Grazie. Senti io vado a cena, tu che fai? >>
 
<< Resto qui. Non voglio vedere Lily. Non ce la faccio. >> Hugo si rimette seduto e si soffia il naso.
 
<< D’accordo. Allora io vado. Ci vediamo più tardi. >> Apro la porta e vado dritta dritta in Sala Grande.
 
Arrivo in Sala e mi vado a sedere al mio solito posto. Poso di malagrazia la borsa per terra e inizio a mangiare come un maiale. L’incontro con Scorpius mi ha all’improvviso innervosita e incazzata.
 
<< Emh.. E’ successo qualcosa? >> chiede Fred notando con quanta ferocia ho infilzato una patata arrosto.
 
Mi giro verso di lui e gli sorrido velenosa. << Ma certo. Va tutto a meraviglia. Ho incontrato il mio ex ragazzo e ora mi girano le pluffe in una maniera assurda. E neanche a dire che ho il ciclo! >>
 
Fred sospira e si mette vicino a me. Io gli lancio un occhiataccia per fargli capire che non sono in vena dei suoi soliti stupidissimi scherzi e lui pare capire perché si allontana.
 
<< Maledetto purosangue da 1.80 platinato dei miei stivali. >> continuo a borbottare mentre mi infilo in bocca una quantità di cibo scandalosa.
 
<< Hey Rosie! Come va? >> chiede James arrivando con la sua scopa in spalla e sedendosi nel posto libero alla mia sinistra. Fred chiude gli occhi e sussurra a Molly che le sta accanto un “Ci siamo..”.
 
Io, che in quel momento stavo bevendo, poso con forza il calice sul tavolo facendo spargere pezzi di patate per tutto il tavolo e facendo saltare dalla paura i primini mentre James si sposta da me lentamente.
 
<< Okay, ti girano.. Ma perché? >> continua a chiedere quel cretino di mio cugino.
 
Prendo un bel respiro cercando di reprimere l’istinto di strozzarlo con le mie stesse mani.
 
Fred che fino in quel momento ha assistito a questa scenetta in silenzio con gli occhi chiusi, interviene. << Jamie, ti prego, stai zitto. >>
 
James si gira verso di lui e gli fa un sorriso da ebete. << Perché? >>
 
Chiudo di scatto gli occhi e mi alzo sbattendo le mani sul tavolo. << Perché sennò ti strozzo con le mie mani e poi ti appendo al Platano Picchiatore con solo le mutande con i colori di Serpeverde e con scritto in faccia “Sono un cretino e ne sono consapevole!” >> raccatto tutta la mia roba e me ne vado lasciando James con uno sguardo pietrificato e Fred con una mano sulla faccia.
 
Vado a passo di marcia fino alla Torre, arrivo in camera mia e ci trovo Albus che guarda fuori dalla finestra.
 
<< Al, perché stai qua? >> chiedo buttando la borsa sul letto.
 
Lui si gira verso di me e mi sorride. << Ciao Rosie. Volevo solo stare un po’ con la mia cuginetta preferita. >>
 
Alla vista di quel sorriso mi sciolgo. Ma quanto può essere bello quando sorride? Ma aspetta, perché sto pensando certe cose?
 
<< Ah ok. >> dico sedendomi sul letto, << Vieni qua. >> e gli faccio cenno di venire.
 
Si siede vicinissimo a me e il mio battito cardiaco inizia a galoppare.
 
<< Emh.. Con Victoria come va? >> chiedo cercando di rompere quel silenzio imbarazzante.
 
<< Ci siamo lasciati. Oggi pomeriggio. Si è accorta che avevo la testa da un’altra parte. >> dice con tranquillità.
 
<< Non la ami più? >> chiedo cercando con tutte le forze di non arrossire.
 
<< No. Non l’ho mai amata ma l’ho capito solo ora. Prima pensavo di essere innamorato perso di lei ma ho capito che non era affatto vero. Stavo solo cercando di dimenticarti, ancora una volta. E ancora una volta non ci sono riuscito. Rosie, tu sei parte di me. Non posso dimenticarti. E anche se ora tu sei andata avanti e hai voltato completamente pagina io continuerò ad amarti lo stesso, fino alla fine. >> ammette prendendomi le mani e baciandole con dolcezza.
 
Io sono paralizzata. Non so che dire. Albus pare prendere coraggio e si avvicina a me, sempre di più. Con il battito che pare impazzito mi avvicino anch’io e le nostre labbra si toccano solo per un momento. Mi allontano e solo ora mi accorgo di aver chiuso gli occhi. Albus apre lentamente gli occhi per poi puntarli sulle mie labbra. Mi va stendere sul letto con lui sopra di me e mi bacia, ma questa volta è un vero bacio. Mentre sento la sua lingua calda contro la mia, dentro di me il mio cervello ha fatto le valigie ed è partito. Animata da un strano sentimento, capovolgo la situazione ritrovandomi seduta all’amazzone su di lui. In un secondo il nostro bacio diventa più passionale e io sento l’esigenza di avere di più, quindi inizio a sbottonargli la camicia con urgenza. Non so cosa mi stia prendendo, ma all’improvviso ho voglia di sentire il suo corpo contro il mio. Ed è quello che sta succedendo perché Albus è riuscito a sganciare il mio reggiseno e ora siamo nudi uno di fronte all’altra, accaldati ed eccitati. Mentre Al mi butta letteralmente su di me facendomi sbattere la schiena violentamente sul letto e mi guarda, io inizio a baciargli il collo. Tempo pochi secondi e Albus sta riempiendo la stanza con i suoi gemiti, fino a quando non sentiamo qualcuno bussare alla porta. Si apre ed entra una Lily su di giri. Ma appena ci vede completamente nudi nello stesso letto, con i capelli scompigliati e il volto rosso, lei caccia un urlo e schizza via dalla camera rossa per la vergogna. Ci stacchiamo lentamente e iniziamo a ridere come due scemi.
 
<< Penso che aver visto suo fratello nudo come un verme con la sua migliore amica nonché sua cugina nello stesso letto deve averla traumatizzata. >> dice Albus mentre mi sorride.
 
<< Lo penso anch’io..  Non so se hai notato ma il suo sguardo si è soffermato un po’ troppo sul tuo sedere. >> dico scherzosamente iniziando a rivestirmi.
 
Lui mi guarda e mi prende dalla mano la mia gonna. << Hey, che stai facendo? >>
 
<< Mi pare un po’ ovvio. Mi sto vestendo per andare in Sala comune. >> dico con un tono di voce che assomiglia terribilmente a quello che usa mia madre quando spiega qualcosa.
 
Al mi guarda con lo sguardo da cucciolo. << E mi pianti in asso solo per andare in quella Sala piena zeppa di Grifondoro attratti da te? Tu lo sai che ho beccato Finnigan l’altro giorno che ti fissava il culo? E che ho visto in che maniera ti guardano James e Fred? >>
 
Lo abbraccio di slancio. Adoro quando fa il geloso. << Ma ti senti? Sei geloso addirittura di tuo fratello e di nostro cugino! >>
 
Lui abbassa lo sguardo e borbotta qualcosa che assomiglia a “Non solo di loro.”.
 
<< Senti, forse è il caso che tu te ne torni in quella fogna di Serpeverde. Non voglio che gli altri iniziano a pensare male. Magari si mettono in testa l’idea che noi due stavamo facendo sesso.. >> dico mentre lo bacio per convincerlo.
 
<< Ma scusa, se non entrava quella impicciona di mia sorella a quest’ora sia io che te non eravamo più vergini! Quindi se pensano queste cose chissene frega. >> risponde baciandomi a sua volta.
 
Alzo di scatto la testa e lo guardo negli occhi. << Sbaglio o hai detto che tu sei vergine? >>
 
<< Non sbagli. >> risponde Al abbassando lo sguardo, tutto rosso per la vergogna.
 
<< E com’è che non l’hai fatto con Victoria? >> chiedo piuttosto curiosa.
 
<< Non era te. >> risponde continuando a guardare il pavimento.
 
Lo abbraccio - o meglio, lo stritolo- e poi gli sussurro all’orecchio. << Non avrei mai immaginato che tu eri così dolce. Però chi ti dice che io sono ancora vergine? >>
 
Sento che si irrigidisce e mi lancia un occhiata penetrante. << Pff, pensi di fregarmi? So benissimo che sei ancora vergine. E poi, con chi la dovevi perdere la verginità, scusa? Con Scorpius? Ma per favore! >>
 
Sospiro. << D’accordo, hai ragione. Sono ancora vergine. Però una volta con Scorpius eravamo vicinissimi per farlo. >> dico con una punta di acidità. Parlare di Scorpius mi fa sempre incazzare e ricordare tutte le cose che abbiamo fatto insieme mi fa ancora male.
 
Albus mi bacia dolcemente come non aveva mai fatto. Rispondo al bacio mentre lui cerca di togliermi di nuovo la camicetta.
 
Interrompo il bacio, sposto le sue mani dai bottoni della camicia e gli sorrido. << No. Per oggi abbiamo fatto anche troppo, non pensi? >>
 
Albus si stacca da me e mi regala un sorriso stupendo. << Va bene, va bene! Me ne ritorno nella “fogna” come la chiami tu, contenta? Così Finnigan può sbavare sul tuo sedere anche stasera. >>
 
<< Bravo così mi piaci! >> gli dico mentre vado in bagno e mi sciacquo il viso.
 
Quando apro la porta del bagno mi ritrovo Al seduto sul mio letto tutto vestito e pettinato. << Ora vado. Domani abbiamo insieme Erbologia e Storia della Magia. Ti passo a prendere alle otto così facciamo il tragitto della Sala Grande insieme? >>
 
Lo bacio velocemente e annuisco. << A domani Al. >> dico con Albus che apre la porta della mia camera e mi sorride.
 
<< A domani Rosie. >> e se ne va.
 
Mi butto sul letto e ripenso a tutto ciò che è successo e a quello che poteva succedere. Se non entrava Lily con il suo tempismo io e Albus avremmo fatto l’amore! Ancora non me ne rendo conto. Lui e Victoria si sono mollati per me! E ora io e Al siamo… che cosa siamo di preciso? Fidanzati? Amici? Migliori amici? O qualcosa di più? Non è stato molto chiaro a proposito. Domani dovrò chiarire con lui questa cosa. Anche perché sennò io impazzisco.
 
Sento un delicato bussare alla porta e senza rendermene conto ho detto “Avanti.”.
 
Lily si mette davanti a me e mi guarda.
 
<< Si?>> chiedo mentre lei continua a fissarmi con una strana espressione.
 
<< Rose! Diventeremo delle parenti! E’ meraviglioso! >> esplode Lily abbracciandomi con entusiasmo.
 
<< Emh.. Zabini ti ha fatto per caso il lavaggio del cervello? >> chiedo dubbiosa notando lo sguardo da folle che ha.
 
Lei ride. << Ma no! Ah ti devo raccontare di Chris.. Ma prima voglio sapere tutto di te e di mio fratello! >>
 
<< Come avrai notato tu stessa prima.. Io e Albus… emh… >> dico iniziando a impicciarmi con le parole.
 
<< Siete fidanzati, l’ho capito. >> Lily si mette a gambe incrociate e raccoglie i suoi capelli rossi in una coda.
 
<< Emh.. Non esattamente. In realtà non lo so nemmeno io che cosa siamo io e Albus. >> rispondo pensierosa.
 
<< Mi pare ovvio che siete fidanzati. Avete fatto sesso! >> dice con voce eccitata Lily.
 
<< No, ti stai sbagliando. Noi stavamo per fare l’amore ma alla fine non abbiamo fatto più nulla. >> rispondo con sincerità.
 
<< Oh.. Io pensavo … >> dice Lily delusa.
 
<< Vabbè, ora dimmi tu di Zabini. >> mi metto seduta un po’ meglio e raccolgo anch’io i capelli ma faccio una cipollina.
 
Lo sguardo di Lily si accende subito. << Ci siamo baciati! Cioè, lui mi ha baciata! E ora siamo ufficialmente insieme. Mi ha confessato che gli sono sempre piaciuta fin da quando al mio smistamento sono caduta e ho fatto rotolare il Cappello Parlante per tutta la Sala Grande facendo ridere tutti. Ha detto che lì ha pensato che ero una ragazza simpatica. Ci pensi? Il famoso Chris Zabini è innamorato di me! Ah sono così felice Rosie. Non mi pare vero. >>
 
Gli sorrido e l’abbraccio forte. << Sono così contenta per te Lils! >>
 
<< E io per te. Finalmente quel zuccone di mio fratello ha aperto gli occhi e si è reso conto di che persona meravigliosa sei. >> dice con le lacrime agli occhi.
 
Non resisto e l’abbraccio di nuovo. E passiamo così la notte. Tra lacrime di gioia e abbracci.


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Capitolo 11
*** Sospiri. ***


Capitolo Undici.
 
 
 
 
 
<< Forza Rose muoviti! >>
 
Come al solito è mattina e io e Al siamo in ritardo. Stiamo correndo come pazzi per tutti i corridoi per arrivare nell’aula di Pozioni.
 
<< Al rallenta, non riesco a starti dietro se continui a correre così! >> mi lamento cercando di correre veloce.
 
Al sbuffa, si gira verso di me continuando a correre e mi sorride. << E’ mai possibile che ogni mattina tocca fare sempre le cor…>> ma inciampa su qualcosa e cade.
 
Allarmata mi fiondo su di lui e vedo che tiene gli occhi chiusi. << Al? Stai bene? >>
 
Apre piano gli occhi, li punta sul soffitto e sospira.
 
<< Credo che ho preso una storta.. >> dice continuando a fissare il soffitto.
 
Gli sposto i capelli dagli occhi e mi avvicino. << Forse è meglio se ti porto in Infermeria. >> annuncio con tono autoritario.
 
Albus si mette seduto e fa no con la testa. << Tranquilla, ora mi passa. Mi è già successo. Guarda, già mi sento meglio! >>
 
Lo guardo sospettosa negli occhi, cercando di capire se mente o no, ma i suoi occhi sono tremendamente sinceri.
 
<< D’accordo, ma ti devo portare nel tuo dormitorio così potrai riposarti. Ci penserò io a spiegare la situazione a Lumacorno. >>
 
<< No ce la faccio, andiamo. >> afferma alzandosi in piedi.
 
Arriviamo in classe con trenta cinque minuti di ritardo e una volta inventate una marea di scuse per il ritardo, il vecchio professore ci fa entrare in classe con un sorriso bonario.
 
Io e Al ci mettiamo seduti al nostro solito tavolo vicino a Zabini e Charlotte Lightwood* di Grifondoro.
 
Chris alza lo sguardo su di noi e ci guarda malizioso. << Hey piccioncini che avete combinato in tutto questo tempo? Non eravate neanche a colazione… >> dice mescolando con aria annoiata dentro al suo calderone.
 
Charlotte gli tira in testa il libro di Pozioni e sospira. << Possibile che fai sempre così? Ma perché ho un cugino così idiota? >>
 
Ah giusto. Loro due sono cugini. Li guardo per un secondo e mentalmente alzo gli occhi al cielo. Mentre leggo la pozione di oggi e tutti gli ingredienti sulla lavagna, sento Charlotte e Chris che bisticciano come al solito.
 
Mi alzo sbuffando e vado a prendere gli ingredienti elencati. Mentre cerco un ingrediente che puntualmente non trovo, sento qualcuno che si avvicina ma non ci faccio caso. Sarà qualcuno che è venuto a prendere un ingrediente all’ultimo secondo. Ma quando sento qualcuno che mi tocca la spalla mi giro di scatto e mi ritrovo davanti Scorpius.
 
<< Ah, sei tu.  >> constato indifferente mentre riprendo la ricerca dell’ingrediente, ignorandolo bellamente.
 
Sento un sospiro dietro di me. << Si, sono io. Noi due dobbiamo parlare. >>
 
Sono giorni che Scorpius mi cerca dappertutto, mi sbuca davanti ad ogni ora solo per parlarmi. Ma io ogni volta che lo vedo scappo come una matta. Quindi, facendo finta di non aver sentito nulla me ne vado a mani vuote, ma non ci riesco. Qualcosa, o meglio, qualcuno mi sta trattenendo per un braccio.
 
<< Non puoi scappare in eterno Rose. Dobbiamo parlare, e lo faremo qui e subito. >>
 
Ho una voglia irrefrenabile di Schiantarlo, e non penso che sta volta la metterò a tacere. Cerco la mia bacchetta ma non la trovo, eppure sono sicura di averla infilata nelle calze…
 
<< So che in questo momento hai voglia di lanciarmi qualche incantesimo ma prima, quando eri occupata a sentire Zabini e la Lightwood litigare ho appellato la tua bacchetta. Sai, io voglio continuare a vivere. >> confessa Scorpius per niente pentito.
 
Gli lancio un’occhiata furiosa. << Dammi la mia bacchetta. >> ordino, cercando di calmarmi.
 
Lui scuote la testa.
 
<< Dammi la mia bacchetta. >> ripeto, guardandolo con odio.
 
<< No. >> dice sostenendo il mio sguardo omicida con coraggio.
 
<< Malfoy, dammi la mia maledetta bacchetta! >> urlo cercando di levare la sua mano intorno al mio braccio.
 
In un secondo mi tappa la bocca con l’altra sua mano libera. << Stai zitta! Non urlare, sennò ci scoprono! >>
 
Dato che la sua mano è ancora sulla mia bocca, e mi da un certo fastidio, gli mollo un bel morso, facendolo urlare dal dolore. Lascia il mio braccio di colpo e io, approfittando che è distratto, sgattaiolo via. Nessuno pare aver sentito l’urlo di Malfoy dato che la stanza è piena di chiacchiere, risolini e rumori strani provenienti dai calderoni. Mi fiondo sul mio banco e inizio a lavorare, prendendo gli ingredienti che erano rimasti a Charlotte. Quando sono arrivata a metà pozione, mi sento osservata e infatti, una volta girata, trovo Scorpius che mi fissa con occhi pieni d’odio. Evidentemente quel piccolo ed innocente morso che gli ho dato non l’ha apprezzato. Mi giro e inizio a ghignare, sentendomi all’improvviso come Malfoy Senior.
 
Albus, che ha notato quel ghigno, mi guarda interrogativo. << Che ti ghigni? >>
 
Gli sorrido e racconto di cosa era successo nello stanzino degli ingredienti con quel mente catto di Scorpius. Quando arrivo al punto del mio morso, lui posa un barattolo per abbracciarmi e urlare “la mia ragazza è la più figa!”, facendo ridere tutti. Dopo due ore di tortura, Lumacorno inizia a fare il solito giro per la segreta, per controllare le pozioni.
 
Quando arriva al nostro tavolo, rivolge un’occhiata stranita al calderone di Zabini. La pozione Annulla Peli dovrebbe essere di un verde smeraldo, mentre quella di Zabini è…
 
<< Blu, Zabini. >> dice inorridito Lumacorno.
 
Chris pare accorgersi solo ora della presenza del professore che sta guardando la sua pozione come si guarda di solito un ammasso di cacca puzzolente. << Lo so, e allora? >>
 
Lumacorno pare che stia sul punto di vomitare. In effetti dal suo calderone proviene una forte puzza. << Emh, è sbagliata. Mi dispiace ma devo togliere cinque punti a Serpeverde.. >> dice, e va da Charlotte.
 
La sua pozione è di un lieve verde e Lumacorno si limita a sorriderle. Poi tocca ad Al. Ovviamente la sua pozione è perfetta. E Lumacorno lo adora non solo perché è un abile pozionista, ma soprattutto perché è figlio di Harry Potter. E dato che Lumacorno venera Zio, ha deciso di venerare di conseguenza anche suo figlio.
 
Appena si avvicina al suo calderone si apre in un sorrisone. << Ah, Albus, sei proprio come tua nonna e tuo padre! Sono così orgoglioso.. La tua pozione è perfetta.  Direi… Trenta punti per Serperverde. >> e si sposta allegro. Albus sembra sul punto di ballare la macarena per quanto è felice. La faccia grassa e speranzosa di Lumacorno ora è di fronte a me e mi sta fissando.
 
<< Che dice Signorina Weasley, diamo un’occhiata alla sua pozione? >> dice cordiale. Io annuisco e lui mi sorride incoraggiante. Lumacorno guarda la mia pozione e quando tira su la testa ha stampato in faccia un sorriso. << Ottimo lavoro Roseline. Non è della stessa sfumatura di verde descritta sulla lavagna, ma ci sei andata molto vicina. Quindici punti per Grifondoro. >> e battendomi la mano sulla spalla sinistra si allontana dal nostro tavolo.
 
Zabini sbuffa e con tono lamentoso inizia a chiedere ad Al cosa aveva sbagliato nella sua pozione. Conoscendolo, Albus lo fa chiacchierare e risponde pigramente alle sue domande con un si  o hai proprio ragione. 
 
<< Insomma, il Blu è un colore che si assomiglia con il verde smeraldo, no? Perché poi quel vecchiaccio aveva quella faccia? Sembrava che stava per vomitare.. >>
 
Dato che nessuno stava facendo niente per farlo stare zitto, decido di entrare in azione con la mia franchezza. << Scusa Zab, ma la tua pozione fa veramente cagare. >>
 
Lui mi rivolge uno sguardo offeso. << Rose ma che dici? Tu e quel vecchio panzone non riuscite a cogliere la magnificenza della mia pozione! >> dice guardando con affetto quella brodaglia nel suo calderone.
 
Charlotte mi guarda con lo sguardo di una che dice lascialo perdere, assecondalo. 
 
Mentre sto per ribattere, Lumacorno ci fa cenno di stare zitti.<< Allora ragazzi, per la prossima volta voglio trenta centimetri su che colore ha la pozione Annulla Peli – e lì guarda con esasperazione Zabini che si sta dondolando con tutta tranquillità sulla sedia.- , l’uso e la durata. Buona giornata! >>
 
Si sentono rumori di sedie che si spostano e chiacchiere.
 
<< Sto morendo di fame! >> dico con lo stomaco che brontola.
 
<< Se magari Chris si muove a prendere le sue cose andiamo a pranzo. >> risponde seccato Albus mentre guarda Chris che con tutta la lentezza del mondo sta mettendo tutte le sue cose dentro alla borsa.
 
<< Chris, muovi il culo che ho fame anch’io! >> dice Charlotte irritata aiutando il cugino a mettere a posto.
 
Zabini guarda la cugina interrogativo. << Perché mi stai aiutando? >>
 
Lei sbuffa continuando ad infilare roba nella borsa. << Perché sei lento come una lumaca e noi abbiamo fame. >>
 
<< Ecco fatto, andiamo? >> chiede Chris cinque minuti dopo.
 
Io mi limito ad annuire e li precedo.
 
<< Era ora! >> dice ironico Albus, venendomi incontro.
 
<< Già! Ho così fame che potrei mangiarmi anche quel ragazzino lì! >> rispondo indicando un primino davanti a me che scappa via con occhi sgranati.
 
Io, Charlotte, Albus e Chris ci dirigiamo insieme verso la Sala Grande. Charlotte e io salutiamo con la mano i due Serpeverde e ci andiamo a sedere al tavolo rosso e oro.
 
Charlotte oggi si siede vicino a me, ed è diventata all’improvviso rossa per l’imbarazzo.
 
<< Come va mie stupende ragazze? >> ci chiede Fred che sta vicino a lei.
 
Afferro un piatto pieno di salsicce e me le divoro.
 
<< Fene, frafie. >> dico con la bocca piena.
 
Noto che tutti mi stanno guardando con un sorrisino. << Che c’è? >> chiedo una volta ingoiato tutto.
 
<< Sei sempre la solita ingorda. Sei come zio Ron! >> dice Fred sorridendo.
 
<< Beh mi pare normale, sono sua figlia! >> rispondo con tono ovvio.
 
Nel frattempo Charlotte è sempre più rossa. Così, chiedo sussurrando che cosa ha e lei fa un cenno a Fred. Guardo meglio e noto che ha messo un braccio intorno alle spalle di Charlotte. Sorrido istintivamente e lei mi da un pugno affettuoso il braccio.
 
<< Ragazzi devo andare in Biblioteca. Ci vediamo dopo. >> annuncio alzandomi. La mia frase fa subito effetto. C’è chi mi guarda con aria stralunata, chi ha la bocca spalancata, chi mi dice che sono impazzita e via discorrendo.
 
James, che in quel momento si stava ingozzando quasi peggio di me, ha mollato di scatto le posate e mi fissa con la bocca aperta piena di cibo; Fred, che stava bevendo, ha sputato tutto il succo di zucca addosso a Lily e Charlotte, che stava fissando Fred, prima ha fatto una faccia schifata, e poi si è girata stupita verso di me.
 
Li guardo uno per uno e chiedo seccata. << Beh, che sono quelle facce da pesci lessi? Ho detto che vado in Biblioteca mica che mi voglio sposare con Lumacorno! >>
 
Lily, che è la pervertita del gruppo, mi lancia una classica occhiata maliziosa in stile Zabini. << Che ti devi incontrare con Al, vero? Certo, limonare in Biblioteca non è proprio il massimo ma meglio di niente..>>
 
James inizia a tossire, Fred fa il vago e Charlotte ridacchia.
 
<< Quanto sei stupida Lily, devo andare lì per fare i compiti di Pozioni che poi non ho più tempo per farli. >> sbotto mentre Lily sorride.
 
<< E da quando tu ti anticipi i compiti? >> chiede quel gorilla di James .
 
Sbuffo e lo guardo disperata. << Mi hai sentita prima? Ho detto che poi non tempo per farli quindi li faccio ora, razza di idiota! >>
 
<< Ok, calmi tutti! Rose, posso venire anch’io? Così li faccio anch’io e me li levo di torno.. >> chiede Charlotte alzandosi in piedi ma non prima di aver dato un bacio sulla guancia a Fred.
 
<< D’accordo. >> salutiamo tutti, Charlotte mi prende a braccetto e usciamo insieme dalla Sala Grande.
 
Proprio quando stavo per aprire il portone sento in lontananza una voce terribilmente familiare che mi chiama.
 
Oh no, ti prego Merlino fa che non sia lui..
 
Charlotte mi tira la manica del mantello. << Hey Malfoy ti sta chiamando.. Che fai, non vai da lui? >>
 
Mi giro lentamente e vedo che Scorpius sta a tre metri di distanza da noi.
 
<< No. Neanche morta. >> e inizio a correre.
 
Charlotte è rimasta lì sul portone, e mi sta fissando mentre corro per il corridoio.
 
Sento che Scorpius gli sta chiedendo dove sto andando e lei ha detto che non ha la più pallida idea.
 
Ragiona Rose. Qual è un posto dove Scorpius non può entrare?
 
Sto nel panico, Malfoy è dietro di me e sta guadagnando terreno. All’improvviso mi viene in mente l’idea di andarmi a rifugiare nella Sala Comune dei Grifondoro. E così faccio. Cambio percorso e arrivo davanti alla Signora Grassa con il fiatone.
 
Pronuncio la parola d’ordine ma il passaggio non ha fatto in tempo a chiudersi che Scorpius è riuscito ad entrare. Imprecando nella mia mente corro come un fulmine le scale che portano nel dormitorio delle femmine, arrivo nella mia camera e mi ci chiudo a chiave. Però mentre mi butto con poca grazia sul mio letto, mi si forma un pensiero orribile.
 
Lui sa l’incantesimo che non fa trasformare le scale in uno scivolo. E sa anche qual è la mia stanza.
 
Tempo due secondi e la mia porta si spalanca, facendo entrare Malfoy. Mi alzo di scatto e lui mi sorride.
 
<< Ora non mi scappi più. >> esclama trionfante.
 
Inizio a cercare nervosamente la mia bacchetta, ma proprio quando ho impugnato il manico Scorpius l’appella e la mia bacchetta vola via dalle mie calze e arriva nella sua mano.
 
Cazzo.
 
<< Malfoy sei un imbroglione. Dammi la mia bacchetta! >> dico furiosa.
 
Scorpius si avvicina sempre di più, e io inizio ad indietreggiare fino ad arrivare al letto. Scorpius ghigna e mi butta sul letto e poi sale su di me a cavalcioni.
 
<< Ora mi stai ad ascoltare Rose. Ti devo spiegare il motivo per cui ti ho lasciata. >> dice avvicinando il suo viso al mio. Inizio a divincolarmi dalla sua presa ma non ci riesco.
 
<< Ho voglia di baciarti da non si sa quanto tempo. >> ammette guardando con desiderio le mie labbra. Si avvicina ancora un po’, provo a liberarmi dalla sua presa ma quando capisco che non ce l’avrei mai fatta a scappare mi arrendo e guardo con gli occhi pieni di paura le sue labbra che toccano leggere le mie.
 
E’ stato un tocco leggero, delicato. Ed io non ho sentito niente. Solo disgusto. Ma nient’altro. Niente scarica di eccitazione, niente cuore galoppante, niente di niente.
 
Continuo a muovermi, ma lui mi blocca ancora con più forza di prima.
 
<< Mi fai schifo! Levati! >> urlo a pieni polmoni ma lui mi tappa la bocca con una mano, proprio come stamattina.  
 
<< Scusa. >> sussurra.
 
<< Che cazzo vuoi? >> chiedo con cattiveria.
 
<< Farti capire che non ho mai voluto lasciarti. Sono stato costretto. >>
 
<< In che senso sei stato costretto? >> chiedo mentre lui si allontana.
 
<< Nel senso che quella stupida della Nott al gioco della bottiglia mi ha chiesto due cose. Un bacio e che io ti lasciavo. Non ho potuto ribellarmi. Sai, non è come il gioco dei babbani. Se non fai una cosa ti capita una cosa. >> dice guardandomi negli occhi.
 
<< Che cosa? >> chiedo con un filo di voce.
 
<< Muori. >> dice con semplicità.
 
<< Quindi… Tu non mi hai mai voluto lasciare, giusto? >> chiedo mentre lui si allontana da me sempre di più.
 
<< Esatto. Vedi Rose, io ti amo ancora. Forse più di prima. >> risponde dolcemente.
 
<< Oh.. >> dico, incapace di formulare una frase migliore.
 
Mentre mi guarda negli occhi si sposta da sopra di me e mi si mette seduto accanto. << Ora che ti ho detto tutto e che ho realizzato una mia fantasia che porto con me da due mesi hai tutto il diritto di Schiantarmi o Cruciarmi. A te la scelta. >> dice porgendomi la mia bacchetta.
 
Lo guardo esterrefatta. << P-perché mi hai .. b-b-baciata?>> chiedo balbettando mentre afferro la mia bacchetta.
 
Scorpius mi sorride. << Già te l’ho detto. Ti ho baciata perché sono mesi che desideravo farlo. Mi dispiace averlo fatto mentre eri disarmata. In effetti mi sto sentendo un po’ in colpa. Non so cosa diavolo mi era preso ma giuro che non alzerò mai più un dito. >>
 
Mi alzo dal letto e lo guardo. Mi guarda come se sono un dolce dall’aria particolarmente golosa. Sentendomi a disagio inizio a camminare.
 
<< Senti.. So che ora stai con Albus e se vorrai dirgli del bacio fai pure. Me lo merito. >> dice con aria affranta.
 
Mi avvicino a lui e gli prendo le mani. << Non gli dirò nulla. Ti sei scusato, e questo mi basta. E poi una volta è successo anche a me quindi ti capisco… A proposito, mi dispiace di essere scappata così ogni volta che ti avvicinavi a me ma sai, non ti volevo ascoltare per niente. >> concludo con un sorrisino.
 
<< Grazie, sul serio. Mi sento così in colpa.. Sono un verme. >> dice abbassando lo sguardo.
 
<< In teoria sei una serpe, non un verme. >> constato scherzosamente mentre lui mi abbraccia forte. Continua a sussurrarmi delle scuse e pare che sta tremando.
 
<< Tranquillo.. Smettila di tremare.. >> dico con la voce che mi si incrina. Sta piangendo .
 
La situazione è alquanto imbarazzante. Sto consolando un mio ex che non prima di dieci minuti prima mi ha baciata.
 
<< Non ci ..r-riesco! >> non sono mai stata brava a consolare le persone, proprio per niente. E infatti in questo momento non so che diamine fare. Sto in palla.
 
Toc toc.
 
Appena sentiamo questo rumore sia io che Scorpius ci giriamo e in stanza entra Charlotte. Non pare per niente sorpresa di trovarci anche Scorpius dentro.
 
<< Malfoy, devi andartene. Albus sta arrivando qua, dice che vuole stare con Rose. >> dice di corsa.
 
Lui lascia le mie mani e mi fa un sorriso triste. << Allora vado. Divertiti con Albus. >> apre la porta se ne va con la testa abbassata.
 
Mi faccio sfuggire un sospiro che non passa inosservato a Charlotte.
 
<< Che è successo? Malfoy sembrava a pezzi.. >> chiede sedendosi dove prima c’era Malfoy con voce preoccupata.
 
La guardo. Io e lei siamo amiche fin dal primo anno, dal terzo anno ci siamo allontanate dato che a lei piaceva Albus ed era gelosa di me, ma poi quest’anno ci siamo riavvicinate. Le voglio un gran bene, ovviamente non come a Lily che l’ho vista nascere ed è la mia migliore amica.
 
E così inizio a raccontarle tutto. Quando arrivo al bacio lei fa un gridolino e si copre la bocca con tutte e due le mani e mi guarda sconvolta. << Emh.. senti è ora di cena.. che ne dici se scendiamo? >> chiede cercando di nascondere la sua preoccupazione.
 
<< D’accordo. >> ci alziamo dal letto e usciamo. Mentre chiudo la porta della camera sospiro di nuovo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Come avrete notato il cognome di Charlotte è Lightwood, ed è il cognome di alcuni personaggi di Shadowhunters, una bellissima saga che amo di Cassandra Clare.


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Capitolo 12
*** E così sarà per sempre. ***


Capitolo Dodici.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sono le sei del mattino e io, Rose Weasley, da sempre dormigliona, sto nella Sala Comune a girarmi i pollici da almeno quaranta minuti. Il motivo? Beh, semplice. Non faccio altro che pensare che la mia storia con Al sia tutto un grosso errore. Questo pensiero mi tormenta da una settimana, precisamente da quando Scorpius Malfoy ha abbassato così tanto le sue difese da farmi vedere mentre piangeva. Non so più che diavolo pensare. Ovviamente non mi sono innamorata di Malfoy, no, però quella serata mi ha fatto pensare. Mi ha fatto capire che io e Albus magari ci amiamo, ma non siamo fatti per stare insieme. Non dobbiamo  stare insieme. Due cugini non  si devono amare.
 
Comunque ora mi trovo qua, indecisa se andare dritta dritta da Albus e spiattellargli tutti i miei pensieri oppure farlo alla fine della scuola e rimandare questo compito che prima o poi dovrò fare.
 
Mi alzo dalla mia poltrona preferita e inizio a girare in tondo per la Sala, continuando a pensare ad Albus. Sono le sette e dieci quando dalle scale che vanno verso il dormitorio maschile esce fuori Fred e mi fa un sorrisone. Mi viene incontro e mi scocca un bacio rumoroso sulla guancia.
 
<< La mia cuginetta preferita non ha sonno? >> Fred mi prende per mano e mi porta al divano, dove mi fa sedere sulle sue gambe.
 
<< Ah lascia perdere va.. Tu invece? Com’è che sei in piedi a quest’ora? >> chiedo girandomi col viso verso di lui.
 
<< Troppi pensieri. >> dice con voce triste.
 
Mi siedo accanto a lui. << Che succede? >>
 
<< Charlotte. >> sussurra tristemente, << Le ho chiesto se voleva uscire con me oggi e lei mi ha risposto di no. E io che pensavo di piacergli. >>
 
<< Strano.. A me aveva detto che gli piaci. >>
 
Lui sospira e fa spallucce. << I gusti cambiano. Anche perché poi l’ho vista sbaciucchiarsi Finnigan.>>
 
<< Vorrei tanto fare qualcosa per te.. >> dico seriamente dispiaciuta per lui.
 
Lui mi sorride malizioso e lancia uno sguardo di apprezzamento verso il mio seno. << Beh, potresti iniziare col toglierti la magliett- >> Ma lo interrompe un cuscino che gli è arrivato in faccia.
 
<< Fred Weasley! Sei un porco! >> dico scandalizzata. Di solito è James a fare queste frasi squallide, non di certo il dolce Fred.
 
<< D’accordo, d’accordo! >> ride alzandosi, << Me ne torno al letto. >> e se ne va.
 
 
 
 
 
 
 
 
Io e Albus camminiamo mano nella mano per le stradine di Hogsmeade. All’apparenza può sembrare che siamo felici di stare lì, ma sia io che lui siamo su un altro pianeta. Io penso a tutte le conseguenze che può portare la nostra rottura, mentre lui sta zitto, limitandosi a sospirare.
 
Chiudo gli occhi, pensando a quando dovrò dire tutto ad Albus, continuando a camminare. Pessima mossa. Inciampo su un sasso e cado come una scema. Al mi aiuta ad alzarmi ma il suo mutismo è ancora lì. Cerco di scacciare via tutti i pensieri, di godermi la giornata, ma non ci riesco. E’ più forte di me.
 
<< Rose, torniamo al castello? >> Albus ha smesso finalmente di fare il vegetale della situazione.
 
Annuisco e torniamo lentamente a scuola.
 
Al alla fine mi ha portata nella sua stanza, che ora è vuota dato che tutti i suoi compagni se ne stanno ad Hogsmeade a spassarsela. Noto che mi continua a fissare da un po’ di minuti. << Che c’è? >> chiedo.
 
Lui continua a guardarmi imperterrito fino a quando non sputa il rospo. << Ieri sera ho scritto una lettera ai miei. Ho detto che stiamo insieme. Loro hanno sempre saputo della mia cotta per te, ma dato che non ti interessavo in quel senso allora non si sono mai preoccupati più di tanto e in tua presenza hanno sempre fatto finta di niente. Ma ora è tutto diverso. Hanno dato di matto. Mamma è semplicemente furiosa. Papà si è limitato a dirmi che non è una cosa giusta … Ma lei è come impazzita. Mi ha inviato addirittura una Strilettera.>> confessa Al all’improvviso tutto triste, << Albus Severus Potter, cosa diavolo ti è saltato in quella mente bacata di metterti insieme a tua cugina? Sono veramente disgustata dal tuo comportamento infantile e immaturo!  >> imita alla perfezione la voce di Zia Ginny con una smorfia.
 
<< Ah. >> commento, cercando di stare calma e di non piangere. Albus, evidentemente intenerito dal mio sguardo ferito si avvicina e mi abbraccia, forte. E’ uno di quei abbracci che ti fanno sentire protetta, al sicuro.
 
E lì non resisto più. Le lacrime escono fuori, salate e amare, perché so dentro di me che questo può essere uno degli l’ultimi momenti che passo con Al da fidanzata.
 
Albus inizia a consolarmi, a sussurrarmi parole dolci e rassicuranti e io dopo una buona mezz’ora mi calmo e smetto di piangere. Le lacrime ormai non escono più, ma i miei occhi sono rossi e pesti per colpa del troppo piangere. Raramente mi sfuggono alcuni singhiozzi che mi fanno tremare tutta e lui abbassa la testa per baciarmi dolcemente la fronte. Al continua a tenermi stretta a sé, anche quando i singhiozzi si sono placati e io inizio a respirare regolarmente.
 
Albus mi guarda. << Stavo pensando che sono passati già due mesi da quando ci siamo messi insieme e tra una settimana finirà la scuola. Come faremo questa estate con i nostri parenti? Noteranno che ci comporteremo in modo diverso dal solito, non sono degli stupidi. >> borbotta guardandomi preoccupato.
 
Forse è il caso di dirgli che ci ho pensato anch’io, e che l’unica soluzione che ho trovato è quella di lasciarci ora? 
 
Non gli rispondo, ancora presa tra i miei pensieri. E Albus pare capire cosa mi passa per la testa perché mi fa un sorriso triste. << Rose, so a cosa stai pensando ma non so che fare. Io non voglio lasciarti, questi due mesi sono stati meravigliosi ma non possiamo continuare a vivere nella menzogna. E se usciamo allo scoperto rischiamo di rovinare la nostra famiglia. Non lo so. >> conclude lui mentre prende una ciocca di capelli che mi è sfuggita dalla coda e me la sistema dietro l’orecchio.
 
Mi avvicino a lui e mi accoccolo su di lui. << Ho paura Al. Ho paura di cosa possano dire i nostri familiari. Ho paura che ci possano proibire di vederci. >> sussurro contro il suo petto.
 
Albus fa un sospiro e mi stringe a sé. << E io ho paura di perderti per sempre. >>
 
Alzo gli occhi su di lui e gli do un castissimo bacio sulle labbra. << Forse è meglio se ci dividiamo ora che dopo grazie ai nostri familiari.. >>
 
Albus si stacca lentamente da me e mi da leggere carezze su tutto il viso. << Forse hai ragione. La nostra storia è destinata a finire. Ma non è giusto. Non è giusto che dobbiamo buttare il nostro amore solo per loro. >>
 
Con le lacrime agli occhi un’ altra volta, mi alzo e vado verso la porta. << Lo sto facendo per il bene di tutti.. Me ne andrò dalla tua vita per sempre. >>
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sono ormai passati anni da quel maledetto giorno e ora sono un Auror, sposata e con una bellissima figlia di nome Camille.
 
Camille è la mia gioia, l’unica, insieme al padre, che è riuscita a colmare il vuoto che ha lasciato Albus.
 
Albus 
 
Non lo vedo dal giorno che ho preso i M.A.G.O.
 
Ho passato tutto il settimo anno a cercare di evitarlo e ci ero anche riuscita. Ma il vero problema erano le riunioni di famiglia. Lì ero costretta a vederlo e ogni volta che il mio sguardo incrociava il suo, sentivo il mio cuore rompersi in mille pezzi.
 
E così, dopo che ho passato due interi anni a piangere, ho deciso di smetterla e di prendere in mano la mia vita. Ho passato tutti i test al corso di Auror con il massimo dei voti e tempo un anno sono diventata una dei migliori Auror che il Ministero possedeva.
 
Al corso per Auror ho incontrato il fratello di Charlotte, Jonathan Lightwood. E lì, dopo mesi di forte amicizia e complicità, è sbocciato il nostro amore. Il frutto del nostro amore è ovviamente Camille. E’ la copia sputata del padre. Occhi blu cobalto, capelli mori e lisci e con un caratterino tutto pepe.
 
 
 
Intanto mio fratello è andato a lavorare in Francia, e lì ha incontrato una biondina davvero stupida per cui si è completamente bevuto il cervello. Ce l’ha presentata qualche tempo fa e pare veramente intenzionato di chiederle di sposarlo. Che ci troverà in quella gallina bionda..  
 
Lily continua tutt’ora la sua storia con Chris, ogni giorno sempre più innamorati. Hanno sfornato quattro piccoli marmocchi che sono un inquietante mix di Lily e Chris. Pettegoli, vanitosi, orgogliosi e leali come lei, serpi, adulatori, impiccioni e simpatici come lui.
 
James dedica anima e corpo al Quidditch ed è diventato un famoso giocatore con i soldi che gli escono dal sedere.
 
Fred ha preso in mano il negozio di scherzi di zio George. Momentaneamente è single.
 
Charlotte è felice con Finnigan. Sono in Luna di Miele in Italia.
 
Scorpius è single ma la sua carriera da Medimago lo gratifica così tanto che non sente il bisogno di una compagna fissa. E’ il mio migliore amico e credo che Camille abbia una cotta per lui dal modo in cui lo guarda.
 
 
Mentre Albus, ironia della sorte, si è sposato con Victoria Brown. Non mi hanno invitata al loro matrimonio e sinceramente neanche mi è dispiaciuto più di tanto.
 
 
 
 
 
Ora posso dire che sono felice, ma sento che manca qualcosa. Quando vedo Albus sento una tristezza incredibile ma dentro di me so di aver fatto la scelta giusta. Anche se ormai non parlo più con lui da un sacco di anni, una parte del mio cuore appartiene ad Albus. E’ sempre stato così, e così sarà per sempre.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Fine.
 
 
 
 
 
 
Grazie a tutte le persone che hanno seguito, recensito e messo tra i preferiti la mia storia.
 
E grazie a quella forza di Hoon21 che, recensione dopo recensione, è entrata nel mio cuoricino. Eli, ti voglio bene!
 

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