la nostra storia Rudi & Alice di TRondinelli (/viewuser.php?uid=441179)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il sole in una stanza ***
Capitolo 2: *** Libertà di amarsi parte 1 ***
Capitolo 3: *** libertà di amarsi parte 2 ***
Capitolo 4: *** Noi come voi ***
Capitolo 5: *** Pensieri e Parole ***
Capitolo 6: *** Per chi suona il campanello Parte 1 ***
Capitolo 7: *** Per chi suona il campanello parte 2 ***
Capitolo 8: *** Chiarimenti & Sospetti ***
Capitolo 9: *** Anche oltre la vita ***
Capitolo 1 *** Il sole in una stanza ***
IL SOLE IN UNA STANZA
A Roma, il mese di settembre, riserva
delle giornate
uggiose; ma in una camera della Garbatella, precisamente, in casa
Cesaroni,
nella stanza all’attico, splende il sole, ogni giorno; anche
quando fuori è
nuvolo, o piove.
Alice, sdraiata nel lettone, sul
fianco destro, osserva le
foto, attaccate alla parete. Foto rimaste appese lì, che
raccontano la storia
d’amore, di Eva & Marco, e del frutto del loro amore,
Marta, un gioiello di
nipote.
Visto quello
ch’è successo fra loro due, si chiede, se un
amore può durare! Può essere sincero!
Può essere vero!
Ma basta poco, per far svanire ogni
dubbio; la carezza di
una mano, che l’ha tenuta con se, accarezzata, amata! Una
mano, presentatasi da
dietro le sue spalle, posatasi sul suo braccio, in modo leggero, ma
allo stesso
tempo rassicurante e protettivo!
Una mano, che dal suo braccio, si
sposta sul suo seno, per
fermarsi sul suo ventre; una figura si avvicina alla sua schiena, e con
le sue
labbra, si posa, per baciare il suo collo, e poi il lobo, del suo
orecchio
sinistro, fino ad esprimere, con un filo di voce, il suo sentimento;
“ti amo,
ti amo, amore mio!
E lei orgogliosa, di sentirsi donna,
quando lui le dice che
l’ama, sorride, e girandosi verso di lui, riempie i suoi
occhi dell’immagine,
del ragazzo che ama! Rudi, il suo pseudo fratellastro, costrizione di
convivenza, del matrimonio fra sua madre e Giulio, il padre di Rudi; ma
finito
con l’essere nel tempo, l’ossigeno del suo respiro,
la luce dei suoi occhi.
****
Poche settimane prima, stava davanti
un molo, con un ragazzo
straordinario, ma un ragazzo non per lei, un ragazzo, che doveva essere
un
ripiego; per non accettare, quello che era già dentro di lei
da tempo; l’amore
per Rudi, un amore che le faceva paura! Per un sentimento non
conosciuto prima,
con così tanta intensità, e per
l’esempio non proprio maturo, dei due fratelli
più grandi!
Ma lì, su quel molo, nel
dover partire, per dimenticarsi qualcosa,
l’amore vero, non ce l’ha fatta!
Lasciando Francesco, con una semplice
carezza, e gli occhi
pieni di lacrime, prese la strada del ritorno verso casa. Quella casa,
che
negli ultimi 6 anni, è stata, il forziere di tante emozioni,
e di così tante esperienze
di vita, da farla diventare donna. Quella casa, che custodiva, forse la
speranza, della sua vita futura!
Arrivata nel primo pomeriggio,
davanti al portone di casa,
si fermò, chiedendosi, se stava per fare la cosa giusta; o
forse non era
meglio, tornare sui suoi passi, e farsi ospitare in gran segreto da
Jolanda, o
da sua nonna, per rimanere da sola per pensare. Aveva il cuore in gola,
che
palpitava sempre più forte!
Chiuse gli occhi, fece un lungo
respiro, e quando stava per
suonare, perché le chiavi, le aveva lasciate a casa, la
porta si aprì, e
comparve lui, colui che in casa, aveva capito sempre tutto di tutti,
Mimmo!
Mimmo: Alice, che ci fai qui, non
dovevi essere!!!
Alice: No! Ho dimenticato qualcosa (
me stessa!), non potevo
partire! Chi c’è in casa?
Mimmo: Sono tutti fuori, tua madre in
libreria, mio padre in
bottiglieria, Eva e Marta ai giardini, io sto uscendo, forse
c’è Rudi, sai era
strano stamattina!
Sentendo questo, salutò
Mimmo in fretta, e entrata, salì le
scale due gradini alla volta, ed ecco, era lì,
un’altra volta davanti una porta
chiusa, che pareva un muro! Ma questa volta
l’aprì, sul suo letto, eccolo là,
sdraiato, con gli occhi chiusi, dormiva! (aveva pianto così
tanto, e si sentiva
così distrutto, che si addormentò, senza
accorgersene).
Alice si sedette, in un angolo del
letto ad osservarlo, e
forse, proprio in quel momento, capì, che aveva fatto la
cosa giusta!
Essere tornata, da chi non
l’aveva mai tradita, o fatta
soffrire, da chi, lasciava sempre aperta, la porta della sua camera,
proprio
per lei, forse perché lui
sapeva, che
lei, aveva bisogno spesso, di essere consolata, e le sue braccia,
dovevano
essere sempre pronte, per un grande abbraccio!
Si avvicinò, per fargli
una carezza, ma proprio in quel
momento, Rudi aprì gli occhi, e rimase incredulo; un sogno?
Si chiese! Invece
no! Lei era lì, vicino a lui!
Rudi: Alice!
Alice: Rudi!
D’istinto si abbracciarono,
e lui le sussurrò nell’orecchio!
“ Mai più! Non mi devi lasciare mai
più! Non voglio, non devi!
Alice, a queste parole intense e
decise, sentì un
compiacimento, un senso d’amore, mai provato prima. Si
sentì desiderata, ma
soprattutto, veramente amata.
Infatti, dopo quelle parole, nel
pieno silenzio della
stanza, Rudi, la baciò intensamente, e poi guardandola negli
occhi, le disse, “
io ti amo! Ti amo Alice! Ti amo”.
Rudi, sentì di essere
liberato, di un peso enorme, e se fino
a quel momento, la frase ti amo, per lui era difficile, farla uscire
dalla sua
bocca; da quel momento, fu la frase più libera e
più intensa, che sentiva di
esprimere!
Alice: Anche io ti amo Rudi,
anch’io! E non vado più da
nessuna parte, senza di te!
Si abbracciarono, e fecero
l’amore, e lo vissero, come non
mai! Senza preoccuparsi, se la porta della camera, era rimasta aperta,
e magari
poteva arrivare qualcuno!
Perché in quel momento,
esistevano solo loro due!
Tutto il resto, non importava!
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Capitolo 2 *** Libertà di amarsi parte 1 ***
libertà di amarsi
Libertà di amarsi
Parte 1
I giorni passati nella mansarda, per Rudi & Alice, sono
stati il momento culminante, per rafforzare il loro rapporto!
In casa erano da soli, da 10 giorni, perché Mimmo, era stato
mandato in campeggio, con zio Cesare e famiglia, e Giulio e Lucia, erano
riusciti a fare , una crociera, nel mediterraneo, insieme a Stefania e Ezio,
mentre Eva era tornata a Parigi insieme a Marta.
Da quando si erano dichiarati, e messi insieme, non erano
ancora riusciti a confessare ai genitori, cosa stavano vivendo, si erano
promessi di farlo, quando fossero tornati a casa dalla crociera.
Fino a quel momento, avevano vissuto, in clandestinità, la
loro storia, non potevano esprimere alla luce, i loro sentimenti, non tutte le
notti, per non rischiare di essere scoperti, Rudi, lasciava il suo letto,
intorno alle 2 di notte, apriva la porta, della sua camera, e si intrufolava,
in quella di Alice, dove lei lo aspettava, si accoccolavano, e facevano l’amore,
con delicatezza, e flebili sospiri.
La camera di Alice, era adiacente a quella dei genitori, e
non si potevano permettere di esagerare, con la passione!
Intorno alle 6 di mattina, avvisato, dalla sveglia del
cellulare, Rudi salutava la sua amata, con un bacio, e tornava nel suo letto,
per svegliarsi dopo un’ora e mezza, facendo finta di nulla.
La mattina, scendendo in cucina per la colazione, doveva,
forzatamente, far finta di nulla, sedersi al fianco di Alice, cercando da sotto
il tavolo, di rubarle una carezza, su di una mano, o sulla coscia; quando lui
in realtà, avrebbe voluto, baciarla sulla bocca, guardarla negli occhi, e
augurarle buona giornata! Ed era ancora più dura, quando vedeva il padre, poter
fare il suo saluto a Lucia, e si chiedeva: “ perché lui sì, e io no”!
Il suo sentimento, lo poteva esprimere, quando, uscendo,
quasi sempre lui per primo di casa, (perché aveva trovato un lavoretto, in una
piccola sala d’incisioni, sia di musica, sia di doppiaggio! Faceva il pony
express, ma mentre era lì, faceva esperienza, osservando come si lavorava, da
dietro le quinte!), inviava, un messaggio ad Alice, “ Ti amo, la notte è stata
stupenda! Tu sei stupenda! Buona giornata”. Il messaggio, era sempre lo stesso,
ma per Alice, era sempre un’emozione!
Andò così per tutta l’estate! Quando, un giorno, Giulio, tornò
a pranzo dalla bottiglieria, annunciando a Lucia, che lui ed Ezio, erano
riusciti a prenotare una crociera in offerta, lungo il mediterraneo, e che
sarebbero partiti, da lì a 3 giorni!
A Rudi e ad Alice, si accese la lampadina, c’era un solo
piccolo impiccio, Mimmo!
I due ragazzi, lo presero da parte, e cercarono, di
convincerlo ad andare al mare in campeggio, da zio Cesare, ma lui non mollava!
Mimmo: con zio Cesare, è una noia, poi in campeggio, ci sono
le zanzare, io le odio!
Rudi, cominciò a scaldarsi, e quasi a minacciare il fratello,
Rudi: ci devi andare! Io sono il fratello maggiore, e decido
io.
Mimmo: scusate, ma cos’è questa insistenza! Mi volete
cacciare di casa! Perché! Ah, ho capito! Volete fare una festa in casa! E non
mi volete fra i piedi, ma io adesso sono grande, e voglio esserci!
Non volendo mollare, e vedendo Rudi, sempre più nervoso,
Alice, decise di prendere in mano la situazione, e dire la verità, forse era la
soluzione migliore.
Alice. Senti Mimmo! È vero, sei grande e cresciuto, al punto
tale, di capire, cosa sta succedendo in questa casa! La verità, e che io e
Rudi, abbiamo capito, di amarci, e siccome, né tuo padre, né mia madre, ne
sanno ancora nulla, vorremmo in questi giorni, poter rimanere da soli, tu
capisci! Forse no, bisogna innamorarsi, per capire, che a volte chi si ama,
vuole rimanere da soli! Ti va di andare in campeggio per favore?
Mimmo: Ok! Mi dovete un favore però! Comunque, sono felice
per voi! Vi prego però! Ditelo subito a mio padre e a Lucia, non fate come
Marco & Eva, non sopporterei ancora, le tensioni che si erano create!
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Capitolo 3 *** libertà di amarsi parte 2 ***
libertà di amarsi parte 2
Libertà di amarsi parte 2
Rimasti soli in casa, riuscirono, a vivere un rapporto
libero, nelle semplici cose.
Dopo la partenza dei genitori, avendo casa libera, ognuno di
loro, decise, che per la loro prima serata in libertà, si sarebbero sorpresi a
vicenda, organizzando, qualcosa di speciale, l’uno per l’altro.
Venne sera, Alice fu invitata da Rudi, che le mandò un
messaggio, nel tardo pomeriggio, a tenere un abbigliamento sobrio, ma anche
elegante. Alice, pensò a cosa mettere, rimanendo, in camera sua, fino a che
Rudi, le mandò un messaggio, che poteva scendere giù.
Lungo le scale, trovò dei piccoli lumini, che le indicavano
la strada, verso la sala da pranzo, dove trovò, una tavola imbandita di rosso,
petali di rose e candele profumate ovunque. Ma la cosa che la sorprese, fu che
il suo Rudi, per amore, era stato sui fornelli, a cucinare per lei.
Si sedettero al tavolo, al lume delle candele, e passarono dei momenti
a parlare, scherzare, a ricordare, cose fatte nel periodo scolastico.
Ma in tutto questo, ci fu il momento culminante, Rudi si
alzò, e senza distogliere lo sguardo dal suo amore, premette il play, del
telecomando dell’ hi fi, caricato con un cd, di un noto cantante, e partì una
canzone, il cui testo, raffigurava, quello che Alice era per lui: A te! Che
sei, il mio grande amore, il mio amore grande, a te che hai preso la mia vita,
e ne hai fatto molto di più!.......
E così, Alice tutta emozionata, si legò , in un forte
abbraccio al suo uomo, e si lasciò accompagnare da quella canzone, che voleva
dimostrarle, l’amore che il suo amore, provava per lei!
Quando la canzone finì, loro si trovavano già sul divano,
travolti dalla passione, fatta di baci e abbracci; ma non finì come doveva
finire! PERCHE’?
Perché Alice bloccò tutto!
Da quel momento, toccò a lei guidare i giochi!
Disse a Rudi: rimani qui cinque minuti, e ti prometto, che
non te ne pentirai! Fra cinque minuti Sali, e ti offrirò io, lo spuntino di
mezzanotte!
Rudi attese i cinque minuti, più lunghi che abbia vissuto,
dopo di che, salì nella camera all’attico, si guardò intorno, ma rimase
attonito, nessuno ad aspettarlo!
Si avvicinò al letto, per un attimo, pensò che si era
nascosta sotto, ma appena si avvicinò al lettone, le luci si spensero, e lui fu
spinto sul letto.
Dietro di lui, vide una luce emanata da una torcia, non
riuscendo a capire bene, chi la governava, ma fu solo un’ attimo, perché su di
lui, si sedette a cavalcioni, lei, la ragazza, vista in discoteca, alla festa
di Regina; proprio lei, Alice aveva tirato fuori dall’armadio, la sua parrucca
rosa, la mascherina, e il vestito attillato!
Nel pensare alla sorpresa, per il suo Rudi, pensò a tutto
quello che era successo, tra loro due, nei loro anni di forzata convivenza, e
pensò, che uno dei momenti importanti, nella svolta del loro rapporto, fu
quella sera alla festa, quel bacio, e poi l’abbraccio al parcheggio!
Lì, successe una sintonizzazione tra loro, che
probabilmente, li aveva portati, fino al loro presente di fidanzati!
Alice a cavalcioni su di lui, spense la torcia, e fece luce
con la lampada sul comodino.
Rudi rimase stupefatto, da cosa aveva tra le sue braccia!
Quel suo sogno!
A volte, in passato, in gran segreto con se stesso, guardava
Alice, e pensava a lei vestita in parrucca e mascherina, ma poi cercava,
provando un po’ d’imbarazzo, di tornare alla realtà!
In quel momento, il suo sogno si realizzava, era contento, e
molto felice di quella immagine!
Alice: dai cowboy, serviti il pasto!
Ma Rudi, di un tratto, entrò in confusione, e guardandola
negli occhi, le disse no, non così!
Rudi: Ti ringrazio! Sono onorato di questa tua sorpresa, con
questo vestito, e tutto il resto, ma io amo la mia Alice, e stasera, voglio
fare l’amore con lei, non con una maschera del passato!
Ci sei tu amore mio, e io voglio fare l’amore con te, solo
con te!
Alice, a queste parole, si emozionò, e una lacrima, sotto la
maschera, le tracciò il viso.
Il suo uomo in quel momento, con poche parole, le aveva
espresso, il suo vero desiderio, amare solo lei, per quello che era realmente,
Alice Cudicini.
Si tolse la maschera e la parrucca, ed in pochi secondi,
anche il vestito, scivolò via!
Ed i loro corpi, si
unirono e avvinghiarono, come una moneta; due facce in un unico corpo!
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Capitolo 4 *** Noi come voi ***
Noi come voi
Noi come voi
I dieci giorni, erano ormai trascorsi, erano stati giorni di
vita di coppia, e sia a Rudi, che ad Alice, sembrava, una vita e un rapporto
straordinario, dentro di loro, fecero la stessa riflessione, “ se deve essere
così per sempre, che bello!”
La mattina, si svegliavano insieme nello stesso letto, anzi,
a volte, quasi sempre, Rudi si svegliava per primo, guardava Alice,
rannicchiata vicino a lui, e stava ad osservarla per un po’, poi le dava un
bacio sulla fronte, e scendeva giù in cucina, a preparare la colazione.
Metteva tutto su di un vassoio, latte, biscotti, a volte,
preparava, una piccola crèpes alla
nutella, che ad Alice, piaceva tanto, risaliva in camera, e dolcemente,
avvolgendo la sua amata, in un abbraccio, la svegliava, e posando il vassoio
sul letto, facevano colazione insieme.
Rudi, dopo si preparava per uscire, ed intanto Alice,
scendeva in cucina a riporre le cose della colazione; lei mentre Rudi andava a
lavoro, rimaneva a casa, aveva deciso, di darsi un anno sabatico, aspettando,
di poter entrare, in accademia per la moda, ed intanto a casa disegnava
bozzetti, con il suo pc.
Rudi preparatosi, usciva, non senza prima, farsi coccolare
dalla sua bella, con un bacio. Sarebbe rientrato per l’ora di pranzo!
Alice, da donnina di casa, preparava, il pranzo per il suo
uomo, che tornato a casa, aveva sempre, una sorpresa per lei, un fiore, un
dolce, ecc..
Dopo pranzo, stavano sdraiati sul divano abbracciati in
silenzio, era un momento, che piaceva a tutt’e due, era come connettersi, l’uno
all’altro.
Rudi, poi tornava di nuovo alla sala d’incisioni, fino alle
18, e di solito, la sera, uscivano per Roma, o andavano a Trastevere, dove
lungo il Tevere ci sono le bancarelle, e i chioschetti, dove si può mangiare,
oppure in qualche locale, con Diego e Miriam.
Ma gli piaceva anche rimanere a casa, e farsi le coccole,
tanto, poi alla fine, in quei dieci giorni, la serata, si concludeva sempre, in
passione e amore!
****
Come per disincanto, arrivò, il giorno del ritorno a casa di
Giulio e Lucia. Sarebbero tornati, nel pomeriggio, quindi la mattina, Rudi,
rimase a casa insieme ad Alice, per risistemare casa. Anche se poi, per fare le
faccende, ci pensarono nelle ultime ore, prima del rientro dei genitori; se ti
svegli l’ultima mattina, che puoi stare a letto, con la tua/o lei/lui, fai ben
altro, che prendere il piumino per la polvere!
Però, in quella mattinata, presero una decisione,” noi
vogliamo vivere così!” Quindi tempo una settimana, e dobbiamo confessare, alla
famiglia il nostro amore!
Cominciarono da subito, a preparare il terreno, Mimmo doveva
rimanere ancora sette giorni in campeggio, quindi in casa sarebbero rimasti in
quattro.
Rudi nel pomeriggio, quando Giulio e Lucia tornarono a casa,
non era presente, dovette andare a fare una commissione, per il suo capo,
tornò, come al solito, intorno alle 18, in casa, c’era Alice, seduta sul
divano, un po’ stanca, per aver dovuto risistemare casa, ma bastò, un bacio del
suo amato, per farle recuperare energia. I loro genitori, tornati, vollero
andare a riposarsi nella loro camera, e farsi una doccia.
Loro decisero allora, di preparare la cena, convinti, che
facendosi vedere a tavola, in armonia, e che si stavano comportando, da ragazzi
maturi; sarebbe stata, una monetina, messa nel salvadanaio dell’amore, per
farsi accettare come coppia.
Giulio e Lucia, scesero in cucina, ben riposati, e rimasero
stupiti, nel vedere i loro figli, all’opera per la cena, Giulio, in sottovoce
disse a Lucia, ci hanno cambiato i
figli, è uno scherzo, guardo, se ci sono le telecamere nascoste!
Lucia: ma dai! Sono carini, guarda come collaborano insieme!
L’avresti mai detto! Sono proprio carini!
Rudi, stava apparecchiando la tavola, e quando tutto fu
pronto, si sedettero, e cominciarono ad aggiornarsi, di tutto quello, che era
successo in quei dieci giorni!
Giulio, volle sapere, degli impegni di Rudi, come andavano
le cose nella sala d’incisione; toccò ad Alice dire la sua, su i suoi progetti;
Lucia, poi cominciò a dire dei casini di Giulio ed Ezio in nave, però raccontò
dei bei momenti, fu una crociera da sogno, proprio come l’aveva sempre pensata.
(tanto lei, un genitore, che chiamava, per una finta bomba, non ce l’aveva!).
Fu una serata di chiacchiere e risate, si respirava un’aria
di armonia, tra una madre, una figlia; un padre, un figlio. Furono tutti così
presi dai loro racconti, che quando Rudi per abitudine, cominciò a stringere la
mano di Alice, sulla tavola, e ad accarezzargliela, Lucia e Giulio, non se ne
accorsero.
Quella sera non era il caso di affrontare l’argomento, i
genitori, andarono a letto, e loro anche per rimanere da soli, lavarono i
piatti, e rimasero seduti sul divano stretti, stretti, decisero che per quella
sera bastava così.
****
Da quella sera, trascorsero due giorni, e Rudi & Alice,
parlarono di come affrontare l’argomento, e alla fine, decisero, di raccontare
tutto ai genitori, la sera successiva a cena; valutarono, che la persona da
convincere, fosse Giulio, forse, perché, sulla storia dei loro fratelli, era
stato, quello più duro e complicato da persuadere.
Venne la sera decisiva, Rudi & Alice, rimasero, nella
camera di Rudi, a decidere, come affrontare la situazione, mentre Lucia, in
cucina, tornata dalla libreria, si mise a preparare la cena.
Fu ora di sedersi a tavola, sul volto di Rudi, si
evidenziava, un po’ di nervosismo, ma il fatto di avere al fianco Alice, lo
risollevava un po’, e dopo due tentativi, per iniziare il discorso, finalmente,
si buttò, e guardando il padre negli occhi, gli disse.
Rudi: papà, sai, mi sono innamorato! Ma proprio tanto!
Penso, sia la ragazza giusta per me!
Ci fu, un’ attimo di silenzio, un sorriso di Alice, lo
sguardo fisso di Giulio, e Lucia, che come sempre, molto disponibile, disse: A
sì! Bello! Allora una sera di queste, perché non la porti a cena, che la
conosciamo! E tu Alice, già la conosci?
Alice, studiando le loro reazioni, soprattutto, quella di
Giulio, fece cenno di sì, con la testa!
Ma su quel sì, Rudi, prese più coraggio, e disse: sì Lucia,
ma però, credo non ci sia bisogno d’invitarla, perché, già, in questo momento,
glielo hai detto tu!
Lucia, a questa frase, rimase un attimo attonita, ma poi
capì, e fissò la figlia, e vide proprio in quel momento, il braccio di Rudi,
poggiarsi sulla sua spalla, abbracciandola.
Giulio: Cosa! (alzando un po’ la voce)
Rudi & Alice: sì ci siamo innamorati!
Lucia, non sapeva che pensare, aveva vissuto, la questione
Marco & Eva, e anche se si era messa di traverso, poi alla fine, era nata
Marta; e poi il resto della storia, finita tra i fratelli maggiori!
Rudi per lei, negli ultimi anni, aveva dimostrato, la sua
maturità, forse più di Marco! Forse anche grazie al sostegno di Alice!
Giulio, invece, come sempre, siete fratelli, non è
possibile!
Alice: non siamo fratelli!
Rudi, intervenne, molto deciso, senza più tentennare: papà,
noi come voi! Io l’amo; ho visto, quello ch’è successo tra Marco & Eva, e ho
esitato per paura, perché, tuo figlio, mi ha trasmesso dei dubbi, per come si è
comportato con Eva, non volevo rischiare, di comportarmi male anch’io, perché
non sopporterei di far soffrire Alice, perché l’amo tanto! E voglio solo la sua
felicità!
Sai papà, io in passato, ti ho invidiato, tutte le mattine,
scendevi, per fare colazione, e la prima cosa che facevi, prima di uscire, era
ed è, ancora adesso, di avvicinarti a Lucia, guardarla negli occhi, e darle un
bacio.
Io guardandovi, ho sempre pensato, quando poteva succedere a
me, ed oggi, ti posso dire, che quell’invidia, non c’è più, perché ho trovato
una ragazza, che mi ha riempito il cuore, e la vita, e anch’io, la mattina, ho
la consapevolezza, che posso scendere in cucina, fare colazione, ed incrociare,
il suo sguardo, e farle capire che l’amo, come lei fa con me!
E tu! Tu papà! Non mi puoi negare questo! Perché, o sei
egoista! Oppure, se non capisci il nostro amore, significa, che in questi anni,
ci hai ingannati tutti! Perché non hai mai amato Lucia!
Ma io lo so, che non è così, e ti chiedo di non ostacolarci.
Perché noi siamo, e ci amiamo, come voi!
Alice, a tutto questo, si sentì orgogliosa del suo
fidanzato, Giulio, rimase senza parole, non si aspettava un discorso, così
sentito da Rudi; e Lucia, quasi emozionata, e commossa, da come Rudi esprimeva
il sentimento per Alice, sua figlia, rimase, più razionale e prese tempo!
Lucia: ragazzi, per noi non è facile, soprattutto, dopo i
vostri fratelli! Vi chiediamo, solo di farci pensare bene, anche perché, siamo
tutti grandi, per parlare, e avere un confronto, siete grandi e maggiorenni,
non potremmo imporvi nulla, di questo ne sono consapevole, voglio solo, capire,
se avete valutato tutto, ma proprio tutto.
Noi lo faremo, vi chiedo, di farlo anche voi, e poi sarà
quel che sarà!
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Capitolo 5 *** Pensieri e Parole ***
pensieri e parole
Pensieri & Parole
Quella notte, per Giulio e Lucia, fu una notte, di pensieri
e parole, quello che stava accadendo, era un imprevisto, anche se, visti i
precedenti!
Ma cercarono, di valutare coscientemente, ogni possibilità,
ed eventualità!
Avevano paura, che i loro secondi geniti, potessero finire,
come Marco & Eva, ma nello stesso tempo, vedevano in Rudi & Alice,
qualcosa di diverso, forse il fatto, che erano cresciuti insieme, e come erano
cresciuti, da continui litigi e screzi, ad una crescita, che li aveva portati
ad essere sempre più uniti e complici, fino a quel punto!
Ed in ultimo, il discorso di Rudi, che rispecchiava, una
maturità, che forse nessuno si aspettava, chi lo avrebbe mai detto!
Un ragazzino, che ambiva al riformatorio, ad una crescita come
quella!
Lucia, rimase colpita, da come, aveva espresso, con tanto
ardore, l’amore che provava per Alice, qualunque altra madre, avrebbe fatto,
carte false, e si sarebbe sentita onorata, di avere al fianco della figlia, un
ragazzo così!
Ma la loro famiglia, era particolare!
Giulio, anche lui, incredulo, ma questa volta, pronto e
aperto, a guardare la cosa a 360 gradi, senza voler ostacolare nessuno, perché,
quello che era successo, con Marco & Eva, gli bruciava, ogni tanto, con un
po’ di senso di colpa, pensava, soprattutto per il bene di Marta, che se non si
fosse intromesso, la loro storia, con meno ostacoli, poteva avere un esito
diverso. Sentiva nelle orecchie, il discorso di Rudi, noi come voi, io amo
Alice, come tu ami Lucia!
Capì che il figlio, faceva sul serio.
Ormai, sia Lucia che Giulio, erano giunti, ad una
conclusione reciproca, sicuramente, avevano, dei però da imporre!
La mattina seguente, un po’ prostrati, dai tanti pensieri
della notte, scesero in cucina, a fare colazione, e trovarono tutto già pronto,
Rudi & Alice, neanche loro, ebbero sonni tranquilli, erano coscienti, che
nessuno li poteva ostacolare, dentro di loro, i sentimenti erano chiari e
decisi, ma comunque, avere la benedizione dei loro genitori, era molto
importante.
Si sedettero, a fare colazione, e Giulio, disse ai ragazzi:
stasera, ceniamo insieme, e parleremo, di quello che sta accadendo, in questa
casa, e nelle nostre vite. Lo faremo d’adulti, perché con i vostri fratelli,
anche noi abbiamo sbagliato, e non voglio rifare gli stessi errori!
Venne sera, e come a colazione, si ritrovarono i quattro,
intorno ad una tavola imbandita. Il dialogo fu semplice e tranquillo, Giulio e
Lucia, presentarono le loro preoccupazioni, ma fecero presente, che non
intendevano opporsi alla loro relazione; non avevano intenzione di
ricominciare, di nuovo, ad ostacolare nessuno, fecero però presente ai ragazzi,
che vivere una storia, da ex fratellastri, da conviventi, nella stessa casa,
poteva creare loro, dei problemi, e che non dovevano mettere a rischio, la pace
familiare.
La storia tra Marco & Eva, doveva far capire loro
qualcosa. Quello ch’era successo tra i loro fratelli, poteva essere, un’arma a
doppio taglio, i genitori, gli stavano dando una possibilità, ma erano anche
preoccupati, che non facessero la fine di Marco & Eva, che volente o
nolente, con la loro separazione, avevano creato, delle piccole tensioni in
famiglia.
I limiti ed i però di Giulio e Lucia, riguardavano anche la
loro convivenza in casa.
Giulio: Il fatto che, voi state insieme, non deve comportare,
nessun cambiamento, di clima familiare, quindi, vi chiedo di comportarvi, in
modo responsabile e maturo, in questa casa, oltre a noi c’è Mimmo, che anche se
sta crescendo in fretta, è comunque un adolescente, non voglio che teniate
atteggiamenti esagerati, nei vostri comportamenti, quello che farete fuori, di
questa casa, è affare vostro, siete grandi e maggiorenni, ma qui non esagerate,
non aspettatevi, magari di dormire nella stessa camera, nello stesso letto,
capisco che chi si ama, magari, ha delle esigenze, ma come noi accettiamo, la
vostra situazione, voi rispettate le esigenze, e le volontà nostre.
Rudi & Alice, magari, non si aspettavano questo,
pensavano, di poter continuare, come nei dieci giorni da soli, nella loro camera
all’attico, e con più libertà, ma cercarono di capire, consapevoli che nel
tempo, abituandosi, sia Giulio che Lucia, ad un bacio in più, non ci avrebbero
più fatto caso, e anche Mimmo, non sembrava un problema, anzi, lo era più per i
loro genitori, che altro.
Ma per loro, era importante, essere accettati come coppia,
stare sul divano, abbracciati, a guardare un film; stare vicini a tavola, mano
nella mano; stare cinque minuti in più, sul pianerottolo, ad augurarsi la buona
notte; e poi, Rudi, ogni tanto, alle due, poteva continuare a fare, le sue
incursioni, nella camera di Alice!
La sera successiva, Giulio e Lucia, andarono a cena, a casa
di Ezio e Stefania, e lasciarono, i due piccioncini, da soli a casa, che
ovviamente, approfittarono della cosa!
Nella consapevolezza, dei loro genitori, che comunque, erano
certi, che quando Rudi & Alice, stavano da soli, non giocavano, certo a
carte!
Ovviamente nella cena, a casa Masetti, venne fuori la
novità.
Giulio: Io e Lucia, vi volevamo informare, di una cosa,
tornati dal viaggio, Rudi & Alice, ci hanno informato, che si sono
innamorati, e stanno insieme!
Ezio: e bhe! Era ovvio, che ti avevo detto, visti i
precedenti! E sono due, adesso preparatevi! Perché tra Mimmo e Matilde, tra un po’,
tocca! E si tocca!
Stefania, sorridendo, e guardando l’amica: a Lucia, e mo
tocca che me lo dici! Ma sti Cesaroni! Che c’hanno nel sangue, manco Dracula e
i vampiri! Tu col loro padre, i figli con le tue figlie!
Lucia: Stefà, non
scherzare, e una cosa seria, mi chiedo, se ho sbagliato, a Rudi &
Alice, abbiamo permesso di continuare, perché con Marco & Eva, abbiamo
fatto degli errori, ed io e Giulio, abbiamo anche dei sensi di colpa! Visto,
com’è andata a finire, mi auguro, adesso di fare la cosa giusta!
Quando io e Giulio, ci siamo rincontrati e sposati, eravamo,
così presi, che abbiamo trascurato, che avendo dei figli adolescenti, nella stessa
casa, con gli ormoni a mille, poteva portare a questo.
Con Marco & Eva, è stata attrazione da subito, ed ha
portato a dove ha portato!
Ma con Rudi & Alice, non so, li vedo diversi, forse, perché
sono cresciuti insieme, sanno l’uno dell’altro tante cose, i loro amori trascorsi,
le loro sofferenze passate. Li vedo più complici!
E Rudi, dovevi sentirlo, l’altra sera, che passione c’ha
messo, nel far capire a Giulio, i suoi sentimenti per Alice!
Di nascosto, li osservo, per capire, e vedo i loro sguardi,
quando sono vicini, e ti giuro, Stefà, mi danno sicurezza!
Però, so che nella loro situazione, è più difficile!
Vedendo Eva come ha sofferto, ho paura, a volte, basta poco,
per mandare tutto in frantumi.
Stefania: solo il tempo, può dire la verità! Guarda tu e
Giulio, dopo tanti anni di lontananza, vi siete ritrovati, e il vostro amore,
ha trionfato!
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Capitolo 6 *** Per chi suona il campanello Parte 1 ***
Per chi suona il campanello parte 1
Per chi suona il campanello Parte 1
Il tempo scorreva, ed in casa Cesaroni, tutti tornarono,
alla vita ordinaria, di tutti i giorni.
Mimmo aveva ricominciato la scuola, i tre amici di merenda,
Cesare, Giulio ed Ezio, sempre in bottiglieria a con i loro problemi, i loro
ferse, i loro ma!
Così, venne Ottobre, e Rudi & Alice, continuavano la
loro storia, senza alcun tentennamento, e alcun problema, per la gioia, dei
loro genitori, che sembravano proprio, aver attenuato, le preoccupazioni, dei
primi tempi, e a volte, lasciavano andare, su eccessi di coccole, dei loro
figli, tipo, che Rudi, tutte le mattine, era abituato, a fare colazione, con
l’orecchio di Alice!
Una mattina, di metà ottobre, mentre Lucia e Giulio,
preparavano la colazione, Rudi & Alice, come al solito, tubavano sul
pianerottolo delle loro camere, e Mimmo, ostacolato dai due piccioncini, si
affaticava, per poter andare in bagno; ci furono due veloci suoni di
campanello!
Giulio, andò ad aprire, ma non vide nessuno, ma un piccolo
rumore, si sentì da terra, abbassando lo sguardo, vide, in una borsa da
palestra aperta, un bambino, di pochi mesi, rimase un attimo sgomento, ma si
affrettò, a prendere in braccio il fanciullo, e a portarlo in casa.
Lucia, rimase stupita di vedere un bambino, tra le braccia
di Giulio.
Lucia: e questo chi è? Con aria insospettita, guardando
Giulio!
Giulio: qualcuno, l’ha lasciato in questa borsa, ed è
scappato!
Intanto, erano tutti scesi in cucina, rimanendo sorpresi,
anche loro, dell’ospite inatteso. Giulio, guardò nella borsa, e vi trovò, tutto
il necessario, per il cambio del bambino, e vicino una lettera.
Giulio, lanciò uno sguardo, e impallidendo, fece leggere la
lettera a Rudi! Quest’ultimo, con parole tremanti, sia per l’incredulità, sia
per paura della reazione di Alice, disse: qui, dice ch’è mio figlio! Lisa me
l’ha lasciato per qualche tempo!
Lettera di Lisa, “ Caro Rudi, come vedi, il destino, ed un
po’ d’imprudenza, da parte nostra, ci ha fatto un gran regalo, un bambino di
nome Mattia, nostro figlio. Ti ho colto proprio di sorpresa, lo so, ma non era,
e non è mia intenzione, sconvolgere la tua vita, o pretendere qualcosa da te!
Non sapevo a chi lasciarlo, sono dovuta partire, per Milano, dove mi aspetta,
un colloquio di lavoro, molto importante, che mi può permettere, di cambiare la
mia vita, anche per il bene di nostro figlio. Dopo la comunità, ho capito, cosa
è importante, e per me, conta solo il bene di Mattia. Sono sicura, che tu,
insieme alla tua famiglia, saprai prenderti cura di lui, non pretendo nulla da te.
Tra qualche breve tempo, tornerò, e mi riprenderò Mattia; grazie
anticipatamente, di tutto quello, che saprai fare per lui. Lisa.”
Alice, stava per svenire, si sedette, e Lucia, vedendo la
sua difficoltà, le strinse la mano.
Giulio: Calma, manteniamo la calma, è figlio tuo, ne sei
sicuro! Insomma, è possibile?
Rudi: papà, intendi, se ho fatto sesso con! Sì, non so,
quanti mesi ha il bambino, ma potrebbe anche essere, e adesso che faccio?
Lucia: intanto, calmiamoci tutti un attimo, vedendo anche
Alice, sempre più in difficoltà!
Facciamo colazione, vediamo se il bimbo sta bene, diamogli
da mangiare, cambiamogli il pannolino, e poi lo portiamo in ospedale, per un
controllo, e chi sa, per scrupolo, magari, facciamo un’analisi, per chiarire la
cosa!
In tutto questo pira piglio, Alice, non volle nulla da
mangiare, andò in camera sua, e si mise a piangere sul letto!
Rudi, sconvolto, volle andare in ospedale subito, e fu
accompagnato da Lucia e Stefania, che intanto era arrivata, la quale, appresa
la novità, chiamò anche Diego, infondo, era il nipote!
Rudi, prima, però volle andare a vedere, come stava Alice,
capì che la cosa, la stava preoccupando!
Bussò alla sua porta, e fu il nulla! Stava per andarsene,
preoccupato e avvilito, ma la porta si aprì, e davanti a lui, c’era una piccola
donna, piena di lacrime!
Alice: dimmi che non è vero, che non sta succedendo proprio
a noi!
Rudi, entrò nella camera, e prendendola per un braccio, le
disse: non importa, quello che sta accadendo! Io ti amo, quel bimbo può essere
mio, ma questo, tra me e te, non cambia nulla, io ti amo, e ti amerò, comunque.
Alice: cambia per me, tu hai una responsabilità, con un
bambino, e con un’altra donna!
Rudi: perché non capisci, Lisa, non l’ho mai amata, quando
sono stato con lei, era per dimenticare te, sono stato imprudente e stupido, ma
io so, cosa voglio! Voglio te, solo te!
Alice: vai, vai da tuo figlio, io ho bisogno di rimanere da
sola, adesso voglio stare da sola!
Lucia, capì, dallo sguardo di rudi, che con Alice, non era
andata, tanto bene! Ma decise, di affrontare la questione, da ritorno, dall’ospedale,
adesso quel bimbo, aveva bisogno di attenzioni.
Rientrati, in casa Cesaroni, c’era un via vai continuo,
tutta la famiglia, alla notizia, si era riunita, tanto che, tutti decisero, di
pranzare insieme.
L’unica, che non si fece vedere, fu alice, rimasta tutta la
mattinata, nella sua camera! Lucia bussò alla sua porta, e Alice, le aprì con
difficoltà, capiva, che l’aspettava, una ramanzina!
Lucia: dovresti scendere! Rudi è sconvolto, per la novità,
che gli è piovuta addosso, ma soprattutto, perché tu, non sei al suo fianco! Continua
a guardare le scale, sperando che tu scenda da lui!
Alice: mamma, non me la sento! Vederlo, magari con il
figlio, avuto da un’altra tra le braccia; non mi sento tradita! Ha avuto un
passato, anche lui! Ma, anche se è da poco che stiamo insieme, ho sempre
pensato, che i suoi figli, sarebbero stati anche i miei!
Io non so, se riesco ad avere, un rapporto a tre, io, lui e
Lisa. Perché sarà così!
Ogni volta, che dovremo prendere una decisione importante,
saremo, io, lui e Lisa, perché hanno un figlio insieme!
Lucia: io ho cresciuto, anche Marco, Rudi e Mimmo, per
amore, anche di Giulio! Siamo entrate, in questa casa, io, te ed Eva, con Marco
, Rudi e Mimmo, e mi sono fatta carico, anche di loro!
Alice: no mamma! E’ diverso, tu hai dovuto competere, con il
ricordo, di una donna, che non c’era più!
Io dovrei affrontare, la presenza di un’altra, comunque
esistente, come un’ombra, nella nostra vita!
Mattia, non centra, lo capisco, ma un’altra donna, no! E da
donna, mi dovresti capire.
Lucia: io capisco, che se ami una persona, affronti tutto!
Avete affrontato, me e Giulio, per amore! E noi, vi abbiamo dato, la nostra
benedizione, perché, abbiamo capito!
E personalmente, ho visto, cosa c’è tra voi, e se non aiuti
Rudi, il ragazzo che dici di amare!, un giorno, te ne pentirai! Perché, un’altra
donna, ci sarà per lui!
Ci sono passata, ventisei anni fa, avevo Giulio, l’ho perso,
per mia colpa, ha avuto, un’altra donna, che gli ha dato tre figli, e
casualità, o destino, dopo venti anni, ci siamo ritrovati.
Se perdi Rudi! Non so se sarai fortunata come me, dopo venti
anni!
Scendi, e stai vicino al tuo ragazzo, se lo ami, veramente! Nella
buona, e nella cattiva sorte, già adesso! Anche se non siete sposati!
Alice, scossa da sua madre, dopo poco, prese coraggio, si
asciugò le lacrime, si truccò un po’, per togliere il rossore dagli occhi, e
scese in sala da pranzo, e nel silenzio e nella totale attenzione di tutti, si
avvicinò a Rudi, gli diede un bacio, e vedendo Mattia, sulle sue ginocchia, con
coraggio, gli posò una mano, sulla testa, e si sedette vicino al suo ragazzo,
in silenzio.
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Capitolo 7 *** Per chi suona il campanello parte 2 ***
Per chi suona il campanello parte 2
Per chi suona il campanello parte 2
Quella sera, il piccolo Mattia, dormì, in camera, con Giulio
e Lucia, e Rudi & Alice, ne approfittarono, per chiarire, la loro
situazione.
Rudi: è tutto così strano da stamattina, ma ho solo una
certezza! Che ti amo, e niente e nessuno, potrà cancellare in me, tutto questo!
Devi stare tranquilla e serena su questo,
io ti amo!
Alice: è dura per me! Non tanto la presenza di Mattia! Ma l’idea
di doverti dividere con un’altra donna! Anche se tu, non provi nulla per lei!
Ma ti amo anche io, e per questo, ho deciso e capito, che ti voglio stare
accanto!
Dopo tutto questo! Decisero, anche trasgredendo ai patti,
con i loro genitori, di passare la notte insieme, e chiusisi, nella camera di
Alice, fecero l’amore, e rimasero abbracciati, fino al giorno dopo,
consapevoli, che nell’altra camera, Giulio e Lucia, si accorsero,
inevitabilmente, della cosa, i quali, fecero finta di nulla, sapendo che visto
cosa era successo, una simile cosa, era positiva.
Passarono dei giorni, e quel bambino, in casa, sembrava aver
portato, un po’ più di serenità, tutti si stavano affezionando; la cosa fu così
travolgente, che sia Giulio che Lucia, acconsentirono alla voglia di Rudi, di
stare di più con suo figlio, che si trasferì, nell’attico, per poter stare con
lui, anche di notte, e quando Alice, volle unirsi a loro, per poter aiutare, il
suo fidanzato, ad accudire Mattia, non fecero obiezione.
Così Rudi, Alice e Mattia, si trovarono nel lettone, e la
cosa, cominciò a trasformarsi, in un idillio, tanto che Alice, pensò, che se
quel bambino, fosse rimasto con loro, non avrebbe più creato preoccupazioni per
lei, ma era entrata, in un contesto di famiglia, dove lei Rudi e Mattia,
potevano formare una bella famiglia, rimuovendo, l’idea di Lisa, che però, da
li a poco, avrebbe rivendicato, il suo diritto di madre.
Ed infatti, dopo che erano trascorsi, dieci giorni, dall’arrivo
di Mattia, in casa Cesaroni, Lisa, si fece sentire sul cellulare di Rudi, ed
annunciava, il suo arrivo, per il giorno dopo.
Ormai l’affetto che legava quel bambino, ai componenti di
quella famiglia, era grande, persino Cesare, aveva fatto un bel regalo a
Mattia, dopo tutto, era l’erede, che avrebbe portato avanti, il cognome dei
Cesaroni!
Anche se Rudi, ancora non aveva fatto alcun riconoscimento! Ma
l’arrivo di Lisa, portava dei dubbi, e delle tensioni! Tutti sapevano, che dall’esito
del colloquio di lavoro a Milano, dipendeva, se Mattia, magari, rimaneva a Roma
o no!
Rudi si confidò con Giulio, sulla possibilità di chiedere ad
un avvocato, se poteva avere l’affido, dopo tutto, far passare Lisa, dopo il
suo passato, come madre non adatta, ci voleva poco. Ma su consiglio di Giulio,
non fece nulla.
Giulio: aspettiamo! Vediamo cosa succede! Togliere un
figlio, alla propria madre, non è mai bello! Capisco, la tua situazione, in
pochi giorni, ci siamo tutti affezionati, persino Alice! Ma prima viene il bene
di Mattia!
Il giorno successivo, tutti erano in attesa di Lisa, tranne
Lucia, che fu chiamata, al cellulare, e dovette uscire.
Lisa, arrivò in tarda mattinata; dentro casa Cesaroni,
praticamente, ci fu una riunione di famiglia, tant’è che Lisa, quando entrò,,
vedendo tale schieramento di forze, disse: una contro tutti!
Lisa, salutò Rudi, diede uno sguardo ad Alice, che stava
vicino a lui, anche se non sapeva, che stavano insieme, e si lanciò, a prendere
Mattia in braccio, che si trovava, tra le braccia di Rudi.
Poi da un angolo della stanza, sbucò Diego, con uno sguardo,
poco amichevole.
Diego: come vedo, sempre la stessa! Rimani incinta, e non so
che ho un nipote, porti tuo figlio qui, e non mi avvisi, decidi di tornare a
Milano, e neanche una telefonata!
Lisa: scusa, ma ho tante cose per la testa!
Giulio, fece accomodare Lisa sul divano, e cominciò il suo
discorso, per capire un po’ di cose! Se era uscita, dal vizio della droga; se
era andato bene, il colloquio di lavoro; e che intenzioni aveva per il futuro!
La prima risposta fu sì, la seconda era sempre sì, si
sarebbe trasferita in pochi giorni, e ovviamente, avrebbe portato Mattia con
lei.
Rudi: è mio figlio! Ho dei diritti anch’io! Lo voglio
riconoscere, e per il suo bene, dovrebbe crescere a Roma!
Giulio, vedendo il figlio nervoso, cercò di portare un po’ di
calma!
Lisa: non voglio e pretendo niente da te!
Rudi: potevi pensarci prima di abbandonarlo qui, davanti al
portone. E poi, pensi che posso far finta di nulla! Ho un figlio a Milano, lui
non saprà nulla di me, lo dimentico, e tutto come prima!
La tensione si alzava, ma fu stemperata dal rumore delle
chiavi, che aprivano il portone, e Lucia entrò in casa, silenziosamente,
trasferendo questo silenzio, alla stanza del salotto, dove tutti, erano
riuniti! Entrò, e tranquillamente, posò la borsa e il cappotto, su di una
sedia, poi, sempre con molta tranquillità, si rivolse a Lisa, e la salutò,
dando una carezza al piccolo Mattia!
Aveva un sorriso sarcastico, e per un attimo, a molti frullò
in testa, l’idea che le avrebbe mollato un ceffone! Ma non fu così, si avvicinò
a Rudi, che era a pochi passi, e tirò fuori, dalla tasca dei suoi jeans, una
busta, con dentro un foglio, lo sventolò un attimo davanti a Lisa, e annunciò a
Rudi, allungandogli la lettera, per fargliela leggere, che il bambino, non era
il suo.
Nella stanza, ci fu un ohh! Di sconcerto.
Lucia: mi ha chiamato stamattina, l’infermiera del reparto
pediatrico, dove abbiamo portato Mattia, per il controllo, dalle analisi fatte,
risulta che non siete compatibili. Forse la signorina qui, ci deve spiegare
tante cose!
Diego: sei la solita! Non sei cambiata!
Rudi, non sapeva più che pensare, l’idea della paternità,
ormai lo aveva preso completamente, ma viveva, anche l’idea, che con alice le
cose, potevano andare meglio. Alice dal canto suo, tirò un sospiro di sollievo,
ma capendo cosa provava Rudi, si caricò di rabbia verso Lisa!
Lisa: sì, vi devo delle spiegazioni! Ti chiedo scusa Rudi,
ma non avevo altra scelta! Non sapevo a chi lasciare il mio bambino! Quando
sono arrivata in comunità, è stata dura, l’astinenza, la solitudine, ed ho
fatto conoscenza di un ragazzo, che come me, stava lì da poco. Siamo stati
insieme, più per necessità, che per sentimento!
E quando ho scoperto di essere incinta, lui ormai, non c’era
più, è scappato dalla comunità, perché non ha resistito! Non so dove sia, e
anche se lo sapessi, non lo cercherei, non potrei dare un padre come lui, al
mio Mattia!
Invece, tu Rudi! Così disponibile, con i piedi per terra!
Con una famiglia, come la tua, a darti sostegno! Guardate, oggi siete tutti
qui, per questo bambino, e per sostenere Rudi! Io questo, avrei voluto per mio
figlio! E quando dovevo pensare a chi lasciare Mattia, ho pensato a voi, così
disponibili con tutti! E Mattia, sarebbe stato al sicuro!
Questa ammissione di colpa, lasciò tutti esterrefatti,
Stefania, Ezio e Diego, la invitarono a stare con loro, fino alla partenza, ma
dopo che Stefania, prese in braccio Mattia, Alice, ebbe uno scatto di rabbia, e
colpì Lisa, con un bel ceffone in faccia, e con le lacrime agli occhi, le disse:
tu! Mi stavi, ci stavi, per rovinare la vita, ma come ti sei permessa! E si
abbracciò a Rudi, dandogli un bacio. Lisa capì, che tra loro due, c’era
qualcosa, si scusò, e disse ad Alice, è un bravo ragazzo! Tienitelo stretto! E
scusa ancora!
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Capitolo 8 *** Chiarimenti & Sospetti ***
Chiarimenti & Sospetti
Chiarimenti & Sospetti.
La delusione fu tanta, strano come bastano pochi giorni, per
deviare il pensiero ed il desiderio di una persona! Rudi, in quei pochi giorni
di paternità rimase colpito al punto tale, che dopo la verità, modificò alcune
cose di lui.
Cominciò a rientrare tardi a casa, decise di usare come
valvola di sfogo il lavoro, rimaneva oltre il suo orario, tanto da portare il
suo capo, a dargli da seguire dei piccoli gruppi musicali che incidevano da
lui; il suo compito era quasi da fargli da manager, sotto il controllo del suo
capo doveva organizzare promozioni nei locali di Roma, di modo da poterli far
conoscere in giro, e lui cominciò a riuscirci molto bene, tanto da portare uno
di questi gruppi a passare le sue canzoni in radio locali e regionali.
Ormai pensava solo al lavoro, e cominciò a guadagnare anche
bene, visto che il suo capo gli fece un contratto da collaboratore, ed in più
riceveva una percentuale sui guadagni delle band che seguiva.
Ma tutto questo cominciò a pesare nella vita di coppia; Alice
ormai non lo vedeva più, la notte tornava tardi, i locali nella capitale
chiudono tardissimo, la mattina dormiva e si alzava come uno zombi, e subito
usciva per andare in sala d’incisione.
La cosa cominciò a pesare ad Alice, e Giulio e Lucia si accorsero
che c’era qualcosa che non andava! Una sera Lucia sentì Alice piangere nella
sua camera, entrò e Alice le disse: non capisco! Non mi ama più! Cosa ho fatto!
Un bambino gli ha sconvolto la vita! Non è più lui, rivoglio il mio Rudi! Così no,
non lo accetto, non esisto più!
Lucia, rimasta colpita dalle parole della figlia, che aveva
piena ragione di preoccuparsi, perché Rudi, effettivamente non era più lo
stesso! Parlò con Giulio, a sua volta preoccupato, e decisero di trovare un
momento per parlargli e capire cosa stava accadendo.
Quella sera Giulio rimase alzato fino a tardi per aspettare Rudi,
e costui quando arrivò, fu invitato a sedersi in salotto, e Giulio con tono
preoccupato gli disse: figlio mio cosa succede? Ti vedo che hai qualcosa che
non va! Io, Lucia, ma soprattutto Alice ci siamo accorti di questo, noi ti
vogliamo aiutare, ma Alice sta soffrendo! E tu per primo, quando mi hai detto
che l’amavi, mi hai anche detto che non l’avresti mai fatta soffrire, bhe
adesso sta soffrendo!
Rudi: hai ragione, mi manca qualcosa, non capisco il perché,
ma quel bambino si è portato via, o mi ha lasciato qualcosa, che mi ha fatto
vedere la vita in modo diverso, e ho pensato che l’opportunità di lavoro che mi
è stata offerta, poteva aiutarmi a ricominciare, ma sto trascurando le cose più
belle che ho, la mia famiglia, tutti voi, ma soprattutto Alice. Andrò a
chiederle scusa, e cercherò di ritrovare me stesso!
Sul viso di Giulio ritornò il sorriso, e capì che il giorno
dopo doveva parlare con Lucia, per cambiare alcune regole e dare più libertà ai
due ragazzi, ma intanto cominciò col dire al figlio, che anche se era tardi,
poteva andare nella camera di Alice e farsi perdonare!
Quella notte fu una notte fatta per le parole e l’amore,
infatti Rudi & Alice passarono parte della notte a parlarsi e a chiarirsi,
su i loro sentimenti, e alla fine fecero l’amore.
La mattina seguente,
quando Rudi cercò di tornare nella sua camera era tardi, e mentre Rudi stava
dando un bacio ad Alice sulla porta, Giulio e Lucia li sorpresero, Rudi cercò
di giustificarsi non riuscendo a trovare le parole, ma Giulio sorridendo lo
interruppe e disse: ragazzi, ci abbiamo pensato, e crediamo che il vostro
rapporto ci ha convinti, e credo che possiate andare stare insieme nella camera
in mansarda, mi pare che sia arrivato il momento.
I ragazzi rimasero stupiti ed entusiasti della novità e
della possibilità di poter stare insieme, ed erano finalmente una coppia libera
in tutti i sensi, Rudi se tornava tardi dai suoi impegni, comunque avrebbe
trovato la sua fidanzata pronta ad accoglierlo fra le sue braccia; ed Alice era
così felice, che in un solo pomeriggio, trasformò la mansarda nel loro nido d’amore,
dovette riporre in alcune scatole le cose appartenute alla sorella e a Marco,
ma adesso doveva essere tutto perfetto per lei e Rudi.
Passavano i giorni e tutto sembrava risolto, tutto sembrava
trascorrere con tranquillità, quando in prossimità del Natale, ormai alle
porte, Rudi ricominciò ad essere strano e un po’ misterioso, ed Alice
ricominciò ad essere dubbiosa, specialmente quando una sera avendo invitato
Jolanda a cena, nel dopo cena, sia Rudi che Jole, di nascosto uscirono in
giardino per parlare tra di loro, ed Alice li vide; cosa avevano da nascondere?
Era mai possibile che tra di loro? Alice dubitava, ma anche non poteva credere
che la sua migliore amica! ( non sapeva, che il motivo della confabulazione,
era proprio lei).
****
Intanto in casa Cesaroni, ci si preparava per il Natale,
Lucia come sempre volle addobbare casa in modo eccezionale, persino i lampadari
sembravano degli alberi, ma c’era un perché! Eva veniva per le feste insieme a
Marta, la quale adesso già cresciuta, meritava di trovare l’aria di festa,
soprattutto dopo che i suoi genitori si erano separati, e Marco non sarebbe
neanche venuto, avendo impegni di corte insieme con la sua principessa.
Il Natale era alle porte, mancavano solo due giorni, Eva era
arrivata da un giorno, e aveva trascorso parte del tempo con Alice per comprare
i regali, che intanto le raccontava la sua nuova vita con Rudi, senza
trascurare nulla.
Eva: questa volta sei veramente innamorata! E devo dire che
il mio cognatino è cotto di te, ieri sera quando è arrivato, aveva occhi solo
per te, e sono felice per voi! Non l’avrei mai detto, visto che da piccoli litigavate
sempre!
Alice: sono felice che dici che Rudi mi ama tanto, un po’ mi
vergogno a dirlo e a pensarlo, ma in questi giorni l’ho sentito lontano, ma
magari mi sbaglio!
Eva: è pazzo di te! Si vede proprio!
La sera, dopo cena, Rudi si sedette fuori in giardino, e
dopo poco, fu raggiunto da Eva, la quale dopo aver messo Marta a letto, decise
di prendersi una boccata d’aria.
Eva; ohi! Anche tu qua! Ma ti devo chiamare Rudi o
cognatino?
Rudi: lo sai che anche se tra me e Alice c’è un rapporto
diverso adesso, tu per me sei sempre una sorella maggiore!
Eva. E allora da sorella maggiore, mi dici che c’è, che ti
vedo pensieroso!
Rudi: no niente! Pensieri di lavoro, e poi è da qualche
giorno, che sto cercando le parole giuste, per dirti, che……! Non so come, dire!
Eva, volevo farti capire quanto amo Alice! Dopo quello ch’è successo tra te e
Marco, magari tu pensi, o hai paura che possa farla soffrire! Ma ti assicuro e
prometto che non lo farò mai!
Eva: guarda che lo so! Vi amate, io e Marco è andata com’è
andata! No perché, sai Alice oggi era un
po’ preoccupata.
Rudi: perché sospetta qualcosa?
Eva: qualcosa di che?
Rudi: nulla, fidati di me, io l’amo e nelle prossime ore lo
dimostrerò a tutti.
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Capitolo 9 *** Anche oltre la vita ***
Anche oltre la vita
Anche oltre la vita
Arrivò la vigilia di Natale, a casa Cesaroni c’erano tutti,
zio Cesare e famiglia, Ezio e Stefania, Eva e Marta, la quale andò subito a
letto, perché per lei Babbo Natale sarebbe arrivato la mattina al risveglio,
Giulio e Lucia e Rudi e Alice, tutti seduti alla tavolata vicino al salotto.
In prossimità della mezzanotte, si trasferirono tutti in
salotto vicino all’albero addobbato con sotto tutti i regali. Quando l’orologio
scoccò la mezzanotte tutti si scambiarono gli auguri, e si scambiarono i
regali, ma alla fine ne mancava solo uno , quello di Rudi per Alice.
Infatti Rudi volle aspettare in silenzio che avessero
scartato i loro regali, per potersi trovare tutti attenti. Si avvicinò ad
Alice, la prese per mano e la fece sedere su una poltrona, e si inginocchiò
davanti a lei; in quel momento nella stanza calò il silenzio più totale, e
tutti capirono che stava per succedere qualcosa d’importante.
Rudi cominciò: questa sera sono felice che siamo tutti qui
riuniti, perché stasera voglio far capire a tutti quanto questi mesi trascorsi
con te Alice, sono stati straordinari, i più belli della mia vita, ed è per
questo che adesso voglio esprimerti tutto il mio amore:
Amore mio,*
Da quando ti ho vista sulla porta la prima volta,
il mio cuore ha vibrato come una viola al vento.
Tu angelo della mia vita,
tu cuore generoso che mi sei stata vicino,
senza neanche immaginare quanto ti amo.
Immaginare l’’eternità
Come esempio del mio amore, è poco.
Pensare all’infinito, è altrettanto poco.
Oltre l’eternità, oltre l’infinito,
si nasconde il mio amore per te.
Dire che ti amerò per tutta la vita, non basta,
perché i miei occhi si spegneranno,
con la tua immagine impressa.
E ti porteranno con me,
anche oltre la vita.
In quel momento tutti stavano vivendo un’emozione enorme,
Lucia stringeva la mano tremante di Giulio, anche lui emozionato, persino
Cesare aveva gli occhi lucidi, ma l’emozione esplose, quando rudi dopo aver
finito di esprimere ad Alice i suoi sentimenti, tirò fuori dal taschino interno
della sua giacca un cofanetto a forma di rosa, e mentre lui la teneva dal
gambo, Alice con le lacrime agli occhi, aprì il cofanetto, e ci trovò dentro un
anello, al centro aveva un brillante che veniva trattenuto da due anelli uniti
in un unico pezzo.
Alice guardò Rudi negli occhi, e quando lui li incrociò,
espresse il suo desiderio: Amore mio! Mi vuoi sposare?
Alice ormai con le lacrime che scendevano sulle guance,
accarezzando il viso di Rudi, espresse un deciso e convinto SI’! Rudi sfilò
l’anello dal cofanetto, lo mise all’anulare sinistro di Alice, e lo sigillò con
un bacio.
Ormai nella stanza era una sfilata di grandi emozioni, Lucia
e Giulio, Stefania ed Ezio, zia Pamela e zio Cesare, che vergognandosi di farsi
vedere, si nascose in un angolo; anche Eva era felice, ma lei stava vivendo un
conflitto emozionale interno, felice per la sorella, per aver trovato un
ragazzo che l’amava e l’adorava, dimostrandoglielo in quel modo; ma anche un
po’ invidiosa, poteva essere lei un anno prima in quella situazione, ma era tutto
andato male, e questa cosa la faceva stare anche male con se stessa.
Mentre tutti giù in salotto festeggiavano, Eva andò a vedere
nella sua vecchia camera se Marta stava dormendo, ma in realtà era una scusa
per allontanarsi da quella situazione, che per lei si stava dimostrando un po’
imbarazzante.
Dopo aver dato un’occhiata a Marta, si sdraiò sul suo letto,
e si lasciò andare ai ricordi, che si mescolavano agli ultimi eventi, soprattutto
alle parole di Rudi per Alice. Si aprì la porta, e chiedendo permesso, entrò
Lucia.
Lucia: ehi! Come va? Sei sparita, tutto bene?
Eva: sì mamma, tutto bene!
Lucia: sicura? A me non sembra! Non sei felice per Rudi e
Alice! Non me lo sarei aspettato così presto, ma sono felici e si amano, si
vede, che belle parole che ha avuto Rudi per tua sorella, e da madre, sono
proprio contenta! Adesso c’è da organizzare un matrimonio!
Eva a queste parole, quasi in modo indifferente si girò sul
lato opposto, dando le spalle a Lucia, e questa capì che per una figlia
felicissima in salotto, se ne trovava una malinconica e sofferente li davanti!
Lucia: lo so, ho capito! Quello ch’è successo stasera ti ha
un po’ rattristato, vecchi ricordi di malinconia. Ma devi essere felice per tua
sorella e per Rudi, che infondo e come un fratello!
Eva: lo so mamma, lo so! Sono felice per loro, come non
potrei, gli voglio tanto bene a tutt’e due, ma mi chiedo perché! Perché! Rudi è
così dolce, affettuoso, pieno d’amore per Alice; e Marco! Marco è quello che è,
un gran casinaro, indeciso e passivo! Ma perché il fratello sbagliato me lo
sono dovuto prendere io! Come fanno due fratelli a crescere insieme, stessa
educazione, stessa vita, e uno è venuto su in un modo, e uno tutto l’opposto!
Perché!
Lucia: lo so! Giulio ce l’ha messa tutta per dare ai propri
figli tanti sani principi, solo che a volte vengono percepiti in modo diverso
gli uni dagli altri!
Questo mistero di vita, rimase un mistero, perché come un
tornado entrò in camera una ragazza con un sorriso a 32 denti, Alice, che si
tuffò sul letto dove c’erano la madre e la sorella, ed aprì una cosa che
preparava da tempo, il suo album per il matrimonio, già da adolescente, stava
organizzando le idee del suo matrimonio, c’era di tutto, da come spedire le
partecipazioni, ai possibili campioni di tessuto con cui preparare il suo
vestito, ovviamente con dei modelli disegnati da lei, a come organizzare la
cerimonia e tanto altro.
Alice: guardate! Io vorrei fare questo, e poi quest’altro!
Non so quanto tempo ci vorrà! E che dite di questa cosa! Whau! Mi sposo, mi sto
per sposare! E abbracciò la madre e la sorella!
Alice: mi servirà aiuto! Confido in te mamma! Tu Eva devi
tornare a Parigi! Mi sarebbe piaciuto organizzare tutto con te, ma se hai del
tempo libero, magari potresti venire e aiutarci in qualcosa! E poi la mia
testimone, non può abbandonarmi vero?
Eva lo immaginava che la sorella glielo avrebbe chiesto di
farle da testimone, ma quando lo sentì dalla sua voce, si emozionò e con le
lacrime agli occhi, la abbracciò, e le disse ti voglio bene!
*Nota autore: spero vi stia piacendo, manca poco alla fine,
ma volevo sottolineare che la
dichiarazione di Rudi in poesia, è stata dedicata tempo fa da me, ad una
persona straordinaria, ch’è entrata nella mia vita.( A Bruna).
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