Hi, we're One Direction.

di _HoranikBraff
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hi, we're One Direction. ***
Capitolo 2: *** Liamo Payno. ***
Capitolo 3: *** Zaino Malikasa. ***



Capitolo 1
*** Hi, we're One Direction. ***



HI, WE'RE ONE DIRECTION.









Era un ozioso e pigro martedì pomeriggio e gli One Direction risiedevano tutti e cinque a casa Stylinson godendosi il loro unico giorno di riposo.
Tra chi giocava a Fifa e perdeva miseramente (leggasi: Liam) contro Louis che si scatenava in un balletto della vittoria ancora più omosessuale delle sue solite movenze, chi guardava un film dal portatile e chi faceva a gara di rutti la giornata passava lentamente.
“Ehy, Tommo, smettila di distrarre Hazza dal suo film con quel balletto e inventati qualcosa da fare.” Disse Niall dopo aver fatto un rutto tale da far alzare il ciuffo di Zayn di altri due cm.
“Potremmo legarti e guardare quante patatine ti entrano in bocca senza che tu possa masticare!” Propose Louis.
“O capire perché questa X-box è truccata e fa vincere sempre Louis.” Aggiunse Liam, sconfortato sul suo lato del divano.
“Payno, taci! Sei semplicemente una schiappa, accettalo.” La leggiadra manina di Louis si mosse con modalità ghetto girl.
“E se provassimo ad uscire all’aria aperta?” Chiese Zayn con un sorriso, a suo pensare, accattivante.
Gli altri quattro lo guardarono schifati.
“Ma ti sei bevuto il cervello o lo hai affogato nella lacca per capelli?” Chiese Harry dopo un silenzio di circa due ore da parte sua: ragazzo di compagnia.
“Okey, okey, ho solo proposto.” Borbottò Zayn.
“HO TROVATO!” Niall batté le mani sul tavolo per enfatizzare il tutto.
“Dicci, allora.” Lo invitò a proseguire Liam.
“Andiamo a leggere le fan fiction su di noi!” Il sorrisone di Niall si fece ancora più largo.
I ragazzi soppesarono l’idea per un paio di minuti.
“Mh, okey dai.” Disse Louis.
“Ci sto.” Assentì Zayn.
“Perché no?” Ribadì Liam.
“Ehy!” Li richiamò all’attenzione Harry. “Ma sto guardando un film.”
Gli altri sospirarono.
“Dai Curly, levati dal computer e facciamo ‘sta cosa. Prometto che mi farò perdonare per questo.” Gli sorrise teneramente Louis.
Harry sfoderò il suo labbrino da cucciolo ma si spostò.
Niall prese il posto e dopo aver trafficato per qualche minuto su dei siti fece cenno agli altri di avvicinarsi.
Guardarono tutti e cinque, affascinati dalla nuova scoperta.
Sai che roba avevano scoperto, ma il loro livello di demenza è un’altra storia.
Si fermano davanti ad un titolo che sembrò loro interessante: “La mia new life con gli One Direction.”
Ah, poveri stolti.
“Allora, si legge?” Chiese Zayn già impaziente.
“Lo sai fare sul serio?” Ribatté Louis.
“Ehy, zitti voi, sta caricando.” Li zittì Niall.
Appena finì di caricare si dilettarono nel loro nuovo gioco ed erano completamente assorbiti nella cosa, fino a che…

<< Gli occhi color pece di Zayn fecero capolino nei miei.>>

“Ehy, ma dove li vede color pece i miei occhi questa pazza? Sono nocciola, NOCCIOLA, caspiterina!” Sbraitò Zayn .

<<  Niall era il solito angelo: non diceva mai parolacce, era educato e usava un tono di voce basso e in più era sempre calmiss…ZZZZZZZ

“Porca puttana è saltata luce, santo cazzo nero! Zayn, minchia di un cammello, quante porca puttana di volte devo dirti di non tenere accesso quel cazzo di phon quando non lo cazzo usi? VAFFANCULO, VAFFANCULO!”
Sì, calmo, pacato e con la bocca casta il giovane irlandese, vanno convinte queste autrici.
Risolto il “grande problema” da Harry che venne estratto a sorte per spegnere il phon bollente e che  rischiò di ustionarsi la mano con cui, testuali parole, si dedica ai suoi hobby (guadagnandosi un sorriso complice e poco rassicurante da Louis), possono finalmente riaccendere il pc e tornare alla loro lettura.
Ovviamente questa procedura durò almeno tre quarti d’ora.
“Eccola, è quella.” Liam indicò la storia non ancora conclusa e tornarono al punto dov’erano rimasti: Niall calmo.
Presto un altro orrore si parò davanti ai loro occhi.

<< Harry infilò il suo potente e grosso membro nella mia signorina perforandomi la verginità.>>

Il povero riccio assunse l’espressione di una persona che viene colpita sui gioielli ripetute volte e il suo ragazzo proferì un delicatissimo: “Devo andare a sboccare anche la mia anima firmata Prada, scusatemi.”
E dopo l’ennesima peripezia causata da una finissima sboccata i nostri cinque “eroi” si imbatterono in altre imprese degne di un forte stomaco e di una grande forza di volontà.

Ero con Liam in cucina e dopo avergli mostrato un cucchiaio lui fuggì terrorizzato.

“Eh, ma porca zoccoletta, ora non si può più nemmeno avere una fissa per quel che riguarda l’igiene che queste credono che tu sia uno psicolabile! Quante persone non vogliono farla nei bagni pubblici perché non gradiscono l’idea che siano sporchi? Eh? Quante? Tantissime, ve lo dico io, eppure non se ne vede nessuna urlare come un’isterica premestruata alla vista di un fottuto cesso!” Sbottò Liam.
Ma gli orrori non erano ancora finiti.

<< Louis scosse i suoi capelli biondi e mi disse paroline dolci all’orecchio proponendo un gioco a tre tra noi due e Harry.>>

“Dio, tesoro, ovvio che faccio volentieri sesso con Harry, ma tu al massimo puoi farci il video, altro che partecipare come protagonista. E poi quando sono diventato biondo? Non uso mica le tinte come Nialler!”
“Ehy, stai zitto mr. Mi faccio i colpi di sole per accentuare il mio colore!”
Disse Niall stizzito.
“Sì, e come vedi non funziona visto che la gente mi scambia per Draco Malfoy!” Rispose a tono Louis, infastidito come non mai dal poco occhio della gente verso i suoi capelli.
 
Zayn si presentò a casa mia livido di rabbia, dicendomi di aver ucciso un gatto da quanto fosse incazzato.

“Un gatto? Un gatto? Cos’è che avresti fatto Zayn?” Sputò Harry.
“Ma io non ci credo, perché mi vedono come l’assassino di animali di turno? Non farei male ad una mosca!” Si lagnò Zayn.
“E ci credo, con le braccine che hai non riesci nemmeno ad aprire una bottiglietta d’acqua.” Disse sarcastico Liam.
“Ehy, zitti, mi sto concentrando.”
Quattro sguardi stupiti finirono dritti su Niall.
“Che c’è?” Chiese il biondo. “La storia mi sta prendendo!” Si giustificò.
E così andarono avanti, non sapendo che il loro viaggio verso le beatitudine/fine della storia era ancora lungo e tortuoso.

Liam si comportò da maturo come sempre, da bravo paparino per gli altri.

“Liam, mi stavi tirando una caccola per caso?” Cominciò ad agitarsi il prode Louis Tomlinson, schifato alla sola idea.
“E fortuna che sei quello maturo.” Disse Harry.
“Ma in che vita parallela?” Chiese Payne mentre giocherellava con il frutto della sua ricerca all’interno del setto nasale.
 
Louis si presentò a casa mia con un mazzo di carote, le sue preferite.

“Louis, ma tu non odiavi le carote?” Chiese un confuso Zayn.
“Le ama solo quando perde inventiva per i giochi erotici.” Sussurra Harry con sguardo a metà tra il sognante e lo spaventato.
Davvero inquietante Styles, davvero inquietante.


E dopo essere entrato, Louis urlò “KEVIN!” rivolto al mio uccello impagliato.


“Queste qua quando lo capiranno che io urlo di fronte ad un solo uccello?” Disse Tomlinson accarezzando i ricci del suo ragazzo che, almeno lui, ha avuto la decenza di arrossire.
Ma che fossero dei disagiati l’avevamo già capito, no?


Niall era un angioletto che rifiutava ogni tipo di alcolico.


“Ma porca trottola, cazzo di un hippie ubriaco, io che rifiuto alcolici? Ma questa è matta. Ora cambiamo storia.” Disse un furente Niall.
Come osavano queste ragazzine definire sobrio un irlandese del suo calibro?
“Ma Nialler, dobbiamo finir…” “No Zayn, questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ora cambiamo.”
Si misero a cercare un’altra storia da potersi leggere quando a Liam ne capitò una sott’occhio.
“Qua c’è scritto che è una…Ziam? Che vuol dire?” Chiese palesemente confuso il pelatone.
Zayn era perplesso quanto lui, mentre Louis e Niall avevano un perfido sorriso in volto e Harry…beh, Harry è Harry, è ovvio che fosse perso nel suo mondo di fatine sbrilluccicanti.
“Oh, niente di che.” Disse Louis.
“Sì, leggiamo questa.” Gli fece eco Niall.
E così si inoltrarono in una nuova avventura.
Tutto filava stranamente liscio, ma non era destinato a durare.


Zayn prese il membro di Liam in bocca, eccitato come non mai.
 

“Credo di aver capito cosa voglia dire Ziam." Sussurrò Zayn.
“Un vero genio del male.” Lo sfotterono gli amici, tranne Liam, che bianco come un lenzuolo si chiedeva cosa ci fosse di sbagliato nel loro fandom.
“Ma non è possibile…” Disse con un filo di voce alla fine, sempre il pelatone.
“Oh sì che lo è Liam! Io e Louis lo abbiamo capito leggendo le Larry di amarci.” Disse Harry facendo gli occhi dolci da principessina al suo dolce ed isterico innamorato.
“E ancora adesso le usiamo per prendere spunto quando siamo a corto di idee sulle nostre pratiche…ehm...con i nostri giochini!” Disse senza un minimo di pudore Louis.
E così finì la loro giornata: con Harry e Louis che si chiudevano in camera per “giocare”, Liam che si guardava allo specchio bianco come un lenzuolo e ancora sconvolto, Zayn che si faceva venire ambigui dubbi sulla sua già molto dubbia sessualità e Niall, che dire?
Lui aggiornava la sua Ziam contento del fatto che avesse riscosso così tanto successo.









Angolo autrice:
Questa è una cagata colossale che ho partorito una notte insonne.
Il suo unico scopo è fare ridere cercando di abbattere un po' i soliti stereotipi dei ragazzi nelle fan fiction.
E' una cosa puramente parodistica, da prendere sul ridere e basta...sperando faccia ridere.
Ci sono un po' di parolacce, ma io me li immagino così: volgari e dementi <3
Bene, me ne vado.
Alla prossima.

_Ronnie.

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Capitolo 2
*** Liamo Payno. ***



Liamo Payno.





In una bella mattina di sabato tutto sembra tranquillo in quel dì di Londra.
Ecco, sembra tranquillo, e lo è pure fino a che si sta lontani da casa Payne, dove un indaffarato e imbranato Liam (Payne, per l'appunto) ha deciso di portare a compimento una delle più ardue imprese della sua esistenza: fare dei biscotti al cioccolato senza bruciarli.
Dopo essersi, giustamente, preso una pausa dalla gang di psicopatici che lo circonda quotidianamente, Liam ha deciso di concedersi un bagno caldo e una pedicure per poi, con tanto di bigodini rosa e asciugamano in vita, dedicarsi alla cucina.
"Qua dice di riscaldare il forno a 220 gradi per venti minuti." mormora fra sé e sé l'imbecil-...il nostro eroe.
"Certo che 220 gradi non è riscaldare, è una sauna."
Ride da solo per la sua arguta battuta, per poi voltarsi a cercare altre persone gaie e spensierate come lui.
Questo prima di ricordarsi di essere solo in casa.
"Quindi, il forno si è riscaldato. Ora metto la teglia di biscotti e...Oh, dove vai tu?"
Svelto come una lepre zoppa afferra uno dei biscotti in pieno tentativo di fuga.
"Pensavi di potermi scappare, eh!"
lo sperava, questo è poco, ma sicuro.
Finalmente la teglia di biscotti finisce in forno e Liam può godersi un Martini e una sigaretta solitaria nell'attesa.
O almeno coì crede...
*Driiiiiin*
"Ohibò, i biscotti sono già pronti!"
Corre verso il forno, circondato dall'illusione, e fissa la teglia.
"Ma a me sembrano crudi."
Accarezza la sua barba da preadolescente chiedendosi se non siano allucizioni quelle che sente.
*Driiiiiiiiiiin*
"Uh, il campanello!"
Ancora ubriaco di adrenalina dopo aver risolto un caso degno di Benedict Cumberbatch nei panni di Sherlock Holmes, si dirige alla porta e guaisce in un energico "Chi è?".
"Sono la vicina."
Liam apre la porta, cercando di coprire le sue grazie semi nude alla vecchia vicina.
"Uh!" La signora osserva senza pudore il nostro pudico protagonista "Come siamo aitanti e in forma!"
"Signora, la prego, non mi guardi.
Insomma, lei è pure vecchia!"

Uno schiaffo lo colpisce in pieno viso.
"Cazzo che male, picchia bene per essere vecchia."
Un secondo schiaffo lo colpisce sull'altra guancia, questa volta lascia il segno e la conquista del ring sembra lontana per Payne.
"La smetta, vecchiaccia di merda!"
Può vedere la signora preparare l'ombrello, tenta di scappare, ma non è abbastanza veloce: l'asciugamano lo intralcia e...è a terra, messo KO da una vecch-...una non più giovanissima signora e dal suo ombrello.
"C'è la riunione condominiale, maleducato."
Liam può vedere la signora andarsene da casa sua e mormora un "Riunione condominiale? Seriamente?".
Ormai arreso al fatto che non potrà più avere la sua giornata di riposo e relax infila un asciugamo e delle ciabattine di pelo rosa ed esce.
Le riunioni condominiali non sono come lui le aveva sempre immaginate: non c'è nessun grande capo che parla della struttura del condomio e di adeguarla alle esigenze del futuro, ma solo una manica di casalinghe disperate che parlano di chi deve pulire le scale e delle luci fulminate sui pianerottoli.
Un momento: luci fulminate han detto?
"La luce del mio pianerottolo è fulminata!" Urla con foga il nostro protagonista.
"Ehi, stai calmo pop star, non ti stai offrendo per gli Hunger Games, che ti urli?" 
Liam guarda inviperito lo sconosciuto vicino dalla faccia color provolone e gli rivolge un gesto stizzito con la mano.
"Louis sarebbe fiero di me, chissà a quando mi farà la prossima lezione sull'espressività dei gesti?" Pensa, prima di ricordarsi di dover parlare.
"La luce del mio pianerottolo è fulminata." ripete.
"La ripareremo signor. Payne..."
Liam sorride confortato dalle parole del proprietario.
"...dopo aver fatto una colletta per comprarne di nuove."
Colletta?
"Ah, devo pure pagarle io? Non le paga il condominio?"
Pura indignazione, oh.
"Oh, calmati Katniss, tanto tu hai soldi pure per comprarti la catena di negozi che vende le lampadine." Dice sempre lo stesso provolone di prima.
Certo che ha proprio una fissa per questi Hunger Games.
"Io dico che il condomio dovrebbe fornirci di una scorta di lampadine a spese del proprietario del palazzo!" Liam si alza in piedi, sentendosi un grande oratore, un vero ribelle. "Chi è con me?" Urla a sproposito.
"Ehi, Mandela dei poveri, il proprietario del palazzo è lei." 
"Ah!" Il nostro nuovo Cicerone si siede, nell'imbarazzo generale.
"Allora ehm...lampadine per tutti?" Sorride.

Dopo uno stressante pomeriggio a mettere in conto, il suo conto, ogni danno del palazzo, Liam se ne torna nel suo appartamento.
E' sanco, distrutto, stressato e desidera solo dei fragranti biscot-...
"Oh mio dio i miei buiscotti!" Corre al forno e ciò che vede è solo la triste cremazione dei suoi amati dolci.
"Polvere eri e polvere ritornerai." Sussurra con un tono melodrammatico.
Alla fine, il nostro prode protagonista, alla ricerca solo di un poco di conforto, si stende sul divano, pronto ad una rilassante dormita.
Tutto sembra andare per il meglio: sente il corpo rilassarsi e il "cervello" smetterla di surriscaldarsi, quando...
*Driiiiiin*
"Ah, chi è ora?!" urla frustrato.
"Sento Payno, intanto ti calmi o ti arriva una manata così forte che la barba e i peli pubici si scambiano di posto sul tuo corpo."
"Niall?"
Un lieve sussurro.
Il sussurro di una sorta di ominide che sa che il vero stress sta per iniziare solo ora.
"E certo.
Dai vieni giù, abbiamo deciso che andremo a bere una birra tutti insieme poi in studio registrazione a provare, ci servi tu!"

Liam fissa il citofono spaventato e si china in posizione fetale sul pavimento, emettendo versi non conosciuti dall'uomo e nemmeno da nessuna forma aliena.
"No." Dice piano.
"No!" Urla a pieni polmoni, correndo verso il balcone.
"Non mi avrete mai!" Sale sul bordo ridendo come uno psicopatico di un film di serie D. "Non mi avrete mai vivo!"
Non sente più il suolo sotto i piedi, solo l'aria che gli scuote i capelli e che gli rinfresca il pipino attraverso l'asciugamano.
"Mai!" Urla un'ultima volta prima di atterrare...in un camion di materassi.
Si muove piano e tasta il morbido sotto di sé.
"Strano, mi aspettavo il paradiso morbido, ma per le nuvole, non per i materassi." Si gratta la testa in modalità Orango Liam.
"Non sei morto, coglione.
E ora scendi dai quei materassi, Payno.
Ah, e copriti la rondine, per favore, non è tempo di farla migrare a sud."




 



Angolo autrice:

Oh beh, l'avevo detto che prima o poi avrei continuato la raccolta.
Ed eccola qui.
Non sono sicura di quanto possa far ridere, io queste cose le scrivo di notte, 
col sonno e la stupidità addosso, quindi...quindi niente, mi accontento di quel che è:
un cosa del tutto no sense e senza un filo logico.
Voglio ricordare che non è mia intenzione trattare male le persone (Liam Payne in questo caso)
di cui parlo, ma solo ironizzare.
Invece che parlare del Liam aitante e serio in chiave classica, ho preferito adattarlo in un modo
che io adoro: un imbranato con gravi crisi di nervi e un QI sotto la media.
Detto questo, ciao ciao, alla prossima.

Baci,
_Ronnie.

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Capitolo 3
*** Zaino Malikasa. ***




 
Zaino Malikasa.




"In questa casa c'è puzza di ganja!"
E' così che si preannuncia Perrie quando entra in casa Malik, dove Zayn sta vegetando sul divano con un filtro in bocca.
Non sta rollando niente, quindi so che ora vi chiederete tutti cosa caspiterina ci faccia con un filtro in bocca.
Si è semplicemente bloccato: d'altronde i vegetali mica si muovono di solito.
Si muovono giusto se tira vento, così le mani di Zayn hanno degli spasmi solo quando il ventilatore punta verso di lui per qualche secondo.
"Zayn, dai, puoi almeno venire con me a portare a passeggio il cane?" Perrie sbuffa inviperita e gli occhi del vegetale si illuminano.
"Hai per caso detto...selfie?" 
Ha la voce di uno che non parla da giorni e con il cervello ridotto in concime per petunie, anche se ovviamente non è così: il concime è per tulipani, non per petunie.
"No Zayn, ho detto passeggiata col cane, non selfie."
"No, tu hai detto selfie, ti ho sentita." D
ei suoni metallici fanno intendere che sta ridendo con le sue corde vocali arrugginite "Ottima idea un selfie"
Si sfrega le mani approfittando del ventilatore e si dirige verso il cane.
"Un selfie col cane" dice afferrando la povera bestiola per coda "Sorridi cane, dehehe"
Il flash parte accecando il nostro protagonista.
"Nooo" ulula "la luce no, perché l'hai fatta entrare? Non la luce, i miei poveri occhi si stanno distruggendo, non vedo nulla"
Corre verso il divano, ma va a sbattere contro la cuccia del cane, che lo atterra senza tanti problemi.
"Santa Elena Corvonero, la mia anca!"
"Tanto più sbilenca di così non ti diventa."

1-0 per la Edwards, incassa questa Malik.
Magicamente Zayn torna sulla postazione divano e, come se nulla fosse, si sistema i capelli con una mossa del collo.
"Devo vedere com'è venuta la foto e postarla su twitter, ora che ho imparato come funziona. Lo sapevi che per entrarci bisogna scrivere una password e che è privata? Per ricordarmi la mia l'ho scritta come tweet, è 'MèGùsTàLàGàNjà93', bella vero?"
Dubito che l'attenzione di Perrie sia ancora rivolta a Zayn in questo momento e non fatico a capire come mai abbia deciso di ritenere più interessante la cucitura sul collare del cane.
Zayn deve lottare con la tastiera del suo telefono almeno dieci minuti prima di riuscire a pubblicare la foto accompagnata da una didascalia che trasuda poesia e intelligenza, oltre che un'innanata sensibilità: "aha".
Gongola sul suo divano per un po' prima di andare a leggere le risposte.
Si sta beando della sua stessa immagine e dei tweet pieni di lodi quando delle parole poco lusinghiere fanno capolino davanti ai suoi bulbi oculari dal colore ancora dubbio.
Legge attentamente i tweet di risposta, di una certa Ronnie.

"Ronnie.
@RonnieVilla.

@ZaynMalik1D sembri una capra.
Bello il culo del cane, però."

"Ronnie.
@RonnieVilla.

@ZaynMalik1D e sei pure asociale.
Sei una capra asociale."

"Ronnie.
@RonnieVilla.

@ZaynMalik1D non sai la fatica che sto facendo a scrivere questa fan fiction su di te visto che non fai mai una sega."


Una fan fiction?
Zayn fissa quella parola ed è quasi sicuro che il mondo che lo circonda sia quello reale però decide di rispondere per avere spiegazioni.

"Zayn Malik.
@ZaynMalik1D

@RonnieVilla una fan fiction? Ma questo è il mondo reale."


La risposta non tarda ad arrivare.

"Ronnie.
@RonnieVilla.

Se lo fosse tu come capiresti l'italiano? E come potresti rispondere proprio a me? E hai notato che Perrie ha un vestito succinto? L'ho disegnata io così: mi arrapa. Sei solo frutto della mia mente malata, un frutto parecchio marcio."


Si vede il fumo che esce dalla orecchie del pakistano, cosa insolita visto che di solito esce dalla bocca, mentre riflette sulle parole appena lette.
In effetti ha senso, alla fine si era reso conto anche lui che i suoi capelli erano troppo poco curati per essere la realtà.
Mette la mano nella tasca striminziata dei jeans e tira fuori un grosso tubo di lacca per capelli.
"E quella dove la tenevi?"
Perrie lo guarda sconvolto.
"Questa è una fan fiction e nelle fan fiction la gente ha sempre roba grossa in posti improponibili, quindi io ho deciso di avere la lacca."
La ragazza emette uno sbuffo.
"Potevi optare per cose più utili, tipo un pene."
Si tappa subito la bocca con le mani.
"Ehi" dice Zayn cercando di aprire gli occhi per mostrarsi indignato "come hai potuto dirmi questo?"
"Non lo so" pigola lei "è stata l'autrice a farmelo dire. Io non sono cattiva, è che mi disegnano così."
"Deve essere davvero una brutta persona questa autrice"
"Rimangiati subito quello che hai detto razza di cretino con la faccia da bradipo!"
urla Perrie-Autrice che sembra come posseduta dall'anima nera di una sadica autrice.
"Ha preso possesso del tuo corpo, Pez."
Zayn corre, si fa per dire, a prendere la sua mazza da baseball contro le emergenze e colpisce Perrie-Autrice.
"Esci dalla mia ragazza, stupida autrice!"
Perrie-Autrice lo guarda.
"Fortuna che le due braccia a stuzzicadenti non riescono nemmeno ad alzarla una mazza o mi avresti fatto male."
Si guarda le unghie scocciata.
"Perché stai ferma a guardarti le unghie? Dobbiamo fermare la persona che controlla il tuo corpo e le nostre vite!"
Il pakistan boy comincia a roetare su se stesso come la trattola di Inception per assicurarsi di non avere nessuno alle spalle.
"E allora chiama i fratelli Winchester, che ti devo dire? A me non interessa."
Zayn la fissa per qualche secondo, convinto di aver sentito male a causa dell'erba che ormai gli invade pure le orecchie.
"I fratelli chi? E poi...che stai dicendo?"
"E se questo fosse solo un viaggio dell tua mente? Se tu ti fossi fatto di funghi scaduti qualche ora fa e il tuo corpo stesse pian piano cedendo fino a farti diventare, per davvero, un vegetale? Se tu non stessi vivendo nulla di tutto questo?"

Lo sguardo di Zayn si assottiglia, si possono vedere i limitati meccanismi del suo cervello che cercano di assimilare tutti i concetti appena espressi da Perrie-Autrice.
"Q-eusto vuol dire..." comincia a balbettare Mr. genialità.
"Vuol dire che sono intrappolato nel mio corpo in stato vegetativo e che non vivo la realtà?"
Perrie-Autrice annuisce, abbastanza indifferente.
La scena seguente mostra uno Zayn spaventato, simile ad un broccolo in crisi epilettica, che mormora da solo vagando per la casa, fino alla sua più completa trasformazione in pazzo paranoioco quando si mette in un angolino a dondolare canticchiando "io sono un mandarino, sbucciatemi, sbucciatemi".
E' in quel momento che Perrie-Autrice decide di uscire dalla casa col cane al guinzaglio.
Si guarda intorno fino a che non vede un essere incappucciato e guardingo.
"Autrice?" chiede lui, attraverso uno dei turbanti rubati a Harry.
"Niall?" risponde Perrie, ancora sotto il controllo dell'Autrice sadica e scoppiata.
"E' andato tutto a buon fine con Zayn? E' scoppiato?" sussurra.
"Sì, ora è convinto di essere un mandarino. Con Payne?"
Perrie-Autrice si accende una sigaretta.
"E' totalmente fuori di testa, non è nemmeno servito il tuo intervento"
Niall ridacchia e cominciano a camminare insieme.
"Perfetto, ne mancano solo due."
Perrie-Autrice e Niall si guardano per poi scoppiare in una risata da super cattivi e scomparire per le via di Londra.


 



Angolo autrice:
Ecco la terza os della raccolta.
Ho considerato che alla fine ce ne saranno altre tre (Harry, Niall e Louis)
più una conclusiva.
Allora, io come al solito volevo far ridere, spero di riuscirci e, come avrete notato
non è solo Zayn il protagonista qua, ma ci sono tre guest star: Perrie, Niall e...ME *si inchina*.
Ebbene, quello è il mio profilo twitter e...non so, mi sembrava un'idea carina stanotte.
Comunque io me ne vado, si accettano pareri, ringrazio chi legge e
si ricorda che nessun Zayn Malik è stato maltrattao per questa os.
Adios,
_Ronnie!



Ps. se qualcuno volessi cercarmi il mio profilo twitter è lì e su ask sono "horanik".
 

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