Crystal Hearts

di LisaPotter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 00. Prologo ***
Capitolo 2: *** 01. Arrivo ***
Capitolo 3: *** 02. Benvenuti ***



Capitolo 1
*** 00. Prologo ***


00. Prologo


Toulouse sospirò guardando il tetro cielo notturno.
Rein era partita solo da poche ore e già gli mancava tremendamente.
Gli mancava la sua risata dolce e cristallina, gli mancavano i suoi occhi azzurri come il cielo e dolci come quelli della sua defunta moglie, gli mancavano i suoi abbracci che per poco non lo soffocavano.
Ma più di tutto gli mancava averla accanto, nel Regno Solare, al sicuro da tutto, dal Mondo esterno ed in particolare dai ragazzi.
Se solo provano a toccarla con un solo dito, li ammazzo. Pensò tornando a guardare il cielo con una scintilla minacciosa negli occhi.
 









LisaPotter’s Corner:
Ciao!
Mi chiamo Lisa e questa è la prima volta che scrivo qualcosa. Ho deciso di scrivere in questa sezione  perché mi sento più sicura a pubblicare visto che Dolcemente Complicata è presente ed è a lei che dedico questa storia, se si potrà definire realmente così. Se vi chiedete il perché, beh, è stato merito suo se ho pubblicato, mi ha incoraggiata dandomi talmente tanta carica che ho deciso di provarci.
Non preciso niente riguardo i personaggi perché si scoprirà tutto più avanti.
Questo capitolo 00 l’ho chiamato prologo perché è una specie di capello introduttivo, molto vago, me ne rendo conto.
Ah, dimenticavo, mi serve il vostro aiuto: mi servono 3-4 OC, nel caso c’è ne fossero di più li farò comparire con un ruolo secondario per non escludere nessuno.
Avvertimento: Siete pregate di non lamentarvi di ciò che succederà loro (OC), di non arrabbiarvi e di non offendermi, sono abbastanza vendicativa.
Altra nota: sceglierò gli OC in base alle caratteristiche della storia e non a chi si è prenotato o meno.
Ecco a voi la scaletta, cercate di essere il più specifici e dettagliati possibili, nel caso non capissi qualcosa vi chiederò:

Nome e Cognome: Xxxx
Età (va dai 10 ai 25 anni): Xx
Capelli: Xx
Occhi: Xx
Aspetto fisico: Xxxx
Vestiti: Normali, Uno elegante e pijama.
Carattere: Xxxx
Estrazione sociale (Facoltativo): Xxx (Es. Nobile: principessa, contessa, duca.., Contadina..)
Gemma/Pietra preziosa (una sola! Se volete descrivetemi se è applicata a qualche gioiello, o a qualche altro oggetto): Xxxx (Es. Quarzo, Zaffiro, Topazio, Smeraldo…)
Colore Preferito (facoltativo): Xx
Regno/i Preferiti: Xxxx
Antenato incontrato o Persona che vorresti incontrare: Xxx
Storia della famiglia: Xxxx
Avreste problemi se passasse per la cattiva? (non so ancora se c’è ne sarà bisogno): Xx

Vi ringrazio per il tempo donatomi,
Lisa^^

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Capitolo 2
*** 01. Arrivo ***


01. Arrivo


La mongolfiera del Regno Solare atterrò davanti ai maestosi cancelli di un’enorme edificio circondato da un’immensa distesa di verde.
La giovane principessa del Regno Solare scese dalla vettura seguita dalla governante e dal  maggiordomo che doveva scortarla, insieme ai bagagli, sana e salva sino all’interno della più illustre Accademia del pianeta Wonder.
Una volta superati i cancelli caratterizzati da un enorme cuore, trasparente come il diamante ma che dava l’impressione di essere fragile come un cristallo, stemma dell’Accademia, Rein cominciò a guardarsi attorno con interesse.
A nord-ovest dell’edificio si trovava una piccola boscaglia che, da quanto aveva letto, celava un meraviglioso lago circondato da dalle grotte altrettanto magnifiche.
Dalla parte opposta rispetto al bosco si doveva trovare una serra, in cui venivano coltivati i fiori e le piante di tutto il pianeta Wonder.
Dinanzi a lei, l’edificio di pregiato marmo bianco, talmente bianco che avrebbe fatto impallidire persino le nuvole più candide di un cielo estivo, si ergeva in tutta la sua maestosità.
-Principessa Rein non sta bene guardare il paesaggio con la bocca aperta, la chiuda- sussurrò Camelot alla sua protetta.
-Scusami Camelot, ma è tutto così incredibile- disse Rein alla governante, la quale sospirò conoscendo la notevole capacità di osservazione dell’unica principessa del Regno Solare.
-Tu devi essere la principessa del Regno del Sole, vero?- domandò una ragazza dai capelli argentei ed uno strano ciuffo ribelle color oro comparendo (dal nulla) davanti alla comitiva.
-Sì- rispose Rein guardando la ragazza dai capelli strani negli occhi dorati.
-Bene. Non preoccuparti per i bagagli se ne occuperà Tio- disse indicando un ragazzo dai capelli biondi che aveva preso i bagagli e si stava dirigendo verso l’interno dell’edificio.
-Seguimi ti faccio vedere il tuo alloggio- disse la ragazza seguendo Tio.
Rein si voltò verso Camelot, già in lacrime, e l’abbracciò teneramente.
-Su Camelot, sarà solo un anno e poi tornerò a casa per le vacanze. Ammettilo che vedevi l’ora di sbarazzarti di me perché ti facevo diventare pazza- disse la blu cercando di trattenere le lacrime.
-Non dica così principessa, la fa sembrare una cosa brutta!- ribatté Camelot cominciando a ridere seguita dalla ragazza.
-Ora vado, non credo di stare molto simpatica a.. non mi ha neppure detto il suo nome!- disse Rein rabbuiandosi un poco per la mancanza di buone maniere della ragazza dai capelli strani, così l’aveva ribattezzata la blu.
-Vada e mi raccomando non faccia arrabbiare nessuno, rispetti tutte le regole, rispetti il coprifuoco, mangi sempre, eviti di fare diete che non le servono, sia socievole e gentile con gli altri, non perda mai il suo sorriso e suo padre le ricorda di non innamorasi- elencò Camelot tirando su con il naso.
-Non preoccuparti, me la caverò. Riferisci pure a mio padre che non mi innamorerò di nessun ragazzo a meno che il suddetto non abbia le stesse identiche fattezze di papà. Lo sai che al mio fianco voglio soltanto qualcuno che gli somigli!- disse Rein facendo l’occhiolino alla governante per poi voltarsi e correre verso la ragazza che la stava aspettando con un’espressione indifferente dipinta sul volto.
-Li hai salutati?- domandò la ragazza indicando con un lieve cenno del capo la governante ed il maggiordomo che si allontanavano dall’edificio.
-Sì- rispose Rein.
-Seguimi- disse la ragazza voltandosi.
-Aspetta. Sarebbe buona educazione che tu mi dicessi almeno il tuo nome- disse Rein rimanendo dov’era.
La ragazza dai capelli strani si voltò e sorrise appena.
-Noto con piacere che il fegato c’è l’hai, non è da tutti. Sono Lyria Beatriz Mendez de Luna, ma chiamami solo Lyria-
-Mendez de Luna? Ma non appartieni a quella famosa famiglia di nobili di cui si parla nella storia del pianeta Wonder il cui regno è scomparso misteriosamente?- domandò Rein incredula di avere davanti a sé un’appartenente alle più stimate, nobili ed antiche famiglie di tutto il pianeta.
-La storia la conosco pure io. Ora seguimi senza fare domande- disse Lyria voltandosi, troncando qualsiasi possibilità di conversazione.
Rein annuì appena e la seguì per gli intricati corridoi dell’Accademia Crystal Heart.
 







LisaPotter’s Corner:
Ciao.
Finalmente eccomi con il primo capitolo se così si può definire di 666 parole.
Il 666 non era il numero del Diavolo?
Pure io so che è corto, ma non volevo aggiungere niente altro se non rimanere sul vago e dare una prima vaga impressione della storia.
L’OC integrato in questo capitolo è Lyria di SoniadorVargas e mi rivolgo a lei domandandole se l’ho caratterizzato abbastanza bene o se devo cambiare qualcosa. Non farti alcun problema a dirmi cosa migliorare, cosa ho sbagliato e cosa va bene.
Per quanto riguarda gli altri OC verranno integrati nella storia man mano che si procederà.
Ringrazio tutte coloro che hanno partecipato alla creazione degli OC, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite e le preferite, ed in particolar modo Dolcemente Complicata che nonostante sia impegnata con la Maturità (in bocca al lupo) ha trovato un piccolo spazietto per scrivere chi sono io per lei, come si può leggere sul mio profilo.
Lisa.

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Capitolo 3
*** 02. Benvenuti ***


02. Benvenuti


I raggi del sole, filtrando attraverso la grande finestra della stanza dalle pareti color crema, colpirono Rein in pieno viso, che mugugnando si girò dalla parte opposta del letto.
-Rein è ora di svegliarsi- disse una voce per niente assonnata.
-Mh..- disse Rein voltandosi nuovamente sul letto e coprendosi la faccia con la coperta lilla per evitare di essere colpita dai raggi del sole.
-Rein- la chiamò ancora la voce.
-Camelot ho sonno- disse Rein con voce assonnata ed attutita dalle coperte, senza alcuna intenzione di alzarsi.
-Non sono Camelot, sono Hope-
-Mh?- domandò Rein emergendo dalle coperte con i capelli arruffati, gli occhi semiaperti ed una strana espressione assonnata dipinta sul volto.
-Buongiorno- disse Hope con un dolce sorriso ad illuminarle il viso.
Rein spalancò gli occhi azzurri.
Ora ricordava, non era più a casa, nel suo amato Regno con suo padre e Camelot, ma all’Accademia Crystal Heart.
-H..Hope!- disse Rein alzandosi dal letto con una velocità tale che sarebbe caduta rischiando di rompersi il naso se non fosse stato per la prontezza di riflessi di Hope.
-Scusa- mormorò Rein imbarazzata evitando accuratamente di guardare gli occhi verdi della ragazza.
Il mio primo giorno e già mi faccio riconoscere, pensò Rein rimettendosi in piedi con le proprie gambe.
-Non preoccuparti, ma farai meglio a cambiarti se non vogliamo fare tardi-
-Cambiarmi?- domandò Rein accorgendosi solo allora dell’uniforme che la compagna di stanza indossava.
I lunghi capelli arancioni, sciolti ad eccezione della frangetta laterale che era legata in una treccia, le ricadevano dolcemente su una mantellina dalle maniche lunghe color viola abbottonata mediante una spilla a forma di cuore color rosso. Al di sotto di essa indossava un abito color lilla con la gonna a pieghe, che le arrivava fino a metà coscia, decorata sui bordi da due simmetriche linee viola. Le lunghe gambe erano coperte sotto al ginocchio da delle calze blu notte scuro ed ai piedi calzava delle ballerine nere.
-Sì, la divisa scolastica dell’Accademia Crystal Heart, la troverai nell’armadio- le rispose Hope con un sorriso indicandole l’armadio di legno di quercia posto sulla parete opposta rispetto al letto.
Rein sbuffò non appena prese in mano la gruccia su cui era appesa la divisa scolastica.
-Qualche problema?- domandò Hope non capendo l’espressione perplessa della principessa del Regno Solare.
-Il fatto è che a te sta bene, ma sono certa che a me starà male, anzi malissimo. Tu sei alta ed hai un bel fisico per non parlare delle tue meravigliose gambe, mentre io non sono per niente alta, anzi sono più bassa della media e.. insomma.. le calze mi abbasseranno ancora di più- disse Rein abbassando lo sguardo, fino a pochi secondi fa puntato sulla compagna di stanza.
Ma perché le ho detto questo? E adesso cosa penserà di me? Che sono viziata? Che tendo ad essere perfetta?
-Oh. Non preoccuparti sono sicura che starà bene anche a te- disse Hope sorridendole gentilmente e spingendola delicatamente verso il bagno. -Ora sbrigati, altrimenti non troveremo più nessun croissant alla crema-
-Mh.. D’accordo- disse Rein richiudendosi nel bagno dal quale uscì venti minuti dopo con l’uniforme addosso ed i capelli legati in un’alta coda con la frangetta a coprirle la fronte.
-Stai bene- disse Hope sorridendole.
-Grazie, però.. ecco, mi chiedevo perché la tua spilla è di colore rosso, mentre la mia è color cobalto- disse Rein indicando la clip che abbottonava la mantellina viola.
-Semplicemente perché il mio colore preferito è il rosso- rispose la coetanea avviandosi verso la porta -Ed ora ti mostrerò la mensa e ti assicuro che si mangia veramente bene- disse aprendola e facendo cenno a Rein di seguirla.

 
-Mh! Il croissant alla crema è delizioso!- disse Rein addentandone un altro pezzo.
-Che ti avevo detto? Non mento mai, o quasi- disse Hope sussurrando l’ultima frase.
Rein si guardò attorno con discrezione, la sala adibita alla mensa era grande con un soffitto alto ed i tavoli erano rotondi, c’erano quelli più piccoli, su cui sedeva con Hope, che stavano ai lati della stanza e quelli più grandi che stavano al centro di essa.
Il suo sguardo venne catturato da una ragazza che sembrava una bambolina dai capelli color pesca/lilla legati in due codini bassi con una frangia dritta che le copriva gli occhi a causa del volto tenuto basso seduta con Lyria dalla parte opposta della sala e sembravano essere molto in confidenza.
-Chi è quella ragazza? È così carina che sembra una bambola-
-Mia Luna Emily Dobrev chiamata semplicemente Mia, nonché migliore amica di Lyria- rispose Hope alzando appena lo sguardo dal programma scolastico che le era appena stato portato.
-Vuoi dire la principessa di Nagareboshi? Mio padre mi ci portava spesso quando ero piccola, in particolar modo d’estate. Adoravo le stelle cadenti, ogni anno chiedevo la stessa cosa, ma..- Rein si fermò abbassando lo sguardo.
Hope non insistette molto perché quel silenzio valeva più di mille parole.
-Sarà meglio andare in Aula Magna per il tradizionale benvenuto della preside Black- disse Hope alzandosi e sorridendo dolcemente a Rein.
Non riusciva ancora a capirne il motivo, ma quella ragazza le ispirava tenerezza e ... fiducia.

 
-È un piacere per me darvi il benvenuto all’Accademia Crystal Heart. Ogni anno fa sempre piacere vedere delle facce nuove, sperando che non considereranno la presidenza come il loro secondo alloggio come il nostro caro signor Fango.- disse la preside Black guardando verso il fondo e l’alto dell’Aula Magna che era strutturata come se ci si trovasse in una sezione di un anfiteatro greco scatenando le risate dei presenti, tranne del diretto interessato che se ne stava seduto indifferente con i piedi sul tavolo.
-Vi ricordo che, come scritto nel programma scolastico consegnatovi questa mattina non appena siete entrati nella mensa, le lezioni cominceranno alle otto in punto. Inoltre, il signor Toma, rappresentante d’istituto degli ultimi tre anni, è uscito dall’Accademia con ottimi voti, quindi chiunque voglia ricoprire la carica dovrà scrivere il suo nome sull’apposito foglio appeso nella bacheca che si trova in biblioteca. Per i nuovi studenti e per i vecchi ricordo che è vietato inoltrarsi nel bosco, oltre la capanna abbandonata, senza la compagnia di un professore o chi ne fa le veci. Con questo è tutto, vi auguro un anno ricco di sorprese e d’istruzione.- concluse la direttrice poggiando il microfono nell’apposito sostegno, mentre gli studenti applaudivano.
 












LisaPotter’s Corner:
Buonasera.
Eccomi qui con un nuovo capitolo se così questo si può definire con 1052 parole.
Ho cercato di sfruttare a pieno tutti i consigli che mi sono stati dati e spero di essere riuscita a scrivere qualcosa di decente.
Per quanto riguarda gli OC ho deciso di usarli tutti e sei con un ruolo chi più chi meno rilevante all’interno della storia.
Avevo intenzione di usarne solo quattro, ma due in più non fanno poi così tanta differenza.
Inoltre ci tenevo a chiarire che ciascun OC avrà un capitolo o parte del capitolo pienamente dedicato alla sua storia o alla spiegazione del suo comportamento, l’idea in generale c’è, ma devo ancora decidere come metterla giù.
In questo capitolo(?) si può notare la presenza di tre OC:
- Lyria di SoniadorVargas, già introdotta nel precedente capitolo
- Mia Luna Emily Dobrev di Fear. È stata appena accennata, ma avrà la sua descrizione nel prossimo capitolo o quello dopo
- Hope Von Kessho di Yet Hope, ovvero compagna di stanza di Rein, di cui ho cercato di descrivere l’aspetto ed accennare il carattere.
Per quanto riguarda le descrizioni ci ho provato, lo giuro, ma non penso sia venuto fuori qualcosa di decente.
Per quanto riguarda il titolo, ci ho provato ma non mi è venuto niente di meglio in mente, quindi se ve ne viene in mente uno migliore ditemelo pure, attendo suggerimenti.
A presto,
Lisa.

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