Il Buco Nero del Destino

di Angel Nikki
(/viewuser.php?uid=313733)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Banzai!!! ***
Capitolo 2: *** Shake ***
Capitolo 3: *** Gelato ***
Capitolo 4: *** Lo Yaoi fa strage ***
Capitolo 5: *** La Rivelazione ***
Capitolo 6: *** Il colloquio con Presidente ***
Capitolo 7: *** Fuoco blu ***
Capitolo 8: *** La notte dei Pomodori Viventi ***
Capitolo 9: *** Pessime Notizie ***
Capitolo 10: *** Morte (ULTIMO CAPITOLO!!) ***



Capitolo 1
*** Banzai!!! ***


Oh buco dove ci porterai?
 *Per chiarirsi: Eco=Yuki; Magnetino=Toki; Sirenetta=Principe; Bis S=Nikki e qualunque cosa s’entri col fuoco è un soprannome di Ogami (Fiammifero, fiammella, fornellino da campeggio, forno a legna, frigo a legna, scaldabagno ecc.) Buco nero=Koji  *
 
 
 
Shanghai ed io stavamo facendo un pigiama party, anche se non si può chiamare così dato che eravamo in due. Io attiro la sfortuna come una calamita e la qui presente rischia un’ulcera ogni giorno. Dominata dalla noia dei telefilm in tv il mio cervellino bacato partorì un idea che gridai a Shanghai: “Facciamo una magia?”
Mi guardò allibita: “Ora vado a prendere la bacchetta magica e le alucce”.
“Ma no! Voglio provare ad aprire un varco spazio-temporale, deatomizzarci e ricomporci nel mondo dei manga”.
“Almeno sai quello che hai detto? Lasciamo perdere…fai quello che devi fare e andiamo!”
Dieci minuti dopo, non ho la più pallida idea del come, eravamo sulle due punte opposte di una stella di lumini inscritta (mi sento il libro di geometria) in un cerchio di sale mentre cantavamo una litania senza senso. Si aprì un buco nero sul parquet della mia stanza, io e Shanghai ci guardammo instupidite…che fare? Da quanto stava ragionando il mio cervello cominciò a fumare, buttarsi verso una morte quasi certa o mettere un tappeto sopra il buco e sperare che mia madre non lo trovasse mai? Ovviamente la prima. Mi lanciai urlando: “Banzai!!!”
 
Guardai il buco nel quale era sparita Nikki, feci spallucce e mi gettai gridando: “Geronimo!!!”
Siamo due fottuti geni, Nikki in particolare. Non so se si è resa conto che ci eravamo suicidate, ah già, non poteva…ERAVAMO MORTE! Appena la trovo strangolo il suo ectoplasma. Aspetta…i fantasmi non hanno occhi. Ok, lo ammetto, non so che stia succedendo.
Eravamo degli zombie? Brividi di orrore, speriamo di no. Una cosa era certa, avevo ancora un corpo, era il momento di aprire gli occhi…così, giusto per fare qualcosa. Nikki era distesa e russava, va bene che l’orologio sulla parete segnava le sei della mattina, cosa?! Ok, niente panico eravamo saltate in quel buco da otto ore circa. Eravamo distese sul pavimento di una stanza spoglia e un’enorme peluche di Nyanmaru ci fissava. Eravamo a villa Shibuya, me l’aspettavo più fatiscente…COSA, ERAVAMO A VILLA SHIBUYA?! Ceeeerto, ora avevo la prova che quello sulla pizza di ieri sera di certo non era rosmarino. Feci la posizione alla Tamaki: ragioniamo, camera di Nikki, buco nero, villa Shibuya? Guardai Nikki e mi venne nervoso: “Nikki, ti sembra il momento di dormire?!”
Aprì un occhio: “Sbraito, calmati, ti verrà un’ulcera”. Aprì anche l’altro occhio e si guardò in torno perplessa,  poi realizzò dov’eravamo finite. Si tirò su di scatto, aprì la bocca per dire qualcosa e in quel momento entrò Ogami, con a seguito Yuki e Toki, quest’ultimo, ci chiese: “Chi siete? Perché ci avete svegliati? Vi manda il ricercato?” Ovviamente Nikki stava per spiattellare tutto, quando le sussurrai: “Fa finta di non sapere nulla!” Allora lei esclamò, con espressione idiota: “Il chi?”.
Yuki ci guardò e col suo candore chiese: “Perché siete in biancheria intima?” Al peggio non c’è mai fine.
 
 
Angolino del delirio:
Shanghai: E così siamo morte....
Nikki: Banana?!
Shanghai: No, albicocca! Se finiamo all'inferno ti strozzo!!
Nikki: Sono così contenta! Villa Shibuya, anzi, Yukiiiii *-* SBAV
Shanghai: E poi c'è Toki :Q______ Dio, quanto lo adoro
Nikki: Abbiamo in programma di morire ancora?
Shanghai: Aspetta che controllo l'agenda *afferra quaderno e legge* No, non per il momento: ma finiremo nei casini...molte volte...
Nikki: *risatina satanica* finiremo? Andiamo a cercarli con la lente d'ingrandimento
Shanghai: Oh sono loro a cercare noi? Mmmmmmh, ecco una di quelle domande senza risposta e...SCOIATTOLO!!
Nikki: Sono un polipo che suona un ukulele
Shanghai: Io sono un cammello che suona la fisarmonica! E con questo vi saluto. Vedo un altro buco nero in lontananza, forse con quello finiamo in Bleach!!
Nikki: *riacchiappa Shanghai che si stava per buttare nel buco nero* Ora la lego così non ci si butta, vi saluto e, se vi va, recensite!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Shake ***


Shake

Shanghai ha un futuro come barman

 

Ok, avevo delle imbarazzatissime mutandine coi funghetti, niente panico! Quando guardai quelle che portava Shanghai mi sentii rincuorata. Quella stupida stampa a coniglietti sulla sua biancheria intima era più inguardabile della mia. Quando mi sentii tirare sotto il tavolo non me ne accorsi neanche, la mia attenzione era stata attirata dallo splendido Yuki. Probabilmente avevo anche cominciato a balbettare stupidaggini incomprensibili su pigiama party, buchi neri, splendidi angeli (Si mi riferivo a eco o Yuki)... Mi arrivò un pugno sul braccio: “Nikki, ti prego, riprenditi.” Il pugno era servito al suo scopo ma mi aveva fatto male! Eravamo in un manga, quindi avevamo le sembianze della classica ragazza da Shoen? Dovevo scoprirlo! Ci guardammo e entrambe venne la stessa idea nello stesso momento, controllammo le tette, erano compresse nei nostri vecchi reggiseni tanto da far male, avevamo almeno una quarta!

Shanghai schizzò fuori da sotto il tavolino, isterica, si lanciò verso Toki, lo prese per le spalle e si mise a scuoterlo come uno shaker, tra l’altro la sua testa produceva lo stesso rumore: “Dimmi dov’è uno specchio e che cavolo mi è successo, ORA!”

Non ho uno specchio e non so che ti è successo!”

Senti tu, brutt…bel biondino dagli occhi stupendamente bicromi dammi uno specchio prima che mi sciolga”. Ogami guardava la scena con la sua solita maschera, ma la mia attenzione era per il sublime Yuki saltellava per la stanza battendo le mani allegro e canticchiando: “Abbiamo due nuove amiche”. Ero finita in un manicomio, uno stupendo manicomio! Shanghai stava ancora shakerando il povero magnetino, la presi delicatamente per le spalle: “Lascialo, così lo uccidi”. Toki mi guardò con aria sprezzante: “Ci vuole molto più di così solo per stendermi”. Alzai un sopracciglio: “Sicuro? Potrebbe continuare così per tutta la notte”.

Staccamela di dosso, ti prego!” Era nella fase black-out, a mali estremi…

RI-PREN-DI-TI” ogni sillaba era accompagnata a uno schiaffone. Si riprese: “Avreste dei vestiti? Comincia a fare freddino qui”.

 

Angolino del delirio:

Nikki: Tavolino, mio dolce eroe! Ho visto il mio Yuki, per la prima volta!! Era così...moe <3

Shanghai: Toki <3 <3..........*inondazione di bava*

Nikki: Sto annegando, smettila!

Ogami: Basta, dopo mi tocca pulire!

Shanghai:Scemogami! Non portare l'apatia nel nostro angolo. *Lo calcia via* e Ogami se ne va*

Nikki: Ho fame! Datemi da mangiare, ora!

Shanghai: Smettila di urlare!Siamo tutti nella nostra stanza!Ti sento.

Nikki: *Si mette a frignare come un bambino* Fame! Fame!

Shangahi: Adesso la porto a mangiare, così sta zitta! Vi saluto e recensite! si allontana trascinandosi Nikki che frigna come una bambina.

Nikki: Un grazie speciale al mio pranzo che mi ha riempito lo stomaco e mi a fatto ricominciare a ragionare! Un saluto a tutti!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Gelato ***


È più buono in compagnia
 


Ogami, che ormai era diventato parte dell’arredamento, disse le prime parole di quella mattina: “Sakura e Principe potranno prestarvi qualcosa...” Del resto hanno tutti la stessa taglia nei manga. Shanghai realizzò che non aveva ancora avuto lo specchio, stava per tornare dal magnetino che indietreggiava terrorizzato: ”Vai via Satana! C’è uno specchio in bagno”. Yuki ci accompagnò al gabinetto e Ogami ci portò dei vestiti e ci lasciò da sole in bagno. Ci litigammo per un quarto d’ora la giacca di pelle di Principe, vinsi io e cominciammo a vestirci in silenzio.
“Ti sei accorta che nessuno ha fatto una piega nonostante fossimo in mutande?” disse Shanghai, questa sua affermazione fece cadere in depressione entrambe.
“Che dici di guardarci allo specchio? Magari ci risolleviamo il morale…”
Quando mi girai verso lo specchio la prima cosa che notai furono i capelli che erano diventati platino ed erano cresciuti fino alla vita, ringraziai mentalmente Ogami che mi aveva fornito degli elastici e mi feci una treccia. I miei occhi erano argento, ok che nei manga c’erano colori bizzarri, ma gli occhi argento? La canottiera rosso scuro con i Jeans e la giacca di pelle mi rendevano uno schianto.  Yuppi! Mi misi a saltellare per tutto il microscopico bagno contenta. Mi girai verso Shanghai che mi guardava e si tappava le orecchie stufa di sentire i miei urletti di gioia: “Ti conviene guardarti, siamo degli schianti!”
 
Seguii il suo consiglio e mi voltai verso lo specchio. Aprì la bocca per lo stupore, i miei lunghi capelli castani si erano accorciato fino alle spalle ed erano diventati blu! Ma perché blu?!? Gli occhi rossi, quindi avevo gli occhi rossi e i capelli blu? Ma che cazz….ok, calma. In fondo l’effetto generale non stonava troppo. Indossavo una tristissima gonna nera a pieghe, avrei dovuto aiutare Sakura a rinnovare l’armadio, una polo azzurra e calze nere fino alle ginocchia. Vestiti, vestiti nuovi subito! Poi realizzai di non avere neanche un soldo, però i code:breaker guadagnano molto, averi dovuto spennare il magnetino. Una volta uscita dal bagno cominciai a cercare Toki correndo per tutta la casa, quando lo trovai lo presi per mano senza neanche accorgermene trascinandolo fuori casa (Si stavo ancora correndo come se avessi il diavolo alle calcagna), volevo raggiungere il centro. Dove dovevo andare? Mi fermai di botto e la mia perplessità era così evidente che si era trasformata in un punto di domanda sopra la testa.  Toki mi fece voltare verso di se e mi chiese: “Dove volevi andare?” Mi accorsi solo in quel momento della mia mano nella sua e mi trattenni dall’arrossire. Mi ripresi l’arto e bruscamente risposi: “Volevo andare in centro a comprare dei vestiti perché questi -dissi indicando quello che indossavo- non fanno per me”.
Si stava arrabbiando: “Vuoi che IO ti compri dei vestiti nuovi?!”
“Si, sai com’è, mi sono svegliata in un posto sconosciuto senza vestiti ne altro…” Non so che espressione dovevo avere in quel momento ma convinse il magnetino a comprarmi dei vestiti nuovi: “Va bene, andiamo ma non esagerare”. Dopo un intero pomeriggio a fare shopping e un imbarazzatissima sosta al negozio di biancheria intima (quel reggiseno mi stava strizzando) ci fermammo a mangiare un gelato.
Ci sedemmo in un tavolino di un bar lì vicino. Mangiai il mio gelato guardinga, perché Toki mi aveva invitato fuori? Mmmmmmh, il mistero si infittisce.
Il mio magnetino leccava un gelato al cioccolato, non sapevo gli piacesse. Io lo avevo preso alla menta. La tensione si poteva affettare con un coltello:”allora-azzardai- avevi così tanta voglia di gelato da voler uscire con me?” arrossì leggermente “Non sono io che volevo uscire, sei tu che mi hai trascinato fuori casa!” giusto “Si, ma sei tu che mi hai costretta a mangiare un gelato dato che “in quel posto fanno un gelato fantastico”. Parole tue, eh” ribattei. Ci stava provando eh, sgameted…ma che cazzo penso? Guardai Toki e lui guardò me, il silenzio si faceva pesante :”Allora…torniamo a casa?” chiesi “Si, decisamente si”. Ci avviammo verso casa leggermente rossi per l’imbarazzo entrambi. Non avremmo dovuto mangiare quel gelato, proprio no.
 
 
Angolino del delirio:
Shanghai: Shekera, shekera, shekera..
Toki: Mi gira la testa, Nikki riprenditi questa pazza.
Nikki: *sorrisino sadico* Ma anche no.
Shanghai: *Abbraccia Toki* Il mio tessssoro, è sssolo mio! Nessuno me loporterà via, Muahahahahah!
Toki: Oh mio Dio, qualcuno me la stacchi!
Shanghai: Tesssoro...*sguardo da psicopatica*
Nikki: *Sospiro, si avvicina e prende Shanghai per le spalle* Andiamo o spiattello tutti i tuoi più intimi segreti a Toki.
Yuki: Nyamaru!
Ogami: E ora che c'entra quello stupido pupazzo?
Yuki: *Aura minacciosa* Non è uno stupido pupazzo!!!!
Shanghai: Nyamaru è amico di tutti, siii! *Si mette a correre come un idiota seguita da Yuki. Ogami scuote la testa rassegnato, Toki se ne va* Nooo Tokiiiiii, torna da meeeeeee.........
Nikki: Ok, mentre a villa Shibuya si consuma questo dramma io vi saluto e vi chiedo se per favore potete recensire XD
Shanghai:Comunque quel gelato era proprio buono…

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Lo Yaoi fa strage ***


Come far arrabbiare il magnetino in poche semplici mosse
 
Avevamo assillato Ogami per ore perché volevamo assistere agli allenamenti, lo avevamo preso dopo due tentativi di fuga e scovato in ogni suo nascondiglio, aveva accettato. Shanghai e la sua mossa shaker avevano un grande potere di persuasione. Una volta convinto ci facemmo portare nel seminterrato adibito a palestra. I primi due a sfidarsi furono Yuki e Toki, mentre li guardavo combattere mi venne un’idea squallida, con tanto di lampadina sopra la testa. Mi girai verso Shanghai e con ghigno sadico telepaticamente le chiesi , annuì lentamente.
Ci guardammo in torno e uscimmo di soppiatto dal seminterrato dirigendoci verso la cucina. Facemmo delle piccole soste qua e là a caccia di carta e penna e quando finalmente le trovammo arrivammo alla meta. Mentre io preparavo il tè Shanghai aveva cominciato a scrivere, ad un certo punto si fermò e mi chiese: “Ma a Toki facciamo fare il Seme o l’Uke?”
La guardai con aria sadica: “Ovviamente Uke”.
“Si, anche io voglio vedere il biondino in difficoltà”.
Viste da fuori, mentre sorseggiavamo tranquillamente il tè e decidevamo cosa scrivere, sembravamo due possedute. Quello che può produrre la mente di una Yaoista in calore, beh non è umano. Un po’ di tempo dopo, a opera finita, entrò l’allegra banda. Toki si era insospettito: “Vi siete dannate l’anima per poter vedere i nostri allenamenti e neanche all’inizio vi dileguate. Non è che avevate di meglio da fare?” Quando notò carta e penna sul bancone (merda!) Aggiunse: “Quello cos’è?” Sapete quando si vede tutto al rallentatore e un secondo sembra un minuto? Ecco, era proprio uno di quei momenti!
 
Big S si fiondò sul tavolo preceduta dal mio piccolo magnete da frigorifero che, per nostra sfortuna, raggiunse per primo il corpo del delitto e lo lesse. Cazzo, cazzo, CAZZO! Cambiò tutte le gradazioni del rosso fino a sbiancare e trasformarsi in un super Sayan di secondo livello, i suoi capelli sembravano serpenti e gli occhi erano fiammeggianti di collera. Ops! So di essere ripetitiva ma cazzo! Il magnetino si avvicinò allo sballato coi capelli rossi e gli porse il foglio, Eco reagì con una risata trattenuta, il biondo lo guardò male, non aveva reagito come si aspettava. Quel dannato pezzo di carta aveva fatto il giro di tutti i presenti: Principe aveva cominciato a prendere a testate il muro per l’imbarazzo, Heike fece la sua faccia da pervertito e Sakura, quell’idiota, si mise a leggere ad alta voce, giusto per chiarire le idee a Ogami che era appena entrato in stanza: “Toki respirava affannosamente…eco lo guardava ridendo, adorava quando gemeva in quel modo. La sua espressione di piacere era impagabile. Che cos’è questo Shanghai-san?”.
Ogami e Yuki erano scoppiati a ridere e Nikki, sprezzante del pericolo disse: “Eco, se vuoi ti aiutiamo a conquistare il dolce cuore di Toki…così magari ci fate vedere qualche scena dal vivo”.
Quell’incomparabile idiota aveva appena firmato la sua, anzi la NOSTRA condanna a morte, perché ci andavo di mezzo anche io, ovviamente!
Sakura mi guardò di nuovo, in cerca di spiegazioni, perché io?!
“Shanghai-san non mi hai ancora spiegato che cos’è…”
Cominciai a rispondere ma non ebbi il tempo di biascicare quattro parole sconnesse che il magnetino ebbe una crisi isterica  in stile prima donna. Quando cominciò a usare il suo potere per lanciarci i coltelli ci mettemmo a correre per i corridoi terrorizzate: “Nikki, se sopravviviamo il prossimo anime in cui entriamo è Bugie d’amore, almeno li non rischiamo di finire affettate da lame volanti”. Inutili come ultime parole ma l’idea era rincuorante.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** La Rivelazione ***


Medusa super sayan

 
Stavamo ancora scappando per i corridoi quando Medusa (alias Toki) ci bloccò in una stanza. Lanciò un coltello che mi si piantò nella coscia sinistra, porco cane che si mangia la coda!  Ne lanciò un altro che colpì Shanghai la quale reagì urlando degli sproloqui che è meglio censurare.  Ecco era la fine, potevo dire di aver vissuto una vita piena e felice…Stiamo scherzando?! La mia vita faceva schifo fino a poche ore prima. Non voglio morire! Mentre io pensavo queste cose Shanghai le urlava a squarcia gola: “Non uccidermi! Sono giovane e sono già morta una volta oggi! In più sporcherai il tappeto”. Questa poteva risparmiarsela. Tutto ciò era un pelino patetico, giusto un poco. Ma che cavolo! Stavamo per morire quindi cominciai a dire tutte le preghiere che conosco, a un certo punto mi pare di aver invocato anche Death the kid, ma questi sono dettagli… NON VOGLIO MORIRE! Eravamo abbracciate e chiudemmo gli occhi aspettando la fine che non arrivò. Quando li riaprimmo, ci trovavamo in una bolla d’acqua dietro una barriera di sabbia e sicuramente, dall’altra parte, c’era l’incazzatissimo Toki. Cominciai a blaterare cose incomprensibili e tra queste si capiva Calma, ragioniamo, ma anche no! Abbiamo dei poteri! Abbiamo dei poteri trallelero! No, seriamente, dovevamo capire a chi appartenesse quale potere, richiamai l’acqua. Desideravo intensamente fosse l’acqua e lei si ritrasse…fiiiicooo! *-* La sabbia era di Shanghai, la guardai ed esclamai: “Gaara”. Quando anche Shanghai fece cadere la sua barriere ci trovammo davanti una stanza devastata, le tubature erano esplose e alcuni pezzi dell’intonaco delle pareti erano mucchietti di sabbia al suolo, cacchiolina, Ogami si sarebbe arrabbiato. Eravamo potenti e questo non piaceva al magnetino, era caduto all’indietro e ci guardava preoccupato. L’aria sadica che era comparsa sui nostri volti era chiaro segno che pianificavamo vendetta. Volevo provare una cosa, chiamai il suo sangue e il liquido sgorgò da un taglio sul braccio destro, aveva funzionato, io governavo i liquidi! Avevo anche compiuto la nostra vendetta.
 
Nikki, quella pazza, aveva affettato il mio cucciolo col pensiero…la mia amica era una bomba, meglio non farla arrabbiare però. L’idea di diventare un colabrodo non era divertente. Anche io avevo dei poteri formidabili. Quando Yuki entrò nella stanza si fiondò da Big S. (o Nikki) controllo la ferita che del coltello che si era piantato nella sua gamba, guardò il mio magnetino malissimo, che voleva quel pomodoro?! “Toki non si trattano così gli ospiti, soprattutto se sono amici di Nyanmaru”. Si stava avvicinando al magnetino con aria minacciosa, guardai allarmata Nikki: “Eco, tranquillo, non è un problema, è colpa nostra. Potresti medicarmi e portarmi a un letto per favore” immaginatevi questo detto con un tono smielato e le ciglia che sbattevano. Yuki andò da lei ma non si accorse di quanto lei ci stesse provando. Era il solito caso perso. Presi Toki e lo accompagnai da Ogami che ci rattoppò e mise a letto come una mammina. Me lo immaginavo col grembiulino di pizzo e la collana di perle.
 
 




Angolino del delirio:
Toki: Traumatizzato dallo yaoi*
Nikki:Sembravi proprio una prima donna quando ti sei arrabbiato, ti mancava la collana di perle col grembiulino di pizzo, l’ aureola di coltelli era inquietante.
Shanghai, al posto dei coltelli ci avrei visto meglio delle padelle o un martello così, con la collanina di perle e il grembiule in pizzo, saresti stato una perfetta donna di casa..
Toki: State cercando di farvi uccidere?Non m’interessa nulla dei vostri poteri e…*continua a borbottare minaccie di morte*.
Nikki: *Ignora Toki*Ho fameeee!
Shanghai: Non riesco a ragionare, ho troppo sonno…tanto, tanto, tanto sonno….va bè, lasciamo perdere. In questo momento ho il cervello vuoto, un gigantesco buco nero.
Nikki: Io ho la gelatina al posto del cervello e il prosciutto sugli occhi.
Shanghai: IO ho invece il salame sugli occhi. Con una bagette ci facciamo un panino enorme *Prende il panino con necessario per prepararlo* Vi saluto e recensite, altrimenti vi perseguiterò a vita!!Muahahahahah *Risata malefica*
Nikki:Vi saluto XD Recensite o vi faccio inseguire da Toki e i suoi coltelli (vi assicuro che non è divertente!)
Toki: Non sono il vostro cane da guardia che… *continua a urlare cose senza senso*
Nikki e Shanghai: *sbadigliano e se ne vanno*

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il colloquio con Presidente ***


La lingua lunga di Shanghai

 
Presidente voleva parlarci, gli eravamo piombate in casa e l’avevamo quasi distrutta, i Code:Breker ci avevano accolto, ma lui?
Una volta accomodate sulle poltrone fatiscenti il pupazzo cominciò a parlare: ”Ragazze, ci ho pensato, e data la recente scoperta dei vostri poteri, volevo chiedervi se volevate rimanere e se volete testarli”
Heike dall’ingresso aggiunse: “E magari entrare nei Code Breaker”.
Alzai un sopracciglio irritata: “Stì cazzi che entriamo in quell’associazione!” Nikki mi guardò con approvazione: ”Scoprire i nostri limiti mi piacerebbe…”
“Contro chi vorreste combattere?” chiese Presidente.
“TOKI!” urlai.
“YUKI!” urlò di rimando Nikki.
“Vorrei sapere perché non volete entrare in Eden” domandò Heike curioso, ma non se n’era andato?
“Perché hanno fatto del male a Ogami, il fatto che tu sia uno dei fondatori non ti autorizza a scegliere per noi!” Forse quell’ultima cosa non avrei dovuto dirla, no, non avrei dovuto: ”Dimenticate quello che ho detto”. Heike sorrideva come un pervertito, che aveva da ridere? Forse premeditava vendetta. Big S. si girò verso di me con sguardo assassino: ”Sei un idiota!”
Questo lo sapevo anche io: “Aio, ma che cazz…?” Mi guardai la mano destra, avevo un taglietto sanguinante: ”Nikki, sei arrabbiata, ma questo non ti da il diritto di farmi male!” Nikki mi guardava con espressione strana: ”Io non volevo…non l’ho fatto apposta…” Presidente le si avvicinò e posandole una mano sulla spalla la rassicurò dicendo: ”Non è colpa tua, i vostri poteri sono incontrollati. Mentre cercheremo di insegnarvi a usarli trattenete le emozioni negative”. Ma che bella notizia! Mi verrà un’ulcera in due giorni, considerando dov’ero finita facciamo due ore. Ora cominciavo a preoccuparmi: ”E se una di noi dovesse infuriarsi?” Presidente si girò verso di me: ”Se succedesse a te l’oggetto della tua collera verrebbe stritolato dalla sabbia, nel caso di Nikki esploderebbe”
“Oh, allora è meglio evitare le incazzature” Banana?
“Ma cambiando discorso, come fate a sapere che Heike è uno dei fondatori?” Aprì e chiusi la bocca preoccupata, che rispondere? Guardai Big S preoccupata.
 
Che cappero fritto voleva da me Shanghai, lei era finita in quel casino, lei ne sarebbe uscita.
“Ehm, intuito femminile?” ma che cazzo stava dicendo??
Calma…ora la uccido! Non voglio far esplodere la mia migliore amica! I miei pensieri vennero interrotti da presidente: ”Ok, ok, quando avrete una scusa abbastanza convincente rispondeteci. Tornando agli allenamenti: vi batterete a turno tutti i Code Breaker in questa villa”.
CHEEEEEE?????? Moriremo sicuramente!
Eravamo arrivate nel luogo degli scontri ovviamente come avversari avevo scelto Toki ed Eco. Io e il magnetino ci stavamo fronteggiando al centro della palestra quando Sakura urlò: ”Toki! Non ridurla troppo male!” Shanghai di rimando: “Vediamo chi sarà ridotto male dopo!”. La mia coniglietta faceva il tifo per me invece che per il suo dolce magnetino? Sono commossa :,) Toki mi guardò tutto gongolante: “E’ il momento della resa dei conti, gallina”.
“Gallina a chi?! Inutile essere io ti…ti…Banana.” Aspetta, ho detto davvero banana?!? Lasciamo perdere, cominciamo! Partì alla carica verso di me, chiamai l’acqua per bloccarlo e una barriera di ghiaccio si frappose fra me e lui. Ghiaccio? Io non lo so usare! Avevo fatto cambiare stato all’ acqua! Fico *.*
Ero persa nei miei pensieri quando un blocco di metallo mi si scagliò contro, ruppe il ghiaccio, lo schivai di poco. Provai a chiamare il suo sangue ma non comparve alcun taglio sulla sua pelle. Intuito ciò che avevo tentato di fare infierì aria beffarda: ”Difficoltà?” Brutto stronzo malefico: “Il tuo trucchetto non funziona su di me mentre stò usando il magnetismo, il ferro che ho nel sangue lo trattiene nelle mie vene.”
Mi stavo proprio arrabbiando, chiamai l’acqua (sarò monotona, ma sapete com’è non c’è molto altro in una casa) ma mi fermai quando il magnetino m’informò: “Prima che tu possa fare qualunque cosa, il mercurio che hai nel circolo ti ucciderà!”
“Mercurio?” Mi guardò come se fossi una stupida: “Quello che hai respirato idiota!”. Aaaaaaaan. Non devo mica farlo esplodere per ammazzarlo botte: “Mi arrendo! Ora toglimi quella roba dalle vene!” Era perplesso, non lo avevo convinto proprio del tutto: “D’accordo gallina”. Feci la mia miglior faccia da sadica-psicotica e gli tirai un cazzotto epico sul naso. Aveva vinto, ma dovevo levarmi quella soddisfazione. L’ho fatto sanguinare, evvai!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Fuoco blu ***


Viva le sabbie mobili

 
Quei due cretini continuarono a picchiarsi per un quarto d’ora. Va bene la rabbia repressa, ma questo era masochismo! Quando si accasciarono senza fiato e coperti di sangue io e Yuki accorremmo per aiutarli. Il mio magnetino stava soffrendo, gli tamponai la fronte con uno straccio bagnato e fresco. Il povero Toki aveva tutta la faccia tumefatta e dei tagli qua e la. Nikki non era messa meglio, ma le stava bene! U.U
 
Eco che si prendeva cura di me, che stupenda visione, gli sorrisi e chiusi gli occhi stanca. Mi sentii prendere in braccio e il dolce dondolio di una camminata mi fece addormentare.
 
Era arrivato il momento della mia prova, Toki era momentaneamente fuori gioco, Sakura e Yuki stavano facendo da crocerossine ai due idioti quindi rimanevano Principe, Ogami e Heike…Fantastico!
Riflettei un attimo, da chi potevo farmi uccidere? Dalla ragazza idol che mi avrebbe rinchiuso in una gabbia di ombra in un nano secondo, da un piromane senza emozioni o da un pervertito psicotico fondatore di una casa per malati nata 100 anni prima? Avevo solo l’imbarazzo della scelta…
Alla fine scelsi Ogami, ovvio, era il mio personaggio preferito, dopo Toki, chiaramente <3.
Ogami mi fissava in modo preoccupante, fronteggiandomi, forse avrei dovuto scegliere Heike…almeno lui non uccideva le sue vittime! Si sfilò il guanto e dalla mano scaturì la sua bellissima fiamma azzurra. L’unica consolazione che avevo è che conosco le sue mosse e i punti deboli.
Si lanciò all’attacco, cazzo! Chiamai il mio elemento dai muri e mi protessi con uno scudo. Non fu una mossa intelligente…la sabbia era diventata vetro! Cercai di richiamarla e le pareti intorno a me si sbriciolarono diventando, appunto, sabbia. Utile si, ma Principe mi avrebbe ucciso, le stavo distruggendo la casa! Letteralmente.
Strinsi Ogami in una mano di sabbia, mi sento Gaara, mi veniva da dire , e il materiale divenne roccia. Fiammifero si divincolava mentre io cercavo di stringere un po’ di più la morsa. Una fiamma azzurra scaturì dal suo braccio distruggendo la roccia che ritornò sabbia. Lo vidi scagliarsi, di nuovo, contro di me. Avevo perso, ovvio, chi può vincere contro Fiammella?
“Mi arrendo ma non uccidermi!” mi lasciai cadere in ginocchio.
“Patetica ragazzina” sapevo che lo avrebbe detto.
Mi si avvicinò, stupido, lo conosco troppo e lui conosce poco me. Quando fu nel punto esatto lo feci sprofondare nelle sabbie mobili. Guardare Ogami sprofondare nella sabbia sarebbe stato divertente ma non potevo ucciderlo. Solidificai la poltiglia e il fiammifero rimase bloccato dalle spalle in giù, infilato nel terreno come una carota, mi guardò con astio.
“Su non guardarmi così fiammella, ho solo giocato sporco” gli feci l’occhiolino e mi allontanai divertita. Così imparava a dirmi che sono patetica, Scemogami!
 

 
 
 
Shanghai e Nikki ringrazianoaris_no_nami per le sue recensioni, grazie infinite!!!!! A rispondere è solo Nikki, ma ti assicuro che anche alla sottoscritta (Shanghai) le legge sempre con gusto. Ci piace un sacco sapere cosa ne pensi e speriamo che continuerai a farlo. Bye :)

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** La notte dei Pomodori Viventi ***


Oh mio dolce pomodoro medicami le ferite
 

Quando riaprii gli occhi il viso di Eco occupava tutto il mio campo visivo, era vicino…troppo vicino. Ero rossa come una fragolina: “Yuki potresti spostarti per favore? Ho bisogno d’aria”.
“Sembri accaldata, hai la febbre?” Me la farai venire tu se non ti allontani, stavo rischiando un infarto. Se fosse rimasto altri tre secondi con il viso così vicino al mio avrei fatto qualche stupidaggine quindi cercai di allontanarlo. Ero diventata di una gradazione di rosso da far invidia a un pomodoro. Eco da bravo ingenuo mi si avvicinò ancora di più e il suo profumo di miele m’investì, stava cercando di indurmi a saltargli addosso? Era tutto un suo piano per farmi cadere tra le sue braccia? Ma figurati! 
Entrò qualcuno, Yuki si girò per controllare chi fosse. Shanghai era sulla porta che ci fissava aprendo e chiudendo la bocca come un pesce. Uscì con un sorriso malizioso sulle labbra. Eco si allontanò dal letto dandomi le spalle a fatica (Si, quel magnete da frigorifero mi aveva conciato maluccio, la prossima volta che si fa il bagno lo faccio affogare nella vasca) mi misi a sedere sul letto e gli afferrai un lembo dell’enorme felpa arancione. Lo costrinsi a girarsi e rimasi a bocca aperta per lo stupore. Il dolce, ingenuo Yuki fanatico di Nyanmaru era arrossito?! No…cioè insomma…l’occhiata da pervertita della mia amica gli aveva fatto quest’effetto? Lasciai la sua felpa e mi misi in piedi davanti a lui: “Yuki perché sei arrossito?” Non che mi dispiacesse, era super carino ma non era da lui!
“Yuki, che ne dici di rispondere?” Lui mi guardò e diventò più rosso facendo arrossire anche me. Se qualcuno fosse entrato in quel momento avrebbe visto due pomodori che si fissavano.
“Io…io…non lo so” Come si fa ad arrossire fin quasi all’autocombustione senza sapere perché? Di solito si arrossisce per qualcosa che si ha pensato, che avesse…Mi avvicinai di più al suo viso e mi persi nel suo profumo. Stavamo per fare una cosa stupida e sapevo già che me ne sarei pentita, appena fossi tornata lucida. Si avvicinò annullando la distanza che ci separava. All’inizio mi sorpresi ma poi risposi al bacio con passione. Era meraviglioso…poi…poi qualcuno bussò alla porta. Ci staccammo di scatto e mi diressi verso l’uscio. M’incrociai con Principe che stava entrando, lasciai Yuki a fissare il vuoto e la Sirenetta a fissare Eco.
 
Nikki distesa su un letto con Yuki chinato su di lei? Qui gatta ci cova. Ne ebbi la conferma quando Big S. entrò in cucina così rossa che sembrava stesse per esplodere, prima che potessi dire qualunque cosa alzò una mano: “Non azzardarti”.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Pessime Notizie ***


Tigri e coniglietti rosa
 

Lasciai la stanza, Nikki cominciava a preoccuparmi ma c’era qualcos’altro…stavo dimenticando qualcuno…Ogami! Dovevo liberarlo, la sua rabbia sarà direttamente proporzionale al tempo che passerà bloccato nel pavimento. È rimasto in quel buco un paio d’ore, quindi, facendo due calcoli…OH-MIO-DIO!!! Mentre cominciavo a fare le mie elucubrazioni sulle torture alle quali fiammifero mi avrebbe sottoposto raggiunsi il sotterraneo. Ma certo! Lo liberai a distanza e dopo essermi accertata che fosse ancora vivo scappai nell’unico luogo in cui, anche se mi avesse trovato, non avrebbe potuto seviziarmi. Presidente che mi accolse con un: “Ti stavo per venire a cercare! Avrei bisogno che tu richiamassi tutti gli abitanti di villa Shibuya tranne Sakura, vi devo parlare”.
“A patto che Ogami lo chiami lei” dissi un po’ spaventata.
Rise: “Posso capire, ci penso io”.
Capivo perché non volesse parlare anche con Sakura, a breve ci sarebbe stato l’attacco del Ricercato e lei andava protetta. Una volta radunati, in quel buco di ufficio, ci spiegò cosa avremmo dovuto fare durante la settimana: “Le ragazze dovranno continuare gli incontri per scoprire i limiti dei loro poteri –sospirai, avremmo dovuto farci picchiare ancora- Manderemo Sakura in campeggio, lontano dai pericoli dello scontro che avverrà a breve in palestra”. Mentre Presidente ci forniva altre informazioni sullo scontro il tavolo divenne più alto di me, avevo un sospetto e quando guardai Nikki ebbi la conferma, eravamo in Code:End. Io ero diventata…: “Cosa sono?”
Toki mi guardò dall’alto sorridendo beffardo: “Un adorabile coniglietta rosa”.
Perché proprio rosa?! E perché prorpio un coniglio?! Conoscendo Toki magari mi stava solo prendendo in giro, mi girai verso Big S. implorandola con lo sguardo: . Annuì e solo in quel momento mi accorsi che la mia amica aveva artigli, zanne e macchie, era un adorabile cucciolo di leopardo. Dovevamo essere proprio ridicole viste assieme e Magnetino dovette confermarlo prendendomi in braccio e sfiorandomi la punta del naso con l’indice: “Sei più carina così”. Presidente ci guardò e sospirò, rassegnato: “La riunione è finita, ora a dormire! Domani vi aspettano duri allenamenti”. Yeee, altro lavoro! Non vedevo l’ora…
Toki uscì dalla stanza con me in braccio e sguardo perso, cominciavo ad essere in ansia.
 
Quando i due piccioncini uscirono dalla stanza Yuki mi prese in braccio e cominciò ad accarezzarmi tra le orecchie, non potei trattenermi, cominciai a fare le . Si schiarì la voce: “E quindi anche tu diventi un felino”.
Alzai gli occhi al cielo, non potevo parlare ma andiamo! Imbarazzato e che dice idiozie per uno stupido bacio, questo non è il mio Eco! Lo morsi irritata.
“Ehi, fa male! Che ti ho fatto?”
Gli leccai il morso e chiusi gli occhi lasciano che le sue carezze mi facessero scivolare nel sonno.
 
Quando mi svegliai non ero in camera mia, a dir la verità non sapevo dov’ero finché non notai gli strani vestiti di Toki. Ero tornata umana, quindi ero nuda, frugai in tutti i cassetti cercando  qualcosa da mettermi e dovetti accontentarmi di una camicia troppo larga e un paio di boxer puliti. Dovevo aver dormito ventiquattro ore, perché nessuno mi aveva svegliato?! Dovevo allenarmi. Quando aprii la porta mi trovai davanti Magnetino: “La bella addormentata si è svegliata ed è tornata umana”. Sorrisi acida: Gli soffiai un: “Buon giorno Calamita!” Non si schiodò dall’uscio, anzi si appoggiò sullo stipite e incrociò le braccia.
Rise: “Un nuovo soprannome?”
Sbuffai irritata, un dubbio i uccise: non si sarà mica svegliato quando mi ero già ritrasformata? OH CAVOLO! O.O Diventai rossa e probabilmente Toki capì anche il perché, si affrettò a chiarire: “Me ne sono andato all’alba per gli allenamenti”.
“Dovevo allenarmi anche io!” Ormai era quasi sera e di certo non avrei faticato a stomaco vuoto, quindi avrei aspettato la cena e me ne sarei tornata a letto.
Persa in quei ragionamenti non mi ero ancora resa conto di essere in una stanza, poco vestita e insieme a magnetino <3.<3
Diventai ancora più rossa e…al diavolo! Percorsi la breve distanza che ci separava, lo tirai dentro e mettendomi in punta di piedi lo baciai. Rispose subito mettendomi un braccio in torno alla vita e stringendomi a se. Ci staccammo e ansimando, senza fiato scappai via.
“È meglio che vada a vestirmi” urlai uscendo dalla stanza.
Avevo il viso in fiamme ma ero soddisfatta che quest’incontro non fosse finito come il precedente.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Morte (ULTIMO CAPITOLO!!) ***


La fine dell’avventura

 
Era passata una settimana dal colloquio con Presidente e a rotazione avevamo combattuto contro tutti i Code:Breker di villa Shibuya fino a imparare a controllare i poteri. FATICA! È finalmente arrivato il giorno della partenza di Sakura  e presidente, secondo lei l’avremmo raggiunta più tardi, non sapeva che la stavamo mandando lontano dallo scontro che stava per svolgersi. Io e Shanghai avremmo combattuto. Ero tesissima, ormai mancava poco all’arrivo del Ricercato. Arrivò con i Re:Code, sapevo che sarebbero venuti anche loro ma ancora speravo che si fossero presi la febbre.  Il ricercato c’intimò: “Datemi il vaso di Pandora!”
Shanghai schioccò la lingua: “Ma anche no!”
“Tu chi saresti insulsa ragazzina?” Chiese tranquillo.
Sogghignò malefica: “Puoi chiamarmi Morte” Ma che le succede oggi? È stata morsa da una vipera?
Nel frattempo, il Ricercato si avvicinò: “Vedremo”.
Feci per partire all’attacco quando Eco mi prese per un polso e mi costrinse a girarmi, guardai in cagnesco la mano che mi tratteneva finché non cominciò a sanguinare.
Gli urlai contro: “Che cazzo fai?”
Shanghai era stretta tra le braccia di Toki che ci disse:” Questa non è la vostra battaglia, statene fuori!”
Io e Shanghai ci guardammo : “Ci siamo allenate per questo, possiamo farcela”.
Prima ci massacravano di allenamenti e poi ci dicevano ? Brutti bastardi! In quel momento ci fu un esplosione, il fumo ci impediva di vedere oltre il nostro naso, ne approfittiamo per liberarci da Yuki e Magnetino. Quando finalmente tornammo a vedere partimmo all’inseguimento dei nostri avversari. La prima Re-Code che incontrammo fu Hiyori, la tizzia Mille bolle blu e Principe si fermò per combattere contro di lei, noi proseguimmo e man mano ci dividemmo tutti. Io, Yuki e Ogami arrivammo all’ultimo piano dove si trovava il vaso di Pandora, Shanghai e Toki erano rimasti al piano inferiore e dai rumori si capiva che stavano ancora combattendo.
 
Guardai Toki, aveva usato il Guess cannon già una volta e io sapevo che l’avrebbe rifatto, dovevo fermarlo prima che si distruggesse le braccia. Mi scagliai all’attacco contro Koji, lo avvolsi in bozzolo di sabbia in cui lo stritolai. Il suo dannato potere assorbì il mio attacco e mi colpì in pieno con la sua sfera di vuoto, finii addosso al Mangetino e entrambi contro il muro che si sgretolò e ci seppellì sotto le macerie. Non potevo più muovere il braccio sinistro che tra l’altro sanguinava copiosamente come un profondo taglio sul fianco sinistro. Toki si rialzò e mi spinse via: “Non intrometterti, non ti riguarda!”
“Si invece! Non posso permettere che tu perda l’uso delle braccia!” Urlai cercando di farlo ragionare.
“No, lui ha ucciso mia sorella!” Il suo sguardo era pieno d’odio.
Quell’idiota! Dovevo dirgli tutto prima che faccia una cazzata pazzesca: “Lui non ha ucciso tua sorella, è stato…”
In quel momento Buco nero lanciò un attacco che ci separò scagliandoci da una parte all’altra della palestra. Battei violentemente la schiena contro il muro e mi accasciai a terra. Toki mi guardava perplesso, da lontano, dovevo dirgli chi aveva ucciso Nenene. Guardai Koji che stava davanti a me e mi guardava con astio: “Come fai a sapere di…”
“Nenene?” Conclusi la frase per lui, parlava sottovoce, non voleva che Magnetino ci sentisse: “So molte cose, è stato il fratello di Principe, vero? Vuoi spezzare questa catena di odio, ma non capisci che così facendo spingerai Toki all’autodistruzione, digli che non sei stato tu ma che non sei disposto a rivelare l’identità dell’assassino…oppure fai quello che vuoi, ma impediscigli di perdere l’uso delle braccia” Singhiozzai.
Toki richiamò l’attenzione di Buco nero su di se lanciandogli un agglomerato di ferro: “Io sono il tuo avversario e sono qui!”
Aveva appena usato l’ultimo colpo, da questo in poi avrebbe cominciato a distruggersi le braccia.
“Toki! Ti ho detto la verità, lui non ha ucciso tua sorella, anzi, a cercato di proteggerla!” Stava iniziando a vacillare, dovevo convincerlo prima che cominciasse la caccia al braccio destro, così tutto si sarebbe risolto al meglio. Il Re-code mi guardò serio poi la sua espressione si trasformò in un ghigno: “Uccidere Nenene è stata una delle cose più divertenti che io abbia mai fatto!”
Cazzo! Toki era furioso, gli tremavano le braccia e il suo sguardo avrebbe potuto uccidere qualcuno. Magnetino perse il controllo dell’enorme sfera di metallo, gli corsi in contro e lo spinsi via con le mie ultime forze. La sfera mi colpì in pieno e rimasi schiacciata. Mi faceva male tutto il corpo, tanto male che mi mancava la forza di parlare. La mia vista di annebbiò ma comunque riuscii a vedere che Toki era sdraiato e svenuto dieci metri più in la. Mi si riempirono gli occhi di lacrime per il dolore e per la felicità di averlo salvato, allungai un braccio nella sua direzione ma non lo raggiunsi. Koji mi liberò dal peso che mi opprimeva, mi prese in braccio, parlai sussurrai: “Sapevo che non eri cattivo anzi sei un vero gentiluomo”.
“Come sai tutte queste cose su noi tutti?”
Tossii e il sangue che mi riempiva la bocca e risposi, con le ultime forze che mi restavano: “Io non sono di questo mondo”.
Buco nero mi depositò accanto al mio Magnetino al quale strinsi debolmente la mano.
Divenne tutto nero e il mio ultimo pensiero razionale fu: sto morendo di nuovo? Che scatole, non avevo combinato quasi nulla in questa vita così divertente.
Mi sentii stringere e qualcosa di caldo e bagnato mi bagnò la guancia poi più nulla.
 
Il ricercato aveva preso il vaso di Pandora e Sakura si era accorta dell’imbroglio ed era tornata insieme a Presidente. Insomma, non me ne andava una dritta. Yuki e io ci stavamo occupando di Cenerello mentre Ogami combatteva suo fratello. In quel momento il re code che stava combattendo contro Toki e Shanghai arrivò e si sedette su una roccia. Toki stringeva il corpo della mia migliore amica, stava piangendo.
Accanto a Shanghai si era aperto un buco nero ed evidentemente solo io potevo vederlo perché nessuno lo guardava o lo indicava.
Yuki era in difficoltà, ma io non vedevo altro che il cadavere della mia migliore amica, se lei era morta quanto mi restava da vivere?
In quel momenti Yuki fu ferito gravemente dal fratello di Ogami. In pratica quel branco di stronzi dei re code stavano cercando di farmi arrabbiare! Le tubature esplosero in un botto, ops…tutta l’acqua che avevo liberato mi vorticava intorno ai piedi.
Chiamai il sangue del Ricercato e dei suoi amichetti, ma comparirono tagli sui corpi di tutti i presenti, stavo perdendo il controllo…di nuovo…
Quando mi accorsi che il tizio della cenere era scomparso era troppo tardi. Uno dei tubi che avevo fatto esplodere mi era stato piantato nella schiena da Cenerello.
L’acqua che avevo intorno smise di vorticare. Toccai il palo di metallo che mi spuntava dallo stomaco. Tossii violentemente e sputai sangue. Caddi in ginocchio priva di forze.
Eco mi chiamò, credo, tutto era diventato ovattato, come se mi trovassi chiusa in una bolla. Il dolore, dapprima lancinante, andava scemando. Sentivo che qualcuno mi stringeva le braccia e costui sfilò il palo dal mio corpo. Alzai lo sguardo, Eco mi stringeva a se…stava piangendo. Sentivo i suoi singhiozzi, di sottofondo il rumore di una battaglia, Ogami e il Ricercato continuavano a combattere, ma non m’importava. Tanto già sapevo come sarebbe finita.
“Devi…devi fermare Ogami…” sussurrai al suo orecchio, lui mi guardò allibito: “Non posso fermarlo, lui lo deve uccidere”
“Se non vuoi fermarlo, almeno promettimi che resterai sempre al suo fianco” dovevo provare a fare qualcosa, il loro futuro doveva cambiare.
“Ok, te lo prometto…” disse titubante.
“Yuki, devi giurarlo, devi essere disposto a tutto pur di aiutarlo. Anche a lasciare Eden, anche ad abbandonare Makoto…” la sua mascella si irrigidì e mi fissò con uno sguardo impenetrabile: “Come sai di Makoto?”
“So molte cose e so anche che Makoto vuole che tu ti faccia nuovi amici, quindi non abbandonare Ogami. Avrà bisogno di te!”Sorrisi mestamente. Non si poteva dire che non ci stessi provando.
La vista si faceva sempre più annebbiata: “Giuralo Yuki, giuralo!”
“Io..io te lo giuro…”. Ecco, ora potevo morire in pace…che palle però! Proprio ora dovevo morire! Volevo fare ancora così tante cose…be’, almeno non avrei dovuto pulire quel disastro…ma a che cazzo penso? Sto morendo insomma! Un minimo di serietà almeno in punto di morte.
Guardai Yuki un ultima volta e tutto si oscurò. Stavo morendo…di nuovo.
 
 
 
 
 Un mese dopo il nostro ritorno nel mondo umano andai in fumetteria e
 trovai il nuovo numero di Code:Breaker che mi affrettai a comprare. Arrivata a casa cominciai a leggere e….NON CI POSSO CREDERE! C’eravamo anche io e Shanghai, tutto quello che ci era successo da quando eravamo saltate in quel buco nero era in quel manga! Le telefonai :"Non ci posso credere!" le strillai quando rispose.
"L’hai letto anche tu!?" Non avevamo bisogno di spiegarci, ci eravamo già capite.
"Quindi vuol dire che il mese prossimo scopriremo se abbiamo salvato Yuki e Toki!"
Con velata malizia disse: "E se abbiamo lasciato il segno". Me la immaginavo che faceva l’occhiolino. Magari un giorno troveremo il modo di tornare…
 
 

 
 
 
 
Un grazie a tutti quelli che hanno letto la saga dall’inizio alla fine. Un particolare rigraziamento a HollowSchiffer e aris_no_nami per le loro immancabili recensioni e per tutti quelli che lo faranno.
Shanghai vi ringrazia particolarmente (cioè la sottoscritta, sono sempre io a scrivere…) perché se non fosse piaciuta Nikki l’avrebbe uccisa…scherzo XD Nikki ti voglio bene e senza di te questa FF non sarebbe mai nata!!!! <3
Dopo queste ultime rivelazioni vi auguro buone vacanze (manca solo una settimana ormai) e buona fortuna per gli esami chi ce li ha. Ci risentiremo ancora, un abbraccio e un salutone dalle vostre affezzionatissime Nikki e Shanghai. Bye :)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1775978