Occhi che incantano un cuore di demone

di Hagne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Perchè? ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni pericolose ***
Capitolo 3: *** Mani unite nel sonno di un demone ***
Capitolo 4: *** Vattene - ma io non voglio - ***
Capitolo 5: *** Un sogno ad occhi aperti ***
Capitolo 6: *** Esilio ***
Capitolo 7: *** Un fiore di ciliegio sulla mia tomba ***
Capitolo 8: *** Non posso essere amata per la mia natura ....o forse si ? ***
Capitolo 9: *** Occhi che incantano un cuore di demone ***



Capitolo 1
*** 1- Perchè? ***


capitolo 1 (Naruto) Un'altra esplosione, forse più forte delle precedenti,  fece traballare pericolosamente gli edifici circostanti, distrutti in parte dai combattimenti che si stavano susseguendo senza sosta nella cittadina.
 Il cielo azzurro e limpido, calmo come le acque di un lago, tradiva l'orrore e la distruzione della quale Konoha era divenuta vittima, messa sotto assedio dai ninja di Orochimaru.
In mezzo a tutta quella confusione, attraverso l’immenso polverone che si era alzato  rendendo l’aria irrespirabile, due occhi di giada si guardavano intorno circospetti, cercando di captare il pericolo.
La ninja camminava con calcolata lentezza,  tenendo  stretta a sé una ragazza dai capelli biondi che, priva di coscienza, giaceva sulla sua spalla.
Un fischio e la ragazza fece appena  in tempo ad abbassarsi,  schivando così  uno shuriken che si piantò nel muro   mentre piccole e sottili ciocche rosa cadevano al suolo.
Sakura Haruno si voltò di scatto,  stringendo gli occhi verdi per cercare tra la nebbia chi  le aveva scagliato quell’arma contundente.
Tese meglio l’udito per ascoltare eventuali mosse del nemico, e quando percepì  un movimento sospetto alla sua destra   mosse  velocemente le mani, bisbigliando qualcosa che l’ombra non riuscì a sentire e che lo fece cadere disteso per terra.
Sakura, cercando di non far cadere l’amica   si avvicinò alla figura per terra, aguzzando la vista nel tentativo di riconoscere il suo aggressore, e quando vide la nebbia diradarsi   trattenne il fiato nel vedere un giovane ragazzo di circa tredici anni alzarsi in piedi con un movimento agile, muovendo i corti capelli neri e alzando così il capo  verso di lei.
Il cuore della ragazza gelò come il suo animo quando vide un ghigno perverso curvare le labbra del suo compagno di squadra.
Sasuke Uchiha sorrise malignamente alla ragazza dai capelli rosa, giocando pigramente con uno shuriken.
- Bel colpo Sakura, ma puoi fare di meglio.
La ninja rabbrividì alla voce pungente del ragazzo.
Cosa stava facendo Sasuke, il suo Sasuke?  
Perché l’aveva attaccata?
Fece un passo avanti,  cercando nella sua mente una giustificazione al gesto del compagno  che purtroppo, per quanto vi tentò, non riuscì a trovare.
Forse,  si disse, aveva sbagliato bersaglio.
Sì, doveva essere così per forza, non poteva credere a nessun altra spiegazione possibile.
 - Sasuke perché sei qui? Il maestro ti ha detto di non uscire dal tuo nascondiglio, perché sei venuto?
La voce accorata della ragazza sembrò far ridere il giovane che, continuando a ghignare mellifluamente, portò lo sguardo su Ino  ancora svenuta.

 - Non sono un coniglio, non scappo mai, e poi lui mi ha chiamato.
 Sakura vide gli occhi color petrolio del ragazzo farsi vuoti, bui come la notte, privi di qualsiasi sentimento a parte quella luce oscura che brillava minacciosa.
Sentì le gambe molli quando, abbassando lo sguardo, notò le mani del ragazzo macchiate di sangue, e capì che ciò che aveva visto nei suoi occhi era vendetta, follia, e voglia di uccidere.
Tremante e sconcertata dall’aspetto inquieto del ragazzo e dal suo radicale cambiamento cercò di trovare un'altra scusante.
Scappa, o ti ucciderà!
La vocina insistente della sua coscienza  la pregò di allontanarsi da lui, perché quello non era più il suo Sasuke, ma solo una macchina per uccidere.
Non fece in tempo però  a muovere un muscolo che il ragazzo le scagliò improvvisamente un altro shuriken, e per schivarlo,  Sakura fece cadere Ino per terra  mentre lei traballava su se stessa sentendo il cuore fremere.
Guardò negli occhi il compagno, completamente terrorizzata.
Che cosa gli era successo?
Doveva saperlo, doveva trovare una spiegazione  e così, facendosi forza, diede voce ai suoi pensieri.
-  Cosa ti è successo? Tu non sei il vero Sasuke! Non puoi esserlo!
 Gli occhi neri del ragazzo brillarono di follia  mentre incrociava le braccia, ghignando.
- Ho aperto gli occhi stupida ragazzina, ora io sono il braccio destro di Orochimaru, e distruggerò il villaggio della foglia.
Sakura sentì il suo cuore sgretolarsi definitivamente mentre il tintinnio delle sue lacrime veniva zittito dalle urla disperate di alcuni ninja.
No, non poteva essere vero.
I lunghi capelli le  coprirono il volto,  lasciando scoperti solo gli occhi lucidi  dai quali uscivano irrefrenabili calde lacrime.
Sentì i pezzi del suo cuore staccarsi uno ad uno, lentamente,  rendendo il dolore talmente forte da farle dimenticare che intorno a sé era in atto la lotta contro quel serpente di Orochimaru e i suoi seguaci, ma sapere che il suo Sasuke era diventato uno di loro, venuto lì non per aiutare i suoi amici ma per distruggere il suo stesso villaggio le aveva tolto tutte le forze.
Il ragazzo smise di ghignare nello scorgere le lacrime della ragazza, arricciando la bocca  come disgustato da quella visione.  
-  Sei una sciocca bambina Sakura, non fai altro che piangere. Sei debole, ecco perché nelle missioni sei tu quella che i nemici attaccano per primi, perché tu  sei l’anello debole . Sei solo un' insulsa ragazzina che non fa altro che piagnucolare, anche quando il suo villaggio sta per essere raso al suolo.
Le parole di Sasuke colpirono come uno schiaffo Sakura, risvegliandola dallo shock nel  quale era caduta.
Qualcosa dentro di lei cominciò a bruciare per le parole crudeli del compagno.

Non era debole, lei non era assolutamente debole.
Strinse i pugni così forte da conficcare le unghie nella carne, facendo zampillare qualche goccia di  sangue mentre le lacrime ormai senza alcun controllo cadevano come un fiume in piena dalla sue gote.
Il ragazzo prese un altro shuriken tra le mani,  fissandola maligno.
- Visto che ti piace tanto piangere ti darò qualcosa di più sensato per cui versare le tue lacrime.
Così, con uno scatto fulmineo, il ninja lanciò la lama contro la povera Ino  ancora svenuta, senza lasciare  il tempo a Sakura di poter contrattaccare  e costringendola, per proteggere  l’amica, a coprirla con il proprio corpo.
Chiuse gli occhi con rabbia, abbracciando stretta la bionda,   pronta a sentire l’arma piantarsi nella sua carne, ma non accadde nulla.

Aprì gli occhi lucidi, confusa, e  nel vontarsi vide una schiena familiare stagliarsi tra lei e il compagno.
-  Provaci di nuovo e sei morto Sasuke.
- Naruto.
Il bisbiglio della ragazza arrivò flebile e triste alle orecchie del ninja che,   voltandosi,  squadrò l’amica in preda alla preoccupazione.
E quando vide gli occhi verdi gonfi a causa delle lacrime  sentì la rabbia montargli dentro.

Si voltò furioso verso il suo compagno,  stringendo tra le mani lo shuriken che il ragazzo poco prima aveva lanciato contro le due ragazze a terra.
 -  Sei un vigliacco Sasuke! Combatti con me se ne hai il coraggio.
L'Uchiha assottigliò lo sguardo,  minaccioso e irritato.
-  Facciamo i cavalieri Naruto? Se hai tutta questa voglia di morire, ti accontenterò subito - e con queste parole congiunse le mani  mentre il segno maledetto sul suo collo cominciava ad espandersi in tutto il suo corpo e, nello stesso momento,  il demone della volpe risvegliava la sua potenza distruttrice contro il compagno.
Sakura abbracciò l’amica con forza  quando   il  vento furioso sprigionato dalla forza dei due scosse  con violenza gli edifici  ormai sul punto di cadere rovinosamente.
 Alzò lo sguardo  smeraldo, lucido di lacrime,  vedendo i due scagliarsi l’uno contro l’altro con una furia inaudita.
Non li aveva mai visti combattere con tanto accanimento e rabbia, come non aveva mai visto negli occhi di entrambi un simile odio, un odio profondo che ora li portava a lottare con l'intento di uccidere l'altro.
Sollevò il volto impolverato di Ino con delicatezza, notando un piccolo taglio sul sopracciglio della ragazza.
Doveva portarla via di lì, ma come?
Si guardò intorno con circospezione,  notando i ninja lottare tra loro infliggendo tante di quelle ferite che ormai ai loro piedi si estendeva una pozza di sangue.
 Si alzò,  sentendo le gambe tremarle per i  combattimenti avuti con alcuni nemici poco prima, ma non si diede pena, e cominciò a cercare una qualche via d’uscita.
Purtroppo però,   non vedeva altro che fumo e un sottile strato di sabbia che si librava nell’aria avvolgendo alcuni ninja.
Non una via di uscita.
Non una possibilità di salvezza.



§







Sbuffi di sabbia rendevano ciechi chi in quella tempesta si addentrava e si perdeva, ma se ci si guardava meglio dentro, si poteva notare una macchia scarlatta nel fiume dorato, i capelli rossi di chi quell'aria polverosa l'aveva respirata fin da bambino, ciuffi disordinati mossi dagli spostamenti d’aria causati dai suoi attacchi  mentre gli occhi azzurri, glaciali, fissavano indifferenti un ninja della terra della musica chiedere la sua pietà.
Disgustato da quella vista alzò la mano stringendo le dita a pugno,  e da quel semplice e naturale movimento,  la sabbia inghiottì completamente l’uomo, interrompendo così  le sue grida disperate e irritanti.
- Gaara.
Il ragazzo volse con lentezza il volto pallido verso Temari  che  con il suo enorme ventaglio stava spazzando via un'infinità di ninja, i capelli biondi macchiati dal sangue delle sue vittime.
La giovane ninja  si affiancò  al ragazzo,  impugnando la sua arma micidiale e calcolando con lo sguardo azzurro quanti di quei poveri pazzi che avevano osato attaccarli rimaneva ancora in vita.
Con la coda dell’occhio vide Kankuro affiancarsi a loro   tenendo lo sguardo scuro vigile, attento ad ogni minimo spostamento.
-  Ci mancava solo questa! Stiamo aiutando il villaggio della foglia!
 Temari gli scoccò un' occhiataccia.
-  Stupido! Non stiamo aiutando nessuno, ma se in tutta questa confusione ci attaccano non possiamo mica stare fermi aspettando che ci uccidano.
Il ragazzo sbuffò,  guardando il giovane Gaara che con le braccia conserte e il volto calmo sembrava terribilmente statico, e inquietante, come se non si trovasse in una mezzo ad una battaglia, circondato da cadaveri.
 Un movimento sospetto attirò l’attenzione di Temari e di Kankuro  che intravidero  al di là dei vari  combattimenti  l’Uchiha e l’Uzumaki scagliarsi l’uno contro l’altro con sempre più accanimento, sfoderando tanta di quella potenza da far sbiancare qualsiasi ninja, anche loro.
- Perché stanno combattendo? Sono diventati tutti pazzi?
 Kankuro guardò sconcertato i due ragazzi colpirsi con una violenza senza eguali, causando gravi ferite all’avversario, ma oltre alle due  figure ne notò un'altra di spalle, una ragazza  da ciò che riusciva ad intravedere da lì.
Cosa credevano di fare?

- Gaara, dobbiamo andarcene al più presto  o qui non ne usciremo più!
Il ragazzo però non dava ascolto al compagno, troppo occupato ad appagare la sete di sangue del suo demone interno  che,  ingordo, chiedeva sempre più vittime.
E lui lo accontentava come ormai faceva fin dalla tenera età.
 Racchiuse in una gabbia di sabbia quattro ninja che   ancor prima di capire cosa stesse succedendo  si ritrovarono a terra, gli occhi ormai abbandonati dalla vita.
Ormai divorati dal demone della sabbia .





§





Sakura continuava imperterrita a cercare una via di fuga, ma con suo rammarico non riusciva ad orientarsi abbastanza bene per  potersi  difendere in caso di evenienza  da eventuali attacchi.
Ad un tratto però vide un piccolo foro  spalancarsi davanti ai suoi occhi e stringendo Ino sulle sue spalle si mise a correre verso l’apertura.
Prima di oltrepassarla però,  un urlo di dolore la costrinse a voltarsi, e  sbarrò gli occhi quando vide Naruto a terra, la gamba sanguinante, ustionata dalle palle di fuoco dell’Uchiha che, vittorioso,  era pronto a scagliare il colpo di grazia.
- Fermo!
Sakura urlò, urlò con tutta l’anima, con tutta la sua disperazione  mentre piccole lacrime cadevano sul terreno, mischiandosi al sangue dei ninja, al suo.
E quando la voce della ragazza risuonò nell’aria fu come se il mondo si fosse cristallizzato, come se quella voce avesse bloccato l’orologio del tempo per un attimo.
Sasuke,  pronto a scagliare il colpo fatale si ritrovò immobile, congelato da una paralisi che gli tolse improvvisamente il controllo dei suoi arti, dei suoi movimenti.
Senza capire guardò il giovane Uzumaki agonizzante per terra, la gamba gravemente ferita, inerme, debole e alla sua mercè.
Doveva  ucciderlo ora, sapeva di poterlo fare, ma perché non ci riusciva?
Cosa lo stava bloccando?
 Strinse i denti,  cercando di muovere il braccio,  ma con sua sorpresa non vi riuscì.
Cosa stava succedendo?
Alzò il capo con rabbia, guardandosi intorno  per cercare il responsabile di quell’arte magica quando, tra la nebbia, vide gli occhi verdissimi di Sakura brillare nel polverone, unica fonte di calma, di candore, in  quel luogo di morte.
E quando incrociò lo sguardo della ragazza  sentì la mente venire invasa da mille voci flautate, bisbigli e sussurri pungenti  come se mille paia d'occhi  lo stessero fissando.
Cercò  di distogliere lo sguardo, di sottrarsi all'arte magiaca, ma c’era qualcosa in quegli occhi che lo costringeva a guardarli fissi, non lasciandogli alcuna via di scampo.
Di scelta. 





§






Gaara si portò le mani tra i capelli con un gemito,  sentendo il demone della sabbia urlare di dolore come se fosse stato ferito da qualcosa, ma era cinto dalla sabbia, era al sicuro.
Incolume.
 - Gaara?Cosa ti prende?
La voce preoccupata di Temari non arrivò alla mente del ragazzo tanto forti erano le urla di  disperazione che tuonavano nella sua testa.
Cosa gli stava succedendo?
Ma soprattutto, cosa stava succedendo al demone della sabbia che  sentiva dimenarsi nel suo corpo con tanta sofferenza? 
Aprì gli occhi a fatica, respirando affannosamente per il dolore, giusto in tempo per vedere alcuni ninja della terra della musica scappare via inseguiti da quelli della foglia.
Si stavano per caso  ritirando?
Avevano forse vinto?
Un'altra fitta gli colpì il petto, un colpo che lo piegò assieme alle urla del demone della sabbia che sembrava essere stato trafitto.
Cadde in ginocchio,  scuotendo con le mani la testa  nel tentativo di diminuire la propria  sofferenza, quella del demone, quella di entrambi quando, d’improvviso, le urla del demone si affievolirono fino a scomparire del tutto.
Riportò le mani davanti agli occhi a fatica, il respiro ansante, sentendo la presenza del suo demone quasi inesistente all'interno della sua testa così come il desiderio di quest’ultimo di altro sangue, di altre vittime da uccidere.
Silenzio.
Per la prima volta nella sua vita Gaara sentiva la mente sgombra dalla voce  del demone della sabbia e il suo cuore libero dalla morsa d’acciaio di cui era sempre stato vittima.
 Si mosse cauto,  sentendo una strana sensazione mai provata prima, come di pace, allagarsi all’altezza del petto.
 Si rialzò  guardandosi intorno  come spaesato, le voci degli altri ninja finalmente chiare, udibili.
 Perché riusciva ad ascoltare le loro voci?
 Il suo udito era sempre stato oppresso dalla voce del demone della sabbia, e oltre ad essa ,  non aveva mai sentito nient’altro.
Nessuna voce umana, solo bisbigli inconsistenti.
E d’improvviso, così come fulmineo era stato quel silenzio, nella sua mente passò un urlo disperato, una voce che fu impressa a fuoco e fiamme nella sua anima, nel suo cuore.
Cercò con lo sguardo il proprietario di quella voce e notò a  qualche metro di distanza una piccola figura in ginocchio che teneva tra le braccia una ragazza.
Ne fu attratto, calamitato.
Fece un passo in avanti, riuscendo a vedere dei capelli rosa frustare la piccola schiena della ragazza che sussultava a tratti, come scossa da singhiozzi .
Tutto fuorchè una sola impressione.



§



Sakura fissava Sasuke rabbiosa, amareggiata, mentre  il sentimento di amore, del suo disperato e rifiutato amore per il ragazzo cominciava ad essere offuscato dalla rabbia per le parole che le aveva rivolto.
Furia per ciò che aveva fatto a Naruto, odio per l’umiliazione subita in tanti anni di amore non ricambiato, e calpestato.
Lasciò Ino per terra, poggiandola contro un muro per poi rialzarsi ed tendere i pugni in aria, in posizione di attacco, respirando a fatica e sentendo le lacrime bagnarle le gote.
Socchiuse gli occhi verdi  mentre una folata di vento gelido scuoteva i suoi capelli e i suoi abiti, gelando tutte le ossa ma non il suo sangue che pompava senza freno circolando velocemente nel corpo della ragazza.
Guardò il compagno per  terra, e fu con  un gesto istintivo che si  mise davanti a lui, in sua difesa,  pronta a scagliare un  pugno contro Sasuke che continuava a rimanere immobile, ghiacciato da quegli occhi abbacinanti come il sole che poco a poco faceva capolino dalle immense nuvole nere.
-  Stai indietro.
Sakura pronunciò tra i denti quelle  parole intrise di veleno, sentendo i muscoli fremere, vibrare sfiniti dalle battaglie precedenti ma pronti a riprendere un nuovo combattimento.
Con sua sorpresa  vide il ragazzo indietreggiare mentre chiudeva con forza gli occhi, come se cercasse di combattere contro qualcosa che lei non riusciva a vedere, a capire.
Un' ombra però distolse la ragazza dai suoi pensieri .
Si portò le braccia davanti al viso per difendersi da un' esplosione alla sua destra.
Un  boato assordante  scosse la terra mentre dai detriti di un edificio nascosto da muri ormai caduti usciva  Orochimaru, il braccio impregnato di sangue  e un grosso taglio sulla guancia sinistra.
 Sakura assottigliò gli occhi,  pronta ad uno scontro diretto con il nemico del suo villaggio  quando l’uomo si voltò verso di lei, fermandosi di colpo  ,come se fosse stato bloccato da una catena che lo inchiodava al suolo.



§





Orochimaru fissò a lungo gli occhi chiari fissi su di lui, attento, e attratto da una luce che trovò incredibilmente familiare,   poi  il suo sguardo cadde su Sasuke, immobile come una statua.
Digrignò i denti nel notare il sigillo ritrarsi sotto lo sguardo minaccioso della ragazza, come se fosse lei stesso a comandarlo, un evento che non aveva nulla a che vedere col caso, nè con la fortuna.
- Dove credi di andare? 
La sua attenzione fu attratta da una voce femminile, aggressiva e pregna di quella familiarirà che lo convinse a voltarsi nuovamente,  incrociando lo sguardo verde della ragazza che aveva portato la sua attenzione su di lui.
Un senso di vertigine lo assalì, inaspettato, come  le voci che avevano preso ad urlare ordini nella sua mente .
 E capì con orrore e angoscia, che no, non era un caso.
- Andiamo Sasuke.
- No-non posso.
La voce del giovane Uchiha era incrinata dalla fatica, come se fosse stanco, sfinito da mille fatiche, anche se immobile.
Un lampo baluginò allora  nella mente di Orochimaru, ma tanto bastò a convincerlo di dover andare via. Subito.
Prese per il braccio il ragazzo che, suo malgrado, non riusciva davvero a muovere un muscolo.
- Prendetela.
 L’ordine di Orochimaru fu udito chiaramente  dai suoi seguaci, attirati dalla figura minuta con i pugni tesi in aria verso la quale si scagliarono.
 La ragazza  non fece  neanche in tempo a voltarsi che si ritrovò stretta da due  braccia soffocanti, dure come tenaglie d’acciaio che la imprigionavano, impedendole anche di respirare, oltre che muoversi.
 Urlò di dolore nel sentire  le proprie  ossa scricchiolare, come se stessero per rompersi,  e quando l’urlo agonizzante della ragazza risuonò nell’aria,  Kakashi e gli altri ninja della foglia, resisi conto del pericolo,  saltarono dagli edifici  per correre in aiuto della  loro  allieva.
Ma fu un altro ninja, invero, a prestare lei soccorso.
Uno  strato di sabbia frustò l'aria con dolcezza prima di avvolgersi attorno al collo dell’uomo che teneva imprigionata Sakura, soffocandolo in una manciata di secondi nel mentre che lei  cadeva a terra ormai priva di sensi.
Ancor  prima di chiudere gli occhi però, Sakura potè vedere  attraverso tutta quella sabbia due occhi cangianti come quelli di un gatto,  intenti,  chissà perché,  a fissarla con un certo interesse, inquisitori.
Poi le forze, già esigue,  lasciarono  il posto alla stanchezza.
Sentì solo l’urlo preoccupato di Naruto e poi,  il buio.
 


Continua...



Buona lettura , grazie per l'attenzione e i commenti

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Capitolo 2
*** Rivelazioni pericolose ***


Perché la guardava ?
Perché ?
Cosa voleva dirle ?
Chi era ?
Perché quegli occhi ,  azzurri come il cielo ma freddi come il ghiaccio continuavano  a fissarla ?
Non capiva per quale insano motivo  , quello sguardo raggelante non le desse brividi di paura  ma strane sensazioni  , come se oltre quelle spesse lastre di ghiaccio ci fosse qualcosa di più , qualcosa che forse solo lei poteva vedere .
- è ora di svegliarsi !
 No ,  perché quegli occhi stavano svanendo?
Perché si stava allontanando sempre di più da quello sguardo che sembrava volere delle risposte da lei ?
 Di chi era quella voce che sembrava la stesse strappando a quelle iridi  gelide ?
 - Aspetta -  bisbigliò accorata  mentre quei magnifici occhi azzurri sparivano ,  lasciando spazio ad una luce accecante ed ad un odore strano , come di pulito .
-  Era ora .
La ragazza aprì gli occhi assonnata , cercando di difendersi con la mano da quella luce accecante che si rivelò essere il sole che entrava prepotente dalla finestra .
-  Buon giorno Sakura , ben svegliata
La ninja  riuscì a mettere a fuoco ciò che la  circondava ,  intravedendo qualche letto  bianco addossato a pareti candide  dove  piccole finestre lasciavano  entrare i caldi raggi del sole e , di fianco a lei  , una donna bionda dai profondi occhi castani .
 Scattò a sedere nel riconoscere  l’Hokage sorridente davanti a sé con  delle bende bagnate tra le  mani chiare .
 - Credo che tu  adesso prova un  po’ meno di dolore  , vero?
Sakura si portò una mano sotto lo sguardo di smeraldo ,  vedendo delle fasciature coprirle intermente le braccia e una gamba .
Cosa le  era successo ?
 Non ricordava niente !
 Si passò una mano tra i lunghi capelli rosa  , sfiorando con le dita la tempia  , e a quel contatto mille flash le passarono in mente , ma un immagine  in particolare sovrastò le altre , l’immagine di un giovane ragazzo dagli occhi neri come la pece che la attaccava con tanto odio da sentire anche in quel momento il suo povero cuore  incrinarsi.
 Abbassò gli occhi verdi ora  lucidi , cercando di nascondere la sua debolezza all’Hokage che però addolcì lo sguardo  , prendendole una mano ed aiutandola ad alzarsi .
-  Ricorda , molte persone che crediamo di conoscere bene a volte ci deludono , ma ci sono alcuni amici che ti restano accanto e che ti proteggono fino alla morte . E per tua fortuna hai un intera schiera di queste persone - e dicendo questo la donna le fece volgere  lo sguardo alla sua destra .
 Sakura allora spalancò gli occhi ,  meravigliata  , quando vide una montagna di fiori rosa troneggiare sui diversi comodini della stanza .
 Sentì il suo cuore riempirsi di commozione per il gesto dei suoi amici e solo in quel momento il pensiero di Naruto le colpì la mente  , come un fulmine a ciel sereno .
 Scese dal letto  , sorretta dall’Hokage che le porse una stampella aiutandola a mettersi in posizione eretta .
Doveva correre da Naruto , chissà come doveva sentirsi …
Quel pensiero la spinse a fuggire via dal letto in cui aveva riposato per cinque giorni e  , nell’aprire di scatto la porta ,  i mille fiori  , scossi dalla corrente d’aria , volteggiarono  per la stanza assieme a  un esiguo  strato di sabbia  .
L’Hokage si voltò   , stranita , vedendo quel sottile stato di sabbia vorticare in aria ,  sospinto dal vento .
Cosa ci faceva della sabbia lì ?
Si avvicinò alla finestra e ,  passandovi  sopra un dito  , trovò residui della stessa polverina .
Come aveva fatto ad arrivare fin  lì ?
 Si sporse dalla finestra  con circospezione , vedendo la folta chioma di Sakura scomparire dietro l’angolo , non accorgendosi  dei movimenti sospetti sui tetti delle case  , e neanche  di due occhi di ghiaccio che seguivano passo per passo i movimenti della bella ninja che con le proprie forze cercava di correre verso la  foresta della cittadina .



§



 Dei tonfi sinistri attirarono l’attenzione di Sakura che ,  stringendo con forza le lunghe dita affusolate attorno alla stampella  , virò verso un piccolo sentiero che portava al centro della foresta .
Si fermò un secondo  per riprendere  fiato,  portandosi affannata una mano sul petto coperto da un sottile pezzo di stoffa azzurro .  
Solo allora si accorse di essere uscita con indosso la vestaglia dell’infermeria .
 Sentiva  le gambe molli , quella corsa l’ aveva prosciugata dalle forze recuperate , ma non poteva perdere tempo  , doveva andare da Naruto il più presto possibile .
 Si rimise in piedi mentre alcune ciocche rosate le cadevano sul volto latteo ,  rendendo difficoltosa la vista , e per questo non si rese conto del ramo rialzato nel quale purtroppo inciampò .
 Chiuse gli occhi  , portandosi  le mani davanti al viso per difendersi dalla caduta , ma qualcosa l’avvolse ,  frenando l’impatto contro il terreno .
E  quando riaprì gli occhi verdi  , si accorse , con un certo stupore ,  di trovarsi seduta per terra senza neanche un graffio .
 Confusa  , si guardò intorno ,  vedendo a qualche centimetro di distanza da lei la stampella .
L’avvicinò a sé  , sorreggendosi ad essa per rimettersi  in piedi mentre il sottile vestitino azzurro vorticava leggero attorno alla sua figura .
 Si spostò qualche ciocca cadutole  sul  viso con una smorfia   , e quando lo fece  , sentì qualcosa di strano tra i suoi capelli .
Si portò una mano tra la chioma rosata ,   stringendo un po’ di sabbia tra le dita  .
La portò davanti agli occhi smeraldi ,  stupefatta .
Sabbia ?
 Da dove proveniva ?
 Non era il momento di pensare a queste cose si disse , avrebbe avuto il tempo di ragionare sull’accaduto in seguito  , ora doveva raggiungere Naruto .
Cominciò a camminare senza però più correre  , sorpassando alcuni arbusti sporgenti mentre dietro di sé una leggera brezza le scuoteva i lunghi capelli rosa , portando il loro profumo di fragola alle narici di un ombra nascosta tra i folti rami di un albero non molto lontano dalla ragazza .
Albero sul quale l’ombra  , vedendo che la ninja  tornava a camminare ,  riprese il  proprio  inseguimento , sempre nell’oscurità ,  senza sapere  né il perché  delle sue azioni né il suo interessamento improvviso per quella piccola ragazza .


§



- Maledizione !
 Una voce maschile risuonò nel bosco ,  facendo volare alcuni piccoli uccelli che avevano trovato rifugio nei grandi alberi che popolavano quel luogo .
 Sakura sorpassò con un piccolo saltello una roccia ,  ritrovandosi in un piccolo spiazzo dove , agli angoli ,  erano ammucchiati rami spezzati e anche qualche albero  sradicato .
Stava  giusto per riprendere la sua corsa  , quando non potè neanche fare un altro passo che vide un tronco caderle addosso d’improvviso ,  costringendola a fare qualche saltellino indietro , facendola  ricadere nuovamente per terra mentre la stampella però finiva un po’ più lontano del previsto .
 - Ahi !
 Un dolore acuto colpì la caviglia di Sakura che ,  portatasi le gambe al petto ,  controllava eventuali ferite .
  Notò con nervosismo una piccola scheggia di legno fuoriuscire dalla sua gamba fasciata , macchiata ora da un po’ di sangue .
 Non era proprio la sua giornata ,  doveva ammetterlo !
Abbassò il capo per constatare meglio la profondità della ferita quando due mani bianche le presero la gamba con impeto ,  tirandole via con velocità la piccola scheggia .
 Già pronta a bacchettare colui o colei che aveva usato così poca delicatezza per aiutarla ,  alzò il volto furiosa , furia che si vide costretta  però  a smorzare quando si trovò  davanti il bel volto di Naruto , disteso in una maschera di preoccupazione .
 - Scusa Sakura !  Non pensavo ci fossi tu dietro l’albero ! Mi dispiace !  Guarda qui che disastro - e così dicendo  , il biondino si strappò con i denti un pezzo del proprio  vestito arancione ,  usandolo come benda provvisoria per fermare il sangue  che aveva ormai smesso di fuoriuscire  .
-  Mi dispiace , mi dispiace tanto …io -  Naruto balbettava  , tamponando nervosamente la ferita dell’amica  e abbassando lo sguardo mortificato , mentre Sakura  , rattristata dal comportamento strano del ragazzo ,  gli mise una mano sulle sue ,  fermandolo e costringendolo ad alzare il volto.  
-  Va tutto bene Naruto , non è niente ,  non preoccuparti  , è solo …
 Sakura non fece in tempo a finire la frase che il ninja la prese tra le braccia con disperazione ,  nascondendo il viso tra i lunghi capelli rosa , senza proferir parola .
La ragazza rimase immobile in un primo momento , sorpresa dal gesto del compagno , ma capendone la motivazione ,  lo abbracciò a sua volta  , sentendo le lacrime di Naruto cadere ritmicamente a terra seguite dagli insulti che rivolgeva a Sasuke .
 Quando Sakura sentì quel nome  , le parve di rivedere gli occhi cattivi dell’ex compagno , quello sguardo buio così simile a quello di un burattino senza vita .
 Sentì il suo cuore gonfiarsi di dolore ,  ma doveva dimenticarlo  perché   , sapeva che per il bene di tutti avrebbe  dovuto dimenticare quel ragazzo del quale si era innamorata , ma a causa del quale ora , ripensando a ciò che aveva tentato di fare , dall’eliminazione di Ino alla distruzione stessa del villaggio di Konoha sentiva il sangue ribollirle .
Così come  la rabbia sgomitava  dentro di lei in cerca di vendetta  .
Non poteva perdonare un atto così crudele , non c’era nessuna giustificazione , neanche per lui  .
 Rimase lì abbracciata a Naruto , piangendo insieme a lui , anche se  le sue non erano lacrime di dolore , bensì di rabbia , di ira repressa , di furia per ciò che sarebbe potuto succedere se in qualche modo non lo avessero fermato , per  tutte le persone innocenti che sarebbero morte .
 Strinse il compagno con dolcezza ,  cullandolo come si fa con i bambini , capendone il dolore , capendo la sofferenza immane che stava provando , perché Sasuke per Naruto era stato come un fratello , il suo migliore amico .
E anche per questo Sakura provava  rabbia per quel ragazzo che mai l’aveva ricambiata , per quel ragazzo che l’aveva definita una bambina , per quel ragazzo che  , dal giorno in cui aveva pronunciato quelle parole  , si era inimicato una delle poche persone in grado di controllare la parte più oscura dell’uomo  .
 E mentre i due ragazzi piangevano  , ognuno per i suoi validi motivi  , la scomparsa del loro compagno di squadra  , c’era chi ,  tra gli alberi , confuso da ciò a cui aveva assistito fuggiva via  , allontanandosi da quegli occhi verdi che lo avevano tanto stregato .




§



Gaara si fermò nelle vicinanze di un piccolo pozzo , circondato per lo più da qualche erbetta selvatica e qualche erbaccia , mentre intorno a lui si estendeva solo silenzio , un inquietante silenzio di  cui fin da piccolo non aveva potuto usufruire e del quale ,  ora  ,  ne era circondato .
E  la cosa lo incuriosiva e lo irritava allo stesso tempo .  
Ma quella sensazione di “pace “  purtroppo aveva una sua fine .
Infatti  , il giovane si ritrovò inginocchiato , agonizzante , disturbato dalle incessanti richieste di sangue da parte del suo demone interno  che però  , con sua sorpresa ,  desiderava ardentemente assaggiare il sangue di quella giovane ragazza dai capelli rosa .
 E quando la sua mente pensò a lei  , vide quei due occhi smeraldi occupargli la mente ed affievolire le richieste del demone .
Perché ?
 Perché quando vedeva quella ragazza il demone taceva ?
 Perché l’aveva seguita ?
Perché ?
 Tutte queste domande vorticavano nella mente del povero ragazzo che ,  sfinito ,  si distese per terra  , portando lo sguardo azzurro al cielo che ,  lentamente ,  veniva catturato dall’oscurità della notte che avanzava lentamente .
Un colpo di vento fece volare via qualche foglia da un albero  , mentre i capelli rossi del ragazzo venivano mossi con forza .
E fu proprio allora che sentì nuovamente quel profumo di fragola .
Così ,  facendosi cullare da quell’odore così dolce  ,  chiuse gli occhi ,  cercando invano di riposare la mente da quei tormenti .
L’oscurità l’avvolse  , e non diede peso all’avanzare del demone nella sua mente , non aveva la forza ora di opporsi .
E ,  già pronto ad ubbidire ai  suoi comandi ,  vide una piccola scaglia di luce frapporsi tra la sua mente e il demone della sabbia che ,  come se fosse stato ferito ,  si ritirò in un angolo ,  mentre in quella luce splendeva una figura avvolta da un manto di mistero .
 Gaara sentì il bisogno di capire chi fosse  , e quando cercò di metterla a fuoco  , vide dei lunghi capelli rosa frustare un pallido volto dai lineamenti delicati , al centro del quale  erano incastonate due smeraldi verdissimi , così puri e dolci da sembrare specchi di vetro pronti a cadere in frantumi .
La vide seduta a terra con qualche ferita superficiale sulle braccia e sulla gamba , mentre teneva stretta tra le braccia una ragazza dai capelli biondi svenuta  , e davanti a lei l’Uchiha , gli occhi neri vuoti come i suoi , privi di qualsiasi emozione se non della voglia di uccidere .
Molti avrebbero abbassato lo sguardo di fronte a quegli occhi pieni di follia , ma quella ragazzina no .
 Teneva il capo alto  stringendo al petto l’altra ninja  , sostenendo gli occhi malefici del compagno . Stava rivivendo la battaglia di due giorni fa , ma perché ?
 Osservò ancora la scena come spettatore esterno quando successe ciò che per quei pochi secondi gli aveva cambiato l’esistenza .
Perché  ,  nell’attimo esatto in cui la dolce voce della ragazza aveva urlato  all’Uchiha di fermarsi ,  il suo demone interno si era acquietato  , arretrando di colpo ,  scomparendo per qualche istante  dalla sua mente  .
Sentì nuovamente quelle sensazioni  montargli dentro come un fiume in piena  , sommergendolo , affogandolo in quelle emozioni  mai provate fino ad ora.
Si portò le mani al petto  , alzandosi di scatto e premendo con le lunghe dita all’altezza del cuore .
 Cosa stava provando ?
Cosa ?
 Chiuse gli occhi di scatto  e rivide quella ragazza imprigionata  , sollevata in aria da un uomo che la stava serrando  in una morsa  fatale tra le braccia .
E  fu in quel momento , quando sentì la voce dolorante  di lei e  vide quel bel volto pallido  , sofferente , che  qualcosa dentro di lui si animò , qualcosa che gli aveva fatto  infiammare l’anima come mai gli era successo .
E  fu per quella  sensazione che la salvò da quelle braccia mortali  .
 Riaprì gli occhi con un certo sforzo ,  respirando a fatica e sentendo il dolore al petto affievolirsi.
Mentre la notte prendeva il posto del giorno , inghiottendo nella sua oscurità tutto ciò che era sul suo cammino , compreso una figura distesa su un prato ,  immobile come una statua sotto le piccole gocce di pioggia che leggere cadevano dal cielo , infrangendosi  contro una grande massa di sabbia eretta a difesa di quel ragazzo che ,  per la prima volta nella sua vita ,  sentiva il bisogno di avere delle risposte per i propri sentimenti .


§




-  Siamo quasi arrivati Sakura ancora un po’ di pazienza .
La ragazza però non sentiva  minimamente le parole del compagno , troppo assonnata per cercare di comprenderle   .
 Si mosse tra le braccia di Naruto nel sentire  le gocce di pioggia inumidirle i capelli ,  mentre il resto del corpo veniva coperto dalle braccia del biondo  che ,  facendo un ultimo passo  , si riparò sotto una grondaia là vicino.
 Entrò  in un edificio interamente bianco , con alcune pareti verdi ,  facendo attenzione alla ragazza che teneva tra le braccia , ormai addormentata , sfinita dalla lunga camminata che aveva intrapreso per andare da lui .
Naruto stava per sedersi su una panca lì vicino quando  , da una porta adiacente all’ingresso dell’infermeria ,  entrò il maestro Kakashi  con l’Hokage ,  tutti e due intenti a conversare animatamente .
Subito Naruto si mise in piedi  , avvicinandosi ai due  , palesando così la sua presenza .
E quando il suo maestro posò lo sguardo sul suo alunno  , fu sorpreso di vedere Sakura  , completamente fradicia ,  addormentata tra le sue braccia .
Subito Tsunade strappò la ragazza dalle braccia di Naruto  , dirigendosi verso una stanza libera seguita a ruota dai due , guardando malamente il giovane che abbassò lo sguardo per scusarsi .
 Entrarono in una piccola stanza singola , occupata da un letto bianco e da  una grande finestra sul lato dove i fulmini facevano la loro comparsa a scatti , illuminandola  .
 Tsunade la poggiò sul letto  , coprendola con le coperte e riscaldandola con un arte magica .
- Cosa è successo?
 Naruto guardò il maestro distrattamente ,  passandosi una mano tra i capelli gocciolanti .
-  Era venuta a cercarmi ,  ci siamo messi a parlare e si è messo a piovere , ma sta bene vero?
La donna sorrise allo sguardo preoccupato del biondino ,  avvicinatosi  al letto dell’amica per prenderle  una mano e accarezzarle i lunghi capelli rosati .
- Si ,  sta bene , ha solo bisogno di riposo . Perciò è meglio se vai a casa Naruto , potrai tornare domani a vederla .
Il ragazzo annuì sorridendo all’Hokage e  , con un gesto della mano uscì ,  chiudendosi la porta alle spalle dopo aver lanciato  un ultima occhiata a Sakura che dormiva placidamente , con una mano sotto la guancia .
 Rimasti soli ,  lo sguardo di Tsunade si adombrò improvvisamente .
- Non glielo avete mai detto ?
La domanda parve scuotere Kakashi che  , portando gli occhi neri su Sakura ,  scosse la testa capendo a cosa l’Hokage si riferisse .
- E quando avevate intenzione di dirglielo ? Ma dico  , avete idea in che guaio ci siamo cacciati ? Orochimaru lo sa ?
Il ninja si poggiò alla parete  con uno sbuffo , alzando il capo verso il soffitto, sconfortato  .
- Penso lo abbia capito quando Sakura è riuscita a controllare Sasuke  .
 La donna si portò una mano sul volto in un gesto esasperato ,  guardando attraverso le dita la ragazza voltarsi nel grande letto .
Sospirò pesantemente  , cercando di trovare una soluzione al problema che era scaturito da quella battaglia .
- Metterò qualcuno di guardia alla camera , per ora non posso fare altro . Deve essere sorvegliata ,   mi raccomando , ma dico  , possibile che non le abbiate detto che è …
 Tsunade non potè finire di parlare che Kakashi le posò bruscamente una mano sulla bocca ,  facendola tacere .
-  è meglio parlarne fuori dalla stanza  , non si sa mai .
E così dicendo  ,  guardò con la coda dell’occhio Sakura che sembrava stesse avendo un brutto sogno . I due ninja  uscirono così dalla stanza ,  fermandosi davanti alla porta per controllare meglio la situazione  , riprendendo  la loro conversazione da dove era stata interrotta .
Nessuno dei due  , purtroppo  ,  si accorse di un rumore sospetto proveniente  dalla finestra ,  e neanche di una figura appena entrata attraverso essa che ora  si avvicinava  al letto della ragazza  , ignara di ciò che stava accadendo .
 Un ticchettio sinistro occupava la stanza silenziosa , mentre il pavimento veniva macchiato dall’acqua che cadeva dal corpo della figura .
L’ombra sembrò guardare interessato  la ragazza distesa sul letto .
Allungò una mano per sfiorarla quando un fulmine irruppe nel cielo illuminando la stanza e svegliando così Sakura che  , aprendo gli occhi di scatto  , rivide quello sguardo azzurro che aveva popolato la sua mente quella mattina .
La figura ,  di nuovo inghiottita dall’oscurità ,  si ritrasse come se fosse stata bruciata .
Si voltò per fuggire  via quando la ragazza la fermò .
- Aspetta !
 L’ombra  , ormai di spalle ,  si fermò ,  come inchiodato da quella dolce voce che lo aveva richiamato . Sakura invece , come attratta da quella figura ,  scese dal letto  , poggiando i piedi nudi sul pavimento gelido .
Rabbrividì per il contatto , ma fu distratta da colui che le stava davanti .
Chi era ?
 Ma soprattutto  , che ci faceva lì ?
 Gli  si avvicinò lentamente  , cercando di capire attraverso l’oscurità chi egli fosse .
 Si fermò dietro di lui  , guardandogli la schiena .
Non era più alto di lei ,  ma neanche tanto basso .
C’erano migliaia di persone così , doveva trovare un segno particolare che la potesse aiutare a capirne l’identità .
Chi sei ?
Vide la figura tremare davanti a lei  al suono della sua voce .
Perché ?
 Alzò una mano ,  esitante ,  avvicinandosi sempre di più al braccio di lui che restava immobile  senza emettere neanche un respiro .
Allungò la mano  , deglutendo a fatica quando sfiorò la pelle del ragazzo ,  afferrandogli il polso .
E a quel contatto  , sentì una strana sensazione , come di freddo , di solitudine , di dolore .
Mille sentimenti le caddero addosso come macigni  , offuscandole  la mente .
Fece un passo indietro  , intimorita da ciò che aveva sentito ,  quando la figura si voltò ,  afferrandole il polso a sua volta e fermando la sua fuga .
Sakura spalancò gli occhi quando sentì quei sentimenti affievolirsi poco alla volta ,  mentre una nuova sensazione si faceva largo dentro di lei .
Desiderio di calore .
 Fece un passo indietro per allontanarsi da quella figura che ,  al contrario ,  le si avvicinava sempre di più  , fino a trovarsi a qualche centimetro da lei  , dove si fermò .
La ragazza sentiva il cuore batterle all’impazzata .
Cosa stava succedendo  , o meglio ,  cosa le stava succedendo ?
Perché non scappava via da lì ?
 Perché non gridava aiuto invece di stare immobile davanti a quella figura ?
 Alzò un po’ lo sguardo ,  cercando di vedere di nuovo quegli occhi freddi  , quando un altro fulmine proruppe nella stanza ,  illuminando le due figure.
Sakura  , intontita da tutte quelle sensazioni , e spaventata da quella situazione  , non potè fare altro che accorciare la distanza ,  buttandosi  contro di lui e abbracciandolo , spinta da qualcosa che non riusciva a spiegare .
Strinse gli occhi con forza nel sentire  il rombo del tuono far tremare i vetri della finestra ed anche il suo cuore  , accorgendosi solo in quel momento di ciò che aveva fatto , lo stava …abbracciando .
Sentì il ragazzo rigido , freddo come il ghiaccio e ,  ciò la spaventò più di ogni altra cosa .
Terrorizzata   cercò di allontanarsi ,  ma sentì qualcosa premerla contro il corpo di lui  , e ,  sentendone la freddezza  , capì con stupore che una mano di quel ragazzo la tratteneva .
 Rimasero così,  immobili , lei con le braccia strette intorno a lui , e lui con una mano poggiata sulla schiena di lei  .
Nessuno dei due aveva intenzione di emettere una sola parola , un solo sospiro , nemmeno la ragazza che  , troppo scioccata da ciò che stava succedendo  , restava abbracciata a lui , vedendolo come sua unica ancora di salvezza in quella situazione così assurda da sembrare irreale .
 Cosa stava facendo ?
Sentì  l’alito gelido del ragazzo infrangersi contro i suoi capelli ,  facendole venire i brividi .
Che cosa le stava succedendo ?
 Doveva allontanarsi subito da lì .
 Cercò di ritirarsi ,  ma appena fece un passo indietro ,  fu catturata da due braccia d’acciaio che la schiacciarono nuovamente contro il corpo del ragazzo  , lasciandola senza parole .
 Sentì le braccia della figura stringersi attorno a lei con più forza ,  avvicinandola ancora di più a lui .
- Cosa vuoi da me ?
Il balbettio di Sakura sembrò risvegliare l’ombra che  , poggiando una guancia sui capelli rosati di lei  , la strinse maggiormente ,  sfiorandole con una mano il volto .
- Non lo so
 Sakura rimase immobile , sorpresa sia dalla risposta del ragazzo  , sia da quella voce profonda che continuava a rimbombarle in testa .
Cosa diamine le stava succedendo ?
 Il silenzio incombeva sovrano nella stanza  , finchè due voci si alzarono nell’aria  , disturbando , per così dire , la tranquillità dei due ragazzi .
- Ha il diritto di saperlo , deve sapere che lei è …
Sakura sgranò  gli occhi verdi  quando sentì l’ultima parola della frase e ,  nello stesso momento  , sentì le forze abbandonarla , così ,  d’improvviso .
 Allentò  la stretta dal ragazzo ,  spostandolo da sé e   cadendo  a terra svenuta .
Mentre una lacrima le sfuggiva dagli occhi ormai chiusi e la porta si apriva  , mostrando ai due ninja una figura piegata su Sakura .


§



- Un incantatrice .
 - Cosa?
 Piccole fiaccole si aprirono di scatto  , illuminando una specie di caverna occupata per lo più da pergamene sparse un po’ qua e là .
- Cosa hai detto?  
Una voce maschile risuonò in quell’antro oscuro  , risvegliando dalla trans in cui erano caduti , due occhi terrificanti .
Occhi di serpente .
Orochimaru si portò una mano sotto il mento ,  spostando i lunghi capelli dal viso per guardare davanti a sé Sasuke Uchiha  , seduto sgraziatamente su una pila di pergamene .
- Ho detto che è un incantatrice . Quella piccola ragazzina che era con te è un incantatrice .
 Sasuke inclinò il capo  , incuriosito
-  Un ..incantatrice ?
Il ninja ghignò  , emettendo una specie di sibilo dalle labbra sottili .
- Devi sapere  , mio giovane Uchiha  , che molti secoli fa esistevano le incantatrici .
Erano donne molto belle ,  con dei poteri davvero particolari .
 Vedi  , erano in grado con lo sguardo e con la voce di controllare ,e   mettere sotto il loro volere qualsiasi demone o ninja .
Sasuke era ammutolito .
Possibile che esistessero esseri così forti?
- Per la loro forza ,  le incantatrici sono state sterminate . E sono ancora sorpreso che ne sia rimasta in vita una .
Orochimaru assottigliò lo sguardo  , stringendo i pugni .
 - Dobbiamo appropriarcene , così come di quella ragazza che chiamano Hinata  .
Sono  troppo potenti , e rendono invincibili i nostri nemici .
 Di questo passo non riusciremo mai a distruggere Konoha .
 Sasuke  , ancora sconcertato dalle rivelazioni del ninja , rimase immobile nel ripensare  a quella ragazzina che gli era stata sempre addosso  .
Possibile che fosse così potente ?
 - Bene ,  ho un nuovo compito da affidarti Sasuke  
Il ragazzo fu riportato alla realtà dal tono autoritario del proprio capo .
Si alzò ,   attento ad ascoltare il suo nuovo  obbiettivo .
- Porta con te alcuni miei ninja , e …
Orochimaru strinse gli occhi serpentini  , sporgendo la lunga lingua .
 - Portami quell’incantatrice .
 Sasuke  , veloce come un fulmine ,  scomparve via nell’oscurità , mischiandosi con le ombre che si muovevano furtive nel buio della notte .
Pronto per catturare la sua ex compagna di squadra  che ,  distesa ancora sul pavimento , ignara di quello che stava succedendo , veniva tormentata da continui flash  .
Mentre nella stanza in cui si trovava ,  una folta chioma rossa fuggiva via , buttandosi fuori dalla finestra  , inghiottita ormai dall’oscurità.


Continua…



Buona lettura , grazie per l’attenzione e per i commenti .  

( Un ringraziamento particolare a Lella23 e Sammy4ever)

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Capitolo 3
*** Mani unite nel sonno di un demone ***


- Sakura .
Il tono imperioso del ninja proruppe nella stanza con un fragore assordante , seguito da un rombo di tuono piuttosto forte .
 Mentre una folta chioma rosso fuoco scompariva alla loro vista  , non prima però che due occhi azzurri avessero dato un ultimo sguardo  all’esile figura stesa per terra .
 - Sakura 
Kakashi si avvicinò preoccupato all’allieva priva di sensi   , distesa per terra con i capelli rosa a nascondere una parte del viso ,  segnato  da una smorfia di dolore .
Subito  il ninja la prese in braccio ,  cercando di vedere se la ragazza portasse ferite di alcun genere , ma a parte l’espressione di sofferenza sul volto  , non c’era segno di colluttazione o anche solo di lotta.
 -  Dobbiamo inseguirlo , se ha tentato di fare del male a Sakura  potrebbe ritornare e …
 - No .
Kakashi si voltò con uno scatto , sconcertato dal tono secco utilizzato dall’Hokage che ,  dopo aver squadrato Sakura tra le braccia dell’uomo  , girò su se stessa ,  incamminandosi verso la porta .
  - Non voleva farle del male ,  altrimenti  sarebbe ferita non credi ?
 Non c’è da preoccuparsi , non credo avesse cattive intenzioni verso di lei , ma dovremo scoprire chi è e cosa vuole da lei .
 Per adesso portiamo Sakura nella mia residenza sorvegliata da alcuni ninja , mentre tu Kakashi andrai con i tuoi colleghi alla ricerca di quell’individuo .
E così dicendo , senza un filo di indecisione ,  Tsunade uscì dalla porta seguita da Kakashi che , sospirando rassegnato per la decisione dell’Hokage  , uscì a sua volta per portare Sakura in un posto quantomeno sicuro
 
 
§

 
Un altro rombo di tuono fece tremare i vetri delle case , mentre sui tetti ,  una figura oscura correva a perdifiato , avvolta da un manto di sabbia per proteggersi  , così ,  da quelle piccole gocce che con il loro ticchettio rendevano quella sera lugubre e buia  come gli occhi di colui che sfrecciava nell’oscurità .
 Quella corsa senza senso ebbe però la sua fine quando la figura , preso fiato ,   si fermò di colpo  sotto l’ombra di un albero .
Mentre il ragazzo sentiva il cuore tremargli nel petto al ricordo  di quella piccola figura afflosciatasi  tra le   sue braccia e scivolata per terra , come se fosse senza vita   .
Spalancò gli occhi di scatto ,  sentendo il cuore fino ad allora inesistente spaccarsi a metà al solo pensiero .
Cosa gli stava succedendo ?
 Come faceva quella ragazza a fargli provare tanto dolore ?
Rivide nella mente l’attimo in cui l’aveva stretta tra le braccia ,sentendo in quello stesso momento la strana sensazione che lo aveva assalito , come di pace , di tranquillità , ma non fu questo a fargli provare una fitta  al cuore ,  ma il profilo di lei e quei magnetici occhi verdi illuminati dalla luce lunare .
Come poteva con un solo sguardo ridurlo in quello stato ?
Il suo demone interno ,  proprio in quel momento  , chiese sangue al suo proprietario , urlandogli di soddisfare immediatamente il suo volere , ma la mente di Gaara era da tutt’altra parte ,  occupata dall’immagine di lei distesa sul pavimento .
 Doveva andare a prenderla .
Non sapeva perché ,  ma sentiva quel bisogno pressante di vederla e di riprenderla tra le braccia  , di nuovo.
Così ,  senza una meta precisa  , cominciò ad aggirarsi furtivo per la cittadina , cercando con lo sguardo l’esile figura di Sakura e provando a  trovare un significato al suo strano comportamento nei confronti di quella ragazza .
 
 


§


 
 - Potete metterla qui 
Due ninja distesero una piccola figura sul letto , coprendola con candide lenzuola mentre alcune ombre si dirigevano verso la porta per poi fermarsi a guardare l’interno della stanza .  
 - Dobbiamo andare 
Kakashi annuì in direzione del collega , facendo  cenno agli altri due che erano con lui di seguirlo , ma prima di chiudere alle spalle la piccola porta di legno , il ninja guardò un ultima volta la sua allieva  raggomitolata su se stessa , coperta dai lunghi capelli rosa che  gemeva di dolore .
  -  Cosa facciamo ora  signore ? 
 Kakashi incrociò le braccia pensando al da farsi .
 Dovevano trovare colui che era scappato dalla stanza ,  per capire le sue intenzioni nei confronti di Sakura e proteggerla , così ,  da eventuali pericoli .
 -  Bene ,  voi starete appostati qui alla porta , non deve entrare nessuno , mi raccomando .
 Mentre voi altri venite con me , andremo all’inseguimento dell’  assalitore della ragazza -  e così dicendo i ninja presero le loro postazioni , mentre la ragazza in questione si rigirava nel letto , tormentata da immagini  senza senso , flash , e due occhi azzurri che le scuotevano il cuore .
 


§



Tutta quella luce era insopportabile per lei .
Dove si trovava ?
E cos’erano quelle immagini che continuavano ,  incessanti ,  a passarle davanti come treni in corsa ?
Sentiva le forze affievolirsi lentamente e gli occhi venire  inghiottiti nell’oscurità ,  quando vide un immagine a lei familiare attrarla verso di lei ,  risvegliandola dal torpore in cui stava per cadere .
 Avanzò con la mente verso quella immagine ,  fermandosi a vedere una piccola bambina dai corti capelli rosa piangere disperata tra le braccia di un uomo dai capelli grigi .
Chi erano ?
Non piangere 
Sakura sentì il sangue gelarsi nelle vene quando sentì la voce dell’uomo che abbracciava la bambina , sembrava …
No ,  non poteva essere .
Non poteva assolutamente essere lui .
 Ma le sue intuizioni erano più che fondate perché ,  quando l’uomo si voltò ,  riconobbe il volto del suo maestro Kakashi e i lineamenti di quella bambina dagli occhi verdi tristi e disperati come la sua voce sottile .
 - Dove sono la mia mamma e il mio papà? 
La ragazza ebbe un colpo al cuore quando si accorse che quella bambina era lei .
Ma com’era possibile ?
 Non ricordava di aver pianto tra le braccia del suo maestro , e poi  , vedendo la piccola  se stessa  doveva avere circa 3 anni all’epoca .
Non ricordava di averlo conosciuto a quella età  .
 Cos’era allora quel immagine ?
Se non era un ricordo , allora  cosa era ? .
 - Non torneranno più , mi dispiace Sakura 
Cosa stava dicendo  ?
 La ragazza non capiva cosa stesse succedendo , perché mai non si ricordava di  quell’avvenimento ? .
 -  Dammi la bambina  
Una voce tenebrosa ,  oscura come il luogo in cui si trovava la fece rabbrividire .
A chi apparteneva  ?
 Ebbe subito la  risposta quando  , da un ombra  , uscì un bambino di dieci anni  con inquietanti occhi rossi .
Lo  vide avanzare tra la nebbia , puntando quelle iridi terrificanti su di lei e il maestro  .
 Le ricordava qualcuno ,  ma chi ?
 Cercò tra i suoi ricordi l’immagine di  quel bambino , ma solo quando si concentrò sugli occhi riconobbe lo sharingan e anche il suo proprietario .
Quello era … il fratello di Sasuke .
 - Non provare neanche ad avvicinarti , ti conviene fuggire prima che arrivi l’Hokage .
Pagherai per ciò che hai fatto 
Il giovane Uchiha ghignò ,  passandosi tra i lunghi capelli corvini le mani e  imbrattando così la nera chioma di un liquido rosso .
Sangue  .
 - Ho fatto ciò che dovevo , lei è l’ultima rimasta  e l’unica che può controllare il mio potere e quello di mio fratello . Devo morire come i suoi genitori e tu non puoi fare niente per fermarmi  .
Sakura sentì il cuore infrangersi in mille pezzi , cominciando a sanguinare alle parole del fratello di Sasuke  .
Lui aveva ucciso i suoi genitori?
 No , non poteva essere .
I suoi genitori erano morti durante una missione .
Non poteva averli uccisi lui.
 No .
Era impossibile .
 - Sakura corri , vai dall’Hokage e digli di venire qui  . Subito ! 
Sakura vide se stessa scuotere la testa energicamente  , stringendo tra le piccole dita candide l’abito del maestro Kakashi.
 -  Io non voglio …non voglio 
 - Ho detto di andare !
Lei stessa tremò al tono fermo del ninja  , e  con le lacrime agli occhi  , vide la piccola se stessa correre via , mentre gli occhi oscuri del bambino si posavano famelici su di lei .
  - Tu non vai da nessuna parte piccola incantatrice -  e detto questo  , vide il bambino lanciare una piccola palla di fuoco  , usando l’arte magica  m  e Kakashi buttarla a terra ,  facendole sbattere la testa contro una pietra  .
 Vide se stessa  perdere coscienza  , rimanendo distesa ,  mentre quel ricordo spariva  via in una nube di fumo , come se non fosse mai esistito .
Sakura era come in trans , racchiusa nel buio della sua mente ormai priva della luce di quel ricordo .
 Sentiva il suo povero cuore venire trapassato da piccole schegge di ghiaccio , ferendolo lentamente , infliggendole un dolore senza uguali .
 Quella parola che il fratello di Sasuke aveva urlato con odio , quella parola che Tsunade aveva bisbigliato fuori dalla porta dell’infermeria .
Incantatrice .
Lei era un incantatrice .
 Ora capiva perché quel ricordo non era mai venuto a galla .
Forse l’impatto contro quella pietra lo aveva rimosso dalla sua mente , eliminandolo , come se non fosse mai successo .
 Ma perché proprio ora ?
 Perché tutto questo usciva allo scoperto solo ora ?
 Un pensiero le passò nella mente , così impossibile da poter essere quello giusto  .
Forse loro sapevano cosa lei fosse  , ma  non glielo avevano mai detto .
Sentì la rabbia montarle dentro con ferocia , mentre la consapevolezza di quel segreto di cui era stata tenuta all’oscuro per tutto quel tempo sortiva i suoi effetti sul suo cuore .
Come avevano potuto non dirle niente ?
Come avevano potuto mentirle per tutti quegli anni ?
Come avevano potuto mentirle sulla morte dei suoi genitori , che , a dispetto di ciò che le avevano detto ,  erano stati uccisi dal fratello di Sasuke per colpa sua ?
 Un incantatrice .
Sentì quella parola rimbombare tra le pareti della sua mente .
Cercò  il significato di quella parola , e quando lo fece  , un altro flash le comparve davanti , irradiato da una luce accecante che la inghiottì .

§




 Riaprì gli occhi a fatica , intravedendo delle figure davanti a lei .
Chi erano ?
Cercò di metterle a fuoco ,  abituandosi gradualmente a quella luce accecante .
E quando finalmente riuscì a riacquistare completamente la vista ,  spalancò gli occhi nel vedere   sette donne che la  guardavano sorridendo .  
Non fu però quello  a sorprenderla , bensì il fatto che tutte avevano i suoi stessi occhi .
 - Ultima incantatrice 
Vide una donna dai capelli neri staccarsi dal resto del gruppo e avvicinarsi a lei ,  porgendole una mano .
 Sakura notò la bellezza della donna , e anche gli occhi smeraldi che possedeva .
Così ,  attirata dall’aura di magnificenza che emanava  , le afferrò la mano senza alcun timore , alzandosi dall’antro oscuro in cui rischiava di cadere , ed andando incontro così ,  ad una luce ancora più luminosa di quella di prima .
Intontita da tutte le sensazioni contrastanti , ormai sul punto di scoppiare ,  notò che  la bella donna davanti a lei aveva cominciato ad accarezzarle  i capelli con un grande sorriso sulle labbra .
 - Aspettavamo questo momento da quando sei nata piccola Sakura , tu sei la nostra ultima erede , l’unica che può usufruire di questo potere .
Confidiamo in te .
Che tu possa utilizzare questa immensa forza  per ultima , nessuno dei tuoi eredi potrà riceverlo .
Tu sei la fine della nostra stirpe .
Tua madre confidava tanto in te piccola mia ,  e anche noi lo faremo dall’aldilà .
 Sappi che il potere che racchiudi è l’insieme di tutte noi .
Scoprirai ben presto ciò di cui sei capace .
I  tuoi poteri vanno ben oltre la tua immaginazione mia cara 
 Sakura era sconcertata dalle parole della donna .
E poi …sua madre ?
 Che significa ? Sapeva di avere in grembo un’incantatrice ?
 - Ora il nostro tempo è scaduto , quando vorrai potrai invocarci con le arti magiche .
Ti raccomando .
Mostra al mondo la potenza delle incantatrici , mia  prescelta .
 Che i tuoi occhi e la tua voce possano riportare questo mondo alla pace , come i tuoi precedessori e io feci molto tempo fa .
 Arrivederci Sakura , e non avere paura di ciò che ti aspetta ,  ricorda solo che tu sei un incantatrice  - e così dicendo la donna , dopo averle stretto per un ultima volta la mano indietreggiò ,  raggiungendo le altre donne e  , sorridendo dolcemente alla ragazza ,  scomparvero via  , portando con sé quella luce accecante dalla quale Sakura uscì , riaprendo finalmente gli occhi e tornando alla realtà .
Sakura assottigliò gli occhi chiari quando sentì nell’aria una presenza già conosciuta  , un aura di pura malvagità che entrava  nei confini della sua terra  , e di sicuro , non sarebbe stata a guardare Sasuke Uchiha far del male agli abitanti di Kohoha .
Così ,  gettando  le lenzuola per terra  , si buttò fuori dalla finestra con un balzo ,  sentendo il vento infrangersi violento contro il suo viso , mentre i capelli le frustavano il volto pallido , e la camicia da notte bianca frusciava sulla sua pelle , rendendo la leggiadra figura simile ad un angelo.
Ma  lei era molto di più  .
Lei era un ‘incantatrice .





§

 
 
 
 
 - Naruto ! Dove è Sakura ?
Una voce flebile e dolce riscosse un giovane ragazzo dalla  chioma fiammeggiante dai suoi pensieri , portandolo a puntare  gli occhi di ghiaccio su due figure che passeggiavano vicine , a poca distanza l’uno dall’altro .
 Gaara scese con un balzo felino dalla costruzione in cui si era fermato ,  nascondendosi dietro una colonna e riconoscendo il giovane Uzumaki parlare con una ragazza con corti capelli blu elettrici , della quale ,  in quel momento ,  non riusciva a ricordare il nome .
Cosa normale per lui .
 - Nell’infermeria con l’Hogake e il maestro Kakashi , hanno detto che possiamo andarla a visitare domani  , perciò non ti preoccupare  , sta bene  .
Il giovane ragazzo della sabbia riconobbe il nome pronunciato dalla ragazza con una stilettata in mezzo al petto  .
 Sakura .
La ragazza con i capelli rosa  .
Allora era ancora in infermeria  .
Quella notizia , seppur superflua  , diede come una consolazione all’animo di Gaara , frustato da tutte quelle sensazioni nuove che scaturivano al solo sentir il nome di quella ragazza .
 D’ un tratto però ,  il demone dentro di lui sembrò animarsi d’improvviso , cominciando a chiedere il sangue e la vita dei due  .
Gaara  , ancora scosso da quelle sensazioni non potè fare altro che accontentare la richiesta del demone interiore ,  palesando così la sua presenza ai due ninja  che ,  vedendoselo  piombare addosso  rimasero alquanto  sorpresi dall’espressione famelica e allo stesso tempo folle del suo sguardo gelido .
 - Cosa vuoi ?
Al tono preoccupato del ninja  biondo  , Gaara provò una specie di tristezza antica che ricollegò all’espressione di terrore che traspariva ora  dagli occhi dei due di fronte a lui .
 Perché tutti avevano paura di lui ?
Perché non riuscivano a capire che così lo spingevano sempre di più a commettere atti sanguinosi ?
 Perciò  , spinto da ciò e dalla superficialità delle persone nei suoi confronti  , si gettò senza preavviso contro i due ,  facendo volteggiare nell’aria la sua sabbia per  prender la loro vita .
 Naruto si scansò subito ,  portando con sé Hinata che intanto si era rintanata nelle braccia del biondo  , chiudendo gli occhi di scatto e pregando con tutta se stessa che l’amico  non si fosse fatto niente .
 Ed era stato così infatti .
 Quando riaprì gli occhi vide che il ragazzo era illeso , e confortata da ciò voltò lo sguardo ,  notando con terrore l’espressione terrificante del ragazzo della sabbia puntata su di loro .
 Gli occhi ,  glaciali  come diamanti , baluginavano  in quel volto talmente pallido da risultare morto .
  - Gaara ,  ma cosa stai facendo ?  Sei impazzito per caso ? Cosa vuoi da noi ? 
 - Il vostro sangue
I due rabbrividirono  nel vederlo  avanzare con passo da predatore  , mostrando un’aggressività terrificante ,  feroce come quella di un animale .
 E  così era ,  perché in quelle iridi gelide ,  ormai ogni forma di sentimento umano era sparito via , lasciando spazio solo ad un espressione vuota , occupata dalla  voglia di uccidere .
 Gaara sentiva l’adrenalina accrescere la sua voglia di sangue.
Voleva vederli stramazzare a terra .
Voleva assaggiare il loro sangue .
Voleva sentirli pregare pietà .
Voleva tutto quello .
Per il suo demone e per lui , la punizione che serbava per tutti coloro che lo avevano fatto diventare ciò che era ora .
Un mostro .
Avanzò dondolandosi sulle gambe , ghignando malefico  e pregustando già sulle sue labbra il sapore inebriante di quel liquido rosso che strappava dalla sua anima , volta dopo volta ,  un  piccolo pezzo della sua umanità , rendendolo solo un demone privo di giudizio e voglioso di sangue e morte .
Alzò la mano  , chiamando a sé un immenso strato di sabbia , pronto a scagliarlo contro i due per soffocarli quando sentì qualcosa di acuminato infrangersi contro la sua barriera .
 Furioso  per l’interruzione voltò lo sguardo  , vedendo cadere dal cielo piccole figure oscure , avvolte da lunghi mantelli neri  che gli negavano la vista dei volti dei nuovi arrivati .
Gaara ,  Naruto e Hinata guardarono confusi le figure avanzare minacciosamente , tenendo tra le mani alcuni shuriken.
Quando una figura più bassa delle altri avanzò ,  ponendosi a capo di quella massa informe e  , portando la mano al cappuccio del mantello  , lo tirò con forza ,  mostrando così il suo volto ai tre ninja .
 E  quando lo fece ,  due di loro sentirono l’odio riversarsi nelle vene , sommergendo il loro cuore in quel sentimento corrosivo  a cui nessun uomo poteva opporvi .
Quando  ,  nell’oscurità della notte ,  brillarono folli due occhi rossi come il sangue
Quelli di Sasuke Uchiha .


§

 
 
Gaara  ,  già incollerito per l’interruzione del suo “pasto “ sentì il sangue ribollirgli nelle vene quando riconobbe il giovane Uchiha .
Cosa ci faceva lì ?
  - Bene bene , guarda qui chi abbiamo .
Il ragazzo della sabbia , quel piccolo insetto di Naruto , e guarda guarda .
Hinata .
La ragazza si ritrasse allo sguardo cupo del moro , nascondendosi tra le braccia di Naruto  che ,  per puro istinto ,  l’aveva stretta a sé , sentendo la rabbia montagli dentro .
 - Cosa sei venuto a fare qui ,  lurido traditore ?
 Non vorrai farti uccidere vero ?
 Perché è questo che ti aspetta se non sparisci subito da qui  > .
 Gaara rimase impassibile , non facendo trapelare i sentimenti di rabbia e odio che lo stavano scuotendo con forza .
Era curioso anche lui di scoprire cosa volesse quel mostriciattolo , ma quello che sentì in seguito gli fece completamente perdere il controllo di se stesso , come ormai succedeva quando si pronunciava quel nome .
 - Sono venuto a prendere Sakura , a quanto pare quell’insulsa ragazzina ha più potere di quanto potessi immaginare .
 Potrò farla cadere tra le mie braccia come tanto desiderava   , vero Naruto ? .
Tutti videro Sasuke finire a terra  , scaraventato da una furia di sabbia che gli si era abbattuta addosso  , facendolo sbattere violentemente contro il terreno .
Mentre Gaara , gli occhi azzurri spiritati ,osservava con odio il giovane Uchiha rialzarsi con agilità , pulendosi con il gomito una leggera striscia di sangue che gli colava giù dalle labbra .
 -  Ma guarda ,  il ragazzo della sabbia vuole giocare .
Bene ,  ti accontenteremo subito-  così dicendo Sasuke alzò una mano chiusa a pugno   , mentre tutte le figure dietro di lui si scagliavano con sorprendete velocità contro Gaara  che ,  dal canto suo  , rimase immobile ,  scaraventando uno ad uno  , senza neanche muovere un muscolo  , i ninja contro gli edifici , o nel lago che si trovava poco distante da lì .
 Anche Naruto e Hinata però avevano iniziato un contrattacco .
Infatti ,  come saette si muovevano nell’aria ,  colpendo con raffiche di pugni e calci i poveri malcapitati che subito dopo  si ritrovarono distesi a terra privi di sensi .
 Continuarono a lottare mentre Sasuke rimaneva immobile  , guardando negli occhi Gaara che  , avvolto dalla sua cupola di sabbia  , respingeva i suoi nemici .
Poi  tutti percepirono  un’aura tanto potente quanto ipnotica che si avvicinava  a gran velocità verso di loro , nello stesso momento in cui il moro ghignava compiaciuto e Gaara spalancava gli occhi nel sentire  quel profumo di fragole che gli faceva battere il cuore .
Una figura avvolta della tenebre , irradiata in seguito dalla luce lunare  posò con leggerezza i piedi sul terreno  , alzando lo sguardo smeraldo contro il giovane Uchiha che  , non riuscendo  ad opporre alcuna resistenza  , sentì la forza magnetica di quegli occhi scuotergli l’ anima oscura  .
Sakura si presentò così agli occhi dei presenti , i lunghi capelli rosa che le frustavano con forza il volto pallido .
Il vestito chiaro  ,  leggero come il vento che si era alzato in quel momento e che si avvolgeva  attorno a lei , racchiudendola in una luce candida sovrannaturale .
Le labbra rosee contratte in una smorfia di disappunto .
E due gemme di un verde brillante contratte in una linea minacciosa .
L’attenzione generale si catalizzò su di lei .
 Specialmente quella di un giovane ragazzo che sentiva stranamente il cuore battere così forte da rischiare di uscirgli dalla gabbia toracica .
Mentre la sensazione di pace che tante volte aveva provato alla vista di quella ragazza si faceva  strada dentro di lui ,  insieme alla consapevolezza della bellezza sconvolgente di quella ragazzina che con il corpo esile e il capo eretto teneva sotto controllo le anime dei presenti .
  - Ma guarda chi si rivede .
 Sakura , giuro di non averti mai vista in questi panni , o avrei fatto un eccezione - sussurrò  Sasuke ,  fissando bramoso il corpo della ragazza che  , irritata dalle parole del suo ex compagno  , assottigliò gli occhi , rendendo il sguardo ancora più penetrante e ipnotico.
  - Non dovresti essere qui .  
Se sei venuto per me , sappi che non riuscirai mai ad appropriarti di me  , vile traditore  .
Sasuke digrignò i denti  , sentendo le parole della ragazza bruciargli dentro come una ferita aperta e rendendolo  , se possibile , ancor  più scontroso di quello che già era .
 Ghignando malefico , prese con velocità uno shuriken da una tasca ,  scagliandolo improvvisamente contro Sakura che non ebbe neanche il tempo di reagire dal momento  che uno strato di sabbia le si era parato  davanti a difesa , stritolando l’arma scagliata dall’Uchiha .
 Sakura sentì il cuore batterle forte quando , spinta da una sensazione che le stava facendo venire la pelle d’oca incontrò quegli occhi azzurri che l’avevano tormentata durante il suo dormiveglia .
 E  il cuore le salì in gola quando scoprì finalmente chi era il proprietario di quelle iridi  gelide e vuote .
Gaara .
 Osservò a lungo la figura del ragazzo stagliarsi inquietante e allo stesso tempo magnetica davanti al suo sguardo .
Era senza parole .
Il ragazzo che non aveva fatto altro che farle provare strane emozioni , che l’aveva stretta tra le braccia era lo stesso  ragazzo che serbava dentro di sé il demone della sabbia ?
Fissò incantata quegli occhi glaciali guardarla attenti , come quella volta durante la battaglia nella quale per la prima volta si era accorta di lui .
 Perché sentiva qualcosa di strano provenire da lui  , un sentimento inumano che traspariva  da quegli occhi gelidi .
 Una sensazione di vuoto , una tristezza così antica e così radicata dentro l’anima di quel giovane ragazzo da renderlo diverso davanti ai suoi occhi .
Non come il ragazzo che uccideva a sangue freddo , l’assassino freddo e spietato di cui aveva tanto sentito parlare , ma come un ragazzo che era stato ferito nel profondo e a cui nessuno aveva offerto  , oltre all’odio  ,  altro sentimento umano , trattandolo come un mostro .
Il loro scambio  di sguardi però fu interrotto da Sasuke   che  , furioso per l’intromissione da parte del ragazzo della sabbia  , aveva assottigliato gli occhi rossi stringendo i pugni con forza.
 -  Tu !
Ti pentirai per questo . Ho una bella sorpresa per te ,  sai ? 
 Gaara  , per nulla intimorito dalle parole del giovane Uchiha  , continuava a guardare quella ragazza dai capelli rosa che per qualche strano motivo gli aveva rapito la mente e il corpo , ma fu attratto da una piccola figura nera avanzare lentamente vicino a lei  .
 E così ,  quando puntò lo sguardo di ghiaccio sulla piccola ombra ,  vide solo un piccolo flauto dorato fuori uscire dal mantello nero della figura .
Che cosa aveva intenzione di fare ?  
 - Suona !  
Il piccolo omino posò le labbra sullo strumento  , eseguendo gli ordini di Sasuke .
 Però ,  stranamente  , da lì non uscì alcun suono  .
Sakura ,  confusa dalla situazione ,  gelò sul posto quando sentì un gemito di dolore provenire alla sua destra , dove poco prima c’era Gaara .
E infatti ,  quando voltò lo sguardo trovò il ragazzo inginocchiato per terra con le mani portate alla testa e gli occhi chiusi con forza , mentre urlava di dolore .
 Cosa gli stava succedendo ?
Preoccupata  , si mise a correre in direzione del ragazzo che aveva aperto a fatica un occhio , sentendo un suono acutissimo dilaniarlo da dentro .
Vide Sakura avanzare correndo verso di lui , con il bel volto preoccupato fin quando una figura si scagliò  su di lei ,  afferrandola e scaraventandola contro un muro di un edificio che andò  in frantumi ,  facendo scomparire la figura  della ragazza alla sua vista .
 Dov’era andata ?
 Gaara sentì qualcosa di strano farsi spazio dentro di lui , una sorta di preoccupazione stringergli il petto .
Mentre il demone urlava  di rabbia per il dolore che stava provando insieme a lui .
Ma il ragazzo era troppo impegnato a cercare di intravedere la piccola figura di Sakura alzarsi dalle macerie per far caso a quelle urla  .
Però  non accadde nulla del genere .
Non un movimento da ciò che restava di quell’edificio .
Non un suono o un rumore che potesse acquietare quell’incessante dolore al petto che rischiava di piegarlo in due .
 - Ma guarda ,  è già fuori combattimento ?
Mi aspettavo di meglio . Pazienza ,  sarà più facile prenderla .
 Per quanto riguarda te ,  che ne dici di fare un bel bagno ? 
 Gaara  , ancora piegato dal dolore si alzò traballando sulle proprie gambe  , cercando di resistere a quel suono che  nessuno sembrava sentire  .
Ma perché ?
 Non fece in tempo neanche a trovare una risposta che sentì il suo corpo venire circondato da qualcosa di gelido ,  affondando  lentamente in un liquido azzurrognolo che ben prestò scoprì essere l’acqua del lago nel quale  era stato gettato .
La vista cominciava ad offuscarsi e il fiato a venir meno , così come il corpo veniva sempre di più spinto verso il basso , e la sua mente svuotata da tutti i pensieri .
Mentre la vita scivolava piano piano dalle sue membra gelide , strette in una morsa di dolore da quel continuo suono che anche da lì sotto lo torturava .
 Perché era nato ?
 Questa era la domanda che per anni continuava a rivolgersi , e che anche in quel momento cercava di sbrogliare .
 Sua madre lo aveva odiato fin dalla sua nascita .
Era sempre stato allontanato da tutti per il demone che aveva chiuso dentro di sé , un “regalo “ per così dire che non aveva chiesto di possedere .
Perché ?
Perché era stato destinato ad una esistenza solitaria , dolorosa e triste ?
Che aveva fatto di male per meritare tutto quello ?
Non era in grado di amare ,ma solo perché nessuno gli aveva mostrato come fare .
Non sapeva cos’era una ferita sul proprio corpo .
Aveva solo provato il dolore lancinante che si sentiva  dalle ferite che portava sul cuore , marchiate a fuoco sulla sua anima ,  dannata da quel demone che non aveva mai desiderato custodire .
Ora che la vita lo stava lentamente abbandonando  , sentiva una sensazione nuova , una sensazione che gli stava facendo venire i brividi lungo tutto il corpo .
Paura .
 Paura di morire  .
Fu sconcertato dai suoi stessi pensieri .
Lui non poteva provare paura .
Lui non doveva provare paura .
Doveva essere forte  .
Doveva essere freddo .
Ma forse perché ormai aveva perso lucidità , o forse perché stava per cadere nel baratro della morte  , sentiva quella sensazione sopraggiungere sempre di più  , portando con sé  , pezzo per pezzo  , parti della sua anima .
Chiuse gli occhi ,  lasciandosi andare completamente ,  quando la musica d’un tratto si bloccò e qualcosa di caldo gli afferrò la mano  , d’improvviso .
Aprì con lentezza gli occhi e ciò che vide gli fece capire che forse era morto davvero .
 Perché una  ragazza dai grandi e magnetici occhi verdi lo aveva preso per la mano, mentre i lunghi capelli di uno strano rosa incorniciavo il bel volto candido .
 Aveva un’aria familiare .
Dove l’aveva già vista ?
 Cercò di aprire meglio gli occhi ,  e quando vi riuscì ,  comprese chi in realtà lei fosse .
 Vide la ragazza tirargli in su la mano , stringendo i denti nel tentativo di portarlo in superficie , e fu lì che qualcosa si risvegliò in lui  .
 Spinto da un insolita voglia di vivere , di risalire da quelle torbide acque in cui rischiava di sprofondare  , mosse i piedi  , alleggerendo così il peso da trasportare a Sakura , non potendo far altro che tentare di risalire con le forze che ancora gli rimanevano .
Rimase scosso dal sorriso dolce che lei gli rivolse cominciando a nuotare velocemente ,  trascinandolo verso la superficie dove la luce lunare indicava la via di uscita da quel pozzo di morte .
Mosse per un ultima vota le gambe appesantite dalla pressione dell’acqua ,  mentre Sakura balzava in aria portandolo con sè e facendogli prendere il suo primo respiro dopo quell’esperienza macabra dalla quale però era riuscito a risorgere . Sentì il rumore della battaglia,  dei grilli e delle urla dei ninja che lo riportarono  alla realtà .
Mentre posava i piedi sulla terra ferma  , sostenuto da un corpo caldo che come sua unica ancora di salvezza lo stava aiutando a prendere coscienza .
 - Stai bene ? 
 Gaara  ,  ancora con il respiro affannato ,   alzò gli occhi ,  sentendo le gocce d’acqua dei capelli zuppi rigargli il volto .
Ed incrociò  lo sguardo  brillante e caldo di colei  che lo aveva aiutato a sedersi per terra , per riprendere le forze perdute in precedenza .
Il ragazzo  , ancora un po’ scosso dalla situazione ,  fu attirato da una piccola figura stesa per terra , al cui fianco luccicava piccoli pezzi dorati .
E quando riuscì a veder meglio  , riconobbe i frammenti del flauto sparsi disordinamene accanto al corpo esanime dell’omino .
Che fosse stata lei ?
 Riportò lo sguardo sulla ragazza che intanto si era alzata davanti a lui , ponendosi a sua  difesa  mentre i capelli fradici le si erano incollati al volto , e il vestito ormai zuppo veniva pian piano asciugato dal vento gelido che si era alzato in quel momento .
Che potere aveva quella ragazza su di lui ?
 Perché non riusciva a immaginare di ucciderla come tutti gli altri esseri che aveva incontrato sulla sua strada ?
Perché ?
 La sua attenzione ben presto fu attirata da qualcosa alla sua destra , nella  stessa direzione in cui Sakura stava guardando  con ostilità .
Infatti ,  in quella direzione Sasuke ,  con il braccio insanguinato ,  sorrideva malignamente stringendo tra le dita del braccio ancora integro i capelli Hinata , ormai priva di coscienza .
Mentre Naruto continuava a combattere con i ninja , nel disperato tentativo di raggiungere la compagna e strapparle dalle grinfie del giovane Uchiha .
 -  Arrenditi o ucciderò la tua amichetta .
 Sakura ,  furiosa per le condizioni dell’amica fissò astiosa il compagno , spalancando gli occhi quando riconobbe quello sguardo .
Quando rimembrò il sentimento di odio di quegli occhi rossi , così simili a ciò che aveva visto nella sua mente  quando il fratello di Sasuke aveva cercato di ucciderla dopo aver ammazzato i suoi genitori .
 Qualcosa cominciò a bruciarle dentro .
Qualcosa che mai aveva sentito dentro di lei .
Qualcosa in cui vorticavano senza controllo i suoi sentimenti di odio , e vendetta contro il ragazzo , una forza che ormai non essendo più in grado di controllare lasciò fuori uscire dal suo corpo , mutando in una luce verde che cominciò a vorticarle intorno creando delle specie di lame di vento che ,  con una forza inaudita ,  si scagliarono contro i ninja  . Quelle lame di vento cominciarono a girarle intorno  , mentre Sakura congiungeva le mani ,  assottigliando gli occhi verdi e  incanalando   tutto l’odio , la voglia di vendetta per i suoi genitori su un unico punto .
Su Sasuke Uchiha che  , tremante  , fissava terrorizzato quella specie di aura fluorescente ingrandirsi a dismisura intorno alla figura di Sakura.
Gaara  , ancora disteso a terra ,  guardò sorpreso la ragazza sfoggiare tanta di quella potenza da far impallidire persino lui.
Cosa le stava succedendo ?
 Anche Naruto  , ormai privo di nemici ,  guardò a bocca aperta l’amica far tremare persino il suo povero animo .
Cos’era quella luce spettrale che le vorticava intorno ?
 Subito il biondo , cogliendo al volo la distrazione dell’ex compagno si gettò verso di lui  , afferrando Hinata e saltando dietro le spalle di Sakura che intanto avanzava di un passo  , minacciosa.
  -  Pagherai con la vita ciò che tuo fratello mi fece .
E proprio in quel momento , quando  i ninja erano riusciti a mettersi in piedi ,  qualcosa accadde agli occhi di  Sakura . Muoveva le mani talmente veloce da risultare invisibile  , bisbigliando  parole per  loro senza senso veloce , sempre più veloce ,  mentre ai lati degli occhi verdi comparivano delle specie di onde grigie e la pupilla nera si ritraeva , inghiottita da tutto quel verde .
Mentre un rumore ambiguo , spettrale ,  fece voltare tutti dietro le spalle della ragazza , lasciandoli tutti senza fiato . Gaara spalancò gli occhi quando vide ergersi dal lago una massa informe di acqua  che ,  pian piano ,  prese le sembianze di un serpente .
Sorpreso ,  vide quell’essere d’acqua scagliarsi con impeto contro i ninja ,  rinchiudendoli in delle specie di bolle .
Mentre Sakura  , bisbigliando altre parole a loro incomprensibili mosse le mani  , congiungendole nuovamente in complicati movimenti ,  nello stesso momento in cui il terreno si alzava e con dei piccoli rami circondava le sfere d’acqua  , immobilizzandole con i ninja intrappolati all’interno .
 Sasuke  , l’unico ancora  libero ,  cercava in tutti i modi di sottrarsi alle spire di quel serpente d’acqua che  , lentamente , lo stava raggiungendo .
Quando ,  ormai allo stremo delle forze lanciò una pergamena bomba vicino a Sakura ,  scomparendo nell’ombra mentre il serpente evaporava come neve al sole .
Subito Naruto  , con in braccio Hinata ,  saltò su un edificio lì vicino , ma quando si voltò indietro per vedere se anche Sakura fosse scampata al pericolo ,  sbiancò vedendola immobile ,  ancora con le mani unite , senza neanche muovere un muscolo di fronte alla pergamena bomba che ormai stava per scoppiare .
 Angosciato ,  notò lo sguardo dell’amica spiritato ,  mentre i segni ai lati degli occhi si illuminavano a scatti .
Sembrava in una specie di trans .
 Non fece in tempo , tuttavia , a correrle in aiuto che la vide svenire di colpo  , mentre la bomba scoppiava , creando un boato tale da risvegliare tutta Konoha .
Naruto scese con un balzo sul campo di battaglia  , cercando con lo sguardo lucido Sakura.
Ma di lei , purtroppo , non vi era  nessuna traccia .
 Solo i corpi ormai privi di vita dei ninja .
Dove poteva essere andata  ?
Sakura 
Il richiamo disperato del biondo però non servì a nulla , perché non gli venne incontro nessuna risposta .
 E se fosse morta ?
Scosse incollerito il capo  , maledicendosi per aver solo pensato a quella possibilità  .
Forse era il caso di chiamare aiuto ,  per estendere le ricerche della ragazza .
Così riprese il suo cammino verso la residenza di Tsunade che  , risvegliata dal boato ,  era già sconvolta dal non trovare  Sakura  nel suo letto .



§

 
 
Una figura sottile , resa  invisibile dalle tenebre della notte ,  sfrecciava rapida sui tetti delle case , dirigendosi verso un posto isolato e circondato da una piccola foresta .
 La figura fermò la sua corsa davanti ad una piccola casa che troneggiava come la regina di quel luogo silenzioso .
 Fece alcuni passi verso la costruzione ,  entrandovi e facendo attenzione a ciò che teneva stretto tra le braccia .
 I rumori dei suoi passi risuonarono tetri in quel posto solitario , buio come l notte che era scesa fuori .
Fin quando non si accese una piccola fonte di luce , illuminando così  un volto pallidissimo con un segno rosso sulla fronte che fissava con preoccupazione  la piccola ombra distesa accanto a lui .
 Gaara si alzò con lentezza  , attento a non fare alcun tipo di rumore che potesse risvegliare la fragile  ragazza che dormiva placidamente , come se non avesse appena incantato l’acqua e la terra rendendole armi mortali .
Aprì con cautela la finestra  , rischiarando  la stanza buia e lasciando filtrare i luminosi raggi lunari all’interno di essa .  
Quelli  colpirono il volto di Sakura che , nonostante tutto   , continuava a dormire tranquillamente .
 Si voltò  , vedendola girarsi sul fianco e lasciando ricadere i capelli umidi sul volto .
Mentre Gaara le si avvicinava e ,  senza neanche rendersene conto  , la avvolgeva in una calda coperta che aveva trovato lì vicino  , sedendole vicino  e guardandola dormire .
Come aveva fatto  , quella piccola ragazza ,  a scatenare  tutto quel trambusto ?
In che modo era riuscita a incantare l’acqua e la terra ?
E poi  , cos’erano quei segni che le erano comparsi ai lati degli occhi e che ora erano improvvisamente scoparsi ?
Mille domande vorticavano nella mente del ragazzo della sabbia che  , sfinito anche lui da quella giornata ,  sospirò pesantemente , pronto ad una notte insonne come ormai era solito fare.
Perché , semplicemente , non poteva dormire .
Gli era vietato .
 Si passò una mano tra i capelli con aria svogliata ,  osservando di striscio il candido volto di Sakura coperto da alcune ciocche bagnate .
La fissò a lungo , un po’ perso , quando notò una di quei sottili fili rosati  caderle sul labbro , innervosendola e facendola starnutire .
 Gaara non accennò neanche ad un sorriso
Lui non sapeva neanche cos’era , un sorriso ,  ma fu attratto inconsapevolmente da quella ciocca .
E così  , per puro istinto ,  le avvicinò la mano alle  le labbra  , afferrandole con delicatezza la ciocca e portandogliela dietro l’orecchio , ritraendo subito la mano  , sorpreso dal suo stesso gesto .
 Perché era così gentile con lei ?
Cosa gli impediva di farle del male ?
 La guardò corrucciato  , cercando di trovare una spiegazione plausibile a quello che gli stava accadendo , ma purtroppo non ne trovò nessuna .
Forse c’entrava il fatto che era un incantatrice  , di cui lui non sapeva un granchè , ma c’era qualcosa dentro di lui che negava quell’ipotesi con fervore .
C’era  una piccola vocina che tentava in tutti i modi di farsi sentire , ma alla quale  Gaara  , senza sapere il perché ,  non voleva dare ascolto .
Forse per paura di ciò che avrebbe scoperto .
 Distolse con rabbia lo sguardo  , cercando di concentrarsi su qualcosa in quella piccola stanza , ma i suoi occhi azzurri cadevano sempre e inevitabilmente su di lei .
Innervosito chiuse gli occhi con  stizza ,  cercando di calmarsi .
Perché ora provava tutte quelle sensazioni umane ?
Possibile che fosse lei a renderlo così “debole” ?
Inorridito al solo pensiero si voltò del tutto  , negando ai suoi occhi la visione di Sakura  che ,  tranquilla ,  dormiva accanto a lui , non sapendo né dove si trovasse né cosa fosse successo .
 Il ragazzo riuscì perlomeno a ritrarre l’attenzione da lei per qualche minuto ,ma i suoi occhi , come se avessero una  volontà  propria si posarono nuovamente sul bel volto di lei , disteso da un piccolo sorriso .
Non capiva perché  , ma quando stava con lei si sentiva strano , come vulnerabile , come se lei potesse guardargli nel profondo e vedere le ferite che portava sul cuore da quando era nato ,e  questo non poteva accettarlo .
Doveva allontanarla da lui il più presto possibile , ma chissà perché  questa volta anche il suo corpo si rifiutò all’idea . Sconfortato e disorientato da tutte quelle nuove sensazioni che provava trattenne il fiato quando la vide muoversi e aprire lentamente gli occhi , posandoli su di lui .
Rimase come soggiogato da quelle iridi di smeraldo  , lucide dal sonno e  forse anche un po’ sorprese ,  perché Sakura  , appena riuscì a mettere a fuoco la persona che le stava di fronte spalancò gli occhi ,  stupita di trovarci  Gaara .
 Rimasero per un po’ a guardarsi , lei distesa senza la forza né di parlare né di muoversi , lui con il solito sguardo impenetrabile la squadrava freddo , calcolandone ogni possibile mossa .
 Sakura  , anche se ancora intontita  , cominciava a ricordare a grandi linee ciò che era successo prima .
Lo scontro con Sasuke .
La strana forza che aveva sentito scorrerle nelle vene .
Ed un ricordo vago  di due braccia che la circondavano e premevano contro qualcosa di duro ,  mentre un boato pazzesco le fischiava nell’orecchio .
 L’unica cosa che riuscì però  a comprendere era che quel ragazzo l’aveva protetta ,  e questo pensiero la fece sorridere dolcemente , ricevendo in risposta uno sguardo ancora più glaciale del primo .
  -  Grazie 
 Gaara sembrò tremare al suono dolce della voce di Sakura  che ,  continuando a sorridere ,  si era avvicinata al ragazzo ,  alzando di poco lo sguardo per vedere meglio la sua espressione .
 Lui rimase immobile  , sentendo quella strana parola mai sentita , o almeno mai indirizzata a lui , scaldargli il cuore , rendendolo succube di quelle brillanti gemme color smeraldo  che lo distolsero da qualsiasi altro pensiero .
 Distolse lo sguardo di scatto ,  non sapendo che altro fare e ritrovando un po’ di razionalità lontano dalle iridi di lei.
Non le rispose ,  continuando a guardare ostinato il muro , fin quando non la sentì gemere di dolore .
 Si voltò subito ,  notando l’espressione di sofferenza della ragazza che si teneva premuta una mano sul petto . Preoccupato si curvò su di lei  , attento però  a non sfiorarla.
  - Dormi  .
 Il suo tono era stato più gelido e freddo di quanto avesse voluto , ma non poteva farci niente .
Non era in grado di usare un tono più dolce .
  -  Forse hai ragione 
E così dicendo Sakura chiuse gli occhi ,  cercando in qualche modo di prendere sonno , ma diciamo che le era un po’ difficile dato che sentiva lo sguardo di Gaara fisso su di sé .
 Aprì gli occhi ,  fissandolo a sua volta .
 - Tu non dormi ? .
Non lo vide fare una piega , anzi ,  indifferente si voltò dall’altra parte , come se lei non avesse parlato .
 La ragazza aspettava ancora una risposta dal ragazzo della sabbia che ,  però ,  sembrava non aver intenzione di cedere . Fin quando  , stufo degli occhi di lei puntati sulla sua schiena  , le rispose .
  -  Io non dormo mai 
Pronto a una reazione esagerata ,  si stupì di non sentirla fiatare , e , un poco incuriosito da ciò si voltò ,  vedendola guardarlo confusa , come se non avesse capito cosa avesse appena detto .
  -  Non dormi mai ? 
 Gaara annuì  , guardando il soffitto sopra di loro per distrarsi in qualche modo  , quando sentì la stessa sensazione provata in acqua , quel calore sconosciuto attorno al  suo palmo .
Infatti  , quando si voltò ,  vide la piccola mano di Sakura stringere la sua ,  e gli occhi chiari  fissarlo con insistenza , attenti
 .Cosa voleva ora da lui ?
  -  Ho detto che non posso dormire , ma tu puoi ,  quindi muoviti  .
Cercò di allontanarle la mano , ma lei non ne voleva proprio sapere di lasciarlo andare .
Così ,  infuriato ,  si abbassò verso di lei ,  incatenando i suoi occhi azzurri a quelli verdi di lei .
E quello fu il suo primo errore , perché ,   trovandosi così vicino a lei si rese conto di essere diventato schiavo di quegli occhi .
 -  Tu dormi invece .
Sakura lo costrinse a sdraiarsi di fianco a lei ,  continuando  a guardarlo  negli occhi .
Mentre Gaara si distendeva a sua volta, sentendo il cuore battere velocemente .
Il ragazzo seguì  Sakura battere gli occhi con lentezza  , fino a quando non li chiuse del tutto  , sfinita .
Mentre Gaara rimaneva immobile  , con la mano stretta tra le sue , pronto a passare una notte insonne , ma chissà perché e come ,  i suoi occhi cominciarono a farsi pesanti e la stanchezza a farsi spazio dentro di lui .
Sorpreso  , spalancò gli occhi d’istinto .
 Lui non poteva dormire , o il demone avrebbe preso pieno controllo del suo corpo .
E avrebbe fatto del male a lei .
 Spinto da questo pensiero ,  cercò di rimanere sveglio , ma il sonno ebbe la meglio su di lui .
Sentendo addosso il peso di tutte quelle notti prive di sonno chiuse  gli occhi , timoroso di quello che sarebbe potuto succedere .
 Aspettò di venire controllato dal demone  , ma si stupì di  non sentirlo neanche muoversi , come se egli stesso si fosse assopito dentro di lui .
 Come era possibile ?
 L’unica cosa che riusciva a sentire era il profumo di fragole di Sakura e il suo calore avvolgere il suo corpo gelido .
Come poteva quella ragazza fargli   quell’ effetto ?
E finalmente  , quella voce che aveva cercato continuamente di venire a galla riuscì a farsi sentire a causa della stanchezza del ragazzo,  urlando quasi la verità .
 “ Quella ragazza era la prima a guardarlo come un essere umano “ .
Quella frase cominciò a rimbombargli in testa , rendendola sempre più forte e veritiera .
Per questo ,  prima di addormentarsi completamente per la prima volta in vita sua ,  capì che non avrebbe lasciato andare quella ragazza  , a costo di trattenerla con la forza con lui…
 
 
 
 
Continua…

Un ringraziamento particolare per TORU85, KASUMI_89, SAMMY4EVER, LELLA23 , VAMPIROSOLITARIO91 E SANG  e i loro bellissimi commenti .
Al prossimo capitolo , gold eyes

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Capitolo 4
*** Vattene - ma io non voglio - ***


La mente vagava nel silenzio e nella pace più assoluta ,  possibilità della quale il suo corpo era stato sempre privato .
L’angosciante presenza oscura che rischiava  di sopraffarlo ogni qual volta chiudeva gli occhi  , ora era inesistente .
Non sentiva l’impellente bisogno di sfamare la fame vorace di sangue .

Non sentiva il suo demone interiore reclamare ciò che gli spettava .
Le sue palpebre ora chiuse da un antica stanchezza rendevano la sua anima dannata più leggera e più tranquilla , mentre un insolito senso di calore lo circondava , un tepore che scaturiva da qualcosa all’esterno del buio in cui andava alla deriva .
 Dischiuse le palpebre  con pigrizia , vinto dal torpore che ancora invadeva il suo corpo , ma quando aprì le iridi ghiacciate  vide due grandi e magnetici occhi verde smeraldo fissarlo dolcemente  .
 Restò per un attimo avvinto da quello sguardo  , sentendo il calore che lo aveva avvolto farsi sempre più forte man mano che fissava  la piccola figura davanti a sé .
Passò gli occhi dannati sui lunghi capelli rosa ,  sciolti  disordinatamente sulle spalle pallide  , le gambe strette al petto avvolte da quel vestito candido come la pelle di lei , le labbra rosee curvate in un sorriso e i grandi e magnifici occhi verdi limpidi e puri come due smeraldi .
La dolcezza di quello sguardo fece tentennare la sua solita freddezza  , facendogli perdere per un attimo la cognizione del tempo .
Più guardava quegli occhi  , e più capiva  di non poter fare a meno di fissarla  .
Uno strano formicolio alla mano gli fece abbassare il capo  , trovando con sorpresa la piccola mano di lei stringere con dolcezza la sua .
Come un fulmine a ciel sereno gli avvenimenti della scorsa notte gli passarono in mente ,facendogli ricordare la stanchezza che lo aveva vinto al contatto con la mano di lei .
 Non tentò di ritirarla , beato com’era di quel calore contro la sua pelle fredda .
 Si mise a sedere  , mantenendo sempre quel contatto e posizionandosi in modo tale da avere una visuale completa di Sakura .
La fissò  ,  impenetrabile , nessun sentimento a mostrare che quelli erano occhi umani , mentre  la ragazza giocava con la sua mano  , girandola davanti ai suoi occhi e scatenando nel suo corpo piccoli brividi involontari .
-  Grazie per avermi salvato .
L dolce voce di lei lo colpì dritto al cuore , facendolo tremare come le corde di un violino .
 Impiegò un po’ di tempo a riacquistare il controllo di sé .
-  Non devi ringraziarmi .
La sua voce uscì fredda e gelida dalle sottili labbra ,mentre la fulva chioma veniva scossa del tiepido vento che era entrato nella piccola casetta .
 La vide sorridere con candore , creando in lui una reazione immediata e insolita .
Un tremolio nelle mani  .
La sua mente catturò quel sorriso , come se volesse imprimerlo nei propri ricordi ,mentre la pace continuava a cullarlo tra le sue dolci braccia .
 - Credo sia il caso di andare da Naruto ,  sarà preoccupato per me e…
No -  sibilò   animalesco e feroce ,   spiazzando  per un momento Sakura , mentre Gaara sentiva un fastidioso senso di abbandono invaderlo a quella prospettiva .
 Non aveva alcuna intenzione di farla andare via , a costo di costringerla con la forza .
Il solo suono della sua voce acquietava l’animale che covava dentro , il solo guardarla gli conferiva una serenità che bramava da anni .
No , non aveva alcuna intenzione di privarsene .
Anche se ciò avrebbe  voluto dire sterminare coloro che si sarebbero opposti al suo volere .
Sentì l’irritazione crescere quando una vocina maligna si insinuò nella sua mente .
“ Sei sicuro che è solo per questo o c’è qualcos’altro sotto ?”  
 Scosse con vigore la testa , come se con quel gesto volesse allontanare con maggior forza la domanda espressa dalla sua voce interiore .
No , lui la voleva solo per placare il suo animo tormentato .
Non c’erano altre spiegazioni .
Nessun altra spiegazione possibile .
Lui non sapeva amare .
Non poteva .
Quel sentimento a lui era sconosciuto e irraggiungibile come la dolce ragazza che lo fissava confusa .
 Strinse involontariamente la mano stretta tra le sue con forza   , notando una smorfia di dolore comparire sul bel volto di lei .
E a quel punto ,  qualcosa nel suo petto si mosse.
Distolse lo sguardo ,  non riuscendo a tollerare quella sofferenza che era nata sul suo viso pallido .
Perché si sentiva così strano ?
Perché aveva sentito  l’odio verso se stesso crescere nel momento in cui aveva visto il lieve dolore nelle iridi smeralde di lei ?
 Eppure aveva visto uomini e donne gemere di dolore sotto la sua furia .
Aveva udito   urla inumane .
Aveva assistito impassibile alle suppliche a lui rivolte  .
E aveva provato un piacere immenso nel vedere le smorfie di dolore trasfigurare il volto delle sue vittime .
Ma  allora perché la sua mente si rifiutava categoricamente di udirla gemere di dolore , di vedere il suo bel volto mutato in una maschera sofferente e i suoi grandi occhi verdi adombrati dalla paura ?
 - Ti lascerò andar via da me  , a patto che tu riesca a sconfiggermi in battaglia .
 La fissò gelido , notando la confusione farsi spazio nelle iridi smeraldine ,  per poi essere spazzata via da una luce calda e rassicurante ,che gli fece battere il cuore ormai morto a mille .
Si alzò di scatto  , dandole la schiena e incamminandosi verso la porta .
-  Dove vai ?
 Il tono incerto nella dolce voce di lei lo fece voltare fulmineo , portandolo ad osservarla  intensamente .
 Gli sembrava così fragile e così debole , come se un minimo spostamento d’aria potesse romperla .
Sembrava una bella bambolina in procinto di rompersi ,  e ciò risvegliò in lui una strana voglia di proteggerla , di vegliare su quella piccola creatura seduta sul pavimento di fronte a lui .
-  Tornerò stasera  . E  vedi di non allontanarti troppo  o sarò costretto a venirti a cercare -  con queste ultime parole e una furtiva occhiata al bel volto di Sakura  , Gaara  uscì dalla piccola costruzione  , saettando  tra gli immensi alberi , mentre il suo sguardo ghiacciato si posava involontariamente sulla piccola casetta dove quella ragazza sostava confusa .



§
 
 

 
 
Era ormai calata la notte e ancora Gaara non era tornato .
 Guardò ancora una volta fuori dalla finestra  , nella speranza di vedere l’ombra di lui avvicinarsi ,ma tutto ciò che i suoi occhi incontrarono furono il buio .
Da quando quel ragazzo se ne era andato  , Sakura aveva avuto la possibilità di pensare a mente lucida .
Perché mai Gaara non voleva che lei gli si allontanasse ?
Non aveva la benché minima idea del perché lui volesse tenerla con sé , avendola persino minacciata di andarla a riprendere se mai si fosse allontanata .
Rivide nella sua mente quegli occhi glaciali risplendere come piccoli pezzo di cristallo , scatenandole involontariamente dei brividi .
 I suoi occhi smeraldi però si adombrarono quando ,  lentamente ,  si aprì nella sua mente il ricordo del maestro Kakashi . L’uomo le aveva raccontato più volte la tragica storia di quel giovane ragazzo dannato fin dalla sua nascita , odiato persino dalla madre e  maledetto dalla stessa per l’eternità .
Sentì gli occhi pruderle mentre la consapevolezza della sofferenza che aveva provato quel ragazzo si faceva sempre più pressante , pesandole come un macigno sul cuore .
Non osava nemmeno immaginare come fosse stato vivere per dodici  lunghi anni in solitudine , avendo come unico appiglio , unico sostegno un demone sanguinario .
 Non riusciva a credere ,  a pensare come quel ragazzo fosse riuscito a sopportare un simile fardello senza rischiare di impazzire .
 Mai come allora capì il motivo di quella freddezza e di quella solitudine che aveva letto in quelle iridi azzurre .
 Capiva almeno in parte cosa avesse dovuto sopportare .
Una vita fatta di sangue ,dolore e sofferenza .
Scosse la testa con forza  , mentre i lunghi capelli le calavano sul volto e una lacrima cadeva furtiva sul pavimento . Doveva distrarsi o avrebbe passato tutta la sera a piangere per il triste destino di quel ragazzo ,  e non voleva .
Così decise di allenarsi per il torneo che da lì a poco si sarebbe svolto .
 Uscendo dalla casetta si inoltrò nella foresta ,  non immaginando che quel gesto sarebbe stato frainteso dal ragazzo che insistente popolava i suoi pensieri .
 
 
§

 
 
 
Osservò la luna alta nel cielo senza alcun interesse , passandosi una mano pallida tra la chioma fiammeggiante .
Aveva passato tutto il suo tempo a rimuginare sulla sua decisione di tenere quella ragazzina con lui ,  e quella voce insistente aveva creato dei dubbi dentro di sé .
Davvero era solo per quel motivo che la voleva con sé ?
Possibile che fosse solo per il suo demone interiore che non le avrebbe permesso di andarsene via ?
Aggrottò le sopracciglia ,  stringendo le sottili labbra in una linea dura .
 Non voleva pensarci , voleva solo accantonare il motivo di quella scelta e godersi la pace che quella ragazza gli donava finchè ne avesse avuto la possibilità  .
Scese con un balzo felino dall’albero  , incamminandosi verso la casetta  e  sentendo ,  man mano che vi si avvicinava ,  il profumo di fragola che aveva sentito aleggiare attorno  di lei .
Però , appena mise piede nella radura che circondava la piccola costruzione  , sentì che qualcosa non andava .
Non sentiva la presenza della ragazza dentro la casetta e quella semplice constatazione lo mise in agitazione .
Cominciò a girovagare tra gli alberi che circondavano la casetta , attirato infine da uno scricchiolio sinistro .
Avanzò con passo felpato verso il punto in cui aveva sentito quel suono ,  e con sorpresa trovò la ragazza intenta a sradicare con un pugno un albero .
Osservò incantato la luce lunare contornare l’esile figura , creando un aureola così candida da renderla simile ad un angelo .
 I lunghi capelli rosa le coprivano il volto bianco ,celando ai suoi occhi azzurri lo sguardo incantatore della ragazza  , mentre il piccolo petto si alzava ritmicamente sotto il leggero tessuto .
 La vide gettare la testa all’indietro  , spostando i capelli sulle spalle  , mostrando così i grandi e magnetici occhi verdi risplendere come diamanti sotto i tenui raggi della luna .
Le guance candide ,  arrossate dallo sforzo e le belle labbra dischiuse in un espressione di disappunto .
Rimase alcuni secondi a contemplare la bellezza della ragazza  , quando qualcos’altro entrò nel suo campo visivo .
Tre enormi abeti sradicati giacevano ai piedi della ragazza , e un pensiero crudele  si insinuò nella sua mente .
Non aveva perso tempo .
Si stava allenando per sconfiggerlo .
Non vedeva l’ora di andarsene , per questo aveva cominciato ad esercitarsi .
Per fuggire via da lui .
Nemmeno lei voleva come gli altri stargli accanto un secondo di più , eppure….
Digrignò i denti , sentendo la sua piccola speranza frantumarsi in piccoli pezzi , la sua piccola fonte di luce oscurarsi e scomparire nel nulla .
Assottigliò gli occhi mentre il demone richiamato da lui stesso prendeva il sopravvento su di lui , accecato dall’ odio , dalla sofferenza che crudele tormentava il suo cuore .
 Avanzò ,  lasciandosi illuminare dalla pallida luna ,mentre uno strato di sabbia lo avvolgeva , pronta a placare il suo dolore con il sangue di lei .


§
 
 
 
 
Sakura respirò a fondo , sentendo le piccole mani cominciare a farle male .
Non era riuscita neanche minimamente ad allontanare il viso di lui dalla sua mente , nemmeno allenandosi era riuscita a placare il suo cuore confuso  .
Un suono cupo penetrò nella sua mente  , distogliendola per un breve momento da quei pensieri tormentati , facendole voltare il capo alla sua destra .
E quando lo fece ,  il suo cuore le balzò in  gola .
Davanti a lei , il protagonista dei suoi pensieri sostava a qualche metro di distanza da lei , accerchiato da un leggero strato di sabbia che lo fece apparire ancora più crudele .
Osservò incantata l’aura maligna che quel ragazzo emanava , la cattiveria che minacciosamente creava fiamme azzurre nei suoi occhi .
La mascella leggermente irrigidita e la postura composta e rigida ,  se non fosse stato per un tenue tremore che notò alle  mani bianche .
Aprì le labbra rosee per la sorpresa  , sentendo quello sguardo glaciale gelarle in sangue nelle vene , e la sabbia intorno a lui risvegliare in lei preoccupazione e paura .
Il suo cuore perse un battito quando notò l’odio profondo e oscuro di quello sguardo riversarsi in lei come lava  , ustionando il suo povero cuore .
- Cosa ti è successo ?
La domanda fuoriuscì senza che potesse impedirlo dalle sue labbra , fissando con un nodo alla gola il giovane arricciare il labbro sottile mostrando i denti bianchissimi , ringhiando come un animale .
Non fece in tempo a capirne le intenzioni che si ritrovò bloccata contro un albero da uno strato di sabbia che la premeva contro il tronco , mozzandole il fiato .
Battè con forza la testa contro il legno duro ,mentre un rivolo di sangue sbucava dalla chioma rosata  , rigando la gota pallida .
Riaprì gli occhi con lentezza , ancora intontita dall’impatto e li spalancò quando si trovò  a meno di un centimetro dal volto di lui .
Le ciocche rosse del ragazzo le sfiorarono la fronte ,mentre i suoi occhi verdi si perdevano nei pozzi gelidi di quelli di lui . Notò il bel volto del ragazzo trasfigurato in una maschera di rabbia mista a dolore che le strinse il cuore in una morsa dolorosa e che la fece gemere involontariamente di dolore .
Per un breve attimo vide negli occhi azzurri di lui rispendere una fioca luce di preoccupazione e sofferenza , ma fu subito spazzata via da un ringhio di rabbia che la fece tremare di paura .
- Vattene  .
Due semplici parole sussurrate con freddezza e odio che ebbero il potere di mandare in frantumi il suo piccolo cuore . Lo vide allontanarsi da sé , mentre le lacrime uscivano irrefrenabili dai suoi occhi verdi .
Con lo sguardo sfuocato osservò il ragazzo voltarle le spalle e avviarsi verso la foresta , mentre il suo petto veniva scosso dai singhiozzi .
 No , non voleva andare via .
Non voleva allontanarsi da lui .
Non voleva lasciarlo solo .
Non le importava il perché di quel comportamento .
Non le importava del sangue che le macchiava la pelle pallida del volto .
Non le importava niente .
Non voleva non vedere più quegli occhi di ghiaccio , il suo cuore non lo avrebbe sopportato .
La disperazione si impossessò di lei ,  facendola urlare di dolore , supplicandolo di non andare via , ma la figura del ragazzo si faceva sempre più lontana e la sua voce incrinata dal pianto diventava sempre più flebile .
 Un altro singhiozzo le scosse il petto , mentre ancora lo strato di sabbia la inchiodava contro il tronco .
Chiuse gli occhi con forza , nel vano tentativo di fermare le lacrime che le solcavano ora il volto e che le bagnavano l’abito , ma l’unica cosa che vide oltre le palpebre chiuse furono due occhi azzurri come il cielo .
Gemette di dolore , il suo cuore ormai ridotto in piccole schegge che si erano come conficcate nella sua carne , fermentando il suo  dolore.
Perché si sentiva così ?
 Quale era il motivo di tutte quelle lacrime ?
Nemmeno per Sasuke aveva mai pianto così tanto , o sofferto in un modo così atroce .
 Ed ora lei versava lacrime per quel ragazzo dalla fulva chioma e dal simbolo maledetto sulla fronte senza averlo nemmeno conosciuto , senza averlo mai incrociato sulla sua strada , avendo solo per una volta incrociato il suo sguardo di sofferenza e dolore .
Tentò di liberarsi dalla morsa della sabbia che ormai aveva smesso di far pressione sul suo corpo  , avvolgendola come una calda coperta .
Un gemito di dolore le fece spalancare gli occhi  quando si accorse che non era il suo .
 Infatti  , appena riuscì a vedere meglio oltre le lacrime ,  vide una figura inginocchiata per terra con la testa tra le mani . Si dimenò con forza , avendo riconosciuta l’ombra sofferente , strattonando la sabbia che l’avvolgeva che però non voleva saperne di lasciarla andare .
Digrignò i denti  , assottigliando gli occhi verdi , scalciando violentemente contro lo strato sabbioso , sentendo il bisogno urgente di correre da lui .
Urlò di rabbia , mentre ai lati dei suoi occhi comparivano  delle strisce argentee e la sabbia scomparve dal suo corpo , lasciandola libera .
Cadde al suolo , sentendo la testa girare per il sangue che era fuori uscito dalla tempia ferita ,ma non se ne curò .
Si rimise in piedi ,  mettendosi a correre verso la figura rannicchiata , mentre le strane linee comparse poco prima sulle sue tempie scomparivano  come per magia .
 
 
 
§

 
 
Le urla di lei continuavano incessanti a staccare  , pezzo dopo pezzo ,  parti del suo cuore ridotto ormai in cenere . Rivedeva nella sue mente il sangue rigarle il volto e le lacrime confondersi con quelle gocce di cui era stato la causa . Strinse i denti con forza ,  percependo le risa del demone dentro di lui tormentarlo , deridendolo della sua debolezza contro di lui .
 Strinse tra le lunghe dita i capelli rossi ,  urlando di dolore ,  non per il gioco crudele del suo demone , ma per  ciò che aveva fatto a quella ragazza .
Si maledì , graffiandosi il simbolo maledetto che aveva sulla fronte , trovando nel dolore delle unghie sulla sua pelle un conforto temporaneo ,assaporando il sapore metallico del sangue nella sua bocca dopo essersi morso il labbro a sangue . Si piegò su se stesso , udendo con chiarezza lo scherno e la gioia del demone della sabbia rivolto contro di sé , sentendo il suo cuore seppellito da strati e strati di odio e dolore che gli congelarono in sangue nelle vene .
Ringhiò come un animale ferito,  soffrendo per l’abbandono di quella ragazza ,percependo ad ogni suo pensiero rivolto a lei una fitta acuta al petto , facendolo gemere ancor più di dolore .
 Stava per urlare nuovamente quando qualcosa di caldo gli circondò il collo .
Allora , il  demone venne  rinchiuso dietro a delle sbarre invisibili ,  zittendo le sue urla di protesta e i suoi ringhi feroci . Il silenzio assoluto prese possesso della sua mente , mentre confuso Gaara riapriva gli occhi .
Quando lo fece però ,  vide solo qualcosa di rosa coprirgli la visuale ,mentre un dolce profumo di fragola arrivò al suo  olfatto .
Si irrigidì leggermente quando si rese conto delle esili braccia che gli stringevano il collo con forza e del piccolo corpo premuto contro il suo , mentre qualcosa gli bagnava il collo .
Sciolse le mani dai suoi capelli  . rilassandosi nell’abbraccio della ragazza .
Chiuse gli occhi azzurri  , lasciandosi cullare dal calore che traspariva da quell’abbraccio .
Passò le mani tremanti sulla schiena della ragazza  , stringendo con forza tra le dita il vestito bianco , mentre il profumo della ragazza acquietava i suoi sensi e la sua mente .
 Rabbrividì quando qualcosa di bagnato gli scivolò sul petto , non riuscendo a capire cosa potesse essere .
Ma quando Sakura alzò il volto  , capì che ciò che aveva bagnato il suo collo erano le lacrime che uscivano dagli occhi verdi di lei .
Il suo cuore perse un battito quando la vide sorridere dolcemente tra le lacrime, fissandolo teneramente con gli occhi verdi ora lucidi dal pianto  .
 Fu tentato più volte di cogliere con le proprie dita quelle gocce salate dal volto di lei , accorgendosi  per la prima volta di essere  felice del fatto che quelle fossero lacrime di gioia e non  di paura  .
La osservò assorto , perdendosi nei grandi occhi verdi , limpidi come laghi in piena estate .
-  Io non me ne vado .
La voce di lei gli fece spalancare leggermente gli occhi ,mentre il cuore cominciava a battere con più forza nel suo petto . La vide alzare il volto  , avvicinando le labbra al suo viso , non capendone bene le intenzioni.
Ma quando sentì le sue dolci labbra posarsi sulla sua fronte ,  avvertì un tremito in tutto il corpo .
Quella ragazza aveva appena baciato il suo segno maledetto .  
Rimase immobile , stretto ancora a lei , mentre il suo respiro si faceva più veloce e i suoi occhi si velavano di malinconia e di gratitudine .
Vide il volto di lei ritornare all’altezza del suo ,  sorridendo dolcemente , un sorriso che illuminò gli stupendi occhi verdi  prima di svenire tra le sue braccia per la stanchezza ,  poggiando il capo sul suo petto e tenendo le braccia attorno al suo collo .
 Gaara rimase immobile , sentendo il battito lento di lei scontrarsi contro il suo accelerato .
 Rimase con lei tra le braccia , guardandola dormire placidamente contro di sé .
 Era la prima volta che vedeva un volto così sereno quando c’era lui nelle vicinanze  , e lei era persino abbracciata a lui . Sentì qualcosa bagnargli il polso  , e quando abbassò il capo  , vide alcune gocce rosse deturpare la sua pelle pallida .
Si strappò un pezzo della casacca ,  stringendolo attorno alla tempia della ragazza per  fermare  il flusso del sangue .
Si alzò con lentezza ,  facendo attenzione a non farla cadere ,prendendola completamente tra le sue braccia .
La sollevò con un braccio dietro  la schiena e sotto le ginocchia , facendola poggiare del tutto contro il suo petto .
Si incamminò verso la casetta , passando per la piccola radura e affacciandosi alla costruzione .
Con delicatezza la distese sul pavimento , facendo attenzione a non svegliarla ,mentre i suoi occhi glaciali coglievano ogni cambiamento sul bel volto di lei .
Si distese al suo fianco , sorreggendosi il capo con un braccio , osservandola .
Senza neanche accorgersene si portò la mano libera alla fronte  , sfiorando il simbolo e sentendo a quel contatto un calore umano invaderlo .
Rabbrividì leggermente  , portandosi la mano al petto  , stringendo la parte dell’abito strappata all’altezza del cuore mentre fissava la fasciatura circondare la pelle candida di Sakura .
Come se quella ragazza gli avesse davvero strappato il  cuore .
La guardò sorridere nel sonno , cogliendo la splendida bellezza di quella ragazzina nonostante la tenera età  .
 Pronto a passare la notte insonne cominciò a osservare la luna , come assorto da strani pensieri .
Ma gli occhi d’improvviso ,  come la scorsa notte  , cominciarono a farsi pensanti , e qualcosa di caldo gli  toccò il petto . Abbassò il capo sentendo le palpebre chiudersi , trovando la ragazza stretta contro di lui , con una mano sul suo cuore .
Chiuse gli occhi ,  poggiando involontariamente il capo su quello di lei , cullato dal suo profumo di fragola e dal dolce battito di quel cuore contro il suo .

 
 
 

Dedico questo capitolo a  FIX89THEBEST
 
X GOHAN4EVER :GRAZIE SONO CONTENTA CHE TI PIACCIA . SPERO CHE COMMENTRAI ANCHE QST CAP BACI BACI
 
 
X VIMAR : TI RINGRAZIO PER AVERMI MESSO TRA I TUOI PREFERITI SONO LUSINGATA SCUSAMI PER IL RITARDO SPERO CHE ANCHE QST CAP TI PIACCIA BACI BACI
 
 
X VAMPIROSOLITARIO : GRAZIE PER IL COMPLIMENTO SPERO CHE ANCHE QST CAPITOLO TI PIACCIA GRAZIE DAVVERO BACI BACI
 
 
X HIKARI_KORI_NO_TENSHI : GRAZIE ANCHE A TE PER I COMPLIMENTI SN DAVVERO CONTENTA CHE QST STORIA PIACCIA A COSì TANTE PERSONE GRAZIE DAVVERO BACI BACI
 
 
X LELLA23: LO SO SN IN RITARDISSIMO E ME NE DISPIACCIO , SPERO CHE NON CE L’AVRAI CN ME MA DICIAMO CHE SE FOSSE PER ME PASSEREI TTT IL GIORNO A POSTARE MA HO ANCHE IO LE MIE COSE DA FARE XD GRAZIE PER IL COMMENTO BACI BACI
 
X MARTASARU : SPERO CHE NON MI MENI DAVVERO . MI RENDO CONTO DI AVERCI MESSO TRPP E TI RINGRAZIO PER I CONSIGLI MA DICIAMO CHE MI PIACE PENSARE CHE I SUOI GENITORI SN MORTI PER RENDERLA Più UN PERSONAGGIO CHE Può CAPIRE LA SOFFERENZA DI GAARA PERDONAMI SPERO CHE COMMENTERAI BACI BACI
 
X SAMMY 4EVER : MI STAI SEGUENDO DALL’INIZIO E SN CONTENTISSIMA ANCHE CON TE E CON TUTTI MI SCUSO PER IL TREMENDO RITARDO SPERO CHE NON SIATE ARRABBIATE CON ME GRAZIE BACIONI
 
 
 
X TORU85 : LE SPIEGAZIONI SI AVRANNO NEL PROX CAPITOLO CHE SARà UN Po’ TRISTE PER LA NOSTRA SAKURA CHE DOVRà ACCETTARE UN PATTO PER……E SE TE LO DICO ADESSO CHE GUSTO C’è ??? XD SN STRONZA LO SO CMQ SPERO TI PIACCIA ANCHE QST CAPITOLO BACI
 
 
 
 

 
 

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Capitolo 5
*** Un sogno ad occhi aperti ***


- Dovrebbe trovarsi da queste parti , o almeno è questo il posto indicato dal maestro .
 Fa attenzione ! Potrebbe spaventarsi !
 Sakura si svegliò di soprassalto dal dormiveglia , scattando a sedere nell’udire quelle flebili voci farsi sempre più vicine . Si strinse involontariamente contro il corpo caldo disteso al suo fianco , restando comunque  in all’erta .
 Si voltò lentamente  , abbassando il capo sul suo fianco  e trovando il viso addormentato di Gaara poco distante dal suo . Restò per qualche minuto a contemplare il bel volto del ragazzo , notando con un sorriso i lineamenti sempre irrigiditi , distesi , rendendo il suo viso innocente come quello di un bambino .
 Allungò la piccola mano sul suo capo  , accarezzando leggermente la folta chioma fulva e  notando con un colpo al cuore le sottili labbra distendersi nell’accenno di un sorriso .
Doveva star facendo  un bel sogno .
La sua mano si fermò nel momento esatto  in cui sentì quelle voci vicine , troppo vicine , scatenando in  lei una strana ansia .
 Si allontanò con delicatezza dal ragazzo , facendo attenzione a non svegliarlo e prestando la massima attenzione uscì fuori dalla casetta , mentre  Gaara  , ancora addormentato  , aggrottava le sopracciglia e irrigidiva la mascella nel non  sentire  più al proprio fianco il calore del corpo di lei .
 Il sole appena sorto  le concedeva una visuale esigua della radura che circondava la piccola costruzione , rendendo ancora più difficoltosa la ricerca delle persone che continuavano a parlottare .
 Notò un movimento sospetto alla sua destra e flettendo i muscoli corse verso quella parte ,  afferrando per il colletto una delle due figure , gettandolo con tutta la forza che aveva in corpo contro un albero .
 Udì un gemito di dolore uscire dalle labbra della figura distesa a terra , non riuscendo però a vedere chi fosse a causa della poca luce , mantenendosi abbastanza distante dal nemico ,mentre con lo sguardo teneva d’occhio l’altro losco personaggio nascosto da qualche parte .
Quando però sentì i passi frettolosi della figura allontanarsi da lei si accorse con ansia che quella stessa  figura era diretta alla casetta .
 Si voltò di scatto ,  balzando fuori dalla radura e notando un uomo correre verso la casa dove stava Gaara .
Non poteva raggiungerlo .
Era troppo lontano .
Che poteva fare ?
Mosse la mano per aria ,  frustrata , cercando in quel piccolo lasso di tempo una soluzione , ma quando nuovamente scosse la mano con stizza vide uno strato di terra alzarsi ai suoi piedi e abbattersi su un albero  , sradicandolo .
Spalancò gli occhi verdi per la sorpresa , guardando incredula la piccola mano .
 Riprovò con più forza a disegnare per aria strane figure con la mano  , sventolandola in direzioni opposte ,  e nuovamente ,  strati di terra ancora più grandi del precedente  si alzarono in aria  , coprendo la sua figura .
Osservò meravigliata il muro di terra davanti a sé , non prestando attenzione all’uomo che era sempre più vicino alla casa . Ma nel momento in cui il suo sguardo smeraldo si posò su quella figura in movimento ,  un lampo di furbizia comparve negli occhi verdi .
 Alzò la mano ancora più in alto  , puntandola verso lo sconosciuto  , e come se stesse tirando qualcosa di pesante , passò la mano davanti al suo viso  ,  ergendo con stupore un’immensa coltre di terra che si abbatté feroce contro l’uomo  , spedendolo lontano .
Presa ancora dalla sua nuova e strana scoperta non si accorse dell’altra figura che prima aveva atterrato avvicinarsi furtivamente verso di lei .
Solo quando sentì il suo respiro affannato a pochi centimetri di distanza si voltò ,  trovando la mano dell’uomo  a tentare di afferrarla .
Qualcosa però glielo impedì .
L’urlo di dolore della figura davanti a sé le rimbombò nelle orecchie , mentre uno strato di sabbia chiudeva in una morsa mortale il collo dell’uomo tenuto in aria dalla polvere dorata  , come se fosse una corda .
Sakura si voltò  , trovando al suo fianco Gaara , la chioma fiammeggiante smossa dal vento che si era alzato in quel momento .
Una mano bianca alzata in aria , attorno alla quale girava un piccolo strato di sabbia.
Il corpo immobile e rigido , il volto trasformato nella solita maschera fredda , ma gli occhi azzurri erano accesi da qualcos’altro oltre alla freddezza .
Furia .
Sentì i gemiti di dolore dell’uomo alle sue spalle diventare sempre più flebili  , e con la coda dell’occhio lo vide dimenarsi in aria ,mentre la sabbia si stringeva sempre di più attorno al  fragile collo ,  bloccandogli quasi il respiro .
 Allarmata guardò Gaara preoccupata , notando quella furia nel suo sguardo adombrargli i grandi occhi azzurri ,mentre le labbra si curvavano in un ghigno di vittoria .
Intimorita più dal fatto che quell’uomo potesse morire che dall’espressione malvagia del ragazzo provò a chiamarlo  , chiedendogli di lasciarlo andare ,ma nemmeno la sua voce lo riscosse da quella specie di trans .
Il respiro della vittima di Gaara  era appena percepibile al suo udito , rendendola ancora più nervosa .
 Tentò ancora una volta di placarlo ,ma non notando in lui nessun cambiamento e sentendo la disperazione farsi spazio dentro di lei gli si gettò contro  , stringendolo tra le braccia e invocando il suo nome .
- Gaara !  Lascialo ti prego




§
 
 
 
Godeva nel far del male a quell’uomo , non come altre volte gli era accaduto .
Infatti ,  provava una piacere profondo , ancor più appagante .  
Il motivo ?
 Perché quell’uomo aveva tentato di sfiorare  lei , e far  soffrire l’essere che aveva anche  solo osato pensare di toccarla acquietava la sua furia animale .
Il pensiero che qualcuno potesse toccarla all’infuori di lui rischiava di fargli perdere la ragione , proprio come gli stava succedendo in quel momento  .   
 Ma quando  sentì le sottili braccia di Sakura avvolgerlo  , e la sua dolce voce invocare per la prima volta il suo nome , la rabbia e la furia omicida vennero spazzate via dall’immenso calore che quel gesto gli donò .
 Alzò un braccio  , cingendole l’esile vita  , mentre la ragazza alzava il volto sorridendogli con gratitudine , facendo battere a mille il suo povero cuore , succube di quei magnifici occhi smeraldi .
-  Allora sei viva .
La voce soffocata dell’uomo attirò la sua attenzione , specialmente quando si accorse che era diretta verso la ragazza che teneva tra le braccia .
 Lasciò che lei posasse il capo sul suo petto ,mentre gli occhi azzurri diventavano affilate lame di ghiaccio che fecero tremare il ninja  di fronte a sé .
 Solo quando posò lo sguardo gelido sul braccio dell’uomo riconobbe il simbolo del villaggio di Konoha.
Allora perché li avevano attaccati ?
-  Devi venire con noi Sakura , l’Hokage ha chiesto di te
Sentì il piccolo corpo tra le sue braccia muoversi leggermente , così come percepì il cuore della ragazza aumentare i battiti .
Senza neanche accorgersene la strinse con forza a sé , notando che il tremore svaniva come l’ansia che sentiva in lei . Osservò freddo il ninja  , vedendo il compagno raggiungerlo seppur con qualche difficoltà e guardare Sakura .
 Infastidito da tutti quegli sguardi ,fu sul punto di mozzar loro la testa  quando la voce di lei interruppe i suoi pensieri .
-  Va bene ,  verremo con voi .
Gaara sentì un senso di gelo invaderlo  nel vedere  la ragazza  allontanarsi leggermente da lui , avvicinandosi ai due ninja . Rimase immobile  , fissando come se neanche la vedesse la schiena pallida della ragazza , sentendo un antico dolore offuscargli la ragione , ma fu solo questione di un attimo , perché subito dopo sentì Sakura richiamarlo .
- Non vieni ?
 La vide fare una piroetta su se stessa  , muovendo la gonna del vestitino bianco , mentre i lunghi capelli le coprivano il volto ,  lasciando libero alla vista solo gli occhi luminosi .
La fissò intontito , comprendendo solo ora il perché del plurale .
Verremo .
Includeva anche lui .
Senza che potesse evitarlo ,  una piccola scheggia del suo cuore ghiacciato si ruppe ,lasciando entrare nel suo cuore la dolcezza di quelle parole .
 Fulmineo le si avvicinò , seguendola passo passo a meno di un centimetro dal fianco , un gesto possessivo che spiazzò non poco i due ninja  che sentivano sulla loro schiena lo sguardo glaciale del ragazzo , deglutendo a fatica per la paura .


§


 
 
 
 
- Avanti .
Una voce femminile risuonò per il lungo corridoio nel quale si trovava , mentre sentiva vicino a sé la rassicurante presenza di Gaara .
Prese un profondo respiro ,  entrando nella stanza e trovando Tsunade comodamente seduta su una poltrona scura dietro a un enorme scrivania ,  mentre al suo fianco  , riconobbe Kakashi e una folta chioma bionda che le si buttò addosso ,  stritolandola .
 -  Sakura !  M i hai fatto prendere un colpo !
La ragazza sorrise dolcemente nel riconoscere  nella voce di Naruto una nota di preoccupazione , ricambiando il caloroso abbraccio  nel quale era stata imprigionata .
 Intenta com’era a non farsi stritolare ,  non vide un guizzo saettare  sulla mascella di Gaara , mentre i muscoli delle braccia di lui  si irrigidivano e gli occhi azzurri fissavano minacciosamente il biondino .
 Si staccò dall’amico  con dolcezza , avvicinandosi nuovamente a Gaara che non rivolse a nessuno nemmeno un cenno di saluto , cosa che non la sconvolse più di tanto .
Sorrise in direzione dell’Hokage , venendo subito ricambiata , ma nel sorriso della donna riscontrò una strana titubanza .  -  Perché mi avete chiamata ?  
-  Perché non sapevamo se eri viva , e volevamo darti delle spiegazioni  , finalmente .
 Sakura si irrigidì quando udì la voce del suo maestro Kakashi, riducendo gli occhi a due fessure quando il ricordo in cui l’uomo era presente fece nascere in lei una rabbia e un dolore profondo .
-  E perché proprio ora ? Non potevate dirmelo quando il fratello di Sasuke ha ucciso i miei genitori invece di mentirmi sul mio passato ?
 Il suo tono divenne così acuto che non si accorse di stare urlando contro l’uomo che abbassò il capo mortificato .
-  Ascolta Sakura ,  so che sei arrabbiata ,ma cerca di capirci  , dovevamo proteggerti .
Se la tua identità fosse stata svelata saresti stata in pericolo ogni minuto .
 Per questo ti abbiamo mentito , anche sulla morte dei tuoi genitori .
Dovevamo tutelarti , ma ora che si è sparsa la voce di cosa veramente tu sia ho capito che dovevo spiegarti che …
Io non sono una cosa , un oggetto !
Io sono una persona !  Non mi interessano le vostre parole , ho già avuto le mie risposte da persone molto più affidabili di voi , e non voglio ascoltare un minuto di più le vostre assurde bugie .
 Sentiva le lacrime agli occhi .
Perché le facevano questo ?
Ora che era più comodo per loro  , erano disposti a dirle  la verità ?
 Scosse la testa con rabbia  , lasciando che i lunghi capelli rosa le cadessero sul viso  , nascondendo la sua espressione a tutti tranne che  a Gaara .
Non sentì la rabbia che rischiava di irrompere dal ragazzo .
Non sentiva la voglia che lui aveva di ridurre a pezzettini quegli insetti , ma non si intromise ,  percependo lo spavento e la sofferenza di lei .
 Sakura si strinse nelle spalle , addolorata da ciò che stava succedendo .
Perché era andata da loro ?
Perché non era rimasta con Gaara nella casetta della radura?
 -  Sakura ,  ascoltami ,  ti abbiamo chiamato per dirti una cosa importante .
Ora che la tua identità è stata svelata rischi di attirare troppo l’attenzione .
 Le incantatrici erano bramate da quasi tutti i villaggi , e chi le possedeva poteva ritenersi il più potente  .
Perciò la tua presenza qui potrebbe creare disguidi con gli altri villaggi e mettere in pericolo gli abitanti di Konoha. Perrciò  ho deciso che …  
-  Cosa ?
Il suo urlo sconvolto risuonò ancora più disperato alle sue orecchie , rendendo lo stupore ancora più grave e concreto . La  accusava di essere un pericolo per il villaggio ?
Lei che l’altra sera aveva scacciato gli alleati di Orochimaru ,  ora veniva additata come un problema ?
- Sakura  , calmati .  Non permetteremo a nessuno di farti del male ,ma devi capire che il mio compito è tutelare tutti gli abitanti del villaggio . Per questo io ,  insieme ad un consiglio  , ho  deciso che se non vincerai il torneo che avrà inizio domani sarai esiliata .
 Un tintinnio scosse il pesante silenzio che era calato su di loro , mentre la lacrima di Sakura si infrangeva contro il pavimento e il suo povero cuore riceveva  , a quelle parole ,  una pugnalata che cominciò  a farlo sanguinare .
Rimase con la bocca leggermente  dischiusa  , ancora incapace di credere a ciò che l’Hokage le aveva detto .
Se non avesse vinto il torneo sarebbe stata esiliata ?
Per poco non cadde a  terra , sostenuta prontamente da due mani fredde che le afferrarono in tempo il braccio .
 Un'altra lacrima lasciò i suoi occhi per disegnare  una scia trasparente  sulla sua guancia .
Ma non era il freddo di quella stretta a gelarle il sangue ,bensì un gelo ancora più profondo che sentiva all’altezza del petto .
 L’incredulità però cominciò lentamente a lasciar spazio alla rabbia e alla ira .
Mentre Naruto urlava contro l’Hokage per quella decisione , dentro di sé sentiva qualcosa bruciare , come se ci fosse un incendio dentro di lei .
 Si allontanò da Gaara ,  mettendosi eretta , il volto coperto dai lunghi capelli rosa .
Qualcosa alla tempia le stava ustionando la pelle ,  e se avesse potuto guardarsi allo specchio avrebbe visto delle strane linee argentate allungarsi fino ai suoi occhi .
Rialzò il capo di scatto ,  lasciando che la chioma rosata le finisse sulle candide spalle  , lasciando scoperto il volto pallido dove brillavano minacciosi due grandi occhi verde smeraldo , mentre le linee argentate rendevano quegli occhi ancora più terrificanti .
Tutti i presenti rimasero immobili , il fiato mozzato da quello sguardo che impassibile li fissava uno per uno , finchè gli occhi verdi non si posarono su Gaara che ebbe un brivido lungo la schiena .
Sakura lo fissò intensamente , muovendo la bocca come per dirgli qualcosa ,ma un rumore di vetri interruppe quel silenzio .
 Tutti , anche il ragazzo della sabbia ,  vide allora  la chioma rosata di lei scomparire oltre la finestra ridotta in frantumi ,mentre il cielo diventava cupo ,oscurato da enormi nuvolosi e piccole gocce di pioggia che  cominciarono ad abbattersi contro le case , come se anche il cielo stesse piangendo con lei .
 



§



 
 
Un altro tuono brillò nel cielo oscuro , mentre la pioggia cercava di scalfire lo strato di sabbia posto a  sua difesa .
Erano ore e ore che girovagava nella notte cupa , cercando di trovare la piccola figura di Sakura , perduta in quella furiosa tempesta .
 Interruppe la sua corsa  , guardando dall’alto del tetto su cui sostava ciò che lo circondava , sperando invano di trovarla . Socchiuse gli occhi per vedere meglio oltre  la fitta  pioggia le ombre che si muovevano intorno a lui .
 Il vento che implacabile si abbatteva sulle case scuoteva con forza gli imponenti alberi poco lontani da lui   , mentre i capelli gli offuscavano la vista a causa delle raffiche gelide che gli intorpidivano i muscoli .
 Anche l’Uzumaki era andato con una squadra di ninja a cercarla ,  e non poteva permettergli di portargliela via .
Non lo avrebbe mai permesso .
Un fischio acuto e un tonfo pesante lo fecero voltare ,ma quando lo fece incontrò solo un albero sradicato dal vento . Era ansioso , e questa cosa non gli piaceva .
Non aveva mai provato sentimenti umani ,e  quello avrebbe voluto non averlo mai conosciuto .
 Era una forza che gli stringeva in una morsa dolorosa il cuore, mentre la sua mente vagava tra diverse possibilità su dove la ragazza fosse andata .
Un altro fischio acuto  , ancora più lontano ,  attirò la sua attenzione , ma stavolta vide qualcosa di insolito .
Un liquido azzurrognolo si ritraeva fra la boscaglia ,  scansando i tronchi che incontrava sul suo cammino .
Attirato da quella stranezza seguì a distanza di sicurezza quella sostanza liquida , che riconobbe come il serpente d’acqua che quella ragazza aveva invocato giorni addietro .
Lo seguì , facendo attenzione a non mostrare la sua presenza a Sakura , cercando con lo sguardo l’esile figura tra gli alberi .
 E finalmente ,  dopo tutte quelle ore vide una luce candida brillare nell’oscurità della notte , facendogli accelerare il passo .
Rimase per un attimo interdetto quando si trovò davanti uno spiazzo completamente devastato , con la terra smossa e alberi distesi per terra come cadaveri .
Vagò con gli occhi azzurri tra i detriti di ciò che rimaneva ,  tentando di riconoscere l’ombra della ragazza .
M una luce alle sue spalle lo fece voltare e gli fece salire il cuore in gola .
Davanti  lui , a meno di un centimetro  , Sakura , il bel volto pallido disteso in un espressione neutra solcato da alcune gocce di pioggia  , o forse erano lacrime ,  non riuscì a capirlo .
Il vestito bianco vorticava intorno alla sua figura esile creando un gioco di luce su quella pelle bianca da togliergli il fiato . I lunghi capelli rosa frustavano con forza il volto  , circondandola come una criniera .
Gli occhi verdi , luminosi e abbaglianti come mai li aveva visti , di un verde così chiaro e puro da sembrare uno specchio , e quei simboli argentei sulle tempie che le donavano un aria sovrannaturale .
Ma non fu solo questo a lasciarlo sorpreso .
Anche il serpente d’acqua che sostava alla destra della ragazza e un serpente di terra che sostava alla sua sinistra lo lasciarono alquanto basito .
Si ritrasse ,  abbagliato da tutta quella bellezza e dall’innocenza che traspariva da quelle iridi smeraldine .
La vide fissarlo attenta , guardandolo con attenzione negli occhi azzurri ora leggermente sgranati  .
 Rimase immobile , sostenuto da una forza che non sapeva spiegarsi , annegando negli occhi verdi di lei e rimanendo ipnotizzato dal sorriso dolce che le curvò le labbra .
- Gaara .
 Mai la voce di lei suonò  così dolce e melodiosa da fargli desiderare che ripetesse all’infinito il suo nome .
 La vide tendergli una mano sorridendo anche con gli occhi , e come attirato da un buco nero le si avvicinò ,  afferrandola .
 A quel contatto una luce accecante si propagò tra gli abeti , rendendo per un momento impossibile  vederla .
M quando aprì gli occhi la trovò addormentata tra le sue braccia .
Abbassò il capo ,  sfiorando il proprio naso con quello di lei , osservandola dormire .
D’improvviso uno strano bisogno si impadronì di lui quando gli occhi gli caddero sulle labbra rosee leggermente dischiuse di lei .
Un desiderio sconosciuto lo spingeva verso di esse , scatenando in lui un gemito di dolore per lo sforzo di ritrarsi  mentre cercava di combattere contro quella sua brama  .
 Chiuse gli occhi con dolore ,  ritirando di scatto il volto mentre il suo respiro ritornava normale e  i suoi polmoni si riempivano d’aria .
 Non si era nemmeno accorto di aver trattenuto il fiato .
 Fissò il volto di lei , facendo attenzione a non ricadere di nuovo in quella trappola , spaventato dal desiderio che sentiva verso quelle labbra .
Chiuse gli occhi con forza ,  cominciando a correre verso la casetta , cercando in tutti i modi di calmare il suo cuore impazzito .     



§
 
 
 
Qualcosa di caldo l’avvolgeva , facendola sorridere nel sonno .
 Aprì gli occhi quando un respiro caldo si infranse  contro il suo viso .
E sentì il cuore perdere un battito quando si trovò a meno di un centimetro da quello di Gaara .
Abbassò il capo ,  accorgendosi che il ragazzo la stava stringendo contro di lui , con le braccia che le circondavano possessivamente la schiena e la fronte poggiata sulla sua .
Trattenne il fiato quando sentì sotto le sue mani poggiate sul petto del ragazzo il battito del suo cuore .
 Rialzò il capo ,  notando come  i loro nasi si sfiorassero e  come  le labbra di lui fossero vicinissime alle sue .
Chiuse gli occhi cercando di riaddormentarsi , ma era inutile .
 Sbuffò piano ,  aprendo un occhi verde  , fissandolo con attenzione .
 Com’era bello .
Arrossì di bottò , ringraziando il cielo che stesse dormendo o sarebbe scappata a nascondersi per la vergogna .
Lo osservò a lungo ,  provando una tenerezza immensa per quel ragazzo .
Era contenta di essere per lui qualcosa di speciale da stringere tra le braccia .
 Quella constatazione la rendeva felice .
 Soffiò un ribelle ciuffo rosa dalla fronte , notando però con preoccupazione le palpebre di lui vibrare come se si stesse svegliando .
Pregò in silenzio che rimanesse ancora addormentato e qualcuno dovette ascoltarla perché rimase con gli occhi chiusi . Bene .  
Allora  , facendo il riassunto della situazione  , si trovava tra le braccia di un ragazzo talmente bello da toglierle il fiato , con il suo viso a un centimetro dal suo e con  il le guance rosso pomodoro per la strana situazione .
 Poteva ritenersi fortunata .
Non era poi così male , anzi  , stava benissimo tra le sue braccia .
Doveva essere andato a cercarla dopo che era scappata .
Ancora quelle parole dette con pacatezza dall’Hokage le bruciavano dentro come piccole ustioni ,ma la vicinanza del ragazzo sembrava avergliele fatte dimenticare .
 Lo conosceva da due giorni e si sentiva strana con lui , una sensazione che la faceva ridere e piangere nello stesso momento , che la rincuorava e che l’agitava .
 Sorrise dolcemente ,  osservandolo dormire tranquillo .
Le  sembrava così dolce , ma sapeva che non lo era e la cosa non la turbava .
Quel ragazzo aveva qualcosa che la scombussolava .
 Si mosse per stiracchiarsi  ,ma sentì le braccia del ragazzo stringerla ancora più stretta  , facendola finire con le labbra vicinissime alle sue .
Se avesse parlato le avrebbe sfiorate ,  e con sua sorpresa pensò che alla fine desiderava baciarlo .
Arricciò le labbra ,  cercando di allontanarle , ma l’istinto di sfiorarlo  era troppo forte .
Così  ,senza pensare a niente chiuse gli occhi  , poggiandole delicatamente su quelle di lui , sentendo scoppiarle dentro il petto una gioia immensa a quel contatto , notando con un brivido che erano fredde e dolci .
Cercò di allontanarsi ,ma sentì quelle del ragazzo muoversi contro le sue .
Spalancò gli occhi per la sorpresa  , richiudendoli subito dopo quando lo sentì premere le labbra  con insistenza  , accondiscendo poi  ai suoi movimenti .
Sentì le sue dita premerle sulla nuca ,mentre lei stringeva tra le sue  la maglietta di lui ,  immaginando che tutto fosse solo un bel sogno .
Giocò con la sua lingua  , lasciandogli  esplorare la dolce cavità , sorridendo quasi sulle sue labbra .
 Era un sogno  , non c’erano altre  spiegazioni .
Ma quando si staccò da lui con il fiato leggermente corto vide gli occhi azzurri di lui aperti e sereni come il cielo in primavera , senza quello strato di freddezza .
Nascose il viso rosso per la vergogna sul suo petto , capendo che non era stata un sogno  e che lui l’aveva baciata per davvero .
Lo sentì stringerla con più dolcezza , mentre il respiro di lui si infrangeva contro il suo orecchio dove aveva poggiato le labbra .
-  Ora dormi .
 Spalancò gli occhi ,  stupefatta nel sentire la voce di lui affannosa ,mentre sotto le sue dita sentiva il cuore di Gaara battere a mille come il suo .
Si strinse contro di lui con forza , sorridendo leggermente e sentendolo poggiare il capo sui suoi capelli per poi  riaddormentarsi .
Mai si sarebbe aspettata in tutta la sua vita di provare una cosa del genere per quel ragazzo che conosceva da poco  .
Perché era  consapevole del fatto che si era innamorata , non pensando minimamente che quel sentimento era ampliamente ricambiato dal ragazzo  , anche se in maniera più sottile e delicata .
 
 

§


 
 -  Attaccheremo durante il torneo  , e questa volta vedi di non fartela sfuggire Sasuke o comincerò a dubitare delle tue abilità e del mio sesto senso .
Due occhi neri come il buio brillarono sinistri nelle tenebre  , mentre l’Uchiha pensava  al suo piano di cattura  per  la piccola incantatrice e all’abile sotterfugio che gli avrebbe garantito la vittoria e la disfatta del ragazzo della sabbia.
 
 
Continua …


 
X VIMAR : GRAZIE MI HAI FTT RIDERE CON IL DIALOGO IMMAGINARIO CON SASUKE , GLI STA BN SN DALLA TUA PARTE XD , GRAZIE PER IL BELLISSIMO COMMENTO E PER GLI AUGURI DI GUARIGIONE SPERIAMO BN BACI BACI SPERO CHE ANCHE QST TI PIACCIA .
 
X LELLA : GRAZIE PER ESSERE STATA LA PRIMA A RECENDISRE E PER IL BEL COMMENTO SPERO CHE TI PIACERà ANCHE QST
 
 
 
X SLICE : GRAZIE PER IL COMMENTO BACI BACI
 
Grazie per la lettura e l’attenzione , gold eyes

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Capitolo 6
*** Esilio ***


Strinse con forza le dita affusolate  , ora circondate da guanti di pelle nera , mentre fissava con fermezza  la fascia raffigurante la sua appartenenza al villaggio di Konoha sul braccio destro ,  lasciato scoperto dal suo vestito rosso .
Buttò con le mani pallide i lunghi capelli rosa sulle spalle , mentre gli occhi smeraldi nascosti dalla penombra del corridoio in cui si trovava guardavano con dolcezza il bel ragazzo dalla fulva chioma poggiato al muro , con le braccia bianche incrociate e gli occhi azzurri e gelidi celati dalle palpebre chiuse .
 Un tenero sorriso curvò le sue labbra rosee  quando cominciò a squadrare il ragazzo di fronte a sé .
 Si accorse che  mostrava più della sua tenera età  , con quelle spalle larghe,  le braccia sottili e muscolose e il fisico asciutto .
Il suo viso invece aveva un che di dolce, che forse solo lei riusciva a scorgere  .
 I lineamenti gentili e perfetti del volto gli conferivano un aria innocente , come di bambino , ma sapeva che lui non era per niente come lei lo vedeva in quel momento .
 Specialmente quando lui riaprì gli occhi azzurri potè constatare che non c’era niente di puro e innocente nello sguardo di lui , solo due specchi ghiacciati , al di là dei quali però lei riusciva ad intravedere qualcosa di più .
-  Andiamo ?
 Sorrise nel  sentire il tono fermo e distaccato con il quale le si rivolse , ma lei sentì lo stesso il proprio cuore  aumentare i battiti quando i suoi occhi celesti si posarono su di lei , trasmettendo un po’ di dolcezza che   era sicura , lui  aveva donato solo a lei .
Corse ad abbracciarlo , gettando di slancio le esili braccia intorno al collo di lui , sentendo le braccia d’acciaio del ragazzo stringerla con dolce fermezza .
Si crogiolò nel suo abbraccio  , baciando il simbolo maledetto che il ragazzo portava sulla fronte , percependo sotto le sue dita i muscoli di Gaara sussultare .
Sorrise ,  allontanandosi lentamente ,mentre continuava a fissarlo negli occhi azzurri , limpidi come un cielo di primavera.
- Ora possiamo andare .
Vide l’angolo della bocca del ragazzo sollevarsi leggermente , mentre entrambi si incamminavano verso la piccola luce che andando sempre più avanti si apriva davanti a loro .
 Sakura si irrigidì un poco , sentendo le urla della gente farsi sempre più vicine e la voce dell’Hokage acquietare le acclamazioni del popolo di Konoha .
Si ritirò un poco  , intimorita da ciò che l’avrebbe attesa fuori , ma qualcosa la costrinse a uscire dal buio del corridoio , o per meglio dire la tirò fuori di forza .
Socchiuse gli occhi a causa del sole accecante che popolava il cielo limpido sopra l’arena , circondata dalle tribune sulle quali gioivano i ninja .
 Abbassò il capo trovando la mano del giovane Gaara stringere con leggerezza la sua , sospingendola verso il centro dell’arena dove si trovavano gli altri partecipanti .
 Felice di quel contatto prese un po’ di coraggio  , cominciando a dirigersi con accanto  il ragazzo della sabbia verso  il campo di battaglia dove tra pochi minuti si sarebbe disputata la loro sfida .   




§
 
 
 
 
 
 
Una violenta raffica di vento si propagò per l’arena  ,  mentre gli occhi azzurri fissavano intensamente l’esile figura di una ragazza ergere a sua difesa uno strato di terra che si abbattè contro il suo avversario con forza ,  spedendolo contro un muro .
Notò gli occhi verdi della ragazza accesi di una luce combattiva e accecante come il sole alto nel cielo ,mentre tutt’intorno ,  la gente rimaneva con il fiato sospeso , fissando sconvolti la potenza che Sakura aveva sfoggiato nel combattimento  .
-  Se andiamo avanti così ,  la finale la disputerete tu e quella ragazza .
Il ragazzo  , impassibile ,   voltò il capo di lato , trovando sua sorella  Temari , intenta come lui poco fa a fissare Sakura . Riportò lo sguardo azzurro sull’arena , nell’esatto momento in cui il ninja proclamava la ragazza vincitrice di quell’incontro .
In fondo ciò che aveva detto sua sorella non era poi così assurdo .
Ormai erano rimasti in quattro .
Lui , Sakura , l’Uzumaki e Nejii .
Ora che Sakura  , dopo un duro combattimento  aveva sconfitto Nejji ,  mancavano lui e l’Uzumaki .
Tra loro si sarebbe deciso colui che avrebbe avuto accesso alla finale contro Sakura .
 Cominciò ad incamminarsi verso le scale che portavano all’arena quando una voce conosciuta lo richiamò ,  facendolo voltare .
 Soppesò con gli occhi glaciali Naruto davanti a lui , i capelli biondi scompigliati e il fiatone per la corsa che aveva fatto per raggiungerlo .
-  Mi sono ritirato .
Quelle uniche parole bastarono a far andare in confusione il ragazzo della sabbia .
Si era ritirato ?
 Perché?
 Non fece in tempo a chiedere spiegazioni che fu il ragazzo stesso a dargli la risposta .
-  Non voglio che Sakura sia esiliata , perciò ho deciso di ritirarmi .
Non permetterò nulla del genere ,  e dovrei chiederti una cosa.  
Cosa voleva quel ragazzo da lui ora ?
- Dato che sarai tu a fronteggiare Sakura per la finale ti chiedo di non sconfiggerla , non sopporterei l’idea di allontanarmi da lei .
Ti chiedo solo di non vincere l’incontro . So che è una richiesta stupida e senza senso , almeno per te, ma credo che anche tu non vorresti che Sakura se ne andasse via .
 Gaara sentì uno strano nodo alla gola nel ragionare  sulle parole del ragazzo che ,  dopo avergli lanciato uno sguardo d’intesa  , se ne andò via com’era venuto .
Rimase solo con i suoi pensieri , tutti incentrati sulle parole dell’Uzumaki .
Doveva fronteggiarsi con Sakura .
Quella solo prospettiva bastò a fargli scorrere un brivido di disgusto per se stesso .
Non avrebbe mai e poi mai osato alzare un dito su quella ragazza .
 Non doveva , e non voleva .
Sentiva per quella fragile creatura qualcosa che non riusciva ancora a spiegarsi ,ma immaginando l’esile corpo di lei deturpato da ferite sentì il suo cuore mancare un battito e una disperazione soffocante e asfissiante fargli mancare il respiro .
 Si voltò di scatto , dirigendosi verso l’arena .
Non avrebbe combattuto  , o almeno  , si sarebbe limitato ad evitare i colpi di Sakura per poi farsi sconfiggere .
Non aveva alcuna intenzione di vederla andare via da lui .
Quel pensiero  gli era insopportabile .
La sua anima ruggiva contro quel pensiero .
 Così uscì da sotto l’arco d’entrata del campo di battaglia  , incrociando lo sguardo sorpreso e preoccupato della piccola ragazza che aveva fatto breccia nel suo cuore di ghiaccio .  
 



§
 
 
 
Sakura sostava immobile in mezzo all’arena ,  osservando con un po’ di timore tutta la gente intorno a lei .
Le faceva uno strano effetto notare che tutti la stavano fissando con sguardi stupiti , e certi addirittura sconvolti .
Si strinse nelle spalle ,  distogliendo lo sguardo dalla moltitudine di occhi che la guardavano , ma li sentiva lo stesso  , come piccoli aghi acuminati che le perforavano la sua schiena  , facendola sentire  quasi nuda .
Strinse i pugni , cercando di acquietare il suo animo quando vide l’arbitro dell’incontro allontanarsi per parlare con un ninja .
Confusa osservò l’uomo spalancare leggermente gli occhi ,mentre uno strano senso di paura la invadeva .
Era successo qualcosa  , ne era sicura .
 Infatti vide il ninja alzare la mano verso destra dove si apriva un varco verso le tribune , lì dove un ombra si avvicinava con lentezza .
Socchiuse gli occhi smeraldi tentando di vedere chi fosse ,ma era troppo lontana .
- Poiché il concorrente Naruto Uzumaki si è ritirato , ora si svolgerà la finale del torneo tra Sakura Haruno del villaggio della Foglia e  Gaara del villaggio della Sabbia .
 Sakura trattenne il respiro quando vide l’ombra fare un passo in avanti , venendo di conseguenza illuminato dal sole e rivelando , così ,  la sua identità .
Gaara .
Il suo bisbiglio fu accompagnato da un singhiozzo del suo cuore che le salì in gola quando incrociò gli occhi cerulei del ragazzo .
 D’istinto fece un passo indietro , come se volesse allontanare quella verità .
No .
Non voleva scontrarsi con lui .
Non voleva fargli del male .
 Lo vide avanzare impassibile verso di sé , il bel volto pallido impenetrabile come gli occhi azzurri , mentre il simbolo maledetto sulla fronte veniva nascosto dalla fulva chioma .
Se lo ritrovò a pochi metri di distanza , intento a fissarla con una strana espressione negli occhi .
 Sembrava volerle dire qualcosa ,ma lei era troppo scossa per poter cogliere  lo sguardo rassicurante che il ragazzo le rivolgeva  .
-  Che il duello abbia inizio .
In un secondo vide solo il ninja scomparire via nel nulla ,  lasciandola lì con il ragazzo , da sola , mentre intorno a loro si alzavano urla di gioia per l’inizio dell’incontro .
Le gambe sembravano non reggerla , e il suo cuore non voleva saperne di diminuire i battiti .
Non fece in tempo a comprendere le intenzioni del ragazzo che lo vide piombare su di lei  .
Chiuse d’istinto gli occhi ,  sentendo le  braccia d’acciaio del ragazzo afferrarla  ,mentre una fitta coltre di sabbia li avvolgeva ,  negando agli spettatori la scena del duello .
 -  Non voglio farti del male .
Il sussurro del ragazzo si infranse contro il suo udito con dolcezza  ,mentre apriva gli occhi smeraldi , trovandosi a un centimetro da quello di Gaara .
Lo fissò confusa , sentendo la stretta sulla sua vita dolce e decisa ,mentre notava gli angoli della bocca del ragazzo piegati come in un sorriso .
Si rilassò  , abbracciandolo stretta , mentre affondava il capo sul petto del ragazzo sentendolo stringerla con più forza .
-  Non potrei mai farti del male .
Sorrise ,  stringendo tra le piccole mani la maglia del ragazzo ,mentre al di fuori del loro rifugio si sentivano fischi di disapprovazione .
Lo vide allontanarsi leggermente , prendendole il mento tra due dita ed incatenando i suoi occhi a quelli di lui  .  
-  Ascoltami ,  non intendo combattere con te , perciò faremo solo finta , finchè tu non mi sconfiggerai .
Capito?  
Per un attimo fu troppo occupata a contemplare gli occhi azzurri di lui per capire cosa le  aveva  bisbigliato .
Quando però comprese ciò che Gaara aveva appena detto rimase per un attimo confusa .
 Una domanda cominciò a premere sulle sue labbra , facendole trattenere il respiro .
Aveva bisogno di una risposta
- Perché lo fai ?
Lo vide allargare gli occhi cerulei , allontanandosi un poco da lei e  facendola sentire sola , abbandonata .
 Abbassò il capo ,  sentendo gli occhi pizzicarle .
 Che si era aspettata ?
Che le dicesse ti amo ?
Si.
Scansò con rabbia quella piccola vocina dalla sua testa ,  desiderando in quello stesso momento di scomparire .
 Si sottrasse all’abbraccio di lui , notando con la coda dell’occhio il viso di Gaara freddo come il ghiaccio , mentre negli occhi si alternavano sentimenti contrastanti .
 Gli diede le spalle , tentando di trattenere le lacrime che tentavano di uscire dai suoi occhi verdi, cercando di rimanere in piedi nonostante le gambe l’avessero abbandonata .
Non poteva stare lì un minuto di più, così tentò di allentarsi definitivamente da lui , correndo verso il lato opposto al ragazzo ,  ma qualcosa le afferrò il polso facendola andare a sbattere contro il petto duro dell’undicenne  che la strinse così forte da farle male .
Non riesco a starti lontano .
Le sue orecchie registrarono quelle parole , imprimendole nella sua mente , mentre una lacrima le rigava la guancia . Chiuse gli occhi  , stringendolo con forza a sé ,mentre percepiva le braccia di lui tremare attorno alla sua vita .
 Sorrise a quel piccolo particolare  , capendo che anche lui doveva sentirsi almeno un po’ come lei , ovvero malinconico ma allo stesso tempo felice  .
Rimase nell’abbraccio freddo del ragazzo per chissà quanto tempo  , desiderando che quel momento non finisse mai .
Ma dei rumori spettrali li fecero separare ,mentre delle urla di terrore rimbombavano al di fuori del loro rifugio .
 Guardò Gaara aprire un varco nella sua barriera di sabbia e ciò che vide le gelò il sangue nelle vene .
 



§
 
 
 
 
Quando la sabbia si dissolse del tutto ,  Gaara potè assistere ad uno spettacolo raccapricciante .  
Vide alcuni ninja ricoperti di sangue distesi a meno di un metro da loro , mentre urla di terrore irrompevano nell’aria . Strinse con forza la ragazza contro di sé ,circondandole la vita con un  braccio mentre con l’altro richiamava a sua difesa la sabbia .
Parò alcuni corpi gettati su di loro con noncuranza , come se fossero oggetti inutili e non cadaveri di essere umani .
 Sentì Sakura tremare tra le sue braccia mentre assisteva con lui a quel massacro .
Notò dei  mantelli neri danzare come fantasmi nell’aria ,  rendendolo consapevole del pericolo che incombeva su di loro . Stritolò tra le sabbie un uomo avvolto dallo stesso mantello  , facendolo ricadere esanime per terra .
 Erano tornati .
 Perché ?
- Hinata .
Sentì il corpo della ragazza distaccarsi dal suo , vedendola correre verso la ragazza dai capelli blu elettrico ora  stesa a terra .
Nello stesso attimo in cui non sentì più  la presenza di lei accanto  , percepì una paura mostruosa attanagliarli l’anima mentre gli occhi azzurri scrutavano febbrili i nemici intorno a loro .
La osservò correre verso di lei veloce ,mentre lui rimaneva immobile , con il cuore in gola a vigilare che nessuno le si avvicinasse .
Notò troppo tardi però uno di quei mantelli avventarsi su di lei  . scagliandola con forza contro il muro delle tribune che andò in frantumi ,  ricoprendola .
Gaara spalancò gli occhi , terrorizzato , cominciando a correre verso il punto in cui Sakura era stata sepolta , sentendo il cuore in gola per l’ansia .
Scansò con rabbia qualsiasi persona osasse intralciare il suo cammino  , ma una figura si frappose tra lui e la ragazza distesa tra le macerie .
 Una figura che gli fece ribollire il sangue .
Assottigliò gli occhi chiari nel trovarsi  davanti Sasuke Uchiha , gli occhi rossi maligni e terrificanti .
-  Tu - sputò quasi con rabbia ,  fissando furioso il ragazzo davanti  a lui che ghignava vittorioso .
-  Chi non muore si rivede . A quanto pare la lezione non ti è servita vero ?
 Sai ,  ho un'altra sorpresa per te  -  così dicendo l’Uchiha schioccò le dita ,mentre un ometto gli si affiancava estraendo da sotto il mantello nero lo stesso flauto della scorsa volta .
Strinse le mani in pugni , sporgendo come un animale i denti bianchi , come se volesse azzannarlo , ma non potè fare un passo che di nuovo quel fischio tanto odiato irruppe nei suoi timpani facendolo piegare dal dolore .
Si portò le mani alle orecchie , tentando di attutire quel suono che lo stava facendo diventare pazzo ,ma era un vano tentativo il suo .
Non urlava però , non voleva dargli questa soddisfazione .
Infatti  , alzando il capo vide gli occhi rossi dell’Uchiha brillare di rabbia .
- Urla bastardo , voglio sentirti gridare pietà.
 Ghignò nonostante il dolore fosse insopportabile .
Non avrebbe ceduto .
Non avrebbe dato possibilità a quel ragazzo di compiacersi di ciò che gli stava facendo .
Il suo ghigno però si spense quando vide una luce folle brillare in quegli occhi maledetti , facendogli temere il peggio . Lo vide alzare la mano con una carta bomba  in mano , facendola girare tra dita velocemente .
-  A quanto pare non vuoi darmi ascolto . Scommetto che così urlerai pietà .
 Gaara non riuscì a capirne le intenzioni .
Poteva fargli quello che voleva  , tanto lui non avrebbe ceduto , ma troppo tardi comprese che il bersaglio non era lui .Come a rallentatore vide il ragazzo gettare di lato la bomba  , verso l’esile figura di Sakura distesa tra le macerie , piantandosi  in una pietra vicino al corpo della ragazza svenuta .
Il suo urlo disperato venne seguito da un’esplosione assordante ,mentre il corpo della ragazza veniva sbalzato in aria per poi essere sommerso dalle macerie .
Vuoto , era questo che sentiva il ragazzo vedendo la piccola mano di Sakura fuori uscire da sotto le macerie , seguita da una piccola pozza di sangue  .
Nemmeno più quel suono acuto che gli perforava i timpani riusciva più a fargli male , un altro dolore lo aveva distrutto del tutto , un dolore che superava di gran lunga quello fisico .
 Gli sembrò di sentire i pezzi del suo cuore tintinnare nel petto , come frammenti di vetro .
Abbassò il capo , osservando vuoto il terreno sotto i suoi piedi , immaginando di sprofondarci dentro per andare nell’inferno ,ma lui c’era già .
Qualcos’altro però prese il sopravvento su di lui, la voce del suo demone interiore .
Lo chiamava .
Lo attirava .
Lo ipnotizzava .
E questa volta lo ascoltò con tutto se stesso .
Lasciò che il demone prendesse il sopravvento su di lui , lasciando che metà del  suo giovane corpo si tramutasse in un ammasso in forme , e il bisogno di sangue fosse l’unica cosa a tenerlo attaccato a quel mondo .
Alzò la chioma fulva , sentendo la pelle tirare e concentrarsi in punto , mentre la gamba e il braccio destro non sembravano più neanche umane .
Assottigliò gli occhi cerulei ora contornati da strisce dorate .
 Puntò lo sguardo sul ragazzo ,  sentendo i muscoli tendersi e la vendetta pulsare come una ferita aperta da poco .
 Gli si avventò contro , strappando con gli artigli tutto ciò che trovava sul suo cammino , non faceva distinzione tra buoni cattivi , tutti per lui erano colpevoli del suo dolore,  tutti .
Così  , nonostante quel suono continuasse a torturarlo ,  lottò con rabbia spinto ormai solo dalla disperazione .
 


§
 
 
 
Dei suoni acuti arrivavano ovattati al suo udito ,mentre sentiva qualcosa di bagnato scivolarle dalla fronte .
 Aprì gli occhi verdi ,  trovando davanti a lei una grossa roccia .
Tentò di alzarsi ,ma non aveva forze , si sentiva trasportare da una stanchezza che la attirava nel buio .
Un urlo di dolore però  le fece spalancare gli occhi smeraldi  di scatto .
 Senza aspettare un attimo di più afferrò tra le mani la roccia ,  spingendola via da sé , ritrovandosi di nuovo alla luce del sole , ma non appena potè vedere meglio ciò che le stava davanti si sentì morire .
 Disteso sul terreno  , agonizzante  , stava Gaara , o almeno colui che sembrava Gaara .
 Notò il corpo del ragazzo plasmato in un ammasso informe , così come metà del volto , ora simile a un animale .
Cosa gli era successo ?
-  Muori dannato .
Vide una figura incappucciata avvicinarsi velocemente al ragazzo , sventolando in aria una mano metallica acuminata . Spalancò gli occhi sentendo la rabbia invaderla  , e mentre correva verso il ragazzo della sabbia quelle linee argentee fecero la loro comparsa sulla sua pelle candida .
 Si avventò sulla figura incappucciata con ferocia ,  afferrandola per la gola e gettandola con forza lontano da sé ,mentre tentava di capire le condizioni di Gaara .
Gli si inginocchiò di fianco ,mentre il sangue colava copioso dalla fronte imbrattando il volto pallido ,ma a lei non importava .
Doveva sapere se era ancora vivo .
Gli prese la testa tra le mani , accarezzando dolcemente il capo trasmutato , sentendolo  ringhiare dal dolore .
Basta !  Zitto !
 Lo vide muovere frenetico il capo , continuando a urlare quella frase .
Cosa gli stava succedendo ?
Voltò il capo ,  trovando un ometto intento a suonare il flauto che lei stessa aveva distrutto qualche giorno fa . Assottigliò gli occhi verdi mentre le linee vicino ai suoi occhi brillavano come diamanti . Presa dalla furia e perduta la lucidità alzò una mano verso l’omino , mentre dalla terra si formava un serpente di roccia che aprì le fauci  , inghiottendo l’ometto che  , dopo un ultimo gemito di paura , si accasciò tra le fauci del serpente che lo sputò per terra .
 Riportò la sua attenzione sul ragazzo , e senza aspettare un secondo di più lo prese tra le braccia e lo portò all’interno di uno dei corridoi , mentre una pietra cadeva dietro le sue spalle  , bloccando a chiunque il passaggio .
Depose con delicatezza il capo del ragazzo sulle sue ginocchia , cominciando ad accarezzargli i capelli , mentre le lacrime cadevano dai suoi occhi infrangendosi contro il viso di Gaara .
-  Svegliati . Svegliati ,  per favore .
Lo strinse contro il petto , cominciando a singhiozzare forte , imbrattandolo involontariamente con il suo stesso sangue . - Gaara  , per favore  ,  svegliati .
Il suo povero cuore singhiozzava , battendo a scatti ,  come il petto della ragazza scosso da singhiozzi e bagnato  dalle sue lacrime amare
- Sakura…
Sgranò gli occhi verdi per la sorpresa quando sentì la voce del ragazzo contro di sé.
Lo  allontanò di poco ,  riuscendo a fissarlo negli occhi azzurri ora solcati da strane pagliuzze dorate .
-  Gaara !
Lo strinse contro di sé con forza , continuando a piangere , sentendo le carezze del ragazzo sui suoi capelli .
-  Per fortuna stai bene ,  pensavo fossi morto …io…- non riuscì a finire la frase che un boato alle loro spalle la fece ammutolire .
Strinse il corpo del ragazzo contro il suo , continuando ad accarezzargli la guancia mentre sentiva le tempie bruciarle .
- Non hai paura ?
Inclinò il capo , sussultando quasi quando lo vide assottigliare pericolosamente gli occhi .
 Scosse la testa confusa .
Perché doveva avere paura ?
Di chi ?
Il ragazzo voltò il capo bruscamente ,  nascondendo la parte mutata , stringendo i denti con forza .
-  Non dirmi che non ti faccio ribrezzo così
 Un altro piccolo pezzo del suo cuore si staccò da ciò che rimaneva di quell’organo palpitante quando sentì quelle parole.
 - No io…
 - Bugiarda ! Non mentire !
Se lo ritrovò a un centimetro dal volto , così vicino da sentire il respiro caldo di lui infrangersi contro le sue labbra . Sentì le dita del ragazzo affondare dolorose nella  carne del braccio  mentre Gaara la fissava furioso .
Perché non le credeva ?
Lei non aveva paura di lui .
Non aveva ribrezzo di lui .
-  Allora ? Ti faccio pietà ?
Notò negli occhi cerulei di lui risplendere una luce disperata , agonizzante come la sua voce .
Le si strinse il cuore quando vide quel bel volto trasmutato in una maschera di dolore .
Come poteva mostrargli che non aveva paura di lui ?
Abbassò il capo ,  puntando gli occhi sulle labbra di Gaara , metà umane e metà animalesche .
Forse …
Sorrise dolcemente ,  accarezzandogli la guancia pallida mentre si avvicinava lentamente al suo viso .




§
 
 
 
 
 
 
Sentiva per la prima volta le tante lacrime che aveva versato da bambino tentare di uscire dai suoi occhi  quando vide l’espressione di Sakura .
La strinse con forza , senza nemmeno accorgersi di starle facendo male .
Non capiva più niente .
Vederla lì  , viva , davanti a lui  , aveva ridato un senso alla sua esistenza , ma ora che si accorgeva dell’essere in cui si era trasformato avrebbe preferito morire che vedere la paura risplendere in quegli occhi che amava .
Ebbene sì , amava quella ragazza .
Non una cotta infantile , ma un sentimento che lo scuoteva , lo agitava e lo acquietava nello stesso momento .
 Si sentiva amato, ed era la cosa che per tanti anni aveva desiderare avere con tutto se stesso e che ora aveva finalmente trovato nella bellissima ragazza che gli stava davanti .
E per quanto l’amasse  , non riusciva a mostrarsi differente a lei .
Lui era freddo , calcolatore , vendicativo , e ora che lei lo vedeva in quello stato sentiva il disgusto per se stesso crescere a dismisura .
La vide avvicinarsi a lui , mentre un sorriso dolce curvava le labbra di lei , un gesto che lo lasciò sconvolto .
Non ne capì le intenzioni finchè non sentì le labbra di lei posarsi sulle sue  , facendogli spalancare gli occhi  per la sorpresa .
 Si irrigidì di colpo ,  sentendo la mano delicata di lei accarezzargli il braccio mutato , mentre  sfiorava con quelle soffici labbra rosse le sue .
 Rimase immobile , senza muovere un muscolo , fin quando non la vide allontanarsi da sé e sorridere con candore . Gaara rimase ipnotizzato da quegli occhi luminosi , smeraldi splendenti che brillavano solo per lui .
-  Io ti amo .
Il suo cuore per poco non scoppiò del tutto quando la sentì bisbigliare teneramente quelle parole a un centimetro dalle sue labbra , sfiorando le sue , ancora una volta .
 Ancora incapace di reagire si lasciò abbracciare ,  sentendo i lunghi  capelli rosa solleticargli la guancia  e le piccole mani accarezzargli la schiena .
 Lei…lo amava .
Non riusciva a capacitarsi di ciò che aveva detto .
Non riusciva ancora a credere che lei avesse davvero detto quelle parole , a lui per giunta .
Preso da un sentimento che non aveva mai provato ricambiò l’abbraccio ,  stringendola contro di sé ,chiudendo gli occhi per un solo istante .
Ma quando  li riaprì  vide oltre la spalla della ragazza una voragine dalla cui oscurità uscì l’Uchiha .
La strinse contro il proprio petto , vedendo il ragazzo avanzare con difficoltà a causa della gamba sanguinante e dell’occhio ferito .
Doveva mandarla via .
Lui voleva lei , ma non aveva alcuna intenzione di privarsene .
Come poteva allontanarla da sé ?
- Va via .
La sentì irrigidirsi tra le sue braccia e scansarlo di poco  per fissarlo con espressione  sconvolta .
Tremò sotto lo sguardo ferito della ragazza
-  Perché? Io…
-  Come Sakura ?  Non sai perché il ragazzo della sabbia ti teneva con sé ?
Entrambi si voltarono verso Sasuke che si era accostato ad una parete , sostenendosi con un braccio .
 Ridusse gli occhi a due fessure ,  richiamando a sé la sabbia .
- Cosa ?
Vide Sakura alzarsi in piedi ,  mettendosi davanti a lui per proteggerlo dall’Uchiha ,  e lui non poteva permetterlo . Doveva cacciarla .
-  Povera piccola  , non sapevi che il tuo salvatore ti teneva con sé solo perché riuscivi ad addormentare il demone che aveva dentro di sé ?
 Gaara si irrigidì a quelle parole , ammutolendo quando Sakura si voltò per cercare un senso di diniego  , ma lui abbassò il capo ,  nascondendosi allo sguardo smeraldo di lei .
 - No....n è vero… lui non…
 - Cosa ? Non ti ha usato come chiunque ti abbia incontrato?
Secondo te non ha approfittato del fatto che sei un incantatrice per addormentare il suo demone e finalmente avere pace?
Gaara continuava a tenere gli occhi bassi  , non avendo il coraggio di affrontare quello sguardo ,  sperando che lei se ne andasse al più presto per  mettersi  in salvo , ma non percepì alcun movimento se non quello dell’Uchiha .
-  Oh ,  povera Sakura  , credevi davvero che ti volesse bene , o addirittura ti amasse ?
Sei troppo ingenua  , piccola .
 Ti vendicherò io , sarò io a togliere la vita a questo insetto per quello che ti ha fatto  , stanne certa .
I suoi riflessi erano talmente provati che non riuscì nemmeno ad alzare il volto per parare il corpo mortale del ragazzo , ma non avvertì l’impatto degli shuriken , bensì solo un respiro mozzato .
 Alzò il capo ,  incontrando a poco di due centimetri il volto di Sakura , deturpato dal sangue che le aveva macchiato lo zigomo , mentre sul braccio e sulla gamba sinistra le armi acuminate avevano aperto delle ferite profonde .
 Mancò un battito quando incrociò lo sguardo di lei
Delusione , rabbia , tristezza , dolore brillavano in quelle iridi smeralde ,  creando strani giochi di luce , mentre le linee argentee si illuminavano come piccoli diamanti .
-  Se ti sei servito di me per far addormentare il tuo demone  , vorrà dire che lo toglierò di mezzo -  così dicendo lo baciò  , prendendogli il volto tra le mani  mentre le linee si agitavano sulle tempie  , il demone della sabbia si ritirava dalla sua mente  e  il suo corpo riprendeva sembianze umane .
Quando Sakura si staccò fu come se il vuoto lo avesse di nuovo avvolto  , rinchiudendolo dietro sbarre di fuoco .
 La vide alzarsi di fronte a lui , muovendo le mani così velocemente da non essere nemmeno vista , e nell’attimo in cui le congiunse  , una luce accecante si propagò da quel contatto  , avvolgendo tutto ciò che vi era  di fronte ai suoi occhi .





§
 
 
 
 
 
 
Una luce accecante rendeva impossibile la vista , ma quando riacquistò la sensibilità agli occhi , impallidì quando sotto le sue mani trovò un’enorme voragine .
Portò gli occhi azzurri su ciò che rimaneva dell’arena ormai rasa al suolo ,  incontrando gli occhi dell’Hokage , di Naruto e di alcuni ninja ,  tutti riuniti in un angolo  mentre al centro di quel disastro c’era lei , Sakura .
I lunghi capelli rosa avvolgevano come serpenti il volto pallido , dove splendevano abbaglianti gli occhi verdi puri e limpidi come la più rara delle gemme , mentre alle tempie ,  i segni dell’incantatrice pulsavano , vivi .
 Si alzò  , cercando di avanzare verso di lei , ma quando incontrò il suo sguardo vide solo malinconia e tristezza , insieme a un dolore struggente che lo annientò completamente .
- Sakura
Sentì la voce dell’Uzumaki chiamarla ,ma lei si voltò  , dando loro le spalle e  si allontanò ,  venendo inghiottita dalla nebbia .
Sakura strinse contro il petto il proprio vestito  , celando ad occhi estranei lo strano simbolo rosso così identico a quello che il ragazzo della sabbia portava sulla fronte .
Perché Gaara non poteva immaginare che l’incantatrice aveva  imprigionato dentro di sé il suo demone ,  dandogli la pace che tanto aveva cercato , ma che adesso senza di lei non aveva più un senso.
 
 
 
Continua…
Grazie per la lettura ed i commenti , gold eyes


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Capitolo 7
*** Un fiore di ciliegio sulla mia tomba ***


- Sakura !
 Una giovane ragazza dai lunghi capelli blu elettrico urlò con il cuore in gola il nome dell’amica , mentre ,  avvolta in un mantello nero  , una ragazza dalla chioma rosata  sprofondava in un baratro oscuro  , seguita da una frana che ricoprì la crepa nella terra , seppellendola viva  nello oscurità del burrone .


§
 
 
 
 
Rigirava tra le lunghe dita affusolate la cornice rossa , fissando con i glaciali occhi azzurri la giovane ragazza dai cappelli rosa ritratta nella foto .
-  Kazekage  ?  Si può ?
 Il diretto interessato , un ragazzo di circa diciotto anni , alzò il volto pallido lentamente , incrociando gli occhi scuri di un ninja del suo villaggio .
Posò con delicatezza la cornice sulla sua scrivania  , congiungendo le mani in grembo  e dando così al nuovo arrivato  tutta la sua attenzione .
-  Brutte notizie .
Il  giovane aggrottò le sopracciglia nel notare  l’uomo stringere convulsamente tra le mani una busta nera con il sigillo del villaggio di Konoha.
Si alzò dalla sua sedia  , andando incontro all’uomo , e dopo aver preso la busta lo congedò ,  fissando con una certa ansia la lettera tra le sue mani .
Come mai Naruto gli aveva scritto ?
Era sicuramente successo qualcosa di grave se  non era venuto all’ incontro fissato per quel giorno , qualcosa che lo aveva costretto a restare nel villaggio .
 Posò la busta sulla scrivania ,  avvicinandosi alla finestra della stanza in cui si trovava , ornata da pochi mobili , libri e scartoffie , oggetti ormai indispensabili del suo nuovo lavoro .
Alzò una mano ,  sfiorando il proprio riflesso sul vetro della finestra , non riuscendo a credere che erano passati otto anni da quel giorno .
Era cresciuto non solo nell’aspetto ma anche nell’animo .
Dopo l’esilio di Sakura si era ritirato nella sua terra  , e dopo alcuni anni era diventato Kazekage come Naruto che aveva preso il posto di Tsunade da un po’ di tempo a quella parte .
 Ricordava  ancora come quel giovane ragazzo lo avesse aiutato a superare ,  o almeno ,  a farsi una ragione  della scomparsa improvvisa della ragazza che  , all’età di undici anni ,  gli aveva rubato il cuore e che ancora ora le apparteneva interamente , come la sua anima .
 Fissò malinconico il proprio corpo orami cresciuto .
I corti capelli rossi erano sempre uguali , scarlatti come le fiamme dell’inferno .
Le spalle più larghe e il fisico asciutto e ormai adulto .
Gli evidenti muscoli avvolti dalla tunica bianca e azzurra come i suoi occhi .
Il volto sempre pallido deturpato sulla fronte dal suo simbolo maledetto .
Le labbra sottili e gli occhi cerulei freddi e glaciali come diamanti .
Era cresciuto .
Si chiedeva ormai da anni dove potesse essere Sakura .
Quel giorno lei se ne andò  , in silenzio , portandosi un pezzo del suo cuore con lei mentre la sua mente continuava ancora a sperare in un suo ritorno .
Chiuse gli occhi ,  passandosi una mano sul volto stanco .
Erano passati almeno due anni da quando Temari , Hinata , Ino e Ten Ten erano andate alla ricerca della ragazza , ma non era riuscito a scoprire un granchè .
Sapeva soltanto che dopo averla trovata  , le ninja si erano unite con lei e avevano viaggiato per terra e mare  non dando più loro notizie .
 Che fosse quello il motivo per cui Naruto non era venuto da lui ?
Che Sakura fosse tornata ?
 Quel solo pensiero bastò a fargli battere il cuore sepolto dal dolore a mille , risvegliando in lui quell’antico senso di calore .
Nonostante da tempo dormisse senza che il demone intralciasse il suo riposo  , Gaara non riusciva più a sentire quella pace che solo uno sguardo di Sakura gli trasmetteva .
Il suo era solo un silenzio carico di incomprensioni e solitudine .
Prese velocemente la lettera sulla sua scrivania  , sperando vivamente che ci fossero notizie della ragazza, ma quando potè scorgere con gli occhi le parole trascritte su quel foglio di carta sbiancò di colpo  , sentendo  la terra aprirsi sotto i suoi piedi e un forte dolore all’altezza del petto .
 Si sorresse alla scrivania mentre la lettera cadeva dalle sue mani  , finendo per terra .
 No .
Non poteva essere vero ciò che c’era scritto là sopra .
Non poteva essere .
Chiuse gli occhi con forza  , cercando di riacquistare lucidità , ma quelle parole rimbombarono maligne nella sua mente , accompagnate da una risata malvagia che aumentò l’impatto di quella notizia sul suo povero animo tormentato .
Strinse con forza le dita sul legno della scrivania  , mandandola in frantumi come il suo cuore , distrutto da quelle poche parole stampate a caratteri cubitali sulla lettera .
Tentò invano di cancellare quella frase,  credendo che fosse solo uno scherzo , ma quando riaprì gli occhi azzurri ritrovò su quel foglio ingiallito tre parole che ebbero il potere di mandarlo nella più completa disperazione , annientando la sua speranza .
Perché  , su quel foglio spiegazzato  si intravedevano tre semplici parole tinte di sofferenza , una calligrafia tremolante che dimostrava come chi l’aveva mandata  avesse fatto fatica a scriverle .
Sakura è morta



§
 
 
 
 
 
 
Lento passava l’elogio funebre per le strette via della cittadella ,  gremita di persone vestite interamente di nero .
Persino il cielo era avvolto da nubi oscure , come se fosse anch’egli in lutto .
Dall’alto di un tetto  , nascosta da un mantello nero  , sostava immobile ad assistere l’estremo saluto della salma , o almeno  , alla bara bianca che come una luce attirava tutta la gente attorno ad essa .
 Un brivido le corse su per la  schiena nell’assistere  al suo funerale .
Strinse il mantello attorno al suo corpo con forza , sentendo uno strano senso di disagio a vedere tutte quelle persone gettare dei fiori bianchi sulla bara in cui lei stessa doveva essere chiusa .
Intravide tra le molte facce conosciute quella distrutta di Naruto , e a quella vista il suo cuore si strinse in una morsa d’acciaio .
Sapeva che aveva commesso un errore ,ma non aveva avuto altra scelta .
 Osservò Hinata gettare un fiore bianco sulla sua bara , come tutti coloro che seguirono dopo di lei , ma una fulva chioma attirò come una calamita il suo sguardo  , mozzandole  il fiato per il dolore e facendole portare una mano al petto dove ,  sotto al tessuto del suo vestito  , si trovava un simbolo identico a quello del ragazzo che portava sulla fronte . Vide Gaara, il nuovo Kazekage , bello e imponente gettare anch’egli un fiore sulla sua bara , il volto impassibile , freddo come la pioggia che adesso stava cadendo dal cielo .
 Un antico dolore la invase  , facendole abbassare il capo sofferente .
Estrasse dal mantello nero una mano pallida nel cui palmo stringeva un fiore di ciliegio.
Allentò la presa sui petali ,  lasciando che il vento la portasse via dalla sua mano , facendolo volare verso la sua bara dove poi si depositò  .
Si voltò ,  non riuscendo  a notare lo sguardo di alcune ninja fisso sulla sua schiena , addolorate di dover celebrare il funerale della loro compagna e di dover mantenere il segreto sulla sua falsa morte .
Un altro paio d’occhi però si alzò   verso il cielo .
Due occhi azzurri leggermente spalancati che  cercavano frenetici  , colui o colei che aveva gettato quel fiore rosa sulla bara della sua amata  ,ma purtroppo non fece in tempo a notare una lunga treccia rosa scomparire nell’ombra insieme alla proprietaria di quella inconfondibile chioma .





§
 
 
 
La notte calava inesorabile ,  sommergendo della sua oscura luce il villaggio in lutto , soffocando nelle sue tenebre le lacrime che continuavano a versare per quella giovane creatura prematuramente scomparsa .
La luna comparve silenziosa nel cielo ,  tentando con la sua candida luce di alleviare il velo di dolore che aveva avvolto la città e i suoi abitanti .
Dall’alto del villaggio , rinchiuso in un’imponente costruzione sostava immobile davanti alla finestra un giovane ragazzo dalla fulva chioma , intento a fissare silenzioso la bara bianca deposta al centro della città come unica luce  .
Riuscì a scorgere con gli occhi glaciali alcune ombre accarezzare il marmo della bara , circondandola di fiori di ogni colore , fuorché quello che più ella preferiva .
 Fissò senza l’ombra di un sentimento il piccolo fiore di pesco lasciato cadere durante il funerale , risvegliando in lui la vita ormai spenta persino nello sguardo .
Il dolore lo stava dilaniando da dentro , stava lentamente strappando pezzo dopo pezzo il suo  povero cuore,  facendolo a brandelli , annientando ogni suo sentimento .
Odio , rabbia , felicità , calore stavano diventando solo tristi ricordi .
Si stava lentamente trasformando nel fantasma di se stesso , in un statua priva di vita .
 Fece un passo avanti ,  lasciando che i dolci raggi lunari sfiorassero il petto nudo , accarezzando il fisico scolpito nel marmo, gelido come la pietra .
 Incrociò le braccia pallide ,   facendo saettare i muscoli mentre invisibili scendevano lacrime amare dai suoi occhi azzurri  .
La speranza di rivederla , di poterle finalmente dire ciò che provava , di poterla stringere era andata in fumo come la sua anima .
 Gli occhi ceruli avevano ripreso la sfumatura gelida di tanti anni prima , impenetrabili e privi di vita come all’ora . Ormai tutto aveva perso senso .
Il suo compito.
Il suo nome .
Tutto .
D’un tratto però  , la freddezza  del suo sguardo fu offuscata dalla rabbia  , così come  l’intero corpo fu scocco da tremiti . Un sonoro tintinnio rimbombò per l’immensa stanza da letto , mentre ,  lento ,  il liquido color cremisi macchiava la pelle pallida della mano ora piena di piccoli tagli .
 Abbassò il braccio che aveva scagliato contro la finestra ormai ridotta in detriti ai suoi piedi , lasciando così che il gelido vento scuotesse i capelli fiammeggianti .
Non sentiva freddo , il suo corpo non avrebbe più sentito niente  .
Perché lui era morto con lei .
Lasciò che il suo sangue imbrattasse il pavimento candido , mentre lottava contro la disperazione che tentava di sommergerlo .
In un momento  di debolezza si prese la testa tra le mani  , digrignando i denti per zittire l’urlo di dolore che rischiava di lasciare le sue labbra .
Scosse il capo con forza ,  inginocchiandosi per terra , non avvertendo il dolore alle ginocchia  causato dai pezzi di vetro che lacerarono i pantaloni leggeri che indossava  , macchiandosi di piccole gocce rosse .
Perchè?
Perché gliel’avevano portata via .
Perché?
Perché mai avevano derubato proprio lei  della vita ?
Battè i pugni con forza sul pavimento ,  emettendo gemiti di dolore al ricordo del volto infantile di lei sorridente , del suo abbraccio che lo coccolava , del sorriso che riservava solo a lui,  del loro primo bacio .
Dopo tanti anni gli occhi azzurri si riempirono nuovamente di lacrime , gocce pesanti come macigni rigavano il volto pallido mischiandosi con il sangue sotto le sue mani .
 In un attimo di pura follia un idea inverosimile lo scosse .
Si alzò velocemente , e veloce come un ghepardo brandì un pugnale nascosto sotto il cuscino ,  portandoselo alla gola , pronto a privarsi della vita .
 La mano tremava irrefrenabilmente , mentre gli occhi azzurri pieni di lacrime gli offuscavano la mente oltre che la vista . L’avrebbe raggiunta , sarebbe stato con lei nella morte se non poteva nella vita .
 Avvicinò la lama alla pelle delicata del collo ,ma una voce infantile udita tante  di quelle volte da essersi impressa a fuoco nella sua mente bloccò il suo gesto scellerato,  facendogli spalancare gli occhi azzurri .
Strinse le dita attorno alla lama così forte da far diventare le nocche più pallide del normale , costringendolo ad allontanare l’arma dal suo volto .
Con forza scagliò il pugnale contro la parete nella quale si piantò con forza , mentre privo di senno si lasciava cadere stanco sul letto .
 Strinse tra le dita il lenzuolo , sentendo come da bambino l’atroce dolore per la perdita della madre , ma questa volta era ancora più devastante , così dolorosamente forte da rendere persino difficoltoso respirare .
Chiuse gli occhi stremato , respirando affannosamente come se l’aria gli mancasse .
E nel buio delle palpebre la rivide .
Vivida e brillante il volto d’angelo di quella dolce ragazzina che aveva infranto il suo cuore di ghiaccio .
 Sorrise inconsapevolmente nel dormiveglia ,  ricordando le nottate passate abbracciati , i rimproveri di lei , i suoi occhi dannatamente ipnotici e incantatori .
 Gli sembrò persino di poter sentire il suo dolce profumo anche adesso ,  e si irrigidì quando  , aprendo gli occhi ,  potè sentirlo più forte di prima .
D’un tratto vide un ombra furtiva passare per la sua finestra ridotta in frantumi  , portando nel vento quel profumo . Scese velocemente dal letto ,  afferrando la propria vestaglia per correre verso il terrazzo ,  vedendo chiaramente dirigersi verso la stanza della sorella Temari un ombra sospetta .
Così ,  senza  alcuna esitazione uscì dalla propria stanza , non riuscendo a comprendere che colei che volteggiava leggiadra nell’aria era proprio colei che il suo cuore agognava disperatamente .
 
 
 
§



 
 
Si portò di scatto una mano candida al lungo collo da cigno , percependo il collare verde vibrare ed emettere un acuto sibilo .
 Scese dall’altura dalla quale stava ammirando la luna , librandosi nell’aria come una fata , facendo attenzione a non attirare troppo l’attenzione su di sé e confondendosi nell’oscurità della notte .
 Il mantello nero copriva del tutto le piene forme femminili , così come il dolce viso era  coperto fin sotto il naso da una maschera verde smeraldo .
Curvò le labbra rosee in un sorriso appena accennato nel sentire  il collare tremare ancora più forte di prima , facendole aumentare l’andatura .
 Sorpassò velocemente una camera sospetta , priva di finestra , ma ingenuamente la oltrepassò  . dirigendosi veloce come il vento dalla compagna .
 Fermò la sua pazza corsa quando intravide attraverso la spessa stoffa della maschera che indossava una ragazza dai capelli biondi  , avvolta da una vestaglia color porpora torturarsi il medesimo collare che portava lei al collo .
Discese silenziosa dal cielo ,  poggiando i piedi sul piccolo balcone , richiamando con un piccolo fischio l’attenzione dell’amica .
Sorrise dolcemente quando vide la ragazza correre verso di lei , lo sguardo  preoccupato .
-  L’hai trovato ?
Annuì debolmente  , sedendosi con grazia sulla lunga balaustra , celata allo sguardo dell’amica dal lungo mantello nero che l’avvolgeva .
-  Davvero ? Allora possiamo interrompere questa dannata farsa  ?
Non sai come sia stato atroce vedere tutte quelle persone piangere per te .
Abbassò il capo colpevole , toccando con la mano avvolta da un guanto di pelle nera quella dell’amica in un gesto di scusa .
-  Lo so , dovevamo inscenare la tua morte così da far abbassare le loro difese ,ma ora che l’abbiamo trovato  . possiamo togliere quella bara da lì , mi fa venire i brividi .
Scese con un piccolo balzo ,  lasciandosi abbracciare forte dall’amica  mentre la luna si alzava alta e luminosa nel cielo  , illuminando le due figure .
 Uno scricchiolio dietro le spalle dell’amica le fece però riaprire gli occhi .
Si allontanò  con passo felino quando notò una figura nascosta dal buio avvicinarsi con lentezza .  
Si voltò  , pronta a scappare , ma una voce , quella voce ,  la fece gelare all’istante ,  eliminando ogni sua possibilità di fuga .
- Chi sei ?  
Riconobbe con un colpo al cuore il tono gelido che tante volte aveva udito da ragazzina , non accennando però a voltarsi , tanta era l’emozione che adesso la invadeva .
- Rispondimi
- Gaara io poss…
-  Chi è Temari ?  E  perché ha il suo profumo ?  
Strinse i pugni con forza , cercando di riacquistare il controllo del proprio corpo , ma con scarsi risultati .
All’improvviso sentì un silenzioso rumore familiare sotto i suoi piedi ,  e con un sorriso triste si voltò verso di lui ,mentre uno mano di sabbia le strappava con forza il mantello,  rivelando la sua identità .



§
 
 
 
 
Non appena vide quel sottile pezzo di stoffa cadere sotto i piedi della figura  , il suo cuore cominciò frenetico a battere all’impazzata quando riuscì a vedere colei che gli stava davanti .
Sakura .
Fece un passo avanti,  tenendo gli occhi fissi sull’esile figura femminile che gli stava davanti .
Era ancora più bella di quanto ricordava .
Guardò con gli occhi cerulei spalancati la lunga treccia rosa poggiata con non curanza sulla spalla nuda della ragazza , il cui collo era circondato da un sottile pezzo di metallo verde , identico al colore del sottile pezzo di stoffa che le fasciava la vita stretta e il seno , mostrando le forme generose della ragazza .
Passò poi  ai corti pantaloni verde smeraldo arricciati  sotto il ginocchio  , agli  stivaletti neri , identici di colore ai guanti che avvolgevano le piccole mani della ragazza .
Non fu la bellezza di quel corpo femminile a sorprenderlo ,  bensì il volto delicato e dai dolci lineamenti coperto fino al naso da una specie di maschera verde  che rendeva impossibile la vista degli  occhi della ragazza , notando con un colpo al cuore le sottili labbra di lei curvarsi in un sorriso malinconico .
Kazekage
 Rimase immobile a fissare l’amata poco lontano da lui , le braccia strette sopra al seno in una posa elegante e intimidatoria nell’insieme , fulgida di quella bellezza che tutt’ora lo lasciava senza fiato  .
 Mai avrebbe immaginato che la dolce e goffa ragazzina dai lunghi capelli rosa potesse diventare una simile bellezza .
- Sono stanca , puoi spiegare tu al nostro Kazekage l’accaduto Temari  , io vado a dormire .
La vide passargli affianco senza neanche degnarlo di uno sguardo , oltrepassandolo come niente fosse , scomparendo nell’oscurità del corridoio e lasciando dietro di sé un ragazzo distrutto e felice nell’insieme .
Assottigliò gli occhi azzurri  , puntando lo sguardo glaciale sulla sorella che con un gesto sconfortato del capo si fece seguire pronta a spiegare il perché di quella messa inscena .


§
 
 
 
 
Si spogliò dei propri abiti e dei propri armamenti indossando una lunga vestaglia rosa , identica ai suoi capelli legati in una treccia  che le arrivava sotto il ginocchio .
Sistemò le spalline sulla pelle bianca , attenta a non mostrare il segno rosso che portava tatuato sopra il petto , celandolo sotto la stoffa delicata dell’abito .
Sospirò pesantemente quando sentì delle voci maschili riecheggiare per la residenza .
 Si distese sul letto ,  cominciando a sciogliere con lentezza la lunga treccia , sfilando con le lunghe dita affusolate quei fili di seta rosati che avvolsero la sua figura come un aureola .
Quando ebbe finito il suo lavoro scosse leggermente il capo  , lasciando che i lunghissimi capelli ondulati si sparpagliassero sul letto , posandosi dolcemente sulle sue spalle pallide .
Svogliatamente si portò le mani al volto  , sfiorando i contorni della maschera , prendendone i bordi per sfilarla dal viso candido e mostrare così il suo sguardo incantatore , ma qualcosa o meglio qualcuno fece irruzione nella sua stanza con ferocia  , annullando così il suo tentativo di privarsi della maschera .
Capì chi era entrato senza neanche alzare il capo , avendo riconosciuto  l’odore di quella pelle bianca che tante volte aveva sfiorato da ragazzina , sentendo su di sé gli occhi glaciali del ragazzo  .
-  Non si usa bussare ?
Sentì la porta chiudersi , mentre percepiva i passi del ragazzo avvicinarsi al letto .
Guardò insistentemente il lenzuolo bianco , lasciando cadere sul volto pallido i lunghi capelli rosi che si confusero con la camicia da notte , facilitando il suo tentativo di ritirarsi allo sguardo di lui .
Alzò di scatto il capo quando vide il materasso abbassarsi sotto il peso del ragazzo , costringendola a guardarlo in viso . Percorse con gli occhi velati dalla maschera il corpo statuario del giovane ,  arrossendo appena quando si accorse che era a petto nudo .
 Voltò il capo ,  porgendogli la propria vestaglia .
- Copriti per favore .
Sobbalzò appena quando sentì la grande mano  di lui  afferrare la sua , ma non per prendere la vestaglia che il ragazzo buttò dall’altro lato della stanza , bensì per attirarla a sé .
In meno di un secondo si trovò sovrastata dal corpo del giovane Gaara che le teneva i polsi sopra la testa . Contrasse la mascella quando lo vide accarezzare con lo sguardo di ghiaccio il suo corpo , sfiorando con i polpastrelli una gamba  , provocandole brividi involontari in tutto il corpo .
- è  così era tutta una farsa
Riuscì a percepire attraverso il tono gelido del ragazzo  un ombra di furia  che sembrava esser sul punto di sommergerlo . Avvicinò il proprio volto a quello del ragazzo .  sorridendo nel vederlo tentennare quando avvicinò le labbra pericolosamente alle sue .
- E con quale diritto tu ora vieni qui ? Se non mi ricordo male non eri tu che mi avevi respinto tanti anni fa  , o sbaglio ? Non gemette quando sentì la stretta sui polsi farsi  più dolorosa ,n mentre vedeva il volto del ragazzo irrigidirsi e i capelli fiammeggianti cadere sugli occhi azzurri ora freddi  come il ghiaccio .
- Non dovevo render conto a nessuno dei miei piani , nemmeno a tè .
Si stupì lei stessa del tono acido con il quale gli si rivolse  , ricevendo in cambio un ghigno degno del demone che il ragazzo aveva avuto in corpo .
-  Non volevi nemmeno avvisare il povero Naruto del tuo attacco alla basi di Sasuke Uchiha ?
 Con un colpo di reni invertì le posizioni ,  imprigionando i polsi del ragazzo tra le piccole mani , abbassandosi rabbiosa verso il suo volto .
-  Ciò non deve interessarti , non sono più tanto indifesa sai ?
 Sorresse lo sguardo minaccioso del giovane , altezzosa , continuando a tenerlo imprigionato sotto di sé e stringendo le gambe affusolate sui suoi fianchi .
- Oh certo ,  ho saputo che hai molti nemici ora , è per questo che usi quella maschera ?
Qualcuno ha sfregiato il tuo bel visino?
 Come se avesse ricevuto uno schiaffo si allontanò velocemente da lui , lasciandolo libero di muoversi mentre velocemente si raggomitolava contro l’angolo di un letto , nascondendosi dietro i lunghi capelli .
- Va via .



§
 
 
 
 
Rimase scioccato dal cambiamento repentino della ragazza  , soffrendo nel sentirla intimargli di andar via .
La rabbia che fino a quel momento lo aveva accecato si sciolse come neve al sole quando vide le spalle della ragazza tremare  , e quando percepì la sofferenza celata in quelle parole .
Le si avvicinò lentamente , cercando di non fare gesti bruschi per paura di spaventarla  .
 Le posò una mano sulla spalla ,  sentendola sobbalzare a quel contatto e ritrarsi ancora , causando in lui un atroce sofferenza .
 Con dolcezza la prese tra le braccia  , sentendola scalciare con furia mentre percepiva i tremolii di cui il corpo era scosso . La fece accoccolare sul suo petto , cominciando delicatamente ad accarezzarle i lunghi capelli rosa , perdendosi nei ricordi .
Mi sei mancata
Sentì il cuore della ragazza cominciare a battere velocemente  , in sincrono con il suo , stringendola con forza contro il proprio corpo teso per sentirla più vicina .
Le prese il volto tra le mani ,  sfiorando con le labbra una lacrima uscita dalla maschera che ancora negava a lui la visione di quegli occhi magnetici che tanto amava .
Tentò di sfilarla , ma la piccola mano della giovane lo bloccò ,  allontanandolo da sé in modo brusco .
-  Nessuno può guardarmi negli occhi .
Le accarezzò la guancia con dolcezza , rimanendo a sua volta sconvolto da quei gesti tanto inusuali per lui .
 Cercò di toglierla ,ma nuovamente venne scostato con delicatezza .
Sospirò ,  baciandole il capo roseo , cercando di calmarla e percependo la felicità divampare in lui come un incendio sentendola così vicina a sé .
 Prese i bordi della maschera  , supplicandola con lo sguardo , e questa volta non ci furono le mani della ragazza ad allontanarlo .
Con delicatezza sfilò il pezzo di stoffa dal volto ,  trovando però gli occhi della giovane serrati , mentre le lunghe ciglia erano intrise di piccole lacrime .
Un sorriso curvò per la prima volta dopo tanto tempo le sue labbra , accendendo i suoi occhi cerulei di nuova vita .
 Le prese il mento tra due dita  , poggiando le labbra sulle palpebre chiuse , sentendole tremare sotto il suo dolce tocco .  - Apri gli occhi .
La vide scuotere la testa come una bambina , sentendo il proprio cuore sobbalzare a quella visione celestiale .
La strinse con forza contro il proprio petto ,  cullandola tra le proprie braccia , placando il tremore del corpo della giovane che finalmente si rilassò .
Aprili .
Vide le palpebre tremare leggermente per poi spalancarsi e mostrare due gemme verdi , lucenti come mille soli , così chiare e profonde da farlo sprofondare nella loro purezza .
 Tutta la potenza ipnotica di quello sguardo si scaraventò su di lui come un macigno , rendendolo succube della giovane che piangente sostava tra le sue braccia .
Non fece in tempo a dire niente che la ragazza gli si buttò tra le braccia facendolo ricadere sul letto , portandola con sé . Chiuse gli occhi a sua volta ,  poggiando la guancia sul capo roseo di lei , coprendo entrambi con il lenzuolo .
Sospirò sereno lo stringere   con più forza la giovane per la vita , intrecciando le gambe  con le sue .
Lei era viva , era lì con lui ,  tra le sue braccia , finalmente ,  tutto si sarebbe sistemato .
O almeno era ciò che credeva .
Fu proprio  con questa convinzione  che si addormentò, sereno dopo tanto tempo .




§
 
 
 
C’era chi però quella notte non dormì  .
Chi venne  tormentata dall’angoscia
. Infatti , una ragazza dai lunghi capelli rosa ,   nonostante fosse abbracciata al ragazzo che aveva amato fin da bambina non riusciva ad acquietarsi, rimanendo con gli occhi verdi spalancati ad osservare il soffitto  .
 Sakura alzò il capo  , scrutando con gli occhi chiari il volto del ragazzo addormentato accanto a sé , sentendo il cuore venir meno a quella visione .
 Si rifugiò tra le sue braccia ,  aggrappandosi alle spalle larghe del giovane , sperando che potesse strapparla a quella voce acuta e maligna che per tutti quegli anni l’aveva tormentata .
 Quella voce che aveva reso per anni e anni impossibile la vita del giovane che le dormiva sereno di fianco .
L’essere che sigillò dentro di sé , relegando quell’eterna maledizione nel più profondo del suo essere .
Si portò una mano al petto , stringendo la seta della vestaglia come se volesse grattare a sangue quel maledetto simbolo rosso comparso tanti anni orsono per sua spontanea volontà .
E in quella notte la sua anima urlò pietà , si dimenò nel suo corpo chiedendo una via di uscita , lasciando che quel demone potesse annientare le sue speranze di felicità , lasciando che potesse giocare con la sua ormai debole mente . Chiuse gli occhi verdi con forza  , cercando di spazzare via  le parole del demone che però ,  chissà per quale insano motivo  , la stavano convincendo del fatto che mai lui l’avrebbe perdonata del suo sacrificio .
Che mai quegli occhi azzurri l’avrebbero guardata con quell’ombra d’amore sopito , quando il segreto che custodiva gelosamente sarebbe venuto alla luce.
 
 
Continua…
Grazie per la lettura e i commenti , gold eyes
 

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Capitolo 8
*** Non posso essere amata per la mia natura ....o forse si ? ***


Malinconici  ,  i suoi occhi del colore dello smeraldo scrutavano con un ombra di amarezza il sorgere di un nuovo giorno .
La trascrizione di un'altra  pagina strappata a quel diario ,  ormai umido di lacrime a lungo versate per quel destino eternamente solitario .
 Non percepiva quelle forti braccia a lungo bramate strette attorno all’esile vita .
Né il calore di quel corpo che fin dalla più tenera età aveva voluto assaporare .
 Raggomitolata su se stessa  , prigioniera di quelle grandi mani diafane che possessive le stringevano i polsi , attendeva impassibile l’arrivo di quel viaggio senza ritorno che sapeva , non sarebbe tardato a giungere .
 Fremettero le chiare ciglia quando l’ennesima lacrima rigò la sua pallida guancia , ricalcando il passaggio umido lasciato dalle sue gemelle .
 E pianse , stretta contro colui che più amava .
Non riuscendo a rallegrarsi di quel piccolo eppure agognato contatto che ora , senza ritegno le causava così tanta sofferenza .
Più volte le lunghe dita affusolate tentarono  di fermare il corso di quelle piccole gocce trasparenti sempre più numerose .
Affondò con rabbia i denti nelle labbra rosee che ora   tremavano irrefrenabilmente  , trattenendo a stento i singhiozzi che ora le scuotevano il petto .
E  la vista risultò sempre più sfocata  , così come il gelo si impadronì delle sue membra  , non più protette dal calore di quel corpo umano che ora non riusciva a percepire accanto a sé , nonostante egli non si fosse mosso .
E di nuovo la solitudine la inghiottì .
Persa dentro se stessa ,  assisteva impotente all’autodistruzione del suo essere .
Mentre quel piccolo barlume di vita che ancora tentava la rivalsa su di lei , venne ancora una volta schiacciato  da quella macabra cantilena che quel demone crudelmente intonava .
E fuggì , impaurita , sperduta , sola anche dentro a quell’immenso palazzo pieno di vita .
Quella vita che lei rinnegò , ormai sempre più attratta da quel piccolo e tortuoso sentiero da lei già intrapreso .
 La via che sapeva l’avrebbe portata verso un sonno dal quale non sarebbe più fuggita .
Un sonno dal quale non si sarebbe più potuta svegliare .
 Quel sonno che  , sofferente ,  attendeva con ansia .
Cosicché ponesse fine al lungo girovagare  di quella giovane ragazza dal cuore infranto .
Quella ragazza solitaria che ora  , scappava da quegli occhi di ghiaccio che cupi fissavano  , distrutti ,  l’imminente volo che mai più l’avrebbe ricondotta tra le sue braccia ora aperte a quell’amore forse non più tanto certo .

§




 -  Sakura
Fuori uscì dall’angolo buio dentro il quale attendeva ,  inespressiva  , la giunta di coloro che ,  contro il suo volere ,  si erano uniti a quella spedizione per lei senza ritorno .
Colse la nota disperata di quella voce che da bambina aveva sempre zittito con un sonoro schiaffo , e che ora tremolante invocava il suo nome .
Rialzò il capo , puntando i grandi occhi incantatori , celati dietro la sua maschera , sulla familiare figura maschile del suo amico di infanzia .
Non più ribelle adolescente ma come un uomo forte e autoritario si mostrava Naruto .
Amico di una vita , compagno di mille avventure , Hokage di Konoha .
 Si ritrasse alla carezza indesiderata del giovane uomo , ricevendo in risposta uno sguardo distrutto .
Uno sguardo che la costrinse a distanziarsi dai compagni e mettersi a capo della spedizione 





Veloci i suoi passi calpestavano l’erba della foresta , mentre la lunga treccia rosata ondeggiava sul completo da battaglia da lei nuovamente indossato .
Perché era venuti ?
 Perchè non la lasciavano mai combattere da sola ?
Che dubitassero ancora delle sue abilità ?
Ruggente   , un serpente di terra avvolse la sua figura, facendo piazza pulita degli innumerevoli alberi ora accatastati l’uno contro l’altro .
Strinse le dita a pugno non appena la rabbia , il rancore si fecero soffocanti .
E scatenò la sua ira attraverso quel serpente che come impazzito sradicava querce millenarie  , facendo fuggire i poveri animali che terrorizzati abbandonavano  i loro rifugi .
-  Non ti sembra di esagerare .
Si irrigidì all’istante non appena quella voce le arrivò così dolorosamente familiare e gelida al fine udito .
Non si voltò a guardarlo , richiamando con un fischio il serpente che subito la circondò tra le sue spire  , difendendola da colui che sapeva per lei era letale .
Respirò a fondo , assumendo un espressione talmente indifferente e gelida da scatenare in lei una sorta di compiacimento .
 Un compiacimento che scomparve non appena colse il sorriso beffardo di colui che ,  bello ancora più di come lo ricordava ,  la fissava con aperta superiorità .
 Irrigidì la mascella , accarezzando la dura e forte pietra che ricopriva il serpente per darsi un contegno . Contegno che purtroppo non riprese a causa di quello sguardo del tutto privo di espressione che fomentò la propria furia .
-  Cosa diavolo vuoi ?
Si maledì non appena si accorse del tono da lei utilizzato .
Un tono più acido di quello che avrebbe voluto .
- E così che si tratta un vecchio amico ? 
-  Quando mai lo siamo stati ? 
Sorrise vittoriosa non appena vide quegli occhi cerulei tingersi di furia alle sue parole , scatenando in lei una sorta di “gioia” .
Incrociò le braccia sotto il seno , sogghignando perfida a quella piccola vittoria appena guadagnata .
- Allora ? Cosa vuoi?
-  Sapere dove vai .
-  E perché mai  dovrebbe interessarti ?
-  Perché è anche affar mio  .
Assottigliò lo sguardo di giada , digrignando furiosa i denti perlacei  .
- Non è mai stato affar tuo , non lo è più da molto tempo mio Kazekage
Si ritrasse impercettibilmente non appena lo vide fare un passo verso di lei , minaccioso .
-  Quando avevi intenzione di dirmi che volevi attaccare l’organizzazione alba ?
Lo fai per rivedere l’Uchiha vero ?
- E se anche fosse ? 
Irrigidì le spalle , curvandosi in posizione di attacco  quando colse il lampo d’ira che solcò quelle iridi cerulee .
Calcolatori  , i suoi occhi verdi scrutavano freddamente il non più ragazzo della sabbia  , soffermandosi su quel simbolo maledetto che aveva ereditato dal suo amore dannato .
 D’improvviso sentì  il demone dentro di lei ridere sguaiatamente , scatenando in lei rabbia , rancore .
Gemette il serpente di terra quando si scontrò contro una spessa coltre di sabbia  che lo rispedì indietro , mentre le sue gambe cedevano sotto la maledizione di cui era vittima .
E tentò invano di mascherare la smorfia di dolore che  aveva distorto l’espressione placida del suo pallido  viso .
 Dolore .
 Era questo che ora si infrangeva come onde violente sul suo corpo in balia di quel mare in tempesta , vittima di quella sabbia che per lei rappresentava la disfatta , la sua unica  debolezza .
 Si appoggiò sofferente contro il corpo roccioso del serpente , venutole subito   in soccorso .
Salì con difficoltà in groppa alla creatura , ergendosi maestosa nella radura ormai distrutta dalla sua furia .
Colse lo sguardo ammaliato e incantato del giovane , sentendosi improvvisamente triste , malinconica .
 E con un rapido movimento delle mani diede le spalle a Gaara , nascondendo la lacrima solitaria fuggita dalle sue palpebre serrate .
- La vendetta ormai è l’unica cosa che mi tiene in vita -  e con questo sussurro appena accennato fuggì in groppa al serpente , nascondendosi dietro ai grandi alberi che ora velocemente sorpassava .
Mentre il dolore causato dalla sua stessa natura la gettava crudelmente nell’odio per se stessa .


§




Ben presto la verdeggiante vegetazione del paese di Konoha lasciò spazio alla desolazione di quello della sabbia ,  del  suo regno .
Silenzioso avanzava verso le alte dune , fissando senza esser visto le due figure femminili in groppa al cammello .
- Anche io sono preoccupato
 Contrasse la mascella quando udì il sussurro appena accennato di Naruto , l’unico a camminargli affianco .
Infatti , Ten ten , Hinata  e Temari camminavano accostate all’unico animale presente nella spedizione .
L’unico mezzo di trasporto sul quale sostava Ino con Sakura addormentata , bardata in un lungo mantello scarlatto  tra le braccia della ninja .
Mai i suoi occhi cerulei avevano abbandonato la sinuosa figura della ninja , né quando erano partiti , né quando ,  alle porte del paese da lui governato ,  l’aveva vista accasciarsi contro Temari .
Né da quando era stata issata dalla sorella su quel cammello , affidata alle cure della ninja bionda di Konoha .
Ed ora , con il cuore in pena per il risveglio non ancora avvenuto della ragazza , vedeva la notte calare sulle dune di sabbia , quasi a velare , a celare , la sua unica e più grande debolezza .
Lei .  

§



Gettò  , annoiato ,  un pezzo di legno nel piccolo focolare appiccato da Naruto , sedutogli accanto con uno sguardo perso , lontano , mentre attorno a loro il sommesso vociare delle ragazze faceva loro compagnia  .
Si infranse violentemente il gelido vento contro la sua schiena possente , scuotendo la sua fulva chioma con sorprendente ferocia .
- Gaara
Rialzò il viso pallido quando sentì la voce di sua sorella richiamare la sua attenzione , assottigliando gli occhi chiari quando vide ancora addormentata tra le braccia della ninja  Sakura .
-  La porto   in una piccola oasi qui  vicino .
 Vi raccomando  di stare attenti , non abbassate la guardia  .
Le altre resteranno qui con voi , tornerò tra qualche ora  , perciò non preoccuparti .
Annuì distrattamente , troppo preso dal contemplare il viso dormiente della incantatrice , una smorfia di dolore a sconvolgere  la squisita perfezione dei lineamenti .
 Con un sibilo sinistro Temari scomparve dalla sua vista , assieme a colei che soffriva a causa di quella sabbia per lei divenuta fatale nemica , la sabbia della quale il suo amore di sempre era il padrone .



§




Scorreva dolcemente l’acqua sul suo corpo , rinvigorendo le sue membra stremate dalla continua tortura di stare a contatto con tutta  quella sabbia .
- Come ti senti ?
 Riaprì lentamente gli occhi verdi  , sorridendo dolcemente quando vide Temari , seduta su una piccola roccia sporgente  , scrutarla con uno sguardo preoccupato e ansioso , facendola sentire per un solo istante , serena .
- Puoi anche andare ora , penso che stasera resterò a dormire qui , altrimenti domani mattina non avrò le forze per continuare il viaggio .
Nel non ricevere una risposta tornò a pregarla . 
- Per favore Temari  ,  se avrò bisogno di aiuto ti chiamerò ,  va bene ?
A conferma delle sue parole sfiorò il  collare verde  che le ornava il collo  , vedendo il suo gemello sul collo  della ninja bionda vibrare in risposta .
- Come vuoi , ma se succede qualcosa , qualunque cosa ,  avvisami .
-  Va bene
La salutò con un  debole cenno del capo , appoggiandosi stancamente sulla parete rocciosa di quella piccola cascata che poco prima aveva scovato nella piccola oasi .
Sei debole .
Digrignò i denti , strattonando con rabbia alcune ciocche rosa che le si erano incollate al corpo completamente immerso sotto il gelido getto d’acqua della cascata , nella vana speranza di avere un po’ di pace , pace che non le fu concessa .
Ti stai autodistruggendo piccola incantatrice .
- Sta zitto !
Si abbraccio con rabbia le spalle , serrando gli occhi con forza quando riudì nuovamente la voce di quell’essere che per anni aveva nascosto dentro di lei .
Morirai .
Con una lentezza esasperante  percorse con la mano la leggera tunica bianca che indossava , fermandosi all’altezza del petto  , proprio dove  , sotto l’impalpabile tessuto ,  ardeva senza freno il simbolo maledetto sottratto al suo amore .
Morirai da sola , odiata da tutti , odiata da lui quando verrà a sapere del tuo segreto , di me .
Crollò in ginocchio , le gambe divenute molli sotto quelle parole mai così veritiere  , portatrici di sventura .
Ti odierà , se non ti odia già per averlo abbandonato .
- Io non ho abbandonato nessuno …io non posso essere amata ,  è questo il mio problema
Rise di se stessa , di quella ragazza costretta a crescere troppo in fretta , quella ragazza alla quale era stato insegnato troppo presto che l’amore non portava altro dolore .
Nessuno l’avrebbe mai amata per quello che era , di questo ne era sicura , era destinata a restare sola .
Nascose il viso tra le mani unite a coppa , raccogliendo tra i suoi palmi le lacrime che silenziosamente versava , le lacrime che ora , da sola come sempre  , poteva versare senza essere giudicata  .
Sempre orgogliosa , anche a un passo dalla disfatta .
Temi ciò che gli  altri penseranno di te quando verranno a sapere di ciò che hai fatto , persino il tuo migliore amico proverà ribrezzo per te .
- Sarò già morta quando verranno a conoscenza di te
- Con chi stai parlando ?
Gelò quando sentì quella fin troppo familiare voce maschile a pochi passi da lei , così come il cuore le salì in gola per l’ansia e il terrore di essersi scoperta .
- Stai bene ?
Evitò volontariamente di non riconoscere il tono preoccupato del Kazekage , cercando di riacquistare l’odio , la rabbia , il rancore che per lui provava .
Diglielo se hai il coraggio .
 - Sto bene , va via
 - Cosa ?
Maledì il demone interiore che si sbeffeggiava silenziosamente di lei , chiamandola vigliacca , mentre cercava in tutti i modi di non perdere il senno .
- Sakura stai…
- Sto bene  , va via ho detto!
Diglielo .
- Cosa stai dicendo ? Non vedi in che stato sei ?
Diglielo .
- Va via , ciò che mi succede non sono affari che ti riguardino 
Diglielo .
-  Sei diventata pazza ? 
Diglielo .
- Ti ho detto di andare via !
Diglielo .
 - IO non vado da nessuna parte 
Vigliacca .
 - Cosa diavolo vuoi ancora da me ?
Con uno scatto serpentino si rimise in piedi, urlandogli contro con tutto il fiato che aveva in corpo , l’acqua della cascata a rigarle assieme alle sue lacrime le candide guancie .
Beccata .
Sgranò gli occhi verdi quando udì la voce del demone , notando come gli occhi cerulei di Gaara si fossero dilatati , e accorgendosi con orrore dove fossero puntanti .
D’istinto si coprì quasi si vergognasse il seno , il simbolo maledetto che aveva sul suo petto  , abbassando addolorata lo sguardo quando lo vide tremare irrefrenabilmente .
 - Che cosa significa quel segno ? Cosa…hai fatto ?
 Si ritrasse al suo sguardo terrorizzato , appoggiandosi alla parete per trovare un qualche sostegno , mentre si accasciava  al suolo con lentezza .
Voglio proprio vedere che cosa farai .
Assottigliò gli occhi smeraldi ,  furiosa ,  quando colse la velata presa in giro del demone , rialzando rabbiosa il capo .
 - I demoni non si possono uccidere Gaara , nessuno può farlo , nemmeno io .
Così ho pensato che l’unico modo per liberatene era …sigillarlo dentro di me .
 Colse lo sgomento , l’orrore lampeggiare negli occhi chiari del ragazzo , ritrovandosi per la seconda volta con il cuore spezzato in due parti .
Ti odia .
Distolse lo sguardo ferito da quello disgustato del giovane , lo sguardo che aveva avuto il potere , ancora una volta  .di mandarla in frantumi .
- Ora che cosa vuoi ? Che ti chieda scusa per non avertelo detto ? Vattene , sia tu che gli altri  , e fatemi andare a morire in pace , almeno questo me lo devi !
Lentamente discese dalla piccola altura , appoggiandosi traballante ad una piccola roccia , gli occhi incantatori spenti , completamenti distrutti .
Ora posso morire senza rimorsi .
Mentre silenziosa tentava di allontanarsi da lui sentiva quello sguardo puntato insistentemente sulla sua schiena , così doloroso da trapassarla da parte a parte .
Scivolò maldestramente sul terreno viscido , ritrovandosi seduta in una piccola pozza d’acqua limpida , fradicia , sola .
Uccidimi ora ti prego .
E li rimase , immobile, stanca oramai anche solo di respirare , sfiancata da quel destino che ora le sembrava così lontano , così irraggiungibile da gettarla nella disperazione .
Ora non poteva neanche morire senza soffrire come un cane .
Tremò quando vide nello specchio d’acqua la fulva chioma del ragazzo arrivatole silenziosamente davanti .
 - Se vuoi dirmi che mi odi fallo  , ma per favore fallo in fretta  - sussurrò con il magone  quella frase , giocherellando distrattamente con una ciocca dei suoi lunghi capelli nell’attesa della disfatta finale , disfatta che non arrivò .
 - Sei una stupida !
 Spalancati  , i suoi occhi velati di lacrime fissavano il vuoto , sgomenti scrutavano allibiti ciò che la circondava , colui  che ora la stringeva con rabbia  .
La stava …abbracciando .
Abbassò addolorata lo sguardo ferito , costringendo le sue braccia a rimanere immobili lungo i suoi fianchi , a non ricambiare quella stretta che sembrava volerla plasmare contro quel petto palpitante .
 - Cosa vuoi da me ?Non ti è bastato farmi a pezzi ? Eh Gaara ?
 Sentì le braccia del giovane avvolgere con maggior forza la sua esile vita, così forte da toglierle il respiro .
- Tutto quello che volevo era  che almeno tu mi volessi bene , non pretendevo certo che tu ricambiassi i miei sentimenti , era troppo per me aspirare a questo , ma almeno speravo tenessi a me per quella che sono  ,  non per ciò che posso fare …
Senza freni oramai ,  le sue labbra sputarono quasi con rabbia il dolore , il rancore ,l’odio per se stessa che lentamente l’aveva consumata , fino a renderla simile a un fantoccio .
 - Volevo solo essere amata . Era…chiedere troppo ? 
Sorrise silenziosamente , percependo i muscoli delle braccia di Gaara  fremere sotto le sue parole , mentre muta sentiva il cuore del Kazekage battere ad un ritmo incalzante in sincrono con il suo , singhiozzante .
Forse …aveva chiesto veramente troppo .
- Vuoi morire in pace ? è questo che hai detto ?
Stremata si lasciò andare tra le braccia del giovane , poggiando stancamente la guancia contro la sua spalla , troppo fragile ora per rimettersi in piedi .
 - è l’unica cosa che posso avere ora, solo questo
Non coinvolge nessuno tranne me , è una mia scelta , scelta che ho deciso di prendere da tempo ormai .
Sospirò pesantemente , chiudendo gli occhi quando lo sentì scostarsi da lei .
Ti disprezza .
Tenne ostinatamente gli occhi chiusi , beandosi di quella pace , del buio che per anni aveva popolato i suoi giorni e le sue notti  , il buio che l’aveva fatto compagnia .
Forse ,  si disse, era arrivato il momento di porre la parola fine a quel gioco che faceva male ad entrambi , o almeno a lei .
 - Torna a casa , porta tutti con te , e tornate a vivere le vostre vite , voi che almeno ne avete ancora una .
Fin dall’inizio sapevo che questo per me sarebbe stato un viaggio senza ritorno , e lo penso tutt’ora .
 Ti chiedo solo di accettare la mia scelta Gaara, vi dimenticherete tutti di me quando sarò morta .
 - Credi davvero che io mi possa dimenticare di te ?
 Se tu morirai ti seguirò anche dove non posso raggiungerti da vivo .
Aggrottò confusa le sopracciglia , respirando lentamente, pacata per la prima volta .
Cosa voleva dire?
- Ho mentito , ho mentito quella volta ,  come ho mentito a me stesso credendo di non amarti   , per anni  , ma io ti amo Sakura …ho mentito per proteggerti , per farti fuggire dal dolore che rischiavi di provare al mio fianco .
 Non ho mai smesso di amarti , come mai lo farò .
Dischiuse le palpebre , ritrovando davanti al suo sguardo smeraldo il viso del ragazzo della sabbia che da ragazzina aveva tentato di aiutare , colui che l’aveva incuriosita , e che alla fine l’aveva fatta innamorare .
È una bugia , lui lo dice solo perché si sente con le spalle al muro .
Metabolizzò a fatica la frase del demone , accarezzando dolcemente quel simbolo che  a sua volta il suo amore infantile aveva sulla fronte , forse l’unica cosa che li univa .
 - Tu mi ami ?
 - Si
 Goffamente gli prese il viso pallido tra le mani , sorridendo ingenuamente a quelle parole che chissà perché la facevano sentire meno sola , che fossero vere o false ora non le importava , non aveva la forza per respingerlo .
 - Credimi  , ti prego .
Debole sia nella mente che nel corpo chiuse gli occhi quando sentì le labbra del ragazzo accostarsi titubanti alle sue , sfiorandole appena , quasi avesse paura .
Lo spinse a terra , nell’acqua gelida della pozza , salendo a cavalcioni  su di lui quando sentì l’impellente bisogno di sentirlo dentro di lei .
Lasciò che le grandi mani del giovane percorressero con bramosia il suo corpo bagnato , sfilandole dolcemente la sottile veste che presto fu solo un ricordo .
 - Ti amo Sakura , ti amo più della mia stessa vita , perdonami per essere stato così stupido
Gemette in risposta quando rivoltò le posizioni , premendosi con desiderio contro il suo corpo nudo  .  
Gli sfilò con urgenza l’ingombrante veste che indossava , annaspando in cerca d’aria quando ritrovò a stretto contatto con la pelle gelida di quel corpo che da bambina non aveva osato immaginare in quella situazione .
Rossa in volto si nascose contro il sue petto , spingendolo verso di sé con le lunghe gambe avvolte attorno alla sua vita .
Perché tutto quello le sembrava così giusto ?
 Perché ?
 Possibile che fosse tutta una bugia ?
Non riuscì a darsi una risposta quando lo sentì piegarsi su di lei , divaricandole le gambe che docilmente cedettero al suo passaggio .
E un singulto di dolore lasciò le sue labbra premute contro la spalla del ragazzo , così come udì il gemito di piacere di Gaara infrangersi come un onda contro il suo orecchio quando lo sentì penetrarla lentamente , quasi temesse di farle male .
- Ti amo
Inconsciamente pronunciò quelle due parole che per anni aveva tentato di celare con l’odio e il rancore , quelle parole che sembrarono ridar vita al ragazzo che ora si muoveva con più intraprendenza dentro di lei .
 Gli circondò il collo con le esili braccia quando sentì le mani di lui premerla con urgenza contro di lui , incatenandola maggiormente contro quel corpo sudato che velocemente usciva ed entrava dentro di lei .
Respirò affannosamente , reggendosi a quelle spalle che sembravano volersi caricare di tutto il suo dolore , il dolore che ora era divenuto meno acuto , meno pressante ,come la voce del demone oramai inesistente .
E le spinte si fecero più profonde , lente , dolorosamente piacevoli , così come i baci voraci con i quali le divorava le labbra gonfie .
E a sua volta si spinse contro di lui , inarcando la schiena per sentirlo pulsare vivo dentro di lei , beandosi delle urla , degli ansiti , dei gemiti di piacere che sempre più acuti sentiva perforarle piacevolmente il fine udito .
Un urlo lasciò le sue labbra , assieme a quelle del ragazzo quando  , stremati ,  si accasciarono su quella pozza d’acqua così soffice , mentre i suoi occhi , appannati dal piacere e dal desiderio , coglievano una chiazza  rossastra comparire accanto ai loro corpi ansanti  , la prova del suo amore per lui .
E la notte calò su di loro , sui suoi occhi che si chiusero sotto la pressione di quelle labbra che ora sembravano voler rimarginare tutte le sue ferite , ferite che sentiva pulsare ferocemente non appena l’incoscienza delle sue azioni  lasciò spazio alla consapevolezza di ciò che aveva fatto , alla sua incauta scelta di divenire sua , all’ennesima debolezza che si era concessa …


CONTINUA…


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Capitolo 9
*** Occhi che incantano un cuore di demone ***


- Gaara !
  Gaara ! Svegliati !
Udiva nel suo dolce dormiveglia una voce femminile richiamarlo pacatamente , una voce femminile che però non somigliava minimante a quella di Sakura .
Storse in una smorfia contrariata le labbra sottili nel sonno , tastando il terreno accanto a lui , nella speranza di sentire quel corpo caldo che per tutta la notte aveva fatto suo , dischiudendo preoccupato le palpebre quando sentì solo il gelo attorno a lui .
- Gaara ,  dobbiamo ripartire , gli altri sono già avanti . Svegliati
Scattò a sedere quando riconobbe la voce di Temari , ma non fu il sapere chi fosse stato a svegliarlo a farlo saltare come una molla , bensì le parole della ragazza .
Sono già avanti , Sakura era andata avanti senza di lui .
Ferito nell’orgoglio e nello spirito si rimise in piedi , constatando amaro che era disteso sulla soffice sabbia , vestito , con un mantello sopra le spalle .
Che fosse stato solo un sogno ?
Curioso accostò un lembo del mantello al naso , socchiudendo dolcemente gli occhi cerulei quando riconobbe il profumo della incantatrice .
Forse non era troppo tardi per rimediare ai suoi errori , poteva , doveva tentare di riprenderla con sé .
 - Gaara ti senti bene ?
 -  Si Temari ,da quanto tempo sono partiti ?
 - Un paio di ore direi , penso siano riusciti già a superare il deserto ,  per fortuna  .
Colse il sollievo nella voce della sorella , così come la mancanza di quell’ombra scura negli occhi chiari della ragazza , quella che aveva avuto durante tutto il viaggio .
Stese le gambe indolenzite , spolverandosi la veste bianca ricoperta di piccoli granelli di sabbia , la sabbia che prese tra le mani con attenzione , constatandone  la morbidezza e il calore infuocato .
Penso siano riusciti già a superare il deserto  , per fortuna  .
Aggrottò le sopracciglia nel tentativo di ricordare quando l’incantatrice avesse  cominciato ad avere i primi cedimenti, ricordando perfettamente lo svenimento che l’aveva colta non appena erano entrati nel suo regno .
Non appena erano venuti a contatto con la sabbia .
Possibile che…
Scosse la testa confuso , soppesando attentamente quella possibilità ora non più così impossibile alla luce di quella sua nuova scoperta .
E se veramente fosse stato come lui pensava …ciò avrebbe spiegato il perché di quei malori improvvisi .
Silenzioso fissò la sorella che frettolosamente distolse lo sguardo , incamminandosi velocemente al di fuori dell’oasi .
 - Riuscirò a strappartelo di bocca Temari ,  che tu lo voglia o no .
 
 



§



 
 
Muto camminava accanto alla sorella ,  su un sottile strato di vegetazione che a poco a poco cominciava a delinearsi davanti a loro , segno dell’ormai fine del suo regno .
Sorrise compiaciuto quando si accorse del cedimento della ragazza ai suoi sguardi impenetrabili e gelidi , gli sguardi che notava la mettevano in soggezione e a disagio .
- Allora Temari ?
-  Sii ?
Si impose di non ridere quando la vide accelerare il passo , fissando un punto imprecisato davanti a loro  .
Tutto  , tranne lui .
 - Cosa ha avuto Sakura durante il viaggio ?A cosa erano dovuti i suoi malori ?
 Colse l’irrigidimento delle spalle della ragazza  , sogghignando apertamente non appena la vide tentennare alle sue parole .
-  Bè…
Sospirò pesantemente , poggiando una mano sulla bionda chioma della sorella in una lieve carezza , vedendola tremare e mordersi il labbro inferiore con rabbia .
- So cosa ha fatto Sakura , l’ho scoperto ieri sera…vorrei sapere solo se i suoi malori sono dovuti alla sabbia.
 Vide la sorella sbarrare terrorizzata gli occhi chiari , per poi rallentare fino accostarsi a lui , lo sguardo perso in chissà quali ricordi .
 - Non so molto a dir la verità .
 Quando siamo partite alla sua ricerca eravamo venute a conoscenza di alcune dicerie su una ragazza dai capelli rosa in cerca del covo dell’organizzazione alba .
 Abbiamo vagato a lungo finchè un giorno è stata lei stessa  a contattarci , dicendoci di non immischiarci e di tornare a casa .
Naturalmente non abbiamo ceduto alle sue minacce e abbiamo cominciato a seguirla , finchè non si è rassegnata  , portandoci volontariamente con sé .
Da quel giorno ha cominciato a raccontarci qualcosa di lei , con cautela , quasi avesse paura di scoprirsi , ed una sera disse una frase che non dimenticherò mai .
Si fermò insieme alla sorella , notandone lo sguardo lucido posarsi amaro sul suo viso gelido .
- “Non posso essere amata a causa  della mia natura , tutto di me attrae la gente che mi circonda .  
Sono destinata a rimanere sola , essere l’incantatrice non porta solo l’invincibilità , ma solitudine e dolore , e questo oramai l’ho capito e accettato da tempo oramai .”      
Distolse lo sguardo , stringendo le mani in pugni quando comprese il perché di quelle parole , la causa di quella sofferenza che per tutta la notte aveva visto offuscare lo sguardo incantatore della ninja dai capelli rosa .
Non posso essere amata .
Alterato da quei pensieri per  nulla utili al suo orgoglio ferito chinò il capo , incrociando furioso le braccia muscolose quando il senso di colpa fino a poco fa soppiantato dalla preoccupazione tornò a galla , più opprimente di prima .
Era stato uno stupido per tutto quel tempo  .
Sarebbe  dovuto correre a cercala anziché farsi logorare dai dubbi e dalle angosciose supposizioni che nel cuore della notte tesseva .
Aggrottò contrariato le sopracciglia quando non sentì alcun rimprovero , alcunché da sua sorella , immobile , quasi rigida al suo fianco .
- Temari cosa…
-  Sakura!
 Rizzò la schiena di scatto quando la vide correre come una scheggia verso un immensa montagna che sembrava …muoversi .
Allibito vide l’incantatrice cavalcare con maestria l’immensa onda di terra che sembrava volersi abbattere contro le  due figure che danzanti venivano rincorse da un Naruto  furioso .
A sua volta richiamò al  suo fianco la sabbia , plasmandola in affilati  artigli che diresse minaccioso contro i loro nemici , dimenticandosi sfortunatamente dell’effetto che quella polvere ambrata aveva sulla sua amata .
 E troppo tardi ritirò sconvolto la sabbia .
Troppo tardi i suoi occhi si sbarrarono per l’orrore quando vide la giovane ninja dai capelli rosa irrigidirsi improvvisamente  e lasciarsi scivolare indietro , priva di sensi   .
- No .
Terrorizzato elevò una tempesta di sabbia attorno a sé , gettandosi in avanti per afferrare il corpo esile della ninja che rischiava di essere sommersa dalla terra che sembrava volerla agguantare , il cuore di ghiaccio pietrificato dal dolore .
Sakura .
Preso com’era dal disperato tentativo di afferrarla priva che si ferisse , distratto da quella sofferenza che a stento riusciva a frenare , vulnerabile e non più attento a ciò che lo circondava non si accorse del sinistro luccichio che velocemente si dirigeva verso di lui .
 -  Gaara !
L’urlo di Temari gli giunse distante , così come le voci femminili che in gemiti soffocati lo attorniavano come una nube di sofferenza , ma le sue labbra si distesero ugualmente in un sorriso sereno , nonostante lo shuriken imbevuto di un liquido verdastro  piantato nel ventre .
 - Ti ho presa .
Un rivolo di sangue discese dalle sue labbra dischiuse quando si rivolse a colei che svenuta sostava tra le sue braccia ,  gli occhi cerulei socchiusi per il dolore che sapeva lo avrebbe presto colto con sorprendente ferocia non appena fosse crollato al suolo .
 - Gaara
Rialzò stancamente il viso tremendamente pallido , l’ombra di un sorriso sulle labbra che divenivano lentamente violacee , le iridi gelide puntate sul vecchio amico biondo che sgomento lo fissava terrorizzato .
 - L’ho ripresa  .
Si perse nel vento il suo sussurro , così come la sabbia si disperse nell’aria  , assieme al suo padrone che ferito a morte si accasciava sull’erboso campo con l’amata incantatrice tra le braccia , la bocca distorta da un sorriso felice e sofferente  .  
 



§







Smarrita , intimidita dalle voci incrinate dal pianto che sentiva risuonare intorno a sé fissava vacua il buio di cui era vittima , immobile , persa in tutte quelle tenebre ora così…terrificanti .
- Cosa diavolo gli avete fatto ? Rispondi lurido bastardo ?
Allungò alla cieca una mano davanti al volto , sperando di avere un contatto con qualcosa che le facesse riprendere coscienza di se stessa e della realtà .
Sorrise , confortata dal sentire  la sua mano stretta debolmente  da una bollente , grande , affettuosa , e terribilmente familiare .
- Naruto .
Dischiuse dolcemente le palpebre , aspettandosi di vedere davanti ai suoi occhi il sorriso bonario dell’Hokaghe , ma sconvolta ciò che le si presentò davanti fu invece l’espressione distrutta di un uomo logorato dal dolore .
 Spaventata dalla mancanza di quell’ormai abituale sorriso che fin dall’infanzia occupava il viso del giovane scattò a sedere , gli occhi liberi dalla maschera puntati confusi negli occhi azzurri del suo migliore amico .
- Cosa c’è ?  Che è successo ?
Scosse con forza il compagno per le spalle , sbiancando di colpo quando lo vide chinare sofferente il capo .
Naruto non aveva mai abbassato la testa, solo quando Sasuke era…
 - Dov’è lui ? Cosa gli è successo ?
Stizzita scostò rabbiosa il ragazzo , tentando di vedere oltre le lacrime il viso di colui che in silenzio l’aveva amata .
Colui che in un solo dannato giorno aveva sbilanciato le sue scelte e la sua vita .
A carponi tastò disperata il terreno erboso , sentendo davanti a sé la voce alterata di Temari , quasi stesse soffrendo le pene dell’inferno dato il  tono incerto e tremante con il  quale la sentiva urlare .
 - Dov’è Gaara ?
- Allora ti sei svegliata ?
 Registrò pochi attimi dopo quella voce maschile indubbiamente sconosciuta , così come rialzò  smarrita il viso rigato di lacrime quando udì una leggera risata provenire da sopra la sua testa .
 - Il tuo caro Kazekaghe sta morendo piccola incantatrice , lo abbiamo avvelenato come il nostro padrone ci aveva chiesto  .
 Questa volta la sua mente non tardò ad assorbire quelle parole che sembravano intrise di acido , l’acido che cominciò a riversarsi nelle sue vene , distruggendo ogni cosa trovasse sul suo cammino .
Persino il suo cuore sbriciolato .
 - Cosa hai …
- Sta morendo , puoi vedere tu stessa .
Come un automa seguì il dito dell’uomo che sotto i pugni e i calci di Temari indicava una possente figura distesa sul prato , familiare .
- No !…non è vero…lui
Con un movimento serpentino si rimise in piedi , zoppicando verso il corpo disteso che diveniva con sua grande disperazione così simile a …Gaara .
Inciampò in una piccola pietra , rotolando accanto al corpo di colui che singhiozzante vedeva dormire beatamente , un sorriso sereno sul bel volto .
-  No…dovevo essere io quella che  non avrebbe più fatto ritorno…non tu …perché ?
Strinse con rabbia le vesti del Kazekaghe tra le dita affusolate , affondando piangente il viso nell’incavo del suo collo , i singhiozzi sempre più violenti a scuoterle il petto .
Non poteva morire , non lui .
 - Tu avevi una vita davanti …perché ? Non puoi abbandonarmi così un'altra volta …non dopo quello che mi hai detto !
 Tirò piccoli pugni sul petto seppur palpitante del giovane , sentendo come il suo respiro divenisse ogni secondo più lontano , quasi inesistente .
Non puoi lasciarmi di nuovo sola .
Abbracciò con rabbia il corpo di Gaara , premendolo con rabbia contro di sé , gli occhi colmi di lacrime puntati su quel viso che anni addietro la catturò con la sua freddezza  , con la solitudine e il dolore che vide trasparire da quei lineamenti così perfetti , l’unica che fu in grado di vederlo per quello che era , un bambino , un uomo terribilmente solo .
Colui che più amava a quel mondo .
 - Se vuoi posso suggerirti un modo  per salvarlo …ma ad una condizione .
Il respiro le si mozzò nel petto , così come la pelle pallida delle gote riprese colore , guidata ora dalla cieca furia e dal dolore .
 - Cosa vuoi ?
Immobile , con il corpo oramai in fin di vita dell’amato tra le braccia , la schiena rigida che l’uomo ferito guardava scossa da lievi tremiti  , attese una risposta a quella sua domanda .
 - Il nostro padrone possiede l’unico antidoto , se vuoi puoi andare a recuperarlo , ma il prezzo da pagare sarà alto .
Le parole dell’uomo furono smorzate dal sottile strato di ghiaccio che si conficcò nel suo petto , togliendogli la vita .
 -  Sakura ,  non vorrai…
Furiosi ,  i suoi occhi verdi  si puntarono sull’orizzonte  , mentre linee argentee occupavano le tempie della ninja scossa da tremiti .
I pugni chiusi .
La schiena rigida .
I lineamenti stravolti dalla rabbia .
E senza dar peso alle urla disperate del suo amico d’infanzia , non curandosi dei richiami accorati delle ninja immobili dietro le sue spalle cominciò a correre fulminea , ergendosi maestosa su un immenso muro di terra che smosse con lei sopra , lo sguardo smeraldo vuoto , carico di un sentimento che sapeva l’avrebbe finalmente condotta a quel destino che oramai aveva accettato .
Vendetta e la tanto agognata morte .






§



 
 
 
Scivolò leggiadra all’interno dell’immensa sala spoglia , scavalcando indifferente i  corpi privi di vita di coloro che stoltamente avevano tentato di fermarla .
Poveri sciocchi .
- Ti avevo detto di non seguirmi .
Udì i timidi passi dietro la sua schiena interrompersi , così come non dovette voltarsi per capire chi fosse colei che incurante del pericolo l’aveva seguita senza mai fermarsi , la sottile voce a richiamarla per l’ennesima volta .
 - Dobbiamo tornare indietro Sakura , chiederemo  a Tsunade di preparare un antidoto e…
-  Sarebbe troppo tardi Hinata , non abbiamo molto tempo .
L’unico modo per salvarlo è esaudire le richieste di Sasuke , non posso permettere che il villaggio della sabbia rimanga senza Kazekaghe , la mia vita ormai non ha più molto senso .
-  Sono felice di sentirti parlare in questo modo Sakura  .
Sbriciolò tra le sue mani la colonna a cui era accostata  con un pugno quando sentì quella voce così disgustosa giungere al suo fine udito  .
Rialzò freddamente il viso pallido , puntando i suoi occhi verdi in quelli neri del giovane Uchiha .
Il ragazzo di cui anni orsono si era innamorata , o che almeno pensava di aver amato , ma ora , guardandolo con ostentata superiorità si sentiva patetica .
Come aveva fatto ad amare un mostro del genere ?
Sorrise in risposta all’espressione eternamente neutrale del vecchio amico , compiendo pochi , ma veloci passi che la portarono ad una spanna dal suo volto candido .
 -  è un piacere rivederti Sasuke , saprai sicuramente per cosa sono venuta  , vero ?  
Schiaffeggiò la grande mano ossuta che il ragazzo accostò alla sua guancia , afferrandolo rudemente per la veste , minacciosa .
 -  Certo piccola incantatrice , so esattamente cosa vuoi , ma anche tu saprai cosa io voglio vero ? >
Me .
Storse il naso a quel suo pensiero , a quella parola che gli occhi rossi del giovane sembravano volerle urlare contro .
Vuole noi allora .
Allentò lentamente la presa attorno alla veste , chiudendo gli occhi per raccogliere quel poco di coraggio che ancora le rimaneva , unica cosa di cui era pienamente cosciente .
Docili le linee sulle tempie si ritirarono , così come chinò il capo di fronte al sorriso compiaciuto del giovane , i pugni chiusi  a pugni per trattenere la voglia di fargli del male , per fermare il formicolio delle proprie mani .
 - Brava piccola Sakura  , vedo che hai capito al volo .
 Per quanto tu creda io sia spregevole mantengo sempre la parola data  , perciò darò alla tua amica quello che desideri .
 Nell’istante esatto in cui dischiuse gli occhi per vedere una boccetta trasparente cadere dolcemente tra le mani unite  a coppa di Hinata  , qualcosa le avvolse il collo , i polsi e gli occhi , affogandola nel buio , nelle tenebre .
Mentre l’urlo dell’amica le inondava le orecchie e un dolore atroce la facesse accasciare a terra tra lamenti e urla disumane , tenendo a mente quell’unico pensiero che forse le faceva accettare il suo destino .
Almeno lui avrebbe continuato a vivere .
 






§






 
 
 
Bruciava , ardeva la sua pelle , quasi come se fosse stato cosparso di un acido che lentamente corrodeva le sue membra , penetrava nella sua carne lasciando al suo passaggio solo dolore .
Digrignava i denti con forza , tanto forte da spezzarli quasi , memore di aver provato un altro dolore che ora alleggeriva quella sensazione atroce , ma non del tutto  .
 - Sakura .
Confuso , smarrito , perso dietro il buio delle sue palpebre bisbigliò il nome dell’incantatrice , incupendosi leggermente quando d’improvviso non riuscì più a trovare le labbra per rispondere a quella voce che scoprì non essere  quella della ninja dai capelli rosa .
 Chi era ?
Dov’era Sakura ?
Perché non gli rispondeva lei ?
Furioso tentò di rialzarsi  , ma si ritrovò nuovamente disteso su un soffice terreno sconosciuto , due mani a premere sul suo petto per trattenerlo .
Dov’era Sakura ?
Perché non gli rispondeva ?
Nuovamente tentò , provò a chiamarla , ma  neanche quella volta lei gli rispose , ma questa volta fu una voce maschile a pronunciare parole per lui ora senza senso .
 - Do…dov’è ?  
-  Presto ,  aiutatemi ad alzarlo . Kankuro fa piano !
 Aggrottò le sopracciglia , meravigliandosi di riconoscere la voce di suo fratello e di Temari  sopra di sé , mentre udiva in sottofondo dei suoni metallici , come se qualcuno stesse combattendo .
 - Dobbiamo portarlo via , l’antidoto sta cominciando a fare effetto , ma se Sakura continua così non avremmo scampo , dobbiamo fuggire .
 Sakura ?
Sakura stava combattendo ?
 Con chi ?
Perché ?
Si dimenò in preda alla rabbia quando alle sue domande bisbigliate non gli giunse alcuna risposta , furioso di non capire cosa stesse accadendo , di non avere la voce per urlare contro coloro che non gli davano ascolto , il non sapere perché Sakura stesse combattendo .
-  Hanno ferito Sakura , presto ,  ora dobbiamo scappare prima che riesca a rialzarsi.
Avevano…ferito…Sakura ?
Riaprì di scatto gli occhi azzurri , allontanando con un brusco  gesto del braccio coloro che lo accerchiavano, il respiro irregolare , gli occhi cerulei spiritati , la bocca secca per l’ansia .
Sakura …dov’era …perché…
Si rialzò lentamente in piedi , reggendosi sul sottile strato di sabbia al quale si appoggiò per non cadere , le gambe dannatamente troppo deboli .
Cosa stava succedendo ?
A tentoni riuscì a mettersi in posizione eretta , la vista appannata per il dolore che ancora ora lo rendeva fiacco e vulnerabile .
Cos’era successo ?
 -  Giù !
 Sbarrò gli occhi  , colmi d’orrore  , quando vide un immensa coda infuocata fendere la nube nera che lo avvolgeva , mostrando ai suoi occhi increduli uno spettacolo così dannatamente doloroso .
-  Sakura
Il suo bisbiglio si perse nel vento , così come l’urlo di rabbia della giovane incantatrice attorniata da fiamme ardenti che lei sembrava guidare contro l’immensa volpe a nove code che ,  ruggente  , si scagliava contro colui che dietro alle spalle della ninja dai capelli rosa ghignava .
L’Uchiha   .
Sconvolto vide la ragazza avvolta da bende nere attorno agli occhi , ai polsi e al collo scagliarsi piangente  contro la volpe che la schivò , dirigendo verso l’uchiha gli artigli affilati , artigli che ferirono al fianco la giovane che si frappose tra i due , accasciandosi sotto i ringhi di dolore della volpe, ricoperta di sangue .
Cosa stava succedendo ?
Perché Sakura stava combattendo contro Naruto ?
Pietrificato dall’orrore vide simboli scarlatti comparire per magia sulle bende della giovane che ,  lentamente si rimise in piedi , le braccia circondate da spirali di fuoco che nuovamente tentò di scagliare contro l’Hokaghe trasformatosi in volpe .
 - Gaara ! Gaara !
Sentì la tunica tirare verso il basso quando lontana gli giunse una voce femminile , familiare , disperata .
Come un automa chinò il capo , incrociando gli occhi bianchi della ragazza di Naruto , Hinata ,  ferita sulle gambe e sull’addome .
 - Dobbiamo uccidere Sasuke lui…lui sta controllando Sakura attraverso quelle bende…la sta facendo lottare contro il suo volere …la sta costringendo ad uccidere il suo migliore amico .      
La stava controllando ?
Lentamente  distese la ragazza al suolo , avvolgendola con un sottile strato di sabbia che la difese dai vari shuriken che sembravano danzare nell’aria polverosa , mentre i suoi occhi gelidi si puntavano su colui il quale , illeso , fissava i suoi vecchi  migliori amici battersi con ferocia , entrambi distrutti dalle ferite inferte l’uno all’altro .
Doveva morire .
Contrasse i muscoli facciali , tanto da sentire le ossa scricchiolare sotto lo strato di pelle che gli ricopriva il viso , il corpo tremante sotto quelle parole che lo fecero fremere come una corda di violino , il cuore in subbuglio per le urla di dolore che Sakura intonava con disperazione .
E il simbolo sulla sua fronte cominciò a bruciare , così come richiamò alle sue spalle un immensa cascata di sabbia che minaccioso eresse con una sola mano puntata verso l’alto .
Avrebbe pagato .
Veloci i suoi piedi calpestarono i cadaveri che gli intralciavano il cammino , mentre furioso saltava sulle varie rocce per riuscire a puntare con maggior precisione il giovane Uchiha , inconsapevole della sua venuta e del suo risveglio .
Gli avrebbe strappato a morsi quel ghigno dal viso .
Si lasciò inghiottire dalla sabbia che furiosa cominciò a vorticare attorno ai duellanti , rendendo difficoltosa la vista e la cognizione di chi era loro di fronte , immobili , quieti .
E finalmente avrebbe messo la parola fine a quell’incubo che da anni lo tormentava .
Si piantò  crudele il suo braccio nel petto del giovane Uchiha , gli occhi rossi sbarrati per la sorpresa e per il terrore , il terrore causato dai suoi occhi glaciali , privi di pietà , terrificanti , gli occhi con i quali lo incenerì  .
 -  Muori .
Penetrò con maggior forza il braccio nel corpo del ninja , trapassandolo da parte a parte, mentre oramai privo di vita si accasciava contro di lui , gli occhi nuovamente neri vuoti , terribilmente spenti .
E la sabbia avvolse il campo di battaglia , inghiottendone i combattenti , interrompendo le battaglie , acquietando gli animi distruttori dei presenti , mentre ghignante poneva la parola fine a quella storia che finalmente avrebbe scritto con le sue stesse mani .
 
 






§





 
Qualche mese dopo …






 - Come va questa mattina ?
Sorrise candidamente quando udì alle sue spalle una voce virile dalla sfumatura gelida e passionale , la voce di colui che con un braccio la fece voltare .
 -  Bene direi , non riesco ancora a vedere ,  però è solo questione di giorni
Sfiorò con le lunghe dita affusolate il viso di Gaara ,  con dolcezza , soffermandosi sulle labbra sottili piegate in un sorriso .
Finalmente felice .
- Sakura
Rise silenziosamente del tremolio delle braccia che ,  insistenti ,  la schiacciarono contro il corpo possente del Kazekaghe  , non appena udirono la voce squillante di Rock Lee risuonare per la sontuosa stanza .
 - So  di averti fatto una promessa , ma non ho intenzione di tollerare il corteggiamento sfacciato di quel moscerino nei tuoi confronti .
  - Hai promesso  , ricordalo !
- Ti ho promesso di non ucciderlo , non di non torturarlo  
 Sospirò sconfortata quando udì l’urlo del giovane ninja , perso chissà dove nei lunghi corridoi della loro dimora , vittima della sabbia che sapeva lei stessa tentava di strangolarlo .
 -  Ti amo
- Ti amo anche io Gaara .
Si  alzò sulle punte , baciando dolcemente il simbolo maledetto del Kazekaghe , riuscendo ad immaginarlo nell’atto di chiudere gli occhi azzurri al suo gesto , mentre protettivo il ragazzo la rinchiudeva in un abbraccio dal quale non sarebbe più voluta scappare .
Per l’eternità .  
 
 
 
 
The end
 
 
 
 
Ed eccoci alla fine .
La fine di una  storia è sempre un po’ triste perché , per quanto sia una frase sdolcinata la mia , ho sognato ogni parola di ogni cosa che scrivo , perché è una piccola parte di me , un piccolo angolo di tranquillità .
Ringrazio tutti di cuore .
Per avermi seguito .
Per avermi consigliato e commentato .
E anche solo per aver letto .
Un grazio di cuore .
Alla prossima avventura , un saluto affettuoso e sincero , gold eyes   

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