Occhi che incantano un cuore di demone di Hagne (/viewuser.php?uid=33495)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Perchè? ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni pericolose ***
Capitolo 3: *** Mani unite nel sonno di un demone ***
Capitolo 4: *** Vattene - ma io non voglio - ***
Capitolo 5: *** Un sogno ad occhi aperti ***
Capitolo 6: *** Esilio ***
Capitolo 7: *** Un fiore di ciliegio sulla mia tomba ***
Capitolo 8: *** Non posso essere amata per la mia natura ....o forse si ? ***
Capitolo 9: *** Occhi che incantano un cuore di demone ***
Capitolo 1 *** 1- Perchè? ***
capitolo 1 (Naruto)
Un'altra
esplosione, forse più forte delle precedenti, fece
traballare pericolosamente gli edifici circostanti, distrutti in parte
dai combattimenti che si stavano susseguendo senza sosta nella
cittadina.
Il cielo
azzurro e limpido, calmo come le acque di un lago, tradiva l'orrore e
la distruzione della quale Konoha era divenuta vittima, messa sotto
assedio dai ninja di Orochimaru.
In mezzo a tutta
quella confusione, attraverso l’immenso polverone che si era
alzato rendendo l’aria irrespirabile, due occhi di
giada si guardavano intorno circospetti, cercando di captare il
pericolo.
La ninja camminava con
calcolata lentezza, tenendo stretta a sé
una ragazza dai capelli biondi che, priva di coscienza, giaceva sulla
sua spalla.
Un fischio e la
ragazza fece appena in tempo ad abbassarsi,
schivando così uno shuriken che si
piantò nel muro mentre piccole e sottili
ciocche rosa cadevano al suolo.
Sakura Haruno si
voltò di scatto, stringendo gli occhi verdi per
cercare tra la nebbia chi le aveva scagliato
quell’arma contundente.
Tese meglio
l’udito per ascoltare eventuali mosse del nemico, e quando
percepì un movimento sospetto alla sua
destra mosse velocemente le mani,
bisbigliando qualcosa che l’ombra non riuscì a
sentire e che lo fece cadere disteso per terra.
Sakura, cercando di
non far cadere l’amica si
avvicinò alla figura per terra, aguzzando la vista nel
tentativo di riconoscere il suo aggressore, e quando vide la nebbia
diradarsi trattenne il fiato nel vedere un giovane
ragazzo di circa tredici anni alzarsi in piedi con un movimento agile,
muovendo i corti capelli neri e alzando così il
capo verso di lei.
Il cuore della ragazza
gelò come il suo animo quando vide un ghigno perverso
curvare le labbra del suo compagno di squadra.
Sasuke Uchiha sorrise
malignamente alla ragazza dai capelli rosa, giocando pigramente con uno
shuriken.
- Bel colpo Sakura, ma
puoi fare di meglio.
La ninja
rabbrividì alla voce pungente del ragazzo.
Cosa stava facendo
Sasuke, il suo
Sasuke?
Perché
l’aveva attaccata?
Fece un passo
avanti, cercando nella sua mente una giustificazione al gesto
del compagno che purtroppo, per quanto vi tentò,
non riuscì a trovare.
Forse, si
disse, aveva sbagliato bersaglio.
Sì, doveva essere
così per forza, non poteva credere a nessun altra
spiegazione possibile.
- Sasuke
perché sei qui? Il maestro ti ha detto di non uscire dal tuo
nascondiglio, perché sei venuto?
La voce accorata della ragazza sembrò far ridere il
giovane che, continuando a ghignare mellifluamente,
portò lo sguardo su Ino ancora svenuta.
- Non sono
un coniglio, non scappo mai, e poi lui mi ha chiamato.
Sakura vide
gli occhi color petrolio del ragazzo farsi vuoti, bui come la notte,
privi di qualsiasi sentimento a parte quella luce oscura che brillava
minacciosa.
Sentì le
gambe molli quando, abbassando lo sguardo, notò le mani del
ragazzo macchiate di sangue, e capì che ciò che
aveva visto nei suoi occhi era vendetta, follia, e voglia di uccidere.
Tremante e
sconcertata dall’aspetto inquieto del ragazzo e dal suo
radicale cambiamento cercò di trovare un'altra scusante.
Scappa,
o ti ucciderà!
La vocina insistente
della sua coscienza la pregò di allontanarsi da
lui, perché quello non era più il suo Sasuke, ma
solo una macchina per uccidere.
Non fece in tempo
però a muovere un muscolo che il ragazzo le
scagliò improvvisamente un altro shuriken, e per
schivarlo, Sakura fece cadere Ino per terra mentre
lei traballava su se stessa sentendo il cuore fremere.
Guardò
negli occhi il compagno, completamente terrorizzata.
Che cosa gli era
successo?
Doveva saperlo, doveva
trovare una spiegazione e così, facendosi
forza, diede voce ai suoi pensieri.
- Cosa ti
è successo? Tu non sei il vero Sasuke! Non puoi esserlo!
Gli occhi
neri del ragazzo brillarono di follia mentre incrociava le
braccia, ghignando.
- Ho aperto gli occhi
stupida ragazzina, ora io
sono il braccio destro di Orochimaru, e distruggerò il
villaggio della foglia.
Sakura
sentì il suo cuore sgretolarsi
definitivamente mentre il tintinnio delle sue lacrime veniva
zittito dalle urla disperate di alcuni ninja.
No, non poteva
essere vero.
I lunghi capelli
le coprirono il volto, lasciando scoperti
solo gli occhi lucidi dai quali uscivano irrefrenabili calde
lacrime.
Sentì i
pezzi del suo cuore staccarsi uno ad uno, lentamente,
rendendo il dolore talmente forte da farle dimenticare che intorno a
sé era in atto la lotta contro quel serpente di Orochimaru e
i suoi seguaci, ma sapere che il suo Sasuke era diventato uno di loro,
venuto lì non per aiutare i suoi amici ma per distruggere il
suo stesso villaggio le aveva tolto tutte le forze.
Il ragazzo smise di
ghignare nello scorgere le lacrime della ragazza, arricciando la
bocca come disgustato da quella visione.
- Sei una
sciocca bambina Sakura, non fai altro che piangere. Sei debole, ecco
perché nelle missioni sei tu quella che i nemici attaccano
per primi, perché tu
sei l’anello debole . Sei solo un' insulsa ragazzina
che non fa altro che piagnucolare, anche quando il suo villaggio sta
per essere raso al suolo.
Le parole di Sasuke
colpirono come uno schiaffo Sakura, risvegliandola dallo shock
nel quale era caduta.
Qualcosa dentro di lei cominciò a bruciare per le parole
crudeli del compagno.
Non era debole, lei
non era assolutamente debole.
Strinse i pugni
così forte da conficcare le unghie nella carne, facendo
zampillare qualche goccia di sangue mentre le
lacrime ormai senza alcun controllo cadevano come un
fiume in piena dalla sue gote.
Il ragazzo prese un
altro shuriken tra le mani, fissandola maligno.
- Visto che ti piace
tanto piangere ti darò qualcosa di più sensato
per cui versare le tue lacrime.
Così, con
uno scatto fulmineo, il ninja lanciò la lama contro la
povera Ino ancora svenuta, senza lasciare
il tempo a Sakura di poter contrattaccare e costringendola,
per proteggere l’amica, a coprirla con il proprio
corpo.
Chiuse gli occhi con rabbia, abbracciando stretta la bionda,
pronta a sentire l’arma piantarsi nella sua carne, ma non
accadde nulla.
Aprì gli
occhi lucidi, confusa, e nel vontarsi vide una schiena
familiare stagliarsi tra lei e il compagno.
- Provaci di
nuovo e sei morto Sasuke.
- Naruto.
Il bisbiglio della ragazza arrivò flebile e
triste alle orecchie del ninja che, voltandosi,
squadrò l’amica in preda alla preoccupazione.
E quando vide gli occhi verdi gonfi a causa delle
lacrime sentì la rabbia montargli dentro.
Si voltò
furioso verso il suo compagno, stringendo tra le mani lo
shuriken che il ragazzo poco prima aveva lanciato contro le due ragazze
a terra.
-
Sei un vigliacco Sasuke! Combatti con me se ne hai il coraggio.
L'Uchiha
assottigliò lo sguardo, minaccioso e irritato.
- Facciamo i
cavalieri Naruto? Se hai tutta questa voglia di morire, ti
accontenterò subito - e con queste parole congiunse
le mani mentre il segno maledetto sul suo collo cominciava ad
espandersi in tutto il suo corpo e, nello stesso momento, il
demone della volpe risvegliava la sua potenza distruttrice contro il
compagno.
Sakura
abbracciò l’amica con forza
quando il vento furioso sprigionato dalla
forza dei due scosse con violenza gli edifici ormai
sul punto di cadere rovinosamente.
Alzò
lo sguardo smeraldo, lucido di lacrime, vedendo i
due scagliarsi l’uno contro l’altro con una furia
inaudita.
Non li aveva mai visti
combattere con tanto accanimento e rabbia, come non aveva mai visto negli occhi di entrambi un
simile odio,
un odio profondo che ora li portava a lottare con l'intento di uccidere
l'altro.
Sollevò
il volto impolverato di Ino con delicatezza, notando un piccolo taglio
sul sopracciglio della ragazza.
Doveva portarla via di
lì, ma come?
Si guardò
intorno con circospezione, notando i ninja lottare tra loro
infliggendo tante di quelle ferite che ormai ai loro piedi si estendeva
una pozza di sangue.
Si
alzò, sentendo le gambe tremarle per i
combattimenti avuti con alcuni nemici poco prima, ma non si diede pena,
e cominciò
a cercare una qualche via d’uscita.
Purtroppo però, non vedeva altro che fumo e un
sottile strato di sabbia che si librava nell’aria avvolgendo
alcuni ninja.
Non una via di uscita.
Non una possibilità di salvezza.
§
Sbuffi di sabbia
rendevano ciechi chi in quella tempesta si addentrava e si perdeva, ma
se ci si guardava meglio dentro, si poteva notare una macchia scarlatta
nel fiume dorato, i capelli rossi di chi quell'aria polverosa l'aveva
respirata fin da bambino, ciuffi disordinati mossi dagli spostamenti
d’aria causati dai suoi attacchi mentre gli occhi
azzurri, glaciali, fissavano indifferenti un ninja della terra della
musica chiedere la sua pietà.
Disgustato da quella
vista alzò la mano stringendo le dita a pugno, e
da quel semplice e naturale movimento, la sabbia
inghiottì completamente l’uomo, interrompendo
così le sue grida disperate e irritanti.
- Gaara.
Il ragazzo volse con
lentezza il volto pallido verso Temari
che con il suo enorme ventaglio stava
spazzando via un'infinità di ninja, i capelli biondi
macchiati dal sangue delle sue vittime.
La giovane
ninja si affiancò al ragazzo,
impugnando la sua arma micidiale e calcolando con lo sguardo azzurro
quanti di quei poveri pazzi che avevano osato attaccarli rimaneva
ancora in vita.
Con la coda
dell’occhio vide Kankuro affiancarsi a
loro tenendo lo sguardo scuro vigile, attento ad
ogni minimo spostamento.
- Ci mancava
solo questa! Stiamo aiutando il villaggio della foglia!
Temari gli
scoccò un' occhiataccia.
- Stupido!
Non stiamo aiutando nessuno, ma se in tutta questa confusione ci
attaccano non possiamo mica stare fermi aspettando che ci uccidano.
Il ragazzo
sbuffò, guardando il giovane Gaara che con le
braccia conserte e il volto calmo sembrava terribilmente statico, e inquietante, come
se non si trovasse in una mezzo ad una battaglia, circondato da
cadaveri.
Un movimento
sospetto attirò l’attenzione di Temari e di
Kankuro che intravidero al di là dei
vari combattimenti l’Uchiha e
l’Uzumaki scagliarsi l’uno contro l’altro
con sempre più accanimento, sfoderando tanta di quella
potenza da far sbiancare qualsiasi ninja, anche loro.
- Perché
stanno combattendo? Sono diventati tutti pazzi?
Kankuro
guardò sconcertato i due ragazzi colpirsi con una violenza
senza eguali, causando gravi ferite all’avversario, ma oltre
alle due figure ne notò un'altra di spalle, una
ragazza da ciò che riusciva ad intravedere da
lì.
Cosa credevano di fare?
- Gaara, dobbiamo
andarcene al più presto o qui non ne usciremo
più!
Il ragazzo
però non dava ascolto al compagno, troppo occupato ad
appagare la sete di sangue del suo demone interno
che, ingordo, chiedeva sempre più vittime.
E lui lo accontentava
come ormai faceva fin dalla tenera età.
Racchiuse in
una gabbia di sabbia quattro ninja che ancor prima
di capire cosa stesse succedendo si ritrovarono a terra, gli
occhi ormai abbandonati dalla vita.
Ormai divorati dal demone della sabbia .
§
Sakura continuava
imperterrita a cercare una via di fuga, ma con suo rammarico non
riusciva ad orientarsi abbastanza bene per potersi
difendere in caso di evenienza da eventuali attacchi.
Ad un tratto
però vide un piccolo foro spalancarsi
davanti ai suoi occhi e stringendo Ino sulle sue spalle si mise a
correre verso l’apertura.
Prima di oltrepassarla
però, un urlo di dolore la costrinse a voltarsi,
e
sbarrò gli occhi quando vide Naruto a terra, la gamba
sanguinante, ustionata dalle palle di fuoco dell’Uchiha che,
vittorioso, era pronto a scagliare il colpo di grazia.
- Fermo!
Sakura urlò,
urlò con tutta l’anima, con tutta la sua
disperazione mentre piccole lacrime cadevano sul terreno,
mischiandosi al sangue dei ninja, al suo.
E quando la voce della ragazza risuonò
nell’aria fu come se il mondo si fosse
cristallizzato, come se quella voce avesse bloccato
l’orologio del tempo per un attimo.
Sasuke, pronto a scagliare il colpo fatale si
ritrovò immobile, congelato da una paralisi che
gli tolse improvvisamente il controllo dei suoi arti, dei suoi
movimenti.
Senza capire guardò il giovane Uzumaki agonizzante per
terra, la gamba gravemente ferita, inerme, debole e alla sua
mercè.
Doveva ucciderlo ora, sapeva di poterlo fare, ma
perché non ci riusciva?
Cosa lo stava bloccando?
Strinse i denti, cercando di muovere il
braccio, ma con sua sorpresa non vi riuscì.
Cosa stava succedendo?
Alzò il capo con rabbia, guardandosi intorno per
cercare il responsabile di quell’arte magica quando, tra la
nebbia, vide gli occhi verdissimi di Sakura brillare nel polverone,
unica fonte di calma, di candore, in quel luogo di morte.
E quando incrociò lo sguardo della ragazza
sentì la mente venire invasa da mille voci flautate,
bisbigli e sussurri pungenti come se mille paia
d'occhi lo stessero fissando.
Cercò di distogliere lo sguardo, di sottrarsi
all'arte magiaca, ma c’era qualcosa in quegli
occhi che lo costringeva a guardarli fissi, non lasciandogli alcuna via
di scampo.
Di scelta.
§
Gaara si portò le mani tra i capelli con un
gemito, sentendo il demone della sabbia urlare di dolore come
se fosse stato ferito da qualcosa, ma era cinto dalla sabbia, era al
sicuro.
Incolume.
- Gaara?Cosa ti prende?
La voce preoccupata di Temari non arrivò alla mente del
ragazzo tanto forti erano le urla di disperazione che
tuonavano nella sua testa.
Cosa gli stava succedendo?
Ma soprattutto, cosa stava succedendo al demone della sabbia
che sentiva dimenarsi nel suo corpo con tanta
sofferenza?
Aprì gli occhi a fatica, respirando affannosamente per il
dolore, giusto in tempo per vedere alcuni ninja della terra della
musica scappare via inseguiti da quelli della foglia.
Si stavano per caso ritirando?
Avevano forse vinto?
Un'altra fitta gli colpì il petto, un colpo che lo
piegò assieme alle urla del demone della sabbia che sembrava
essere stato trafitto.
Cadde in ginocchio, scuotendo con le mani la testa
nel tentativo di diminuire la propria sofferenza, quella del
demone, quella di entrambi quando, d’improvviso, le urla del
demone si affievolirono fino a scomparire del tutto.
Riportò le mani davanti agli occhi a fatica, il respiro
ansante, sentendo la presenza del suo demone quasi inesistente
all'interno della sua testa così come il desiderio di
quest’ultimo di altro sangue, di altre vittime da uccidere.
Silenzio.
Per la prima volta nella sua vita Gaara sentiva la mente sgombra dalla
voce del demone della sabbia e il suo cuore libero dalla
morsa d’acciaio di cui era sempre stato vittima.
Si mosse cauto, sentendo una strana sensazione mai
provata prima, come di pace, allagarsi all’altezza del petto.
Si rialzò guardandosi intorno
come spaesato, le voci degli altri ninja finalmente chiare, udibili.
Perché riusciva ad ascoltare le loro voci?
Il suo udito era sempre stato oppresso dalla voce del demone
della sabbia, e oltre ad essa , non aveva mai sentito
nient’altro.
Nessuna voce umana, solo bisbigli inconsistenti.
E d’improvviso, così come fulmineo era stato quel
silenzio, nella sua mente passò un urlo disperato, una voce
che fu impressa a fuoco e fiamme nella sua anima, nel suo cuore.
Cercò con lo sguardo il proprietario di quella voce e
notò a qualche metro di distanza una piccola
figura in ginocchio che teneva tra le braccia una ragazza.
Ne fu attratto, calamitato.
Fece un passo in avanti, riuscendo a vedere dei capelli rosa frustare
la piccola schiena della ragazza che sussultava a tratti, come scossa
da singhiozzi .
Tutto fuorchè una sola impressione.
§
Sakura fissava Sasuke rabbiosa, amareggiata, mentre il
sentimento di amore, del suo disperato e rifiutato amore per il ragazzo
cominciava ad essere offuscato dalla rabbia per le parole che le aveva
rivolto.
Furia per ciò che aveva fatto a Naruto, odio per
l’umiliazione subita in tanti anni di amore non ricambiato, e
calpestato.
Lasciò Ino per terra, poggiandola contro un muro per poi
rialzarsi ed tendere i pugni in aria, in posizione di attacco,
respirando a fatica e sentendo le lacrime bagnarle le gote.
Socchiuse gli occhi verdi mentre una folata di vento gelido
scuoteva i suoi capelli e i suoi abiti, gelando tutte le ossa ma non il
suo sangue che pompava senza freno circolando velocemente nel corpo
della ragazza.
Guardò il compagno per terra, e fu con
un gesto istintivo che si mise davanti a lui, in
sua difesa, pronta a scagliare un pugno contro
Sasuke che continuava a rimanere immobile, ghiacciato da quegli occhi
abbacinanti come il sole che poco a poco faceva capolino dalle immense
nuvole nere.
- Stai indietro.
Sakura pronunciò tra i denti quelle parole intrise
di veleno, sentendo i muscoli fremere, vibrare sfiniti dalle battaglie
precedenti ma pronti a riprendere un nuovo combattimento.
Con sua sorpresa vide il ragazzo indietreggiare mentre
chiudeva con forza gli occhi, come se cercasse di combattere contro
qualcosa che lei non riusciva a vedere, a capire.
Un' ombra però distolse la ragazza dai suoi pensieri .
Si portò le braccia davanti al viso per difendersi da un'
esplosione alla sua destra.
Un boato assordante scosse la terra mentre dai
detriti di un edificio nascosto da muri ormai caduti
usciva Orochimaru, il braccio impregnato di sangue
e un grosso taglio sulla guancia sinistra.
Sakura assottigliò gli occhi, pronta ad
uno scontro diretto con il nemico del suo villaggio quando
l’uomo si voltò verso di lei, fermandosi di
colpo ,come se fosse stato bloccato da una catena che lo
inchiodava al suolo.
§
Orochimaru fissò a lungo gli occhi chiari fissi su di lui,
attento, e attratto da una luce che trovò incredibilmente familiare,
poi il suo sguardo cadde su Sasuke, immobile come una statua.
Digrignò i denti nel notare il sigillo ritrarsi
sotto lo sguardo minaccioso della ragazza, come se fosse lei stesso a
comandarlo, un evento che non aveva nulla a che vedere col caso,
nè con la fortuna.
- Dove credi di andare?
La sua attenzione fu attratta da una voce femminile, aggressiva e
pregna di quella familiarirà che lo convinse a voltarsi
nuovamente, incrociando lo sguardo verde della ragazza che
aveva portato la sua attenzione su di lui.
Un senso di vertigine lo assalì, inaspettato, come
le voci che avevano preso ad urlare ordini nella sua mente .
E capì con orrore e angoscia, che no, non era un
caso.
- Andiamo Sasuke.
- No-non posso.
La voce del giovane Uchiha era incrinata dalla fatica, come se fosse
stanco, sfinito da mille fatiche, anche se immobile.
Un lampo baluginò allora nella mente di
Orochimaru, ma tanto bastò a convincerlo di dover andare
via. Subito.
Prese per il braccio il ragazzo che, suo malgrado, non riusciva davvero
a muovere un muscolo.
- Prendetela.
L’ordine di Orochimaru fu udito
chiaramente dai suoi seguaci, attirati dalla figura minuta
con i pugni tesi in aria verso la quale si scagliarono.
La ragazza non fece neanche in tempo a
voltarsi che si ritrovò stretta da due braccia
soffocanti, dure come tenaglie d’acciaio che la
imprigionavano, impedendole anche di respirare, oltre che muoversi.
Urlò di dolore nel sentire le
proprie ossa scricchiolare, come se stessero per
rompersi, e quando l’urlo agonizzante della ragazza
risuonò nell’aria, Kakashi e gli altri
ninja della foglia, resisi conto del pericolo, saltarono
dagli edifici per correre in aiuto della
loro allieva.
Ma fu un altro ninja, invero, a prestare lei soccorso.
Uno strato di sabbia frustò l'aria con dolcezza
prima di avvolgersi attorno al collo dell’uomo che teneva
imprigionata Sakura, soffocandolo in una manciata di secondi nel mentre
che lei cadeva a terra ormai priva di sensi.
Ancor prima di chiudere gli occhi però, Sakura
potè vedere attraverso tutta quella
sabbia due occhi cangianti come quelli di un gatto,
intenti, chissà perché, a
fissarla con un certo interesse, inquisitori.
Poi le forze, già esigue, lasciarono il
posto alla stanchezza.
Sentì solo l’urlo preoccupato di Naruto e
poi, il buio.
Continua...
Buona lettura , grazie per l'attenzione e i commenti
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Capitolo 2 *** Rivelazioni pericolose ***
Perché la guardava
?
Perché
?
Cosa
voleva dirle ?
Chi
era ?
Perché
quegli occhi , azzurri come il cielo ma freddi come il
ghiaccio continuavano a fissarla ?
Non
capiva per quale insano motivo , quello sguardo raggelante
non le desse brividi di paura ma strane sensazioni
, come se oltre quelle spesse lastre di ghiaccio ci fosse qualcosa di
più , qualcosa che forse solo lei poteva vedere .
-
è ora di svegliarsi !
No
, perché quegli occhi stavano svanendo?
Perché
si stava allontanando sempre di più da quello sguardo che
sembrava volere delle risposte da lei ?
Di
chi era quella voce che sembrava la stesse strappando a quelle
iridi gelide ?
-
Aspetta - bisbigliò accorata mentre quei
magnifici occhi azzurri sparivano , lasciando spazio ad una
luce accecante ed ad un odore strano , come di pulito .
-
Era ora .
La
ragazza aprì gli occhi assonnata , cercando di difendersi
con la mano da quella luce accecante che si rivelò essere il
sole che entrava prepotente dalla finestra .
-
Buon giorno Sakura , ben svegliata
La
ninja riuscì a mettere a fuoco ciò che
la circondava , intravedendo qualche
letto bianco addossato a pareti
candide dove piccole finestre
lasciavano entrare i caldi raggi del sole e , di fianco a
lei , una donna bionda dai profondi occhi castani .
Scattò
a sedere nel riconoscere l’Hokage sorridente
davanti a sé con delle bende bagnate tra
le mani chiare .
-
Credo che tu adesso prova un po’ meno di
dolore , vero?
Sakura
si portò una mano sotto lo sguardo di smeraldo ,
vedendo delle fasciature coprirle intermente le braccia e una gamba .
Cosa
le era successo ?
Non
ricordava niente !
Si
passò una mano tra i lunghi capelli rosa ,
sfiorando con le dita la tempia , e a quel contatto mille
flash le passarono in mente , ma un immagine in particolare
sovrastò le altre , l’immagine di un giovane
ragazzo dagli occhi neri come la pece che la attaccava con tanto odio
da sentire anche in quel momento il suo povero cuore
incrinarsi.
Abbassò
gli occhi verdi ora lucidi , cercando di nascondere la sua
debolezza all’Hokage che però addolcì
lo sguardo , prendendole una mano ed aiutandola ad alzarsi .
-
Ricorda , molte persone che crediamo di conoscere bene a volte ci
deludono , ma ci sono alcuni amici che ti restano accanto e che ti
proteggono fino alla morte . E per tua fortuna hai un intera schiera di
queste persone - e dicendo questo la donna le fece volgere lo
sguardo alla sua destra .
Sakura
allora spalancò gli occhi , meravigliata
, quando vide una montagna di fiori rosa troneggiare sui diversi
comodini della stanza .
Sentì
il suo cuore riempirsi di commozione per il gesto dei suoi amici e solo
in quel momento il pensiero di Naruto le colpì la
mente , come un fulmine a ciel sereno .
Scese
dal letto , sorretta dall’Hokage che le porse una
stampella aiutandola a mettersi in posizione eretta .
Doveva
correre da Naruto , chissà come doveva sentirsi …
Quel
pensiero la spinse a fuggire via dal letto in cui aveva riposato per
cinque giorni e , nell’aprire di scatto la porta
, i mille fiori , scossi dalla corrente
d’aria , volteggiarono per la stanza assieme
a un esiguo strato di sabbia .
L’Hokage
si voltò , stranita , vedendo quel
sottile stato di sabbia vorticare in aria , sospinto dal
vento .
Cosa
ci faceva della sabbia lì ?
Si
avvicinò alla finestra e , passandovi
sopra un dito , trovò residui della stessa
polverina .
Come
aveva fatto ad arrivare fin lì ?
Si
sporse dalla finestra con circospezione , vedendo la folta
chioma di Sakura scomparire dietro l’angolo , non
accorgendosi dei movimenti sospetti sui tetti delle
case , e neanche di due occhi di ghiaccio che
seguivano passo per passo i movimenti della bella ninja che con le
proprie forze cercava di correre verso la foresta della
cittadina .
§
Dei
tonfi sinistri attirarono l’attenzione di Sakura che
, stringendo con forza le lunghe dita affusolate attorno alla
stampella , virò verso un piccolo sentiero che
portava al centro della foresta .
Si
fermò un secondo per riprendere
fiato, portandosi affannata una mano sul petto coperto da un
sottile pezzo di stoffa azzurro .
Solo
allora si accorse di essere uscita con indosso la vestaglia
dell’infermeria .
Sentiva
le gambe molli , quella corsa l’ aveva prosciugata dalle
forze recuperate , ma non poteva perdere tempo , doveva
andare da Naruto il più presto possibile .
Si
rimise in piedi mentre alcune ciocche rosate le cadevano sul volto
latteo , rendendo difficoltosa la vista , e per questo non si
rese conto del ramo rialzato nel quale purtroppo inciampò .
Chiuse
gli occhi , portandosi le mani davanti al viso per
difendersi dalla caduta , ma qualcosa l’avvolse ,
frenando l’impatto contro il terreno .
E
quando riaprì gli occhi verdi , si accorse , con
un certo stupore , di trovarsi seduta per terra senza neanche
un graffio .
Confusa
, si guardò intorno , vedendo a qualche centimetro
di distanza da lei la stampella .
L’avvicinò
a sé , sorreggendosi ad essa per
rimettersi in piedi mentre il sottile vestitino azzurro
vorticava leggero attorno alla sua figura .
Si
spostò qualche ciocca cadutole sul viso
con una smorfia , e quando lo fece ,
sentì qualcosa di strano tra i suoi capelli .
Si
portò una mano tra la chioma rosata ,
stringendo un po’ di sabbia tra le dita .
La
portò davanti agli occhi smeraldi , stupefatta .
Sabbia ?
Da
dove proveniva ?
Non
era il momento di pensare a queste cose si disse , avrebbe avuto il
tempo di ragionare sull’accaduto in seguito , ora
doveva raggiungere Naruto .
Cominciò
a camminare senza però più correre ,
sorpassando alcuni arbusti sporgenti mentre dietro di sé una
leggera brezza le scuoteva i lunghi capelli rosa , portando il loro
profumo di fragola alle narici di un ombra nascosta tra i folti rami di
un albero non molto lontano dalla ragazza .
Albero
sul quale l’ombra , vedendo che la ninja
tornava a camminare , riprese il proprio
inseguimento , sempre nell’oscurità ,
senza sapere né il perché
delle sue azioni né il suo interessamento improvviso per
quella piccola ragazza .
§
- Maledizione !
Una
voce maschile risuonò nel bosco , facendo volare
alcuni piccoli uccelli che avevano trovato rifugio nei grandi alberi
che popolavano quel luogo .
Sakura
sorpassò con un piccolo saltello una roccia ,
ritrovandosi in un piccolo spiazzo dove , agli angoli , erano
ammucchiati rami spezzati e anche qualche albero sradicato .
Stava
giusto per riprendere la sua corsa , quando non
potè neanche fare un altro passo che vide un tronco caderle
addosso d’improvviso , costringendola a fare
qualche saltellino indietro , facendola ricadere nuovamente
per terra mentre la stampella però finiva un po’
più lontano del previsto .
-
Ahi !
Un
dolore acuto colpì la caviglia di Sakura che ,
portatasi le gambe al petto , controllava eventuali ferite .
Notò con nervosismo una piccola scheggia di legno
fuoriuscire dalla sua gamba fasciata , macchiata ora da un
po’ di sangue .
Non
era proprio la sua giornata , doveva ammetterlo !
Abbassò
il capo per constatare meglio la profondità della ferita
quando due mani bianche le presero la gamba con impeto ,
tirandole via con velocità la piccola scheggia .
Già
pronta a bacchettare colui o colei che aveva usato così poca
delicatezza per aiutarla , alzò il volto furiosa ,
furia che si vide costretta però a
smorzare quando si trovò davanti il bel volto di
Naruto , disteso in una maschera di preoccupazione .
-
Scusa Sakura ! Non pensavo ci fossi tu dietro
l’albero ! Mi dispiace ! Guarda qui che disastro -
e così dicendo , il biondino si strappò
con i denti un pezzo del proprio vestito arancione
, usandolo come benda provvisoria per fermare il
sangue che aveva ormai smesso di fuoriuscire .
-
Mi dispiace , mi dispiace tanto …io - Naruto
balbettava , tamponando nervosamente la ferita
dell’amica e abbassando lo sguardo mortificato ,
mentre Sakura , rattristata dal comportamento strano del
ragazzo , gli mise una mano sulle sue , fermandolo
e costringendolo ad alzare il volto.
-
Va tutto bene Naruto , non è niente , non
preoccuparti , è solo …
Sakura
non fece in tempo a finire la frase che il ninja la prese tra le
braccia con disperazione , nascondendo il viso tra i lunghi
capelli rosa , senza proferir parola .
La
ragazza rimase immobile in un primo momento , sorpresa dal gesto del
compagno , ma capendone la motivazione , lo
abbracciò a sua volta , sentendo le lacrime di
Naruto cadere ritmicamente a terra seguite dagli insulti che rivolgeva
a Sasuke .
Quando
Sakura sentì quel nome , le parve di rivedere gli
occhi cattivi dell’ex compagno , quello sguardo buio
così simile a quello di un burattino senza vita .
Sentì
il suo cuore gonfiarsi di dolore , ma doveva
dimenticarlo perché , sapeva
che per il bene di tutti avrebbe dovuto dimenticare quel
ragazzo del quale si era innamorata , ma a causa del quale ora ,
ripensando a ciò che aveva tentato di fare ,
dall’eliminazione di Ino alla distruzione stessa del
villaggio di Konoha sentiva il sangue ribollirle .
Così
come la rabbia sgomitava dentro di lei in cerca di
vendetta .
Non
poteva perdonare un atto così crudele , non c’era
nessuna giustificazione , neanche per lui .
Rimase
lì abbracciata a Naruto , piangendo insieme a lui , anche
se le sue non erano lacrime di dolore , bensì di
rabbia , di ira repressa , di furia per ciò che sarebbe
potuto succedere se in qualche modo non lo avessero fermato ,
per tutte le persone innocenti che sarebbero morte .
Strinse
il compagno con dolcezza , cullandolo come si fa con i
bambini , capendone il dolore , capendo la sofferenza immane che stava
provando , perché Sasuke per Naruto era stato come un
fratello , il suo migliore amico .
E
anche per questo Sakura provava rabbia per quel ragazzo che
mai l’aveva ricambiata , per quel ragazzo che
l’aveva definita una bambina , per quel ragazzo che
, dal giorno in cui aveva pronunciato quelle parole , si era
inimicato una delle poche persone in grado di controllare la parte
più oscura dell’uomo .
E
mentre i due ragazzi piangevano , ognuno per i suoi validi
motivi , la scomparsa del loro compagno di squadra
, c’era chi , tra gli alberi , confuso da
ciò a cui aveva assistito fuggiva via ,
allontanandosi da quegli occhi verdi che lo avevano tanto stregato .
§
Gaara si fermò
nelle vicinanze di un piccolo pozzo , circondato per lo più
da qualche erbetta selvatica e qualche erbaccia , mentre intorno a lui
si estendeva solo silenzio , un inquietante silenzio di cui
fin da piccolo non aveva potuto usufruire e del quale ,
ora , ne era circondato .
E
la cosa lo incuriosiva e lo irritava allo stesso tempo .
Ma
quella sensazione di “pace
“ purtroppo aveva una sua fine .
Infatti
, il giovane si ritrovò inginocchiato , agonizzante ,
disturbato dalle incessanti richieste di sangue da parte del suo demone
interno che però , con sua sorpresa
, desiderava ardentemente assaggiare il sangue di quella
giovane ragazza dai capelli rosa .
E
quando la sua mente pensò a lei , vide quei due
occhi smeraldi occupargli la mente ed affievolire le richieste del
demone .
Perché
?
Perché
quando vedeva quella ragazza il demone taceva ?
Perché
l’aveva seguita ?
Perché
?
Tutte
queste domande vorticavano nella mente del povero ragazzo che
, sfinito , si distese per terra ,
portando lo sguardo azzurro al cielo che , lentamente
, veniva catturato dall’oscurità della
notte che avanzava lentamente .
Un
colpo di vento fece volare via qualche foglia da un albero ,
mentre i capelli rossi del ragazzo venivano mossi con forza .
E fu
proprio allora che sentì nuovamente quel profumo di fragola .
Così
, facendosi cullare da quell’odore così
dolce , chiuse gli occhi , cercando
invano di riposare la mente da quei tormenti .
L’oscurità
l’avvolse , e non diede peso all’avanzare
del demone nella sua mente , non aveva la forza ora di opporsi .
E
, già pronto ad ubbidire ai suoi comandi
, vide una piccola scaglia di luce frapporsi tra la sua mente
e il demone della sabbia che , come se fosse stato ferito
, si ritirò in un angolo , mentre in
quella luce splendeva una figura avvolta da un manto di mistero .
Gaara
sentì il bisogno di capire chi fosse , e quando
cercò di metterla a fuoco , vide dei lunghi
capelli rosa frustare un pallido volto dai lineamenti delicati , al
centro del quale erano incastonate due smeraldi verdissimi ,
così puri e dolci da sembrare specchi di vetro pronti a
cadere in frantumi .
La
vide seduta a terra con qualche ferita superficiale sulle braccia e
sulla gamba , mentre teneva stretta tra le braccia una ragazza dai
capelli biondi svenuta , e davanti a lei l’Uchiha ,
gli occhi neri vuoti come i suoi , privi di qualsiasi emozione se non
della voglia di uccidere .
Molti
avrebbero abbassato lo sguardo di fronte a quegli occhi pieni di follia
, ma quella ragazzina no .
Teneva
il capo alto stringendo al petto l’altra
ninja , sostenendo gli occhi malefici del compagno . Stava
rivivendo la battaglia di due giorni fa , ma perché
?
Osservò
ancora la scena come spettatore esterno quando successe ciò
che per quei pochi secondi gli aveva cambiato l’esistenza .
Perché
, nell’attimo esatto in cui la dolce voce della
ragazza aveva urlato all’Uchiha di fermarsi
, il suo demone interno si era acquietato ,
arretrando di colpo , scomparendo per qualche
istante dalla sua mente .
Sentì
nuovamente quelle sensazioni montargli dentro come un fiume
in piena , sommergendolo , affogandolo in quelle
emozioni mai provate fino ad ora.
Si
portò le mani al petto , alzandosi di scatto e
premendo con le lunghe dita all’altezza del cuore .
Cosa stava provando
?
Cosa ?
Chiuse
gli occhi di scatto e rivide quella ragazza
imprigionata , sollevata in aria da un uomo che la stava
serrando in una morsa fatale tra le braccia .
E
fu in quel momento , quando sentì la voce
dolorante di lei e vide quel bel volto
pallido , sofferente , che qualcosa dentro di lui
si animò , qualcosa che gli aveva fatto infiammare
l’anima come mai gli era successo .
E
fu per quella sensazione che la salvò da quelle
braccia mortali .
Riaprì
gli occhi con un certo sforzo , respirando a fatica e
sentendo il dolore al petto affievolirsi.
Mentre
la notte prendeva il posto del giorno , inghiottendo nella sua
oscurità tutto ciò che era sul suo cammino ,
compreso una figura distesa su un prato , immobile come una
statua sotto le piccole gocce di pioggia che leggere cadevano dal cielo
, infrangendosi contro una grande massa di sabbia eretta a
difesa di quel ragazzo che , per la prima volta nella sua
vita , sentiva il bisogno di avere delle risposte per i
propri sentimenti .
§
-
Siamo quasi arrivati Sakura ancora un po’ di pazienza .
La
ragazza però non sentiva minimamente le parole del
compagno , troppo assonnata per cercare di
comprenderle .
Si
mosse tra le braccia di Naruto nel sentire le gocce di
pioggia inumidirle i capelli , mentre il resto del corpo
veniva coperto dalle braccia del biondo che ,
facendo un ultimo passo , si riparò sotto una
grondaia là vicino.
Entrò
in un edificio interamente bianco , con alcune pareti verdi ,
facendo attenzione alla ragazza che teneva tra le braccia , ormai
addormentata , sfinita dalla lunga camminata che aveva intrapreso per
andare da lui .
Naruto
stava per sedersi su una panca lì vicino quando ,
da una porta adiacente all’ingresso dell’infermeria
, entrò il maestro Kakashi con
l’Hokage , tutti e due intenti a conversare
animatamente .
Subito
Naruto si mise in piedi , avvicinandosi ai due ,
palesando così la sua presenza .
E
quando il suo maestro posò lo sguardo sul suo
alunno , fu sorpreso di vedere Sakura ,
completamente fradicia , addormentata tra le sue braccia .
Subito
Tsunade strappò la ragazza dalle braccia di Naruto
, dirigendosi verso una stanza libera seguita a ruota dai due ,
guardando malamente il giovane che abbassò lo sguardo per
scusarsi .
Entrarono
in una piccola stanza singola , occupata da un letto bianco e
da una grande finestra sul lato dove i fulmini facevano la
loro comparsa a scatti , illuminandola .
Tsunade
la poggiò sul letto , coprendola con le coperte e
riscaldandola con un arte magica .
-
Cosa è successo?
Naruto
guardò il maestro distrattamente , passandosi una
mano tra i capelli gocciolanti .
-
Era venuta a cercarmi , ci siamo messi a parlare e si
è messo a piovere , ma sta bene vero?
La
donna sorrise allo sguardo preoccupato del biondino ,
avvicinatosi al letto dell’amica per
prenderle una mano e accarezzarle i lunghi capelli rosati .
-
Si , sta bene , ha solo bisogno di riposo . Perciò
è meglio se vai a casa Naruto , potrai tornare domani a
vederla .
Il
ragazzo annuì sorridendo all’Hokage e ,
con un gesto della mano uscì , chiudendosi la
porta alle spalle dopo aver lanciato un ultima occhiata a
Sakura che dormiva placidamente , con una mano sotto la guancia .
Rimasti
soli , lo sguardo di Tsunade si adombrò
improvvisamente .
-
Non glielo avete mai detto ?
La
domanda parve scuotere Kakashi che , portando gli occhi neri
su Sakura , scosse la testa capendo a cosa l’Hokage
si riferisse .
-
E quando avevate intenzione di dirglielo ? Ma dico , avete
idea in che guaio ci siamo cacciati ? Orochimaru lo sa ?
Il
ninja si poggiò alla parete con uno sbuffo ,
alzando il capo verso il soffitto, sconfortato .
-
Penso lo abbia capito quando Sakura è riuscita a controllare
Sasuke .
La
donna si portò una mano sul volto in un gesto esasperato
, guardando attraverso le dita la ragazza voltarsi nel grande
letto .
Sospirò
pesantemente , cercando di trovare una soluzione al problema
che era scaturito da quella battaglia .
-
Metterò qualcuno di guardia alla camera , per ora non posso
fare altro . Deve essere sorvegliata , mi
raccomando , ma dico , possibile che non le abbiate detto che
è …
Tsunade
non potè finire di parlare che Kakashi le posò
bruscamente una mano sulla bocca , facendola tacere .
-
è meglio parlarne fuori dalla stanza , non si sa
mai .
E
così dicendo , guardò con la
coda dell’occhio Sakura che sembrava stesse avendo un brutto
sogno . I due ninja uscirono così dalla stanza
, fermandosi davanti alla porta per controllare meglio la
situazione , riprendendo la loro conversazione da
dove era stata interrotta .
Nessuno
dei due , purtroppo , si accorse di un
rumore sospetto proveniente dalla finestra , e
neanche di una figura appena entrata attraverso essa che ora
si avvicinava al letto della ragazza , ignara di
ciò che stava accadendo .
Un
ticchettio sinistro occupava la stanza silenziosa , mentre il pavimento
veniva macchiato dall’acqua che cadeva dal corpo della figura
.
L’ombra
sembrò guardare interessato la ragazza distesa sul
letto .
Allungò
una mano per sfiorarla quando un fulmine irruppe nel cielo illuminando
la stanza e svegliando così Sakura che , aprendo
gli occhi di scatto , rivide quello sguardo azzurro che aveva
popolato la sua mente quella mattina .
La
figura , di nuovo inghiottita
dall’oscurità , si ritrasse come se
fosse stata bruciata .
Si
voltò per fuggire via quando la ragazza la
fermò .
-
Aspetta !
L’ombra
, ormai di spalle , si fermò , come
inchiodato da quella dolce voce che lo aveva richiamato . Sakura invece
, come attratta da quella figura , scese dal letto
, poggiando i piedi nudi sul pavimento gelido .
Rabbrividì
per il contatto , ma fu distratta da colui che le stava davanti .
Chi
era ?
Ma
soprattutto , che ci faceva lì ?
Gli
si avvicinò lentamente , cercando di capire
attraverso l’oscurità chi egli fosse .
Si
fermò dietro di lui , guardandogli la schiena .
Non
era più alto di lei , ma neanche tanto basso .
C’erano
migliaia di persone così , doveva trovare un segno
particolare che la potesse aiutare a capirne
l’identità .
-
Chi sei ?
Vide
la figura tremare davanti a lei al suono della sua voce .
Perché
?
Alzò
una mano , esitante , avvicinandosi sempre di
più al braccio di lui che restava immobile senza
emettere neanche un respiro .
Allungò
la mano , deglutendo a fatica quando sfiorò la
pelle del ragazzo , afferrandogli il polso .
E
a quel contatto , sentì una strana sensazione ,
come di freddo , di solitudine , di dolore .
Mille
sentimenti le caddero addosso come macigni ,
offuscandole la mente .
Fece
un passo indietro , intimorita da ciò che aveva
sentito , quando la figura si voltò ,
afferrandole il polso a sua volta e fermando la sua fuga .
Sakura
spalancò gli occhi quando sentì quei sentimenti
affievolirsi poco alla volta , mentre una nuova sensazione si
faceva largo dentro di lei .
Desiderio
di calore .
Fece
un passo indietro per allontanarsi da quella figura che , al
contrario , le si avvicinava sempre di
più , fino a trovarsi a qualche centimetro da
lei , dove si fermò .
La
ragazza sentiva il cuore batterle all’impazzata .
Cosa
stava succedendo , o meglio , cosa le stava
succedendo ?
Perché
non scappava via da lì ?
Perché
non gridava aiuto invece di stare immobile davanti a quella figura ?
Alzò
un po’ lo sguardo , cercando di vedere di nuovo
quegli occhi freddi , quando un altro fulmine proruppe nella
stanza , illuminando le due figure.
Sakura
, intontita da tutte quelle sensazioni , e spaventata da quella
situazione , non potè fare altro che accorciare la
distanza , buttandosi contro di lui e
abbracciandolo , spinta da qualcosa che non riusciva a spiegare .
Strinse
gli occhi con forza nel sentire il rombo del tuono far
tremare i vetri della finestra ed anche il suo cuore ,
accorgendosi solo in quel momento di ciò che aveva fatto ,
lo stava …abbracciando .
Sentì
il ragazzo rigido , freddo come il ghiaccio e ,
ciò la spaventò più di ogni altra cosa
.
Terrorizzata
cercò di allontanarsi , ma sentì
qualcosa premerla contro il corpo di lui , e ,
sentendone la freddezza , capì con stupore che una
mano di quel ragazzo la tratteneva .
Rimasero
così, immobili , lei con le braccia strette
intorno a lui , e lui con una mano poggiata sulla schiena di
lei .
Nessuno
dei due aveva intenzione di emettere una sola parola , un solo sospiro
, nemmeno la ragazza che , troppo scioccata da ciò
che stava succedendo , restava abbracciata a lui , vedendolo
come sua unica ancora di salvezza in quella situazione così
assurda da sembrare irreale .
Cosa stava facendo ?
Sentì
l’alito gelido del ragazzo infrangersi contro i suoi capelli
, facendole venire i brividi .
Che cosa le stava succedendo ?
Doveva
allontanarsi subito da lì .
Cercò
di ritirarsi , ma appena fece un passo indietro ,
fu catturata da due braccia d’acciaio che la schiacciarono
nuovamente contro il corpo del ragazzo , lasciandola senza
parole .
Sentì
le braccia della figura stringersi attorno a lei con più
forza , avvicinandola ancora di più a lui .
-
Cosa vuoi da me ?
Il
balbettio di Sakura sembrò risvegliare l’ombra
che , poggiando una guancia sui capelli rosati di
lei , la strinse maggiormente , sfiorandole con una
mano il volto .
-
Non lo so
Sakura
rimase immobile , sorpresa sia dalla risposta del ragazzo ,
sia da quella voce profonda che continuava a rimbombarle in testa .
Cosa
diamine le stava succedendo ?
Il
silenzio incombeva sovrano nella stanza , finchè
due voci si alzarono nell’aria , disturbando , per
così dire , la tranquillità dei due ragazzi .
-
Ha il diritto di saperlo , deve sapere che lei è …
Sakura
sgranò gli occhi verdi quando
sentì l’ultima parola della frase e ,
nello stesso momento , sentì le forze abbandonarla
, così , d’improvviso .
Allentò
la stretta dal ragazzo , spostandolo da sé
e cadendo a terra svenuta .
Mentre
una lacrima le sfuggiva dagli occhi ormai chiusi e la porta si
apriva , mostrando ai due ninja una figura piegata su Sakura .
§
- Un incantatrice .
-
Cosa?
Piccole
fiaccole si aprirono di scatto , illuminando una specie di
caverna occupata per lo più da pergamene sparse un
po’ qua e là .
-
Cosa hai detto?
Una
voce maschile risuonò in quell’antro
oscuro , risvegliando dalla trans in cui erano caduti , due
occhi terrificanti .
Occhi di serpente .
Orochimaru
si portò una mano sotto il mento , spostando i
lunghi capelli dal viso per guardare davanti a sé Sasuke
Uchiha , seduto sgraziatamente su una pila di pergamene .
-
Ho detto che è un incantatrice . Quella piccola ragazzina
che era con te è un incantatrice .
Sasuke
inclinò il capo , incuriosito
-
Un ..incantatrice ?
Il
ninja ghignò , emettendo una specie di sibilo
dalle labbra sottili .
-
Devi sapere , mio giovane Uchiha , che molti secoli
fa esistevano le incantatrici .
Erano
donne molto belle , con dei poteri davvero particolari .
Vedi
, erano in grado con lo sguardo e con la voce di controllare
,e mettere sotto il loro volere qualsiasi demone o
ninja .
Sasuke
era ammutolito .
Possibile
che esistessero esseri così forti?
-
Per la loro forza , le incantatrici sono state sterminate . E
sono ancora sorpreso che ne sia rimasta in vita una .
Orochimaru
assottigliò lo sguardo , stringendo i pugni .
-
Dobbiamo appropriarcene , così come di quella ragazza che
chiamano Hinata .
Sono
troppo potenti , e rendono invincibili i nostri nemici .
Di
questo passo non riusciremo mai a distruggere Konoha .
Sasuke
, ancora sconcertato dalle rivelazioni del ninja , rimase immobile nel
ripensare a quella ragazzina che gli era stata sempre
addosso .
Possibile
che fosse così potente ?
-
Bene , ho un nuovo compito da affidarti Sasuke
Il
ragazzo fu riportato alla realtà dal tono autoritario del
proprio capo .
Si
alzò , attento ad ascoltare il suo
nuovo obbiettivo .
-
Porta con te alcuni miei ninja , e …
Orochimaru
strinse gli occhi serpentini , sporgendo la lunga lingua .
-
Portami quell’incantatrice .
Sasuke
, veloce come un fulmine , scomparve via
nell’oscurità , mischiandosi con le ombre che si
muovevano furtive nel buio della notte .
Pronto
per catturare la sua ex compagna di squadra che ,
distesa ancora sul pavimento , ignara di quello che stava succedendo ,
veniva tormentata da continui flash .
Mentre
nella stanza in cui si trovava , una folta chioma rossa
fuggiva via , buttandosi fuori dalla finestra , inghiottita
ormai dall’oscurità.
Continua…
Buona lettura , grazie per l’attenzione e per i commenti .
( Un ringraziamento
particolare a Lella23 e Sammy4ever)
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Capitolo 3 *** Mani unite nel sonno di un demone ***
- Sakura .
Il tono imperioso del ninja proruppe nella stanza con un fragore
assordante , seguito da un rombo di tuono piuttosto forte .
Mentre una folta chioma rosso fuoco scompariva alla loro
vista , non prima però che due occhi azzurri
avessero dato un ultimo sguardo all’esile figura
stesa per terra .
- Sakura
Kakashi si avvicinò preoccupato all’allieva priva
di sensi , distesa per terra con i capelli rosa a
nascondere una parte del viso , segnato da una
smorfia di dolore .
Subito il ninja la prese in braccio , cercando di
vedere se la ragazza portasse ferite di alcun genere , ma a parte
l’espressione di sofferenza sul volto , non
c’era segno di colluttazione o anche solo di lotta.
- Dobbiamo inseguirlo , se ha tentato di fare del
male a Sakura potrebbe ritornare e …
- No .
Kakashi si voltò con uno scatto , sconcertato dal tono secco
utilizzato dall’Hokage che , dopo aver squadrato
Sakura tra le braccia dell’uomo , girò
su se stessa , incamminandosi verso la porta .
- Non voleva farle del male , altrimenti
sarebbe ferita non credi ?
Non c’è da preoccuparsi , non credo
avesse cattive intenzioni verso di lei , ma dovremo scoprire chi
è e cosa vuole da lei .
Per adesso portiamo Sakura nella mia residenza sorvegliata da
alcuni ninja , mentre tu Kakashi andrai con i tuoi colleghi alla
ricerca di quell’individuo .
E così dicendo , senza un filo di indecisione ,
Tsunade uscì dalla porta seguita da Kakashi che , sospirando
rassegnato per la decisione dell’Hokage ,
uscì a sua volta per portare Sakura in un posto quantomeno
sicuro
§
Un altro rombo di tuono fece tremare i vetri delle case , mentre sui
tetti , una figura oscura correva a perdifiato , avvolta da
un manto di sabbia per proteggersi , così
, da quelle piccole gocce che con il loro ticchettio
rendevano quella sera lugubre e buia come gli occhi di colui
che sfrecciava nell’oscurità .
Quella corsa senza senso ebbe però la sua fine
quando la figura , preso fiato , si
fermò di colpo sotto l’ombra di un
albero .
Mentre il ragazzo sentiva il cuore tremargli nel petto al
ricordo di quella piccola figura afflosciatasi tra
le sue braccia e scivolata per terra , come se
fosse senza vita .
Spalancò gli occhi di scatto , sentendo il cuore
fino ad allora inesistente spaccarsi a metà al solo pensiero
.
Cosa gli stava
succedendo ?
Come faceva
quella ragazza a fargli provare tanto dolore ?
Rivide nella mente l’attimo in cui l’aveva stretta
tra le braccia ,sentendo in quello stesso momento la strana sensazione
che lo aveva assalito , come di pace , di tranquillità , ma
non fu questo a fargli provare una fitta al cuore ,
ma il profilo di lei e quei magnetici occhi verdi illuminati dalla luce
lunare .
Come poteva con un solo
sguardo ridurlo in quello stato ?
Il suo demone interno , proprio in quel momento ,
chiese sangue al suo proprietario , urlandogli di soddisfare
immediatamente il suo volere , ma la mente di Gaara era da
tutt’altra parte , occupata dall’immagine
di lei distesa sul pavimento .
Doveva andare
a prenderla .
Non sapeva perché , ma sentiva quel bisogno
pressante di vederla e di riprenderla tra le braccia , di nuovo.
Così , senza una meta precisa ,
cominciò ad aggirarsi furtivo per la cittadina , cercando
con lo sguardo l’esile figura di Sakura e provando
a trovare un significato al suo strano comportamento nei
confronti di quella ragazza .
§
- Potete metterla qui
Due ninja distesero una piccola figura sul letto , coprendola con
candide lenzuola mentre alcune ombre si dirigevano verso la porta per
poi fermarsi a guardare l’interno della stanza .
- Dobbiamo andare
Kakashi annuì in direzione del collega , facendo
cenno agli altri due che erano con lui di seguirlo , ma prima di
chiudere alle spalle la piccola porta di legno , il ninja
guardò un ultima volta la sua allieva
raggomitolata su se stessa , coperta dai lunghi capelli rosa
che gemeva di dolore .
- Cosa facciamo ora signore ?
Kakashi incrociò le braccia pensando al da farsi .
Dovevano trovare colui che era scappato dalla stanza
, per capire le sue intenzioni nei confronti di Sakura e
proteggerla , così , da eventuali pericoli .
- Bene , voi starete appostati qui alla
porta , non deve entrare
nessuno , mi raccomando .
Mentre voi altri venite con me , andremo
all’inseguimento dell’ assalitore della
ragazza - e così dicendo i ninja presero le loro
postazioni , mentre la ragazza in questione si rigirava nel letto ,
tormentata da immagini senza senso , flash , e due occhi
azzurri che le scuotevano il cuore .
§
Tutta quella luce era insopportabile per lei .
Dove si trovava ?
E cos’erano quelle immagini che continuavano ,
incessanti , a passarle davanti come treni in corsa ?
Sentiva le forze affievolirsi lentamente e gli occhi venire
inghiottiti nell’oscurità , quando vide
un immagine a lei familiare attrarla verso di lei ,
risvegliandola dal torpore in cui stava per cadere .
Avanzò con la mente verso quella immagine
, fermandosi a vedere una piccola bambina dai corti capelli
rosa piangere disperata tra le braccia di un uomo dai capelli grigi .
Chi erano ?
- Non
piangere
Sakura sentì il sangue gelarsi nelle vene quando
sentì la voce dell’uomo che abbracciava la bambina
, sembrava …
No , non
poteva essere .
Non poteva assolutamente essere lui .
Ma le sue intuizioni erano più che fondate
perché , quando l’uomo si
voltò , riconobbe il volto del suo maestro Kakashi
e i lineamenti di quella bambina dagli occhi verdi tristi e disperati
come la sua voce sottile .
- Dove sono
la mia mamma e il mio papà?
La ragazza ebbe un colpo al cuore quando si accorse che quella bambina
era lei .
Ma com’era possibile ?
Non ricordava di aver pianto tra le braccia del suo maestro ,
e poi , vedendo la piccola se stessa
doveva avere circa 3 anni all’epoca .
Non ricordava di averlo conosciuto a quella età .
Cos’era allora quel immagine ?
Se non era un ricordo , allora cosa era ? .
- Non
torneranno più , mi dispiace Sakura
Cosa stava dicendo ?
La ragazza non capiva cosa stesse succedendo ,
perché mai non si ricordava di
quell’avvenimento ? .
-
Dammi la bambina
Una voce tenebrosa , oscura come il luogo in cui si trovava
la fece rabbrividire .
A chi apparteneva ?
Ebbe subito la risposta quando , da un
ombra , uscì un bambino di dieci anni
con inquietanti occhi rossi .
Lo vide avanzare tra la nebbia , puntando quelle iridi
terrificanti su di lei e il maestro .
Le ricordava qualcuno , ma chi ?
Cercò tra i suoi ricordi l’immagine
di quel bambino , ma solo quando si concentrò
sugli occhi riconobbe lo sharingan e anche il suo proprietario .
Quello era … il
fratello di Sasuke .
- Non provare
neanche ad avvicinarti , ti conviene fuggire prima che arrivi
l’Hokage .
Pagherai per
ciò che hai fatto
Il giovane Uchiha ghignò , passandosi tra i lunghi
capelli corvini le mani e imbrattando così la nera
chioma di un liquido rosso .
Sangue
.
- Ho fatto
ciò che dovevo , lei è l’ultima
rimasta e l’unica che può controllare il
mio potere e quello di mio fratello . Devo morire come i suoi genitori
e tu non puoi fare niente per fermarmi .
Sakura sentì il cuore infrangersi in mille pezzi ,
cominciando a sanguinare alle parole del fratello di Sasuke .
Lui aveva ucciso i suoi genitori?
No , non poteva essere .
I suoi genitori erano morti durante una missione .
Non poteva averli uccisi lui.
No
.
Era impossibile .
- Sakura corri
, vai dall’Hokage e digli di venire qui . Subito
!
Sakura vide se stessa scuotere la testa energicamente ,
stringendo tra le piccole dita candide l’abito del maestro
Kakashi.
- Io
non voglio …non voglio
- Ho detto di
andare !
Lei stessa tremò al tono fermo del ninja ,
e con le lacrime agli occhi , vide la piccola se
stessa correre via , mentre gli occhi oscuri del bambino si posavano
famelici su di lei .
- Tu non vai
da nessuna parte piccola incantatrice - e detto
questo , vide il bambino lanciare una piccola palla di fuoco
, usando l’arte magica m e
Kakashi buttarla a terra , facendole sbattere la testa contro
una pietra .
Vide se stessa perdere coscienza ,
rimanendo distesa , mentre quel ricordo spariva via
in una nube di fumo , come se non fosse mai esistito .
Sakura era come in trans , racchiusa nel buio della sua mente ormai
priva della luce di quel ricordo .
Sentiva il suo povero cuore venire trapassato da piccole
schegge di ghiaccio , ferendolo lentamente , infliggendole un dolore
senza uguali .
Quella parola che il fratello di Sasuke aveva urlato con odio
, quella parola che Tsunade aveva bisbigliato fuori dalla porta
dell’infermeria .
Incantatrice .
Lei era un incantatrice .
Ora capiva perché quel ricordo non era mai venuto
a galla .
Forse l’impatto contro quella pietra lo aveva rimosso dalla
sua mente , eliminandolo , come se non fosse mai successo .
Ma perché proprio ora ?
Perché tutto questo usciva allo scoperto solo ora ?
Un pensiero le passò nella mente , così
impossibile da poter essere quello giusto .
Forse loro sapevano cosa lei fosse , ma non glielo
avevano mai detto .
Sentì la rabbia montarle dentro con ferocia , mentre la
consapevolezza di quel segreto di cui era stata tenuta
all’oscuro per tutto quel tempo sortiva i suoi effetti sul
suo cuore .
Come avevano potuto non dirle niente ?
Come avevano potuto mentirle per tutti quegli anni ?
Come avevano potuto mentirle sulla morte dei suoi genitori , che , a
dispetto di ciò che le avevano detto , erano stati
uccisi dal fratello di Sasuke per colpa sua ?
Un incantatrice
.
Sentì quella parola rimbombare tra le pareti della sua mente
.
Cercò il significato di quella parola , e quando
lo fece , un altro flash le comparve davanti , irradiato da
una luce accecante che la inghiottì .
§
Riaprì gli occhi a fatica , intravedendo delle
figure davanti a lei .
Chi erano ?
Cercò di metterle a fuoco , abituandosi
gradualmente a quella luce accecante .
E quando finalmente riuscì a riacquistare completamente la
vista , spalancò gli occhi nel vedere
sette donne che la guardavano sorridendo .
Non fu però quello a sorprenderla ,
bensì il fatto che tutte avevano i suoi stessi occhi .
- Ultima
incantatrice
Vide una donna dai capelli neri staccarsi dal resto del gruppo e
avvicinarsi a lei , porgendole una mano .
Sakura notò la bellezza della donna , e anche gli
occhi smeraldi che possedeva .
Così , attirata dall’aura di
magnificenza che emanava , le afferrò la mano
senza alcun timore , alzandosi dall’antro oscuro in cui
rischiava di cadere , ed andando incontro così ,
ad una luce ancora più luminosa di quella di prima .
Intontita da tutte le sensazioni contrastanti , ormai sul punto di
scoppiare , notò che la bella donna
davanti a lei aveva cominciato ad accarezzarle i capelli con
un grande sorriso sulle labbra .
- Aspettavamo
questo momento da quando sei nata piccola Sakura , tu sei la nostra
ultima erede , l’unica che può usufruire di questo
potere .
Confidiamo in te .
Che tu possa utilizzare
questa immensa forza per ultima , nessuno dei tuoi eredi
potrà riceverlo .
Tu sei la fine della
nostra stirpe .
Tua madre confidava
tanto in te piccola mia , e anche noi lo faremo
dall’aldilà .
Sappi che il
potere che racchiudi è l’insieme di tutte noi .
Scoprirai ben presto
ciò di cui sei capace .
I tuoi poteri
vanno ben oltre la tua immaginazione mia cara
Sakura era sconcertata dalle parole della donna .
E poi …sua
madre ?
Che significa ? Sapeva di avere in grembo
un’incantatrice ?
- Ora il
nostro tempo è scaduto , quando vorrai potrai invocarci con
le arti magiche .
Ti raccomando .
Mostra al mondo la
potenza delle incantatrici , mia prescelta .
Che i tuoi
occhi e la tua voce possano riportare questo mondo alla pace , come i
tuoi precedessori e io feci molto tempo fa .
Arrivederci
Sakura , e non avere paura di ciò che ti aspetta ,
ricorda solo che tu sei un incantatrice - e
così dicendo la donna , dopo averle stretto per un ultima
volta la mano indietreggiò , raggiungendo le altre
donne e , sorridendo dolcemente alla ragazza ,
scomparvero via , portando con sé quella luce
accecante dalla quale Sakura uscì , riaprendo finalmente gli
occhi e tornando alla realtà .
Sakura assottigliò gli occhi chiari quando sentì
nell’aria una presenza già conosciuta ,
un aura di pura malvagità che entrava nei confini
della sua terra , e di sicuro , non sarebbe stata a guardare
Sasuke Uchiha far del male agli abitanti di Kohoha .
Così , gettando le lenzuola per
terra , si buttò fuori dalla finestra con un balzo
, sentendo il vento infrangersi violento contro il suo viso ,
mentre i capelli le frustavano il volto pallido , e la camicia da notte
bianca frusciava sulla sua pelle , rendendo la leggiadra figura simile
ad un angelo.
Ma lei era molto di più .
Lei era un
‘incantatrice .
§
- Naruto ! Dove è Sakura ?
Una voce flebile e dolce riscosse un giovane ragazzo dalla
chioma fiammeggiante dai suoi pensieri , portandolo a puntare
gli occhi di ghiaccio su due figure che passeggiavano vicine , a poca
distanza l’uno dall’altro .
Gaara scese con un balzo felino dalla costruzione in cui si
era fermato , nascondendosi dietro una colonna e riconoscendo
il giovane Uzumaki parlare con una ragazza con corti capelli blu
elettrici , della quale , in quel momento , non
riusciva a ricordare il nome .
Cosa normale per lui .
- Nell’infermeria con l’Hogake e il
maestro Kakashi , hanno detto che possiamo andarla a visitare
domani , perciò non ti preoccupare , sta
bene .
Il giovane ragazzo della sabbia riconobbe il nome pronunciato dalla
ragazza con una stilettata in mezzo al petto .
Sakura
.
La ragazza con i capelli rosa .
Allora era ancora in infermeria .
Quella notizia , seppur superflua , diede come una
consolazione all’animo di Gaara , frustato da tutte quelle
sensazioni nuove che scaturivano al solo sentir il nome di quella
ragazza .
D’ un tratto però , il demone
dentro di lui sembrò animarsi d’improvviso ,
cominciando a chiedere il sangue e la vita dei due .
Gaara , ancora scosso da quelle sensazioni non
potè fare altro che accontentare la richiesta del demone
interiore , palesando così la sua presenza ai due
ninja che , vedendoselo piombare
addosso rimasero alquanto sorpresi
dall’espressione famelica e allo stesso tempo folle del suo
sguardo gelido .
- Cosa vuoi ?
Al tono preoccupato del ninja biondo , Gaara
provò una specie di tristezza antica che
ricollegò all’espressione di terrore che
traspariva ora dagli occhi dei due di fronte a lui .
Perché
tutti avevano paura di lui ?
Perché non
riuscivano a capire che così lo spingevano sempre di
più a commettere atti sanguinosi ?
Perciò , spinto da ciò e
dalla superficialità delle persone nei suoi
confronti , si gettò senza preavviso contro i due
, facendo volteggiare nell’aria la sua sabbia
per prender la loro vita .
Naruto si scansò subito , portando con
sé Hinata che intanto si era rintanata nelle braccia del
biondo , chiudendo gli occhi di scatto e pregando con tutta
se stessa che l’amico non si fosse fatto niente .
Ed era stato così infatti .
Quando riaprì gli occhi vide che il ragazzo era
illeso , e confortata da ciò voltò lo sguardo
, notando con terrore l’espressione terrificante
del ragazzo della sabbia puntata su di loro .
Gli occhi , glaciali come diamanti ,
baluginavano in quel volto talmente pallido da risultare
morto .
- Gaara , ma cosa stai facendo ? Sei
impazzito per caso ? Cosa vuoi da noi ?
- Il vostro
sangue
I due rabbrividirono nel vederlo avanzare con passo
da predatore , mostrando un’aggressività
terrificante , feroce come quella di un animale .
E così era , perché
in quelle iridi gelide , ormai ogni forma di sentimento umano
era sparito via , lasciando spazio solo ad un espressione vuota , occupata
dalla voglia di uccidere .
Gaara sentiva l’adrenalina accrescere la sua voglia
di sangue.
Voleva vederli
stramazzare a terra .
Voleva assaggiare il
loro sangue .
Voleva sentirli pregare
pietà .
Voleva tutto quello .
Per il suo demone e per lui , la punizione che serbava per tutti coloro
che lo avevano fatto diventare ciò che era ora .
Un mostro .
Avanzò dondolandosi sulle gambe , ghignando
malefico e pregustando già sulle sue labbra il
sapore inebriante di quel liquido rosso che strappava dalla sua anima ,
volta dopo volta , un piccolo pezzo della sua
umanità , rendendolo solo un demone privo di giudizio e
voglioso di sangue e morte .
Alzò la mano , chiamando a sé un
immenso strato di sabbia , pronto a scagliarlo contro i due per
soffocarli quando sentì qualcosa di acuminato infrangersi
contro la sua barriera .
Furioso per l’interruzione
voltò lo sguardo , vedendo cadere dal cielo
piccole figure oscure , avvolte da lunghi mantelli neri che
gli negavano la vista dei volti dei nuovi arrivati .
Gaara , Naruto e Hinata guardarono confusi le figure avanzare
minacciosamente , tenendo tra le mani alcuni shuriken.
Quando una figura più bassa delle altri avanzò
, ponendosi a capo di quella massa informe e ,
portando la mano al cappuccio del mantello , lo
tirò con forza , mostrando così il suo
volto ai tre ninja .
E quando lo fece , due di loro sentirono
l’odio riversarsi nelle vene , sommergendo il loro cuore in
quel sentimento corrosivo a cui nessun uomo poteva opporvi .
Quando , nell’oscurità della
notte , brillarono folli due occhi rossi come il sangue
Quelli di Sasuke Uchiha
.
§
Gaara , già incollerito per
l’interruzione del suo “pasto
“ sentì il sangue ribollirgli nelle
vene quando riconobbe il giovane Uchiha .
Cosa ci faceva lì ?
- Bene bene , guarda qui chi abbiamo .
Il ragazzo della sabbia , quel piccolo insetto di Naruto , e guarda
guarda .
Hinata .
La ragazza si ritrasse allo sguardo cupo del moro , nascondendosi tra
le braccia di Naruto che , per puro istinto
, l’aveva stretta a sé , sentendo la
rabbia montagli dentro .
- Cosa sei venuto a fare qui , lurido traditore ?
Non vorrai farti uccidere vero ?
Perché è questo che ti aspetta se non
sparisci subito da qui > .
Gaara rimase impassibile , non facendo trapelare i sentimenti
di rabbia e odio che lo stavano scuotendo con forza .
Era curioso anche lui di scoprire cosa volesse quel mostriciattolo , ma
quello che sentì in seguito gli fece completamente perdere
il controllo di se stesso , come ormai succedeva quando si pronunciava
quel nome .
- Sono venuto a prendere Sakura , a quanto pare
quell’insulsa ragazzina ha più potere di quanto
potessi immaginare .
Potrò farla cadere tra le mie braccia come tanto
desiderava , vero Naruto ? .
Tutti videro Sasuke finire a terra , scaraventato da una
furia di sabbia che gli si era abbattuta addosso , facendolo
sbattere violentemente contro il terreno .
Mentre Gaara , gli occhi azzurri spiritati ,osservava con odio il
giovane Uchiha rialzarsi con agilità , pulendosi con il
gomito una leggera striscia di sangue che gli colava giù
dalle labbra .
- Ma guarda , il ragazzo della sabbia
vuole giocare .
Bene , ti accontenteremo subito- così
dicendo Sasuke alzò una mano chiusa a
pugno , mentre tutte le figure dietro di lui si
scagliavano con sorprendete velocità contro Gaara
che , dal canto suo , rimase immobile ,
scaraventando uno ad uno , senza neanche muovere un
muscolo , i ninja contro gli edifici , o nel lago che si
trovava poco distante da lì .
Anche Naruto e Hinata però avevano iniziato un
contrattacco .
Infatti , come saette si muovevano nell’aria
, colpendo con raffiche di pugni e calci i poveri malcapitati
che subito dopo si ritrovarono distesi a terra privi di sensi
.
Continuarono a lottare mentre Sasuke rimaneva
immobile , guardando negli occhi Gaara che ,
avvolto dalla sua cupola di sabbia , respingeva i suoi nemici
.
Poi tutti percepirono un’aura tanto
potente quanto ipnotica che si avvicinava a gran
velocità verso di loro , nello stesso momento in cui il moro
ghignava compiaciuto e Gaara spalancava gli occhi nel sentire
quel profumo di fragole che gli faceva battere il cuore .
Una figura avvolta della tenebre , irradiata in seguito dalla luce
lunare posò con leggerezza i piedi sul
terreno , alzando lo sguardo smeraldo contro il giovane
Uchiha che , non riuscendo ad opporre alcuna
resistenza , sentì la forza magnetica di quegli
occhi scuotergli l’ anima oscura .
Sakura si presentò così agli occhi dei presenti ,
i lunghi capelli rosa che le frustavano con forza il volto pallido .
Il vestito chiaro , leggero come il vento che si
era alzato in quel momento e che si avvolgeva attorno a lei ,
racchiudendola in una luce candida sovrannaturale .
Le labbra rosee contratte in una smorfia di disappunto .
E due gemme di un verde brillante contratte in una linea minacciosa .
L’attenzione generale si catalizzò su di lei .
Specialmente quella di un giovane ragazzo che sentiva
stranamente il cuore battere così forte da rischiare di
uscirgli dalla gabbia toracica .
Mentre la sensazione di pace che tante volte aveva provato alla vista
di quella ragazza si faceva strada dentro di lui ,
insieme alla consapevolezza della bellezza sconvolgente di quella
ragazzina che con il corpo esile e il capo eretto teneva sotto
controllo le anime dei presenti .
- Ma guarda chi si rivede .
Sakura , giuro di non averti mai vista in questi panni , o
avrei fatto un eccezione - sussurrò Sasuke
, fissando bramoso il corpo della ragazza che ,
irritata dalle parole del suo ex compagno ,
assottigliò gli occhi , rendendo il sguardo ancora
più penetrante e ipnotico.
- Non dovresti essere qui .
Se sei venuto per me , sappi che non riuscirai mai ad appropriarti di
me , vile traditore .
Sasuke digrignò i denti , sentendo le parole della
ragazza bruciargli dentro come una ferita aperta e rendendolo
, se possibile , ancor più scontroso di quello che
già era .
Ghignando malefico , prese con velocità uno
shuriken da una tasca , scagliandolo improvvisamente contro
Sakura che non ebbe neanche il tempo di reagire dal momento
che uno strato di sabbia le si era parato davanti a difesa ,
stritolando l’arma scagliata dall’Uchiha .
Sakura sentì il cuore batterle forte quando ,
spinta da una sensazione che le stava facendo venire la pelle
d’oca incontrò quegli occhi azzurri che
l’avevano tormentata durante il suo dormiveglia .
E il cuore le salì in gola quando
scoprì finalmente chi era il proprietario di quelle
iridi gelide e vuote .
Gaara .
Osservò a lungo la figura del ragazzo stagliarsi
inquietante e allo stesso tempo magnetica davanti al suo sguardo .
Era senza parole .
Il ragazzo che non aveva fatto altro che farle provare strane emozioni
, che l’aveva stretta tra le braccia era lo stesso
ragazzo che serbava dentro di sé il demone della sabbia ?
Fissò incantata quegli occhi glaciali guardarla attenti ,
come quella volta durante la battaglia nella quale per la prima volta
si era accorta di lui .
Perché sentiva qualcosa di strano provenire da
lui , un sentimento inumano che traspariva da
quegli occhi gelidi .
Una sensazione di vuoto , una tristezza così
antica e così radicata dentro l’anima di quel
giovane ragazzo da renderlo diverso davanti ai suoi occhi .
Non come il ragazzo che uccideva a sangue freddo ,
l’assassino freddo e spietato di cui aveva tanto sentito
parlare , ma come un ragazzo che era stato ferito nel profondo e a cui
nessuno aveva offerto , oltre all’odio
, altro sentimento umano , trattandolo come un mostro .
Il loro scambio di sguardi però fu interrotto da
Sasuke che , furioso per
l’intromissione da parte del ragazzo della sabbia ,
aveva assottigliato gli occhi rossi stringendo i pugni con forza.
- Tu !
Ti pentirai per questo . Ho una bella sorpresa per te , sai
?
Gaara , per nulla intimorito dalle parole del
giovane Uchiha , continuava a guardare quella ragazza dai
capelli rosa che per qualche strano motivo gli aveva rapito la mente e
il corpo , ma fu attratto da una piccola figura nera avanzare
lentamente vicino a lei .
E così , quando puntò lo
sguardo di ghiaccio sulla piccola ombra , vide solo un
piccolo flauto dorato fuori uscire dal mantello nero della figura .
Che cosa aveva intenzione di fare ?
- Suona !
Il piccolo omino posò le labbra sullo strumento ,
eseguendo gli ordini di Sasuke .
Però , stranamente , da
lì non uscì alcun suono .
Sakura , confusa dalla situazione , gelò
sul posto quando sentì un gemito di dolore provenire alla
sua destra , dove poco prima c’era Gaara .
E infatti , quando voltò lo sguardo
trovò il ragazzo inginocchiato per terra con le mani portate
alla testa e gli occhi chiusi con forza , mentre urlava di dolore .
Cosa gli stava
succedendo ?
Preoccupata , si mise a correre in direzione del ragazzo che
aveva aperto a fatica un occhio , sentendo un suono acutissimo
dilaniarlo da dentro .
Vide Sakura avanzare correndo verso di lui , con il bel volto
preoccupato fin quando una figura si scagliò su di
lei , afferrandola e scaraventandola contro un muro di un
edificio che andò in frantumi , facendo
scomparire la figura della ragazza alla sua vista .
Dov’era andata ?
Gaara sentì qualcosa di strano farsi spazio dentro
di lui , una sorta di preoccupazione stringergli il petto .
Mentre il demone urlava di rabbia per il dolore che stava
provando insieme a lui .
Ma il ragazzo era troppo impegnato a cercare di intravedere la piccola
figura di Sakura alzarsi dalle macerie per far caso a quelle
urla .
Però non accadde nulla del genere .
Non un movimento da ciò che restava di
quell’edificio .
Non un suono o un rumore che potesse acquietare
quell’incessante dolore al petto che rischiava di piegarlo in
due .
- Ma guarda , è già fuori
combattimento ?
Mi aspettavo di meglio . Pazienza , sarà
più facile prenderla .
Per quanto riguarda te , che ne dici di fare un bel
bagno ?
Gaara , ancora piegato dal dolore si
alzò traballando sulle proprie gambe , cercando di
resistere a quel suono che nessuno sembrava sentire
.
Ma perché ?
Non fece in tempo neanche a trovare una risposta che
sentì il suo corpo venire circondato da qualcosa di gelido
, affondando lentamente in un liquido azzurrognolo
che ben prestò scoprì essere l’acqua
del lago nel quale era stato gettato .
La vista cominciava ad offuscarsi e il fiato a venir meno ,
così come il corpo veniva sempre di più spinto
verso il basso , e la sua mente svuotata da tutti i pensieri .
Mentre la vita scivolava piano piano dalle sue membra gelide , strette
in una morsa di dolore da quel continuo suono che anche da
lì sotto lo torturava .
Perché
era nato ?
Questa era la domanda che per anni continuava a rivolgersi ,
e che anche in quel momento cercava di sbrogliare .
Sua madre lo aveva odiato fin dalla sua nascita .
Era sempre stato allontanato da tutti per il demone che aveva chiuso
dentro di sé , un “regalo
“ per così dire che non aveva chiesto
di possedere .
Perché ?
Perché era
stato destinato ad una esistenza solitaria , dolorosa e triste ?
Che aveva fatto di male
per meritare tutto quello ?
Non era in grado di amare ,ma solo perché nessuno gli aveva
mostrato come fare .
Non sapeva cos’era una ferita sul proprio corpo .
Aveva solo provato il dolore lancinante che si sentiva dalle
ferite che portava sul cuore , marchiate a fuoco sulla sua anima
, dannata da quel demone che non aveva mai desiderato
custodire .
Ora che la vita lo stava lentamente abbandonando , sentiva
una sensazione nuova , una sensazione che gli stava facendo venire i
brividi lungo tutto il corpo .
Paura .
Paura di
morire .
Fu sconcertato dai suoi stessi pensieri .
Lui non poteva provare
paura .
Lui non doveva provare
paura .
Doveva essere
forte .
Doveva essere freddo .
Ma forse perché ormai aveva perso lucidità , o
forse perché stava per cadere nel baratro della
morte , sentiva quella sensazione sopraggiungere sempre di
più , portando con sé , pezzo
per pezzo , parti della sua anima .
Chiuse gli occhi , lasciandosi andare completamente
, quando la musica d’un tratto si bloccò
e qualcosa di caldo gli afferrò la mano ,
d’improvviso .
Aprì con lentezza gli occhi e ciò che vide gli
fece capire che forse era morto davvero .
Perché una ragazza dai grandi e
magnetici occhi verdi lo aveva preso per la mano, mentre i lunghi
capelli di uno strano rosa incorniciavo il bel volto candido .
Aveva un’aria familiare .
Dove l’aveva già vista ?
Cercò di aprire meglio gli occhi , e
quando vi riuscì , comprese chi in
realtà lei fosse .
Vide la ragazza tirargli in su la mano , stringendo i denti
nel tentativo di portarlo in superficie , e fu lì che
qualcosa si risvegliò in lui .
Spinto da un insolita voglia di vivere , di risalire da
quelle torbide acque in cui rischiava di sprofondare , mosse
i piedi , alleggerendo così il peso da trasportare
a Sakura , non potendo far altro che tentare di risalire con le forze
che ancora gli rimanevano .
Rimase scosso dal sorriso dolce che lei gli rivolse cominciando a
nuotare velocemente , trascinandolo verso la superficie dove
la luce lunare indicava la via di uscita da quel pozzo di morte .
Mosse per un ultima vota le gambe appesantite dalla pressione
dell’acqua , mentre Sakura balzava in aria
portandolo con sè e facendogli prendere il suo primo respiro
dopo quell’esperienza macabra dalla quale però era
riuscito a risorgere . Sentì il rumore della
battaglia, dei grilli e delle urla dei ninja che lo
riportarono alla realtà .
Mentre posava i piedi sulla terra ferma , sostenuto da un
corpo caldo che come sua unica ancora di salvezza lo stava aiutando a
prendere coscienza .
- Stai bene ?
Gaara , ancora con il respiro affannato
, alzò gli occhi , sentendo le
gocce d’acqua dei capelli zuppi rigargli il volto .
Ed incrociò lo sguardo brillante e caldo
di colei che lo aveva aiutato a sedersi per terra , per
riprendere le forze perdute in precedenza .
Il ragazzo , ancora un po’ scosso dalla situazione
, fu attirato da una piccola figura stesa per terra , al cui
fianco luccicava piccoli pezzi dorati .
E quando riuscì a veder meglio , riconobbe i
frammenti del flauto sparsi disordinamene accanto al corpo esanime
dell’omino .
Che fosse stata lei ?
Riportò lo sguardo sulla ragazza che intanto si
era alzata davanti a lui , ponendosi a sua difesa
mentre i capelli fradici le si erano incollati al volto , e il vestito
ormai zuppo veniva pian piano asciugato dal vento gelido che si era
alzato in quel momento .
Che potere aveva quella ragazza su di lui ?
Perché non riusciva a immaginare di ucciderla come
tutti gli altri esseri che aveva incontrato sulla sua strada ?
Perché ?
La sua attenzione ben presto fu attirata da qualcosa alla sua
destra , nella stessa direzione in cui Sakura stava
guardando con ostilità .
Infatti , in quella direzione Sasuke , con il
braccio insanguinato , sorrideva malignamente stringendo tra
le dita del braccio ancora integro i capelli Hinata , ormai priva di
coscienza .
Mentre Naruto continuava a combattere con i ninja , nel disperato
tentativo di raggiungere la compagna e strapparle dalle grinfie del
giovane Uchiha .
- Arrenditi o ucciderò la tua amichetta .
Sakura , furiosa per le condizioni
dell’amica fissò astiosa il compagno , spalancando
gli occhi quando riconobbe quello sguardo .
Quando rimembrò il sentimento di odio di quegli occhi rossi
, così simili a ciò che aveva visto nella sua
mente quando il fratello di Sasuke aveva cercato di ucciderla
dopo aver ammazzato i suoi genitori .
Qualcosa cominciò a bruciarle dentro .
Qualcosa che mai aveva sentito dentro di lei .
Qualcosa in cui vorticavano senza controllo i suoi sentimenti di odio ,
e vendetta contro il ragazzo , una forza che ormai non essendo
più in grado di controllare lasciò fuori uscire
dal suo corpo , mutando in una luce verde che cominciò a
vorticarle intorno creando delle specie di lame di vento che
, con una forza inaudita , si scagliarono contro i
ninja . Quelle lame di vento cominciarono a girarle
intorno , mentre Sakura congiungeva le mani ,
assottigliando gli occhi verdi e
incanalando tutto l’odio , la voglia di
vendetta per i suoi genitori su un unico punto .
Su Sasuke Uchiha che , tremante , fissava
terrorizzato quella specie di aura fluorescente ingrandirsi a dismisura
intorno alla figura di Sakura.
Gaara , ancora disteso a terra , guardò
sorpreso la ragazza sfoggiare tanta di quella potenza da far
impallidire persino lui.
Cosa le stava succedendo ?
Anche Naruto , ormai privo di nemici ,
guardò a bocca aperta l’amica far tremare persino
il suo povero animo .
Cos’era quella luce spettrale che le vorticava intorno ?
Subito il biondo , cogliendo al volo la distrazione
dell’ex compagno si gettò verso di lui ,
afferrando Hinata e saltando dietro le spalle di Sakura che intanto
avanzava di un passo , minacciosa.
- Pagherai con la vita ciò che tuo
fratello mi fece .
E proprio in quel momento , quando i ninja erano riusciti a
mettersi in piedi , qualcosa accadde agli occhi di
Sakura . Muoveva le mani talmente veloce da risultare
invisibile , bisbigliando parole per loro
senza senso veloce , sempre più veloce , mentre ai
lati degli occhi verdi comparivano delle specie di onde grigie e la
pupilla nera si ritraeva , inghiottita da tutto quel verde .
Mentre un rumore ambiguo , spettrale , fece voltare tutti
dietro le spalle della ragazza , lasciandoli tutti senza fiato . Gaara
spalancò gli occhi quando vide ergersi dal lago una massa
informe di acqua che , pian piano , prese
le sembianze di un serpente .
Sorpreso , vide quell’essere d’acqua
scagliarsi con impeto contro i ninja , rinchiudendoli in
delle specie di bolle .
Mentre Sakura , bisbigliando altre parole a loro
incomprensibili mosse le mani , congiungendole nuovamente in
complicati movimenti , nello stesso momento in cui il terreno
si alzava e con dei piccoli rami circondava le sfere d’acqua
, immobilizzandole con i ninja intrappolati
all’interno .
Sasuke , l’unico ancora libero
, cercava in tutti i modi di sottrarsi alle spire di quel
serpente d’acqua che , lentamente , lo stava
raggiungendo .
Quando , ormai allo stremo delle forze lanciò una
pergamena bomba vicino a Sakura , scomparendo
nell’ombra mentre il serpente evaporava come neve al sole .
Subito Naruto , con in braccio Hinata ,
saltò su un edificio lì vicino , ma quando si
voltò indietro per vedere se anche Sakura fosse scampata al
pericolo , sbiancò vedendola immobile ,
ancora con le mani unite , senza neanche muovere un muscolo di fronte
alla pergamena bomba che ormai stava per scoppiare .
Angosciato , notò lo sguardo
dell’amica spiritato , mentre i segni ai lati degli
occhi si illuminavano a scatti .
Sembrava in una specie di trans .
Non fece in tempo , tuttavia , a correrle in aiuto che la
vide svenire di colpo , mentre la bomba scoppiava , creando
un boato tale da risvegliare tutta Konoha .
Naruto scese con un balzo sul campo di battaglia , cercando
con lo sguardo lucido Sakura.
Ma di lei , purtroppo , non vi era nessuna traccia .
Solo i corpi ormai privi di vita dei ninja .
Dove poteva essere andata ?
- Sakura
Il richiamo disperato del biondo però non servì a
nulla , perché non gli venne incontro nessuna risposta .
E se fosse
morta ?
Scosse incollerito il capo , maledicendosi per aver solo
pensato a quella possibilità .
Forse era il caso di chiamare aiuto , per estendere le
ricerche della ragazza .
Così riprese il suo cammino verso la residenza di Tsunade
che , risvegliata dal boato , era già
sconvolta dal non trovare Sakura nel suo letto .
§
Una figura sottile , resa invisibile dalle tenebre della
notte , sfrecciava rapida sui tetti delle case , dirigendosi
verso un posto isolato e circondato da una piccola foresta .
La figura fermò la sua corsa davanti ad una
piccola casa che troneggiava come la regina di quel luogo silenzioso .
Fece alcuni passi verso la costruzione , entrandovi
e facendo attenzione a ciò che teneva stretto tra le braccia
.
I rumori dei suoi passi risuonarono tetri in quel posto
solitario , buio come l notte che era scesa fuori .
Fin quando non si accese una piccola fonte di luce , illuminando
così un volto pallidissimo con un segno rosso
sulla fronte che fissava con preoccupazione la piccola ombra
distesa accanto a lui .
Gaara si alzò con lentezza , attento a
non fare alcun tipo di rumore che potesse risvegliare la
fragile ragazza che dormiva placidamente , come se non avesse
appena incantato l’acqua e la terra rendendole armi mortali .
Aprì con cautela la finestra ,
rischiarando la stanza buia e lasciando filtrare i luminosi
raggi lunari all’interno di essa .
Quelli colpirono il volto di Sakura che , nonostante
tutto , continuava a dormire tranquillamente .
Si voltò , vedendola girarsi sul fianco
e lasciando ricadere i capelli umidi sul volto .
Mentre Gaara le si avvicinava e , senza neanche rendersene
conto , la avvolgeva in una calda coperta che aveva trovato
lì vicino , sedendole vicino e
guardandola dormire .
Come aveva fatto , quella piccola ragazza , a
scatenare tutto quel trambusto ?
In che modo era riuscita a incantare l’acqua e la terra ?
E poi , cos’erano quei segni che le erano comparsi
ai lati degli occhi e che ora erano improvvisamente scoparsi ?
Mille domande vorticavano nella mente del ragazzo della sabbia
che , sfinito anche lui da quella giornata ,
sospirò pesantemente , pronto ad una notte insonne come
ormai era solito fare.
Perché , semplicemente , non poteva dormire .
Gli era vietato
.
Si passò una mano tra i capelli con aria svogliata
, osservando di striscio il candido volto di Sakura coperto
da alcune ciocche bagnate .
La fissò a lungo , un po’ perso , quando
notò una di quei sottili fili rosati caderle sul
labbro , innervosendola e facendola starnutire .
Gaara non accennò neanche ad un sorriso
Lui non sapeva neanche cos’era , un sorriso , ma fu
attratto inconsapevolmente da quella ciocca .
E così , per puro istinto , le
avvicinò la mano alle le labbra ,
afferrandole con delicatezza la ciocca e portandogliela dietro
l’orecchio , ritraendo subito la mano , sorpreso
dal suo stesso gesto .
Perché era così gentile con lei ?
Cosa gli impediva di farle del male ?
La guardò corrucciato , cercando di
trovare una spiegazione plausibile a quello che gli stava accadendo ,
ma purtroppo non ne trovò nessuna .
Forse c’entrava il fatto che era un incantatrice ,
di cui lui non sapeva un granchè , ma c’era
qualcosa dentro di lui che negava quell’ipotesi con fervore .
C’era una piccola vocina che tentava in tutti i
modi di farsi sentire , ma alla quale Gaara , senza
sapere il perché , non voleva dare ascolto .
Forse per paura di ciò che avrebbe scoperto .
Distolse con rabbia lo sguardo , cercando di
concentrarsi su qualcosa in quella piccola stanza , ma i suoi occhi
azzurri cadevano sempre e inevitabilmente su di lei .
Innervosito chiuse gli occhi con stizza , cercando
di calmarsi .
Perché ora
provava tutte quelle sensazioni umane ?
Possibile che fosse lei
a renderlo così “debole” ?
Inorridito al solo pensiero si voltò del tutto ,
negando ai suoi occhi la visione di Sakura che ,
tranquilla , dormiva accanto a lui , non sapendo
né dove si trovasse né cosa fosse successo .
Il ragazzo riuscì perlomeno a ritrarre
l’attenzione da lei per qualche minuto ,ma i suoi occhi ,
come se avessero una volontà propria si
posarono nuovamente sul bel volto di lei , disteso da un piccolo
sorriso .
Non capiva perché , ma quando stava con lei si
sentiva strano , come vulnerabile , come se lei potesse guardargli nel
profondo e vedere le ferite che portava sul cuore da quando era nato
,e questo non poteva accettarlo .
Doveva allontanarla da lui il più presto possibile , ma
chissà perché questa volta anche il suo
corpo si rifiutò all’idea . Sconfortato e
disorientato da tutte quelle nuove sensazioni che provava trattenne il
fiato quando la vide muoversi e aprire lentamente gli occhi , posandoli
su di lui .
Rimase come soggiogato da quelle iridi di smeraldo , lucide
dal sonno e forse anche un po’ sorprese ,
perché Sakura , appena riuscì a mettere
a fuoco la persona che le stava di fronte spalancò gli occhi
, stupita di trovarci Gaara .
Rimasero per un po’ a guardarsi , lei distesa senza
la forza né di parlare né di muoversi , lui con
il solito sguardo impenetrabile la squadrava freddo , calcolandone ogni
possibile mossa .
Sakura , anche se ancora intontita ,
cominciava a ricordare a grandi linee ciò che era successo
prima .
Lo scontro con Sasuke .
La strana forza che aveva sentito scorrerle nelle vene .
Ed un ricordo vago di due braccia che la circondavano e
premevano contro qualcosa di duro , mentre un boato pazzesco
le fischiava nell’orecchio .
L’unica cosa che riuscì
però a comprendere era che quel ragazzo
l’aveva protetta , e questo pensiero la fece
sorridere dolcemente , ricevendo in risposta uno sguardo ancora
più glaciale del primo .
- Grazie
Gaara sembrò tremare al suono dolce della voce di
Sakura che , continuando a sorridere , si
era avvicinata al ragazzo , alzando di poco lo sguardo per
vedere meglio la sua espressione .
Lui rimase immobile , sentendo quella strana parola
mai sentita , o almeno mai indirizzata a lui , scaldargli il cuore ,
rendendolo succube di quelle brillanti gemme color smeraldo
che lo distolsero da qualsiasi altro pensiero .
Distolse lo sguardo di scatto , non sapendo che
altro fare e ritrovando un po’ di razionalità
lontano dalle iridi di lei.
Non le rispose , continuando a guardare ostinato il muro ,
fin quando non la sentì gemere di dolore .
Si voltò subito , notando
l’espressione di sofferenza della ragazza che si teneva
premuta una mano sul petto . Preoccupato si curvò su di
lei , attento però a non sfiorarla.
- Dormi .
Il suo tono era stato più gelido e freddo di
quanto avesse voluto , ma non poteva farci niente .
Non era in grado di usare un tono più dolce .
- Forse hai ragione
E così dicendo Sakura chiuse gli occhi , cercando
in qualche modo di prendere sonno , ma diciamo che le era un
po’ difficile dato che sentiva lo sguardo di Gaara fisso su
di sé .
Aprì gli occhi , fissandolo a sua volta
.
- Tu non dormi ? .
Non lo vide fare una piega , anzi , indifferente si
voltò dall’altra parte , come se lei non avesse
parlato .
La ragazza aspettava ancora una risposta dal ragazzo della
sabbia che , però , sembrava non aver
intenzione di cedere . Fin quando , stufo degli occhi di lei
puntati sulla sua schiena , le rispose .
-
Io non dormo mai
Pronto a una reazione esagerata , si stupì di non
sentirla fiatare , e , un poco incuriosito da ciò si
voltò , vedendola guardarlo confusa , come se non
avesse capito cosa avesse appena detto .
- Non dormi mai ?
Gaara annuì , guardando il soffitto
sopra di loro per distrarsi in qualche modo , quando
sentì la stessa sensazione provata in acqua , quel calore
sconosciuto attorno al suo palmo .
Infatti , quando si voltò , vide la
piccola mano di Sakura stringere la sua , e gli occhi
chiari fissarlo con insistenza , attenti
.Cosa voleva ora da lui ?
- Ho detto che non posso dormire , ma tu puoi
, quindi muoviti .
Cercò di allontanarle la mano , ma lei non ne voleva proprio
sapere di lasciarlo andare .
Così , infuriato , si abbassò
verso di lei , incatenando i suoi occhi azzurri a quelli
verdi di lei .
E quello fu il suo primo errore , perché
, trovandosi così vicino a lei si rese
conto di essere diventato schiavo di quegli occhi .
- Tu dormi invece .
Sakura lo costrinse a sdraiarsi di fianco a lei ,
continuando a guardarlo negli occhi .
Mentre Gaara si distendeva a sua volta, sentendo il cuore battere
velocemente .
Il ragazzo seguì Sakura battere gli occhi con
lentezza , fino a quando non li chiuse del tutto ,
sfinita .
Mentre Gaara rimaneva immobile , con la mano stretta tra le
sue , pronto a passare una notte insonne , ma chissà
perché e come , i suoi occhi cominciarono a farsi
pesanti e la stanchezza a farsi spazio dentro di lui .
Sorpreso , spalancò gli occhi d’istinto .
Lui non poteva dormire , o il demone avrebbe preso pieno
controllo del suo corpo .
E avrebbe fatto del male a lei .
Spinto da questo pensiero , cercò di
rimanere sveglio , ma il sonno ebbe la meglio su di lui .
Sentendo addosso il peso di tutte quelle notti prive di sonno
chiuse gli occhi , timoroso di quello che sarebbe potuto
succedere .
Aspettò di venire controllato dal demone
, ma si stupì di non sentirlo neanche muoversi ,
come se egli stesso si fosse assopito dentro di lui .
Come era possibile ?
L’unica cosa che riusciva a sentire era il profumo
di fragole di Sakura e il suo calore avvolgere il suo corpo gelido .
Come poteva quella ragazza fargli quell’
effetto ?
E finalmente , quella voce che aveva cercato continuamente di
venire a galla riuscì a farsi sentire a causa della
stanchezza del ragazzo, urlando quasi la verità .
“
Quella ragazza era la prima a guardarlo come un essere umano
“ .
Quella frase cominciò a rimbombargli in testa , rendendola
sempre più forte e veritiera .
Per questo , prima di addormentarsi completamente per la
prima volta in vita sua , capì che non avrebbe
lasciato andare quella ragazza , a costo di trattenerla con
la forza con lui…
Continua…
Un ringraziamento particolare per TORU85,
KASUMI_89, SAMMY4EVER, LELLA23 , VAMPIROSOLITARIO91 E SANG
e i loro bellissimi commenti .
Al prossimo capitolo , gold eyes
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Capitolo 4 *** Vattene - ma io non voglio - ***
La mente vagava nel silenzio e
nella pace più assoluta , possibilità
della quale il suo corpo era stato sempre privato .
L’angosciante presenza oscura che rischiava di
sopraffarlo ogni qual volta chiudeva gli occhi , ora
era inesistente .
Non sentiva l’impellente bisogno di sfamare la fame vorace di
sangue .
Non sentiva il suo
demone interiore reclamare ciò che gli spettava .
Le sue palpebre ora
chiuse da un antica stanchezza rendevano la sua anima dannata
più leggera e più tranquilla , mentre un insolito
senso di calore lo circondava , un tepore che scaturiva da qualcosa
all’esterno del buio in cui andava alla deriva .
Dischiuse le
palpebre con pigrizia , vinto dal torpore che ancora invadeva
il suo corpo , ma quando aprì le iridi ghiacciate
vide due grandi e magnetici occhi verde smeraldo fissarlo
dolcemente .
Restò
per un attimo avvinto da quello sguardo , sentendo il calore
che lo aveva avvolto farsi sempre più forte man mano che
fissava la piccola figura davanti a sé .
Passò gli
occhi dannati sui lunghi capelli rosa , sciolti
disordinatamente sulle spalle pallide , le gambe strette al
petto avvolte da quel vestito candido come la pelle di lei , le labbra
rosee curvate in un sorriso e i grandi e magnifici occhi verdi limpidi
e puri come due smeraldi .
La dolcezza di quello
sguardo fece tentennare la sua solita freddezza , facendogli
perdere per un attimo la cognizione del tempo .
Più
guardava quegli occhi , e più capiva di
non poter fare a meno di fissarla .
Uno strano formicolio
alla mano gli fece abbassare il capo , trovando con sorpresa
la piccola mano di lei stringere con dolcezza la sua .
Come un fulmine a ciel
sereno gli avvenimenti della scorsa notte gli passarono in mente
,facendogli ricordare la stanchezza che lo aveva vinto al contatto con
la mano di lei .
Non
tentò di ritirarla , beato com’era di quel calore
contro la sua pelle fredda .
Si mise a
sedere , mantenendo sempre quel contatto e posizionandosi in
modo tale da avere una visuale completa di Sakura .
La
fissò , impenetrabile , nessun
sentimento a mostrare che quelli erano occhi umani , mentre
la ragazza giocava con la sua mano , girandola davanti ai
suoi occhi e scatenando nel suo corpo piccoli brividi involontari .
- Grazie per
avermi salvato .
L dolce voce di lei lo
colpì dritto al cuore , facendolo tremare come le corde di
un violino .
Impiegò
un po’ di tempo a riacquistare il controllo di sé .
- Non devi
ringraziarmi .
La sua voce
uscì fredda e gelida dalle sottili labbra ,mentre la fulva
chioma veniva scossa del tiepido vento che era entrato nella piccola
casetta .
La vide
sorridere con candore , creando in lui una reazione immediata e
insolita .
Un tremolio nelle mani
.
La sua mente
catturò quel sorriso , come se volesse imprimerlo nei propri
ricordi ,mentre la pace continuava a cullarlo tra le sue dolci braccia
.
- Credo sia
il caso di andare da Naruto , sarà preoccupato per
me e…
- No -
sibilò animalesco e feroce
, spiazzando per un momento Sakura ,
mentre Gaara sentiva un fastidioso senso di abbandono invaderlo a
quella prospettiva .
Non aveva
alcuna intenzione di farla andare via , a costo di costringerla con la
forza .
Il solo suono della
sua voce acquietava l’animale che covava dentro , il solo
guardarla gli conferiva una serenità che bramava da anni .
No , non aveva alcuna
intenzione di privarsene .
Anche se
ciò avrebbe voluto dire sterminare coloro che si
sarebbero opposti al suo volere .
Sentì
l’irritazione crescere quando una vocina maligna si
insinuò nella sua mente .
“ Sei sicuro
che è solo per questo o c’è
qualcos’altro sotto ?”
Scosse con
vigore la testa , come se con quel gesto volesse allontanare con
maggior forza la domanda espressa dalla sua voce interiore .
No
, lui la voleva solo per placare il suo animo tormentato .
Non
c’erano altre spiegazioni .
Nessun
altra spiegazione possibile .
Lui
non sapeva amare .
Non poteva .
Quel sentimento a lui
era sconosciuto e irraggiungibile come la dolce ragazza che lo fissava
confusa .
Strinse
involontariamente la mano stretta tra le sue con
forza , notando una smorfia di dolore comparire sul
bel volto di lei .
E a quel punto
, qualcosa nel suo petto si mosse.
Distolse lo sguardo
, non riuscendo a tollerare quella sofferenza che era nata
sul suo viso pallido .
Perché si
sentiva così strano ?
Perché
aveva sentito l’odio verso se stesso crescere nel
momento in cui aveva visto il lieve dolore nelle iridi smeralde di lei ?
Eppure aveva
visto uomini e donne gemere di dolore sotto la sua furia .
Aveva
udito urla inumane .
Aveva assistito
impassibile alle suppliche a lui rivolte .
E aveva provato un
piacere immenso nel vedere le smorfie di dolore trasfigurare il volto
delle sue vittime .
Ma allora
perché la sua mente si rifiutava categoricamente di udirla
gemere di dolore , di vedere il suo bel volto mutato in una maschera
sofferente e i suoi grandi occhi verdi adombrati dalla paura ?
- Ti
lascerò andar via da me , a patto che tu riesca a
sconfiggermi in battaglia .
La
fissò gelido , notando la confusione farsi spazio nelle
iridi smeraldine , per poi essere spazzata via da una luce
calda e rassicurante ,che gli fece battere il cuore ormai morto a mille
.
Si alzò di
scatto , dandole la schiena e incamminandosi verso la porta .
- Dove vai ?
Il tono
incerto nella dolce voce di lei lo fece voltare fulmineo , portandolo
ad osservarla intensamente .
Gli sembrava
così fragile e così debole , come se un minimo
spostamento d’aria potesse romperla .
Sembrava una bella
bambolina in procinto di rompersi , e ciò
risvegliò in lui una strana voglia di proteggerla , di
vegliare su quella piccola creatura seduta sul pavimento di fronte a
lui .
-
Tornerò stasera . E vedi di non
allontanarti troppo o sarò costretto a venirti a
cercare - con queste ultime parole e una furtiva occhiata al
bel volto di Sakura , Gaara uscì dalla
piccola costruzione , saettando tra gli immensi
alberi , mentre il suo sguardo ghiacciato si posava involontariamente
sulla piccola casetta dove quella ragazza sostava confusa .
§
Era ormai calata la
notte e ancora Gaara non era tornato .
Guardò
ancora una volta fuori dalla finestra , nella speranza di
vedere l’ombra di lui avvicinarsi ,ma tutto ciò
che i suoi occhi incontrarono furono il buio .
Da quando quel ragazzo
se ne era andato , Sakura aveva avuto la
possibilità di pensare a mente lucida .
Perché mai
Gaara non voleva che lei gli si allontanasse ?
Non aveva la
benché minima idea del perché lui volesse tenerla
con sé , avendola persino minacciata di andarla a riprendere
se mai si fosse allontanata .
Rivide nella sua mente
quegli occhi glaciali risplendere come piccoli pezzo di cristallo ,
scatenandole involontariamente dei brividi .
I suoi occhi
smeraldi però si adombrarono quando , lentamente
, si aprì nella sua mente il ricordo del maestro
Kakashi . L’uomo le aveva raccontato più volte la
tragica storia di quel giovane ragazzo dannato fin dalla sua nascita ,
odiato persino dalla madre e maledetto dalla stessa per
l’eternità .
Sentì gli
occhi pruderle mentre la consapevolezza della sofferenza che aveva
provato quel ragazzo si faceva sempre più pressante ,
pesandole come un macigno sul cuore .
Non osava nemmeno
immaginare come fosse stato vivere per dodici lunghi anni in
solitudine , avendo come unico appiglio , unico sostegno un demone
sanguinario .
Non riusciva
a credere , a pensare come quel ragazzo fosse riuscito a
sopportare un simile fardello senza rischiare di impazzire .
Mai come
allora capì il motivo di quella freddezza e di quella
solitudine che aveva letto in quelle iridi azzurre .
Capiva
almeno in parte cosa avesse dovuto sopportare .
Una vita fatta di sangue ,dolore
e sofferenza .
Scosse la testa con
forza , mentre i lunghi capelli le calavano sul volto e una
lacrima cadeva furtiva sul pavimento . Doveva distrarsi o avrebbe
passato tutta la sera a piangere per il triste destino di quel ragazzo
, e non voleva .
Così decise
di allenarsi per il torneo che da lì a poco si sarebbe
svolto .
Uscendo
dalla casetta si inoltrò nella foresta , non
immaginando che quel gesto sarebbe stato frainteso dal ragazzo che
insistente popolava i suoi pensieri .
§
Osservò la
luna alta nel cielo senza alcun interesse , passandosi una mano pallida
tra la chioma fiammeggiante .
Aveva passato tutto il
suo tempo a rimuginare sulla sua decisione di tenere quella ragazzina
con lui , e quella voce insistente aveva creato dei dubbi
dentro di sé .
Davvero era solo per
quel motivo che la voleva con sé ?
Possibile che fosse
solo per il suo demone interiore che non le avrebbe permesso di
andarsene via ?
Aggrottò le
sopracciglia , stringendo le sottili labbra in una linea dura
.
Non voleva
pensarci , voleva solo accantonare il motivo di quella scelta e godersi
la pace che quella ragazza gli donava finchè ne avesse avuto
la possibilità .
Scese con un balzo
felino dall’albero , incamminandosi verso la
casetta e sentendo , man mano che vi si
avvicinava , il profumo di fragola che aveva sentito
aleggiare attorno di lei .
Però ,
appena mise piede nella radura che circondava la piccola
costruzione , sentì che qualcosa non andava .
Non sentiva la
presenza della ragazza dentro la casetta e quella semplice
constatazione lo mise in agitazione .
Cominciò a
girovagare tra gli alberi che circondavano la casetta , attirato infine
da uno scricchiolio sinistro .
Avanzò con
passo felpato verso il punto in cui aveva sentito quel suono
, e con sorpresa trovò la ragazza intenta a
sradicare con un pugno un albero .
Osservò
incantato la luce lunare contornare l’esile figura , creando
un aureola così candida da renderla simile ad un angelo .
I lunghi
capelli rosa le coprivano il volto bianco ,celando ai suoi occhi
azzurri lo sguardo incantatore della ragazza , mentre il
piccolo petto si alzava ritmicamente sotto il leggero tessuto .
La vide
gettare la testa all’indietro , spostando i capelli
sulle spalle , mostrando così i grandi e magnetici
occhi verdi risplendere come diamanti sotto i tenui raggi della luna .
Le guance candide
, arrossate dallo sforzo e le belle labbra dischiuse in un
espressione di disappunto .
Rimase alcuni secondi
a contemplare la bellezza della ragazza , quando
qualcos’altro entrò nel suo campo visivo .
Tre enormi abeti
sradicati giacevano ai piedi della ragazza , e un pensiero
crudele si insinuò nella sua mente .
Non aveva perso tempo
.
Si stava allenando per
sconfiggerlo .
Non vedeva
l’ora di andarsene , per questo aveva cominciato ad
esercitarsi .
Per fuggire via da lui .
Nemmeno lei voleva
come gli altri stargli accanto un secondo di più , eppure….
Digrignò i
denti , sentendo la sua piccola speranza frantumarsi in piccoli pezzi ,
la sua piccola fonte di luce oscurarsi e scomparire nel nulla .
Assottigliò
gli occhi mentre il demone richiamato da lui stesso prendeva il
sopravvento su di lui , accecato dall’ odio , dalla
sofferenza che crudele tormentava il suo cuore .
Avanzò
, lasciandosi illuminare dalla pallida luna ,mentre uno
strato di sabbia lo avvolgeva , pronta a placare il suo dolore con il
sangue di lei .
§
Sakura
respirò a fondo , sentendo le piccole mani cominciare a
farle male .
Non era riuscita
neanche minimamente ad allontanare il viso di lui dalla sua mente ,
nemmeno allenandosi era riuscita a placare il suo cuore
confuso .
Un suono cupo
penetrò nella sua mente , distogliendola per un
breve momento da quei pensieri tormentati , facendole voltare il capo
alla sua destra .
E quando lo fece
, il suo cuore le balzò in gola .
Davanti a lei , il
protagonista dei suoi pensieri sostava a qualche metro di distanza da
lei , accerchiato da un leggero strato di sabbia che lo fece apparire
ancora più crudele .
Osservò
incantata l’aura maligna che quel ragazzo emanava , la
cattiveria che minacciosamente creava fiamme azzurre nei suoi occhi .
La mascella
leggermente irrigidita e la postura composta e rigida , se
non fosse stato per un tenue tremore che notò alle
mani bianche .
Aprì le
labbra rosee per la sorpresa , sentendo quello sguardo
glaciale gelarle in sangue nelle vene , e la sabbia intorno a lui
risvegliare in lei preoccupazione e paura .
Il suo cuore perse un
battito quando notò l’odio profondo e oscuro di
quello sguardo riversarsi in lei come lava , ustionando il
suo povero cuore .
- Cosa ti è
successo ?
La domanda
fuoriuscì senza che potesse impedirlo dalle sue labbra ,
fissando con un nodo alla gola il giovane arricciare il labbro sottile
mostrando i denti bianchissimi , ringhiando come un animale .
Non fece in tempo a
capirne le intenzioni che si ritrovò bloccata contro un
albero da uno strato di sabbia che la premeva contro il tronco ,
mozzandole il fiato .
Battè con
forza la testa contro il legno duro ,mentre un rivolo di sangue sbucava
dalla chioma rosata , rigando la gota pallida .
Riaprì gli
occhi con lentezza , ancora intontita dall’impatto e li
spalancò quando si trovò a meno di un
centimetro dal volto di lui .
Le ciocche rosse del
ragazzo le sfiorarono la fronte ,mentre i suoi occhi verdi si perdevano
nei pozzi gelidi di quelli di lui . Notò il bel volto del
ragazzo trasfigurato in una maschera di rabbia mista a dolore che le
strinse il cuore in una morsa dolorosa e che la fece gemere
involontariamente di dolore .
Per un breve attimo
vide negli occhi azzurri di lui rispendere una fioca luce di
preoccupazione e sofferenza , ma fu subito spazzata via da un ringhio
di rabbia che la fece tremare di paura .
- Vattene .
Due semplici parole
sussurrate con freddezza e odio che ebbero il potere di mandare in
frantumi il suo piccolo cuore . Lo vide allontanarsi da sé ,
mentre le lacrime uscivano irrefrenabili dai suoi occhi verdi .
Con lo sguardo
sfuocato osservò il ragazzo voltarle le spalle e avviarsi
verso la foresta , mentre il suo petto veniva scosso dai singhiozzi .
No
, non voleva andare via .
Non
voleva allontanarsi da lui .
Non
voleva lasciarlo solo .
Non
le importava il perché di quel comportamento .
Non
le importava del sangue che le macchiava la pelle pallida del volto .
Non
le importava niente .
Non voleva non vedere
più quegli occhi di ghiaccio , il suo cuore non lo avrebbe
sopportato .
La disperazione si
impossessò di lei , facendola urlare di dolore ,
supplicandolo di non andare via , ma la figura del ragazzo si faceva
sempre più lontana e la sua voce incrinata dal pianto
diventava sempre più flebile .
Un altro
singhiozzo le scosse il petto , mentre ancora lo strato di sabbia la
inchiodava contro il tronco .
Chiuse gli occhi con
forza , nel vano tentativo di fermare le lacrime che le solcavano ora
il volto e che le bagnavano l’abito , ma l’unica
cosa che vide oltre le palpebre chiuse furono due occhi azzurri come il
cielo .
Gemette di dolore , il
suo cuore ormai ridotto in piccole schegge che si erano come conficcate
nella sua carne , fermentando il suo dolore.
Perché si
sentiva così ?
Quale era il
motivo di tutte quelle lacrime ?
Nemmeno per Sasuke
aveva mai pianto così tanto , o sofferto in un modo
così atroce .
Ed ora lei
versava lacrime per quel ragazzo dalla fulva chioma e dal simbolo
maledetto sulla fronte senza averlo nemmeno conosciuto , senza averlo
mai incrociato sulla sua strada , avendo solo per una volta incrociato
il suo sguardo di sofferenza e dolore .
Tentò di
liberarsi dalla morsa della sabbia che ormai aveva smesso di far
pressione sul suo corpo , avvolgendola come una calda coperta
.
Un gemito di dolore le
fece spalancare gli occhi quando si accorse che non era il
suo .
Infatti
, appena riuscì a vedere meglio oltre le lacrime ,
vide una figura inginocchiata per terra con la testa tra le mani . Si
dimenò con forza , avendo riconosciuta l’ombra
sofferente , strattonando la sabbia che l’avvolgeva che
però non voleva saperne di lasciarla andare .
Digrignò i
denti , assottigliando gli occhi verdi , scalciando
violentemente contro lo strato sabbioso , sentendo il bisogno urgente
di correre da lui .
Urlò di
rabbia , mentre ai lati dei suoi occhi comparivano delle
strisce argentee e la sabbia scomparve dal suo corpo , lasciandola
libera .
Cadde al suolo ,
sentendo la testa girare per il sangue che era fuori uscito dalla
tempia ferita ,ma non se ne curò .
Si rimise in piedi
, mettendosi a correre verso la figura rannicchiata , mentre
le strane linee comparse poco prima sulle sue tempie
scomparivano come per magia .
§
Le urla di lei
continuavano incessanti a staccare , pezzo dopo pezzo
, parti del suo cuore ridotto ormai in cenere . Rivedeva
nella sue mente il sangue rigarle il volto e le lacrime confondersi con
quelle gocce di cui era stato la causa . Strinse i denti con forza
, percependo le risa del demone dentro di lui tormentarlo ,
deridendolo della sua debolezza contro di lui .
Strinse tra
le lunghe dita i capelli rossi , urlando di dolore
, non per il gioco crudele del suo demone , ma per
ciò che aveva fatto a quella ragazza .
Si maledì ,
graffiandosi il simbolo maledetto che aveva sulla fronte , trovando nel
dolore delle unghie sulla sua pelle un conforto temporaneo ,assaporando
il sapore metallico del sangue nella sua bocca dopo essersi morso il
labbro a sangue . Si piegò su se stesso , udendo con
chiarezza lo scherno e la gioia del demone della sabbia rivolto contro
di sé , sentendo il suo cuore seppellito da strati e strati
di odio e dolore che gli congelarono in sangue nelle vene .
Ringhiò
come un animale ferito, soffrendo per l’abbandono
di quella ragazza ,percependo ad ogni suo pensiero rivolto a lei una
fitta acuta al petto , facendolo gemere ancor più di dolore .
Stava per
urlare nuovamente quando qualcosa di caldo gli circondò il
collo .
Allora , il
demone venne rinchiuso dietro a delle sbarre invisibili
, zittendo le sue urla di protesta e i suoi ringhi feroci .
Il silenzio assoluto prese possesso della sua mente , mentre confuso
Gaara riapriva gli occhi .
Quando lo fece
però , vide solo qualcosa di rosa coprirgli la
visuale ,mentre un dolce profumo di fragola arrivò al
suo olfatto .
Si irrigidì
leggermente quando si rese conto delle esili braccia che gli
stringevano il collo con forza e del piccolo corpo premuto contro il
suo , mentre qualcosa gli bagnava il collo .
Sciolse le mani dai
suoi capelli . rilassandosi nell’abbraccio della
ragazza .
Chiuse gli occhi
azzurri , lasciandosi cullare dal calore che traspariva da
quell’abbraccio .
Passò le
mani tremanti sulla schiena della ragazza , stringendo con
forza tra le dita il vestito bianco , mentre il profumo della ragazza
acquietava i suoi sensi e la sua mente .
Rabbrividì
quando qualcosa di bagnato gli scivolò sul petto , non
riuscendo a capire cosa potesse essere .
Ma quando Sakura
alzò il volto , capì che ciò
che aveva bagnato il suo collo erano le lacrime che uscivano dagli
occhi verdi di lei .
Il suo cuore perse un
battito quando la vide sorridere dolcemente tra le lacrime, fissandolo
teneramente con gli occhi verdi ora lucidi dal pianto .
Fu tentato
più volte di cogliere con le proprie dita quelle gocce
salate dal volto di lei , accorgendosi per la prima volta di
essere felice del fatto che quelle fossero lacrime di gioia e
non di paura .
La osservò
assorto , perdendosi nei grandi occhi verdi , limpidi come laghi in
piena estate .
- Io non me
ne vado .
La voce di lei gli
fece spalancare leggermente gli occhi ,mentre il cuore cominciava a
battere con più forza nel suo petto . La vide alzare il
volto , avvicinando le labbra al suo viso , non capendone
bene le intenzioni.
Ma quando
sentì le sue dolci labbra posarsi sulla sua fronte
, avvertì un tremito in tutto il corpo .
Quella ragazza aveva
appena baciato il suo segno maledetto .
Rimase immobile ,
stretto ancora a lei , mentre il suo respiro si faceva più
veloce e i suoi occhi si velavano di malinconia e di gratitudine .
Vide il volto di lei
ritornare all’altezza del suo , sorridendo
dolcemente , un sorriso che illuminò gli stupendi occhi
verdi prima di svenire tra le sue braccia per la stanchezza
, poggiando il capo sul suo petto e tenendo le braccia
attorno al suo collo .
Gaara rimase
immobile , sentendo il battito lento di lei scontrarsi contro il suo
accelerato .
Rimase con
lei tra le braccia , guardandola dormire placidamente contro di
sé .
Era la prima
volta che vedeva un volto così sereno quando c’era
lui nelle vicinanze , e lei era persino abbracciata a lui .
Sentì qualcosa bagnargli il polso , e quando
abbassò il capo , vide alcune gocce rosse
deturpare la sua pelle pallida .
Si strappò
un pezzo della casacca , stringendolo attorno alla tempia
della ragazza per fermare il flusso del sangue .
Si alzò con
lentezza , facendo attenzione a non farla cadere ,prendendola
completamente tra le sue braccia .
La sollevò
con un braccio dietro la schiena e sotto le ginocchia ,
facendola poggiare del tutto contro il suo petto .
Si
incamminò verso la casetta , passando per la piccola radura
e affacciandosi alla costruzione .
Con delicatezza la
distese sul pavimento , facendo attenzione a non svegliarla ,mentre i
suoi occhi glaciali coglievano ogni cambiamento sul bel volto di lei .
Si distese al suo
fianco , sorreggendosi il capo con un braccio , osservandola .
Senza neanche
accorgersene si portò la mano libera alla fronte ,
sfiorando il simbolo e sentendo a quel contatto un calore umano
invaderlo .
Rabbrividì
leggermente , portandosi la mano al petto ,
stringendo la parte dell’abito strappata
all’altezza del cuore mentre fissava la fasciatura circondare
la pelle candida di Sakura .
Come se quella ragazza
gli avesse davvero strappato il cuore .
La guardò
sorridere nel sonno , cogliendo la splendida bellezza di quella
ragazzina nonostante la tenera età .
Pronto a
passare la notte insonne cominciò a osservare la luna , come
assorto da strani pensieri .
Ma gli occhi
d’improvviso , come la scorsa notte ,
cominciarono a farsi pensanti , e qualcosa di caldo gli
toccò il petto . Abbassò il capo sentendo le
palpebre chiudersi , trovando la ragazza stretta contro di lui , con
una mano sul suo cuore .
Chiuse gli occhi , poggiando involontariamente il capo su
quello di lei , cullato dal suo profumo di fragola e dal dolce battito
di quel cuore contro il suo .
Dedico questo capitolo
a FIX89THEBEST
X
GOHAN4EVER :GRAZIE SONO CONTENTA CHE TI PIACCIA . SPERO CHE COMMENTRAI
ANCHE QST CAP BACI BACI
X
VIMAR : TI RINGRAZIO PER AVERMI MESSO TRA I TUOI PREFERITI SONO
LUSINGATA SCUSAMI PER IL RITARDO SPERO CHE ANCHE QST CAP TI PIACCIA
BACI BACI
X
VAMPIROSOLITARIO : GRAZIE PER IL COMPLIMENTO SPERO CHE ANCHE QST
CAPITOLO TI PIACCIA GRAZIE DAVVERO BACI BACI
X
HIKARI_KORI_NO_TENSHI : GRAZIE ANCHE A TE PER I COMPLIMENTI SN DAVVERO
CONTENTA CHE QST STORIA PIACCIA A COSì TANTE PERSONE GRAZIE
DAVVERO BACI BACI
X
LELLA23: LO SO SN IN RITARDISSIMO E ME NE DISPIACCIO , SPERO CHE NON CE
L’AVRAI CN ME MA DICIAMO CHE SE FOSSE PER ME PASSEREI TTT IL
GIORNO A POSTARE MA HO ANCHE IO LE MIE COSE DA FARE XD GRAZIE PER IL
COMMENTO BACI BACI
X
MARTASARU : SPERO CHE NON MI MENI DAVVERO . MI RENDO CONTO DI AVERCI
MESSO TRPP E TI RINGRAZIO PER I CONSIGLI MA DICIAMO CHE MI PIACE
PENSARE CHE I SUOI GENITORI SN MORTI PER RENDERLA Più UN
PERSONAGGIO CHE Può CAPIRE LA SOFFERENZA DI GAARA PERDONAMI
SPERO CHE COMMENTERAI BACI BACI
X
SAMMY 4EVER : MI STAI SEGUENDO DALL’INIZIO E SN CONTENTISSIMA
ANCHE CON TE E CON TUTTI MI SCUSO PER IL TREMENDO RITARDO SPERO CHE NON
SIATE ARRABBIATE CON ME GRAZIE BACIONI
X
TORU85 : LE SPIEGAZIONI SI AVRANNO NEL PROX CAPITOLO CHE
SARà UN Po’ TRISTE PER LA NOSTRA SAKURA CHE
DOVRà ACCETTARE UN PATTO PER……E SE TE
LO DICO ADESSO CHE GUSTO C’è ??? XD SN STRONZA LO
SO CMQ SPERO TI PIACCIA ANCHE QST CAPITOLO BACI
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Capitolo 5 *** Un sogno ad occhi aperti ***
- Dovrebbe trovarsi da queste parti , o almeno
è questo il posto indicato dal maestro .
Fa attenzione
! Potrebbe spaventarsi !
Sakura si svegliò di soprassalto dal dormiveglia ,
scattando a sedere nell’udire quelle flebili voci farsi
sempre più vicine . Si strinse involontariamente contro il
corpo caldo disteso al suo fianco , restando comunque in
all’erta .
Si voltò lentamente , abbassando il capo
sul suo fianco e trovando il viso addormentato di Gaara poco
distante dal suo . Restò per qualche minuto a contemplare il
bel volto del ragazzo , notando con un sorriso i lineamenti sempre
irrigiditi , distesi , rendendo il suo viso innocente come quello di un
bambino .
Allungò la piccola mano sul suo capo ,
accarezzando leggermente la folta chioma fulva e notando con
un colpo al cuore le sottili labbra distendersi nell’accenno
di un sorriso .
Doveva star facendo un bel sogno .
La sua mano si fermò nel momento esatto in cui
sentì quelle voci vicine , troppo vicine , scatenando
in lei una strana ansia .
Si allontanò con delicatezza dal ragazzo , facendo
attenzione a non svegliarlo e prestando la massima attenzione
uscì fuori dalla casetta , mentre Gaara
, ancora addormentato , aggrottava le sopracciglia e
irrigidiva la mascella nel non sentire
più al proprio fianco il calore del corpo di lei .
Il sole appena sorto le concedeva una visuale
esigua della radura che circondava la piccola costruzione , rendendo
ancora più difficoltosa la ricerca delle persone che
continuavano a parlottare .
Notò un movimento sospetto alla sua destra e
flettendo i muscoli corse verso quella parte , afferrando per
il colletto una delle due figure , gettandolo con tutta la forza che
aveva in corpo contro un albero .
Udì un gemito di dolore uscire dalle labbra della
figura distesa a terra , non riuscendo però a vedere chi
fosse a causa della poca luce , mantenendosi abbastanza distante dal
nemico ,mentre con lo sguardo teneva d’occhio
l’altro losco personaggio nascosto da qualche parte .
Quando però sentì i passi frettolosi della figura
allontanarsi da lei si accorse con ansia che quella stessa
figura era diretta alla casetta .
Si voltò di scatto , balzando fuori
dalla radura e notando un uomo correre verso la casa dove stava Gaara .
Non poteva raggiungerlo .
Era troppo lontano .
Che poteva fare ?
Mosse la mano per aria , frustrata , cercando in quel piccolo
lasso di tempo una soluzione , ma quando nuovamente scosse la mano con
stizza vide uno strato di terra alzarsi ai suoi piedi e abbattersi su
un albero , sradicandolo .
Spalancò gli occhi verdi per la sorpresa , guardando
incredula la piccola mano .
Riprovò con più forza a disegnare per
aria strane figure con la mano , sventolandola in direzioni
opposte , e nuovamente , strati di terra ancora
più grandi del precedente si alzarono in
aria , coprendo la sua figura .
Osservò meravigliata il muro di terra davanti a
sé , non prestando attenzione all’uomo che era
sempre più vicino alla casa . Ma nel momento in cui il suo
sguardo smeraldo si posò su quella figura in movimento
, un lampo di furbizia comparve negli occhi verdi .
Alzò la mano ancora più in
alto , puntandola verso lo sconosciuto , e come se
stesse tirando qualcosa di pesante , passò la mano davanti
al suo viso , ergendo con stupore
un’immensa coltre di terra che si abbatté feroce
contro l’uomo , spedendolo lontano .
Presa ancora dalla sua nuova e strana scoperta non si accorse
dell’altra figura che prima aveva atterrato avvicinarsi
furtivamente verso di lei .
Solo quando sentì il suo respiro affannato a pochi
centimetri di distanza si voltò , trovando la mano
dell’uomo a tentare di afferrarla .
Qualcosa però glielo impedì .
L’urlo di dolore della figura davanti a sé le
rimbombò nelle orecchie , mentre uno strato di sabbia
chiudeva in una morsa mortale il collo dell’uomo tenuto in
aria dalla polvere dorata , come se fosse una corda .
Sakura si voltò , trovando al suo fianco Gaara ,
la chioma fiammeggiante smossa dal vento che si era alzato in quel
momento .
Una mano bianca alzata in aria , attorno alla quale girava un piccolo
strato di sabbia.
Il corpo immobile e rigido , il volto trasformato nella solita maschera
fredda , ma gli occhi azzurri erano accesi da qualcos’altro
oltre alla freddezza .
Furia .
Sentì i gemiti di dolore dell’uomo alle sue spalle
diventare sempre più flebili , e con la coda
dell’occhio lo vide dimenarsi in aria ,mentre la sabbia si
stringeva sempre di più attorno al fragile collo
, bloccandogli quasi il respiro .
Allarmata guardò Gaara preoccupata , notando
quella furia nel suo sguardo adombrargli i grandi occhi azzurri ,mentre
le labbra si curvavano in un ghigno di vittoria .
Intimorita più dal fatto che quell’uomo potesse
morire che dall’espressione malvagia del ragazzo
provò a chiamarlo , chiedendogli di lasciarlo
andare ,ma nemmeno la sua voce lo riscosse da quella specie di trans .
Il respiro della vittima di Gaara era appena percepibile al
suo udito , rendendola ancora più nervosa .
Tentò ancora una volta di placarlo ,ma non notando
in lui nessun cambiamento e sentendo la disperazione farsi spazio
dentro di lei gli si gettò contro , stringendolo
tra le braccia e invocando il suo nome .
- Gaara !
Lascialo ti prego
§
Godeva nel far del male a quell’uomo , non come altre volte
gli era accaduto .
Infatti , provava una piacere profondo , ancor più
appagante .
Il motivo ?
Perché quell’uomo aveva tentato di
sfiorare lei , e far soffrire l’essere
che aveva anche solo osato pensare di toccarla acquietava la
sua furia animale .
Il pensiero che qualcuno potesse toccarla all’infuori di lui
rischiava di fargli perdere la ragione , proprio come gli stava
succedendo in quel momento .
Ma quando sentì le sottili braccia di
Sakura avvolgerlo , e la sua dolce voce invocare per la prima
volta il suo nome , la rabbia e la furia omicida vennero spazzate via
dall’immenso calore che quel gesto gli donò .
Alzò un braccio , cingendole
l’esile vita , mentre la ragazza alzava il volto
sorridendogli con gratitudine , facendo battere a mille il suo povero
cuore , succube di quei magnifici occhi smeraldi .
- Allora sei viva .
La voce soffocata dell’uomo attirò la sua
attenzione , specialmente quando si accorse che era diretta verso la
ragazza che teneva tra le braccia .
Lasciò che lei posasse il capo sul suo petto
,mentre gli occhi azzurri diventavano affilate lame di ghiaccio che
fecero tremare il ninja di fronte a sé .
Solo quando posò lo sguardo gelido sul braccio
dell’uomo riconobbe il simbolo del villaggio di Konoha.
Allora perché li avevano attaccati ?
- Devi venire con noi Sakura , l’Hokage ha chiesto
di te
Sentì il piccolo corpo tra le sue braccia muoversi
leggermente , così come percepì il cuore della
ragazza aumentare i battiti .
Senza neanche accorgersene la strinse con forza a sé ,
notando che il tremore svaniva come l’ansia che sentiva in
lei . Osservò freddo il ninja , vedendo il
compagno raggiungerlo seppur con qualche difficoltà e
guardare Sakura .
Infastidito da tutti quegli sguardi ,fu sul punto di mozzar
loro la testa quando la voce di lei interruppe i suoi
pensieri .
- Va bene , verremo con voi .
Gaara sentì un senso di gelo invaderlo nel
vedere la ragazza allontanarsi leggermente da lui ,
avvicinandosi ai due ninja . Rimase immobile , fissando come
se neanche la vedesse la schiena pallida della ragazza , sentendo un
antico dolore offuscargli la ragione , ma fu solo questione di un
attimo , perché subito dopo sentì Sakura
richiamarlo .
- Non vieni ?
La vide fare una piroetta su se stessa , muovendo
la gonna del vestitino bianco , mentre i lunghi capelli le coprivano il
volto , lasciando libero alla vista solo gli occhi luminosi .
La fissò intontito , comprendendo solo ora il
perché del plurale .
Verremo .
Includeva anche lui .
Senza che potesse evitarlo , una piccola scheggia del suo
cuore ghiacciato si ruppe ,lasciando entrare nel suo cuore la dolcezza
di quelle parole .
Fulmineo le si avvicinò , seguendola passo passo a
meno di un centimetro dal fianco , un gesto possessivo che
spiazzò non poco i due ninja che sentivano sulla
loro schiena lo sguardo glaciale del ragazzo , deglutendo a fatica per
la paura .
§
- Avanti .
Una voce femminile risuonò per il lungo corridoio nel quale
si trovava , mentre sentiva vicino a sé la rassicurante
presenza di Gaara .
Prese un profondo respiro , entrando nella stanza e trovando
Tsunade comodamente seduta su una poltrona scura dietro a un enorme
scrivania , mentre al suo fianco , riconobbe
Kakashi e una folta chioma bionda che le si buttò addosso
, stritolandola .
- Sakura ! M i hai fatto prendere un
colpo !
La ragazza sorrise dolcemente nel riconoscere nella voce di
Naruto una nota di preoccupazione , ricambiando il caloroso
abbraccio nel quale era stata imprigionata .
Intenta com’era a non farsi stritolare ,
non vide un guizzo saettare sulla mascella di Gaara , mentre
i muscoli delle braccia di lui si irrigidivano e gli occhi
azzurri fissavano minacciosamente il biondino .
Si staccò dall’amico con
dolcezza , avvicinandosi nuovamente a Gaara che non rivolse a nessuno
nemmeno un cenno di saluto , cosa che non la sconvolse più
di tanto .
Sorrise in direzione dell’Hokage , venendo subito ricambiata
, ma nel sorriso della donna riscontrò una strana titubanza
. - Perché mi avete chiamata ?
- Perché non sapevamo se eri viva , e volevamo
darti delle spiegazioni , finalmente .
Sakura si irrigidì quando udì la voce
del suo maestro Kakashi, riducendo gli occhi a due fessure quando il
ricordo in cui l’uomo era presente fece nascere in lei una
rabbia e un dolore profondo .
- E perché proprio ora ? Non potevate dirmelo
quando il fratello di Sasuke ha ucciso i miei genitori invece di
mentirmi sul mio passato ?
Il suo tono divenne così acuto che non si accorse
di stare urlando contro l’uomo che abbassò il capo
mortificato .
- Ascolta Sakura , so che sei arrabbiata ,ma cerca
di capirci , dovevamo proteggerti .
Se la tua identità fosse stata svelata saresti stata in
pericolo ogni minuto .
Per questo ti abbiamo mentito , anche sulla morte dei tuoi
genitori .
Dovevamo tutelarti , ma ora che si è sparsa la voce di cosa
veramente tu sia ho capito che dovevo spiegarti che …
- Io non sono
una cosa , un oggetto !
Io sono una persona
! Non mi interessano le vostre parole , ho già
avuto le mie risposte da persone molto più affidabili di voi
, e non voglio ascoltare un minuto di più le vostre assurde
bugie .
Sentiva le lacrime agli occhi .
Perché le facevano questo ?
Ora che era più comodo per loro , erano disposti a
dirle la verità ?
Scosse la testa con rabbia , lasciando che i lunghi
capelli rosa le cadessero sul viso , nascondendo la sua
espressione a tutti tranne che a Gaara .
Non sentì la rabbia che rischiava di irrompere dal ragazzo .
Non sentiva la voglia che lui aveva di ridurre a pezzettini quegli
insetti , ma non si intromise , percependo lo spavento e la
sofferenza di lei .
Sakura si strinse nelle spalle , addolorata da ciò
che stava succedendo .
Perché era andata da loro ?
Perché non era rimasta con Gaara nella casetta della radura?
- Sakura , ascoltami , ti
abbiamo chiamato per dirti una cosa importante .
Ora che la tua identità è stata svelata rischi di
attirare troppo l’attenzione .
Le incantatrici erano bramate da quasi tutti i villaggi , e
chi le possedeva poteva ritenersi il più potente .
Perciò la tua presenza qui potrebbe creare disguidi con gli
altri villaggi e mettere in pericolo gli abitanti di Konoha.
Perrciò ho deciso che …
- Cosa ?
Il suo urlo sconvolto risuonò ancora più
disperato alle sue orecchie , rendendo lo stupore ancora più
grave e concreto . La accusava di essere un pericolo per il
villaggio ?
Lei che l’altra sera aveva scacciato gli alleati di
Orochimaru , ora veniva additata come un problema ?
- Sakura , calmati . Non permetteremo a nessuno di
farti del male ,ma devi capire che il mio compito è tutelare
tutti gli abitanti del villaggio . Per questo io , insieme ad
un consiglio , ho deciso che se non vincerai il
torneo che avrà inizio domani sarai esiliata .
Un tintinnio scosse il pesante silenzio che era calato su di
loro , mentre la lacrima di Sakura si infrangeva contro il pavimento e
il suo povero cuore riceveva , a quelle parole ,
una pugnalata che cominciò a farlo sanguinare .
Rimase con la bocca leggermente dischiusa , ancora
incapace di credere a ciò che l’Hokage le aveva
detto .
Se non avesse vinto il torneo sarebbe stata esiliata ?
Per poco non cadde a terra , sostenuta prontamente da due
mani fredde che le afferrarono in tempo il braccio .
Un'altra lacrima lasciò i suoi occhi per
disegnare una scia trasparente sulla sua guancia .
Ma non era il freddo di quella stretta a gelarle il sangue
,bensì un gelo ancora più profondo che sentiva
all’altezza del petto .
L’incredulità però
cominciò lentamente a lasciar spazio alla rabbia e alla ira
.
Mentre Naruto urlava contro l’Hokage per quella decisione ,
dentro di sé sentiva qualcosa bruciare , come se ci fosse un
incendio dentro di lei .
Si allontanò da Gaara , mettendosi
eretta , il volto coperto dai lunghi capelli rosa .
Qualcosa alla tempia le stava ustionando la pelle , e se
avesse potuto guardarsi allo specchio avrebbe visto delle strane linee
argentate allungarsi fino ai suoi occhi .
Rialzò il capo di scatto , lasciando che la chioma
rosata le finisse sulle candide spalle , lasciando scoperto
il volto pallido dove brillavano minacciosi due grandi occhi verde
smeraldo , mentre le linee argentate rendevano quegli occhi ancora
più terrificanti .
Tutti i presenti rimasero immobili , il fiato mozzato da quello sguardo
che impassibile li fissava uno per uno , finchè gli occhi
verdi non si posarono su Gaara che ebbe un brivido lungo la schiena .
Sakura lo fissò intensamente , muovendo la bocca come per
dirgli qualcosa ,ma un rumore di vetri interruppe quel silenzio .
Tutti , anche il ragazzo della sabbia , vide
allora la chioma rosata di lei scomparire oltre la finestra
ridotta in frantumi ,mentre il cielo diventava cupo ,oscurato da enormi
nuvolosi e piccole gocce di pioggia che cominciarono ad
abbattersi contro le case , come se anche il cielo stesse piangendo con
lei .
§
Un altro tuono brillò nel cielo oscuro , mentre la pioggia
cercava di scalfire lo strato di sabbia posto a sua difesa .
Erano ore e ore che girovagava nella notte cupa , cercando di trovare
la piccola figura di Sakura , perduta in quella furiosa tempesta .
Interruppe la sua corsa , guardando
dall’alto del tetto su cui sostava ciò che lo
circondava , sperando invano di trovarla . Socchiuse gli occhi per
vedere meglio oltre la fitta pioggia le ombre che
si muovevano intorno a lui .
Il vento che implacabile si abbatteva sulle case scuoteva con
forza gli imponenti alberi poco lontani da lui ,
mentre i capelli gli offuscavano la vista a causa delle raffiche gelide
che gli intorpidivano i muscoli .
Anche l’Uzumaki era andato con una squadra di ninja
a cercarla , e non poteva permettergli di portargliela via .
Non lo avrebbe mai
permesso .
Un fischio acuto e un tonfo pesante lo fecero voltare ,ma quando lo
fece incontrò solo un albero sradicato dal vento . Era
ansioso , e questa cosa non gli piaceva .
Non aveva mai provato sentimenti umani ,e quello avrebbe
voluto non averlo mai conosciuto .
Era una forza che gli stringeva in una morsa dolorosa il
cuore, mentre la sua mente vagava tra diverse possibilità su
dove la ragazza fosse andata .
Un altro fischio acuto , ancora più lontano
, attirò la sua attenzione , ma stavolta vide
qualcosa di insolito .
Un liquido azzurrognolo si ritraeva fra la boscaglia ,
scansando i tronchi che incontrava sul suo cammino .
Attirato da quella stranezza seguì a distanza di sicurezza
quella sostanza liquida , che riconobbe come il serpente
d’acqua che quella ragazza aveva invocato giorni addietro .
Lo seguì , facendo attenzione a non mostrare la sua presenza
a Sakura , cercando con lo sguardo l’esile figura tra gli
alberi .
E finalmente , dopo tutte quelle ore vide una luce
candida brillare nell’oscurità della notte ,
facendogli accelerare il passo .
Rimase per un attimo interdetto quando si trovò davanti uno
spiazzo completamente devastato , con la terra smossa e alberi distesi
per terra come cadaveri .
Vagò con gli occhi azzurri tra i detriti di ciò
che rimaneva , tentando di riconoscere l’ombra
della ragazza .
M una luce alle sue spalle lo fece voltare e gli fece salire il cuore
in gola .
Davanti lui , a meno di un centimetro , Sakura , il
bel volto pallido disteso in un espressione neutra solcato da alcune
gocce di pioggia , o forse erano lacrime , non
riuscì a capirlo .
Il vestito bianco vorticava intorno alla sua figura esile creando un
gioco di luce su quella pelle bianca da togliergli il fiato . I lunghi
capelli rosa frustavano con forza il volto , circondandola
come una criniera .
Gli occhi verdi , luminosi e abbaglianti come mai li aveva visti , di
un verde così chiaro e puro da sembrare uno specchio , e
quei simboli argentei sulle tempie che le donavano un aria
sovrannaturale .
Ma non fu solo questo a lasciarlo sorpreso .
Anche il serpente d’acqua che sostava alla destra della
ragazza e un serpente di terra che sostava alla sua sinistra lo
lasciarono alquanto basito .
Si ritrasse , abbagliato da tutta quella bellezza e
dall’innocenza che traspariva da quelle iridi smeraldine .
La vide fissarlo attenta , guardandolo con attenzione negli occhi
azzurri ora leggermente sgranati .
Rimase immobile , sostenuto da una forza che non sapeva
spiegarsi , annegando negli occhi verdi di lei e rimanendo ipnotizzato
dal sorriso dolce che le curvò le labbra .
- Gaara .
Mai la voce di lei suonò così
dolce e melodiosa da fargli desiderare che ripetesse
all’infinito il suo nome .
La vide tendergli una mano sorridendo anche con gli occhi , e
come attirato da un buco nero le si avvicinò ,
afferrandola .
A quel contatto una luce accecante si propagò tra
gli abeti , rendendo per un momento impossibile vederla .
M quando aprì gli occhi la trovò addormentata tra
le sue braccia .
Abbassò il capo , sfiorando il proprio naso con
quello di lei , osservandola dormire .
D’improvviso uno strano bisogno si impadronì di
lui quando gli occhi gli caddero sulle labbra rosee leggermente
dischiuse di lei .
Un desiderio sconosciuto lo spingeva verso di esse , scatenando in lui
un gemito di dolore per lo sforzo di ritrarsi mentre cercava
di combattere contro quella sua brama .
Chiuse gli occhi con dolore , ritirando di scatto
il volto mentre il suo respiro ritornava normale e i suoi
polmoni si riempivano d’aria .
Non si era nemmeno accorto di aver trattenuto il fiato .
Fissò il volto di lei , facendo attenzione a non
ricadere di nuovo in quella trappola , spaventato dal desiderio che
sentiva verso quelle labbra .
Chiuse gli occhi con forza , cominciando a correre verso la
casetta , cercando in tutti i modi di calmare il suo cuore impazzito
.
§
Qualcosa di caldo l’avvolgeva , facendola sorridere nel sonno
.
Aprì gli occhi quando un respiro caldo si
infranse contro il suo viso .
E sentì il cuore perdere un battito quando si
trovò a meno di un centimetro da quello di Gaara .
Abbassò il capo , accorgendosi che il ragazzo la
stava stringendo contro di lui , con le braccia che le circondavano
possessivamente la schiena e la fronte poggiata sulla sua .
Trattenne il fiato quando sentì sotto le sue mani poggiate
sul petto del ragazzo il battito del suo cuore .
Rialzò il capo , notando come
i loro nasi si sfiorassero e come le labbra di lui
fossero vicinissime alle sue .
Chiuse gli occhi cercando di riaddormentarsi , ma era inutile .
Sbuffò piano , aprendo un occhi
verde , fissandolo con attenzione .
Com’era
bello .
Arrossì di bottò , ringraziando il cielo che
stesse dormendo o sarebbe scappata a nascondersi per la vergogna .
Lo osservò a lungo , provando una tenerezza
immensa per quel ragazzo .
Era contenta di essere per lui qualcosa di speciale da stringere tra le
braccia .
Quella constatazione la rendeva felice .
Soffiò un ribelle ciuffo rosa dalla fronte ,
notando però con preoccupazione le palpebre di lui vibrare
come se si stesse svegliando .
Pregò in silenzio che rimanesse ancora addormentato e
qualcuno dovette ascoltarla perché rimase con gli occhi
chiusi . Bene .
Allora , facendo il riassunto della situazione , si
trovava tra le braccia di un ragazzo talmente bello da toglierle il
fiato , con il suo viso a un centimetro dal suo e con il le
guance rosso pomodoro per la strana situazione .
Poteva ritenersi fortunata .
Non era poi così male , anzi , stava benissimo tra
le sue braccia .
Doveva essere andato a cercarla dopo che era scappata .
Ancora quelle parole dette con pacatezza dall’Hokage le
bruciavano dentro come piccole ustioni ,ma la vicinanza del ragazzo
sembrava avergliele fatte dimenticare .
Lo conosceva da due giorni e si sentiva strana con lui , una
sensazione che la faceva ridere e piangere nello stesso momento , che
la rincuorava e che l’agitava .
Sorrise dolcemente , osservandolo dormire
tranquillo .
Le sembrava così dolce , ma sapeva che non lo era
e la cosa non la turbava .
Quel ragazzo aveva qualcosa che la scombussolava .
Si mosse per stiracchiarsi ,ma sentì le
braccia del ragazzo stringerla ancora più stretta
, facendola finire con le labbra vicinissime alle sue .
Se avesse parlato le avrebbe sfiorate , e con sua sorpresa
pensò che alla fine desiderava baciarlo .
Arricciò le labbra , cercando di allontanarle , ma
l’istinto di sfiorarlo era troppo forte .
Così ,senza pensare a niente chiuse gli
occhi , poggiandole delicatamente su quelle di lui , sentendo
scoppiarle dentro il petto una gioia immensa a quel contatto , notando
con un brivido che erano fredde e dolci .
Cercò di allontanarsi ,ma sentì quelle del
ragazzo muoversi contro le sue .
Spalancò gli occhi per la sorpresa , richiudendoli
subito dopo quando lo sentì premere le labbra con
insistenza , accondiscendo poi ai suoi movimenti .
Sentì le sue dita premerle sulla nuca ,mentre lei stringeva
tra le sue la maglietta di lui , immaginando che
tutto fosse solo un bel sogno .
Giocò con la sua lingua , lasciandogli
esplorare la dolce cavità , sorridendo quasi sulle sue
labbra .
Era un sogno , non c’erano
altre spiegazioni .
Ma quando si staccò da lui con il fiato leggermente corto
vide gli occhi azzurri di lui aperti e sereni come il cielo in
primavera , senza quello strato di freddezza .
Nascose il viso rosso per la vergogna sul suo petto , capendo che non
era stata un sogno e che lui l’aveva baciata per
davvero .
Lo sentì stringerla con più dolcezza , mentre il
respiro di lui si infrangeva contro il suo orecchio dove aveva poggiato
le labbra .
- Ora dormi .
Spalancò gli occhi , stupefatta nel
sentire la voce di lui affannosa ,mentre sotto le sue dita sentiva il
cuore di Gaara battere a mille come il suo .
Si strinse contro di lui con forza , sorridendo leggermente e
sentendolo poggiare il capo sui suoi capelli per poi
riaddormentarsi .
Mai si sarebbe aspettata in tutta la sua vita di provare una cosa del
genere per quel ragazzo che conosceva da poco .
Perché era consapevole del fatto che si era
innamorata , non pensando minimamente che quel sentimento era
ampliamente ricambiato dal ragazzo , anche se in maniera
più sottile e delicata .
§
- Attaccheremo durante il torneo , e
questa volta vedi di non fartela sfuggire Sasuke o comincerò
a dubitare delle tue abilità e del mio sesto senso .
Due occhi neri come il buio brillarono sinistri nelle tenebre
, mentre l’Uchiha pensava al suo piano di
cattura per la piccola incantatrice e
all’abile sotterfugio che gli avrebbe garantito la vittoria e
la disfatta del ragazzo della sabbia.
Continua …
X VIMAR : GRAZIE MI HAI
FTT RIDERE CON IL DIALOGO IMMAGINARIO CON SASUKE , GLI STA BN SN DALLA
TUA PARTE XD , GRAZIE PER IL BELLISSIMO COMMENTO E PER GLI AUGURI DI
GUARIGIONE SPERIAMO BN BACI BACI SPERO CHE ANCHE QST TI PIACCIA .
X LELLA : GRAZIE PER
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Capitolo 6 *** Esilio ***
Strinse con
forza le dita affusolate , ora circondate da guanti di pelle
nera , mentre fissava con fermezza la fascia raffigurante la
sua appartenenza al villaggio di Konoha sul braccio destro ,
lasciato scoperto dal suo vestito rosso .
Buttò con le mani pallide i lunghi capelli rosa sulle spalle
, mentre gli occhi smeraldi nascosti dalla penombra del corridoio in
cui si trovava guardavano con dolcezza il bel ragazzo dalla fulva
chioma poggiato al muro , con le braccia bianche incrociate e gli occhi
azzurri e gelidi celati dalle palpebre chiuse .
Un tenero sorriso curvò le sue labbra
rosee quando cominciò a squadrare il ragazzo di
fronte a sé .
Si accorse che mostrava più della sua
tenera età , con quelle spalle larghe,
le braccia sottili e muscolose e il fisico asciutto .
Il suo viso invece aveva un che di dolce, che forse solo lei riusciva a
scorgere .
I lineamenti gentili e perfetti del volto gli conferivano un
aria innocente , come di bambino , ma sapeva che lui non era per niente
come lei lo vedeva in quel momento .
Specialmente quando lui riaprì gli occhi azzurri
potè constatare che non c’era niente di puro e
innocente nello sguardo di lui , solo due specchi ghiacciati , al di
là dei quali però lei riusciva ad intravedere
qualcosa di più .
- Andiamo ?
Sorrise nel sentire il tono fermo e distaccato con
il quale le si rivolse , ma lei sentì lo stesso il proprio
cuore aumentare i battiti quando i suoi occhi celesti si
posarono su di lei , trasmettendo un po’ di dolcezza
che era sicura , lui aveva donato solo a
lei .
Corse ad abbracciarlo , gettando di slancio le esili braccia intorno al
collo di lui , sentendo le braccia d’acciaio del ragazzo
stringerla con dolce fermezza .
Si crogiolò nel suo abbraccio , baciando il
simbolo maledetto che il ragazzo portava sulla fronte , percependo
sotto le sue dita i muscoli di Gaara sussultare .
Sorrise , allontanandosi lentamente ,mentre continuava a
fissarlo negli occhi azzurri , limpidi come un cielo di primavera.
- Ora possiamo andare .
Vide l’angolo della bocca del ragazzo sollevarsi leggermente
, mentre entrambi si incamminavano verso la piccola luce che andando
sempre più avanti si apriva davanti a loro .
Sakura si irrigidì un poco , sentendo le urla
della gente farsi sempre più vicine e la voce
dell’Hokage acquietare le acclamazioni del popolo di Konoha .
Si ritirò un poco , intimorita da ciò
che l’avrebbe attesa fuori , ma qualcosa la costrinse a
uscire dal buio del corridoio , o per meglio dire la tirò
fuori di forza .
Socchiuse gli occhi a causa del sole accecante che popolava il cielo
limpido sopra l’arena , circondata dalle tribune sulle quali
gioivano i ninja .
Abbassò il capo trovando la mano del giovane Gaara
stringere con leggerezza la sua , sospingendola verso il centro
dell’arena dove si trovavano gli altri partecipanti .
Felice di quel contatto prese un po’ di
coraggio , cominciando a dirigersi con accanto il
ragazzo della sabbia verso il campo di battaglia dove tra
pochi minuti si sarebbe disputata la loro sfida .
§
Una violenta raffica di vento si propagò per
l’arena , mentre gli occhi azzurri
fissavano intensamente l’esile figura di una ragazza ergere a
sua difesa uno strato di terra che si abbattè contro il suo
avversario con forza , spedendolo contro un muro .
Notò gli occhi verdi della ragazza accesi di una luce
combattiva e accecante come il sole alto nel cielo ,mentre
tutt’intorno , la gente rimaneva con il fiato
sospeso , fissando sconvolti la potenza che Sakura aveva sfoggiato nel
combattimento .
- Se andiamo avanti così , la finale la
disputerete tu e quella ragazza .
Il ragazzo , impassibile ,
voltò il capo di lato , trovando sua sorella
Temari , intenta come lui poco fa a fissare Sakura . Riportò
lo sguardo azzurro sull’arena , nell’esatto momento
in cui il ninja proclamava la ragazza vincitrice di
quell’incontro .
In fondo ciò che aveva detto sua sorella non era poi
così assurdo .
Ormai erano rimasti in quattro .
Lui , Sakura , l’Uzumaki e Nejii .
Ora che Sakura , dopo un duro combattimento aveva
sconfitto Nejji , mancavano lui e l’Uzumaki .
Tra loro si sarebbe deciso colui che avrebbe avuto accesso alla finale
contro Sakura .
Cominciò ad incamminarsi verso le scale che
portavano all’arena quando una voce conosciuta lo
richiamò , facendolo voltare .
Soppesò con gli occhi glaciali Naruto davanti a
lui , i capelli biondi scompigliati e il fiatone per la corsa che aveva
fatto per raggiungerlo .
- Mi sono ritirato .
Quelle uniche parole bastarono a far andare in confusione il ragazzo
della sabbia .
Si era ritirato ?
Perché?
Non fece in tempo a chiedere spiegazioni che fu il ragazzo
stesso a dargli la risposta .
- Non voglio che Sakura sia esiliata , perciò ho
deciso di ritirarmi .
Non permetterò nulla del genere , e dovrei
chiederti una cosa.
Cosa voleva quel ragazzo da lui ora ?
- Dato che sarai tu a fronteggiare Sakura per la finale ti chiedo di
non sconfiggerla , non sopporterei l’idea di allontanarmi da
lei .
Ti chiedo solo di non vincere l’incontro . So che
è una richiesta stupida e senza senso , almeno per te, ma
credo che anche tu non vorresti che Sakura se ne andasse via .
Gaara sentì uno strano nodo alla gola nel
ragionare sulle parole del ragazzo che , dopo
avergli lanciato uno sguardo d’intesa , se ne
andò via com’era venuto .
Rimase solo con i suoi pensieri , tutti incentrati sulle parole
dell’Uzumaki .
Doveva fronteggiarsi con Sakura .
Quella solo prospettiva bastò a fargli scorrere un brivido
di disgusto per se stesso .
Non avrebbe mai e poi mai osato alzare un dito su quella ragazza .
Non doveva , e
non voleva .
Sentiva per quella fragile creatura qualcosa che non riusciva ancora a
spiegarsi ,ma immaginando l’esile corpo di lei deturpato da
ferite sentì il suo cuore mancare un battito e una
disperazione soffocante e asfissiante fargli mancare il respiro .
Si voltò di scatto , dirigendosi verso
l’arena .
Non avrebbe combattuto , o almeno , si sarebbe
limitato ad evitare i colpi di Sakura per poi farsi sconfiggere .
Non aveva alcuna intenzione di vederla andare via da lui .
Quel pensiero gli era insopportabile .
La sua anima ruggiva contro quel pensiero .
Così uscì da sotto l’arco
d’entrata del campo di battaglia , incrociando lo
sguardo sorpreso e preoccupato della piccola ragazza che aveva fatto
breccia nel suo cuore di ghiaccio .
§
Sakura sostava immobile in mezzo all’arena ,
osservando con un po’ di timore tutta la gente intorno a lei
.
Le faceva uno strano effetto notare che tutti la stavano fissando con
sguardi stupiti , e certi addirittura sconvolti .
Si strinse nelle spalle , distogliendo lo sguardo dalla
moltitudine di occhi che la guardavano , ma li sentiva lo
stesso , come piccoli aghi acuminati che le perforavano la
sua schiena , facendola sentire quasi nuda .
Strinse i pugni , cercando di acquietare il suo animo quando vide
l’arbitro dell’incontro allontanarsi per parlare
con un ninja .
Confusa osservò l’uomo spalancare leggermente gli
occhi ,mentre uno strano senso di paura la invadeva .
Era successo qualcosa , ne era sicura .
Infatti vide il ninja alzare la mano verso destra dove si
apriva un varco verso le tribune , lì dove un ombra si
avvicinava con lentezza .
Socchiuse gli occhi smeraldi tentando di vedere chi fosse ,ma era
troppo lontana .
- Poiché il concorrente Naruto Uzumaki si è
ritirato , ora si svolgerà la finale del torneo tra Sakura
Haruno del villaggio della Foglia e Gaara del villaggio della
Sabbia .
Sakura trattenne il respiro quando vide l’ombra
fare un passo in avanti , venendo di conseguenza illuminato dal sole e
rivelando , così , la sua identità .
- Gaara .
Il suo bisbiglio fu accompagnato da un singhiozzo del suo cuore che le
salì in gola quando incrociò gli occhi cerulei
del ragazzo .
D’istinto fece un passo indietro , come se volesse
allontanare quella verità .
No .
Non voleva scontrarsi con lui .
Non voleva fargli del male .
Lo vide avanzare impassibile verso di sé , il bel
volto pallido impenetrabile come gli occhi azzurri , mentre il simbolo
maledetto sulla fronte veniva nascosto dalla fulva chioma .
Se lo ritrovò a pochi metri di distanza , intento a fissarla
con una strana espressione negli occhi .
Sembrava volerle dire qualcosa ,ma lei era troppo scossa per
poter cogliere lo sguardo rassicurante che il ragazzo le
rivolgeva .
- Che il duello abbia inizio .
In un secondo vide solo il ninja scomparire via nel nulla ,
lasciandola lì con il ragazzo , da sola , mentre intorno a
loro si alzavano urla di gioia per l’inizio
dell’incontro .
Le gambe sembravano non reggerla , e il suo cuore non voleva saperne di
diminuire i battiti .
Non fece in tempo a comprendere le intenzioni del ragazzo che lo vide
piombare su di lei .
Chiuse d’istinto gli occhi , sentendo le
braccia d’acciaio del ragazzo afferrarla ,mentre
una fitta coltre di sabbia li avvolgeva , negando agli
spettatori la scena del duello .
- Non voglio farti del male .
Il sussurro del ragazzo si infranse contro il suo udito con
dolcezza ,mentre apriva gli occhi smeraldi , trovandosi a un
centimetro da quello di Gaara .
Lo fissò confusa , sentendo la stretta sulla sua vita dolce
e decisa ,mentre notava gli angoli della bocca del ragazzo piegati come
in un sorriso .
Si rilassò , abbracciandolo stretta , mentre
affondava il capo sul petto del ragazzo sentendolo stringerla con
più forza .
- Non potrei mai farti del male .
Sorrise , stringendo tra le piccole mani la maglia del
ragazzo ,mentre al di fuori del loro rifugio si sentivano fischi di
disapprovazione .
Lo vide allontanarsi leggermente , prendendole il mento tra due dita ed
incatenando i suoi occhi a quelli di lui .
- Ascoltami , non intendo combattere con te ,
perciò faremo solo finta , finchè tu non mi
sconfiggerai .
Capito?
Per un attimo fu troppo occupata a contemplare gli occhi azzurri di lui
per capire cosa le aveva bisbigliato .
Quando però comprese ciò che Gaara aveva appena
detto rimase per un attimo confusa .
Una domanda cominciò a premere sulle sue labbra ,
facendole trattenere il respiro .
Aveva bisogno di una risposta
- Perché lo fai ?
Lo vide allargare gli occhi cerulei , allontanandosi un poco da lei
e facendola sentire sola , abbandonata .
Abbassò il capo , sentendo gli occhi
pizzicarle .
Che si era aspettata ?
Che le dicesse ti amo ?
Si.
Scansò con rabbia quella piccola vocina dalla sua testa
, desiderando in quello stesso momento di scomparire .
Si sottrasse all’abbraccio di lui , notando con la
coda dell’occhio il viso di Gaara freddo come il ghiaccio ,
mentre negli occhi si alternavano sentimenti contrastanti .
Gli diede le spalle , tentando di trattenere le lacrime che
tentavano di uscire dai suoi occhi verdi, cercando di rimanere in piedi
nonostante le gambe l’avessero abbandonata .
Non poteva stare lì un minuto di più,
così tentò di allentarsi definitivamente da lui ,
correndo verso il lato opposto al ragazzo , ma qualcosa le
afferrò il polso facendola andare a sbattere contro il petto
duro dell’undicenne che la strinse così
forte da farle male .
- Non riesco
a starti lontano .
Le sue orecchie registrarono quelle parole , imprimendole nella sua
mente , mentre una lacrima le rigava la guancia . Chiuse gli
occhi , stringendolo con forza a sé ,mentre
percepiva le braccia di lui tremare attorno alla sua vita .
Sorrise a quel piccolo particolare , capendo che
anche lui doveva sentirsi almeno un po’ come lei , ovvero
malinconico ma allo stesso tempo felice .
Rimase nell’abbraccio freddo del ragazzo per
chissà quanto tempo , desiderando che quel momento
non finisse mai .
Ma dei rumori spettrali li fecero separare ,mentre delle urla di
terrore rimbombavano al di fuori del loro rifugio .
Guardò Gaara aprire un varco nella sua barriera di
sabbia e ciò che vide le gelò il sangue nelle
vene .
§
Quando la sabbia si dissolse del tutto , Gaara
potè assistere ad uno spettacolo raccapricciante .
Vide alcuni ninja ricoperti di sangue distesi a meno di un metro da
loro , mentre urla di terrore irrompevano nell’aria . Strinse
con forza la ragazza contro di sé ,circondandole la vita con
un braccio mentre con l’altro richiamava a sua
difesa la sabbia .
Parò alcuni corpi gettati su di loro con noncuranza , come
se fossero oggetti inutili e non cadaveri di essere umani .
Sentì Sakura tremare tra le sue braccia mentre
assisteva con lui a quel massacro .
Notò dei mantelli neri danzare come fantasmi
nell’aria , rendendolo consapevole del pericolo che
incombeva su di loro . Stritolò tra le sabbie un uomo
avvolto dallo stesso mantello , facendolo ricadere esanime
per terra .
Erano tornati .
Perché ?
- Hinata .
Sentì il corpo della ragazza distaccarsi dal suo , vedendola
correre verso la ragazza dai capelli blu elettrico ora stesa
a terra .
Nello stesso attimo in cui non sentì
più la presenza di lei accanto ,
percepì una paura mostruosa attanagliarli l’anima
mentre gli occhi azzurri scrutavano febbrili i nemici intorno a loro .
La osservò correre verso di lei veloce ,mentre lui rimaneva
immobile , con il cuore in gola a vigilare che nessuno le si
avvicinasse .
Notò troppo tardi però uno di quei mantelli
avventarsi su di lei . scagliandola con forza contro il muro
delle tribune che andò in frantumi , ricoprendola
.
Gaara spalancò gli occhi , terrorizzato , cominciando a
correre verso il punto in cui Sakura era stata sepolta , sentendo il
cuore in gola per l’ansia .
Scansò con rabbia qualsiasi persona osasse intralciare il
suo cammino , ma una figura si frappose tra lui e la ragazza
distesa tra le macerie .
Una figura che gli fece ribollire il sangue .
Assottigliò gli occhi chiari nel trovarsi davanti
Sasuke Uchiha , gli occhi rossi maligni e terrificanti .
- Tu - sputò quasi con rabbia , fissando
furioso il ragazzo davanti a lui che ghignava vittorioso .
- Chi non muore si rivede . A quanto pare la lezione non ti
è servita vero ?
Sai , ho un'altra sorpresa per te
- così dicendo l’Uchiha
schioccò le dita ,mentre un ometto gli si affiancava
estraendo da sotto il mantello nero lo stesso flauto della scorsa volta
.
Strinse le mani in pugni , sporgendo come un animale i denti bianchi ,
come se volesse azzannarlo , ma non potè fare un passo che
di nuovo quel fischio tanto odiato irruppe nei suoi timpani facendolo
piegare dal dolore .
Si portò le mani alle orecchie , tentando di attutire quel
suono che lo stava facendo diventare pazzo ,ma era un vano tentativo il
suo .
Non urlava però , non voleva dargli questa soddisfazione .
Infatti , alzando il capo vide gli occhi rossi
dell’Uchiha brillare di rabbia .
- Urla bastardo , voglio sentirti gridare pietà.
Ghignò nonostante il dolore fosse insopportabile .
Non avrebbe ceduto .
Non avrebbe dato possibilità a quel ragazzo di compiacersi
di ciò che gli stava facendo .
Il suo ghigno però si spense quando vide una luce folle
brillare in quegli occhi maledetti , facendogli temere il peggio . Lo
vide alzare la mano con una carta bomba in mano , facendola
girare tra dita velocemente .
- A quanto pare non vuoi darmi ascolto . Scommetto che
così urlerai pietà .
Gaara non riuscì a capirne le intenzioni .
Poteva fargli quello che voleva , tanto lui non avrebbe
ceduto , ma troppo tardi comprese che il bersaglio non era lui .Come a
rallentatore vide il ragazzo gettare di lato la bomba , verso
l’esile figura di Sakura distesa tra le macerie ,
piantandosi in una pietra vicino al corpo della ragazza
svenuta .
Il suo urlo disperato venne seguito da un’esplosione
assordante ,mentre il corpo della ragazza veniva sbalzato in aria per
poi essere sommerso dalle macerie .
Vuoto , era questo che sentiva il ragazzo vedendo la piccola mano di
Sakura fuori uscire da sotto le macerie , seguita da una piccola pozza
di sangue .
Nemmeno più quel suono acuto che gli perforava i timpani
riusciva più a fargli male , un altro dolore lo aveva
distrutto del tutto , un dolore che superava di gran lunga quello
fisico .
Gli sembrò di sentire i pezzi del suo cuore
tintinnare nel petto , come frammenti di vetro .
Abbassò il capo , osservando vuoto il terreno sotto i suoi
piedi , immaginando di sprofondarci dentro per andare
nell’inferno ,ma lui c’era già .
Qualcos’altro però prese il sopravvento su di lui,
la voce del suo demone interiore .
Lo chiamava .
Lo attirava .
Lo ipnotizzava .
E questa volta lo ascoltò con tutto se stesso .
Lasciò che il demone prendesse il sopravvento su di lui ,
lasciando che metà del suo giovane corpo si
tramutasse in un ammasso in forme , e il bisogno di sangue fosse
l’unica cosa a tenerlo attaccato a quel mondo .
Alzò la chioma fulva , sentendo la pelle tirare e
concentrarsi in punto , mentre la gamba e il braccio destro non
sembravano più neanche umane .
Assottigliò gli occhi cerulei ora contornati da strisce
dorate .
Puntò lo sguardo sul ragazzo , sentendo
i muscoli tendersi e la vendetta pulsare come una ferita aperta da poco
.
Gli si avventò contro , strappando con gli artigli
tutto ciò che trovava sul suo cammino , non faceva
distinzione tra buoni cattivi , tutti per lui erano colpevoli del suo
dolore, tutti .
Così , nonostante quel suono continuasse a
torturarlo , lottò con rabbia spinto ormai solo dalla disperazione .
§
Dei suoni acuti arrivavano ovattati al suo udito ,mentre sentiva
qualcosa di bagnato scivolarle dalla fronte .
Aprì gli occhi verdi , trovando davanti
a lei una grossa roccia .
Tentò di alzarsi ,ma non aveva forze , si sentiva
trasportare da una stanchezza che la attirava nel buio .
Un urlo di dolore però le fece spalancare gli
occhi smeraldi di scatto .
Senza aspettare un attimo di più
afferrò tra le mani la roccia , spingendola via da
sé , ritrovandosi di nuovo alla luce del sole , ma non
appena potè vedere meglio ciò che le stava
davanti si sentì morire .
Disteso sul terreno , agonizzante , stava
Gaara , o almeno colui che sembrava Gaara .
Notò il corpo del ragazzo plasmato in un ammasso
informe , così come metà del volto , ora simile a
un animale .
Cosa gli era successo ?
- Muori dannato .
Vide una figura incappucciata avvicinarsi velocemente al ragazzo ,
sventolando in aria una mano metallica acuminata . Spalancò
gli occhi sentendo la rabbia invaderla , e mentre correva
verso il ragazzo della sabbia quelle linee argentee fecero la loro
comparsa sulla sua pelle candida .
Si avventò sulla figura incappucciata con ferocia
, afferrandola per la gola e gettandola con forza lontano da
sé ,mentre tentava di capire le condizioni di Gaara .
Gli si inginocchiò di fianco ,mentre il sangue colava
copioso dalla fronte imbrattando il volto pallido ,ma a lei non
importava .
Doveva sapere se era ancora vivo .
Gli prese la testa tra le mani , accarezzando dolcemente il capo
trasmutato , sentendolo ringhiare dal dolore .
- Basta
! Zitto !
Lo vide muovere frenetico il capo , continuando a urlare
quella frase .
Cosa gli stava succedendo ?
Voltò il capo , trovando un ometto intento a
suonare il flauto che lei stessa aveva distrutto qualche giorno fa .
Assottigliò gli occhi verdi mentre le linee vicino ai suoi
occhi brillavano come diamanti . Presa dalla furia e perduta la
lucidità alzò una mano verso l’omino ,
mentre dalla terra si formava un serpente di roccia che aprì
le fauci , inghiottendo l’ometto che ,
dopo un ultimo gemito di paura , si accasciò tra le fauci
del serpente che lo sputò per terra .
Riportò la sua attenzione sul ragazzo , e senza
aspettare un secondo di più lo prese tra le braccia e lo
portò all’interno di uno dei corridoi , mentre una
pietra cadeva dietro le sue spalle , bloccando a chiunque il
passaggio .
Depose con delicatezza il capo del ragazzo sulle sue ginocchia ,
cominciando ad accarezzargli i capelli , mentre le lacrime cadevano dai
suoi occhi infrangendosi contro il viso di Gaara .
- Svegliati . Svegliati , per favore .
Lo strinse contro il petto , cominciando a singhiozzare forte ,
imbrattandolo involontariamente con il suo stesso sangue . -
Gaara , per favore , svegliati .
Il suo povero cuore singhiozzava , battendo a scatti , come
il petto della ragazza scosso da singhiozzi e bagnato dalle
sue lacrime amare
- Sakura…
Sgranò gli occhi verdi per la sorpresa quando
sentì la voce del ragazzo contro di sé.
Lo allontanò di poco , riuscendo a
fissarlo negli occhi azzurri ora solcati da strane pagliuzze dorate .
- Gaara !
Lo strinse contro di sé con forza , continuando a piangere ,
sentendo le carezze del ragazzo sui suoi capelli .
- Per fortuna stai bene , pensavo fossi morto
…io…- non riuscì a finire la frase che
un boato alle loro spalle la fece ammutolire .
Strinse il corpo del ragazzo contro il suo , continuando ad
accarezzargli la guancia mentre sentiva le tempie bruciarle .
- Non hai paura ?
Inclinò il capo , sussultando quasi quando lo vide
assottigliare pericolosamente gli occhi .
Scosse la testa confusa .
Perché doveva avere paura ?
Di chi ?
Il ragazzo voltò il capo bruscamente , nascondendo
la parte mutata , stringendo i denti con forza .
- Non dirmi che non ti faccio ribrezzo così
Un altro piccolo pezzo del suo cuore si staccò da
ciò che rimaneva di quell’organo palpitante quando
sentì quelle parole.
- No io…
- Bugiarda ! Non mentire !
Se lo ritrovò a un centimetro dal volto , così
vicino da sentire il respiro caldo di lui infrangersi contro le sue
labbra . Sentì le dita del ragazzo affondare dolorose
nella carne del braccio mentre Gaara la fissava
furioso .
Perché non le credeva ?
Lei non aveva paura di lui .
Non aveva ribrezzo di lui .
- Allora ? Ti faccio pietà ?
Notò negli occhi cerulei di lui risplendere una luce
disperata , agonizzante come la sua voce .
Le si strinse il cuore quando vide quel bel volto trasmutato in una
maschera di dolore .
Come poteva mostrargli che non aveva paura di lui ?
Abbassò il capo , puntando gli occhi sulle labbra
di Gaara , metà umane e metà animalesche .
Forse …
Sorrise dolcemente , accarezzandogli la guancia pallida
mentre si avvicinava lentamente al suo viso .
§
Sentiva per la prima volta le tante lacrime che aveva versato da
bambino tentare di uscire dai suoi occhi quando vide
l’espressione di Sakura .
La strinse con forza , senza nemmeno accorgersi di starle facendo male
.
Non capiva più niente .
Vederla lì , viva , davanti a lui ,
aveva ridato un senso alla sua esistenza , ma ora che si accorgeva
dell’essere in cui si era trasformato avrebbe preferito
morire che vedere la paura risplendere in quegli occhi che amava .
Ebbene sì , amava quella ragazza .
Non una cotta infantile , ma un sentimento che lo scuoteva , lo agitava
e lo acquietava nello stesso momento .
Si sentiva amato, ed era la cosa che per tanti anni aveva
desiderare avere con tutto se stesso e che ora aveva finalmente trovato
nella bellissima ragazza che gli stava davanti .
E per quanto l’amasse , non riusciva a mostrarsi
differente a lei .
Lui era freddo , calcolatore , vendicativo , e ora che lei lo vedeva in
quello stato sentiva il disgusto per se stesso crescere a dismisura .
La vide avvicinarsi a lui , mentre un sorriso dolce curvava le labbra
di lei , un gesto che lo lasciò sconvolto .
Non ne capì le intenzioni finchè non
sentì le labbra di lei posarsi sulle sue ,
facendogli spalancare gli occhi per la sorpresa .
Si irrigidì di colpo , sentendo la mano
delicata di lei accarezzargli il braccio mutato , mentre
sfiorava con quelle soffici labbra rosse le sue .
Rimase immobile , senza muovere un muscolo , fin quando non
la vide allontanarsi da sé e sorridere con candore . Gaara
rimase ipnotizzato da quegli occhi luminosi , smeraldi splendenti che
brillavano solo per lui .
- Io ti amo .
Il suo cuore per poco non scoppiò del tutto quando la
sentì bisbigliare teneramente quelle parole a un centimetro
dalle sue labbra , sfiorando le sue , ancora una volta .
Ancora incapace di reagire si lasciò abbracciare
, sentendo i lunghi capelli rosa solleticargli la
guancia e le piccole mani accarezzargli la schiena .
Lei…lo
amava .
Non riusciva a capacitarsi di ciò che aveva detto .
Non riusciva ancora a credere che lei avesse davvero detto quelle
parole , a lui per giunta .
Preso da un sentimento che non aveva mai provato ricambiò
l’abbraccio , stringendola contro di sé
,chiudendo gli occhi per un solo istante .
Ma quando li riaprì vide oltre la spalla
della ragazza una voragine dalla cui oscurità
uscì l’Uchiha .
La strinse contro il proprio petto , vedendo il ragazzo avanzare con
difficoltà a causa della gamba sanguinante e
dell’occhio ferito .
Doveva mandarla via .
Lui voleva lei , ma non aveva alcuna intenzione di privarsene .
Come poteva allontanarla da sé ?
- Va via .
La sentì irrigidirsi tra le sue braccia e scansarlo di
poco per fissarlo con espressione sconvolta .
Tremò sotto lo sguardo ferito della ragazza
- Perché? Io…
- Come Sakura ? Non sai perché il
ragazzo della sabbia ti teneva con sé ?
Entrambi si voltarono verso Sasuke che si era accostato ad una parete ,
sostenendosi con un braccio .
Ridusse gli occhi a due fessure , richiamando a
sé la sabbia .
- Cosa ?
Vide Sakura alzarsi in piedi , mettendosi davanti a lui per
proteggerlo dall’Uchiha , e lui non poteva
permetterlo . Doveva cacciarla .
- Povera piccola , non sapevi che il tuo salvatore
ti teneva con sé solo perché riuscivi ad
addormentare il demone che aveva dentro di sé ?
Gaara si irrigidì a quelle parole , ammutolendo
quando Sakura si voltò per cercare un senso di
diniego , ma lui abbassò il capo ,
nascondendosi allo sguardo smeraldo di lei .
- No....n è vero… lui non…
- Cosa ? Non ti ha usato come chiunque ti abbia incontrato?
Secondo te non ha approfittato del fatto che sei un incantatrice per
addormentare il suo demone e finalmente avere pace?
Gaara continuava a tenere gli occhi bassi , non avendo il
coraggio di affrontare quello sguardo , sperando che lei se
ne andasse al più presto per mettersi in
salvo , ma non percepì alcun movimento se non quello
dell’Uchiha .
- Oh , povera Sakura , credevi davvero
che ti volesse bene , o addirittura ti amasse ?
Sei troppo ingenua , piccola .
Ti vendicherò io , sarò io a togliere
la vita a questo insetto per quello che ti ha fatto , stanne
certa .
I suoi riflessi erano talmente provati che non riuscì
nemmeno ad alzare il volto per parare il corpo mortale del ragazzo , ma
non avvertì l’impatto degli shuriken ,
bensì solo un respiro mozzato .
Alzò il capo , incontrando a poco di due
centimetri il volto di Sakura , deturpato dal sangue che le aveva
macchiato lo zigomo , mentre sul braccio e sulla gamba sinistra le armi
acuminate avevano aperto delle ferite profonde .
Mancò un battito quando incrociò lo
sguardo di lei
Delusione , rabbia , tristezza , dolore brillavano in quelle iridi
smeralde , creando strani giochi di luce , mentre le linee
argentee si illuminavano come piccoli diamanti .
- Se ti sei servito di me per far addormentare il tuo
demone , vorrà dire che lo toglierò di
mezzo - così dicendo lo baciò
, prendendogli il volto tra le mani mentre le linee si
agitavano sulle tempie , il demone della sabbia si ritirava
dalla sua mente e il suo corpo riprendeva sembianze
umane .
Quando Sakura si staccò fu come se il vuoto lo avesse di
nuovo avvolto , rinchiudendolo dietro sbarre di fuoco .
La vide alzarsi di fronte a lui , muovendo le mani
così velocemente da non essere nemmeno vista , e
nell’attimo in cui le congiunse , una luce
accecante si propagò da quel contatto , avvolgendo
tutto ciò che vi era di fronte ai suoi occhi .
§
Una luce accecante rendeva impossibile la vista , ma quando
riacquistò la sensibilità agli occhi ,
impallidì quando sotto le sue mani trovò
un’enorme voragine .
Portò gli occhi azzurri su ciò che rimaneva
dell’arena ormai rasa al suolo , incontrando gli
occhi dell’Hokage , di Naruto e di alcuni ninja ,
tutti riuniti in un angolo mentre al centro di quel disastro
c’era lei , Sakura .
I lunghi capelli rosa avvolgevano come serpenti il volto pallido , dove
splendevano abbaglianti gli occhi verdi puri e limpidi come la
più rara delle gemme , mentre alle tempie , i
segni dell’incantatrice pulsavano , vivi .
Si alzò , cercando di avanzare verso di
lei , ma quando incontrò il suo sguardo vide solo malinconia
e tristezza , insieme a un dolore struggente che lo annientò
completamente .
- Sakura
Sentì la voce dell’Uzumaki chiamarla ,ma lei si
voltò , dando loro le spalle e si
allontanò , venendo inghiottita dalla nebbia .
Sakura strinse contro il petto il proprio vestito , celando
ad occhi estranei lo strano simbolo rosso così identico a
quello che il ragazzo della sabbia portava sulla fronte .
Perché Gaara non poteva immaginare che
l’incantatrice aveva imprigionato dentro di
sé il suo demone , dandogli la pace che tanto
aveva cercato , ma che adesso senza di lei non aveva più un
senso.
Continua…
Grazie per la lettura ed
i commenti , gold eyes
|
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Capitolo 7 *** Un fiore di ciliegio sulla mia tomba ***
- Sakura
!
Una giovane ragazza dai lunghi capelli blu elettrico
urlò con il cuore in gola il nome dell’amica ,
mentre , avvolta in un mantello nero , una ragazza
dalla chioma rosata sprofondava in un baratro
oscuro , seguita da una frana che ricoprì la crepa
nella terra , seppellendola
viva nello oscurità del burrone .
§
Rigirava tra le lunghe dita affusolate la cornice rossa , fissando con
i glaciali occhi azzurri la giovane ragazza dai cappelli rosa ritratta
nella foto .
- Kazekage ? Si può ?
Il diretto interessato , un ragazzo di circa diciotto anni ,
alzò il volto pallido lentamente , incrociando gli occhi
scuri di un ninja del suo villaggio .
Posò con delicatezza la cornice sulla sua
scrivania , congiungendo le mani in grembo e dando
così al nuovo arrivato tutta la sua attenzione .
- Brutte notizie .
Il giovane aggrottò le sopracciglia nel
notare l’uomo stringere convulsamente tra le mani
una busta nera con il sigillo del villaggio di Konoha.
Si alzò dalla sua sedia , andando incontro
all’uomo , e dopo aver preso la busta lo congedò
, fissando con una certa ansia la lettera tra le sue mani .
Come mai Naruto gli aveva scritto ?
Era sicuramente successo qualcosa di grave se non era venuto
all’ incontro fissato per quel giorno , qualcosa che lo aveva
costretto a restare nel villaggio .
Posò la busta sulla scrivania ,
avvicinandosi alla finestra della stanza in cui si trovava , ornata da
pochi mobili , libri e scartoffie , oggetti ormai indispensabili del
suo nuovo lavoro .
Alzò una mano , sfiorando il proprio riflesso sul
vetro della finestra , non riuscendo a credere che erano passati otto
anni da quel giorno .
Era cresciuto non solo nell’aspetto ma anche
nell’animo .
Dopo l’esilio di Sakura si era ritirato nella sua
terra , e dopo alcuni anni era diventato Kazekage come Naruto
che aveva preso il posto di Tsunade da un po’ di tempo a
quella parte .
Ricordava ancora come quel giovane ragazzo lo
avesse aiutato a superare , o almeno , a farsi una
ragione della scomparsa improvvisa della ragazza
che , all’età di undici anni ,
gli aveva rubato il cuore e che ancora ora le apparteneva interamente ,
come la sua anima .
Fissò malinconico il proprio corpo orami cresciuto
.
I corti capelli rossi erano sempre uguali , scarlatti come le fiamme
dell’inferno .
Le spalle più larghe e il fisico asciutto e ormai adulto .
Gli evidenti muscoli avvolti dalla tunica bianca e azzurra come i suoi
occhi .
Il volto sempre pallido deturpato sulla fronte dal suo simbolo
maledetto .
Le labbra sottili e gli occhi cerulei freddi e glaciali come diamanti .
Era cresciuto .
Si chiedeva ormai da anni dove potesse essere Sakura .
Quel giorno lei se ne andò , in silenzio ,
portandosi un pezzo del suo cuore con lei mentre la sua mente
continuava ancora a sperare in un suo ritorno .
Chiuse gli occhi , passandosi una mano sul volto stanco .
Erano passati almeno due anni da quando Temari , Hinata , Ino e Ten Ten
erano andate alla ricerca della ragazza , ma non era riuscito a
scoprire un granchè .
Sapeva soltanto che dopo averla trovata , le ninja si erano
unite con lei e avevano viaggiato per terra e mare non dando
più loro notizie .
Che fosse quello il motivo per cui Naruto non era venuto da
lui ?
Che Sakura fosse tornata ?
Quel solo pensiero bastò a fargli battere il cuore
sepolto dal dolore a mille , risvegliando in lui quell’antico
senso di calore .
Nonostante da tempo dormisse senza che il demone intralciasse il suo
riposo , Gaara non riusciva più a sentire quella
pace che solo uno sguardo di Sakura gli trasmetteva .
Il suo era solo un silenzio carico di incomprensioni e solitudine .
Prese velocemente la lettera sulla sua scrivania , sperando
vivamente che ci fossero notizie della ragazza, ma quando
potè scorgere con gli occhi le parole trascritte su quel
foglio di carta sbiancò di colpo ,
sentendo la terra aprirsi sotto i suoi piedi e un forte
dolore all’altezza del petto .
Si sorresse alla scrivania mentre la lettera cadeva dalle sue
mani , finendo per terra .
No .
Non poteva essere vero ciò che c’era scritto
là sopra .
Non poteva essere .
Chiuse gli occhi con forza , cercando di riacquistare
lucidità , ma quelle parole rimbombarono maligne nella sua
mente , accompagnate da una risata malvagia che aumentò
l’impatto di quella notizia sul suo povero animo tormentato .
Strinse con forza le dita sul legno della scrivania ,
mandandola in frantumi come il suo cuore , distrutto da quelle poche
parole stampate a caratteri cubitali sulla lettera .
Tentò invano di cancellare quella frase, credendo
che fosse solo uno scherzo , ma quando riaprì gli occhi
azzurri ritrovò su quel foglio ingiallito tre parole che
ebbero il potere di mandarlo nella più completa disperazione
, annientando la sua speranza .
Perché , su quel foglio spiegazzato si
intravedevano tre semplici parole tinte di sofferenza , una calligrafia
tremolante che dimostrava come chi l’aveva mandata
avesse fatto fatica a scriverle .
“ Sakura
è morta”
§
Lento passava l’elogio funebre per le strette via della
cittadella , gremita di persone vestite interamente di nero .
Persino il cielo era avvolto da nubi oscure , come se fosse
anch’egli in lutto .
Dall’alto di un tetto , nascosta da un mantello
nero , sostava immobile ad assistere l’estremo
saluto della salma , o almeno , alla bara bianca che come una
luce attirava tutta la gente attorno ad essa .
Un brivido le corse su per la schiena
nell’assistere al suo funerale .
Strinse il mantello attorno al suo corpo con forza , sentendo uno
strano senso di disagio a vedere tutte quelle persone gettare dei fiori
bianchi sulla bara in cui lei stessa doveva essere chiusa .
Intravide tra le molte facce conosciute quella distrutta di Naruto , e
a quella vista il suo cuore si strinse in una morsa d’acciaio
.
Sapeva che aveva commesso un errore ,ma non aveva avuto altra scelta .
Osservò Hinata gettare un fiore bianco sulla sua
bara , come tutti coloro che seguirono dopo di lei , ma una fulva
chioma attirò come una calamita il suo sguardo ,
mozzandole il fiato per il dolore e facendole portare una
mano al petto dove , sotto al tessuto del suo
vestito , si trovava un simbolo identico a quello del ragazzo
che portava sulla fronte . Vide Gaara, il nuovo Kazekage , bello e
imponente gettare anch’egli un fiore sulla sua bara , il
volto impassibile , freddo come la pioggia che adesso stava cadendo dal
cielo .
Un antico dolore la invase , facendole abbassare il
capo sofferente .
Estrasse dal mantello nero una mano pallida nel cui palmo stringeva un fiore di ciliegio.
Allentò la presa sui petali , lasciando che il
vento la portasse via dalla sua mano , facendolo volare verso la sua
bara dove poi si depositò .
Si voltò , non riuscendo a notare lo
sguardo di alcune ninja fisso sulla sua schiena , addolorate di dover
celebrare il funerale della loro compagna e di dover mantenere il
segreto sulla sua falsa morte .
Un altro paio d’occhi però si
alzò verso il cielo .
Due occhi azzurri leggermente spalancati che cercavano
frenetici , colui o colei che aveva gettato quel fiore rosa
sulla bara della sua amata ,ma purtroppo non fece in tempo a
notare una lunga treccia rosa scomparire nell’ombra insieme
alla proprietaria di quella inconfondibile chioma .
§
La notte calava inesorabile , sommergendo della sua oscura
luce il villaggio in lutto , soffocando nelle sue tenebre le lacrime
che continuavano a versare per quella giovane creatura prematuramente
scomparsa .
La luna comparve silenziosa nel cielo , tentando con la sua
candida luce di alleviare il velo di dolore che aveva avvolto la
città e i suoi abitanti .
Dall’alto del villaggio , rinchiuso in un’imponente
costruzione sostava immobile davanti alla finestra un giovane ragazzo
dalla fulva chioma , intento a fissare silenzioso la bara bianca
deposta al centro della città come unica luce .
Riuscì a scorgere con gli occhi glaciali alcune ombre
accarezzare il marmo della bara , circondandola di fiori di ogni colore
, fuorché quello che più ella preferiva .
Fissò senza l’ombra di un sentimento il
piccolo fiore di pesco lasciato cadere durante il funerale ,
risvegliando in lui la vita ormai spenta persino nello sguardo .
Il dolore lo stava dilaniando da dentro , stava lentamente strappando
pezzo dopo pezzo il suo povero cuore, facendolo a
brandelli , annientando ogni suo sentimento .
Odio , rabbia , felicità , calore stavano diventando solo
tristi ricordi .
Si stava lentamente trasformando nel fantasma di se stesso , in un
statua priva di vita .
Fece un passo avanti , lasciando che i dolci raggi
lunari sfiorassero il petto nudo , accarezzando il fisico scolpito nel
marmo, gelido come la pietra .
Incrociò le braccia pallide ,
facendo saettare i muscoli mentre invisibili scendevano lacrime amare
dai suoi occhi azzurri .
La speranza di rivederla , di poterle finalmente dire ciò
che provava , di poterla stringere era andata in fumo come la sua anima
.
Gli occhi ceruli avevano ripreso la sfumatura gelida di tanti
anni prima , impenetrabili e privi di vita come all’ora .
Ormai tutto aveva perso senso .
Il suo compito.
Il suo nome .
Tutto .
D’un tratto però , la
freddezza del suo sguardo fu offuscata dalla rabbia
, così come l’intero corpo fu scocco da
tremiti . Un sonoro tintinnio rimbombò per
l’immensa stanza da letto , mentre , lento
, il liquido color cremisi macchiava la pelle pallida della
mano ora piena di piccoli tagli .
Abbassò il braccio che aveva scagliato contro la
finestra ormai ridotta in detriti ai suoi piedi , lasciando
così che il gelido vento scuotesse i capelli fiammeggianti .
Non sentiva freddo , il suo corpo non avrebbe più sentito
niente .
Perché lui era morto con lei .
Lasciò che il suo sangue imbrattasse il pavimento candido ,
mentre lottava contro la disperazione che tentava di sommergerlo .
In un momento di debolezza si prese la testa tra le
mani , digrignando i denti per zittire l’urlo di
dolore che rischiava di lasciare le sue labbra .
Scosse il capo con forza , inginocchiandosi per terra , non
avvertendo il dolore alle ginocchia causato dai pezzi di
vetro che lacerarono i pantaloni leggeri che indossava ,
macchiandosi di piccole gocce rosse .
Perchè?
Perché gliel’avevano portata via .
Perché?
Perché mai avevano derubato proprio lei della vita
?
Battè i pugni con forza sul pavimento , emettendo
gemiti di dolore al ricordo del volto infantile di lei sorridente , del
suo abbraccio che lo coccolava , del sorriso che riservava solo a
lui, del loro primo bacio .
Dopo tanti anni gli occhi azzurri si riempirono nuovamente di lacrime ,
gocce pesanti come macigni rigavano il volto pallido mischiandosi con
il sangue sotto le sue mani .
In un attimo di pura follia un idea inverosimile lo scosse .
Si alzò velocemente , e veloce come un ghepardo
brandì un pugnale nascosto sotto il cuscino ,
portandoselo alla gola , pronto a privarsi della vita .
La mano tremava irrefrenabilmente , mentre gli occhi azzurri
pieni di lacrime gli offuscavano la mente oltre che la vista .
L’avrebbe raggiunta , sarebbe stato con lei nella morte se
non poteva nella vita .
Avvicinò la lama alla pelle delicata del collo ,ma
una voce infantile udita tante di quelle volte da essersi
impressa a fuoco nella sua mente bloccò il suo gesto
scellerato, facendogli spalancare gli occhi azzurri .
Strinse le dita attorno alla lama così forte da far
diventare le nocche più pallide del normale , costringendolo
ad allontanare l’arma dal suo volto .
Con forza scagliò il pugnale contro la parete nella quale si
piantò con forza , mentre privo di senno si lasciava cadere
stanco sul letto .
Strinse tra le dita il lenzuolo , sentendo come da bambino
l’atroce dolore per la perdita della madre , ma questa volta
era ancora più devastante , così dolorosamente
forte da rendere persino difficoltoso respirare .
Chiuse gli occhi stremato , respirando affannosamente come se
l’aria gli mancasse .
E nel buio delle palpebre la rivide .
Vivida e brillante il volto d’angelo di quella dolce
ragazzina che aveva infranto il suo cuore di ghiaccio .
Sorrise inconsapevolmente nel dormiveglia ,
ricordando le nottate passate abbracciati , i rimproveri di lei , i
suoi occhi dannatamente ipnotici e incantatori .
Gli sembrò persino di poter sentire il suo dolce
profumo anche adesso , e si irrigidì
quando , aprendo gli occhi , potè
sentirlo più forte di prima .
D’un tratto vide un ombra furtiva passare per la sua finestra
ridotta in frantumi , portando nel vento quel profumo . Scese
velocemente dal letto , afferrando la propria vestaglia per
correre verso il terrazzo , vedendo chiaramente dirigersi
verso la stanza della sorella Temari un ombra sospetta .
Così , senza alcuna esitazione
uscì dalla propria stanza , non riuscendo a comprendere che
colei che volteggiava leggiadra nell’aria era proprio colei
che il suo cuore agognava disperatamente .
§
Si portò di scatto una mano candida al lungo collo da cigno
, percependo il collare verde vibrare ed emettere un acuto sibilo .
Scese dall’altura dalla quale stava ammirando la
luna , librandosi nell’aria come una fata , facendo
attenzione a non attirare troppo l’attenzione su di
sé e confondendosi nell’oscurità della
notte .
Il mantello nero copriva del tutto le piene forme femminili ,
così come il dolce viso era coperto fin sotto il
naso da una maschera verde smeraldo .
Curvò le labbra rosee in un sorriso appena accennato nel
sentire il collare tremare ancora più forte di
prima , facendole aumentare l’andatura .
Sorpassò velocemente una camera sospetta , priva
di finestra , ma ingenuamente la oltrepassò .
dirigendosi veloce come il vento dalla compagna .
Fermò la sua pazza corsa quando intravide
attraverso la spessa stoffa della maschera che indossava una ragazza
dai capelli biondi , avvolta da una vestaglia color porpora
torturarsi il medesimo collare che portava lei al collo .
Discese silenziosa dal cielo , poggiando i piedi sul piccolo
balcone , richiamando con un piccolo fischio l’attenzione
dell’amica .
Sorrise dolcemente quando vide la ragazza correre verso di lei , lo
sguardo preoccupato .
- L’hai trovato ?
Annuì debolmente , sedendosi con grazia sulla
lunga balaustra , celata allo sguardo dell’amica dal lungo
mantello nero che l’avvolgeva .
- Davvero ? Allora possiamo interrompere questa dannata
farsa ?
Non sai come sia stato atroce vedere tutte quelle persone piangere per
te .
Abbassò il capo colpevole , toccando con la mano avvolta da
un guanto di pelle nera quella dell’amica in un gesto di
scusa .
- Lo so , dovevamo inscenare la tua morte così da
far abbassare le loro difese ,ma ora che l’abbiamo
trovato . possiamo togliere quella bara da lì , mi
fa venire i brividi .
Scese con un piccolo balzo , lasciandosi abbracciare forte
dall’amica mentre la luna si alzava alta e luminosa
nel cielo , illuminando le due figure .
Uno scricchiolio dietro le spalle dell’amica le
fece però riaprire gli occhi .
Si allontanò con passo felino quando
notò una figura nascosta dal buio avvicinarsi con lentezza .
Si voltò , pronta a scappare , ma una voce ,
quella voce , la fece gelare all’istante
, eliminando ogni sua possibilità di fuga .
- Chi sei ?
Riconobbe con un colpo al cuore il tono gelido che tante volte aveva
udito da ragazzina , non accennando però a voltarsi , tanta
era l’emozione che adesso la invadeva .
- Rispondimi
- Gaara io poss…
- Chi è Temari ? E
perché ha il suo profumo ?
Strinse i pugni con forza , cercando di riacquistare il controllo del
proprio corpo , ma con scarsi risultati .
All’improvviso sentì un silenzioso rumore
familiare sotto i suoi piedi , e con un sorriso triste si
voltò verso di lui ,mentre uno mano di sabbia le strappava
con forza il mantello, rivelando la sua identità .
§
Non appena vide quel sottile pezzo di stoffa cadere sotto i piedi della
figura , il suo cuore cominciò frenetico a battere
all’impazzata quando riuscì a vedere colei che gli
stava davanti .
- Sakura .
Fece un passo avanti, tenendo gli occhi fissi
sull’esile figura femminile che gli stava davanti .
Era ancora più bella di quanto ricordava .
Guardò con gli occhi cerulei spalancati la lunga treccia
rosa poggiata con non curanza sulla spalla nuda della ragazza , il cui
collo era circondato da un sottile pezzo di metallo verde , identico al
colore del sottile pezzo di stoffa che le fasciava la vita stretta e il
seno , mostrando le forme generose della ragazza .
Passò poi ai corti pantaloni verde smeraldo
arricciati sotto il ginocchio , agli
stivaletti neri , identici di colore ai guanti che avvolgevano le
piccole mani della ragazza .
Non fu la bellezza di quel corpo femminile a sorprenderlo ,
bensì il volto delicato e dai dolci lineamenti coperto fino
al naso da una specie di maschera verde che rendeva
impossibile la vista degli occhi della ragazza , notando con
un colpo al cuore le sottili labbra di lei curvarsi in un sorriso
malinconico .
- Kazekage
Rimase immobile a fissare l’amata poco lontano da
lui , le braccia strette sopra al seno in una posa elegante e
intimidatoria nell’insieme , fulgida di quella bellezza che
tutt’ora lo lasciava senza fiato .
Mai avrebbe immaginato che la dolce e goffa ragazzina dai
lunghi capelli rosa potesse diventare una simile bellezza .
- Sono stanca , puoi spiegare tu al nostro Kazekage
l’accaduto Temari , io vado a dormire .
La vide passargli affianco senza neanche degnarlo di uno sguardo ,
oltrepassandolo come niente fosse , scomparendo
nell’oscurità del corridoio e lasciando dietro di
sé un ragazzo distrutto e felice nell’insieme .
Assottigliò gli occhi azzurri , puntando lo
sguardo glaciale sulla sorella che con un gesto sconfortato del capo si
fece seguire pronta a spiegare il perché di quella messa
inscena .
§
Si spogliò dei propri abiti e dei propri armamenti
indossando una lunga vestaglia rosa , identica ai suoi capelli legati
in una treccia che le arrivava sotto il ginocchio .
Sistemò le spalline sulla pelle bianca , attenta a non
mostrare il segno rosso che portava tatuato sopra il petto , celandolo
sotto la stoffa delicata dell’abito .
Sospirò pesantemente quando sentì delle voci
maschili riecheggiare per la residenza .
Si distese sul letto , cominciando a sciogliere con
lentezza la lunga treccia , sfilando con le lunghe dita affusolate quei
fili di seta rosati che avvolsero la sua figura come un aureola .
Quando ebbe finito il suo lavoro scosse leggermente il capo ,
lasciando che i lunghissimi capelli ondulati si sparpagliassero sul
letto , posandosi dolcemente sulle sue spalle pallide .
Svogliatamente si portò le mani al volto ,
sfiorando i contorni della maschera , prendendone i bordi per sfilarla
dal viso candido e mostrare così il suo sguardo incantatore
, ma qualcosa o meglio qualcuno fece irruzione nella sua stanza con
ferocia , annullando così il suo tentativo di
privarsi della maschera .
Capì chi era entrato senza neanche alzare il capo , avendo
riconosciuto l’odore di quella pelle bianca che
tante volte aveva sfiorato da ragazzina , sentendo su di sé
gli occhi glaciali del ragazzo .
- Non si usa bussare ?
Sentì la porta chiudersi , mentre percepiva i passi del
ragazzo avvicinarsi al letto .
Guardò insistentemente il lenzuolo bianco , lasciando cadere
sul volto pallido i lunghi capelli rosi che si confusero con la camicia
da notte , facilitando il suo tentativo di ritirarsi allo sguardo di
lui .
Alzò di scatto il capo quando vide il materasso abbassarsi
sotto il peso del ragazzo , costringendola a guardarlo in viso .
Percorse con gli occhi velati dalla maschera il corpo statuario del
giovane , arrossendo appena quando si accorse che era a petto
nudo .
Voltò il capo , porgendogli la propria
vestaglia .
- Copriti per favore .
Sobbalzò appena quando sentì la grande
mano di lui afferrare la sua , ma non per prendere
la vestaglia che il ragazzo buttò dall’altro lato
della stanza , bensì per attirarla a sé .
In meno di un secondo si trovò sovrastata dal corpo del
giovane Gaara che le teneva i polsi sopra la testa . Contrasse la
mascella quando lo vide accarezzare con lo sguardo di ghiaccio il suo
corpo , sfiorando con i polpastrelli una gamba , provocandole
brividi involontari in tutto il corpo .
- è così era tutta una farsa
Riuscì a percepire attraverso il tono gelido del
ragazzo un ombra di furia che sembrava esser sul
punto di sommergerlo . Avvicinò il proprio volto a quello
del ragazzo . sorridendo nel vederlo tentennare quando
avvicinò le labbra pericolosamente alle sue .
- E con quale diritto tu ora vieni qui ? Se non mi ricordo male non eri
tu che mi avevi respinto tanti anni fa , o sbaglio ? Non
gemette quando sentì la stretta sui polsi farsi
più dolorosa ,n mentre vedeva il volto del ragazzo
irrigidirsi e i capelli fiammeggianti cadere sugli occhi azzurri ora
freddi come il ghiaccio .
- Non dovevo render conto a nessuno dei miei piani , nemmeno a
tè .
Si stupì lei stessa del tono acido con il quale gli si
rivolse , ricevendo in cambio un ghigno degno del demone che
il ragazzo aveva avuto in corpo .
- Non volevi nemmeno avvisare il povero Naruto del tuo
attacco alla basi di Sasuke Uchiha ?
Con un colpo di reni invertì le posizioni
, imprigionando i polsi del ragazzo tra le piccole mani ,
abbassandosi rabbiosa verso il suo volto .
- Ciò non deve interessarti , non sono
più tanto indifesa sai ?
Sorresse lo sguardo minaccioso del giovane , altezzosa ,
continuando a tenerlo imprigionato sotto di sé e stringendo
le gambe affusolate sui suoi fianchi .
- Oh certo , ho saputo che hai molti nemici ora ,
è per questo che usi quella maschera ?
Qualcuno ha sfregiato il tuo bel visino?
Come se avesse ricevuto uno schiaffo si allontanò
velocemente da lui , lasciandolo libero di muoversi mentre velocemente
si raggomitolava contro l’angolo di un letto , nascondendosi
dietro i lunghi capelli .
- Va via .
§
Rimase scioccato dal cambiamento repentino della ragazza ,
soffrendo nel sentirla intimargli di andar via .
La rabbia che fino a quel momento lo aveva accecato si sciolse come
neve al sole quando vide le spalle della ragazza tremare , e
quando percepì la sofferenza celata in quelle parole .
Le si avvicinò lentamente , cercando di non fare gesti
bruschi per paura di spaventarla .
Le posò una mano sulla spalla ,
sentendola sobbalzare a quel contatto e ritrarsi ancora , causando in
lui un atroce sofferenza .
Con dolcezza la prese tra le braccia , sentendola
scalciare con furia mentre percepiva i tremolii di cui il corpo era
scosso . La fece accoccolare sul suo petto , cominciando delicatamente
ad accarezzarle i lunghi capelli rosa , perdendosi nei ricordi .
- Mi sei
mancata
Sentì il cuore della ragazza cominciare a battere
velocemente , in sincrono con il suo , stringendola con forza
contro il proprio corpo teso per sentirla più vicina .
Le prese il volto tra le mani , sfiorando con le labbra una
lacrima uscita dalla maschera che ancora negava a lui la visione di
quegli occhi magnetici che tanto amava .
Tentò di sfilarla , ma la piccola mano della giovane lo
bloccò , allontanandolo da sé in modo
brusco .
- Nessuno può guardarmi negli occhi .
Le accarezzò la guancia con dolcezza , rimanendo a sua volta
sconvolto da quei gesti tanto inusuali per lui .
Cercò di toglierla ,ma nuovamente venne scostato
con delicatezza .
Sospirò , baciandole il capo roseo , cercando di
calmarla e percependo la felicità divampare in lui come un
incendio sentendola così vicina a sé .
Prese i bordi della maschera , supplicandola con lo
sguardo , e questa volta non ci furono le mani della ragazza ad
allontanarlo .
Con delicatezza sfilò il pezzo di stoffa dal volto
, trovando però gli occhi della giovane serrati ,
mentre le lunghe ciglia erano intrise di piccole lacrime .
Un sorriso curvò per la prima volta dopo tanto tempo le sue
labbra , accendendo i suoi occhi cerulei di nuova vita .
Le prese il mento tra due dita , poggiando le
labbra sulle palpebre chiuse , sentendole tremare sotto il suo dolce
tocco . - Apri
gli occhi .
La vide scuotere la testa come una bambina , sentendo il proprio cuore
sobbalzare a quella visione celestiale .
La strinse con forza contro il proprio petto , cullandola tra
le proprie braccia , placando il tremore del corpo della giovane che
finalmente si rilassò .
- Aprili .
Vide le palpebre tremare leggermente per poi spalancarsi e mostrare due
gemme verdi , lucenti come mille soli , così chiare e
profonde da farlo sprofondare nella loro purezza .
Tutta la potenza ipnotica di quello sguardo si
scaraventò su di lui come un macigno , rendendolo succube
della giovane che piangente sostava tra le sue braccia .
Non fece in tempo a dire niente che la ragazza gli si buttò
tra le braccia facendolo ricadere sul letto , portandola con
sé . Chiuse gli occhi a sua volta , poggiando la
guancia sul capo roseo di lei , coprendo entrambi con il lenzuolo .
Sospirò sereno lo stringere con
più forza la giovane per la vita , intrecciando le
gambe con le sue .
Lei era viva , era
lì con lui , tra le sue braccia ,
finalmente , tutto si sarebbe sistemato .
O almeno era ciò che credeva .
Fu proprio con questa convinzione che si
addormentò, sereno dopo tanto tempo .
§
C’era chi però quella notte non
dormì .
Chi
venne tormentata dall’angoscia
. Infatti , una ragazza dai lunghi capelli rosa ,
nonostante fosse abbracciata al ragazzo che aveva amato fin da bambina
non riusciva ad acquietarsi, rimanendo con gli occhi verdi spalancati
ad osservare il soffitto .
Sakura alzò il capo , scrutando con gli
occhi chiari il volto del ragazzo addormentato accanto a sé
, sentendo il cuore venir meno a quella visione .
Si rifugiò tra le sue braccia ,
aggrappandosi alle spalle larghe del giovane , sperando che potesse
strapparla a quella voce acuta e maligna che per tutti quegli anni
l’aveva tormentata .
Quella voce che aveva reso per anni e anni impossibile la
vita del giovane che le dormiva sereno di fianco .
L’essere che sigillò dentro di sé ,
relegando quell’eterna maledizione nel più
profondo del suo essere .
Si portò una mano al petto , stringendo la seta della
vestaglia come se volesse grattare a sangue quel maledetto simbolo
rosso comparso tanti anni orsono per sua spontanea volontà .
E in quella notte la sua anima urlò pietà , si
dimenò nel suo corpo chiedendo una via di uscita , lasciando
che quel demone potesse annientare le sue speranze di
felicità , lasciando che potesse giocare con la sua ormai
debole mente . Chiuse gli occhi verdi con forza , cercando di
spazzare via le parole del demone che però
, chissà per quale insano motivo , la
stavano convincendo del fatto che mai lui l’avrebbe perdonata
del suo sacrificio .
Che mai quegli occhi azzurri l’avrebbero guardata con
quell’ombra d’amore sopito , quando il segreto che
custodiva gelosamente sarebbe venuto alla luce.
Continua…
Grazie per la lettura e i commenti , gold eyes
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Capitolo 8 *** Non posso essere amata per la mia natura ....o forse si ? ***
Malinconici
, i suoi occhi del colore dello smeraldo scrutavano
con un ombra di amarezza il sorgere di un nuovo giorno .
La trascrizione di un'altra pagina strappata a quel diario
, ormai umido di lacrime a lungo versate per quel destino
eternamente solitario .
Non percepiva quelle forti braccia a lungo bramate strette
attorno all’esile vita .
Né il calore di quel corpo che fin dalla più
tenera età aveva voluto assaporare .
Raggomitolata su se stessa , prigioniera di quelle
grandi mani diafane che possessive le stringevano i polsi , attendeva
impassibile l’arrivo di quel viaggio senza ritorno che sapeva
, non sarebbe tardato a giungere .
Fremettero le chiare ciglia quando l’ennesima
lacrima rigò la sua pallida guancia , ricalcando il
passaggio umido lasciato dalle sue gemelle .
E pianse , stretta contro colui che più amava .
Non riuscendo a rallegrarsi di quel piccolo eppure agognato contatto
che ora , senza ritegno le causava così tanta sofferenza .
Più volte le lunghe dita affusolate tentarono di
fermare il corso di quelle piccole gocce trasparenti sempre
più numerose .
Affondò con rabbia i denti nelle labbra rosee che
ora tremavano irrefrenabilmente ,
trattenendo a stento i singhiozzi che ora le scuotevano il petto .
E la vista risultò sempre più
sfocata , così come il gelo si
impadronì delle sue membra , non più
protette dal calore di quel corpo umano che ora non riusciva a
percepire accanto a sé , nonostante egli non si fosse mosso
.
E di nuovo la solitudine la inghiottì .
Persa dentro se stessa , assisteva impotente
all’autodistruzione del suo essere .
Mentre quel piccolo barlume di vita che ancora tentava la rivalsa su di
lei , venne ancora una volta schiacciato da quella macabra
cantilena che quel demone crudelmente intonava .
E fuggì , impaurita , sperduta , sola anche dentro a
quell’immenso palazzo pieno di vita .
Quella vita che lei rinnegò , ormai sempre più
attratta da quel piccolo e tortuoso sentiero da lei già
intrapreso .
La via che sapeva l’avrebbe portata verso un sonno
dal quale non sarebbe più fuggita .
Un sonno dal quale non si sarebbe più potuta svegliare .
Quel sonno che , sofferente , attendeva
con ansia .
Cosicché ponesse fine al lungo girovagare di
quella giovane ragazza dal cuore infranto .
Quella ragazza solitaria che ora , scappava da quegli occhi
di ghiaccio che cupi fissavano , distrutti ,
l’imminente volo che mai più l’avrebbe
ricondotta tra le sue braccia ora aperte a quell’amore forse
non più tanto certo .
§
- Sakura
Fuori uscì dall’angolo buio dentro il quale
attendeva , inespressiva , la giunta di coloro che
, contro il suo volere , si erano uniti a quella
spedizione per lei senza ritorno .
Colse la nota disperata di quella voce che da bambina aveva sempre
zittito con un sonoro schiaffo , e che ora tremolante invocava il suo
nome .
Rialzò il capo , puntando i grandi occhi incantatori ,
celati dietro la sua maschera , sulla familiare figura maschile del suo
amico di infanzia .
Non più ribelle adolescente ma come un uomo forte e
autoritario si mostrava Naruto .
Amico di una vita , compagno di mille avventure , Hokage di Konoha .
Si ritrasse alla carezza indesiderata del giovane uomo ,
ricevendo in risposta uno sguardo distrutto .
Uno sguardo che la costrinse a distanziarsi dai compagni e mettersi a
capo della spedizione
Veloci i suoi passi calpestavano l’erba della foresta ,
mentre la lunga treccia rosata ondeggiava sul completo da battaglia da
lei nuovamente indossato .
Perché era venuti ?
Perchè non la lasciavano mai combattere da sola ?
Che dubitassero ancora delle sue abilità ?
Ruggente , un serpente di terra avvolse la sua
figura, facendo piazza pulita degli innumerevoli alberi ora accatastati
l’uno contro l’altro .
Strinse le dita a pugno non appena la rabbia , il rancore si fecero
soffocanti .
E scatenò la sua ira attraverso quel serpente che come
impazzito sradicava querce millenarie , facendo fuggire i
poveri animali che terrorizzati abbandonavano i loro rifugi .
- Non ti sembra di esagerare .
Si irrigidì all’istante non appena quella voce le
arrivò così dolorosamente familiare e gelida al
fine udito .
Non si voltò a guardarlo , richiamando con un fischio il
serpente che subito la circondò tra le sue spire ,
difendendola da colui che sapeva per lei era letale .
Respirò a fondo , assumendo un espressione talmente
indifferente e gelida da scatenare in lei una sorta di compiacimento .
Un compiacimento che scomparve non appena colse il sorriso
beffardo di colui che , bello ancora più di come
lo ricordava , la fissava con aperta superiorità .
Irrigidì la mascella , accarezzando la dura e
forte pietra che ricopriva il serpente per darsi un contegno . Contegno
che purtroppo non riprese a causa di quello sguardo del tutto privo di
espressione che fomentò la propria furia .
- Cosa diavolo vuoi ?
Si maledì non appena si accorse del tono da lei utilizzato .
Un tono più acido di quello che avrebbe voluto .
- E così che si tratta un vecchio amico ?
- Quando mai lo siamo stati ?
Sorrise vittoriosa non appena vide quegli occhi cerulei tingersi di
furia alle sue parole , scatenando in lei una sorta di “gioia” .
Incrociò le braccia sotto il seno , sogghignando perfida a
quella piccola vittoria appena guadagnata .
- Allora ? Cosa vuoi?
- Sapere dove vai .
- E perché mai dovrebbe interessarti ?
- Perché è anche affar mio .
Assottigliò lo sguardo di giada , digrignando furiosa i
denti perlacei .
- Non è mai stato affar tuo , non lo è
più da molto tempo mio
Kazekage
Si ritrasse impercettibilmente non appena lo vide fare un passo verso
di lei , minaccioso .
- Quando avevi intenzione di dirmi che volevi attaccare
l’organizzazione alba ?
Lo fai per rivedere l’Uchiha vero ?
- E se anche fosse ?
Irrigidì le spalle , curvandosi in posizione di
attacco quando colse il lampo d’ira che
solcò quelle iridi cerulee .
Calcolatori , i suoi occhi verdi scrutavano freddamente il
non più ragazzo della sabbia , soffermandosi su
quel simbolo maledetto che aveva ereditato dal suo amore dannato .
D’improvviso sentì il demone
dentro di lei ridere sguaiatamente , scatenando in lei rabbia , rancore
.
Gemette il serpente di terra quando si scontrò contro una
spessa coltre di sabbia che lo rispedì indietro ,
mentre le sue gambe cedevano sotto la maledizione di cui era vittima .
E tentò invano di mascherare la smorfia di dolore
che aveva distorto l’espressione placida del suo
pallido viso .
Dolore
.
Era questo che ora si infrangeva come onde violente sul suo
corpo in balia di quel mare in tempesta , vittima di quella sabbia che
per lei rappresentava la disfatta , la sua unica debolezza .
Si appoggiò sofferente contro il corpo roccioso
del serpente , venutole subito in soccorso .
Salì con difficoltà in groppa alla creatura ,
ergendosi maestosa nella radura ormai distrutta dalla sua furia .
Colse lo sguardo ammaliato e incantato del giovane , sentendosi
improvvisamente triste , malinconica .
E con un rapido movimento delle mani diede le spalle a Gaara
, nascondendo la lacrima solitaria fuggita dalle sue palpebre serrate .
- La vendetta ormai è l’unica cosa che mi tiene in
vita - e con questo sussurro appena accennato
fuggì in groppa al serpente , nascondendosi dietro ai grandi
alberi che ora velocemente sorpassava .
Mentre il dolore causato dalla sua stessa natura la gettava crudelmente
nell’odio per se stessa .
§
Ben presto la verdeggiante vegetazione del paese di Konoha
lasciò spazio alla desolazione di quello della sabbia
, del
suo regno .
Silenzioso avanzava verso le alte dune , fissando senza esser visto le
due figure femminili in groppa al cammello .
- Anche io sono preoccupato
Contrasse la mascella quando udì il sussurro
appena accennato di Naruto , l’unico a camminargli affianco .
Infatti , Ten ten , Hinata e Temari camminavano accostate
all’unico animale presente nella spedizione .
L’unico mezzo di trasporto sul quale sostava Ino con Sakura
addormentata , bardata in un lungo mantello scarlatto tra le
braccia della ninja .
Mai i suoi occhi cerulei avevano abbandonato la sinuosa figura della
ninja , né quando erano partiti , né quando
, alle porte del paese da lui governato ,
l’aveva vista accasciarsi contro Temari .
Né da quando era stata issata dalla sorella su quel cammello
, affidata alle cure della ninja bionda di Konoha .
Ed ora , con il cuore in pena per il risveglio non ancora avvenuto
della ragazza , vedeva la notte calare sulle dune di sabbia , quasi a
velare , a celare , la sua unica e più grande debolezza .
Lei
.
§
Gettò , annoiato , un pezzo di legno nel
piccolo focolare appiccato da Naruto , sedutogli accanto con uno
sguardo perso , lontano , mentre attorno a loro il sommesso vociare
delle ragazze faceva loro compagnia .
Si infranse violentemente il gelido vento contro la sua schiena
possente , scuotendo la sua fulva chioma con sorprendente ferocia .
- Gaara
Rialzò il viso pallido quando sentì la voce di
sua sorella richiamare la sua attenzione , assottigliando gli occhi
chiari quando vide ancora addormentata tra le braccia della
ninja Sakura .
- La porto in una piccola oasi
qui vicino .
Vi raccomando di stare attenti , non abbassate la
guardia .
Le altre resteranno qui con voi , tornerò tra qualche
ora , perciò non preoccuparti .
Annuì distrattamente , troppo preso dal contemplare il viso
dormiente della incantatrice , una smorfia di dolore a
sconvolgere la squisita perfezione dei lineamenti .
Con un sibilo sinistro Temari scomparve dalla sua vista ,
assieme a colei che soffriva a causa di quella sabbia per lei divenuta
fatale nemica , la sabbia della quale il suo amore di sempre era il
padrone .
§
Scorreva dolcemente l’acqua sul suo corpo , rinvigorendo le
sue membra stremate dalla continua tortura di stare a contatto con
tutta quella sabbia .
- Come ti senti ?
Riaprì lentamente gli occhi verdi ,
sorridendo dolcemente quando vide Temari , seduta su una piccola roccia
sporgente , scrutarla con uno sguardo preoccupato e ansioso ,
facendola sentire per un solo istante , serena .
- Puoi anche andare ora , penso che stasera resterò a
dormire qui , altrimenti domani mattina non avrò le forze
per continuare il viaggio .
Nel non ricevere una risposta tornò a pregarla .
- Per favore Temari , se avrò bisogno di
aiuto ti chiamerò , va bene ?
A conferma delle sue parole sfiorò il collare
verde che le ornava il collo , vedendo il suo
gemello sul collo della ninja bionda vibrare in risposta .
- Come vuoi , ma se succede qualcosa , qualunque cosa ,
avvisami .
- Va bene
La salutò con un debole cenno del capo ,
appoggiandosi stancamente sulla parete rocciosa di quella piccola
cascata che poco prima aveva scovato nella piccola oasi .
Sei debole
.
Digrignò i denti , strattonando con rabbia alcune ciocche
rosa che le si erano incollate al corpo completamente immerso sotto il
gelido getto d’acqua della cascata , nella vana speranza di
avere un po’ di pace , pace che non le fu concessa .
Ti stai autodistruggendo
piccola incantatrice .
- Sta zitto
!
Si abbraccio con rabbia le spalle , serrando gli occhi con forza quando
riudì nuovamente la voce di quell’essere che per
anni aveva nascosto dentro di lei .
Morirai .
Con una lentezza esasperante percorse con la mano la leggera
tunica bianca che indossava , fermandosi all’altezza del
petto , proprio dove , sotto
l’impalpabile tessuto , ardeva senza freno il
simbolo maledetto sottratto al suo amore .
Morirai da sola , odiata
da tutti , odiata da lui quando verrà a sapere del tuo
segreto , di me
.
Crollò in ginocchio , le gambe divenute molli sotto quelle
parole mai così veritiere , portatrici di sventura
.
Ti odierà ,
se non ti odia già per averlo abbandonato .
- Io non ho abbandonato nessuno …io non posso essere amata
, è questo il mio problema
Rise di se stessa , di quella ragazza costretta a crescere troppo in
fretta , quella ragazza alla quale era stato insegnato troppo presto
che l’amore non portava altro dolore .
Nessuno l’avrebbe mai amata per quello che era , di questo ne
era sicura , era destinata a restare sola .
Nascose il viso tra le mani unite a coppa , raccogliendo tra i suoi
palmi le lacrime che silenziosamente versava , le lacrime che ora , da
sola come sempre , poteva versare senza essere
giudicata .
Sempre orgogliosa ,
anche a un passo dalla disfatta .
Temi ciò che
gli altri penseranno di te quando verranno a sapere di
ciò che hai fatto , persino il tuo migliore amico
proverà ribrezzo per te .
- Sarò già morta quando verranno a conoscenza di
te
- Con chi stai parlando ?
Gelò quando sentì quella fin troppo familiare
voce maschile a pochi passi da lei , così come il cuore le
salì in gola per l’ansia e il terrore di essersi
scoperta .
- Stai bene ?
Evitò volontariamente di non riconoscere il tono preoccupato
del Kazekage , cercando di riacquistare l’odio , la rabbia ,
il rancore che per lui provava .
Diglielo se hai il
coraggio .
- Sto bene , va via
- Cosa ?
Maledì il demone interiore che si sbeffeggiava
silenziosamente di lei , chiamandola vigliacca , mentre cercava in
tutti i modi di non perdere il senno .
- Sakura stai…
- Sto bene , va via ho detto!
Diglielo .
- Cosa stai dicendo ? Non vedi in che stato sei ?
Diglielo .
- Va via , ciò che mi succede non sono affari che ti
riguardino
Diglielo .
- Sei diventata pazza ?
Diglielo .
- Ti ho detto di andare via !
Diglielo .
- IO non vado da nessuna parte
Vigliacca .
- Cosa diavolo vuoi ancora da me ?
Con uno scatto serpentino si rimise in piedi, urlandogli contro con
tutto il fiato che aveva in corpo , l’acqua della cascata a
rigarle assieme alle sue lacrime le candide guancie .
Beccata .
Sgranò gli occhi verdi quando udì la voce del
demone , notando come gli occhi cerulei di Gaara si fossero dilatati ,
e accorgendosi con orrore dove fossero puntanti .
D’istinto si coprì quasi si vergognasse il seno ,
il simbolo maledetto che aveva sul suo petto , abbassando
addolorata lo sguardo quando lo vide tremare irrefrenabilmente .
- Che cosa significa quel segno ? Cosa…hai fatto ?
Si ritrasse al suo sguardo terrorizzato , appoggiandosi alla
parete per trovare un qualche sostegno , mentre si accasciava
al suolo con lentezza .
Voglio proprio vedere
che cosa farai .
Assottigliò gli occhi smeraldi , furiosa
, quando colse la velata presa in giro del demone , rialzando
rabbiosa il capo .
- I demoni non si possono uccidere Gaara , nessuno
può farlo , nemmeno io .
Così ho pensato che l’unico modo per liberatene
era …sigillarlo dentro di me .
Colse lo sgomento , l’orrore lampeggiare negli
occhi chiari del ragazzo , ritrovandosi per la seconda volta con il
cuore spezzato in due parti .
Ti odia .
Distolse lo sguardo ferito da quello disgustato del giovane , lo
sguardo che aveva avuto il potere , ancora una volta .di
mandarla in frantumi .
- Ora che cosa vuoi ? Che ti chieda scusa per non avertelo detto ?
Vattene , sia tu che gli altri , e fatemi andare a morire in
pace , almeno questo me lo devi !
Lentamente discese dalla piccola altura , appoggiandosi traballante ad
una piccola roccia , gli occhi incantatori spenti , completamenti
distrutti .
Ora posso morire senza
rimorsi .
Mentre silenziosa tentava di allontanarsi da lui sentiva quello sguardo
puntato insistentemente sulla sua schiena , così doloroso da
trapassarla da parte a parte .
Scivolò maldestramente sul terreno viscido , ritrovandosi
seduta in una piccola pozza d’acqua limpida , fradicia , sola
.
Uccidimi ora ti prego .
E li rimase , immobile, stanca oramai anche solo di respirare ,
sfiancata da quel destino che ora le sembrava così lontano ,
così irraggiungibile da gettarla nella disperazione .
Ora non poteva neanche morire senza soffrire come un cane .
Tremò quando vide nello specchio d’acqua la fulva
chioma del ragazzo arrivatole silenziosamente davanti .
- Se vuoi dirmi che mi odi fallo , ma per favore
fallo in fretta - sussurrò con il magone
quella frase , giocherellando distrattamente con una ciocca dei suoi
lunghi capelli nell’attesa della disfatta finale , disfatta
che non arrivò .
- Sei una stupida !
Spalancati , i suoi occhi velati di lacrime
fissavano il vuoto , sgomenti scrutavano allibiti ciò che la
circondava , colui che ora la stringeva con rabbia
.
La stava …abbracciando .
Abbassò addolorata lo sguardo ferito , costringendo le sue
braccia a rimanere immobili lungo i suoi fianchi , a non ricambiare
quella stretta che sembrava volerla plasmare contro quel petto
palpitante .
- Cosa vuoi da me ?Non ti è bastato farmi a pezzi
? Eh Gaara ?
Sentì le braccia del giovane avvolgere con maggior
forza la sua esile vita, così forte da toglierle il respiro
.
- Tutto quello che volevo era che almeno tu mi volessi bene ,
non pretendevo certo che tu ricambiassi i miei sentimenti , era troppo
per me aspirare a questo , ma almeno speravo tenessi a me per quella
che sono , non per ciò che posso fare
…
Senza freni oramai , le sue labbra sputarono quasi con rabbia
il dolore , il rancore ,l’odio per se stessa che lentamente
l’aveva consumata , fino a renderla simile a un fantoccio .
- Volevo solo essere amata . Era…chiedere troppo
?
Sorrise silenziosamente , percependo i muscoli delle braccia di
Gaara fremere sotto le sue parole , mentre muta sentiva il
cuore del Kazekage battere ad un ritmo incalzante in sincrono con il
suo , singhiozzante .
Forse …aveva
chiesto veramente troppo .
- Vuoi morire in pace ? è questo che hai detto ?
Stremata si lasciò andare tra le braccia del giovane ,
poggiando stancamente la guancia contro la sua spalla , troppo fragile
ora per rimettersi in piedi .
- è l’unica cosa che posso avere ora,
solo questo
Non coinvolge nessuno tranne me , è una mia scelta , scelta
che ho deciso di prendere da tempo ormai .
Sospirò pesantemente , chiudendo gli occhi quando lo
sentì scostarsi da lei .
Ti disprezza
.
Tenne ostinatamente gli occhi chiusi , beandosi di quella pace , del
buio che per anni aveva popolato i suoi giorni e le sue notti
, il buio che l’aveva fatto compagnia .
Forse , si disse, era arrivato il momento di porre la parola
fine a quel gioco che faceva male ad entrambi , o almeno a lei .
- Torna a casa , porta tutti con te , e tornate a vivere le
vostre vite , voi che almeno ne avete ancora una .
Fin dall’inizio sapevo che questo per me sarebbe stato un
viaggio senza ritorno , e lo penso tutt’ora .
Ti chiedo solo di accettare la mia scelta Gaara, vi
dimenticherete tutti di me quando sarò morta .
- Credi davvero che io mi possa dimenticare di te ?
Se tu morirai ti seguirò anche dove non posso
raggiungerti da vivo .
Aggrottò confusa le sopracciglia , respirando lentamente,
pacata per la prima volta .
Cosa voleva dire?
- Ho mentito , ho mentito quella volta , come ho mentito a me
stesso credendo di non amarti , per anni
, ma io ti amo Sakura …ho mentito per proteggerti , per
farti fuggire dal dolore che rischiavi di provare al mio fianco .
Non ho mai smesso di amarti , come mai lo farò .
Dischiuse le palpebre , ritrovando davanti al suo sguardo smeraldo il
viso del ragazzo della sabbia che da ragazzina aveva tentato di aiutare
, colui che l’aveva incuriosita , e che alla fine
l’aveva fatta innamorare .
È una bugia ,
lui lo dice solo perché si sente con le spalle al muro .
Metabolizzò a fatica la frase del demone , accarezzando
dolcemente quel simbolo che a sua volta il suo amore
infantile aveva sulla fronte , forse l’unica cosa che li
univa .
- Tu mi ami ?
- Si
Goffamente gli prese il viso pallido tra le mani , sorridendo
ingenuamente a quelle parole che chissà perché la
facevano sentire meno sola , che fossero vere o false ora non le
importava , non aveva la forza per respingerlo .
- Credimi , ti prego .
Debole sia nella mente che nel corpo chiuse gli occhi quando
sentì le labbra del ragazzo accostarsi titubanti alle sue ,
sfiorandole appena , quasi avesse paura .
Lo spinse a terra , nell’acqua gelida della pozza , salendo a
cavalcioni su di lui quando sentì
l’impellente bisogno di sentirlo dentro di lei .
Lasciò che le grandi mani del giovane percorressero con
bramosia il suo corpo bagnato , sfilandole dolcemente la sottile veste
che presto fu solo un ricordo .
- Ti amo Sakura , ti amo più della mia stessa vita
, perdonami per essere stato così stupido
Gemette in risposta quando rivoltò le posizioni , premendosi
con desiderio contro il suo corpo nudo .
Gli sfilò con urgenza l’ingombrante veste che
indossava , annaspando in cerca d’aria quando
ritrovò a stretto contatto con la pelle gelida di quel corpo
che da bambina non aveva osato immaginare in quella situazione .
Rossa in volto si nascose contro il sue petto , spingendolo verso di
sé con le lunghe gambe avvolte attorno alla sua vita .
Perché tutto quello le sembrava così giusto ?
Perché ?
Possibile che fosse tutta una bugia ?
Non riuscì a darsi una risposta quando lo sentì
piegarsi su di lei , divaricandole le gambe che docilmente cedettero al
suo passaggio .
E un singulto di dolore lasciò le sue labbra premute contro
la spalla del ragazzo , così come udì il gemito
di piacere di Gaara infrangersi come un onda contro il suo orecchio
quando lo sentì penetrarla lentamente , quasi temesse di
farle male .
- Ti amo
Inconsciamente pronunciò quelle due parole che per anni
aveva tentato di celare con l’odio e il rancore , quelle
parole che sembrarono ridar vita al ragazzo che ora si muoveva con
più intraprendenza dentro di lei .
Gli circondò il collo con le esili braccia quando
sentì le mani di lui premerla con urgenza contro di lui ,
incatenandola maggiormente contro quel corpo sudato che velocemente
usciva ed entrava dentro di lei .
Respirò affannosamente , reggendosi a quelle spalle che
sembravano volersi caricare di tutto il suo dolore , il dolore che ora
era divenuto meno acuto , meno pressante ,come la voce del demone
oramai inesistente .
E le spinte si fecero più profonde , lente , dolorosamente
piacevoli , così come i baci voraci con i quali le divorava
le labbra gonfie .
E a sua volta si spinse contro di lui , inarcando la schiena per
sentirlo pulsare vivo dentro di lei , beandosi delle urla , degli
ansiti , dei gemiti di piacere che sempre più acuti sentiva
perforarle piacevolmente il fine udito .
Un urlo lasciò le sue labbra , assieme a quelle del ragazzo
quando , stremati , si accasciarono su quella pozza
d’acqua così soffice , mentre i suoi occhi ,
appannati dal piacere e dal desiderio , coglievano una
chiazza rossastra comparire accanto ai loro corpi
ansanti , la prova del suo amore per lui .
E la notte calò su di loro , sui suoi occhi che si chiusero
sotto la pressione di quelle labbra che ora sembravano voler
rimarginare tutte le sue ferite , ferite che sentiva pulsare
ferocemente non appena l’incoscienza delle sue
azioni lasciò spazio alla consapevolezza di
ciò che aveva fatto , alla sua incauta scelta di divenire
sua , all’ennesima debolezza che si era concessa …
CONTINUA…
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Capitolo 9 *** Occhi che incantano un cuore di demone ***
- Gaara !
Gaara ! Svegliati !
Udiva
nel suo dolce dormiveglia una voce femminile richiamarlo pacatamente ,
una voce femminile che però non somigliava minimante a
quella di Sakura .
Storse
in una smorfia contrariata le labbra sottili nel sonno , tastando il
terreno accanto a lui , nella speranza di sentire quel corpo caldo che
per tutta la notte aveva fatto suo , dischiudendo preoccupato le
palpebre quando sentì solo il gelo attorno a lui .
-
Gaara , dobbiamo ripartire , gli altri sono già
avanti . Svegliati
Scattò
a sedere quando riconobbe la voce di Temari , ma non fu il sapere chi
fosse stato a svegliarlo a farlo saltare come una molla ,
bensì le parole della ragazza .
Sono
già avanti , Sakura
era andata avanti senza di lui .
Ferito
nell’orgoglio e nello spirito si rimise in piedi ,
constatando amaro che era disteso sulla soffice sabbia , vestito , con
un mantello sopra le spalle .
Che
fosse stato solo un sogno ?
Curioso
accostò un lembo del mantello al naso , socchiudendo
dolcemente gli occhi cerulei quando riconobbe il profumo della
incantatrice .
Forse
non era troppo tardi per rimediare ai suoi errori , poteva , doveva
tentare di riprenderla con sé .
-
Gaara ti senti bene ?
-
Si Temari ,da quanto tempo sono partiti ?
-
Un paio di ore direi , penso siano riusciti già a superare
il deserto , per fortuna .
Colse
il sollievo nella voce della sorella , così come la mancanza
di quell’ombra scura negli occhi chiari della ragazza ,
quella che aveva avuto durante tutto il viaggio .
Stese
le gambe indolenzite , spolverandosi la veste bianca ricoperta di
piccoli granelli di sabbia , la sabbia che prese tra le mani con
attenzione , constatandone la morbidezza e il calore
infuocato .
Penso
siano riusciti già a superare il deserto , per
fortuna .
Aggrottò
le sopracciglia nel tentativo di ricordare quando
l’incantatrice avesse cominciato ad avere i primi
cedimenti, ricordando perfettamente lo svenimento che l’aveva
colta non appena erano entrati nel suo regno .
Non
appena erano venuti a contatto con la sabbia .
Possibile che…
Scosse
la testa confuso , soppesando attentamente quella
possibilità ora non più così
impossibile alla luce di quella sua nuova scoperta .
E se
veramente fosse stato come lui pensava …ciò
avrebbe spiegato il perché di quei malori improvvisi .
Silenzioso
fissò la sorella che frettolosamente distolse lo sguardo ,
incamminandosi velocemente al di fuori dell’oasi .
-
Riuscirò a strappartelo di bocca Temari , che tu
lo voglia o no .
§
Muto
camminava accanto alla sorella , su un sottile strato di
vegetazione che a poco a poco cominciava a delinearsi davanti a loro ,
segno dell’ormai fine del suo regno .
Sorrise
compiaciuto quando si accorse del cedimento della ragazza ai suoi
sguardi impenetrabili e gelidi , gli sguardi che notava la mettevano in
soggezione e a disagio .
-
Allora Temari ?
-
Sii ?
Si
impose di non ridere quando la vide accelerare il passo , fissando un
punto imprecisato davanti a loro .
Tutto , tranne lui
.
-
Cosa ha avuto Sakura durante il viaggio ?A cosa erano dovuti i suoi
malori ?
Colse
l’irrigidimento delle spalle della ragazza ,
sogghignando apertamente non appena la vide tentennare alle sue parole .
-
Bè…
Sospirò
pesantemente , poggiando una mano sulla bionda chioma della sorella in
una lieve carezza , vedendola tremare e mordersi il labbro inferiore
con rabbia .
- So
cosa ha fatto Sakura , l’ho scoperto ieri
sera…vorrei sapere solo se i suoi malori sono dovuti alla
sabbia.
Vide
la sorella sbarrare terrorizzata gli occhi chiari , per poi rallentare
fino accostarsi a lui , lo sguardo perso in chissà quali
ricordi .
-
Non so molto a dir la verità .
Quando
siamo partite alla sua ricerca eravamo venute a conoscenza di alcune
dicerie su una ragazza dai capelli rosa in cerca del covo
dell’organizzazione alba .
Abbiamo
vagato a lungo finchè un giorno è stata lei
stessa a contattarci , dicendoci di non immischiarci e di
tornare a casa .
Naturalmente
non abbiamo ceduto alle sue minacce e abbiamo cominciato a seguirla ,
finchè non si è rassegnata , portandoci
volontariamente con sé .
Da
quel giorno ha cominciato a raccontarci qualcosa di lei , con cautela ,
quasi avesse paura di scoprirsi , ed una sera disse una frase che non
dimenticherò mai .
Si
fermò insieme alla sorella , notandone lo sguardo lucido
posarsi amaro sul suo viso gelido .
- “Non posso essere
amata a causa della mia natura , tutto di me attrae la gente
che mi circonda .
Sono destinata a rimanere sola ,
essere l’incantatrice non porta solo
l’invincibilità , ma solitudine e dolore , e
questo oramai l’ho capito e accettato da tempo oramai
.”
Distolse
lo sguardo , stringendo le mani in pugni quando comprese il
perché di quelle parole , la causa di quella sofferenza che
per tutta la notte aveva visto offuscare lo sguardo incantatore della
ninja dai capelli rosa .
Non posso essere amata .
Alterato
da quei pensieri per nulla utili al suo orgoglio ferito
chinò il capo , incrociando furioso le braccia muscolose
quando il senso di colpa fino a poco fa soppiantato dalla
preoccupazione tornò a galla , più opprimente di
prima .
Era stato uno stupido per tutto quel
tempo .
Sarebbe dovuto correre
a cercala anziché farsi logorare dai dubbi e dalle
angosciose supposizioni che nel cuore della notte tesseva .
Aggrottò
contrariato le sopracciglia quando non sentì alcun
rimprovero , alcunché da sua sorella , immobile , quasi
rigida al suo fianco .
-
Temari cosa…
-
Sakura!
Rizzò
la schiena di scatto quando la vide correre come una scheggia verso un
immensa montagna che sembrava …muoversi .
Allibito
vide l’incantatrice cavalcare con maestria
l’immensa onda di terra che sembrava volersi abbattere contro
le due figure che danzanti venivano rincorse da un
Naruto furioso .
A sua
volta richiamò al suo fianco la sabbia ,
plasmandola in affilati artigli che diresse minaccioso contro
i loro nemici , dimenticandosi sfortunatamente dell’effetto
che quella polvere ambrata aveva sulla sua amata .
E
troppo tardi ritirò sconvolto la sabbia .
Troppo
tardi i suoi occhi si sbarrarono per l’orrore quando vide la
giovane ninja dai capelli rosa irrigidirsi improvvisamente e
lasciarsi scivolare indietro , priva di sensi .
- No .
Terrorizzato
elevò una tempesta di sabbia attorno a sé ,
gettandosi in avanti per afferrare il corpo esile della ninja che
rischiava di essere sommersa dalla terra che sembrava volerla
agguantare , il cuore di ghiaccio pietrificato dal dolore .
Sakura .
Preso
com’era dal disperato tentativo di afferrarla priva che si
ferisse , distratto da quella sofferenza che a stento riusciva a
frenare , vulnerabile e non più attento a ciò che
lo circondava non si accorse del sinistro luccichio che velocemente si
dirigeva verso di lui .
-
Gaara !
L’urlo
di Temari gli giunse distante , così come le voci femminili
che in gemiti soffocati lo attorniavano come una nube di sofferenza ,
ma le sue labbra si distesero ugualmente in un sorriso sereno ,
nonostante lo shuriken imbevuto di un liquido verdastro
piantato nel ventre .
-
Ti ho presa .
Un
rivolo di sangue discese dalle sue labbra dischiuse quando si rivolse a
colei che svenuta sostava tra le sue braccia , gli occhi
cerulei socchiusi per il dolore che sapeva lo avrebbe presto colto con
sorprendente ferocia non appena fosse crollato al suolo .
-
Gaara
Rialzò
stancamente il viso tremendamente pallido , l’ombra di un
sorriso sulle labbra che divenivano lentamente violacee , le iridi
gelide puntate sul vecchio amico biondo che sgomento lo fissava
terrorizzato .
-
L’ho ripresa .
Si
perse nel vento il suo sussurro , così come la sabbia si
disperse nell’aria , assieme al suo padrone che
ferito a morte si accasciava sull’erboso campo con
l’amata incantatrice tra le braccia , la bocca distorta da un
sorriso felice e sofferente .
§
Smarrita
, intimidita dalle voci incrinate dal pianto che sentiva risuonare
intorno a sé fissava vacua il buio di cui era vittima ,
immobile , persa in tutte quelle tenebre ora
così…terrificanti .
-
Cosa diavolo gli avete fatto ? Rispondi lurido bastardo ?
Allungò
alla cieca una mano davanti al volto , sperando di avere un contatto
con qualcosa che le facesse riprendere coscienza di se stessa e della
realtà .
Sorrise
, confortata dal sentire la sua mano stretta
debolmente da una bollente , grande , affettuosa , e
terribilmente familiare .
-
Naruto .
Dischiuse
dolcemente le palpebre , aspettandosi di vedere davanti ai suoi occhi
il sorriso bonario dell’Hokaghe , ma sconvolta ciò
che le si presentò davanti fu invece l’espressione
distrutta di un uomo logorato dal dolore .
Spaventata
dalla mancanza di quell’ormai abituale sorriso che fin
dall’infanzia occupava il viso del giovane scattò
a sedere , gli occhi liberi dalla maschera puntati confusi negli occhi
azzurri del suo migliore amico .
-
Cosa c’è ? Che è successo ?
Scosse
con forza il compagno per le spalle , sbiancando di colpo quando lo
vide chinare sofferente il capo .
Naruto
non aveva mai abbassato la testa, solo quando Sasuke era…
-
Dov’è lui ? Cosa gli è successo ?
Stizzita
scostò rabbiosa il ragazzo , tentando di vedere oltre le
lacrime il viso di colui che in silenzio l’aveva amata .
Colui
che in un solo dannato giorno aveva sbilanciato le sue scelte e la sua
vita .
A
carponi tastò disperata il terreno erboso , sentendo davanti
a sé la voce alterata di Temari , quasi stesse soffrendo le
pene dell’inferno dato il tono incerto e tremante
con il quale la sentiva urlare .
-
Dov’è Gaara ?
-
Allora ti sei svegliata ?
Registrò
pochi attimi dopo quella voce maschile indubbiamente sconosciuta ,
così come rialzò smarrita il viso
rigato di lacrime quando udì una leggera risata provenire da
sopra la sua testa .
-
Il tuo caro Kazekaghe sta morendo piccola incantatrice , lo abbiamo
avvelenato come il nostro padrone ci aveva chiesto .
Questa
volta la sua mente non tardò ad assorbire quelle parole che
sembravano intrise di acido , l’acido che cominciò
a riversarsi nelle sue vene , distruggendo ogni cosa trovasse sul suo
cammino .
Persino
il suo cuore sbriciolato .
-
Cosa hai …
- Sta
morendo , puoi vedere tu stessa .
Come
un automa seguì il dito dell’uomo che sotto i
pugni e i calci di Temari indicava una possente figura distesa sul
prato , familiare .
- No
!…non è vero…lui
Con
un movimento serpentino si rimise in piedi , zoppicando verso il corpo
disteso che diveniva con sua grande disperazione così simile
a …Gaara .
Inciampò
in una piccola pietra , rotolando accanto al corpo di colui che
singhiozzante vedeva dormire beatamente , un sorriso sereno sul bel
volto .
-
No…dovevo essere io quella che non avrebbe
più fatto ritorno…non tu
…perché ?
Strinse
con rabbia le vesti del Kazekaghe tra le dita affusolate , affondando
piangente il viso nell’incavo del suo collo , i singhiozzi
sempre più violenti a scuoterle il petto .
Non poteva morire , non lui .
-
Tu avevi una vita davanti …perché ? Non puoi
abbandonarmi così un'altra volta …non dopo quello
che mi hai detto !
Tirò
piccoli pugni sul petto seppur palpitante del giovane , sentendo come
il suo respiro divenisse ogni secondo più lontano , quasi
inesistente .
Non puoi lasciarmi di nuovo sola .
Abbracciò
con rabbia il corpo di Gaara , premendolo con rabbia contro di
sé , gli occhi colmi di lacrime puntati su quel viso che
anni addietro la catturò con la sua freddezza ,
con la solitudine e il dolore che vide trasparire da quei lineamenti
così perfetti , l’unica che fu in grado di vederlo
per quello che era , un bambino , un
uomo terribilmente solo .
Colui che più amava a quel mondo .
-
Se vuoi posso suggerirti un modo per salvarlo …ma
ad una condizione .
Il
respiro le si mozzò nel petto , così come la
pelle pallida delle gote riprese colore , guidata ora dalla cieca furia
e dal dolore .
-
Cosa vuoi ?
Immobile
, con il corpo oramai in fin di vita dell’amato tra le
braccia , la schiena rigida che l’uomo ferito guardava scossa
da lievi tremiti , attese una risposta a quella sua domanda .
-
Il nostro padrone possiede l’unico antidoto , se vuoi puoi
andare a recuperarlo , ma il prezzo da pagare sarà alto .
Le
parole dell’uomo furono smorzate dal sottile strato di
ghiaccio che si conficcò nel suo petto , togliendogli la
vita .
-
Sakura , non vorrai…
Furiosi
, i suoi occhi verdi si puntarono
sull’orizzonte , mentre linee argentee occupavano
le tempie della ninja scossa da tremiti .
I
pugni chiusi .
La
schiena rigida .
I
lineamenti stravolti dalla rabbia .
E
senza dar peso alle urla disperate del suo amico d’infanzia ,
non curandosi dei richiami accorati delle ninja immobili dietro le sue
spalle cominciò a correre fulminea , ergendosi maestosa su
un immenso muro di terra che smosse con lei sopra , lo sguardo smeraldo
vuoto , carico di un sentimento che sapeva l’avrebbe
finalmente condotta a quel destino che oramai aveva accettato .
Vendetta e la tanto agognata morte .
§
Scivolò
leggiadra all’interno dell’immensa sala spoglia ,
scavalcando indifferente i corpi privi di vita di coloro che
stoltamente avevano tentato di fermarla .
Poveri sciocchi .
- Ti
avevo detto di non seguirmi .
Udì
i timidi passi dietro la sua schiena interrompersi , così
come non dovette voltarsi per capire chi fosse colei che incurante del
pericolo l’aveva seguita senza mai fermarsi , la sottile voce
a richiamarla per l’ennesima volta .
-
Dobbiamo tornare indietro Sakura , chiederemo a Tsunade di
preparare un antidoto e…
-
Sarebbe troppo tardi Hinata , non abbiamo molto tempo .
L’unico
modo per salvarlo è esaudire le richieste di Sasuke , non
posso permettere che il villaggio della sabbia rimanga senza Kazekaghe
, la mia vita ormai non ha più molto senso .
-
Sono felice di sentirti parlare in questo modo Sakura .
Sbriciolò
tra le sue mani la colonna a cui era accostata con un pugno
quando sentì quella voce così disgustosa giungere
al suo fine udito .
Rialzò
freddamente il viso pallido , puntando i suoi occhi verdi in quelli
neri del giovane Uchiha .
Il
ragazzo di cui anni orsono si era innamorata , o che almeno pensava di
aver amato , ma ora , guardandolo con ostentata superiorità
si sentiva patetica .
Come
aveva fatto ad amare un mostro del genere ?
Sorrise
in risposta all’espressione eternamente neutrale del vecchio
amico , compiendo pochi , ma veloci passi che la portarono ad una
spanna dal suo volto candido .
-
è un piacere rivederti Sasuke , saprai sicuramente per cosa
sono venuta , vero ?
Schiaffeggiò
la grande mano ossuta che il ragazzo accostò alla sua
guancia , afferrandolo rudemente per la veste , minacciosa .
-
Certo piccola incantatrice , so esattamente cosa vuoi , ma anche tu
saprai cosa io voglio vero ? >
Me .
Storse
il naso a quel suo pensiero , a quella parola che gli occhi rossi del
giovane sembravano volerle urlare contro .
Vuole noi allora .
Allentò
lentamente la presa attorno alla veste , chiudendo gli occhi per
raccogliere quel poco di coraggio che ancora le rimaneva , unica cosa
di cui era pienamente cosciente .
Docili
le linee sulle tempie si ritirarono , così come
chinò il capo di fronte al sorriso compiaciuto del giovane ,
i pugni chiusi a pugni per trattenere la voglia di fargli del
male , per fermare il formicolio delle proprie mani .
-
Brava piccola Sakura , vedo che hai capito al volo .
Per
quanto tu creda io sia spregevole mantengo sempre la parola
data , perciò darò alla tua amica
quello che desideri .
Nell’istante
esatto in cui dischiuse gli occhi per vedere una boccetta trasparente
cadere dolcemente tra le mani unite a coppa di
Hinata , qualcosa le avvolse il collo , i polsi e gli occhi ,
affogandola nel buio , nelle tenebre .
Mentre
l’urlo dell’amica le inondava le orecchie e un
dolore atroce la facesse accasciare a terra tra lamenti e urla disumane
, tenendo a mente quell’unico pensiero che forse le faceva
accettare il suo destino .
Almeno lui avrebbe continuato a
vivere .
§
Bruciava
, ardeva la sua pelle , quasi come se fosse stato cosparso di un acido
che lentamente corrodeva le sue membra , penetrava nella sua carne
lasciando al suo passaggio solo dolore .
Digrignava
i denti con forza , tanto forte da spezzarli quasi , memore di aver
provato un altro dolore che ora alleggeriva quella sensazione atroce ,
ma non del tutto .
-
Sakura .
Confuso
, smarrito , perso dietro il buio delle sue palpebre
bisbigliò il nome dell’incantatrice , incupendosi
leggermente quando d’improvviso non riuscì
più a trovare le labbra per rispondere a quella voce che
scoprì non essere quella della ninja dai capelli
rosa .
Chi
era ?
Dov’era
Sakura ?
Perché
non gli rispondeva lei ?
Furioso
tentò di rialzarsi , ma si ritrovò
nuovamente disteso su un soffice terreno sconosciuto , due mani a
premere sul suo petto per trattenerlo .
Dov’era Sakura ?
Perché
non gli rispondeva ?
Nuovamente
tentò , provò a chiamarla , ma neanche
quella volta lei gli rispose , ma questa volta fu una voce maschile a
pronunciare parole per lui ora senza senso .
-
Do…dov’è ?
-
Presto , aiutatemi ad alzarlo . Kankuro fa piano !
Aggrottò
le sopracciglia , meravigliandosi di riconoscere la voce di suo
fratello e di Temari sopra di sé , mentre udiva in
sottofondo dei suoni metallici , come se qualcuno stesse combattendo .
-
Dobbiamo portarlo via , l’antidoto sta cominciando a fare
effetto , ma se Sakura continua così non avremmo scampo ,
dobbiamo fuggire .
Sakura ?
Sakura
stava combattendo ?
Con
chi ?
Perché
?
Si
dimenò in preda alla rabbia quando alle sue domande
bisbigliate non gli giunse alcuna risposta , furioso di non capire cosa
stesse accadendo , di non avere la voce per urlare contro coloro che
non gli davano ascolto , il non sapere perché Sakura stesse
combattendo .
-
Hanno ferito Sakura , presto , ora dobbiamo scappare prima
che riesca a rialzarsi.
Avevano…ferito…Sakura ?
Riaprì
di scatto gli occhi azzurri , allontanando con un brusco
gesto del braccio coloro che lo accerchiavano, il respiro irregolare ,
gli occhi cerulei spiritati , la bocca secca per l’ansia .
Sakura …dov’era
…perché…
Si
rialzò lentamente in piedi , reggendosi sul sottile strato
di sabbia al quale si appoggiò per non cadere , le gambe
dannatamente troppo deboli .
Cosa
stava succedendo ?
A
tentoni riuscì a mettersi in posizione eretta , la vista
appannata per il dolore che ancora ora lo rendeva fiacco e vulnerabile .
Cos’era
successo ?
-
Giù !
Sbarrò
gli occhi , colmi d’orrore , quando vide
un immensa coda infuocata fendere la nube nera che lo avvolgeva ,
mostrando ai suoi occhi increduli uno spettacolo così
dannatamente doloroso .
-
Sakura
Il
suo bisbiglio si perse nel vento , così come
l’urlo di rabbia della giovane incantatrice attorniata da
fiamme ardenti che lei sembrava guidare contro l’immensa
volpe a nove code che , ruggente , si scagliava
contro colui che dietro alle spalle della ninja dai capelli rosa
ghignava .
L’Uchiha
.
Sconvolto
vide la ragazza avvolta da bende nere attorno agli occhi , ai polsi e
al collo scagliarsi piangente contro la volpe che la
schivò , dirigendo verso l’uchiha gli artigli
affilati , artigli che ferirono al fianco la giovane che si frappose
tra i due , accasciandosi sotto i ringhi di dolore della volpe,
ricoperta di sangue .
Cosa
stava succedendo ?
Perché
Sakura stava combattendo contro Naruto ?
Pietrificato
dall’orrore vide simboli scarlatti comparire per magia sulle
bende della giovane che , lentamente si rimise in piedi , le
braccia circondate da spirali di fuoco che nuovamente tentò
di scagliare contro l’Hokaghe trasformatosi in volpe .
-
Gaara ! Gaara !
Sentì
la tunica tirare verso il basso quando lontana gli giunse una voce
femminile , familiare , disperata .
Come
un automa chinò il capo , incrociando gli occhi bianchi
della ragazza di Naruto , Hinata , ferita sulle gambe e
sull’addome .
-
Dobbiamo uccidere Sasuke lui…lui sta controllando Sakura
attraverso quelle bende…la sta facendo lottare contro il suo
volere …la
sta costringendo ad uccidere il suo migliore amico .
La
stava controllando ?
Lentamente
distese la ragazza al suolo , avvolgendola con un sottile strato di
sabbia che la difese dai vari shuriken che sembravano danzare
nell’aria polverosa , mentre i suoi occhi gelidi si puntavano
su colui il quale , illeso , fissava i suoi vecchi migliori
amici battersi con ferocia , entrambi distrutti dalle ferite inferte
l’uno all’altro .
Doveva morire .
Contrasse
i muscoli facciali , tanto da sentire le ossa scricchiolare sotto lo
strato di pelle che gli ricopriva il viso , il corpo tremante sotto
quelle parole che lo fecero fremere come una corda di violino , il
cuore in subbuglio per le urla di dolore che Sakura intonava con
disperazione .
E il
simbolo sulla sua fronte cominciò a bruciare ,
così come richiamò alle sue spalle un immensa
cascata di sabbia che minaccioso eresse con una sola mano puntata verso
l’alto .
Avrebbe pagato .
Veloci
i suoi piedi calpestarono i cadaveri che gli intralciavano il cammino ,
mentre furioso saltava sulle varie rocce per riuscire a puntare con
maggior precisione il giovane Uchiha , inconsapevole della sua venuta e
del suo risveglio .
Gli avrebbe strappato a morsi quel ghigno dal viso
.
Si
lasciò inghiottire dalla sabbia che furiosa
cominciò a vorticare attorno ai duellanti , rendendo
difficoltosa la vista e la cognizione di chi era loro di fronte ,
immobili , quieti .
E finalmente avrebbe messo la parola fine a
quell’incubo che da anni lo tormentava .
Si
piantò crudele il suo braccio nel petto del
giovane Uchiha , gli occhi rossi sbarrati per la sorpresa e per il
terrore , il terrore causato dai suoi occhi glaciali , privi di
pietà , terrificanti , gli occhi con i quali lo
incenerì .
-
Muori .
Penetrò
con maggior forza il braccio nel corpo del ninja , trapassandolo da
parte a parte, mentre oramai privo di vita si accasciava contro di lui
, gli occhi nuovamente neri vuoti , terribilmente spenti .
E la
sabbia avvolse il campo di battaglia , inghiottendone i combattenti ,
interrompendo le battaglie , acquietando gli animi distruttori dei
presenti , mentre ghignante poneva la parola fine a quella storia che
finalmente avrebbe scritto con
le sue stesse mani .
§
Qualche mese dopo …
-
Come va questa mattina ?
Sorrise
candidamente quando udì alle sue spalle una voce virile
dalla sfumatura gelida e passionale , la voce di colui che con un
braccio la fece voltare .
-
Bene direi , non riesco ancora a vedere , però
è solo questione di giorni
Sfiorò
con le lunghe dita affusolate il viso di Gaara , con dolcezza
, soffermandosi sulle labbra sottili piegate in un sorriso .
Finalmente
felice .
-
Sakura
Rise
silenziosamente del tremolio delle braccia che , insistenti
, la schiacciarono contro il corpo possente del
Kazekaghe , non appena udirono la voce squillante di Rock Lee
risuonare per la sontuosa stanza .
-
So di averti fatto una promessa , ma non ho intenzione di
tollerare il corteggiamento sfacciato di quel moscerino nei tuoi
confronti .
- Hai promesso , ricordalo !
- Ti
ho promesso di non ucciderlo , non di non torturarlo
Sospirò
sconfortata quando udì l’urlo del giovane ninja ,
perso chissà dove nei lunghi corridoi della loro dimora ,
vittima della sabbia che sapeva lei stessa tentava di strangolarlo .
-
Ti amo
- Ti
amo anche io Gaara .
Si
alzò sulle punte , baciando dolcemente il simbolo maledetto
del Kazekaghe , riuscendo ad immaginarlo nell’atto di
chiudere gli occhi azzurri al suo gesto , mentre protettivo il ragazzo
la rinchiudeva in un abbraccio dal quale non sarebbe più
voluta scappare .
Per l’eternità .
The end
Ed
eccoci alla fine .
La
fine di una storia è sempre un po’
triste perché , per quanto sia una frase sdolcinata la mia ,
ho sognato ogni parola di ogni cosa che scrivo , perché
è una piccola parte di me , un piccolo angolo di
tranquillità .
Ringrazio
tutti di cuore .
Per
avermi seguito .
Per
avermi consigliato e commentato .
E
anche solo per aver letto .
Un
grazio di cuore .
Alla
prossima avventura , un saluto affettuoso e sincero , gold eyes
|
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