Kingdom Hearts: The Power of the Darkness

di Kiri Lin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Nell'ombra ***
Capitolo 3: *** Tuffo nel cuore ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Can you switch the light, Sora?


Don't you throw your love, Sora


Destroy the darkness, Sora





Ti odio, Sora


-"Ti odio, Sora" pensò Galmareth
Il castellò crollò sotto i suoi occhi. Tutto il lavoro del suo Maestro, adesso non era altro che picole scagliette bianche. Il suo Maestro, l'unica persona che l'avesse mai accettato per quello che era.

Galmareth non si considerava un suo amico, ma un discepolo sì. Una persona speciale e fidata per il Maestro. Ma ora lui non c'era più. Era morto. Definitivamente.

Quel dannato. Era colpa di quel dannato. Di Sora. Sora. Sicuramente, ora, mentre lui piangeva, solo, quel dannato se ne stava con i suoi amici, a divertirsi, a festeggiare.

-"E' giusto, così? E' giusto?" pensò Galmareth.

Il discepolo volse lo sguardo lì dove fino a solo cinque minuti prima c'era il castello. Quando era caduto, distrutto, sgretolato, in un solo colpo, nel Mondo Che Non Esiste era penetrata la Luce. Non la Luce che dava il Kingdom Heart, ma la Luce che il suo Maestro aveva sempre combattuto. La stessa Luce che anche Galmareth odiava.

Da allora Galmareth era stato illuminato.

Non si era mai sentito così a disagio.

Era un ragazzo e aveva avuto si e no venti anni. Aveva i capelli biondi, quasi bianchi, impuri e giovanili; corti. I suoi grandi occhioni grigi si guardarono intorno: non c'era più nessuno. Neanche uno dei Grandi. Neanche uno dei membri dell'Organizzazione XIII, come li chiamavano quegli schifosi, la gente che li aveva sempre combattuti. La sua tunica marroncina con cappuccio era tutta sporca di sangue, venuto dalle sue mani, un tempo levigate e bianche, ora piene di graffi e lividi.

Gli occhi di Galmareth si riempirono di lacrime. Si gettò a terra, inginocchiandosi. Ormai non aveva più niente. Ma oltre questo, era ancora vivo. Tutto era stato ingiusto con lui.

Pianse. Pianse per molto tempo. A lui sembrarono secoli. Poi pensò al Kingdom Heart e a tutta la fatica che il suo Maestro e i Grandi avevano fatto per crearlo.
Dentro di sè, si disse che la soluzione, il modo per ricreare il Kingdom Heart, il modo per riscattare la morte del suo Maestro...doveva essere da qualche parte custodita.

Galmareth si alzò e si asciugò le lacrime. Doveva reagire. Mentre si avviava a cercare un qualcosa che non sapeva neanche come fosse fatta, pensava con tutta la sua rabbia:
-"Sora, ti giuro sul mio Maestro che la pagherai. Prima o poi avrò la mia vendetta!"







Spero vi sia piaciuto...ho sempre pensato di non aver talento nelle cose "sensate"..
Comunque il prlogo serviva solo per stuzzicarvi...i capitoli saranno più lunghi é_é


Ai posteri, l'ardua sentenza

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Capitolo 2
*** Nell'ombra ***


Nell'ombra

Buio. Tutto buio intorno a lei. Lei. Una ragazza di 14 anni stesa a terra svenuta come se qualcuno l'avesse messa lì con cura.
Ha i capelli castani ricci, lunghi e sciolti che, nonostante il buio, brillano comunque più del sole. Il suo viso ha uno speciale pallore che trasforma quasiasi graffio, quelli che ha ora, in una singolare attrattiva. Le sue mani piccole e candide sono tutte curate e le sue unghie perfette. Lei è alta e slanciata. Vestita con una gonna bianca e una camicia a righe blu e bianche. Sulla manica destra si vede chiaramente scritto “Monthwhite High School”. Piace a molti. Molte la invidiano. Ma lei non lo ammette. E' modesta, inteligente e affettuosa. Non sopporta le ingiustizie. E' fatta così. Il suo nome è Melody Coral, ma le amiche la chiamano Lodee.

Lentamente si comincia ad alzare. Apre gli occhi. Sono sempre stati così azzurri che ci si potrebbe specchiarvi dentro, ma ora sono chiaramente stanchi e sorpresi.

Dove sono?
Mentre Lodee pensa, lentamente, sotto di lei, compare una piattaforma rotonda.
E' una vetrata ma Lodee vi poggia i suoi piedi. La vetrata brilla di mille luci, sembra fatta di cristallo. Lentamente sulla vetrata compare un disegno, ma è ancora troppo sfocato per capire cosa raffiguri.

Che ci faccio qui?
Lodee si sforza di ricordare ma non riesce. Ricorda bene chi è, ma non altro. Nè di sua madre nè di suo padre. Nemmeno delle sue amiche e del perchè la chiamassero Lodee.
Volgie lo sguardo alla vetrata, adesso il disegno si vede bene.

Dalla parte sinistra della vetrata vi sono raffigurati i volti due ragazzi. Il primo è un ragazzo dai capelli castani mossi un po' ritti. Ha un viso piccolo e sorride. La seconda è una ragazza dai capelli rossi e lunghi che guarda il volto del ragazzo.

Lodee sente che conosce quei due ma non riesce proprio a ricordare chi siano.
Si guarda intorno. Solo ora si rende conto che la vetrata è molto grande.
Comincia a camminare. Perfetta Lodee. Anche nei movimenti. E' aggraziata.
Fa un giro della vetrata guardando anche sotto. Adesso si vede chiaramente anche un dirupo, ma l’ombra c’è sempre.

Non capisco…dove mi trovo? Chi sono questi?
Lodee cammina fino al punto in cui c’è il viso del ragazzo. Ora più che mai le ricorda molto qualcuno, ma chi? Lodee non lo sa.
Guardando meglio riesce a vedere dei piccoli caratteri sfocati. Abbassandosi sui talloni riesce persino a leggere. I caratteri erano misteriosamente diventati blu.

Sora aveva appena 14 anni quando tutto iniziò. Lui e i suoi amici Riku e Kairi vivevano con altri ragazzi e con i loro genitori su un isola di cui non si conosce il nome. Giocavano, scherzavano e facevano gare.
Per Sora, il nostro eroe, colui che ci salvò, la vita era felice.
Il giorno dell'inizio però, riuscì a strappargli questa vita. La sua isola venne attaccata da esseri senza cuore noti come Heartless. Sora perse i suoi amici e cadde nell'oscurità. Si ritrovò nella città a noi oggi nota come Heartrania che a quel tempo aveva il nome di Città di Mezzo, dove tutti gli esseri scappati dai mondi distrutti dagli Heartless si rifugiavano.
Fu lì che Sora incontrò nuovi amici.



Biografia del Salvatore, Atto I
Biblioteca del Castello Reale



Lodee legge tutto con molta fretta.

Adesso basta! Non mi importa dove sono, ma ne uscirò presto!

Lodee comincia a correre lungo la grande vetrata.
-"Avete sentito! Non m'importa dove sono! Adesso esco di qua!" urla lei.

Lodee si guarda intorno. Silenzio. La vetrata si muove:sembra averla sentita.
Sempre più veloce. Troppo veloce.

Che diavolo succede ora?
Una crepa. Due. Tre. Quattro, cinque, sei. Dieci crepe. La vetrata si inclina. Sempre di più. Si rompe. In mille pezzettini. Lodee cade nel buio dell vespero.
-"Ahhhhhh" urla.

Dopo qualche secondo Lodee cade su qualcosa di molto duro, le sembra di essere sull'asfalto di una strada. Lentamente apre gli occhi. Mille colori. Ora capisce. E' finita su un'altra vetrata. Di nuovo si alza. Dà un'occhiata alla "nuova" vetrata.
Vede tre chiavi. Anzi, più che chiavi, sembrano spade. Neanche. Sono spade con la cima a forma di chiave.

Lodee guarda quella in mezzo. E' d'argento con il manico d'oro. Quella a destra invece, è l'esatto contrario: d'oro con il manico d'argento. La "chiave" a sinistra è quella che la colpisce di più. E' diversa dalle altre due. E' tutta nera e..."frastagliata", proprio come se avesse delle squame.

Poi la ragazza si volta e, di fornte a lei, vede che improvvisamente è apparsa una porta. E' di legno, di noce. Ha un qualcosa di familiare. E' misteriosamente elegante.

Lodee corre verso la porta, attratta da una forza innaturale.
Arrivata lì, vede un'iscrizione. Sembra essere stata fatta con del fuoco. Lodee la tocca : scotta ancora; è ardente.

Se la porta aprirai
un nuovo mondo troverai.
Ma la porta non si aprirà
fin quando il tuo cuore una scelta farà.


Ma quale scelta?
Lodee si volta. Nel centro della vetrata sono apparsi tre oggetti.
Lei li guarda. Sono una spada, uno scudo e uno scettro.
Come per la porta, Lodee ha una strana sensazione, che, magicamente, la guida verso i tre oggetti

La spada è bella e potente. Ha una lama tutta d'oro e il suo manico è blu. Blu. Improvvisamente Lodee ricorda che il blu è il suo colore preferito.

Poi guarda lo scudo.

Prova un senso di calore. Si sente protetta guardandolo. E' molto grande e tutto verde. Le ricorda Howen. Howen. Lodee non si ricorda però chi sia.

Infine il suo sguardo volge allo scettro

E' grazioso. Affusolato su sè stesso con una pietra rossa incastonata in cima. Le ricorda sua madre. Ha solo un'immagine sfocata di lei.

Lodee guarda di nuovo la porta. Il suo cuore batte forte. Deve fare una scelta. E' il solo modo di andare avanti.

E in quel buio che l'avvolge, Lodee è ora in grado di scegliere.

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Capitolo 3
*** Tuffo nel cuore ***


Candide mani. Candide mani posate su un manico: il cuore ha scelto

Tuffo nel cuore

-"Sei veramente sicura della scelta del tuo cuore?"
La voce arriva immediata seppur lenta. Bassa ma capibile.
-"Si!"

Lodee risponde e lo prende. Non sa perchè, ma ha scelto lo scettro. Lo scettro dal manico affusolato che le ricorda tanto sua madre. Adesso ricorda persino di che colore ha i capelli. Castani. Castani come i suoi.

Si volta verso la porta e di nuovo quella strana forza l'attrae misteriosamente.
Lodee guarda di nuovo lo scettro. Ora ne è proprio sicura: il suo cuore ha fatto la scelta giusta.

La porta è sempre sprangata. E’ sempre lì come se la guardasse, come se fosse fiera della decisione presa dal cuore di Lodee. Lei corre. Inspiegabilmente, di nuovo, corre verso la porta. Non sembra neppure essere padrona di sé stessa.

Arrivata dinanzi alla maniglia, la scritta non c’è più, ma al suo posto sono comparsi degli strani caratteri blu, come quelli visti nella vetrata con i due ragazzi. Lodee si guarda intorno: il buio circonda sempre la vetrata. I suoi occhi finiscono sullo scettro.

Ma che devo farci con questo? pensa.
-"Non è tempo di scoprirlo ancora. Adesso guarda di nuovo la porta". La solita voce.

I caratteri sono leggibili e a Lodee sembra di essere tornata alla prima vetrata.

Fui preso dal panico. Dopo aver visto la lettera con il sigillo in bocca al cane di Sua Maestà, mi accinsi subito a leggerla. Subito corsi da Pippo perchè il caso era urgente e il tempo a disposizione era assai poco.
Sua Maestà era dovuta andare poichè le stelle si stavano spegnendo una ad una e noi dovevamo trovare la "chiave" e il suo possessore. Quella "chiave" chiamata Keyblade che ci avrebbe permesso di salvare i mondi minacciati dagli Heartless. Dopo aver svegliato Pippo, che di nuovo si era addormentato sul prato del cortile, dovetti per forza raccontare alla Regina e a Paperina cosa stava succedendo e subito dopo io, Pippo e il Grillo Parlante ci trovammo sulla Gummiship con direzione Città di Mezzo. Ora i tempi sono cambiati e con loro anche il nome della città dove andammo a cercare Leon. E' cambiato anche il posto, ma nei miei ricordi sarà sempre la Città di Mezzo. Dove tutto iniziò.



Esposizione
Del Mago di Corte Paperino il Saggio
Circa la scomparsa del Re Topolino III e
Del suo primo viaggio attraverso i mondi

Biblioteca del Castello Reale.



Lodee legge piano. Quei nomi non le ricordano niente. D'altonde lei comunque non ricordava. Ma a differenza degli altri nomi che aveva letto, questi li trovava proprio sconosciuti.

Chi era questo Paperino il Saggio?
E tutti quei nomi strani? Pippo? Leon? Keyblade?

Il Keyblade è la chiave. Forse questi sono Keybladepensò Lodee guardando il disegno della vetrata.

Stavolta la voce non risponde.

Di scatto la porta si apre e una luce immensa invade il buio. Gli occhi di Lodee verminano di luce, abituati al buio. Tiene stretto lo scettro. Sprofonda nella luce.

-"Adesso niente sarà più come prima. Stai attenta"

Lodee apre gli occhi. E' in piedi, con lo scettro stretto nella mano sinistra. Di colpo ricorda che è mancina. Ricorda di quando era piccola. Di quando sua mamma le diceva di impugnare la forchetta con la sinistra, ma Lodee, dolce testarda, provava con la destra, facendo cadere tutte le penne al sugo. E sua mamma, capelli castani lunghi e occhi azzurri, la rimproverava. Bella anche quando era arrabbiata.

Come il ricordo è arrivato, di colpo svanisce.

Sono sull'ennesima vetrata

Lodee guarda il disegno della vetrata.

E' molto strano. Ci sono due strani essere su dei piedistalli mentre un terzo piedistallo è vuoto.

Il primo essere è tutto nero con gli occhietti gialli. E' piccolo e gobbo su di sè. Le sue mani sono artigli e le sue orecchi lunghe. Nè bocca, nè naso. I suoi piedi non hanno dita. Sul piedistallo c'è scritto "Heartless"

Heartless? Senza cuore?

Il secondo essere è bianco, ma a differenza del primo sembra vestito. E' alto e dinoccolato e sembra invertebrato, nonostante sia ferma sembra che possa scivolare con un serpente. Ha una lunga cerniera che gli arriva fino al cappuccio. Sembra un involucro vuoto. Il piedistallo dice "Nobody".

Nessuno.

Sul piedistallo vuoto di legge "Wi'Clever".

Clever sta per furbo. Ma cosa significa quel "Wi'"?

-"Presto capirai tutto"

Lodee si accorge solo ora che la voce è solo nella sua mente, poichè non rimbomba nel vespero

-"Ora è tempo. Stai attenta. L'oscurità ti vuole."

Prima che Lodee possa pensare qualcosa, l'essere nero comincia a "staccarsi " dalla vetrata e prendere forma.

Si muove. Sembra irrequieto. E viene verso di lei.

L'attacca. Lei schiva.

-"E' tempo".
Che cosa devo fare? pensa Lodee.
-"E' tempo che tu faccia valere le tue scelte".

Lo scettro.

L'Heartless si avvicina di nuovo. Lei prende forza. Lo attacca con lo scettro e dopo tre colpi l'esserino si disintegra nel nulla.

Altri 3 si materializzano dal nulla. L'attaccano contemporaneamente. Uno la colpisce alla spalla sinistra. Il sangue cola per tutto il braccio. Lodee, istintivamente, si porta la mano sulla ferita.
D...dolore pensa ricordandosi di quella sensazione di disagio che si prova quando ci si fa male.

Cade in ginocchio e lo scettro insieme a lei, quasi si fosse ferito anche lui.

-"A volte le tenebre possono avere il sopravvento, ma è in quel momento che bisogna fare affidamento sui ricordi della luce".

Howen. Lodee non sa perchè pensa a quel nome, ma le dà la forza di reagire.

Lodee attacca un singolo Heartless. Lui si appiattisce contro la vetrata. Lei finta. L'essere si rialza. Lodee lo colpisce e con un solo colpo dello scettro l'essere si disintegra nel buio.

-"Dalle tenebre sei venuto, e nelle tenebre scompari!" dice Lodee.

La stessa sorte tocca anche agli altri due Heartless.

Sfinita, Lodee si siede sulla vetrata.
Una statua, uguale all'Heartless ma di pietra, compare dove c'è il suo disegno nei pressi della vetrata.

Io sono...combattiva. Odio le ingiustizie. Questo è il mio Carattere. Questa sono Io.

Un flash. Un ricordo. E' a scuola, in giardino. Sta giocando con le sue amiche Vera e Hamel. Sono piccole, ancora. I capelli di Lodee sono più biondi che castani. Insieme, si divertono.

Ed eccoli arrivare. I soliti bulli. Si avvicinano ad un ragazzino più piccolo. Lo picchiano.
Vogliono la sua merenda, di nuovo.

Queste scene Lodee non riesce a sopportarle. Esplode. Vera e Hamel la tengono. Lei si divincola.

Corre verso il capo di quella banda. Furibonda.

-"Smettila!" urla.
-"Oh, guardate c'è Melody l'eroina. E che ci fai sennò? Lo vai a dire alla maestra?"
-"Ho detto di smetterla! Basta picchiarlo, non vi ha fatto niente!"

Niente. I bulli continuano a pestarlo.

-"Basta! Basta! Bastaa!" Lodee non resiste più. Tira un pugno al "capo".

Sangue cola dal suo naso.

-"Non ti dovevi permettere!" Lui gli mette una mano sul collo. A Lodee manca il respiro

Vera e Hamel urlano.

-"Reagisci Lodee, usa lo scettro".

Di colpo Lodee si risveglia. Le manca il respiro.

L'essere invertebrato, il Nessuno, ha la sua mano sinuosa intorno al suo collo e stringe.

Lei si dimena. Prende lo scettro e gli dà un colpo. Il Nessuno molla la presa e barcolla indietro.

Ecco che riparte all'attacco. Lodee lo attacca. Sinuosamente schiva il colpo.
Non è come l'Heartless. Sembra che danzi, ma nello stesso tempo schiva i suoi colpi.

Più Lodee lo colpisce, più lui schiva. Più lei si stanca.

Si ferma a riprendere fiato.

Non posso arrendermi

Riparte. Attacca di nuovo, ma il Nessuno, per niente stanco, schiva di nuovo.
Lodee riprova, lui schiva. Riprova, e riprova e riprova e ancora e ancora e ancora.

Non ce la fa più.

-"Quello dinanzi è un guscio vuoto. Non è niente. Non si può abbattere il Niente."

Lodee si blocca. Dinanzi al lei, oltre che al Nessuno, è comparso uno strano essere. Assomiglia all'Heartless di prima, come forma. E' piccolo e gobbo ma le sue antenne sono dritte verso di lei e le sue mani e suoi piedi sono quelli di un umano. I suoi occhi sono azzurri. Ma sembra fatto d'aria. Passa attraverso il Nessuno e va verso di lei.

-"Il Niente non si può abbattere, ma si può colmare".

Lodee guarda il disegno della vetrata. Sopra il piedistallo "Wi'Clever", è comparso il disegno dell'essere fatto d'aria.

Wi'Clever...With Clever...Con intelligenza!

-"I Wi'Clever possono anche darti una mano..."

Lodee sente il Wi'Clever prendere possesso della sua mente.

Inspiegabilmente Lodee attacca di nuovo il Nessuno, ma lui è troppo lento e stavolta viene colpito, disintegrandosi. Il Wi'Clever esce dalla sua mente. Le sue dita diventano affilate.

-"...Ma la maggior parte di loro è malvagia".

La statua del Nessuno compare nei pressi del proprio disegno.

Il Wi'Clever entra nella mente di Lodee. Lei urla.

Rivede i suoi brutti ricordi.

Un uomo sanguinante per terra. Alto, moro, con baffi e barba. Muscoloso e forte. Pestato e portato via. Suo padre.

Lodee urla. Si sente squarciare la mente. La testa le fa male.

-"L'intelligenza va usata nel giusto modo. Dentro la tua mente è vulnerabile"

Devo reagire!

Lodee inizia un comabattimento psicologico con il Wi'Clever.

Dentro la mia mente non sembra fatto d'aria.
Lo attacca. Con lo scettro in pugno, colpisce l'essere che dopo 4 colpi si scioglie nell'aria.

L'essere esce dalla sua mente e si disintegra.

-"Brava Lodee"

Cade stremata, distesa per terra.
Anche la statua del Wi'Clever compare.

-"Non ti abbattere. Manca poco al tuo risveglio"

D'improvviso tutto sparisce. Le statue, il disegno, la vetrata.
Di nuovo si ritrova nel buio e di nuovo si addormenta, sfinita.

*



Un suono basso, acuto, la sveglia.
Piano, apre gli occhi. Sempre nel buio.
Si alza in piedi.

Dinanzi a lei ci sono due esseri giganteschi.

Il primo è nero e più alto del secondo. Sembra un ombra. Ha artigli e i piedi affusolati. Al ventre ha una spaccatura a forma di cuore.
Occhi gialli. E' un Heartless.

Il secondo è bianco, tutto vestito. Lunghi nastri svolazzano sul suo corpo invertebrato. La sua faccia non ha espressione. E una cerniera gli arriva a chiudere il cappuccio e uno strano simbolo. Che le ricorda qualcosa. E' un Nessuno.

Le figure si appiattiscono contro la parte dove i piedi di Lodee toccano il buio e in quel momento compare un'altra vetrata. Il disegno sono le due figure.

-"E' arrivato il momento del tuo risveglio, Melody" dice la voce.
-"Ma prima, l'ultima prova."
Che cosa devo fare ancora? pensa guardando lo scettro.
-"Prima di te, altri 2 prescelti superarono tutto ciò che tu hai passato ora. Il primo sconfisse l'Heartless, il secondo il Nessuno. Ora tocca a te sconfiggere il Wi'Clever".

Anche io sono una prescelta?

La voce non risponde.

Un gigantesco Wi'Clever compare dinanzi a lei.

E' alto e grasso e le sue antenne arrivano fino ai piedi negli stivali. Le sue braccia sono flaccide, ma le sue mani hanno già gli artigli affilati, segno che è già pronto al combattimento.

Subito si muove, lento, per prendere possesso della sua mente. A Lodee è facile schivarlo.

Lei contrattacca, ma lo scettro finisce per passare attraverso l'essere.

L'unico modo per fargli del male è nella mia mente

Di nuovo il Wi'Clever prova ad entrare nella sua mente e lei lo lascia fare.

Rivede suo padre pestato, con tutto il sangue sui vestiti, con i lividi sulle gambe, portato via da delle guardie.

I Condottieri di Ghalsha

-"Li odiooooo!" urla Lodee.

Si ricompone e scaccia via il pensiero

Howen

Attacca il Wi'Clever e lo colpisce. Lodee indietreggia. Le mani dell'essere gigantesco si uniscono, come per pregare e un raggio verde colpisce in pieno Lodee, che cade a terra.

Di nuovo suo padre.

-"Nooooooo!"

Piange, strilla, urla. Grida.

-"Devi farcela da sola, Lodee" dice calma la voce.

Lei continua a dimenarsi. Il Wi'Clever si avvicina lento, pronto per graffiarla con i suoi artigli.
Il colpo di grazia.

Howen

Lodee si calma e rotola, schivando il fendente.

Con lo scettro in pugno lo colpisce in piena testa.

Di colpo l'essere si scioglie ed esce dalla sua mente.

Lodee si accorge di essere sudata, mentre l'essere non è più d'aria, nel mondo reale. Ora non può nulla contro di lei. Le fa pena. Lodee non lo finisce.

Se ne sta lì, stremato. Per terra, ansimante e indifeso. Sembra un bambino che non sa niente del mondo. Poi Lodee pensa ai ricordi che gli ha fatto vedere. Lo odia. Lei odia quell’essere che fino a poco tempo fa le faceva pena.

Vuole finirlo.

Si muove verso di lui con lo scettro stretto nella mano sinistra. E’ davanti a lei. I suoi occhi azzurri la fissano con paura. Lodee è pronta a colpire.

-“Non ti voleva far del male”.
-“Cosa?” domanda Lodee.
-“E’ stato scelto per metterti alla prova. Non è cattivo. Vedi, quando una persona perde il cuore, diventa un Heartless, ovvero tutto ciò che erano i nostri sentimenti, mentre il nostro corpo di fuori, non diventa altro che un guscio vuoto, il Nessuno. Ma la nostra intelligenza non prende forma, diventa aria, i Wi’Clever. Ora, mentre i primi non fanno altro che seguire l’oscurità e i secondi vengono controllati come burattini, i Wi’Clever possono scegliere da che parte stare. Questo non aveva scelto di stare con l’oscurità.”
-“Ma lui…mi ha fatto ricordare….” balbetta Lodee.
-“Lui non è cattivo. A te la scelta”

Lodee non ce la fa. Non sopporta le ingiustizie e questa è una.

Guarda nel buio. Prende lo scettro e lo butta giù nel vespero.
-“Complimenti, Melody. Hai superato anche questa prova. Ora è il momento del tuo risveglio”.
-“Ma tu chi sei?”

Un’esplosione. Lodee non sente dolore.

Howen Non sa ancora chi è, ma lo saprà presto.
-“Io sono la voce del tuo cuore”.






Ecco il secondo capitolo...spero vi piaccia...a presto per il terzo

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