Solo amore, nient'altro

di Bestia Idiota
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo- L'amore per me è... ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Avviso. ***



Capitolo 1
*** Prologo- L'amore per me è... ***


 

Amare.

Essere ricambiati.

Vivere con la persona che si ama.

Questo è il sogno di molte persone, compresa me.

Penso che l'amore sia il sentimento più bello che una persona possa provare.

Amare per me è come respirare, mi viene naturale farlo.

Senza l'amore il mondo sarebbe freddo e buio. Non parlo solo di amore verso una persona, parlo anche dell'amore verso l'arte, la musica, la cultura.

L'amore è la sola cosa che possa salvare l'uomo da tutto il male che ha inquinato il mondo.

Se ascoltiamo bene, quasi tutte le canzoni che ascoltiamo, parlano di questo sentimento magico, quante volte ascoltando musica abbiamo detto:”Questa è dedicata a lei/lui”?

Ho sempre amato.

Sono una ragazza che nella materia “amore” ha preso sempre dieci.

Sono molto brava a dare consigli d'autore agli altri, ma non so applicarli per me. Lo so è stupido ma è così. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


 

Sono quella che si può definire la classica brava ragazza, ho buoni voti a scuola, ho molti amici che i miei genitori (stranamente) approvano e suono lo strumento più bello e dolce del mondo: la chitarra classica!. Sono sincera, onesta e simpatica con tutti, forse sono troppo buona...

Fisicamente sono carina, ho i capelli color ebano arricchiti con boccoli naturali e meches bionde, il mio viso è lineare e riempito dalle mie guance rosee, infine ho degli enormi occhi di un color verde brillante.

Ho quindici anni e per ora non ho ancora incontrato la persona giusta, cerco il cosiddetto ragazzo perfetto, quel ragazzo che ogni volta che lo guardo mi viene da dire 'wow', quel ragazzo che mi faccia sentire speciale, quel ragazzo che non c'è bisogno di cercare perché è sempre accanto a te

Forse i ragazzi così non esistono, forse mi faccio troppi castelli in aria....

Ogni singolo ragazzo che mi è piaciuto mi ha sempre rifiutata, e sapete perché? *Perché non sono come quelle ragazze che la danno via a tutti, non sono come quelle che pur di farsi notare farebbero qualunque cosa!

 

**

spazio autrice

ciauu a tutti :) volevo dirvi che ogni capitolo sarà più o meno di questa lunghezza....:)

Volevo anche saper un vostro parere su questo*, recensite e fatemi sapere ;)


 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


 

Ed eccovi il secondo capitolo ;) spero vi piaccia almeno un pochino ;) baci baci :*

Rage&Love

IloveGreenDay

 

CAPITOLO 2°

In questo periodo mi piace un ragazzo che si chiama Francesco, meglio conosciuto come Frank.

Non lo conosco molto bene, so solo che vive in un paesino vicino al mio, che frequenta la mia stessa scuola e che è molto amico della mia amica Silvia.

I primi giorni di scuola non l'avevo notato molto.

In fondo si sa che i primi giorni di scuola si vuole fare amicizia con i compagni di classe.

**

La sveglia non smetteva di tormentarmi quel giorno di pioggia.

Odio la pioggia, oscura il cielo e così non posso ammirare il magnifico cielo azzurro.

Scesi dal letto, andai in cucina e mi preparai la colazione. Finito di rimpinzarmi come un bue, andai in bagno. Quella mattina, non so perché avevo voglia di vestirmi di nero.

Mi infilai una felpa nera che mi avevano regalato a Natale, e dei jeans grigi.

“La lumaca ha finito di prepararsi” disse mio papà spazientito

“Arrivo, tranquillo” risposi

“Dai sali in macchina muoviti”

“Ma come siamo gentili stamattina” sussurrai

Tra mio e papà non c'è molto dialogo, non siamo per niente legati. Vorrebbe che andassi meglio a scuola, io ce la metto tutta ma se di mio non ci capisco niente potete immaginare...

“Cerca di non prendere brutti voti, anche se ormai sei tagliata per questo” disse appena io uscì dalla macchina

“Eh...si ok...” dissi..

Accesi il cellulare e iniziai ad ascoltare musica con i miei auricolari.

La musica, è incredibile come ti faccia cambiare umore in pochi secondi, è davvero magica, unica.

Ascolto praticamente di tutto, ma i generi che preferisco di più sono il rock e il punk, riesco a dimenticare tutto per qualche minuto.

Attraversai la piccola via che faccio tutti i giorni per arrivare a scuola, una strada piena di vecchiette che ti guardano con un espressione molto inquietante senza sapere neanche il perché...va be dettagli...

“Ma buongiorno bella!” disse Cristina vedendomi

“Ma buongiorno! Come siamo allegre stamattina” dissi

“Ovvio che sono allegra, mi è successa una cosa fantastica!”

“Narra tuttoo!!”

“Sai quel ragazzo di cui ti avevo fatto vedere la foto?”

“Siii”

“Ecco, l'ho incontrato ieri in stazione e mi ha chiesto il numero!”

“Wooo la mia Cri fa colpo!”

“Aahaha sempre!”

“Dai entriamo se no la prof di geografia sclera”

Entrai in classe e salutai ad una ad una le mie fantastiche compagne di classe, le adoro. Siamo ventuno femmine, esatto, tutte femmine, neanche un maschio!

Le lezioni non passavano mai, mi annoiavo sempre ma per fortuna il mio quaderno dove in teoria dovrei scriverci appunti di scuola, scrivo le mie canzoni o faccio qualche disegno stupido.

Mi stavo seriamente per addormentare, quando bussarono alla porta

“Avanti” disse la prof

Entrò in classe un ragazzo che prima d'ora non avevo mai visto.

Era alto, capelli e occhi castani, un bel ragazzo.

Nei suoi occhi si leggeva chiaramente che era felice di entrare nell'aula dove ci sono solo ragazze

“Prof. ha dimenticato la sua fantastica penna nella nostra classe!” disse avvicinandosi alla cattedra

“Oh grazie Francesco! Che stupiderrima che sono!” rispose la prof

Al suono di quella strana parola scoppiò una fragorosa risata fra le quattro mura, ma io evidentemente rimasi in trans perché la mia vicina di banco mi disse:”Terra chiama Gaia!”

“E? Si si ci sono!” dissi sobbalzando dalla sedia

“Ti senti bene? Sei rimasta in trans e sei leggermente rossa. Non è che...oddio!”

“Ma va! Pfffff, perché dovrei!”

“L'hai appena ammesso!”

“Senti Silvia, sono le nove del mattino e stamattina sono più rincoglionita del solito!”


 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


 

CAPITOLO 3

“Ma Gaia tu sei sempre così! Sembri una dark!”

Non risposi.

Ero soprappensiero. Pensavo ad altro. Di solito non mi capitava mai. Pensavo a lui e mi veniva da sorridere, pensavo ai suoi occhi scuri, pieni di mistero, amo gli occhi scuri. Si dice che gli occhi sono lo specchio della persona, ma nel suo caso dai suoi occhi non si vedeva niente di particolare, eppure i suoi occhi mi affascinavano.

All'improvviso però il suono della campanella dell'intervallo affievolì i miei pensieri profondi.

Uscì dalla classe e attraversai il corridoio per cercare Elisa, la mia amica d'infanzia, ci siamo conosciute all'asilo e da li non ci siamo mai perse di vista, è una delle poche persone di cui mi fido ciecamente

“Elisaa! Ma dove cazz..?” dissi appena entrata nella sua classe

“Girati” dissi toccandomi la spalla

“Eliiiii!!” dissi abbracciandola

“Ma ciao bella”

“Mi spieghi perché sei magra come un chiodo nonostante tu mangi un casino di schifezze?”

“Ummmmm bo!”

“Ah devo raccontarti una cosa fantastica!”

“Narrami tutto”

“Allora, è entrato nella nostra classe un ragazzo che ha portato la penna alla prof”

“Ook e..?”

“Ed è...è...insomma è così...capisci vero?”

“E' brutto?”

“Ma va tutto il contrario!”

“Wow! Come si chiama questo ragazzo?”

“Francesco, ma si fa chiamare Frank”

“Si ok, questo è tutto molto interessante ma...mi accompagni alle macchinette?”

“Agli ordini divoratrice!”

Quel giorno stavo vivendo la 'cotta delle superiori'

Per un po' la storia andò bene finchè....

“Hai capito tutto vero?” dissi sedendomi vicino a lui

“Si” rispose

“E..?”

“Non potrebbe mai funzionare tra noi due”

“Il motivo?”

“Non mi piaci”

Si alzò dalla panchina e se ne andò, lentamente.

Iniziò a piovere, rimasi immobile, la pioggia iniziò a bagnarmi, alzai lo sguardo al cielo e iniziai a pensare, di nuovo.

Tre parole che mi ferirono, una ferita profonda lacerò il mio cuore. Tre parole che cambiarono il mio umore in un secondo.

Rifiutata, un'altra volta.

Troppe ferite ha ricevuto il mio cuore, forse dovrei smettere di amare, non essere ricambiati è una cosa che non augurerei a nessuno, fa male. Pensare che alla persona che ti piace non piaci.....

Ogni giorno a scuola, mi toccava vederlo e io ci stavo male.

Poi un giorno, la mia migliore amica Celeste mi disse:”Non voglio vederti così. Ti ha rifiutata? Be peggio per lui! Tu sei una persona molto speciale, non hai bisogno di lui per essere felice!”

 

***

Spazio autrice

Buonasera alle pochissime persone che staranno leggendo la mia storia :) come vedete, Celeste è una brava amica, Gaia è fortunata ad avere lei che la consola! Ma Gaia troverà mai l'amore? 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


"Non ho bisogno di lui per essere felice?! La scuola sta per finire e so già che per tutta l'estate non lo rivedrò!" dissi
"Si lo so tesoro ma sai quante cose capitano in tre mesi? Troverai qualcuno e poi...dimenticatelo!"
Rimasi un attimo in silenzio a pensare.
"Vieni da me oggi pomeriggio" chiese Celeste
"Si dai" risposi con molto entusiasmo
Il pomeriggio non tardò ad arrivare.
Prima di andare da Celeste dovevo cambiarmi, mettere qualcosa di decente.
Scelsi una maglietta a maniche corte azzurra, il mio colore preferito e dei leggins neri.
Raccolsi i miei capelli in una banale coda di cavallo e mi truccai.
Uscita dal bagno, varcai la soglia di casa e mi avviai verso la casa della mia migliore amica.
Accesi il telefono che stranamente tenevo in mano, infilai le mie cuffie nelle orecchie e scelsi una canzone a caso; partì una canzone della mia cantante italiana preferita.
Perfetto.
Solo a pronunciare il suo bellissimo nome mi distraggo e dimentico tutto, ditemi se non è una cosa fantastica.
Mi arrivò un messaggio da Celeste:'Lumaca ma dove sei?'
'sto arrivando!'
Mentre le stavo rispondendo  inciampai sul ciglio del marciapiede, che imbranata!, pensai.
"Ti sei fatta male?" disse una voce maschile che non avevo mai sentito prima
"No" risposi
Alzai lo sguardo.
Mi ritrovai davanti un ragazzo abbastanza alto con degli occhi veramente penetranti che non riuscivo a non guardarli. Era tutto vestito di nero e i capelli avevano lo stesso colore.
"Non ti ho mai visto da queste parti" dissi
"Di solito non vengo in queste vie, qui abitano persone strane"
"Allora io sono strana"
"Perchè, abiti qui vicino?"
"Si"
"Allora sei strana" disse ridando
Lo guardai male e poi dissi:"Senti è stato un piacere conoscerti ma ora devo proprio andare"
"Come ti chiami?" disse
"Gaia, tu?"
"Alessandro ma puoi chiamarmi Alex"
"Ok, ciao Alex"
Mi allontanai e finalmente arrivai a destinazione.
Suonai il campanello.
"Finalmente sei arrivata! Che è successo, sei inciampata e ti è venuto a salvare il principe azzurro?" disse Celeste che come al solito era di buon umore
"No il principe nero" risposi
"Che stai dicendo?"
"Sono inciampata sul marciapiede e arriva questo tizio che mi chiede se mi sono fatta male"
"E' carino?"
"Bè se non si vestisse di nero magari..."
"La Gaia fa conquisteeee" disse mettendosi a cantare come una scema
"Ma va stupida! Ci conosciamo appena, so solo il suo nome!"
"Come si chiamaa??" disse cantando
"Alessandro ma ha detto che si vuole far chiamare Alex"
Celeste continuò a fare domande come se non ci fosse un domani facendo la papera noiosa.
"Se non la pianti giuro che me ne vado" dissi scocciata
"Ok va bene!"
"Che facciamo di bello?" chiesi
"Ascoltiamo il nostro gruppo preferito ballando e cantando come delle drogate??"
"Siiii"
Da quanto avete potuto capire siamo due ragazze che amamano divertirsi e stare insieme. Siamo molto unite e ci vogliamo tanto bene.

**
Spazio autrice
Ciao a tutteeee :D visto che non ho la più pallida idea di come continuare, mi date qualche consiglio?? Mille grazie♥
Questo capitolo è dedicato alla mia Greendayer98

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


"Celeste" dissi abbassando lo sguardo
"Dimmi che cosa c'è?" disse sedendosi vicino a me
"Francesco..."
"Perchè lo nomini adesso?"
"Mi manca..."
"Guardami"
Così feci
"Non pensarci ok? Ti ha rifiutata, fregatene. Non puoi pensare solo a lui, ci sono tanti ragazzi in giro che aspettano una ragazza come te"
La abbracciai, senza dire nulla. Lei è la mia spalla su cui piango, mi da consigli, senza di lei non sarei niente. Niente.
"Tu non sai ancora chi ho conosciuto ieri!" disse ad un tratto tutta esaltata
"Racconta tutto, ogni singolo particolare!"
"Ok allora, ero alla comunione di mia cugina e ho rivisto Luca, il figlio dei vicini e.."
"E...?"
"Abbiamo fatto amicizia! E' simpaticissimo e poi assomiglia al cantante della nostra band preferita!!"
"Allora è proprio un figo!!"
"Eh già! Mi ha dato anche il suo numero di telefono!"
"La mia Cele fa conquisteeeee" dissi facendole il solletico
"Aahahahahaha dai basta sai che soffro il solletico!!"
"Smetterò solo se vi metterete nsieme!!"
"Ahahahah ma dai ma se lo conosco appena!"
"Mmmm ok ok la smetto..."
Cominciammo a ridere come due coglione. Ci divertiamo davvero con poco.
"O cazzo domani abbiamo la verifica di Economia!" dissi
"Facciamo i bigliettini?"
"No sai che quella scopre tutti"
"Ci toccherà studiare...tanto memorizzeremo tutto in un attimo perchè siamo dei geni!"
"Se mai io sono un genio, tu diciamo che sei lo scarto dei geni" dissei ridendo
"No ma grazie ne!" dissi ridendo anche io.
Dopo aver 'studiato' a casa di Celeste, mi avviai verso casa. Pioveva, qui8ndi dovevo sbrigarmi se non volevo diventare un ghiacciolo!
Il cielo era coperto dalle nuvole grigie come l'asfalto e tutto era fottutamente bagnato.
Intravidi Alex seduto sul ciglio del marciapiede
"Vuoi ammalarti?" gli dissi
"Mi piace la pioggia"
"Fai come vuoi" dissi andandomene
"Potremmo uscire qualche volta"
Mi fermai. Che ha detto? Io e lui? Uscire insieme? No! E se fosse simpatico? Ma si dai, diamogli una possibilità
"Ehm si perchè no. Ora però devo andare, ci sentiamo" dissi sorridendo
"Ok ciao"
Varcai la soglia di casa e andai in camera mia ad ascoltare un pò di musica per rilassarmi.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Presi l’mp3 verde dalla borsa, lo accesi, mi infilai le cuffie e feci partire la mia canzone preferita.
Sarò banale, ma a me basta poco per essere felice, non ho grandi pretese.
Mi basta passare del tempo con Celeste raccontandoci le nostre cazzate senza senso ridendo come delle coglione, per essere felice.
Eppure, sentivo un vuoto quasi inspiegabile dentro di me, come se mi mancasse qualcosa, o meglio, qualcuno.
Avevo bisogno di una persona accanto a me, che mi facesse sentire speciale, amata, ma dove posso trovare una persona così?.
Troppe domande senza risposta.
Troppe cose frullavano nel mio cervello andato a male.
Mi distesi sul letto e iniziai a guardarmi intorno. I poster della mia band preferita, i fogli sparsi sulla scrivania, le scritte sul mio braccio fatte con l’indelebile, la mia bellissima radio.
Mi alzai dal letto e presi il mio diario.
Mi era venuta l’ispirazione per scrivere una canzone, si esatto, scrivo canzoni.
Dopo qualche minuto mi addormentai, ancora con le cuffie nelle orecchie.
Il mattino dopo….
Quella maledetta sveglia iniziò a trapanarmi quei pochi neuroni che mi sono rimasti.
La spensi e mi alzai svogliata.
Aprì la finestra e feci un respiro profondo e andai verso l’armadio.
Cercai qualcosa di decente da mettermi. Scelsi un paio di leggins neri e una maglietta viola.
Dopo essermi preparata scesi in cucina per fare colazione.
“Buongiorno tesoro” disse mia mamma vedendomi
“Buongiorno mamma” dissi sorridendo
“Devi ancora fare colazione? Muoviti che dobbiamo andare!” disse con molta “dolcezza” mia padre
“Ok ok mi muovo”
Mangiai velocemente
“Ciao mamma ci vediamo dopo” dissi
Mi misi le scarpe e salì in macchina.
“Hai qualche verifica oggi?” mi chiese mio padre
“Si, quella di economia”
“Hai studiato?”
“Si”
Alla mia risposta, alzò gli occhi al cielo…
Arrivati a scuola, scesi dalla macchina e raggiunsi Cristina
“Ma buongiorno Cri!” dissi
“Ma buongiorno bella! Ho paura per economia!!!”
“Anche io…ce l‘abbiamo alla prima ora?”
“Si!!!”
“Aiutooo”
Suonò la campanella ed entrando in classe salutai come al solito le mie compagne.
“Buongiorno ragazze” dissi
“Buongiorno” risposero i coro
“Ragazze separate i banchi” disse la prof entrando
PANICO.
**
Spazio Autrice
Lo so, lo so, sta storia fa schifo! Era una bella idea ma evidentemente il mio “cervello” non sa sviluppare bene le idee….
Comunque ecco qui il sesto capitolo per le *conta con le dita* due persone che leggono ‘sta schifezza
Rage&Punk
IloveGreenDay

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Capitolo 8
*** Avviso. ***


Sciau belli!
Allora, vi starete chiedendo perchè cazzo di motivo non aggiorno più, ecco...ho dei debiti scolastici e per questo devo studiare...e poi non so cosa scrivere AHAHAHAHAHAHAH.
Se volete darmi dei suggerimenti su come continuare questa cosa orripilante, sarò felice di accontentarvi, detto questo sparisco.
Un bacio
Rage&Punk
Whazzy          xx

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