Il sapore dell'attrazione

di Neavy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricette ***
Capitolo 2: *** Both ***



Capitolo 1
*** Ricette ***


Note di uno pseudo attore XD buongiorno anche se non esiste ancora una sezione vera e propria per HannibalWTF ho deciso di scrivere e pubblicare qualcosa nella speranza che si crei un angolino solo per questa meravigliosa serie ;) avviamo un piano malefico per intasare efp di fanfiction Hannigram per costringerli a creare questa benedetta sezione LOL! Io sono una fanatica di Hannibal prima con i libri, in contemporanea con i film, e ora ci mancava la serie, ma hanno rimediato pure a questo AHAHAHAH *dispensa fiori a tutti per la felicità*. Evitiamo di dilungarci troppo xD prima di provare a scrivere una long su loro due, ho deciso di intraprendere l’idea della raccolta, via particolarmente impervia ma CHISSENE. Amo questa coppia per tutto l'angst e l'umorismo macabro [MACABRE IRONY] che produce xD ovviamente i personaggi devono rimanere IC, sono fonte di ispirazione oltre l'immaginabile, scriversi sopra è quelcosa di liberatorio quasi. Vuono vi lascio
Vi auguro buona lettura =)

 
 
 

Ricette


     Hannibal sedeva sulla poltrona con le gambe incrociate, sopra le quali poggiavano le mani incrociate, il corpo sembrava stare in equilibrio tra il plasticismo della postura e la rilassatezza dei muscoli. Ascoltava assorto il monologo della voce confusa e balbettante di Will, seguiva con gl’occhi i movimenti delle sue braccia che tagliavano l’aria.
     Quando l’agente Graham si trovava davanti al dottor Lecter riusciva a svuotarsi, a dare respiro ai suoi pensieri contorti. Lo sguardo quasi inespressivo dello psichiatra si contrapponeva alla bieca disperazione negl’occhi del suo paziente, sconcertato dalle capacità inspiegabili del suo cervello e dell’impatto che esse avevano nell’incasinare la sua vita. Will si passò la mano nella parte bassa del volto, sentendo sotto le sue dita il pizzico della barba che non aveva ancora sistemato a dovere. Dopo una lunga riflessione e un sospiro liberatorio concluse il suo discorso.
     «A volte ho l’impressione che il mondo, che queste visioni vogliano mangiarmi, assimilandomi».
     Una minuscola riga di sorriso creò un piccolo solco sulla guancia sinistra dello psichiatra, ora stranamente espressivo. La scelta di quelle curiose da parte di Will parole si può dire che lo stesse quasi entusiasmando.

    «In questo caso avrei una serie di ricette davvero superbe da consigliare».

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Capitolo 2
*** Both ***




Both


     Entrambi camminavano tra i morti per scelta. Hannibal si lasciava una scia dietro di sé ben nascosta, mentre Will la percorreva silente non riuscendo a distinguere il sangue sparso dallo psichiatra da quello di altri psicopatici.
     Entrambi erano estremamente intelligenti, ma nell’agente Graham si stagliava una nota di ingenuità, che veniva sfruttata da Lecter con abile maestria. Lui lo stimolava, assecondandolo o ostacolandolo, come un tormento lieve derivato da piccole scosse elettriche che lo costringesse a fargli aprire le porte della sua afflizione e inquietudine, situate più in profondità.
     Entrambi vivevano isolati il più possibile dal mondo, custodendo i loro demoni tra le solide mura delle loro casa. Due erano i tipi di persone di cui si circondava il dottor Lecter: le persone utili e quelle interessanti, ed entrambe se perdevano la loro funzioni potevano servire solo alla causa di un buon pasto. Graham, invece, circondato di una purezza inquinata dall’oscurità dei suoi affanni, aveva intorno solo persone fidate che erano per lui sostegni o specchi nei quali riflettersi, ricordandosi chi fosse e di essere vivo.
     Entrambi si consideravano amici, legati da più di un rapporto medico paziente, da più di quel mero sentimento di protezione che emanava Hannibal nei confronti di Will, il primo dopo Misha e poterne vantare il coinvolgimento. La loro relazione andava oltre anche alla necessità di Will nel confidarsi con Hannibal, e avere bisogno di un suo parere per quasi ogni questione, qualcuno con cui discutere senza essere giudicato. Tra loro si era instaurato un rapporto di dipendenza che sfiorava il malato. Dalla costante preoccupazione di Hannibal verso Will, che cercava di stringere a sé in una morsa di curiosità dilagante, possessore di una mente tanto affascinante quanto complessa e apparentemente invalicabile, che non doveva sfuggire al dottore. Si passava poi all’instabilità cronica con cui l’agente Graham conviveva, come se stesse costantemente affogando nel suo dilagante e incontrollabile dolore, provocatogli dagli sbalzi tra le coscienze dei molteplici killer che aveva dovuto impersonare. Will vedeva in Lecter un rifugio, un faro di speranza verso una cura dei suoi disturbi, anche se puramente illusoria.
     Entrambi come due anime perse e isolate, in costante ricerca, si erano scontrate trovando nelle loro rispettive solitudini un punto di collegamento , un filo che si faceva ogni giorno più inestricabile e dal quale non riuscivano a separarsi.

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