Sehnsucht.

di greisss
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Faccia a faccia. ***
Capitolo 2: *** Ricordi. ***
Capitolo 3: *** Vecchi amici. ***
Capitolo 4: *** Passato e presente. ***



Capitolo 1
*** Faccia a faccia. ***


Allora prima di lasciarvi alla storia devo fare una premessa. Ho scritto una one shot che è un po' il prologo della storia (sette luglio duemilaventiquattro http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1880620&i=1) diciamo che la lettera è stata l'idea iniziale e poi da lì nasce l'idea della storia.Ovviamente le cose sono palesemente inventate,spero che ciò che scrivo in questa fanfiction non si realizzi mai.Spero vi piaccia (anche se è un capitolo di presentazione) e che mi lasciate la vostra opinione.





Ero seduta da circa venti minuti nel salone di quella casa immensa.  Non avevo la minima idea di cosa mi avesse spinto ad andarci. In realtà non sapevo per quale assurdo avevo mandato quella  lettera. Era successo tutt’insieme,l’avevo mandata per liberare me stessa dal  preso opprimente delle parole non dette,nemmeno 2 giorni dopo mi era arrivato un suo sms. All’inizio ero sorpresa poi a mente lucida avevo capito che la sua era stata una reazione più che normale.


Mi accesi l’ennesima sigaretta,nervosa come non mai .
Mi guardavo intorno:la casa era enorme,ero seduta in un soggiorno con oltre 10 divani e 10 tv.

‘’I soldi ti rendono stupido,cosa ci faranno mai con  10 tv?’’ pensai.

Ero ancora immersa nei miei pensieri,circa l’inutilità del 90% delle cose presenti in quella casa, quando sentii una porta sbattere.

Era lui me lo sentivo. Ero in preda al panico,avevo il respiro corto,mi sudavano le mani,non riuscivo neanche ad alzare lo sguardo. Sentii dei passi sul pavimento,percepivo la sua figura di fronte a me ma nonostante ciò  non riuscivo ad alzare lo sguardo dal pavimento.
‘’Ho aspettato 10 anni per incontrare una mummia.’’ biascicò- ‘’se vuoi posso darti una  lavagnetta così puoi scrivere lì!A proposito devo chiuderla a chiave la porta? Nel caso puoi scappare anche dalla finestra.’’aggiunse. La sua voce era fredda,glaciale. Di certo non mi aspettavo che mi corresse incontro e mi baciasse ma  tutto questo era veramente troppo,non aveva nessun diritto di trattarmi in questo modo. Alzai lo sguardo,volevo guardarlo negli occhi e dirgli di abbassare il tono. Ed eccolo lì di  fronte a me. Sempre bellissimo. Ormai aveva 30 anni ma conservava ancora i suoi tratti adolescenziali. Indossava un semplice jeans e una canottiera che metteva in mostra  le sue braccia completamente tatuate. I meravigliosi capelli erano tirati all’indietro da un elastico e ciò metteva in risalto ancora di più i suoi occhi verdi che illuminati dal sole estivo, brillavano più che mai. Il sorriso che ero abituata a vedere era scomparso,al suo posto c’era solo un ghigno,un ghigno che dimostrava tutta il suo rancore nei miei confronti.

Stavo per aprire bocca quando fui bloccata da lui: ‘’Hai intenzione di parlare?Non voglio perdere tutta la mattinata ad aspettare le tue scuse’’  quasi urlò.

 ‘’Non sarei mai dovuta venire’’ dissi più a me stessa che  a lui. Mi alzai in piedi e mi diressi verso la porta.

‘’Brava Amèlie,è così che si fa’!Quando le situazioni diventano difficili bisogna scappare!’’urlò ‘’il mio fidanzato è a pezzi perché sono appena sei mesi che è morto il suo migliore amico?CHISSENEFREGA!La sua vita sta andando a pezzi perché la sua band si sta sgretolando?IO SCAPPO! Gli hanno trovato 2 grammi di cocaina nel tourbus che non sono suoi?DEVO  VIVERE LA MIA VITA! Rischia la galera? AFFARI SUOI! Non..’’ 

‘’Sta zitto!’’ lo gridai con tutto il fiato che avevo in gola. Ero immobile di fronte a lui e l’unica cosa che volevo fare era scoppiare a piangere. Era la prima volta che qualcuno mi metteva di fronte a ciò che era accaduto come stava facendo lui. Si avvicinò a 3 cm da me e sottovoce mi disse ‘’se vuoi piangere puoi farlo,guardare le ragazze piangere fa crescere il mio ego’’. La guardai negli occhi, non avevo più voglia di abbassare lo sguardo,volevo affrontarlo.


‘’comunque il tuo culo era più bello dieci anni fa’’ aggiunse.
Non so per quale motivo ma quella frase fece scattare in me un senso di disgusto nei suoi confronti,quasi d’istinto gli tirai uno schiaffo. Harry mi bloccò la mano e cominciò a ridere. 


‘’Forse il tuo culo è sempre stato lo stesso e sono solo io ad essermi abituato al meglio,mia cara Amèlie.’’

‘’Sai cosa Harry,10 anni fa non sapevo perché sentivo il  bisogno di andare via,ma ora l’ho capito. Sono andata via per non vedere in quale stronzo ti saresti trasformato. Auguri per il tuo matrimonio e fai gli auguri alla tua ragazza per i suoi 18 anni!’’ mi girai sui tacchi e uscii da quella stanza,mentre sentivo il rumore di cose che venivano gettate  sul pavimento. Ecco perché i ricchi avevano così tante cose, per romperle quando qualcuno gli diceva la verità.

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Capitolo 2
*** Ricordi. ***


Erano passati circa 6 giorni da quando avevo avuto il mio incontro-scontro con Harry. Aprii gli occhi e vidi oltre la finestra .Pioveva,tipico tempo londinese in  estate. La voglia di rintanarmi sotto le coperte era tanta ma quella mattina avevo un milione di cose da fare. Mi alzai e quasi andai a sbattere contro la porta del bagno. Il mio appartamento era carino,forse un po’troppo piccolo e con troppe cose dentro, ma mi piaceva. Ero un piccola mansarda a Camden Town,ed era anche economica vista la zona in cui ero. La proprietaria aveva deciso che dovevo prenderla io e me l’aveva fittata a 3 volte meno del suo prezzo normale,diceva che gli ricordavo sua figlia,che ora viveva negli States e che lei ormai era sola e non sapeva cosa farsene di troppi soldi. L’avevo trovata dopo solo 2 mesi che ero tornata a Londra,ormai 5 anni fa. Di fronte casa mia c’era un caffè frequentato per lo più da giovani  scrittori o persone che amavano la compagnia di loro stessi,un piccolo parco e il club di Jazz completavano  le attrazioni del mio piccolo quartiere.
Andai un cucina e accesi il bollitore per prepararmi un tè. Ero in inglese anche se il mio nome tradiva altre origini e il tè era il mio pane quotidiano. La mia gattina era accoccolata sulla finestra e appena mi vide si accucciò ai miei piedi solo per ricevere una carezza.


‘’Greta sei proprio una gattina ciccia e amante delle coccole’’. Non ero proprio tipo da coccole io ma quella dolce gattina riusciva a trovare un lato nascosto di me. La trovai una notte di un anno fa,sulle scale,mentre tornavo a casa. Era minuscola,avrà avuto si e no 1 mese. Non ero mai stata tipo d’animali io. Il problema era che non riuscivo a prendermi cura di nulla,una volta ero riuscita a far appassire perfino un cactus. Ma con Greta fu diverso, non decisi io di prenderla con me ma lei  di volerci stare,mi seguì su per le scale fino a casa e la prima cosa che fece fu sdraiarsi sulla finestra,da lì guardava tutta Londra e si sentiva padrona del mondo.



Presi una tazza e ci versai il mio tè. Ancora in pigiama andai a prendere la posta e tra le varie pubblicità trovai un invito. Era un cartoncino viola con i bordi dorati. Lo aprii e vi lessi le parole incise.

‘’Chiunque abbia vissuto una vita come te merita di essere ricordato’’
Ricordiamo Niall Horan a 10 anni dalla sua scomparsa.
Domenica,22 luglio 2024.
Ore 10,30
Cattedrale di Westminster.
Londra.



 

 
Non c’era scritto il mittente dell’invito   ma soltanto il destinatario. Da quando Niall era morto tutti avevano cercato di eludere l’argomento,tutti si comportavano come se lui non fosse mai estito.  Non riuscivo a capire per  quale motivo ora se ne uscivano  fuori con questa cosa. La mia paura più grande era affrontare Harry,per la seconda volta nel giro di 1 settimana. A questo pensiero provai schifo per me stessa,come poteva pensare a questa stupidaggine quando si stava per celebrare l’anniversario di morte di un ventenne? Non sarei mancata per nulla al mondo a l’ultimo addio a Niall.
 

La settimana passò in maniera veloce,mi svegliai quella mattina con un’angoscia dovuta a ciò che stavo per affrontare. Oltre a rivedere Harry avrei avuto anche incontrato tutti gli altri. Da quando ero scappata 10  anni prima,a parte una telefonata di Liam che mi chiedeva di tornare,non li avevo più rivisti. Tutto ciò che sapevo su di loro l’avevo appreso  dai giornali di gossip. Liam si era trasferito in una piccola casa sul lago di Ginevra e si ritrovava ad affrontare un  burrascoso divorzio. Aveva sposato 6 o 7 anni prima una semi-sconosciuta ballerina olandese,all’inizio sembrava tutto andasse bene ma alla fine lei si era rivelata per l’arrivista che era. Aveva accusato Liam di maltrattamenti. Chiunque conosceva Liam come me sapeva benissimo che erano solo una serie di cazzate. Avevano anche una figlia di 4 anni. Era bellissima. La conoscevo perché lei, la madre, se la portava dietro come un souvenir ad ogni intervista o trasmissione televisiva in cui andava a raccontare il suo  matrimonio con Liam.

Di  Zayn si sapeva poco e niente. L’ultima sua foto sui giornali risaliva a 6 anni prima. Sembrava si fosse trasferito in un’isola sperduta del Pacifico,una sorta di Maldive senza turisti. Zayn era stato il primo a tirarsi fuori dal gruppo dopo la morte di Niall. La  sua insofferenza verso la fama andava avanti già da un anno ma era stata proprio la morte del caro amico a fargli smettere di vestire i panni di teen idol. 


Louis. Louis era quello che insieme a Harry finiva ancora periodicamente sui giornali. Lui a differenza  d i Harry si era completamente allontanato da qualsiasi carriera musicale ma ciò che attirava l’attenzione su di lui erano le sue azioni. In 10 anni era stato ricoverato  7 volte in una clinica per tossicodipendenti, era stato arrestato,  gli avevano ritirato 20 volte la patente e ogni mese aveva una flirt con una ragazza diversa.  Ero più che sicura che di Louis  alla cerimonia non ne avrei visto nemmeno l’ombra.

-Inizio flashback-
‘’ Cosa cazzo hai combinato? ‘’ –gli urlava Harry completamente fuori di sé. Non l’avevo mai visto in quel modo,i suoi  occhi verdi erano gonfi di lacrime. Alla non risposta di Louis,Harry lo strattonò con forza ‘’Come cazzo hai potuto? Porca puttana!!’’.
Louis era completamente inerme,aveva gli occhi vuoti.  Non riusciva nemmeno a guardare il suo amico negli occhi.
‘’M-mi dispiace’’ biascicò.
-Fine flashback-


Scaccia quel ricordo dai miei pensieri con una doccia calda. Aprii l’armadio alla ricerca di un  vestito.  Il mio armadio era assolutamente in linea con un funerale:i colori spaziavano da tutte le tonalità di grigio al nero. Indossai una gonna nera con una camicia in tinta. Esitai un attimo per le scarpe. Nere anche quelle.

Scesi in strada per fermare un taxi,fosse per me sarei andata in bici ma con il tempo londinese di quel giorno non mi sembrava una grande idea.

Arrivata davanti alla cattedrale c’era proprio la ressa che mi aspettavo. Fotografi,giornalisti ed ex fans che non  volevano mancare per l’ultimo saluto. Fuori era pieno di cuori,peluches,dediche e foto di Niall. Erano  passati 10 anni e le ragazze,ormai adulte,ancora piangevano il loro idolo.

Dopo 10 minuti di  smarrimento riuscii ad entrare dentro. Tutto aveva un tono così solenne,a Niall non sarebbe piaciuto. Le panche erano ancora semi vuote,in prima fila c’erano già seduti la mamma di Niall e suo fratello Greg. Al centro dell’altare era stata posta una grossa foto con il suo viso. Mi persi nel suo sorriso, la sua risata mi tornò in mente come se fosse lì di fianco a me. Oltre a tanti fiori,c’era una quadro in argento con un’elegante scritta in corsivo:

‘’I veri amici sono difficili da trovare,difficili da lasciare,
impossibili da dimenticare.
Sempre nel mio cuore,
Harry.’’

 

Dovetti combattere veramente contro me stessa per ricacciare indietro le lacrime. Immersa nei miei pensieri mi ci vollero 3 minuti buoni per capire da chi provenisse quella voce.

‘’Sapevo non saresti mancata,sono felice di vederti.’’






 

E come vi avevo promesso ecco il nuovo capitolo!
Chi sarà mai la voce che chiama Amèlie?
Cosa è successo realmente tra Harry e Louis?
Spero vi  piaccia anche se è un capitolo  quasi interamente introspettivo!
Ringrazio le ragazze che hanno recensito la volta scorsa!
Spero voi tutte mi lasciate il vostro pare re.
Bisous.

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Capitolo 3
*** Vecchi amici. ***


Mi girai ma ebbi un momento di esitazione. La sua voce era sempre uguale ma mi fu difficile riconoscerlo. Del Liam che conoscevo erano rimasti solo gli ochhi. Avevo letto di una sua fase di depressione ma quello che avevo davanti me lo dimostrava al cento per cento. Era visibilmente ingrassato, 20 kili almeno. Ma non fu quello che mi fece più specie,era il suo viso che più di tutto aveva attirato la mia attenzione. Un viso affaticato e per nulla in linea con i suoi trent'anni. Tutte quelle vicende lo avevano segnato.

''Come stai?'' gli chiesi. Che domanda stupida gli avevo fatto.
''Mmm'' mi rispose.  Per tranquillizzarmi mi fece un gran sorriso.

Era incredibile il fatto che nonostante tutto  ciò che gli era successo lui continuasse ad avere un sorriso così bello.

''E' strano non trovi?'' disse ''sono passati anni ma a me sembra che sia successo ieri,lo so che può sembrare la solita frase fatta ma ciò che è accaduto 10 anni non mi sembra così lontano.'' aggiunse.
Avrei voluto abbracciarlo ma qualcosa mi trattene del farlo. Mi odiavo perchè ero sempre così difficile con le mie emozioni. Liam si meritava ogni abbraccio del mondo. Era speciale. Lo era sempre stato,anche con le fans. Specie con le fans.

Inizio flashback
''Ma sono pazze? Ci saranno -20 gradi là fuori'' tuonò Liam.
''Sono russe,ci saranno abituate.'' disse Zayn ridendo.
''Zayn anche tu sei pakistano ma non mi sembra che quando ci sono 40 gradi tu non sudi'' rispose Liam.
Niall scoppiò a ridere.Zayn,visibilmente irritato,uscì dalla stanza sbattendo la porta.
''Sono stato cattivo?'' domandò Liam.
''Ma no dai! E' solo che Zayn è  estremamente irritabile sulla storia delle sue origine'' lo rassicurò Harry.
''Allora ragazzi,troviamo una soluzione!'' Liam era scocciato da quella situazione. Era dicembre ed i ragazzi erano a Mosca per il tour. Sotto il loro hotel però c'erano 3 ragazze di si e no sedicenni che avevano deciso di  passare tutta la notte lì sotto. Harry aveva chiesto  di scendere per poter far gli autografi  ma gle l'avevano proibito,in quanto faceva freddo e potevano esserci ripercussioni sulla sua salute.
''Allora,che soluzione vorresti trovare?'' chiese Harry.
''Non so potremmo invitarle qui'' disse Liam  a voce bassa.
''Nel caso in cui decidiate per questa soluzione avvisatemi che dovrò chiudermi in bagno'' dissi '' le fans sono sensibile e alla scoperta di me in camera con voi tre potrebbe succedermi  veramente di tutto''.Era una chiara provocazione ad Harry e a ciò che mi ripeteva ogni giorno sul tener nascosto il nostro rapporto. Harry,fingendo di non aver sentito,mi abbracciò e mi stampo un bacio sulla guancia.
''Ho un'idea!'' disse Harry ''diciamo a quelli dell'hotel di farle entrare e aspettare nell'hall e domani mattina le facciamo gli autografi.
''Geniale. Chiamo subito!'' disse Liam.
''A proposito,Liam,sai dov'è Louis?'' chiese Harry. Liam scosse la testa. 
''Stavolta se lo scoprono lo fanno veramente fuori, Mosca è super pericolosa'' dissi io. Scese il silenzio nella camera. Nessuno voleva dire ciò che temevamo su Louis.
''Quindi la pizza ai  peperoni va bene per tutti?'' disse Niall. Tutti scoppiammo  a ridere e accettammo la pizza ai peperoni alle 3 di notte.

Fine flashback

Ci dirigemmo ai nostri posti e fu li che ebbi la sorpresa più grande. C'era Zayn seduto con di fianco colei che pensai fosse sua moglie e 2 bimbi seduti di fianco.

''Cavolo Zayn abbiamo proprio messo la testa a posto!'' gli disse Liam. A quelle parole Zayn si alzò e subito abbracciò il suo vecchio amico. Da lì cominciarono a ridere e scherzare come erano soliti fare.
''Piacere Amèlie'' dissi alla ragazza che era seduta di  fianco a Zayn ''sono una cara amica di Zayn'' aggiunsi notando la sua espressione confusa.
'' Zayn mi ha parlato di te'' disse ''Io sono Xenia,sua moglie e loro sono Chris e Laly'' aggiunse indicando i due bimbi ''dite ciao ad Amèlie''.

Xenia era di una bellezza e di una dolcezza sconvolgente. I suoi tratti erano tipicamente indiani. Indossavo un vestito blu che metteva in risalto la sua pelle e i suoi occhi verdi. I 2 bimbi erano meravigliosi. Avevano i tratti della madre ma  lo sguardo era quello di Zayn.
Fui completamente investita da un abbraccio. Era Zayn che quasi urlando mi disse ''cavolo è passato troppo tempo,ma hai smesso di mangiare del tutto?''
''Assolutamente no! Mangio un sacco,sarà lo stress'' gli dissi sorridendo.
Eravamo ancora impegnati nella nostra conversazione quando una voce da dietro ci interruppe.
''Guarda chi abbiamo qua il sireno ingrassato,l'eremita e la fuggitiva'' disse Harry indicando noi 3.
Ero furiosa con lui, come osava parlarci in quel modo. Volevo proprio dirglene quattro ma la presa di Liam sul polso mi bloccò dal  farlo.
''Ciao Styles,sempre di ottimo umore vedo!'' disse Zayn.
''Sono venuto alle Maldive il mese scorso ma non ti ho trovato. Come si chiama il bar nella quale fai il cameriere? Sai per la prossima volta che vengo'' disse spocchioso Harry ''sareste degli ottimi soci in affari voi  3 con le vostre esistenze ridicole'' rise.
''Harry,Harry!'' una ragazza bionda con un fisico mozzafiato lo stava chiamando ''ti cercano tutti,la cerimonia sta per iniziare.''
''Signori,spero mi scusiate ma la mia futura moglie ha bisogno di me '' disse Harry e mi rivolse un sguardo odioso ''so che è  vostra abitudine quella di scappare senza salutare ma io sono ancora un gentil uomo.''
Harry  se ne andò lasciandoci completamente  di stucco.
''E' proprio un idiota'' dissi sottovoce.
''Credo sia solo ferito.'' mi rispose Liam ''ora sediamoci''.
Il suono grave di un organo annunciò l'inizio della cerimonia.





Ero seduta nella mia vasca con l' acqua calda alla fine di quella giornata stressante. La cerimonia era durata un'ora e mezza alla fine della quale mi ero subito defilata. Era stata una cerimonia tranquilla a parte il momento in cui Louis era entrato. Tutti si aspettavano chissà quale casino da parte sua o da parte di qualcun'altro della band ma nessuno si era mosso. Louis era entrato ed era rimasto alzato nella navata destra della cattedrale. Dopo i primi 10 minuti di  sguardi su di lui le cose erano andate a normalizzarsi. Finita la cerimonia avevo salutato Liam,Zayn,Xena e i 2 bimbi dando loro appuntamento l'indomani per fare colazione tutti insieme prima delle partenze.
Mi ero quasi addormentata in vasca quando sentii il campanello di cassa suonare. Chi poteva alle 2 di notte essere fuori casa mia?


ECCOCIIIII!!! Dopo 3 giorni riesco finalmente    a postarvi il terzo capitolo? Allora? Cosa ne pensate dei One DIrection dieci anni dopo?
Cosa ne pensate della perfidia di Harry?
Piaciuto il flashback?
Chi  importuna il bagno  della cara      Amèlie?

Fatemi sapere cosa ne pensate  del tutto  e    preparativi al prossimo capitolo che vi  lascerà (spero) senza  parole.
bisous xx

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Capitolo 4
*** Passato e presente. ***


Quel suonare la porta mi risvegliò completamente dai miei pensieri.

‘’Arrivo’’ urlai. Usci dalla  vasca con ancora la schiuma addosso,indossai un asciugamano come se fosse un vestito e mi avviai alla porta. Il contatto dei piedi bagnati sul pavimento gelido mi riportò alla realtà, stavo per andare ad aprire la porta alle 4 del mattino con solo un asciugamano addosso? Non avendo uno spioncino dalla quale guardare decisi almeno di chiedere chi ci fosse dall’altra parte.
‘’ Io’’ rispose la voce. Persi un battito. Cosa ci faceva Harry alle 4 di notte fuori dal mio appartamento. ‘’Apri,ti devo parlare’’ aggiunse.
5 parole. Erano bastate 5 parole a farmi ritornare l’adolescente  che non riusciva a parlare quando incontrava Harry Styles nei corridoi della scuola.Esitai.

‘’Ti prego’’ disse con il suo solito tono di voce.

Aprii la porta e prima ancora di poterlo  guardare negli occhi,mi voltai di spalle e andai in cucina.Cercavo un modo per salvarmi. Mi sedetti su una sedia cercando di occupare meno spazio possibile. Harry aveva chiuso la porta e mi aveva seguita nella cucina. Era rimasto in piedi di fronte a me e sentivo il suo sguardo addosso. Non riuscivo ad alzare gli occhi e guardarlo.

‘’Forse dovresti prima asciugarti i capelli’’ disse ‘’non vorrei ti venisse un raffreddore.’’
Harry che si preoccupava di nuovo di me. Mi era mancata quella sensazione.
Scossi la testa. Volevo godermi a fondo quel momento di vicinanza.
‘’Mi dispiace’’ soffiò ‘’non avrei dovuto trattarti così,non ne avevo il diritto.’’
Non sapevo esattamente quali fossero i miei diritti,non credevo di averne ancora.
‘’Forse dovresti scusarti con gli altri più che con me.’’ gli dissi.

Sospirò. Mi guardò negli occhi. Avevo mai visto uno sguardo più bello? La risposta era semplice. No. I suoi occhi,illuminati dal poco chiarore della casa, erano una delle cose più belle da ammirare. Avevo passato degli anni a guardarli ma ogni volta notavo una nuova sfumatura,un colore differente da tutte le altre volte che mi rapiva e non riusciva a farmi distogliere lo sguardo. Ero seduta e avevo lo sguardo rivolto verso lui, era così imponente nel suo metro e ottanta. Mi poggiò una mano sulla gamba nuda,quel contatto provocò una serie di brividi,ringraziai la poco illuminazione della stanza che non gli permetteva di vedere il rossore che mi aveva completamente colorato il viso.

‘’Sono qui per una spiegazione,sono passati  10 anni e non c’è notte in cui io non mi addormenti  pensando a ciò,non riesco a capire perché l’hai fatto,io ti amavo sul serio’’ sospirò.

‘’Non lo so,so che può sembrarti senza senso ma non lo so. Volevo solo che la tua musica ti portasse lontano’’ gli dissi.
‘’E invece io volevo solo starti vicino’’ mi rispose.

Tutto ciò che successe dopo fu inaspettato. Sperato ma inaspettato. Harry era a 1 cm dal mio viso,sentivo il suo respiro. Si inginocchiò per arrivare alla mia altezza,poggiò le mani sulle mie guancie e mi baciò. Un baciò dolce che però dopo alcuni secondi rivelò tutta la mancanza di quegli anni. Iniziò a baciarmi sempre più intensamente con le mani che mi attraversavano il corpo. Quel bacio sembrava infinito. La mani di  entrambi iniziarono la perlustrazione del corpo dell’ altro. Con un gesto rapido fece cadere l’asciugamano. Ero completamente nuda davanti a lui e non ero minimamente imbarazzata. Toccò le mia gambe nude. Brividi. Mi prese in braccio. Le mie gambe nude erano intorno ai suoi fianchi. Continuavamo a baciarci senza nemmeno fermarci per  prendere aria. Non ne avevamo bisogno. Iniziammo a vagare per la camera semibuia. Cercavo di guidarlo nella camera da letto ma lo spazio così piccolo di casa mia non aiutava di certo. Il primo ostacolo fu il tavolo,poi ci fu la poltrona e,infine, la porta del bagno. Dopo mille ostacoli riuscimmo ad entrare nella mia camera. Harry mi appoggiò delicatamente sul letto. Alzai gli occhi per guardarlo. Lui era lì e io ero così felice. Avevo fatto tanto per guadagnarmi  la libertà pensando che mi portasse chissà dove. Invece, la felicità mi era stata regalata, non mi ero impegnata per averla. La felicità era meglio  della libertà. Volevo dirgli che ero felice, doveva saperlo.


‘’Harry’’ sussurrai. Abbassò lo sguardo su di  me e mi fece una carezza sul viso.

‘’Ti ho aspettato così tanto che ho dimenticato cosa stessi aspettando’’ mi sussurrò all’orecchio ‘’ma ora che sei qui so che sei quello che voglio al mio fianco ’’.
‘’Non sono al tuo fianco Harry,io sono il tuo fianco ’’ gli dissi ‘’sono la parte mancante che torna a combaciare.’’

Mi spinse completamente sul  letto. Si inginocchiò e posizionò bene la testa tra le mie gambe. Sospiravo e gridavo il suo nome. Lo chiamavo più  volte possibili per far capire a me stessa che quello non era solo un sogno,chiamare il  suo nome mi aiutava a capire che stava accadendo davvero. Si appoggiò su  di me,in un attimo i suoi vestiti erano scomparsi. Eravamo lì,dopo 10 anni,uno nell’altra come una sola cosa. Il culmine arrivò nello stesso momento per entrambi. Harry mi abbracciò più  forte possibile. Si avvicinò al mio orecchio ancora ansimante.


‘’Tu non puoi capire quanto sia importante per me il tuo sorriso,mi fa sentire  vicino alla felicità,capisco che forse c’è qualcosa di buono in me’’
Cercai di replicare qualcosa ma Harry mi poggiò una mano sulla bocca.
‘’Non dire nulla ti prego,voglio solo dormire con te vicino. Parliamo domani della distanza che c’è tra di noi’’ mi disse accarezzandomi i capelli.


Mi lascii coccolare dalle sue mani. Ero al  culmine della felicità. Questo era il ritorno della mia felicità.
Pian piano persi il senso della realtà e mi addormentai. 

Quella mattina a farmi da sveglia ci pensò il mio cellulare. Ancora con gli occhi chiusi vagavo con la mano alla ricerca dell’aggeggio infernale. ‘
’M-mm’’ mugugnai.
‘’Amèlie?’’
‘’Si.’’
‘’Sono Liam,buongiorno.’’
‘’Anche a te.’’‘
’Stai venendo? Perché noi siamo già qui  e ti stiamo  aspettando.’’
‘’Si  arrivo ’’ farfugliai ‘’10 minuti e sono lì’’ mentii. Avevo dimenticato la colazione con Liam e Zayn.


Completamente fuori di me mi alzai dal letto. In casa ero sola. Tutto ciò  che era successo durante la notte l’avevo sognato?
L’asciugamano sul pavimento di fianco al  letto mi diceva che era accaduto davvero.
Sentii un bip. Mi era arrivato un sms.

‘’Eravamo una sola cosa,nessuno potrà mai stare con te senza avere anche un po’ di me. Addio, H.’’

Il cuore si bloccò. Mi ero completamente  illusa. La verità era che  il passato non si può ricreare. Puoi fare finta. Puoi illuderti, ma ciò che è finito non torna.


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Sentivo le voci di  Liam e Zayn ma non riuscivo a capire cosa stessero dicendo. Ero completamente assente,la mia mente tornava al messaggio,alla notte appena passata a quel cambio  repentino di Harry.
Mi aveva detto addio dopo la notte che mi era sembrata la migliore del mondo. Sentivo ancora il suo  profumo sulla pelle. Quell'addio rimbombava nella mia testa.

''Allora cosa prendi?'' disse Liam ''Amèlie ci sei?''
''Oh si scusa,ci stavo pensando'' risposi.
''Si signorina?''
''Allora ..'' '' un caffè americano medio,senza latte e del pane tostato,grazie.'' risposi
''Quindi sono 1 caffè americano,2 cappuccini,del pane tostato,2 muffin,1 mango,4 uova sode e del bacon?'' disse la cameriera sbuffando.
''Si e anche del burro,grazie.'' aggiunse Liam.
La cameriera annotò tutto  e si allontanò.
''Ma come fate a mangiare così tanto di prima mattina?''chiesi ai ragazzi.
''Come fai tu a non mangiare nulla'' disse Zayn ''sei magrissima''
''Mangio,solo non la mattina'' mi misi sulla difensiva. L'argomento cibo era un po' complicato da trattare per me.
''Meglio almeno non diventi grassa come me'' ironizzò Liam,avvertendo il mio disagio.
''Amo il bacon in questo posto'' disse Zayn ''e anche i muffin''.

La cameriera ci portò il  nostro cibo e tutti cominciammo a mangiare. Cioè loro mangiavano e io sorseggiavo il mio caffè. I modi di fare di Zayn e Liam non erano per nulla cambiati. Mangiavano,cercavano di parlare,si prendevano in giro,si rubavano le cose dal piatto. Amavo quei 2 ragazzi.
I ragazzi erano intenti  a mangiare la loro colazione e io a bere il mio caffè e a guardarli quindi fu naturale non realizzare subito chi  c'era di fianco al nostro tavolo.


Louis. Era in piedi vicino al nostro tavolo e ci guardava.

''P-p-posso sedermi?'' balbettò.



Ciao a tutte ragazze!
Mi scuso per aver perso  tutti questi giorni per postare ma sono stata fuori casa e non ho avuto la possibilità di usare il pc!
Com'è il capitolo? Ve lo aspettavate  questo   comportamento da Harry?
Louis  è tornato nelle loro vite,come la prenderanno?
Vi ringrazio per le recensioni precedenti e spero  di riceverne molto di più anche perchè vedo che la mia storia viene letta da quasi 400 persone e commentata solo da  qualcuna quindi   mi farebbe piacere sapere cosa ne pensano le a ltre .  Se avete suggerimenti o critiche non esitate!
Vi aspetto al prossim o capitolo.
Bisous xx

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