Scintille d'esistenza

di Eerin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io sarò con te. Sempre. ***
Capitolo 2: *** Era un bacio.. Era una coltellata diretta in mezzo al petto... ***
Capitolo 3: *** Soltanto un tuo respiro...contro l'intero universo... ***
Capitolo 4: *** Ogni volta che uccido un uomo ***
Capitolo 5: *** Solo noi e l'azzurro ***
Capitolo 6: *** Io credo negli Angeli ***



Capitolo 1
*** Io sarò con te. Sempre. ***


People killin', people dyin'
Children hurt and you hear them cryin'
Can you practice what you preach
And would you turn the other cheek
Father, Father, Father help us
Send us some guidance from above
'Cause people got me, got me questionin'
Where is the love
- BEP, Where is the love -



Uno due tre quattro....
E’ tutto così bianco qui. Tutti questi colori così chiari e irreali, che danno un irreale senso di tranquillità. Non è come la fuori… la fuori c’è la rabbia, e la paura. Tanta paura. Abbiamo tutti paura. Questo è reale. Là fuori non c’è il bianco, ne il giallino o l’azzurro. La fuori c’è il nero, e il verde brillante di un orrido teschio, di un orrido marchio. Questo è reale.

Dodici tredici quattordici quindici…
Ecco perché queste pareti rilassanti non saranno mai sufficienti a placare il tormento che vi portate dentro. Ecco perché voi siete qui… Ecco perché non ricordate il mio viso. Ecco perché, ogni volta che vengo, mi chiedete il mio nome e lo ripetete con la voce atona che non vi appartiene. Anche la vostra voce si sono presi? Non bastava la vostra mente, i vostri ricordi, la vostra vita? Non bastava privarvi di tutto ciò che a voi apparteneva, e privare me di voi, tutto ciò che allora per me contava…?

Sessanta sessantuno sessantadue…
Lo sai, mamma, che io l’ho vista? Bellatrix, l’ho vista. Proprio quella che vi… che ci ha fatto tutto questo. Ho anche provato a combatterci.. la nonna sarebbe orgogliosa di me, credo. Anche voi lo sareste… vero che lo sareste? Oh, se solo poteste capire realmente ciò che dico!
L’ho vista insieme a Harry, e Ginny, e Ron e Hermione. E Luna Lovegood. Vi ho parlato tante volte di loro.. ma voi non ricordate, vero? Sono i miei amici. Quelli di Hogwarts… ve lo ricordate che io vado a Hogwarts? Sono a Grifondoro. Siete orgogliosi di questo? La nonna dice che lo siete, solo che non riuscite a dirmelo. E’ come un.. un grosso blocco, come quando io studio tanto per un’interrogazione ma quando il prof mi fa le domande ho paura e non riesco a rispondere. Ecco, la nonna dice che anche per voi è una cosa del genere. Dice che voi lo sapete chi sono io, è solo che non riuscite a tirarlo fuori. Io le credo. Devo disperatamente crederle.

Centodiciannove centoventi centoventuno…
Io e Harry e tutti gli altri siamo venuti qui, proprio qui. Però in un posto segreto, che voi non conoscete. Ma è sempre qui all’ospedale. E abbiamo trovato Bellatrix e gli altri Mangiamorte. E abbiamo combattuto con loro… Mamma.. mamma perché mi guardi così? Non posso vedere i tuoi occhi spalancati… Non posso comprendere il tuo sguardo vuoto… perché? Perché, perchè tutto questo?

Duecentosei duecentosette duecentotto
Non è giusto! Non è per niente giusto! Non è giusto che io non possa passare il Natale con voi. Non è giusto che voi non possiate complimentarvi con me se prendo un bel voto in erbologia. Non è giusto che, quando sto male, voi non ci siate. Non è giusto che la sera nessuno di voi possa darmi il bacio della buonanotte… Non è maledettamente giusto che voi non riconosciate il mio volto! E non è giusto che i genitori di Harry siano morti. E che Sirius Black sia morto. E che il professor Lupin sia un licantropo e che VOLDEMORT esista! E non me ne frega proprio niente che non stia bene dire VOLDEMORT, perché io lo voglio urlare, voglio urlare VOLDEMORT ti odio così forte che persino lui nella sua oscura dimora mi possa sentire!

Trecentonovantasette trecentonovantotto trecentonovantanove…
No mamma.. non ti devi spaventare. Mi dai la mano? Dammi la mano, su… ok bene. Va meglio ora? Io sono qui. Io sarò sempre qui con voi. Io ti terrò sempre la mano. Tu me la tenevi sempre quand’ero piccolo, lo sai? Sissì, non mi lasciavi un secondo! Te lo ricordi? No eh… prima o poi lo ricorderai. Sarà come svegliarsi da un lunghissimo sonno… Mamma, tu sogni? Me lo chiedo, tante volte. Forse nei tuoi ci sono io, e il papà. Forse nei sogni voi potete ricordare… io nei sogni ricordo molto di più. Io nei sogni rivivo sempre i giorni con voi. Perché ero troppo piccolo per ricordarli da sveglio. Però nei sogni li rivivo. Nei sogni posso fare qualunque cosa. Anche affrontare Bellatrix Lestrange.

Quattrocentocinquantaquattro, quattrocentocinquantacinque… Nei sogni.. e nella realtà. Io l’affronterò.. quando.. beh, quando non lo so. Perché ho molta paura, sai mamma? Tantissima. Ma so che non sarà per sempre. Perché vincerò questa stupida paura, e allora lo potrò fare. Potrò andare da Bellatrix e fargliela pagare per tutti questi anni. Lei lo sa, mi sta aspettando. Smetterà presto di aspettare.

Seicentotrenta seicentotrentuno seicentotrentadue.
632. 632 carte di caramelle che mi hai regalato mamma. 632 le uniche volte che hai spalancato i tuoi occhioni grandi e hai riempito il loro vuoto di dolcezza, porgendomi la carta di caramella. 632 le volte che, in quell’istante, ho sperato che tu ricordassi. 632 le volte che, tornato bruscamente prigioniero della realtà, ho nascosto il viso nella giacca per non farti vedere le lacrime.
632 le volte in cui Bellatrix si pentirà di essere nata.
Lei mi sta aspettando.
Smetterà presto di aspettare.



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Finita anche questa! E' dedicata a Elena TvB Lely... la rassegnazione non serve a niente;) Bacio a tutti!

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Capitolo 2
*** Era un bacio.. Era una coltellata diretta in mezzo al petto... ***


E’ successo tutto così, di colpo… lo sapevo che con lei non avevo nessuna speranza, l’ho sempre saputo. Ma andavo avanti lo stesso. Non sono pessimista, ma guardo in faccia la realtà: fra me e Ginny non ci potrà mai essere niente di più di una amicizia. Ma vederla… vederla baciare con Harry… sentire quel pugno diretto in mezzo allo stomaco… camminare come in trance fino al dormitorio e restare li a piangere, piangere piangere… senza riuscire ad accettare quello che avevo appena visto, senza riuscire a dimenticare quella scena, quella scena, lo so, tormenterà d’ora in poi tutte le mie notti…
E’ un anno che mi piace… è un anno che la sogno, che vivo per vederla sorridere. Che mi alzo al mattino con in testa il pensiero dei suoi occhini verdi, mi addormento la sera immaginandola rannicchiata dolcemente nel suo letto…
Quando la vedo, distolgo lo sguardo… non ho il coraggio di guardarla negli occhi. E se arrossisco? Sono sempre così pasticcione… come posso pretendere di interferire nella sua vita? Di troppo. Nella sua vita sarei semplicemente di troppo. Ma è più forte di me… ogni cosa me la ricorda. Ogni secondo le penso. Ogni istante la immagino. Il modo in cui si tira indietro i capelli… o come diventano rosse le sue guance quando è in imbarazzo… o com’è fantastica quand’è seduta in sala comune con la testa china sui libri, a studiare. E anche quando alza la voce, e i suoi occhi mandano lampi, se qualcuno la fa arrabbiare… O come inarca le sopracciglia quando qualcosa non le sta bene… Ed è meraviglioso il suono della sua voce… E i suoi maglioni! I maglioni troppo larghi, un po’ sfatti, che le manda sua madre ad ogni Natale e che lei porta con quell’orgoglio e quella naturalezza… è bellissima con quei maglioni, così semplici ed innocenti. Proprio come lei. Per non parlare di quando vola… ha lo stesso talento dei suoi fratelli, eppure c’è qualcosa che la distingue, una grazia innata, un armonia assoluta, come se seguisse il ritmo di una dolcissima musica immaginaria… potrei restare per ore a guardarla volare… Potrei fissarla senza stancarmi per una vita intera. Perdermi nei suoi occhi…non voler più tornare indietro…
Come vorrei essere per lei almeno qualcosa… un amico o anche solo un ricordo, qualcosa di più che “Neville il pasticcione”. Come vorrei poterla abbracciare… potere anche solo sfiorarle una guancia… Poterle dire “Ti amo” senza sprofondare… Quando la vedo parlare coi suoi amici, è così infinitamente bella…cosa darei per essere li, scherzare…farla ridere… quella sua risata argentina che mi piace tanto… Quando la vedo star male sento di aver la forza di fare qualsiasi cosa per veder sparire le lacrime dal suo viso… e pure è così tenera e dolce quando piange… Ed è così felice quando sta con Harry… continuo a pensarci…si baciavano… non me lo tolgo dalla testa… dev’essere ben sadica, la mia mente, continua a presentarmi l’immagine di quel bacio… di quella pugnalata in pieno petto… perché? Perché deve essere così? Perché devo essere solo Neville, Neville l’imbranato? Perché devo stare così male… perché questa cosa mi sta distruggendo… E io non ce la faccio più… sto…impazzendo… non c’è logica, non c’è razionalità... E vorrei non vederla mai più, ma so che non posso stare un minuto senza immaginare il suo viso… so che se lei sparisse dalla mia vita starei molto peggio, ma non riesco nemmeno a pensarci, a questo peggio… Da un lato vorrei dimenticarla, e dall’altro so che senza di lei la mia vita non avrebbe più senso, so che non posso fare a meno di sognarla, di guardarla, di parlarle… Quando la vedo mi sento morire sapendo che fra me e lei non ci sarà mai niente, ma vederla rende sempre migliore la mia giornata… Sono pazzo? Si, devo essere pazzo… Ma sento un peso dentro… chi l’ha detto che l’amore è la cosa più bella della vita? L’amore la distrugge, la mia vita. L’amore mi uccide… è questa immagine, è questo bacio che continuo a rivedere che mi uccide… Basta, basta! Non voglio più chiudere gli occhi, non voglio più rivedere quell’immagine!
Non posso prendermela con Harry… lui è bravo, è intelligente, è famoso… è perfetto… è sempre simpatico, gentile…carino anche con me…forse è il miglior amico che ho… eppure, per un istante, avrei voluto allontanarlo a forza da lei, imporgli di starle lontano. Solo un istante… perché lei è così felice…dovete vedere come le brillano gli occhi quando lo guarda...è ancora più stupenda, perché è innamorata… E’ per questo che io mi devo fare da parte… Continuerò a soffrire, a piangere in silenzio. Ma io devo restare Neville. Neville, il pasticcione.


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Fine.. questa era per Paul. Il primo amore non si scorda mai. Bacio a tutti!

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Capitolo 3
*** Soltanto un tuo respiro...contro l'intero universo... ***


Sono gocce di memoria
Queste lacrime nuove
Sono anime in una storia
Inafferrabili…
Sulla tua lapide, ci hanno messo una foto babbana. E’ strano, non si muove. Non riesco a smettere di fissare quella foto. A volte, mi sembra di vederti ammiccare, di vedere muovere i tuoi capelli… di vedere le tue labbra stirarsi in un sorriso, quel sorriso che solo a guardarlo mi venivano i brividi, quel sorriso per cui avrei dato qualunque cosa… quel sorriso speciale, che riservavi a me soltanto… Ma lo so che è tutta un’illusione dei cristalli di lacrime che mi offuscano la vista… quella foto è ferma. E’ immobile. Proprio come sei tu ora. Stringo i pugni. Piango. Rabbia. Tristezza. Ho voglia di gridare. Voglio urlarlo al mondo che sei morta. Mondo! Stammi a sentire! Cristo, perché tutto va avanti quando la persona più importante della mia vita, quando l’unica ragione della mia esistenza si è spenta? Perché non si è spento tutto col battito del suo cuore?
Siamo gocce di un passato
Che non può più tornare
Questo tempo ci ha tradito
E’ inafferrabile…
Non posso fare niente. Sono impotente davanti a questa lapide. Sono impotente davanti alla tua morte. Se tu fossi qui… ti piacerebbe... E’ una giornata di primavera, quelle in cui mi trascinavi sempre in giro, perché ti piaceva ascoltare gli uccelli, e vedere i bambini giocare, e le giovani coppie che si baciavano…e ci baciavamo anche noi… e ti piaceva sentire il sole caldo sulla tua pelle liscia e profumata… quel profumo che adoravo.. il profumo di Hermione…
Perché gli uccelli cinguettano ancora?? Perché gli innamorati continuano a baciarsi? Perché questo accidenti di sole è sempre caldo, quando tu sei così fredda?? Come può illudersi, il sole, che i suoi inutili raggi possano portarmi calore?? No, è inutile l’estate quando l’inverno ce l’hai dentro… Nessun raggio potrà mai sconfiggere il gelo della tua morte, il freddo della mia anima… Smontatelo, il sole! Portatelo giù! Spegnetelo, lui, le stelle, il cielo intero!
L’unica luce che voglio ancora vedere è quella dei tuoi occhi… l’unico calore che desidero è quello dei tuoi baci…
Aspettiamo solo un segno
Un destino, un'eternità
Ma dimmi come posso fare
Per raggiungerti adesso…
Ti hanno ucciso perché ti temevano. Perché tu eri una Strega, la migliore di tutte. Perché sapevano che li avresti superati, perché non c’era nulla che ti mettesse in difficoltà… Ti hanno uccisa perché eri una Mezzosangue. Non gli andavi bene… il tuo sangue era sporco. E ora non ce l’hai più… te l’hanno strappato, il tuo sangue misto, insieme alla tua vita, alla tua anima… e alla mia.
Dio… valeva di più una goccia del tuo sangue dell’intero universo!!
Non esiste niente che valga un millesimo di un tuo respiro!
Valeva più il tuo amore di ogni altra cosa…
Le promesse sono infrante
Come pioggia su di noi
Le parole sono stanche
Ma so che tu mi ascolterai…
Mi dicono che finirò con l’impazzire, se continuo a restare fermo davanti alla tua lapide… credono che possa importarmi? Credono che ci sia ancora qualcosa che vale la pena di considerare, senza di te? Stupidi, illusi… è facile per loro parlare! Che me ne faccio dei consigli di Bill? A lui, la sua Fleur, chi l’ha toccata? E che mi importa della comprensione di Harry? Qualcuno gli ha portato via Ginny, per caso? No! Non possono capire! Non possono immaginare!
Ma io… io devo alzarmi… devo asciugarmi le lacrime… devo farmi forza… devo andare. Perché io devo vivere, capisci? Devo vivere anche per te. Devo vivere solo per te… amore mio…
Racconterò di te
Inventerò per te
Quello che non abbiamo…




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Anche questa è andata... L'avevo già pubblicata quindi forse qualcuno l'aveva già letta (no, non sarebbe sopravvissuto alla serconda lettura)
Era dedicata a Irene... che continua a struggersi ma non smette mai di combattere.
Ciau e commentate miraccomando!

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Capitolo 4
*** Ogni volta che uccido un uomo ***


Voldemort.
Su avanti, tremate. Tremate a sentire questo nome. Tremate al suono del mio nome.
E pensate, coraggio, pensate nella vostra stupida paura. Pensate a me, provateci. Pensate a questo mostro di crudeltà. E odiatemi. Non abbiate paura, l’odio fa bene, credetemi. La gente ha tanta paura dell’odio. Non ha ancora capito che al pari dell’odio si deve temere l’amore. Maleditemi. Perché non vi sfogate? Prendete a pugni qualcosa, immaginando che sia il mio viso.
Ma quello che non riuscirete mai a pensare è che forse io avrei potuto essere una persona diversa. E’ che forse questo Voldemort, questo mostro, questo incubo… avrebbe potuto non esistere mai. Perché non vi chiedete, almeno per un istante, per quale motivo io sono diventato ciò che sono? Per sete di potere e di ricchezza? No… mi spiace ragazzi, ma è troppo semplice liquidare la faccenda così. Certo, quando ho capito chi stavo diventando, anche il potere e la ricchezza sono diventati interessanti prospettive. Ma non ho iniziato per quello, no. Perché nessun bambino desidera più di ogni altra cosa potere e ricchezza. Perché nessun bambino sogna di diventare, da grande, il mago più malvagio del mondo. Si, nessun bambino. Sono stato bambino anch’io. Vi stupisce? Beh, è così. Ci avete mai pensato, a Voldemort da bambino? Voldemort bambino non odiava i babbani. Li amava. Erano loro a non amare lui.
Sono cresciuto in un orfanotrofio babbano, immagino questo sia di dominio pubblico ora. Gli altri bambini mi allontanavano. Perché ero diverso, e allora non mi volevano nei loro insulsi gruppetti. Non volevano giocare con me, perché sentivano che in me c’era qualcosa di strano, di differente. E questa non è un’esclusiva babbana. Non si sarebbe trovato diversamente un piccolo babbano in un orfanotrofio di Maghi. L’intero genere umano teme il diverso, e lo allontana. Senza pensare che quel diverso non è necessariamente negativo. Senza pensare che anzi, proprio la diversità può essere fonte di particolare interesse e bellezza. Ma questi sono discorsi troppo complicati per la maggior parte degli adulti, come potevano ragionare così dei bambini, dei ragazzini? La mia vita era un inferno. Solo a una cosa mi appoggiavo: la figura di mio padre. Sapevo della morte di mia madre, ma mi era stato detto che mio padre era ancora vivo. E così io sognavo il ritorno di mio padre. Si, mio padre sarebbe tornato, un giorno. Sarebbe venuto a prendermi, a portarmi via da tutte quelle persone che non volevano condividere con me nulla. Mio padre mi avrebbe amato. E io sarei stato felice. Poi mi vennero aperti gli occhi: mio padre non mi amava. Mio padre non voleva saperne più niente di me. A mio padre, non importava niente di me.
L’unica cosa che volevo era amore, e l’unica cosa che ottenevo era disprezzo e indifferenza. Da sempre mi era stato insegnato che i due sentimenti più forti erano l’amore e l’odio. Visto che non ottenevo niente credendo nel primo, diedi al secondo la mia fiducia. E fu così che iniziai… e che divenni, giorno per giorno, anno per anno ed istante per istante, Lord Voldemort. Il terrore di tutte le genti, il Mago talmente malvagio e potente che solo al suono del suo nome la gente trema. Ma non lo faccio per gioco. Lascio divertire i miei Mangiamorte, non lo nego. Ma io non uccido per passatempo. No.
Ogni volta che uccido un uomo, io uccido tutti coloro che temono il diverso.
Ogni volta che uccido un uomo, io uccido tutti coloro che, ciechi, credono ancora che l’amore sia la chiave di tutti i problemi.
Ogni volta che uccido un uomo, io uccido tutti coloro che, superficiali, sparano sentenze a destra e a manca. Ma non capiranno mai niente davvero.
Ogni volta che uccido un uomo, io uccido mio padre e tutti coloro che, come lui, hanno negato a qualcuno una corda che non li facesse precipitare.
Ogni volta che uccido un uomo, io uccido tutti coloro che odiano solo perché non hanno saputo amare.
Ogni volta che uccido un uomo, io uccido me stesso.


*********************

Un po particolare... non è la più bella ff che ho scritto, ma mi sono sempre chiesta come poteva Voldemort uccidere così, senza ragione, per gioco. Ho provato a trovare una sua motivazione, una sua guida..una sua sorta di sentimento e personale giustificazione a tutto ciò. (Giutificazione sua personale, perchè io credo che niente possa giustificare realmente i suoi atti...)
E' dedicata a Costantino, il mio migliore amico.
...

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Capitolo 5
*** Solo noi e l'azzurro ***


Vorrei illuminarti l’anima
Nel blu dei giorni tuoi più fragili
Io ci sarò
Come una musica
Come domenica
Di sole e d’azzurro…

Giorgia_Di sole e d’Azzurro


Questo vetro… soltanto questo vetro. Solo una lastra di vetro antico a separarmi da te. Quella, e qualche metro d’aria. La cosa bella di Divinazione è che dall’alto della torre si vede fino al Campo da Quiddich. Scelgo sempre questo posto strategico… abbastanza indietro perché la Cooman non mi noti, accanto alla finestra. Posso guardarvi, Serpeverde e Grifondoro, che fate Volo.
Harry vola benissimo. Sono così…infantili lui e Ron. Si rincorrono in aria tutto il tempo. Hermione cerca di tenergli dietro, ma non ce la fa. Lei con le scope non ci va proprio d’accordo. Poi eccoti, appari. Come ti stagli perfetto sull’azzurro del cielo. Sembri nato per essere immortalato lì… con tutto quell’azzurro di sfondo… azzurro come i tuoi occhi. Già.. li hanno ritagliati nel cielo, quegli occhi. Nel cielo e nel ghiaccio.
Perché sei sempre così freddo, quando parli.. quando commenti… quando ridi… è ghiaccio la tua anima? No… non può esserci solo freddo in te. Altrimenti perché mi scioglierei per un tuo sguardo? Perchè a vederti mi sentirei avvampare? Tu hai qualcosa di magico, di speciale, di meraviglioso… ce l’hai per forza, lo so. Ma fai di tutto per nasconderlo. Perché? Perché fra noi c’è questo muro indissolubile di ghiaccio?
Perché sto qui a scriverti queste cose… tanto non le leggerai mai… nessuno le leggerà mai… faccio solo finta che la mia vita possa interessarti. Faccio finta di non essere per te un'altra di “quei pezzenti dei Weasley”. Una pezzente… questo sarò sempre per te… dovrei smetterla di scrivere. Potrei studiare, domani iniziano gli esami.
Avevo pensato.. di farti gli auguri, tu hai il MAGO quest’anno… Tu a me gli auguri non li faresti mai, vero? Se io te li facessi… a te non cambierebbe proprio nulla. Mentre un tuo semplice “Buona fortuna” potrebbe illuminare tutta la mia giornata. Perché io sono una pezzente. Tu invece sei la mia vita. I tuoi occhi sono la mia vita… ho capito perché nelle fiabe si dice “Principe azzurro”.
Perché l’azzurro è il colore dei tuoi occhi.
Ed è il colore più bello del mondo. Tu sei la cosa più bella del mondo.
Anche se mi credi una pezzente. Anche se non mi considerai mai. Anche se continuerai a prendermi in giro, a farmi del male. Anche se continuerai a nasconderti e a ripararti dietro le barriere di ghiaccio…
Lo sapevo, la Cooman mi ha rimproverato di nuovo. Dice che dovrei interpretare i sogni, non guardare la finestra. Ma che cosa cambia? Tanto nei miei sogni, sempre tu ci sei. Uguale, come sei la fuori, dietro il vetro. Un altro rimprovero.
“Signorina Weasley, mi rincresce dirle che vedo un futuro molto nero per lei.”
“Lo so professoressa. Morirò, vero?”
Mi alzo lentamente ed esco. Non mi serve la conferma drammatica della Cooman. Lo so che morirò.
Se non riuscirò a sciogliere quel muro di ghiaccio… se non riuscirò a far uscire quel buono che c’è in te… a farti scoprire quanto meravigliosa è la vita.
Se non riuscirò a farti volare… se non potremo essere solo noi.
Solo noi e l’azzurro.

Uhm..lo so che non è superlativa... in ogni caso.. era dedicata a una persona tanto importante per me.. anche se non lo saprà mai.

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Capitolo 6
*** Io credo negli Angeli ***


Perdere l'amore
Quando si fa sera
Quando fra i capelli un po' d'argento si colora
Non puoi ragionare
Rischi di impazzire
Perdere una donna e avere voglia di morire
E vorresti urlare!
Soffocare il cielo!
Prendere a sassate tutti i sogni ancora in volo
Li farò cadere ad uno ad uno
Spezzerò le ali del destino..
Perdere l'amore-Massimo Ranieri


Ci sono poche cose in cui posso dire di credere.
Quando sei un malfoy, tutti quei valori che regolano la vita di molte persone, lealtà, amicizia, coraggio, amore… spariscono.
Lealtà… è soltanto una cosa scomoda che può condizionare il tuo comportamento. E se ti lasci condizionare dalla lealtà sei fregato.
Amicizia… bah. Solo bella parole. Si potrebbe sostituire con “utilità”. In casa Malfoy, l’amico è colui che in qualche modo ti è utile. Eventualmente quello con cui ti diverti a passare il tempo. Ma solo in secondo luogo. Coraggio… è inutile il coraggio, quando ci sono tanti modi per ottenere potere senza rischio. No?
Amore… stupidi, sciocchi legami. L’amore di cui si parla a casa mia è soltanto un fastidio, un pericolo, un inconveniente. O meglio, qualcosa che può anche essere bello e accettato, ma che bisogna saper gestire perfettamente a proprio vantaggio.
Quando sei un Malfoy, anche Dio non esiste.
Nessuna illusione: l’universo lo modelliamo noi, le nostre scelte le facciamo noi.
Un Malfoy, in fondo, è completamente solo: senza Dio, senza amici. Conta solo per sé.
Eppure un Malfoy non crede nemmeno in se stesso.
Perché quando nella tua famiglia tutti non fanno altro che ripeterti i loro progetti per te, per raccontarti come sarà la tua vita esattamente come si aspettano loro… La tua identità si annulla. Tu sei solo il riflesso delle loro aspettative. E allora cosa credi a fare in te, quando quel “te” è già deciso da qualcun altro?
Eppure c’è una cosa di cui sono assolutamente certo.
Io credo negli angeli.
Lo so, perché ne ho conosciuto uno.
Il mio angelo aveva gli occhi grandi e i capelli scuri.
Si chiamava Pansy Parkinson.
Non so se fosse davvero innamorata di me.
So che lei c’era sempre.
Per ogni mio sfizio, per ogni mio sfogo…
Lei subiva le mie sfuriate se ero arrabbiato con Potter.
Lei subiva la mia frustrazione se sentivo di aver deluso mio padre.
Lei asciugava le mie lacrime segrete senza pretendere spiegazioni.
Nonostante non le dedicassi mai attenzione e molte volte la trattassi male… lei ritornava sempre da me. C’era sempre e mi stava vicino quando tutti gli altri si allontanavano.
Tutti i Serpeverde mi ammiravano e mi temevano…
Pensavo fosse così anche per lei, ma mi sbagliavo.
Lei non mi ammirava: come può un angelo ammirare un essere così spregevole?
Lei non mi temeva, perché gli angeli non hanno paura di niente.
Lei cercava solo di salvarmi da tutto il resto.
Era come uno scoglio, un punto fermo nelle mie tempeste a cui potevo sempre aggrapparmi, che riportava a galla le cose importanti.
Era l’unica che mi amava per quello che ero.
Perché avevo i capelli biondi e facevo battute divertenti, non perché erano i capelli di mio padre e perché le battute erano contro Potter.
Perché studiavo il meno possibile e amavo giocare a Quiddich, non perché ero il cocco di Piton e avevo una Nimbus 2001.
Perché ero DRACO, non perché ero un MALFOY.
Ecco perché lei era un Angelo.
Il mio Angelo.
Ed ecco perché io sono solo un idiota, a non averlo mai capito.
A non averlo inteso prima, quando la guardavo nei suoi occhi scuri, che sempre si alluminavano se le rivolgevo la parola.
Sono un idiota perché avevo un Angelo e ho lasciato che se ne andasse…
Vorrei poter essere felice, pensarla felice con altri Angeli.. ma non riesco, perché l’egoismo è una mia caratteristica, e non riesco a sopportare di non averla più con me…
Sono solo uno stupido, superficiale, egoista…

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Nel suo grande ed elegante castello, Draco Malfoy si alzò dal lussuoso divano di pelle su cui era sdraiato. Salì alcune rampe di scale fino ad arrivare alla sua camera. Aprì l’ultimo cassetto in fondo a un mobile d’ebano e ripose con cura l’articolo ritagliato dalla Gazzetta del Profeta che aveva finito di leggere poco prima. Si asciugò il segno di una lacrima che gli era scivolata furtiva su una guancia e quando fu certo di averne cancellato ogni traccia raggiunse sua madre il Sala da Pranzo.

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Ieri ad Hogsmeade, appena prima della chiusura dei negozi, c’è stato un attentato dei Mangiamorte. I seguaci di voi-sapete-chi hanno terrorizzato gli abitanti, bruciato alcune case, ucciso due anziani avventori dei “Tre manici di Scopa” e ferito una delle cameriere. Il tempestivo intervento degli Auror del Ministero ha posto fine a quella che sarebbe diventata una strage, catturando o uccidendo 20 dei 21 Mangiamorte presenti. Siamo ragionevolmente sicuri che il ventunesimo fosse Draco Malfoy, figlio di Lucius Malfoy che era stato arrestato e condannato 10 anni fa.
Draco Malfoy è riuscito a scappare grazie all’intervento di una Mangiamorte appena catturata che è riuscita a liberarsi e a creare scompiglio, favorendo la fuga di Malfoy.
La donna, uccisa dagli Auror per ristabilire l’ordine, è stata identificata come Pansy Parkinson.

Alfred Neptis per la Gazzetta del Profeta.



Fine anche di quest'altro orrore...
Questa è dedicata alla mia Best, che mi è sempre vicina in ogni momento. Tvb sist;)

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