In defense of our dreams.

di ytam_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo1 ***


La doccia più triste di tutte é quella che fai la sera prima di tornare a scuola, a settembre. E’ come se non stessi solo lavando via la sporcizia di quel giorno: mandi tutta l’estate giù nello scarico...tutto il divertimento, tutta la libertà. E’ triste. Quindi l’ultima cosa di cui avevo bisogno, durante la mia doccia di fine estate, era che qualcosa la rendesse ancora peggiore. Ma fu esattamente ciò che accadde.
Ciao sono Matilde Tallevi, ho 16 anni e frequento il terzo anno di liceo (artistico). Abito a Bradford , in Inghilterra. Ho un fratello più grande di 5 anni: Louis. Noi non andiamo molto d’accordo, ci facciamo sempre i dispetti, come fanno tutti i fratelli del mondo tra l’altro; ma ci vogliamo bene e ci aiutiamo a vicenda, anche se lui è un grandissimo pervertito e non mi prende mai sul serio. Mi piace molto la musica: Justin Bieber, tanto che ho ricoperto la mia camera di suoi poster. Louis non fa altro che dire che un frocio, ma ogni volta io gli urlo in faccia che non é vero. Faccio ginnastica artistica tre volte alla settimana e il mio insegnante: Andrea, è un gran figone... Ritorniamo a mio fratello, lui frequenta l’università (non chiedetemi quale università perchè non lo so), lui vive ancora con noi, anche se ha 21 anni si dovrebbe già vivere da soli, lui ci fa compagnia. Lavora in un pub, tutte le sere, infatti ogni volta torna a casa tardi oppure non ci torna per niente. La sua ragazza è dolcissima, si chiama Virginia, ha 18 anni, siamo molto amiche noi. Ancora non riesco a capire come fa a stare con uno come mio fratello, quando glielo chiedo lei mi risponde: “Mi fa ridere!”. Vabbè, contenta lei.
Cominciò mentre mi lavavo i capelli: qualcuno tirò lo sciacquone, e l’acqua divenne improvvisamente bollente.-Louis!-strillai. Sbirciai da dietro la tenda. Niente Louis. Nessuno. Ma la porta era aperta.-Chiudi la porta!-strillai. La porta si chiuse di botto. Credevo che sarebbe finita lì. Sbagliato. Un paio di minuti dopo, proprio quando mi ero insaponata tutta, l’acqua diventò ghiacciata. Feci un salto all’indietro, sbattendo contro il portasapone. Dal rubinetto del lavandino sgorgava acqua bollente. Anche stavolta non c’era nessuno e la porta era aperta. Ma sapevo chi dovevo ringraziare.-Chiudi quella maledetta porta Louis e piantala!-strillai. La porta rimase aperta. Dovevo chiudere sia la porta sia il rubinetto. Ed erano entrambi troppo lontani per poterli raggiungere dalla vasca. Spinsi la tenda fuori dalla vasca, mi ci avvolsi, e misi un piede a terra. Gocciolante, col fiato che mi faceva un male cane, cominciai ad allontanarmi dalla vasca. Mi avvicinavo alla meta, ma a ogni centimetro guadagnato, la tenda mi copriva sempre meno. Ben presto, l’unica cosa che mi coprì fu il rosso triangolo di plastica dell’angolo inferiore della tenda. Allungai una gamba il più possibile; il mio alluce di dimenò forsennatamente, ma troppo lontano dalla porta. C’era un’unica cosa da fare. Sfrecciai verso la porta, mollando la tenda. E proprio allora accadde tutto insieme: all’improvviso Louis comparve a bocca aperta sulla soglia; mi bloccai.
-Wow!!!! Non ricordavo le tue bombe così grosse, e che corpo hai messo su. Se non fossi mia sorella ti avrei portato già a letto.-mi disse col suo sguardo malizioso.
Strillai, mi slanciai verso la porta , sbattei contro il gabinetto, mi avvolsi nella tenda, la tenda si staccò dall’asta scoppiettando come una mitragliatrice, strillai di nuovo.-AAAAAAAAAAAHHH!-Louis se ne andò via ridendo come un matto, in quel momento arrivò mio padre, di corsa. Vide la doccia che scorreva nella vasca, vide l’acqua bollente nel lavandino, vide sua figlia nuda avvolta nella tenda della doccia, gocciolante e urlante in mezzo al bagno...e l’unica cosa che gli uscì dalla bocca fu:-Ehi, quando strilli ti spariscono le fossette.- Urlai più forte. Chiuse lavandino e doccia.
-D’accordo, Fossetta. Si può sapere cosa succede?-Mi disse papà tutto tranquillo.
-Adesso lo ammazzo!-giurai.
Papà si guardò intorno, fingendo di non capire.
-Ammazzare? Chi?-Disse con gli occhi spalancati.
-Lo sai benissimo chi!-
Si grattò il mento.
-Uhmm, vediamo. Hai detto “lo”. Quindi si tratta di un maschio. Io non posso essere...- non gli feci neanche finire la frase che urlai:- Louis, papà, solo lui può essere stato!!!-
-Non vorrai scaricare tutta la colpa a lui.-
-Ma papà è stato...- Questa volta fu lui a non farmi finire la frase.
-Tuo fratello sta in camera sua a studiare, è impossibile che sia stato lui. Ora sbrigati ad asciugarti che la cena è quasi pronta, non vorrai far arrabbiare la mamma?!- Detto questo chiuse la porta del bagno e se ne andò, lasciandomi là per terra. Un’ ondata di rabbia mi avvolse, giuro che l’avrei fatta pagare a LOUIS una volta per tutte.
 
 
 
Salve gente!!!! Ecco la mia prima FF che pubblico, il primo capitolo è un pò corto me ne rendo conto, ma in fondo é solo il primo, quindi non preoccupatevi. Se volete che continui,lasciatemi qualche recenzione. Baci.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Secondo Capitolo Mi asciugai in fretta e furia i capelli e mi misi qualcosa addosso, poi scesi di sotto per la cena. Sentivo già il profumo delle lasagne, mhhh le mie preferite, mamma le fa così bene! Non le fa spesso, quindi mi affrettai a scendere. -Eccomi!- dissi urlando e spuntando da dietro la porta. Mia madre si spaventò saltando in aria, mi guardò malissimo...a lei non piace quando le urlo dietro le spalle. -Oh santo cielo!!! Quante volte ti ho detto di non urlare...e poi perchè ci hai messo così tanto a scendere?- disse gesticolando con le mani, e chiedendo a Louis di aiutarla ad apparecchiare, ma lui rifiutò e si rigirò dall’altra parte a guardare la TV, questa sera trasmettevano “The Voice”, il programma preferito di mia madre. Guardai malissimo Louis, che stava seduto a capotavola , lui si rigirò e mi fece uno dei suoi sorrisi strafottenti. Mamma mia, è proprio da prenderlo a schiaffi, ma evitò di farlo altrimenti sono guai per me! -Scusa mamma, ci sono state delle complicazioni, non succederà più.- dissi dandole un bacio sulla guancia, continuando a fissare Louis, lui però distolse lo sguardo. Mi accorsi che a tavola non c’era papà, strano. Di solito quando la mamma fa le lasagne è il primo a sederesi a tavola!!! -Mamma, ma papà dov’è???- dissi accomodandomi a tavola. Ma qualche deficiente, Louis, mi levò la sedia da sotto il sedere e così io mi precipitai per terra, dando una sederata. -Sta nel suo studio a firmare alcune carte per il lavoro...ma tesoro cosa ci fai spalmata a terra?- mi disse guardandomi interrogativa, non capendo cosa fosse successo. -Louis sei un uomo morto!!!- dissi serrando gli occhi, dopodiche mi alzai e iniziai a rincorrerlo per tutta casa. Finimmo al piano di sopra, spalmati per terra a picchiarci. Stavo a cavalcioni sopra di lui, gli stavo facendo il solletico. In quel momento ero io ad essere in vantaggio. Mi pregava di smettere, ma io neanche lo ascoltavo, e continuavo a fare il mio lavoro. Ad un certo punto Louis afferrò i miei polsi e ribaltò la situazione, ora ero io ad essre sotto di lui. Mi tenne stretti i polsi vicino alla testa. -Ora, ora...- mi disse sfidandolo, cercai di sottrarmi dalla sua presa, ma non ci riuscii, era troppo forte per me. Iniziai ad urlare... Nostro padre, furioso, uscì dal suo studio prendendoci: a me da una parte e Louis dall’altra. -Piantatela, sto cercando di lavorare!!!- -Scusala, papà, le è venuto il ciclo. E’ un pò nervosa!- disse guardandomi con la faccia da ragazzo furbo. Lo guardai malissimo, odiavo quando mi guardava in quel modo, non lo potevo sopportare. -Non è vero!- ribattei io furiosa.-Non ho il ciclo, è stato Louis ha incominciare, è sempre lui a cominciare!- mi corressi. -Non m’importa chi ha incominciato ho no! La dovete finire con questa storia. Ora filate in camera vostra, stasere non cenate. Così imparate!!!- detto questo ci lasciò e tornò nel suo studio. Io girai i tacchi e m’incamminai verso camera mia, maledicendo Louis. Mi fiondai sul letto a pensare...domani sarebbe ricominciata la scuola, avrei rivisto tutti i miei amici, ma sopratutto avrei rivisto Harry il mio migliore amico. Noi due ci conosciamo praticamente da sempre, abbiamo condiviso tutto insieme. Molti ci scambiano per fidanzati (tipo mia nonna -.-”), ma non lo siamo; lui va dietro ad una del terzo 3F, una certa Benedetta; tra l’altro molto simpatica, io la conosco solo perchè è amica della mia migliore amica Sara. Bhè è considerata la “figa” della scuola (anzi la più popolare), sarebbe fantastico se si mettessero insieme, farebbero una bella coppietta, inoltre hanno molte cose in comune. Venni interrotta dal suono del mio telefono, mi era appena arrivato un messaggio. Lo aprii...era proprio Harry: “Ehi amica!!! Pronta per ricominciare??? Domani ti passo a prendere alle 7.45, fatti trovare pronta così andiamo insieme. Sogni d’oro cucciola e a domani. Xx” Avevo letto quel messaggio con un bel sorriso stampato in faccia. Io ed Harry era da tanto che non ci sentivamo. Entrambi eravamo subito partiti per le vacanze: lui a Londra ed io a Los Angeles, due posti lontanissimi; quindi avevamo la possibilità di sentirci solo poche volte. Risposi al suo messaggio: “Ok! Notte cucciolo *^*, a domani. Xx” Misi la sveglia alle sette in punto, lasciai il mio BlackBerry sul comodino e mi addormentai. Non riuscivo a dormire tranquillamente, mi svegliate ripetute volte. Mi alzai dal letto e senza mettermi le ciabatte ai piedi, uscii dalla mia camera, arrivai davanti a quella di Louis. Aprii lentamente la porta e mi sdraiai vicino a lui; che si svegliò. -Oddio scusa, non volevo svegliarti!!!- dico a bassa voce, per non svegliare anche i miei genitori. -Non è niente, ma perchè sei sveglia??? Domani c’è scuola!!!- mi dice con la voce impastata dal sonno. Accarezzandomi i capelli. -Non riesco a dormire, sono agitata per domani. Rivedrò tutti i miei amici!- dico infilandomi bene sotto le coperte. -Dai vieni qui!- mi disse aprendo le sue braccia, mi avvicinai a lui e poggiai la testa sul suo petto. Lui mi strinse forte a sè ed anch’io feci lo stesso. -Grazie...- gli dissi respirando il suo profumo. Louis era terribilmente dolce in questi casi. -Ti voglio bene sorellina!- mi disse stringendomi ancora di più e dandomi un bacio sulla fronte. Adoravo il lato tenero di mio fratello, mi piaceva quando mi dava i baci sulla fronte o mi stringeva forte a sè. -Anch’io te ne voglio.- detto questo ci addormentammo insieme sotto le coperte, tutti e due accovacciati l’un l’altro. Questa è la nostra Matilde: https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/1016063_189801877848366_619989396_n.jpg Questo invece è il nostro Louis: http://images6.fanpop.com/image/photos/33300000/Louis-Tomlinson-Japan-2013-one-direction-33337612-1008-1600.jpg Questa è Virginia: https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn2/394812_314435381995641_242031693_n.jpg Questo è il padre di Louis e Matilde: http://files.myopera.com/celebfan/albums/387825/004SWD_Richard_Gere_051.jpg Questa invece è la madre: http://s1.ibtimes.com/sites/www.ibtimes.com/files/styles/picture_this/public/2011/11/19/192858-meg-ryan.jpg Questa é Benedetta: https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-frc3/998248_431500196948109_1331085481_n.jpg CIAO BELLA GENTE!!!!! ECCO IL SECONDO CAPITOLO! MI DISPIACE DI NON AVER AGGIORNATO LA STORIA MA IN QUESTE SETTIMANE STO NEI CASINI. QUESTO CAPITOLO è UN Pò NOIOSO, ME NE RENDO CONTO; MA NON PREOCCUPATEVI, I PROSSIMI CAPITOLI SARANNO MEGLIO :D MI RACCOMANDO FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE DELLA STORIA E SE I PERSONAGGI VE LI SIETE IMMAGINATI COSì COME NELLE FOTO. RECENSITE!!!! ALLA PROSSIMA <3 Matilde

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