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di SunliteGirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day 1. Fireflies in the dark ***
Capitolo 2: *** Day 2. Fratelli ***
Capitolo 3: *** Day 3. Car crash ***
Capitolo 4: *** Day 4. Labbra avvelenate ***
Capitolo 5: *** Day 5. Goodbye, my friend ***
Capitolo 6: *** Day 6. Memorie di un sorriso ***
Capitolo 7: *** Day 7. Gelosia ***
Capitolo 8: *** Day 8. Two-way ***
Capitolo 9: *** Day 9. I'll bring a lily on your grave ***
Capitolo 10: *** Day 10. Strane predizioni ***
Capitolo 11: *** Day 11. Love changes you ***
Capitolo 12: *** Day 12. Possession ***
Capitolo 13: *** Day 13. L'ingrediente mancante ***
Capitolo 14: *** Day 14. Chains ***
Capitolo 15: *** Day 15. Competizione ***
Capitolo 16: *** Day 16. Masked ball ***
Capitolo 17: *** Day 17. Potrei avere un gelato? ***
Capitolo 18: *** Day 18. Warmer ***
Capitolo 19: *** Day 19. Insensibile ***



Capitolo 1
*** Day 1. Fireflies in the dark ***


About us-1

About us

 

 

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Note: Ho deciso di pubblicare questa raccolta di flash fic per la challenge “tre prompt al giorno, tolgono il medico di torno” di Sara.1994 (usuk_fan qui su Efp). In realtà si tratta per lo più di un esperimento in cui ho deciso di cimentarmi :D Ho steso una lista di tutte le coppie che mi venivano in mente, creati tanti bigliettini e poi pescato a sorte, il che vuol dire che ogni capitolo di questa raccolta sarà dedicato a personaggi e coppie sempre diversi. Ovviamente le coppie non sono da intendersi solo come di innamorati, ma anche come coppie di amici, nemici, fratelli ecc. Spero che piacerà a qualcuno e che mi lascerete un vostro parere, dato che si tratta del mio debutto nella sezione Hetalia *^*

La raccolta sarà inaugurata da una PruIta, coppia che personalmente adoro (anche se non è fra i miei Otp, quelli ahimè dovranno aspettare a lungo). Ho deciso per una cosa estremamente fluffosa, dato che ci sarà tempo per l’angst in altre occasioni xD Beh, buona lettura (?) =)

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Autore: SunliteGirl

Fandom: Hetalia Axis Powers

Personaggi: Prussia (Gilbert Beilschmidt), Italia Veneziano (Feliciano Vargas)

Coppia: Prussia x Italia

Rating: Giallo

Avvertenze:-

Prompt: Fuochi d’artificio

 

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Fireflies in the dark

 

Gilbert non può che sorridere dolcemente nell’osservare il suo Feliciano. È così bello con le guance rosse e le labbra schiuse in un’espressione entusiasta ed eccitata, mentre saltella sul posto quasi non potesse più contenere tutta quell’emozione. Sì, è proprio meraviglioso. Forse quanto lui.

È con aria compiaciuta che gli si avvicina ancora di più, fino a che non rimangono pochi centimetri a separarli. In realtà spera che, nel momento più opportuno, in questo modo sarà più facile stringerlo a sé ed inspirare il suo profumo, così irresistibile; magari riuscirebbe anche a passare le dita fra i suoi capelli rossicci, appoggiare le labbra prima sulla sua guancia, poi sulla sua bocca. Da quanto tempo aspetta questo momento. È bastato osservarlo da lontano, vederlo entrare in quel locale, un sabato sera, per perdere la testa.

Basterà prendere un po’ di coraggio, allungare il braccio fino a circondargli la vita, e poi osservare le sue reazioni. Se ha accettato il suo invito, infondo, non deve poi dispiacergli la sua compagnia. Non gli possono essere sfuggiti quegli sguardi, quei sorrisi e quei complimenti, con cui da circa due mesi cerca in tutti i modi di avvicinarlo.

Improvvisamente tutto si fa più silenzioso nella notte e il chiacchiericcio, che fino a poco prima li aveva circondati, si spegne lentamente. Quando la prima scintilla attraversa il cielo scuro, Feliciano trattiene il respiro, e Gilbert con lui. Il primo fuoco d’artificio esplode, illuminando ogni cosa sopra di loro. Le scintille colorate sembrano quasi milioni di lucciole, che si riflettono perfettamente negli occhi castani dell’italiano, spalancati per la meraviglia. Gilbert non riesce a staccargli gli occhi di dosso, il cuore stretto in una morsa. Feliciano sembra quasi un bambino, mentre spalanca la bocca e arrossisce, di fronte agli effetti pirotecnici che si liberano in aria, sopra di loro. È quell’innocenza ad attrarlo? O quella dolcezza con cui i suoi occhi lo guardano, quasi fosse la cosa più speciale e bella di questo mondo?

Feliciano si accorge del suo sguardo insistente e si volta nella sua direzione, interrogativo. Poi, all’improvviso, le sue labbra si aprono in un sorriso, talmente bello da togliergli il fiato. Gli occhi di Gilbert si spalancano e il cuore, che prima batteva a ritmo impazzito, improvvisamente si calma, quasi tutto attorno a loro si fosse fermato. Feliciano è il più straordinario spettacolo pirotecnico del mondo. Lo capisce nel momento in cui si aggrappa al suo braccio e lo stringe forte a sé, la testa appoggiata sulla sua spalla.

I fuochi d’artificio continuano a illuminare il cielo come lucciole nella notte, ma Gilbert non ci fa caso. La lucciola più bella, quella che non vorrà mai vedere andare via, è proprio lì al suo fianco.

 

 

{450 parole}

 

 

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Capitolo 2
*** Day 2. Fratelli ***


About us

About us

 

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Note: Secondo giorno, seconda flash fic, come promesso ;) Questa volta parlerò del rapporto fra Prussia e Germania, evitando però il Germancest (che non amo -.-“) e soffermandomi invece sul loro rapporto fraterno. Avendo una sorellina, posso immaginare quali possono essere le preoccupazioni di un fratello maggiore, anche se il ragazzo in questione è quel pazzo di Gilbert (xD). Adoro sia Ludwig (<3), che Gilbert, perciò è stato un piacere scrivere su di loro (spero solo di non aver fatto un casino con le caratterizzazioni >.>).
Prima di lasciarvi leggere la flash, però, voglio ringraziare usuk_fan per averla messa nei preferiti e Hadi per averla inserita nelle seguite *^* Grazie in anticipo anche a chi si fermerà a leggere e a chi recensirà (*occhidagattoconglistivali*).  A domani, con una Prussia x Ungheria ;)

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Autore: SunliteGirl

Fandom: Hetalia Axis Powers

Personaggi: Prussia (Gilbert Beilschmidt), Germania (Ludwig Beilschmidt)

Coppia: -

Rating: Verde

Avvertenze:-

Prompt: Biglietto

 

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 Fratelli

 

La porta sbatte forte dietro di lui, non appena varca la soglia della stanza. Furioso, percorre a grandi falcate lo spazio che lo separa dal suo letto e poi ci si getta sopra, a peso morto. Per soffocare la rabbia, abbraccia il cuscino ed immagina che ci sia Gilbert, al suo posto. In qualche modo, immaginare di strozzare suo fratello lo aiuta sempre a calmarsi, in giornate come queste. Come previsto, infatti, dopo alcuni minuti la rabbia svanisce e riesce a riprendere il controllo delle sue emozioni, prendendo un respiro profondo. Se c’è qualcosa che Ludwig odia, oltre agli scocciatori come suo fratello, è proprio perdere il controllo, mostrare la propria debolezza. Con gli occhi semichiusi, osserva con aria distratta il letto di Gilbert, proprio accanto al suo; non capisce perché suo fratello debba sempre  avere da ridire su ogni cosa lui faccia, cercare in continuazione di imporgli il suo modo di vedere le cose. Ludwig ama le regole e le leggi, lo fanno sentire al sicuro e protetto, ma a volte lo fa soffrire il fatto di non avere la completa fiducia e stima di suo fratello, per quanto gli costi ammetterlo. Davvero ha così poca considerazione di lui e delle sue capacità?

Ad un tratto, gli occhi azzurri si posano su un oggetto strano, sotto al letto di Gilbert; sembrerebbe una scatola. Rimane per un attimo immobile, indeciso sul da farsi. Non vorrebbe fare la figura del ficcanaso, ma la curiosità si fa sempre più grande e, alla fine, si ritrova costretto a scendere dal letto. Silenziosamente si inginocchia a terra e allunga il braccio sotto al letto, fino ad afferrare la scatola con la mano. Dopo un attimo di indecisione, prende un profondo respiro e solleva il coperchio.
Non appena, però, ne scorge il contenuto, rimane per un attimo basito. Si tratta di una serie di buste da lettera, in fila ordinata e dai colori diversi. Curioso ne sfila una dal mucchio, a caso, e trattiene il respiro nel leggere ciò che c’è scritto su di essa. Per il fratellone, da Lud. Improvvisamente, ricorda. Ogni anno, ogni volta che arrivava il compleanno di Gilbert, Ludwig era solito creare un bigliettino d’auguri, con cartoncini e pastelli colorati. Pensava che suo fratello li avesse gettati da qualche parte, che se ne fosse dimenticato; infondo sono passati anni, da quando era ancora un bambino di appena quattro anni, senza genitori e con Gilbert come unico punto di riferimento. Invece, per tutto questo tempo lui li ha conservati, dentro ad una scatola. È in questo momento che si rende conto di aver sbagliato tutto. Forse non è vero che suo fratello non ha nessuna considerazione di lui, che non gli vuole bene. Ludwig sospira, poi rimette la scatola al suo posto e si alza, passandosi una mano fra i capelli biondi. Ora raggiungerà Gilbert e gli chiederà scusa, poi ascolterà ciò che ha da dirgli. Per quanto scocciante, è pur sempre suo fratello.

Un sorriso si distende sul suo volto.

 

{500 parole}

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Capitolo 3
*** Day 3. Car crash ***


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About us

 

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Note: Ed eccoci alla terza flash fic ;) Come annunciato ieri, oggi tratterò la coppia Prussia x Ungheria, che sinceramente trovo di una pucciosità assurda (ma c’è qualcosa che io non trovi di una pucciosità assurda? >.>). Devo dire che diventa sempre più difficile rispettare come limite massimo le 500 parole, soprattutto perché avrei talmente tanto da scrivere… Ma anche questo è un esercizio che mi tornerà utile u.u
Prima di lasciarvi alla lettura di questo capitolo, volevo ringraziare per aver inserito questa raccolta nelle seguite Yuki_987 e franciPREUSSENhetalia (che ha anche commentato i precedenti capitoli). Grazie *^* Spero che presto anche qualcun altro vorrà darmi un suo parere, positivo o negativo che sia ;)

A domani, con una Spagna x Inghilterra (per cui dovrò scervellarmi xD)

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Autore: SunliteGirl

Fandom: Hetalia Axis Powers

Personaggi: Prussia (Gilbert Beilschmidt), Ungheria (Elizabeta Hédervàry)

Coppia: Prussia x Ungheria

Rating: Giallo

Avvertenze: linguaggio volgare, "violenza" (Gilbert sa quanto fanno male i calci di Elizabeta ù.ù)

Prompt: incidente

 

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Car crash 

Elizabeta caccia un urlo, nel sentire una botta provenire dalla parte anteriore della sua nuovissima e splendente automobile. Subito preme con il piede sul freno e sbarra gli occhi, nel sentire la macchina fermarsi. Le ci vogliono alcuni secondi per realizzare ciò che è accaduto, un solo istante per sentire una feroce rabbia crescere dentro di sé, tutta focalizzata verso quell’idiota che ha osato andarle addosso. In un attimo, è già scesa dall’auto e si sta già dirigendo a passo di marcia verso il conducente della volvo che ha massacrato la sua bambina. Senza guardare quale sia l’effettivo danno provocato, si avvicina al finestrino oscurato, le mani sui fianchi ed uno sguardo in grado di incenerire qualsiasi essere umano. Aspetta impazientemente alcuni secondi, prima che il tizio si decida ad abbassare quel vetro che li divide. La neopatentata di certo si aspettava di trovare un vecchietto con problemi di vista, oppure una signora di mezz’età troppo impegnata a scrivere un messaggio al cellulare per stare attenta alla guida. Di certo non si aspettava di trovare il viso di un ragazzo, dai capelli tanto chiari da sembrare bianchi e uno sguardo di scherno, eppure… affascinante. Improvvisamente sente le guance avvampare e un nuovo attacco d’ira colpirla. «Ehi, ciao… Senti, mi disp-». «Mai sei stupido o solo deficiente? Quell’auto l’ho comprata solo un mese fa, e guarda come me l’hai ridotta!» sbotta, interrompendolo. Lui la guarda per un attimo basito, poi le sue labbra si aprono in un sorriso divertito, che la fa innervosire ancora di più. Lui apre la portiera dell’auto e ignorandola completamente si avvicina all’auto di lei, osservando il danno causato. Elizabeta lo osserva per qualche secondo, mentre con fare pensieroso esamina accuratamente ogni angolo della vettura. Alla fine, si volta verso di lei ed Elizabeta sussulta, nel sentire di nuovo quello sguardo su di sé. «Ho combinato un casino, devo ammetterlo. Ma non preoccuparti, la mia assicurazione pagherà tutto» dice, con una voce roca che la colpisce, facendole provare uno strano brivido lungo la schiena. Elizabeta annuisce semplicemente, mentre lo vede avvicinarsi a lei e porgerle la mano, che si rifiuta di stringere. Fa solo in tempo a vedere una strana espressione sul volto di lui, prima di sentirlo parlare di nuovo. «Io sono Gilbert… Senti, per ripagarti, che ne diresti di venire con me a bere qualcosa? In questo modo potremmo accordarci per tutto e- Ahi, ma sei pazza?!». Elizabeta lo interrompe di nuovo, tirandogli un calcio nel polpaccio. «Questo è per la mia bambina». Poi stringe la sua mano, senza avere il coraggio di guardarlo in quegli occhi rossi, così pericolosi. «Ma potrei accettare il tuo invito. Il mio nome è Elizabeta».

Si chiamava Gilbert Beilchmidt, e quella non fu l’ultima volta che lo vide, ne che uscì con lui. Diceva a sé stessa di odiarlo, ma poi, una sera, fu stranamente felice quando lui le disse di amarla.  
Tutto per colpa di uno stupido incidente. Fu così che Elizabeta incontrò colui che divenne il più meraviglioso dei suoi problemi.

 

 

{506 parole- ebbene, ho sgarrato >.>}

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Capitolo 4
*** Day 4. Labbra avvelenate ***


Abouyt us 2

About us

 

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Note: Quarto giorno, quarta flash fic =) Questa volta si tratta di una Spagna x Inghilterra, a cui sinceramente non avevo mai pensato, ma verso cui provo una certa curiosità… Dopo tutti questi capitoli all’insegna del fluff, proprio per questi due ho pensato ad una cosa più “strong”. Inoltre, questa volta non si tratterà di una AU, ma i protagonisti saranno le Nazioni stesse (l’ambientazione è alla fine del ‘500, nel periodo delle guerre anglo-spagnole ;) ). Non so con che coraggio pubblico questa cosa, ma prima o poi avrei dovuto trattare anche questo genere xD 

Prima di lasciarvi alla flash fic –e di andare a seppellirmi nel buco della vergogna-, volevo ringraziare Scorpio No Kardia per avere inserito la raccolta nelle seguite, usuk_fan per aver recensito lo scorso capitolo e tutti coloro che hanno semplicemente letto ;) Sarei davvero felice se qualcuno mi lasciasse un suo parere su questa flash e/o le precedenti ^^ *fa gli occhi-dolci-e-imploranti*

 A domani, con una Francia x Inghilterra (oddio, mi ci vorrà una buona volontà xD)

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Autore: SunliteGirl

Fandom: Hetalia Axis Powers

Personaggi: Spagna (Antonio Fernandez Carriedo), Inghilterra (Arthur Kirkland)

Coppia: Spagna x Inghilterra

Rating: Arancione

Avvertenze: -

Prompt: veleno

 

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Labbra avvelenate

 

Inghilterra era il suo peggior nemico. Per secoli si erano battuti, per anni si erano fronteggiati su quel mare che naturalmente li separava, e che entrambi agognavano di possedere. Eppure in quel momento si sentiva tremendamente perso, debole, mentre percepiva quella labbra su di lui. E a confonderlo ancora di più era quel bacio che non aveva nulla di dolce, o romantico. Rude, salato come il mare, e impregnato di veleno. È con forza e violenza che si sentì spingere contro quel muro, intrappolato dal corpo del suo nemico, che si spingeva prepotentemente su di lui. Forse avrebbe dovuto cercare di scappare, o per lo meno di ribellarsi, ma qualcosa lo spingeva ad affondare le dita fra quei capelli biondi, ad aprire le labbra per fare entrare la sua lingua. È con difficoltà che aprì gli occhi scuri, incontrando subito quelli verdi di Inghilterra. Le mani del pirata, del suo nemico, vagarono lungo il suo corpo, mentre quegli occhi di serpente continuavano a fissarlo, senza mai abbassarsi. Spagna cercò di trattenere un gemito quando quella mano forte si fermò proprio e Inghilterra gli morse il labbro inferiore, fino a far sgorgare delle piccole gocce di sangue. Mentre quel liquido rosso si mescolava al gusto amaro della bocca di lui, Spagna sentì indistintamente il sapore della morte. Inghilterra era il suo nemico, era come un serpente tentatore che attendeva il momento giusto per ucciderlo con il suo veleno. Eppure, trovava tutto ciò terribilmente eccitante.

 

{244 parole}

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Capitolo 5
*** Day 5. Goodbye, my friend ***


About us 3

About us

 

 

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Note: Quinto giorno, quinta flash fic (oddio, la mia efficienza comincia a spaventarmi O.o)
Ho voluto provare a scrivere di questa coppia, verso cui provo un’avversione (?) che non mi so proprio spiegare xD In realtà, apprezzo la coppia quando si parla di amicizia, ma non dal punto di vista romantico. All'inizio avrei voluto scrivere proprio su questa, ma alla fine, per non deludere nessuno, né coloro a cui piace la coppia né coloro a cui non piace , ho optato per un escamotage che vedrete solo leggendo (ebbene, mi sono scervellata tutto il giorno per trovare una soluzione, spero di esserci riuscita ^^).

Ancora una volta, l’angolo dei ringraziamenti: grazie a Fay_Fay per aver inserito la raccolta nelle ricordate, grazie  a UsUk_fan e a franciPREUSSENhetalia per aver recensito lo scorso capitolo e a tutti coloro che hanno letto silenziosamente, ho notato che le visualizzazioni crescono sempre di più e ciò mi fa davvero tanto piacere ^^ Spero qualcuno vorrà farmi sapere cosa ne pensa (e che UsUk_fan non mi odi, ora xD)

A domani, con una ChibitaliaxSacro Romano Impero (finalmente il mio Otp n° 1 –insieme a GerIta xD- <3)

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Autore: SunliteGirl

Fandom: Hetalia Axis Powers

Personaggi: Inghilterra (Arthur Kirkland), Francia (Francis Bonnefoy)

Coppia: FranciaxInghilterra (One-sided, accenni UsUk)

Rating: Giallo

Avvertenze:-

Prompt: stazione

 

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Goodbye, my friend

 

Non ricorda di preciso l’ultima volta in cui si è recato in una stazione. Gli sembra avesse avuto all’incirca cinque anni e che non gli fosse piaciuto per niente quel posto troppo affollato, e dall’igiene discutibile. Fosse stato per lui non ci sarebbe tornato, ma non avrebbe mai potuto dire di no a quell’irritante inglese, soprattutto se glielo chiedeva con quell’espressione e quegli occhi verdi. Così aveva acconsentito, per pentirsene un secondo dopo, ad accompagnare il suo Arthur a prendere quel maledetto treno, che l’avrebbe portato lontano da lui. E sa benissimo che questa volta non tornerà più. L’ha visto in quell’espressione stranamente felice e assorta che ultimamente è sempre presente sul suo volto, nelle lunghe chiamate che a volte lo tengono incollato al telefono fino a notte fonda, e nel modo in cui il suo timbro di voce cambia, non appena pronuncia quel nome. Alfred. Questo è il suo nome. Forse ha sbagliato ad illudersi, a convincersi che le cose sarebbero cambiate, fra Arthur e lui. Erano sempre stati amici, gli aveva sempre voluto bene come ad un fratello, fin quando le cose non erano cambiate. Ancora non sa se sia successo quando si rese conto di quanto fosse bello il suo amico inglese, con quei capelli biondi sempre arruffati e quei profondi occhi verdi. O forse fu quando, una notte, dopo aver bevuto un bicchiere di troppo, l’aveva baciato, sentendo su di sé quelle labbra che sapevano un po’ di rum, un po’ di the? Forse, è stato allora che ha cominciato ad illudersi che Arthur un giorno avrebbe provato i suoi stessi sentimenti. Poi, un giorno, l’inglese gli aveva parlato di questo Alfred, uno stupido americain conosciuto all’università. Lo capì dal suo sguardo, che si era innamorato irrimediabilmente. “Mi trasferisco a New York, da Alfred”.

«Francis, grazie per avermi accompagnato». La voce di lui lo distoglie dai suoi pensieri, facendolo tornare alla triste realtà. «Ne t’inquiète pas, pensi che ti avrei lasciato andare via senza salutarti?» dice, mostrando un debole sorriso. Arthur gli tende la mano, guardandolo con un sorriso triste. «È stato un piacere conoscerti… Spero ci rivedremo presto». Francis stringe la mano dell’inglese nella sua, sentendo un brivido sulla pelle. «Lo spero anch’io». L’espressione di Arthur muta in una più infastidita, prima di esclamare «Stupid Frog, smettila di guardarmi con quella faccia triste, non mi sembri più in te!». Forse è proprio così. Francis vede l’inglese dargli le spalle e trascinarsi dietro la sua valigia pesante, per poi salire sul treno. L’ultima chiamata, l’ultimo annuncio prima della partenza. Francis vorrebbe dire qualcosa, prima che quelle porte si chiudano, prima che lui se ne vada per sempre, ma è Arthur a voltarsi verso di lui, un’ultima volta. «Goodbye, my friend».

Francis giurerebbe di aver visto quegli occhi verdi bagnarsi di lacrime, prima che scomparisse dalla sua vista.   

 

{470 parole}

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Capitolo 6
*** Day 6. Memorie di un sorriso ***


About us 4

About us

 

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Note: Eccoci al sesto giorno (finalmente :D). Ebbene, finalmente è arrivato il momento di parlare della mia amatissima coppia Sacro Romano Impero x Chibitalia, che trovo di una dolcezza infinita, tanto da causare delle carie per il troppo zucchero (ma li amo anche per questo <3). Io adoro Sacro Romano Impero fino al midollo, perciò spero davvero di essere riuscita a descriverlo al meglio e di aver fatto piacere a franciPREUSSENhetalia questa coppia che io amo tanto, almeno un po’ ;) Dato che di fic strappa-lacrime o non con protagonisti questi due nel mondo hetaliano ce ne sono a bizzeffe (e sono tutte meravigliose, comunque <3), ho optato per una AU (non che cambi molto, ma spero in un tocco di originalità xD) e poiché non si conosce per certo il nome “umano” di Sacro Romano Impero (nonostante io sia profondamente convinta che sia Ludwig ù.ù), ebbene, non avrà nome nemmeno in questa flash =) Ero indecisa se rendere chiara la natura sessuale –maschile- di Chibitalia oppure no, ma dato che si tratta del punto di vista di SRI ho deciso di mantenere le sue idee a riguardo >.>
Buona lettura, e grazie in anticipo a tutti quelli che leggeranno/recensiranno ^^

 
Ho deciso di non postare la domenica, perciò domani non ci sarà nessun aggiornamento… Spero comunque potrete aspettare fino a lunedì ;)

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Autore: SunliteGirl

Fandom: Hetalia Axis Powers

Personaggi: Sacro Romano Impero, Chibitalia (Feliciano Vargas)

Coppia: Sacro Romano Impero x Chibitalia

Rating: Verde

Avvertenze: -

Prompt: forno

 

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Memorie di un sorriso

 

 

L’Italia era uno strano Paese, o almeno così appariva agli occhi di quel bambino dai grandi occhi azzurri. Pensava non si sarebbe mai abituato a quella città così rumorosa, o a quel clima così torrido, rispetto al luogo da cui proveniva. Soprattutto quella gente così affabile, sorridente e troppo confidenziale gli causava un certo sospetto, che lo spingeva spesso a chiudersi in un rigoroso silenzio e a mostrare un’espressione imbronciata. C’era un’unica eccezione, un unico luogo in cui amava andare. Spesso, mano nella mano, accompagnava sua madre nel forno del paese in cui si erano trasferiti ormai da un anno. Era un posto caldo, accogliente, pieno di quei profumi di pane appena sfornato o dei dolci esibiti in una piccola vetrina. Il bambino amava alzarsi in punta di piedi e appoggiarsi al vetro del bancone, per osservare i pasticcini alla crema, le torte al cioccolato di tutti i tipi, oppure quelle pagnotte farcite con pancetta o peperoni. Però, c’era una cosa che amava più di tutto ciò. E non era qualcosa che si potesse mangiare, o comprare. Quel qualcosa aveva il sorriso più luminoso e bello del mondo, dei capelli dalle sfumature rossicce tanto lisci da sembrare quasi fili di seta e un paio di grandi occhi nocciola, tanto innocenti quanto vivaci. Il bambino non conosceva il suo nome, né quanti anni avesse, o quali fossero i suoi giochi preferiti. La verità è che non aveva mai avuto il coraggio di parlarci, di rivolgerle la più misera domanda. Si limitava ad arrossire, non appena scorgeva il profilo di quel viso, o non appena sentiva quella risata cristallina, in grado di illuminargli l’intera giornata. Osservava da lontano quella bambina aiutare suo padre a portare del pane, o sua madre a sistemare i dolci in vetrina, sempre con allegria, vivacità. Poi lei si voltava a guardarlo e arrossiva leggermente, prima di rivolgergli uno dei suoi sorrisi. E allora il bambino spalancava gli occhi azzurri e, dopo un attimo di smarrimento, rispondeva a quel sorriso.

I sorrisi che rivolgeva a lui, quelli erano sempre i più belli.

 

{344 parole}

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Capitolo 7
*** Day 7. Gelosia ***


about us gelosia

About us

 
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Note: Eccoci a lunedì, con un nuovo aggiornamento di questa raccolta ;) man mano che passano i giorni mi affeziono sempre di più ad "About us" e devo dire che mi piace tantissimo scrivere sempre nuovi capitoli con diversi prompt e coppie ^^ Questa volta i protagonisti saranno i due fratelli Vargas e il loro (a mio parere bellissimo) legame fraterno, mettendo il luce la gelosia estrema che Lovino prova nei confronti del fratello minore, specialmente quando si tratta del caro Ludwig xD Spero vi piacerà ;)

Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno recensito o letto silenziosamente, spero continuerete a seguire questa raccolta (che sarà mooolto lunga xD).

A domani, con una AmericaxGiappone, i due bff (?) per eccellenza xD
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Nome autore: SunliteGirl
Fandom: Axis Powers Hetalia
Pairing: Giallo
Personaggi: Italia Veneziano (Feliciano Vargas), Italia Romano (Lovino Vargas), Germania (Ludwig Beilschmidt )
Coppia: - (accenni GerIta)
Avvertimenti: -
Prompt: salsa
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Gelosia 


Lovino si concentra sul rosso di quella salsa che, con dedizione, sta mescolando da ormai dieci minuti. In realtà sta cercando di ignorare le voci alle sue spalle con tutte le sue forze, sperando di annegare la rabbia nei vapori che fuoriescono dalla pentola. Un'altra risata di suo fratello, a cui si aggiunge il tono indispettito di quel crucco bastardo. Con enfasi afferra il vasetto di peperoncino appoggiato sul ripiano affianco al fornello e comincia a spruzzarne nella salsa, senza smettere di mescolare. Sa che quell'idiota di un tedesco odia i cibi piccanti, ed è con un ghigno sadico che annusa il profumo di quella spezia piccante mischiato al pomodoro del sugo. Odia quel tedesco con tutte le sue forze. Odia il fatto che Feliciano gli ronzi sempre attorno, odia il fatto che parli sempre e soltanto di lui dalla mattina alla sera e soprattutto non sopporta che quel tedesco voglia prendere il suo posto. La verità è che ha paura che sia sbagliato per suo fratello; sono così diversi, sia dal punto di vista caratteriale che culturale. Finirà per fargli del male, ne è certo. Si volta qualche secondo, il tempo di vedere il suo innocente fratellino seduto vicino a quel dannato tedesco, che è arrossito talmente tanto da assomigliare ad un pomodoro troppo maturo. La mano di Feliciano stringe quella di lui, appoggiata sopra il tavolo. Lovino osserva la sua espressione felice per qualche secondo e con sguardo attento si accorge del modo in cui Ludwig guarda Feliciano di rimando. Gli ricorda un po' lo sguardo che Antonio gli rivolge ogni volta che lo vede: ha la stessa intensità, lo stesso... Amore. Ritorna a concentrarsi sulla salsa, che ora mescola con un po' meno enfasi. Se suo fratello è felice con quel crucco, non sarà di certo lui ad impedirglielo. Ma di certo non si torrà la soddisfazione di vedere l'espressione di Ludwig nel momento in cui assaggerà il suo piatto piccante.

Oh, sarà davvero divertente.

{361 parole}

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Capitolo 8
*** Day 8. Two-way ***


ab

About us



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NoteEbbene, siamo giunti all'ottava flash della raccolta :D (portate pazienza, mancano "solo" undici giorni alla fine xD)
Mi sono dannata per scrivere questa fic. Non perchè la coppia non piaccia o perchè abbia qualcosa contro i personaggi, ma... Non avevo idee, cosa assolutamente orribile per me ;_; Alla fine mi è venuto questo lampo di genio, ma penso che l'idea nella mia mente fosse decisamente migliore di ciò che effettivamente è uscito xD Siate clementi con me, l'estate è arrivata con il caldo, e questo mi da alla testa :D 

Nell'angolino dei ringraziamenti, oltre a tutti coloro che recensiscono/leggono/seguono questa raccolta, ci tenevo a ringraziare FuyuShounen, che mi sta aiutando parecchio. Infatti, dal momento che il mio pc proprio domenica sera ha raggiunto il cimitero dei computer (mi mancherai), Fuyu sta pubblicando questi capitoli dal suo pc e mi sento in dovere di ringraziarlo (prima o poi ti faranno santo :D).

A domani, con una FranciaxJeanne d'Arc (<3)



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Autore: SunliteGirl
Fandom: Axis Powers Hetalia
Rating: Verde
Personaggi: America (Alfred F. Jones), Giappone (Kiku Honda)
Coppia: -
Avvertimenti: -
Prompt: 
nave

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Two-way



Alfred lo guardava con estremo imbarazzo, incapace di dire una sola parola. Non appena Kiku lo aveva chiamato facendogli quella proposta, era subito corso da lui, super eccitato. In realtà aspettava da tempo un'occasione simile. Le due Nazioni erano amiche ormai da tempo, ma ad Alfred non bastava più giocare ai videogiochi o guardare film horror con Kiku. Lui voleva di più. E sapeva che anche quel timido e silenzioso ragazzo lo desiderava quanto lui. 
Era chiedere troppo, forse, dalla loro amicizia? Era strano desiderare di compiere un passo avanti, verso il progresso di quel loro rapporto? E poi, quella chiamata segretamente tanto attesa, era giunta, portando con sé una cocente delusione. Di certo si era aspettato qualcosa di più grande di...quello. È così piccolo. Non avrebbe dovuto chiamare Inghilterra, dicendogli che sarebbe crepato di invidia e gelosia. Gli avrebbe riso dietro per giorni, ora, una volta l'avesse saputo.
«A-America-san, c'è qualcosa che non va?». Alfred sembra riprendersi solo in quel momento e sbatte gli occhi energicamente, prima di ritornare a concentrarsi su quel minuscolo modellino. «No, ma... Insomma, Japan, quando mi avevi detto di aver costruito una nave da guerra pensavo in qualcosa di più grande, e micidiale, e da Eroe...Come potrei mostrare tutta la mia potenza ad Inghilterra con questo?».
Giappone lo guarda con aria desolata, prima di dire «Mi dispiace, America-san».
I due rimangono per alcuni minuti immobili, chinati su quel tavolo ricoperto di fogli di progetti su progetti, uno con l'aria abbattuta, l'altro estremamente imbarazzato. 
Una nave da guerra in miniatura. Però, Alfred dovette ammetterlo, Kiku era davvero bravo con i modellini.



{264 parole}

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Capitolo 9
*** Day 9. I'll bring a lily on your grave ***


sberbhtr

About us




//
Note: Oddio, è così deprimente ;_; Solitamente sguazzo nel dolore e nella disperazione, ma questa storia è troppo triste persino per me...
Dicevamo? :D Nono giorno, nona flash. Come preannunciato, oggi scriverò della coppia FranciaxJeanne d'Arc, che adoro, nonostante non sia fra i miei Otp. Ho cercato di non cadere in un cliché, ma è abbastanza difficile con questa coppia, dato che tutti sappiamo come va a finire la storia (cattivo Arthur ù.ù...ma ti adoro lo stesso :D) 

Ringrazio ancora una volta tutti coloro che leggono/recensiscono questa raccolta, perchè mi fa piacere continuare a scriverla, soprattutto per voi ;) Spero mi farete sapere che ne pensate :D

A domani, con una AmericaxInghilterra (yuppieeeee *^*)
//

Autore: SunliteGirl
Fandom: Axis Powers Hetalia
Rating: giallo
Personaggi: Francia (Francis Bonnefoy), Jeanne d'Arc
Coppia: FranciaxJeanne d'Arc
Avvertimenti: tematiche delicate
Prompt
: allarme
_________________



I'll bring a lily on your grave



Francia sapeva che Jeanne aveva donato il suo cuore a Dio e che sempre gli sarebbe stata fedele. Eppure, sapeva anche che una parte di quel cuore era stata donata a lui. E per quanto piccola, o insignificante, a lui bastava. 
Amava osservare Jeanne, i capelli corti e biondi come il grano che si muovevano graziosi, mentre correva fra i fiori di campo. Poi, quando si voltava per guardarlo e gli dedicava quel sorriso raggiante, pensava di non aver visto mai qualcosa di più bello. Si tenevano spesso per mano, in quei rari momenti lontani dalle battaglie, mentre passeggiavano e chiacchieravano felici. Non aveva mai toccato altro di lei, oltre quelle dita lunghe e sottili. Quello che provava per lei era un amore puro, innocente, lontano da ogni istinto o passione più bassa. E in quegli occhi dolci, luminosi, riconosceva i suoi stessi sentimenti.
Una sera, mentre osservavano distesi all'ombra di una quercia il sole tramontare all'orizzonte, riconobbe un segno nefasto in quella tinta rossa di cui si era colorato il cielo. Un allarme, un presagio di fiamme e tenebre, che avrebbero avvolto la punzella di Francia, la sua Jeanne, per portarla via da lui. Forse lei se ne accorse, vedendo riflessa quella stessa immagine negli occhi azzurri di lui, perché strinse forte la sua mano, richiamando la sua attenzione. «Monsieur France», sussurrò con un sorriso, « Sa, il mio fiore preferito è il giglio. È tanto puro e delicato, nobile...». Francia sorrise di rimando, cercando di cacciare indietro le lacrime. Lei sapeva, esattamente come lui, che non ci sarebbe stata felicità per loro. «Anche il mio, Jeanne. Mi ricorda te, sai?». Nulla era più bello della sua Jeanne, così forte e coraggiosa, eppure pur sempre delicata e femminile, anche nella sua splendente armatura.
La ragazza sorrise dolcemente, prima di tornare a guardare il cielo sopra di loro, in cui ormai si intravedevano le prime stelle. 
«Quando sarò morta, vorrei dei gigli sulla mia tomba. Vorrei che fosse lei a portarmeli, Monsieur France».





{ 334 parole }

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Capitolo 10
*** Day 10. Strane predizioni ***


val

About us

 


//
Note: Ed eccoci a Giovedì, e alla decima flash ;D Come promesso (e per la gioia di UsUk_fan xD) oggi scriverò della coppia America x Inghiterra, che shippo fino all'estremo e che fa parte della famosa top 3 degli Otp u.u Adoro questi due personaggi e li adoro pure insieme, perciò è stata una gioia scrivere su di loro *^* Spero solo di non aver fatto casino con le caratterizzazioni, specialmente con Arthur >.> Non so, non sono del tutto convinta di questa flash, ma spero vi piacerà comunque ^^" Non appena vedrete il prompt del giorno, non impallidite e non ricorrete alla scorta di lamette per le vene: ho deciso di lasciare da parte l'angst, almeno per questa coppia, e non aspettatevi dunque morte, lacrime, depressione e simili :D 

Come sempre, grazie a tutte le anime pie che leggono o/e recensiscono questa raccolta, e a
_Lenalee_ per averla inserita fra le seguite ^^ Spero vorrete farmi sapere cosa ne pensate di questo capitolo!

A domani, con una Austria x Ungheria (forse con accenni PruAus e PruUng... Dipende dall'umore di domani xD)
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Nome autore: SunliteGirl 
Fandom: Axis Powers Hetalia
Rating: giallo
Personaggi: America (Alfred F. Jones), Inghilterra (Arthur Kirkland)
Coppia: AmericaxInghilterra
Avvertimenti: -
Prompt
: cancro
____________________



Strane Predizioni



Alfred, quella mattina, si era alzato con il piede giusto. Forse era stato per il sole, che finalmente aveva deciso di uscire facendo alzare un po' le temperature -in Inghilterra persino in estate il tempo sembrava non migliorare-, oppure per il fatto che quella sera avrebbe avuto del tempo libero. Persino l'oroscopo di Radio 1, dalle casse dell'autoradio, sembrava sorridergli.

La giornata si rivelerà ricca di sorprese positive per i nati sotto il segno del Cancro. Finalmente tutte le vostre aspettative lavorative e sentimentali sembreranno realizzarsi. Inoltre, la relazione con un Toro che conoscete da tempo potrebbe assumere una nuova piega...

A volte capita, però, che una giornata partita in modo magnifico si riveli poi deludente. Alle sei di sera, dopo aver trascorso una giornata piena di imprevisti e guai a lavoro, e dopo essere stato abbandonato dalla sua automobile proprio mentre stava tornando a casa, finalmente si ricredette del tutto. Quella era stata la giornata peggiore di tutta la sua vita. E dire che era pure il giorno del suo compleanno. Come se non bastasse, tutti sembravano essersene dimenticati e non aveva ricevuto un solo augurio, o pensierino. Forse era stato questo a farlo stare male. In America aveva tantissimi amici, con cui ogni anno aveva trascorso compleanni fantastici. Eppure in Inghilterra sembrava essere stranamente solo
Una volta davanti all'appartamento sospirò pesantemente, prima di inserire la chiave nella toppa e aprire la porta. Di certo non si aspettava di trovare Arthur Kirkland, l'amico inglese con cui condivideva quell'appartamento da circa due anni, ad aspettarlo con quella che sembrava una torta di compleanno, con tanto di candeline, fra le mani. «Tanti auguri, Jones» disse il ragazzo, che sembrava un po' in imbarazzo. Passarono alcuni minuti, in cui Alfred continuò a fissare sbalordito l'inglese dagli intensi occhi verdi e i capelli biondi arruffati. Non si sarebbe mai aspettato una sorpresa del genere da lui, dal momento che passavano quasi ogni giorno a battibeccare. A dire la verità, Alfred cominciava a sospettare di essergli antipatico, o peggio. Improvvisamente si sentì più felice, nel guardare quei profondi occhi verdi.
«Alfred, ti spiacerebbe entrare e darmi una mano? La torta è pesante». 
«Oh, certo, scusa!». 
In un baleno, Alfred aveva già raggiunto l'inglese e aveva preso la torta dalle sue mani, sostenendola facilmente. Ciò sembrò causare un leggero fastidio in Arthur, ma fu solo un attimo, perché poi gli fece segno di appoggiarla sul tavolo della cucina. Alfred, ancora sorpreso, non riusciva a smettere di fissare l'altro e a provare una certa commozione. Segretamente aveva sperato per giorni in una sorpresa simile, da parte sua. Fermo al buio, solo la debole luce delle candeline ad illuminare leggermente i contorni della stanza, si decise a parlare solo una volta che Arthur gli fu accanto. 
«Arthur, te ne sei ricordato! Vorrei ringraziarti, se non fosse stato per te...».
«Anche se avessi voluto dimenticarmene non avrei potuto, non facevi che ripeterlo in continuazione da settimane!» disse Arthur, incrociando le braccia al petto, «Ora, però, dovresti esprimere un desiderio». Alfred sorrise in modo entusiasta, prima di voltarsi verso le candeline e chiudere gli occhi. Non ci dovette pensare molto, per trovare cosa fosse ciò che più desiderava. Soffiò con forza e le fiammelle si spensero subito, facendo calare la stanza nell'oscurità. Arthur era ancora lì accanto a lui, e non sembrava volersi muovere. Sentiva il suo respiro e quel profumo intenso, che spesso gli provocava una strana sensazione allo stomaco. «Alfred... Cos'hai desiderato?» gli chiese dopo alcuni secondi di silenzio, a voce bassa. Il ragazzo sorrise, prima di allungare un braccio verso il punto da cui era provenuta quella voce. Non appena la sua mano trovò il viso di Arthur, inaspettatamente vicino al suo, Alfred accorciò le distanze e premette le labbra su quelle dell'inglese. Erano stranamente morbide e calde, ma a sconvolgerlo di più fu il sapore della sua bocca, tanto intenso da causargli un piacevole brivido lungo la schiena. Non sa quanto tempo dopo si staccarono, per riprendere fiato. Da quanto tempo aveva desiderato quel bacio? Da giorni, mesi, anni? Aveva ormai perso il conto. Gli sembrava tutto così irreale, e magnifico allo stesso tempo. 
«Arthur, di che segno sei?»
«Ma che razza di domande fai?»
«Su, rispondi!»
«Toro...»
Alfred sorrise, al buio, prima di appoggiare di nuovo le labbra su quelle di Arthur. Beh, almeno una cosa l'oroscopo sembrava averla azzeccata.



{ 725 parole}



*angolo delle spiegazioni post-capitolo*
Alfred compie gli anni il 4 Luglio, perciò è del segno del cancro, mentre Arthur è toro, in quanto la data del suo compleanno è il 23 Aprile (o almeno mi sembra di ricordare xD). 
Radio 1 è una stazione radio inglese, che io adoro ascoltare (dettagli xD).
Le previsioni dell'oroscopo in questione sono state inventate da me, perciò sono ancora meno attendibili di quanto lo sarebbero in realtà xD -anche se vorrei lo fossero...^^"-

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Capitolo 11
*** Day 11. Love changes you ***


ccc

About us

  

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Note: Et voilà, l'undicesima flash :D (si, quella di oggi è una flash. Ieri mi sono scordata di chiedere scusa per aver "leggermente" sgarrato con le parole...ma quando si parla di UsUk non so trattenermi xD)
La coppia di oggi è una AustriaxUngheria, una coppia che a me piace abbastanza, nonostante sia spesso bistrattata dal fandom (^^"). Ho pensato in questa flash di mettere in luce il rapporto fra Ungheria ed Austria e il modo in cui lei sembra cambiare personalità, quando si tratta di lui...sia in positivo, che in negativo

Angolo dei ringraziamenti (ormai è un must xD): grazie a Fuyu, che ancora continua a pubblicare i capitoli di questa raccolta, a tutti coloro che leggono e recensiscono, e a
Dimitrij per aver inserito la raccolta nelle seguite :D

A domani, con una RussiaxBielorussia (per cui tirerò fuori tutto il mio lato sadico :D)
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Autore: SunliteGirl
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Austria (Roderich Edelstein), Ungheria (Elizabeta Hérdeváry)
Coppia: AustriaxUngheria
Rating: verde
Avvertimenti: -
Prompt:
 spada
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Love changes you



Ungheria era sempre stata una donna forte. Non le era mai interessato mostrarsi femminile, o gentile, od educata. I suoi lunghi capelli scuri brillavano quanto i suoi occhi nel furore delle battaglie, il suo abito più bello era la sua armatura e la sua amica più cara la sua spada. Passava intere giornate a lucidarla, a soppesarla fra le mani forti e ad usarla per allenarsi, sempre, incessantemente.
E allora, quand'è che ha cominciato a desiderare di riporla, di non usarla più? Perchè ha sostituito la sua armatura con un femminile abito verde? Forse tutto ciò è avvenuto quando ha cominciato a rendersi conto che gli occhi di Roderich sono di un viola tanto intenso che mai vorrebbe smettere di osservarli. Oppure quando, nel suo fragile corpo di donna, si è resa conto di volerlo proteggere, di voler prendersi cura di lui
Di voler combattere per lui
Di provare gelosia verso di lui
Ha realizzato che potrebbe rimanere ad ascoltare la sua musica per intere giornate, senza mai stancarsi. E che lui, infondo, non è così freddo e insensibile, come a volte vuole mostrarsi. Con lui è diversa. Gentile, educata, femminile, tutto ciò che non era mai stata.
Forse, è stato quando si è resa conto di amare Austria che ha rinchiuso la sua spada in una teca di vetro, lontana dal suo cuore.

Ma certe notti, quando fuori infuria una tempesta, e il sole sembra non voler sorgere mai, sente ancora l'eco di vecchie battaglie. In queste notti, il richiamo della spada diventa terribilmente forte, come quello del sangue.



{ 260 parole }

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Capitolo 12
*** Day 12. Possession ***


vvvv

About us



/
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Note: Salve a tutti :) Oggi aggiorno un po' in ritardo, chiedo scusa >.> Per la dodicesima flash ho scritto una RussiaxBielorussia, e ho deciso di testare un genere di cui non avevo mai parlato, evidenziando la possessività/ossessività (>.>) di Bielorussia nei confronti del fratello. Spero possa piacervi :)

Angolo dei ringraziamenti: Grazie a Bani chan che sta pubblicando per me questo capitolo (farò Santa anche te, insieme a Fuyu *^*), grazie a tutti coloro che recensiscono, che seguono e leggono questa raccolta :D Spero mi lascerete una recensioncina, anche voi che seguite silenziosamente *mostraocchidagattoconglistivali*

A domani, con una GerIta (oh, yeah <3)
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Autore: SunliteGirl
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Bielorussia (Natalia Arlovskaya), Russia (Ivan Braginski)
Coppia: -
Rating: arancione
Avvertimenti: violenza, incest, tematiche delicate
Prompt: ambulanza

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Possession


C'è uno strano silenzio nella stanza. Un silenzio sinistro, innaturale, interrotto di tanto in tanto solo dal respiro affannato della ragazza accucciata in un angolo, contro la parete, e dal rumore che le piccole gocce rosse e dense provocano nel momento in cui, scivolando lungo la lama, cadono sul pavimento. Ad un tratto, gli occhi spalancati della ragazza scorgono una strana luce provenire dall'esterno della casa, attraverso la finestra aperta. Il suono delle sirene le giunge successivamente, come un eco lontano, un rumore ovattato. Sente delle voci all'esterno, nel cortile di casa. Degli uomini urlano, con fare concitato, altri sbattono delle portiere, o gridano ordini. Una parte della sua mente sembra capire che probabilmente tutto ciò non significa nulla di buono, che quegli uomini sono lì per lei e che dovrebbe scappare, prima che tutto finisca per il peggio. Eppure rimane del tutto indifferente e insensibile. I suoi occhi si posano sul corpo di Ivan, proprio lì accanto a lei, e Natalia si rende conto di essere felice. Suo fratello è così bello anche nella morte e con gli abiti coperti di sangue, tanto da sembrare qualcosa di irreale. Natalia sa di averlo fatto per il suo bene, che non aveva altra scelta, mentre stringe il coltello al petto, quasi per proteggerlo. Non avrebbe potuto permettere ad Ivan di lasciarla sola anche quella sera, di andare ancora da lui. Forse era stato quando lei gli aveva detto di amarlo, e lui l'aveva rifiutata, di nuovo, che aveva capito di doverlo fare. Forse è stata egoista, ma sapeva di non avere altra scelta.
Sorride, mentre osserva il volto del fratello, dipinto in un espressione di orrore e paura. È così bello, anche nella morte. E ora sarà solo suo, per sempre. Stringe forte la sua mano ricoperta di sangue, mentre sussurra «Ora non mi lascerai mai più, vero, fratello?».

[311 parole]

 

 

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Capitolo 13
*** Day 13. L'ingrediente mancante ***


ger

About us

  

//
Note: È con enorme piacere che annuncio la flash del giorno, una GerIta *^* Ebbene, questo è il mio Otp assoluto e attendevo arrivasse il suo momento da taaaanto tempo *^* Ok, ora mi do una calmata xD 
Spero che l'idea che ho avuto per questa flash possa piacere a qualcuno, e che magari lascerete una recensione :D
Come sempre ringrazio Fuyu, tutti coloro che recensiscono, leggono e seguono questa raccolta :)

A domani, con una Spamano (:
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Autore: SunliteGirl
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Germania (Ludwig Beilschmidt), Italia Veneziano (Feliciano Vargas)
Coppia: GermaniaxItalia Veneziano
Rating: verde
Avvertimenti: (alto contenuto fluffoso xD)
Prompt:
 ricetta
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L'ingrediente mancante



In tutti quegli anni trascorsi con Feliciano, Ludwig ha sicuramente imparato una cosa. Il segreto per una ricetta perfetta sono gli ingredienti utilizzati. Devono amalgamarsi, completarsi, in modo da creare un mix di sapori perfetti, che da soli non sarebbero mai in grado di dare. "È come con la pasta. Senza il ragù a darle quel gusto intenso e saporito, non sarebbe così buona" dice sempre l'italiano, mentre è impegnato ai fornelli e Ludwig lo guarda cucinare, ammirato. Infondo, anche fra loro funziona allo stesso modo. Ludwig e Feliciano sono tanto diversi da completarsi e amalgamarsi, come gli ingredienti di un piatto perfetto. L'uno introverso e pragmatico, l'altro ingenuo e affettuoso. Ma Ludwig non sarebbe più se stesso, senza Feliciano. Trova strano il modo in cui quell'italiano tanto rumoroso e ingenuo sia entrato nella sua vita, sconvolgendola definitivamente. Se qualcuno qualche anno fa gli avesse detto che si sarebbe innamorato di Feliciano Vargas, non ci avrebbe mai creduto, eppure ora non riesce più a farne a meno. A volte vorrebbe che fosse meno piagnucolone, o meno pigro e disordinato, ma gli basta vedere uno dei suoi sorrisi per sentire le farfalle allo stomaco e le guance imporporarsi. Non sapeva nemmeno cosa fosse l'amore, prima di incontrarlo.   Ma ora Ludwig sa di aver trovato quel sapore che mancava nella sua vita, quell'ingrediente che avrebbe reso tutto perfetto. Ludwig ha trovato Feliciano.
Insieme, raggiungono il giusto equilibrio.
Insieme, compongono la ricetta perfetta. 



{ 240 parole }

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Capitolo 14
*** Day 14. Chains ***


bbbb

About us

 



//
Note: Ta-dan!! ._. 
Lo so, ieri non ho aggiornato, chiedo perdono ;_; Il fatto è che sia io che Bani chan siamo state impegnate nel dare i risultati di un contest e ho lavorato alle valutazioni tutto il giorno, pardon ^^"
Comunque, eccomi ad aggiornare con una Spamano, coppia che amo all'inverosimile <3 Nonostante il prompt mi piacesse da impazzire, non sono affatto sicura di ciò che è uscito. Anzi, a dire la verità penso sia uscita una schifezza ;_; Spero qualcuno potrà apprezzarla comunque (e che non mi tirerete dietro dei pomodori ;_; -Antonio apprezzerebbe, invece). 

Ringrazio ancora una volta tutti coloro che seguono e leggono questa raccolta, ma anche
MisSAlighieri per averla inserita fra le preferite <3 Spero di ricevere dei commenti anche da voi che leggete e seguite silenziosamente, mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate o se ci sarebbe qualcosa da migliorare :D 

A domani, con una AustriaxPrussia :)
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Autore: SunliteGirl 
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Italia Romano (Lovino Vargas), Spagna (Antonio Fernandez Carriedo)
Coppia: SpagnaxItalia Romano
Rating: verde
Avvertimenti: -
Prompt
: Catene
_____________________


Chains 



A volte sentiva il bisogno di scappare. La sua era una paura irrazionale, diversa da quella che si prova di fronte a qualcosa di spaventoso o di inaspettato, ma per questo ancora più forte. Aveva paura di amare, perché sapeva che prima o poi sarebbe rimasto ferito, abbandonato, scottato. Sapeva di non avere nulla da offrire in cambio, perché conosceva i suoi limiti e le sue insicurezze. Lovino sapeva di non essere abbastanza, che prima o poi Antonio si sarebbe stancato dei suoi difetti e avrebbe rivolto lo sguardo altrove. Per questo sentiva il bisogno di fuggire.
Anche il quel momento. Stava impalato di fronte alla porta d'ingresso ancora chiusa, una valigia in una mano e una foto nell'altra. La stava fissando da lunghi minuti, soffermandosi sul volto di Antonio e quel suo sorriso da idiota. Quella sera gli aveva detto che lo amava, per la prima volta, e Lovino si era spaventato nel sentire quell'improvvisa felicità dentro di lui, quel senso di appagamento e sicurezza. E poi la paura, improvvisa, di perderlo e rimanere solo. Quanto ancora sarebbe diventato dipendente da quel sorriso e quello sguardo intenso, che sembrava sempre ammirarlo come fosse la cosa più bella del mondo? 
«Lovi, cosa stai facendo?». La voce assonnata di Antonio giunse alle sue orecchie, facendolo sobbalzare. Era sicuro stesse ancora dormendo, se ne era accertato poco prima. Chissà per quanto tempo Antonio era rimasto in piedi a guardarlo dalla porta della loro stanza, prima di parlare? 
«Io me ne vado» disse, cercando di non mostrare la sua insicurezza. Sentiva gli occhi verdi di Antonio puntati sulla sua schiena, quasi volessero tenerlo legato a loro e impedirgli di andarsene.
«No, non lo farai». Il tono sicuro dello spagnolo lo fece innervosire, tutto ad un tratto, ma non fece in tempo ad aprire bocca per ribattere che sentì le sue braccia avvolgerlo e il suo viso appoggiarsi sulla sua spalla. Rimase immobile per qualche attimo, il cuore che sembrava impazzito e la mente per un attimo priva di lucidità, quasi inebriata da quel profumo e quel calore. 
«Lovino, non te ne andare. Resta con me» gli sussurrò all'orecchio, con una voce improvvisamente implorante, quasi...spaventata. Lovino avrebbe potuto dargli dello stupido e allontanarlo con forza come faceva sempre, invece chiuse gli occhi e, dopo un solo attimo di esitazione, lasciò cadere la valigia, appoggiando le mani su quelle di lui e stringendole a sé. «Sei uno stupido bastardo» sussurrò soltanto, prima di girarsi e affondare il viso sul suo petto, forse per cercare di nascondere il rossore, o forse semplicemente per soffocare nel calore di quell'abbraccio. 
Per quanto potesse cercare di scappare da lui, o da quei sentimenti, non ne sarebbe mai stato in grado. Un filo legava il suo cuore a quello di Antonio, incatenandolo a lui; forse sarebbe stato per sempre prigioniero di quell'amore, ma non sarebbe stato spiacevole. Non l'avrebbe mai ammesso con Antonio, ma amava quelle catene quanto amava lui.
A volte vale la pena di perdere la libertà, per amore.

 

{  501 parole }

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Capitolo 15
*** Day 15. Competizione ***


nnnnn

About us

 

 

//
Note: Buonsalve :D Questa è la quindicesima flash ed oggi scriverò della coppia PrussiaxAustria :D 
Spero possa piacervi e di aver usato il prompt nel modo più corretto ^^

A domani, con una SvizzeraxLinchestein
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Autore: SunliteGirl 
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Prussia (Gilbert Beilschmidt), Austria (Roderich Edelstein)
Coppia: PrussiaxAustria
Rating: verde
Avvertimenti: -
Prompt:
 Tennis
_____________________



Competizione



Una goccia salata, partendo dalla tempia, scivola lungo la sua guancia fino al mento, dove si ferma, in bilico per qualche attimo. Il suo respiro è ansante e affaticato, un po' come i suoi muscoli intorpiditi per la fatica. I suoi occhi rossi incontrano quelli viola del suo avversario, che subito nota essere affaticato quanto lui, e un ghigno compiaciuto si dipinge sul suo viso. Sa che vincerà anche questa volta, che è troppo Magnifico per perdere contro quel damerino di Austria, eppure legge in quegli occhi la determinazione di combattere fino all'ultimo e ciò lo eccita terribilmente. Lancia la pallina in aria, prima di colpirla con la racchetta. Questo è il match-point; l'esito di questa battuta sarà decisivo per la vittoria e solo il più forte fra loro l'otterrà . Osserva Austria muoversi in avanti con troppa rigidità, la pallina avvicinarsi alla sua racchetta tesa e sfiorarla, per poi cadere per terra con un leggero tonfo. I suoi occhi rossi si soffermano sull'espressione stupita di Austria e il ghigno si fa più largo, nel realizzare l'esito della partita. Ora potrà riscuotere la sua vincita e Austria non potrà permettersi di rifiutare, non questa volta. Hanno pur sempre scommesso e Austria è uomo di parola, esattamente come lui. È pregustandosi già quel bacio vinto al suo avversario, che si avvicina ad Austria, fermo al di là della rete. È ancora più bello con le guance arrossate dalla fatica e la fronte umida, quanto i suoi capelli scuri. Gli sembra quasi di aver appena vinto una battaglia e di giungere vittorioso di fronte al nemico sconfitto, solo con una racchetta da tennis fra le mani, invece della spada imbrattata di sangue.
Sport interessante, il tennis.

 

{ 284 parole }

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Capitolo 16
*** Day 16. Masked ball ***


mmmm

About us

 

//
Note:  Hola a tutti ^^ Questa volta la flash sarà incentrata sulla coppia SvizzeraxLiechtenstein, che personalmente trovo a.d.o.r.a.b.i.l.i. Svizzera è talmente dolce e protettivo con la cara Liechtenstein che ogni volta che li vedo insieme mi si riempie il cuore di dolcezza (e i denti di carie xD).
Spero vi piacerà :D

Ringrazio come sempre tutti coloro che leggono/seguono/recensiscono e in particolare
Scorpio no Kardia che ha inserito la raccolta nei preferiti e Fuyu che come sempre mi aiuta a pubblicare  :) Thank U <3

A domani, con una SveziaxFinlandia (<3)

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Autore: SunliteGirl
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Svizzera (Vash Zwingli ), Liechtenstein
Coppia: SvizzeraxLiechtenstein
Rating: verde
Avvertimenti: -
Prompt
: renna
___________________



Masked ball



Svizzera non ha il coraggio di guardarsi allo specchio, oggetto che sta evitando dall'inizio della serata, sin da quando Liechtenstein era entrata timidamente in camera sua per proporgli un costume per la festa in maschera. La ragazza desiderava che i loro abiti fossero uguali e, nonostante l'imbarazzo, nel momento in cui l'aveva guardato con quegli occhi grandi e chiari resi quasi splendenti dall'entusiasmo, non aveva proprio potuto rifiutare. Non ne era stato in grado, semplicemente, e mai riuscirebbe a rifiutare qualcosa a quella ragazza così dolce e affettuosa. E così si sono presentati al ballo in maschera organizzato da quell'egocentrico di America, entrambi con le guance rosse e lo sguardo basso, uno a causa dell'imbarazzo, l'altra per semplice timidezza. 
Dopo aver trascorso un'ora a cercare un posto non troppo affollato, seminato l'organizzatore della festa ed essersi assicurato di non incontrare Austria nemmeno per sbaglio, solo ora comincia a divertirsi vagamente. Il fatto è che gli basta osservare Liechtenstein sorridere felice al suo fianco per dimenticare dove si trova e anche di indossare un ridicolo costume da renna. Quando, ad un certo punto, lei lo prende per mano e gli chiede timidamente di ballare, lui accetta con un certo imbarazzo, eppure felice e sereno. 
Infondo non è stata una cattiva idea decidere di presentarsi a quella festa e, poi, Liechtenstein è davvero adorabile vestita da renna. 

 

{ 225 parole }

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Capitolo 17
*** Day 17. Potrei avere un gelato? ***


zzzz

About us

 

 
//
Note:  Ed eccoci alla diciassettesima flash ;D Oggi tratterò della coppia SveziaxFinlandia che sinceramente adoro tantissimo, li trovo straordinariamente adorabili *^* Penso di non aver fatto un disastro con caratterizzazioni e simili, in caso chiedo scusa ^^" Questa volta ho optato per qualcosa di più triste e vagamente malinconico, tanto per variare un po' di genere :D

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito i precedenti capitoli e che continuano a seguire questa raccolta, grazie davvero.
Domenica dichiarerò ufficialmente chiusa la raccolta, spero continuerete a seguirla fino alla fine ^^

A domani, con una NorvegiaxDanimarca

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Autore: SunliteGirl
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Svezia ( Belward Oxenstierna), Finlandia (Tino Vainamoinen)
Coppia: SveziaxFinlandia
Rating: verde
Avvertimenti: -
Prompt: chiosco
___________________



Potrei avere un gelato?




Tino lavorava a quel chiosco ogni estate come aiutante. Il proprietario era un amico di famiglia di vecchia data e, non appena gli aveva offerto quel lavoretto, non aveva potuto che accettare. Non desiderava essere un peso per la sua famiglia e racimolare qualcosa in vista dell'università di certo non gli avrebbe fatto male. In Svezia nemmeno in quella stagione si poteva dire facesse caldo e forse questo era uno dei motivi per cui i clienti non erano mai troppi. Eppure, in quei mesi, aveva avuto modo di incontrare molte persone, con caratteristiche e abitudini particolari. La persona che però l'aveva colpito più di tutte, era un ragazzo alto e dallo sguardo freddo, tanto da incutergli un certo timore. Ogni giorno si presentava al chiosco e con un accento svedese gli chiedeva un gelato, nonostante la temperatura non particolarmente alta. Lo fissava sempre negli occhi, mentre lo faceva, e Tino provava un certo timore nei suoi confronti, misto a qualcosa di più intenso e profondo, che ogni volta gli causava un batticuore e un forte rossore alle guance. Man mano che il ragazzo si presentava puntuale a chiedere il suo gelato, Tino veniva a conoscenza di diverse cose di lui. Ad esempio, si chiamava Berwald, aveva vent'anni e studiava Economia all'Università. Non lasciava mai trapelare nulla di troppo personale, ma invece gli rivolgeva un gran numero di domande, per poi ascoltare con aria interessata. Con il tempo, Tino si affezionò tanto a lui da non provare più timore per quella sua aria scontrosa e glaciale, e da intuire ogni suo stato d'animo semplicemente scrutando i suoi occhi chiari e tanto intensi quando lo guardavano. 
Un giorno Berwald smise di presentarsi e Tino lo aspettò sempre, fino alla fine dell'estate. Non incontrò più quel ragazzo svedese, ne venne mai a sapere cosa gli impedì di tornare da lui. Ed era strano, perché mai una volta si erano tenuti per mano, o scambiati un bacio o dichiarazioni d'amore, eppure sapeva che, in quei brevi istanti, si erano amati davvero

 

{ 341 parole}

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Capitolo 18
*** Day 18. Warmer ***


xxxx

About us


//
Note: Buonsalve :D Eccomi ad aggiornare (in ritardo, pardon) con la diciottesima flash, come sempre grazie a Bani chan (ma domani -spero- finalmente avrò un nuovo computer, non vedo l'ora *^*)
Tornando al capitolo, spero di aver azzeccato l'i.c. dei personaggi e di aver scritto qualcosa di minimamente decente ^^" Non sono del tutto convinta del risultato, ma spero potrà comunque piacervi :D
Questa flash la dedico ad 
usuk_fan, che mi aveva chiesto se ci sarebbe stata la NorvegiaxDanimarca: eccoti accontentata :P

Oggi doppio aggiornamento con l'ultima flash, una RussiaxPrussia :)
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Autore: SunliteGirl
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Norvegia, Danimarca
Coppia: NorvegiaxDanimarca
Rating: verde
Avvertimenti: -
Prompt: termostato
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Warmer


Norvegia odia il freddo, il che potrebbe sembrare quasi un controsenso dato che nel suo Paese le temperature lasciano spesso a desiderare e la sua stessa natura, distaccata e rigida, esprime tutto tranne che calore. È principalmente a causa di questa sua avversione che, quel giorno in cui il termostato si ruppe nel bel mezzo di una giornata nevosa, entrò in panico. In realtà non dimostrò poi molto il suo sconcerto, introverso e freddo com'è, ma Danimarca notò subito ciò dal modo compulsivo in cui, una volta piazzatosi davanti al termostato rotto, aveva cominciato a dargli dei leggeri colpetti e a premere pulsanti a caso. Non era riuscito a trattenere un sorriso, non di fronte a quell'espressione contrariata di Norvegia, che somigliava terribilmente ad un broncio. Ad un tratto ebbe un'idea, tanto rischiosa quanto assolutamente fantastica, ai suoi occhi. Tutto sarebbe dipeso dalla reazione di Norvegia, che probabilmente si sarebbe allontanato subito nel migliore dei casi, ma ne valeva di certo la pena.
Norvegia, da canto suo, fece in tempo a girarsi prima di vedere Danimarca correre eccitato nell'altra stanza, seguito da una risata che, per una qualche ragione, gli fece venire la pelle d'oca. Quanto Matt lo chiamò dopo alcuni secondi e lo ebbe raggiunto con aria circospetta, lo trovò sul divano del salotto, una coperta a circondargli le spalle e una mano a fargli cenno di sedersi al suo fianco.
Quel giorno di neve, Norvegia scoprì che una calda coperta e l'abbraccio di Danimarca sono sufficienti fonti di calore. Danimarca scoprì, invece, i vantaggi di un termostato rotto e di un Norvegia bisognoso di calore nel momento in cui quelle labbra si erano posate, fredde, sulle sue. 

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Capitolo 19
*** Day 19. Insensibile ***


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About us


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Note: Ed eccoci alla fine della raccolta. Sinceramente mi sono divertita molto a scrivere queste flash/One-Shot e ringrazio tutti coloro che hanno seguito questa raccolta fino alla fine. Davvero, grazie mille ^^ Non mi ero mai cimentata in flash prima d'ora, ne nel descrivere personaggi di Hetalia, ne tantomeno nel genere fluff/romantico (che non credo sia propriamente il mio genere), perciò spero di non aver fatto completamente schifo in questo mio esperimento xD (in caso, mi scuso tanto ;_;)
Grazie anche a FuyuShounen e a Bani chan che hanno pubblicato per me i capitoli da quanto il mio pc si è rotto *^* Vi voglio bene

L'ultima flash la dedico a 
franciPREUSSENhetalia. Ti avevo promesso che ci sarebbe stata anche la tua coppia preferita :D *spero solo di non aver fatto un disastro ^^" -cosa altamente probabile-*

A presto e spero vorrete lasciarmi vostri pareri su questa e/o le altre flash, mi farebbe davvero piacere :D
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Autore: SunliteGirl
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Prussia (Gilbert Beilschmidt), Russia (Ivan Braginski)
Coppia: RussiaxPrussia
Rating: giallo
Avvertimenti: -
Prompt: marmo
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Insensibile


Prussia rabbrividiva ogni volta, nel vedere quel sorriso sadico ed inquietante sul volto di Russia. Non era mai gentile, o delicato, quando lo toccava, passando la sua mano lungo la pelle bianca e pallida che ricopriva i suoi muscoli, tesi sotto quel tocco. Prussia odiava sentire quelle mani su di sé esattamente quanto odiava quei baci violenti, che non lasciavano mai trasparire dolcezza o amore. Eppure si lasciava toccare, baciare, guardare da lui, in quei momenti più simile ad un aguzzino che ad un amante. La sua espressione era sempre impassibile e fredda, come il marmo, se non per quel sorriso sadico, che non scompariva mai ed anzi sembrava quasi espandersi fino ai suoi occhi. Sembravano quasi sfidarlo, quegli occhi, ed intimarlo a ribellarsi, a combattere. Prussia era sempre stato fiero di sé e della sua forza, ed era per questo che ogni volta decideva di non cogliere quelle sfide, godendo di fronte all'evidente disappunto di Russia. 
Eppure c'erano momenti in cui amava tutto ciò. Russia l'aveva privato della libertà, ma a volte dimenticava ogni cosa e semplicemente si lasciava cullare da quella sensazione di dolce abbandono e violenta frenesia. A volte intravedeva qualcosa, oltre quello sguardo che sembrava agognare solamente alla sua sofferenza. Qualcosa di caldo e sofferente.
Forse è masochista, o semplicemente pazzo, ma in certi giorni freddi, in cui ogni cosa gli ricorda lui, sente la mancanza di quel volto insensibile come il marmo, ma caldo come un girasole.

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