Bonnie's life- The Apocalypse.

di Klaroline99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2° ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3° ***
Capitolo 4: *** 4° capitolo ***
Capitolo 5: *** 5° capitolo ***
Capitolo 6: *** 6° capitolo ***
Capitolo 7: *** 7° capitolo ***
Capitolo 8: *** 8° capitolo ***
Capitolo 9: *** 9° capitolo ***
Capitolo 10: *** 10° capitolo ***
Capitolo 11: *** 11° capitolo -L'inizio della fine- ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Bonnie's Lif
 

Capitolo 1


*Sei la ragazza bruttina quella che nessuno prende in considerazione?
Vieni messa a confronto con le tue amiche che sono tutte splendide e perfette?
Iscriviti al fan club “Bonnie McCollough… noi sfigate valiamo!”*


Quale tempo migliore se non l’ora di matematica per pensare a tutti i drammi della mia vita? Nessuno ovviamente. Avevo da pensare io e di certo non alla matematica.
Sono innamorata di Damon.
Damon è ossessionato da Elena.
Elena sta felicemente con Stefan ma Damon gli è entrato nelle vene.
Io piango tutte le notti e ascolto musica deprimente.
Elena è circondata dai due Salvatore che pensano solo ed esclusivamente a lei.
Mamma mia quanto sono sfigata! Dovrebbero darmi il premio da Guinnes dei primati per la sfiga quell’anno e anche tutti i restanti.
-Signorina McCollough ha ascoltato almeno l’1% di quello che stavo dicendo?- mi chiese il professor Turner facendo una brutta faccia… Quattro sul registro in arrivo me lo sento! Eccolo che prende la penna e tac! L’ennesimo quattro che andava ad allungare la fila dei miei brutti voti in matematica, ora che ci pensavo avrebbero dovuto darmi anche il premio da Guinnes per la più asina in matematica. Ero tutta un record io.
-Bonnie cerca di stare attenta- mi rimproverò Meredith e io annuii guardandola.
Lei era il genio dell’allegra brigata, quella con il sangue freddo e il cervello sempre in moto, la invidiavo ma era un’invidia positiva visto che le volevo un bene dell’anima.
-Già Bon dai!- disse Elena. Anche senza accorgersene riusciva a mettere quell’aria da perfettina anche nel tono di voce, era da un po’ che i rapporti tra noi erano cambiati o almeno lo erano per me visto che mi ero stufata di quell’aria di onnipotenza divina che le era stata creata intorno … E che cavolo va bene che era un angelo ma a volte era un’arpia!
-Si Elena…- dissi senza guardarla altrimenti avrebbe notato la mia smorfia e il mio broncio.
Okay seriamente non potevo essere arrivata ad odiare una delle mie migliori amiche.
Ex migliori amiche…. Conoscenti… Ehi ehi basta vocina nella mia testa! Lei è una delle mie migliori amiche.
Adesso sto parlando anche con me stessa? Mamma mia come sono caduta in basso davvero.
Appena sentii il suono della campanella saltai in piedi ci mancava solo il coro della chiesa che cantava “Allelujah”.
-Ci vediamo alla pensione oggi pomeriggio ora devo andare!- dissi sorridendo alle mie amiche e a Matt che ci aveva raggiunte in classe.
-Bon.. Ma..- cominciò a dire Meredith ma non le diedi il tempo di finire che scappai via, avevo un appuntamento molto importante con alcuni miei amici, li avevo conosciuti da un mese ma li consideravo parte di me ormai. Erano dei miti e soprattutto non mi facevano sentire la pecora nera del gruppo, quella inutile, come invece ero con Mere, Elena, Damon e Stefan. Loro erano bellezza, intelligenza, forza, coraggio mentre io ero una semplice ragazzina come loro: Castiel, Dean e Sam.
Castiel era il più grande nel gruppo, aveva 25 anni ed era un ragazzo diligente, bravo nello studio, un po’ credulone, goffo e scherzoso ma dolcissimo quando metteva il suo tipico broncio alla Cass! In poche parole lo adoravo perché mi ricordava alcuni miei comportamenti.
Dean quello sempre pronto alla sfida. Il suo motto? Lavoro? No, grazie.
Era un mito di ventenne, rockettaro che suonava in una band popolare della città come batterista. Ottimo amico, difensore, grande giocatore di basket e diciamocelo.. Un figo da paura che io consideravo come un fratello!
Sam, anche chiamato Sammy dagli amici aveva diciassette anni come me ed era il fratello piccolo di Dean, era intelligente, scherzoso, divertente e a volte anche sapientone ma con lui ci si divertiva anche tanto. Il suo hobby era punzecchiare Dean e bisticciare anche se alla fine facevano sempre pace con una pacca sulla spalla e una bella maratona di film horror che loro amavano.
Cosa mi piaceva e mi attirava di loro? La normalità.
Il “gruppo di Elena” era incasinato, soprannaturale e fatto solo per loro persone intelligenti mentre il gruppo composto da me, Sam, Dean e Cass era un normale gruppo di amici che si divertiva e usciva il sabato sera, che si sosteneva e dove si bisticciava dandosi nomignoli strani...
Uccellino… No! Non devo pensare a Damon. Ordine tassativo.
-Rossa finalmente sei arrivata! Non puoi camminare un po’ più veloce? Ti supererebbe una lumaca!- mi rimproverò Dean appena entrai nella radura. Il parco di Fell’s Church aveva un posto riparato dagli alberi appena dietro le giostre dei bambini dove io e gli altri ci radunavamo sempre.
-Oh ma stai zitto Dean! Tu sei un ritardatario nato e non sei nessuno per giudicare Bonnie! Almeno lei non passa due ore davanti allo specchio a in gelatinarsi i capelli e a provare i migliori modi per approcciare una ragazza!- esclamò Sam di rimando al fratello e così nacque l’ennesimo bisticcio.
Alzai gli occhi al cielo lasciandomi sfuggire un sorriso divertito e andai verso Castiel che guardava quei due come se volesse spiaccicarli al muro. Lui era il cugino di quei due pazzi dei Winchester (Dean e Sam) e si era preso il compito davanti alla legge di fare loro da tutore.
-Oh Cass lasciali perdere lo sai come sono prima o poi si stuferanno di litigare e faranno pace- dissi io sorridendo al mio amico e lo abbracciai forte.
-Com’è andata a scuola?- mi chiese Sam sedendosi su una panchina dopo aver appena risposto male al fratello maggiore.
-Tutto bene Sammy anche se mi sono beccata l’ennesimo quattro da Turner! Lo dico io che quello mi odia..- dissi con un sonoro sbuffo e Sammy mi guardò con sguardo severo, accipicchia in quei momenti mi ricordava Meredith ed era alquanto impressionante e spaventoso.
-Dean tuo fratello mi lancia saette dagli occhi- dissi nascondendomi dietro il più grande dei Winchester che alzò gli occhi al cielo.
-Che ci vuoi fare Bon lo conosci ormai! E’ il solito secchione non farti contagiare da lui… Segui il mio esempio!- esclamò Dean passandosi una mano tra i biondi capelli corti mentre si atteggiava.
-Ah allora andiamo bene!- esclamò sarcastico Sam.
Ed ecco un’altra litigata in arrivo….

*****

Dopo tre ore passate con quella banda di pazzi mi avviai verso la pensione della signora Flowers dove alloggiavano Stefan e Damon con Elena.
-Lei sta con me! Mettitelo in testa Damon mi hai stufato non l’avrai mai!- sentii gridare Stefan ancor prima di varcare la soglia della porta.
-Lei prima o poi si stancherà di te fratellino e si renderà conto che ama me e solo me!- esclamò a sua volta Damon fronteggiando il fratello.
Vidi Elena mettersi in mezzo e tentò di quietare le acque –Basta litigare per me ragazzi per favore!- disse.
Eh si come se non le facesse piacere… Idiota!
Entrai nel salotto e tutti si voltarono a guardarmi alcuni con sguardo arrabbiato perché con la mia entrata avevo disturbato una discussione importante (Damon) e altri con aria sollevata per lo stesso motivo.
-Dove sei stata pettirosso? A piangerti ancora addosso per caso?- mi chiese Damon con tono maligno e io non potei trattenere le lacrime che indugiavano nei miei occhi.
-No…- dissi con voce bassa. “Oh andiamo mandalo a quel paese e fatti rispettare Bon! Non stare a sentire quell’arrogante!” ricordai le parole di Sam quando avevo raccontato loro di Damon.
Rialzai la testa e con voce decisa dissi –No! Ero con qualcuno che sa apprezzarmi davvero e non insultarmi come te Damon Salvatore! Sapete che vi dico? Voi e tutti i vostri drammi con questo schifoso e doloroso triangolo andatevene al diavolo!- urlai sfogando la mia rabbia sotto gli sguardi allibiti di tutti, perfino quello di Damon.
Mi strinsi la borsa in spalla e girai i tacchi, oltrepassai la soglia della porta uscendo dalla pensione e mi avviai verso il sentiero che riportava al centro della città, non ero diretta a casa mia ma a casa di Dean dove nessuno soprattutto quel corvo maledetto di Damon poteva entrare.



Note d'autrice:
Ciao a tutti lettori e lettrici!
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto e soprattutto che la nuova Bonnie vi piaccia!
Ho fatto una piccola prova a pubblicare per vedere se a qualcuno piaceva e se valeva la pena di continuare quindi recensite e fatemi sapere ho cancellerò questo schifo :D Un bacio, Klaroline99. <3

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Capitolo 2
*** Capitolo 2° ***


                                       Bonnie's life                   



Capitolo 2


Avevo davvero avuto il coraggio di affrontare i miei amici in quel modo? E Damon... Aveva una faccia quasi sconvolta dopo che avevo tirato fuori tutto il rancore che provavo da tempo. Bè lui se l'era meritato! Era arrogante, presuntuoso e come si permetteva a definirmi una piagnucolona? Prima lo ero ma adesso stavo cambiando. Stava arrivando una nuova Bonnie! Una che di certo non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da quel maledetto vampiro dagli occhi neri intensi e bellissimi come una notte senza stelle... Come quella notte. Guardai fuori dalla finestra con aria pensierosa, potevo immaginarmi un corvo planare sul davanzale della finestra come faceva lui quando veniva a casa mia quasi ogni sera, ovviamente non sapeva che mi ero accorta della sua presenza... Ero davvero rincoglionita anche perchè con lui mi sentivo... Protetta.
E il termine protezione con Damon Salvatore non andava proprio d'accordo... A meno che non lo si metteva preceduto dal nome del suo angelo, Elena Gilbert. Se si trattava di Elena Damon diventata tenero e protettivo mentre con gli altri era maligno e umiliatore professionista cosa che io odiavo perchè la vittima favorita ero sempre io... Il suo fragile e debole uccellino che aveva bisogno di protezione.
-Smettila di pensare a lui te lo leggo in faccia Bon! Fregatene! Lui non è nessuno per dire quello che ti ha detto... Dai stasera rimani qui e ci facciamo una bella maratona di film accompagnata da buffet di dolci e patatine- disse sorridendo Dean tentando di consolarmi e come sempre ci riuscii.

-Perché invece non prendiamo un'insala...- cominciò a dire Sam ma Dean lo zittì con un'occhiataccia -Nomina qualcosa di vegetariano e giuro che ti vomito in faccia- esclamò quasi scandalizzato. Dean Winchester e le verdure? Una relazione impossibile.
-La finite di litigare e bisticciare qui c’è qualcuno che sta invano tentando di lavorare?- disse Castiel sbuffando per l’ennesima volta per poi riportare l’attenzione sul display del computer con le dita che correvano veloci sulla tastiera per scrivere l’articolo. Cass era un giornalista e anche uno dei più bravi in circolazione, infatti lavorava nel giornale di Fell’s Church e si occupava esattamente della cronaca nera… Udite udite Castiel sapeva dei vampiri… Quando l’avevo conosciuto avevo pensato che fosse un Alaric II, studioso, rispettoso delle regole e cacciatore di vampiri ma avevo scoperto che lui li studiava solamente e non aveva alcun interesse nel cacciarli e soprattutto nell’ucciderli.
-A cosa stai lavorando Cass?- gli chiesi avvicinandomi a lui che era di spalle e poggiai la testa nell’incavo della sua spalla per poter sbirciare il contenuto del documento a cui stava lavorando.

-Altro attacco di vampiri?- chiese Dean guardando il cugino grande.
Anche Dean e Sam conoscevano il segreto del soprannaturale, infatti tutti e tre si erano trasferiti qui proprio per la storia della città legata alle creature del mondo delle tenebre.
Gli avevo confessato di essere una strega qualche settimana fa e invece del rogo e i forconi come mi ero aspettata avevo ricevuto commenti come "Che figo!" o "Wow" o per esempio "Trasforma Sam in un rospo!" quest'ultimo commento ovviamente era arrivato dal più grande dei due fratelli Winchester e ci aveva procurato una crisi da risate visto che non riuscivamo più a smettere di ridere.
-Si... Stanno succedendo svariate cose ma non credo si tratti di vampiro, l'uomo che è stato trovato nell'Old Wood è stato sbranato... Credo che abbiamo a che fare con un lupo mannaro- disse Castiel con tono grave e io lo fissai stupita. Un licantropo? A due giorni dalla luna piena? Ribadisco voglio uel fottuto premio per la sfiga! Me lo merito!

-Come combattiamo un lupo mannaro?- chiese Dean guardando il cugino. Io lo fissai come se si fosse trasformato in un UFO. -Aspetta... Cosa? Cosa? Hai intenzione di combattere un lupo mannaro? Sei per caso impazzito?- gli chiesi quasi urlando istericamente. Sam mi posò una mano sulla spalla per calmarmi.
-Ssh non preoccuparti, dobbiamo impedire gli omicidi ma troveremo una soluzione logica e fattibile-.

Bene... All'inizio amavo il nostro gruppetto per la normalità ma ora sinceramente volevo solo ucciderli... Ma che cavolo! Si stavano, anzi, ci stavamo buttando nelle fauci di un licantropo sotto il controllo della luna piena. Certo potevo sempre ritirarmi ma loro erano miei amici e non potevo abbandonarli quindi non mi rimaneva che andare a preparare il testamento.
-Forse si può fare ma solo in una maniera... Noi 4 da soli non ce la faremo mai ma io conosco alcune persone che potranno aiutarci- dissi guardandoli.

-Il gruppo di cui fa parte anche quel Damon che ti fa soffrire tanto?- chiese Dean con uno sguardo minaccioso. Non mi immaginavo nemmeno il putiferio che si sarebbe scatenato quando quei due si sarebbero incontrati. Speravo solo nell'aiuto di Sam, Castiel e Stefan nell'impedimento di qualche rissa da cui sicuramente Dean ne sarebbe uscito morto o con gravi ferite. Se c'era una cosa che avevo imparato bene era che non si doveva provocare Damon Salvatore.
-Stai calmo Dean non iniziare.. Tutti quanti vorremo uccidere questo coglione per come tratta la nostra piccolina ma non lo faremo perché lei ne soffrirebbe..- disse con dolcezza Castiel accarezzandomi la guancia con un dito.
Sentii gli occhi inumidirsi e li guardai, tutti e tre pronti a difendermi, pronti ad affrontare un vampiro grande e grosso solo per me.. Li adoravo, c'era poco da fare.
-Lo sapete che vi voglio bene, vero? Non dimenticatelo... MAI.- dissi guardandoli e li abbracciai tutti e tre. Mi sentivo amata, apprezzata e protetta con loro.
-Tesoro il telefono- mi disse Dean, solo allora mi corsi del mio cellulare che vibrava impazzito nella tasca dei miei jeans.
Stranita lo afferrai e premetti il tasto verde per accettare la chiamata proveniente da un numero sconosciuto.
-Uccellino... Spiegami chi sono quei tre che stai abbracciando prima che faccia una strage cioè ORA- mi ringhiò una voce che conoscevo molto bene.
Mi girai verso la finestra e sull'albero davanti casa, seduto su un grande ramo c'era il più bello e pericoloso vampiro che avessi incontrato e che ora stava guardando i miei amici con uno sguardo furioso. Eh si... C'era proprio Damon Salvatore.
-Fammi entrare Bonnie...- mi disse al telefono con una calma micidiale.
Il mio unico pensiero? O MERDA!


Note autrice:
Ciao a tutte!!! Wow 6 recensioni al primo capitolo sono onoratissima e assolutamente felice che la mia idea vi sia piaciuta! Vi ringrazio tutte per i complimenti e appena avrò un po’ di tempo risponderò a tutte le vostre recensioni ve lo prometto.
Allora questo capitolo fa parte ancora un po’ dell’introduzione (scusate per la lunghezza ma non riesco a fare capitoli molto lunghi cercherò di fare del mio meglio :\) e infatti abbiamo già visto un nuovo nemico.
Che ne pensate dei nostri tre personaggi supernaturaliani? Non li amate? Io si! *O*
Damon è venuto a scoprire delle nuove compagnie di Bonnie muahahahah nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle soprattutto con Dean ;)
Spero che vi piaccia questo capitoletto e che mi lascerete delle recensioni per spingermi a continuare <3
Un bacio, Klaroline99.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3° ***


Bonnie's life




Capitolo 3


Damon Salvatore era lì, fuori dalla finestra che mi fissava con uno sguardo omicida. Dovevo cominciare a pregare per i miei amici in tutte le lingue che conoscevo, magari qualcuno lassù mi avrebbe fatto una grazia.
-Sto aspettando Uccellino- mi disse Damon con un ringhio al telefono.
Okay, calma e sangue freddo Bonnie, lui è un vampiro e non è stato invitato quindi non può entrare e in casa siete al sicuro.
Mi girai a guardare Cass, Dean e Sam e decisa dichiarai -Io vado fuori a parlargli voi rimanete qui... Non vi muovete. Chiaro?- chiesi guardandoli e il mio sguardo si fermò soprattutto su Cass, lui era il diplomatico più paziente del gruppo.
-Io vengo con te- disse Dean e quando vide che stavo per aprire bocca e protestare mi zittì -Non ti lascio da sola con quel vampiro e so proteggermi- disse il biondino e si avviò verso la porta d'ingresso. Io sbuffai e dopo aver ripetuto a Cass e Sam di rimanere lì seguii di corsa la mia rockstar.
Appena uscimmo fuori lui era davanti a noi furioso. Afferrò Dean per il colletto della camicia sbattendolo a muro e gli ringhiò addosso -Chi sei tu? E cosa ci fai con il mio uccellino?-.
Era davvero furioso non c'era nessun dubbio ma dovevo cercare diallontanarlo da Dean visto che lo stava soffocando...
Stava soffocando il mio fratellone e io non potevo permetterlo. Mi concentrai sui miei poteri e mandai una scarica di potere contro Damon facendolo finire contro un albero, lo vidi rialzarsi dopo poco e guardarmi stupito.

-Tu prova di nuovo a toccarlo e ti impaletterò all'istante fosse l'ultima cosa che faccio!- esclamai furiosa.
-Chi è lui? Il tuo nuovo fidanzatino pettirosso? Lo sa lui che io ti ho salvato? Lo sa che ti ho dato il mio sangue? Lo sa che se non fosse stato per me tu adesso saresti già morta? Lo sa, vero?- chiese Damon ghignando e Dean incazzato nero si mise in mezzo.
-Io so che l'hai ferita, so che la umili e la tratti male, so che le spezzi il cuore. E sono pienamente e totalmente convinto che d'ora in poi io la proteggerò e la salverò da qualunque pericolo e sappi che tu sei tra questi!- esclamò il mio amico. Ma cazzo quanto lo adoravo? Gli volevo un bene dell'anima questo era sicuro anche se il mio cuore era pieno d'amore per un'altra persona che non lo meritava assolutamente... Stupido cuore! Stupido cuore!
-Tu? Un inutile umano? Saresti morto prima di alzare un dito- lo schernì Damon.

-Almeno lui lo farebbe con amore e perchè mi vuole bene non per entrare nelle gambe della mia migliore amica!- dissi io guardandolo e cominciai a piangere senza neanche avvertirmente.
-Proprio non capisci e Damon? Ma d'altronde sei troppo impegnato a rincorrere Elena per girarti e guardare chi da tempo sta rincorrendo te! Ed è per questo che ti odio Damon... Ti odio perchè sei dannatamente egoista e IO non riesco a esserlo con te perchè come la stupida ti metto sempre prima di tutto anche se tu non lo meriti! Perché come la cretina che sono spero ancora che tu possa accorgerti di me... Io non voglio cambiarti come vuole Elena, non voglio un altro Stefan! Io voglio Damon... Un Damon non ossessionato dalla vendetta contro il fratello, un Damon che sa cos'è l'amore cazzo! Ma sono una fottuta illusa se credo che tutto questo discorso possa farti capire cosa sto provando io ora! Ma di una cosa sono più che certa... Tu non toccherai i miei amici, non puoi metterti a confronto con loro, gli voglio bene come fratelli e se gli facessi qualcosa di male ti ridurrei in cenere!- esclamai tutto ad un fiato e poi corsi dentro casa.
-Uccellino...- disse Damon in un sussurro sconvolto da quelle parole.

-Lasciala stare Salvatore... Se dici almeno di volerle un po’ di bene lasciala vivere la sua vita- disse Dean con uno sguardo di disprezzo per chi faceva soffrire in quel modo la sua piccolina. Dopo dieci minuti anche lui tornò dentro lasciando fuori un Damon sconvolto e in preda ai sensi di colpa.

                                                                        *********


Quella sera dormì a casa di Cass.
Ero rimasta parecchio scossa dopo la sfuriata con Damon ma i miei amici avevano tentato di calmarmi e ci erano anche riusciti, avevamo parlato, guardato film, scherzato e io e Dean in un attacco di sadicità avevamo perfino messo la vernice nei capelli di Sam e infatti...
-Oh cazzo! Che è successo ai miei capelli?!?- un urlo proveniente dal minore dei Winchester mi risvegliò. -Merda oggi è anche il primo giorno alla mia nuova scuola e ho i capelli... Verdi?- chiese Sammy in piena crisi isterica.

Vidi Castiel alzarsi e andare ad aiutare Sam a far tornare i suoi capelli di un colore normale mentre io e Dean piangevamo... Dalle risate!
Erano le 7 e mezzo quando Sam tornò del suo colore e tutti insieme facemmo colazione. Oggi ero particolarmente contenta perchè Sam sarebbe venuto a scuola con me! Immaginavo già le facce di Meredith, Elena, Matt e Stefan!
E Dean e Cass ci avrebbero accompagnati prima di andare uno alle prove della band e l'altro nella sede del giornale di Fell’s Church.
Quando Castiel parcheggiò la macchina nell'area parcheggio della scuola non feci in tempo ad uscire che tutta l'allegra compagnia ci aveva raggiunto. Li guardai sorridendo, prima o poi si sarebbero incontrati, notai con stupore che c'era anche Damon co
n la sua solita aria indifferente che guardava Elena.
Decisi di ignorarlo dopo tutto ciò che era successo la sera prima e iniziai con le presentazioni.

-Allora ragazzi loro sono Sam, Castiel e Dean- dissi indicando uno alla volta i miei amici -Loro invece sono Elena, Meredith, Matt, Stefan e... Damon- conclusi indicando quest'ultimo che era impegnato a scambiarsi sguardi di fuoco con Dean.
-È stato un piacere conoscere gli amici di Bonnie e sono sicuro che andremo molto d'accordo ma adesso devo proprio scappare a lavoro- disse Castiel sorridendo a tutti quanti che lo ricambiarono gentili, Cass aveva non so come il potere di piacere a tutti per i suoi modi gentili e cordiali.
-Bon non ci avevi detto di conoscere questi tre ragazzi già da un mese- disse Elena con il suo fare civettuolo mentre mi abbracciava.
Sorrisi divertita e per niente gelosa perchè... Bè! Quando avevo parlato ai ragazzi di Elena tutti avevano iniziato a ridere e a prenderla un pò in giro ma senza offenderla, quei tre non si facevano incantare da un paio di capelli color grando e due occhi azzurri come il cielo.
-Le rosse sono più selvaggie- mi aveva detto Dean ridendo e facendomi arrossire, era un mito quel ragazzo.

Mentre io mi ero persa nei ricordi non mi ero accorta che tutti quanti stavano conversando animatamente come vecchi amici: Meredith, Sam, Matt, Stefan e Elena stavano parlando di cose tipo la scuola (argomento preferito di Sammy) mentre Elena non faceva altro che agitare i suoi biondi capelli ammaliatori mentre Dean e Damon si stavano mandando frecciatine a vicenda ovviamente.
-Sunshine io devo andare alle prove. Ci sentiamo al cellulare dopo scuola- disse Dean scompigliandomi i capelli affettuosamente, gesto che fece sorridere me e stringere la mandibola a Damon.
Dean si avvicinò al fratello e gli disse -Brother hai dei capelli bellissimi... Anche verdi!- gli disse con aria di sfida.
-I capelli... Sei stato tu!!!- urlò il minore dei Winchester guardando furioso il fratello.
-La campanella fratellino. Ciao ciao!- disse ridendo Dean e prima che Sam potesse acchiapparlo si infilò in macchina con Cass che sfrecciò subito fuori dal parcheggio per evitare l'ennesima lite tra quei due.

Scossi la testa mentre tutti quanti ridevamo, sentimmo la campanella suonare sul serio e ci avviammo verso l'entrata della scuola.
-Io vado Angelo- disse Damon guardando dolcemente Elena e poi guardò me irritato e con aria superiore -Ciao "Sunshine"- disse sarcastico e si avviò verso la sua Ferrari.
Dean... Ti adoro! Pensai sorridendo, almeno mi ero vendicata un pochino di Damon.
-Dai Bon!- mi chiamarono Elena e Meredith e io mi affrettai ad entrare stranamente pronta per la giornata scolastica.


Note autrice:
Altre cinque recensioni al secondo capitolo!
Volete farmi morire vero?? *w*
Alloooora la storia mi ha preso molto e visto che i capitoli sono abbastanza brevi e questo è periodo di vacanze riesco a pubblicare anche a distanza di un giorno spero ne sarete felici!
Allora parlando del capitolo e delle recensioni precedenti:
Prima di tutto vi ringrazio tantissimo perché senza il vostro affetto non avrei assolutamente continuato questo schifo!
Il nomignolo di Bonnie da parte di Dean è Sunshine che significa sole.
Gli scherzi a Sammy… Non possono mancare! Altrimenti Dean Winchester non sarebbe Dean Winchester, no?
Castiel ha quei suoi modi di fare che ti catturano e poi… kfjidfiwerj :Q___
Damon sta subendo quella che si chiama “crisi di gelosia” e ne sono felice… Se lo merita dopotutto non credete? Per immy che mi ha detto di far mettere insieme Dean e Bonnie voglio dire che non ne ho l’intenzione, spero tu non me ne voglia e spero che capisca il perché… Vedi a me piace il rapporto fraterno che hanno quei due e metterli insieme per poi farli lasciare a favore del Donnie mi rovinerebbe tutto e non credo voi vogliate un Dean depresso al posto di un fratellone energico e protettivo. No?
Bene grazie per essere arrivati fin qui e vi aspetto nelle recensioni <3 <3
Un bacione, Klaroline99.

Ps: Il prossimo capitoletto a domani.. Forse 3:)

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Capitolo 4
*** 4° capitolo ***


Bonnie's Life

 

Capitolo 4

Appena uscii da scuola cominciai a ringraziare il cielo con il pensiero. Come poteva una ragazza contesa tra due ragazzi stupendi e per di più fidanzata con uno di questi due passare tutto il tempo a parlare di quanto sia bello il tuo migliore amico alias fratello alias Dean Winchester.
Mi vergognavo anche solo di frequentarla una ragazza del genere e chiamarla migliore amica. Adoravo Stefan e non mi andava particolarmente a genio il fatto che Elena meditasse ogni tre secondi di farlo cornuto con il primo bel ragazzo che capitava.
-Bon! Andiamo Rossa su!- esclamò Sam prendendomi a braccetto abbastanza di fretta mentre si avviava verso il parcheggio dove ci aspettavano Castiel e Dean con l’auto.
-Sammy come mai tutta questa fretta? Che hai un maniaco alle calcagne?- gli chiesi ridacchiando ma lo vidi fare un espressione grave –Sammy che succede?- gli chiesi fermandomi e guardandolo negli occhi. Mi aspettavo vampiri, creature oscure, lupi quando invece rispose… -Due ragazze mi tormentano perché vogliono accarezzarmi i capelli- disse guardandomi con il suo sguardo disperato e io sgranai gli occhi.
-Mi fai quasi prendere un infarto per questo? Sai che non sei normale, vero?- chiesi guardandolo e gli diedi un pugnetto sul braccio –E poi sei l’unico ragazzo che io conosca ad avere paura di due biondine- commentai dopo aver avvisato quelle due oche che guardavano Sam come se lo volessero mangiare.
-Si vabbè tu non mi capirai mai quindi io per evitare lo stupro incomincio ad andare- esclamò facendomi la linguaccia e accellerò il passo lasciandomi un po’ indietro, scossi la testa divertita quel ragazzo era oltre che esagerato anche uno spasso.
-Bon Bon attenta!- sentii la voce di Meredith urlare ma non feci in tempo a gridare che qualcuno mi saltò addosso facendomi rotolare a terra fino al ciglio del marciapiede.
-Ma che cavolo…?!?- chiesi infuriata guardando chi fosse il mio assalitore e rimasi letteralmente a bocca aperta. Damon Salvatore mi era appena letteralmente saltato addosso? Chiesi a me stessa scioccata, lo osservai bene e notai la sua faccia furiosa.
-Che cavolo avevi per la testa streghetta? Volevi per caso farti ammazzare?!?- mi urlò contro e io impaurita dal suo tono scossi la testa –Non capisco…- riuscii a sussurrare prima che lui ricominciasse a parlare, anzi no urlare. –Stavi per essere investita brutta incosciente che non sei altro!- esclamò indicandomi un pick up arancione leggermente ammaccato, era andato a sbattere contro un palo e la carrozzeria si era rovinata.
-Io… Scusa non me ne sono accorta..- balbettai ancora sotto shock e senza rendermene conto iniziai a piangere. Vidi il suo sguardo addolcirsi e con mio grande sgomento allargò le braccia e mi strinse a se posando un bacio sulla mia fronte. –Non piangere Uccellino è tutto okay…- mi sussurrò dolcemente. Quello era davvero Damon Salvatore? Stentavo a crederci…
-Bonnie! Oddio Bonnie come stai?- sentii la voce di molti gridare. C’erano tutti i miei amici e Damon si stacco velocemente da me ma continuò a tenermi stretta e mi aiutò ad alzarmi.
-Fate largo. fate largo … - disse il professore di chimica facendosi spazio. –McCollough va tutto bene?- mi chiese serio e io annuii –Si professore mi sono spostata in tempo- dissi lanciando un breve sguardo a Damon che guardava Elena. Stringeva me e guardava Elena… Come al solito!
 Anche se dovevo essergli grata in quel momento volevo solo riempirlo di schiaffi perché continuava a pensare alla Bionda facendomi di conseguenza soffrire!
-Oh cavolo! Tesoro come stai?- sentii la voce agitata di Castiel che era apparso accanto a Meredith e dietro di lui c’erano anche Sam e Dean.
Mi fiondai tra le loro braccia e loro subito mi coinvolsero in una specie di abbraccio di gruppo.
-Sunshine tutto bene?- mi chiese Dean protettivo con la sua aria da fratello maggiore e io annuii sorridendogli grata.
-Rossa non posso lasciarti un minuto da sola che subito tentano di ucciderti- sdrammatizzò Sam riuscendo anche a strapparmi una risatina.
-Su piccola andiamo a casa- mi disse Castiel con la sua voce dolce e tranquillizzante e mi accarezzò i capelli con fare paterno.
-Aspettate un attimo!- esclamò Meredith avvicinandosi e mi gettò le braccia al collo –Non potete appropriarvi così di lei qui il diritto di fare la sorella maggiore ce l’ho solo io- disse scherzosa e continuò a stringermi fino quasi a soffocarmi. Poi fu il turno di Elena, Matt e Stefan mentre Damon rimaneva in disparte a osservare la scena come se non gliene importasse nulla.
Sospirai afflitta ma non potevo fare nulla purtroppo perché lui era chiuso a guscio in se stesso ed era accecato dalla voglia di rovinare la vita al fratello auto-convincendosi che Elena sia la sua anima gemella.
-Andiamo tesoro?- mi chiese Dean passandomi un braccio intorno alle spalle, io annuii e andai con lui verso la macchina. Al contrario di Stefan che sorrideva vedendo il fratello geloso non vidi Damon stringere i pugni con forza e irrigidire la mascella.
“Fratellino hai finito di nasconderti… Verrà fuori la tua parte umana vedrai. Dean ti adoro” pensò il minore dei Salvatore con un sorrisetto e passò un braccio intorno alle spalle di Elena avviandosi alla macchina.


-Bonnie come è potuto succedere? Devi stare attenta! Non camminare con la testa bassa e guardati sempre intorno prima di attraversare la strada mi raccomando e poi fai attenzione a tutto…- rimasi attonita di fronte al discorso di Castiel. Davvero mi stava facendo una ramanzina stile padre? Non bastava il mio? Che fortunatamente era in un viaggio di lavoro con la mamma e mi aveva lasciato sotto la protezione di Castiel che credeva fosse un ragazzo abbastanza responsabile e che si sarebbe preso cura della sua piccolina alias Io.
-Cassy sta zitto o ti do una padellata in testa- disse Dean portandosi una mano a coprirsi il viso mentre tentava invano di cucinare degli spaghetti all’italiana in padella.
-Invece è importante questa cosa…- cercò di continuare il maggiore ma Sammy gli lanciò un’occhiataccia.
-Basta Bonnie è adulta! Comunque io devo andare ragazzi ci vediamo dopo e fai attenzione alle padelle volante Cass- rise Sam guardando Castiel.
Guardai stranita Dean che guardava a sua volta il fratello.
Era strano che Sam uscisse così presto e si era anche sistemato per bene i capelli e si era vestito abbastanza elegantemente quasi come se avesse un appuntamento. Quando uscii di casa io e Dean ci lanciammo uno sguardo incuriositi e guardammo Cass che era confuso ma poi capii le nostre intenzioni.
-Non spierete Sam! E non vi appoggerò- esclamò lui ma io feci un sorrisetto di chi la sapeva lunga e annuii –Si ci accompagnerai-.


-Non posso credere che mi sono fatto convincere a fare una cosa del genere… Se Sam ci becca finisce male e poi io sono quello grande e responsabile non dovreste mettermi in mezzo a queste cose- borbottò Castiel mentre teneva un profilo basso camminando con me e Dean a pochi centimetri di distanza.
-Zitto- lo sgridammo a bassa voce io e Dean.
-Quella è Samantha Sampson- dissi stupita indicando la ragazza che parlava animatamente con Sam sorridendo.
-Hai capito Sammy che bel bocconcino si è andato a prendere- esclamò Dean fiero del fratello.
-Idiota!- dissi alzando gli occhi al cielo.
-Okay adesso che abbiamo scoperto chi è lei possiamo benissimo tornare a casa gli faremo l’interrogatorio quando torna- continuai e guardai Castiel –Finalmente una cosa sensata l’avete detta!- esclamò quello ad alta voce. Sam dovette averlo sentito visto che si girò ma Dean in tempo in tempo ci tirò in un vicoletto.
-Fiù menomale- dissi con un sospiro di sollievo battendo il cinque a Dean.
-Io adesso me ne torno a casa e non si discute, sono stato chiaro?- chiese Castiel guardandoci irritato e noi annuimmo da bravi ragazzi.
-Guardate là!- disse Dean indicando la fine del vicolo da dove proveniva una strana luce brillante e quasi accecante.
-Che cos’è?- chiesi rivolgendomi a Castiel e lentamente avanzammo avvicinandosi sempre di più alla fonte di quella luce.
Quando arrivammo alla fine del vicolo ci trovammo una giovane ragazza davanti, aveva la pelle che emanava una luce abbagliante e calorosa, sembrava un sole fatta persona, aveva dei capelli neri e lisci, due occhi azzurri e indossava solo una veste bianca e anche un po’ sporca.
-Chi siete?- ci chiese quella tremando dalla paura ma io mi avvicinai cautamente guardandola e le sussurrai –Stai calma non vogliamo farti nulla… Come mai brilli così?- chiesi dolcemente. Non volevo spaventarla e volevo che lei mi dicesse quello che le era successo.
-Io… Non lo so. Mi chiamo Annabelle- sussurrò questa e due secondi dopo aveva chiuso gli occhi e stava cadendo in avanti svenuta, Dean riuscì a prenderla al volo e la strinse tra le braccia.
-Andiamo a casa- disse serio Castiel. Dean strinse la ragazza tra le braccia e insieme ci avviamo verso casa.
 
 
Arrivammo velocemente a casa Winchester.
Accesi la luce del salotto e tenni aperta la porta a Dean per farlo passare visto che aveva in braccio Annabelle svenuta, subito il mio amico andò verso il divano e ce l’adagiò sopra delicatamente.
-Avete visto la pelle della ragazza? Era brillante e emanava una luce strana- dissi guardando gli altri due. Dean era pensoso e Castiel preoccupato.
-A cosa pensi?- chiesi guardandolo e lui andò verso il computer, scrisse qualcosa e dopo un po’ me lo passò.
Il titolo del sito web era centrato e scritto a caratteri cubitali “Angeli”.
-Angeli?- chiesi guardandolo stranita e lessi l’articolo.
-Gli angeli emanano quella luce quando hanno delle scariche di potere abbastanza potenti quando sono in combattimento oppure quando perdono la loro “grazia” e le loro ali diventando degli angeli caduti- spiegò Castiel.
-Aspetta un attimo stai dicendo che Annabelle è un angelo caduto?- chiese Dean guardandolo scettico.
-Si Dean.. Non essere stranito, abbiamo visto di tutto e di più del soprannaturale perché non dovrebbero esistere anche gli angeli?- chiese Castiel con fare ovvio.
-Non ha tutti i torti- ammisi io.
-Chiama i tuoi amici magari ci aiutano a fare qualche ricerca- disse Dean e io annuii prendendo il telefonino e composi velocemente il numero di Stefan. –Ehi Bonnie!- mi rispose subito il moro e io in poche parole gli spiegai la situazione.
-Si, ho capito. Ci vediamo alla pensione alle 18- disse lui e poi chiuse la chiamata.
Appena mi girai vidi Annabelle alzarsi di scatto dal divano tutta sudata e urlò un solo nome –Damon Salvatore!-.


NDA:
Eccomi tornata! Si so che volete uccidermi e probabilmente avete ragione ma sono tornata dopo un periodo di perdita di ispirazione cercate di capirmi!
Spero di non aver perso dei lettori e che questo capitoletto vi piaccia aggiornerò presto ve lo prometto <3
Parlando del capitolo! Vi piace la scena Donnie? Damon l'ha salvata per l'ennesima volta *w*
Non so voi ma io adoro Sam e i suoi capelli e Dean con il suo fare protettivo!
Poi Castiel è tenerissimo sottoforma di spia ahahaah! E a quanto pare hanno trovato anche un angelo (?) e che collegamento avrà con Damon Salvatore? Vi ricordo che qui siamo collegati a Supernatural e TUTTO può succedere ;)
Spero vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito, a presto <3 <3

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Capitolo 5
*** 5° capitolo ***


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Bonnie's Life- The Apocalypse.

 

Capitolo 5


Mi girai di scatto e guardai Annabelle a occhi sgranati.
-Co-cosa hai detto?- chiesi quasi balbettando.
-Devo assolutamente vedere Damon Salvatore- affermò quella alzandosi di scatto dal divano.
-Che collegamento hai con Damon?- le chiesi questa volta più decisa.
-Bonnie vi spiegherò tutto ma adesso devi portarmi da lui. Per favore è importante!- esclamò lei supplicandomi con gli occhi.
Mi scambiai un’occhiata con i miei amici e poi annuii alzandomi di tutta fretta.
-Dean portala alla macchina. Bonnie tu aspettami- disse Castiel guardando il biondo che si affrettò a coprire Annabelle con la sua giacca mentre io le prestavo un paio di scarpe mie visto che lei indossava solo quella veste bianca ed era a piedi scalzi. Li vidi uscire di casa e avviarsi alla macchina mentre io mi voltai a guardare Castiel.
-Aiutami a portare questi libri poi ti spiego tutto non dire niente a Dean e Sam- mi disse indicandomi uno scomparto della libreria. Presi la borsa che mi aveva passato e frettolosamente cominciai a infilare dentro tutti quei libri, scorsi qualche titolo e mi resi conto che quasi tutti parlavano di creature soprannaturali e ce n’erano perfino alcuni sugli angeli. Uno in particolare catturò la mia attenzione per la sua aria antica però preziosa. La copertina placcata in oro e una spada dorata l’attraversava in diagonale, sulla lama si notava benissimo un nome. “Micheal”.
Mi girai a guardare Castiel che mi guardava a sua volta e mi sussurrò –Presto ti dirò tutto. Andiamo dai tuoi amici ora. Fidati di me.- mi disse guardandomi serio. Gli volevo bene e mi fidavo di lui quindi annuii e mi misi in spalla la pesante borsa stracolma di libri avviandomi poi velocemente fuori dalla casa diretta alla macchina di Cass. Lui salii subito al posto di guida e partì a tutto gas diretto alla pensione seguendo le mie indicazioni.


Arrivammo alla pensione e uscimmo dalla macchina in fretta.
Dean camminava davanti accompagnando Annabelle mentre io e Castiel tirandoci dietro le borse camminavamo dietro. Quando arrivammo alla porta bussai con forza e ad aprire fu Stefan.
-Ehi Bonnie … Entrate- disse guardandoci e ci fece un cenno del capo per indicarci il salotto.
Entrammo nella grande stanza della pensione. C’erano tutti: Elena, Meredith, Matt e perfino Damon che non partecipava quasi mai alle nostre riunioni.
-Damon!- esclamò subito Annabelle quando incontrò lo sguardo del corvino che era piuttosto sorpreso –E questa chi è? Non la conosco- disse lui guardando la ragazza sorpreso.
-Certo che non mi conosci. Io sono stata con te per molto tempo ma non mi sono mai mostrata. Sono Annabelle è sono un angelo del paradiso, il tuo angelo custode per la precisione- spiegò la bionda sedendosi sul divano accanto a Dean.
Damon per un attimo si voltò a guardarmi poi guardò anche Elena che era rimasta attonita ed ora era visibilmente arrabbiata. –Sono io l’Angelo di Damon non tu!- esclamò quella ingelosita e io mi lasciai sfuggire uno sbuffo. –Elena taci per favore e lasciala parlare- dissi sorprendendo tutti i presenti nella stanza tranne ovviamente Dean e Castiel.
-Una profezia angelica dice che:
 Quando la fine arriverà e l’Apocalisse sarà vicina solo un gruppo di guerrieri riusciranno a impedire del Re dell’Oltretomba la risurrezione.
Una strega pura dai poteri invincibili guidata da un fiero angelo delle schiere celesti, il vampiro dagli occhi neri sarà loro vicino e di fondamentale importanza. I tre cacciatori saranno i loro difensori mentre il secondo vampiro sarà d’aiuto al primo. L’angelo nero nasconde la chiave ma ci vuole la purezza per mostrarne il potere. Insieme ricacceranno Lucifero all’Inferno e compiranno il volere del Signore, Così e scritto- recitò Annabelle con tono solenne lasciando tutti perplessi.
-Scusami Annabelle ma sinceramente io non ci ho capito molto. Lucifero? Il diavolo? L’Apocalisse?- chiese Meredith stranita.
-C’è un’antica guerra che incorre da secoli tra angeli e demoni. Voi dovreste sapere che prima Lucifero era un arcangelo prediletto del Signore ma poi si è ribellato al suo volere e Dio ha incaricato Michele, il suo pupillo, l’Arcangelo Guerriero di disfarsene con la sua spada onnipotente e così questo lo richiuse in una gabbia tra il Paradiso e l’Inferno. Esiste un solo modo per aprire la gabbia e liberare Lucifero è quello è spezzare i 66 sigilli presenti in tutto il mondo. C’è una demone di nome Lilith che sta spezzando questi sigilli perché vuole far ritornare al potere il Re dell’Inferno. Così ricomincerebbe la guerra tra angeli e demoni e un secondo scontro tra Michele e Lucifero distruggerebbe la Terra e tutti i suoi abitanti.
La profezia dice che i prediletti a sconfiggere Lilith prima che essa apra la gabbia sono:
La strega pura e dai grandi poteri cioè Bonnie che sarà guidata da un angelo delle schiere celesti di cui non sono ancora a conoscenza, il vampiro dagli occhi neri come la notte è Damon e sarà di vitale importanza per il gruppo ecco perché io sono il suo angelo custode, l’ho protetto in modo che nessuno potesse fargli del male e potesse adempire alla profezia. I tre cacciatori sono Dean e Samuel Winchester con l’aiuto di Meredith Sulez, il secondo vampiro è molto importante al primo e questo è Stefan Salvatore, il fratello di Damon. Poi l’angelo nero sono io e la chiave vi spiegherò più in la cosa è. La purezza che serve per mostrarne il potere sarà il cuore coraggioso di una ragazza pronta a tutto per sacrificarsi per gli altri e questa è Elena Gilbert quando fece il suo sacrificio per salvare i due Salvatore nello scontro con Katherine. Insieme dobbiamo dare la caccia a Lilith e impedirle di aprire i sigilli, solo così potremmo impedire che la Terra faccia la fine predestinata.- Terminò il suo discorso Annabelle.
-Io non credo a tutto questo! E’ ridicolo!- esclamò Damon con il suo solito tono sprezzante alzandosi in piedi e guardando male Annabelle. –Io non credo in Dio e non appartengo a nessuna profezia!-.
-Io invece ci credo- affermai convinta sfidandolo con lo sguardo. –Il tuo “Angelo” è un Angelo.- dissi ironica indicando Elena. –Perché anche Annabelle non dovrebbe esserlo? E perché questa profezia dovrebbe essere falsa? Perché tu non vuoi sporcarti le mani o darti da fare… Qua parliamo di Apocalisse e fine del mondo! Tu e Elena ci finirete lo stesso di mezzo quindi vedi di non fare tanto l’arrogante e di sentire gli altri cos’hanno da dire- esclamai guardandolo male. Quella profezia mi era sembrata piuttosto verosimile, nessuno poteva conoscerci così bene senza averci mai visti o senza averci già conosciuti in qualche modo. Annabelle aveva perfino parlato del sacrificio di Elena contro Katherine e una persona qualunque non avrebbe mai potuto sapere una cosa del genere.
-E’ tutto vero- affermò Castiel guardandoci. Dean che si fidava delle parole di Castiel e aveva scorto una certa sincerità da parte di Annabelle annuì mentre il resto dei miei amici sembravano ancora un po’ perplessi.
-Ci credo.- dichiararono infine Meredith e Stefan e anche Elena si accodò a loro.
-Ma davvero credete a questa cosa? Vi darò una mano solo per dimostrarvi che è una cavolata e che ho sempre ragione io- disse Damon guardando soprattutto me facendomi innervosire.
-Se non ti fidi di Bonnie sono problemi tuoi- disse Dean guardandolo male difendendomi.
-Lascia perdere ormai è una causa persa cercare di farlo ragionare- dissi mentre stringevo con le mani la borsa con i libri e lanciai una breve occhiata a Castiel.
-Bonnie devi aiutarmi con una cosa mi segui sopra?- mi chiese Castiel e io annuii subito alzandomi e seguendolo su per le scale, ero divorata dalla curiosità.
Entrammo nella stanza che Stefan ci aveva indicato come libera e io mi sedetti sul letto guardando con aria di aspettativa Castiel. –Sono un angelo del signore membro delle schiere celesti, custode tuo e dei Winchester secondo la profezia. Posseggo l’arma per uccidere Lucifero… La spada dell’Arcangelo Michele-.

NDA: Rieccomi qui con il quinto capitolo!
Voglio ringraziare chi ha letto e chi sta continuando a leggere questa storia e soprattutto chi l'ha messa nelle seguite/preferite/ ricordate! Mi fa davvero molto piacere *O*
Bene! Stiamo entrando sempre di più nella storia. Apocalisse! Fine del mondo! Demoni e Angeli che ve ne pare? E la profezia?
Vi aspettavate la confessione di Castiel? Il dolce e sbadato Cass in realtà è un angelo guerriero.. Solo io adoro quell'uomo? *.*
E poi il rapporto tra lui e Bonnie è M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O! Per il Donnie dovrete attendere un pò! Amo la coppia ma questa storia voglio incentrarla soprattutto sull'azione ma fidatevi non mancheranno momenti con la nostra coppia preferita! Spero che vi sia piaciuto e fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacione, Klaroline99.

Ps: Nella foto ci sono (in ordine da sinistra verso destra): Bonnie, Castiel, Dean e Sam. Sopra invece c'è Damon (:Q___) e il corvo! Vi piace? *-*

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Capitolo 6
*** 6° capitolo ***


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Bonnie's life- The Apocalypse




Capitolo 6


Guardai Castiel e spalancai la bocca ad ogni parola che pronunciava.
Mi era praticamente crollato il mondo addosso, avevo sempre creduto che Castiel fosse un normale giornalista, intelligente, affascinante, burlone e a volte un po’ bambinone però adesso me lo vedevo sotto una diversa luce… Un angelo delle schiere celesti. Wow! E aveva l’arma per uccidere Lucifero, la spada di Michele. Ma noi non dovevamo uccidere Lilith prima che Lucifero resuscitasse? O sbagliavo… Non ci stavo capendo davvero niente.
-So che può sembrarti parecchio strana questa mia dichiarazione ma ti prometto che è tutto vero. Sono sempre stato con te e i tuoi cugini perché era mio dovere proteggervi ma poi alla fine mi sono affezionato anche io, per me siete diventati una seconda famiglia e vi amo davvero come se foste i miei fratelli. Noi angeli siamo abituati a eseguire gli ordini che ci vengono dati dagli angeli superiori quindi non c’è nessun sentimento, non c’è amore e non può esserci… Purtroppo siamo trattati come soldati che devono eseguire gli ordini e basta e voi siete gli unici in grado di farmi provare qualcosa di così bello come l’amicizia, l’amore, la fedeltà…- mi guardava con occhi pieni di affetto e io gli sorrisi dolcemente sentendo i miei occhi lucidi, mi alzai e lo abbracciai stretto poggiando la testa nell’incavo del suo collo.
 –Non sarai più solo Cass e se finora non hai avuto una famiglia ora ne hai una e anche parecchio incasinata- dissi ridacchiando. –Bè allora non mi annoierò di sicuro, no?- chiesi guardandolo sorridendo.
-Ma guarda un po’… Un angelo in famiglia- disse una voce sarcastica che riconobbi subito.
Mi girai verso la porta e vidi Damon Salvatore stagliarsi imponentemente davanti alla porta e guardarci con quel sorriso stronzo che lo caratterizzava.
 –Origliavi Salvatore?- chiese Castiel con il suo solito tono di voce tranquillo, non sembrava minimamente preoccupato.
-Si, spero non ti sia dispiaciuto “angioletto” ma il mio Uccellino non lo lascio nelle mani di nessuno, solo nelle mie. Sono l’unico che l’ha sempre protetta e salvata quindi non puoi prenderti nessun merito.. Angelo custode!- esclamò lui con nonchalance facendo un gesto indifferente con la mano.
Lo guardai a bocca spalancata ma poi strinsi i pugni infuriata guardandolo male. –Si, Damon mi hai sempre salvata ma sei anche quello che mi ha sempre fatto stare male e indovina chi mi consolava, chi mi faceva sorridere… Dean, Castiel e Sam! Loro sono i miei “angeli” perché unici in grado di amarmi davvero e non usarmi come ripiego come fa una certa persona in questa stanza quando il suo angelo biondo non lo considera…- affermai guardandolo male.
Il sorriso sarcastico di Damon adesso non c’era più e al suo posto c’era una smorfia, scoprii i canini ringhiandomi contro e mi puntò con il dito –Tu come osi parlarmi così! Sai che potrei spezzare il tuo tenero collo in un nanosecondo? Non avresti neanche il tempo di dire “a” e ti ritroveresti accasciata a terra senza vita!- mi disse infuriato e io cominciai a tremare dalla paura. In rare occasioni l’avevo visto così.
-Dovrai passare sul mio cadavere per fare del male a Bonnie e posso dirti di essere un angelo guerriero abbastanza forte, non avresti vita facile- disse gelido Castiel frapponendosi tra me e il corvino per difendermi.
-Ah si? Ti schiaccerei come un moscerino!- esclamò Damon con un sorriso divertito e come per dimostrare la veridicità delle sue parole, portò una mano a racchiudere il collo di Castiel e lo sbattè con forza contro il muro facendolo gemere di dolore.
-No! Lascialo stare!- esclamai guardandolo. Sapevo di non poter fare nulla contro la forza di Damon quindi chiamai l’unica persona che sapevo avrebbe potuto staccare Damon dal mio amico prima che lo uccidesse.
-Stefan! Aiuto!- gridai con forza. Dopo neanche due secondi vidi Stefan spalancare la porta e entrare in camera seguito subito dopo da tutti gli altri. Stefan fece per avvicinarsi al fratello ma un bagliore di luce improvviso lo costrinse a stare lontano. Mi voltai a guardare Damon e Castiel che si stavano sfidando in un duello a “colpi di potere” non muovevano un dito ma riuscivo a sentire benissimo che si stavano fronteggiando. Un’ondata di potere parecchio forte da parte di Damon spinse me e Stefan contro il muro, fortunatamente ci furono le braccia di Dean ad accogliermi prima che finissi fuori dalla porta e direttamente giù per le scale.
-Basta! Smettetela!- disse Annabelle con tono di comando guardandoli seria. Alzò una mano e in essa apparve un pugnale argentato perfettamente appuntito con dei simboli strani incisi sull’elsa.
-Castiel allontanati immediatamente da lui- disse l’angelo guardandolo dritto negli occhi e alzò un’altra mano. Un’ondata di potere ancora più forte di quella di Damon divise i due ragazzi che furono sbalzati entrambi di lato. Damon finì sul letto mentre Castiel contro il muro.
-Chi diavolo è stato?- chiese infuriato il maggiore dei Salvatore mettendosi subito in piedi e guardò Annabelle prima incavolato nero ma poi sorpreso. Sicuramente non riusciva a credere che una donna così piccola e innocente confronto a lui potesse racchiudere anche tanto potere.
-Il mio dovere è proteggerti. Uno scontro tra te e Castiel non aiuterebbe per niente quindi vedete di tenere a bada gli istinti omicidi.- disse seria Annabelle e il pugnale che prima le era apparso in mano sparì in un lampo.
-Cass.. Si può sapere che è successo?- chiese Dean stranito guardando l’amico. Era rimasto sorpreso dalle ondate di potere provenienti da lui, un umano normale si sarebbe accasciato a terra soffocato dalla presa del corvino ma Castiel non aveva fatto una piega.
-Sono un angelo Dean… L’angelo che guiderà Bonnie come dice la profezia. In tutto questo tempo non vi ho detto niente per proteggervi..- spiegò rammaricato l’angelo. Dean si prese qualche minuto per assimilare la notizia e invece di cominciare a urlare contro Castiel di aver tradito la sua fiducia e di avergli mentito disse..- Wow! Un angelo in famiglia.. L’ho sempre detto che eri un po’ strano mai nessuno che mi sta a sentire. Ma aspettate un attimo dopo chi lo spiega tutto questo casino a Sammy?- chiese quello guardandoci pensoso. Lo guardai stupita e vidi Castiel che aveva la mia stessa faccia, contemporaneamente scoppiammo in una genuina risata. –Ci penso io ragazzi ad avvertirlo- disse Castiel mentre ancora rideva.
-Quindi ora la profezia è completa. Cioè ci siamo tutti, no? I tre cacciatori, i due vampiri, la strega, la chiave e gli angeli… Siamo al completo- disse Meredith guardando Annabelle dritto negli occhi.
-Si siamo al completo ma prima dobbiamo addestrarvi. Lilith è un demone molto potente e non riuscirete a sconfiggerla senza l’adeguato addestramento- disse Annabelle.
-Come dovremmo addestrarci?- chiesi curiosa guardandola e lei sorrise.
-Andremo a caccia.-


-A caccia? A caccia di cosa, scusa?- le chiesi sgranando gli occhi. Avevamo una demone da annientare e la fine del mondo da scongiurare e lei pensava a uccidere animali.
-Il miglior modo per fare esperienza sui demoni è dar loro la caccia. Se guardate i telegiornali o leggete quelli cartacei potete rendervi conto che molte cose strane succedono nel mondo e ci sono dietro molte creature. I cacciatori esistono proprio per questo, individuano un caso, indagano e quando sono sicuri che si tratta di qualche creatura soprannaturale la scovano e la uccidono. Ciò che ci interessa adesso sono i demoni quindi dovete sapere le cose base prima di partire.- disse Annabelle guardandoci seria.
Eravamo seduti tutti sui divanetti del salotto, c’era perfino Damon che appoggiato al muro ascoltava la conversazione con attenzione anche se fingeva indifferenza come al suo solito.
-I demoni esistono sotto forma di fumo nero, è una specie di polvere abbastanza visibile che rappresenta “l’anima dannata” del demone. Regolarmente i demoni entrano nel corpo delle persone attraverso la bocca e prendono il comando del loro corpo. Sono riconoscibili dagli occhi completamente neri, rossi, gialli o bianchi nel caso di Lilith che si mostrano solo in determinati casi: quando il demone è arrabbiato o quando si pronuncia il nome di Cristo in latrino per il resto poi hanno occhi normali come tutti. Hanno grandi poteri mentali, i demoni minori riescono a fare giusto qualche danno ma quelli più forti beh.. Sono davvero terribili. Il loro punto debole è l’acqua santa, è come acido per loro e se gliela lanciate addosso li brucerà per parecchio ma alla fine si riprenderanno, è solo qualcosa di momentaneo ma aiuta a prendere tempo. I demoni possono essere intrappolati in un solo modo è questa è chiamata la trappola del diavolo- Annabelle prese un foglio e una matita e cominciò a disegnare uno strano simbolo, era una stella di Davide con dei simboli al centro- Se disegnate questa sul pavimento o sul soffitto e i demoni ci passano sopra o sotto i loro poteri vengono annientati e loro non possono muoversi di lì, come se fossero in gabbia. Ci sono due modi per liberarsi di loro: Il primo consiste nel recitare un rito di esorcizzazione in latino che costringe il demone a lasciare il corpo e a ritornare all’inferno così se si è fortunati si riesce anche a salvare la persona che è stata posseduta. Il secondo metodo consiste nell’usare un pugnale demoniaco che noi angeli abbiamo creato apposta per ucciderli. Questo in sostanza è tutto ciò che vi serve sapere sui demoni per ora- disse Annabelle guardandoci. Tutti eravamo rimasti leggermente perplessi ma avevamo capito ciò che aveva detto. La battaglia si presentava ardua ma ce la saremmo cavata ugualmente.. O almeno lo speravamo.
-Visto che la maggior parte di voi sa combattere potreste già iniziare con la “pratica”. Ho individuato diversi casi di demoni minori facili da uccidere e potreste occuparvene voi. I cacciatori sono fondamentali durante questo momento Pre-Apocalisse.- disse Annabelle.
-Non è esagerato mandare tutti noi per un sono demone? Non ho intenzione di sprecare il mio tempo con questi inetti- disse Damon guardando Annabelle con fare ovvio e lei annuì. –Infatti Damon sarete divisi in gruppi e ognuno di voi si occuperà di un caso diverso e avrà tutto il materiale occorrente.
-Io posso fare anche da solo.. Capirai che sarà mai un demone- disse Damon con fare di superiorità.
-Non sottovalutarli Damon.. Sei intelligente e capisci il vero pericolo quando c’è.- disse Annabelle seria poi si voltò a guardarci.
-Volete un po’ di tempo o siete disposti a partire subito?- chiese guardando tutti gli altri.
-Questa Lilith è sempre più vicina a liberare Lucifero giusto? Quindi non possiamo permetterci di perdere tempo per i nostri comodi. Io sono pronto- disse Stefan guardandola serio.
-Anche io.- affermarono Meredith, Elena, Dean, Castiel, Io e alla fine anche Damon con il suo tipico tono indifferente e glaciale.
-Però si parte domani, prima dobbiamo avvertire mio fratello di quello che sta succedendo e ci vorrà un po’ per raccontargli tutto- disse Dean.
-Spiega tutto a Sam e domani mattina ci vediamo qui- disse Annabelle con un sorriso.
-Bene, è meglio tornare a casa ora- disse Castiel guardandomi e sparì su per le scale per andare a riprendere le borse con i libri che avevamo lasciato di sopra, me li sarei fatta mostrare stasera.
-Rimani qui a dormire Annabelle ci sono delle camere libere- disse Stefan gentilmente e Annabelle sorrise –Chiamatemi Anne… Comunque si mi andrebbe proprio di rimanere qui così potrò anche parlare un po’ con Damon.- disse lei contenta.
-Noi andiamo a casa Anne- la salutò Dean con un sorriso e un cenno della mano che lei ricambiò con molto paicere. Sorrisi contenta di vederli così affiatati, già mi stavo facendo dei filmini mentali con il loro matrimonio e tutto il resto… Basta Bonnie pensa alla fine del mondo e non a queste scemenze! Mi rimproverai.
-Bene possiamo andare- disse Castiel tornando giù dalle scale. Mi avviai verso la porta e la aprii, qualcosa però mi passò da sopra la spalla e uscii dalla porta confondendosi con il cielo notturno, una piuma nera svolazzò in aria e si poggiò delicatamente sulla mia spalla. Guardai Damon sottoforma di corvo allontanarsi e sentii una stretta al cuore.
-Sunshine?- mi chiamò Dean sorridendo.
-Si andiamo- dissi ricambiando il sorriso. Presi la piuma e me la misi in tasca poi mi avviai con gli altri verso la macchina di Castiel.

Appena tornammo a casa fummo investiti da un infuriato Sam che ci guardava con le braccia incrociate al petto e un broncio furioso in volto, sarebbe sembrato quasi dolce se non fosse stato che ce l’aveva proprio con noi. –Mi avete seguito vi ho visti!- esclamò quello guardandoci male.
Vidi Castiel girarsi e fulminarci con un’occhiata –Ve l’avevo detto io!- esclamò lui.
-Zitto angioletto non cominciare con le solite ramanzine- disse Dean guardandolo e gli fece la linguaccia.
Nonostante tutto sorrisi, anche se eravamo vicini alla “fine del mondo” era bello vedere che il nostro rapporto non cambiava.. E che avevo sempre una famiglia accanto, su cui contare.
-Angioletto? Che succede?- chiese stranito Sam guardando Castiel e Dean.
-Hai promesso che spiegavi tu io vado a ordinare le pizze!- esclamai subito guardando Castiel e corsi su per le scale, anche Dean inventò una scusa e scappò via lasciando a Castiel il compito di spiegare tutto a Sam… Sarebbe stata una luuunga nottata per quei due!







NDA:
Buongiorno ragazzi! Stamattina non stavo proprio bene quindi niente scuola e ne ho approfittato per scrivere questo avvincente sesto capitolo! Devo dire che mi è dispiaciuto ricevere meno recensioni di ciò che mi aspettavo ma diciamo che è anche un po’ colpa mia per aver abbandonato la storia!
Anyway parliamo del capitolo! Cosa ve ne pare? A me sinceramente è piaciuto tantissimo! Soprattutto la parte dello scontro “Castiel/Damon” Se non fosse intervenuta Annabelle sicuramente ci sarebbe stato il finimondo, altro che Apocalisse ahahahahah! Che idea vi siete fatti dei demoni? Sono spaventosi vero? Però vedrete che i nostri incredibili ragazzi ce la faranno a sconfiggerli! Si parte per le cacce (che ovviamente saranno in diverse città per oguno.. Si parte per un viaggio “On the road” proprio come in Supernatural) e scommetto che i gruppi vi piaceranno eheheh Immaginate già la “formazione”? ;)
Povero Castiel alla fine l’ingrato compito di riassumere tutto a Sammy è toccato a lui! Povero cucciolo!
Spero che recensirete in tanti ma sono contenta anche di quelli che leggono silenziosamente! Grazie ai 7 che hanno messo la storia nelle preferite, ai 16 che l’hanno messa nelle seguite e all’unica che l’ha inserita tra le ricordate… Grazie mille!!!!! *___*
Un bacione e alla prossima <3
Klaroline99.

Ps: Eccovi qualche foto “demoniaca”

Trappola del diavolo: http://img826.imageshack.us/img826/6228/supernaturalwallpaperde.jpg

Occhi neri demoniaci: http://2.bp.blogspot.com/-pNO1bps0WQ8/ULfWW2vMF8I/AAAAAAAABAM/gcUDwymUHqc/s1600/Demone.jpg

Occhi gialli demoniaci: http://images.movieplayer.it/2008/04/14/fredric-lehne-nel-ruolo-del-demone-responsabile-della-morte-di-mary-winchester-nell-episodio-in-my-time-of-dying-di-supernatural-57755.jpg

Occhi bianchi demoniaci: http://images3.wikia.nocookie.net/virtualarena/it/images/3/31/Lilith.jpg (Questa qui è Lilith!)

Occhi rossi demoniaci: http://3.bp.blogspot.com/-LI6NQeQSRs8/Tnd3ocylELI/AAAAAAAACfQ/5tpEv1ciyTc/s400/supernatural+16.png



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Capitolo 7
*** 7° capitolo ***


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Bonnie's life-The Apocalypse


Capitolo 7


-Bon.. Su Bonnie devi svegliarti andiamo!- una voce assolutamente fastidiosa mi stava chiamando mentre due mani poggiate sulle mie spalle mi scuotevano leggermente cercando di farmi svegliare. Non volevo proprio svegliarmi anche perché stavo sognando il mio amore impossibile.. Damon Salvatore che mi diceva chiaramente –Bon svegliati!- esclamò di nuovo la voce fastidiosa e io dovetti per forza aprire gli occhi.
Chi era quel grandissimo idiota che mi aveva svegliato mentre Damon stava per confessare il suo amore per me? Capivo che era un sogno ma diamine neanche nella mia fantasia potevo averlo!
Mi misi seduta sul letto e sollevai lo sguardo guardando gli occhi castani di Samuel Winchester che presto sarebbe morto se non si sbrigava a correre via.
Probabilmente dal mio sguardo fulminante capì che doveva sparire il più in fretta possibile e infatti dopo neanche un minuto si dileguò fuori dalla mia camera mentre io ricadevo nel letto pronta a rimettermi a dormire quando… -Devo andarci prima io! Devo lavarmi Sammy!- esclamò la voce di Dean mentre Sam urlava –Devo farmi i capelli ci metto due minuti fai entrare prima me!- li guardai e mi schiacciai il cuscino sulla faccia invocando l’aiuto di un angelo mentalmente.
-Basta voi due! Sam a fare colazione su, Dean sbrigati con la doccia! Devo ricordarvi per l’ennesima volta che oggi inizia l’addestramento?- chiese abbastanza irritato Castiel. Wow invocavo gli angeli e Castiel arrivava… Mitico avere un angelo in casa!
Decisi di alzarmi dal caldo rifugio che era il mio letto anche perché con i fratelli Winchester che litigavano per casa sicuramente sarebbe stato impossibile continuare a dormire … e a sognare.
Mi tirai giù dal letto e mi vestii velocemente, la doccia l’avevo già fatta la sera precedente quindi ero a posto e poi non mi andava di affrontare l’ira di Sam che aspettava pazientemente (si fa per dire) il suo turno per entrare in bagno.
Andai in cucina e mi sciacquai la faccia con l’acqua del lavandino sul ripiano della cucina poi afferrai la tazza con il latte caldo dove affogai le palline al cacao che erano i miei cereali preferiti cominciando a mangiarne cucchiaiate cospicue mentre canticchiavo il ritornello della canzone che davano alla radio con il rischio di affogarmi.
Finii di fare colazione e mi pettinai i capelli con le mani dandogli giusto un aria decente, con un semplice pettine non sarei mai riuscita a districare la massa di ricci e nodi che avevo in testa.
-Ma non puoi sistemarti quei capelli?- mi chiese Sam guardandomi con aria di rimprovero.
-Sammy non si sistemano e inutile anche provarci- dissi al mio amico e poi guardai gli altri –Bene siamo pronti per andare?- chiesi guardandoli.
-Per quanto salteremo scuola?- chiese Sam preoccupato per la sua media da secchione.
-Per quanto serve Sam basta con tutte queste domande stiamo parlando dell’Apocalisse se non te ne sei accorto- disse Castiel guardandolo esasperato e alzò comicamente gli occhi al cielo.
-Non perdere tempo a spiegarglielo la vera fine del mondo per lui è avere una media inferiore al nove sulle pagelle scolastiche di fine anno- disse Dean ridacchiando e io scoppiai a ridere con lui battendogli il cinque, Sam diede uno scappellotto sulla nuca al fratello facendogli una linguaccia e ovviamente ricominciarono con le loro litigate.
Sbuffai e salii in macchina al posto del passeggero davanti accanto a quello del guidatore occupato da Castiel mentre dietro salivano i due Winchester che bisticciavano da bravi fratelli.
Accesi la radio alzando al massimo il volume della canzone “Fell this moment” di Pitbull e Christina Aguilera cominciando a cantarla ad alta voce per sovrastare i toni di quei due pazzi che avevo là dietro, presto tutti quanti si unirono con me al canto anche se non conoscevano le parole e spesso se le inventavano da soli facendo ridere me che conoscevo il testo a memoria.
Quando arrivammo alla pensione spensi la radio e scesi dall’auto appena Castiel parcheggiò la macchina.
Mi avviai verso la pensione, la porta era già aperta segno che i ragazzi ci avevano già visti arrivare. Entrai nell’abitazione andando subito verso il salotto, appena varcai la soglia rimasi stupita. Sull’antico tavolo della pensione Salvatore erano sparse pistole, boccette d’acqua, coltelli, pugnali e persino fucili.
-Ben arrivati anche a voi!- esclamò Annabelle guardandoci entrare e ci fece segno di accomodarci sui divanetti mentre Castiel andava ad affiancarla.
-Queste armi sono quelle che vi daremo per affrontare la caccia, tenete le orecchie ben aperte alla spiegazione- Disse Anne con tono serio e poi lasciò il campo a Castiel.
L’angelo prese in mano un pugnale della serie che c’era sul tavolo e ce lo mostro per bene. L’elsa era dorata e invece sulla lama c’erano incisi diversi simboli che stavano a simboleggiare qualche linguaggio antico.
-Questo pugnale è stato creato da noi angeli apposta per uccidere i demoni. Un colpo al cuore o in qualunque parte mortale è sufficiente per uccidere un demone.- spiegò Castiel poi prese una boccetta di quelle che si usava per mettere l’acqua quando si facevano le escursioni. –Qui dentro c’è dell’acqua santa e sapete già il suo utilizzo. Tutte le armi da fuoco qui presenti invece sono caricate con proiettili speciali a sale che ha un po’ l’effetto dell’acqua santa su di loro. Se per esempio volete qualche tipo di protezione da un demone vi basta fare un cerchio di sale  rimanerci dentro, loro non possono superare barriere di sale. Mentre se volete barricarvi in casa c’è lo stesso procedimento, barriere di sale su porte e finestre. Su questi fogli invece c’è la formula in latino per l’esorcizzazione ma prima assicuratevi di aver intrappolato bene il demone, in questo caso fanno comodo le trappole del diavolo- spiegò Castiel. -Adesso però devo fare una cosa. E’ una protezione in più dai demoni, loro non potranno entrare nei vostri corpi e possedervi.- Castiel si avvicinò a oguno di noi e ci posò la mano destra sulla spalla che riluceva di una luce strana e abbagliante.
-Non mi toccare- disse Damon guardandolo male. Era l’unico a sottrarsi al suo tocco.
-Damon fallo per me perfavore… Possiamo fidarci di Castiel- disse Elena guardandolo con occhi dolci e lui si lasciò convincere facendosi toccare da Castiel.
Stavo per vomitare vedendo quella scena stranamente troppo dolce per i miei gusti però mi trattenni e mi concentrai sulla spalla che bruciava leggermente. Abbassai di poco la manica e vidi che era apparso un tatuaggio con uno strano simbolo inciso sopra che assomigliava parecchio alla trappola del diavolo disegnata su quei fogli. Quello era un tatuaggio anti-possessione quindi… Mitico!
-Bene e adesso iniziamo con gli addestramenti veri e propri. Le cacce! Vi ho già detto che vi dividerete in gruppi e partirete tutti per affrontare un caso demoniaco quindi i gruppi indiscutibili- disse Anne guardando Damon alla parola indiscutibili – Sono: Stefan e Elena, Dean e Sam, Meredith e Alaric e Damon e Bonnie-.
C’era anche Alaric? Non l’avevo notato. Sicuramente lo aveva chiamato Meredith e lui aveva insistito per accompagnarla in questa missione apocalittica. Belle coppie io ero finita proprio con Damon.
Un attimo! Con Damon? Avevo davvero sentito il mio nome preceduto da quello di Damon?
Mi voltai a guardare Anne e sgranai gli occhi stupita.
-Assolutamente no!- esclamò Damon guardando me e lei risentito – Toglitelo dalla testa angioletto dei miei stivali io non uccido nessun demone con quella inetta capace di far niente! Ma se non sa neanche toccare un coltello per paura figuriamoci brandirlo contro una persona!- esclamò lui deridendomi e facendomi arrabbiare. Ero ferita e anche molto dal suo comportamento.
-Bene Damon allora tu andrai con Sam e Dean andrà con Bonnie- disse Annabelle guardandolo con tono di sfida. Anche se era un angelo non era mica scema e aveva notato la possessività di Damon nei confronti della sua Streghetta ed era più che sicura che avrebbe rifiutato e infatti…
-No! La Streghetta preferisce venire con me!- esclamò Damon guardando Dean irritato. Non avrebbe lasciato il suo Uccellino nelle mani di quel biondino che le faceva pure il filo.
-Sunshine ti va bene?- chiese Dean guardandomi dolcemente e io annuii. Anche se sicuramente avremmo passato la maggior parte del tempo a bisticciare e a fare casini ero contenta di andare con Damon, nonostante tutto lo amavo.
-Bene! Allora cominciate a prendere le armi e tutto ciò che vi servirà. Mettete in conto che probabilmente dovrete fermarvi per qualche giorno quindi prendete anche qualche vestito e tutto ciò che può servire- disse Castiel e tutti subito iniziarono a riempire i borsoni con l’equipaggiamento necessario.
-Bon io ho preso qualcosa per te senza che torni di nuovo a casa- mi disse Castiel passandomi un borsone –Fai attenzione e se il vampiro ti da problemi fai uno squillo e sono da te in un lampo- e mi fece l’occhiolino.
-Mi dispiace interrompere questo incontro romantico ma dobbiamo andare o no?- chiese Damon sarcasticamente e mi prese per un braccio senza farmi male avvicinandomi più a se.
-Stefan e Elena voi andrete a St. Louis in Missouri. Sul quotidiano c’è scritto che ci sono stati molti omicidi e tutti gli indizi dicono che sono opera demoniaca. Indagate e vedete di scoprire cosa sta succedendo.- Annabelle passò ai due il giornale vecchio di qualche giorno che riportava la notizia dell’assassinio di cinque persone, solo al pensiero rabbrividii.
-Dean e Sam voi andrete a Lawrence, in Kansas.- disse e passò anche a loro il giornale con le notizie che li avrebbero aiutati con il caso.
-Alaric e Meredith voi andrete nel Maryland precisamente a Green Haven- disse e come routine passò loro il giornale.
-Damon e Bonnie voi andrete qui vicino, in Georgia. La città è Atlanta- disse dandoci il giornale che Damon afferrò malamente sbuffando.
-Fate attenzione e ricordate tutto ciò che vi abbiamo detto sui demoni… Non siate superficiali e non sopravvalutatevi- disse Annabelle guardando Damon negli occhi –Ci sono creature anche più forti di voi che possono farvi molto male. Buon viaggio- affermò.
-Pronta per la “caccia” Uccellino?- mi chiese Damon con il solito sorrisetto ironico ma era anche divertito.
-Prontissima- dissi con un moto di stizza. Gli avrei dimostrato che non ero una buona a nulla come credeva lui ma che ero in grado di fare qualcosa di buono senza che lui corresse in mio salvataggio subito dopo.
-Damon mi raccomando sta attento- disse Elena avvicinandosi e abbracciando Damon in modo piuttosto “intimo”. Alzai gli occhi al cielo trattenendo le smorfie e andai a salutare tutti gli altri.
-Quella piovra non si è ancora staccata? Dovrebbe avere il Guinnes per l’abbraccio più lungo del mondo- disse ridendo Sam. –Il Guinnes lo merita per la stronzaggine… Due fratelli contemporaneamente altro che angelo chiamiamola “propensa alla prostituzione”- disse Dean a bassa voce per non farsi sentire dai Salvatore e io scoppiai a ridere coprendomi la bocca con la mano. Quel ragazzo era adorabile!
Il corvino che era abbracciato al suo Angelo sentì chiaramente la risata della Streghetta e non ne fu molto contento. Solo lui poteva far ridere la sua Streghetta! Solo lui poteva farla arrossire, proteggerla e averla. Senza neanche rendersene conto si staccò dalla ragazza che rimase parecchio stupita e a passo di carica andò verso la rossa, la prese per il braccio e la tirò verso la macchina.
-Ma sei impazzito?- gli chiesi sbuffando guardandolo male.
-No, non c’è tempo per le chiacchiere dobbiamo partire e ci vogliono ore di viaggio per arrivare ad Atlanta quindi dobbiamo partire subito- disse lui caricando nel cofano della sua Ferrari i borsoni.
-Tu invece potevi perderlo un altro po’ di tempo abbracciato ad Elena, no? Tanto non ti faceva tanta differenza- dissi ironica e infastidita mentre salivo in macchina davanti al posto del  passeggero.
-Bada a come parli e con che tono ti rivolgi, ora non ci sono più i tuoi cari amichetti a proteggerti non fare la sbruffona- mi avvertì il corvino. Salì al posto di guida e dopo aver acceso radio e motore partì con una sgommata.
-Voglio arrivare viva rallenta!- esclamai guardandolo terrorizzata.
-Silenzio Uccellino e goditi il viaggio- mi disse con il suo solito sorriso.


NDA:
Buonasera lettori! *O*
Eccoci alla fine di questo settimo capitolo! Che ne pensate della storia?
Sinceramente io sono molto fiera di come sta venendo anche perché sto riuscendo a unificare due trame di due contesti completamente diversi ma credo stia vendendo bene!
Allora inizieremo con le cacce e qui ce ne saranno di belle! Damon e Bonnie andranno ad Atlanta da soli a caccia di demoni *-* Posso solo dirvi che il prossimo capitolo o i prossimi due saranno ricchissimi di momenti Donnie! A questo proposito vorrei un parere! Secondo voi meglio fare la caccia di due capitoli o di uno solo? Fatemi sapere <3
Ringrazio chi legge, recensisce e chi ha messo la storia nelle seguite/preferite/ricordate! Grazie mille e vi invito a recensire mi farebbe molto piacere!
Un bacio, Klaroline99.

Tatuaggio anti-possessione: http://www.google.it/imgres?imgurl=http://media.tumblr.com/tumblr_m35x3rfoax1qb6ni3.jpg&imgrefurl=http://www.tumblr.com/tagged/anti%2520possession%2520tattoo&h=180&w=180&sz=8&tbnid=_FJzcs0Y3vCdyM:&tbnh=90&tbnw=90&prev=/search%3Fq%3Dsupernatural%2Btattoo%2Banti%2Bpossession%26tbm%3Disch%26tbo%3Du&zoom=1&q=supernatural+tattoo+anti+possession&usg=__Bl-EzxEMYnSY5Q9iBQu57RJ0yhk=&docid=0mHMd5AgB6OIlM&sa=X&ei=AxSdUb6xNYTZtAaewYHQBg&ved=0CDkQ9QEwAg&dur=277


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Capitolo 8
*** 8° capitolo ***


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Bonnie's life-The Apocalypse



Capitolo 8



Risin' up, back on the streets
Did my time, took my chances
Went the distance, now I'm back on my feet
Just a man and his will to survive


Mi misi seduta di scatto sul sedile portandomi una mano alla testa.
-Ma che cavolo?- chiesi stranita e sbattei più volte le palpebre riconoscendo a poco a poco l’abitacolo della bellissima Ferrari di Damon Salvatore.
-Ben svegliata bell’addormentata- mi disse il proprietario dell’auto sfoderando il suo sorrisetto mentre stringeva il volante con le mani guidando perfettamente ad alta velocità.
-Ma dico io sei scemo? Stavo dormendo se non te ne eri accorto potevi benissimo abbassare!- esclamai guardandolo male e abbassai il volume dello stereo, neanche due minuti che lui lo alzò di nuovo al massimo.
-Su Uccellino canta con me! Lo sai che gli Uccellini amano cantare?- mi chiese sorridendo e poi cominciò a cantare a squarciagola il ritornello della canzone, era perfetto in tutto perfino nel canto! Accennai un sorriso e cominciai a cantare con lui finché non ci ritrovammo a ridere e urlare le parole delle canzoni.
-Ci vuole ancora molto per arrivare?- chiesi guardandolo.
E lui distrattamente mi rispose –Un’altra mezz’oretta streghetta e siamo arrivati.. Ora che siamo soli vorrei approfittarne per farti qualche domanda a cui devi rispondere. Quando hai conosciuto i Winchester e l’angioletto?- mi chiese. Quando aveva nominato i miei migliori amici mi ero subito innervosita per il modo in cui li aveva chiamati.
-Sono di famiglia… Dean e Sam sono i miei cugini di primo grado. I loro genitori sono morti e quindi Castiel li ha presi in affidamento. Non ci frequentavamo mai ma quando hanno deciso di venire a Fell’s Church hanno cominciato a frequentare casa mia e praticamente tutta la mia famiglia si è innamorata di quei tre pazzi compresa io che li considero come fratelli ormai, mio padre e mia madre sono partiti per un viaggio di lavoro di qualche mese ma io volevo rimanere qui e quindi Castiel si è offerto di farmi da “babysitter”, i miei si fidano molto di lui perché sanno che un tipo molto responsabile quindi mi hanno lasciato rimanere con lui- spiegai e mi girai a guardare i suoi bellissimi occhi neri che adesso sembravano accesi di interesse.
-Quindi non sei innamorata di Dean, vero Uccellino?- mi chiese.
Quella domanda era parecchio strana e subito mi insospettii –No, ma perché dovrebbe interessarti cosa provo io per Dean?- gli chiesi incrociando le braccia al petto.
-Beh mi pare ovvio, voglio avere l’esclusiva. Tu sei innamorata di me, e credimi ti capisco, chi non si innamora di me!- disse quello atteggiandosi. –Anche se sai che io voglio Elena- continuò ma il suo tono non mi convinceva molto.
No Bonnie non illuderti! Finirai solo per soffrire e non ci vuole proprio ora! Non pensare a Damon e a Elena.
Mi rimproverai da sola e spostai lo sguardo al paesaggio che scorreva velocemente fuori dal finestrino.
Quando Damon cominciò a rallentare potei scorgere un cartello abbastanza grande sul ciglio della strada dove a caratteri cubitali era scritto: “Welcome to Atlanta”.
-Siamo arrivati allora- dissi a Damon e lui alzò gli occhi al cielo. –Ma che intuizione Holmes!- disse con il solito sorrisetto alla Damon Salvatore che mi faceva innervosire e andare in tilt allo stesso tempo anche se non credevo fosse una cosa possibile.
-Ci fermiamo in un hotel per ora?- gli chiesi ricordando le istruzioni di Annabelle e Castiel.
-Si, dobbiamo indagare su questo “caso” di demoni- disse passandomi il giornale che io non avevo ancora esaminato. Sfogliai le pagine fino ad arrivare all’articolo dove parlavano degli omicidi.

“Da ciò che abbiamo visto nelle ultime settimane a quanto pare un killer pluriomicida gira per le strade di Atlanta, abbiamo contato finora sette vittime, tutte donne e di bell’aspetto che vanno dai sedici ai venticinque anni. L’unico collegamento tra le vittime è il loro aspetto.. Sembra che il killer uccida solo ragazze dai capelli ramati. Probabilmente quest’uomo ha qualche problema mentale e appena catturato sarà affidato alle cure del reparto psicologico dell’Atalanta Hospital. Consigliamo a tutte le donne ma anche agli uomini di restare in casa dopo le nove di sera”

Questo recitava l’articolo e io subito sgranai gli occhi.
Grandioso! Il killer demoniaco uccideva soltanto ragazze dai capelli rossi dai sedici ai venticinque anni e io potevo benissimo corrispondere al suo ideale di vittima perfetta.
-Hai letto l’articolo Damon?- gli chiesi guardandolo mordicchiandomi il labbro.
-Non ti accadrà niente Rossa devi solo fidarti di me.- disse lui seriamente guardandomi negli occhi e con una mano mi scostò una ciocca di capelli che ricadeva davanti agli occhi e la portò dietro all’orecchio.
Annuii guardandolo, mi fidavo di lui ed ero sempre stata più che disposta ad affidargli la mia vita, sapevo che ne avrebbe avuto cura.
Continuò a guidare per un po’ finche non arrivammo presso la periferia della città, un insegna sgargiante a luci neon brillava sopra quello che doveva essere un motel.
L’insegna recitava “Red Bull” scritto in rosso e sotto c’era l’immagine di un toro assomigliante a quello dei fumetti che rigettava fumo dal naso.
Damon parcheggiò nell’area intorno all’hotel riservata alle auto e poi scendemmo dall’auto, rimasi ad aspettarlo mentre lui andava verso il retro dell’auto e tirava fuori i borsoni dal bagagliaio caricandoseli in spalla e poi insieme ci avviammo verso l’entrata del motel.
La hall era abbastanza accogliente, non era certo un hotel a cinque stelle con tutte le rifiniture in legno lucido o placcato in oro ma era ugualmente caldo e accogliente e stranamente riusciva a mettere una persona a proprio agio come se si trovasse in casa propria.
Sorrisi gentilmente alla ragazza dietro il bancone che era troppo impegnata a osservare Damon con la bava alla bocca che a prestare attenzione a me cosa che mi infastidii e non poco.
-Ehm ehm- dissi schiarendomi la voce tossicchiando leggermente per attirare l’attenzione e riuscii nel mio obiettivo.
-Vorremmo una camera con due letti singoli perfavore- le dissi sorridendo. La vidi trafficare con dei fogli che erano sparsi sul bancone e analizzare i numeri delle stanze con le diverse prenotazioni, tornò a guardarmi dopo dieci minuti e scosse la testa dispiaciuta –Mi dispiace signorina ma abbiamo solo una camera singola con un letto matrimoniale- spiegò lei.
-Va bene ugualmente ci dia quella- disse Damon sbrigativo lanciandomi uno sguardo veloce per poi tornare a guardare la biondina.
-Damon no… Troviamo un altro motel- dissi a bassa voce guardandolo male. Già la mia salute mentale era precaria con lui a un letto di distanza figuriamoci dormire insieme a lui nello stesso letto! Avrei passato intere notti in bianco.
-Mi dispiace tesoro ma c’è solo questa camera e io sono parecchio stanco non ho nessunissima intenzione di continuare a guidare per cercare un altro motel- disse Damon con tono serio e quasi dittatoriale che mi fece capire che il discorso era definitivamente chiuso per lui.
Alzai gli occhi al cielo e presi il mio portafogli tirando fuori la carta d’identità che diedi alla ragazza che dopo aver fatto tutti gli accertamenti mi porse il modulo da compilare per prenotare la stanza.
-Bene la camera è la 41- disse la ragazza dando le chiavi nella mano di Damon accarezzandogli volutamente le dita e lui ricambiò il gesto con uno dei suoi soliti sorrisi ammaliatori.
Irritata dal suo comportamento gli tolsi le chiavi di mano e mi avviai verso il corridoio che portava alle stanza, non avevo intenzione di rimanere a guardare mentre quei due flirtavano.
Entrai in camera e posai la borsa sul letto matrimoniale proprio al centro della stanza.
Ero stanca e intorpidita per il viaggio quindi mi fiondai subito in bagno per fare una bella doccia calda e rilassante, mi spogliai velocemente e mi infilai nel box doccia.
Sentii la porta della camera sbattere dopo almeno venti minuti, sicuramente Damon era rimasto a “cenare” con la ragazza e con cenare intendevo che il cibo era la ragazza… Poverina!
Uscii dalla doccia e mi avvolsi nel morbido asciugamano pulito che era appeso al piccolo e unico gancio presente nel bagno, solo in quel momento mi resi conto che non mi ero portata dietro il cambio perché i borsoni li aveva presi Damon e quindi ora ero praticamente senza vestiti.
Dannazione! Imprecai mentalmente.
-Ehm.. Damon?- lo chiamai con voce bassa ma sapevo che lui poteva sentirmi con il suo super udito da vampiro.
-Cosa c’è Uccellino vuoi che venga a farti compagnia nella doccia?- mi chiese malizioso e io sbuffai irritata per quel suo tono lussurioso –No, Damon, vorrei solo che mi passassi il borsone. Devo cambiarmi- dissi aprendo di poco la porta in modo che uscisse solo la faccia.
-Già finita la doccia Uccellino? Che peccato, se mi avessi aspettato l’avremmo fatta insieme- disse lui facendomi l’occhiolino e inevitabilmente le mie guance divennero dello stesso colore dei capelli.
-Finiscila Damon per favore e passami quel borsone immediatamente- gli dissi cercando di non far tremare la mia voce.
-Ah ah Uccellino se te lo passo quale sarà la mia ricompensa?- mi chiese lui ghignando. –Un “Grazie Damon” ti basta?- gli chiesi sarcastica e lui scosse la testa –No tesoro, voglio un bacio.- affermò convinto.
Decisi di stare al gioco e annuii, serviva solo a passarmi il borsone non lo avrei mai baciato.
Afferrai velocemente il borsone con la mia roba e chiusi la porta del bagno.
Aprii la cerniera e tirai fuori l’intimo, un paio di leggins neri e una maglietta a mezze maniche che usavo per dormire, rapidamente mi vestii e dopo aver legato i capelli umidi in una coda disordinata uscii dal bagno.
Non vidi Damon e stranita mi guardai intorno, mi girai di nuovo e me lo ritrovai a due centimetri di distanza, troppo vicino al mio viso.
-Mi dovevi un bacio Uccellino- sussurrò con voce bassa e sensuale e avvicinò piano le sue labbra alle mie, all’ultimo secondo cambiai direzione però e gli diedi un bacio sulla guancia.
Non volevo che quel bacio che tanto avevo agognato fosse per una semplice ricompensa, doveva essere voluto da entrambi, voluto davvero.
I suoi occhi si fissarono nei miei guardandomi straniti ma anche sorpresi, vidi la sua mano alzarsi e raggiungere il mio viso accarezzandomi la guancia e scostandomi una ciocca di capelli che era fuggita dalla coda sistemandola dietro l’orecchio. Inevitabilmente i nostri visi ripresero ad avvicinarsi ma qualcosa interruppe quel momento romantico.. La suoneria del mio cellulare.
Mi allontanai leggermente imbarazzata e andai verso la borsa che avevo lasciato sul letto, la aprii e velocemente tirai fuori il cellulare vedendo il nome sullo schermo “Sammy”.
Una cosa era assolutamente certa … Prima o poi Sammy avrebbe fatto una brutta fine se avesse continuato a interrompere i miei momenti con Damon, sia in sogno che nella realtà.
 
 

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Capitolo 9
*** 9° capitolo ***


Bonnie's Life- The Apocalypse




Capitolo 9


Guardai l’orologio che segnava ormai le nove di sera, Damon era uscito probabilmente per andare a caccia e non era ancora tornato. Non che mi dispiacesse stare da sola ma con un serial killer demoniaco che ammazzava ragazze con i capelli rossi della mia età un po’ da preoccuparsi c’era.
-Uccellino eri preoccupata per me? Sei così pensosa- disse una voce alle mie spalle e io mi girai di scatto guardando verso la porta notando Damon e il suo sorriso divertito, ero così immersa nei miei pensieri che non mi ero neanche accorto che era lui e che mi era arrivato alle spalle… Mi sa che i demoni avrebbero avuto vita facile con me.
-Smettila con queste entrate ad effetto Damon mi hai fatto prendere un infarto maledizione!- borbottai guardandolo male e mi soffermai sulle sue labbra che erano leggermente gonfie come se avesse passato ore a baciare qualcuno.. S’intende che quel qualcuno non ero stata io.
-Dove sei stato?- chiesi cercando di usare un tono indifferente ma non ci riuscii, si capiva benissimo dal mio tono di voce che ero gelosa anche se cercavo di non darlo a vedere inutilmente.
-Che c’è sei gelosa Uccellino? Sono stato a caccia e poi sono andato in un bar qui vicino, hanno dei buoni alcolici- disse avvicinandosi a me. –E poi sai era pieno di cameriere mezze nude che imploravano le mie attenzioni- continuò mentre portava una mano ad accarezzarmi il viso.
Mi stava parlando di cameriere mezze nude che gli ronzavano intorno e che probabilmente aveva baciato e ribaciato mentre mi accarezzava?
-Sai Damon non mi importa la telecronaca dei tuoi rapporti amorosi, non ci tengo per niente a sentirti parlare di queste cose- dissi cercando di allontanarmi da lui ma mi prese il polso facendomi girare di nuovo verso di lui –Però anche se quelle cercavano le mie attenzioni io stavo pensando soltanto a una persona e quella persona s…- disse ma io non ce la feci più e lo interruppi –Lo so già Damon non preoccuparti! Quella persona è Elena! Sarà sempre e solo Elena mentre noi qui siamo tutte dei capricci compresa io. Sai che c’è? Esco! Buonanotte!- esclamai guardandolo furiosa. Afferrai la giacca, le chiavi della stanza e il cellulare e andai verso l’uscita.
Appena fui fuori dall’hotel presi il cellulare e composi il numero di Dean che mi richiamò dopo neanche dieci minuti. –Ehi biondino come va lì la situazione?- chiesi tenendo il cellulare contro l’orecchio mentre camminavo sul ciglio della strada periferica che era deserta diretta verso il centro della città.
-Tutto bene qui rossa siamo appena arrivati a Lawrence e io non vedo l’ora di mangiarmi un doppio cheeseburger con bacon e buttarmi sul letto a ronfare. Tu?- mi chiese mentre sbadigliava.
Sorrisi sentendo le sue parole e ridacchiai. –Io sono furiosa e sto camminando da sola per strada alle nove di sera perché un certo vampiro si comporta da stronzo e mi fa arrabbiare. Prima è tutto dolce e tenero e ha perfino provato a baciarmi, se non fosse stato per Sam lo avrebbe anche fatto! Poi se ne va in uno strip club o cose simili e torna a casa a dirmi che ha baciato un bel po’ di ragazze ma che ne aveva in testa una sola… Ovviamente Elena!- esclamai sfogandomi.
-Da sola alle nove di sera? Ritorna subito a casa dannazione Bonnie! Sei un incosciente… Dio ma hai sentito ciò che dice il giornale? Ad Atlanta c’è un killer di ragazze esattamente identiche a te come fisicità e tu te ne vai da sola in giro senza Damon? Dimmi almeno che sei armata…- mi supplicò Dean cercando di mettere da parte la rabbia.
Oh merda, merda, merda… Aveva pienamente ragione. Portai la mano libera nelle tasche della giacca. Niente. In quelle dei pantaloni. Niente! Ero disarmata, da sola per strada e mi ero anche persa..
-Oh Dean dannazione e ora? Mi sono persa e non ho armi- dissi mentre tremavo dalla paura.
-CAZZO! Bonnie giuro che ti ammazzo porca miseria! Metti giù e chiama immediatamente Damon!- esclamò lui –Non ti muovere ancora o rischi di perderti di più. Appena sei a casa sana e salva chiamami.- disse Dean agitato e riattaccò per permettermi di chiamare Damon.
-Ma guarda un po’ che bella ragazza.. Tutta sola tesoro?- mi chiese una voce alle mie spalle e io mi girai di scatto trovandomi davanti un uomo di media statura, capelli rossicci e lentiggini che gli ricoprivano il viso, dall’aspetto pareva gentile anche se la voce mi era sembrata crudele e canzonatrice.. Forse la paura mi giocava brutti scherzi. Lo guardai meglio e lo vidi sorridere, i suoi occhi da azzurro cielo diventarono neri come la pece, ma  non come quelli di Damon, nei suoi non si vedeva neanche il bianco della pupilla, tutto nero.. Era un demone. Lo fissai terrorizzata e lasciai cadere il telefono sul cemento duro della strada, feci qualche passo indietro per allontanarmi da lui.
-Allora tesoro come posso uccidere una bella ragazza come te?- mi chiese lui fingendosi pensoso. –Posso sempre torturarti un po’ prima di darti il colpo di grazia e così ci sarebbe anche più divertimento e poi il tuo sangue scommetto che è delizioso..- disse lui sorridendo malignamente e poi scoppiò in una risata lunga  e crudele che mi fece venire i brividi.
In un attimo me lo ritrovai a un centimetro dal viso, portò una mano ad accarezzarmi la guancia  e poi  venni sbalzata all’indietro da una forte scarica di potere finendo proprio in mezzo alla strada, vidi il demone inclinare la testa di lato godendosi la scena.
Sentivo la gamba in fiamme e dall’odore avrei scommesso che ci fosse del sangue, girai la testa verso l’altro lato della strada e vidi una macchina venire a tutta velocità verso la mia direzione pronto ad investirmi senza neanche saperlo. Terrorizzata cercai di rialzarmi ma non ce la feci per il dolore alla caviglia e provai a strisciare fino al marciapiede per mettermi in salvo, la macchina era troppo vicina e il marciapiede troppo lontano, chiusi gli occhi rassegnata e rimasi ferma pensando che almeno così avrebbe fatto meno male.
Sentii due braccia forti cingermi, una sotto le ginocchia e l’altra dietro la schiena, girai il capo ritrovandomi la testa premuta contro un petto marmoreo coperto solo da una maglietta nera aderente, alzai lo sguardo trovando due occhi neri come la notte che facevano paura, quella che riuscivo a scorgere dentro i suoi era pura rabbia. Scattò di lato prima che la macchina potesse anche solo vederci e mi poggiò delicatamente sul marciapiede –Io e te dopo facciamo i conti- mi disse minacciosamente e poi si voltò a guardare il demone che ci guardava sorridendo divertito. –Il bel cavaliere vampiro… Cosa c’è vuoi dividere con me il sangue della bella fanciulla?- chiese guardando Damon, ovviamente non si era reso conto del pericolo che correva.
-Si, voglio vedere del sangue sull’asfalto e un corpo esanime, il tuo!- esclamò lui sorridendo e fece per buttarsi sul demone ma questo all’improvviso venne colpito da degli spasmi e il suo corpo iniziò a tremare, vidi la bocca di quello spalancarsi e del fumo nero uscire dalla sua bocca e scappare via.
-Si è esorcizzato. Ha lasciato il corpo umano per non affrontarmi quel vigliacco- disse Damon furioso e poi venne verso di me tornando a prendermi in braccio. –Sappi streghetta che sei nei guai fino al collo-mi avvertì con un ringhio che mi fece rabbrividire dalla paura.
-D-dove sono? Che succede? La testa mi fa malissimo- disse il ragazzo spaesato, i suoi occhi erano tornati umani perché quel demone era uscito dal suo corpo e aveva smesso di controllarlo.
-Damon devi aiutarlo, portalo in ospedale sta male ed è ferito- indicai il ragazzo che aveva diversi segni di ferite, Castiel mi aveva spiegato che quando un uomo era posseduto guariva subito perché il demone glielo permetteva ma quando quel demone usciva dal corpo dell’uomo allora tutti i dolori si ripresentavano e anche più forti di prima.
-Non me ne può fregare di meno di quel ragazzino- disse lui duramente mentre mi teneva stretta a se avviandosi verso l’hotel. –Damon aspetta! Aiutiamolo perfavore.. permettimi di chiamare almeno l’ambulanza o il 911- dissi guardandolo con occhi supplichevoli.
-Che mi tocca fare- disse ringhiando lui, delicatamente mi rimise a terra e afferrò il mio telefono che era caduto passandomelo in modo che potessi chiamare il pronto soccorso mentre Damon si occupava di cancellare i ricordi del ragazzo così che non fosse stato tormentato dal ricordo che un demone lo aveva con il suo corpo aveva ammazzato un sacco di ragazze.
Lo guardai e sorrisi nonostante tutto anche lui aveva un cuore e aveva appena salvato un ragazzo dal reparto psichiatrico dell’ospedale.
-Tu la gamba tutto okay?- mi chiese burbero ma con una tonalità dolce della voce e preoccupata che non gli avevo mai sentito neanche per Elena. Era arrabbiato, anzi furioso, con me per il fatto che fossi scappata così di notte con un demone alle calcagne. Mi prese in braccio e velocemente corse verso il motel, nella hall la receptionist tentò di fermarci per chiedere se avevo bisogno di aiuto visto la ferita sulla gamba ma lui la ignorò e entrò nella nostra camera mettendomi subito stesa sul letto. Andò in bagno e inumidì un asciugamano con cui mi ripulì il sangue e poi mise del ghiaccio sulla caviglia leggermente gonfia per la caduta.
-Bene.. Ora mi spieghi perché cavolo sei uscita così di corsa a quest’ora della notte?!? Stupida, incosciente, infantile di una ragazzina!- cominciò a sbraitare e ringhiare Damon –Poteva ammazzarti! Quella macchina ti avrebbe investito se IO non fossi stato lì!- esclamò lui fuori di se dalla rabbia e dalla preoccupazione.
Solo in quel momento mi resi davvero conto di ciò che avevo rischiato, cominciai a tremare e pian piano le lacrime cominciarono a scorrere lungo le mie guance mentre lo guardavo impaurita.
-Dannazione Uccellino.. Non piangere, è finita.- disse lui dolcemente stendendosi accanto a me e mi passò un braccio intorno alle spalle e mise una mano sulla mia nuca per spingere delicatamente la mia testa contro il suo petto, mi accarezzava la schiena con una mano mentre con l’altra mi accarezzava i capelli.
-Ti ho promesso che nulla ti farà del male Uccellino ricordi? E io mantengo sempre la parola data- mi disse serio e io annuii, mi fidavo di lui come con nessun altro. –Io d-devo chiamare Dean, era preoccupato per me…- dissi guardandolo. –Sssh dormi e basta Pettirosso- disse lui dolcemente e io mi lasciai cullare dal battito del suo cuore sotto la mia testa e dal suo respiro tranquillo e presto crollai addormentata tra le sue braccia.

Pov. Damon
 
Guardai Bonnie dormire e la guardai sollevato e con un sorriso sereno che non avevo mai adottato in vita mia se non quando ero umano.
Non sapevo perché e come ma prima avevo percepito che lei era in pericolo, mi ero sentito agitato e in preda al panico, il mio unico pensiero era sapere dove fosse e se stesse bene, un sentimento così non lo avevo provato neanche per Elena il mio Angelo.. Il che spiegava già molte cose.
Che io mi stessi innamorando della streghetta? No, era impossibile! Io amavo solo il mio Angelo. Ma cos’era quell’istinto di protezione verso il mio Uccellino? Il senso di possesso quando la vedevo abbracciata a quei tre smidollati dei suoi amici? Non riuscivo a spiegarmelo e questo mi spaventava …
Sentii il telefono della Streghetta vibrare e subito mi innervosii perché la vedevo agitarsi, aveva bisogno di dormire e come sempre uno dei suoi amici rompi scatole scocciava con le sue chiamate nei momenti sbagliati. Quel Sam me l’avrebbe pagata per tutti i momenti che aveva interrotto tra me e il mio Uccellino.
-Spero che tu abbia un valido motivo per aver chiamato o ti ammazzerò- dissi a bassa voce rispondendo al telefono della streghetta.
-Non avrei mai immaginato di dirlo ma sono felice di sentirti rispondere- disse Dean con un sospiro di sollievo che mi fece insospettire –E perché scusa?- chiesi sarcastico.
-Perché so che con te è al sicuro e che non permetteresti a nessuno di farle del male… Salutamela e prenditene cura o ti ficco un paletto nel cuore. Buonanotte- disse il biondino stupendomi. Forse non andavamo poi così d’accordo perché in fondo eravamo simili e avevamo lo stesso obiettivo.. Proteggere Bonnie.



NDA:
Spero che questo nono capitolo tutto Donnie ti sia piaciuto!
E comunque mi pare che la nostra Bon ci ha visto male perché Damon stava dicendo “–Però anche se quelle cercavano le mie attenzioni io stavo pensando soltanto a una persona e quella persona s…-“ non stava dicendo è Elena ma s.. sei.. Vi lascio con il dubbio ahahaha :P
Abbiamo anche visto il primo demone della storia. Davvero stronzo eh? E Bonnie è stata impulsiva e un po’ incosciente anche se è colpa di Damon che l’ha provocata parecchio :P
Non so voi ma io amo Dean Winchester! E’ troppo tenero *w*
E il piccolo pov Damon alla fine spero vi sia piaciuto come è piaciuto a me scriverlo! Dean e Damon sono troppo simili per volersi male v.v
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito o messo nelle preferite/seguite/ricordate! Un bacione!
E un grazie speciale a annaterra e BonBon15 che recensiscono sempre.. Vi adoro! *w*
Un bacio e al prossimo aggiornamento, Klaroline99. <3

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Capitolo 10
*** 10° capitolo ***


Bonnie's Life- The Apocalypse


Capitolo 10


Sentivo chiaramente una superficie fredda e immobile sotto la mia guancia destra e qualcosa di vigoroso che mi stringeva forte la vita ma anche con una certa delicatezza. Alzai lentamente il viso e vidi un volto angelico. Mento ben definito, labbra piene e rosse, zigomi ben delineati e due palpebre chiuse che sotto nascondevano un paio di bellissimi occhi color pece, dei capelli leggermente arruffati ma bellissimi e perfetti come tutto il resto incorniciavano il volto del bellissimo vampiro al mio fianco.
Avevo ripetuto troppe volte l’aggettivo bellissimo nella mia testa ma non potevo davvero farne a meno trovandomi davanti quella perfezione che sembrava scolpita nella roccia, un dio Greco apposta per me, anche se il termine “mio” non era da usare quando si trattava di Damon Salvatore. Lui era di una persona soltanto e questa era Elena Gilbert, dovevo ficcarmelo in testa e basta.
Lentamente mi districai da quell’abbraccio dolce ma allo stesso tempo corrosivo, io dovevo dimenticare Damon e non illudermi perché anche se lui si comportava in modo così dolce con me quando Elena sarebbe “tornata” nella sua vita lui non avrebbe avuto occhi che per lei e questo faceva male, tanto e troppo male ma dovevo accettarlo o avrei finito per soffrire così tanto che alla fine il mio cuore non sarebbe stato più ricomponibile. Con la mano destra presi la borsa di acqua calda che avevo applicato sulla gamba e la misi sul comodino, la sera prima quello era stato ghiaccio ma si era sciolto durante la notte grazie al riscaldamento acceso. Decisi di andare a fare una bella doccia calda e rilassante prima che Damon si svegliasse, questa volta presi il cambio di roba dal borsone e andai a lavarmi.
L’acqua calda della doccia scivolava lungo le mie spalle per finire lungo il corpo e riscaldarmi dandomi un senso di tepore e calore molto rilassante, come se tutti i miei problemi fossero spariti e almeno avevo smesso di pensare al ragazzo che era ancora comodamente steso a letto. Uscii dalla doccia e mi asciugai rapidamente infilando subito la biancheria intima bianca e i jeans e con la camicetta azzurra e il maglioncino blu sopra, misi un paio di calzini e poi infilai di nuovo le scarpe da ginnastica che erano anche le più comode che avevo e le più calde, quell’inverno era parecchio freddo.
Tornai in camera e presi il cellulare che era poggiato sul comodino accanto al lato del letto di Damon, lo presi in mano e inviai un sms a Sam.

From: Bonnie

Sammy come vanno le cose lì? Ieri abbiamo avuto uno spiacevole incontro con il demone ma stiamo bene fortunatamente, Bon.

Inviai il messaggio e rimasi ad aspettare che il mio amico rispondesse.

From: Sam

Bon qui tutto bene anche se non sappiamo se si tratta davvero di un demone, stiamo contattando Annabelle e lei dice che potrebbe trattarsi di qualcosa di più pericoloso.. Forse uno dei 66 sigilli per liberare Lucifero, Sam.
Ps: Credo avremo bisogno di rinforzi

Stupita lessi il messaggio e subito mi preoccupai. I miei amici rischiavano grosso perché i demoni che spezzavano i sigilli erano molto forti come aveva spiegato Annabelle mentre i Winchester erano ancora inesperti nel campo demoniaco e non sapevano cosa fare ovviamente.

From: Bonnie
To: Sam

Sammy non preoccupatevi adesso chiamo Damon e vediamo di risolvere al più presto la questione con il nostro demone poi partiamo subito e vi raggiungiamo lì per darvi una mano, cerca di contattare Castiel lui potrebbe aiutarvi sicuramente.
Fate attenzione! Bon.

Mi girai subito a guardare Damon e mi avvicinai velocemente a lui posando piano le mani sulle sue spalle iniziando a scuoterlo con decisione ma anche delicatezza.
-Svegliati Damon…- sussurrai guardandolo cercando di scuoterlo ancora ma lui non ne voleva sapere di svegliarsi, era strano perché sembrava quasi caduto in una specie di coma, era anche immobile.
-Damon il demone!- esclamai guardandolo ma lui nulla rimase lì immobile e quasi senza vita.
Spaventata afferrai il cellulare per chiamare immediatamente Annabelle che sicuramente avrebbe saputo dirmi quello che stava succedendo al mio vampiro.
Sentii bussare alla porta e mi avviai verso di essa aprendola.
-Signorina sono venuta per fare le pulizie- disse la cameriera con la divisa perfettamente in ordine che mi guardava sorridendo. Aveva il carrello con tutti i suoi “strumenti” che usava abitualmente: boccette di detersivi, spolverino, pennello per la polvere, secchio d’acqua, coltello… Coltello! Quella cameriera aveva un coltello. Finsi un sorriso di circostanza per non far vedere la mia reale paura in quel momento. Damon non si svegliava e io ero sola e senza nessuno a proteggermi.. Ma non era per me che ero preoccupata! Damon era indifeso e qualcuno avrebbe potuto facilmente fargli del male senza che io riuscissi a fare nulla per proteggermi e proteggerlo allo stesso tempo.
-Passi tra poco signorina adesso io e il mio ragazzo siamo impegnati- dissi guardandola e feci per chiudere la porta.
-Il tuo ragazzo non si sveglia più piccoletta? Oh ma sei tutta sola… Vediamo se posso farti compagnia!- esclamò con voce crudele la donna delle pulizie e tutto d’un tratto i suoi occhi divennero totalmente neri, il demone di ieri sera aveva fatto qualcosa a Damon e aveva posseduto quella donna per avvicinarsi a noi. Stupidi! Non avevamo messo le barriere di sale sulle porte e sulle finestre come aveva detto Castiel! E le armi erano ancora nei borsoni.
-Il tuo vampiro non c’è questa volta a proteggerti piccola mia sei completamente alla mia mercé, sai ieri mi hai fatto parecchio arrabbiare sfuggendomi e chiamando così il tuo bel tenebroso ma adesso tu morirai e lui non si sveglierà mai più- disse la donna ridendo istericamente e io guardai Damon spaventata per l’uomo che amavo.
-Cosa gli hai fatto?- urlai guardandola spaventata e furiosa mentre indietreggiavo verso la porta del bagno vicino all’armadio.. Dove c’erano i borsoni pieni di armi, acqua santa e sale. Allungai la mano verso la scrivania dove avevo poggiato una delle borracce piene di acqua santa e l’aprii velocemente agitandola e gettando l’acqua in faccia alla donna posseduta che urlò dal dolore portandosi la mano alla faccia e del fumo cominciò a sollevarsi in aria come se l’acqua stesse bruciando la faccia della donna.
Approfittando di quel momento di debolezza mi gettai in ginocchio e aprii il borsone velocemente tirando fuori un pezzo di carta dove c’era scritto il rito di esorcizzazione demoniaco.
-Exorcizamus te, omnis immúnde spíritus, omnis satánica potéstas, omnis incúrsio infernális adversárii, omnis légio, omnis congregátio et secta diabólica…- cominciai a recitare e sentii la donna urlare di dolore mentre io ripetevo più forte quelle parole più e più volte finché non vidi il fumo nero uscire dalla bocca della donna.
-Uccellino basta smettila- mi urlò Damon e io smisi di recitare il rito di esorcizzazione, lo vidi alzarsi velocemente dal letto e venire al mio fianco, prese il coltello demoniaco che ci avevano dato dal borsone e lo conficcò nel cuore della donna posseduta. Vidi la pelle della donna splendere di una luce arancione e poi si infuocò davanti ai nostri occhi riducendosi in cenere.
-D-damon..- dissi spaventata rendendomi conto che avevamo appena ucciso qualcuno.
-Era un demone Uccellino.. Abbiamo salvato delle ragazze come te che sarebbero state uccise se non lo avessimo fermato. Sei stata davvero brava Pettirosso- disse con tono dolce e io scoppiai a piangere alzandomi e mi rifugiai tra le sue braccia stringendolo forte a me.
-Non sapevo che ti fosse successo.. Ero spaventata!  Il demone ti aveva fatto una specie di incantesimo vero?- chiesi guardandolo con occhi terrorizzati mentre ancora tremavo. Ricordavo bene le spiegazioni dei due angeli nostri mentori e questi avevano detto che i demoni avevano grandi poteri psichici.
-Si Uccellino ma quando hai iniziato a recitare il rito il demone si stava indebolendo e così io mi sono ripreso, sono riuscito a tornare da te e ad ucciderlo.- disse Damon cullandomi e posò il mento sui miei capelli.
-Ssh piccola- disse dolcemente e io chiusi gli occhi… Svenni.
 
Mi svegliai con un bel mal di testa ma soprattutto ero molto confusa.
Mi misi seduta sul sedile posteriore della ferrari di Damon dove lui mi aveva stesa.
-D-Damon? Dove stiamo andando?- chiesi guardando verso lo specchietto retrovisore e vidi il suo sorriso dolce. –Ti sei svegliata finalmente Uccellino! Ho letto i messaggi che vi siete scambiati tu e quel Sam e visto che loro avevano bisogno di una mano non avrei lasciato un sigillo a quelli inetti umani- disse lui alzando gli occhi al cielo come se fosse l’unico davvero bravo nella caccia ai demoni.
Sorrisi tornando a stendermi comodamente sui sedili in pelle e presi il mio cellulare inviando un sms questa volta a Dean.

From: Bonnie
To: Dean

Ehi Dean, stiamo venendo da voi, abbiamo stroncato il nostro demone e Damon si è subito messo in viaggio. Arriveremo il prima possibile lì voi intanto cercate di resistere. Avete parlato con Anne e Cass, aggiornami! Bon.

From: Dean
To: Bonnie

Bon qui la situazione è più grave di quanto pensassimo. C’è una strega del lato oscuro che sta cercando di fare un rituale maledetto per riportare in vita il demone Samhain a quanto pare questo demone è una specie di demone di Halloween! Per riportarlo in vita venti persone devono morire Bon… Questa strega ne ha uccise già dieci, la undicesima sarà lei stessa che darà il suo corpo al demone poi gli altri nove dovrà ucciderli Samhain quando sarà tornato… E’ uno dei demoni più potenti della gerarchia demoniaca. Siamo nei guai, Bon.


Lessi quel messaggio stupita e sgranai gli occhi.
Avevo letto di quel demone nei libri di magia che mi aveva passato mia nonna e non era stata proprio una bella lettura leggera. Questo demone era stato rinchiuso da una strega in una specie di sonno profondo che assomigliava alla morte per far in modo che le stragi da lui compiute la vigilia di Halloween avessero fine.
-Accellera Damon… Siamo nei guai- dissi con tono grave guardandolo seriamente negli occhi, lui parve capire la gravità della cosa e premette a tutto spiano sull’accelleratore.

                                                                              *********



Mi girai a guardare mio fratello per un attimo e sospirai gravemente.
-Sammy stanno arrivando.- dissi girandomi a guardarlo e spensi il pc portatile che avevo poggiato sulle gambe, mi alzai e andai alle spalle di mio fratello sbirciando lo schermo del suo mac.
-Beh ci sono novità?- chiesi. Stava cercando di trovare più informazioni possibili su Samhain per affrontarlo al meglio o avere almeno la possibilità di restare in vita.
-Ho chiamato Castiel e Anne loro non possono venire sono praticamente bloccati a Convington in Louisiana, c’è stato una specie di attacco demoniaco, i demoni stanno facendo strage di gente innocente e a quanto hanno detto anche degli altri angeli si stanno unendo alla battaglia. Possiamo contare solo sulle nostre forze per battere questo Samhain.- spiegò lui con voce grave mentre mi guardava.
Qualche giorno prima eravamo dei normali ragazzi spensierati, io suonavo nella mia band qualche volta mentre lui pensava ai suoi compiti e ai suoi libri e Castiel scriveva sul suo noioso giornale… Invece adesso ci ritrovavamo ad affrontare l’Apocalisse senza neanche sapere se saremmo tornati.. Vivi.



                                                                              **********


-I sigilli spezzati aumentano sempre di più Anne- disse Castiel con voce grave apparendo nella stanza proprio dietro la bionda guardandola con tono grave. Mancava davvero poco e l’Apocalisse sarebbe iniziata.. Lucifero sarebbe tornato e il suo scontro con Michele avrebbe distrutto la Terra.
-Samhain non deve tornare.- disse Anne con tono grave. –Devono riunirsi tutti a Lawrence e devono uccidere Lilith prima che si compia l’irreparabile. C’è sicuramente lei dietro la risurrezione di Samhain- esclamò lei togliendosi il ciondolo che aveva al collo in un solo colpo.
 –La profezia è cambiata mia signora…- disse un ragazzo giovane entrando nella stanza dove i due angeli stavano conversando.
Annabelle si girò di scatto e lo guardò a occhi sgranati. –Zaccaria è salito al comando, vuole distruggere gli umani e l’intera Terra.. Vuole l’Apocalisse.- affermò il ragazzo. –La ribellione è pronta ad unirsi a voi per distruggere Lilith ma ci sono intere schiere angeliche al fianco di Zaccaria, ci sarà una guerra “civile”- continuò lui mentre tra Annabelle e Castiel c’era uno scambio di sguardi e alla fine annuirono all’unisono.
-Preparatevi a combattere- disse Castiel e sparì.
-Ci incontreremo a Lawrence- affermò Annabelle guardando il suo “braccio destro”.
La sorte dell’intero Pianeta era nelle loro mani.
       
                                                                       
*********

Guardai Damon che teneva premuto costantemente il pedale dell’acceleratore stavamo cercando di arrivare a Lawrence il prima possibile, avevo un brutto presentimento purtroppo, sentivo che quella volta sarebbe successo qualcosa di irreparabile. Avevo paura che ai miei amici capitasse qualcosa di brutto, soprattutto temevo la fine del mondo. L’Apocalisse.
-Ma che cazzo..?!- sentii la voce di Damon esclamare e voltai velocemente la testa verso la strada.
A pochi metri di distanza proprio nel mezzo della strada c’era una donna bellissima, lunghi capelli biondi che svolazzavano al vento, una specie di armatura dorata che le copriva tutto il corpo ma la cosa più stupefacente erano il paio di ali alle sue spalle, erano grandissime e aggraziate ricoperte di piume bianche e dorate, nella mano aveva una spada dall’aspetto molto famigliare, somigliava a quella che avevo visto sulla copertina del libro che mi aveva mostrato Castiel.
-Damon!- esclamai vedendo che non accennava a togliere il piede dall’acceleratore, lo vidi inchiodare all’improvviso e fermarsi proprio sul ciglio della strada.
-Pensi sia un’amica di Castiel e Annabelle?- chiesi a Damon stranita e anche sospettosa.
All’improvviso ci fu un bagliore di luce nell’abitacolo dell’auto e  sul sedile del passeggero davanti era seduto Castiel. Anche lui indossava un’armatura simile a quella che aveva l’Angelo in mezzo alla strada.. brutto presentimento.
-Castiel che succede?- chiesi guardandolo preoccupata prendendogli una mano.
-Non fidatevi di nessun angelo che non sia io o Annabelle. La profezia è cambiata gli angeli sono contro di noi dobbiamo agire al più presto e impedire la risurrezione di Samhain, Lilith sicuramente ha qualcosa a che fare con il sacrificio della strega per riportarla in vita. Chiamate tutti gli altri devono venire a Lawrence, questa storia deve finire. Via, velocemente io mi occupo di lei- disse guardando Damon negli occhi e  poi sparì riapparendo in mezzo alla strada a pochi metri di distanza dall’angelo “cattivo”. Un bagliore lo colpì e dalle sue scapole uscirono due bellissimi ali nere come la notte cosparse di rare piume blu, una spada angelica apparve nella sua mano e subito si mise in posizione di combattimento.
-Via- urlò Castiel e Damon riaccese il motore inchiodando sull’acceleratore sfrecciando con la sua ferrari lungo la strada, mi girai e guardai Castiel che combatteva, una lacrima scese solitaria lungo la mia guancia “Fai attenzione. Ti voglio bene” pensai trattenendo le lacrime. Dovevo essere forte.


NDA:
Ciao lettori e lettrici! Ecco qua che ho aggiornato *w*
Che ne pensate di questo capitolo? Bonnie ha ucciso il suo primo demone e adesso tutti insieme affronteranno Samhain e Lilith che sono ancora più forti! Gli angeli si sono ribellati e sono contro di loro, Anne e Cass sono pronti a combattere contro le schiere angeliche di Zaccaria (il capo degli angeli cattivi) Riusciranno a impedire il ritorno di Samhain e a uccidere Lilith prima che Lucifero torni in vita? Mancano pochi capitoli alla fine ma vi assicuro che ci sarà un seguito di cui mi occuperò quest'estate per bene <3
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate e soprattutto grazie a: annaterra, BonBon15 e elyforgotten che recensiscono sempre e mi spronano a continuare la mia storia.
Un bacio ragazze e grazie <3
Klaroline99.



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Capitolo 11
*** 11° capitolo -L'inizio della fine- ***


Bonnie's Life- The Apocalypse


 Capitolo 11



Guardai la pozza di sangue che man mano si allargava sulla strada e sentii una fitta al petto, come se mi avessero appena pugnalato al cuore. Ero stato costretto ad uccidere un altro angelo come me, un mio fratello per proteggere la Terra e coloro che l’abitavano compresa la mia famiglia.
Quell’angelo non aveva nessuna colpa dopotutto, aveva solo assecondato i voleri dell’angelo Zaccaria che in quel momento aveva il comando del Paradiso e di tutte le schiere angeliche che non avevano la forza di ribellarsi. Mi chiedevo se quello che avevo fatto e che stavo facendo era giusto, se proteggere la Terra e mettermi contro i miei stessi fratelli fosse giusto.. Pensai al sorriso di Bonni, alle risate di Dean, agli scherzi di Sam e sorrisi. Sorrisi mentre con lo sguardo percorrevo il mio corpo coperto da frammenti di quella che era la mia armatura imbrattata di sangue, feci scivolare lo sguardo fino al braccio e alla mano e poi guardai la mia spada angelica intrisa del sangue di un angelo.. Di una mia sorella.
-L’ho fatto solo per voi- dissi sentendo una lacrima solitaria scendere lungo la guancia destra mentre guardavo il corpo privo di vita e le ali immobili della donna angelo sotto di me, ai miei piedi con un buco all’altezza dello stomaco dove avevo affondato la spada nel colpo di grazia.
Mi portai una mano sul braccio che sanguinava copiosamente e poi la riabbassai subito, delicatamente presi tra le braccia il corpo dell’angelo ai miei piedi portandolo sul ciglio della strada. Con il mio stesso sangue feci dei simboli enochiani, appartenenti a una lingua antica sul suo braccio poi sussurrai alcune parole in quella lingua a tutti sconosciuta e il corpo dell’angelo sparì. Era in paradiso ora.
Chiusi gli occhi concentrandomi per un attimo e sparii anche io.



Mi sedetti accanto a Damon sul letto morbido di Dean e lui subito mi passò un braccio intorno alle spalle per sostenermi, posai la testa sulla sua spalla lasciando che le lacrime di dolore scendessero lungo la guancia. Castiel stava rischiando la sua vita e io non potevo fare assolutamente niente se non stare lì e aspettare il ritorno di Annabelle che ci aveva ordinato perentoria di rimanere lì e non separarci e poi era sparita. Lasciai correre lo sguardo sulle altre persone presenti nella stanza. Elena era seduta sulla poltrona in braccio a Stefan e lasciava che lui le accarezzasse dolcemente i capelli, Meredith e Alaric erano poggiati al davanzale della finestra mentre vigilavano costantemente l’entrata del motel che di lì si poteva vedere discretamente bene, Dean e Sam invece erano seduti sul divano mentre cercavano informazioni su Samhain e sull’Apocalisse sui loro pc portatili.
Sentii un piccolo rumore e mi girai di scatto così come tutti gli altri che guardarono nella mia direzione dove era apparsa Annabelle, era vestita con la stessa armatura di Castiel solo che le sue ali erano richiuse e la sua spada era in un fodero attaccato alla vita.
-Dobbiamo andare al cimitero, la strega sta per fare il sacrificio per resuscitare Samhain, Lilith è con lei- disse con voce grave guardando soprattutto me negli occhi. –Prendetevi le mani non c’è tempo da perdere.- affermò e tutti annuimmo avvicinandoci e ci prendemmo le mani, Annabelle posò la mano sulla mia spalla e tutti sparimmo dalla stanza del motel per riapparire nel cimitero di Lawrence vicino a una vecchia chiesetta diroccata nel bel mezzo del cimitero.
-Non potete impedire la venuta di Lucifero.. Avete perso- disse una voce maligna alle nostre spalle, mi girai subito con tutti gli altri e vidi una bellissima donna avanzare. Aveva dei lunghi capelli castani, due bellissimi occhi verdi e un bel viso rovinato da quella smorfia malavagia che le alleggiava in volto.
-Mio padre tornerà presto- disse un’altra donna avanzando. Lei invece aveva dei capelli biondi lunghi fino alle spalle e arricciati in bellissimi boccoli, un corpo sensuale e ben messo e un viso angelico non fosse stato per i suoi occhi.. Erano bianchi, completamente bianchi.
-Qualcuno si starà chiedendo chi sono.. Mi chiamo Lilith- affermò la bionda avanzando verso di noi con un sorriso all’apparenza dolce.
-Sta lontana figlia del demonio- affermò Annabelle sfoderando la sua spada angelica e un guizzo di paura attraversò gli occhi di Lilith ma subito venne mascherata da un ghigno malvagio. –Oh abbiamo anche gli angeli qui che onore- disse facendo un inchino per prenderla in giro e poi scoppiò in una risata che era malvagità pura. Vidi la ragazza mora che era venuta insieme a Lilith entrare nella chiesa che ormai cadeva in pezzi.
-Samhain.. Dobbiamo impedirne la risurrezione- disse Annabelle facendo correre lo sguardo all’entrata della chiesa. –Non tanto in fretta angelo non vorrai mica lasciarmi da sola- disse Lilith con un ghigno.
-Ma certo che no cara non sono così maleducata!- esclamò Annabelle agitando la spada in un movimento fluido e quasi armonioso, nelle mani di Lilith invece apparve uno spadino infuocato e subito le due iniziarono a combattere. Si scatenò l’inferno.
Venimmo subito accerchiati da due dozzine di demoni che avrebbero dovuto intrattenerci mentre la strega compieva il rito. –Samhain non deve tornare! Andate- esclamò Dean guardando me e Damon negli occhi poi tornò a fiondarsi sui demoni brandendo coltelli e pistole.
-Andiamo Uccellino tocca a noi- Damon mi prese in braccio e a velocità soprannaturale corse verso la chiesa diroccata entrando nella sala dove probabilmente prima veniva celebrata la messa. Sull’altare era stesa la strega di Lilith, stava pronunciando il rito magico e in mano aveva un pugnale.
-Ma che sta facendo?- chiesi sussurrando mentre Damon mi metteva giù e vidi la strega conficcarsi il pugnale nel petto togliendosi la vita.
All’improvviso il terreno cominciò a tremare e ci fu un bagliore di luce rossa nella stanza, nascosi il viso nel petto di Damon per ripararmi da quella luce accecante, quandò quella luce sparì improvvisamente come era venuta vidi la strega alzarsi dall’altare in pietra. Non era possibile.. Lei era morta.
-Io sono Samhain benvenuti all’inferno- disse il demone nel corpo della strega che si era uccisa probabilmente per dare il suo corpo a quel demone in modo che potesse tornare.
-La tradizione dice che devo mietere una vittima per rimanere in vita- disse lui portando una mano sul mento della strega. –Tu- disse indicando me e io tremai.
-Non la toccare, dovrai passare sul mio cadavere- disse gelido Damon pronto a combattere.
-Fatti sotto vampiro- disse ridendo la donna posseduta da Samhain.
Damon si fiondò su di lui e il combattimento iniziò. Non riuscivo a seguire le loro mosse perché erano troppo veloci per l’occhio umano, dopo un po’ vidi Damon volare contro il muro della stanza dolorante.
-Ti finirò ora e poi prenderò la tua umana- disse lui ridendo avvicina dosi al corpo di Damon.
Lo guardai e senza pensarci due volte mi misi tra loro. –Dovrai uccidere prima me!- esclamai guardandolo con aria di sfida. Non importava la mia paura adesso ma solo la salvezza di Damon.. Io dovevo salvarlo!
-Scappa Streghetta, vattene- disse Damon a denti stretti cercando di rialzarsi. Gli presi la mano e con le lacrime agli occhi sussurrai –No, ti amo e rimarrò con te.- dissi decisa.
-Ti amo anche io Uccellino- lo sentii sussurrare.
Bastarono quelle due parole a farmi sentire la donna più potente del mondo, bastarono quelle due parole a rimettere il mio cuore e la mia vita a posto… Samhain non avrebbe fatto del male all’uomo della mia vita.
Sentii una forte scossa partire dal mio cuore e diffondersi in tutto il corpo come veleno ma in realtà quello era potere allo stato puro. La mia pelle cominciò a brillare di una luce bianca e brillante e nella mia mano apparve una bellissima spada uguale a quella di Annabelle e Castiel. La spada angelica.
-Cosa vuoi fare con quella?- chiese Samhain ridendo e beffeggiandomi.
Portai una mano in avanti mandando una scarica di potere che inchiodò Samhain al muro, mi avvicinai con lentezza calcolata e conficcai la lama ardente di luce nel suo petto. –Ucciderti.-



-Samhain è tornato e il penultimo sigillo è stato spezzato.. Presto il nostro Re tornerà in vita e voi angeli e voi stupidi umani verrete schiacciati come formiche- disse ridendo Lilith mentre agitava lo spadino demoniaco parando con precisione ogni affondo della spada angelica di Annabelle.
-Non permetterò il ritorno di Lucifero Lilith tu morirai stasera e questa è una schifosa promessa- disse Annabelle ringhiando mentre tentava un altro affondo che non andò a buon fine.
Zoppicando mi trascinai verso di loro, non potevo permettere che un altro angelo venisse ucciso.. Non Annabelle.
-Rassegnatevi angioletti la vostra fine è arrivata. L’Apocalisse è alle porte- disse Lilith scoppiando in una risata malvagia mentre continuava a combattere. Annabelle era affaticata, i suoi corpi erano rallentati, presto avrebbe ceduto. Non potevo permettermelo.
Alzai la mia spada con il braccio sano e la conficcai con tutte le mie forze nel cuore di Lilith che sussultò sentendolo. Estrassi la spada e lei cadde in ginocchio sul terreno, si voltò a guardarmi e sorrise mentre dalla sua bocca usciva sangue copiosamente.
-L’ultimo sigillo era la morte del demone mandante. Grazie al mio sacrificio mio padre tornerà- disse lei con il suo ultimo respiro e poi si accasciò sul terreno freddo e gelido senza vita.
Guardai Annabelle a occhi sgranati.
L’ultimo sigillo era la morte di Lilith e io l’avevo spezzato. Lucifero sarebbe tornato e la colpa era solo mia.
-Castiel… Raduniamo gli altri.- mi sussurrò Annabelle.


Guardai il corpo della strega che aveva ospitato Samhain accasciarsi a terra privo di vita. Tirai via la spada che era affondata nel suo cuore con le mani tremanti, la gettai a terra e poi corsi da Damon che mi guardava a occhi sgranati. –Sono fiero di te mio piccolo Uccellino- sussurrò baciandomi teneramente sulle labbra e io ricambiai il bacio lasciando scorrere le lacrime lungo le mie guance mentre stringevo il suo viso fresco tra le mani. Spostai lo sguardo sul suo corpo sanguinante e pieno di ferite che però si stavano rimarginando pian piano grazie alla sua natura vampiresca.
-Andiamo amore- sussurrai guardandolo e lo aiutai ad alzarsi andando velocemente verso l’uscita dalla chiesa. Davanti a noi c’era uno spettacolo bestiale.
Molti corpi privi di vita erano stesi per terra in pozze di sangue, li guardai bene e con sollievo vidi che nessuno apparteneva a qualcuno che conoscevo, i miei amici erano tutti vivi e quelli erano solo demoni.
-Dobbiamo andare via- disse Annabelle avvicinandosi a noi con Castiel zoppicante che si teneva aggrappato a lei con tutte le sue forze.
-E’ finita! Lilith è morta!- esclamò Dean con un sorriso contento e anche gli altri cominciarono a gioire per la nostra vittoria, tutti tranne io che guardavo seria gli occhi affranti di Annabelle e Castiel.
-Non è finita. La fine è appena inziata- annunciò Castiel con voce grave mentre si teneva il fianco ferito con una mano per cercare di bloccare la fuoriuscita del sangue.
-L’uccisione di Lilith era l’ultimo sigillo… Lucifero sta tornando- disse Annabelle con le lacrime agli occhi.
Sentimmo un boato e una risata malvagia diffondersi come un eco nel cimitero intorno a noi e una voragine iniziò ad aprirsi nel terreno.
-Lucifero… Presto le mani!- esclamò Annabelle spaventata guardandoci tutti. Ci prendemmo le mani come avevamo fatto per venire e in un attimo sparimmo.




Ero tornato.
Dopo millenni chiuso in quella gabbia nelle profondità dell’Inferno finalmente ero tornato libero.
L’Apocalisse era arrivata con me, il Re degli Inferi.
La mia rabbia si sarebbe riversata verso coloro che mi avevano imprigionato .. Uno dopo l’altro gli angeli sarebbero caduti e la Terra rasa al suolo.









NDA:
Okay calma e sangue freddo! *prende i fazzolettini cercando di non piangere*
Siamo arrivati alla fine di questa storia che mi ha molto appassionato e spero che per voi abbia fatto lo stesso effetto! Volevo prima di tutto ringraziare con tutto il cuore coloro che mi hanno seguito fin dall’inizio e mi hanno consigliato e spronato con le loro recensioni: annaterra e BonBon15 e ringrazio anche chiunque abbia letto silenziosamente e messo la mia storia nelle preferite, seguite, ricordate ve ne sono davvero grata! Questo è l’ultimo capitolo di questa storia però CI SARA’ un seguito e da come avete potuto capire dal titolo del capitolo questa è “L’inizio della fine” quindi preparatevi a sopportarmi per ancora un po’ di tempo hihihihi xD
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi ringrazio ancora per aver letto questa mia storia, davvero grazie di cuore <3
Un bacione, Klaroline99. <3

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