my little brat.

di are_destroyed
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Primo capitolo. ***
Capitolo 3: *** Secondo capitolo. ***
Capitolo 4: *** terzo capitolo. ***
Capitolo 5: *** quarto capitolo. ***
Capitolo 6: *** quinto capitolo. ***
Capitolo 7: *** sesto capitolo. ***
Capitolo 8: *** settimo capitolo. ***
Capitolo 9: *** ottavo capitolo. ***
Capitolo 10: *** Nono capitolo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Chicago.
Ecco dove mi ritrovavo da circa due settimane.
Chicago,la mia nuova casa.
Il trasferimento è stato rapido.
Dopo la morte di mia madre,mio padre distrutto e con 2 figli,decise di cambiare aria e quindi decise di trasferirsi a Chicago. Perché? Beh,era un suo sogno di quando era giovane.
Fui costretta a lasciare la mia Londra,i miei amici e i miei parchi,per venire a Chicago solo per una voglia di mio padre.
Che schifo.
Il fatto è che non mi importano gli amici persi,poiché se quelli si posso considerare amici,mia madre è ancora viva..ecco,appunto.
 Era lei che mi mancava più che altro.

Dopo varie urla di mio padre,scesi in cucina ancora con il pigiama. Mi fulminò con lo sguardo e infine disse : “ Alison,anche il tuo primo giorno di scuola devi essere in ritardo?Porca miseria!
Feci spallucce e continuai a bermi il mio latte,rigorosamente freddo in estate.
Dopo aver finito,risalii in camera,presi dei vestiti a caso dall’armadio e andai a svegliare mio fratello.
“ Oh Matt svegliati! “ urlai fuori dalla porta. Di scatto si aprì e vidi una bionda ragazza uscire.
Ecco infatti.
Mentre io non ero quasi uscita, se non per comprare del cibo, mio fratello ormai si poteva considerare un americano. Era entrato in un gruppo dove si faceva a gare chi si portava a letto più ragazze,e credo ormai avesse una certa fama al riguardo.
La ragazza che uscì indossava solo un vestitino. Mi sorrise e disse “ Posso scendere tranquillamente o c’è ‘pericolo’? “ con una voce alquanto fastidiosa.
Annuii ed entrai subito in bagno lasciandola con il dubbio se poteva scendere perché non c’era nessuno o che c’era giù mio padre,il pericolo.
Tanto,che mi importava.

Dopo una decina di minuti,dopo essermi lavata e sistemata ,uscii dal bagno. Mio fratello borbottò qualcosa e poi entrò a posto mio.
Presi una tracolla nera,che aveva fatto la guerra,e ci infilai delle penne ,gli auricolari e un quaderno. Infilai in tasca dei soldi e l’iphone.
Indossai le All star nere e scesi giù indossando i rayban e masticando una chewing-gum.
Davanti la porta mi stavano aspettando mio fratello e mio padre che mi fulminavano con lo sguardo.
Mio fratello era rinato: i capelli scuri erano lasciati al naturale e indossava una maglietta bianca e una camicia color…color non identificato per colpa dei vari lavaggi e per gli sbagli che,dopo la morte di mia madre,avevo causato con la lavatrice.
Indossava un semplice jeans e,come me,delle all star nere;perché lui con quattro vestiti normali addosso poteva far innamorare chiunque?
Oh,che cosa bella,mi avete aspettato! “ dissi mentre portavo una mano all’occhio,come per levare una lacrima. “ Che onore!
Cretina.” Disse mio fratello Matthew.
Idiota.” Risposi.
Rompi palle.” Fece lui.
Finitela e entrate in macchina. “ disse arrabbiato mio padre.
Entrammo in macchina e partimmo. “ Alison,cerca di farti amici..sai in due settimane hai parlato solo con me e con tuo fratello. “ disse mio mio padre.
Oh,come se fosse importante!
Non è vero! “ urlai. “ Ho parlato anche con il postino. Come mi dovrei comportare,come Matthew?! “ sputai.
Beh.. “ rispose.
Andate al diavolo.  
Arrivammo all’ Hight School Chicago,fantasia nel nome,oh.
Mio padre scelse i corsi sia miei che di mio fratello. Salutai la preside,mio padre e mio fratello che mi disse che ci saremmo visti a pranzo.

Dopo essere entrata in aula 13 di geografia ed essermi scusata,mi sedetti al terzo banco,accanto ad ragazzo che non mi degnò neanche di uno sguardo,l’unico posto libero che c’era. Era il classico secchione.
La lezione finì velocemente,e dopo esser uscita di corsa fuori dall’aula,mi avventurai nella scoperta del mio armadietto. Il numero 20.
No,cazzo il 20 no.
Odiavo il numero 20.
Arrivata davanti all’armadietto rosso,cercai di aprirlo,ma non ci riuscii e mi maledissi di non aver ascoltato la preside su come si aprivano questi aggeggi.
Me ne fregai e infilai i libri che mi aveva dato il prof nella tracolla. Guardando l’orario mi diressi verso l’aula 24 di inglese.
Per fortuna saltai il discorso del nuovo studente e potei stare in pace all’ultimo banco da sola.
Dopo varie lezioni,era arrivata l’ora di pranzare.
Entrai in mensa; la cuoca mi mise non so cosa nel piatto e iniziai a cercare con gli occhi mio fratello.
Lo vidi.
Mentre lo stavo raggiungendo,colpii un ragazzo con il vassoio,sporcandolo un po’.
Stai attenta oh. “ mi disse.
Scusa. “ sbottai.
Continuai la mia strada e finalmente arrivai nel tavolo di mio fratello,il quale non era solo.
Che cazzo.
Deficiente! “ urlò quest’ultimo,alzai gli occhi al cielo..al tetto.
Idiota.” Ci chiamavamo così ormai. La mia risposta provocò alcuni sghignazzamenti da parte del gruppo che ignorai.
 Siediti qui. “ disse calmo.
Siediti con noi! “ disse la stessa ragazza che incontrai la stessa mattina a casa,impossessandosi del braccio di mio fratello,Clarissa.
Su daiii! “ disse un’altra ragazza accanto ad uno con i capelli neri.
Alla fine cedetti in quanto non c’erano più posti libri.
Parlaci di te…” disse il ragazzo dai capelli neri,che scoprii si chiamasse Zayn,Zayn Malik.
Alison. “ dissi. “ niente,sono una ragazza e basta. “ dissi facendolo ridere,mentre mi beccai un’occhiataccia da mio fratello.
Idiota.
Ma Harry? “ disse una ragazza mora.
Avril,sarà con qualcuna!,porca miseria sembra che non lo conosci!“ rispose Zayn seccato. La mora,Avril,lo fulminò con lo sguardo e riprese a mangiare un po’ di pane.
Alla fine tutti si presentarono: la ragazza accanto a Zayn si chiamava Gemma Styles;poi c’era Liam Payne,Avril Querk che non si presentò e Lily Botts.
Come se riuscissi poi a ricordarmi i loro nomi.
 Per fortuna non assomigli a tuo fratello! “ disse Gemma ridendo.
Le sorrisi. “ Eh già!
Poco dopo arrivò il ragazzo che avevo per sbaglio colpito,poco prima,con il vassoio.
Mi squadrò e  con un ghigno disse : “ Chi è questa qui? “ come sei io non ci fossi.
Mia sorella. “ rispose Matt continuando a mangiare.
La deficiente? “ rispose il riccio,Harry.
Sì,non penso di averne altre.” Rise.
Dì a tua sorella che mi deve lavare la maglietta. Mi ha sporcato di non so cosa. “ rispose .
Vedi che sono qui eh,le cose puoi dirle a me.” Tagliai corto,Gemma rise.
Non parlo con le nullità.” Rispose calmo sorridendo,mentre io gli volevo tirare un pugno sul naso. Avril a questa affermazione sembrò risvegliarsi e diede ragione a Harry.
E io con gli idioti,ma sono costretta…comunque io a te non lavo un bel niente. “ Mi alzai e vidi il suo sorriso scomparire. 
Si avvicinò a me,per prendere il mio posto,mi prese per i fianchi e mi sussurrò all’orecchio “ vedremo. “ .
Brivido.
Intanto sembravano tutti non accorgersi di niente,tutti tranne Avril che,ebbi l’impressione,tentasse con i suoi occhi di bruciarmi viva.
Dopo salutai con un gesto veloce il gruppo ma e poi presi appuntamento con mio fratello su dove dovevamo vederci e mi diressi verso l’aula 17,anche se in aticipo.
Che amici idioti..beh forse non tutti.




Okay,allora ecco la mia seconda fan fiction asdfghjkl
ok basta Sara,basta.
Cosa posso dire? Ah si.. no..
beh.. spero vi piaccia la storia c:
Matt : http://img.poptower.com/pic-57320/beau-mirchoff.jpg?d=1024
Alison Coper è Nina Dobrev.
Alla prossima c:


-Sara.

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Capitolo 2
*** Primo capitolo. ***


Arrivai in classe scossa da quella specie di conversazione avuta con Harry-non-parlo-con-le-nullità-perché-sono-figo.
Ma vai al diavolo tu e i tuoi bellissimi occhi e al tuo splendido sorriso.
Ok,va bene che era odioso,coglione,idiota,acido e presuntuoso..brutto non era e questo pensiero non dovevo averlo.
Mi sedetti all’ultimo banco,aspettando che la professoressa Buleger di Matematica arrivasse.
La campanella suonò nel momento esatto in cui portai l’auricolare all’orecchio per ascoltare un po’ di musica.
Ecco,la solita fortuna.
Iniziarono ad entrare molti ragazzi che non mi calcolarono più di tanto,meglio.
 Mentre stavo mettendo la tracolla sul banco e cercando un modo strategico per far sì che la professoressa,di quell’odiosa materia,non mi vedesse mentre utilizzavo il telefono,una ragazza si fermò al mio banco e disse:
Vedi che quella ti becca,fidati,a me succedeva sempre prima di aver trovato un modo abbastanza strategico.Devi mettere la tracolla in questo modo e poi “ mi spostò il quaderno. “ecco così,non ti vedrà.”
Grazie. “ sorrisi e quello fu un sorriso davvero sincero.
Posso? “ disse calma indicando la sedia vuota.
Certo..” risposi.
Piacere Cara Martin. “ affermò sorridendomi.
Alison Coper. “ sorrisi a mia volta.
“ Non ti faccio la solita domanda ‘sei nuova?’ perché già si vede e poi non ti ho mai vista prima,e io sono una che nota tutto. Quindi andiamo al sodo,questa professoressa è una pazza isterica,io me la cavo perché amo le materie scientifiche,quindi una mano te la posso dare e poi mi stai anche simpatica. “ disse velocemente ma mantenendo la calma. Sembrava stesse parlando con una sua vecchia amica.
Beh,ok.” Risposi.
Ti hanno già dato l’orario della settimana? “ disse guardandomi dritta negli occhi.
Sì certo. “ frugai nella tracolla dove ne uscì un foglietto un po’ stropicciato,glielo porsi.
Oh che bello! Abbiamo domani scienze insieme! “ esclamò allegra. “ Abbiamo anche Inglese,Storia e Fisica!
Oddio..tutto ma tranne fisica..ceh nel senso odio fisica..ma..sono felice che siamo insieme..ecco. “ scoppiò a ridere.
Ti devo far conosc…Buongiorno professoressa Buleger. “ disse alzandosi improvvisamente in piedi. La imitai e aspettai che la prof dicesse “ state comodi. “ per sedermi.
L’ora sembrava non stesse passando ed io ebbi l’impressione che quell’insegnante ci provasse gusto nel torturarci..almeno per me,perché Cara pendeva dalle sue labbra.
Non potevo neanche usare il telefono perché quel mostro aveva sequestrato tutti i telefoni mettendoli sopra la cattedra dicendo semplicemente “ Se io non posso usare il telefono,voi non lo userete neanche.
Sì era pazza,decisamente e anche stronza.
La campanella suonò,ma la professoressa sembrava non importarsene e continuava appunto a spiegare;un ragazzo a quel punto si alzò in piedi e disse:
Prof,scusi non vorrei disturbarla..ma dovremo andare..
Pensavo che dopo quella frase il mostro gli mettesse 2..ma invece si scusò ridendo e ci congedò.
Uscii dalla classe frastornata,seguita da Cara che armeggiava il suo cellulare riacquisito.
Dammi il tuo cellulare che mi salvo il numero e mi mando un messaggio. “ sorrise.
Glielo porsi e dopo che si salvò anche il mio,mi salutò andando dalla parte opposta del mio armadietto.
Mi trascinai all’armadietto e cercai inutilmente di aprilo.
Neanche un armadietto sai aprire? “ disse una voce rauca alle mie spalle. Mi girai e vidi il gruppo di mio fratello ( non mancava nessuno ) che stentava a trattenere le risata.
Non è colpa mia se questi aggeggi sono difficili. “ Dissi a mia difesa.
Anche un poppante sarebbe capace di aprirlo! “ continuò Harry.
Quindi anche tu? “ sputai.
Harry mi fulminò con lo sguardo e mio fratello seguito da Gemma e da Zayn scoppiarono a ridere.
I nomi me li ricordavo ancora per fortuna.
Beh,io almeno so aprire un fottuto armadietto. “ sbottò.
Ci fissammo negli occhi finché Matthew disse:
Sembrate una coppia di vecchietti sposati! “ e scoppiò a ridere.
Lo guardai e cercai davvero ti incenerirlo,ma aimè non ci riuscii.
Ragazzi,si è fumato qualcosa prima di venire da me? “ dissi rivolgendomi al gruppo che non tardò a scoppiare a ridere tranne Harry e il mio fratello idiota che invece si offese.
Non me lo sarei mai aspettato ma sono d’accordo con questa mocciosa. “ disse acido Harry.
MOCCIOSA A CHI? “ urlai.
A te idiota. “ rispose tranquillamente l’imbecille. Stavo per rispondere quando..
Oh oh frena. Piuttosto Harry aiuta Alison ad aprire l’armadietto e finitela di litigare. “ sbottò scocciato Liam.
Si chiama Alison?! “ Harry scoppiò a ridere.
E’ un nome americano..non è molto divertente. “ risposi seccata,lui alzò semplicemente le spalle.

POV’S HARRY.

Quella mocciosa fin da subito mi stette sulle palle e sembrava non gliene importasse un cazzo in quanto glielo avevo fatto capire più volte.
Sembrava che non gliene importasse di quello che diceva la gente.
Era così bello prenderla in giro e stuzzicarla,mi divertivo vederla diventare rossa pronta per ribattere e rispondere acidamente.
Mi avvicinai all’armadietto chiedendole il codice.
Non si fidò in un primo momento ma sotto consiglio di mia sorella,Gemma,e di suo fratello me lo disse.
Cercai di ricordarlo,per un secondo tempo per farle uno scherzo.
20201
Ok,semplice.
Composi il numero nella composizione e l’armadietto si aprì.
Magia! “ dissi rivolto alla mocciosa che mi guardava infuriata.
Vaffanculo Harry. “ rispose acida.
Che linguaggio scurrile mocciosa.
Fottiti.
“ Beh..io non potrei,ma casomai se vuoi io dopo sono libero per te. “ sorrisi maliziosamente.
Ricevetti un pugno sul braccio da Matt.
Cazzo è mia sorella,calma i tuoi ormoni Haz! “ mi urlò.
Alison continuò a fulminarmi con lo sguardo anche dopo aver posato i libri e anche mentre saliva in macchina di suo padre.
Non mi calcolò tutto il tempo.
Meglio . pensai.

                        ----------------
Entrai nel cortile e mi diressi al solito gruppo seguito dai gridolini delle ragazze che mi fissavano.
Ehilà. “ dissi facendo il pugnetto ai miei migliori amici.
Stranamente la mocciosa non c’era,ma in compenso c’era Avril che si avvicinò a me e mi sussurrò “  Fine seconda ora-inizio terza ora,solito posto. “ che praticamente era il bagno delle ragazze accanto all’aula di geografia. Quello che dovevamo fare?,di certo non dovevo tenerle la porta.
Annuii e iniziai a parlare di basket con i miei amici.

 POV’S ALISON.

Arrivai a scuola da sola,mio fratello era uscito con mio padre,mentre io in ritardo me la dovetti fare da sola correndo con la tracolla che mi scivolava sempre dalla spalle.
Arrivai appunto in ritardo a scuola ed entrai in classe con fiatone e con i capelli scombinati.
Coper sei in ritardo. “ disse serio il professor Arduillo di scienze.
Come se non lo sapessi.
Scusi,non capiterà più. “ dissi cercando di essere seria e convincente.
Mi spedì a posto che fortunatamente trovai accanto a Cara che mi sussurrò “ Ciao “ che io dissi a mia volta.
 Si girò di scatto una testa mora.
Alison?! “ esclamò.
Gemma?! “ la guardai sorpresa. “Non pensavo fossi del quarto anno!
Ma neanche io! “ scoppiò a ridere.
Styles,Coper,Martin,visto che vi piace scherzare farete una ricerca sulle scienze naturali. Così vedremo chi riderà ancora. “ disse serio il professore.
Cara si girò verso di me fulminandomi e non mi parlò per il resto dell’ora.

Dopo che la campanella suonò,Gemma ci fermò (me e Cara) per organizzarci sulla ricerca.
Beh se volete facciamo che oggi verso le 16,venite a casa mia e la facciamo.” Propose Gemma.
Cara non sapeva che dire e tentò di rifiutare ma Gemma riuscì a convincerla.
Beh..forse è meglio che prima facciamo le ricerche per noi..e poi..e poi le confrontiamo. “ dissi.
Gemma scoppiò a ridere. “Ma dai,tanto se le facciamo separate o insieme non è che cambia. Su dai! Non fatemi arrabbiare. Dopo vi mando tramite messaggio la mia via. “ sorrise e pretese i nostri numeri.
Dopo che se li salvò si volatizzò e restammo solo io e Cara.
Dico io..con tutte le ragazze possibili che esistono in questa scuola,tu fai amicizia con GEMMA STYLES?! “ urlò.
L’ho per caso conosciuta a pranzo..nel tavolo di mio fratello.” Risposi.
Ti ucciderei se potessi..ma mi stai simpatica. “ disse alla fine. “Ci becchiamo in mensa. A dopo. “ fece un gesto con la mano e anche lei andò in classe.
Guardai l’orologio,ero di nuovo in ritardo. Volai in classe e sopportai di nuovo la lezione di Geografia.
Finita l’ora mi diressi verso l’armadietto che era abbastanza vicino e per sbaglio colpii un ragazzo.
Cogliona stai attenta! “ mi urlò quello,che visto l’uniforme,faceva parte di una squadra.
Non ti ho nemmeno sfiorato! “ sbottai. “Delicatino eh?
Non è quello che dice tua madre ogni notte. “ fece un sorrisino.
BUM. BUM. il mio cuore iniziò a battere velocemente. BUM.BUM.BUM.BUM.BUM.BUM.
Gli tirai un pugno in stomaco e si  piegò in due.
Non so nemmeno dove trovai la forza,fatto sta che me ne scappai in bagno seguita dagli sguardi dei ragazzi.
Mi diressi verso la finestra e iniziai a piangere in silenzio.
Il problema era che non stavo piangendo solo per mia mamma.

POV’S HARRY.

Eravamo in bagno da circa 10 minuti e Avril mi stava facendo un servizietto niente male;ad un tratto sentii dei singhiozzi. “pazienza tutti soffrono.”pensai.
Quando Avril finì aprii di scatto la porta del bagno,quello che vidi fu davvero sorprendente.
Alison Coper,la ragazza che riusciva a tenermi testa,stava piangendo?
Quest’ultima alzò lo sguardo e corse fuori dal bagno.
Chi era? “ disse Avril aggiustandosi la camicetta.
 Boh,non l’ho vista. “ dissi.
Uscii anche io dal bagno e vidi Alison davanti l’armadietto ad armeggiare con il lucchetto.
Sorrisi.
Mi diressi verso di lei che mi fulminò con gli occhi ancora gonfi e rossi.
La spostai e aprii io il suo armadietto,senza parlare.
Mi guardò sorpresa ma non fiatò.
Poggiò i libri e chiuse l’armadietto sparendo.

Mi diressi verso la palestra,salutai il prof.  Wilson di ginnastica ed entrai negli spogliatoi per cambiarmi.
Matthew mi salutò ridendo e mi tirò addosso una maglietta.
La presi e la lanciai a mia volta a Zayn che la posò nel suo armadietto stufo di questo comportamento da idioti.
Uscii dopo essermi ricoperto di deodorante:l’unica cosa che non sopportavo nella ginnastica era proprio sudare.
Avril..quindi.. “ disse scoppiando a ridere,Matt.
Come al solito Matt.” Feci spallucce e inizia a correre.

Sentimmo ridere e tutta la mia classe si girò.
Alison era lì.
La guardai e lei distolse lo sguardo.
Parlava con una e fece finta di non aver visto suo fratello  il quale non la calcolò.
Io volevo e dovevo sapere il motivo delle sue lacrime. Non so il perché,ma devo saperlo.
Mentre facevo palleggiare la palla da basket colpii,volutamente,Alison nel piede che si aggrappò alla sua amica. Non urlò,non fece niente.
 “ Oh scusami! “ urlai raggiungendola. “ Professore forse è meglio che la accompagni in infermeria. “ dissi.
Scusa banale ma ok.
Lei cercò di protestare,ma i professori diedero ragione a me,quindi usciti dalla palestra la feci sedere in una panchina.
 “ Che diavolo vuoi da me Harry! “ disse seccata. “ So che l’ha fatto apposta,quindi dimmi cosa diavolo vuoi!
Perché piangevi? “ domandai.
Perché eri lì? “ sputò lei cercando di cambiare discorso.
Non si risponde a una domanda con un’altra domanda,non te l’hanno mai insegnato? Quindi ora di. “ sbottai.
Mi sono fatta male. “ disse lei fissandomi negli occhi.
Mocciosa,so che menti,dimmelo o lo dico a tuo fratello. “ la minacciai.
VUOI DAVVERO SAPERLO? “ urlò. Annuii. “ ti sei mai sentito come se stessi crollando? Ti sei mai sentito fuori posto? Come se in questo mondo tu non sia adatto e nessuno ti capisca. Vuoi scappare mai? No,certo qui sei popolare,hai una famiglia normale,amici che ti vogliono bene e ragazze a tua disposizione. Essere sull’orlo di crollare e non c’è nessuno lì a salvarti. Essere solo anche in una stanza con 1000 persone. Sei stanco di tutti quelli che ti circondano? Con i loro grandi e falsi sorrisi e stupide bugie,mentre tu dentro stai sanguinando? “ iniziarono a scenderle le lacrime. “ BENVENUTO NELLA MIA VITA HARRY! Ora rovinami. Tu non te ne rendi conto ma per me è umiliante piangere e mostrare le emozioni,cose che molti fanno tranquillamente. “ disse asciugandosi le lacrime,si alzò e zoppicando entrò in palestra con un sorriso.

Cara Alison,purtroppo so come ti senti.             


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Okay,so che è estremamente lungo..ma è solo che ho avuto ispirazione e quindi...
Capitemi! 
Grazie per le 6 recensione e per le persone che hanno messo la storia tra i preferiti/seguite. 
Davvero grazie ssgfagsajg

Ora passiamo alla storia..dunque Alison è distrutta..ed Harry?

Visto che voglio conoscervi un po'..qual è la vostra città preferita (ITALIA) io non ne ho una c:

Alla prossima <3


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Praticamente è quando sono fuori la palestra (:
YEAH SONO RIUSCITA A FARVELA VEDERE. GRAZIE _ChuckeBlair_ aww                                                                                                                        

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Capitolo 3
*** Secondo capitolo. ***


POV'S HARRY.

Quando entrai i in palestra,Matt si avvicinò a me e disse:“ Cazzo hai fatto? “ alzando le mani .
Ehi,Matt..non ho fatto niente,ho solo visto tua sorella piangere e sfogarsi con me. Come dici? Sì,proprio con me,e non so il motivo ma mi dispiace.
Mi è sfuggita la palla.” Feci spallucce. “ Dov’è ora a proposito? “ mi guardai intorno.
Zayn ci raggiunse e disse: “E a te che importa?” i due alzarono il sopracciglio.
Volevo solo essere gentile oh! “ dissi.
Non ti ho mai visto perdere la palla!” esclamò sorpreso Zayn che continuava a guardarmi cercando di scoprire qualcosa.
Capita..avevo le mani sudate. Vabbè comunque,dopodomani i  miei vanno da mia nonna,penso che stia male e che tra poco morirà.” Dissi cambiando discorso. “E quindi..visto che poi venerdì è il mio onomastico..
Davvero?” si intromise Matt. “E Gemma lo sa..il fatto di tua nonna intendo.
No.” Scoppiammo a ridere. “Coper,davvero lo vuoi sapere?” lui non disse niente.“Comunque,visto che venerdì è il mio onomastico,e di solito non vado a scuola,potrei fare una specie di festicciola giovedì sera,invitando..che ne so.. Avril e le sue amichette.” Sorrisi.
Loro due annuirono.
E noi che diremo ai nostri genitori?” disse infine Matt.
Beh che io sono distrutto per via di mia nonna e che non volete lasciarmi solo. Semplice no?” risposi prendendo la palla.
Non penso che verranno le ragazze..” disse incerto Matt.
Chi sana di mente non verrebbe a casa mia con noi quattro?” scoppiai a ridere seguito dai miei amici.
Poco dopo iniziammo a giocare a basket con la classe di Alison,ma di lei non ce n’era traccia.

POV’S ALISON.

Convinsi la professoressa a lasciarmi andare,poiché il piede mi faceva davvero male e quindi non avrei fatto niente durante la fine dell’ora.
Andai negli spogliatoi,mi cambiai e mi diressi verso il mio armadietto dove posai la tuta e presi i libri di biologia,di storia e di arte,che misi nella tracolla così da non fare avanti e dietro dall’armadietto.
Mi diressi verso l’aula 12,di biologia. Aspettai fuori finché la campanella suonò e gli studenti uscirono di corsa dalla classe;entrai zoppicando,salutai la professoressa e mi sedetti al secondo banco. La biologia mi era sempre piaciuta e per questo non vedevo l’ora di iniziare la lezione.
Iniziarono ad entrare altri ragazzi che come me si sedettero e presero i quaderni e i libri e alcuni,i più fortunati,parlavano con compagni lì vicino.
La lezione iniziò con un discorso da parte della professoressa Miller che dichiarò “se voi studierete per le mie lezioni,io non vi romperò;al contrario io sarò la vostra tortura.” Erano tutti così strani i professori  di questa scuola,tutti così espliciti.
Tutti facemmo una risata,nervosa,per far felice l’insegnante che ci guardava sorridendo con un dente sporco un po’ di rossetto rosso che portava sulle labbra.
Si spalancò la porta.
Buongiorno professoressa,scusi il ritardo ma non….non riuscivo ad aprire l’armadietto. Posso entrare?”disse una ragazza mora appoggiata allo stipite della porta e con un sorrisino sulle labbra.
Signorina Lopez,non le chiedo il motivo della puzza di fumo entrata appena lei ha aperto la porta,quindi si segga e stia attenta alla lezione.” La professoressa iniziò  l’appello.
Lopez si sedette dietro di me accanto ad un ragazzo e iniziò a parlare con quest’ultimo.
Dopo 40 minuti di lezione,la campanella suonò e io non avevo neanche ascoltato la prof,ma bensì i due ragazzi dietro di me che continuavano a parlare di canne e di filtrini.
Raccolsi le mie cose,mi alzai quando qualcuno mi urtò facendomi cadere quasi a terra ma,appunto,riuscii in tempo a mettere il piede per sostenermi.
Il piede.
Quel piede. Riuscii,per fortuna,a trattenere un urlo;la ragazza continuò a camminare come se non fosse successo niente. “Potresti almeno scusarti cazzo.” Urlai acida.
Scusa.” Sbottò Lopez girandosi a guardare chi avesse colpito.
Ma scusa un cazzo.” Sputai mettendomi la tracolla in spalla.
Okay,forse e dico forse avevo un po’ esagerato,ma quella se lo meritava no?
Calmati signorina. Non l’ho fatto apposta.” Disse sempre con quel tono da se-ti-sto-parlando-ritieniti-fortunata.
Stavo per ribattere quando la professoressa ci obbligò ad uscire dall’aula e quindi mi diressi verso l’aula di Storia dove incontrai una Cara sorridente.
Pronta per oggi pomeriggio?” disse allegra. Io annuii e iniziai a prendere i libri.“Che hai?” continuò.
Niente una stronza mi stava facendo cadere e per riuscire a stare in piedi ho messo tutta la forza sul piede che mi fa male.” Dissi.
Oh,vabbè si sarà scusata,no?
E’ questo il bello. Le ho dovuto dire io di farlo e in più l’ha detto scocciata e con un tono tipo mi-devi-baciare-i-piedi. Ma vaffanculo.” Dissi piuttosto arrabbiata.
Cara scoppiò a ridere e in quel momento entrò la professoressa.

Appena finì la lezione,mi organizzai con Cara per il pranzo e mi diressi verso l’aula 15,di storia dell’arte.
Ho sempre odiato questa materia.
Dopo che la campanella suonò corsi,per quanto potevo,verso la mensa e vidi mio fratello avvicinarsi a me.
Ti fa ancora male?” disse preoccupato.
Oh,no,figurati.” Sorrisi. L’ultima cosa che volevo è farlo preoccupare.
Dopo la morte di Rachel White,mia madre,Matthew era diventato un po’ ansioso.
Mi sorrise e tornò dai suoi amici che mi salutarono da lontano e io ricambiai.
Cercai di non zoppicare ma quando poggiavo il piede quest’ultimo mi faceva un male cane.
Dopo che la cuoca mi mise non so cosa nel vassoio,mi diressi verso Cara che mi faceva segno da lontano per farmi capire che quello sarebbe stato il nostro tavolo.
Mi sentii tirare. Mi girai di scatto.
Ma sei pazzo?” disse ad Harry.
Ma dai,Coper,ti ho fatto spaventare? Mi compiaccio di te.” Sorrise.
O dio. Non glielo dovrebbero permettere.
Che hai?Ti sei imbambolata?E lo so,faccio questo effetto alle donne.” Scoppiò a ridere.
Ha ha ha. Mi stavo solo chiedendo il perché di questa conversazione.” Sbottai.
Volevo solo farti spaventare,Coper,ciao.” Disse questo e se ne andò a tavolo.
Che idiota.
Continuai la mia strada e raggiunsi Cara che mi guardava storto.
Mio fratello mi accompagna da Gemma.” Dissi cambiando discorso. “Pensa,si è proposto lui!” esclamai.
Interessante,ma non mi importa. Harry?
Che c’entra lui? “ Dissi iniziando a mangiare.
Ti conosco da quanto..due giorni?,ma so che qualcosa non quadra qui.”  Disse scrutandomi.
Feci spallucce e finii di mangiare.

La campanella suonò,ciò significava che avrei dovuto passare l’ultima ora a fare trigoniometria.
Come se servisse a qualcosa poi.
Entrai in aula con un leggero ritardo,in quanto non riuscivo a trovare l’aula che era praticamente nascosta.
Il professor Reed mi guardò male e mi disse di sedermi e fece un discorso che non si capì.
Lui parlava,lui si capiva.
Scelto il banco,mi sedetti,come sempre da sola.
Su andiamo chi sano di mente si siederebbe con una nuova?
Ultime parole famose.
Nuova eh?” disse un ragazzo sedutosi accanto a me.
Un biondo ragazzo. Un bel biondo ragazzo.
L’hai intuito tu o hai solo ascoltato le mie scuse?” dissi acida.
Ciclo?”ghignò.
Idiota?” sputai.
Grrr,la gattina è arrabbiata.” Continuò sorridendo.
Cazzo aveva da sorridere,solo lui lo sapeva.
Attento che la gattina ti può castrare se continui.” Dissi piuttosto arrabbiata.
Iniziò a ridere.
Posso entrare?” disse una voce roca.
Anche lui qui?” sussurrai.
Ti piace? Boh,cosa ci trovate il lui..io sono meglio.” Disse il biondo. “A proposito mi chiamo Eric.
Alison. E comunque non mi piace,è fottutamente odioso.” Dissi scocciata.

Finita l’ora,pensai che Harry non mi avesse notato ed ero parecchio felice di questo;però uscii dall’aula velocemente,senza neanche salutare ‘Eric’,per non rischiare.
Ora scegli anche i miei corsi,Coper?” eccolo.
Ma quanto sei imbecille?” dissi continuando a camminare.
Certo,certo.” Disse.
Lo superai e mi diressi verso l’armadietto dove posai i libri.
Appena uscii dalla scuola qualcuno mi chiamò.
A presto gattina.” Disse Eric agitando il braccio.
Ma che diavolo voleva da me?
A mai più Eric.” Dissi a mia volta scendendo le scale.
Raggiunsi mio fratello e notai che Harry guardò prima Eric e poi me,piuttosto arrabbiato.
A dopo Son.” Disse Gemma  baciandomi sulla guancia.
Son?” chiesi perplessa.
Tutti ti chiamo Ali ed è brutto,io ti chiamo Son,è più originale.Alle quattro puntuale.
Scoppiai a ridere e annuii.


-------------------

Scesi dal motore di mio fratello,sganciai la sicurezza dal casco e salutai mio fratello.
Ancora non mi sapevo spiegare il motivo per cui si era offerto volontario.
Il casco te lo porti?” chiese.
No e se poi me lo scordo? No,tienitelo tu.” Glielo porsi e lui scoppiò a ridere dicendo “si hai ragione,conoscendoti..
Gli diedi un piccolo pugno sul braccio e lui ripartì.
Il nostro rapporto stava diventando sempre più ‘bello’.
Mi sistemai i capelli ed entrai nella villa.
Non ebbi il tempo di suonare che Gemma mi aprì la porta in tutto il suo splendore con indosso una tuta viola.
Ma che cavolo..” dissi confusa,entrando in casa.
Ehm,ti stavo aspettando,ho visto che scendevi dalla moto e ti ho aperto la porta.
ah..” dissi soltanto. “Siamo sole?
No,c’è mio fratello,però non penso ci disturberà e credo che uscirà..forse.” Disse accompagnandomi in cucina. “chi era comunque quello lì?
Sulla moto ti riferisci?” lei annuì. “Era mio fratello!” scoppia a ridere.
Ah..okay,non pensavo avesse una moto!
Ebbene sì,l’ha.” Sospirai.
Raccontami una barzelletta,mi annoio e voglio ridere. E poi tuo fratello dice che ne sai molte.” Annuii.
Uhm..allora non fa molto ridere ma vabbè..chi è il grande ammiratore del cielo?” dissi non troppo convinta.
Inclinò la testa e iniziò a bere.
Il celofan.” Dissi.
Vidi tutto il succo sulla mia maglietta e Gemma che continuava a ridere sbattendo le mani.
Sc-scusa!” disse cercando di placare le risate. Si portò una mano nella pancia. “Oddio scusa! Ma tu queste battute non puoi farmele quando sto bevendo!” disse ridendo.
Me le hai chiesto tu!” Suonarono alla porta.
Sarà sicuramente Cara,sali su,la prima porta a destra è la mia camera mentre la porta di fronte alle scale è il bagno. Entra in camera mia e apri l’armadio e prendi una maglietta pulita e cambiati,io intanto apro a Cara.” Disse sorridendo e avviandosi alla porta d’ingresso.
 
 
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Salveeeee c:
Io vi amo,ceh 7 recensioni al secondo capitolo,5 persone che seguono la storia e 4 che la preferiscono...io vi amo!
Coomunque passiamo alla storia *didididiiin*

Penso di averlo fatto un po' lunghetto..ma okay.
Spero vi piaccia e vi lascio con la nostra Lopez ( kaya Scaledario ) e la nostra Cara ( Ashley Benson) C:
Alla prossimo capitolo <3
ps.vi adoro e miraccomando fatemi sapere cosa ne pensate! recensite miraccomando c:
Domanda: cosa ne pensate di Eric/Lopez? c:

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Capitolo 4
*** terzo capitolo. ***


Iniziai a salire lentamente le scale per poter far mente locale.
Allora il bagno era la quarta porta a sinistra.
No,non ci siamo.
Arrivata al piano superiore mi guardai intorno e vidi una porta aperta. Sbirciai dentro e notai che le pareti erano di color pesca e entrando vidi che le foto raffiguravano alcune una Gemma sorridente,altre Gemma e Harry.
Me lo avrebbe spiegato dopo.
Mi avvicinai all’imponente armadio bianco e cercai una maglietta o qualcosa da poter indossare della mia taglia.
Decisi di lasciarmi la mia maglietta ma presi una felpa rossa con la cerniera bianca.
Mi cambiai e sentii delle risate provenire dal piano di sotto.
Corsi verso la porta,sì..la stanza era enorme,ma feci involontariamente cadere il cestino delle cartacce e robe varie,tra cui del cibo,a terra. Mi piegai per raccoglierli e sentii un rumore di porta chiudersi.
Perfetto ora devo pure andarmi a lavare le mani.
Ho sempre odiato entrare nei bagni degli altri,è come se violassi la loro privacy,per questo ho sempre evitato andarci.
Sistemato il cestino mi diressi verso la porta che pensai dovesse essere il bagno in quanto c’era attaccato un bigliettino con scritto “Bussare.

HARRY POV’S.

Appena sentii la porta d’ingresso chiudersi e delle risate decisi di andare subito in bagno.
Se mi avessero visto le amichette di Gemma,si sarebbero incollate a me come delle cozze e io non volevo che succedesse.
Appena fui dentro il bagno tirai fuori il telefono e composi il numero di Zayn,che ormai sapevo a memoria.
Oh,anticipiamo l’uscita,non penso che ce la farò con le compagne di Gemma.” Dissi subito appena sentii accettare la chiamata.
Styles che non vuole stare in compagnia con delle belle compagne di Gemma? Amico non è che hai la febbre?
Zayn,per favore amo la compagnia,ma di un altro tipo.” Lo sentii ridere. “E poi dobbiamo andare a comprare le cose per la festa,così facciamo in tempo.
Ok tra 10 minuti sono lì,avviso io quelli.” Chiusi la telefonata e decisi di farmi una breve doccia.
Mi spogliai ed entrai nella doccia.
Mentre l’acqua calda mi stava levando via la schiuma dal corpo,sentii bussare ripetutamente,ma decisi di ignorarlo.
Uscì dalla doccia,mi coprii con un asciugamano bianco in vita e scompigliai i miei capelli con la mano.
Mi guardai allo specchio e sorrisi pensando alla sera stessa.
Mi sarei divertito,finalmente.
Indossai il jeans nero e le scarpe e mentre mi stavo infilando la maglietta bianca,sentii parlare.
Sei mica caduto nel cesso?” disse qualcuno fuori la porta che aprii di scatto.
Non può essere.

ALISON POV’S

Finalmente la porta si stava aprendo.
Harry?!
Harry a petto nudo con solo i jeans e i suoi tatuaggi?
Harry a petto nudo con solo i jeans e i suoi tatuaggi in casa di Gemma?
Eh?
Oh mio dio..le foto.
" Cazzo ma tu mi perseguiti! " urlò Harry,uscendo dal bagno.
" Ma cazzo ti fumi? Non sapevo nemmeno che tu abitassi qui e fossi il fratello di Gemma!" sbraitai.
" Ok. " ironizzò." fammi passare." disse.
" Tu sei la dimostrazione che il termine 'cazzone' non identifica una persona super dotata." detto questo sgattaiolai dentro il bagno e lasciandolo senza parole e piuttosto incazzato.
Appena chiusi la porta a chiave,appoggiai la schiena contro la porta e iniziai a maledire il giorno in cui avevo accettato di andare a casa di Gemma.
Come potevano essere quest’ultima e Harry,fratelli?
Diavolo non era possibile.
Non sentii parlare fuori dalla porta e quindi mi preparai a scendere subito giù.
Girai la chiave e aprii di botto la porta.
Harry era appoggiato al muro,con indosso la maglietta che prima teneva in mano,e la sua faccia era piuttosto arrabbiata.
Come cazzo ti permetti di darmi del cazzone?” disse avvicinandosi a me.”Mocciosa.” mi disse a fior di labbra.
Idiota.” Risposi a mia volta continuandolo a guardare fisso negli occhi.
E’ proprio vero che sei fastidiosa.” Disse avvicinandosi ancora a me,come se già non fosse vicino,facendomi indietreggiare.
E’ p-proprio vero che sei..” non riuscii a completare la frase.
Sentimmo tossire.
Mi spostai da Harry,che si girò,e vidi Gemma e Avril,rossa in viso e con addosso un vestitino-maglietta intonato al colore del suo viso e con dei tacchi vertiginosi neri,davanti il bagno.
Abbiamo interrotto qualcosa?” disse Gemma scoppiando a ridere.
EH? NO!” urlai uscendo da quella stanza.
Infatti.” Mi seguì Harry.”Che ci fai qui,Avril?
Sono passata per farti un salutino.” Scoppiò a ridere.
E’ meglio se andiamo giù che ti aiuto a pulire il disastro che hai combinato.” Disse Gemma dopo aver roteato gli occhi quando Avril lasciò intendere lo scopo della visita.
Annuii e iniziammo a scendere.
Sto uscendo Avril,sta sera mi dedico a te,a dopo.” Harry detto questo ci sorpassò e uscì di casa portandosi il giubbotto di pelle.
A questo punto resto.
Gemma acconsentì e appena pulimmo il succo da terra,suonò la porta.
ehi Cara accomodati,lei è Avril..la ..” disse Gemma.
La nuova fidanzata di Harry.” Finì lei.
La nuova arrivata le fece un cenno  e io le feci un saluto con la mano e iniziammo a studiare con Avril che continuava a parlare al telefono con le sue amiche.
La prima ad andarsene fu Cara in quanto dopo doveva uscire con dei suoi amici.
Restammo solo noi tre,ma Avril decise di andare in camera del suo ‘nuovo fidanzato’ per vederla e per sistemarla per la sera.
Appena fu salita disse a Gemma: “Non sapevo che eravate fratelli..
Eh già..” rispose lei sorridendo.
Condoglianze..” scoppiò a ridere.
Avril è sempre così..esplicita? Secondo me anche mio fratello o un cane,avrebbe capito che sta stanotte sarà movimentata..per i due fidanzati.
Oddio sì.
Quando vai?,non è che potresti dormire qui?Sarò sola e..e non voglio stare con gli amici di mio fratello e le loro amichette..” mi supplicò Gemma.
Non penso mio padre vorrà..
Mi supplicò finchè chiamai mio padre e Gemma si finse sua madre dicendo che così potevano studiare per domani,e per l’indomani mio fratello mi avrebbe portato,la sera stessa,i libri,lo spazzolino e il pigiama.
Mio padre acconsentì in quanto sarebbe dovuto stare tutta la notte in ufficio e non se la sentiva di lasciarmi da sola con mio fratello.
Gemma era elettrizzata,continuava  a parlare e a parlare finchè non mi addormentai.

HARRY POV’S

Dopo aver comprato birre,patatine e schifezze varie e dopo esser ritornati a casa di matt per prendere delle cose,ritornammo a casa.
Entrammo.
Silenzio.
C’era solo la tv accessa.
Dove sono?” disse Matt. “Ma Avril?
Io salgo su,voi cercatele.
Mi sembra un film.” Disse Liam scoppiando a ridere.
Salii sopra e vidi Avril in camera mia,intenta a rovistare fra le cose mie.
Ma che stai facendo?” dissi arrabbiato.
Ho reso più hot la stanza..per stasera.” Disse in modo sensuale.”Arrabbiato?
No,no. Dai scendiamo.” La presi per mano e scendemmo al piano di sotto.

Trovate.” Matt indicò il divano.
Mi sporsi e vidi Gemma e Alison dormire beatamente.
Alison aveva un dito quasi in bocca,mentre mia sorella circondava con un braccio Alison.
Sorrisi istintivamente.
Scherzo?” disse Liam.
No dai,svegliamole delicatamente..hanno studiato tutto il giorno.” Disse Matt.
Matt il dolce.” Disse Zayn e tutti noi scoppiammo a ridere.
Avril mi tirò la mano e io la lasciai,ormai stufo.
Andate di là a sistemare,io ora le sveglio.” Dissi.
Tutti,compresa Avril,andarono.
Scrollai Alison che farfugliò qualcosa.
La scrollai di nuovo.
Compra tapetino,fa felice maruchino.” Disse e scoppiò a ridere.
La scrollai di nuovo e si svegliò.
Svegliati mocciosa.” Dissi scocciato. “Sai che parli nel sonno?” scoppiai a ridere.
Mi fulminò con lo sguardo,si guardò intorno,si alzò e svegliò Gemma.
Idiota.” Borbottò.

La serata proseguì benissimo.
Alison e mia sorella erano di sopra,e i miei amici con le rispettive ‘amiche’ giù a bere e a mangiare e a divertirci.
Avril ad un certo punto mi portò su in camera,chiuse la porta con il piede e mi buttò nel letto.
Mi spogliò e dopo lo fece anche lei.
Facemmo sesso,senza importanza,almeno per me.
Mi rivestii e uscii dalla stanza.
Lascia Avril sul letto perché diceva che voleva dormire.
In salotto si erano addormentati tutti e allora presi le birre non aperte e le portai in cucina.
Non proveniva nessun rumore nemmeno da sopra,segno che la mocciosa e Gemma stavano dormendo.

Sentii dei passi.
Mi girai.
Oh,sei qui.” Mi disse Alison.
Perchè?” le chiesi.
Beh visto che avevate finito,pensavo che poi vi addormentavate insieme,in quanto a giudicar dai piccoli urletti di Avril,ci avete dato dentro.” Disse tranquilla aprendo il frigo dove ne estrasse della pizza.
Ci hai sentiti?,non dormivate?” scoppiai a ridere.
Nessuno sarebbe riuscito a dormire..a parte Gemma.” Morse il pezzo di pizza. Ne presi un pezzo anche io.
Birra?” le domandai agitando quella che avevo in mano.
Lei annuì e gliene passai una.
Che ridicolo pigiama.” Dissi indicandoglielo.
E’ anti-stupro.” Rise lei.
Sorrisi.
Okay io vado a dormire,se no domani non mi sveglio.” Disse lei girandosi e mostrandomi il suo lato B.
Scoppiai a ridere.
Notte,bei pantaloncini.” Continuò a camminare e nel mentre mi fece il dito medio con la mano sopra la sua testa.

Sorrisi.


-------------------------------------
Salve..
ok so che forse mi vorrete ammazzzare è solo che ho avuto molti problemi di salute:febbre e cose varie..

Quindi ho fatto questo capitolo molto lungo,visto che sono passate più di due settimane.
Mi dispiace davvero ma..sono stata molto male.
Comunque..
VI AMO!

Grazie per chi segue la storia e per chi la recensisce! ( 17 RECENSIONI,7 PREFERITI,1 RICORDATA,11 SEGUITA.)
Grazie sul serio.
Allora non ho niente da dirvi..
Aggiornerò presto,lo prometto(salvo imprevisti)
Vi lascio con la foto di Ali e di Gemma che dormono... awww

 
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Capitolo 5
*** quarto capitolo. ***


Qualcuno mi tirò via le coperte.
Ti odio.” Dissi ancora con gli occhi chiusi.
Gemma scoppiò a ridere e io mi stiracchiai.
Già vestita?” le chiesi sorpresa.
Tesoro,sono le sette e mezza…tutti sono pronti.” mi indicò l’orologio.
MERDA. “ urlai alzandomi di scatto dal letto. “perché non mi hai svegliato prima?...ok dopo me lo dici..o santo cielo,o santo cielo!” saltellavo non sapendo dove andare.
Noi ti aspettiamo di sotto..quando hai finito vieni.” Disse calma Gemma.
L’avrei uccisa.
Mi fiondai in bagno,dove mi lavai solo la faccia. Indossai la maglietta che mi aveva portato mio fratello,i calzini e incominciai a indossare i jeans.
Infilai la prima gamba,poi l’altra e iniziai a saltare per tirarli su.
Aprii la porta del bagno e continuavo a saltare per tutto il piano cercando di sbrigarmi.
Indossai svelta le All Star,mi aggiustai con le mani i capelli e presi lo zaino.
Scesi di corsa le scale e quasi inciampai per la fretta.
Tutti erano lì,seduti sul divano ad aspettarmi.
Finalmente!” urlò spazientito Harry,alzando le braccia. Poi Avril scoppiò a ridere.
Gemma si avvicinò a me e mi disse sottovoce “Ti sei scordata di allacciarti i jeans..
Tossii e lo feci con disinvoltura,pregando che solo Avril se ne fosse accorta.
Ti devi far riconoscere sempre,vero?” disse Matt scoppiando a ridere. “ Oggi pomeriggio sei sola,io sono fuori e papà è,come sempre,al lavoro.
Finalmente.
Possiamo andare ora?” sbottò Harry.
Potevate andare anche senza di me,me la sarei cavata.” Dissi arrabbiata.
Sei solo una mocciosa. “ uscì di casa,piuttosto arrabbiato,chiudendo con forza la porta.
Son! “ sospirò Gemma.
Avril,seguita dalle sue amichette Clarissa e Lily,uscì seguendo Harry fulminandomi con lo sguardo.
Scusatemi..” dissi sentendomi in colpa.
Per tutto il tragitto non spicciai parola.
Avevo esagerato,come sempre.
Arrivati a scuola salutai tutti e mi avviai in classe,dove mi raggiunsero prima Gemma e poi Cara.
Consegnammo la nostra ricerca,dove prendemmo un B - .
Le mie amiche erano piuttosto soddisfatte e felici di dirlo subito ai loro genitori.
Io no.
Mio padre era piuttosto indaffarato e essendo avvocato,quasi ogni ora doveva andare in tribunale o conoscere i suoi nuovi clienti e quindi l’avrei disturbato e fatto arrabbiare.
Mi potevo vantare con la segretaria,ma sarebbe stato molto triste.
Cara capì che qualcosa non andava e allora mi lasciò stare.
Finita l’ora,mi alzai,salutai Gemma meccanicamente e con Cara ci dirigemmo verso l’aula di Matematica.
Non seguii per niente la lezione,neanche quella successiva di Chimica,a dir la verità.

Durante l’ora di ginnastica cercai di non farmi notare troppo da Harry,Matt e Zayn, e odiai quando dovetti giocare a pallavolo,sport odiato incapace com’ero, e la professoressa mi richiamava ogni 10 minuti “COPER!” per appunto i miei errori.
L’ora di sociologia passò velocemente e così mi diressi alla mensa.
Mangiai con Cara che mi parlava della sua giornata mentre Avril dal tavolo di fronte mi fulminava con lo sguardo e di tanto in tanto baciava Harry non in modo casto,ma sempre guardandomi.
Non che io li fissavo…
Non mangiai molto,solo un po’ di pasta e un po’ di insalata.
Lo stomaco mi si era chiuso.
Come al solito mi diressi verso l’aula successiva dove incontrai Lopez-se-ti-parlo-sentiti-onorata con il suo amico soprannominato da me Filtrino.
Anche lei mi fulminò con lo sguardo e quando sentii la campanella informarci che le lezioni erano finite,almeno quel giorno,sorrisi e volai fuori dalla scuola.

Ehi Gattina.” Mi chiamò un ragazzo.
Mi girai abbastanza seccata.
Eric finiscila.
Ti ricordi il mio nome? Wow mi ritengo onorato.”  Disse lui dandosi arie.
Scoppiai a ridere.
Fai bene.” Gli sorrisi e incominciai a camminare.
Ciao Gattina.” Sentii chiamarmi.
Me ne fregai e continuai a camminare.
Non aspettai nessuno,non mi sembrava il caso.
La strada era un bel po’ da fare quindi presi il telefono,gli auricolari e iniziai a sentire la musica.

Perché mi sono arrabbiata così?
Perché ho questo carattere orribile?
Ormai però la cosa era stata fatta e quindi non potevo aggiustare le cose: ho rovinato tutto.

--------

Calciai una pietra per quasi tutto il tragitto.
Arrivata a casa lanciai lo zaino a terra e andai a vedere se qualcuno aveva chiamato o lasciato qualche messaggio in segreteria.
Ehi,non so chi sta ascoltando questo messaggio ma penso sicuramente Alison,quindi ciao ALLI.” Scoppiò a ridere. “Se non l’hai capito sono Lucy,la zia! Ho chiamato per dirti... A dir la verità non so perché ti ho chiamato..vabbè,comunque mi raccomando ESCI!!!! Fai amicizia e trovati un fidanzato!!! Un bacio la zia.

Cara zia,avevo trovato la compagnia,ma penso di aver rovinato tutto.

Camminando lungo il corridoio mi tolsi le scarpe. Arrivata in cucina aprii il frigo dove presi la vaschetta di gelato alla stracciatella,presi un cucchiaio e mi diressi verso il salone dove,dopo essermi cambiata i jeans con dei pantaloni della tuta e la maglietta con una un po’ vecchiotta,accesi la tv e mi sedetti a gambe incrociate sul divano.
Per fortunata l’indomani avrei avuto Spagnolo,Storia dell’arte,Arte e Trigonometria.
Per fortuna avevo solo un compito per la seconda ora,che potevo fare benissimo l’indomani in macchina o in aula.
Ma aspetta..Trigonometria?
TRIGONOMETRIA!
Con Eric e..Harry.
Merda.

Non ci devo pensare.” Dissi.
Non c’era niente di interessante su MTV,Real time o su canale 6,e i cartoni non mi andavano,così decisi di vedere un film “Amore proibito.” (*) su canale 24.
Il film parlava di due ragazzi che si amavano ma non potevano stare insieme perché gli era stato proibito dalle loro rispettive famiglie,in quanto la famiglia di lui era povera rispetto alla famiglia di lei.
Allora il ragazzo, Mark , decise di scappare di casa e andò dalla sua amata , Caroline , chiedendole di scappare insieme.
-Ti porto via con me. - Disse Mark porgendo la mano a Caroline che annuì.
Ma dove cazzo volete andare se non avete neanche un soldo?!” urlai arrabbiata agitando il cucchiaio in aria.
- Dove andremo? - disse Caroline.
Parli anche da sola?” disse qualcuno alle mie spalle. Mi girai spaventata.
H-Harry?!” urlai. “Che ci fai qui?” chiesi calmandomi.
Tuo fratello si deve cambiare.” Disse guardandosi intorno. “Bella casa. Che ti vedi?” disse infine sedendosi accanto a me.
Amore proibito..non c’era niente in tv..” ammisi imbarazzata.
Ma è tipo dell’ ‘800! “ scoppiò a ridere. “Di che parla?
Spiegai un po’ la storia mentre lui mi fissava annuendo. Poi guardò il gelato quasi finito.
Stracciatella?” chiese sorridendo facendo spuntare le sue fantastiche fossette.
Annuii. “Non sei più arrabbiato?” chiesi.
Oh sì, ma tuo fratello è morto? “ rispose.
Se si deve cambiare ci vorrà minimo mezz’ora.” Dissi ridendo vedendo la sua faccia sconvolta.
Dammi un po’ di gelato allora.” Disse dopo un po’.
Andai in cucina e ritornai da Harry con un cucchiaio pulito,ma lo trovai con i piedi sopra il tavolino che guardava una partita di basket mentre con una mano teneva il gelato sulla pancia e con l’altra lo mangiava.
EHI!” urlai. “Il mio gelato,il mio cucchiaio,il mio film!” mi fiondai su di lui per prendere il telecomando.
“Quello era troppo noioso.” Disse ridendo tenendomi per non farmelo prendere.

La situazione poteva sembrare romantica,come nei film..: io a cavalcioni su di lui che cercavo di cambiare canale,e lui che mi teneva i polsi e rideva di gusto vedendomi fallire.
Praticamente ci separava soltanto la vaschetta di gelato.
Mi fermai e anche lui. Ci guardammo negli occhi per un po’.
Era imbarazzante ma anche bello.
Ma che state facendo?” disse mio fratello entrando in salone.
Il telecomando. “ riuscii a dire.
Te lo racconto in macchina.” Disse Harry calmo. Mi spostai,presi il gelato e lui si alzò. Si aggiustò la maglietta bianca e dopo che mio fratello mi salutò se ne uscirono.

Che cosa sta succedendo?

POV’S HARRY.

Quindi?” domandò Matt appena misi in moto la macchina nera.
Niente,voleva cambiare canale e ci siamo trovati così.
E se non fossi entrato ci saremmo baciati.
Haz,mi posso fidare?” era serio.
Non farei niente,giuro.
cazzata.
Lui però sembrò tranquillizzarsi e iniziammo a scherzare come al solito.

Con Matt avevo istaurato un bel rapporto,fin da subito. Era simpatico e affidabile.
Un po’ lento nel prepararsi ma uno ok.
Arrivammo a casa di Liam dove ci aspettavano tutti.
Le ragazze, Avril,Lily,Clarissa e una certa Monique, era di origine francese così ci aveva detto Lily, erano sul divano a parlare e a ridere , i due ragazzi stavano invece giocando a calcio con la play.
Arrivati” dissi sedendomi a peso morto sul divano,seguito da Matt.
Avril si mise subito accanto a me.
Amore!” squittì.
Ehi.. “ dissi. Si avvicinò a me per potermi baciare ma quando lo volle approfondire mi staccai. “Scusa non mi va.
Lei sembrò essersela presa e se ne andò dalle sue amiche.
Pazienza.
Matt mi guardava male.
Liam e Zayn invece erano concentrati sulla tv e non ci degnarono di uno sguardo..meglio.
Che cosa sta succedendo?
o meglio.
Che cosa mi sta succedendo?

 
 -------------------
 
 (*)  E’ un titolo inventato da me,non so se esiste..sarebbe una cosa molto inquietante. Quindi ripeto sto inventando tutto c:
 
 Okay..mi scuso,davvero ma non sapevo come continuare..
L'in
izio mi piace ma la fine un po' meno..comunque voi fatemi sapere! Le critiche le accetto benissimo.
Ok..io vi adoro ora siete : 16 persone a seguire la storia 2 che la ricordate e 7 che la preferite. Io vi sposo hahahahah ok basta.
quindi mi raccomando fatemi sapere che cosa ne pensate di questo capitolo,ci tengo c:

A presto <3
-Sara
ps. mi dite come si mettono le gif?





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Capitolo 6
*** quinto capitolo. ***



Le settimane passarono velocemente e arrivò il mese di dicembre,che significava solo una cosa: VACANZE!
Appena la sveglia suonò mi misi a sedere di colpo spaventata,ancora non mi ero abituata a quel suono stridulo.
Mi alzai,mi stiracchiai emettendo suoni simili a  ‘mhh’ e mi avvicinai alla finestra per vedere il tempo: nuvole grigie coprivano il cielo.
Mi voltai per raggiungere la porta e per poter scendere in cucina,quando una grossa chiazza rossa sul letto mi distrasse.
Ma vaffanculo.” Urlai uscendo fuori dalla camera e raggiungendo il bagno,dove mio fratello stava per entrare. “Tu non entri qui,ok? Ok? Matthew rispondimi cazzo! “ dissi rivolgendomi a lui che mi guardava stranito. “Tu.” Lo indicai. “Non entrerai qui.
Matt annuì e scese giù urlando a mio padre “Stai attento a come parli ad Ali,pà.” E poi lo sentii ridere.
Cazzo c’aveva da ridere?
Entrai in bagno furiosa. Mi lavai e mi cambiai le mutandine che ricoprii di assorbenti.
Uscii dal bagno e mi diressi verso lo stanzino dove lanciai i pantaloni e le mutandine sporche che furono seguite dalle lenzuola levate poco dopo.
Indossai un pantalone nero,una felpa verde-scuro e le mie All Star nere.
Pettinai i capelli e non mi truccai neanche;scesi giù portando lo zaino sulle spalle,che lo riempii di Lines (*) ed entrai in cucina dove ogni mattina mi aspettava mio padre.
Mio fratello vedendomi salì sopra correndo.
Beh sì,lo avevo fatto ritardare..ma chi se ne frega.
Dov’è il latte?” domandai a mio padre che stava leggendo il giornale.
E’ nel termos. Sbrigati che sono le otto meno venti.” Sorseggiò del caffè.
Mangiai velocemente e ci dirigemmo in garage per prendere la macchina.
Buona giornata.” Disse John Coper appena arrivammo davanti l’edificio.
Matt lo salutò mentre io borbottai un “si si come no. 

Ci dirigemmo verso il ‘nostro’ gruppo dove mancavano Harry e Avril.
Chissà perché.
Ciao Son! ” disse Gemma ma io non dissi nulla.
Tutti guardarono Matt che disse: “Per ora è nel periodo NPCTUVFVEM
Ma che cazzo è?” disse Liam scoppiando a ridere.
Matthew Coper rischiati a parlare che ti rompo tutti i giochi per la PS3. CHIARO?” urlai facendo ridere Gemma.
Parlare? Di che stavate parlando?” Harry ci fece onore della sua presenza mano nella mano con la sua troia ragazza.
Nel periodo ‘ non parlarmi che ti uccido,vaffanculo voglio essere maschio.’ “ disse Matt sorridendo,ricevendo uno schiaffo nel braccio da me.
Ah” dissero in coro tutti.
L’ultimo arrivato scoppiò a ridere e allora seccata da quella situazione entrai a scuola visto che mancava poco che la campanella suonasse.
Ma che andassero a fanculo.
Mi diressi verso l’armadietto e incontrai Cara.
Ci vediamo a Inglese.” Disse e io annuii.
Mi avviai nell’aula  16 dove non prestai molta attenzione al professore poiché mi faceva male la pancia.
Appena uscii fui spinta da Lopez che mi disse “ ops,scusa.” Sorridendo fintamente.
La mandai al diavolo e raggiunsi Cara che mi aspettava nel banco nell’altra aula.
Oggi quella lì mi ha spinto. Che rompi coglioni. Come se non bastasse già avere il ciclo!,arriva questa e fa come se fosse la regina Elisabetta. Ma che vada a cagare.” Dissi arrabbiata,sedendomi.
Non pensarci più,pensa invece che a pranzo ti faccio conoscere la mia migliore amica e che poi ci sono le lasagne!” sorrise.
Mi sento gonfia,mangerò solo un po’ di frutta.
La professoressa entrò e calò il silenzio.

Dai mangia qualcosa! Ti prego Alison,non puoi mangiare solo frutta.” Disse preoccupata Cara.
Non ho fame e poi..poi dov’è la tua amica? Oh t’ho è arrivata la smorfiosa.” Cercai di cambiare discorso.
Lopez si avvicinò al nostro tavolo e salutò Cara sorridendo,poi mi guardò e il suo sorriso scomparve.
Che ci fa questa qui?” disse disgustata.
Rompi coglioni,ho un nome.” Dissi alterandomi.
Vi conoscete già..uhm.” Cara era sorpresa. “Beh Ali,lei è Emma Lopez. Emma lei è Alison Coper.” Disse sorridendo.
Con una scusa mi alzai da quel tavolo e uscii dalla mensa dove però stava entrando Gemma e Zayn.
Cercai di nascondermi,ma mi videro.
Ehi Son! “ disse Gemma facendomi segno con le mani e mi avvicinai a lei. “Hai mangiato di già?” chiese sorpresa mentre Zayn si stava dirigendo verso il loro tavolo.
Eh già..” dissi facendo un piccolo sorriso. “Ora..ora devo andare. Buon pranzo. “ la salutai velocemente e uscii di corsa.

Mi veniva da vomitare.
Appena uscii dalla classe andai subito in bagno seguita da Cara che sembrava preoccupata.
Entrai nel gabinetto e vomitai quel poco che avevo mangiato.
Stai bene?” mi urlava Cara fuori dalla porta.
Buttai l’acqua e uscii.
Sì.” Cercai di convincerla ma la mia faccia mostrava il contrario.
Vieni ti porto da tuo fratello.
Non ce n’è di bisogno,non ho 4 anni. Ce le faccio,sto bene cavolo.” Urlai uscendo dal bagno.
Dopo aver posato i libri nell’armadietto uscii fuori dove Matt mi stava aspettando con le chiavi di casa in mano.
Oh,ma che hai?” disse avvicinandosi.
Niente. “ risposi abbassando lo sguardo. Non era niente,era inutile fallo preoccupare per una cosa del genere.
Ok,beh io esco. Tieni le chiavi di casa. Torno alle cinque,papà non lo sa e non lo deve sapere.” Annuii e mi diressi verso casa.

Non vedevo l’ora di arrivare a casa,non mi sentivo molto bene.
S’era abbassata la temperatura,segno che si stava mettendo a piovere.
Affrettai il passo,ma niente: arrivai a casa bagnata fradicia.
Salii in camera dove mi cambiai indossando un pantalone da ginnastica nero,una maglietta bianca e una felpa con la zip rossa; e mi asciugai.
Scesi in salotto e poi buio totale.
Svegliati,svegliati Alison. Oddio sembra svenuta! “ urlò Gemma scrollandomi. Aprii gli occhi e vidi due teste sopra le mie: quest’ultima e mio fratello. “Oh santo cielo! “ continuò a gridare abbracciandomi.
Vado a prendere del ghiaccio,delle tachipirine,un termometro e forse servono anche dei cerotti!” disse Matt abbastanza preoccupato.
Sorrisi.
Ch-che ci fate qua? Stavo dormendo.” Dissi calma.
Visto? Stava dormendo! Vi siete presi dal panico inutilmente.” Fu Harry a parlare.

POV’S HARRY

In realtà mi stavo preoccupando anche io,ma non lo avrei mai ammesso.
NO HARRY NON STAVA DORMENDO ERA SVENUTA!” mi urlò Gemma. “L’hai visto che non si svegliava!” guardò Ali ancora stesa sul pavimento.
Dove diavolo è Matt? Oddio,santo cielo! “ era agitata. “Harry portala di sopra.
COSA?!” dicemmo in coro io e Alison che si alzò di colpo,mettendosi così a sedere.
Sto bene,posso salire da sola.” Disse alzandosi barcollando un po’.
Ad un certo punto però inciampò sul tappeto e io corsi da lei. Gemma urlò.
Gli unici calmi in quella casa eravamo io e Ali,che presi in braccio.
Mocciosa stai ferma se non vuoi che cadiamo.” Dissi e lei si fermò stringendosi ancora di più a me come una bambina.
Entrai in camera sua e la misi sul letto.
Di a Matt di non preoccuparsi..” disse con un filo di voce. “Mi prenderesti una coperta?
Aprii meccanicamente l’armadio dove ne trovai una dove c’era raffigurata una principessa,una con un abito giallo e coi capelli castani, stretta ad un specie di animale.
Gliela porsi sorridendo.
In quel momento entrarono Gemma e Matt,il quale le mise subito un termometro sotto l’ascella.
Dopo aver visto il ‘risultato’,38 e mezzo,porse alla sorella un bicchiere d’acqua e una tachipirina che inghiottì senza fare lamentele.
Allora io scendo..” dissi poco dopo,quando fummo rimasti di nuovo da soli.
Grazie.” Sussurrò.
Ci guardammo al lungo,finchè rientrò in stanza un isterico Matt.
Sta arrivando il dottore,non dormire! Io sono giù che aiuto Gemma a preparare qualcosa per stasera visto che non c’è nulla.” Disse e poi aggiunse “non falla addormentare.” Indicandomi. Se ne andò lasciando aperta la porta e io mi sedetti sbuffando.
Ora pure il baby sitter.
Puoi andare se vuoi a giocare con la ps3 di mio fratello,tranquillo non mi addormento.” Disse intuendo i miei pensieri.
No figurati. Passami il telecomando,su.” Ricevutolo accesi la tv e feci un giro dei canali,ma non c’era niente di bello in tv quindi optammo per un film.
Voglio vedere KEITH. “ disse come una bambina.
Ma dai!
Taci e mettilo.” Sorrise e che sorriso.
Dopo mezz’ora mi iniziava a far male la schiena e mi alzai stiracchiandomi.
E’ comodo il letto?” dissi.
Altrochè.
C’è posto?” domandai e lei annuì.
Si spostò un po’ e io mi coricai con lei.
Sai una cosa?” iniziò. “Secondo me i letti sono la più grande invenzione che l’uomo abbia mai fatto. Prima quasi tutti ci nascevano,la maggior parte delle volte si muore lì,quando stai male c’è sempre,si scopa lì,si piange lì,ci si abbraccia lì e si sogna lì.
Scoppiai a ridere.
Non è che la tachipirina ti sta facendo effetto?” come risposta lei mi diede un piccolo schiaffo sul petto.

POV’S GEMMA.

Non sentimmo più parlare dal piano di sopra,allora salii su per vedere che cosa stavano facendo.
Entrai in camera e vidi Harry e Alison abbracciati che dormivano,mentre in tv c’erano i titoli di coda.
La testa e la mano di Ali era sul petto di mio fratello,mentre la sua mano era sul fianco della mia amica e le loro gambe erano intrecciate.
Sembravano due fidanzati,in quanto sembrava che Harry stesse proteggendo la sua ragazza;presi il telefono e scattai una foto.
Scesi giù e dissi a Matt che stavano vedendo un film.

Poco dopo arrivò il medico che visitò Ali.
Disse che stava bene e che la febbre e il vomito erano causati da un virus e quindi bastava prendere un antibiotico per sconfiggerlo.
Io e mio fratello andammo a casa e in macchina gli feci vedere la foto scattata prima.
Lui sorrise istintivamente,però subito dopo mi disse “E’ solo che sentivo freddo  e poi quel film era noioso.
Scoppiai a ridere.


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(*) per chi non lo sapesse Lines è un amarca di assorbenti c:

Salve gente!
Amo immensamente questo capitolo! Una cosa molto rara ahahahahah
Ok mi scuso per il ritardo,ma è che siamo in vacanza e quindi vado a mare e faccio i compiti :c
Spero di aver tempo per aggiornare questa volta un poco prima c:
Un bacione <3
PS. GRAZIE DAVVERO TANTO PER LE RECENSIONI!,SPERO CHE NE RICEVERO' ALTRE PERCHE' MI FA PIACERE SAPERE CHE VI PIACE QUESTA STORIA! E SE QUUALCOSA NON VI PIACE DITEMELO COSI' MIGLIORO :)

GRAZIE PER LE 20 PERSONE CHE SGEUONO LA STORIA, PER LE 2 CHE LA RICORDANO E PER LE 13 CHE L'HANNO MESSE FRA I PREFERITI.

-Sara
vi lascio con Ali quando si sente male c:

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Capitolo 7
*** sesto capitolo. ***



Dopo una settimana di antibiotico e pappette che mi preparava mio fratello perché “ti frullo tutto così non ti stanchi.” ,seriamente?, guarii completamente.
Gemma e Cara venivano da me ogni giorno,visto che il medico mi aveva proibito di uscire poiché potevo sentirmi ancora male;mio padre si era preso una giornata libera solo per me e avevamo passato tutto il giorno a vedere tutte le stagioni di “grey’s anatomy” e a commentarle con una coperta sulle gambe e tanti popcorn e infine c’era mio fratello passione infermiere.

La sveglia suonò,avvertendomi che dovevo tornare a scuola. Mi alzai in fretta,ero di buon umore,e scesi giù canticchiando.
I don't want another pretty face,I don't want just anyone to hold..”dissi entrando in cucina.
Di buon umor appena svegliata? Ti senti bene Alison?” mi chiese mio padre mentre leggeva un articolo.
Sì!” esclamai felice.
Come mai?” disse,entrando in cucina,mio fratello già vestito.
Non posso esserlo?” risposi acidamente.
Feci colazione e salii di sopra velocemente. Scelsi i vestiti:un maglione bianco di lana con due trecce ai lati,un jeans chiaro e dei stivaletti beige;ed entrai in bagno.
Mi truccai leggermente mettendo il correttore,un burro-cacao e del mascara; presi lo zaino al volo e scesi giù indossando un beanie hat grigio (*) e il cappotto.

Appena varcai il cancello della scuola,la campanella suonò e quindi entrai direttamente nell’edificio e mi diressi all’armadietto dove posai il giaccone e presi i libri.
Arrivata in classe mi sorpresi vedendo solo Cara che mi salutò entusiasmante.
Gemma?” chiesi posando il libro sul banco.
 Non so..” disse. “Comunque Emma…” alzai un sopracciglio. “Lopez..non è come credi,quella è una copertura. In realtà è molto dolce.” Le sorrisi e poi iniziò la lezione.

Entrai nell’aula di biologia sperando che Lopez non fosse lì,ma invece eccola seduta a parlare con il suo amico.
Mi sedetti al mio solito posto,cioè davanti a lei.
Compito a sorpresa dividete i banchi,su presto!” Disse la professoressa entrando in classe.
Nessuno parlava,si sentiva solo il terribile suono dei banchi che si muovevano.
Tutti in quel momento stavano pregando.

Deglutii appena il foglio del compito mi si presentò davanti.
Davvero avevamo fatto quelle cose?
Potete iniziare fin d’adesso. Se vedo qualcuno copiare leverò il compito e lo manderò dritto dritto in detenzione. Ci siamo capiti?
Dopo aver annuito,tutti iniziammo.
Feci mente locare e iniziai a svolgere il compito quando sentii un “ pss “ dietro di me.
Mi voltai.
Scusa mi potresti prendere quel foglietto da terra?” mi disse sorridendo la Lopez.
Che sia vero quello che aveva detto Cara?
Annuii e mi abbassai per prenderlo e glielo posai sul banco.
Professoressa!” urlò Emma. “Coper mi ha chiesto di passarle il compito e visto che so che lei ci tiene gliel’ho detto.
Professoressa le giuro che non è vero!” risposi in mia difesa.
A no? E allora di chi è questo bigliettino con scritto ‘ mi aiuti? –A ‘?” continuò Satana.
Non mio. Professoressa mi sono solo chinata per prenderle il biglietto e per dargl… Ok detto così può sembrare che abbia ragione Emma,ma non è così! Si fidi di me!
Non me lo sarei mai aspettata da te Coper.” Disse la professoressa avvicinandosi al mio banco.
Non è la mia scrittura! Guardi! “ continuai.
Coper..” non lasciai finire la professoressa.
Se lei è peggio di una talpa non è colpa mia! “ urlai mentre Lopez sghignazzava insieme a Filtrino.

20 minuti dopo…

Battevo ritmicamente il piede a terra,canticchiando dentro la mia testa il motivetto della mattina.
Mi aveva buttato fuori con una detenzione,non perché ‘avessi cercato di copiare’ ,perché aveva detto che avevo ragione io, ma bensì l’avevo paragonata a una talpa.
Ok forse avevo esagerato ma ero nervosa.
Mancavano 10 minuti alla fine dell’ora e il corridoio era deserto se non si contava il via vai dei bidelli.
Tutto si poteva dire fuorchè Lopez fosse dolce.
Se Lopez fosse dolce  un elefante sarebbe leggero. Non so se ho reso la cosa.
Era satana quella là e grazie a lei dovevo passare un’ora in più qui dentro.
La campanella suonò e Satana,sì ormai aveva quel soprannome,mi si parò davanti.
Talpa,eh?” e scoppiò a ridere andandosene.
Satana.” Risposi e lei si girò fulminando con lo sguardo.
La superai e mi diressi verso l’aula di chimica dove però mancava il professore e quindi passai  50 minuti a pensare come dirlo a mio padre.

Poco prima del suono della campanella sgattaiolai fuori dall’aula e mi diressi verso i camerini,cosicché potevo cambiarmi in santa pace senza sentire le mie compagne parlare di mio fratello e dei suoi amici e di quanto fossero scopabili.
Indossai la tuta e appena cercai di farmi la coda la stanza si riempì di ragazze che mi salutarono.
Prima di uscire però fui bloccata.
Ehi Ali” disse Samantha,una ragazza bruna,alta e carina. Tutto abbastanza strano,in quanto non ci eravamo mai scambiate molte parole. “Sai..oggi pomeriggio vengono alcune mie amiche e si fermano per dormire..vorresti venire?” sorrise mostrando i suoi denti bianchissimi.
Non mi diede neanche il tempo per rispondere che continuò dicendo: “Beh puoi anche far venire tuo fratello e i suoi amici.”  Disse marcando la parola ‘fratello’ e ‘amici’
Ecco.
Mi dispiace ma non possiamo venire.” Mi incamminai verso l’uscita ed entrai in palestra.
La professoressa ci fece fare il riscaldamento e poi iniziammo una partita di pallavolo; Matt,Harry e Zayn erano dall’altra parte della stanza a parlare con delle mie compagne,tra cui c’era Samantha la quale s’era arrotolata il pantalone della tuta per mostrare le sue perfette e slanciate gambe.
Li fissai intensamente,alla fine c’era riuscita, abbassandosi ai livelli di una poco di buono..Che schifo.
Palla!” urlò una mia compagna e poco dopo sentii l’oggetto in fronte e caddi a terra.
Tutti corsero intorno a me formando un cerchio.
COPER!” tuonò la professoressa. “Ma dove diavolo hai la testa?
Mhh” emisi. Mi massaggiai la parte colpita e mi misi in piedi tranquillizzando tutti. “Non è niente,non è niente. Riprendiamo.
Non se ne parla proprio,ora tu stai in panchina.” Disse indicandola e poi chiamò Samantha,per sostituirmi, che mi guardò arrabbiata.

Odiavo quella materia.
Per fortuna passò velocemente l’ora di Sociologia e corsi verso la mensa.
Dopo aver preso il vassoio mi diressi verso il tavolo di mio fratello,dove mancavano Harry e Zayn,per digli della mia punizione.
Matt…ti devo parlare.” Dissi.
Che hai combinato?” rispose calmo.
Devo restare un’ora in più a scuola..in detenzione.” Sussurrai.
Detenzione? Ma sei impazzita o cosa?” urlò facendo girare tutti.
Zitto.” Sbottai. “Non è stata colpa mia.
Ah no? Ma fammi il piacere! “ scoppiò a ridere Avril. “Con il carattere che hai!,combini sempre danni. Non ti viene in mente che potresti deludere un bel po’ di persone?” disse.
Strinsi i pugni.
Avril!” Esclamarono Liam e mio fratello.
Quando Dio distribuiva l’educazione tu eri in compagnia dei camionisti?“continuò ridendo seguita dalle sue amiche.
Quando Dio distribuiva l’intelligenza tu eri in bagno a ricoprire di fondotinta quella tua faccia di merda?” Dissi lasciandola a bocca aperta. “Dì a papà,se dovesse chiederti dove sono,che sono a casa di un’amica.” E me ne andai a mangiare da sola,non sarei mai andata da Cara.

Tutti potevano tornare a casa,tutti tranne me.
Percorsi il corridoio in fretta,prima sarei arrivata prima me ne sarei andata. Bussai alla porta dove dovevo scontare la mia punizione e per mia sorpresa trovai dentro Harry.
Diedi il mio biglietto alla professoressa e mi sedetti; poco dopo senti qualcuno accanto a me.
Che hai combinato mocciosa?,hai buttato per terra della carta?” mi girai abbastanza scocciata.
Niente di importante,tu?,ti hanno beccato nel bagno delle ragazze in ‘buona’ compagnia?” sputai acida.
Gelosa?” sorrise. “Comunque no,niente di importante.
Ehi voi due,zitti.” Ci rimproverò l’insegnante.
Gemma?” sussurrai.
Diarrea.” Scoppiò a ridere Harry.
La sua risata era cristallina.

HARRY’S POV.

Che fai dopo?” le chiesi.
Styles che mi chiede di uscire?” rise Alison.
Prima di tutto non ti ho chiesto di uscire,secondo mi devi aiutare.” Sbottai.
Non ci penso nemmeno!
Ti ho portata nella tua stanza quando stavi male e non sei leggera come una piume,ti tocca.” Sorrisi mostrando le mie fossette,nessuna riusciva a dirmi di no.
Che ti serve?” disse scocciata.
Ecco.
Tra poco è il compleanno di mia madre e non so che regalarle. Tu sei una donna,lei pure quindi vi capite.” Spiegai.
Avril non può?” disse acida. “Io non sono come tutte,non sono molto femminile.
Appunto! Lei non è come le altre.
Mi stai dando del maschiaccio Styles?,non è così che si convince una ragazza.” E scoppiò a ridere.
La sua risata era contagiosa e mi unì a lei.
La professoressa ci rimproverò di nuovo minacciandoci di aumentare la punizione.
Mi aiuterai?” le chiesi poco dopo.
Okay..
La nostra ora finì,uscimmo da scuola e mi incamminai verso la mia moto nera.
Ti presento la mia piccola.” Dissi.
Bella moto.” Commentò.
Non rovinarla.” Lei mi guardò per un po’ e poi salì dietro di me allacciandosi il casco. La sentii cercare un posto per potersi aggrappare.
Le presi le mani e le portai sul mio petto. “Puoi tenerti solo a me,mocciosa.”  Si irrigidì “Tieniti bella stretta.
Indossai gli occhiali da sole e il casco e poi partii come un razzo. Sentii la sua presa farsi più forte e scoppiai a ridere.
Appena arrivammo in centro posteggiai e la feci scendere.
Sei un pazzo!” gridò e io ridacchiai. “Potevamo morire!
Non lascerei mai che ti accadesse qualcosa,mocciosa.” Dichiarai mettendo le chiavi in tasca.
Lei non disse più nulla.



----------------------
(*) cercatelo su internet non so spiegarvi la forma..scusate :c

SO.
Ho aggiornato prima perchè mi andava lol e spero che non vi dispiaccia.
Ho voluto anche finire questo capitolo con questa frase "Non lascerei mai che ti accadesse qualcosa,mocciosa." perchè penso sia la cosa più bella del capitolo.
Non posso farli baciare subito,devono capire un po' i loro sentimenti,quindi dovrete aspettare un pochettino prima del fatidico momento.
Quindi io vi lascio con questo capitolo,che mi fa pena ma vabbè, e ci vediamo al prossimo!
FATEMI SAPERE LA VOSTRA OPINIONE SU QUESTO CAPITOLO!

Vi ringrazio davvero tanto per le MAGNIFICHE recensioni e per le persone che l'hanno : 19 preferita, 3 ricordata, 21 seguita.

UN GROSSO BACIO <3


Vi lascio con Alison quando parla con Avril c:

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Capitolo 8
*** settimo capitolo. ***




Entriamo qui.” Dissi indicando un negozio per casalinghi. “Troveremo qualcosa,sicuramente.
Entrammo e fummo travolti da un’aria calda che ci costrinse a levare i cappotti.
Tua madre è brava a cucinare?” chiesi prendendo in mano un grembiule verde con la scritta bianca  ‘SHUT UP,I’M COOKING. ‘ e glielo mostrai.
Harry scoppiò a ridere. “Penso sia perfetto,grazie.” Sorrise.
Tra le cose più belle,metterei al primo posto il suo sorriso.
Che diavolo sto dicendo?
Andiamo a pagare o dobbiamo stare qui ancora per molto?” si lamentò Harry facendomi ritornare al mondo reale.
Oh,si andiamo,stavo pensando.” mi scusai.
Ci dirigemmo alla cassa e quando fu il nostro turno mi spostai facendo pagare Harry.
La commessa,Cecile almeno così diceva la targhetta,ammiccava verso Styles il quale non le diede importanza.
Ottima scelta.” Disse e Harry le sorrise consegnandole i soldi.
Uscimmo.
Mi accompagni ora a casa? Ti ho aiutato dai..” dissi guardandolo.
No,prima andiamo a bere una cioccolata calda,perché io ho fame e visto che io guido ti conviene seguirmi senza tante lamentele.” Dichiarò.
Che palle.” Sbottai.

Entrammo dentro il bar ed Harry ordinò due cioccolate calde e ci sedemmo in uno dei tanti tavolini.
Quanto ti devo?” dissi prendendo il portafoglio.
Non fare l’idiota.” Rispose.
Okay,tanto non avevo soldi.” Lui sorrise.
Ecco a voi le cioccolate.” Disse la cameriera sorridendo verso Harry,come se io non esistessi.
Ogni persona del sesso femminile faceva occhi dolci a Styles,cercando in qualsiasi modo di catturare la sua attenzione; era alquanto inquietante.
Soffiai sulla mia tazza per far raffreddare il cioccolato e notai che Harry stava facendo la mia stessa identica cosa.
Oh,Styles!” disse un ragazzo avvicinandosi.
Wilson, che sorpresa! Vattene.” Disse Harry e io scoppiai a ridere.
Non mi presenti a questa bella fanciulla?” disse facendomi l’occhiolino e sorvolando sulla frase di Harry.
Posso benissimo presentarmi da sola.” Sbottai.
Uh che tipino.” Alzai gli occhi al cielo. “Piacere Jeff Wilson,il tuo sogno.
Scoppiai a ridere. “Piacere Alison Coper,forse è meglio dire il mio incubo.”  Vidi Harry sorridere.
Wilson,ascolta il mio consiglio,vattene.” Ripetè quest’ultimo infastidito dalla sua presenza.
Jeff invece si sedette e vidi Harry serrare la mascella,segno che si stava innervosendo.
In che scuola vai?” disse avvicinandosi a me.
L’High School Chicago.” Risposi.
Che coincidenza,anche io! Beh ci vediamo lì.” Si alzò e raggiunse il tavolo dei suoi amici,molto distante dal nostro.
Stai lontana da quello.” Disse arrabbiato Harry.
So io chi devo frequentare e chi no,non ho 10 anni.” Risposi infastidita.
Non lo conosci, Alison!” alzò la voce.
Forse sotto sotto è gentile, Harry!” gridai.
Non parlammo più e appena finimmo le nostre cioccolate calde mi accompagnò a casa dove mi aspettava un  Matt furioso.
Dove diavolo sei stata?” urlò appena aprii la porta di casa.
Contrattempi..ora vado su sono stanca. Non ceno.” Dissi salendo le scale.
Indossai i vestiti per casa e iniziai a fare i compiti in silenzio.



Buongiorno Chicago! Sono le sette del mattino,gli uccelli cinguettano e siete sintonizzati su Best Music Radio,la miglio radio di s..
Allungai un braccio da sotto  le coperte e colpii la radio che cadde per terra,mettendo a tacere la voce fastidiosa del tizio della radio.
Mi stiracchiai mettendomi a sedere,mi stropicciai gli occhi e scesi giù in cucina.
Arrivata,feci strusciare sul pavimento la sedia e mi sedetti rumorosamente. Afferrai una fetta biscottata e la mangiai sorseggiando il latte.
Né mio padre e né mio fratello erano presenti in quella stanza.
Buongiorno!” urlò mio fratello facendomi sporcare di latte.
Idiota.” Gridai pulendomi con dei tovaglioli di carta mentre lui se la rideva. “Papà?
E’ uscito,avevo un appuntamento importante,almeno così dice il biglietto che mi ha lasciato sulla porta.” Dichiarò prendendo i suoi cereali.
Bene.” Mi alzai rumorosamente e salii le scale per andare in camera mia.
Presi dall’armadio un maglione bordeaux ,dei jeans neri e le mie All Star nere. Mi fiondai in bagno dove ne uscii dopo 10 minuti.
Presi lo zaino e scesi giù dove mi aspettava mio fratello.
Andiamo.” Disse freddo.
Sì.
Diamo l’idea che non ci importi molto che nostro padre sia sempre al lavoro e quindi poco presente e che nostra madre non ci sia più,per questo molti credono che stiamo bene,ma la verità? Chi vuole sapere la verità?
Siamo soli,ecco la verità.

Arrivammo a scuola in orario e salutammo come ogni mattina i nostri amici.
Harry neanche aveva alzato lo sguardo,continuava a giocare con il suo cellulare.
Son!” urlò Gemma abbracciandomi. “Che hai?
Niente,solo che sono stanca.” Sorrisi.
Stanca di fingere.
Mi guardò intensamente,come se volesse sapere che cosa mi stesse passando per la testa.
Vuoi venire oggi pomeriggio da me?” mi chiese.
Non so..dovrei chiedere a mio padre.” Lei annuì.
Sentii qualcuno picchiettarmi sulla spalla,mi girai: Jeff.
Te l’ho detto che ci avremmo visto qui.” Disse sorridendo.
Scoppiai a ridere.

HARRY’S POV.

Vidi da lontano Wilson che si avvicinava,ma che diavolo voleva?
‘Non sono cazzi tuoi Harry.’ Mi dissi mentalmente.
Fissai attentamente ogni mossa che faceva Alison.
Perché stava ridendo?
Perché Jeff era così vicino a lei?
Perché si stanno allontanando insieme?
Allora va bene per te, Harry?” mi chiese Avril.
Alzai lo sguardo confuso.
Potresti ripetere?” la vidi sbuffare.“Vuoi uscire oggi pomeriggio?
Oh,okay.” Cercai con gli occhi la mocciosa. Dov’era finita?
Ma che hai?” sbottò la mia fidanzata.
Vidi Jeff e Alison entrare a scuola.
Niente,entro perché sai a prima ora ho matematica e non voglio arrivare in ritardo..ci..ci vediamo dopo.” Dissi alzandomi.
Avevo un brutto presentimento.
Entrai nell’edificio e mi diressi verso l’armadietto di Alison quando la vidi di fronte l’aula di spagnolo che era vicino al mio armadietto.
Perfetto.
Mi avvicinai con disinvoltura e notai che la mocciosa mi fissava.
Aprii l’armadietto,presi i libri e mi avviai verso l’aula di matematica.

Le ore passarono lentamente e non vedevo l’ora che arrivasse l’ultima ora che avevo in comunque con Alison.
Non mi ero neanche visto con Avril ma poco importava.
Jeff doveva stare alla larga da lei.
Amico che hai? Ti vedo strano.” Sussurrò Zayn per non farsi scoprire dalla professoressa.
Jeff gira intorno ad Alison.” Dissi piano. La campanella suonò e ci ritrovammo in un batter d’occhio in corridoio.
Ci salutammo e mi scontrai con mia sorella.
Stai attento idiota!” urlò.
Scusa.” Dissi.
Scusa?! Ma che hai Harry!, è da stamattina che ti vedo strano.” Dichiarò.
Vidi Alison in compagnia di Jeff.
Wilson deve stare alla larga dalla mia mocciosa.” Dissi senza pensare.
Dalla tua mocciosa? Che mi sono persa?” scoppiò a ridere.
Cosa?” L’avevo detto ad alta voce.
Bene.
Mi allontanai da mia sorella che mi guardava confusa e mi diressi verso l’aula 29.


ALISON’S POV.
Jeff era stato tutta la mattina gentile. Perché Harry era così?
Mi diressi verso l’aula di trigonometria dove mi sistemai al terzo banco.
Ciao gattina.” Disse Eric sedendosi accanto a me.
Ciao Eric,quando la finirai con questo soprannome?” sospirai.
Quando uscirai con me.
Mai quindi.
Togliti.” Disse una voce roca.
Alzai lo sguardo e incrociai i miei occhi con quelli di Harry.
Ho detto togliti,Jones.” Eric si spostò.
 “Levati.” Dissi.
Tu non sai come cazzo è Wilson. Stai alla larga da lui,ok?” disse acido.
Tutto ad un tratto ti preoccupi per me,che diavolo hai Styles?” Urlai.
Sei una mocciosa!” gridò infuriato.
Silenzio!” tuonò il professore Reed entrando in aula.

La lezione finì e io e Harry uscimmo velocemente dalla classe. Eravamo tutti e due furiosi e si vedeva.
Posai i miei libri e uscii dalla scuola e vidi Harry e Avril che si baciavano.
Li evitai disgustata.
Usciamo oggi pomeriggio?” mi chiese Jeff avvicinandosi a me.
Sì.” Gli sorrisi.
Ci vediamo alle quattro al bar dove ci siamo visti noi,ok?
Okay.” Sorrisi.
Speravo che mi venisse a prendere ma va bene lo stesso.

Arrivai in anticipo al luogo dell’appuntamento e dovetti aspettare 30 minuti prima che si facesse vivo qualcuno.
Scherzammo e bevemmo tre cioccolate calde a testa con i biscotti.
Il locale era un po’ pieno però si poteva parlare tranquillamente.
Come mai Harry ce l’ha con te?” chiesi.
Una sua ex l’ha lasciato e abbiamo iniziato a frequentarci,poi lei si è trasferita.” Guardò fuori la finestra. “E’ lunatico e sbagliava in continuazione e lei non ne poteva più.” Mi guardò. “Abbiamo iniziato a uscire e io ho capito che l’amavo,gliel’ho detto e lei provava i miei stessi sentimenti..poi si è trasferita.
Oh.” Abbassai lo sguardo. “Wow.
Tranquilla..Che vuoi fare ora?” mi sorrise.
Harry! Sai che non posso mangiare la cioccolata! Fa ingrassare.” Urlò una voce fastidiosamente familiare. Mi girai e vidi Harry e Avril all’ingresso del locale.
Ma porca troia.” Dissi. “Andiamo..?
Lui annuì.
Pagò,mi prese la mano e mi tirò verso l’uscita.
Mi girai involontariamente e i miei occhi castani incrociarono per pochi secondi quelli verdi di Harry.
Uscimmo fuori e iniziò a nevicare. La solita fortuna.
Bene,ci vediamo domani a scuola.” Disse. “Ciao.” Mi baciò nella guancia e se ne andò.
Restai allibita.
Mi incamminai verso casa a passo svelto poiché ci avrei messo minimo mezz’ora e poi non avendo un ombrello sarei arrivata a casa bagnata fradicia,e quindi mi conveniva sbrigarmi.


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QUESTO CAPITOLO MI FA SCHIFO. SCHIFO. SCHIFO.
NON SO PERCHE' IO LO STIA PUBBLICANDO,FORSE LA DISPERAZIONE.
Vi devo aggiornare un po' di cose...a dire il vero solo una cosa ma vabbè lol
Quindi allora vi ricordate Alex? Il fratello minore di 2 anni? Bene,non esiste più,poichè non sapevo a chi lasciarlo e non poteva essere sempre da sua zia.
Mi dispiace..

Nello scorso capitolo
ho riceuto solo due recensioni...  beh io vi ringrazio ma vorrei sapere che cosa ne pensate di questo capitolo e della storia in se.

Poi poi poi...... io vi amo perchè siete tanti che avete messo questa schifosa storia fra le preferite,ricordate e seguite. GRAZIE DAVVERO!

Al prossimo capitolo e scusate per questo obrobrio :c


(****) PER CHI MI VOLESSE SEGUIRE SU TWITTER MI CHIAMO @aredestroyed C:

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Capitolo 9
*** ottavo capitolo. ***


Fortunatamente la nevicata durò per poco più di 5 minuti.
Arrivata a casa salii in camera mia per cambiarmi, ma sentii dei rumori provenienti dalla stanza di mio fratello.
Mi avvicinai alla porta, dove appoggiai il mio orecchio convinta di sentire meglio, cosa che avevo visto nei film, ma fallii.
Andai in camera e mi cambiai e poi scesi giù in salotto a vedermi la televisione, quando ad un tratto sentii dei passi. Spensi la tv e camminai lentamente verso le scale dove vidi mio fratello e Gemma ridere.
Tossii e i due si girarono spaventati.
Oh,sei arrivata.” Borbottò mio fratello scendendo gli ultimi gradini. “Gemma ti stava aspettando.
Detto questo se ne andò in cucina. Fissai per un po’ Gemma che diventò rossa per poi dirle “Mi devi raccontare un po’ di cose, tu.
Salimmo in camera mia dove chiusi la porta e mi sedetti sul mio letto a gambe incrociate.
Fai come se fossi casa tua.” Le dissi sorridendo e lei si sedette sulla sedia girevole della scrivania. “No, sul serio.  Se vuoi togliti le scarpe per stare più comoda. “ mi guardò con un sopracciglio alzato e quando io le sorrisi se le tolse. “Vuoi qualcosa da bere. ”chiesi e lei scosse il capo. “da mangiare?
No, grazie.” Disse sorridendo prendendo dalla scrivania un piccolo pupazzo.
Mio fratello?
Cosa?!?” disse spalancando gli occhi e facendo cadere il peluche.
Pura curiosità.” Feci spallucce. “Che ci facevate tu e mio fratello dentro la sua stanza?
Ti..ti stavamo aspettando..e mi ha dato un gioco di mio fratello, che gli devo dare…Niente di che.” Disse mordendosi il labbro.
Ah, ok.. Comunque perché eri venuta? Non che mi dispiaccia ovviamente, ma non ti aspettavo.” Mi alzai dal letto e mi piegai per poter prendere da sotto di esso un pacchetto di patatine. (*)
Alzai lo sguardo e vidi Gemma allibita. “Quando ho fame la notte mi scoccia scende giù e quindi metto le provviste sotto il letto.. Non guardarmi come se nessuno l’avesse mai fatto!” le dissi sedendomi di nuovo sul letto e aprendo le patatine.
Sei un fottuto genio, signorina Coper! Ti copio l’idea.” Scoppiammo a ridere. “Dunque sono qui perché prima che iniziano le vacanze, il 22 Dicembre, faranno il ballo d’inverno e ci dobbiamo vestire di bianco noi e i ragazzi di nero o viceversa. Non è meraviglioso?” quasi urlò.
No che non era meraviglioso.
Voleva dire comprare un vestitino, indossare i tacchi, decide il trucco e l’acconciatura e per rendere più facile il tutto, bisognava trovare un accompagnatore.
Gemma mi guardava in attesa di una risposta positiva.
I-io non penso di venire.” Posai il pacchetto di patatine per terra. “Queste cose non sono adatte per me..io sono.. Non posso venire.” Sussurrai.

Non ero mai andata ad un ballo, in quanto a Londra non si faceva.
Mia madre però sì. Era originaria di Milwaukee,  situata circa 145 km a nord di Chicago, e quindi ogni anno partecipava ai balli; quando ero piccola mi raccontava quanto adorava andare a scegliere l’abito, acconciarsi i capelli e farsi foto con il suo accompagnatore per ricordare il fatidico giorno.
Quando raccontava di questi balli le si illuminavano gli occhi e li descriveva talmente bene che sembrava che tu avessi partecipato all’evento.
Una volta mi disse: “Ali, quanto vorrei vederti andare ad un ballo, acconciarti i capelli, consigliarti che abito mettere e divertirmi a farti le foto per ricordare questi momenti. Un giorno ti vedrò, lo giuro! A costo di organizzare io un ballo solo per te.
L’avrebbe fatto veramente.
Andare a quella festa voleva significare solo una cosa: ricordi. E io non ne volevo.
Mi scese una lacrima.
Sentii qualcuno accanto a me.

Ehi Son, che hai?” mi chiese gentilmente Gemma. “Ho fatto o detto qualcosa di sbagliato?
Rimasi zitta.
Lo sapevo, non dovevo togliere le scarpe.” E là scoppiammo a ridere. “Ecco, un bel sorriso. Ora mi dici che hai?
Oh niente, ricordi.” Le sorrisi. “Ci penserò..per il ballo intendo.
Lei mi sorrise e iniziammo a parlare di cosa avremmo indossato e con chi ci saremmo andate, finché non si fece tardi e lei se ne andò a casa in moto con mio fratello.
 
 
Ci hai pensato?” mi disse Gemma appena varcai il cancello della scuola.
Sì, ci avevo pensato tutta la domenica.
Tutta la domenica a pensare se andarci e ricordare di mia madre o restare a casa e pensare al ballo.
Ne avevo parlato con mio padre, ma lui mi disse:“Alison, fai  quello che ti sembra più giusto.” E riprese a leggere il giornale.
Non sapevo davvero che fare.
Non ho un vestito adatto e mi sentirei abbastanza fuori posto…è il mio primo ballo!” Il suo sorriso scomparve. “Però viene di certo mio fratello!” affrettai di dire.
Sorrise per un millesimo di secondo, per poi tornare allo stato di prima.
Non mi importa di tuo fratello! Ti prego vieni… E’ il tuo primo ballo ed è una ragione in più per venirci! Il vestito te lo posso prestare io, perché comprare un vestito solo per questo ballo no.” Abbozzò un sorriso facendo intravedere una fossetta.
Fece una faccia da cane bastonato.
Cosa avrei dovuto fare?

Ne parlo con mio padre.” Sembrò sollevata.
Entrammo a scuola e presi i libri.
Passai tutto il giorno a pensare e fui sgridata diverse volte.
A pranzo andai verso il tavolo di mio fratello.
Matt, vieni ti devo parlare.
Non puoi dirlo qui?
Idiota.
No, vieni.” Si alzò e uscimmo dalla stanza.
Sei incinta?” chiese.
Ma sei scemo?” urlai.
Per fortuna perché se no papà s’incazzava. Dimmi.
C’è questo ballo..e sai quanto mamma li adorava!..” lui annuì diventando cupo. “Io non so che fare.. Mi piacerebbe andarci, ma non posso…me la ricorderebbe troppo. Lei voleva vedermi, ma non ha potuta e..” un singhiozzo si impossesso della mia bocca e non riuscii più a parlare per via delle lacrime.
Alison vacci, divertiti! Hai solo diciassette anni, la mamma non vorrebbe che tu rinunciassi al ballo.” Alzai lo sguardo. “Lei era così felice quando immaginava il tuo primo ballo. Sarebbe stata fiera e anche se non è qui in carne e ossa ti vede da lassù.. o almeno credo..Secondo te non vorrebbe che tu ci andassi? Alison rendila fiera, vacci!
Mi buttai su mio fratello e ci abbracciammo forte per un po’, finché lui disse: “Dai ora asciugati le lacrime e vieni a mangiare con noi.
Mi soffiai il naso e cercai di levare il mascara colato, poi entrammo nella stanza.
Avevo gli occhi rossi e qualcuno mi guardava, ma non mi importava. Mi sedetti al tavolo dopo aver preso il mio vassoio e notai che tutti mi stavano fissando.
Beh, buon appetito!” urlò Gemma per ‘cambiare discorso’.
Iniziammo a mangiare in silenzio.
Vengo.” Dissi rivolgendomi alla piccola Styles.
Harry,Liam e Zayn si strozzarono con il cibo e mio fratello li fulminò con lo sguardo.
Da te non me lo immaginavo.” Starnazzò Avril e poi scoppiò a ridere.
Solo dopo mi resi conto di quello che avevo detto.
MERDA.
IDIOTI! Gemma, vado al ballo. Era questo che intendevo.” Dissi infilzando un pezzo di carne.
Sì, mocciosa, sì certo.” Disse Harry ridendo. “Se vuoi ti do una mano.
Mio fratello gli tirò un pugno sul braccio ed Harry mise le mani in segno di difesa.
Nel frattempo Gemma parlava dei diversi vestiti che mi doveva far provare e io annuivo sperando che la smettesse.
Appena finisce la scuola, oggi, ritorni con noi e Matt ci aiuterà!” dichiarò Gemma.
Mio fratello sentendo il suo nome si girò guardandoci perplesso.
Oggi sei da me.” Disse la mia amica.
 
Per forza devo stare qui? Dai è il quinto che mi fate vedere! Fatemi andare di sopra a giocare con l’xbox!” si lamentò mio fratello.
Beh come dargli torto.
Era il quinto vestito che gli facevamo vedere e che non andava bene, gli altri erano o troppo corti, o troppo lunghi, stretti, larghi, non adatti al tema.. e io non ne potevo più.
Non mi sentivo al mio agio e non capivo come mia madre potesse adorare queste situazioni.
Ma prima di cercare l’abito non dovrei trovare l’accompagnatore?” dissi entrando di nuovo in camera di Gemma, la quale mi fulminò con lo sguardo.
L’accompagnatore si trova, tranquilla. Piuttosto prova quest’abito.” Disse porgendomi in mano un abito nero dove sul petto univa le maniche e la scollatura, un po’ a cuoricino, con una retina nera trasparente.
Era troppo corto per i miei gusti.
Lo indossai e Gemma urlò dalla gioia.
Alison sei bellissima!” sorrise. “Devi vederti allo specchio..tra poco piango.
Scoppiai a ridere.
E’ troppo corto!” dissi.
Sciocchezze.” Ribadì lei.

HARRY’S POV.

Scesi al piano di sotto e vidi seduto sul divano un straziato Matt e decisi di fargli compagnia.
Come sta procedendo?” chiesi.
Sei stato uno stronzo, ti sei chiuso in stanza e non sei sceso neanche per controllare se fossi morto o meno!” disse esasperato. “E’ una tortura e non sta per niente procedendo bene!
Scoppiai a ridere e sentii dei passi.
Alzai lo sguardo e vidi Alison con addosso un vestito che le stava da Dio e rimasi a bocca aperta.
Non è bellissima?” disse Gemma entrando in stanza.
Non è un po’ troppo corto?” dissi fissando intensamente le sue gambe.
Matt mi diede ragione.
Finalmente qualcuno che ragiona, vado a togliermelo.” Esclamò la mocciosa.
Quindi per te fa schifo?” mi disse mia sorella.
Non ho detto questo! Solo che è troppo corto..” ammisi e notai che Alison divenne rossa.
Salì le scale di corsa seguita da Gemma che si lamentava.
Dopo dieci minuti le due amiche riscesero.
Questo è perfetto e non mi importa se non vi piace, lei è bellissima.” Dichiarò mia sorella furiosa.
Alzai lo sguardo dal cellulare e vidi Alison che indossava un abito bianco.
Era perfetta.
Non dissi niente, la fissavo soltanto.
Lei cercava di distogliere lo sguardo imbarazzata.
Sei bellissima.” Disse Matt alzandosi e avvicinandosi alla sorella, facendole fare una giravolta.
Non dici niente Harry?” mi chiese Gemma. “Non dirmi che non ti piace!” mi fulminò con gli occhi.
E’ perfetta.” Dissi. “Intendo il vestito, è perfetto il vestito. Il vestito bianco, che ha messo. E’ perfetto..il vestito..ecco.” mi corressi sperando che nessuno mi avesse sentito.
Gemma sorrise e Alison sospirò felice.
Ora dobbiamo trovare a te l’abito.” Dichiarò la mocciosa.

MATTHEW’S POV.

Mia sorella era bellissima in quel vestito e Gemma era stata così generosa a prestarglielo.
La piccola styles, ormai era quello il suo soprannome, saliva e scendeva con abiti diversi non contenta e stemmo un’altra ora a guardare vestiti su vestiti, per fortuna però nelle pause io e Harry guardavamo vari spezzoni delle varie partite di basket dell’anno passato.
Ad un certo punto Alison entro nella stanza dicendo che Gemma aveva trovato l’abito perfetto.
Quest’ultima fece la sua comparsa indossando un semplice abito bianco.
Era bellissima nella sua semplicità.


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(*) scusate, la frase in se suona male, lo so, è solo che non riuscivo a scriverla meglio. Sono stata più di tre ore a pensare a come scriverla…ma niente. Se avete qualche suggerimenti ditemeli :D
Allora pipol,
ecco il nuovo capitolo YEEE
no ok..fa abbastanza pena ma vabbè.
Non sono molto brava a descrivere gli abiti quindi quando scriverò il capitolo della festa metterò i vestiti che hanno indossato Cara, Alison, Gemma, Avril.. eccetera eccetera.
Mi scuso per il ritardo ma sono piena di compiti!
Vi amo perche siete in tantissime che seguite(29),ricordate(5) e preferite (25)la storia.
Vi sposerei tutte!
So, vi lascio con due GIFFFFFFF:
una di Ali “Finalmente qualcuno che ragiona, vado a togliermelo.
 e un’altra di Harry quando alza lo sguardo dal cellulare.

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Spero che recensirete in tanti perché voglio davvero sapere cosa ne pensate di questo capitolo e di sapere la vostra opinione!
Accetto tutte le critiche, solo se sono costruttive(?), e cercherò di migliorare.

Sto iniziando ad abituarmi allo spazio dopo la virgola quindi yeah.

Al prossimo capitolo e un grosso bacio <3
-SARA

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Capitolo 10
*** Nono capitolo. ***


 

ALISON ‘S POV.


Dopo essere ritornata da scuola, andai in cucina a preparare una camomilla. Ero parecchio nervosa in quanto mancava poco alla festa e io ero sempre più convinta che andarci sarebbe stato un suicidio.
Misi l’acqua sul fuoco e andai in salotto ad accendermi la tv, quando vibrò il cellulare.
Ricevetti un messaggio da Jeff che diceva: “ Penso che sia ovvio che io ti voglia con me alla festa (: Ci stai? Xx J.
Di certo non era stato molto romantico, ma nessuno mi aveva invitata, quindi gli mandai una risposta affermativa e scrissi a Gemma che avevo trovato l’accompagnatore.

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Oggi, 21 Dicembre, io Alison Coper vado al mio primo ballo con un accompagnatore, che mi raggiunge lì perché “Mi viene più comodo e poi voglio vederti direttamente in sala” testuali parole. E con un abito vero, di quelli eleganti e raffinati, di quelli che si vedono in tv, ma che è mio, anche solo per una sera.
Son, ho combinato un casino con il trucco” dice Gemma entrando nella sua stanza con una striscia di eyeliner sulla guancia.
Ma che diavolo?” dico appena la vedo e lei mi guarda sospirando. “Vieni qua che ti trucco io.
Dopo averla struccata la truccai con una semplice crema colorata, del blush, una cipria, un po’ di mascara e le misi un rossetto rosso per valorizzare le sue labbra.
Mi abbracciò e corse di nuovo in bagno per sistemarsi, mentre io mi infilavo dei trampoli a posto delle scarpe.
Ma sei sicura che le converse non ci stiano? Sai, danno un’aria casual al look.” Dissi a Gemma che, entrando in camera, mi fulminò con lo sguardo. “Okay, okay!” continuai.
Scesi le scale, cercando di non cadere, quando un flash mi accecò. Dopo aver strizzato, per circa 5 minuti, gli occhi, vidi mio fratello con una macchina digitale in mano.
Per ricordare il fatidico momento.” Disse riferendosi alla mia frase.
Gli sorrisi grata e poi noi tutti: Gemma, io, mio fratello, Harry, Zayn e Liam, ci scattammo una foto.

Entrai nella sala cercando con gli occhi Jeff, ma non lo vidi da nessuna parte. La stanza era piena di gente che ballava mentre teneva un drink con una mano. Alcuni erano, appunto, in pista, altri erano al tavolo delle bibite e delle patatine e altri ancora erano seduti nei tavoli e io ero una di quelli.
Ad un tratto sentii una mano sulla mia spalla, mi voltai di scatto e vidi Harry che mi porgeva la mano.
Sei da circa un’ora seduta in questa sedia, penso che il tuo culo sia diventato quadrato abbastanza, ora vieni e balla con me.” Disse sorridendomi e guardandomi negli occhi.
Mi alzai confusa e lo seguii.
Harry, io non so ballare!” dissi appena arrivammo sotto la palla da disco. Lui scoppiò a ridere e avvicinò le sue labbra al mio orecchio per poter farsi sentire.
Mi soffiò sui capelli, rabbrividii, e disse “Usciamo fuori allora?” e lo guardai annuendo e sorridendo.
Mi prese la mano e si fece spazio fra la folla e io lo seguii come una bambina. Appena usciti scoppiai a ridere e lui si unì a me.
Poco dopo mi chiese “Esattamente, perché stiamo ridendo?
Guardami! E’ il 21 Dicembre e io vado ad una festa con un abito estivo! Si può essere più coglioni? “ risposi indicando il mio vestito.
Mi tolsi le scarpe e iniziai a camminare, quando sentii una stoffa coprirmi le spalle e le braccia.
Era la sua giacca.
La sua giacca.
La sua giacca calda e piena del suo profumo.
Harry mettitela, c’è freddo! “ dissi progendogliela.
Una volta in tutta la mia vita che faccio un gesto carino, non va bene. Ma si può?” borbottò continuando a camminare.
La ri-indossai e lo seguii.
Avril dov’è?” gli chiesi poco dopo.
Oh, andiamo!, davvero vuoi parlare di lei?” si lamentò Harry mettendo le mani in tasca.
Dove stiamo andando?
Siamo arrivati.” Affermò.
Ma siamo nel nostro punto di ‘ritrovo’.
Eh quindi?
Niente..” alzai lo sguardo verso il cielo stellato.
Vieni, appoggiamoci a quell’albero.” Disse indicando una quercia, ci sedemmo poggiando la schiena sulla corteccia. “Amo le stelle.” Continuò alzando il volto, io guardavo lui.
Sorrideva, ed era un sorriso sincero, di quelli che spuntano senza volerlo, d’impulso, ed erano quelli che amavo di più.
Si girò guardandomi.

AVRIL’S POV.

Vidi Harry uscire dalla sala mano con la mano con quella mocciosa e non ci vidi più dalla rabbia. Ad un tratto vidi in un tavolo Jeff e mi avvicinai a lui.
Cerchi Alison?” chiesi sorridendo.
Sai dov’è?” si alzò.
Certo, seguimi.” Uscimmo dalla stanza e sentimmo delle risate e le seguimmo, fino a quando non ci portarono da Harry e da quella là.
 Erano appoggiati ad un albero che si fissavano e allora spinsi verso di loro Jeff incitandolo “Sai cosa sta per accadere se non intervieni. Secondo te Harry si merita Alison? Non credo proprio. Sei tu quello perfetto per lei, io lo so.
Lui si avviò verso di loro.
Harry era mio e nessun’altra poteva averlo.

HARRY’S POV.

Mi voltai per guardarla e notai che anche lei era girata, le sorrisi.
Restammo così per bel po’.
Era bellissima, le sue labbra lo erano, il suo naso, i suoi occhi, i suo capelli. Tutto di lei era perfetto.
Mi avvicinai a lei sussurrandole “non vedevo l’ora.
Lei mi sorrise e iniziai ad avvicinarmi a lei.
Alison! Scusami per il ritardo è che sai..il traffico!” disse Jeff interrompendoci. Alison si alzò velocemente, facendo cadere la giacca che prese subito dopo.
Oh… s-sì certo.” Disse lei balbettando.
Che stavate facendo?” chiese lui guardandomi.
Parlavamo.” Sputai. “Vi lascio soli, ciao e ah Alison..” Si voltò “Buon natale.
Mi diressi verso la sala del ballo, quando incontrai Avril che sorrideva.

ALISON’S POV.

Passai il resto della serata con Jeff a parlare e a parlare,ma una domanda occupava la mia testa: Harry non vede l’ora di che cosa?
Quando fu il momento del coprifuoco si offrì volontario ad accompagnarmi e io, dopo aver indossato le scarpe, mi avviai insieme  a lui da mio fratello per comunicarglielo.
Dopo 30 minuti ero davanti casa mia e Jeff si avvicinò per darmi un bacio, ma io mi voltai e mi baciò la guancia.
Sorrise e mi salutò con la mano, poi partì.

Mentre cercavo di aprire la porta sentii qualcuno girarmi con forza, facendomi poggiare la schiena alla porta di casa; impaurita alzai il volto per vedere chi fosse: Harry.
Il suo petto forte combaciò con il mio e le sue labbra si impossessarono delle mie.
Frastornata non riuscii a capire inizialmente, finchè lui non mi schiuse le labbra e mi strinse a sé per i fianchi.
Fu più forte di me mettergli le braccia intorno al collo e approfondire il bacio, accarezzando di tanto in tanto i suoi capelli.
Da quanto tempo avevo desiderato tutto questo senza rendermene conto?
Forse non provavo nulla per lui, forse era solo il sonno e la stanchezza a farmi pensare quelle cose, eppure quando lui si allontanò, staccando i nostri corpi, per me fu una tortura.
Mi guardò con quei suoi occhi limpidi, mi prese il viso fra le mani e mi sussurrò “Non vedevo l’ora di farlo.

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MI DISPIACE TANTISSIMO RAGAZZE!
DAVVERO TANTO! MA E' CHE MI E' INIZIATA DA POCO LA SCUOLA E DOVEVO FINIRE I COMPITI, CHE NON HO ANCORA FINITO MA VABBE'. OGNI VOLTA CHE PROVAVO A SCRIVERE NON MI VENIVA IN MENTE NIENTE.
I'M SORRY.
MI DISIPIACE PER QUESTO RITARDO. SPERO CHE IL PROSSIMO CAPITOLO LO SCRIVA, E LO PUBBLICHI, IL PIU' PRESTO POSSIBILE.


Quindi, torniamo a noi e alla nostra storia, perchè ormai è la nostra. Nascerà qualcosa fra Harry e Alison o quel bacio è stato, per Harry, solo un'altra conquista? E poi, Alison cosa provo? E Jeff?
Ho voluto finire questo capitolo con " Non vedevo l'ora di farlo." perchè trovo questa frase bellissima.
Se vi è piaciuto il capitolo, o invece l'avete trovato orribile o con qualcosa da sistemare, ditemelo in una RECENSIONE, mi fa sempre piacere leggerle.

Vi lascio con una gif ( ormai mi sono fatta prendere la mano) del bacio.
http://24.media.tumblr.com/0fd486f6304b566c7cde383424c8e1f2/tumblr_mk64ffqdVh1s971q4o4_500.gif (NON RIESCO A FARVELA VEDERE, COPIATE IL LINK E CERCATELO SU INTERNET. MI DISPIACE)
Ci vediamo al prossimo capitolo bellezze, ciao! :)

PS: una frase è copiata per mancanza di fantasia.

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