Why did you do it?

di Alex1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** ATTENZIONE ***
Capitolo 5: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 Why did you do it?

 

 

Helen White
16 anni,
molto ricca con dei genitori assenti.
Una delle ragazze piu popolari della scuola grazie alla sua bellezza :
capelli lunghi color nocciola,labbra carnose e due occhi verdi come smeraldi.
Harry Styles
22 anni,
universitario,festaiolo e puttaniere.
Ragazzo piu popolare dell'universita':
ricci castani e tremendamente sexy,due smeraldi,sorriso mozzafiato e fantastiche fossette.
Helen nasconde un grande segreto.
Spetta ad Harry scoprirlo.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Why did you do it?


Capitolo 1

Eccomi qui,forse so facendo la cosa giusta o forse no,
ma tanto a chi importerebbe se mi succederebbe qualcosa?Nessuno
Mi alzai la manica del braccio sinistro e ci posizionai sopra la lametta.
Quella lametta che usavo quando mi sentivo inutile,sola.
Incominciai a premere,fini a quando non vidi una goccia di sangue.Non basta,mi dissi.
Premetti con piu forza.
Un taglio,
due tagli,
tre tagli,
quattro tagli,
non so quanti ne feci,ricordo solo che l'ultima cosa che vidi era il mio polso sanguinante e una pozza di sangue sotto di me.
 
**FLASHBACK**
 
Mi sveglia per colpa di un rumore assordante che mi stava rompendo i timpani.
Era sicuramente quell'imbecille di Styles che dava una festa,di nuovo.
Lo faceva sempre,tutti i sabati.Ero abituata alla musica proveniente da casa sua,ma questa volta era troppo
forte,ha esagerato.
Mi alzo da letto,infilo le scarpe e mi dirigo verso casa Styles.
Io e Harry non abbiamo mai avuto un bel rapporto,ci odiamo a morte.
Io faccio il penultimo anno del liceo di Holmes Chapel,mentre lui va all'universita,ha circa 22 anni.
Vivo da sola perche mio padre e sempre via per lavoro,mentre mia madre,
beh...e morta quando avevo 5 anni per colpa del cancro.
La maggior parte dei ragazzi mi considerano una bambina stupida e viziata,
mentre altri fanno i gentili e carini solo per portarmi a letto.
Harry ha sempre fatto parte della prima categoria.
Arrivo davanti alla porta e suono al campanello,mi viene ad aprire un Harry ubriaco fradicio
che continua a barcollare
-Che vuoi bambola?- chiese chinadosi per guardarmi meglio
-Potresti abbassare la musica?Sai com'è vorrei dormire-dissi acidamente,come smepre.
-No...non lo so-disse per poi scoppiare a ridere come un deficiente
-Dai sono seria cazzo abbassa la musica!-dissi alzando la voce
-Se no cosa mi fai eh?-disse provocante
-Io...ti.....ti-si mise a ridere vedendo che non sapevo cosa dire
-ASCOLTAMI RAGAZZINA,TU NON SEI NESSUNO!SEI SOLO UNA STUPIDA BAMBINA VIZIATA
CHE CREDE CHE TUTTO LE GIRI ATTORNO!CHE SI CREE L'OBELICO DELLA TERRA E LA GENTE DEVA FARE TUTTO QUELLLO CHE DICE!!MA SAI UNA COSA??TU NON IMPORTI A NESSUNO!!SCOMMETTO CHE SE NON FOSSE PER IL FATTO CHE TUA PADRE E SEMPRE VIA PER LAVORO TROVEREBBE UN'ALTRA SCUSA PER NON STARTI VICINO,PERCHE NESSUNO TI SOPPORTA.NEANCHE A TUA MADRE SE FOSSE VIVA FREGHEREBBE QUALCOSA DI TE!!SEI SOLO UNA TROIA-mi urlo in faccia e sbattè la porta.
In quel momento le lacrime incominciarono a farsi sentire.

**FINEFLASHBACK**
 
Mi risvegliai per terra nel bagno,
ci volle qualche minuto prima che ricordassi che cosa era successo.
Mi alzai e feci scorrere l'acqua sul mio braccio ancora insanguinato,presi del disinfettante de delle bende,
poi presi uno straccio e pulii la pozza di sangue che si era formata.
Senti suonare il campanello,
Chi cazzo puo' essere a quest'ora?
Chi altro poteva essere se non quel coglione di Styles
-Si puo' sapere che cazzo vuoi a quest'ora di mattina?-sbottai acida.
-Che c'è bambola?Hai fatto colazione con i limoni per caso?-sbotto altrettanto acido.
Colazione,non sapevo più neanche che cosa significasse.
Non mi ricordo neanche l'ultima volta che l'ho fatta.
-Che cavolo vuoi?-chiesi di nuovo
-Ehmm...niente di che,volevo solo sapere come si chiama la tua amichetta lì....quella rossa-chiese
-Cosa?!C'e tu mi vieni a rompere la mattina le palle solo per sapere il nome di una mia ''amica'' per poi scoaprtela??-chiesi scandalizzata
-Uno sai che amo romperti le palle bambola.Due non me la voglio scopare,grazie,c'è un mio amico a cui piace,tutto qui.-
-Uno non mi chiamare bambola scimmia.Due addio!-dissi facendo per chiudergli la porta in faccia
-No aspettta!non mi hai detto come si chiama!-disse fermandomi
-Rose,si chiama Rose,Addio!-
Detto questo gli sbattei la porta in faccia e lo sentii borbottare non so cosa.
Devo ammettere che fui sollevata dal fatto che non era interessato a quell'oca di Rose.
In fondo,ma proprio in fondo,dentro il mio cuore,
provavo una certa attrazione per Harry,
ma ero troppo orgogliosa per ammetterlo.
Rose e Chantal,ovvero le mie ''amichette'',sono solo due troie che stanno con me solo per popolarità.
Anche se non capisco perche sono così popolare in fondo,
cioè guardatemi,
non sono ne bella ne niente,sono grassa,depressa e autolesionista,
anche se nessuno lo sa.
La mia unica vera amica è Mar,mi vuole bene per quello che sono,
e non per il fatto che sono stra ricca e popolare.


 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Why did you do it?

Capitolo 2

 

Lunedì,il giorno più schifoso di sempre.L'inizio di un inferno.
Come ogni giorno mi svegliai alle 6 e andai a farmi una doccia.
I tagli freschi erano molto evidenti,quindi dovetti bendarli.Fuori faceva abbastanza caldo e non potevo rischiare di essere scoperta.
Così misi una maglia rosa a maniche lunghe e sopra una camicia a quadretti rosa e viola,un paio di jeans rosa confetto e delle converse bianche.
Mi guardai per un secondo allo specchio.
Ero...carina.
Ma che cazzo stai dicendo?
Guardati sei una cessa obesa,non sei neanche minimamente vicino al “carino” cogliona!

Cacciai via quel pensiero,
presi la cartella e uscì di casa.
Come ogni giorno,davanti a casa mia,mi ritrovo Mar felice come sempre.
Lei si che era bellissima.Occhi di un azzurro raro,capelli neri e ricci.
Era alta e snella,insomma la perfezione.
Tutto il contrario di me.
-Ciao Mar.-la salutai con abbraccio.
-Giorno Hel,sei davvero bellissima oggi!-esclamò ricambiando l'abbraccio.
Se se certo,come se sta qua è bella,pff....
-Grazie tesoro anche te!-risposi mentre ci avviammo per andare a scuola.
Lo era sul serio,indossava le blazer blu,un paio di jeans e una felpa azzurra delle DC.
Era stupenda.
Come sempre.
Appena varcammo il cancello della scuola tutti gli sguardi si posarono su di noi.
Beh,che mi aspettavo?Ero la più popolare.
C'era chi mi insultava con le sue amiche e chi mi guardava come fossi una celebrità o qualcosa del genere.
In un batter d'occhio arrivarono Rose e Chantal.Erano vestite come sempre,da troie.
Sempre la solita maglietta scollata e quei mini pantaloncini che sembravano delle mutande,ah e non dimentichiamo i tacchi di 10 cm.
-Ehy ciaoo Hel!-dissero contemporaneamente con una vocina stridula.
-Ciao ragazze.-dissi con un aria abbastanza scocciata.
Avevo cercato in tutti i modi di sbarazzarmi di loro,ma mi era impossibile.
Eravamo sedute sulle scale quanto passarono quelli dell'università,
mi ero completamente dimenticata del progetto di quelli del terzo anno dell'università con quelli del 4° anno.

Tra il gruppettino degli universitari c'era anche quel rimbambito di Styles.
Appena ci passarono accanto Rose salutò subito un biondino con gli occhi celesti.Doveva essere lui “l'amico” interessato a Rose.
Mar non smetteva di togliere gli occhi di dosso a Liam Payne,era l'unico della “banda” di Harry di cui sapevo il nome.
Era alto più o meno come Harry,aveva i capelli color nocciola e gli occhi dello stesso colore.
Appena lui la guardò le sorrise e lei arrossì subito e abbassò il capo.
Sarebbero stati bene insieme.
Una cosa che irritò molto fu quando Styles fece l'occhiolino a Chaltal e lei lo guardò maliziosa.
Chantal era bionda con gli occhi azzurri e ovviamente era alta,molto magra e aveva circa una quarta di tette.
Rose era l'unica del “gruppo” ad avere gli occhi scuri,erano quasi neri.
La campanella suonò e mi diressi in classe con Mar,eravamo sempre state compagne di classe fin dalle elementari,lei sapeva tutto su di me.Pure sulla mia piccola,quasi inesistente,cotta per Styles.
L'unica cosa che non avevo il coraggio di dirle era il fatto che mi tagliavo,avevo paura che mi giudicasse e che smettesse di essermi amica.
E farebbe bene!
Chi cazzo ti vorrebbe come amica eh?
Guardati cazzo,tutti ti stanno vicino solo per la popolarità e per i soldi!

Odiavo questa coscienza del cazzo,se non fosse stato per lei starei meglio adesso!
Sbuffai a mi sedetti nella prima fila.Anche se ero popolare questo non significa che sia stupida,anzi
prendevo sempre bei voti.
-Stai bene?-mi chiese abbastanza preoccupata Mar.-Sei un po' pallida.-
-Si,tranquilla sto bene.-risposi facendo un sorriso,più falso di quello non ce n'era.
-Mm...okay.-annuì poco convinta.
Dopo un po' entro la professoressa di psicologia Elisa Kelly.Era abbastanza giovane,aveva circa 35 anni,inoltre era molto bella.Potrei dire che era la più simpatica prof. di tutti l'istituto.
-Bene ragazzi,come sapete in questo mese verranno da noi i ragazzi dell'università accanto per “studiarvi”,loro devono fare un progetto di psicologia e quindi ognuno vi voi verrò “assegnato” a qualcuno di loro per questo progetto.-
Cosa?!
Studiarci?!
Ma pensano che siamo?
Delle scimmie su cui possono fare esperimenti?
Nella classe entrarono circa una decina di ragazzi e ragazze,e tra di loro vi erano Styles e Payne.
Mar non smetteva di togliere gli occhi di dosso a quest'ultimo e viceversa.
-Adesso dirò vi dirò con chi dovrete fare questo progetto.- ci avvisò la Kelly.
-Allora,Anderson e Cook,Johnson e Lee,Cox e Richards,Payne e Mills,Campbell e Edwars,Malik e Gray,Styles e White,Nelson e Smith ed Holmes.Bene queste sono le coppie.-
Oh mio dio!
Non ci posso credere dovrò lasciare che quella scimmia mi “studi” per un mese intero!
Non so se essere felice o triste...
Al mio contrario invece Mar era davvero felice di stare con Liam,e io ero felice per lei.
D'altronde è la mia migliore amica no?
La campanella del cambio dell'ora suonò e Harry mi si avvicinò.
-Beh,bambola ,mi sa che mi divertirò in questo mese.-mi disse con con ghigno tra il perverso e divertito.
Lo guardai schifata e ne andai fuori dalla classe.

 

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Capitolo 4
*** ATTENZIONE ***


ATTENZIONE :

Sarò obbligata a cancellare la storia ne non iniziate a recensire.
Insomma ragazzi/e siete in più di 10 persone che seguono questa fanfiction,
almeno un piccolo commento  che non sia da parte di Francy  lo voglio.
Non dico di scrivermi un papiro,
mi basta anche un mini-commento che mi faccia capire che la storia vi piace.
Se il prossimo capitolo non arriva ad  almeno 3 recensioni (quella di Francy non vale perchè già so che le piace)
la storia verrà cancellata sul serio.

 
Alex  xxx

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 3 ***


Why did you do it?


Capitolo 3



Che pervertito di merda,pensava solo al sesso tutto il giorno.
Non posso credere che dovrò sopportarlo ancora di più di quanto non lo faccia già per un mese intero.
La campanella della "ricreazione",che non durava neanche 5 minuti,era appena suonata.
Avevo passato la seconda e la terza ora nel cortile seduta sotto un'albero che si trovava vicino al retro della scuola ad leggere un libro.
Si,sono la ragazza più popolare della scuola,ma questo non significa che io non ami leggere.
Mi alzai per andare a cercare Mar.
Trovai la mia amica seduta su una panchina dove stava conversando con Liam.
Scommetto che sarebbero stati benissimo insieme.
Liam non sembrava quel tipo di ragazzo che usa le ragazze solo per il sesso,come Harry.
Lui sembrava un ragazzo dolce,simpatico,gentile e premuroso con le donne,non aveva quell'aria da "Tutte le ragazze cadono ai miei piedi perché sono figo e lo so".
E forso lo era.
Ero sicura che gli piacesse almeno un po' Mar.
-Ciao- li salutai mentre prendevo posto vicino alla riccia.
-Ciao Hel.-mi salutò Mar.
-Ciao Helen,io sono Liam.- mi si prensento il ragazzo allungando una mano.
-Ciao Liam.- li strinsi la mano. -Di che parlavate?- chiesi dopo.
-Di quando incontrarci,per il proggetto.-mi spiego Mar.
-Quel proggetto non ha un cazzo di senso.- dissi loro.
-Eddai Hel non mi sembra un cattiva idea...Prendila come un modo per fare nuove amicizie.-mi risopse la mia migliore amica.
-Non voglio fare amicizia con quella scimmia decerebrata di nome Harry Styles,grazie.-risposi incrociando le braccia al petto.
-Dai Helen,so che Harry può sembrare uno stronzo puttaniere senza cuore che pensa solo a scopare ma se impari a conoscerlo scopri che è davvero una brava persona.-mi disse Liam sorridendo.
-Mmh mh...certo...ci credo.-sbuffai.
-Okay,parliamo d'altro dai.-disse Liam.-Mmm..dovrei sentirmi onorato?- chiese dopo.
Io lo guradai con un soppracciglio alzatato.
-Pe-er cosa?-li chiese Mar.
-Beh...siete le ragazze più popolari di questo liceo.-ci spiegò.
-Se fossi in te non mi considerei onorato,Più che altro scapperei...-li risposi guardandolo.
-In che senso scusa?-mi chiese non capendo.
-Dovrai sopportare Mar per un mese bello.Questo motivo basta e avanza.Buona fortuna.-li dissi incominciando a ridere.
-Ehi ma grazie neh!Anche io voglio tanto bene alla mia migliore amica,sai...-disse Mar fingendosi offesa.
-Eddai stavo scherzando!Sai che ti voglio bene Mar...-le dissi abbracciandola.
-Anche io Hel.-rispose ricambiando la stretta.
-Aw che tenere che siete...-ci disse Liam con un sorriso dolce sul viso.-Io dovrei ritornare all'Università e voi dovreste andare in classe perché la campanella è già suonata,Mar ti chiamo per dirti quando ci possiamo incontrare okay?Vado,ciao ragazze!-si alzò e se ne andò.
-Davvero è suonata la campanella?-chiesi guardandomi intorno.
Nel cortile non c'era più nessuno.
-Si cazzo sbrighiamoci!-si alzò di scatto e mi prese per il polso mentre mi trascinava nell'aula.
Ahia cazzo!
I tagli merda...
Gemetti per colpa del dolore.
Quando entrammo in classe per fortuna la professoressa non era ancora arrivata.
-Buon giorno ragazzi!-poco dopo entrò la prof di storia.
 
Erano le 13:10 e la scuola era appena finita.
Stavo cammindando da sola per andare a casa,visto che Mar sarebbe dovuta andare da Liam,quando un macchina si fermo vicino a me e la portiera del passeggero si aprì.
-Sali su.-mi ordinò con un tono di voce autoritaria.
-Perché dovrei?-
-Helen non fare la bambina capricciosa e sali in macchina.-
-Io con te in questa macchina non ci salgo okay?Ciao.-detto questo rispresi a camminare.
Sentii una mano che mi prendeva per il braccioe mi fece voltare.
-Ho detto sali in macchina.- ripetè con lo stesso tono di prima.
-Styles non rompere i coglioni.-feci per andarmene di nuovo ma mi bloccò.
Mi prese per il braccio e mi trascinò nella sua macchina nera.
Cercai di oppormi,ma niente.
Fece partire il motore e iniziò a guidare.
Però stava andando nella direzione sbagliata.
-Styles dove cazzo stai andando?Casa mia è dall'altra parte!-lo avvisai.
-E chi te l'ha detto che ti avrei portato a casa tua?-chiese con un sorriso furbo.
-Posso almeno sapere dove stiamo andando?-chiesi sbuffando.
-Andiamo a mangiare insieme.Per conoscerci meglio,per il proggetto.-
Merda.
Aveva detto mangiare.
Insieme.

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Capitolo 6
*** Capitolo 4 ***


Why did you do it?


Capitolo 4



Sono nella merda più totale.
Cosa avrebbe detto quando gli avrei detto che non avevo fame?
Se si insospettireebbe di qualcosa?
Se scoprisse di quello che faccio?
Non potevo permetterlo.
Mi avrebbe sicuramente riso in faccia.
Dovevo inventarmi qualcosa al più presto possibile.
-N-non ho fame...-li dissi balbettando.
-Dai Helen,mica ti mangio!Andiamo soltanto in un ristoarante o un bar,come vuoi te, e parliamo.Ti giuro che non ti tocco se è questo che ti preoccupa.-esclamò guardandomi.
-Okay...-sbuffai.
Sai perché non ti toccherebbe?
Perché fai schifo!
Vocina del cazzo!
Quanto la odiavo.
Harry parccheggiò la macchina vicino a un parco.
-Allora decidi te.Dove preferisci mangiare?Bar o Ristoarante?-mi chiese girandosi verso di me.
-E' uguale...come vuoi te...-
-Okay.Allora andiamo......mmmh...al bar!-esclamò e scese dalla macchina.-Vieni!-mi fece segno con la mano di scendere e così feci.
Chiuse la macchina e ci avviammo verso un bar chiamato 'El Café'.
Che nome strano.
Varcammo la soglia e ci sedemmo a un tavolo vicino all'entrata.
-Allora cosa prendi?C'è la pizza,ci sono le patatine,l'insalata,una brioches.Scegli te.-mi disse sorridendo.In quel momento il mio cuore iniziò a battere come non mai.
Harry Styles che mi sorrideva?
Ma in che universo parallelo siamo?
-Te l'ho detto,non ho fame...-risposi abbassando lo sguardo.
-Stai scherzando?Dai Helen dopo più di cinque ore di scuola è impossibile che tu non abbia fame!-esclamò.
-Non ho fame.Punto.-ribbattei decisa.
-Non ti credo.Cioe' gu- non potè finire la frase che la cameriera arrivò.
-Cosa volete?-
-Delle patatine e una coca grazie.-dissi con lo sguardo sul tavolo.
-Io prendo un pizzetta,delle patatine e una birra.-
La cameriera gli sorrise e se ne ando'.
Restammo in silenzio fino a quando la ragazza non ci portò quello che avevamo chiesto.
Harry aveva già finito le due patatine e ora era a metà pizza.
Io non avevo mangiato neanche metà di quello che avevo nel piatto e già sentivo i sensi di colpa venire a galla.
-Helen...-mi chiamò.
-Si?- chiesi guardandolo.
-Ti rendi conto che hai toccato a malapena quello che c'era nel piatto vero?-mi chiese con uno sguardo...preoccupato quasi.Forse Liam aveva ragione,Harry non era come sembrava.
Annuì.
-Te l'ho detto,non ho fame...-
-Okay...-sospirò.-Raccontami qualcosa di te.-
-Beh,come sai ho 16 anni e vivo da sola.Mia madre è morta per colpa del cancro e mio padre lavora sempre,quindi non ci vediamo mai.-
-Questo lo sapevo.-sosprirò-Qualcos'altro?Come vai a scuola?Amici?Fidanzato?Hai qualche problema?Soffri di qualche malattia?-mi chiese.
-Che sei?Uno psicologo o cosa?-chiesi scocciata.Sopratutto per le ultime due domande.
-No ma dopo che finisco l'università lo diventerò.D evo studiare la vita di un adolescente per poter fare il mio proggetto per la scuola okay?Quindi devo sapere cosa succede.Diciamo che in questo mese dovremmo diventare amici,e forse anche qualcosa di più...-disse l'ultima frase con un sorriso malizioso sul volto.
-Pervertito del cazzo.-esclamai alzandomi dalla sedia e uscendo dal bar.
Lo sapevo.
Non gliene fregava niente di me.
L'unico suo scopo era scoparmi e usarmi solo per fare quel suo proggetto del cazzo.
-Ehy aspetta!-mi raggiunse subito.-Eddai Helen stavo solo scherzando.-mi disse.
-Ha ha ha.Molto divertente.-
-Ti incavoli sempre per tutto te!-esclmò scocciato.-Ti ho chiesto scusa cos'altro vuoi?-
Non lo guardai neanche.
Mi appoggiai al muro vicino ad un negozio di musica.
-Ti porto a prendere un gelato?Ti compro qualcosa?-chiese abbassando la testa per vedermi,visto che mi guardavo i piedi.
-Non voglio niente da te.-esclamai.
-Dai cazzo!Come minchia posso fare il mio compito?Ti ricordo che è tuo dovere aiutarmi!-esclamòp quasi incazzato.
-Okay...va bene.-sospirai.
-Andiamo a casa va'.-mi prese il polso,senza stringere troppo e ci avviammo alla macchina.
Il viaggio fu abbastanza silenzioso.
Una volta arrivati nel nostro viale mi disse -Ascolta Helen,per fare in modo che il compito mi esca bene dobbiamo abitare insieme.-
Cosa?!
Io e lui nella stessa casa?
-O vengo io da te,o vieni te da me...non so.Come preferisci.-
-Vieni te da me.Ho la casa abbastanza grande.Potrai dormire nella camera degli ospiti.-
-Davvero?Perfetto bambola.-esclamò tutto sorridente.
-Ma attento.Guai a te se mi ritrovo le tue puttanelle da quattro soldi in giro per la casa mezze nude!-lo avvisai.
-Tranquilla bambola.Ho gli occhi solo per te.-detto questo mi fece l'occhiolino e scese dalla macchina per andare a casa sua a prendere tutto il necessario.
Io corsi subito dentro casa mia.
Dovevo nascondere le lamette.
Non potevo rischiare che le vedesse.
Sarei finita sul serio nella merda.
Mi fiondai subito nel bagno.
Aprii il cassetto dove tenevo le lamette e le presi tutte.
Le portai in camera e le nascosi sotto il cuscino.
Harry sarebbe arrivato a momenti.
Cosa gi avrei detto quando avrebbe visto che nel frigorifero non c'era quasi niente?
Cosa farebbe se trovasse il mio nascondiglio per il cibo?
Mi riderebbe sicuramente in faccia.
Mi prenderebbe in giro e direbbe tutto a tutti.
Così tutti mi odieranno.
Non lo avrei permesso.
Dovevo nascondere anche la puzza di vomito del bagno.
Presi un profumo a caso e lo spruzzai dappertutto.
Non mi avrebbe beccato.
Almeno lo spero.
Sentii il campanello suonare.
Era lui.
-Ehi ciao.-lo salutai e lo feci passare.
-Ciao Helen.-mi salutò a sua volta.
-Ti faccio vedere dov'è la camera degli ospiti.-
Salimmo le scale che portavano alle camere da letto.
-La mia camera si trova proprio davanti alla tua.Il bagno è l'ultima porta a destra,la camera difronte al bagno è lo studio di mio padre mentre la stanza vicino alla mia camera è la camera da letto dei miei genitori.-gli spiegai.
-Mmmh okay.E quelle scale a dove portano?-mi chiese.
-Alla mansarda.Lì ci sono alcuni scatoloni con le cose di mia mandre e i giochi e vestit che avevo da bambina.-li dissi con un tono nostalgico.
Mi mancava mia madre,tanto.
Lui se ne accorse e subito mi disse -Scusa...-
-Non fa niente tranquillo...-accennai un sorriso.-Tu intanto metti pure i tuoi vestit nell'armadio.Dopo ti facci vedere il resto della casa.-
-Va bene.-mi disse e iniziò a sistemarsi.
Dopo che ebbe finito li feci vedere dov'erano la biblioteca,il salotto,la cucina e la lavanderia.
Lo portai fuori per fargli vedere la piscina e il giardino e gli mostrai dove era la cantina.
-Hai una casa gigantesca cazzo!E' troppo grande per una ragazzina di solo 16 anni.Non ti senti piccola in una casa del genere?-mi chiese sbalordito.
-Abbastanza...-ammisi.
Ci sedemmo sull'erba del giardino.
Il sole era alto nel cielo e splendeva come non mai.
-Senti Helen....volevo scusarmi per quello che ti ho detto sabato...ero ubriaco e spero che tu non ci sia rimasta male.-disse con un tono veramente dispiaciuto.
'Non sai quanto ci sono rimasta male.Mi sono pire tagliate per colpa tua!' avrei voluto dirgli.
Ma mi uscì solo un -Fa niente.-
Erano le sette e avevo una fame tremenda.
Ma non potevo mangiare.
Non dovevo.
Il pomeriggio lo avevo passato in camera mia a leggere.
Harry,non so cosa abbia fatto...
-Helen!- sentii una voce chiamarmi e una testa riccioluta entrare in camera mia.
-Si?-
-Come mai il frigorifero non funziona ed è vuoto?-
Merda...

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Capitolo 7
*** Capitolo 5 ***


Why did you do it?


Capitolo 5

 
 
-Allora?- mi chiese aspettando una risposta.
Il cuore mi batteva forte.
Sentivo che sarebbe uscito dal petto da un momento all'altro.
Che cazzo gli avrei detto?
Pensa Helen pensa.
-Ho dimenticato di fare la spesa.- detto questo riportai il mio sguardo sul libro facendo finta di leggere.
-Perché il frigo non funziona?- mi chiese sedendosi sul letto.
-Perché ieri si è rotto.-dissi con una rapidità assurda.
-Quindi ricapitoliamo : il tuo frigorifero è vuoto perché ti sei dimenticata di fare la spesa e non funziona perché stranamente ieri si è rotto.Giusto?-
Annuì.
Ero troppo agitata.
Sapevo che se n'era reso conto.
Se dubitava di qualcosa?
Mi tolse il libro dalle mani e mi guardò negli occhi.
-Helen non raccontarmi stronzate.-
-Non ti sto raccontando stronzate.-sbottai acida.-E' la verità,che tu ci creda o no.-
-Bambola...Ascoltami non può essere che in tutta questa casa tu non abbia un cazzo da mangiare.Il frigo è vuoto e anche le mensole e gli armadietti.Tutto questo non può essere una semplice coincidenza.-
-Che tu ci creda o no lo è.-sbuffai e mi diressi nella biblioteca.
Volevo stare sola.
Speriamo che ci abbia creduto.
Lo so è strano non avere niente da mangiare in una casa gigante.
E' quasi impossibile.
Ma è vero.
La spesa la faccio solo due giorni prima che arrivi mio padre,visto che mi avvisa sempre.
Un'altra cosa che nessuno sa è che sotto il letto tengo sempre qualche pacchetto di patatine o dei biscotti per quando sento che sto per svenire.
E' una stupidaggine,lo so.
Ma devo farlo.
Altrimenti come faccio a diventare perfetta?
Devo soffrire.
Me lo merito.
 
Stavo leggendo "Il gioco proibito-L'inseguimento" di Lisa J. Smith.
Amavo quella saga,l'avrò letta un sacco di volte.
Julian,pur essendo un'ombra malvagia,nel fond del suo cuore era dolce,gentile e buono con Jenny.
L'amava.
Forse anche Harry era come Julian.
Forse...
Secondo quel libro,poi,il mio "Hel" significava inferno.
Un'inferno come la mia vita di merda.
Un'inferno come quello che sono io per gli altri.
Nessuno mi sopportava veramente.
Sentii la porta dell'ingresso sbattere e una voce richiamarmi.
-Helen!-
Ovviamente era Harry.
Chi altro poteva essere se no?
-Helen cazzo!- urlò.
-Cosa c'è?- urlai a mia volta.
-Vieni!-
Mi alzai in piedi e mi avviai verso il salotto.
Non c'era.
-Sono in cucina bambola.- mi richiamò.
-Cosa vuoi?-chiesi mentre entravo in cucina.
Sul tavolo c'erano delle buste.
-Ho fatto la spesa.Non ho preso tantissime cose.Bastano però almeno per una settimana.- mi disse mentre sistemava le cose nel frigorifero.
-Okay...- sospirai.
Questo non mi piaceva per niente.
Sicuramente si sarebbe accorto del fatto che non mangiavo niente.
Ero sicura che in questo mese sarebbe successe tantissime cose.
Ma nessuna di loro sarebbe stata bella.
-Cosa vuoi per cena bambola?Cucino io.-mi sorrise appoggiando i gomiti sul tavolo di legno.
-Cosa?!Tu sai cucinare?Non voglio morire avvelenata grazie.-
-Ha ha ha.Molto divertente bambola.Non sto scherzando babe.Ti stupirò con le mie doti da chef.-disse pavoneggiandosi.
Era bellissimo.
Perfetto.
Mi piaceva tantissimo.
Ma sapevo che a lui non sarebbe mai interessata una stupida ragazzini viziata,autolesionista e bulimica.
Wow!
Mi stupisci.
Finalmente hai imparato a ragionare con quel cervello del cazzo che ti ritrovi.
Non ri cagherà mai sfigata!
L'ho già detto che odiavo quella vocina?
-Certo,certo.Ci scommetto.- li dissi alzando gli occhi al cielo.
-Vedrai...Non mi hai ancora detto cosa vuoi da mangiare.-
-Non lo so.Fai come vuoi.-alzai le spalle e me ne andai di nuovo in biblioteca a finire di leggere il libro.
 
Erano le 19:23 ed avevo appena finito di leggere tutta la saga del "Il gioco proibito".
Ogni volta che finivo di leggere quella saga una parte di me era come se si spezzasse.
Leggere un libro la prima volta è diverso da leggerlo la terza o quarta volta.
Perchè la prima volta è speciale,non sai quello che succederà e ti fai tantissimi filmini mentali su cosa potrebbe succedere.
Vidi dei riccioli castani fare capolino nella biblioteca e cercarmi.
-Hel è pronta la cena.- mi avverti Harry.
-Si arrivo.Un attimo.-dissi mentre sitemavo i libri al loro posto.
Sentivo un buonissimo profumo di pizza.
-Hai fatto la pizza?-chiesi mentre entravo in cucina e prendevo posto davanti a lui.
-Si.Ma non è una pizza qualunque chiariamoci bambola.E' una pizza alla Styles.-si pavoneggiò.
-Se lo dici te...-
Davanti a me avevo una mezza fetta di pizza margherita.
Sembrava deliziosa.
Ma non potevo mangiare.
Non davanti a lui.
-Visto che so,da quello che ho visto,che non mangi molto te ne ho messo solo metà.Va bene?-chiese
-Si,certo grazie.- li risposi e iniziai a mangiare.
Avevo mangiato appena due fette e i sensi di colpa stavano già venendo.
Con una fatica gigantesta mangiai anche il resto.
Solo allora mi resi conto che Harry aveva già finito da un pezzo la sua parte e che mi stava fissando.
Mi fissava come se cercasse di capire a cosa stavo pensando.
Analizzava ogni mio piccolo movimente.
Per un secondo credetti che aveva capito tutto.
-Ci guardiamo un film?-mi chiese.
-Si,ma lo scelgo io sia chiaro.-
-Come vuoi bambola.- mi disse.
Dopo una bella mezz'oretta passata a scegliere un film guardammo 'Harry Potter e la pietra filosofale'.
Durante il film la mia testa era appoggiata sulla sua spalla.
Non sembrò dargli fastidio questo mio gesto.
-Ho sonno...Vado a dormire.A domani Styles.-lo salutai e me ne andai in camera.
-Notte bambola.-
Mi tolsi i jeans e la camicia e indossai un paio di pantaloni da tuta grigi e una felpa grande rossa.
Mi misi sotto le coperte e mi addormentai.
 
Mi svegliai all'improvviso per colpa di un incubo.
Il solito di sempre.
Il sogno più brutto che avessi mai fatto mi continuava a perseguitare da più di una settimana.
Andavo a scuola e improvvisamente tutti si mettevano a ridere di me.
Orribile.
Erano le 3:45 di mattina.
In quel momento mi ricordai cosa avevo mangiato qualche ora fa e i sensi di colpa saltarono fuori.
Cessa del cazzo come ti permetti di mangiare eh?!
Non vedi quanto sei grassa?
Vuoi che tutti ti odino ancora di più?!
Infficcati due dita in gola e non fare storie!
Non ce la facevo più.
Corsi subito in bagno e iniziai a vomitare.
Sapevo che sarebbe successo!
Perchè cazzo ho mangiato?
Perché?
Sentii dei passi e delle mani che mi afferrarono dolcemente i capelli.
Alzai la testa dal water e guardai Harry con gli occhi lucidi.
Aveva un'aria preoccupata.
Si vedeva che si era appena svegliato.
-Stai bene piccola?-mi chiese con tono premuroso.
Feci segno di no con la testa.
Mi aiutò ad alzarmi.
Mi lavai la faccia e mi guardai allo specchio.
Ero orribile.
I capelli color nocciola erano tutti arruffati e gli occhi color verde smeraldo erano spenti.
-Vieni dai.-mi prese per mano e mi portò in camera "sua".
Mi fece distendere sotto le coperte.
Stessa cosa fece lui e mi abbracciò.
La mia testa era sul suo petto.
Questo gesto mi lasciò a bocca aperta.
-Dormi tranquilla piccola.Domani non vai a scuola okay?- il suo tono di voce era dolce e premuroso.
Annuì e chiusi gli occhi.
Mi addormentai con la mano di Harry che mi accarezzava la schiena dolcemente.
Era una sensazione piacevole.
Sembrava come stare in paradiso.
Dopo tanto tempo,mi sentivo bene.

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Capitolo 8
*** Capitolo 6 ***


Why did you do it?


Capitolo 6

Vi rigrazio tutte per le recensioni dei capitoli precedenti!
Siete davvero dolci e gentili :)
Buona lettura.
xxx

 
La mattina seguente mi svegliai nella camera da letto temporanea di Harry.
Lui però non c'era.
Allora mi ricordai le sue parole : "Domani non vai a scuola okay?".
Quindi lui forse era andato all'università.
La notte precedente era stato davvere dolce e gentile nei miei confronti.
Mi piaceva quel lato del suo comportamento.
Non sembrava quel Harry Styles che conoscevo io.
Forse perché in realtà non lo conosceno per niente.
Fin'ora avevo visto solo il lato da stronzo egoista.
Ma dal suo comportamento di ieri forse esiste anche un suo lato dolce e comprensivo.
Mi faceva male la testa e avevo una fame tremenda.
Erano le 10:12,era abbastanza tardi per fare "colazione" ma proprio non ce la facevo.
Avrei potuto svenire da un momento all'altro.
Scesi le scale ed andai in cucina dove trovai un biglietto da parte di Harry.
 
 
"Buongiorno piccola :)
spero che tu ti senta meglio.
Mi dispiace per quello che è successo ieri.
Forse è colpa mia perché magari
la pizza che ti ho cucinato faceva schifo...
Per farmi perdonare mi sono svegliato prima
e ti ho preparato queste crepes al cioccolato.
Spero che ti piacciano.
Vi vediamo a pranzo.
Un bacio,
Harry xxx"
 
 
Oh mio dio!
Che dolce che è stato.
Vicino al bigliettino c'era un piatto con delle crepes al cioccolato.
Non posso credere che si sia svegliato in anticipo solo per prepararmi qualcosa da mangiare.
Non me lo meritavo...
Per colpa mia lui pensava che il motivo per cui avevo vomitato era stata la pizza cucinata da lui.
Ma non era così.
La pizza che aveva fatto era buonissima.
Era stata colpa mia se l'avevo vomitata.
L'ho fatto perché lo volevo,perché dovevo farlo.
Non avevo alternativa.
Se non l'avrei fatto sarei sicuramente ingrassata ancora di più di quanto io non lo sia già.
Poi tutti mi avrebbero odiato ancora di più,
e non potevo permettere che riaccadesse tutto di nuovo.
Non avrei sopportato altri insulti.
 
20/10/2009
 
-Ehy Helenuccina cosa fai oggi dopo scuola?- mi chiede Cody.
-Ma come non lo sapevi?La nostra Helenciccia sicuramente si ingozzerrà di tutti i cibi presenti su questo mondo.-rispose Joe causando la risata di tutti.
Non ce la facevo più.
Mi insultavano e mi prendevano in giro ogni giorno.
Non ne potevo più.
-Smettetela!-quasi urlai.
-E perché dovremmo smetterla eh?-mi chiese Joe avvicinandosi con fare minnaccioso.
-Perché mi fate questo?-chiesi surrurrando con le lacrime agli occhi.
-Vedi è quello che ti meriti.Perché sei una merda,fai schifo!Ti meriti questo e ancora di più.Spero che ti succeda la stessa cosa che è successa a tua madre!-
mi urlò contro Joe.
Ormai stavo piangendo a dirotto.
Scappai subito a casa mia.
Mio padre ovviamente non c'era,come sempre.
-Perché?Perché a me?Cosa ho fatto di male per meritarmelo?- chiesi a me stessa.
Stavo piangendo da più di un'ora rannicchiata sul letto.
Mi insultavano da quando ero alle elementari solo perché avevo qualche chilo di troppo.
Avevo solo tredici anni,non mi meritavo tutto questo.
 
13/01/2010
 
L'ennesimo giorno di scuola era passato.
Sempre gli stessi insulti,le stesse prese per il culo,le stesse lacrime.
Non ne potevo più.
In casa non c'era nessuno.
La domestica era appena andata via e ora ero completamente sola.
Avevo lo sguardo perso nel vuoto.
Ero seduta sulla sedia della scrivania.
Normalmente avrei dovuto fare i compiti,
ma tecnicamente stavo pensando.
Pensavo a quanto mi mancava mia madre.
Pensavo a quanto odiavo mio padre per non essermi mai stavo vicino dopo la morte di mamma.
Pensavo a quanto avrei ancora potuto resistere a tutti gli insulti che ricevevo.
Pensavo a quato la mia vita facesse schifo.
Dovevo fare qualcosa.
All'improvviso mi balenò in mente un idea.
Presi le forbici che stavano sulla scrivania e le posizionai sul polso sinistro.
Era la cosa giusta da fare?
Avrei sofferto di meno se l'avrei fatto?
 
Da quel giorno di gennaio ho iniziato a tagliarmi.
Mi faceva sentire bene,era un sentimento strano.
Faceva male sì,ma me lo meritavo.
Quella era la mia punizione per il fatto che ero una merda totale.
E ancora lo sono.
Dopo qualche giorno dal mio primo taglio iniziai a non mangiare più,
e ogni volta che lo facevo vomitavo.
Nel giro di un anno dimagrii un botto.
Da 65 kg arrivai a pesare 45 kg.
Ma non ero abbastanza magra.
Quindi continuo tutt'ora.
Pesavo 40 kg,ma sapevo che non era abbastanza.
Non mi tagliavo da sabato.
Era troppo tempo,anche se erano passati appena tre giorni.
Sentivo la mancanza della mia lametta.
Ne sentivo la mancanza sui miei polsi.
I tagli non erano ancora "spariti".
C'e ne voleva un po' di tempo.
Non toccai nemmeno le crepes preparate da Harry,non me le meritavo.
Corsi su per le scale e mi fiondai nel bagno.
Cercai le lamette nel cassetto ma mi ricordai che le avevo nascoste sotto il cuscino.
Andai subito in camera mia,le presi poi ritornai nel bagno.
Per sicurezza chiusi la porta a chiave.
Mi tolsi la magliatta e i pantaloni.
Rimasi in intimo e mi guardai allo specchio.
Ero un mostro.
Non meritavo neanche di esistere.
Con la lametta tracciai una "C" che stava per l'iniziale del nome di mia madre,Caroline,
sul braccio sinistro.
Il polso mi bruciava.
Ma non era abbastanza.
Sull'altro braccio scrissi "Joe" come avevo fatto in passato varie volte.
Lui fu la causa di tutti i miei problemi,ed ancora lo è.
I polsi mi dolevano,ma io sapevo che quel dolore non era abbastanza.
Me ne meritavo di più.
Dovevo provare qualcosa di simile alla morte.
Premetti la lametta sulle cosce,quelle orribili cosce,e feci vari tagli abbastanza lunghi e profondi.
Stavo per tagliarmi anche sulla pancia ma una voce mi fermò.
-Helen sono a casa!-sentii urlare dal piano di sotto.
 
 
Era Harry.
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** Capitolo 7 ***


Why did you do it?


Capitolo 7


Per  "La Francy",
grazie mille per la  sorpresa.
Volevo ringraziare di nuovo tutte quelle che recensiscono  
e tutte le persone che seguono la mia storia.
Grazie,
buona lettura.
xxx

 

 

-Helen ci sei?-chiese la voce di Harry.
Merda.
Merda,merda,merda,merda.
E ora?
Dovevo inventarmi qualcosa subito.
-Ehmm...sono in bagno sto facendo una doccia!-urlai per farmi sentire e subito accesi il rubinetto della doccia e mi ci fiondai dentro.
-Okay.Dopo ti devo parlare!- mi disse infine.
Cazzo cazzo cazzo!
Cosa mi deve dire?
O mio dio!
Il corpo mi faceva male.
Le ferite bruciavano ancora di più sotto l'acqua,sopratutto sotto quella bollente.
Il sangue scendeva lungo il mio corpo più debole del solito.
Non riuscivo neanche a reggermi in piedi.
Lasciai che l'acqua scorresse sul mio corpo.
Non usai neanche lo shampoo o il bagnoschiuma,non ne valevala pena.
Non avrebbero di certo migliorato le mie condizioni.
Uscii dalla doccia e mi avvolsi in un asciugamano rosa chiaro il corpo e in uno bianco i capelli.
Il trucco era tutto colato a causa delle lacrime e dell'acqua.
Lavai la lametta e la nascosi nel cassetto.
Uscii pian piano dal bagno e mi recai in camera mia.
Mi asciugai per bene i capelli con il fon e mi misi l'intimo.
Quando mi guardai allo specchio mi resi conto che ero conciata veramente male.
Sul braccio sinnistro si poteva benissimo notare la "C" e su quello destro la scritta "Joe".
Non ero mai andata così infondo.
Di solito mi soffermavo solo sui polsi e sulle braccia.
Non mi ero mai tagliata sulle cosce o sulla pancia.
Anche se quest'ultima non l'avevo ancora 'toccata'.
Se non fosse stato per Harry non so cos'altro avrei potuto fare.
Mi misi una maglietta a maniche lunghe nera e abbastanza larga ed un paio di pantaloni da ginnastica rosa.
Mi misi i pantaloni con un po' di fatica a causa dei tagli.
Mi distesi sul letto e mi soffermai a guardare la mia stanza.
Le pareti erano di un rosa confetto,amavo quel colore, e il pavimento era fatto di legno marroncino chiaro.
La finestra era dalla parete opposta della porta ed era abbastanza grande con delle tende bianche e verde chiaro.
La scrivania era vicino alla finestra,più o meno sotto,ed era fatta di legno marroncino.
Sulle altre pareti invece c'erano l'armadio bianco,con tante foto inccollate sopra, e dal lato opposto c'era il letto matrimoniale con le lenzuola di tutti i rosa possibili pieno di cuscini e con un bel orsetto di peluche.
Sentii bussare alla porta.
-Avanti.-
Una testa riccioluta fece capolino nella mia camera.
-Oh Harry...Ciao.-gli dissi.
Lui non mi rispose e si sedette sul mio letto.
Non mi toglieva un attimo gli occhi di dosso.
Mi sentivo in imbarazzo se mi guardava così.
Aveva uno sguardo indecifrabile.
Dovette accorgersi del mio imbarazzo perché smise subito di fissarmi in quel modo.
-Stai bene?-mi chiese con lo stesso tono premuroso del giorno prima.
-Meglio grazie...-gli risposi cercando di rassicurarlo.
Con la sua mano inziò ad accarezzarmi lentamente i capelli.
-Come mai non hai mangiato le crepes?-mi chiese con uno sguardo dolce.
Cazzo...
Ora cosa gli dico?
-Avevo intenzione di fare un bagno prima di mangiarle,tutto quì.Mi sono appena svegliata quindi...-dissi sperando che mi credesse.
-Okay.Vuoi che te le porti a letto?-mi chiese mentre continuava ad accarezzarmi i capelli.
Annuì.
Si alzò e uscì dalla mia camera e in meno di un minuto mi portò le crepes e un bicchiere di succo d'aranciata.
-Grazie...- sussurrai.
Mi misi seduta con la schiena appoggiata ai cuscini.
Sta volta mangiai,con molta fatica,ma ce la feci.
Mi veniva da vomitare sì,ma resistetti.
Erano davvero buone.
-Sono buone.-
-Grazie bambola.-quel nomignolo no spariva mai.
-Come mai sei già a casa?La scuola finisce tra due ore...-gli chiesi.
-Volevo sapere come stavi,tutto quì.-mi disse mentre mi accarezzava il viso.
Quel gesto mi fece arrossire ancora di più di prima quando mi aveva fissata.
-A scuola hanno chiesto di te.-mi informò.-E' venuta da me quella tua amica riccia,Mar e mi ha chiesto dov'eri.Le ho detto che non stavi bene e che non saresti venuta a scuola per un po'.L'avevo invitata da casa tua ma mi ha detto che doveva uscire con Liam.Ha detto che dopo ti chiama per sapere come stai.-
-Okay,grazie.- gli dissi.
-Per le assenze non ti preoccupare.Visto che io sono maggiorenne ho detto alla segretaria che saresti mancata per qualche giorno,per problemi famigliari,quindi ho avvisato i professori.-
Annuì e poggiai il piatto vuoto sul comodino.
-Grazie Harry.- sussurrai guradandolo negli occhi.
-Di niente piccola.-mi sorrise.-Oggi visto che starai a casa,perché tu da qui non ci esci,che cosa vuoi fare?-
Alzai le spalle.
-Guardiamo un film?Parliamo?Giochiamo alla play,Wii,X-box...-
-Sai suonare il pianoforte?-gli chiesi interrompendolo.
-No,non so suonare nessun strumento.So cantare però.-mi disse.
-Posso insegnarti a suonare qualcosa.-gli dissi.-Ho un pianoforte giù.-
-Sai suonare il piano?Quando hai imparato?-
-Me lo ha insegnato mia madre...-sussurai.
Il ricordo di lei mi distruggeva.
-Scusa...-mi disse.
-Non è colpa tua tranquillo.-lo rassicurai io.-Andiamo dai.-
Mi alzai dal letto e barcollai un po'.
-Stai bene?Cos'hai?E' successo qualcosa?-mi chiese aiutandomi a stare in piedi.
Feci segno di no con la testa.
-Non ho niente stai calmo.-
Scendemmo le scale e andammo nel salotto dove c'era anche il mio pianoforte nero.
Mi sedetti sullo sgabello e la stessa cosa fece Harry.
-Sai il testo di Stereo Hearts?-gli chiesi.
Amavo quella canzone.
Era la mia preferita.
-Certo piccola.Suoni questa?-mi chiese.
-Io la suono.Tu la canti.-gli dissi e non fece obbiezzioni.
 

My heart's a stereo
It beats for you, so listen close
Hear my thoughts in every note.
Make me your radio
Turn me up when you feel low
This melody was meant for you
Just sing along to my stereo
Oh oh oh oh To my stereo
Oh oh oh oh
So sing along to my stereo
Yeah

 

Aveva una voce davvero fantastica.
Era dolce e melodiosa.
Se avrebbe partecipato a qualche programma come X-Factor sicuramente lo avrebbe vinto.
-Wow!Canti davvero bene!-esclamai.
-Neanche tu non sei niente male nel suonare il piano bambola.-mi disse.-Sai,non ti facevo una tipa che ama leggere,suonare il piano e che si veste da maschiaccio.Ti immaginavo come un troia che odia tutto quello che ha a che fare con lo studio,che si veste con delle gonne microscopiche.Più o meno come Chantal e Rose.-mi confesso'.
-Dovrebbe essere un complimento?-
-Certo bambola.Sei più simpatica di quanto pensassi.-mi disse accarezzandomi la guancia.
-Beh...allora grazie.-gli sorrisi.
Il testo della giornata la passammo a cantare e suonare.
Mi ero davvero divertita quel giorno.
Aveva ragione Liam,
Harry era una persona diversa da come sembrava.
Verso le sei di sera Mar mi telefonò per chiedermi come stavo ma la rassicurai e le dissi che non era niente di grave.
Erano più o meno le 19:00 e dovevamo cenare.
Odiavo questa situazione.
Mi piaceva che Harry "abitava" da me,perché la sua compagnia non mi dispiaceva per niente.
Ma odiavo quando ero l'ora di cena o del pranzo.
Non sapevo che scusa inventarmi.
Sicuramente avrei vomitato come il giorno precedente,
e così se ne sarebbe accorto.
-Helen!Vieni un attimo!-mi chiamò Harry dalla cucina.
Mi alzai dal divano e mi diressi verso la cucina.
Non riuscivo a reggermi in piedi.
Le cosce e le braccia mi facevano troppo male.
Forse avevo perso troppo sangue.
-Cosa c'è Harry?-gli chiesi entrando in cucina.
-Volevo dirti che stasera devo uscire.Non ti dispiace se ti lascio in casa da sola vero?-mi chiese.
-No no tranquil- non riuscì a finire di parlare che svenni.
L'ultima cosa che vidi fu lo sguardo preoccupato di Harry.
Poi buio.

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Capitolo 10
*** Capitolo 8 ***


Why did you do it?


Capitolo 8

Grazie a tutte le persone
che seguono e recensiscono questa storia.
Buona Lettura.
xxx



Mi svegliai con un dolore tremendo alla testa e alle braccia.
Non potevo muovermi,ero come parallizzata.
Riuscivo a malapena a muovere la testa.
Quando aprii gli occhi mi trovai circondata dal bianco.
La mia camera non era bianca.
Le pareti,il letto,i mobili.
Tutto era di bianco e c'era un odore di medicinali.
Forse mi trovavo all'ospedale.
Nella stanza non c'era nessuno.
Ero da sola.
Quando mi guardai le braccia notai che erano bendate.
Cazzo.
Questo significava una sola cosa.
Lo aveva scoperto.
Era ovvio,sicuramente i dottori glielo avranno detto.
Ero nella merda.
Chissà che reazione avrà avuto...
Sicuramente si sarà messo a ridere ed è andato a dirlo a tutti.
Sicuramente mi avrebbe abbandonata.
Sono sicura che se quelli a scuola lo scoprono posso dire addio alla fama da ragazza più popolare della scuola.
Avrebbero iniziato a prendermi in giro.
Anche Mar mi avrebbe abbandonata di sicuro.
Provai ad alzarmi per mettermi seduta,ma non ne avevo le forze.
D'un tratto la porta si aprì.
Era Harry.
-Harry...-sussurrai.
-Hey piccola.-mi sorrise e si sedette sul letto.-Stai bene?Mi hai fatto preoccupare un sacco quando sei svenuta...-mi prese ad accarezzare la guancia.
Era così piacevole quella sensazione.
Per un secondo mi dimenticai di tutti i problemi.
Restammo in silenzio per un po'.
Non sapevo cosa dire.
Avrei dovuto spiegargli dei tagli.
Ma non me lo aveva chiesto,quindi...
-Hai dormito per tutto il giorno ieri.Ho avvisato Mar e mi ha detto che oggi viene da te.Sono le 15:37,visto che ti sei svegliata forse è meglio che avviso i dottori.Torno subito.-mi avvisò e se ne andò.
Niente.Non mi aveva chiesto niente dei tagli.
Che i dottori non gli avessero detto niente?
Impossibile...
Poi le bende si vedevano benissimo.Non capisco...
Dopo un po' entrarono i dottori nella stanza che mi visitarono.
Mi fecero domande del tipo :
'Ti fa male la testa?'
'Ti viene da vomitare?'
'Hai fame?'
'Riesci a muoverti?'
'Quale parte del corpo ti fa più male?'.
Dopo che risposi alle loro domande Harry rientrò nella stanza.
-I dottori mi hanno detto che devi stare qui per ancora qualche giorno.Tipo per una settimana e qualche giorno.E se non mangi tutto quello che ti danno dovrai rimanere quì ancora per più tempo.-
mi informò.
Cosa?!
Avrei dovuto mangiare le schifezze che cucinavano lì?
Ma neanche se fossi morta cazzo!
Dovevo farlo,altrimenti sarei rimasta lì per sempre.
 
Ma così ingrasserai e la gente ti odierà.
Non ti amerà più nessuno così,
sarai più brutta di quanto già non lo sei.
Vuo davvero che ti succeda questo?
 
Parlò di nuovo quella vocina.
Non che non lo volevo.
Volevo continuare ad essere la ragazza più popolare della scuola e non una sfigata.
Nella stanza entrò Mar.
Era stupenda come sempre.
I capelli neri e ricci erano legati in una treccia.
Aveva il fiato affannato.Si vedeva che aveva corso.
-Hel!Come stai?Mi hai fatta preoccupare un sacco!Perché hai del- non potè finire la frase perché Harry la fulminò con lo sguardo.
-Mar,ti devo parlare un attimo.Torniamo subito bambola.-detto questo la prese per il braccio e andarono fuori.
Stettero per qualche minuto a parlare e quando ritornarono Harry mi disse che aveva delle faccende va risolvere e che sarebbe tornato domani a farmi visita.
-Mar mi aiuti ad alzarmi?-chiesi alla mia migliore amica.
-Certo Hel.-
Mi aiuto a sedermi sul letto.
-Come stai?-chiese premuroso.
-Meglio grazie,anche se riesco a malapena a muovermi ma vabbè.-le sorrisi.-A scuola cosa succede?- chiesi curiosa.
-Nah,niente di che.Rose sta uscendo con un certo Niall Horan,un biondino amico di Styles,Chantal a deciso di lasciare perdere Harry e ora ci sta provando con Louis Tomlinson,il miogliore amico del tuo Styles.-disse marcando la parola "tuo".
-Harry non è mio.Per me può scoparsi chi vuole.-borbottai.
-Certo,certo.A scuola abbiamo detto che sei andata in una vacanza in motagna,per non far sapere che sei in ospedale.Visto che conoscendoti non vorresti che si sapesse.-
-Okay,grazie mille Mar.Sei la migliore.-esclamai e l'abbracciai.
Ricambiò subito l'abbraccio.
-Vuoi sapere un'altra novità?-mi chiese con gli occhi lucenti.
-Spara babe.- forse sapevo a cosa si stava riferendo.
-Io e Liam siamo usciti e ci siamo baciati!-esclamò tutta conteta.
Sorrisi e mi feci raccontare tutto dettagliatamente.
 
La settimana e quei pochi giorni passarono velocemente.
Mar e Harry mi facevano visita ogni giorno,raccontandomi tutte le novità.
Per qualche strano motivo non toccarono minimamente l'argomento "tagli" o "cibo".
Al loro contrario i dottori lo fecero.
Mi dissero che se non avrei iniziato a mangiare e se non avrei smesso di tagliarmi mi avrebbero mandato in una clinica di riabilitazione.
Stavano scherzando spero.
L'ultima cosa che volevo era andare in un manicomio.
Non ero pazza.
Harry non poteva venire perché aveva un impegno,quindi a casa mi ci portò Mar che dopo andò ad un'altro appuntamento con Liam.
Ormai stavano insieme.
Ero felice per loro.
Tra qualche giorno avrei riniziato ad andare a scuola.
Non volevo vedere quelle facce.
E se avevano scoperto qualcosa?
Dovevo stare calma e fare l'indifferente,come sempre.
Tra una settimana circa,sarebbe stato il mio mio compleanno.
Come ogni anno avrei sicuramente dato una festa.
Oggi era sabato.
Il mio compleanno era il 17 Aprile,sarebbe stato un mercoledì.
Quando entrai in casa notai che la luce del salotto era accesa.
Doveva essere Harry.
Per tutti questi giorni gli avevo dato il permesso di rimanere a casa mia se voleva.
Infatti quando entrai nel salotto lo trovai sul divano mentre stava guardando la tv.
-Ciao.-lo salutai e feci per andarmene in camera.
-Helen dobbiamo parlare.-mi avvisò.-E tu lo sai benissimo di cosa.-
Oh cazzo.

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Capitolo 11
*** Capitolo 9 ***


Why did you do it?


Capitolo 9

Grazie di nuovo,per la millesima volta,
a tutte quelle che recensiscono.
E' un po' tardi ma vabbè lol.
Buona lettura.
xxx



-Devo...devo a-andare su a f-fare un attimo u-una cosa...-gli risposi balbettando.
-Se stai cercando queste sappi che non le troverai sicuramente lì.-disse muovendo qualcosa nella mano.
Ero ancora di spalle ma avevo riconosciuto quel rumore.
Le lamette.
Non avevo il coraggio di girarmi e guardarlo negli occhi.
Sicuramente avrebbe avuto uno sguardo pieno di disprezzo e disgusto verso di me.
Mi girai con lo sguardo basso e andai a sedermi sul divano il più lontano possibile da lui.
-Helen perché lo fai?-mi chiese dolcemente.
Aspetta cosa?
Perché il suo tono di voce è dolce?
Non dovrebbe ridermi in faccia o essere disgustato?
-Piccola guardami.-mi tirò su il mento per far si che lo potessi guardare in faccia.
Era inginocchiato davanti a me.
Nei suoi occhi potevo vedereci la tristezza e la preocuppazzione che lo tormentavano.
-Perché lo fai Hel?Cosa c'è di sbagliato nella tua vita?-
-Tutto Harry,tutto.Tutto è sbagliato in sta cazzo di vita!Io sono sbagliata!-esclamo iniziando a piangere.-Me lo hai detto pure te giorni fa.Lo pensano tutti!Nessuno mi vuole veramente bene,tutti prima o poi mi abbandonano!Prima mia madre,poi mio padre e scommetto che lo faranno tutti!A nessuno importa di me cazzo.Dimmi a chi cazzo fregherebbe qualcosa di me!Cioé guardami,sono orribile,brutta,grassa,depressa,orfana e chi ne ha di più ne metta cazzo!-ora stavo proprio urlando.
-Ma la smetti di dire cazzate?Te l'ho detto sì,ma ero ubriaco.Quelle cose non le penso veramente!Non è vero che nessuno ti vuole bene.Mar te ne vuole,tuo padre sono sicuro che te ne vuole,io ti voglio bene piccola.-esclamò accarezzandomi le guance.-E non sei brutta,sei bellissima.-
Feci di no con la testa.
-Non è vero.Non è vero sono orribile tutti lo pensano.Sono grassa e tutti mi odiano!Altrimenti non mi avrebbero fatto tutto questo!- stavo singhiozzando e piangendo come una bambina ormai.
-Ma ti senti quando parli cazzo?Tu non sei grassa!Sei magrissima Helen,pesi 40kg renditene conto!-ora stava praticamente urlando.
-Si lo so!Peso troppo cazzo!-ora tutti e due stavamo urlando.
-Cazzo Hel ragiona porca puttana!Tu non sei grassa e neanche brutta.Sei bellissima.-mi prese il viso tra le mani,mi guardò negli occhi e poggiò la sua fronte sulla mia.
Stavamo piangendo tutti e due.
-Abbracciami ti prego,ne ho bisogno.-gli dissi e così fece.
Mi abbracciò.
Il più bel abbraccio della mia vita.
Avevo la testa appoggiata sul suo petto.
Gli stavo bagnando tutta la maglietta ma non ci fece caso.
Con le braccia mi cinse la schiena.
-Shh piccola,stai tranquilla.Ora ci sono io.Non ti lascerò mai te lo giuro.- mi sussurrò all'orecchio.
Ci sedemmo sul divano e mi "rannicchiai" sul suo petto.
Sembravo una bambina.
-Calmati.-mi sussurrò di nuovo all'orecchio.
-Grazie Harry,grazie.-risposi mentre mi asciugavo le lacrime.
-Di niente piccola.- mi disse e mi baciò la fronte.
Dopo qualche minuto mi calmai.
-Ti va di raccontarmi tutto?-mi chiese dolcemente.
Per "tutto" intedeva proprio tutto.
Del primo taglio,
di quando ho smesso di mangiare,
del motivo che mi ha spinto a farlo.
Annuì e mi alzai su con il busto.
-Diciamo che tutto è iniziato alle elementari e alle medie.Mi prendevano tutti in giro e mi insultavano perché non ero magrissima come le altre.Alle medie c'era questo Joe e i suoi amici che mi prendevano in giro in continuazione,non mi lasciavano un secondo in pace.Erano un continuo tromento.Una volta mi ha detto che dovrei fare la stessa fine di mia madre.Un giorno avevo provato a tagliarmi,mi ero sentita bene in un certo senso.Da quel giorno ho iniziato a tagliarmi ogni giorno,poi pian piano ho smesso di mangiare.Sono dimagrita di circa 20kg in meno di un anno,più o meno.Al liceo ho incontrato Mar e siamo diventate subito amiche.Poi quelli del liceo hanno scoperto chi era mio padre e bum!Tutti sono diventati miei amici magicamente,quasi tutti...Secondo alcuni avevo una vita perfetta,ma non è così.Mi sento una merda,sono una merda.-gli raccontai tutto.
-Che bastardo...-disse riferendosi a Joe.-Hel,mi dispiace tanto.Non sapevo che avevi passato tutto questo.Non avrei dovuto ascoltare le voci che giravano su di te.Scusa.-mi sussurrò poi.
Aspetta un attimo,
che voci?
-Di che voci stai parlando?-
-Beh,giravano voci sul tuo conto.Come ad esempio che ti fossi passata tutta la scuola,in quel senso.E anche che te l'ha facevi con Brian,il capitano della squadra di calcio.-
-In parte è vero.-confessai.
Mi guardò sbalordito.
-Uscivo con Brian,ma dopo ci siamo lasciati solo perché non volevo farlo.Ma non mi sono passata tutta la scuola.Non l'ho mai fatto con nessuno...-spiegai meglio.
L'ultima frase la dissi abbastanza imbarazzata.
Non ero abituata a parlarne con qualcuno.
Sopratutto con un ragazzo di 22 anni,sopratutto se cuel ragazzo era Harry.
-Capisco...-disse.-Hel,ti prego promettimi che non lo farai mai più.O che almeno ci proverai.E che proverai a mangiare,ti prego.E' per il tuo bene.-mi disse.
Il suo sguardo era implorante.
Lo avrei fatto,per lui.
-Va bene...ci proverò.Ma non ti garantisco niente.-gli dissi.-Ma se ci saranno loro non so se ce la farò.-confessai.
Perché era vero.
Se loro non mi avrebbero lasciata in pace non avrei mai potuto smettere di farmi del male.
Era per colpa loro se lo facevo.
-Loro chi?-chiese Harry perplesso.
-Loro,Harry.La causa di tutti i miei problemi...-
-Non capisco.-disse il riccio mentre prendeva le mie mani tra le sue.-Chi sono?-
-Quelle voci Harry.Quelle voci che non mi lasciano mai in pace.Quelle voci che mi continuano a tormentare.Quelle voci che mi perseguitano,Harry.-
Avevo paura.
Paura che ora mi considerasse una pazza.
-Ti aiuterò.-disse deciso.-Combatterrò quelle voci per te se vuoi.Non permetterò che tu venga ferita di nuovo.- disse infine e mi abbracciò per la seconda volta in un giorno.
Inspirai profondamente il suo profumo.
Era buono.
-Harry...Mar lo sa vero?-chiesi.
-Si,ho dovuto dirglielo.Le avevo detto di fare finta di niente perché volevo parlarti una volta che saresti tornata a casa.Non volevo turbarti.-confessò.-Comunque lo avevo capito che avevi dei disordini alimentari.-
-Da cosa?-chiesi perplessa.
-Da tutto.Per primo dal fatto che sei troppo magra,poi è impossibile che dopo cinque ore di scuola uno non abbia fame.A casa tua non c'era quasi niente da mangiare,dopo che ti ho fatto la pizza l'hai stranamente vomitata non hai neanche mangiato le crepes.Le coincidenze erano troppo piccola.Non ci vuole un genio per capirlo.Poi ti ricordo che io sto studiando per diventare uno psicologo.-mi spiegò.
Che stupida che ero stata.
Davvero pensavo che sarei stata capece di nasconderlo?
Che illusa.
-Ah...-riuscì soltanto a sussurrare.
-Dovresti fare un bagno...-mi disse.-...puzzi di ospedale.- fece una piccola risata.
Che risata perfetta che aveva.
La mia faceva schifo.
-Hai ragione.-accennai un sorriso e feci per alzarmi ma mi bloccò.
-Po-osso faretelo io?-chiese titubante.
Cosa?
-Il bagno intendo...-
-Ehmm...okay...va bene.-sussurrai imbarazzata.
Mi sorrise e mi prese per mano per portarmi in bagno.
A quel gesto mi vennero i brividi.
-Io vado a prenderti dei vestiti.Tu intanto s-spogliati...-all'ultima parola che disse arrossì.
Se ne andò e io mi tolsi i vestiti.
Davvero ero magra?
A me non sembrava...
Tolsi anche le bende che avevo sulle braccia e sulle cosce e ammirrai i tagli che mi ero fatta una settimana fa.
Stavano pian piano "sparendo",ma erano ancora ben visibili.
Ero rimasta in intimo,non avevo il coraggio di spogliarmi del tutto.
Sarebbe stato troppo imbarazzante.
Accessi il rubinetto della vasca e misi l'acqua bollente.
Harry ritornò nel bagno con dei vestiti e della biancheria,che poggiò sul lavandino.
Stava scrutando ogni piccola parte del mio corpo e mi sussurrò un -Sei bellissima.- che mi fece arrossiree.
Eravamo in piedi l'uno davanti all'altra.
Mentre mi guardava il suo sguardo si soffermò sui tagli.
Mi prese delicatamente il braccio su cui avevo scritto "Joe" e mi baciò dolcemente i tagli.
-Non fare mai più una cazzata del genere per colpa di quello stronzo,okay?-il tono delle sua voce era dolce.
Annuì.
Guardò la "C" incisa sul mio braccio e fece una faccia perplessa.
-Mia madre...-sussurrai.
Annui e controllò l'acqua.
-Ma è bollente!-esclamò ritirando subito la mano.-Sei impazzita per caso?!-
-Mi lavo sempre con l'acqua così...-sussurai piano per paura che si potesse incazzare.
-Così ti fai ancora più male piccola.- sussurrò.-Dai mettiti nella vasca,su.-mi disse.
Mi misi nella vasca e portai le gambe al petto dopo aver tolto il regiseno.
Le mutande decisi di tenerle.
Mentre Harry mi lavava pensai.
Pensai a quanto la mia vita fosse cambiata da un giorno all'altro.
Pensai a come quel ragazzo avesse stravolto la mia vita.
Incredibile,eppure era così.
Harry era il mio eroe.
Lui era la mia ancora di salvezza.

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Capitolo 12
*** Capitolo 10 ***


Why did you do it?


Capitolo 10



Quando finì di lavarmi si girò per permettermi di mettermi l'asciugamano.
Anche se era girato era imbarazzante.
Avvolsi il mio corpo nell'asciugamo e tolsi le mutande bagnate.
Mentre Harry era ancora girato mi misi l'intimo.
Si girò dopo verso di me e mi prese la mano.
-So di avertelo già chiesto,ma ti prego non ti tagliare più.Sto male se so che ti fai del male.-mi disse dolcemente.
-Harry,non posso prometterti che non lo farò,ma ci proverò.- gli dissi.
-Ti voglio bene piccola...-confessò e mi abbracciò.
Oh,anche io ti voglio bene Harry.
Forse anche di più di quanto tu potessi immaginare.
Ma non lo sai,e non lo saprai mai.
Perché avrai sempre gli occhi per le altre e non per me.
Non penso che uno come te cadrebbe così in basso...
Prese delle bende e con delicatezza mi bendò le braccia baciando prima dolcemente i tagli.
Quel suo gesto mi fece arrossire di un botto.
Sembravo un peperone.
E diventai ancora più rossa quando si abbasso e mi bendò le cosce.
Sentivo il suo respiro sulla mia pelle.
Mi vennero i brividi.
Mi diede una sua maglietta bianca e dei pantaloni da tuta grigi,sempre suoi.
Mi erano grandissimi i suoi vestiti.
Beh,il mio corpo in confronto al suo non è neanche metà.
Ero più piccola di lui.
-Dai vieni che andiamo in camera così ti asciugo i capelli.- mi portò nella sua camera e mi fece sedere sul letto.
Accese il fon e iniziò ad asciugarmi i capelli.
Dopo che ebbe finito rise sotto i baffi e io alzai un sopracciglio.
Perché stava ridendo?
-Perché ridi?-gli chiesi.
E se mi avesse preso per il culo?
E se avesse finto di volermi aiutare?
E se mi ha soltanto illusa?
-Sei buffa con i capelli così.Fai tenerezza.- mi disse togliendomi una ciocca di capelli dal viso.
Arrossì,per la millesima volta in quel giorno.
Si sedette sul letto vicino a me.
-Visto che sono appena le tre del pomeriggio che ti va di fare?Non usciamo di casa,sia chiaro...-mi disse.
-Possiamo uscire fuori in giardino?Stiamo sull'altalena.-chiesi.
-Okay piccola.Mettitti le scarpe però.Altrimenti ti ammali.-sembrava mio padre.
L'ho già detto che era tenero e dolce?
Ogni secondo che passava mi piaceva sempre di più.
E' strano come in pochi giorni la nostra "relazione" sia cambiata.
Prima ci 'odiavamo' e a malapena ci potevamo guardare,
mentre ora sembriamo amici.
Sono ancora un po' in imbarazzo per certe cose,ma pace.
Uscimmo di casa e andammo sull'altalena.
Non era prorpio un'altalena come quelle dei parchi.
Era una 'panchina' di legno tinto di bianco.
-Qual'è il tuo colore preferito?-mi chiese iniziando a far dondolare la panchina.
-Il rosa.Credo che si capisca no?-chiesi ovvia.
Insomma,quasi tutta la mia casa era rosa.
Il letto,le pareti,i vestiti,il divano della mansarda.
-Si hai ragione.-disse con un sorrisino.
Che denti perfetti che aveva.
Ogni volta che sorrideva gli comparivano delle adorabili fossette ai lati della bocca.
Erano così tenere.
Mi veniva voglia di metterci dentro le dita.
-Ti piacciono i tatuaggi?-gli chiesi io.
-Si,sono belli.-
-A me piacciono sugli altri,ma non su di me.Cioè,mi farei un tatuaggio ma non tutto il braccio come fanno alcuni.Sono belli ma non mi ci vedo con il braccio tutto tatuato.-gli dissi.
-Un giorno dovresti fare una specie di party in piscina.Sarebbe figo.Oppure dovresti dare una semplice festa.-mi disse mentre fissava la piscina.
-La settimana prossima forse ne do una mercoledì,visto che è il mio compleanno.-lo imformai.
-Davvero?Non lo sapevo...Mi invetarai vero?-chiese facendo una faccia da cucciolotto.
Che tenero!
Voglia di saltargli addosso fermami.
-Certo Harry.Tu sei il primo invitato che invito.-gli risposi.
-Aww grazie bellissima!-disse con una voce buffa e mi abbracciò.
-Okay Harry,così mi strozzi.Non respiro.-dissi ridendo.
-Ah scusa.- sorrise.
Amavo il suo sorriso!
Non me ne frega se l'ho già detto.
Continuerò a dirlo all'infino.
E' perfetto.
Amo quelle fossette.
-Se vuoi puoi toccarle.-mi disse.-Le fossette intendo.-mi spiegò.
Non me lo feci ripetere due volte che ci fiondai dentro le dita.
-Sono tenere.-esclamai.
-Grazie...- disse con un sorrisetto tenero.
-Ho sonno.-dissi dopo un po' sbadigliando.
-Sai che sono appena le quattro del pomeriggio vero?-mi chiese.
-Vabbè,chissene.Io ho sonno.-
Mi fece distendere sull'altalena e mi fece appoggiare la testa sulle sue gambe.
Ero un po' rannicchiata ma non era una posizione scomoda quella.
Iniziò pian piano ad accarezzarmi i capelli e a far dondolare l'altalena.
Era rillassante.
Iniziò a canticchiare.
 
Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair
gets me overwhelmed
But when you smile at the ground,
it ain't hard to tell
You don't kno-o-ow,
you don't know you're beautiful
 
 
Così mi addormentai su quella panchina,
con un angelo che mi cantava una canzone stupenda.
 
Quando mi svegliai non ero più stesa sulla panchina con la testa sul letto di Harry.
Mi trovavo nel letto della sua stanza,avvolte tra le coperte morbide.
Ero da sola nel letto.
Doveva essere sera,visto che fuori faceva buio.
Controllai l'orologio sul comodino e notai che erano le nove e mezza.
Cazzo!
Ma quanto avevo dormito?
Mi alzai dal letto e scesi le scale.
Cercai Harry in tutta la casa ma non c'era.
-Harry?Harry dove sei?-urlai disperata.
Perché non c'era?
Mi aveva abbandonata o era solo uscito fuori?
Se era uscito allora perché non mi aveva avvisato?
-Harry!-urlai di nuovo.
Niente.
Il silenzio più assoluto.
Aspetta...
Cos'è questo rumore?
Sono...sono delle risate?
Ma da dove provenivano?
Sembrava da qualche posto fuori dalla casa.
Aprii la porta d'ingresso e davanti mi ritrovai metà delle persone che c'erano a scuola.
Tra cui Harry e Mar.
-Ehy ragazzi ma che succede?-chiesi loro.
-AHAHAHAHAHAHAHA guardate!E' quella ragazza sfigata che si taglia!-esclamò qualcuno.
Cosa?
-Ah sì!Quella puttana a cui è morta la madre e la quale suo padre l'ha abbandonata!-esclamò un'altro.
-Fai schifo!-
-Sei una depressa del cazzo!-
-Dimagrisci grassona!-
No,no,no.
Non poteva essere.
No.
Le lacrime mi appannarono la vista.
-Harry...-sussurrai.
-Che c'è bambola?Pensavi che io ci tengo veramente a te?AHAHAHAHAHAHA ma per favore!Guardati cazzo!Sei un mostro orribile,nessuno ti vuole.Ma muori!-esclamò.
 
Mi svegliai di soprassalto con le lacrime agli occhi.
Era stato solo un sogno.
Un orribile sogno.
Mi trovavo nella camera di Harry.
Ma al contrario del sogno,lui era lì vicino a me.
Lo mossi per la spalla per farlo svegliare.
-Harry.Harry svegliati ti prego.-esclamai piangendo.
Ero ancora turbata per colpa di quel terribile incubo.
-Harry...-sussurrai di nuovo.
-Mmmh...Hel?-chiese strofinadosi gli occhi con la mano.-Che succede piccola?-mi chiese quando notò che stavo piangendo.
-H-ho sognato una cosa o-orrib-bile...- gli dissi singhiozzando.
-Oh piccola...-disse abbracciandomi.-Qualsiasi cosa tu abbia sognato,era solo un sogno.Non ti preoccupare.-
Ci straiammo sul letto e misi la testa sul suo petto.
-Ti va di raccontarmi cosa hai sognato piccola?-mi chiese dolcemente.
Avrei dovuto dirglielo?
E se avrebbe fatto esattamente come nel sogno?
Non avrei supportato tutto questo.
-H-ho sogn-nato che io mi svegliav-vo e t-tu non c'er-ri più.M-mi avevi lasciat-ta da s-sola.P-poi q-quando sono u-uscita fuo-ori c'eravate tu,Mar e alcu-une persone della scuola.E loro mi insul-ltav-vano e t-tu mi avevi-i d-detto che n-non c-ci tenevi v-veramente a m-me e-e...-stavo piangendo e singhiozzando a non finire.
Tremavo tutta contro il suo petto.
-Shh...basta così piccola.Stai tranquilla,non ti preoccupare.Non ti abbandonerò mai!Te lo prometto.-mi disse per farmi calmare.
Gli credevo.
Avevo fiducia in lui.
-Ora dormi piccola.Se domani non ti senti bene fai a meno di andare scuola e dico a Mar di passare da te.Va bene?-chiese.
Annuii.
-H-harry...-dissi.
-Si piccola?-chiese.
-Anche io ti voglio bene.-esclamai chiudendo gli occhi e abbandonandomi alle braccia di morfeo.

 
Ciau  carissime lettrici :)
Innanzitutto volevo ringraziare  le 5 persone che hanno recensito il capitolo precedente
e vorrei ringraziere per le 48 recensioni che la FF ha in totale..
Gracias chicosa.
Ah,ringrazio anche :
le 45 persone che hanno aggiunto la storia tra le seguite,
le  10  persone che l'hannno aggiunta tra le ricordate
e  le 30 che l'hanno messa tra le preferite.
Allora,non so che dirvi lol,
ehmm....
Ma quanto è dolce Harry?
ADFHABLDHFBGDHFKDABDGLE *--*
Avete visto le statue di cera dei ragazzi?
Sono stupende!
Ho scoperto l'esistenza di una band americana molto brava.
Tranquille non abbandonerò i ragazzi,mai e poi mai.
Si chiamano Never Shout Never.
Chris,il cantante,è molto carino e dolce.
Me gusta la sua voce.
Ma nessuno batterà mai i ragazzi!
Okay,alla prossima.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ciau :) xxx

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 11 ***


Why did you do it?


Capitolo 11

Vi chiedo scusa per il ritardo.
Ma avevo da fare.
Spero che vi piaccia.
Buona lettura.
xxx


 

Quando mi svegliai la mattina alle 11:00.
Era domenica e domani sarei ritornata a scuola,forse.
Quel cretino si era confuso con i giorni quando mi aveva detto che sarei potuta rimanere a casa.
Che stupido...
Ma lo amavo così com'era.
Parlando di Harry,notai che non c'era.
Il letto era vuoto.
Strano.
Era come nel sogno...
E se si fosse veramente avverrato?
No,mi aveva promesso che non avrebbe mai fatto una cosa del genere.
E io gli credevo.
Mi fidavo di lui.
Scesi le scale lentamente e prima mi assicurai che fuori non c'era nessuno.
Non si può mai sapere.
La prima cosa che controllai fu la cucina.
Magari era lì.
Al posto di Harry però trovai un biglietto.
Come quella volta...
Questo però diceva :
 
     
Buon giorno piccola!
E' la seconda volta che ti scrivo un biglietto,
mi piace farlo.
Immagino il tuo dolce viso che legge.
Sei stupenda quando sei immersa nel mondo
della lettura.
Comunque,
volevo dirti che sono andato da un mio amico,Louis.
Ha dei problemi con la sua ragazza...
Entro mezzo giorno ritorno.
A dopo babe.
Harry xxx     
 
 
Quindi sarei dovuta stare un'ora senza di lui?
Non ce l'avrei fatta.
Non sapevo che fare,quindi decisi di leggere un libro.
Andai in biblioteca senza preoccuparmi di cambiare il "piagiama" che mi aveva dato Harry,tanto ero in casa.Nessuno mi poteva vedere.
Decisi di leggere The Host.
Lo avevo appena comprato,mi inspirava un casino.
Passò un'ora e lo avevo quasi finito.
Erano le 13:15.
Dov'era Harry?
Perché non tornava?
Gli era successo qualcosa?
Mi aveva abbandonata?
Aveva detto che ritornava alle 12:00 ma è in ritardo di un'ora e quindici minuti...
Forse Louis sta davvero male ed ha bisogno di un amico che lo aiuti.
Magari è successo qualcosa di veramente grave con la sua fidanzata ed ha bisongo di qualcuno con cui sfogarsi.
E non incolpo Harry per avermi lasciata da sola,
infondo conosce Louis da più tempo di me.
Quindi è ovvio che stia di più con lui...
E' ovvio che preferisca la sua compagnia alla mia.
Dovrei pranzare,ma proprio non ho fame,credo...
Vorrei potermi abbuffare per una volta e non sentire questo senso di colpa,
ma prorpio non ce la faccio.
Non ci riesco.
E' come se tradissi me stessa.
Mi ero promessa di dimagrire per diventare perfetta,quindi devo mantenere questa promessa.
Aspetto un'altro po'.
Si fanno 15:23 ma Harry non arriva.
Almeno un messaggio o una chiamata me la poteva mandare,il mio numero tanto ce l'ha.
Magari non aveva credito...
Speriamo.
 
Ma quanto sei stupida!
Lo ha fatto perché ti odia!
Tutti ti odiano!
Nessuno ti vuole cogliona del cazzo.
Ammazzati già che ci sei.
Tanto nessuno se ne fotte di te!
Sei una merda.
Fai schifo.
 
Aveva ragione.
Quella vocina del cazzo aveva ragione.
A nessuno importava veramente di me.
Mar non la sentivo da ieri ma sembrava fosse passata un'eternità.
Mi mancava la mia migliore amica.
Harry aveva detto che Mar sarebbe venuto oggi,
ma neanche lei non c'è...
Non avevamo ancora parlato dei tagli e i problemi con il cibo.
Avevo paura della sua reazione.
Avevo paura che il suo comportamento cambiasse nei miei confronti.
Avevo paura che mi abbandonasse.
La riccia per me è importante.
Una delle persone migliori su questo pianeta,sicuramente è lei.
Non penso che mi abbandonerebbe,non lo farebbe mai.
Ma non si sa mai cosa può succedere...
Cerco di resistere alla tentanzione di tagliarmi e di infficcarmi due dita in gola.
Avevo promesso ad Harry che non lo avrei più fatto.
Anche se le voci aumentavano dovevo resistere.
 
Fai schifo!!
 
Non ti meriti di vivere!
 
Muori troia!
 
Guardati sei una stupida grassona del cazzo!
 
Sei una merda.
 
Tutti ti odiano.
 
Nessuno ti vuole veramente bene!
 
-Basta...Basta vi prego!-suppliccai portandomi le ginocchia al petto e coprendomi le orecchie con le mani.
-Smettetela!-ormai stavo piangendo.
Quelle voci non la smettevano di cessare.
Ero ancora in biblioteca.
Non so che ore erano e non me ne importava un cazzo.
Tutto quello che volevo era che Harry arrivasse al più presto e che queste voci spariscao per sempre.
Ma Harry non arrivava.
E le voci non sparivano,anzi aumentavano sempre di più.
-Smettetela vi prego BASTA!-urlai disperata con le lascrime agli occhi.
 
 

Pov. Harry

 
Cazzo cazzo cazzo!
Erano le 16:01 e io dovevo essere a casa di Hel due ore fa!
Glielo avevo promesso!
Chissà come cazzo si sente.
Spero che non faccia cazzate.
So quanto è fragile,e se le succede qualcosa per colpa mia io mi ammazzo.
Non capisco perché fa tutto questo!
Lei...Lei è perfetta cazzo.
Non è grassa come pensa è magrissima.
E' stupenda,bellissima,fantastica.
Ma lei questo non lo capisce.
Ha l'autostima troppo bassa.
Se ripenso a quello che le hanno fatto quei coglioni anni fa mi viene voglio di ucciderli tutti!
Per colpa di quel Joe lei ora soffre come un cane!
La rabbia mi sale alle stelle ogni volta che ci penso!
Devo arrivare al più presto a casa sua.
Non la devo più lasciare da sola.
Non volevo ma ho dovuto.
Louis aveva litigato con Sally e si sentiva una merda.
Avea baciato un'altra ragazza davanti ai suoi occhi.
Ora Sally non gli parla da tre giorni.
Ho dovuto consolarlo e fagli dimenticare di tutto.
Ce voluto un po' ma alla fine ce l'ho fatta.
E' il migliore amico da quando avevo 5 anni.
Lui viene prima di tutto.
Corro subito a casa di Helen.
Quando entro sento subito delle urla come "Basta" "Smettetela" "Andate via!".
Era la sua voce quella.
Che cazzo stava succedendo?!
Vado nel posto da dovre provenivano le ulra e mi immagino il peggio.
Tizi che la picchiano,che la stuprano,che la insultano.
Mi dirigo verso la biblioteca e la trovo rannicchiata su se stessa che piange come una disperata e con le mani si tappa le orecchie.
Continua a sussurrare -Andate via vi prego...-
Mi avvicino a lei e l'abbraccio.
Alza di scatto il volto e mi guarda con quei suoi occhi grandi e verdi.
E' bellissima.
Penso di essere innamorato di lei.
-H-harry...-sussurrà guardandomi sbalordita.
-Piccola perdonami.Avrei dovuto avvisarti del mio ritardo.-le dissi dispiaciuto.
Non disse niente e mi abbracciò.
Il mio cuore accellerò e avevo le farfalle nello stomaco.
Ma che dico?
Avevo un uragano dello stomaco più che altro!
Ogni volta che la guardavo mi veniva una voglia gigantesca di baciarla,di farla mia.
Non sapevo però se ricambiava...
Avevo paura che mi odiasse.
All'inizio pensavo di odiarla,ma poi ho capito che l'amavo.
-Cos'è successo piccola?Perché piangi Helen?-le chiesi con un tono dolce,che usavo molto spesso in questi ultimi giorni.
-L-loro Harry...Son-no ritornate.-esclamò piangendo.
-Loro...?-chiesi.
Non capivo.
-Le voci Harry!Quelle voci!-esclamò di nuovo.
Ah...me n'ero dimenticato.
Quelle voci.
Quelle voci erano il suo problema.
Doveva resistere.
Doveva combatterle.
Non avrei permesso che le facessero ancora più male.
-Helen ascoltami...-le presi il viso tra le mani.-Non ascoltare quelle voci.Tu sei fantastica,sei perfetta.Sei la persona migliore che ci sia.Lo so,ne sono sicuro che è così.Sei una persona magnifica...-
La guardavo negli occhi.
Eravamo verde contro verde.
-...Ed è per questo che ti amo.- le dissi e la baciai.
Sì,finalmente la baciai.
Finalmente potei assaggiare il sapore selle sue favolose labbra.
All'inizio sembrò esitare ma dopo ricambio il bacio.
La mia lingue giocava con la sua.
Entrambi avevamo gli occhi chiusi.
La sua mano era andata a finire nei miei riccioli.
Le mie mani erano sui suoi fianchi.
Era la sensazione più bella che avessi mai provato.

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Capitolo 14
*** Capitolo 12 ***


Why did you do it?


Capitolo 12

Scusate tanto per il ritardo.
Sono una bastarda lo so.
E' da tipo più di una settimana che non pubblico il capitolo.
Sorry.
Buona lettura
xxx





Mi aveva baciata.
Harry mi aveva baciata!
Non ci potevo credere.
Era stato incredibile.
Non era il mio primo bacio,ma fu fantastico lo stesso.
Migliore di tutti gli altri.
Ed oltre al bacio aveva appena detto di amarmi!Incredibile,cioè lui mi amava.Amava me!
E' strano come un minuto prima ero disperata,triste,spaventata e con così tanta voglia di sparire ed ora che è arrivato Harry,mi sento così felice.
E' strano come lui abbia stravolto la mia vita in meno di un mese.
L'aveva resa migliore.Ero sicura che con lui sarei riuscita a distruggere quelle voci e che con il suo aiuto sarei finalmente potuta essere me stessa.
Eravamo ancora seduti per terra.
Mi ritrovavo sulle sue gambe.
Quanto ci staccammo l'uno dall'altra ci fissammo per un po'.
Finalmente decisi di parlargli.
-Anche io ti amo Harry...-sussurrai con il mio viso vicinissimo al suo.
Fece uno dei suoi bellissimi sorrisi e le fossette gli apparvero ai lati della bocca.
Nei suoi occhi verdi come smeraldi riuscivo a vedere tutta la felicità che provava in questo momento.
-Sei la persona più importante per me in questo momento...-sussurrò prima di baciarmi di nuovo.
Due baci in un giorno dal ragazzo che amo.
Wow.
Non potevo desiderare niente di meglio.
Fu un bacio lento,appassionato e pieno di amore.
Quando il bacio finì mi aiutò ad alzarmi e ci diressimo verso la sua stanza a guardare un film,visto che nella mia non c'era la tv.
-Mi dispiace per non averti chiamata...-dissi Harry accarezzandomi il viso.-Avrei dovuto avvisarti del mio ritardo...-
-Fa niente Harry sul serio.-cercai di rassicurarlo.
-No che non va bene...Avresti potuto fare chissà che cosa per colpa mia.Perché so che ti ci è voluto un sacco per non cedere.E so che lo hai fatto per me.Se ti fosse successo qualcosa per colpa mia non me lo sarei mai perdonato.-sospirò con voce calma.
Quel ragazzo si che mi conosceva.
-Potrei superare tutto questo.Ma ho bisogno di te per farlo...-
-Ti aiuterò piccola,sappilo.Supereremo tutto questo insieme.Non ti lascierò mai.-
Ora eravamo vicinissimi come prima.
Sentivo il suo respiro sulla mia pelle.
Mi vennero i brividi.
-Ti amo...-surrurrai.
-Anche io ti amo Hel.Anche io.- disse poggiando la fronte sulla mia.
Mi sorrise e poi si distese sul suo letto prendendo il telecomando per accendere la tv.
Mi sedetti vicino a lui e lo guardai.
Ero stupendamente perfetto cazzo.
-Perché mi fissi?-mi chiese voltandosi verso di me.
-Sei bello.-dissi facendo voce ai miei pensieri.
Le guance mi andarono a fuoco subito dopo aver realizzato quello che avevo detto.
-Cioè...volevo dire che....ce....ehmm...io...-iniziai a balbettare cercando di dire qualcosa.
Rise e mi prese la mano.
-Tu invece sei bellissima.-
Potevo desiderare di meglio?
Non m'importa se l'ho già detto,ma lo ripeto per la millessima volta.:
quel ragazzo è la perfezione!
Iniziai a giocare con le dita della sua mano.
Aveva delle mani enormi in confronto alle mie.
-Hai delle mani davvero grandi...-dissi
-Dovrebbe essere un complimento?-chiese alzando un soppracciglio,ridendo però.
Sorrisi e scossi la testa.
D'un tratto mi balenò in mente una cosa.
Noi cos'eravamo?
Fidanzati?
-Harry...-lo chiamai.
Stava guardando un film,non so come si chiamava dato che non ero attenta.
-Si?-chiese girandosi verso di me.
Alzai la testa dal suo petto e lo guardai.
-Ma noi cosa siamo?-
-Secondo te cosa siamo piccola?-mi chiese prendendomi la mano.
Se te lo chiedo è forse perché non lo so!
Che cretino...
-Boh...non lo so.-
-Vediamo se questo ti aiuta a capire meglio...-sussurrò prima di attaccare le sue labbra alle mie in un dolce bacio.
Sentivo le farfalle nello stomaco ogni volta che lo baciavo,toccavo,sfioravo.
Quando ci staccammo stavo sorridendo a 32345543 denti.
Questo significava che stavamo insieme?
Eravamo fidanzati?
-Quindi noi...-
-Stiamo insieme.-mi interruppe lui.
Aveva anche lui un sorriso che arrivava fino alle orecchie.
-E' quasi ora di cena...-disse-Dovrei preparare qualcosa da mangiare.Cosa desidera sua maestà?-disse con tono teatrale.
In quel momento un lampo comparì nei suoi occhi.
Era come se si fosse appena ricordato qualcosa.
-Helen...-era serio ora.
-Si?-
Ero seduta sul margine del letto.
Si avvicinò e si inginocchiò mettendosi tra le mie gambe.
-Rispondi sinceramente a questa domnda...-disse con uno sgurado più serio di prima.-Hai mangiato a pranzo?-
Mi irrigidì subito,e forse lui lo notò.
-Si ho mangiato.-mentì abbassando lo sguardo,sapendo che avrebbe capito se mentivo o no.
-Non dirmi bugie Helen.-disse con tono duro.
-Non ti sto dicendo bugie...-sussurrai-te l'ho detto,ho mangiato.-gli risposi tenendo ancora lo sguardo basso.
-Helen cazzo!-mi alzò il mento con due dita per far si che potessi guardarlo negli occhi,era abbastanza arrabbiato e preoccupato.-E' per il tuo bene capiscilo...Non voglio che ti succeda qualcosa cazzo,ci tengo troppo a te.Non voglio perderti per delle stronzate.-disse dopo con un tono di voce più dolce.-Perché si Helen,sono delle stronzate.Non devi fare tutto questo perché tu sei perfetta così come sei.Non hai bisogno di essere più magra di quanto tu già non lo sia.Se soffri te,soffro anche io.Non posso vederti così.Ho bisogno di sapere che tu stai bene e che non rischi la tua vita.Per me sei perfetta in ogni modo sappilo...-
I suoi occhi verdi erano lucidi.
Stava soffrendo per me.
Cioè per me!
Mi si rompeva vederlo così e sapendo che la causa ero io.
Lui non mi meritava affatto.
-Scusa...-sussurrai con le lascrime agli occhi.
-Ehi,ehi piccola.-mi prese il volto tra le sue mani.-Non devi scusarti,non è colpa tua...-sussurrò a un palmo di distanza dalla mia faccia.
-Ma-a p-per col-lpa m-mia tu...-stavo singhiozzando come una bambina.
-Te l'ho detto non è colpa tua.-disse infine.
Mi asciugò le lacrime ed mi aiutò ad calmarmi.
Quando smisi di piangere andammo giù in cucina per preparare qualcosa da mangiare.
-Vuoi la pasta?-mi chiese tirando fuori una pentola.
Annuì poco convinta.
Poggiò riempì la pentola d'acqua e la mise sul "fuoco" per farla bollire.
Mi sedetti sul tavolo non sapendo cosa fare e cosa dire.
-Helen sai che se non impari a mangiare dovrai andare in una clinica o in un centro di riabilitazione vero?-mi chiese voltandosì verso di me.
Mi ghiacciai.
-Cosa?-sussurrai senza voce spalancando gil occhi.
Un centro di riabilitazione?!
Ma stiamo scherzando spero!
Non andrò mai in un luogo del genere!
-Se non la smetti di tagliarti e se non inizi a mangiare dovrai andarci per forza.-
-No!-quasi urlai.-Non ci voglio andare in uno di quei posti!-scattai subito in piedi.
-Lo so piccola lo so.-disse prendendomi tra le sue forti braccia per calmarmi.-Ma devi smettere di farti del male.Corri dei grossi rischi.Io ti aiuterò sappilo.-sussurrò al mio orecchio.
Aveva ragione.
Dovevo smetterla.
Ero decisa più che mai.
Avrei fatto di tutto per smetterla di farmi del male e pre uccidere quelle voci.
Ed ero sicura che lui mi sarebbe stato accanto.



 

Okay,
il capitolo è corto e fa schifo lo so.
Ma dovevo scrivere qualcosa prima che arrivasse la parte che 
forse non vi piacerà molto 
ma a me si.
MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
LOL
Tra qualche capitoluccio penso che mi odierete.
OuO
Okay,vi chiedo di nuovo scusa per il ritardo,
ma avevo tipo "il blocco dello scrittore"
poi ero anche mestruata quindi u.u
Il capitolo a me sembra un pochetto smieloso 
non so voi.
Ditemi cosa ne pensate :)
Alla prossima
Alex
xxx

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 13 ***




 

Capitolo 13

 


 

Dopo che finimmo di mangiare la pasta,il mio piatto era ancora mezzo pieno mentre lui aveva già mangiato due porzioni,Harry andò a fare un bagno mentre io mandai un messaggio a Mar.
 
 
"Hey Mar,
volevo dirti che domani non devi passare a prendermi.
Mi accompagna Harry a scuola. :) H xx"
 
 
Harry aveva insistito nell'accompagnarmi a scuola.
Aveva detto che voleva passare più tempo possibile con me.
La risposta di Mar non tardò ad arrivare.
 
 
"Harry eh?
Mmm...secondo me tra voi due c'è qualcosa.
Comunque okay.Come va?
Tutto bene? (: M xx"
 
 
"Infatti io e lui siamo fidanzati :D
Oggi mi ha baciata in biblioteca ed ha detto di amarmi.
Anche io lo amo <3
Sono felicissima :)
Te come stai?Come va con Liam? H xx"
 
 
Al ricordo del bacio che ci eravamo dati sorrisi.
Era incredibile che fosse successo tutto in un giorno.
 
 
"Cosa?Quando avevi intenzione di dirmelo babe?
Sono felicissima per te Hel! C:
Secondo me state bene insieme.
Con Liam va tutto bene.Oggi mi ha portato a fare una passeggiata.
E' un ragazzo speciale.Non pensa solo al sesso,ha detto che lo faremo
quando mi sentirò pronta.Non è tenero? ** <3
Peccato che dopo aver finito il "proggetto" per la scuola
deve andare in Francia per fare un gita scolastica.
Staranno via una settimana :( M xx"
 
 
Cosa?!
Una gita scolastica?
Liam e Harry erano nella stessa classe,quindi anche lui sarebbe andato in Francia.
Per questo mi aveva detto "Vorrei passare tutto il tempo possibile con te.".
Non potevo credere che sarei dovuta stare una settimana senza di lui.
Perché non me lo aveva detto?
Aveva intenzione di dirmelo all'ultimo minuto o cosa?
Non sapevo se essere arrabbiata per il fatto che non si era preso la briga di dirmelo o di essere triste per il fatto che tra due settimane sarebbe stato in Francia per una settimana circondato da ragazze fighe francesi con le quali io non potrei mai competere.
Sarei dovuta andare da lui e chiedergli delle spiegazio o avrei dovuto far finta di niente?
Avrei preferito la seconda opzione,ma volevo delle spiegazioni.
 
 
"Si hai ragione :(
Vabbè...
ci sentiamo domani okay?
Ho un sacco di cose da raccontarti :D
Notte Mar <3 H xx"
 
"Okay.
Notte Hel (: <3
M xx"
 
 
Salì le scale ed andai a bussare alla porta del bagno.
Non sentivo il rumore dell'acqua quindi doveva aver finito di farsi la doccia.
-Avanti...-sentì la voce di Harry da dietro la porta.
Abbassai la maniglia ed entrai.
Diventai subito tutta rossa quando realizzai cosa mi ritrovavo davanti.
Harry era nudo.
L'unica cosa che lo copriva era l'asciugamano bianco che era legato intorno ai fianchi.
Le mie guance andarono in fiamme ed Harry rise quando capì che era lui il motivo del mio rossore.
-Ehmm...f-forse è meglio che....ehmm...vada....-dissi balbettando e gesticolando per l'imbarazzo.
Lui rise divertito.
-Ma no tranquilla stai pure,non mi disturbi babe.-disse mentre si guardava allo specchio per sistemarsi i capelli.-Comunque che volevi?-chiese poi.
Per un secondo mi ero dimenticata di tutto.
-Beh...volevo dirti o meglio chiederti una cosa...-risposi-Ma non penso che questo sia il momento adatto,quindi...-dissi mentre stavo per uscire.
La sua voce mi fermò e fui costretta a girarmi verso di lui.
-E' successo qualcosa?-chiese con un pizzico di preocuppazione nella voce.
-N-no...cioè si.-dissi-ma non è niente di grave...penso...-
-Helen cos'è successo?-chiese avvicinandosi.
Quasi quasi riuscivo a sentire il calore che il suo corpo emanava.
-N-niete...te lo dico dopo giuro.-dissi velocemente.
Mi guardò negli occhi con insistenza.
-Helen...-insistette.
-Ho detto che te lo dico dopo Harry...-dissi con tono deciso mentre lo guardavo negli occhi.
-Okay...-si arrese.
Iniziò ad accarezarmi il collo con le nocche della mano poi avvicinò le sue labbra ad esso.
Riuscivo a sentire il suo respiro calmo e lento.
A quel gesto una lunga scia di brividi attraversò la mia colonna vertebrale e mi venne la pelle d'oca.
Mise le mani sui miei fianchi e avvicinò meglio il mio corpo al suo.
Iniziò a baciare lentamente il mio collo.
Lasciò una lunga scia di baci lungo il collo ed il mento prima di arrivare alla mia bocca.
Chiusi gli occhi per quella piacevole sensazione esattamente come fece lui.
Mentre lo baciavo sentivo come se non stessi più sulla terra.
Era come se fossi stata catapultata in un altro mondo.
Un mondo migliore.
Quando si stacco dal bacio mi sorrise e mi palpò il sedere con la mano destra.
A quel suo gesto sussultai e spalancai gli occhi.
Rise divertito e gli diedi una piccola sberla sulla spalla.
-Ora vai piccola.-disse allontanando il suo corpo dal mio.-Cambiati ed aspettami in camera mia.-
Feci come mi disse ed andai nella sua camera.
Presi la sua maglietta nera dei Pink Floyd e un paio di pantaloncini corti rosa dalla mia camera.
L'unico,piccolo difetto che avevano quei pantaloncini era che lasciavano intravedere i tagli cicatrizzati.
Mi mis sul bordo del suo letto a pensare a come avrei potuto chiederglielo.
Dopo un po' Harry entro in camera già vestito e sciugato.
Aveva una maglia bianco e scollata ed dei boxer neri.
Si sedette vicino a me sul letto e mi prese la mano.
-Che dovevi dirmi?- chiese.
Okay.
Calma Helen respira.
-Volevo chiederti perché non mi hai detto che andrai in Francia per una settimana...-sussurrai piano sperando che non mi sentisse.
Avrei voluto far finta di niente.
Forse sarebbe stato meglio.
Lo sentì irrigidirsi.
-Helen volevo dirtelo solo che...-
-Solo che...?- lo incitai per farlo continuare.
-Solo che non sapevo come dirtelo.Ci eravamo appena messi insieme.Non volevo rattristirti.Tutto qui- disse.-Sei arrabbiata con me?- mi chiese.
-Si,un pochino.-ammisi-ma non voglio litigare con te...-
Non volevo rovinare tutto in un solo giorno.
-Mi perdoni per non avertelo detto?-chiese con gli occhi da cucciolo.
-Certo.-sorrisi giocando con suo un ricciolo.
-Ti amo donna.-disse sorridendo e lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra.-Dai ora dormiamo.Domani c'è scuola.- disse mettendosi sotto le coperte,stessa cosa feci io.
Poggiai la testa sul suo petto.
Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro.
Spese la luce e mi baciò la testa.
Stavo per addormentarmi quando il suo cellulare iniziò a suonare.
-Vorrei sapere chi cazzo mi rompe i coglioni a mezzanotte di domenica.-sbottò alzando il busto per prendere il cellulare.
Mi dovetti spostare anche io.
Poggiai la testa sul cuscino e lo guardai.
-Pronto?-rispose con tono scocciato.
-Hey Hazza come stai?-
-Louis?!-quasi urlò lui.
-No sono la regina Elisabetta.-disse quello che doveva essere Louis prima di scoppiare a ridere.
-Sei ubriaco?-
-Ma chi?Io?Pff no.Sono più sobrio che mai.-
-Louis sei ubriaco.Dove sei?-gli chiese Harry.
-Boh...non lo so.In una discoteca credo.-
-Louis,quale discoteca?-chiese marcando la parola "quale".
-Credo in quella in cui siamo andati a capodanno.-
-Okay arrivo subito.-disse attacando.
Si alzò di scatto dal letto e accese la luce.
Con fretta e furia si mise le converse,i jeans e il giubbino.
Mi misi seduta per guardarlo meglio.
-Vado da Louis.Torno subito te lo prometto.-disse dandomi un bacio a stampo.
Uscì dalla camera da letto.
Sentì la porta principale chiudersi e una macchina che si metteva in moto.
Poi,silenzio.
Quel silenzio mi faceva quasi paura.
Dopo circa un'oretta riuscii ad addormentarmi.
 
 
Sentivo un rumore di passi dietro di me.
Mi rigirai nel letto e mi strofinai gli occhi.
Quando gli aprì vidi la figura di Harry che si stava togliendo i pantaloni.
-Harry...-sussurrai con voce assonnata.
Lui si girò subito verso di me.
Si mise sotto le lenzuola e mi abbracciò.
-Hey piccola...-sussurrò.
-Che ore sono?-gli chiesi.
-Le quattro del mattino...-sussurrò-Ora dormi.Tra tre ore dobbiamo andare a scuola.-
Annuii e lui mi baciò la fronte.
Era stato fuori per tre ore?
Cosa aveva fatto?
Con queste domande nella mente mi addormentai.
 
 
Le due settimane passarono abbastanza in fretta.
Io e Harry eravamo più uniti che mai.
Non eravamo mai andati oltre il bacio,preché sapeva che non ero ancora pronta.
Di litigi non ce n'erano stati affatto.
Eravamo usciti un paio di volte.
Una volta siamo andati al cinema,una sera mi avea portato in un lussuoso ristoarante e siamo andati anche ad un parco giochi.
Io e Mar avevamo parlato dei miei problemi e mi aveva rassicurata che per me ci sarebbe sempre stata.
All'inizio si era maledetta mentalmente perché non si era resa conto del fatto che la sua migliore amica soffriva,ma l'ho rassicurata dicendole che tutto è okay.
Da allora non mi sono più tagliata grazie a Harry e Mar ed ho iniziato a mangiare di più.
Il mio peso un po era aumentato e Harry era molto felice per questo.
Io lo ero un po' di meno.
Mi sentivo grassa e sporca.
Non ero a mio agio.
Ma avevo promesso a lui e Mar che avrei fatto di tutto per "guarire".
Dovevo farlo per loro,ma sopratutto per me stessa.
 
Il giorno della sua partenza era arrivato.
Non ci potevo credere.
Una settimana senza di lui.
Come avrei fatto?
Riuscivo a malapena a stare un'ora senza vederlo.
Io e Mar accompagnammo Liam e Harry all'aereoporto.
Da quando eravamo arrivati lì non mi staccavo da Harry.
C'erano tutti gli altri studenti della sua classe.
Mar e Liam stavano parlando.
Rose e Niall si stavano scambiando un bacio che di casto non aveva niente.
Loro due avevano deciso di mettersi insieme e di provare ad avere una relazione seria.
Io ero abbracciata a Harry e non avevo intenzione di lasciarlo.
 
'I passeggeri del volo 085 per la Francia sono pregati di salire a bordo.
L'aereo sta per decollare.'
 
Nel sentire quella voce metallica mi abbracciai di più a Harry.
Non volevo lasciarlo.
-Ragazzi forza andiamo!-disse la loro professoressa.
-Non voglio che tu vada...-sussurrai a Harry.
-Neanche io piccola.-
Mi alzai sulle punte e lo baciai.
-Promettimi che non farai stronzate.-mi disse.
-Tu promettimi che non ti farai nessuna ragazza.-
-Non potrei mai tradire la ragazza perfetta.-mi disse accarezzandomi la guancia.
-Styles sbrigati!-urlò la sua professoressa.
-Devo andare piccola...-si allontanò di poco da me.-Vedrai che passerà in fretta questa settimana.-
-Una settimana senza di te sembrerà un anno,ne sono sicura...-sussurrai.
-Ti amo piccola.- disse mentre prese la sua valigia.
-Anche io ti amo Harry.-dissi con le lacrime agli occhi.
-Ci vediamo tra una settimana.Ti prometto che ti chiamerò.-mi disse prima di andarsene.
Non ci potevo credere.
Rimasi all'aereoporto fino a quando l'aereo non partì.
-Hel,dai andiamo.-mi disse Rose.
-Stai bene?-mi chiese Mar.
Annuii.
-Voi?-chiesi con poca voce.
-Siamo messe prorpio come te...-sussurrò Rose.
-Andiamo dai.-disse Mar.
Harry già mi mancava...
Sarebbe stata la settimana più lunga della mia vita.

 


Hello gente!
Che ne pensate del capitolo?
Volevo avvertirvi che non è questa
la "sorpresa" di cui
vi avevo parlato.
Il motivo per cui mi odierete lo scoprirete 
tra uno o due capitoletti u.u
MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Secondo voi Harry rimmarrà fedele a Hel?
O la tradira con una francesina?
Riuscirà il ragazzo dai ricci castani a tenere a bada il suo caro amichetto?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo LOL
Finalmente ho fatto il banner! :)
L'ho fatto io sia chiaro.
Vi piace?
Se vi servono mandatemi un messaggio 
e ditemi come lo volete e ve lo faccio.
Ah,volevo dirvi che ho iniziato
una nuova FF su un cantante americano.
Sarà tipo di 10 capitoli,circa.
Se volete passate.
Adiossss


xxx

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Capitolo 16
*** Capitolo 14 ***



 

Capitolo 14

 Il pomeriggio della sua pasrtenza passò lento,troppo lento.
Io,Mar e Rose cercavamo di tirarci su il morare a vicenda e di distrarci dicendo battute,scherzando,guardando alcuni film,giocando alla playstation o facendo una partita di carte.
Rose non era così antipatica e stronza se la conoscevi meglio.Quando non era con Chantal era davvero simpatica,la malizia e la perversità erano sempre le stesse,ma andava bene così.
Chantal non la sentivo da un botto,a scuola stranamente non stava più con me,se ci penso bene non penso che sia venuta a scuola.


1° giorno,Lunedì.


La mattina quando mi svegliai avevo un terribile mal di testa.Non ero riuscita a dormire per niente.
Mi mancava Harry,mi mancava da morire.
Tutta la notte avevo sperato che entrasse dalla porta e che mi abbracciasse,ma non successe.
Quando mi vestii notai che ero "ingrassata" un pochino.
La tentazione di andare in bagno e vomitare tutto quello che avevo mangiato era immensa,ma pensai subito a Harry e questo mi bastò per non farlo.
Anche se dovevo,non mangiai.Non ce la facevo propio.
Quando uscii di casa Mar mi chiese se avevo mangiato,ovviamente le risposi di si,che altro potevo fare?
Rose non sapeva niente di quello che stavo passando,era all'oscuro di tutto.
A scuola tutto era come al solito.
La sera a casa aspettavo con ansia una sua chiamata ma non arrivò.
Provai a chiamarlo ma non rispondeva.
Lo chiamai cinque volte e gli mandai un messaggio con scritto :
 
"Ciao,perché non rispondi?Mi manchi.
Ti amo H xx"


Ma non rispose neanche a quello.
Così mi addormentai con mille pensieri.


2° giorno,Martedì.


Forse non mi aveva risposto perché non aveva tempo.
Perché infondo è in Francia per la scuola,quindi...
Per distrarmi quel giorno andai con Rose a fare shopping.
Ci sarei andata volentieri con Mar ma doveva andare via,aveva degli impegni familiari.
Rose non era una cattiva compagna.
Al centro commerciale avevamo incontrato Chantal e sua sorella di 15 anni a fare shopping in un segozio di intimo.
Era vestita peggio della sorella,pantaloncini corti che sembravano mutande,maglietta bianca un po' sopra l'ombelico e molto trasparente che lasciava intravedere il regiseno nero e dei tacchi neri molto alti.
Mi sembrava che si chiamasse Chanel.
Chantal,Chanel i loro genitori non sapevano altri nomi?
Chantl ci aveva viste,ne ero sicura,ma non ci ha degnate neanche di uno sguardo.
Proprio non la capisco quella ragazza.


3° giorno,Mercoledì.


Neanche dopo due giorni Harry non aveva risposto alle mie chiamate e ai miei messaggi.
Mi sentivo triste,sola,abbandonata.
Mi aveva promesso che mi avrebbe chiamata.
Avevo pianto tutto il giorno.
Sapevo che non voleva chiamarmi.
Niall e Liam avevano risposto alle chiamate di Rose e Mar,ma non hanno voluto dire niente sul perché Harry non rispondeva o non mi chiamava.
Non ce la facevo più.
Erano quasi le 11 di sera.
Quando dicevo che quella settimana sarebbe stata orribile non mentivo.
Non mi tagliavo da quanto?
Quasi tre settimane?
Ne sentivo il bisogno.
Volevo farlo.Dovevo farlo.
Ma non lo feci.
Non potevo deludere Harry e Mar,non potevo.
E se a Harry non gliene importava più niente,avevo Mar con me.
Non dovevo deluderla.


6° giorno,Sabato.


Okay basta.
Non ce la facevo più.
Nessuna chiamata,nessun messaggio,nessuna risposta.
Niente di niente.
Per tutta la settimana avevo pianto come non mai.
Cosa avevo fatto per meritarmi tutto questo?
Cosa?
L'altro giorno avevo provato a tagliarmi,di nuovo,ma per fortuna Mar era arrivata in tempo a casa mia per fermarmi.
Ero scoppiata in una crisi di pianto e lei non riusciva quasi più a fermarmi.
Piangevo e piangevo senza sosta.
Il giorno dopo sarebbe ritornato Harry dalla Francia.
Ero felice di poterlo rivedere.
Ma ero anche triste e ferita per il fatto che mi aveva ignorata per tutta la settimana.
La testa mi stava scoppiando,avevo pianto per tutta la notte.
I miei occhi erano rossi e gonfi ed ero orribile.
Non sapevo che fare...


7° giorno,Domenica


Il giorno del suo ritorno ero arrivata.
Pensavo che quello sarebbe stato un bel giorno ma non lo era.
Non ero affatto felice.
Non andai neanche all'aereoporto per vederlo,rimasi a casa.
Ero nel letto della camera degli ospiti.
Davo la schiena alla porta e guardavo la pioggia dalla finestra.
Da quando mi sono svegliata non facevo altro che piangere e piangere.
Ormai lo facevo da giorni,non c'è da stupirsi.
-Perché Harry?Perchè?-continuavo a chiedermi.


Perché sei stupida!

Sei solo una stupida ragazzina che non fa altro che piangersi addosso!

Sei così ingenua e stupida che non capisci un cazzo!

Secondo te perché non ti risponde eh?

Gli fai schifo!

Sicuramente si sarà reso conto di che merda che sei e ti avrà tradita con una più bella di te!

Cioè guardati sei orribile e grassa!

Sei inutile!


Quella stupida vocina aveva ragione.
Ero inutile.
-Andatevene via vi prego...-sussurrai chiudendo gli occhi.-Perché siete ritornate perchè?Lasciatemi perfavore...lasciatemi...-continuavo a sussurrare.
Sentì lo scricchiolio di una porta.
Non avevo il coraggio di girarmi.
-Helen...-sussurrò quella voce.
Non fiatai.
Sentivo il rumore dei suoi passi sempre più vicino.
-Helen piccola...-
Strizzai gli occhi e iniziai a tremare.
Forse per il freddo,forse per la paura di sentire quello che mi avrebbe detto,forse per l'ansia o l'agitazione.Non sapevo esattamente per cosa.
Sentì il letto piegarsi e il calore del suo corpo sempre più forte.
Era lì,sul letto,vicino a me.
La mia schiena era appiccicata al suo petto.
Riuscivo a sentire il suo respiro irregolare.
Il battito del cuore mi accellerò.
Sempre ad occhi chiusi,strinsi di più il cuscino che avevo tra le braccia.
-Hel...-mi sussurrò all'orecchio.-Girati per favore...ti prego...-
Mossi la testa come per dire "No,non voglio vedere la tua faccia.Vattene.".
-Ti prego piccola fallo per me...-mi sussurrò poco dopo.
-Perché?-chiesi con voce strozzata dai singhiozzi.-Perché mi hai ignorata per tutta la settimana Harry?-
Mi fece girare per far in modo che lo potessi vedere.
Aveva gli occhi spenti.
Mi accarezzò pian piano la guancia bagnata dalle lacrime.
-Perché?-chiesi di nuovo.
-Piccola...-sussurrò-
-Lasciami...vattene ti prego...-sussurrai muovendo la testa.
-Piccola lascia che ti spighi...- disse lui.
Mi alzai su di scatto.
-Che mi spieghi cosa Harry?Cosa?-chiesi arrabbiata,mentre continuavo a piangere.
Si alzò anche lui e si mise seduto.
-Voglio sapere come mi spieghi il fatto che mi hai ignorata per una settimana!Continuavo a mandarti messaggi su messaggi e ti chiamavo di continuo Harry.Non c'è stata una volta,una sola fottuta volta in cui mi hai risposto!Pensavo che non potevi perché avevi da fare con la scuola,ma dopo che gli altri hanno chiamato le ragazzo ho capito che lo facevi di proposito.E' così vero?Lo hai fatto apposta ad ignorarmi non è così?-dissi e lui abbassò il capo.-Voglio davvero che tu mi spieghi tutto questo Harry.Lo stavo per fare di nuovo lo capisci?Per colpa tua Harry...-sussurrai.
Nel sentire quella frase sgranò gli occhi.
-Io...io non so più che fare.Non capisco perché tutto questo succede a me.Cosa ho fatto di sbagliato?Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo Harry?Cosa?-sussurrai quasi senza fiato.
Poi scoppiai di nuovo in un pianto liberatorio.
-Oh no piccola ti prego non piangere...-disse abbracciandomi subito.
Mi accarezzava lentamente i capelli mentre mi 'cullava'.
-Dimmi almeno il perché Harry...-sussurrai.
Si stacco dall'abbraccio e mi guardò.
 
-Ecco...Helen...io...ecco...-disse.-Okay.Il motivo per cui non ti ho risposto era che...- 



Che succederà?
Cosa le dirà il nostro amato Harry?
Ma sopratutto...
Cosa ha datto in Francia?
Lo scoprirete nel prossim capitolo LOL
La "SORPRESA" non è neanche questa.
Poi non sarà una sorpresa visto che odierete
OuO
MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
LOL AHAHAHAHAHAHAHAHAH
Okay basta.
Che ne pensate del capitolo?
Vi piace il banner?
Se volete leggere qualcosa
ho pubblicato una OS che si chiama "So strong,so fragile"
è su il nostro amato Loulou :3
Okayy
Ciauuu 
a presto.

Alex xxx 

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Capitolo 17
*** Capitolo 15 ***


Why did you do it?


Capitolo 15




-Pensavo che avresti sofferto di meno se non ti avessi parlato...-disse infine.
Quel ragazzo era davvero stupido!
Non capiva che non parlandomi soffrivo di più?
-Si lo so,ho sbagliato.Sono stato uno stupido a pensare così.-ammise poi.-Mi dispiace Hel,non sai quanto...-disse abbracciandomi.
-Mi ami?-chiesi.
-Più della mia stessa vita,giuro.-affermò e mi baciò.
 
 
Da quel giorno era passata una settimana.Avevamo chiarito tutto.
Non avevo più provato a tagliarmi,anche se la tentazione era gigantesca.Ogni giorno,a pranzo,colazione e cena,Harry si sedeva vicino a me e praticamente mi obbligava a mangiare tutto.
Anche se eravamo tornati assieme le cose erano abbastanza cambiate.Non lo sentivo più vicino come prima.Non lo sentivo più così mio.Qualcosa ci aveva allontanati.E quel qualcosa non mi piaceva per niente.
Era lontano,troppo lontano.Ovviamente ci parlavamo e ci baciavamo,come ogni coppia.Ma non stavamo più insieme quasi tutto il tempo,come prima.Mi stava vicino solo la mattina,la notte e quando dovevo mangiare,a volte guardavamo anche un film.Il resto del tempo lo passava con i suoi amici e con Chantal.
Improvvisamente lui e Chantal erano diventati amici,quasi migliori amici.
La mattina a scuola,dopo che mi aveva accompagnata,andava sempre da lei.Ridevano,scherzavano e si abbracciavano come se si conoscessero da anni.
E la cosa mi creava un'enorme fastidio.
Questa era la causa dei miei numerosi litigi con Harry.Ero gelosa,secondo lui anche troppo.Ma era ovvio che ero gelosa di quella puttanella lì cazzo!
Propio non capiva niente quel coglione.
Lei lo stava solo usando,lo stava allontanando da me.
Quella ragazza mi voleva distruggere.
Harry non capiva,io stavo male,ero distrutta perché sapevo che ero brutta e grassa.
E lui che faceva?
Usciva con una ragazza bellissima,perfetta e le faceva pure i complimenti davanti a me.
Poi si incazzava se non gli parlavo più.
Non capiva che così mi distruggeva?
Non capiva che facendo complimenti a lei,io mi sentivo male,molto male?
Non capiva che ogni volta che le diceva di essere bella io volevo morire?
Non capiva che l'unico motivo della mia gelosia era il fatto che sapevo che lui avesse preferito lei a me?
Sapevo benissimo che lui mi avrebbe potuta lasciare da un momento all'altro.
Tutti avrebbero preferito lei a me.
La cosa che mi fece incazzare di più,fu quando Harry disse,per sbaglio, a quella stupida bionda ossigenata che avevo dei 'problemi'.
Ora grazie a lui,lei sapeva tutto.
TUTTO.
Avrebbe potuto spifferare tutto alla scuola.E allora la mia vita sarebbe finita.
 
Quel giorno Harry e io avevamo litigato di nuovo,e lui se n'era andato senza spiccare parola.
Sicuramente era andato da Chantal,come faceva sempre.
Non sapevo il perchè,ma avevo paura che ogni volta che andava da lei,loro due andassero a letto insieme.Forse era anche così che si sfogava,sbatteva quella puttanella da due soldi e poi ritornava da me.
Dopo il nostro litigio,non si fece vivo fino alle otto di sera.
-Ciao...-mi salutò entrando in casa mia.
Stavo cercando di guardare un programma TV.
Non avevo ancora capito bene di cosa parlava.
-Ehi.-lo salutai fredda.
-Come stai?-chiese premurosamente mentre si sedeva vicino a me.
-Bene.-risposi seccamente.Non lo guardavo neanche.
Sospirò.
-Hel ascolta,mi dispiace.-disse guardandomi.-Ti prego perdonami.-mi chiese supplicante.
Mi voltai e lo guardai.
I suoi ricci castani erano scompigliati e lo sguardo era supplicante.
Dissi un 'No' secco e ripresi a guardare la televisione.
-Dai Helen ti prego.- mi supplicò ancora.
-Perché dovrei perdonarti?- gli chiesi mentre spegnevo la TV.
-Perché ti amo Helen,per questo.-disse mentre mi prendeva una mano.-Poi non ho fatto niente di male.Non è colpa mia se non sai controllare la tua gelosia.-
-Cosa?-chiesi incredula.
Non povevo credere che lo avevo detto veramente.
-La colpa sarebbe mia ora?Quindi fammi capire,è colpa mia se la nostra relazione sta andando a puttane?- chiesi alzando un po' la voce.
-Non volevo intendere questo...-sussurrò.
-No certo,ovviamente!-mi alzai in piedi.-La colpa è mia!Certo come no.E' mia la colpa se ti scopi quella puttanella alle mie spalle vero?-urlai arrabbiata.
-Helen non dire stronzate.-disse alzandosi anche lui.-Non vado a letto con Chantal.E lei non è una puttana.-disse abbastanza inccassato.
-No no,non è una puttana ovviamente.Si è portata a letto mezza scuola sai com'è!E non sto dicendo stronzate cazzo!- urlai di nuovo.
-Hel smettila.Sai che odio quando fai così.-
-No cazzo,non la smetto!-urlai sempre più arrabbiata.-Sono stanca cazzo!Non ne posso più!E' colpa di quella lì se ora io e te stiamo litigando.Non capisco come cazzo fai a fidarti di una stronza del genere Harry,propio non capisco.Non ti rendi conto che sta cercando di allontanarci?-
-Helen cazzo!Lei non sta facendo propio niente!Smettila di incolparla di tutto.- urlò esasperato.-Sai qual'è il problema?Tu!Sei troppo gelosa cazzo!-
Crack
-Chantal ha ragione.-sbuffo.-Sei troppo appiccicosa.- sussurrò.
Crack
Non potevo credere che lo aveva detto veramente.
Mi aspettavo di tutto,ma non questo.
Sentivo come se il mio cuore,ora fosse a pezzi.
-Harry capiscimi cazzo!Ti ha fatto il lavaggio del cervello!-
-No Helen,adesso basta.-
-Sai una cosa Harry?-gli chiesi con più calma.-Ho sopportato il fatto che tu e lei foste amici e che parliate.Ma non sopporto il fatto che tu passi la maggior parte del tempo con lei!Perche se non sbaglio la tua ragazza sono io.Non lei!Un'altra cosa che propio non riesco a capire è perché cazzo le hai detto tutto!So com'è fatta,potrebbe dire tutto a tutti Harry.-
-E ti piacerebbe vero?-chiese come se avessi appena fatto chissà che cosa.-Ti piacerebbe che tutti provassero pietà per te,che ti 'aiutassero',ti piacerebbe essere al centro dell'attenzione,non è così?-
-Harry ma che cazzo stai dicendo?-
-Sto dicendo la verità.-disse guardandomi serio.-Penso davvero che Chantal abbia ragione quando mi dice che stai facendo tutto questo solo per essere al centro dell'attenzione.-
-Harry,sai benissimo che non è così cazzo!-
-No,non lo so.Sai Chantal mi ha detto tutto.Quando eri piccola non venivi per niente presa in giro e cose del genere.Quando mi raccontavi ste stronzate,dovevi pensare prima a quelli che venivano alla tua scuola,come Chantal.-
-Io Chantal prima del liceo non la conoscevo neanche cazzo!- urlai disperata.Quella stronzza gli aveva fatto il lavaggio del cervello.
-Certo.-disse per niente convinto.-Helen sei ridicola.Tra noi due è finita sappilo.Non posso stare insieme a una ragazza perennemente gelosa,che non si fida di me e che cerca solo di attirare l'attenzione.Non voglio più avere a che fare con te.-disse andandosene.
CRACK
Se il mio cuore prima era a pezzi,in quel momento era propio distrutto.
-No Harry perfavore...-dissi con le lacrime agli occhi.
Si fermo per un secondo ma non si girò,poi andò via,per sempre.
 
Qualche minuto dopo ero accovacciata sul letto a piangere come non mai.
Non ci potevo credere,mi aveva abbandonata.
La ragione della mia vita mi aveva lasciata.
Lo sapevo,lo sapevo che avrebbe scelto lei.
Ero un peso,un problema per tutti.
Lo sapevo.
L'unica cosa che avrebbe reso tutto più semplice e tutti più felici era solo una.
Ormai avevo deciso.
 
 
Pov. Harry
 
Avevo esagerato?
Ero stato troppo stronzo e duro?
Si avevo decisamente esagerato.Ma era davvero dientata troppo gelosa cazzo!Andai a casa e mi buttai sul letto.L'amavo si,anche troppo.
Avevo sbagliato a dare ragione a Chantal?
Non lo sapevo.In quel momento ero confuso,troppo confuso.
Chantal sembrava sincera mentre mi diceva quelle cose...
 
Eppure tu sai benissimo che non è così Harry...
 
Stai zitta coscenza
 
Preferisci credere a una ragazza che conosci solo da una settimana o alla ragazza che ami e che ha bisogno di essere salvata?
 
Okay,forse quella stupida vocina rompi cazzo aveva ragione.
Non sapevo che fare,che pensare.
Dopo circa un'oretta sentì il telefono suonare.Non avevo voglia di sentire nessuno,quindi non risposi e lasciai che nella stanza si sentisse solo il rumore di quella stupida e irritante suoneria e del mio respiro.
Poi,senza rendermene conto,caddi in un sonno profondo.

 

***

 

-Harry..-una voce mi stava chiamando.
-Harry aiutami,ti prego.- era una voce femminile.Era la voce di Hel.Mi stava supplicando.
Mi trovavo in una stanza buia.
Tutto intorno a me era buio.Non si vedeva niente.
-Harry dove sei?- la voce di Hel era rotta dal pianto.Non riuscivo a capire da dove veniva.
Sembrava provenisse da tutte le parti.
-Helen!-urlai.
-Harry dove sei?Aiutami ti prego!-urlò la voce.
Poi vidi una luce in un punto della stanza,e un'ombra di una ragazza.
-Helen!-urlai correndo verso la figura.
Correvo e correvo,ma sembrava che ero sempre nello stesso punto.
-Harry ti prego!-urlò di nuovo la voce.Stava piangendo.
No no no.
La mia piccola non doveva piangere.
Raggiunsi il posto da dove veniva la luce e trovai il corpo di Helen per terra,inerme.
-No Helen no!-mi buttai per terra vicino al corpo della ragazza e iniziai a piangere.
-Sei arrivato troppo tardi.-sussurrò una voce dura alle mie spalle.
Mi girai e vidi Hel ricoperta di sangue,con i polsi,le gambe e le braccia tagliati.
-Helen?-sussurrai senza fiato.Le pupille mi si dilatarono nel vederla così.
-Mi avevi promesso che ci saresti sempre stato.Avevi detto di amarmi Harry.Mi hai mentito,sei solo un lurido bugiardo!-urlò Helen arrabbiata.
Scossi la testa e dissi – No,non è vero...-
Poi caddi nel nulla.
Era come se fossi caduto in un pozzo senza fondo.
L'unico rumore che sentivo erano i pianti di Hel.

 

***

 

-No!-mi svegliai di urlando.
Stavo sudando freddo,avevo il fiato affannato e il cuore che batteva fortissimo.
-Era solo un sogno...-sussurrai a me stesso e mi calmai.
Guardai l'orologio appeso sul muro e vidi che segnava mezzanotte meno un quarto.
Presi il mio cellulare e controllai per vedere chi mi aveva chiamato 4 ore fa.
Sullo schermo c'era scritto in grande "Una chiamata persa da Helen <3",e c'era un messaggio vocale.
Premetti sul tasto 'Ascolta' e il messaggio inizio.

-Harry perché non rispondi?-chiese la sua voce.Si vedeva che aveva pianto.-Sappi che ti amo molto,l'ho sempre fatto.Ma non so se per te è ancora così.So che ti do fastidio quando mi ingelosico troppo,ma non ci posso fare niente.Divento gelosa perché so che ci sono molte ragazze che ti voglio e che io non sono niente difronte a loro.So,anzi sono sicura,che tu preferiresti loro a me.Sono gelosa perché so che inconfronto a Chantal io non sono niente.Lei è più bella,più magra,più tutto di me,e so anche che tutti preferiscono lei a me.Ero gelosa perché avevo paura che tu mi lasciassi per lei,e così è successo.Non capisco come tu possa credere che io faccia tutto questo solo per attirare l'attenzione Harry,propio non capisco.Non lo farei mai.Sappi che non vorrei farlo,ma devo.E' l'unico modo per rendere tutti felici.Tutti starebbero meglio senza di me.Sono solo un peso da sopportare.Sarabbe meglio per tutti se non fossi nata,se non ci fossi.Prima di andarmene per sempre,vorrei che tu sappia che ti amo e che lo farò per sempre,dì a Mar che le ho sempre voluto bene.Ti amo Harry,lo farò per sempre,giuro.A-addio.-

Oh merda.



 

Ciau a tutte! :)
Si lo so,
mi odiate perché sono 17 giorni che non pubblico niente ç_ç
Sorry
Comuuuuuunque

MUAHAHAHAHAAHAHAHHAHAAHHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHHAHAHHAHAHAHAHAAH
HAAHHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAAHHA

La "sorpresa" sarebbe questa lol 
Helen che cerca di suicidarsi OuO
Sarà morta?
Sarà viva?
Cos'è successo durante le 4 ore,mentre Haz dormiva?
MUAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAAHAH
lo scoprirete nel prossimo capitolo lol
Mmmm.....
devo ancora decidere se farla morire o no :/
MUAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
LOL


Vi avviso che a Giugno il 10 vado in Puglia e sto là per 2 settimane.
Quindi non potro aggiornare nessuna FF.


Ah,ho iniziato una FF a due mani,con una mia amica
The complicated story of two sisters in love
Sarei felice se deste un'occhiata.
Ancora una volta scusate per il ritardo
e spero che il capitolo vi sia piaciuto.

CIAUUU

Alex xxx

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Capitolo 18
*** Capitolo 16 ***


Why did you do it?


Capitolo 16

Leggete lo "spazio autrice".
E' importante.
Buona lettura xxxx

 

Pov. Harry

 

 

Oh no,cazzo no!
Non poteva essere.Non poteva farlo.No.
Appena il messaggio finì,mi catapultai subito fuori di casa.Rischiai di cadere dalle scale per colpa della fretta con cui correvo.
Non me ne fregava un accidenti che ero in pigiama e senza scarpe.Dovevo andare da lei prima che fosse troppo tardi.Forse,lo era già.
No no no.Dovevo pensare postivo cazzo.Lei era ancora viva.
Coglione.Ero solo un fottuto bastardo del cazzo.Se le sarebbe successo qualcosa per colpa mia,se avesse perso la vita per colpa mia,io mi sarei ucciso.
Senza di lei non potevo vivere.Lei era tutta la mia vita.
 
Raggiunsi la casa di Helen in meno di due minuti,visto che abitavamo vicinissimi.Inizia a suonare il campanello come un matto e a urlare "Helen".
Ero disperato.La ragione della mia vita,la mia vita,era dentro quella casa,conciata in chissà che modo.
Le uniche cose che provavo erano paura e rabbia.
Paura,per lei,per quello che le sarebbe potuto accadere,o che forse le era già successo.
Rabbia verso me stesso,perché l'avevo lasciata come un coglione.Ero un fottuto bastardo!
Al solo pensiero che si fosse uccisa mi veniva un groppo in gola.
Senza pensarci due volte diedi un calcio fortissimo alla porta.
Crack.
Era rotta,ma non me ne poteva fregare un accidenti in quel momento.
Le luci della casa erano tutte accese.
Strano.Troppo strano.
Quando andai in salotto vidi per terra un sacco di pezzi di vetro,e la porta della cucina,dove, mi ci fiondai subito dentro.Notai in seguito,che anche lì dei pezzi di vetro erano sparsi per terra.Era tutto fuori posto.Ogni cosa era buttata per terra.Sembrava che ci fosse stato un uragano.
Anche il cassetto con dentro le posate era aperto,troppo aperto.Si stava quasi per staccare dal resto della cucina.
-Oh cazzo no!-dissi senza fiato,iniziando a correre su per le scale.-Helen!-
Rischiai di nuovo di cadere e spaccarmi la faccia.
Mi fiondai in camera sua.
Niente.
Era vuota.Lei non c'era.
Il bagno.Ovvio cazzo!Doveva essere in bagno.
 
Mi fiondai nella stanza.
Cazzo no.
Non poteva essere.Non era vero quello che vedevo no.
Il mio corpo era immobile.Il cuore mi batteva a mille.Le lacrime,iniziarono a scendere disperate.
Lei,Helen,la cosa più importante di sempre,la mia vita,la mia luce,la ragione del mio sorriso,era lì.
Era in un mare di sangue.
Era distesa nella vasca con il corpo tutto tagliato.
Le braccia,i polsi,la pancia,le cosce,le gambe,tutto.
Era in intimo rosa chiaro,macchiato un po' di sangue,come il resto del suo corpo quasi inerme.
I capelli erano scompigliati.Il viso era sporco di nero,aveva pianto.
Nella mano sinistra teneva un coltello macchiato si sangue.Nell'altra,una bottiglia di candeggina.
Candeggina.
Mi buttai subito sul corpo della mia ragazza,ex ragazza.
-No,Helen ti prego non mi lasciare perfavore!- implorai disperato prendendola tra le mie braccia,e tirandola fuori dalla vasca. - Piccola ti prego riprenditi! - dissi tra i singhiozzi e le lascrime.
Poggia l'orecchio sul suo petto per vedere se il cuore le batteva ancora.
Bum.
Bum.
Bum.
Era viva.
Era ancora viva.
Il cuore le batteva,ma era lento.Troppo lento.
Era come sa da un momento all'altro potesse cessare.
No.Non doveva succedere.
Presi il cellulare dalla tasca e chiamai subito un'ambulanza.
-Pronto?- disse una voce femminile.
-E' un urgenza perfavore!Faccia venire subito un'ambulanza!-disse con la voce rotta dal pianto.
-Signore si calmi.Cos'è successo?-
-La mia ragazza sta per morire dissanguata cazzo!-dissi disperato alla ragazza dall'altra parte del telefono.- 68 Bessancourt si sbrighi!- dissi e attaccai.
-Ti prego resiti piccola. - sussurrai all'orecchio di Hel,sperando che mi potesse sentire.-Non mi lasciare ti prego...-
 
Poco dopo arrivò l'ambulanza.
Degli uomini vestiti in arancione la presero e la misero su un lettino,che portarono dentro la macchina.
-Devo venire con lei.-dissi agli uomini,che,annuirono.
Chiusi la porta della casa a chiave,e salì con loro.
Giunsimo in breve tempo all'ospedale.
Durante il tragitto in macchina spiegai brevemente che non era la prima volta che si tagliava,che soffriva anche di bulimia e che aveva bevuto la candeggina.
Arrivati all'interno dell'edificio la portarono subito in una stanza per "disintossicarla".
 
Ero agitato,spaventato,impaurito.
Avevo paura,tanta paura.
La mia vita senza di lei non aveva senso.
Mentre aspettavo decisi che,forse,era meglio chiamare Mar o Rose.
Forse era meglio chiamare Mar.Infondo era la sua migliore amica.
-Pronto?- chiese una voce assonnata. -Harry come mai mi chiami a quest'ora?-
-Mar ti prego sbrigati!- dissi frettoloso. - Helen lo ha fatto di nuovo,ti prego vieni all'ospedale. -
-Cosa?!- disse urlando,quasi.-Perché è in ospedale?Cos'è successo?Sta bene? -
-Vieni e ti spiego tutto!- le dissi e attaccai.
 
Aspettai per ben 10 minuti nel corridoio,seduto su una sedia bianca,a torturarmi le mani.
Il mio viso era bagnato dalle lascrime che non smettevano di scendere.Gli occhi erano rossi e gonfi.
Non avevo mai pianto così tanto in quei 22 anni di vita che avevo.Ma sopratutto,non avevo mai pianto cos' tanto per qualcuno.Quella era la prima volta.
-Harry!-mi chiamò una voce.
Era Mar.
-Mar...-sussurrai mentre mi alzavo per andare dalla ragazza.
-Harry cos'è successo?Perché stai piangendo?Dov'è Helen?-chiese agitata e preoccupata.
-Siediti e ti spiego tutto.-
Ci sedemmo su quelle sedie e le raccontai tutto quello che era successo.
 
-Harry sei un fottuto bastardo!-urlò lei dopo che le raccontai tutto.
-Si lo so...-sussurrai trattenendo le lacrime.
-Non posso credere!-disse arrabbiata.-Se le succede qualcosa,se muore,è tutta colpa tua!Solo tua!-
-No,no.-dissi squotendo la testa.-Lei non morirà.No.Deve vivere,deve farcela.Senza di lei io non sono niente,lei è tutta la mia vita.Io la amo,non mi può lasciare.- dissi sull'orlo di un pianto disperato.
-Beh dovevi pensare prima di dirle tutte quelle cose!-disse tanto arrabbiata quanto preoccupata e triste.-Neanche io voglio che le succeda qualcosa Harry...-sussurrò iniziando a piangere.
-Vedrai che andrà tutto bene.-le sussurrai abbraciandola.-Deve andare bene.Helen è forte,lei ce la può fare.Ne sono sicuro...-
-Ehmmm....scusate...-disse una voce adulta maschile.-Voi siete i parenti della signorina White?-ci chiese il dottore.
-Io sono il fidanzato e lei è la migliore amica.-dissi.
-Dovrei parlare con i genitori...-disse il dottore.
-Non penso sia possibile...-disse Mar.-Sua madre è morta tempo fa,mentre il padre è via per lavoro.-continuai io.
-Ah,capisco.-disse sistemandosi gli occhiali.-Siete maggiorenni?-chiese.
-Io ho 22 anni,vado all'università di psicologia.Mentre lei ha la stessa età di Helen,16 anni.- lo informai.
-Potrei parlare con lei signor...-
-Styles.Harry Styles.-dissi.
-Okay signor Styles.La prego mi segua.-disse entrando in una stanza.
-Arrivo subito.-dissi a Mar,la quale annuì.
Era una specie di studio.
Le pareti erano di color nocciola.Al centro c'era una scrivania con tre sedie.
Mi sedetti su una di esse,mentre il dottor Michaelis,penso si chiamasse così,si sedette su quella davanti a me.
-Allora,come già sa,le situazioni della signorina White sono gravi.-disse guardandomi negli occhi.-Molto gravi.-proseguì dopo.-La ragazza è ancora giovane.Il suo corpo è debole.Troppo debole.Non sappiamo se ce la farà o no,però di possibilità positive ce ne sono,stia tranquillo.-
Sospirai sollevato.
-La disintossicazione è stata effetuata con successo,ed ora la ragazza è stabile.L'abbiamo però collegata a dei fili per pompare il sangue che ha perso.Poi la signorina è troppo magra.Se non inizia a mangiare,penso che sia meglio che vada in un centro di ribialitazione.Sa,per l'auotolesionismo e la bulimia.Le farà bene.-
-Quindi,dice che dopo che esce da quì,dovrei farla andare in uno di quei centri?-chiesi al dottore che mi annuì.-Conoscendola non accetterà.Però è necessario altrimenti....-
-...morirà.-finì la frase il dottore.-Come ho detto,il corpo della ragazza è troppo debole,è passata vicino alla morte.Si è salvata per un pelo.-
-Posso vederla?- gli chiesi.
-Si,momentaneamente sta dormendo.Si deve ancora svegliare.-mi informò.-Stanza 342,il piano sopra.-disse e uscii dallo studio.
-Allora?Cos'ha detto?-chiese la ragazza.
-Dopo ti spiego.-dissi prendendola per un braccio.-Andiamo nella stanza 342.-
 
Eravamo davanti alla porta bianca.
Dietro di essa c'era Helen,collegata a fari tubi e fili.
Aprì la porta ed antrai con Mar dietro di me.
-Oh mio dio...-sussurrò lei senza fiato.


 

Antreprima del prossimo capitolo :
 

-No Harry ti prego no!-dissi disperata mentre piangevo.
Non potevo credere che voleva farmi questo.
-Helen è per il tuo bene capiscilo.-disse cercando di rassicurarmi,ma con scarsi risultati.-Starai meglio dopo piccola.-


Ciau a tutte! :)
Alla fine Hel non è morta e.e
Però era vicina,anzi vicinissima lol
Il capitolo è corto lo so,e vi chiedo scusa.
Spero che vi sia piaciuto lo stesso però....
Volevo avvisarvi che non potrò aggiornare fino ai primi di luglio,
perchè vado via in vacanza in Puglia.
Prima di partire volevo ringraziarvi tutte.
Grazie a :
le 49 persone che hanno messo tra i preferiti la storia;
le 20 persone che l'hanno messa tra le ricordate;
le 75 persone tra le seguite;
e le fantastiche persone che hanno recensito(84 recensioni gente adfghjhfgsddfhg **)
vi amo tutte <3 <3

Ciauu belle xx
Ci sentiamo tra un mese <3

Alex xxx

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