Buongiorno a tutti!!! È la mia prima storia,
spero vi piaccia. Ringrazio chiunque voglia lasciare un commento, anche solo per
dirmi di cambiare hobby!!! È una mia visione di come vorrei che fossero certe
cose nei libri di Harry Potter: coppie diverse. Morti che non volevo morissimo,
che sono vivi…Vi avverto di una cosa: ci sono parecchi riferimenti al 5° e 6°
libro. Quindi se non volete anticipazioni…
Buona lettura.
Harry era sdraiato su un fianco in un profondo
sonno, non si era ancora accorto di un ombra dietro di sé che si avvicinava.
Un’ombra piegata in avanti scorse sul piccolo armadio, finché non si ritrovò la
bacchetta puntata alla gola:
" Buongiorno Harry, "
disse con un sorriso misto a paura, perché Malfoy
era ancora restio ad abbandonare la propria natura…insomma si spaventa
facilmente. Avendo ormai imparato a dominarla proprio grazie alla persona
davanti a lui, Draco continuò a sorridergli sinceramente:
"Non volevo spaventarti. Ho pensato di portarti la
colazione a letto, la signora Weasley voleva farla portare su da Fleure… ma ho
pensato non fosse una buona idea."
Così dicendo arrossì lievemente. Harry che aveva
subito abbassato la bacchetta, non era ancora abituato ad avere un Malfoy così
vulnerabile e adorabile allo stesso tempo in giro per casa. Da quella notte,
quando Draco non aveva trovato il coraggio di uccidere Silente, aveva scoperto
una persona coraggiosa e spavalda utile nella battaglia contro Voldemort, ma
anche dolce e premurosa, che gli fece ricordare perché si trovavano nella Tana:
per trovare e uccidere Tom Riddle. Provò pena e paura per ciò che sarebbe
successo, ma non per lui, per le persone che amava, conscio che presto sarebbero
state attaccate per prime per un sadico piano di voldemort, che ormai aveva
imparato a conoscere a sue spese. Ma Harry si godette ancora qualche istante
sdraiato con Draco che lo sovrastava ai piedi del letto,scacciando gli orribili
pensieri. Sorrise a Draco e si alzò ringraziandolo, senza dover proferire altro
perché ormai i due si capivano solo guardandosi.
Draco aprì la porta, varcando la soglia si rigirò
verso Harry, che si stava vestendo, e gli disse un semplicissimo :
"Ti amo"
e se ne andò.
Fu la volta di Harry di arrossire per un istante,
ma si riprese a vestire. Nel frattempo sentiva le voci di Hermione e di Ron
intenti a chiacchierare allegramente e quella di Draco, che annunciava che lui
stava per scendere.
La signora Weasley stava togliendo le decorazioni
della notte precedente sparse per la casa, o meglio, a ogni movimento di
bacchetta, ghirlande e festoni svanivano creando una nebbiolina che rigirava su
se stessa per poi svanire. La casa era ormai spoglia della gioia della notte
prima, così come i due festeggiati, Sirius e Remus, che a sorpresa di tutti
tranne di Harry, avevano dichiarato il loro amore a tutta la famiglia. Sì,
perché ormai quella era per tutti un’unica famiglia. I due furono lasciati soli
dopo la festa, ma Harry si ritrovò a pensare che sarebbero dovuti essere già di
ritorno, e anche se non voleva essere il solito guastafeste, il cui compito
spettava da sempre a Hermione, si maledì per non aver insistito di più nel far
rimandare i festeggiamenti. La battaglia si stava avvicinando e non era quello
il momento di abbassare la guardia. Ma la verità era che non se la sentiva di
festeggiare insieme agli altri, perché avvertiva uno strano presentimento, di
quelli che purtroppo sapeva che si sarebbero manifestati, così come era accaduto
in passato. Finché non avrebbe potuto dimostrare i suoi presentimenti, le sue
non erano altro che teorie. Buffo, pensò Harry, teorie!così Silente chiamava i
suoi sospetti. Diceva che potevano anche essere sbagliate, ma non si aspettava
che una di queste potesse dargli la morte.. la fiducia illimitata che aveva in
Piton…la sua immagine gli comparve nella mente e una collera incontrollabile lo
invase, fortunatamente bloccata dal rumore della porta, che si apriva alla
parola d’ordine: "Lupus" e Lupin e Sirius riapparvero. Harry si sentì molto più
sollevato vedendo che stavano bene e che forse non erano mai stati così felici
da molto tempo, e tutto grazie all’amore…il suo pensiero tornò a silente che gli
aveva già spiegato che solo con l’amore poteva sconfiggere Voldemort, essa era
la sua unica arma contro malvagità e maledizioni senza perdono. Ritornò a
chiedersi se anche quella non fosse solo un’altra teoria di Silente che sarebbe
costata loro la vita. Ricacciò subito quel pensiero, lui era l’uomo di Silente,
no?! E quindi si sarebbe fidato ed era inutile cercare di ricordare quante volte
gli aveva salvato la vita in passato. A quel ricordo un sorriso gli comparì sul
viso, che si allargò a dismisura quando vide Draco intento a studiare le
scartoffie prese in prestito,ormai in modo definitivo perché le gettò nel
camino, dal Ministero della Magia.
" Hanno idea di dove si nasconde Voldemort così
come io so come funzione un aeroplano",
Harry gli rispose: " non mi aspettavo niente di
diverso dal ministero, hanno ancora in custodia tre falsi mangiamorte".
Erano passati tre mesi dall’ultimo incontro con il
ministro Scrimgeour e della sua offerta di mettere un paio di auror a sua
disposizione. Del suo rifiuto non si era ancora pentito e mai l’avrebbe fatto
anche perché di auror in casa ne aveva già a sufficienza. Quell’estate la Tana
sembrava il nuovo ritrovo dell’ordine della fenice, per il via vai che c’era!
Sentì Moody dire alla signora Weasley di non
preoccuparsi perché suo marito era arrivato in ufficio tranquillamente e che
nessuno li aveva seguiti lungo il tragitto. Arrivarono i gufi della posta che
consegnarono a Hermione la "Gazzetta del profeta" :
"Herm,chi è morto oggi di quelli che conosciamo?"
disse Ron, e per tutta risposta:
"Non ti sei ancora stufato di chiedermelo tutti i
giorni?".
Harry che si era preparato all’ennesimo inizio di
una nuova lite si ridestò perché i due si lanciarono un’occhiata divertita e si
diedero un bacio. Harry non era ancora abituato a quella situazione. Le cose
erano cambiate molto in quei pochi mesi: il tradimento di Piton, la morte di
Silente, Lupin e Sirius, Ron e Hermione e… lui e Draco. Gli ultimi cambiamenti
però non gli dispiacevano per niente.
Sirius era seduto su una sedia attorno al tavolo,
che all’occorrenza e secondo i sempre numerosi ospiti, si allungava o cambiava
la sua forma, da rettangolo a rotondo o viceversa. Remus che non lo lasciava un
istante si fermò dietro di lui, e gli mise le mani sulle spalle intento a
richiamare l’attenzione su ciò che stava per dire.
" abbiamo trovato una cosa che ci potrebbe essere
d’aiuto a trovare o perlomeno per sapere gli ultimi spostamenti di Voldemort"
disse Lupin.
"Ma non dovevate godervi una serata romantica?"
disse Ginny.
E subito Lupin rispose :
"Si beh, la notte abbiamo
festeggiato…"
e così dicendo lanciò un’occhiata furtiva a Harry
il quale distolse subito lo sguardo per non dovergli dare la soddisfazione di
vedere nei suoi occhi che lui sapeva esattamente a cosa si riferiva. Ma un’altra
persona, il biondo accanto a lui, intercettò lo sguardo lanciato dai due e sentì
una morsa allo stomaco e doveva essere diventato piuttosto paonazzo perché Harry
nel guardarlo soffocò una risata…
"poi abbiamo deciso che il resto lo lasceremo per
un momento più tranquillo."
Ritornando serio, Remus prese a cercare qualcosa
nella sacca che portava ancora in spalla e ne estrasse qualcosa che gettò con
violenza sul tavolo della signora Weasley.
" Che òrorè" disse Fleure, il cui sguardo si
distaccò immediatamente dal topo che le stava di fronte.
" beh" continuò Ron "se non è Crosta non è tanto
male, nessuno è òrèndo come lui".
Ma Sirius intervenne interrompendo la sua risata
solitaria ."
Ron è proprio il tuo Crosta, gli manca un dito,
vedi?"
e indicò la zampa dell’animale che stava disteso
immobile.
"Ma è morto?-Dove l’avete trovato?-Perché è in
questo stato?-Avete combattuto?"
Hermione come al solito aveva espresso i pensieri
di tutti ma in modo certamente più accalorato.
Moody con entrambi gli occhi fissi sull’animale
rispose anticipando Lupin che stava per parlare:
" Non è morto, ma è ridotto piuttosto male, più che
aver combattuto credo che qualcuno abbia smesso di torturarlo per uno strano
senso sadico, senza attribuirgli il colpo finale. Per farlo morire più
lentamente forse."
Harry si sentì quasi soddisfatto dalle parole
dell’auror, non riusciva a provare pena per quella "cosa" che non poteva
chiamare persona perché aveva tradito i suoi genitori. Provò un forte senso di
odio pari forse per quello che sentiva per Piton, anch’egli responsabile della
morte dei Potter. Non si capacitava della calma di Sirius, lui era lì seduto che
guardava Peter Minus come se non fosse stato la causa di tutto il dolore che
aveva provato, di ciò che Azkaban gli aveva preso. I suoi pensieri furono
interrotti da Fleure:
" Bisogna curarlo allora, nessuno merita una fine
così."
Harry ritenne che forse lei non aveva ben compreso
chi si trovava di fronte. Ma Sirius si alzò e disse:
" si, proviamo ogni singolo incantesimo che
conosciamo per farlo vivere perché…"
ma non finì la frase che Harry urlò al colmo della
rabbia:
" Perché? Sentiamo?! Dovremmo essere noi a finirlo,
è lui… è colpa sua se…"
ma non riuscì a finire la frase, le parole li
morirono in bocca e Hermione si gettò su di lui per abbracciarlo. Sirius prese
la parola:
" Harry, era da solo in questo stato, se il servo
di Voldemort che lo ha riportato in vita è stato abbandonato alla sua sorte deve
esserci un motivo, dobbiamo scoprire quale.
" e se fosse una trappola, voglio dire" intervenne
Hermione " se l’avesse mandato Voldemort per spiare i nostri movimenti?"
" o magari Tu-Sai-Chi non sa della sua
scomparsa"
"ben detto Molly" fece Remus:
" era nella casa Babbana di Piton, siamo andati a
fare un sopralluogo più approfondito dell’ultima vola e lo abbiamo trovato."
" se è stato Severus" continuò Sirius "deve esserci
una ragione. Per quanto vile fosse Peter, è sempre stato utile a
Tu-Sai-Chi"
e così dicendo guardò la signora Weasley pensando
che quella era pur sempre la casa di sua cugina e un po’ più di rispetto per le
sue paure fosse d’obbligo.
" è quindi un comportamento pericoloso toccare
Minus per un fedele mangiamorte che vuole rimanere vivo."
" la sola cosa da fare per ora"continuò Moody " è
curarlo per avere qualche informazione, altrimenti lo terremo in vita per
consegnarlo ai dissennatori quando saranno tornati sotto il controllo del
Ministero." Continua...
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