Così perfetta come l'avevo sempre immaginata...

di smookie97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ciao, io sono Hope Cooper... ***
Capitolo 2: *** Senza di lei, ovviamente... ***
Capitolo 3: *** Una lacrima contro la mia vita ... ***
Capitolo 4: *** Perchè Harry?? ***
Capitolo 5: *** Tregua? Tregua! ***
Capitolo 6: *** Romeo & Giulietta ***
Capitolo 7: *** In costante pericolo ***
Capitolo 8: *** Ritorno al passato ***
Capitolo 9: *** Rivelazioni bollenti e arrivi scioccanti ***
Capitolo 10: *** Dolore e Confusione ***
Capitolo 11: *** Resisti a questa tragedia... ***
Capitolo 12: *** Arrivo... ***



Capitolo 1
*** Ciao, io sono Hope Cooper... ***


PROLOGO : CIAO, IO SONO HOPE COOPER…

HARRY’S POV

Driinn , drinnn , driinnnn!!!

Stupida sveglia fermati!! Grido e con una mano cerco inutilmente di spegnerla. Uff che sonno! Oggi mi tocca anche tornare a scuola dopo le vacanze natalizie, evviva!! Mi stropiccio gli occhi, gettando uno sguardo alla finestra… Mmmh si prospetta una bella giornata piovosa qui a Londra oggi.

Io sono Harry Styles, ho 18 anni e vivo nella bella capitale inglese da ormai moltissimo tempo… Prima vivevo ad Holmes Chapel , un paesino nel Cheshire, ma dopo la separazione dei miei fui costretto a trasferirmi appunto qui. Adesso mia madre è risposata ed io ho una nuova famiglia formata da quattro persone: io , la mamma, David, il mio patrigno e Hope , la mia sorellastra… Mio padre naturale? Beh, di mio padre non so più nulla ormai da anni. Stringo le palpebre dalla troppa luce che entra nelle finestre e appena connetto il cervello ai sensi mi accorgo del gran baccano che c’è in cucina. Urla si diffondono nella nostra casa… Perfetto, la giornata si prospetta davvero interessante!! Benissimo oserei dire! Ennesima litigata tra Hope, una ragazza troppo bella per essere mia sorella e David , un patrigno troppo apprensivo con la propria famiglia. Soffocante direi… A volte però comprendo il suo timore, crescere da solo una bambina non deve essere stato facile e adesso gestire una ribelle sedicenne è diventato un compito troppo arduo e scoraggiante per lui...

Decido così di scendere al piano di sotto per capire meglio cosa stia succedendo; mi sistemo i capelli nel miglior modo possibile e poco dopo faccio il mio ingresso nella cucina , salutando svogliatamente tutti… Nessuno si accorge della mia presenza, però, troppo intenti ad urlarsi contro bugie e verità , tranne mia madre Anne; la donna più sensibile, bella , trasparente , felice e matura che io conosca. Mi guarda apprensiva e sorride debolmente. Nei suoi occhi che emanano sempre voglia di vivere , riesco a notare questa volta un velo di tristezza. Sono sicuro che è per Hope e David… Il loro rapporto negli ultimi anni è peggiorato e sono sicuro che mia madre in qualche modo si senta responsabile di tutto ciò. Le vado vicino e gli stampo un bacio sulla guancia guardandola dritta nei suoi occhi verdi come i miei. Abbiamo un rapporto speciale io e lei, da sempre.

A: Stai tranquillo tesoro, sto bene… Sussurra e finalmente mi rivolge un sorriso sincero, per poi ritornare ad osservare questa grande litigata che si sta consumando nella nostra cucina…

HOPE’S POV

H: Ancora?? Lasciami vivere la mia vita!! Non capisci che così peggiorerai solo le cose? Non lo capisci proprio?? Gli sputo in faccia quelle parole e lui diventa rosso di rabbia…

D: Signorina, questo tono di voce con me non ti permetto di alzarlo! Sei una ribelle, ti rendi conto?? Dio mio, come ho potuto cercare di crescere questa maleducata da solo?

H: Ecco, hai detto bene! Cercare, perché per tua informazione non ci sei proprio riuscito papà!

D:Ti mancano delle regole! E una buona dose di sberle mia cara!

H: Sai cosa mia manca davvero? Sai cosa ? Vuoi proprio sentirlo?? Una madre ecco cosa! E quell’affetto che tu non sei mai riuscito a darmi!

D: Vergognati per quello che dici! Ho cercato in tutti i modi di permetterti di vivere una vita agiata e soddisfacente e tu mi ripaghi in questo modo?? Fila in camera tua ADESSO!

Forse non l’ho mai visto più arrabbiato come adesso… Mi sconvolge litigarci cosi…

H: Ti odio! Pronuncio quelle parole con una tale rabbia che non riesco nemmeno più a respirare… gli ripeto continuamente che lo odio , ma in realtà non è cosi. Per niente… Forse lo voglio cosi bene che non mi aspetto certi comportamenti da lui… Mi delude e quindi mi nascondo dietro questa banale illusione, dietro il pensiero che di lui non me ne importi nulla…

Ciao, io sono Hope Cooper e questa è la mia vita…           

         

 

RAGAZZIIIII!! CIAO A TUTTIIII <3 Finalmente anche io sono entrata nel mondo delle fanfiction !! Era da molto che volevo farlo ,pubblicare una storia e adesso ho deciso di non aspettare più… Spero che la mia storia vi piaccia, cercherò di impegnarmi sempre maggiormente nei prossimi capitoli.. Solo un favore: RECENSITE,RECENSITE,RECENSITE! Esprimete completamente la vostra opinione e sono accettatissime le critiche , che sempre hanno la capacità di migliorare… Ed io voglio migliorarmi grazie anche a voi… Per favore ve lo chiedo!! Baci a tuttiiiiii

Smookie97

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Capitolo 2
*** Senza di lei, ovviamente... ***


CAPITOLO 1

HARRY’S POV

Restiamo tutti sbalorditi per cosa è accaduto in questa cucina nel giro di pochi minuti… Mia madre ha gli occhi sbarrati e continua ad andare avanti ed indietro per la stanza, torturandosi il labbro inferiore con i denti e passandosi una mano tra i capelli , mentre io sono seduto immobile davanti la mia buonissima colazione già pronta da una pezzo . David invece non si muove di una virgola e resta rivolto con lo sguardo al punto in cui si trovava Hope prima… E’ rimasto pietrificato per ciò che la figlia è riuscita a dirgli e temo che possa avere a momenti una crisi isterica. Ha gli occhi chiusi , le mani strette a pugni e il viso contratto da una smorfia. A prima vista sembra proprio un toro pronto ad attaccare chiunque , ma io so in realtà che il suo cuore sta piangendo, si sta disperando... E’ un buon uomo e sa dare molto più amore di quanto possa in realtà pensare… Con la morte di Clara, di cui io non conosco quasi nulla, David è completamente cambiato… All’inizio beveva e fumava a più non posso , forse ha toccato anche qualche spinello ,ma quando ha incontrato la mamma ha capito che tutto quello che faceva era troppo sbagliato… Hope in quegli anni è stata completamente abbandonata a se stessa e questo l’ha segnata. È per questo motivo che è sempre così insicura e timorosa e che ancora oggi non si è rassegnata alla morte della madre. David ha compreso i suoi errori e cercando di rimediare , ha peggiorato ancora di più la situazione. Ha maturato l’idea che per stare bene con Hope, il ricordo di sua moglie doveva essere completamente cancellato dalla mente e dalla memoria di sua figlia e per questo ha bruciato tutto ciò che apparteneva a Clara, allontanando per sempre la sua figura a quella di sua figlia… Hope però è sempre stata contraria a tutto ciò e si è sempre opposta ai contorti piani di suo padre…Ricordo da bambini quando correva nella mia stanza con gli occhi che gli brillavano per essersi riuscita ad accaparrare una foto con Clara , prima che suo padre le facesse sparire tutte…

Inizio FLASHBACK

HOPE: harry harry !!!HARRY!! Guarda cosa ho quii!! L’ho trovata sotto il comodino di papà!

HARRY: che cos’è??

HOPE: E’ la mamma , harry! E’ una foto mia con la mia mammina! Guarda che bella che era!

HARRY: Adesso è un angioletto Hope… E’ il tuo angioletto!

HOPE: Anche papà lo diceva , ma io non ci credo più!

Fine FLASHBACK

Mi giro e vedo David accasciarsi sconfitto sul divano, dove chiude gli occhi sospirando pesantemente… C’è un’incredibile aria tesa qui e nella nostra grande casa un silenzio assordante avvolge tutto. Riecheggiano solo i singhiozzi di Hope, che dopo la sfuriata con suo padre è corsa in camera sua a piangere. Odio vederla così disperata, odio quando non è felice , quando il suo stupendo sorriso non è sulle sue labbra. Penso a quanto deve essere stato duro il suo passato e quanto sarà ancora tormentato il suo futuro , per sempre macchiato da questi avvenimenti e un senso di fastidio, misto a rabbia e tristezza mi avvolge… Mi alzo improvvisamente dalla sedia e torno al piano superiore , dritto verso la stanza della mia sorellastra , giusto di fronte alla mia. La conosco da quando aveva sette anni e so perfettamente qualsiasi cosa di lei. Adora che qualcuno gli rivolga un pensiero carino e so bene che adesso amerebbe che qualcuno entrasse nella sua stanza , la consolasse e l’abbracciasse forte forte.

Cosa che io non sto più facendo …

Ricordo che da bambini passavamo intere giornate sempre insieme , giocavamo , ridevamo e guai chi provasse ad avvicinarsi a lei … Con il passare del tempo però siamo cresciuti e lei , da adorabile bambina si è trasformata in una affascinante donna , di cui mi sono perdutamente innamorato. Ma il mio amore è sbagliato, è pericoloso è una trappola nemica, una tormenta devastante, un labirinto senza fine… Il mio amore è dolore allo stato puro e per questo destinato ad estinguersi per sempre… Mi sono allontanato da lei pian piano , diventando una bestia incapace di ragionare ed amare, facendola soffrire ancora maggiormente, però salvando l’unità di questa famiglia. Ma lei , a distanza di anni ed anni è ancora il mio centro dell’universo , l’altra metà della mela , la mia anima … Lei è la mia medicina contro ogni malattia , la mia base per non crollare , la mia speranza in questo mare di dolore … Non a caso , forse, si chiama Hope…

HOPE: Mamma , mi manchi tantissimo, troppo , lo capisci ?? Da morire! Perché te ne sei andata , perché mamma eh ? Me lo spieghi perché?? Cazzo perché??

La sento urlare improvvisamente queste parole e il mio cuore si spezza a metà. Vorrei andare lì e dirgli che sua madre la guarda dal cielo, che rivive in lei , nei suoi occhi blu intensi come quelli di Clara, nella sua anima così innocente e ribelle allo stesso tempo, nel suo cuore tanto speciale che ha conquistato il mio con un battito di ciglia , ma non gli dico nulla , semplicemente non lo faccio… Codardo come solo , mi limito ad andare nella mia stanza e chiudermi in bagno per una doccia veloce prima di dirigermi a scuola.

Senza di lei , ovviamente…

 

 

OCCHI A MEEEE!!!!

Ahahaha CHICOSSSSS!!! Che ve ne pare di questo capitolo ????? Troppo sdolcinato??? O Troppo drammatico??? Consigliatemi consigliatemiiiiii!!! A me non piace molto , veramente … Sto impazzendoooo!!! ; (

Allora , abbiamo capito in parte perché Hope ce l’ha tanto con il padre e anche il comportamento di Harry , ma non è finita qui… Cosa potrà mai nascondersi dietro la morte di Clara ???? MISTEROOOOOOOO ahahahah Non vi dico nienteee ; ) RECENSITEEEE MI RACCOMANDO !!!! Vorrei anche sapere cosa vi aspettate da questa storia e quale è la cosa che più vi appassiona … Mi raccomando , sono accettate critiche a volontà! Concludo ringraziando tutte le fantastiche, stupende , dolcissime persone che hanno letto e recensito la mia storia e spero che qualcuno la metta nei suoi preferiti … BACIONI A TUTTIIIIIIIII

Smookie97

 

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Capitolo 3
*** Una lacrima contro la mia vita ... ***


CAPITOLO 2 “ Una lacrima contro la mia vita…”

HOPE’S POV

HOPE: Benissimo! Sbatto la porta infuriata come non mai e attraverso il corridoio che separa la mia classe dalla presidenza. Tra le giornate no, questa è sicuramente la regina… Solo Dante Alighieri ci mancava! Adesso siamo al completo: una bella sospensione della preside per aver risposto un po’ troppo duramente alla professoressa di letteratura e una lunga litigata con papà da aggiungere alla nostra mitica collezione, al ritorno da scuola. Che vita di merda Hope! Cammino talmente distratta e assorta nei miei pensieri che non bado nemmeno ad una voce che mi chiama con insistenza alle spalle. Mi volto e vedo una Katherine troppo affannata corrermi incontro come una pazza.

KATHERINE: Hopeee! Sei stata cacciata dalla classe!? Si può sapere come hai fatto?? Ahahah

La sento ridere e mi ribolle il sangue dalla rabbia; è la mia migliore amica, ma alcune volte la ucciderei.

HOPE: Kat, per favore, non è proprio giornata! E non ridere! Che nervoso!

La vedo rattristirsi e sussurrarmi un flebile scusa e di istinto la abbraccio. Le voglio troppo bene, non posso essere arrabbiata con lei!

Noi siamo così; una l’opposto dell’altra e non solo fisicamente… Litighiamo in continuazione ma non riusciamo a stare un attimo separate e ci aiutiamo a vicenda… Lei c’è sempre stata per me e soprattutto quando Harry ,da un giorno all’altro, è cambiato totalmente, diventando un pezzo di ghiaccio senza emozioni , pronto a prendersi gioco della piccola Hope in qualsiasi momento…

 A volte mi viene da pensare che quella sbagliata sia io … Tutti coloro a cui tengo infatti finiscono inevitabilmente per scappare via da me… Adesso però sto maturando e devo dire che tutta questa solitudine inizia a starmi un po’ stretta…

HOPE: Come ho fatto? Semplice , gli ho detto che non me ne fregava proprio niente del paradiso , purgatorio e di tutto il resto… ahahah si è inviperita come non mai , dovevi vederla! Facciamo così, ci sentiamo dopo e ti racconto meglio ok??

KATHERINE: Va beneeee! Adesso corri maleducata! Facciamo i conti a casa stasera!!

Kat urla questa frase imitando mio padre… Eh beh , ormai le nostre litigate sono diventate abbastanza famose!

Gli faccio una linguaccia e lei ride forte mentre io corro via , verso la presidenza… Busso alla porta e un duro avanti arriva alle mie orecchie. Preparo il mio sorrisino da angioletto innocente migliore ed entro nel covo della strega.

HOPE :Permesso, buongiorno signora pre… Che ci fai qui?? Chi ti ha chiamato? Fuori , vattene!

La vista di Harry manda tutto a monte ed inizio ad urlare come una pazza… Dalla faccia di Mrs.Smith, devo assomigliare adesso ad una belva, altro che angioletto! Ecco … Piano per scamparmela senza nemmeno un rimprovero , fallito!

MRS.SMITH: Calma calma calma! Silenzio e si accomodi su! Sono questi i toni di una signorina?

HOPE: Mi scusi … Harry, fratellino adorato, saresti cosi gentile da dirmi cosa ci fai qui?? Gli rivolgo un sorriso falsissimo , mentre penso al modo più efficace per togliermelo dai piedi…

 

HARRY’S POV

E’ terribile dio mio! Appena mi ha visto , mi ha bruciato con gli occhi . Deve davvero odiarmi per trattarmi così e tutto questo sempre per colpa mia… Sento chiamare il mio nome varie volte e mi risveglio dallo stato di trans in cui sono caduto.

MRS.SMITH: Ha capito signorino? Informi presto i suoi genitori del comportamento assolutamente inadeguato della signorina qui presente e mi auguro per lei che prendano assolutamente dei seri provvedimenti, prima che il problema degeneri...

HARRY: Certamente! Le rivolgo uno sguardo fugace e lei mi fulmina con gli occhi. Dio mio quanto è bella anche se arrabbiata nera…

Usciamo entrambi dalla presidenza e ci mettiamo alla ricerca dei nostri amici.

HOPE: Che ci facevi li ?? Vuoi spiegarmelo ? Inizia ad urlare mentre si tortura i capelli con le dita …

HARRY: Niente , che vuoi me ne importi di te e di come ti comporti a scuola! La preside mi ha chiamato , dicendomi di andare in presidenza perché c’erano stati grandi problemi con te … Per colpa tua, ho dovuto interrompere anche una conoscenza molto “approfondita” con Amber , se tanto ci tieni a saperlo !

HOPE: Che schifo!! Sarai contento adesso , vero ? Spettegolare a più non posso con i nostri genitori perché ho avuto una nota in condotta… Buon divertimento stronzo!

Voglio urlargli che la amo e mai gli farei una cosa del genere , ma non posso. La mia maschera da duro cadrebbe e non potrei più conservare quel duro segreto che ormai porto indietro da anni.

HARRY. Esatto stupida! Ahahah già so che mi divertirò tantissimo!          

HOPE: Ti odio ! Vi odio tutti! Sono circondata da imbecilli! Vaffanculo Harry!

CRAK , il mio cuore adesso è solo un mucchio di macerie...

 

HOPE’S POV

Perché fai cosi Harry? Non capisci che per me sei più di un fratello??

Quanto vorrei dirgli queste parole, ma semplicemente non posso… Katherine mi si avvicina e al suono della campanella usciamo da scuola. Ci aspetta una giornata di shopping sfrenato. Spero che almeno questo possa risollevarmi un po’ l’umore…

 

Alla sera…

HOPE: Sono tornata!!

DAVID: Fila in camera tua. Adesso! Non scordarti che sei in punizione!

Mio padre urla dalla cucina con il suo solito tono da duro…

Probabilmente starà preparando qualcosa per Anne, una torta al cioccolato o meglio ancora una buona cena, siccome lei ancora non torna da lavoro. È ancora incazzato nero per ieri mattina e non mi chiede nemmeno come sia andata a scuola oggi…

Uff adesso arriverà anche Harry e da bastardo qual è , gli racconterà senza dubbio , per filo e per segno, cosa è accaduto oggi a scuola e sarà anche peggio!  Mi converrà preparare la valigia ?? Stasera mi cacciano di casa costringendomi  vivere come una barbona per sempre , me lo sento!!

Un‘oretta dopo ci sediamo tutti a tavola, dove un bel piatto di arrosto ci aspetta e ci mettiamo a mangiare…

ANNE : Tutto bene ragazzi oggi a scuola?? Brutti voti, note?

Fulmino Styles con gli occhi. Fai una mossa sbagliata e ti sbrano vivo , sappilo!

 

HARRY’S POV

Mi fulmina con gli occhi e quasi quasi rabbrividisco.. Che potere ha questa ragazza! Riesce a mandarmi in confusione con un solo sguardo. Il suo sguardo , che arriva dritto al cuore e comunica più di quanto forse sia possibile. Stasera non voglio altri problemi con Hope e quindi me ne starò proprio zitto. Sarà la prima e ultima volta , però. Devo ricominciare  a trattarla male ed allontanarla ancora di più da me. Gli mando anche io un’occhiata , che lei sicuramente intende come piena di odio.

Il mio sguardo sta parlando , Hope e lo fa come fa il tuo… Le parole però non sono le stesse… I miei occhi ti stanno dicendo che ti amo , con tutto il mio cuore. Lo senti , Hope ? Il mio cuore batte solo per te!

Io grido , ma tu non mi senti, tu sussurri ed io ti percepisco sotto la pelle…

 

HOPE’S POV

Quell’imbecille di Harry stasera non ha parlato , non ha detto una parola riguardo quello che è successo oggi a scuola… Forse sta cambiando, forse è ancora l’Harry di un bel po’ di tempo fa o forse un po’ di bene infondo me ne vuole ancora anche lui…

Basta Hope!! Non ti vorrà mai bene come tu ne vuoi a lui! Mettitelo in testa! Sei e resterai per sempre la sia insopportabile sorellastra. Sempre.

Mi addormento con la consapevolezza che Harry presto dirà tutto ai nostri genitori e una lacrima percorre il mio viso per poi appoggiarsi delicata come un petalo sul mio cuscino. Una lacrima per il mio fratellastro e il mio cuore sempre in tormenta, una per la mamma, che purtroppo mi guarda dal cielo , una per mio padre , che ormai non è più lo stesso di un tempo , una per il mio passato e una per la scuola e tutti i miei problemi.

Una lacrima contro la mia vita , che non potrebbe essere peggiore di questa.

 

ANGOLO AUTRICEEEE…

Ecco un altro capito terminato!! Le cose si fanno sempre più complicate a quanto pare… Ma i nostri protagonisti non immaginano nemmeno lontanamente cosa dovranno affrontare!! Quanti misteri e problemi che li aspettano ahahaha… RECENSITE MI RACCOMANDO !! Vorrei avere dei pareri in base alla lunghezza di questi capitoli e se magari vi risultano troppo noiosi …

RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO LETTO , RECENSITO, SEGUITO LA MIA STORIA!!! SIETE FANTASTICI E VI ADORO TUTTI <3333

Smookie97

P.S. Ragazzi , sto avendo dei problemi con la disposizione dei capitoli… Per poterli leggere dovete cliccare sul titolo di ogni capitolo e non sulle freccette laterali… Lì infatti vi risulterà un capitolo inesistente… Cercherò di sistemare il tutto molto presto! Bacioniii

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Perchè Harry?? ***


CAPITOLO 3  “ Perché Harry??”

HOPE’S POV

HOPE: Si , Anne dimmi… Non ti preoccupare! E’ un po’ di pioggia che sarà mai! Torno presto a casa… No, non mandare nessuno a prendermi… Va bene, va bene, a dopo! Ciaoo!! Tu-tu-tu

Chiudo il cellulare, per poi metterlo subito nella borsa. Anne è una persona realmente fantastica; si preoccupa per tutti e anche quando è nervosa , arrabbiata o triste si sacrifica per il bene della famiglia sfoggiando quel suo stupendo sorriso che rallegra tutti… Con me poi è dolcissima… Mi tratta allo stesso modo in cui tratta Harry, anche se io non lo merito molto … Dalla morte della mamma e dall’abbondono subito dopo di papà mi sono chiusa in me stessa, diventando un’altra persona. Prima ero una bambina piena di vita, splendente… Mio padre a volte mi chiamava SUN “sole” ed io impazzivo di gioia … Adesso Sun non c’è più… E’ volata via insieme alla mamma e il suo posto è stato preso da una ragazzina acida e con la voglia di farla finita con tutto.

Sono talmente immersa nei miei pensieri che non mi accorgo nemmeno che piano piano ha cominciato a piovere… Delle goccioline mi accarezzano lentamente il viso, mischiandosi insieme a qualche lacrima salata che cade dai miei occhi. Stringo forte le palpebre e alzo il viso verso il cielo infinito… E’ quello il famoso posto in cui ti trovi mamma??

Londinesi indaffarati e vogliosi di ritornare a casa dopo una lunga giornata di lavoro, mi spingono qua e la… Posso sentire anche qualcuno darmi della pazza, ma non mi importa… In questo luogo, in questo momento, in questo preciso istante, mi sento libera, leggera e soprattutto vicino a lei…

In un batter d’occhio la pioggia si fa sempre più forte ed osservando l’ora, decido di sbrigarmi per arrivare a casa di Louis il prima possibile… Louis è l’ultimo arrivato della nostra scuola; viene da Doncaster ed è qui a Londra per volere dei suoi genitori che desideravano per il loro unico figlio maschio una delle scuole più conosciute di tutta l’Inghilterra… Louis è nella stessa classe di Harry e devo dire che i due sono diventati davvero molto amici. D’altronde, è impossibile non stringere un legame affettivo con una persona come lui, sempre pronto a scherzare e ridere con tutti… Anche tra noi due c’è stata subito una grandissima intesa e sono sicura che con il tempo diventeremo ottimi amici.

Busso alla sua porta in modo frettoloso a causa della pioggia che continua a battere sempre più forte e appena apre, il suo viso perennemente felice si scontra con il mio, invece sempre triste… Sotto certi aspetti Louis e la sua irrefrenabile ricerca della felicità assoluta mi ricorda me da bambina…

HOPE: Ecco i tuoi appunti, come desideravi! Vedrai, non sarà per niente difficile recuperare questa parte del programma… Gli rivolgo un ampio, e per me raro, sorriso e lui ricambia.

LOUIS: Grazie carotina!!

HOPE: Carotina?? Ahahaha, ma prego Mr. Sorriso!!  E’ così che ormai lo chiamo e ,anche se questo nome può assomigliare un po’ a quello di qualche pubblicità per dentifrici ultra-freschi, devo dire che gli si addice proprio …

LOUIS: Entra, sbrigati! Sei tutta bagnata! Si può sapere che hai fatto?? Incrocia le braccia al petto come una mamma spazientita e rido per la scena… E’ incredibile come Louis riesca sempre a renderti felice…

HOPE: Non è niente, tranquillo… Grazie per l’invito, ma corro a casa… Mi aspettano per la cena!

LOUIS: Dai , per favore! Io sono solo soletto in casa e tu sei una ragazzina mooolto gentile… E anche molto sexy! Mi fa l’occhiolino ed io scoppio a ridere… E’ pazzo!

HOPE: Ahhhh! Ora capisco perché vai così d’accordo con mio fratello! Ahahah

LOUIS: Sai ,in verità, ancora non riesco a capire come facciate ad essere fratelli… Non vi somigli… Lo interrompo…

HOPE: Louis, siamo fratellastri… Sua madre e mio padre sono sposati…

LOUIS: Ah non volevo, io…

HOPE: E’ tutto ok , figurati … E’ imbarazzato , si vede, ma lo tranquillizzo.

 

HARRY’S POV

Sono in macchina , dritto verso casa di Louis. La mamma ha detto che Hope si trova lì e devo dire che tutto questo non mi fa impazzire di felicità.. Che gli piaccia Louis?? No, ma per favore! Si conoscono da pochissimo e poi… E’ impossibile! Stringo le mani al volante ed abbasso completamente il finestrino della mia macchina, incurante della pioggia che mi bagna. Ho bisogno di sentire l’adrenalina, l’elettricità , l’emozione scorrere nelle mie vene… Ho un disperato bisogno di sentirmi vivo. Si , perché io esisto, ma non vivo…

Arrivo da Louis in pochissimo tempo… Devo aver corso davvero come un pazzo e ciò che mi si presenta sotto gli occhi mi riempie di gelosia… Si , sono geloso. Follemente e pazzamente geloso di mia sorella… Della MIA Hope! Li vedo parlare tranquillamente davanti alla porta e sono certo che in questo momento, accecato dalla rabbia, potrei per fino uccidere… Non può essere innamorata di Louis! Hope! Devi stare con me! Non né posso più e così decido di interrompere il quadretto felice che si sta consumando avanti a me…

HARRY: Louis, amico! Capisco la tua astinenza dalle ragazze, ma lei rimane sempre la mia sorellastra!

Questo è ciò che il mio terribile cervello riesce a sputare fuori e vedo Hope incupirsi improvvisamente… Sono un deficiente!

LOUIS: Tranquillo amico!

 Mi da il cinque ed entrambi scoppiamo a ridere, mentre Hope non fiata… Cosa gli sta prendendo?? Visto il suo caratteraccio a quest’ora dovrebbe già prendermi a morsi, ma invece non si muove ed ha lo sguardo fisso sui suoi piedi…

 

HOPE’S POV

Cosa mi sta succedendo? Perché non ho nemmeno la forza di reagire agli insulti e alle provocazioni di Harry?? Forse sono davvero troppo stanca di tutta questa situazione o forse è arrivato il momento di smetterla di piangere ed affrontare i problemi che arrivano di petto, a testa alta… Perché il vero coraggio non è quello che si nasconde dietro ad una ragazza dal carattere acido e freddo, ma avere coraggio significa prendere l’iniziativa , parlare, gridare ciò che si prova, affrontare l’impossibile … E ora come ora sento dentro di me che è arrivato il mio momento per essere coraggiosa…

Salutiamo Louis ed entrambi saliamo in macchina. Harry stringe le mani al volante senza degnarmi nemmeno di un misero sguardo, io invece lo osservo e non mi importa niente di ciò che lui può pensare… E’ cresciuto, e mi accorgo che con il passare del tempo il mio fratellastro è sempre più bello: occhi verdi profondi, fossette adorabili e sorriso malizioso, dolce, fiero, allegro, preoccupato allo stesso tempo. Un sorriso SPECIALE… Perché Harry è speciale, lo so.

Guardo fuori dal finestrino e il paesaggio londinese avvolto dalle tenebre della notte fa capolino sotto i miei occhi arrossati e scorre via in fretta; un po’ come la mia vita… Scorre lenta nelle mie mani e senza mai fermarsi, ma io non riesco a godermela…

Un’improvvisa frenata della macchina mi riporta alla realtà; siamo arrivati a casa ed io non me ne sono nemmeno resa conto. Mi giro verso Harry e per la prima volta in tutta la serata lo scopro ad osservarmi. Il suo sorriso è strano però… Quasi … DOLCE… Rimango immobile ad osservare la sua figura che pian piano scende dalla macchina e dentro di me nasce una voglia mai provata prima e che non riesco nemmeno a controllare… Sii coraggiosa Hope, forza! Questo è ciò che mi ripeto nella mente appena abbandono la macchina, poi il resto è tutta un’altra storia…

 

HARRY’S POV

La osservo scendere frettolosamente dalla mia macchina e raggiungermi in me che non si dica… Ecco, penso subito che voglia attaccarmi per aver interrotto il suo momento di gloria con Louis, ma in realtà ciò che fa mi spiazza… Mi afferra per un polso e mi avvicina al suo corpo…

Siamo faccia a faccia, occhi dentro occhi, anime aggrovigliate l’una all’altra… Posso giurare di sentire il suo respiro sulla mia bocca…

HOPE: Perché tutto questo odio, Harry?? Perché??

Il suo tono dolce e quasi timido e le sue lacrime che scendono candide dai suoi occhi chiari sprigionano qualcosa in me di incredibile… Non riesco a controllarmi e improvvisamente la abbraccio forte, fin troppo… Al diavolo se è mia sorella o no , al diavolo i nostri genitori, al diavolo Louis e chiunque altro… I nostri corpi combaciano alla perfezione. Hope è il pezzo mancante del puzzle che è la mia vita e se fino a questo momento ho potuto pensare di poter vivere senza di lei , adesso , qui , con il suo corpo attaccato al mio, capisco che in realtà mi sono sempre sbagliato…

 

 

RAGAZZIIIIIII!!!!

Ecco un capitolo nuovo di zecca solo ed esclusivamente per voi!! Allora , che ne pensate?? Hope e Harry finalmente hanno fatto un passo avanti nella loro storia e devo dire che il finale di questo capitolo è stato molto dolce , non credete anche voi ?? Hope ha capito che il suo carattere un po’ acido non la porterà a nulla e Harry ha messo da parte un po’ la famiglia e ha seguito il suo cuore… Cosa accadrà nel prossimo capitolo?? Mi raccomando, RECENSITE PER FAVOREEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!! RECENSITE RECENSITE RECENSITEEEEEEEEEEEE !!! Scrivetemi nei vostri commenti quale è stata la vostra parte preferita, sono curiosa! Ahahaha

Scappo , ma vi controllo ehhhh ; )

Bacioni immensi a tutti <33 SMOOKIE 97

 

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Capitolo 5
*** Tregua? Tregua! ***


CAPITOLO 4 “Tregua? Tregua! ”

 

HOPE’S POV

ANNE: Ragazzi!! Che vi è successo , si può sapere ?? Non avete toccato cibo stasera ! Eppure questo è uno dei vostri piatti preferiti!

Siamo appena rientrati in casa e dopo tutto quello che è successo, tra me e Harry è caduto un’ulteriore muro che ci tiene sempre più separati… Nessuno dei due ha provato ad aprire bocca su questa faccenda e sono sicura che se continueremo così, i rapporti tra di noi saranno irrecuperabili… Già, ma esattamente cosa è accaduto tra noi ?? Due corpi uniti uno all’altro, un semplice abbraccio tra due fratelli… Non ci sarebbe niente di male in una situazione del genere , ma non se si tratta di me e Harry ; stiamo parlando di Hope e Harry… Tanto diversi, eppure così simili… Tanto lontani, eppure così uniti...

Mi giro cautamente verso Harry , sperando che non si accorga dei miei occhi puntati su di lui e lo sorprendo a vagare nei suoi pensieri e con lo sguardo perso nel vuoto, mentre gira e rigira la forchetta nel suo piatto , senza toccare niente; che stia pensando anche lui a quell’abbraccio? Una fitta al cuore mi arriva quando improvvisamente alza lo sguardo ed i suoi occhi verdi incontrano i miei azzurrissimi. Restiamo a scrutarci a vicenda per molto, troppo tempo direi, poi distogliamo lo sguardo contemporaneamente…

Una scarica di adrenalina mi percuote tutto il corpo e potrei addirittura giurare di aver sentito la pelle d’oca…Che effetto che mi fai , Harry! Ci tengo a te più di quanto tu possa immaginare e prima o poi te lo dimostrerò , te lo prometto!

HOPE: Siamo solo molto stanchi Anne… Sai com’è la scuola; compiti, interrogazioni e tutto quanto! Stasera poi ho un gran mal di testa, preferisco andare a dormire. Notte a tutti…

Come si dice? La notte porta consiglio… Credo sia arrivato il momento di provare se tutto ciò sia vero o no…

 

HARRY’S POV

Ufficialmente, il soffitto bianco della mia camera non è mai stato tanto interessante come stasera. E’ ormai notte fonda, un silenzio incredibile avvolge tutto e nella mia stanza è percepibile solo il mio respiro e i battiti del mio cuore. Mi giro e rigiro tra le coperte già troppo sgualcite del mio letto, ma di addormentarmi non se ne parla assolutamente… La mia mente è offuscata dai troppi pensieri e dalle troppe emozioni e Morfeo non ne vuole proprio sapere di venirmi a trovare…

Non posso , non riesco a smettere di pensare ad Hope!

Mi sembra ancora di percepire il suo respiro caldo sulla mia pelle, di toccare le sue mani affusolate e troppo intimidite accarezzarmi la schiena o sentire il suo profumo di lavanda invadermi le narici. Mi sono proprio innamorato! Pensavo che cose del genere fossero solo per femminucce o rammolliti ed invece il famoso grande amore è arrivato anche a me… C’è stato però un grave sbaglio ed a me è toccato l’amore sbagliato… Quello ossessivamente desiderato , ma irraggiungibile.

Sento pian piano i miei occhi diventare lucidi e mi posiziono a gambe incrociate sul letto… Impossibile! Harry Styles NON piange! Mai! E tantomeno per una ragazza, che poi è sua sorella…

Devo parlare con qualcuno… E chi meglio dei propri migliori amici?? Sono davvero fantastici e anche a quest’ora mi ascolterebbero,  anche se non con molta attenzione…  Apro il comodino al mio fianco, con la speranza di trovare lì il mio telefonino ed invece mi scontro con una foto mia e di Hope di quando eravamo bambini.

Chi l’ha messa qui?? E perché?? Non basta tutto ciò che sto passando? La prendo tra le mani e la osservo attentamente. Siamo io e lei , ci troviamo in un parco e sorridiamo abbracciati teneramente. Un dettaglio però mi colpisce in modo particolare : alle nostre spalle, sulla corteccia di un albero sono incise le nostre iniziali H&H. Osservo la foto sempre più attentamente e chiudendo gli occhi , mi sembra di fare un salto nel passato e di udire ancora le nostre urla , mentre giochiamo insieme felici e soprattutto consapevoli che niente e nessuno ci avrebbe mai allontanato…

Inizio FLASHBACK

HOPE: Dai Harry! Vediamo se riesci a prendermi!! Sei un principe troppo lento, lo sai?? Ahahaha tartaruga! Tartaruga!

HARRY: Zitta principessa !! Ahahah adesso vengo a prenderti! Scappaaa

HOPE: Noo Harry! Mi hai raggiunto subito! Non vale così! Tu sei più grande di me!

HARRY: Non fa niente! Ti ho preso lo stesso!!

HOPE: Harry! Fratellino! Mi prometti una cosa?? Che io sarò sempre la tua principessa e che quando diventeremo come papà e mamma, tu mi vorrai sempre bene e non sarai mai arrabbiato con me ? Me lo prometti veramente??

HARRY: Si Hope! E tu me lo prometti ??

HOPE: Si , certo…

HARRY: Facciamo così! Aiutami a cercare un bastoncino di legno… Scriveremo le iniziali dei nostri nomi su questo albero e quando saremo tristi o lontani, verremmo sempre qui , ok?? Così saremo per sempre insieme e per sempre felici… Va bene principessa??

HOPE: Si va bene principe … Ahahahah

HARRY: Ecco fatto… Questo sarà il sigillo del nostro patto! Dammi il mignolo!

ANNE: Harry, Hope! Piccolini!! Andiamo a casa , dai! Papà ci aspetta, su!

HOPE E HARRY: Eccoci!! Ahahaha

Fine FLASHBACK

A riportarmi alla realtà sono delle goccioline salate che cadono sulla nostra foto… Sto piangendo per la donna della mia vita… Non posso continuare così, assolutamente! Devo fare qualcosa e il prima possibile!

No… Stasera è impossibile dormire… Meglio scenda giù in cucina per bere qualcosa e tranquillizzarmi un po’!

HOPE’S POV

Dopo aver passato intere ore in bianco nella mia stanza , decido di scendere in cucina per poter bere tranquillamente una tazza di latte con il miele…

E’ il metodo migliore durante le notti insonni, piccolina! Sembra ancora di sentire le parole della mamma rimbombarmi nella mente… Sono seduta sullo sgabello della cucina e ho lo sguardo fisso sul pavimento.

Harry! Sempre , solo ed esclusivamente Harry!

Sento all’improvviso dei passi dietro di me e mi volto di scatto, trovandomi la faccia di Harry giusto dinnanzi la mia… Non riesco a controllare il mio spavento e sto quasi per urlare, quando Harry mi tappa la bocca con la sua mano. Come un deja vu, eccoci di nuovo qui, pelle contro pelle , occhi dentro occhi…

Se continuo così , prima o poi avrò un infarto, è sicuro!

HARRY: Shhh non urlare!! Hai intenzione di svegliare tutti!!

HOPE:  Oddio che colpo! Sei per caso impazzito ?? Spuntare avanti in questo modo! Mi sentirò male prima o poi!

HARRY: Dai ammettilo! Non sono così brutto alla fine , anzi sono molto bello direi! Mi strizza l’occhio e mi viene da ridere…

HOPE: Stupido! Ahahaha

HARRY: Stupido! Gne-gne-gne ! Mi fa i versacci e poi scoppia a ridere anche lui…

Ci rendiamo conto di cosa stia succedendo in questa cucina tra di noi e di come siamo vicini uno all’altro ed improvvisamente le nostre risate vengono sostituite da un imbarazzante , imbarazzantissimo silenzio… Riecheggiano tra queste quattro pareti solo i nostri cuori che battono velocemente insieme, in sintonia, in armonia tra loro. Ci guardiamo negli occhi, ci leggiamo l’anima a vicenda, scaviamo nei nostri segreti più profondi, ma non parliamo… Non ci azzardiamo ad aprire la bocca. I nostri silenzi parlano da sé, ed esprimono infinite emozioni che avrei pensato fossero davvero impossibili da provare. Potrei giurare addirittura di aver visto i suoi pozzi verdi brillare. Cosa sta succedendo??

HOPE: Ehh… ehh… Perché sei sceso?? Distolgo lo sguardo da lui , mentre un’insopportabile color porpora mi tinge le guance.

HARRY: Ehh… Non… riuscivo a dormire… A dormire , si … Tu ? Che ci fai qui??  Sembra davvero imbarazzato… Balbetta perfino e questo mi provoca una dolcezza infinita. Lo riempirei di baci! Che anche lui non provi lo stesso per me ?? Nahh, impossibile Hope! Che dici!

HOPE: Stessa cosa… Ho preso un po’ di latte e miele, spero di riuscire ad addormentarmi finalmente…

HARRY: Latte e miele dici ? Da quanto tempo, eh ??

HOPE: Già!

 

Inizio FLASHBACK

HOPE: Dai Harry! Voglio dormire! Vai nella tua stanza , su!

HARRY: Hope! Non riesco a dormire! Fammi restare qui con te , per favore!!

HOPE: No , dai!! Questo letto è troppo piccolo per tutti e due!

HARRY: Ma io non riesco a dormire , Hope!!

HOPE: Ma che bambinone che seiii!! Facciamo così ; ti insegno un metodo infallibile per riposare benissimo , ok?? Tieni è latte con miele… E’ molto dolce! Me lo ha insegnato la mamma , lo sai ?

HARRY: Mhhh è buonissimo hai ragione!!

HOPE: Ecco, adesso vai in camera tua e fammi dormire , va bene ??

HARRY: Antipatica!!! Ahahahah

HOPE: Ahahaha

Fine FLASHBACK

 

HOPE: Bene… io allora vado a dormire… Not…

HARRY: Hope! Aspetta!

Sto per ritornare nella mia stanza , quando Harry mi blocca per un polso… Lo fa in modo talmente dolce e delicato che devo addirittura contenermi per non stringerlo a me un’altra volta… Di nuovo il cuore a mille e di nuovo questa stupida pelle d’oca per tutto il corpo! Sono davvero innamorata… E di mio fratello!

HARRY: Io non ti odio… Per niente… Queste poche parole riescono a spiazzarmi e sono sicura che il mio povero cuore abbia perso addirittura un battito.

HOPE: Nemmeno io Harry… Nemmeno io.  Ho gli occhi lucidi, lo sento…

HARRY: Io ci tengo a te , realmente! E alcune volte mi chiedo, come siamo arrivati a tutto questo Hope?? Alza lo sguardo e mi sorride tristemente…

HOPE: Non lo so… Non capisco che cosa abbiamo sbagliato Harry! Che cosa ho sbagliato io! Tu ti sei allontanato improvvisamente da me e hai iniziato a trattarmi malissimo. E io sono rimasta sola. Di nuovo, per l’ennesima volta! Questa solitudine inizia a pesarmi, non ne posso più!

Se prima tentavo inutilmente di trattenere le lacrime , adesso sto piangendo disperatamente, ma non mi importa… Dopo troppo tempo gli sto lanciando addosso tutto il dolore che ho accumulato in questi anni e vedo che lui se ne rende conto… Ha gli occhi rossi e guarda nel vuoto.

Ormai ci sono e voglio mostrargli l’inferno in cui ho vissuto fino ad adesso, in parte anche a causa sua… Sono in gioco e giocherò il tutto per tutto fino alla fine…

HOPE: Ho sempre sperato che prima o poi tornassi da me , mi abbracciassi e mi consolassi, ma ciò non è mai accaduto! In 5 anni non hai pensato neanche un fottuto momento a me! E così che ci si comporta con la gente a cui tieni? E così Harry?? Non te ne vergogni per niente? Nemmeno un po’? Al tuo posto MI FAREI SCHIFO DA SOLA!

HARRY: CHE CAZZO NE SAI DI ME ?? CHE COSA ,EH ?? Tuona all’improvviso queste parole e io sobbalzo dallo spavento… Le gambe mi sembrano di gelatina e tremano incredibilmente; ho paura addirittura che da un momento all’altro possano cedere.

HOPE: Harry , mi spaventi così! Calmati! Singhiozzo sempre più forte e lui si rende conto di star esagerando… Mi si avvicina e mi abbraccia…

HARRY: Non piangere, dai … Scusami ho sbagliato! Ma non solo adesso… Sempre! Sono 5 anni di errori su errori! 5 anni che compio solo sbagli Hope! Inevitabilmente! Non riesco a stabilire un limite tra cosa è sbagliato e cosa è giusto… Eh si, mi faccio schifo da solo, te lo posso assicurare! Ma anche io ho sofferto... E sto soffrendo ancora adesso … E non è una cosa tanto per dire! E’ la verità , credimi…

HOPE: Che ti è successo Harry? Spiegami! Fidati di me , per favore… 

Mi stacco da lui e lo incito a parlare… Non riesco a capire cosa gli sia potuto accadere, cosa gli abbia fatto… E la consapevolezza che stia soffrendo per colpa mia appesantisce ancora di più l’enorme macigno che porto sul cuore da anni.

HARRY: Io… ehh… Senti Hope, ne riparleremo in un altro momento ok?? Sappi solo che io…insomma… TI VOGLIO BENE  ecco… In mezzo a tutti questi problemi, in mezzo a tutte queste incertezze , il bene che provo per te è l’unica cosa di cui sono sicuro… E anche se non te lo dico mai, è così sappilo !

HARRY’S POV

Non riesco a credere di averlo fatto! Non riesco a credere di aver finalmente abbandonato quell’orrenda maschera che mi toccava indossare da anni e di aver finalmente aperto il mio cuore ad Hope, anche se non completamente. Ma lo farò, prima o poi, lo farò…

La vedo sorridere timidamente e gli asciugo le lacrime che sono cadute sul suo viso … Sembro un’altra persona e anche lei. Non mi riconosco, non la riconosco, ma questa è la forza dell’amore , giusto??

HOPE: Ti voglio bene anche io! Mi fissa con quegli occhioni blu e per poco non mi sciolgo…

HARRY: Forza Hope, vai a dormire… E’ troppo tardi e domani mattina ci tocca andare a scuola…

HOPE: Si, è meglio che vada… Harry?!

HARRY: Dimmi!

HOPE: Tregua?? Mi dedica uno dei suoi sorrisi migliori e sembra quasi che gli occhi gli brillino…

HARRY: Ahahah tregua! Ma non abituarti a tutta questa dolcezza eh!

Scoppia a ridere e mi da un bacio sulla guancia…Non mi muovo di una virgola e sono sicuro che avrò stampato sulle labbra un sorrisino da ebete… Sono troppo felice di come si stiano aggiustando le cose tra me e lei e spero fermamente che tutto questo duri con il tempo o magari sfoci in qualcosa di più bello…

HOPE: Notte fratellino!

Questa parola mi distrugge letteralmente, ma stasera decido di non dargli molto peso… Io e Hope ci siamo riappacificati e questo può essere considerato come uno dei traguardi più importanti di tutta la mia vita… E’ incredibile come una sola chiacchierata con lei abbia reso tutto ciò che mi circonda più chiaro e più affascinante…

Come ho fatto senza di te , Hope?? Dove sei stata tutto questo tempo , amore mio??

 

ANGOLO AUTRICEEE!!

E finalmente anche questo capitolo è stato finitoooo!! Ho impiegato veramente tantissimo tempo a scriverlo e devo dire che speravo in qualcosa di migliore… E’ una schifezza ragazzi!!! Uff L Comunque: facciamo un riassuntino veloce!! Hope e Harry pensavano entrambi a quell’abbraccio e quando si sono ritrovati in cucina soli ed insieme non hanno potuto fare a meno di affrontarsi… Ma il segreto più importante tra di loro ancora non è stato svelato… L’amore che Harry prova per Hope è stato più forte di qualsiasi altra cosa e così questo ha abbandonato la sua maschera da duro… Definitivamente secondo voi?? Hope invece si è addolcita un po’ già dall’altro capitolo… Come ha detto il nostro protagonista, l’amore cambia le persone! Beneee , questo è tutto! Spero che almeno a voi sia piaciuto questo capitolo! Concludo RINGRAZIANDO DI CUORE TUTTE LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO, SEGUITO, RICORDATO, LETTO LA MIA STORIA!! Siete fantastici assolutamente!! GRAZIEE

Smookie97

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Capitolo 6
*** Romeo & Giulietta ***


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CAPITOLO 5 “Romeo e Giulietta”

HOPE’S POV

MR.JONSON: …poiché non ci fu mai storia più pietosa di questa di Giulietta e del suo Romeo. Fine.

Un grande silenzio si cosparge magicamente tra i banchi della nostra aula dopo quest’ultima frase tratta dall’opera di Shakspeare  e letta a gran voce da Mr. Jonson. Sono quasi due ore che ci ritroviamo a parlare di questo grandissimo capolavoro inglese e devo dire che la storia di questi due giovani costretti a nascondere il loro amore alle proprie famiglie mi ha davvero colpita…

Mi giro intorno ed osservo i miei compagni : c’è qualcuno che quasi quasi schiaccerebbe un pisolino, qualcun’altro che prende appunti il più possibile e altri ancora che osservano incantati il paesaggio fuori alla finestra, quasi con la speranza di ritrovarsi lì come per magia e abbandonare questa noia incredibile che li perseguita. Io invece sono immobile, catapultata insieme i due amanti disperati in un mondo di dolore e tragedia. Un mondo in cui bisogna soffocare i propri sentimenti, reprimere le proprie emozioni, mascherare il proprio io per timore di poter rovinare l’equilibrio che circonda il tutto. Un mondo incredibilmente e sbalorditivamente simile a quello in cui vivo io. In cui viviamo io ed Harry.

MR.JONSON: Bene ragazzi… Abbiamo letto diversi frammenti di questa opera con uno e solo scopo, cioè quello di analizzare meglio una delle tematiche conflittuali più presenti nella vita di voi giovani: l’amore… La stessa forte emozione che si presenta sotto mille aspetti differenti nella vita di ciascuno: ad esempio, abbiamo quel tipo di amore che, meglio di una medicina, ha la forza di curare tutte le nostre ferite, che ci permette di rialzarci dal baratro in cui siamo caduti, che ci regala continuamente felicità, voglia di vivere e anche speranza o quello che invece riesce a portarci solo dolore e sofferenza. Quello che distoglie da noi ogni altro interesse e crea nel nostro mondo l’illusione che niente possa essere peggiore di tutto ciò che si sta passando. Un’ amore doloroso , ma al tempo stesso costruttivo. Un’ amore che ci fa disperare, ma contemporaneamente crescere e maturare. Quel tipo di sentimento che può apparire negativo, ma che in realtà semplicemente non lo è! E poi…

HOPE: Mr.Jonson, qual è il messaggio sull’amore che Shakspeare vuole mandarci??

Lo interrompo, completamente assorta in questi discorsi …

MR.JONSON: Mi sembra davvero molto interessata, signorina Cooper! Bene, l’autore vuole dirci che l’amore vero, quello sentito , quello intenso è più forte di qualsiasi altra cosa e niente può abbatterlo o distruggerlo… Quando c’è un’emozione del genere tutto assume un ruolo secondario, ci si sente bene. Felici. Un sentimento del genere può riscaldare anche i cuori più freddi, può sorgere anche nelle zone più aride… Capisce?? E’ un sentimento speciale!

Driiiiinnnnnn driiiinnnn driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnn

MR.JONSON: Ragazzi , mi raccomando, elaborate tutti quel compito che vi ho chiesto! Ci vediamo la settimana prossima…

Il fastidioso suono della campanella mi riempie la testa… Mai prima di adesso, avrei pregato che la lezione potesse durare ancora non po’… Riesco a ritrovarmi particolarmente nei panni di Giulietta e il tema dell’amore che Mr. Jonson stava trattando mi affascinava terribilmente . Preparo in fretta la mia borsa e nella mia mente rimbombano ancora le parole del professore… L’amore vero… E’ questo l’amore che provo per Harry??

Con la testa offuscata dai troppi pensieri , faccio per uscire dalla classe, quando una voce mi richiama alle spalle. Mi volto e trovo un Mr. Jonson alquanto sereno con un sorriso stampato sul volto ad osservarmi. Spontaneamente sorrido anche io.

HOPE: Mi dica… Mi avvicino alla sua cattedra curiosa di sapere cosa voglia dirmi e lui inizia subito a parlare…

MR.JONSON: Senta, ho notato durante tutta la lezione che lei è molto presa da questa opera. Molto più degli altri!  E’ la prima volta che la legge?

Mi vede annuire , per poi continuare a parlare e porgermi un libro. La copertina a caratteri cubitali riporta il titolo : Romeo & Giulietta

MR.JONSON: Lo legga! Lo prenda come un consiglio da amico, non da professore. E’ un compito-extra per lei ,ma sono sicuro che gli piacerà molto!

HOPE: Certo, lo leggerò senza dubbio. Mi affascina questa storia! Sa, fino a poche ore fa pensavo fosse addirittura una noia mortale ed invece…

Prendo il libro tra le mani, per poi accarezzare timidamente la copertina. Sembra quasi che tra queste pagine sia nascosto il mio più grande e temibile segreto. Abbasso lo sguardo sui miei piedi per poi puntare i miei occhi azzurri sulla figura del professore davanti a me…

HOPE: Mr.Jonson, quindi l’amore di Romeo e Giulietta non era un’ amore impossibile??

MR.JONSON: Assolutamente, l’amore di Romeo e Giulietta era un’ amore ostacolato , non impossibile… Niente è impossibile quando ci troviamo tutti sotto lo stesso cielo , signorina. Buona giornata!

Prende la sua borsa e si avvia verso la porta, lasciandomi indietro.

MR.JONSON: E non si preoccupi! Neanche il suo amore è impossibile! Si legge nei suoi occhi che è innamorata!

Sobbalzo alla sua affermazione. Si nota così tanto??

 

HARRY’POV

HARRY: Dai Louis, basta! Ahahaha

Che gran cretino che è il mio amico! Stiamo ridendo come due stupidi da quando Jason è stato cacciato fuori dall’aula e sono certo che da un momento all’altro dovrò correre in ospedale per soffocamento…

LOUIS: Amico, ma lo hai visto?? Ahahahah  e Mrs.Devon quando lo ha richiamato! Jason , cosa sta facendo?? Ahahaha

Louis ride ancora, mentre io mi guardo intorno nella speranza di vedere Hope venirmi incontro. E’ passata una settimana da quando io e lei abbiamo fatto pace e devo dire che le cose tra di noi vanno alla grande. Ridiamo e scherziamo ed anche la mamma e David , si sono accorti di questo cambiamento…

Inizio FLASHBACK

HARRY: Ahhh , ti ricordi o no ?? Ahahah

HOPE: E dai , Harry!! La colpa è come sempre la tua! Io ero più piccola e tu te ne approfittavi…

HARRY: Ammettilo che quella volta la colpa è stata tua, daii! Ahahaha

HOPE: E non ridereee!!! Antipatico! Ahahahah

ANNE: Ragazzi! Siamo tornati!!

HOPE: Siamo in cucina Anne!

ANNE: Sono sveglia o questo è solo un sogno?? Ahahah voi due state parlando senza litigare??

HARRY: Che c’è di tanto strano mamma?? Abbiamo capito che continuando così era sempre peggio e quindi abbiamo optato per una tregua… Giusto?

HOPE: Giusto! Ahahaha

ANNE: Siamo fieri di voi ragazzi! Davvero… David ?? Non dici nulla??

DAVID: Beh, mi fa piacere per loro. Era ora che la smettessero e imparassero a comportarsi un po’ da adulti. Anche se, ad Hope specialmente, manca ancora molta strada.

HOPE: Grazie papà! Non ti smentisci mai, vero?

Fine FLASHBACK

LOUIS: Harry!! Harry!! Amico! Ci sei??

HARRY: Ohi… Si si! Dimmi!

LOUIS: Sei troppo pensieroso ultimamente! Che hai??

HARRY: Nulla, nulla. Cosa dovrei avere?? Ahah

LOUIS: Ahhhhh!! Ho capitooo! La biondina, giusto? Lo osservo ridere di gusto, mentre scuote la testa.

Mi ha scoperto!! Oddio, ma come è possibile!! Come ha fatto a capire di Hope?? Non gli ho parlato proprio di ragazze!

HARRY: Che biondina?? Ahaha

Butto giù una grossa noce di saliva , mentre il mio amico mi guarda soddisfatto, come se sapesse tutto e volesse complimentarsi  per averci provato proprio con la ragazza giusta. Cerco nel miglior modo possibile di dissimulare la mia ansia ma inizio a toccarmi continuamente i capelli… Al diavolo!

LOUIS: Amico, sei imbarazzato si vede! Quale biondina ti ronza intorno continuamente?? E tu sei sempre insieme a lei? Amber , no?? Ahaha

HARRY: Giusto Amber!

Per un pelo, menomale!

LOUIS: Guarda! Parli del diavolo e spuntano …

AMBER: Ciao Harry! Ahahahah

Vedo Amber venire vicino a me , con il suo solito portamento da ochetta e con il suo monotono seguito di amiche-fan. Giuro, non la sopporto più! Quei capelli lunghi e biondi tinti e i suoi soliti vestitini che lasciano ben poco all’immaginazione. La tipica leader di ogni scuola, tranne per il fatto che lei non è capitano di nessuna squadra di cheerleader o roba simile. Mi si avvicina con fare sensuale e mi stampa un bacio sulla guancia, lasciando sicuramente il segno del suo immancabile lucidalabbra rosso ciliegia. Ha sempre avuto una cottarella per me, fin dalle medie, ma la situazione è degenerata completamente quando, accorgendomi che ormai Hope non era una semplice sorella per me, ho iniziato a provarci e lei logicamente non si è tirata indietro.

AMBER: Da quanto tempo bellezza! Come va??

Mi accarezza la schiena e si attacca come una sanguisuga al mio braccio, ma io non la calcolo minimamente. E’ quasi ora di pranzo, Hope dovrebbe essere qui in giro.

AMBER: Cos’hai Harry? Ti manco troppo giusto?? Ahahaha

HARRY: Amber , non è il momento… Ci sentiamo, ok? Ho da fare adesso.

Vedo Hope da lontano. Porta dei libri stetti al petto e fa circolare il suo sguardo qua e là nel corridoio color crema. Che mi stia cercando?? Lo spero proprio! Amber continua a toccarmi ed abbracciarmi, ma io sono troppo impegnato in questo momento. Troppo occupato nel perdermi in un paio di meravigliosi occhi che hanno incatenato il mio cuore e non vogliono lasciarlo andare. Gli sorrido e lei con me. E’ perfetta! Ed è la ragazza giusta per me. Mi stacco definitivamente da Amber e sento lei lamentarsi con il suo braccio destro: Lucy.

AMBER: Ma ti sembra il modo? Harry , torna indietro! Harry!! Ascoltami!

Ormai sono troppo lontano per sentire le sue lamentele e sinceramente non mi importa. Ho Hope con me e questo mi basta.

HARRY: hey, come è andata oggi??

HOPE: Harry! Bene, grazie… A te? Ho visto la senza-cervello super impegnata a mangiarti con lo sguardo… Ancora lei??

La guardo dritta negli occhi e da divertenti, e solari, si incupiscono improvvisamente, diventando tristi e spenti.

HARRY: Principessa che hai? Tutto bene??

HOPE: Si, sono solo un pochino stanca, ma non preoccuparti … Andiamo a casa?

HARRY: Certo, andiamo! Hope!

HOPE: Dimmi…

HARRY: Mi libererò presto di quella cozza! Non la sopporto più! Ahahaha

Inizia a ridere a crepapelle tenendosi la pancia con le braccia e il mio cuore aumenta i battiti più di quanto sia possibile. E mentre lei scoppiava a ridere, io scoppiavo a vivere...

HOPE’S POV

HOPE: Harry! Papà ed Anne non ci sono! Ci hanno lasciato un post-it. Stasera faranno tardi a lavoro! Scendi in cucina e proviamo a cucinare qualcosa!

Siamo appena arrivati a casa e … SORPRESA! Ci tocca anche preparare il pranzo! Chiamo Harry e lo vedo scendere in cucina , dopo essersi cambiato. Indossa una canotta larga che lascia intravedere i suoi muscoli (troppo) ben definiti e quasi mi sento mancare l’aria. Contegno Hope! Sto diventando rossa come un pomodoro me lo sento! uff

HARRY: Che si fa??

HOPE: Di certo non possiamo rimanere digiuni intelligentone! Ahahaha

HARRY. Ma quanto sei acida! Te la faccio pagare questa eh!! Inizia a correre Hope!

HOPE: Il solletico no! Il solletico NO per favore Harry! Ahahaha

Corriamo per tutta la casa fregandocene del pranzo e di tutti i nostri guai. Sembriamo ancora gli Harry e Hope di qualche tempo fa, ignari di tutti i problemi che possano esserci e sempre pronti a divertirsi. Harry, riesce a raggiungermi subito e una volta vicino a me mi alza con scatto da terra, ridendo ancora.

HOPE: Mettimi giù dai!! Harry! Ahahaha  

HARRY: Non ci pensare!!

Mi getta sul divano e poi si siede a cavalcioni su di me, facendomi talmente forte il solletico che addirittura dalle troppe risate iniziano a lacrimarmi gli occhi.

HOPE: Basta, ti prego! Per favore! Non ne posso più!

Harry sembra non ascoltare ciò che dico, ma si ferma lo stesso. Mi fissa attentamente e il suo sguardo vaga dalla mia bocca ai miei occhi. Su e giù. Su e giù. Una tortura infinita, ma stupenda. Su e giù. Su e giù. I suoi occhi non smettono un attimo di muoversi, mentre sia il mio cuore che la mia testa stanno impazzendo lentamente. Non ridiamo più. Ma parliamo con gli occhi. Come facciamo sempre. Mi si avvicina sempre maggiormente per poi stamparmi un bacio vicino all’angolo della bocca.  Si allontana e mi sorride.

HARRY: Sei bellissima. Sei stupenda. Perfetta!

Il suo tono suadente arriva alle mie orecchie e mi lascia pietrificata. Non so che fare, che dire. Mi ha spiazzato completamente.

HOPE: Ehhmm… Mi aiuti a preparare il pranzo??

Scoppia a ridere e scivola da sopra il mio busto. Mi porge una mano e mi aiuta ad alzarmi, dopodichè si avvicina ai fornelli e apre il mobiletto in alto.

HARRY: Pasta??

HOPE: E vada per la pasta! Ahahaha

Ci mettiamo a lavoro ed ogni tanto ci blocchiamo a causa delle troppe risate.

Lo so. E lo sento. Io ed Harry non siamo impossibili. Il nostro amore non è impossibile. E’ solo ostacolato. Proprio come quello di Romeo e Giulietta… Ma questa volta il finale sarà completamente rinnovato!

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

Ragazzii !! Ecco qui un altro capitolo appena sfornato!! Ahahah che ve ne pare?? Le cose procedono bene per adesso tra Hope e Harry. Per quanto durerà ancora tutta questa pace? Bene… Ho un sacco di cose da dirvi! Innanzitutto spero che vi sia piaciuto questo capitolo e che vi siate appassionate proprio come me a questa storia. Dopo tanto, tanto, tanto, tanto sono riuscita a mettere un nuovo banner. EVVIVAAA!! Ma questo solo ed esclusivamente con l’aiuto di franci_una_direzione , che gentilmente e pazientemente ha creato il banner per me, me lo ha inviato e spiegato anche come inserirlo nella storia… Insomma , è stata fantastica! Un ringraziamento particolare va anche a liveforthemoment che mi ha permesso di utilizzare Ashley Benson come protagonista della mia storia e a kuccioladisincro_2000 che mi ha aiutato con la scelta di Hope. E per finire un super ringraziamento anche a tutte coloro che hanno recensito , seguito, letto o solo aperto la mia storia. Siete tutte meravigliose! Ringrazio particolarmente anche coloro che hanno criticato la mia storia. GRAZIE DI CUORE A TUTTE!!!!

P.S. Recensite mi raccomando!! Voglio una pioggia di recensioni sulla mia storia! Vi A.D.O.R.O.!!

SMOOKIE97

 

 


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Capitolo 7
*** In costante pericolo ***


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CAPITOLO 6 “ In costante pericolo”

HOPE’S POV

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CLARA: Tesoro mio! Mi manchi tanto sai??

Sono queste le poche parole che riescono ad immobilizzarmi completamente. Poche e misere parole che riescono a far sgorgare dai miei occhi fiumi di lacrime, che mi gettano nella sconfinata disperazione più totale, che  hanno la capacità di rompere ogni piccola ed insignificante certezza che con sudore e lacrime sono riuscita a tirare su, dopo la sua assenza.

HOPE: Mamma? Sei tu? Mamma non ti vedo! Mamma!!!

Urlo con quanta forza e fiato ho nel corpo, ma la mia bocca non riesce ad emettere un singolo suono. Mi sento legata ad un passato che si attorciglia continuamente nel mio presente e allo stesso tempo vittima di una morte prematura che ha colpito la mia infanzia. Vittima di un destino che ce l’ha con me… E io non ne conosco il motivo …

Piango e mi dispero, ma nessuno se ne accorge. Nessuno mi vede. Invisibile. Sono completamente e fottutamente invisibile.

CLARA: Non preoccuparti amore! Sono qui, con te! Dentro di te ! Ti proteggerò sempre! Ma fa attenzione! Sei in pericolo. Ricorda le mie parole!

Vedo il suo viso pallidissimo,  ma  meraviglioso ed espressivo come una volta, scomparire pian piano in quella fitta nebbia che la avvolge. I suoi occhi però brillano. E lo fanno come sempre. O meglio, come facevano sempre ormai. Ininterrottamente. Inevitabilmente.

CLARA: Sei in pericolo Hope! Mettiti in salvo! Lotta per me…

HOPE: Non capisco! Cosa intendi?? Mamma perché mi fai questo??

Grido. Grido il più possibile, il più forte possibile. Un grido muto che insordisce.

CLARA: Fa ciò che ti dico bambina mia! Sei la mia speranza, ricordatelo sempre Hope!

HOPE: Non lasciarmi mamma! Ti prego! Ho bisogno di te! Mammaaaaaaaa!!!

********************************************************************************************************

Apro gli occhi di scatto e mi ritrovo avvolta nel buio della mia stanza, con lo sguardo rivolto al soffitto roseo da poco pitturato. Ho il fiato corto, respiro forte e scuoto continuamente la testa da una parte all’altra come per cancellare del tutto questo sogno dal mio povero cervello. “E’ stato un incubo Hope… Solo un incubo, non preoccuparti.” Ripeto ininterrottamente queste parole nella testa e con fare agitato e tremolante cerco di asciugare tutte le lacrime salate che da anni a questa parte albergano puntualmente sul mio viso. Lacrime amare, sofferte… Lacrime maledette.

HOPE: Sono in pericolo? Mamma?

Sussurro queste parole a voce talmente bassa, che quasi nemmeno io riesco a percepirle. Stringo le gambe al petto e mi appoggio con i gomiti delle braccia sulle ginocchia unite, mentre le mie mani umide stringono qualche ciocca di capelli. Non riesco a calmarmi, a controllarmi. Per me tutto questo è troppo! Decisamente troppo!

 

HARRY’S POV

Mi giro e rigiro nel letto, tenendo però gli occhi ben serrati. Non riesco a non pensare al quasi bacio che c’è stato tra me e Hope, oggi… Al suo rossore sulle guance quando gli ho detto che era bellissima. Accarezzo le mie labbra, consapevole che hanno sfiorato le sue e mi sembra di percepire ancora la sua morbidezza e la sua innocenza a stretto contatto con me. Sospiro forte e sorrido inconsapevolmente, quando tutt’un tratto la mia attenzione viene catturata dalla porta della mia stanza che scricchiolando, si apre lentamente. Una figura alta e snella si fa avanti nel buio della notte, avvicinandosi impacciatamente e timidamente al mio letto.

HARRY: Hope! Ma che ore sono? Mi faccio forza sulle braccia per poi alzare il mio busto dalla superfice del letto.

HOPE: Dovrebbero essere le quattro meno venti. Sussurra appena, ma la sento ugualmente.

HARRY: Principessa, che ci fai qui??  Allungo la mano vicino l’interruttore della lampada al mio fianco e una luce fioca e tentennante le illumina il suo splendido viso. Ha gli occhi rossi e piange sommessamente.

HARRY: Hope, che ti è successo?? Perché stai piangendo??

HOPE: Sono in pericolo Harry! Aiutami non so che fare!

HARRY: Cosa? Che vuoi di…

Mi si getta con le braccia al collo ed inizia a piangere sempre di più. Rimango spiazzato da tutto ciò e la stringo forte forte a me, quasi come se fosse un gioiello prezioso inestimabile.

E’ per me lo è veramente… Hope è la cosa più importante della mia vita.

Trema incredibilmente ed io non riesco a calmarla. Sta avendo una crisi di panico ed è la prima volta che le capita. Sono terrorizzato! Non so come gestire la situazione e davvero non capisco perché Hope sostenga di essere in pericolo. Così mi limito a fare ciò che mi riesce meglio: stringerla e amarla. Amarla fino allo sfinimento. Amarla come nessun altro potrà mai fare. Amarla di più della mia vita.

HARRY: Calmati dai… Io sono qui! Per te! Vuoi dirmi cosa è successo??

Le sorrido rassicurante e le accarezzo la schiena, dopodichè prendo il suo viso tra le mie mani e con i pollici le asciugo le lacrime. La vedo tranquillizzarsi e tirare un forte sospiro. Si è calmata finalmente!

HARRY: Perché dici che sei in pericolo? Ci sono la mamma e David con te! Ci sono io! Non sei sola Hope!

Si libera dalla mia presa e la vedo di nuovo turbata.

HOPE: Voi?? Non sono sola? Ahahah non farmi ridere Harry! Chi c’è con me eh? Dimmelo! La mia mamma è morta! E’ morta capito?? E mio padre? Beh, è come fosse morto anche lui! Non mi rivolge la parola dalla nostra ultima litigata e se lo fa, è solo per rinfacciarmi di non essere una buona figlia! La figlia che lui voleva, ti rendi conto ! Non soddisfo le sue aspettative , non soddisfo lui! Si vergogna di avere me! Sono solo uno stupido errore! Mi ha detto anche questo, sai? Anne? Beh, Anne mi vuole bene ed io la adoro, ma non potrà mai colmare il vuoto che sento! Tu? Vogliamo parlare di te? Ci riappacifichiamo dopo 5 anni di completa indifferenza e hai il coraggio di dire che mi sei al fianco?? Dicevi così anche tempo fa e il risultato si è già visto! Gli amici? Katherine è l’unica migliore amica che ho! E perché? Perché nessuno vuole stare con me! Perché nessuno vuole essere amico di una povera orfanella! Già! E’ così che la tua amichetta del cuore Amber mi definisce in giro! Nessuno vuole essere amico della nullità che è la sorellastra del grande Harry Styles! Ti rendi conto??  Sono nel bel mezzo di una tormenta che mi perseguita dalla nascita e non so come uscirne!

Questa volta non la vedo urlare, ne piangere. Mi parla quasi in tono sarcastico, descrivendo la solitudine che la circonda da sempre. E mentre parla, la ammiro sbalordito, orgoglioso di tutta la forza che possiede ed ha sempre posseduto. Sono maledettamente orgoglioso di lei.

HARRY: Ti aiuterò Hope. Recuperare 5 anni sarà davvero difficilissimo, ma noi ce la faremo. E curerò tutte le ferite che ho aperto dentro di te con la mia assenza. Non ne rimarranno neanche cicatrici, te lo prometto principessa. Sei diventata una donna ormai. E la più forte, incredibile, bella che io conosca. Sono orgoglioso di te, sappilo. E qualunque sia il pericolo che dovrai affrontare, renditi conto che io ti poteggerò.

HOPE: Ho bisogno di qualcuno che curi le mie ferite e mi protegga, te lo assicuro.

HARRY: Usciremo da questa tormenta Hope. Le prendo le mani e le porto alla mia bocca, dove poso un delicato bacio.

HARRY: Ti voglio bene! E più di quanto tu possa pensare.

HOPE: Anche io!

Mi regala uno dei suoi sorrisi migliori ed abbasso lo sguardo sorridendo anche io, quando sento improvvisamente la sua mano sotto il mio mento. Mi alza lentamente il viso e i miei occhi finiscono nei suoi.

HOPE: Nonostante tutto, nonostante tutti, nonostante ciò che affronteremo, ciò che è accaduto, ciò che proviamo, sei il miglior fratello del mondo, Harry. Il migliore che possa esistere. E sei capitato proprio a me! E non potrei chiedere di meglio.

HARRY: Dormi con me stanotte?? Gli faccio spazio nel mio letto e lei si accoccola subito al mio petto.

Fratello, Harry. Il miglior fratello del mondo. E al sentire questa parola il mio cuore si gela.

 

HOPE’S POV

KATHERINE: Hope, ricordi quei modelli che ti feci vedere tempo fa? Beh, pensi sia meglio allungare un po’ la gonna in questo e questo punto o lasciarla così?

Katherine parla ininterrottamente di modelli di divise da lei disegnati per la squadra delle cheerleader chiedendomi continuamente cosa ne pensi, ma oggi non ho proprio voglia di ascoltarla. Non riesco a togliermi dalla mente le parole della mamma: Pericolo. Da cosa devo proteggermi? Cosa accadrà?

KATHERINe: Hope, amica!! Ti sto chiedendo un parere! Saresti tanto gentile e buona da rispondermi?? Per favore!!

Mi fa gli occhi dolci e il labbruccio ed io scoppio a ridere.

HOPE: Fa vedere, và! Ahahaha

Mi porge una cartellina e osservo attentamente il modellino.

HOPE: Sai una cosa? La gonnellina è meravigliosa così, davvero. Anche se io preferirei un colore diverso dal nero e rosso. Magari, i colori della nostra scuola, no? Giallo e blu sarebbe perfetto!

KATHERINE: Hai ragione, sai? E che ne dici se dietro la maglietta andrebbe scritto il nome della nostra scuola?? A carattere cubitali in giallo e contornato con il blu?

HOPE: Si, hai ragione! Farai un figurone Kat!!!

KATHERINE: Ahhhh! Grazie mille amicaaaa!!!!

HARRY: Ragazze!! Che state combinando? Con la voce più squillante del solito, Harry fa irruzione davanti al cancello della scuola, con la sua combriccola di amici un po’ più dietro e si avvicina, stranamente, a noi.

KATHERINE: Allarme fratellastro Hope!

HOPE: Ehi, Harry! Sorrido, mentre lancio un’occhiataccia alla mia amica. Non ha mai sopportato Harry e, conoscendola, inizierà ad attaccarlo subito.

KATHERINE: Styles! Mi meraviglio che una persona come te voglia parlare con noi! Insomma! Non ci troviamo esattamente allo stesso gradino nella scala di gradimento scolastica, non trovi anche tu? Solitamente la compagnia che ti circonda appartiene ad un livello più elevato rispetto a noi! Cosa c’è? Hai bisogno di due sfigatelle da prendere in giro per innalzare ancora ulteriormente, se fosse in qualche modo possibile, la tua considerazione qui?

HOPE: Kat, per favore! Contieniti un po’! Cerco di frenarla, ma lei non mi considera minimamente.

HARRY: Ehi carina, calmati! Sono venuto qui per parlare con mia sorella se è possibile… Pensi dovrei chiederti il permesso?? Sai, perché se è così, lo faccio subito!

KATHERINE: Tua sorella?? Ahahah questa si che mi piace tanto! Come mai ti sei ricordato di avere una sorella Harry ?? Si, perché fino a poco fa te ne eri completamente, assolutamente, totalmente dimenticato! Vuoi dire che non è così Styles??

HOPE: Adesso basta Kat! Davvero, finiscila!

Katherine lo guarda con aria di sfida, sorridendo maliziosamente, come per prenderlo in giro…. Come non detto! Ecco che la mia migliore amica parte per la tangenziale senza fare più ritorno. La situazione si sta scaldando più di quanto dovrebbe e, osservandomi intorno, noto che molti ragazzi hanno gli occhi puntati su questo magnifico quadretto, emozionati quasi al pensiero che ciò possa degenerare da un momento all’altro in una violenta e disastrosa lotta. Lancio un’occhiataccia di fuoco a tutti e qualcuno osservandomi, alza le braccia allontanandosi.

HARRY: Certamente questi non sono fatti che ti riguardano hai capito?? Per niente! Impara una buona volta a tenere quella boccaccia chiusa! Faresti molto meglio , capito stupida?

HOPE: Harry, non ti permettere di chiamarla così! Lo tiro per un braccio, ma lui non si scosta di un centimetro. E’ infuriato e rosso in viso.

KATHERINE: Sei una merda Harry Styles! Una merda! Sappilo!

In me che non si dica la sua mano finisce violentemente sulla guancia di mio fratello, attirando l’attenzione di tutto e sbalordendo Harry stesso.

HOPE: Oddio Kat!!!

HARRY: Non.toccarmi.stronza!

HOPE: RAGAZZI!!! BASTA FINITELA!!

Urlo il più possibile finalmente azzittendo le voci di Harry e Kat che cercavano di sovrastarsi una con l’altra e di tutti i nostri compagni che commentano stupefatti cosa sta accadendo.

HOPE: Lo spettacolino finisce qui ragazzi! Andatevene in classe. Alla prossima puntata! Katherine, non dovevi andare dal preside? Beh, sbrigati!

Dura e decisa: tutti restano sbalorditi dal mio tono. Di certo non si aspettavano che la piccola ragazzina dell’angolo, fredda e distante da tutto e tutti dettasse così legge. Kat, infuriata, prende il suo zaino e fa come le ho detto, neanche salutandomi, mentre Harry ha lo sguardo fisso sul pavimento.

HOPE: Tu? Cosa volevi? Sbrigati, devo andare in classe. Le lezioni stanno per iniziare e non ho tempo da perdere.

HARRY: Mi dispiace Hope, scusami… Ma lei mi a aggredito ed io non riesco a fare a meno di controbattere. E che poi mi abbia insultato di fronte mezza scuola, mi innervosisce sempre di più. Non lo sopporto. Non sopporto lei!

HOPE: No Harry! Tu non sopporti che ti venga detta la verità! Non sopporti  il fatto che semplicemente lei aveva ragione! Punto. E’ diversa come cosa!

HARRY: Ho sbagliato Hope! Ormai non posso tornare indietro. Posso solo rimediare! E questo è ciò che volevo dirti adesso… Voglio portarti in un posto importante per noi. Mariniamo la scuola oggi, per favore!

HOPE: No Harry! Se mio padre verrà a saperlo, non mi permetterà più di uscire di casa fino ai miei 50 anni… Sul serio, non credo sia una buona idea! Andremo oggi pomeriggio, all’uscita da scuola… Ok?

HARRY: No no adesso!!

HOPE: Harry non fare il bambino, dai!!  Oggi avremo tutto il pomeriggio libero!

HARRY: Vuoi curare le tue ferite Hope? Vuoi uscire dalla tormenta in cui sei caduta? Vuoi mettere da parte per un po’ tutto il  dolore che stai provando? Vieni con me, dai!

Resto incantata per  ciò che mi dice… Riesce a ricordare perfettamente tutte le sensazioni, tutte le emozioni che gli descrivo, per poi tirarle fuori al momento più opportuno e usarle a suo favore. Mi stupisce sempre di più! Ma si, che sarà mai una giornata di pazzia!

HOPE: Chi arriva ultimo fuori dal cancello, paga due buonissimi gelati! Ahahahaha

Pronuncio queste parole mentre corro, ed Harry rimane indietro…

HARRY: Ehi principessa!! Così non vale però! Ahahaha

Inizia a correre anche lui ed insieme oltrepassiamo il cancello scolastico. Mando un messaggio a Kat, dicendogli di coprirmi per stamattina e torno a correre insieme ad Harry.

Sento un leggero venticello muovermi i capelli e alleggerire il grosso macigno che porto sul cuore. Funziona! Mi sento meglio… Per la prima volta in assoluto nella mia esistenza mi sento VIVA!

E questo grazie ad una sola persona:  HARRY.

Con lui mi sento bene, mi sento felice. Con lui stanno guarendo tutte le mie ferite, ormai aperte da troppo tempo. Grazie a lui sto finalmente iniziando a vivere la mia vita…

*******************************************************************************************************

XX: E’ lei!! Guarda è proprio lei! L’abbiamo trovata finalmente… La figlia di Clara!! La nostra cara, buona, tanto odiata, impicciona Clara. Ahahahah Gli stessi occhi blu, guarda! Sono due gocce d’acqua... Con l’unica differenza che adesso la povera mammina è sotto terra e la figlioletta…

YY: E la figlioletta la raggiungerà molto presto, stanne sicuro !! Ahahahah

XX: Che la nostra vendetta abbia inizio… Il momento della verità è finalmente giunto per te , cara Speranza! Ahahahahah

YY: Potrò finalmente finire quel lavoro che ho iniziato tempo fa e che è stato rimandato troppo a lungo!! Ahahahahahaù

 

 

 

 

Angolo autrice:

Ciaoooo a tutti ragazziii!!!! Come va?? Scusate se non ho aggiornato subito, ma ho varie cose da fare! Allora?? Che cosa ne pensate di questo capitolo?? E la parte finale? Forse è un po’ inquietante O.O ahahahahah Harry e Hope sono due cucciolottiii, vero? Poverina Hope! Cosa potrà mai accadergli? E chi sono questi due tizi?? Bohhhh!! Bene, per oggi è tutto! Come sempre, voglio ringraziare TUTTE COLORO CHE LEGGONO,SEGUONO,RECENSISCONO,PREFERISCONO LA MIA STORIA! Grazie mille ancora <33 Recensite recensite recensite mi raccomando!!!!

Vi voglio bene tanto tanto!! Baci e Abbracci!

Smookie97

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Capitolo 8
*** Ritorno al passato ***


CAPITOLO 7 ”Ritorno al passato”

HOPE’S POV

HARRY: Non capisco! Davvero non capisco perché!

Vedo Harry spostare la testa da un lato e l’altro, quasi afflitto, pensando alla litigata avuta a scuola un’oretta fa con Kat. Non riesce a capire perché lei si comporti tanto duramente con lui e perché si immischi sempre nelle sue faccende… Nelle nostre faccende. Sinceramente, nemmeno io ho mai inteso fino in fondo questo odioso atteggiamento della mia migliore amica quando nei paraggi c’è Harry. Molte volte ho cercato di parlarne con lei, ma la sua risposta era sempre e solo una, la stessa e identica: “Non lo tollero, non lo sopporto. Si crede il padrone del mondo, ma in realtà non vale proprio niente. Che gran stronzo che hai come fratello! Sei davvero la sfiga in persona amica mia!” Sembra quasi di percepire la sua voce nelle mie orecchie e di osservare il suo viso contratto da una smorfia, criticare mio fratello. Cerco, però, di tranquillizzare Harry, tralasciando “questi piccoli ed innocenti particolari” capaci di scatenare davvero una rivolta tra questi due tornado.

HOPE: Non preoccuparti Harry! Lei è così! Sempre e fin troppo protettiva nei miei confronti! Lo è sempre stata! Potrebbe risultarti antipatica e un pochino presuntuosa inizialmente, però, se la conosci meglio, vedrai che pezzo di pane che è!

Harry non è convinto di ciò che dico, si vede. Così lo guardo negli occhi e gli sorrido, come per rassicurarlo…

HOPE: Ti fidi di me? E’ così, credici!

Mi osserva e mi scocca un bacio sulla guancia. Poi, mette il suo braccio intorno al mio collo e appoggia dolcemente la sua testa alla mia. I miei sensi sembrano quasi impazziti, ma io non me ne preoccupo. Il mio cuore ha ormai imparato a sopportare questa continua confusione…

HARRY: Certo che mi fido di te principessa! Ahahaha

Ride ed io con lui. Sorrido sempre da quando sono con Harry; potrei addirittura sostenere di non fare altro ultimamente. Forse sto recuperando tutti quei sorrisi e tutta quella felicità che mi è stata sempre negata, sin dalla mia infanzia. Harry sta facendo molto per me: grazie a lui sto imparando che il mondo forse non è così cattivo e che, a volte, l’amore umano può essere molto più forte del destino…

Anche se il mio nome è Hope, è Harry colui che riesce sempre a donarmi speranza.

HOPE: Perfetto principe! Ahahaha Bene…Che si fa?? Programma della giornata? Sono pronta a tutto!

HARRY: Allora… Io conosco un posto stupendo dove portarti e dove non andiamo da anni, sai?

HOPE: Davvero? Dove?

Sorpresa, cerco di convincerlo in un qualsiasi modo a farmi rivelare qualche dettaglio particolare, ma lui non molla…

HARRY: Ahahah Sembri una bambina il giorno di Natale, sai??

HOPE: E’ un complimento o no? Fammi capire Harry!

Faccio finta di essere arrabbiata e incrocio le braccia sotto il petto. Vedo il mio fratellastro con un’espressione divertita sul volto e cerco di trattenermi dal non ridere anche io … Di nuovo!

HARRY: Dipende dai punti di vista piccoletta! Ahahah

HOPE: Antipatico che non sei altro!

Improvvisamente sento la terra mancarmi sotto i piedi e, in me che non si dica, mi ritrovo avvolta dal calore del corpo di Harry e delle sue braccia possenti che mi avvolgono. Come per vendetta, inizia a farmi girare fortissimo, nonostante le mie urla che lo intimano a lasciarmi, le mie minacce non appena toccherò di nuovo terra e gli sguardi, alcuni infastiditi, altri divertiti, di passanti di qualsiasi età in giro per Londra…

 

HARRY’S POV

Ormai siamo in macchina da un bel pò. Sto portando Hope al parco; al nostro parco. Lo stesso parco in cui, da bambini, avevamo inciso le nostre iniziali su un tronco di un albero. Voglio farle rivivere qualche momento sereno della sua infanzia. Ormai dovremmo essere arrivati.

HARRY: Ehi, siamo arrivati signorina! Hope! Hai capito?

Mi volto pian piano verso di lei e la trovo dormire… E’ sempre stato così. Sin da bambina, in macchina non riesce a far altro che dormire. Ha un’aria davvero tenerissima: i capelli lunghi e mossi ricoprono in parte il suo viso, mentre le sue labbra rosse sono rilassate. E’ davvero stupenda! Ed io la adoro!

Adoro questa ragazza… Adoro questa purezza, questa bellezza con la quale sono costretto a vivere. Adoro il suo modo di essere, il suo modo di fare, quando si finge arrabbiata con me, quando lo è veramente, quando ride, quando cerca di rassicurarmi, quando mi fulmina con gli occhi, quando fa l’indifferente per farmi innervosire, quando fa la ribelle… Adoro soprattutto quando mi parla, a prescindere da cosa mi voglia dire. Mi piace il semplice fatto che voglia dirmi delle cose.

Adoro semplicemente lei… Così unicamente e splendidamente Hope.

Le accarezzo una guancia e lei, inizia lentamente a muoversi… Si stropiccia gli occhi e mi guarda.

HOPE: Siamo arrivati vero? Chiede ancora mezza assonnata.

HARRY: Si, scendiamo dai…

Le do un bacio sulla fronte, dopo di che scendiamo dalla macchina, pronti ad una mattinata di completo e puro divertimento.

HOPE: Oddio! Quant’è che non venivamo qui Harry?? Mi ero proprio dimenticata che questo posto esistesse!

HARRY: E’ passato troppo tempo Hope.

Un sorriso malinconico compare sul mio volto e lei lo percepisce subito.

HOPE: Recupereremo tutto, non preoccuparti… Adesso però, voglio solo pensare a divertirmi, d’accordo? Ciò che fatto è fatto ormai e certamente non si può tornare indietro nel tempo.

La forza che possiede questa ragazza mi meraviglia continuamente. E’ straordinaria, davvero!

HARRY: Hai ragione… Non tocchiamo più questo argomento. Vieni, che ti faccio vedere una cosa… Dai!

HOPE: Cosa? Che hai architettato signorino?

HARRY: Cammina sù e sta in silenzio una buon volta! Ahahaha

Vedo la curiosità nascere pian piano sul suo viso e non posso far a meno di pensare a ciò che farà, osservando le nostre iniziali incise…

HARRY: Guarda qui che cosa ho trovato Hope!

La vedo sbarrare gli occhi e la bocca e avvicinarsi pian piano alla corteccia dell’albero.

HOPE: Le nostre iniziali, Harry! Sono ancora qui! Le sue dita sfiorano pian piano, quasi intimidite, l’incisione imperfetta sul legno e una memoria di ricordi  riempiono la mente ad entrambi. Ricordi felici e sereni.

HARRY: Harry e Hope per sempre insieme, giusto?

HOPE: Giusto…

Inizio FLASHBACK

ANNE: Bambini, cosa stavate facendo intorno a quell’albero prima??

HOPE: Scrivavamo …

ANNE: Davvero?? E che cosa??

HARRY: Le iniziali dei  nostri nomi…

HOPE: Come fanno i grandi nei film. Le nostre però sono più belle!

HARRY: Certo! Io le ho scritte benissimo con quel bastoncino di legno, ecco perché mi sono fatto male al ditino.

HOPE: Anche io ti ho aiutato, antipatico!

DAVID: Ehi, non litigate! Forza!

ANNE: Anche Hope ti ha aiutato Harry! E mi raccomando, sta più attento la prossima volta!

HARRY: Va bene, mamma!

ANNE: E perché avete scritto i vostri nomi lì?

HOPE: Perché io e Harry staremo sempre sempre insieme! Vero?

HARRY: Si! E’ vero! Harry e Hope per sempre insieme! Ahahaha

DAVID: Che fantasia i bambini di oggi, vero Anne??

ANNE: Forse non sono tutte fantasie, David…

Fine FLASHBACK

Hope è immobile di fronte questo disegno. Non parla, ne nient’altro. E’ totalmente immersa nel passato. Un passato in cui ci siamo io e lei. Felici , senza problemi e senza sentimenti da opprimere. Mi avvicino a lei e le accarezzo la spalla delicatamente.

Si gira verso di me e mi abbraccia improvvisamente…

HOPE: Non so che cosa farei senza di te, Harry! Grazie di tutto! Grazie perché sei la miglior persona del mondo, perché sei dolcissimo, perché sei solo e unicamente tu. Perché sei qui con me adesso. E perché mi rendi felice.

Ha gli occhi lucidi, la vedo. E’ strano sentirmi dire queste cose da lei… Fino a poco tempo fa, ciò che ripeteva continuamente era il fatto di odiarmi e odiarmi e ancora odiarmi. Senza sosta. Senza limiti. Senza ragione.

HARRY: E’ questo ciò che devo fare, starti accanto. Come solo un buon fratello sa fare …

Sputo fuori questa parola con una fatica incredibile e con un disprezzo tale che non credevo nemmeno esistesse. Fratello. Fratello. Un semplice e innocuo termine che mi sta letteralmente rovinando la vita.

HOPE: Harry, credo sia arrivato il momento di parlarti una buona volta… Non posso più vivere con questo macigno sul cuore.

E proprio dopo questa frase, ecco che il mio mondo si ferma.

HOPE’S POV

Basta segreti. Basta bugie. Basta istinti repressi. Basta privazioni. Basta lacrime. Basta distanza che mi separa dal grande amore della mia vita. Sono pronta e decisa a finirla con questa pagliacciata. Sono pronta a dire la verità. Tutta la verità!

HOPE: Ti voglio bene Harry, ma non come un fratellastro. Non ti voglio come fratello e mai ti vorrò così! Tu non lo sei!

Ed ecco il mio pianto irrefrenabile ricomparire nuovamente sulle mie guance, mentre Harry mi guarda quasi impressionato e confuso allo stesso tempo. Piangere è stupido, da bambini, ma adesso ne sento profondamente la necessità…

Piango perché sono stanca. Piango perché il pianto è la mia salvezza. Piango perché quando si piange, si grida all’ingiustizia.

HARRY: Non capisco… Che cosa vuoi dirmi con questo Hope?

Ingoia una noce di saliva ed io lo vedo. Non sa che cosa fare. E’ completamente spiazzato…

HOPE: Harry… Harry io ti…

Can’t believe you’re packing your bags
Trying so hard not to cry
Had the best time and now it’s the worst time
But we have to say goodbye

La suoneria del cellulare di Harry riecheggia prepotentemente in tutto il parco, che a quest’ora di mattina è occupato solo da qualche vecchietto intento a leggere il giornale, interrompendomi mentre sto per rivelare una tra le cose più importanti di tutta la mia vita. Vedo un Harry tremante prendere il cellulare per spegnerlo, ma lo interrompo, intimandolo a rispondere.

HOPE: Potrebbe essere una cosa importante… Gli mimo questa frase con le labbra e lui risponde.

HARRY: Ehi Zayn! Da quanto tempo! Come va lì?? Tutto bene? Beh, sono contento amico… Certo anche a me tutto bene! No, veramente oggi non sono andato a scuola... Dimmi! Davvero??? No, dimmi che non stai scherzando!! Oddio che bello! Sono troppo contento… E’ davvero troppo tempo che non ci vediamo amico! Quando? Domani?? Perfetto… Certo che posso passarti a prendere! E’ sabato, non ho nemmeno la scuola… A che ora? Ok, benissimo! A domani amico! Ciao!!

Vedo Harry con un sorriso stampato sul volto e gli chiedo cosa sia successo.

HARRY: Domani arriva Zayn… Lo ricordi? Il mio amico di Bradford! Bene, domani arriverà in aereoporto qui a Londra. Sembra abbia trovato un nuovo impiego e starà qui inizialmente un paio di mesi. Se poi andrà tutto bene si trasferirà addirittura!

HOPE: Bene, sono contenta per voi… Davvero!

Sforzo un sorriso, ma non ci riesco. La mano di Harry si avvicina lentamente alla mia guancia e mi asciuga le lacrime.

HARRY: Cosa vuoi cercarmi di dire, Hope?

HOPE: Io… Non so come la prenderai Harry, ma devo dirtelo… Spero mi capirai…

Singhiozzo forte e senza contegno. Harry ha ragione a paragonarmi ad una bambina. Sono infantile!

HARRY: Sta calma Hope! Puoi dirmi tutto! Qualsiasi cosa sia io…

Ecco che il telefono di Harry inizia a vibrare di nuovo… Non è possibile, maledizione!!

HARRY: Non risponderò questa volta!

HOPE: Chi è? Chiedo curiosa, mentre osservo la faccia di Harry, passare dal tranquillo all’agitata.

HARRY: E’ tuo padre, Hope! E’ David!

HOPE: Ci ha beccati cazzo! La nostra solita fortuna!

HARRY: Pronto??

Appena Harry risponde al telefono sento la voce di mio padre gridare furiosa. Siamo nei guai fino al collo!

HARR’S POV

DAVID: Come vi viene in mente di fare una cosa del genere! Come vi viene in mente!!

Siamo tutti riuniti nel salotto a discutere sulla mattinata appena trascorsa.

DAVID: Vi rendete conto di ciò che avete fatto?? Ne siete consapevoli? Avete marinato la scuola, preso la macchina, vi siete allontanati da casa e tutto questo senza nemmeno avvisare i vostri genitori? La segreteria della scuola mi ha chiamato, chiedendomi il perché della vostra assenza a scuola, ed io non ne sapevo niente! Siete due mocciosi senza educazione! Viziati e maleducati!

David urla. Urla più forte di quanto abbia mai fatto. Osservo Hope seduta al mio fianco e la vedo terrorizzata e tremolante.

HOPE: Calmati papà! Sussurra appena ma David non la considera minimamente. Si dirige verso di lei e alza ancora di più la voce.

DAVID: Sei una delusione Hope! Una delusione! Non voglio una figlia come te! Lo capisci questo??

HARRY: Ma come ti permetti David! Urlo anche io adesso, stanco ormai che Hope senta dirle certe cose. Dopo tutto ciò che ha passato non merita niente del genere.

Voci su voci. Grida su grida. Ormai troppo caos si è diffuso nel nostro salotto; caos che improvvisamente si blocca quando con furia e rabbia la mano di David si posa violentemente sulla guancia di Hope. Ed è proprio a questo punto che non riesco più a trattenermi e mi getto come una furia addosso al mio patrigno, mentre la mamma cerca di allontanarmi da lui.

HARRY: Bastardo! Non la devi toccare più hai capito?? Non la toccare mai più stronzo! Io ti ammazzo! Come ti permetti! E’ tua figlia porca puttana!

ANNE: Oddio Harry basta! Harry! Non parlargli cosi! E’ tuo padre!!

HARRY: Una schifezza del genere non sarà mai mio padre!

HOPE’S POV

Non mi rendo più conto di cosa sta succedendo in questo salotto, nel giro di pochissimo tempo. Con il corpo sono lì, sudurta immobile sul divano di pelle rossa ad assistere ad una scena raccapricciante, ma con la mente invece sono indietro nel tempo, nella mia vecchia casa, poco tempo dopo la morte della mia mamma e costretta a convivere con un padre alcolizzato e violento.

Inizio FLASHBACK

DAVID: Piccolina, sono tornato! Il tuo papà è qui ahahaha guarda! Ahahaha Ohi, non vuoi venire ad abbracciarlo? Su forza, corri dal papà! Hope ahahah ti chiami così giusto ?? ahahahah che schifo di nome… Quella stronza di tua mamma ahahahah non poteva ahahahah trovarne uno migliore giusto?? Ahahaha HOPE!! Vieni da me, ti ho portato un regalino ahahaha

HOPE: Papà dov’è andata la mamma?? Torna presto vero??

DAVID: Certo ahahah torna prestissimo ahaahah

HOPE: Papà hai la bua su questo braccio??

DAVID: Ahahah che figlioletta che ho vero?? Una bastardella come la mamma ahahah  gli stessi occhi blu ahahaha

HOPE. Voglio la mamma papino!

DAVID: La mamma ti ha abbandonato ahahaha lo sai?? E smettila di piangere e disperarti! ahhahah Sei una delusione Hope! Una delusione! Non voglio una figlia come te! Lo capisci questo ??

HOPE: Voglio la mamma, papà! Non picchiarmi papà! Mi fai male!

Fine FLASBACK

La testa mi gira, forte ed insistentemente… Le lacrime cadono piano sulle mie guance, mentre i miei occhi sono offuscati da una alone bianco che rende la mia vista perfettamente sfogata. Il terreno sembra mancarmi sotto i piedi, brividi mi percorrono tutto il corpo e la guancia destra mi brucia dannatamente. Non riesco a lasciarmi il passato alle spalle… Per me è un’impresa impossibile dimenticare qualcosa che si ripresenta puntualmente nella mia quotidianità distruggendo tutte le speranze che ho accumulato…

Sto male e cerco aiuto, ma nessuno se ne accorge… Sono troppo impegnati ad urlarsi a vicenda…

HOPE: Basta… Basta… Aiutatemi non respiro! Aiuto

Sussurro queste parole, dopodichè tutto attorno a me diventa buio.

Buio. Solitudine. La mia vita riassunta in due termini… E’ così! La mia vita è così inevitabilmente…

Appena inizio a volare, c’è sempre qualcosa che mi calpesta le ali, appena inizio a sperare, c’è sempre qualcosa che mi ostacola, appena inizio a vivere, c’è sempre qualcosa pronta a farmi morire lentamente…

 

 

Angolo autrice:

Ciao Ragazzi!! XDXD Altro capitolo finitooo!! Che ne pensate? Hope stava per rivelare tutto avete visto?? E Harry? E’ un dolce alla crema con la sua sorellastra!! NEW ENTRY in questo capitolo! Zayn Malik!! Pian piano compariranno tutti i One direction in questa storia non vi preoccupate… Abbiamo visto uno spezzone della vita di Hope… Riusciamo ad immaginare quanto ha sofferto d bambina! E suo padre?? David non pare sia cambiato molto L Bene, questo è tutto… I capitoli adesso inizieranno a farsi molto più interessante! Mi raccomando recensite tutti! Voglio sapere che cosa ve ne pare! Come sempre RINGRAZIO TUTTI VOI CHE RECENSITE,LEGGETE, SEGUITE ECC… LA MIA STORIA! VI ADORO!! STO OTTENENDO DELLE RECENSIONI MERAVIGLIOSE *-* GRAZIE MILLE A TUTTI E RECENSITE MI RACCOMANDOOO!! bacioni

Smookie97

P.S. Scusate se ho aggiornato tardi, sono passata tardi a delle storie ( anzi ad alcune ancora non passo) e se ho risposto tardissimo ai vostri messaggi! Non ci sono stata in questi giorni e sono tornata proprio ieri pomeriggio! Bene, questo è tutto! Ciaooooo <3

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Capitolo 9
*** Rivelazioni bollenti e arrivi scioccanti ***








CAPITOLO 8 “Rivelazioni bollenti e arrivi scioccanti”

HARRY’S POV

HARRY: Dottore! Dottore, mi dica per favore come sta! Per favore, lo voglio sapere! Cazzo, ma non c’è nessuno che possa rispondermi per due fottuti minuti??!

Urlo come un dannato, attirando l’attenzione di tanti londinesi rinchiusi, chi per un motivo, chi per un altro, tra le mura di uno dei pronto soccorso della capitale inglese. Mi osservano straniti, alcuni addirittura mi scambieranno per un pazzo, ma questa non è una mia preoccupazione.

ANNE: Harry, adesso basta! Finiscila! Non puoi continuare così hai capito??

Mia madre cerca di calmarmi, ma non ci riesce. Sarebbe davvero un’impresa impossibile per me stare calmo in un momento simile. Hope! La mia Hope è rinchiusa dentro una stanza d’ospedale, sdraiata su un maledetto letto bianco e avvolta dal solito torpore ospedaliero e loro pretendono che mi calmi!! Pazzesco! La donna che amo è lì dentro ed io non sono al corrente di come sta, ne nient’altro!  Quando l’ho vista a terra, priva di sensi, ho pensato addirittura di poter morire. In quel preciso momento. In quel preciso instante. Con lei. E per lei.

ANNE: Perché ti comporti così Harry? Non capisco perché reagisci così quando si tratta di lei! Hai aggredito David, te ne rendi conto? Lui è mio marito Harry! Ormai vive con noi da anni! Dovrebbe essere un padre per te!

E’ indignata. Ho perso il controllo ed ho aggredito il mio patrigno! Il mio patrigno!! Mai avrei pensato di poter solo alzare la voce verso David. Aggredito. Il solo termine mi porta in tutto il corpo una scarica di brividi, ma sinceramente, non mi pento delle mie azioni. Molto probabilmente, se mi ritroverei nella stessa situazione, farei anche di peggio.

HARRY: Non è mio padre! Non è nessuno per me mamma! E non preoccuparti: la ramanzina di due ore è bastata mamma!

ANNE: Tempo fa non la pensavi così su David, Harry! Cosa ti sta succedendo?

Abbassa pian piano il tono di voce e sospira pesantemente. Osservo i suoi profondi occhi e ci trovo dentro stanchezza e delusione. Lei dà la vita per questa famiglia e noi tutti le diamo in cambio solo stanchezza e delusione! Che razza di figlio sono, eh? Ho una madre fantastica e non so apprezzarla per ciò che è, non la ringrazio per tutto ciò che fa e la scoraggio in continuazione. Mi siedo accanto a lei, stanco ormai di camminare avanti e indietro per tutto il corridoio, e appoggio la mia testa sulla sua spalla. La stessa spalla che fu un sostegno fondamentale per un bambino, ancora troppo piccolo, dopo la morte del papà e la stessa che mi ha insegnato ad essere sempre me stesso, a non vergognarmi mai della mia vera natura. La stessa spalla che con enormi sacrifici e tanto tanto amore mi ha tirato su dalla nascita. Cosa mi sta accadendo?? Già, che cosa? Non lo so nemmeno io!

HARRY: Non lo capisco mamma. Non capisco davvero cosa mi stia succedendo! Mi sento perso!

Alzo le spalle e una lacrima mi scivola sul viso.

HARRY: Il mio mondo si sta ribaltando completamente! Si sta modificando! Cambia e cambia senza darmi nemmeno il tempo di assimilare tutte queste novità! Io non sono in grado di gestire questa tempesta!

ANNE: Stai crescendo Harry! Sei diventato un adulto ormai! I 18 anni non sono solo macchine e night club, sai? Sono molto di più di tutto questo!

Mi fa un sorriso e mi stringe la mano.

ANNE: Vogliamo aiutarti Harry! Potrai contare sempre su di me, su David e su Hope! Siamo una famiglia, lo sai! Solo, dacci la possibilità di poterti aiutare. Offrici la chance di fare qualcosa per te !

HARRY: Mi sono innamorato mamma! Per la prima volta nella mia vita, sto davvero imparando cosa sia l’amore!

Stringo forte le palpebre e le labbra e la interrompo mentre parla. L’amore: forse questo è il motivo principale del mio “turbamento interiore”. Sono passati anni da quando io e la mamma non parliamo di certe cose e, se fino a questo momento ritenevo simili chiacchierate inutili ed imbarazzanti, adesso sento davvero la necessità di confessarle tutto ciò che sento. O quasi!

ANNE: Ma è una cosa fantastica tesoro! Sono felicissima per te!

Mi abbraccia forte ed io appoggio il mio viso sulla sua spalla. Sento la sua mano accarezzarmi piano la schiena e la sua voce arrivarmi calda e tranquilla alle orecchie: ” Sei un uomo, Harry! Sei un uomo ormai! Ed io sono felicissima per te”

Mamma, non sarai tanto felice quando verrai a sapere che sono innamorato della mia sorellastra, posso garantirtelo!

Penso a tutto questo inevitabilmente. Si stacca da me, e inizia ad osservarmi quasi emozionata.

ANNE: Allora? Vuoi dirmi com’è questa ragazza??

HARRY: E’ bellissima mamma! E’ davvero stupenda!

Questo è tutto ciò che riesco a dire, prima che ci si avvicini un dottore.

DOCTOR: Siete i familiari della signorina Cooper Hope?

HARRY: Si, siamo noi!

HOPE’S POV

I miei occhi vagano indisturbati per tutta la stanza. Possibile che gli ospedali siano tanto monotoni e tutti così maledettamente bianchi e uguali?? Osservo le quattro mura che mi circondano, segnate da qualche crepa, e inizio a riflettere su quante storie questi blocchi di cemento e mattoni abbiano accolto e ospitato al loro interno: storie di anziani ammalati e volenterosi di uscire da lì dentro il pima possibile, o di bambini troppo energetici costretti a restare a letto.

Storie differenti. Storie problematiche. Storie semplici. Ma tutte stupende e incredibili storie.

ANNE: Hope! Tesoro mio! Come stai??

Una voce si cosparge per tutta la stanza. Anne mi si avvicina tremolante e mi avvolge subito nelle sue accoglienti e fragili braccia. In un abbraccio che sa di mamma e che io non ho la possibilità di ricevere a troppo tempo.

HOPE: Meglio Anne, non preoccuparti! Ho solo un po’ di mal di testa e mi sento abbastanza stanca.

HARRY: Non preoccuparti Hope! E’ l’effetto dei medicinali che ti dà stanchezza… E per quanto riguarda il mal di testa, passerà subito. Sei svenuta, ricordalo!

Mi rivolge uno dei suoi sorrisi migliori e un po’ di quel ghiaccio che si è accumulato dentro di me inizia a sciogliersi. Incredibile! Nonostante tutti i miei casini, i miei pensieri, i miei problemi, il mio amore per Harry è sempre più forte. Questo è l’amore vero! Quel sentimento di cui tanto parlava il professor Jonson e che univa Romeo e Giulietta un tempo, ne sono sicura…

HARRY: Ehi, ti sei imbambolata? Ahahahaha

La risata di Harry mi porta alla realtà e osservando la stanza, vedo che Anne non c’è più. Harry si accorge della mia perplessità nel notare l’assenza di sua madre e senza nemmeno che io gli domandi qualcosa, inizia a parlarmi.

HARRY: E’ andata a prendere la tua roba. Tra qualche oretta ti dimetteranno hanno detto.

Mi si avvicina e allunga la sua mano, fino a toccare la mia. La accarezza delicatamente e la solita scarica di adrenalina mi invade tutto il corpo.

HOPE: Lui dov’è? Non voglio vederlo assolutamente!

HARRY: E’ andato a prendere qualcosa da mettere sotto i denti, Hope! Oggi abbiamo saltato anche il pranzo. Starà qui a momenti  ma non lo farò entrare, non ti preoccupare.

Harry sembra sincero. Mio padre è qui? Si è interessato per una volta a me?? Se fosse il contrario, non me ne stupirei certamente. Sono ormai abituata a certi comportamenti da parte sua.

HOPE: Bene…

Vedo Harry sorridere amaramente e iniziare a parlare, mentre tiene ancora la mia fragile mano nella sua.

HARRY: Sai, appena ti abbiamo visto a terra, è preso un colpo a tutti. Dovevi vedere tuo padre, Hope! Ti è corso incontro e, mai come prima d’ora, ti ha stretto a lui pregando che ti risvegliassi il prima possibile. Voleva nasconderlo, ma aveva gli occhi lucidi, si vedeva perfettamente! Mi viene da ridere pensando a tutto questo, perché tu e lui potreste essere davvero molto molto uniti, e invece vi fate la guerra uno con l’altro. Vorrei poter litigare anche io con mio padre ancora una volta. E per l’ultima volta.

HOPE: Sai, non mi hai mai parlato di tuo padre, Harry!

ANNE’S POV

ANNE: Questa volta hai sbagliato David, sappilo! Perché la tratti così?? E’ tua figlia!

DAVID: Lo so Anne, lo so!

ANNE: Bene! E non hai niente da dire? Sono tua moglie! Devi parlarmi, devi sfogarti David! Fidati di me, cavolo!!

DAVID: Anne per favore! Pensi sia contento di ciò che faccio? Di come agisco?? No, per niente!

Non lo capisco, per la prima volta nel mio matrimonio io non capisco l’uomo che amo.

ANNE: E perché ti comporti così allora?? Guardami David!

Alzo il tono della voce, ormai spazientita. Hope è un tesoro di ragazza e merita tutto l’amore del mondo, eppure David non la apprezza, non la stimola… Non le dà l’opportunità di essere davvero sua figlia. Osservo mio marito e lo vedo seduto con le mani unite e gli occhi bassi e lucidi. Sta malissimo, si vede, ma non vuole dimostrarlo. Si volta verso di me e una lacrima le solca il viso.

DAVID:  Devo parlarti di una cosa Anne. Una cosa grave, complicata, terribile. Un segreto che porto dietro da anni e che non riesco più a tenere dentro. Sta diventando troppo complicato per me!

ANNE: Oddio David! Che stai dicendo? Mi spaventi! Che cosa mi stai nascondendo? Che cosa ci nascondi ??

DAVID: Te ne parlerò Anne, non preoccuparti! Ora però non è né il luogo, né il momento adatto per farlo. E’ una cosa fin troppo delicata e… pericolosa.

Sbarro gli occhi e il sangue si gela nelle vene. La mia mente è bloccata e incapace di formulare un semplice e piccolo pensiero. Pericolosa? Siamo in pericolo??  

ANNE: Per favore, sta zitto! Non riesco a sopportare più simili argomenti! Appena tornati a casa, mi racconterai tutto David, che ti piaccia o no!!

DAVID: Va bene…

Mi alzo dalla sedia, indignata per il comportamento di quest’uomo. La voglia di sapere cosa abbia fatto David mi sta rosicando l’anima, ma come ha detto lui, certamente questo non è il momento adatto per “scioccanti rivelazioni”. Sono preoccupatissima. Devo difendere la mia famiglia da tutto questo! Ne ho l’obbligo. Con la testa piena zeppa di pensieri e preoccupazioni, mi avvicino alla porta semichiusa della stanzetta di Hope, e ciò che ascolto è un altro colpo mortale al mio povero cuore, già ferito troppe volte…

HARRY: Mio padre era fantastico, Hope! Mi adorava e io altrettanto. Il nostro rapporto era meraviglioso! Quasi invidiabile direi. Ti sarebbe piaciuto tantissimo, ne sono sicuro. Ogni piccolo ed insignificante gesto di mio padre per me era una lezione di vita: già, perché mio padre non mi diceva come dovevo vivere: viveva e lasciava che io lo guardassi vivere…

Osservo mio figlio e nei suoi occhi riesco a leggere un orgoglio verso suo padre indescrivibile… Ne parla con il sorriso nostalgico sulle labbra e gli occhi brillanti. Robert! Dio solo sa quanto mi manca! Ho David accanto a me ora, ma mai dimenticherò il grande amore della mia vita!

HARRY: Sai, mio padre amava la musica quanto me: la considerava una sua seconda moglie addirittura ahahahah  E’ lui che mi ha insegnato a suonare la chitarra, ad esempio.

Poche parole di Harry riescono a far emergere nella mia mente ricordi che credevo istinti ed eliminati per sempre …

Inizio FLASHBACK

ROBERT: Sei bravissimo, sai? Hai imparato subito ometto mio!

HARRY: Sono molto bravo, vero papà?

ROBERT: Ma certo! Vero mamma?? Vieni qui con noi, invece di osservarci dalla porta dai!

HARRY: Vieni qui mammina!

ANNE: Cosa stanno facendo i miei uomini soli soletti??

HARRY: Suoniamo la chitarra, mamma! Sai, sono molto bravo io!

ANNE: Certo! Vieni qui che ti racconto una cosa! Sai il papà cosa ha combinato con la sua chitarra? Una volta è venuto sotto casa mia ed ha iniziato a cantarmi una canzone! Hai capito Harry? Ahahahah

ROBERT: Ridete pure di me, era una cosa dolce!

HARRY: E’ stato bravo mammina?

ANNE: Bravissimo tesoro! Il tuo papà è stato bravissimo!

HARRY: Anche io voglio cantare una canzone alla mia fidanzata da grande!

Fine FLASHBACK

HARRY: Ahahah ma stai per piangere?? Se continui così non ti racconto più niente, piccoletta!

HOPE: No no… Continua, dai!

HARRY: Io lo aspettavo a casa, pronto per il nostro pomeriggio al parco, ma lui non è mai più tornato. E quella fu l’ultima volta che lo vidi. Per sempre Hope. Ho ancora le sue ultime parole impresse nella mia mente: “ Ti voglio bene Harry, e lo sai!” Mi diede addio inconsapevolmente. Mi salutò per sempre con una singola e breve frase.

Non riesco più a sentire questo discorso, non ne ho più la forza! Certi ricordi aprono irremediabilmente vecchie ed incurabili ferite e ti negano la possibilità di andare avanti. Di vivere il presente. Per questo è bene qualche volta lasciarsi certi momenti alle spalle e camminare incontro un nuovo futuro. Mi asciugo velocemente le lacrime sulle guance, aggiusto la mia camicetta azzurra sgualcita e improvvisamente entro nella stanzetta cupa, interrompendo Hope e Harry…

ANNE: Ragazzi, prendete tutte le vostre cose… Torniamo a casa forza!

HOPE’S POV

Arrivederci al prossimo aggiornamento! Buona giornata a tutti…

La voce forte e sicura della giornalista che augura a tutti una buona giornata si diffonde in tutto il nostro salotto vuoto, mentre io sono totalmente immersa nei preparativi di una colazione con i fiocchi approfittando che oggi la scuola è chiusa. Anne è uscita a fare un po’ di spesa, mentre mio padre e Harry sono in aereoporto: stamattina arriva Zayn, uno dei grandi amici del mio fratellastro. Già venne a Londra, ma sinceramente io non lo ricordo proprio: lo vidi solo una volta sei o sette anni fa e dalla mia mente di bambina il suo ricordo è completamente sparito… Starà in un appartamento molto vicino alla nostra casa per un breve periodo di tempo, poi forse tornerà a Bradford. Di lui non so molto, quasi niente per la verità! Harry mi ha accennato solo qualcosina sul suo passato: è cresciuto in un orfanotrofio fuori Londra e non conosce i suoi genitori. Anche lui quindi deve aver passato un’infanzia orribile! Fischietto mentre verso il latte in un pentolino per riscaldarlo e appena finito tutto, mi affaccio alla finestra. Stamattina le monotone nuvole grigie londinesi hanno lasciato il posto ad un sole brillante e caldo, come non se ne vedevano da mesi. Londra è bellissima sotto il tocco magico della natura. Ma dentro il mio animo le nuvole non hanno proprio intenzione di abbandonarmi; non faccio altro che pensare a mio padre e a tutto quello che è accaduto ieri… Quel caos, quelle grida sono perfettamente stampate dentro la mia testa.

Mi guardo intorno e noto con piacere di aver preparato una colazione fantastica e che tutto è pronto per trascorrere una perfetta mattinata in compagnia di vecchie conoscenze. Rivolgo il mio sguardo all’orologio appeso alla parete e vedo che ormai mancherà poco all’arrivo di Zayn e di tutti gli altri. Nell’attenderli mi dirigo verso lo stereo di Harry e l’accendo. Le note di “ Beautiful Day” di Micheal Bublè risuonano dappertutto ed io inizio a muovermi e sorridere trascinata dalla musica…

It’s my turn to fly, so girls, get in line                                                
‘Cause I’m easy, no playing this guy like a fool
Now I’m alright
Might’ve had me caged before, but not tonight

Prendo il mestolo sul tavolo e, tenendolo a mò di microfono, inizio a cantare insieme a Bublè. Mia madre mi aveva sempre detto di avere una bella voce, ma io non ci avevo mai creduto fino in fondo. Una giravolta e tre passi avanti. Un’altra giravolta e l’assolo finale, quando sento suonare alla porta. Sono arrivati! Cerco di sistemare il meglio possibile i capelli e il vestitino che avevo deciso di indossare e subito corro alla porta. Risate e chiacchiericci mi invadono completamente.

HARRY: Hope! Ahahaha la prossima volta potresti magari abbassare il volume della radio? Sai che c’è, qui fuori si sente tutto perfettamente! ahahahah

HOPE: Antipatico! Papà dov’è? Gli faccio una linguaccia.

HARRY: Sta parcheggiando! Aahahah

HOPE: Oddio ancora?? Finiscila di ridere stupido! Ahahahah

ZAYN: Lasciala stare Harry! Presentami la tua sorellina piuttosto!  ahahaha

Sento una voce provenire dalle spalle di Harry e mi sporgo meglio dalla porta per vedere Zayn. Due occhioni scuri e una bellezza sconvolgente mi travolgono senza esitazione. E’ assolutamente ed incredibilmente bellissimo questo ragazzo! Gli rivolgo un sorriso e mi avvicino a lui, allungandogli la mano, ma la reazione che ottengo è davvero impensabile.

E’ immobile, non parla e non si muove. Lo vedo tremare quasi e i suoi occhi si riempiono di lacrime. Getta le valigie a terra e mi fissa intimorito. Sia io che Harry lo guardiamo in modo strano… Che si senta male? Sto per chiedergli spiegazioni, ma ecco che lui mi interrompe, puntandomi un dito contro. Che sta facendo?!

ZAYN: Che ci fai qui? Che ci fai qui, voglio saperlo! Sei tu vero, CLARA?

Clara? Mi blocco al sentire il nome di mia madre e quasi mi manca il respiro. Che sa lui di mia madre? Come la conosce? Chi gli ha detto il suo nome? Perché l’ha nominata? Che vuole da me? Domande su domande. Domande continue, domande senza risposta. Domande dolorose. Vorrei parlare, dire qualcosa, ma non ce la faccio. Harry ha gli occhi sbarrati e non si muove di una virgola, proprio come fa Zayn. Un silenzio avvolge tutto e tutti; nemmeno Bublè canta più alla radio.

DAVID: Clara? Che cosa hai detto Zayn?? Che cosa hai detto??

La voce austera e fredda di mio padre constringe tutti e tre a voltarci verso di lui.

Tranquillità e normalità! Cose fondamentali che desidererai nella mia vita e che invece non ci sono, nè ci saranno mai.

Troppe sorprese. Decisamente troppe sorprese per riceverle tutte insieme, Hope!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao Ragazzi!!

Eccomi qui con un altro capitolo pronto! Colpo di scena, vero?? Zayn è finalmente arrivato e già porta casino in tutta la famiglia! Poi conosce Clara… Come è possibile?? E la rivelazione di David?? Quale potrebbe essere questo segreto che lo costringe a comportarsi in questo modo? Una cosa pericolosa, ha affermato… Questo c’entrerà qualcosa con il sogno di Hope?? E con i due tizi che la spiavano?? Basta! Già vi ho anticipato troppe cose ragazzi! J RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE STANNO SEGUENDO LA MIA STORIA E LA RECENSISCONO! Siete tutti meravigliosi e mi riempite di felicità, davvero! Grazie mille per tutto <3 Per favore ragazzi, lasciate delle recensioni! Ve lo chiedo per favore!! Voglio sapere che cosa ne pensate, dai!!

Bacioni enormi e a presto!!


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Capitolo 10
*** Dolore e Confusione ***


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CAPITOLO 9” Dolore e Confusione”

 

ZAYN’S POV 

ZAYN: Che ci fai qui? Che ci fai qui, voglio saperlo! Sei tu vero CLARA?

Tremo, ho gli occhi lucidi e un’espressione estremamente addolorata stampata sul volto… Bravo Zayn! Forza! Continua così! Sempre più drammatico, sempre più sconfitto dal dolore su! Devo essere il più credibile possibile!

Loro devono credere al mio dolore; loro devono credere semplicemente e completamente a me e alle mie parole… Devono fidarsi!

Punto un dito tremante contro la sorellina di Styles e sposto i miei occhi da una direzione all’altra, come per osservare le loro facce e studiare bene le loro reazioni e i loro atteggiamenti dopo questo caos che, a seguito a tanti preparativi e tante “prove”, sono stato in grado di mettere in scena. Sono completamente ed assolutamente sbalorditi! Hope ha il viso contratto da una smorfia e gli occhi spalancati, mentre Harry vorrebbe urlarmi addosso di tutto, ma semplicemente non lo fa, sicuramente per non traumatizzare ulteriormente la sua amata “Speranza”. Hope… Che nome ridicolo!

Bene, la giornata è iniziata migliore del previsto!

DAVID: Clara? Che cosa hai detto Zayn?? Che cosa hai detto??

La voce di David mi arriva forte e chiara alle orecchie. Inevitabilmente, tutti ci voltiamo nella sua direzione, trovandolo furioso e pronto a tutto pur di ottenere chiarimenti su ciò che è appena accaduto.

DAVID: Zayn! Ti sto parlando! Cosa ne sai di mia moglie, eh?? Perché ti sei solo permesso di nominarla? Parla!

David urla, fregandosene altamente dei passanti indaffarati che lo osservano sbalorditi o dei vicini di casa che si affacciano dalle finestre e dai balconi, curiosi di scoprire che cosa stia scatenando in questo modo l’ira di uno degli uomini inglesi più rispettosi e di più grande rilevanza, residenti qui a Londra. Urla e basta. Trasmettendo la sua rabbia. La sua furia. La sua sofferenza.

Mi si avvicina con fare aggressivo e violentemente mi afferra il colletto della camicia, urlandomi in faccia minacce a più non posso…

Hope ed Harry intanto sono pietrificati.

DAVID: Sentimi bene ragazzino! Ti sto dicendo di parlarmi! Spiegami come fai a conoscere mia moglie! Parla, o in questa casa non metterai mai piede! Hai capito??

Tutti sono allibiti per il quadretto che abbiamo tirato su in una semplice e altrettanto rara mattina di sole al centro di Londra. Esternamente, con le lacrime e l’aria innocentina, sono in grado di trasmettere una pietà e un dolore immenso, ma dentro di me in realtà sto ridendo. E lo faccio selvaggiamente. Malvagiamente.

Attento David! Come puoi solo maturare l’idea di cacciarmi di casa? Come puoi solo pensare di farmi una cosa del genere? Come puoi solo credere di opporti a me? Non sono ciò che tu pensi io sia!

Conosco i tuoi segreti, so cosa nascondi, fa attenzione mio caro papino!

ZAYN: Io… Davvero… Non so, non capisco! Assomigli molto ad una persona e ti ho paragonata a lei, non …

Parlo quasi a fatica rivolgendomi ad Hope e spostando il capo da una parte all’altra del vialetto in cui ci troviamo, mentre David mi tiene ancora di fronte a lui e impugna ancora la mia camicia.

Confusione e dolore. Solo ed esclusivamente questo riesco a leggere nei loro sguardi. Ed è questo che io ho intenzione di portare in questa casa. Dolore e Confusione.

DAVID: Come la conosci ho detto!!!

HOPE: Papà! Basta! Finiamola qui, per favore te lo chiedo! Non voglio più tornare su questo argomento chiaro?? Ti sei sbagliato, io sono Hope, Zayn… Clara è… è… Clara era mia madre.

Ed ecco che questa semplice frase, uscita perfettamente chiara e limpida dalla bocca di Hope, riesce a placare un po’ la furia che si era accumulata nell’animo di suo padre e a spezzare l’aria pesante ed opprimente che si era creata intorno a noi. Io, dal mio canto, sono completamente sbalordito… Insomma! Non è possibile! Hope non avrebbe dovuto reagire così! Non doveva andare in questo modo!

Ho gettato una bomba, ma lei non si è ferita. Volevo ucciderla, ma lei si è solo spaventata.

ZAYN: Mi dispiace tanto Hope, ti ho fatto passare un momento terribile, scusami!

Recito, recito e recito ancora e intanto negli occhi di Hope si fa spazio una pietà molto evidente nei miei confronti. Harry sicuramente gli avrà raccontato della mia infanzia e della mia vita, trascorsa lentamente in uno squallido orfanotrofio, in balia della volontà di persone senza cervello… E questo è proprio ciò che volevo! Pietà per me! Manca poco dai! Su ragazzina!

HOPE: Non preoccuparti! Sono abituata ad un certo genere di cose. Io e mia madre eravamo davvero due gocce d’acqua! In molti lo dicono. Entra dai! La colazione è pronta già da un pezzo…

David mi lascia il colletto della camicia e mi lancia un’occhiataccia, per poi spostarmi bruscamente con una forte spallata ed entrare infastidito in casa. Harry sospira pesantemente e fa anche lui per avvicinarsi alla porta d’ingresso, quando la voce di Hope ci blocca tutti un’altra volta. Che cosa avrà in mente di fare adesso?? Questa ragazza deve essere abbastanza imprevedibile: bel problema! Grandissimo problema direi!

HOPE: Ah Zayn! Benvenuto… Benvenuto a Londra! Spero starai bene qui da… Scusate un attimo ragazzi…

Pronuncia queste pochissime parole con lo sguardo basso ed il sorriso malinconico mentre una lacrima, lucente come una perla, le accarezza le guance rosate e poi scappa in casa, salendo alla velocità della luce le scale che portano probabilmente alla sua camera. Colpita e affondata Hope! Colpita e affondata!

Eh bravo Zayn! Finalmente dopo tanti anni sono riuscito a mettere piede in questa casa…

HARRY’S POV

L’arrivo di Zayn stamattina non è stato esattamente come tutti lo immaginavamo. Non è nemmeno arrivato ed già ha trascinato dietro di lui molti e molti problemi, ferendo particolarmente Hope. Ed io tutto ciò non riesco più a tollerarlo. Qualunque cosa accada, qualunque cosa succeda, qualunque sia il problema, Hope è sempre colei che ne esce ferita. E’ sempre lei quella che soffre di più di tutti e che getta e rigetta fiumi di lacrime. Ora è in camera sua, e conoscendola, starà sicuramente rimuginando sulle parole del nuovo arrivato, che nel frattempo pare essersi ambientato meravigliosamente nel nostro ambiente londinese.

Nel salotto in cui ci troviamo risuona unicamente la voce di una giornalista che annuncia i risultati delle borse europee di stamattina e il fastidioso cigolio delle sedia a dondolo dove si è sistemato per benino Zayn. Lo vedo scherzare con il telefono, bere limonata e lamentarsi di quanto sia noiosa la programmazione televisiva inglese, ma non gli do molto peso. In questo momento ho troppi pensieri per la testa. Pensieri che vengono interrotti da una delle cose più disgustose che”il mio amico” potesse mai dire…

ZAYN. Ehi, Harry! Sai una cosa?? La tua sorellina non è niente male! Insomma, la vidi molti anni fa, ma naturalmente non la ricordavo così stupenda! Che bomba sexy!

HARRY: Ehi, ehi, ehi! E’ mia sorella, Zayn! Smettila! E poi è più piccola di noi! Ha 16 anni, dai! Come puoi solo pensare a lei? E’ una bambina! Poi, non dirmi che non hai la ragazza, perché non ci crederei!

ZAYN: No Harry! Devo deluderti invece perché io sono completamente libero! E se Hope è d’accordo, ancora per molto poco…

Fa un occhiolino e scoppia in una fragorosa risata. Calmo Harry! Respira dai! Il sangue mi ribolle nelle vene. Sto per scoppiare!

ZAYN: E poi non è una bambina, come dici tu! So che avrai per sempre la convinzione che lei sia troppo troppo giovane per fidanzarsi, come tutti i fratelli maggiori, ma ha pur sempre 16 anni! A 16 anni si è adulti! E lei è una donna ormai! L’hai cresciuta benissimo a quanto vedo! Ahahaha Magari averne una io così!

Zayn, ma che ti sta succedendo? E’ questo che vorrei chiedergli, ma non parlo. Questo non è il mio amico di Bradford! Assolutamente no! Non è lo stesso ragazzino con cui giocavo anni fa in strada, né tantomeno lo stesso bambino che piangeva se, durante le nostre solite litigate, lo minacciavo di non essere più un suo amico o di andare via per sempre.

ZAYN: Ehi Styles! A cosa pensi?? Hai sentito quello che ti ho detto?

Vuole provocarmi, si vede! Bene, vuole la guerra? Che guerra sia!

HARRY: Eh?? Si, ma ti ho detto che lei è pur sempre mia sorella e che…

ANNE: Ragazzi! Sono tornata!

Ed ecco che mia madre, al ritorno dal supermercato, interrompe il mio discorso. E’ anche fortunato questo cafone! Altri dieci minuti e sicuramente lo avrei colpito con una mazza da hockey in testa!

ANNE: Ehi, mi aiutate a portare dentro le buste della spesa? Sono davvero pesantissime!

HARRY: Ar…

Sto per rispondere, quando Zayn mi interrompe, rientrando di nuovo nei panni del buon samaritano. Non so come, non so perchè, ma nei suoi occhi, sin dal suo arrivo, noto una luce strana. Una luce strana, negativa… Qualcosa di oscuro… Si oscuro! Oscuro e pericoloso…
 
ZAYN: Certo signora! Dia a me, su! Lei non dovrebbe fare questi sforzi lo sa? Potrebbero portarle gravi conseguenze alla schiena!

ANNE: Grazie mille caro! Le altre cose sono nel bagagliaio della mia macchina, fuori al vialetto...

ZAYN: Vado subito a prenderle! Lei si accomodi sul divano e si riposi! Penso a tutto io!

ANNE: Grazie mille Zayn!

Mia madre è raggiante, lo si nota dallo sguardo, mentre io sono sempre più diffidente nei confronti di Zayn. Forse è solo una mia fissazione, forse l’amore per Hope mi ha reso completamente pazzo o forse sarà il fatto che non sono riuscito a chiudere occhio per tutta la notte, ma comunque sento che molti cambiamenti arriveranno presto in questa casa. Quasi un sesto senso, non so… E ciò mi rende ansioso, nervoso, follemente impaurito. La quiete prima della tempesta. E così che si dice, giusto?

ANNE: Harry! Tesoro che hai?? Sei molto pensieroso a quanto vedo! Hai visto che cavaliere che è questo ragazzo? E’ proprio un gentiluomo, mamma mia!

HARRY: Si… Proprio come dici! Un gentiluomo mamma!

Perfetto!! Ecco che il nuovo arrivato passa un’altra volta all’azione! E poi mia madre!?! Si fa abbindolare da due occhi scuri e da una camicia di lino profumata di menta! Zayn è arrivato da qualche oretta, ma non vedo l’ora che se ne vada di nuovo. Ed il prima possibile!

Se le sue intenzioni sono quelle di portare scompiglio in questa famiglia, che se ne ritorni presto a Bradford.

 
HOPE’S POV

Clara.Clara.Clara.Clara. Sempre e solo Clara. Sempre e solo mia madre. Non c’è, eppure è ovunque. Occupa costantemente i miei pensieri ed io non riesco a rifarmi una vita senza di lei. Come si può provare a riemergere dal fondo, quando ha una pietra attaccata ad una caviglia?? Come si può dimenticare qualcosa, quando la trovi perennemente avanti agli occhi?? Mamma! Ma perché mi fai questo?? Non riesco a smettere di pensare a Zayn e al fatto che lui, molto probabilmente, abbia conosciuto mia madre. Ma come?? E dove soprattutto??

Ed ecco che il ricordo di Clara si insinua nuovamente tra i miei pensieri, fino ad occupare completamente la mia testa:

 
Inizio FLASHBACK

 
DAVID: Ehi, Clara! Cosa fai ancora sveglia a quest’ora? Su, dai! Andiamo a dormire!

CLARA: David, non preoccuparti per me! Tu vai a letto! E’ tardissimo! Finisco questa ricerca e ti raggiungo!

DAVID: Ricerca? Di che cosa ti stai occupando adesso?

CLARA: “Isola felice”. Un orfanotrofio nei pressi di Bradford. C’è qualcosa che non va lì dentro, me lo sento.

DAVID: Che cosa vorresti dire? Che intendi?

CLARA: Non lo so, David, non lo so… Negli occhi di quei bambini si percepisce solo terrore. Si percepisce sofferenza! Io li vedo mentre piangono e si disperano e senza un motivo valido. Ne ho parlato a lungo con la direttrice Palmer, ma lei nega tutto! Sostiene che questa sia addirittura una tra le strutture più professionali e sicure per bambini di tutta l’Inghilterra…

DAVID: Ma a te sembra tutto il contrario, giusto?

CLARA: Esatto! Ho paura David! Quei piccolini non si meritano tutto questo! I bambini sono la cosa più bella del mondo, meritano tutti di essere rispettati e protetti. Io voglio aiutarli, voglio battermi per loro! E’ il mio dovere…

DAVID: Sono orgogliosissimo di te Clara … Ti amo tanto, lo sai??

CLARA: Ahahah Anche io Davi… Ehi, Hope! Tesoro della mamma! Che ci fai nascosta dietro quella porta?? Sei anche scalza? Corri qui dai! Ti congelerai tutti i piedini!

DAVID: Corri in braccio a papà, dai!

HOPE: Dove sono i bimbi, mammina??

CLARA: Quali bambini??

HOPE: I bimbi piangono!

CLARA: Eh… eh… Cosa? Piccolina, non preoccuparti, ok? Quei bambini stanno bene e… e sono felici. Ti prometto che un giorno te li farò conoscere tutti, sei d’accordo?? Molti hanno la tua età, sai? Potreste diventare amici! Adesso però vai a fare la nanna tesoro! Domani mattina tutti all’asilo! I tuoi amichetti ti aspettano lo sai!

DAVID: La mamma ha ragione Sun! Corri nel tuo lettino, dai! Notte amore mio!

HOPE: Ciao mamma, ciao papà!

CLARA: Sogni d’oro Hope! Ehi… Ehi David ascolta! Hope non deve accorgersi nulla di tutta questa faccenda, ok? Ho paura che possa nascondersi davvero qualcosa di terribile dietro questa situazione e non voglio assolutamente che la vita di nostra figlia sia messa in pericolo. Potrebbe trattarsi, nel peggiore dei casi, di organizzazioni clandestine o di sfruttamento minorile, non so!

DAVID: Ascoltami bene Clara! Devi stare lontana da questa faccenda, hai capito? Se ne occuperà qualcun’altro! Che so…  Giudici, polizia o roba del genere! Tu sei una semplice assistente sociale!  

CLARA: Ma io sono stata lì, David! I miei occhi hanno avuto la sfortuna di assistere a delle scene profondamente sconfortanti! Ormai ci sono dentro completamente!

DAVID: Per favore Clara! Non fare cose di cui potresti pentirti assolutamente! Capisco il tuo forte sentimento di altruismo, capisco la tua bontà e lo apprezzo davvero moltissimo, lo sai, ma non essere irresponsabile! Hai una famiglia, ricordi?? Hai una figlia di quattro anni che ha bisogno di te! E hai me… Che non sono niente se tu non mi sei accanto!

CLARA: Non preoccuparti, David! So perfettamente quello che faccio! Andiamo a dormire, dai! Non voglio che Hope ascolti ancora certe conversazioni… Sai come sono i bambini di oggi: intuiscono tutto e lo fanno troppo in fretta!

 Fine FLASHBACK

 
Un episodio che credevo eliminato per sempre dalla mia mente, fa capolino tra i miei pensieri ed ecco che i miei occhi iniziano a disperarsi come al solito. Lacrime, lacrime e ancora lacrime! Ricordo perfettamente tutto di quella sera! Senza problemi, senza sforzi.

E’ accaduto qualche mese prima dell’incidente stradale che ebbe la mamma… Ricordo come lei e il papà discutevano su un orfanotrofio e di ciò che nascondeva al suo interno, ricordo i bambini che piangevano… Ma certo!! Un orfanotrofio nei pressi di Bradford! E Zayn viene proprio da lì! Che tutto ciò c’entri qualcosa con il mio sogno? Con l’avviso di mia madre?? Con il fatto che sembra che il nuovo arrivato la conosca? Non so davvero cosa fare: se parlarne di tutto ciò o dimenticare questa faccenda e andare avanti… Harry!! Lui mi aiuterà senz’altro!

 
ANNE’S POV

ANNE: E’ strano David! Mi è sembrato un così bravo ragazzo! Insomma, appena arrivato mi ha aiutato con la spesa, ha ringraziato per l’accoglienza ed è andato subito nella sua nuova casa qui affianco, non approfittando della nostra ospitalità, né nient’altro! Al suo posto, chiunque lo avrebbe fatto! E poi Harry mi ha detto che sta per ottenere un lavoro fisso! Non può essere una persona tanto meschina come pensi!

DAVID: E’ come ti ho detto, Anne! Zayn secondo me è davvero molto differente da ciò che pensiamo noi! Appena ha visto Hope, l’ha subito chiamata Clara! E a me non è sembrato un errore tanto superficiale come lui voleva farci credere. I suoi occhi trasmettevano qualcosa di strano, non so…

ANNE: Sono impressioni David! Solo impressioni! Stiamo parlando di un ragazzo! Un semplice ragazzo cresciuto senza una famiglia! Che infanzia terribile deve aver passato, poverino! Si sarà confuso davvero come dice! Capita a tutti di scambiare a volte un viso per un altro, dai! Non facciamone una tragedia!

DAVID: Sarà come dici tu, Anne, ma non mi fido lo stesso! Questo ragazzo va tenuto sotto controllo! Al primo errore, sbaglio o qualunque altra cosa, lo voglio assolutamente fuori da qui, hai capito?? Sono già troppi i problemi che sto affrontando, di certo non ho bisogno di altri!

ANNE: Basta parlare di Zayn adesso! Io e te siamo venuti qui per un altro motivo, giusto??

Finalmente è giunto il momento, per me, di sapere tutto! Ho trascinato mio marito nella nostra camera e, dopo una lunga chiacchierata su Zayn e una particolare “preparazione psicologica” rispetto a ciò che potrebbe dirmi, sono pronta ad ascoltare tutto quello che nasconde, tutti i suoi segreti… La verità nuda e cruda.

DAVID: Bene… Allora… Sai, è molto molto difficile da spiegare! D-dopo tanti anni… Così tanti anni, sai… Anne, ho paura! Ho il timore  che tu non riesca a comprendermi e che io, addirittura, non riesca a trovare le parole giuste per parlarti… Ho paura che tu non mi veda più con gli stessi occhi, non so…

ANNE: Shhh David! Come puoi solo pensarlo! Io ti amo, lo sai! E ti amo così come sei: con i tuoi timori, le tue paure, le tue incertezze, le tue debolezze, i tuoi segreti!

E’ nervoso. Incredibilmente nervoso! Forse, mai in tutti questi anni che lo conosco, l’ho visto tremare in questo modo. Si siede sul nostro letto e osserva il pavimento, mentre le sue dita affusolate giocano con il nostro anello di nozze, perfettamente incastrato al suo anulare sinistro. Lo sfila e lo rimette di nuovo, lo sfila e lo rimette, mentre una maledetta ansia sta crescendo anche dentro di me.

Non riesco a vederlo così! Mi avvicino a lui e gli prendo le mani, portandole alla mia bocca e lasciando sopra di esse, un tenero e candido bacio. Un bacio che sa di aiuto, di pace e di tranquillità. Un bacio che gli dimostri quanto io lo ami e quanto sia importante per me. Un bacio che gli trasmetta che, nonostante tutto ciò che è accaduto o accadrà, io gli sarò sempre vicina. Un bacio che lo colleghi un po’ anche a Clara, per quanto sia possibile.

Una lacrima solitaria scende sul suo viso ed inizia a parlare con molta molta difficoltà…

DAVID: L’ho fatto per Hope, Anne! L’ho fatto solo ed esclusivamente per Hope! Per mia figlia!

ANNE: Che cosa David? Che cosa? Parla! Mi spaventi in questo modo!

DAVID: Si tratta di Clara…

ANNE: Parla avanti amore!

David piange, ed io sono immobile sul mio letto, con lo sguardo rivolto verso il basso, pronta ad assimilare questa notizia. Guardo le mie mani. Sto tremando anche io. La tensione è altissima. Il cuore di entrambi batte a ritmo costante nel nostro petto.

David stringe gli occhi e fa un grosso respiro, prima di formulare una misera frase che mi lascia spiazzata. Completamente spiazzata. E confusa. Molto confusa.

DAVID: Clara… Non è morta in un incidente stradale, Anne!

ANNE: Che cosa vuoi dire?? CHE COSA VUOI DIRE, DAVID!!

DAVID: E’-è … E’ stata avvelenata, Anne! E’ stata uccisa!

ANNE: O mio dio!!

E questo è tutto ciò che riesco a dire, prima di cedere nella disperazione più totale. Nel buio più totale, mentre mio marito singhiozza forte. Come è possibile? Che cosa è accaduto quella maledetta sera di tanti anni fa?? Cosa è accaduto diamine??

 
HARRY’S POV

HARRY: Certo Louis, sta tranquillo! Ne parlerò con Hope e… Ok, va bene! Va bene, inviterò anche Zayn! No, non è che non voglio e solo che… E’ una lunghissima storia, un giorno magari ti racconterò tutto! Perfetto! Ci saranno anche Liam e Niall allora? Una rimpatriata come ai vecchi tempi, giusto? Benissimo… Ti faccio sapere in serata! A presto amico!

Sto parlando al cellulare con Louis, quando Hope bussa alla mia porta ed io, con un cenno di testa ed un sorriso, la invito ad entrare. Ha il viso stanco, sofferente e normalmente rigato dalle lacrime. E alla sua vista addolorata, quasi come un dejà vu, il mio cuore torna a dividersi in tanti minuscoli pezzettini.

Come vorrei correre da lei e abbracciarla, amarla, riempirla di baci, farla ridere! Il sogno di una vita, che però non si realizzerà mai.

Annuisce con la testa e avanza timidamente verso il mio letto, sedendosi educatamente sopra di esso. E’ incredibile pensare come la semplicità e l’eleganza di questa ragazza sia per me, una tale fonte di attrazione e come un semplice battito di ciglia, riesca a ribaltare completamente la mia giornata…

Attacco il cellulare e mi avvicino a lei, inginocchiandomi per poterla osservare bene in viso.

HARRY: Che cosa ti è successo adesso, principessa?

HOPE: Devo parlarti di Zayn, Harry!

HARRY: Certo, dimmi tutto!
 
Lo sapevo! Sapevo benissimo che quel ragazzo l’avrebbe fatta soffrire ancora di più! Ma dovrò parlargli! Certo che lo farò!

HOPE: Bene, vedi io ho r…….

Hope si blocca improvvisamente e si alza immediatamente dal mio letto, correndo verso la porta. Che diamine sta succedendo adesso ?? E’ questo ciò che vorrei chiederle, ma non faccio in tempo a parlare, che un brusio agitato arriva alle nostre orecchie. Proviene dalla stanza dei nostri genitori. E Hope sta ascoltando ciò che dicono.

HARRY: Ehi! Ma stavamo parlando, Hope! Vieni qui, dai! Lo sai che è maleducazione spiare la gente, ahahah?

Hope ride e mi si avvicina, per poi tirarmi per un braccio e trascinarmi nel grande corridoio che separa le nostre stanze, con la speranza di ascoltare meglio ciò che stanno spifferando.

HARRY: Hope, dai! Ci scopriranno!

HOPE: Shh Harry! Non sento nulla!

HARRY: Vuoi giocare ai Detective oggi, vero??

HOPE: E sta zitto, dai!!

Sbruffa e si avvicina ancora di più alla porta, quando entrambi ascoltiamo David pronunciare il nome di Clara. E se qualche minuto prima un piccolo e speranzoso sorriso era appena comparso sul viso di Hope, quasi per magia, quell’incanto è subito svanito.

HOPE: Stanno parlando della mamma, Harry!

DAVID: Clara… Non è morta in un incidente stradale, Anne!

ANNE: Che cosa vuoi dire?? CHE COSA VUOI DIRE, DAVID!!

DAVID: E’-è … E’ stata avvelenata, Anne! E’ stata uccisa!

 
HARRY: Non è possibile!

Sussurro appena queste parole e guardo Hope, che invece non si muove, né tanto meno accenna qualsiasi cosa. Maledetto me che non sono riuscito ad impedirle di ascoltare questa conversazione! La mia sorellastra guarda nel vuoto e non respira. Ha gli occhi spenti e privi di una qualsiasi emozione, di un qualsiasi sentimento. E l’anima vuota. Sofferente. Addolorata. Non reagisce. E’ intrappolata in un mondo parallelo al nostro.

HARRY: Hope guardami! Hope! Ehi! Hope!!
 
Afferro le sue braccia con le mie mani e la smuovo forte, mentre continuo invano ad invocare il suo nome, ma lei è impassibile. E’ bloccata. Scioccata. Traumatizzata.

Attimi che sembrano ore, minuti che appaiono giorni. E noi siamo lì… Completamente sopraffatti dal dolore e dalla confusione, mentre nelle nostre menti echeggiano ancora le parole di David…

E’ stata uccisa. E’ stata uccisa. E’ stata uccisa. E’ stata uccisa. 

Perché tutto questo?? Meritiamo una cosa del genere?


ZAYN’S POV

ZAYN: Ehi! Garrett! Sono dentro! Sono entrato in casa Cooper-Styles, non preoccuparti! Ahahahah

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice

Ehi ragazzi!! Ciao a tutti! Come va? Finalmente quest’altro capitolo è pronto! Ho impiegato davvero moltissimo tempo per scriverlo! Aiuto!! SCUSATE L’ORRIBILE RITARDO CON CUI HO AGGIORNATO !! Davvero mi dispiace moltissimo! Ho avuto grandi problemi con il pc e quindi non sono proprio potuta passare prima! Bene… Colpo di scena!! Vi aspettavate uno Zayn del genere?? E David?? Che cosa nasconderà? Clara è stata uccisa e Hope lo ha scoperto! Poverina!! Chi sarà Garrett?? E questo orfanotrofio “Isola Felice” ?? Che cosa nasconderà?? Vi lascio con tutti questi misteri… Cosa c’è dietro a tutto questo secondo voi?? Fate lavorare la mente eh!! ;)

A presto ragazzi!! E mi raccomando! RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE E ANCORA RECENSITE! Vorrei sapere se questa storia vi sta piacendo oppure no! Bacioni enormiiiiiii <3

 

P.S. Il nome di questo orfanotrofio e puramente inventato, così come i personaggi e tutta la vicenda!! Qualsiasi somiglianza con la realtà è da ritenersi una pura coincidenza!

Smookie97


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Capitolo 11
*** Resisti a questa tragedia... ***


“ATTENZIONE: In questo capitolo sono presenti alcune parti contenenti un linguaggio forte”


CAPITOLO 10 “Resisti a questa tragedia”

 

HOPE’S POV

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Da piccola, quando la tragedia non aveva ancora sfiorato la mia famiglia, adoravo passare del tempo con mia nonna. Liz, un’anziana dagli occhi azzurri come i miei e da una profonda saggezza, a cui io ero legatissima. Ricordo ancora i nostri pomeriggi, a base di crema, cioccolato e dolcezza e le nostre lunghe chiacchierate fino a tarda notte, quando restavo a dormire da lei… Parlava, parlava, e parlava, come se avesse la necessità di farmi apprendere tutto ciò che lei sapeva. Come se volesse immergermi completamente in un mondo caratterizzato non da violenza e cattiveria, ma solo da amore e nobiltà d’animo. Un mondo a cui io ero affezionata. E in cui avevo la disperata voglia di vivere. Questa era mia nonna: una fonte inesauribile di consigli, una bocca d’oro da cui tirava fuori perle di saggezza per tutti. Io la adoravo. Ma soprattutto adoravo questa maturità senza confini e che avrei voluto appartenesse un giorno anche a me. Ho un ricordo particolare di mia nonna però; o meglio, una frase che mi riservò il giorno prima del matrimonio del papà con Anne… E ancora adesso sembra quasi di risentire la sua voce sottile arrivarmi ovattata alle orecchie…

Inizio FLASHBACK

HOPE: Voglio restare qui con te, nonna!! Per favore!

LIZ: Piccolina! Lo sai che non puoi, su! Non piangere, mi spezzi il cuore, così!

HOPE: Io non voglio un’altra mamma! E non voglio vivere con papà! E’ cattivo nonna…

LIZ: Ehi, no Hope! Il papà ha affrontato solo un brutto momento, devi capirlo! Lui ti ama! E ti ama tantissimo…

HOPE: Non è vero! Dai nonna, per favore!!! Voglio restare con te!

LIZ: Ma non puoi Hope! Dai, stai sgualcendo tutto il tuo vestitino… Guardati allo specchio! Sei bellissima! E non lo dico solo perché sono la tua nonnina… Ma perché è così! Sei bellissima fuori e soprattutto dentro! Sei forte Hope ed io sono orgogliosissima di te! E lo sono anche la mamma e il papà, fidati!

HOPE: T-ti voglio b-bene, nonna!

LIZ: Shhh calmati dai!! Sai una cosa? Si dice che Dio assegni una determinata vita a determinate persone perché queste sono abbastanza forti da affrontarla. A te purtroppo è toccata una vita troppo dura piccola mia e ciò significa che la tua forza, la tua volontà, la tua voglia di vivere non hanno limiti. Devi essere orgogliosa di te stessa, Speranza”

Fine FLASHBACK

Orgogliosa di me stessa?? Beh, io semplicemente non lo sono mai stata.

Dio assegna a tutti la vita che sono in grado di affrontare… Bene, questa volta si è sbagliato di grosso.

***************************************************************************************************************

E’ stata uccisa. Mia madre è stata uccisa. E’ stata avvelenata.

Le parole orribili di mio padre, affilate come lame di cortelli, risuonano brutalmente e continuamente nella mia mente, mentre la mia bocca grida con tutta la forza possibile solo semplici no, in modo disperato e terribilmente agonizzante. Harry cerca di calmarmi, trattenendomi con le sue braccia per i fianchi, ma io continuo ad agitarmi ininterrottamente, come mai prima nella mia vita. Stringo le mie mani in pugno talmente forte da rendermi le nocche completamente bianche e causando perfino la fuoriuscita di sangue da esse, a causa delle mie unghie immerse con decisamente troppa forza e troppa violenza nella carne viva. Tiro ininterrottamente pugni al petto di Harry, mi dimeno tra le sue braccia, cercando di liberarmi dalla sua ferrea presa e fregandomene altamente in questo momento dei segni violacei che rimarranno senza ombra di dubbio per un bel po’ sulla sua pelle liscia e morbida.

Che persona orrenda che sono... Causo dolore a me e a chi mi sta intorno inevitabilmente. E non parlo certo solo di dolore fisico. Per colpa mia, tutti intorno a me soffrono. Non so trasmettere amore. Ma solo sofferenza.

HARRY: Hope!! Hope! Hope!!!!!!!!! Shhhh calmati ti prego!! CALMATI!!!

Harry è disperato nel vedermi in questo stato. Grida anche lui. E piange. Per la prima volta nella vita anche lui non mi sembra così invulnerabile come ho sempre creduto. Come l’ho sempre visto. Mi appare sbalorditivamente umano in questo momento, mentre combatte contro il suo IO interiore per non cedere anche lui in un atroce e maledetta disperazione, dal quale cerca di rialzarmi. Debole ed innocente come me: così è Harry adesso. Alcune lacrime solcano timide ed insicure il suo viso, mentre il suo cuore batte talmente forte che quasi temo possa scoppiargli improvvisamente. Io dal mio canto, tremo… E lo faccio in modo sbalorditivo, mentre sulle mie labbra sottili si insinua lentamente un colore violaceo.

HOPE: LASCIAMI! LASCIAMI HARRY!!! CAZZO LASCIAMI!!

Grido con quanta forza ho nel corpo, quando improvvisamente nella stanza accanto a noi, la porta viene spalancata completamente da due figure allarmate che ci si presentano dinnanzi, completamente sbalordite per la scena che i loro occhi stanno avendo la sfortuna di osservare. Sono Anne e mio padre, quell’insulso bastardo che mi ha nascosto tutta la verità per lunghissimi anni…

ANNE: Oddio Hope!! Tesoro calmati!! Che sta succedendo Harry??

DAVID: Sta avendo una crisi isterica, Anne… Cosa dobbiamo fare?? Hope! Hope calmati! HOPEEEEEEEE!!!

Mio padre, insieme ad Anne e Harry, continua a gridare il mio nome e a cercare di calmarmi, ma invano. Ormai il dolore sta offuscando completamente la mia ragione, la mia mente, i miei sensi. Il dolore mi sta battendo vergognosamente. Ed io non posso fare altro che sottostare alla sua potenza e al suo impatto devastante. “Stai perdendo di nuovo Hope! Lo stai facendo di nuovo!” E’ questo ciò a cui penso, insieme alle parole più dure e disperate che ho avuto la sfortunata occasione di ascoltare nella mia vita…

E’ stata uccisa. Mia madre è stata uccisa. E’ stata avvelenata.

 

3 SETTIMANE DOPO…

DAVID’S POV

GIORNALISTA: E ancora a due settimane, quasi tre dalla sua fuga, che la signorina Hope Cooper non è rientrata a casa. La famiglia ormai è totalmente disperata… La sedicenne, occhi azzurrissimi e capelli lunghi e biondi, non è stata ancora ritrovata, malgrado le pressanti, soffocanti e continue ricerche della polizia locale. Dove possa essere andata? Questo è quello che ci chiediamo tutti, qui in Inghilterra. Londra è totalmente sconvolta. Diamo la linea al servizio…

“E’ successo tutto troppo in fretta per una ragazzina sedicenne. Dolorose verità sono inaspettatamente venute a galla in una giornata soleggiata apparentemente come tutte le altre qui a Londra e così, Hope Cooper, una bellissima biondina londinese, non reggendo maggiormente la situazione, è scappata di casa, lasciando solo una piccola lettera ai suoi genitori e al suo fratellastro, in cui chiedeva esplicitamente a nessuno né di seguirla, nè di cercarla. Tutti erano convinti che fosse solo un atto di ribellione, che rientrasse a casa subito dopo, ma in realtà così non è stato. La situazione appare agli occhi di tutti davvero molto più grave di quanto potesse sembrare. Sono stati sottoposti ad un pressante interrogatorio tutti coloro che avevano stretti legami con la ragazza, compresa la sua famiglia e la sua migliore amica, ma non è stato riscontrato nulla di interessante. Che sia stata rapita, forse? Oppure sarà solo una bravata decisamente di cattivo gusto? Tanto è vero che ….”

HARRY: SPEGNETE QUESTA DANNATA E MALEDETTA TELEVISIONE, PORCA PUTTANA!!

La voce acuta, dura e addirittura oscura di Harry tuona improvvisamente nella stanza buia in cui ci troviamo io, lui ed Anne. Rivolgo uno sguardo disperatamente stanco al mio figliastro, seduto scomposto sul divano di casa nostra e con la testa gettata all’indietro, mentre mia moglie, che da settimane getta fiumi e fiumi di lacrime, annuisce animatamente al figlio e si dirige verso la televisione, pigiando tremolante il tasto apposito per poter finalmente mettere a tacere la voce della giornalista, troppo indaffarata nell’ immischiarsi nel nostro atroce dolore e con l’unico ed insano scopo di ottenere ascolti record sulle disgrazie di mia figlia.. Anne si volta verso di me e mi dona un sorriso forzato, per poi risedersi sulla sedia vicino al nostro tavolo ed allungare la sua mano per poterla intrecciare con la mia e baciarla delicatamente. Cerca di donarmi sostegno e forza e, al contempo stesso, prova a donarsi lo stesso, ma con inutili risultati.

Tre settimane... Come annunciavano in tv, sono passate quasi tre settimane da quando la mia Hope è andata via di casa e da quando tutto il mio mondo a iniziato a cedere, definitivamente questa volta. Mi sento vuoto, perso e tremendamente solo. Come un flashback, ecco che mi ritrovo anni indietro, seduto nella buia cucina della mia vecchia casa qualche settimana dopo la morte della mia Clara. Del grande amore della mia vita. Per la seconda volta nella mia vita, due occhioni maledettamente azzurri e uno sguardo sbalorditivamente profondo vengono strappati improvvisamente dalla mia quotidianità. Dalla mia vista. Dalla mia vita. E tutto questo dannatamente per colpa mia.

Che razza i bestia sono? Che lurido codardo che sono stato in grado di diventare?? Che assurda schifezza sei David?? Anzi… chi sei veramente bastardo?? La paura, il terrore di perdere Hope mi ha trasformato in una bestia senza sentimenti e capace di tutto, pur di esaudire desideri altrui e di non rischiare di perdere anche lei. Ma alla fine, nonostante tutti i miei sforzi, nonostante tutti i ricatti che ho dovuto subire, il risultato è stato sempre lo stesso: Hope non è qui. Ed io preferirei morire piuttosto che continuare a vivere.

DAVID: Anne, tesoro... Vai a riposarti, su! Sono settimane che non chiudi occhio e piangi continuamente. Sarai sfinita! Qualsiasi cosa ti faremmo sapere tutto. Hope tornerà presto, vedrai!

Mi volto lentamente verso mia moglie e la trovo con la testa piegata sulle mie sue braccia conserte delicatamente appoggiate sul tavolo. I suoi occhi, spenti e gonfi a causa dei suoi continui pianti, si chiudono piano, per poi aprirsi di botto e tirar fuori qualche riservata e silenziosa lacrima, indugiata nelle sue pozze verdi troppo simili a quelle di Harry. A volte invidio il loro rapporto: troppo uniti e troppo forti insieme rispetto a me e mia figlia, che negli ultimi tempi eravamo solo semplici estranei costretti, contro la loro volontà, a vivere insieme.

Anne è la madre che tutti vorrebbero, che tutti desidererebbero. Io invece sono il padre che sarebbe meglio a tenere alla larga, o addirittura, a volte, non avere proprio. Mi fa male, mi fa male accettarlo. Mi brucia il petto ed il cuore si ferma pensando a tutto ciò, ma è inevitabilmente così. Ed io provo ribrezzo solo a guardarmi dentro ed osservarmi allo specchio. Provo ribrezzo per me stesso. E cosa peggiore di questa non potrebbe esserci.

Anne mi osserva e mi rivolge un sorriso forzato per poi alzarsi dalla sedia e dirigersi nella nostra camera da letto. Nell’intera casa riecheggiano adesso solo il rumore dei suoi passi delicati sul parquè ed i respiri troppo accellerati di Harry, che come una furia, si alza improvvisamente dal divano dirigendosi vicino a me e scaraventando a terra in un tonfo sordo, con una sola mano ed una potenza e violenza assurda, il tavolo di legno al centro della stanza. Sbraita e prende a calci le sedie cadute a terra. Sembra quasi… impazzito.

HARRY: CONTENTO? CONTENTO ADESSO?? TUA FIGLIA SE N’È ANDATA BASTARDO!! SE N’È ANDATA! NON ABBIAMO PIÙ SUE NOTIZIE DA SETTIMANE, TI RENDI CONTO?? NON SAPPIAMO DOV’È PORCA PUTTANA!! E’ VIA E NON SAPPIAMO COME STA, SE HA MANGIATO, CON CHI È, SE LE HANNO FATTO QUALCOSA, SE È STATA RAPITA, PICCHIATA! NON SAPPIAMO SE È ANCORA VIVA, NON SAPPIAMO NULLA CAZZO!! SIAMO COSTRETTI A RESTARE CHIUSI COMPLETAMENTE IN CASA DA SETTIMANE TI RENDI CONTO?? DA SETTIMANE!! CHE RAZZA DI PERSONA SEI, EH DAVID?? NON HAI LE PALLE DI MANDARE VIA QUATTRO SCHIFOSI GIORNALISTI DAL NOSTRO VIALETTO E METTERTI ALLA SUA RICERCA?? NON HAI LE PALLE DI CERCARE TUA FIGLIA PERSONALMENTE E MAGARI SEGUIRE CON PIU’ INTERESSE LE INDAGINI?? DI CHE CAZZO DI UOMO SI È INNAMORATA MIA MADRE, EH?? DI CHE PEZZO DI MERDAAA!!! MI FAI DANNATAMENTE E MALEDETTAMENTE SCHIFO BASTARDO!

Inaspettatamente Harry inizia a sbraitare contro di me, avvicinandomi sempre di più alla sua faccia e prendendomi per il colletto del mio maglione, sbattendomi forte con la schiena vicino al mobiletto di legno della dispensa. Ha ragione. Ha maledettamente ragione. Ed io, un’ulteriore volta, mi sento una spazzatura. Abbasso il capo e non rispondo, mentre delle lacrime si fanno spazio nei miei occhi e cedono velocemente sulle mie guance. Mi vergogno di quello che sono. Sono vergognoso, ha ragione!

HARRY: Perché tutto questo David? Perché?? Mi manca, lo capisci?? Mi manca maledettamente troppo! Io non riesco più a sopportare questa tragedia!

Abbassa il tono e adesso dalla sua bocca escono solo parole strozzate. Piange anche lui e singhiozza disperatamente.

DAVID: Harry, tu non sai niente… Non s…

Sto per ribattere, quando un profondissimo bruciore si cosparge improvvisamente sulla mia guancia, ed un liquido caldo scivola dal mio labbro inferiore. Alzo lo sguardo e noto Harry avanti a me, con una mano sporca di sangue. Sangue vivo. Voglio dire qualcosa, ma ecco che la mano del mio figliastro, stretta a pugno, ritorna sulla mia guancia, con una forza impressionante e mai vista prima.

Mi lascio pestare. Me lo merito. Fino in fondo.

 

HOPE’S POV

HOPE: Ti ringrazio tantissimo, Zayn! Senza di te non saprei proprio come avrei fatto!

Ed eccomi qui, in una piccola cascina in una campagna di Bradford, ospite nel vecchio rifugio di Zayn. Oggi sono tre settimane, giusto tre settimane da quando sono andata via da casa. Che codarda che sono! Ho abbandonato tutto e tutti con una semplice lettera e sono fuggita, invece che affrontare i problemi. Ma la situazione per me era divenuta ormai insostenibile. Sbalorditivamente insostenibile.

Anne, papà, Harry, Katherine, Louis… Dio, quanto mi mancano! Mi manca terribilmente litigare con mio padre, ma continuare a volerlo sempre più bene, mi manca il dolce sorriso di Anne e le sue braccia sempre pronte ad accogliermi e mi manca amare in silenzio Harry. Il grande amore della mia vita. L’uomo che amo più di me stessa. Mi mancano le sue fossette, i suoi ricci, i suoi occhi. Mi manca quel modo di comunicare che solo noi conoscevamo. Ascoltare la musica, ridere, piangere insieme, consolarci a vicenda, litigare per stupidaggini, accarezzarci, abbracciarci, reprimere i nostri sentimenti. Tutto ciò mi manca quasi da togliermi il fiato. Da impedirmi di respirare. Da soffocarmi lentamente. E poi c’è la mia Kat. Il mio angelo custode. E il mio Louis. Il mio Mr.sorriso. Zayn dice che sono tutti disperarti e non fanno altro che pensarmi.

Li amo infinitamente, ma non posso tornare indietro... Mia madre è stata uccisa, ed io ancora non me ne capacito. Non ho la forza per poter affrontare un dolore simile, ma cerco vendetta. Quell’assurda vendetta che mio padre non è mai stato capace di attuare e che di conseguenza, farò io. Già, perché arriverà quel momento. Mi vendicherò un giorno. E sarà una vendetta dannatamente lenta e dolorosa. Una vendetta che sarà ricordata da tutti. E che potrà abbattere in parte forse il mio assurdo dolore e quello di tutta la mia famiglia.

Rabbrividisco. Rabbrividisco per i miei pensieri…  Che persona sto diventando??

ZAYN: Di niente tesoro! Bene, io vado. Mi raccomando, non uscire fuori da qui! La polizia e tutte le autorità locali sono sugli attenti, pronti a trovarti e a riportarti a Londra. Sta attenta Hope! Non devono vederti, per nessun motivo al mondo, poi sai ben….

HOPE: Mi mancano Zayn! Terribilmente!

I miei pensieri, espressi ad alta voce, interrompono il discorso di Zayn. Do le spalle al mio amico e timidamente mi affaccio da una piccolissima finestrina, creata da un semplice buco in delle lamiere che per qualche settimana mi stanno ospitando, sostituendo la mia grande casa londinese. Osservo attentamente la grande campagna che mi si fa spazio dinnanzi agli occhi, mentre mi lascio cullare da un leggero venticello che mi scompiglia i capelli e mi solletica il naso. Dai miei occhi chiari iniziano a scendere goccioline salate, che asciugo in fretta, mentre piccolissimi ma ricchi ricordi affiorano continuamente nella mia testa. Non devo essere di nuovo sopraffatta dal dolore. Devo resistere a questa tragedia.

E’ giusto gettare all’aria tutto così? E’ giusto scappare senza affrontare i problemi? E soprattutto, è giusto quello che sto facendo?? Penso a tutto ciò inevitabilmente, ma ormai, ciò che è stato fatto è stato fatto…

HOPE: Non immagini quanto vorrei tornare a casa! Non te ne rendi conto! Sento troppo la loro mancanza. Insomma, litighiamo, ma non posso fare a meno di vivere senza di loro…

Parlo singhiozzando e mi volto verso Zayn, scoprendolo ad osservarsi le scarpe ed a ingoiare una noce di saliva, per non piangere anche lui. Non capisco cosa gli stia succedendo, ma non gli domando nulla. Potrebbe volermi non rispondere e preferisco così stare zitta e proseguire il mio discorso.

HOPE: Sai, la mia famiglia è speciale. Tutta la gente che conosco è speciale! Anne, papà, Harry, i miei amici… E anche tu, Zayn!

Accenno un sorriso timido e mi siedo su un piccolo baule impolverato, invitando lui ad accomodarsi vicino a me.

HOPE: Io e mio padre abbiamo un rapporto davvero particolare: all’apparenza può sembrare di non sopportarci, ma in realtà ci amiamo con tutta l’anima. Mio padre mi ha fatto soffrire tanto sai? Dopo la morte della mamma e prima che conoscesse Anne, era sempre ubriaco e forse addirittura drogato. Cercava di controllarsi, ma sai, alcool e droga sono devastanti insieme, e a volte diceva cose che mai avrei pensato di sentire pronunciate da lui. A volte mi picchiava anche, per sfogare la sua ira e la sua rabbia per aver perso la mamma. Ed io non gliene facevo una colpa. Anzi, non l’ho detto mai a nessuno. Dovevo aiutarlo, e sottostare ai suoi sfoghi, era l’unico modo per poterlo finalmente rialzare dalla depressione in cui era cascato…

ZAYN: Perché sei così masochista, Hope? Perché mi parli di tutto questo? Perché riporti a galla nella tua mente questi tragici eventi, eh?

HOPE: Voglio raccontarti la mia vita Zayn! Ormai siamo amici giusto?? Io ti voglio bene e poi stai facendo tanto tanto per me… Te ne sarò sempre grata e per qualsiasi cos….

ZAYN: Basta! Basta così! Devo andare Hope, è tardi…

HOPE: Ma stavamo parlando, Zayn!

Gli urlo dietro, mentre lui afferra velocemente la sua giacca ed esce fuori di qui, sbattendo la porta violentemente. Che gli è preso?? Appena nominata mia madre e accennato qualche particolare sulla sua vita, si è innervosito in modo impressionante ed è andato via.

Che mi stia nascondendo qualcosa??

HARRY’S POV

Ehi Harry,                                                                                                                                                                               principino mio! Alla fine, dopo tante e tante e tante prove, riesco finalmente a mettere insieme qualche semplice, e forse inutile, frase e ad aprire completamente il mio cuore solo ed esclusivamente a te. Sai bene che non sono mai stata in gamba con le parole … Ho sempre preferito comunicare con lo sguardo, con i gesti o semplicemente con il mio corpo. Comunicare con quei silenzi muti che ti inondano la testa. Che ti immergono di ricordi. Che hanno la capacità di farti affogare in un mare di emozioni. Che riescono a far vibrare persino la tua anima. O che semplicemente riescono a riportarti indietro nel tempo, nel luogo giusto, con le persone giuste ed al momento giusto. Cosa che io purtroppo non ho mai avuto l’opportunità di provare… Hai presente quella terribile sensazione all’altezza del petto? Si, proprio vicino al cuore! Quell’enorme macigno che ti lascia senza fiato e si ingigantisce sempre di più con il passare del tempo?? Ti è mai capitato di sentirti inutile? Fuori posto? O semplicemente sbagliato? Bene… E’ questo ciò che sto provando io. In questo preciso istante. Non mi sento abbastanza, Harry… E forse non lo sono mai stata davvero. Ci ho provato in tutti i modi! Quando mi è stato possibile ci ho provato e riprovato. Ma tutto mi appare così disperatamente inutile. Così inutile nella mia vita, che non ho più la forza di reagire. Ma oggi più che mai ho la necessità di sentirmi veramente giusta finalmente. E’ per questo che me ne vado. Si, vado via! Lontano da tutto, Lontano da tutti. E lontano anche da te. Me ne vado con una valigia carica di dolori, con un passato tremendo alle spalle. Me ne vado per divenire semplicemente giusta. Me ne vado per abbandonare questa tragedia che mi perseguita. Me ne vado semplicemente perché ne ho bisogno. Ho bisogno di respirare un’aria diversa, di passeggiare in un luogo diverso, di vedere gente diversa. Volto pagina, bruciando miseramente tutte le frasi spezzate che hanno costituito la mia vita fino qui. Sono pronta a ricominciare nuovamente, a riscrivere daccapo la mia vita, con una penna visibile e ben stabile questa volta. Me ne vado perché ho la necessità, il bisogno e l’obbligo di farlo. Sai, mi viene da ridere accarezzando lentamente queste piccole gocce salate che sono impresse su queste parole. Quante volte mi hai asciugato le lacrime, eh? Ricordo ancora il nostro primo incontro… Come potrei mai dimenticarlo? Avevo sempre pensato che qui, con la mia nuova famiglia e con te, sarei stata felice… Ed invece mi sono illusa, come sempre. Ci siamo affezionati, allontanati e ritrovati di nuovo. Ci vogliamo bene Harry. Ciò è di vitale importanza per me, ma ho bisogno di un po’ di tranquillità. Non ti chiedo di capirmi e non ti chiedo di non arrabbiarti con me. Anche io ce l’ho con me stessa. Ti abbandono Harry… Ma lo faccio lasciandoti il mio cuore. Curalo, ti prego! E’ stato ferito davvero troppe volte ed adesso ha il disperato bisogno che qualcuno lo protegga e lo difenda. Ti abbandono, ma lo faccio la consapevolezza che mi vuoi bene e che tieni a me ed io a te. Con la consapevolezza che senza di te sarei completamente morta da un pezzo e con la speranza che tu abbia un giorno quella forza per perdonarmi. Harry, conoscendoti so già che starai disperandoti e addirittura preparandoti per venirmi a cercare. Sta tranquillo… Io sto bene. Forse ci ritroveremo presto, forse no. Ma le nostre strade si incroceranno nuovamente un giorno per non lasciarsi mai più. Hope ed Harry per sempre, ricordi? Io sarò sempre insieme a te… E quando ti capiterà di sentire la mia mancanza, dirigiti al parco e accarezza lentamente le nostre iniziali incise sull’albero. Dio mi ha dato la vita. Tu una semplice ragione per viverla. Ti auguro il meglio, lo meriti infinitamente! Ti voglio bene, molto più di quanto tu stesso possa immaginare. Molto più di un fratellastro. E non pensare sia una frase fatta! Un giorno ti spiegherò fino in fondo ciò che voglio dirti… Resisti Harry!

Sarò sempre la tua principessa…                                                                                                                      HOPE

                                                                                                                                                                      

HARRY: Dove sei Hope?? Do-dove sei??

Rinchiuso nelle mia stanza, mi ritrovo a leggere la lettera della mia sorellastra per l’ennesima volta. Sono troppo debole senza di lei… Perché una creatura così maledettamente magnifica, deve soffrire così tanto?? Perché è destinata a stare tanto male?? Non potrei soffrire io in questo modo?? Non potrei esserci io al suo posto?? Merita una vita felice, una vita estremamente felice. Accarezzo debolmente le sue parole scritte su questo foglietto bianco e osservo timidamente la sua calligrafia meravigliosa, che mi ha annunciato una delle notizie più brutte della mia vita.

Ricordo perfettamente il giorno in cui la vidi per la prima volta… Beh, è impossibile da dimenticare! Ricordo in modo chiarissimo la bambina con gli occhi cielo e le mollettine rosa per capelli mangiare velocemente il suo gelato al cioccolato, per poi sporcarsi tutto il vestitino, probabilmente appena comprato da David. Ricordo bene i nostri piccoli giochi mentre la mia mamma e suo padre commentavano la fantastica riuscita della serata. Ricordo assolutamente tutto come se fosse stato ieri.

Mentre penso ai vecchi e fantastici tempi sento in me una forza improvvisa, che mi spinge a spostarmi da lì. Mi alzo improvvisamente dal letto, per poi dirigermi subito nella sua stanza, che dal giorno della sua fuga è rimasta completamente chiusa e bloccata. Apro piano la porta scricchiolante e la chiudo lentamente alle mie spalle. Un odore buonissimo mi invade subito le narici: è il suo profumo. Lo riconoscerei tra mille. Ed è il mio preferito. Cerco con le mani l’interruttore vicino al muro e, appena accesa la luce, mi immergo completamente nel mondo della mia Hope. Osservo bene le pareti della sua camera, i cd vicini allo stereo, la televisione spenta da troppo tempo, il suo portatile sul letto. E’ stranissimo entrare qui e non trovarla. Sembra quasi di vederla venirmi incontro ed abbracciarmi, oppure urlare dal bagno di non frugare tra i suoi cassetti… Cosa darei per risentire di nuovo i suoi rimproveri! Mi avvicino piano alla scrivania di legno e prendo tra le mani una cornice risalente a qualche tempo fa… Questo scatto la raffigura in vacanza, in uno dei pochi momenti in cui è stata realmente felice. Guardo la sua foto quasi incantato e sorrido debolmente, dopo tutti questi giorni; quant’è bella! La AMO! Amo il suo sguardo… Il suo sorriso… Così perfetta come l’avevo sempre immaginata!

Devo trovarti Hope e riportarti da me, prima che muoia lentamente… Lo farò, te lo prometto! Resisti, ti prego amore mio…

HOPE’S POV

HOPE: Zayn, sei tu?? Non è divertente! Zayn!! Per favore, rispondimi se sei tu!! ZAYN!!

Urlo forte, mentre dei passi decisi e forti si fanno sempre più vicini a me. Ho paura. Terribilmente e sbalorditivamente paura. Il terrore puro pulsa nelle mie vene e nella mia testa, senza lasciarmi nemmeno la possibilità di respirare. Devo scappare. Questo è quello a cui penso, prima che un ombra scura entri nella cascina in cui mi trovo io.

HOPE: Per favore! Non farmi del male per favore!

XX: Ma che diavo…. Ehi, piccoletta! Non preoccuparti, non sono venuto per farti del male. Non piangere, dai!

Una voce matura e forte mi arriva alle orecchie, incitandomi ad alzare lo sguardo e a fidarmi di lui. Questa voce… Questa voce non mi è nuova però! Mi sembra di averla già sentita da qualche parte… Ma dove Hope?? Lentamente alzo i miei occhi azzurri, per poi fissarli in quelli dello ” sconosciuto” di fronte a me… Tremo terribilmente e le gambe mi sembrano di gelatina. Sono seduta a terra e mi mancano le forze per rialzarmi. Impaurita come non mai inizio a parlare, stupendomi anche di me stessa.

HOPE: E-e tu c-chi sei?? D-dov’è Zayn? Dov-v’è??

XX: Ehi, respira! Non voglio mica ucciderti! Zayn non è potuto venire stasera! E’ impegnato con il suo lavoro… Sai bene come funzionano queste cose, piccoletta.

HOPE: N-non chiamarmi co-sì!

XX: Ehii ehi che caratterino che abbiamo qui! Comunque… Io sono Garrett, piacere! Tu sei…??

Mi allunga una mano, aspettando che io l’afferri per salutarlo. Titubante faccio congiungere le nostre mani e mi presento al mio “nuovo  amico”…

HOPE: Piacere, Hope! Io mi chiamo Hope…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo AUTRICE:

Ehi Ragazziiii XDXD Ciao a tutti!!!! Come vanno le cose? SCUSATE PER L’IMMENSO RITARDO CON CUI STO PASSANDO ALLE STORIE E CON CUI STO AGGIORNANDO LA MIA FANFICTION L Siamo in estate e tutti sappiamo quante cose ci siano da fare, ecc… Bene, per cominciare vorrei RINGRAZIARE ASSOLUTAMENTE TUTTI COLORO CHE CON PAZIENZA E PAZIENZA E ANCORA PAZIENZA CONTINUANO A SEGUIRMI, E COMMENTERANNO, LEGGERANNO QUESTO CAPITOLO. Siete tra le persone migliori che io abbia mai conosciuto!!! *-* GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE ANCORA PER IL VOSTRO SUPPORTO FISSO! Bene, in questo capitolo c’è stata una grandissima svolta… Hope ha lasciato tutto ed è andata via da casa. Poverina!!! Chi la sta aiutando adesso?? Zayn! E un certo Garett, che Hope crede di conoscere… Avrà ragione? E poi, cosa è preso a Zayn, quando Hope ha parlato del suo terribile passato? Si sarà sentito in colpa?? E per che cosa, poi?? Harry è disperato e vuole assolutamente trovare la sorellastra, inoltre legge continuamente la sua lettera. Approposito, che cosa ne pensate delle parole di Hope per Harry?? Sono dolciosi insieme, giusto??? *-* David ha parlato di … ricatti?? Cosa sta succedendo? Ma quante domande!!! Cosa succederà nel prossimo capitolo?? Mi raccomando, vi aspetto èèè!! RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECESITE RECENSITE!! Voglio sapere se questa storia sta continuando a colpirvi e a piacervi, oppure no! Per favore ragazzi! Bacioni a tutti <3

Smookie97

 

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Capitolo 12
*** Arrivo... ***









CAPITOLO 11 “Arrivo”

 

Una settimana dopo…

HOPE’S POV

GARRETT: Hope cavolo! Smettila di fare la bambina! Inizia a comportarti da adulta diamine! Prendi le tue cose e sbrigati! Se continui a fare capricci, perderemo il volo per New York, vuoi capirlo?? Cazzo muoviti!!

Furia. E’ furia pura ciò che Garrett emana con tutto il suo corpo. Furia, furia e solo furia. Stamattina è arrivato mentre io e Zayn facevamo colazione, gettandoci improvvisamente dinnanzi, con un sorriso falso stampato sul volto, tre biglietti pronti per un viaggio da sogno a New York, meta scelta appositamente per me, conoscendo perfettamente il mio sogno e la mia irrefrenabile passione di visitare la Grande mela. Un viaggio lontano da tutto e tutti. Un viaggio che cambierebbe ancora ulteriormente la mia vita, più di quanto non si sia modificata.

HOPE: Non urlare Garrett, ti prego! Sono agitata! Agitatissima! E questa maledetta valigia non vuole chiudersi, caspita! Invece di iveenire contro di me, ti sarei grata infinitamente se magari provassi ad aiutarmi!

Spingo i palmi delle mie mani sulla superficie rigida della valigia beige a fiori che Garrett stamattina mi ha procurato, operando su di essa tutto il mio peso e soffiando stanca qualche capello ribelle che mi si posa sulla fronte provocandomi un leggero fastidio, mentre i due tizi alle mie spalle sbruffano infastiditi per il mio ritardo e non hanno la minima intenzione di smetterla di angosciarmi con i loro lamenti. Non li sopporto più, decisamente.

GARRETT: Non sei capace nemmeno di chiudere una valigia?? Dammi qua, sbrigati! Non servi a nulla, te ne rendi conto?

HOPE: Eh?? Ma che avete stamattina, si può sapere?? Io non riesco a capire cosa stia succedendo! Cos’è tutta questa fretta?? Il volo parte tra un paio di ore, abbiamo tutto il tempo di prepararci con calma e magari anche addentare qualcosa! Calmatevi ragazzi!

Sbruffo per la millesima volta, per poi riportare le solite ciocche ribelli dietro il mio orecchio e procedere nel sistemare la mia coda disordinata. Passo successivamente le mani sulla mia t-shirt bianca tutta sgualcita e sui mie jeans pieni di polvere, stiracchiandomi un po’…                                     

HOPE: Che cosa avete in mente? Non mi starete per caso nascondendo qualcosa? O non so, progettando una fuga dallo stato inglese? Aspettate aspettate! Volete rapirmi! Sono un ostaggio!! Guardatemi dritti negli occhi e non mentitemi signorinelli… Ahahahaha

Rido, cercando di sdrammatizzare un po’ la situazione creatosi, ma l’aria presente in questa stanza diventa sempre più opprimente. Un’aria pesante e viziata che mi sta soffocando. Come fa la mia vita, dopotutto.

GARRETT: Ma sentitela! La ragazzina inizia a delirare! Pff, sta zitta per favore! E non ridere perché ti giuro che io ti pre…

ZAYN: Garrett!! Smettila cazzo! Hope!! Anche tu, basta! Mi avete davvero stancato! Io vi aspetto in macchina… I vostri lamenti mi danno la nausea! Voi due mi date la nausea! Appena capirete che ormai siete fin troppo grandi per tali cazzate, raggiungetemi. Arrivederci!

Mi volto verso Zayn e lo vedo concludere il suo monologo, gettando a terra una sigaretta appena consumata e spegnerla per bene con la punta del piede. Esce dalla cascina e per la rabbia sbatte talmente forte la porta da farla oscillare, dando l’impressione che improvvisamente quest’ultima cadda a terra in un tonfo sordo. Il rumore assordante mi porta istintivamente a strizzare gli occhi ed alzare le spalle. Porto lo sguardo su Garrett e lo vedo roteare gli occhi e incrociare le braccia al petto. Furia. Ancora, tanta e tanta furia.

Dio, mi dà i nervi il suo atteggiamento! Lui. Così strano, dannato, particolare. Mi dà i nervi! Eh sì, tra noi due non scorre un buon feeling. O meglio, non c’è mai stato… No, decisamente no.

HOPE: Ecco, complimenti Garrett! Davvero, ti faccio i miei migliori complimenti! Passami il mio biglietto per il volo, sù! Qui abbiamo risolto. Così potrai calmarti un po’ stamattina. Hai bevuto troppo caffè credo! Evita la prossima volta… E’ un consiglio da amica!

Gli parlo acida e diretta e Garrett mi lancia un’occhiata assassina portando poi una mano nella tasca posteriore dei suoi pantaloni ed estraendo i piccoli foglietti bianchi già presentateci stamane. Li getta sul tavolo dinnanzi ai miei occhi con fare disprezzante, per poi accendere una cicca anch’esso ed estrarre dall’altra tasca un accendino. Quanto fumano questi ragazzi?

Lo osservo attentamente, con fare indagatore. Gli occhi neri come la pece, le mani grandi e quasi sempre sporche e ferite, il viso tirato in un’espressione corrucciata e il labbro sottile nascosto da un piccolo strato di barba. Sbatte il piede per terra a ritmo e alza gli occhi al cielo, con fare disperato e stanco.

Ma cosa sta succedendo?? Garret e Zayn sono davvero agitatissimi oggi. Fin troppo agitati e questa cosa mi puzza. Non li avevo mai visti così prima d’ora e c’è da considerare il fatto che ormai avevo trascorso intere giornate in loro compagnia. Per quanto potesse sembrare strano infatti, ormai conoscevo, o meglio, avevo imparato a conoscere molte e molte cose sul loro conto. Sapevo, ad esempio, che Zayn odiava il caffè freddo di prima mattina, la primavera, gli alberi spogli, il vento. Odiava essere puntuale, i cartoni animati che trasmettevano in tv, il rumore dei clacson, la nebbia che gli oscurava la vista. Amava il colore rosso, il colore del sangue e della passione, le baguette francesi, i paesi caldi, i film western, le serate in solitudine, la luce della luna. Avevo imparato a capire che era una persona taciturna, scontrosa e dolce allo stesso tempo, che ascoltava musica rock e pop, che adorava i Beatles ma non aveva mai comprato un loro disco o imparato perfettamente una loro canzone a memoria. Ero a conoscenza del fatto che adorasse anche le coccole (cosa che non avrebbe mai e poi mai confessato), le nuvolette che fuoriuscivano dalla sua bocca mentre fumava, l’odore dei cornetti alla cioccolata comprati nel più antico bar di Bradford, lo scricchiolio della neve sotto gli stivali, la sensazione di brividi sulla sua pelle e gli sguardi intensi. Eh già, Zayn adorava comunicare con gli occhi. Forse unica e sola caratteristica in comune con me.

Per quanto riguardava Garrett, avevo conosciuto la sua maniacale passione per i videogames di guerra, per l’inverno, per il giornale pronto tutte le mattine accanto ad una tazza di latte fumante, la sua irrefrenabile ammirazione per i calciatori inglesi, per il mondo del lusso, per i soldi e le belle donne. L’amore che provava verso i tatuaggi e l’arricchimento facile e l’odio invece verso i bugiardi, gli impiccioni, i film romantici e i ricordi troppo personali che gli riaffioravano alla mente. Ero venuta a conoscenza dei suoi settimanali incontri di boxe e le scommesse del calcio- mercato che riempivano di adrenalina la sua vita.        

In realtà, non avevo capito di non conoscerli assolutamente. Non avevo scoperto assolutamente i loro segreti. Non avevo compreso, ciò che in realtà avrei dovuto davvero comprendere fin dal primo momento, dal primo incontro, dal primo sguardo o discorso con loro. Vedevo, ma ero cieca. Sentivo, ma non ascoltavo. Paradossale come cosa, no?

Qualcosa accadrà oggi, me lo sento. Qualcosa deve accadere!

Osservo il giornale di stamattina ripiegato malamente sulla sedia al mio fianco. Nella prima pagina, accanto alle novità economiche della settimana, una mia foto riporta affianco una scritta a caratteri cubitali:” HOPE COOPER. LE RICERCHE CONTINUANO, MA ANCORA NESSUNA TRACCIA DELLA SEDICENNE LONDINESE DAGLI OCCHI DI GHIACCIO.

Un viaggio in America. Infondo non sarebbe tanto male come idea, giusto? Un paio di mesi trascorsi in una delle suite più IN della città, pranzi, cene e feste di gala. Bella vita e divertimento. Spensieratezza e felicità. Via i cattivi pensieri, via il dolore, via le bugie, via i sentimenti repressi, via la morte, via la disperazione, via le lacrime, via mamma, via papà, via Harry, via Anne, via Kat, via Louis, via Londra, via l’inghilterra, thè alle cinque del pomeriggio, Big Ben, Tamigi, regole, studio, foto, ricordi, avvisi, sogni, paure, incertezze. Via Hope Cooper. Via me stessa e ciò che è la mia atroce vita. Un viaggio svolto con la speranza di rinascere e magari vivere una vita meno complessa. Garret mi offre tutto ciò, perché dovrei rinunciarvi??

Lui dice di farlo per il mio bene. Perché ci tiene. Vuole proteggermi. Perché vuole farmi rinascere, appunto.

Eppure c’è qualcosa nel suo sguardo che mi lascia paralizzata, impotente, nauseata… Non mi permette di essere così ben disposta a credere alle sue parole… Tutto questo mi sembra decisamente troppo strano: tutta questa gentilezza non è da Garret, né tantomeno da Zayn. Qualcosa di cui sono assolutamente sicura è che questi due non possono essere assolutamente considerati i miglior tipi o amici della terra e pensandola secondo questa logica, le cose non ritornano.

E’ vero, si sono dimostrati sempre gentilissimi e assai disponibili da quando sono scappata di casa. A volte anche fin troppo gentili, ma tutta questa assoluta disponibilità nei miei confronti non ha portato dentro di me questa grande fiducia verso di loro. Sono stata sempre una persona abbastanza fiduciosa negli altri, e se all’inizio Zayn mi appariva un sincero e innocuo ragazzo, non so spiegarne bene il motivo, dentro di me sento adesso che forse mi sbagliavo. Su Garrett però la mia impressione è stata da sempre negativa. Il suo modo di porsi, presentarsi, agire. Mi è sempre sembrato una mela marcia, e credo che ci vorrà molto di più che un semplice viaggio a New York per farmi cambiare idea.

GARRETT: Adesso basta Hope! Adesso basta cazzo! Ti giuro che sono stanco! Sei qui da un mese e sei sempre stata trattata come la regina della situazione! Se non fosse stato per noi due in questo momento saresti stata ancora chiusa nella tua stanzetta a piangere o morta di fame per una stradina buia di Londra, te ne rendi conto?? Saresti stata ancora chiusa in quella casa di bugie e segreti a piangerti addosso la morte di tua madre, hai capito?!! E non dire che non mi sto sbag….

Non conclude la sua maledetta frase, perché una mia mano lo colpisce in pieno viso con tutta la forza, il disprezzo e lo schifo che possiedo.

Avrebbe potuto urlarmi contro le peggiori parole, i peggiori insulti, tranne però nominare mia madre. Mia madre no! E’ un colpo basso, troppo basso anche per un verme simile a lui. Non sopporto il fatto che possa anche sono parlarmi di lei, nominarla e addirittura pensarci… Non deve permettersi! Lui non deve assolutamente permettersi!

Come sempre le lacrime calde scivolano sul mio viso ed inizio ad urlare con tutto il fiato che ho nel corpo pensieri repressi fin da troppo tempo nei meandri più bui della mia testa.  

HOPE: Mi fai schifo! Mi fai schifo stronzo! Bastardo! Non la devi nominare hai capito? Non la devi nominare!! Non devi nominare mia madre!!

Tiro pugni sul suo petto continuamente, nella speranza di procurargli un minimo del dolore che io provo solo al pensiero di mia madre, ma lui mi sovrasta con la sua forza imponente e dopo un po’ mi afferra saldamente e violentemente i polsi, bloccando il mio corpo minuto. Gli effetti della boxe e gli allenamenti degli incontri clandestini settimanali, hanno il loro effetto dopotutto…

Finiamo faccia a faccia, sento il suo respiro infuriato sulla mia pelle, mentre dai miei occhi chiari fiumi di lacrime si riversano ancora e ancora sulle mie guance. Osservo gli occhi di Garrett e pian piano mi sembra che il loro colore muti, assumendo sfumature profonde e verdine.

Harry! Gli occhi del mio amore… Gli occhi di Harry! Del MIO Harry!

Sbatto le palpebre più volte, poi le stringo forti forti e scuoto violentemente la testa. Cosa?? Che succede?? Riapro le mie pozze azzurre e gli occhi verdi di Harry diventano sempre più chiari, fino a ritornare molto scuri. Ed ecco che il viso di mio padre mi appare dinnanzi agli occhi. Scuoto la testa ancora e ancora per poi allontanarmi improvvisamente e violentemente dal corpo di Garrett. Che succede? Che sto facendo? Che stai facendo Hope? Che cazzo ci faccio qui? Che stupidaggine colossale stai combinando signorina? Una sfilza di domande confuse mi affollano la mente e posso giurare in questo momento di scordare perfino il mio nome…

Metto le mani nei miei capelli scompigliati e pian piano le mie gambe si fanno molli, costringendomi a cadere a terra. Le stringo tra le mie braccia pesanti e appoggio il viso sulle mie ginocchia, facendo sì che la disperazione si impossessi nuovamente di me. Come sempre d’altronde.

Mi è bastato riflettere un po’ di più e immaginare due visi a me familiari, per farmi rendere davvero conto della stupidaggine più grande della mia vita che sto compiendo da un mese ormai…

Garrett non è stupito dalla situazione che si sta creando, e ciò mi insospettisce...

Sembra quasi che questa mia reazione sia qualcosa che avrebbe voluto si fosse sviluppata già precedentemente… Quasi come se aspettasse di vedermi così disperata… Quasi lo desiderasse con tutto sé stesso, magari per poterne ricavare qualche vantaggio…

La risposta alle mie impressioni non tarda ad arrivare ed un paio di frasi gelide, pronunciate da quella bocca rude e sporca, mi lasciano spiazzata e in balia di brividi in tutto il corpo, mentre la risata quasi “macabra” di Garrett, risuona in quelle quattro mura di alluminio…

GARRETT: Sii matura Hope e rialzati da quel pavimento forza! Ho una proposta da farti e credo per il tuo bene, che ti converrà accettare ciò che ho da dirti… Quindi apri bene le orecchie mia cara, perché non sentirai ripetere ciò di nuovo! Capito tutto piccola??

HARRY’S POV

HARRY: Bradfrod?? Che significa Bradford? E’ stata avvistata lì?? No, è impossibile! Hope non conosce quei luoghi e credo che non si sarebbe mai spinta fino a questo punto!! Insomma, è una ragazzina! Non potrebbe mai essere arrivata a Bradford da sola e, e … E non so che pensare cazzo!! Bene, bene ho capito… Avvisateci immediatamente quando saprete qualcosa di più! Ho detto di avvisarmi… Si, si tranquillo! Come no… Come posso mai essere TRANQUILLO??? Fate il vostro lavoro e lasciate a me queste cose!!

Metto giù come una furia il mio, ormai distrutto, cellulare per poi alzarmi nervosamente dal divano su cui sono seduto e dirigermi verso il frigo e prendere un po’ di acqua fredda. Ho la gola asciutta, le mani e la pelle accalda e soprattutto il disperato bisogno di rinfrescare e liberare un po’ la mente e pensare ad una soluzione valida per trovare la mia dannata Hope e riportarla finalmente a casa. Nella sua città, nella sua stanza. Tra le sue cose, tra i visi che conosce. Tra le mie braccia.

Ho paura. Una disperata, tremenda, soffocante paura che possa esserle accaduto qualcosa di male… Che possa aver incontrato qualcuno e che possa essersi fidata immediatamente di lui, trovandosi così in grande pericolo. Che possa essere stata picchiata, rinchiusa, maltrattata o peggio… Che durante questo mese possa aver agoniato il freddo o la fame, che possa aver sofferto la lontananza da casa, che possa aver pensato continuamente a Clara, che possa aver pianto ancora di più di quanto non era solita fare. Ho la disperata paura che possa trovarsi in una strada isolata, in una cascina abbandonata e disperata, ricoperta di cartoni e con le labbra violacee. Ho paura che abbia compiuto una sciocchezza, che possa essere entrata in un “brutto giro”, che abbia seriamente compromesso la sua vita. Che possa essere stata ingannata, illusionata, delusa. Ho paura che stia cercando un abbraccio che lontano da casa non troverà mai, che stia cercando tranquillità e serenità in un mare di pericolo. Temo che magari si senta meglio lontano da qui e che non voglia mai più tornarci… Temo ancora di più il fatto che non senta la mia mancanza e che possa fare benissimo a meno di me. Non potrei sopportalo. Non posso sopportarlo. E a dir la verità, non riesco nemmeno a pensarci.

Tremante, ingoio subito quel liquido frizzante e freddissimo contenuto nel mio bicchiere, dopodiche i miei pensieri vengono interrotti da una vocina, per me molto fastidiosa, che fino a questo momento è stata seduta in silenzio in un angolino del grande salotto in cui mi trovo.

KATHERINE: Davvero, Harry! Non riesco a crederci! Bradford?? La polizia sostiene che si trovi a Bradford? Questo è un delirio!! Insomma, sono la sua migliore amica, avrei anche potuto, anzi, dovuto sapere qualcosa in più su questo momento di follia ed invece… Non c’è sms o chiamata a cui risponda, è un mese che non si fa più sentire! Non so cosa pensare! E vogliamo anche sottolineare l’inefficienza delle ricerche londinesi?? Oppure del telegiornale che non fa che occuparsi di questa notizia, solo ed esclusivamente per interessi di share?? Dovremmo fare qualcosa e allontanare Hope da questo show mediatico in cui è caduta, magari per far sì che le ricerche siano più intense e soprattutto meno pubbliche! Per me potrebbe essere un’idea più che valida, sai? E poi, bisogna anche considerare il fatto che, come ben sappiamo…

Kat parla parla e straparla, costituendo uno dei suoi soliti noiosi e banali monologhi, ma che io puntualmente non ascolto. Sono fermo alla terza, se non alla seconda parola da lei pronunciata, mentre il mio cervello è totalmente bloccato e il mio corpo è vinto da una terribile agitazione e un fastidioso tremolio.

Bradford? Come può trovarsi Hope, a Bradford? Così lontano da qui? Così lontana da me? Se ciò è vero qualcuno ha dovuto aiutarla per forza! Una sedicenne non può spostarsi da una città all’altra in modo così veloce e anonimo. E’ strano. Troppo strano. C’è qualcosa di grosso sotto questa storia. Qualcosa di davvero grosso.

Osservo l’orologio a pendolo alla mia sinistra e fisso l’ora: 3 del pomeriggio. Come un tornado, prendo velocemente la mia giacca scura abbandonata sulla sedia a dondolo di mia madre posizionata accanto a me, e mi rivolgo a Kat, che dopo la mia affermazione, rimane completamente sbalordita dalla folle idea che ho avuto, ma che decide immediatamente di seguirmi in questa pazzia, alla ricerca della sua migliore amica.

HARRY: Kat, alzati e prendi le chiavi della macchina. Si va a Bradford!

KAT: Cosa??

 

HOPE’S POV

GARRETT: Nascondi bene questi capelli Hope! Tira su il cappello stupida! E indossa questi occhiali! C’è la polizia da tutte le parti e ormai sei ricercata in tutto lo stato inglese! Ti riconosceranno e ti porteranno a Londra immediatamente! E addio viaggio a New York, hai capito?? Ahahahaha

La risata velenosa di Garrett mi arriva ovattata alle sue orecchie e dai miei occhi non cessano di scendere lacrime e lacrime, mentre ripenso al discorso avuto un paio di ore prima con questo verme schifoso seduto compostamente al mio fianco. Sapevo di non dovermi fidare di lui. Di non dover stringere con lui un qualsiasi tipo di rapporto, e adesso, sola e spaventata, mi ritrovo a subire le conseguenze dei miei gesti irresponsabili e immaturi e ad essere lontana dalla mia unica fonte di speranza. Dalla mia unica fonte di vita. Harry.

ZAYN: Smettila smettila smettila! Sei insopportabile fratello! Piuttosto, procedi nella fila per il check-in e saliamo finalmente su quel dannato e maledetto aereo! Subito Garrett! Adesso!

Zayn parla al suo fedele compagno con grande durezza e autorità e sospira pesantemente, affondando la schiena sulla sua sedia, guardando, di tanto in tanto, il vecchio orologio da polso che stringe tra le sue mani. Le labbra screpolate e gli occhi socchiusi gli conferiscono un’aria angelica e dannata allo stesso tempo, mentre segue Garrett con lo sguardo. Poi, si gira cautamente verso di me ed, inaspettatamente, inizia ad avvicinarsi sempre maggiormente al mio corpo e a passare lentamente le sue mani gelide e arrossate sul mio viso. Le sue dita tremanti scorrono lentamente sulle mie guance, per poi sfiorare il lobo del mio orecchio e i miei capelli biondi e mossi. Non capisco bene quali siano le sue intenzioni, ma non oso muovermi, né tantomeno scostarlo. Voglio osservare fin dove quel ragazzo sia in grado di spingersi e cosa voglia realmente fare.

ZAYN: Vedrai piccola, finalmente ce ne andremo da questo schifo in cui siamo cresciuti. Inizieremo tutti insieme una nuova e migliore vita, tesoro mio. Potrai essere felice per davvero. Incontrare gente che ti ami per davvero. Potrai finalmente godere di quella spensieratezza che ti hanno negato da quando sei venuta al mondo. Dio, Hope. Sei bellissima.

Mi sussurra impercettibilmente queste parole al mio orecchio e si avvicina alla mia guancia, su cui posa con lentezza inaudita, un bacio casto. Sono sbigottita. Assolutamente e incredibilmente sbigottita. Lo vedo allontanarsi e sorridermi maniacalmente, per poi avvicinarsi nuovamente al mio viso, più vicino all’angolo delle mie labbra carnose. Ed è a questo punto che lo blocco e faccio per tirarmi su, tutta dolorante, da questa dannata sedia dell’aeroporto su cui sono seduta ormai da un’ora o forse di più. Baciarmi? Zayn aveva intenzione di baciarmi?

Stringo nel pugno della mia mano la mia felpa leggera e la passo sul mio viso, bagnato dalle lacrime e dalla saliva di Zayn nel baciarmi, per poi osservare la sua espressione, forse un po’ adirata e infastidita, per la mia reazione brusca ai suoi gesti.

HOPE: Ehm… Ehm, v-vado in bagno Zayn. Ci metto un attimo, ok? Sussurro intimidita queste parole e lo guardo attentamente, mentre con il capo rivolto verso il pavimento, accenna un timido si e mi sussurra di nascondermi bene, per la millesima volta, nella felpa nera e grandissima che sono stata obbligata ad indossare, per non essere identificata dalla polizia che ci circonda in questo luogo.

Passo dopo passo, inizio così ad avanzare timidamente verso il grande cartello che riporta la scritta azzurra “toilette”, continuando a piangere sommessamente e pensare a ciò che sto facendo. Sto andando davvero a New York? Sola? O meglio, insieme quei due tipi poco affidabili e dannatamente oscuri??

Questi pensieri, insieme le solite e onnipresenti lacrime, mi accompagnano per tutto il tragitto che mi porterà ai bagni sporchi e maledettamente affollati dell’aeroporto. Mi guardo intorno, da sotto gli occhiali scuri che indosso, per analizzare un po’ la situazione, e mi soffermo ad osservare una giovane coppietta poco distante da me, baciarsi ed abbracciarsi teneramente, mentre entrambi piangono di gioia. Lei, che del tutto incurante ha gettato le sue valigie a terra con ben poca delicatezza, ha le sue gambe magre strette intorno ai fianchi del suo ragazzo che la bacia su tutto il viso, senza lasciarla nemmeno respirare. E ridono. Piangono e ridono insieme, mentre si stringono e si baciano.

Mai i miei occhi hanno avuto l’occasione di osservare uno spettacolo più bello di quello. Nemmeno un tramonto sul mare, una canzone, un regalo, un mazzo di fiori profumati, un bacio casto, un abbraccio tra amici, potrebbero mai comparare una scena di questa intensità e potenza.

Solo gli occhi di Harry potrebbero riuscirci. Ma questa è una lunga storia…

Sorrido sinceramente e quasi senza accorgermene, alla vista di quei due ragazzi che continuano ad abbracciarsi, e che mano nella mano, si allontanano verso l’uscita dell’edificio, per poi sparire completamente dalla mia visuale. Probabilmente, appena giunti a casa, si ameranno completamente e senza freno, promettendosi di non lasciarsi mai più e giurandosi amore per tutta l’eternità.

E proprio pensando a quei due poveri innamorati, vittime come me di un sentimento potentissimo e incontrollabile, un senso di angoscia e malinconia mi attanaglia il petto. Ho bisogno di Harry più di quanto credessi. Più dell’aria. Ho bisogno delle sue coccole, dei suoi baci, dei suoi sorrisi. Ho bisogno delle sue frasi senza senso, dei suoi capelli ricci che non stanno mai fermi, delle sue fossette, delle sue braccia possenti, del suo respiro sulla mia pelle. Ho bisogno delle sue parole, delle sue prese in giro sulla mia altezza. Ho bisogno della sua presenza in casa e a scuola, della sua simpatia che riesce a migliorare la giornata di tutti. Ho bisogno della sua spensieratezza, della sua voglia di vivere l’attimo. Voglio sentire la sua voce perfetta mentre intona qualcosa sotto la doccia, ho bisogno di sentirlo mentre litiga con Anne e mio padre, ho bisogno di sentirlo vicino quando mi prega di preparargli il nostro ottimo latte e miele, quando mi prega di guardare insieme a lui i Simpson oppure di fare un giro in bici lungo il Tamigi. Ho bisogno di vederlo mentre, tutto concentrato, guida la sua auto, di vederlo dormire sul divano, di osservarlo litigare con Kat, di vederlo abbracciarsi con Louis. Ho bisogno di vederlo e basta. Sentirlo vicino a me. Ho bisogno di condividere con lui tutte le mie piccole cose.                                  

Ma soprattutto, ho bisogno di amarlo. E ho un disperato bisogno di essere amata. Completamente. Voglio essere sua. Solo ed unicamente sua. Anche se sono consapevole di esserlo stata da sempre…

: “IL VOLO BRADFORD-NEW YORK, PARTIRA’ ESATTAMENTE CON 45 MINUTI DI RITARDO PER MOTIVI TECNICI. SI PREGA I GENTILI PRESENTI DI ASPETTARE PAZIENTEMENTE LA RISOLUZIONE DI TALI INCONBENZE. BUONA GIORNATA A TUTTI! I miei pensieri vengono improvvisamente interrotti da un ulteriore avviso della nostra compagnia aerea, che annuncia e comunica ai passeggeri di un ulteriore ritardo del volo diretto a New York.

Un ritardo di 45 minuti… Ho 45 minuti per uscire da qui. 45 minuti per decidere se restare in Inghilterra o meno. 45 minuti per scegliere tra Harry, Anne e mio padre o una nuova e incerta vita oltreoceano con quei due vermi. 45 minuti per decidere se restare o partire. 45 minuti per ascoltare il mio cuore e non lasciare l’Europa, oppure seguire la mia mente e accettare i ricatti di Garrett. 45 meravigliosi e dannati minuti per andare via da qui, da loro, da Bradford. E tornare a casa. Da Harry.

Tutto o niente. Adesso o mai più. Prendere o lasciare.

L’immagine di quei due innamorati continua a ripetersi senza sosta nella mia mente e la speranza che io e Harry, un giorno, potremmo comportarci allo stesso modo, fa aumentare smisuratamente i battiti del mio cuore. Mi volto indietro ed osservo Zayn e Garrett parlare tra di loro e progettare chissà cosa, una volta giunti in America. Soffermo poi il mio sguardo alla mia sinistra e osservo il cartello indicante l’uscita dell’edificio proprio dinnanzi a me.

Basta con questa falsa, Hope!!  

Abbasso il cappello che fino ad allora mascherava il mio viso e tolgo gli occhiali, gettandoli a terra e facendo sì che tutti possano essere liberi di osservare i miei ormai “famosi” occhi chiari e i miei lunghissimi capelli biondi, identificandomi come la ragazzina scomparsa e avvisare quindi la polizia, che mi porterebbe a casa. So finalmente cosa fare. In cuor mio l’ho sempre saputo. Avevo solo bisogno di quella forza in più che potesse permettermi di compiere questo passo decisivo e capire di aver commesso un imperdonabile e miserabile errore.

Si torna a casa, Hope. Penso, per poi sorridere a me stessa e morire quasi d’emozione nel rendermi conto di poter abbracciare, baciare e rivelare i miei sentimenti ad Harry dopo così tanto tempo.

Arrivo amore mio. Arrivo.

 

HARRY’S POV

Ci troveremo finalmente, Hope. Ti prego, non fare cazzate. Ti prego, resisti ancora un po’. Ti prego, ti prego, ti prego. Ti prego.

Questo è ciò a cui penso incessantemente mentre le mie mani stringono il volante della mia auto con una tale forza da rendere le mie nocche bianche, il mio piede è fisso sull’accelleratore e Kat dorme sul sedile accanto al mio. La osservo e mi sembra di rivedere Hope, che era solita schiacciare lunghi pisolini in macchina fin da bambina. E’ incredibile come ogni cosa riesca a collegarmi immancabilmente a lei, riesca a ricordarmi sempre e solo lei.

Ti troverò Hope, fosse l’ultima cosa che faccio, lo giuro.

Arrivo amore mio. Arrivo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice:

Sono commossa!!!! Dopo tantissimo tempo, quasi un anno, ecco che HO AGGIORNATO NUOVAMENTE LA MIA STORIA!!! *-----* Mi sembra davvero incredibile e ammetto, mi fa un po’ strano, postare finalmente questo nuovo capitolo di “ Così perfetta come l’avevo sempre immaginata…” <3 <3 <3 Siete contenti??? *--* Vi giuro, io non sto più nella pelle! Sinceramente, avrei sperato che questa storia avesse un seguito maggiore, e sono un po’ delusa dal fatto che le visite e le recensioni siano così minime. Non vi piace? Vi annoia? Ritenete non scriva molto bene? Dovrei cancellarla?? Non so, ditemi tutto iò che pensate riguardo questi capitoli, davvero… La vera e propria storia è appena cominciata e ci saranno tantissimi colpi di scena che vi lasceranno a bocca aperta! Posso davvero assicurarvelo! J  Bene, andiamo avanti… Cosa ne pensate di questo capitolo?? Harry e Hope si ritroveranno? Oppure lei partirà?? Harry la incontrerà a Bradford? E il comportamento di Zayn?? Stava per baciarla!! O.O Perché?? E Garrett?? Da come abbiamo capito vuole vedere Hope distrutta… Disperata. Perchè mai?? E Harry quanto è dolcioso??? *-* E la coppietta dell’aeroporto?? E il rapporto tra Harry e Kat?? Da nemici giurati ad alleati per Hope?? Cosa succederà più avanti?? Cercherò di postare il prossimo capitolo il più in fretta possibile, ma per favore, ditemi cosa ne pensate a riguardo. Mi SCUSO infine con tutti voi per non aver aggiornato prima e avervi fatto aspettare così tanto tempo. Spero che questo capitolo riesca a farmi perdonare, seppur in parte. Concludo, invitandovi a leggere anche la mia nuova fanfiction, Save my Life che troverete nel link in basso. Grazie mille per tutto ciò che fate e per l’affetto che mi dimostrate! Grazie a coloro che hanno seguito precedentemente la mia storia e che continueranno a farlo.

Vi adoro tutti! :** Bacioni <3 <3

Smookie97

 

Link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2342807&i=1

 

 


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