Così perfetta come l'avevo sempre immaginata... di smookie97 (/viewuser.php?uid=455907)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ciao, io sono Hope Cooper... ***
Capitolo 2: *** Senza di lei, ovviamente... ***
Capitolo 3: *** Una lacrima contro la mia vita ... ***
Capitolo 4: *** Perchè Harry?? ***
Capitolo 5: *** Tregua? Tregua! ***
Capitolo 6: *** Romeo & Giulietta ***
Capitolo 7: *** In costante pericolo ***
Capitolo 8: *** Ritorno al passato ***
Capitolo 9: *** Rivelazioni bollenti e arrivi scioccanti ***
Capitolo 10: *** Dolore e Confusione ***
Capitolo 11: *** Resisti a questa tragedia... ***
Capitolo 12: *** Arrivo... ***
Capitolo 1 *** Ciao, io sono Hope Cooper... ***
PROLOGO
: CIAO, IO SONO HOPE COOPER…
HARRY’S
POV
Driinn
, drinnn , driinnnn!!!
Stupida
sveglia fermati!! Grido e con una mano cerco inutilmente di spegnerla.
Uff che
sonno! Oggi mi tocca anche tornare a scuola dopo le vacanze natalizie,
evviva!!
Mi stropiccio gli occhi, gettando uno sguardo alla finestra…
Mmmh si prospetta
una bella giornata piovosa qui a Londra oggi.
Io
sono Harry Styles, ho 18 anni e vivo nella bella capitale inglese da
ormai
moltissimo tempo… Prima vivevo ad Holmes Chapel , un paesino
nel Cheshire, ma
dopo la separazione dei miei fui costretto a trasferirmi appunto qui.
Adesso
mia madre è risposata ed io ho una nuova famiglia formata da
quattro persone:
io , la mamma, David, il mio patrigno e Hope , la mia
sorellastra… Mio padre
naturale? Beh, di mio padre non so più nulla ormai da anni.
Stringo le palpebre
dalla troppa luce che entra nelle finestre e appena connetto il
cervello ai
sensi mi accorgo del gran baccano che c’è in
cucina. Urla si diffondono nella
nostra casa… Perfetto, la giornata si prospetta davvero
interessante!!
Benissimo oserei dire! Ennesima litigata tra Hope, una ragazza troppo
bella per
essere mia sorella e David , un patrigno troppo apprensivo con la
propria
famiglia. Soffocante direi… A volte però
comprendo il suo timore, crescere da
solo una bambina non deve essere stato facile e adesso gestire una
ribelle
sedicenne è diventato un compito troppo arduo e scoraggiante
per lui...
Decido
così di scendere al piano di sotto per capire meglio cosa
stia succedendo; mi
sistemo i capelli nel miglior modo possibile e poco dopo faccio il mio
ingresso
nella cucina , salutando svogliatamente tutti… Nessuno si
accorge della mia
presenza, però, troppo intenti ad urlarsi contro bugie e
verità , tranne mia
madre Anne; la donna più sensibile, bella , trasparente ,
felice e matura che
io conosca. Mi guarda apprensiva e sorride debolmente. Nei suoi occhi
che
emanano sempre voglia di vivere , riesco a notare questa volta un velo
di
tristezza. Sono sicuro che è per Hope e David… Il
loro rapporto negli ultimi
anni è peggiorato e sono sicuro che mia madre in qualche
modo si senta
responsabile di tutto ciò. Le vado vicino e gli stampo un
bacio sulla guancia
guardandola dritta nei suoi occhi verdi come i miei. Abbiamo un
rapporto
speciale io e lei, da sempre.
A:
Stai tranquillo tesoro, sto bene… Sussurra e finalmente mi
rivolge un sorriso
sincero, per poi ritornare ad osservare questa grande litigata che si
sta
consumando nella nostra cucina…
HOPE’S
POV
H:
Ancora?? Lasciami vivere la mia vita!! Non capisci che così
peggiorerai solo le
cose? Non lo capisci proprio?? Gli sputo in faccia quelle parole e lui
diventa
rosso di rabbia…
D:
Signorina, questo tono di voce con me non ti permetto di alzarlo! Sei
una
ribelle, ti rendi conto?? Dio mio, come ho potuto cercare di crescere
questa
maleducata da solo?
H:
Ecco, hai detto bene! Cercare, perché per tua informazione
non ci sei proprio
riuscito papà!
D:Ti
mancano delle regole! E una buona dose di sberle mia cara!
H:
Sai cosa mia manca davvero? Sai cosa ? Vuoi proprio sentirlo?? Una
madre ecco
cosa! E quell’affetto che tu non sei mai riuscito a darmi!
D:
Vergognati per quello che dici! Ho cercato in tutti i modi di
permetterti di
vivere una vita agiata e soddisfacente e tu mi ripaghi in questo modo??
Fila in
camera tua ADESSO!
Forse
non l’ho mai visto più arrabbiato come
adesso… Mi sconvolge litigarci cosi…
H:
Ti odio! Pronuncio quelle parole con una tale rabbia che non riesco
nemmeno più
a respirare… gli ripeto continuamente che lo odio , ma in
realtà non è cosi.
Per niente… Forse lo voglio cosi bene che non mi aspetto
certi comportamenti da
lui… Mi delude e quindi mi nascondo dietro questa banale
illusione, dietro il
pensiero che di lui non me ne importi nulla…
Ciao,
io sono Hope Cooper e questa è la mia vita…
RAGAZZIIIII!!
CIAO A TUTTIIII <3 Finalmente anche io sono
entrata nel mondo delle fanfiction !! Era da molto che volevo farlo
,pubblicare
una storia e adesso ho deciso di non aspettare
più… Spero che la mia storia vi
piaccia, cercherò di impegnarmi sempre maggiormente nei
prossimi capitoli..
Solo un favore: RECENSITE,RECENSITE,RECENSITE! Esprimete completamente
la
vostra opinione e sono accettatissime le critiche , che sempre hanno la
capacità di migliorare… Ed io voglio migliorarmi
grazie anche a voi… Per favore
ve lo chiedo!! Baci a tuttiiiiii
Smookie97
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Capitolo 2 *** Senza di lei, ovviamente... ***
CAPITOLO
1
HARRY’S
POV
Restiamo
tutti sbalorditi per cosa è accaduto in questa cucina
nel giro di pochi minuti… Mia madre ha gli occhi sbarrati e
continua ad andare
avanti ed indietro per la stanza, torturandosi il labbro inferiore con
i denti
e passandosi una mano tra i capelli , mentre io sono seduto immobile
davanti la
mia buonissima colazione già pronta da una pezzo . David
invece non si muove di
una virgola e resta rivolto con lo sguardo al punto in cui si trovava
Hope
prima… E’ rimasto pietrificato per ciò
che la figlia è riuscita a dirgli e temo
che possa avere a momenti una crisi isterica. Ha gli occhi chiusi , le
mani
strette a pugni e il viso contratto da una smorfia. A prima vista
sembra
proprio un toro pronto ad attaccare chiunque , ma io so in
realtà che il suo
cuore sta piangendo, si sta disperando... E’ un buon uomo e
sa dare molto più
amore di quanto possa in realtà pensare… Con la
morte di Clara, di cui io non
conosco quasi nulla, David è completamente
cambiato… All’inizio beveva e fumava
a più non posso , forse ha toccato anche qualche spinello
,ma quando ha
incontrato la mamma ha capito che tutto quello che faceva era troppo
sbagliato…
Hope in quegli anni è stata completamente abbandonata a se
stessa e questo l’ha
segnata. È per questo motivo che è sempre
così insicura e timorosa e che ancora
oggi non si è rassegnata alla morte della madre. David ha
compreso i suoi
errori e cercando di rimediare , ha peggiorato ancora di più
la situazione. Ha
maturato l’idea che per stare bene con Hope, il ricordo di
sua moglie doveva
essere completamente cancellato dalla mente e dalla memoria di sua
figlia e per
questo ha bruciato tutto ciò che apparteneva a Clara,
allontanando per sempre la
sua figura a quella di sua figlia… Hope però
è sempre stata contraria a tutto
ciò e si è sempre opposta ai contorti piani di
suo padre…Ricordo da bambini quando
correva nella mia stanza con gli occhi che gli brillavano per essersi
riuscita
ad accaparrare una foto con Clara , prima che suo padre le facesse
sparire
tutte…
Inizio
FLASHBACK
HOPE:
harry harry !!!HARRY!! Guarda cosa ho quii!! L’ho trovata
sotto il comodino di papà!
HARRY:
che cos’è??
HOPE:
E’ la mamma , harry! E’ una foto mia con la mia
mammina!
Guarda che bella che era!
HARRY:
Adesso è un angioletto Hope… E’ il tuo
angioletto!
HOPE:
Anche papà lo diceva , ma io non ci credo più!
Fine
FLASHBACK
Mi
giro e vedo David accasciarsi sconfitto sul divano, dove
chiude gli occhi sospirando pesantemente…
C’è un’incredibile aria tesa qui e
nella nostra grande casa un silenzio assordante avvolge tutto.
Riecheggiano
solo i singhiozzi di Hope, che dopo la sfuriata con suo padre
è corsa in camera
sua a piangere. Odio vederla così disperata, odio quando non
è felice , quando
il suo stupendo sorriso non è sulle sue labbra. Penso a
quanto deve essere
stato duro il suo passato e quanto sarà ancora tormentato il
suo futuro , per
sempre macchiato da questi avvenimenti e un senso di fastidio, misto a
rabbia e
tristezza mi avvolge… Mi alzo improvvisamente dalla sedia e
torno al piano
superiore , dritto verso la stanza della mia sorellastra , giusto di
fronte
alla mia. La conosco da quando aveva sette anni e so perfettamente
qualsiasi
cosa di lei. Adora che qualcuno gli rivolga un pensiero carino e so
bene che
adesso amerebbe che qualcuno entrasse nella sua stanza , la consolasse
e
l’abbracciasse forte forte.
Cosa
che io non sto più facendo …
Ricordo
che da bambini passavamo intere giornate sempre insieme
, giocavamo , ridevamo e guai chi provasse ad avvicinarsi a lei
… Con il
passare del tempo però siamo cresciuti e lei , da adorabile
bambina si è
trasformata in una affascinante donna , di cui mi sono perdutamente
innamorato.
Ma il mio amore è sbagliato, è pericoloso
è una trappola nemica, una tormenta
devastante, un labirinto senza fine… Il mio amore
è dolore allo stato puro e
per questo destinato ad estinguersi per sempre… Mi sono
allontanato da lei pian
piano , diventando una bestia incapace di ragionare ed amare, facendola
soffrire ancora maggiormente, però salvando
l’unità di questa famiglia. Ma lei
, a distanza di anni ed anni è ancora il mio centro
dell’universo , l’altra
metà della mela , la mia anima … Lei è
la mia medicina contro ogni malattia ,
la mia base per non crollare , la mia speranza in questo mare di dolore
… Non a
caso , forse, si chiama Hope…
HOPE:
Mamma , mi manchi tantissimo, troppo , lo capisci ?? Da
morire! Perché te ne sei andata , perché mamma eh
? Me lo spieghi perché??
Cazzo perché??
La
sento urlare improvvisamente queste parole e il mio cuore si
spezza a metà. Vorrei andare lì e dirgli che sua
madre la guarda dal cielo, che
rivive in lei , nei suoi occhi blu intensi come quelli di Clara, nella
sua
anima così innocente e ribelle allo stesso tempo, nel suo
cuore tanto speciale
che ha conquistato il mio con un battito di ciglia , ma non gli dico
nulla ,
semplicemente non lo faccio… Codardo come solo , mi limito
ad andare nella mia
stanza e chiudermi in bagno per una doccia veloce prima di dirigermi a
scuola.
Senza
di lei , ovviamente…
OCCHI
A MEEEE!!!!
Ahahaha
CHICOSSSSS!!! Che ve ne pare di questo capitolo ????? Troppo
sdolcinato??? O Troppo drammatico??? Consigliatemi
consigliatemiiiiii!!! A me
non piace molto , veramente … Sto impazzendoooo!!! ; (
Allora
, abbiamo capito in parte perché Hope ce l’ha
tanto con il
padre e anche il comportamento di Harry , ma non è finita
qui… Cosa potrà mai
nascondersi dietro la morte di Clara ???? MISTEROOOOOOOO ahahahah Non
vi dico
nienteee ; ) RECENSITEEEE MI RACCOMANDO !!!! Vorrei anche sapere cosa
vi
aspettate da questa storia e quale è la cosa che
più vi appassiona … Mi
raccomando , sono accettate critiche a volontà! Concludo
ringraziando tutte le
fantastiche, stupende , dolcissime persone che hanno letto e recensito
la mia storia
e spero che qualcuno la metta nei suoi preferiti … BACIONI A
TUTTIIIIIIIII
Smookie97
|
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Capitolo 3 *** Una lacrima contro la mia vita ... ***
CAPITOLO
2 “ Una lacrima contro la mia vita…”
HOPE’S
POV
HOPE:
Benissimo! Sbatto la porta infuriata come non mai e
attraverso il corridoio che separa la mia classe dalla presidenza. Tra
le
giornate no, questa è sicuramente la regina… Solo
Dante Alighieri ci mancava! Adesso
siamo al completo: una bella sospensione della preside per aver
risposto un po’
troppo duramente alla professoressa di letteratura e una lunga litigata
con
papà da aggiungere alla nostra mitica collezione, al ritorno
da scuola. Che
vita di merda Hope! Cammino talmente distratta e assorta nei miei
pensieri che
non bado nemmeno ad una voce che mi chiama con insistenza alle spalle.
Mi volto
e vedo una Katherine troppo affannata corrermi incontro come una pazza.
KATHERINE:
Hopeee! Sei stata cacciata dalla classe!? Si può
sapere come hai fatto?? Ahahah
La
sento ridere e mi ribolle il sangue dalla rabbia; è la mia
migliore amica, ma alcune volte la ucciderei.
HOPE:
Kat, per favore, non è proprio giornata! E non ridere! Che
nervoso!
La
vedo rattristirsi e sussurrarmi un flebile scusa e di istinto
la abbraccio. Le voglio troppo bene, non posso essere arrabbiata con
lei!
Noi
siamo così; una l’opposto dell’altra e
non solo fisicamente…
Litighiamo in continuazione ma non riusciamo a stare un attimo separate
e ci
aiutiamo a vicenda… Lei c’è sempre
stata per me e soprattutto quando Harry ,da
un giorno all’altro, è cambiato totalmente,
diventando un pezzo di ghiaccio
senza emozioni , pronto a prendersi gioco della piccola Hope in
qualsiasi
momento…
A volte mi viene da
pensare che quella sbagliata sia io … Tutti coloro a cui
tengo infatti
finiscono inevitabilmente per scappare via da me… Adesso
però sto maturando e
devo dire che tutta questa solitudine inizia a starmi un po’
stretta…
HOPE:
Come ho fatto? Semplice , gli ho detto che non me ne fregava
proprio niente del paradiso , purgatorio e di tutto il
resto… ahahah si è
inviperita come non mai , dovevi vederla! Facciamo così, ci
sentiamo dopo e ti racconto
meglio ok??
KATHERINE:
Va beneeee! Adesso corri maleducata! Facciamo i conti
a casa stasera!!
Kat
urla questa frase imitando mio padre… Eh beh , ormai le
nostre litigate sono diventate abbastanza famose!
Gli
faccio una linguaccia e lei ride forte mentre io corro via ,
verso la presidenza… Busso alla porta e un duro avanti
arriva alle mie
orecchie. Preparo il mio sorrisino da angioletto innocente migliore ed
entro
nel covo della strega.
HOPE
:Permesso, buongiorno signora pre… Che ci fai qui?? Chi ti
ha chiamato? Fuori , vattene!
La
vista di Harry manda tutto a monte ed inizio ad urlare come
una pazza… Dalla faccia di Mrs.Smith, devo assomigliare
adesso ad una belva,
altro che angioletto! Ecco … Piano per scamparmela senza
nemmeno un rimprovero
, fallito!
MRS.SMITH:
Calma calma calma! Silenzio e si accomodi su! Sono
questi i toni di una signorina?
HOPE:
Mi scusi … Harry, fratellino adorato, saresti cosi gentile
da dirmi cosa ci fai qui?? Gli rivolgo un sorriso falsissimo , mentre
penso al
modo più efficace per togliermelo dai piedi…
HARRY’S
POV
E’
terribile dio mio! Appena mi ha visto , mi ha bruciato con
gli occhi . Deve davvero odiarmi per trattarmi così e tutto
questo sempre per
colpa mia… Sento chiamare il mio nome varie volte e mi
risveglio dallo stato di
trans in cui sono caduto.
MRS.SMITH:
Ha capito signorino? Informi presto i suoi genitori
del comportamento assolutamente inadeguato della signorina qui presente
e mi
auguro per lei che prendano assolutamente dei seri provvedimenti, prima
che il
problema degeneri...
HARRY:
Certamente! Le rivolgo uno sguardo fugace e lei mi
fulmina con gli occhi. Dio mio quanto è bella anche se
arrabbiata nera…
Usciamo
entrambi dalla presidenza e ci mettiamo alla ricerca dei
nostri amici.
HOPE:
Che ci facevi li ?? Vuoi spiegarmelo ? Inizia ad urlare
mentre si tortura i capelli con le dita …
HARRY:
Niente , che vuoi me ne importi di te e di come ti
comporti a scuola! La preside mi ha chiamato , dicendomi di andare in
presidenza perché c’erano stati grandi problemi
con te … Per colpa tua, ho
dovuto interrompere anche una conoscenza molto
“approfondita” con Amber , se
tanto ci tieni a saperlo !
HOPE:
Che schifo!! Sarai contento adesso , vero ? Spettegolare a
più non posso con i nostri genitori perché ho
avuto una nota in condotta… Buon
divertimento stronzo!
Voglio
urlargli che la amo e mai gli farei una cosa del genere ,
ma non posso. La mia maschera da duro cadrebbe e non potrei
più conservare quel
duro segreto che ormai porto indietro da anni.
HARRY.
Esatto stupida! Ahahah già so che mi divertirò
tantissimo!
HOPE:
Ti odio ! Vi odio tutti! Sono circondata da imbecilli!
Vaffanculo Harry!
CRAK
, il mio cuore adesso è solo un mucchio di macerie...
HOPE’S
POV
Perché
fai cosi Harry? Non capisci che per me sei più di un
fratello??
Quanto
vorrei dirgli queste parole, ma semplicemente non posso…
Katherine mi si avvicina e al suono della campanella usciamo da scuola.
Ci
aspetta una giornata di shopping sfrenato. Spero che almeno questo
possa
risollevarmi un po’ l’umore…
Alla
sera…
HOPE:
Sono tornata!!
DAVID:
Fila in camera tua. Adesso! Non scordarti che sei in
punizione!
Mio
padre urla dalla cucina con il suo solito tono da duro…
Probabilmente
starà preparando qualcosa per Anne, una torta al
cioccolato o meglio ancora una buona cena, siccome lei ancora non torna
da
lavoro. È ancora incazzato nero per ieri mattina e non mi
chiede nemmeno come
sia andata a scuola oggi…
Uff
adesso arriverà anche Harry e da bastardo qual è
, gli
racconterà senza dubbio , per filo e per segno, cosa
è accaduto oggi a scuola e
sarà anche peggio! Mi
converrà preparare
la valigia ?? Stasera mi cacciano di casa costringendomi vivere come una barbona
per sempre , me lo
sento!!
Un‘oretta
dopo ci sediamo tutti a tavola, dove un bel piatto di
arrosto ci aspetta e ci mettiamo a mangiare…
ANNE
: Tutto bene ragazzi oggi a scuola?? Brutti voti, note?
Fulmino
Styles con gli occhi. Fai una mossa sbagliata e ti
sbrano vivo , sappilo!
HARRY’S
POV
Mi
fulmina con gli occhi e quasi quasi rabbrividisco.. Che
potere ha questa ragazza! Riesce a mandarmi in confusione con un solo
sguardo.
Il suo sguardo , che arriva dritto al cuore e comunica più
di quanto forse sia
possibile. Stasera non voglio altri problemi con Hope e quindi me ne
starò
proprio zitto. Sarà la prima e ultima volta ,
però. Devo ricominciare
a trattarla male ed allontanarla ancora di
più da me. Gli mando anche io un’occhiata , che
lei sicuramente intende come
piena di odio.
Il
mio sguardo sta parlando , Hope e lo fa come fa il tuo… Le
parole però non sono le stesse… I miei occhi ti
stanno dicendo che ti amo , con
tutto il mio cuore. Lo senti , Hope ? Il mio cuore batte solo per te!
Io
grido , ma tu non mi senti, tu sussurri ed io ti percepisco
sotto la pelle…
HOPE’S
POV
Quell’imbecille
di Harry stasera non ha parlato , non ha detto
una parola riguardo quello che è successo oggi a
scuola… Forse sta cambiando,
forse è ancora l’Harry di un bel po’ di
tempo fa o forse un po’ di bene infondo
me ne vuole ancora anche lui…
Basta
Hope!! Non ti vorrà mai bene come tu ne vuoi a lui!
Mettitelo in testa! Sei e resterai per sempre la sia insopportabile
sorellastra.
Sempre.
Mi
addormento con la consapevolezza che Harry presto dirà tutto
ai nostri genitori e una lacrima percorre il mio viso per poi
appoggiarsi
delicata come un petalo sul mio cuscino. Una lacrima per il mio
fratellastro e
il mio cuore sempre in tormenta, una per la mamma, che purtroppo mi
guarda dal
cielo , una per mio padre , che ormai non è più
lo stesso di un tempo , una per
il mio passato e una per la scuola e tutti i miei problemi.
Una
lacrima contro la mia vita , che non potrebbe essere
peggiore di questa.
ANGOLO
AUTRICEEEE…
Ecco
un altro capito terminato!! Le cose si fanno sempre più
complicate a quanto pare… Ma i nostri protagonisti non
immaginano nemmeno
lontanamente cosa dovranno affrontare!! Quanti misteri e problemi che
li
aspettano ahahaha… RECENSITE MI RACCOMANDO !! Vorrei avere
dei pareri in base
alla lunghezza di questi capitoli e se magari vi risultano troppo
noiosi …
RINGRAZIO
TUTTI COLORO CHE HANNO LETTO , RECENSITO, SEGUITO LA MIA
STORIA!!! SIETE FANTASTICI E VI ADORO TUTTI <3333
Smookie97
P.S.
Ragazzi , sto avendo dei problemi con la disposizione dei
capitoli… Per poterli leggere dovete cliccare sul titolo di
ogni capitolo e non
sulle freccette laterali… Lì infatti vi
risulterà un capitolo inesistente…
Cercherò di sistemare il tutto molto presto! Bacioniii
|
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Capitolo 4 *** Perchè Harry?? ***
CAPITOLO
3
“ Perché Harry??”
HOPE’S
POV
HOPE:
Si , Anne dimmi… Non ti preoccupare! E’
un po’ di pioggia che sarà mai! Torno presto a
casa… No, non mandare nessuno a
prendermi… Va bene, va bene, a dopo! Ciaoo!! Tu-tu-tu
Chiudo
il cellulare, per poi metterlo subito
nella borsa. Anne è una persona realmente fantastica; si
preoccupa per tutti e
anche quando è nervosa , arrabbiata o triste si sacrifica
per il bene della
famiglia sfoggiando quel suo stupendo sorriso che rallegra
tutti… Con me poi è
dolcissima… Mi tratta allo stesso modo in cui tratta Harry,
anche se io non lo
merito molto … Dalla morte della mamma e
dall’abbondono subito dopo di papà mi
sono chiusa in me stessa, diventando un’altra persona. Prima
ero una bambina
piena di vita, splendente… Mio padre a volte mi chiamava SUN
“sole” ed io
impazzivo di gioia … Adesso Sun non c’è
più… E’ volata via insieme alla mamma e
il suo posto è stato preso da una ragazzina acida e con la
voglia di farla
finita con tutto.
Sono
talmente immersa nei miei pensieri che
non mi accorgo nemmeno che piano piano ha cominciato a
piovere… Delle goccioline
mi accarezzano lentamente il viso, mischiandosi insieme a qualche
lacrima
salata che cade dai miei occhi. Stringo forte le palpebre e alzo il
viso verso
il cielo infinito… E’ quello il famoso posto in
cui ti trovi mamma??
Londinesi
indaffarati e vogliosi di ritornare
a casa dopo una lunga giornata di lavoro, mi spingono qua e
la… Posso sentire
anche qualcuno darmi della pazza, ma non mi importa… In
questo luogo, in questo
momento, in questo preciso istante, mi sento libera, leggera e
soprattutto
vicino a lei…
In
un batter d’occhio la pioggia si fa sempre
più forte ed osservando l’ora, decido di sbrigarmi
per arrivare a casa di Louis
il prima possibile… Louis è l’ultimo
arrivato della nostra scuola; viene da
Doncaster ed è qui a Londra per volere dei suoi genitori che
desideravano per
il loro unico figlio maschio una delle scuole più conosciute
di tutta
l’Inghilterra… Louis è nella stessa
classe di Harry e devo dire che i due sono
diventati davvero molto amici. D’altronde, è
impossibile non stringere un
legame affettivo con una persona come lui, sempre pronto a scherzare e
ridere
con tutti… Anche tra noi due c’è stata
subito una grandissima intesa e sono
sicura che con il tempo diventeremo ottimi amici.
Busso
alla sua porta in modo frettoloso a
causa della pioggia che continua a battere sempre più forte
e appena apre, il
suo viso perennemente felice si scontra con il mio, invece sempre
triste… Sotto
certi aspetti Louis e la sua irrefrenabile ricerca della
felicità assoluta mi
ricorda me da bambina…
HOPE:
Ecco i tuoi appunti, come desideravi!
Vedrai, non sarà per niente difficile recuperare questa
parte del programma…
Gli rivolgo un ampio, e per me raro, sorriso e lui ricambia.
LOUIS:
Grazie carotina!!
HOPE:
Carotina?? Ahahaha, ma prego Mr. Sorriso!!
E’ così che ormai lo chiamo e ,anche
se
questo nome può assomigliare un po’ a quello di
qualche pubblicità per
dentifrici ultra-freschi, devo dire che gli si addice proprio
…
LOUIS:
Entra, sbrigati! Sei tutta bagnata! Si
può sapere che hai fatto?? Incrocia le braccia al petto come
una mamma
spazientita e rido per la scena… E’ incredibile
come Louis riesca sempre a
renderti felice…
HOPE:
Non è niente, tranquillo… Grazie per
l’invito, ma corro a casa… Mi aspettano per la
cena!
LOUIS:
Dai , per favore! Io sono solo soletto
in casa e tu sei una ragazzina mooolto gentile… E anche
molto sexy! Mi fa
l’occhiolino ed io scoppio a ridere… E’
pazzo!
HOPE:
Ahhhh! Ora capisco perché vai così
d’accordo con mio fratello! Ahahah
LOUIS:
Sai ,in verità, ancora non riesco a
capire come facciate ad essere fratelli… Non vi
somigli… Lo interrompo…
HOPE:
Louis, siamo fratellastri… Sua madre e
mio padre sono sposati…
LOUIS:
Ah non volevo, io…
HOPE:
E’ tutto ok , figurati … E’ imbarazzato
, si vede, ma lo tranquillizzo.
HARRY’S
POV
Sono
in macchina , dritto verso casa di
Louis. La mamma ha detto che Hope si trova lì e devo dire
che tutto questo non
mi fa impazzire di felicità.. Che gli piaccia Louis?? No, ma
per favore! Si
conoscono da pochissimo e poi… E’ impossibile!
Stringo le mani al volante ed
abbasso completamente il finestrino della mia macchina, incurante della
pioggia
che mi bagna. Ho bisogno di sentire l’adrenalina,
l’elettricità , l’emozione
scorrere nelle mie vene… Ho un disperato bisogno di sentirmi
vivo. Si , perché
io esisto, ma non vivo…
Arrivo
da Louis in pochissimo tempo… Devo
aver corso davvero come un pazzo e ciò che mi si presenta
sotto gli occhi mi
riempie di gelosia… Si , sono geloso. Follemente e
pazzamente geloso di mia
sorella… Della MIA Hope! Li vedo parlare tranquillamente
davanti alla porta e
sono certo che in questo momento, accecato dalla rabbia, potrei per
fino
uccidere… Non può essere innamorata di Louis!
Hope! Devi stare con me! Non né
posso più e così decido di interrompere il
quadretto felice che si sta
consumando avanti a me…
HARRY:
Louis, amico! Capisco la tua astinenza
dalle ragazze, ma lei rimane sempre la mia sorellastra!
Questo
è ciò che il mio terribile cervello
riesce a sputare fuori e vedo Hope incupirsi
improvvisamente… Sono un
deficiente!
LOUIS:
Tranquillo amico!
Mi da
il cinque ed entrambi scoppiamo a ridere, mentre Hope non
fiata… Cosa gli sta
prendendo?? Visto il suo caratteraccio a quest’ora dovrebbe
già prendermi a
morsi, ma invece non si muove ed ha lo sguardo fisso sui suoi
piedi…
HOPE’S
POV
Cosa
mi sta succedendo? Perché non ho nemmeno
la forza di reagire agli insulti e alle provocazioni di Harry?? Forse
sono
davvero troppo stanca di tutta questa situazione o forse è
arrivato il momento
di smetterla di piangere ed affrontare i problemi che arrivano di
petto, a
testa alta… Perché il vero coraggio non
è quello che si nasconde dietro ad una
ragazza dal carattere acido e freddo, ma avere coraggio significa
prendere
l’iniziativa , parlare, gridare ciò che si prova,
affrontare l’impossibile … E
ora come ora sento dentro di me che è arrivato il mio
momento per essere
coraggiosa…
Salutiamo
Louis ed entrambi saliamo in
macchina. Harry stringe le mani al volante senza degnarmi nemmeno di un
misero
sguardo, io invece lo osservo e non mi importa niente di ciò
che lui può
pensare… E’ cresciuto, e mi accorgo che con il
passare del tempo il mio
fratellastro è sempre più bello: occhi verdi
profondi, fossette adorabili e
sorriso malizioso, dolce, fiero, allegro, preoccupato allo stesso
tempo. Un
sorriso SPECIALE… Perché Harry è
speciale, lo so.
Guardo
fuori dal finestrino e il paesaggio
londinese avvolto dalle tenebre della notte fa capolino sotto i miei
occhi
arrossati e scorre via in fretta; un po’ come la mia
vita… Scorre lenta nelle
mie mani e senza mai fermarsi, ma io non riesco a godermela…
Un’improvvisa
frenata della macchina mi
riporta alla realtà; siamo arrivati a casa ed io non me ne
sono nemmeno resa
conto. Mi giro verso Harry e per la prima volta in tutta la serata lo
scopro ad
osservarmi. Il suo sorriso è strano
però… Quasi … DOLCE…
Rimango immobile ad
osservare la sua figura che pian piano scende dalla macchina e dentro
di me
nasce una voglia mai provata prima e che non riesco nemmeno a
controllare… Sii
coraggiosa Hope, forza! Questo è ciò che mi
ripeto nella mente appena abbandono
la macchina, poi il resto è tutta un’altra
storia…
HARRY’S
POV
La
osservo scendere frettolosamente dalla mia
macchina e raggiungermi in me che non si dica… Ecco, penso
subito che voglia
attaccarmi per aver interrotto il suo momento di gloria con Louis, ma
in realtà
ciò che fa mi spiazza… Mi afferra per un polso e
mi avvicina al suo corpo…
Siamo
faccia a faccia, occhi dentro occhi,
anime aggrovigliate l’una all’altra…
Posso giurare di sentire il suo respiro
sulla mia bocca…
HOPE:
Perché tutto questo odio, Harry??
Perché??
Il
suo tono dolce e quasi timido e le sue lacrime
che scendono candide dai suoi occhi chiari sprigionano qualcosa in me
di
incredibile… Non riesco a controllarmi e improvvisamente la
abbraccio forte,
fin troppo… Al diavolo se è mia sorella o no , al
diavolo i nostri genitori, al
diavolo Louis e chiunque altro… I nostri corpi combaciano
alla perfezione. Hope
è il pezzo mancante del puzzle che è la mia vita
e se fino a questo momento ho
potuto pensare di poter vivere senza di lei , adesso , qui , con il suo
corpo
attaccato al mio, capisco che in realtà mi sono sempre
sbagliato…
RAGAZZIIIIIII!!!!
Ecco
un capitolo nuovo di zecca solo ed esclusivamente per voi!!
Allora , che ne pensate?? Hope e Harry finalmente hanno fatto un passo
avanti nella
loro storia e devo dire che il finale di questo capitolo è
stato molto dolce ,
non credete anche voi ?? Hope ha capito che il suo carattere un
po’ acido non
la porterà a nulla e Harry ha messo da parte un
po’ la famiglia e ha seguito il
suo cuore… Cosa accadrà nel prossimo capitolo??
Mi raccomando, RECENSITE PER
FAVOREEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!! RECENSITE RECENSITE
RECENSITEEEEEEEEEEEE !!! Scrivetemi
nei vostri commenti quale è stata la vostra parte preferita,
sono curiosa! Ahahaha
Scappo
, ma vi controllo ehhhh ; )
Bacioni
immensi a tutti <33 SMOOKIE 97
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Capitolo 5 *** Tregua? Tregua! ***
CAPITOLO
4 “Tregua? Tregua! ”
HOPE’S
POV
ANNE:
Ragazzi!! Che vi è successo , si può
sapere ?? Non avete toccato cibo stasera ! Eppure questo è
uno dei vostri
piatti preferiti!
Siamo
appena rientrati in casa e dopo tutto
quello che è successo, tra me e Harry è caduto
un’ulteriore muro che ci tiene
sempre più separati… Nessuno dei due ha provato
ad aprire bocca su questa
faccenda e sono sicura che se continueremo così, i rapporti
tra di noi saranno
irrecuperabili… Già, ma esattamente cosa
è accaduto tra noi ?? Due corpi uniti
uno all’altro, un semplice abbraccio tra due
fratelli… Non ci sarebbe niente di
male in una situazione del genere , ma non se si tratta di me e Harry ;
stiamo
parlando di Hope e Harry… Tanto diversi, eppure
così simili… Tanto lontani,
eppure così uniti...
Mi
giro cautamente verso Harry , sperando che
non si accorga dei miei occhi puntati su di lui e lo sorprendo a vagare
nei
suoi pensieri e con lo sguardo perso nel vuoto, mentre gira e rigira la
forchetta nel suo piatto , senza toccare niente; che stia pensando
anche lui a
quell’abbraccio? Una fitta al cuore mi arriva quando
improvvisamente alza lo
sguardo ed i suoi occhi verdi incontrano i miei azzurrissimi. Restiamo
a
scrutarci a vicenda per molto, troppo tempo direi, poi distogliamo lo
sguardo
contemporaneamente…
Una
scarica di adrenalina mi percuote tutto
il corpo e potrei addirittura giurare di aver sentito la pelle
d’oca…Che
effetto che mi fai , Harry! Ci tengo a te più di quanto tu
possa immaginare e
prima o poi te lo dimostrerò , te lo prometto!
HOPE:
Siamo solo molto stanchi Anne… Sai
com’è la scuola;
compiti, interrogazioni e tutto quanto! Stasera poi ho un gran mal di
testa,
preferisco andare a dormire. Notte a tutti…
Come
si dice? La notte porta consiglio… Credo sia arrivato il
momento di provare se tutto ciò sia vero o no…
HARRY’S
POV
Ufficialmente,
il soffitto bianco della mia camera non è mai
stato tanto interessante come stasera. E’ ormai notte fonda,
un silenzio
incredibile avvolge tutto e nella mia stanza è percepibile
solo il mio respiro
e i battiti del mio cuore. Mi giro e rigiro tra le coperte
già troppo sgualcite
del mio letto, ma di addormentarmi non se ne parla
assolutamente… La mia mente
è offuscata dai troppi pensieri e dalle troppe emozioni e
Morfeo non ne vuole
proprio sapere di venirmi a trovare…
Non
posso , non riesco a smettere di pensare ad Hope!
Mi
sembra ancora di percepire il suo respiro caldo sulla mia
pelle, di toccare le sue mani affusolate e troppo intimidite
accarezzarmi la
schiena o sentire il suo profumo di lavanda invadermi le narici. Mi
sono
proprio innamorato! Pensavo che cose del genere fossero solo per
femminucce o
rammolliti ed invece il famoso grande amore è arrivato anche
a me… C’è stato
però un grave sbaglio ed a me è toccato
l’amore sbagliato… Quello
ossessivamente desiderato , ma irraggiungibile.
Sento
pian piano i miei occhi diventare lucidi e mi posiziono a
gambe incrociate sul letto… Impossibile! Harry Styles NON
piange! Mai! E
tantomeno per una ragazza, che poi è sua sorella…
Devo
parlare con qualcuno… E chi meglio dei propri migliori
amici?? Sono davvero fantastici e anche a quest’ora mi
ascolterebbero, anche
se non con molta attenzione… Apro
il comodino al mio fianco, con la
speranza di trovare lì il mio telefonino ed invece mi
scontro con una foto mia
e di Hope di quando eravamo bambini.
Chi
l’ha messa qui?? E perché?? Non basta tutto
ciò che sto
passando? La prendo tra le mani e la osservo attentamente. Siamo io e
lei , ci
troviamo in un parco e sorridiamo abbracciati teneramente. Un dettaglio
però mi
colpisce in modo particolare : alle nostre spalle, sulla corteccia di
un albero
sono incise le nostre iniziali H&H. Osservo la foto sempre
più attentamente
e chiudendo gli occhi , mi sembra di fare un salto nel passato e di
udire
ancora le nostre urla , mentre giochiamo insieme felici e soprattutto
consapevoli che niente e nessuno ci avrebbe mai allontanato…
Inizio
FLASHBACK
HOPE:
Dai Harry! Vediamo se riesci a prendermi!! Sei un principe
troppo lento, lo sai?? Ahahaha tartaruga! Tartaruga!
HARRY:
Zitta principessa !! Ahahah adesso vengo a prenderti!
Scappaaa
HOPE:
Noo Harry! Mi hai raggiunto subito! Non vale così! Tu sei
più grande di me!
HARRY:
Non fa niente! Ti ho preso lo stesso!!
HOPE:
Harry! Fratellino! Mi prometti una cosa?? Che io sarò
sempre la tua principessa e che quando diventeremo come papà
e mamma, tu mi
vorrai sempre bene e non sarai mai arrabbiato con me ? Me lo prometti
veramente??
HARRY:
Si Hope! E tu me lo prometti ??
HOPE:
Si , certo…
HARRY:
Facciamo così! Aiutami a cercare un bastoncino di
legno…
Scriveremo le iniziali dei nostri nomi su questo albero e quando saremo
tristi
o lontani, verremmo sempre qui , ok?? Così saremo per sempre
insieme e per
sempre felici… Va bene principessa??
HOPE:
Si va bene principe … Ahahahah
HARRY:
Ecco fatto… Questo sarà il sigillo del nostro
patto!
Dammi il mignolo!
ANNE:
Harry, Hope! Piccolini!! Andiamo a casa , dai! Papà ci
aspetta, su!
HOPE
E HARRY: Eccoci!! Ahahaha
Fine
FLASHBACK
A
riportarmi alla realtà sono delle goccioline salate che
cadono
sulla nostra foto… Sto piangendo per la donna della mia
vita… Non posso
continuare così, assolutamente! Devo fare qualcosa e il
prima possibile!
No…
Stasera è impossibile dormire… Meglio scenda
giù in cucina
per bere qualcosa e tranquillizzarmi un po’!
HOPE’S
POV
Dopo
aver passato intere ore in bianco nella mia stanza , decido
di scendere in cucina per poter bere tranquillamente una tazza di latte
con il
miele…
E’
il metodo migliore durante le notti insonni, piccolina!
Sembra ancora di sentire le parole della mamma rimbombarmi nella
mente… Sono seduta
sullo sgabello della cucina e ho lo sguardo fisso sul pavimento.
Harry!
Sempre , solo ed esclusivamente Harry!
Sento
all’improvviso dei passi dietro di me e mi volto di
scatto, trovandomi la faccia di Harry giusto dinnanzi la
mia… Non riesco a controllare
il mio spavento e sto quasi per urlare, quando Harry mi tappa la bocca
con la
sua mano. Come un deja vu, eccoci di nuovo qui, pelle contro pelle ,
occhi
dentro occhi…
Se
continuo così , prima o poi avrò un infarto,
è sicuro!
HARRY:
Shhh non urlare!! Hai intenzione di svegliare tutti!!
HOPE: Oddio che colpo!
Sei per caso impazzito ?? Spuntare avanti in questo modo! Mi
sentirò male prima
o poi!
HARRY:
Dai ammettilo! Non sono così brutto alla fine , anzi sono
molto bello direi! Mi strizza l’occhio e mi viene da
ridere…
HOPE:
Stupido! Ahahaha
HARRY:
Stupido! Gne-gne-gne ! Mi fa i versacci e poi scoppia a
ridere anche lui…
Ci
rendiamo conto di cosa stia succedendo in questa cucina tra
di noi e di come siamo vicini uno all’altro ed
improvvisamente le nostre risate
vengono sostituite da un imbarazzante , imbarazzantissimo
silenzio…
Riecheggiano tra queste quattro pareti solo i nostri cuori che battono
velocemente insieme, in sintonia, in armonia tra loro. Ci guardiamo
negli
occhi, ci leggiamo l’anima a vicenda, scaviamo nei nostri
segreti più profondi,
ma non parliamo… Non ci azzardiamo ad aprire la bocca. I
nostri silenzi parlano
da sé, ed esprimono infinite emozioni che avrei pensato
fossero davvero
impossibili da provare. Potrei giurare addirittura di aver visto i suoi
pozzi
verdi brillare. Cosa sta succedendo??
HOPE:
Ehh… ehh… Perché sei sceso?? Distolgo
lo sguardo da lui ,
mentre un’insopportabile color porpora mi tinge le guance.
HARRY:
Ehh… Non… riuscivo a dormire… A
dormire , si … Tu ? Che
ci fai qui?? Sembra
davvero imbarazzato…
Balbetta perfino e questo mi provoca una dolcezza infinita. Lo
riempirei di
baci! Che anche lui non provi lo stesso per me ?? Nahh, impossibile
Hope! Che
dici!
HOPE:
Stessa cosa… Ho preso un po’ di latte e miele,
spero di riuscire
ad addormentarmi finalmente…
HARRY:
Latte e miele dici ? Da quanto tempo, eh ??
HOPE:
Già!
Inizio
FLASHBACK
HOPE:
Dai Harry! Voglio dormire! Vai nella tua stanza , su!
HARRY:
Hope! Non riesco a dormire! Fammi restare qui con te ,
per favore!!
HOPE:
No , dai!! Questo letto è troppo piccolo per tutti e due!
HARRY:
Ma io non riesco a dormire , Hope!!
HOPE:
Ma che bambinone che seiii!! Facciamo così ; ti insegno un
metodo infallibile per riposare benissimo , ok?? Tieni è
latte con miele… E’
molto dolce! Me lo ha insegnato la mamma , lo sai ?
HARRY:
Mhhh è buonissimo hai ragione!!
HOPE:
Ecco, adesso vai in camera tua e fammi dormire , va bene
??
HARRY:
Antipatica!!! Ahahahah
HOPE:
Ahahaha
Fine
FLASHBACK
HOPE:
Bene… io allora vado a dormire… Not…
HARRY:
Hope! Aspetta!
Sto
per ritornare nella mia stanza , quando Harry mi blocca per
un polso… Lo fa in modo talmente dolce e delicato che devo
addirittura
contenermi per non stringerlo a me un’altra volta…
Di nuovo il cuore a mille e
di nuovo questa stupida pelle d’oca per tutto il corpo! Sono
davvero
innamorata… E di mio fratello!
HARRY:
Io non ti odio… Per niente… Queste poche parole
riescono
a spiazzarmi e sono sicura che il mio povero cuore abbia perso
addirittura un
battito.
HOPE:
Nemmeno io Harry… Nemmeno io. Ho
gli occhi lucidi, lo sento…
HARRY:
Io ci tengo a te , realmente! E alcune volte mi chiedo, come
siamo arrivati a tutto questo Hope?? Alza lo sguardo e mi sorride
tristemente…
HOPE:
Non lo so… Non capisco che cosa abbiamo sbagliato Harry!
Che cosa ho sbagliato io! Tu ti sei allontanato improvvisamente da me e
hai
iniziato a trattarmi malissimo. E io sono rimasta sola. Di nuovo, per
l’ennesima
volta! Questa solitudine inizia a pesarmi, non ne posso più!
Se
prima tentavo inutilmente di trattenere le lacrime , adesso sto
piangendo disperatamente, ma non mi importa… Dopo troppo
tempo gli sto lanciando
addosso tutto il dolore che ho accumulato in questi anni e vedo che lui
se ne
rende conto… Ha gli occhi rossi e guarda nel vuoto.
Ormai
ci sono e voglio mostrargli l’inferno in cui ho vissuto
fino ad adesso, in parte anche a causa sua… Sono in gioco e
giocherò il tutto
per tutto fino alla fine…
HOPE:
Ho sempre sperato che prima o poi tornassi da me , mi
abbracciassi e mi consolassi, ma ciò non è mai
accaduto! In 5 anni non hai
pensato neanche un fottuto momento a me! E così che ci si
comporta con la gente
a cui tieni? E così Harry?? Non te ne vergogni per niente?
Nemmeno un po’? Al
tuo posto MI FAREI SCHIFO DA SOLA!
HARRY:
CHE CAZZO NE SAI DI ME ?? CHE COSA ,EH ?? Tuona
all’improvviso queste parole e io sobbalzo dallo
spavento… Le gambe mi sembrano
di gelatina e tremano incredibilmente; ho paura addirittura che da un
momento
all’altro possano cedere.
HOPE:
Harry , mi spaventi così! Calmati! Singhiozzo sempre
più
forte e lui si rende conto di star esagerando… Mi si
avvicina e mi abbraccia…
HARRY:
Non piangere, dai … Scusami ho sbagliato! Ma non solo
adesso… Sempre! Sono 5 anni di errori su errori! 5 anni che
compio solo sbagli
Hope! Inevitabilmente! Non riesco a stabilire un limite tra cosa
è sbagliato e
cosa è giusto… Eh si, mi faccio schifo da solo,
te lo posso assicurare! Ma
anche io ho sofferto... E sto soffrendo ancora adesso … E
non è una cosa tanto
per dire! E’ la verità , credimi…
HOPE:
Che ti è successo Harry? Spiegami! Fidati di me , per
favore…
Mi
stacco da lui e lo incito a parlare… Non riesco a capire
cosa
gli sia potuto accadere, cosa gli abbia fatto… E la
consapevolezza che stia
soffrendo per colpa mia appesantisce ancora di più
l’enorme macigno che porto
sul cuore da anni.
HARRY:
Io… ehh… Senti Hope, ne riparleremo in un altro
momento
ok?? Sappi solo che io…insomma… TI VOGLIO BENE
ecco… In mezzo a tutti questi problemi, in
mezzo a tutte queste
incertezze , il bene che provo per te è l’unica
cosa di cui sono sicuro… E
anche se non te lo dico mai, è così sappilo !
HARRY’S
POV
Non
riesco a credere di averlo fatto! Non riesco a credere di
aver finalmente abbandonato quell’orrenda maschera che mi
toccava indossare da
anni e di aver finalmente aperto il mio cuore ad Hope, anche se non
completamente. Ma lo farò, prima o poi, lo
farò…
La
vedo sorridere timidamente e gli asciugo le lacrime che sono
cadute sul suo viso … Sembro un’altra persona e
anche lei. Non mi riconosco,
non la riconosco, ma questa è la forza dell’amore
, giusto??
HOPE:
Ti voglio bene anche io! Mi fissa con quegli occhioni blu
e per poco non mi sciolgo…
HARRY:
Forza Hope, vai a dormire… E’ troppo tardi e
domani
mattina ci tocca andare a scuola…
HOPE:
Si, è meglio che vada… Harry?!
HARRY:
Dimmi!
HOPE:
Tregua?? Mi dedica uno dei suoi sorrisi migliori e sembra
quasi che gli occhi gli brillino…
HARRY:
Ahahah tregua! Ma non abituarti a tutta questa dolcezza
eh!
Scoppia
a ridere e mi da un bacio sulla guancia…Non mi muovo di
una virgola e sono sicuro che avrò stampato sulle labbra un
sorrisino da ebete…
Sono troppo felice di come si stiano aggiustando le cose tra me e lei e
spero
fermamente che tutto questo duri con il tempo o magari sfoci in
qualcosa di più
bello…
HOPE:
Notte fratellino!
Questa
parola mi distrugge letteralmente, ma stasera decido di
non dargli molto peso… Io e Hope ci siamo riappacificati e
questo può essere considerato
come uno dei traguardi più importanti di tutta la mia
vita… E’ incredibile come
una sola chiacchierata con lei abbia reso tutto ciò che mi
circonda più chiaro
e più affascinante…
Come
ho fatto senza di te , Hope?? Dove sei stata tutto questo
tempo , amore mio??
ANGOLO
AUTRICEEE!!
E
finalmente anche questo capitolo è stato finitoooo!! Ho
impiegato
veramente tantissimo tempo a scriverlo e devo dire che speravo in
qualcosa di
migliore… E’ una schifezza ragazzi!!! Uff L
Comunque: facciamo un riassuntino
veloce!! Hope e Harry pensavano entrambi a quell’abbraccio e
quando si sono
ritrovati in cucina soli ed insieme non hanno potuto fare a meno di
affrontarsi… Ma il segreto più importante tra di
loro ancora non è stato
svelato… L’amore che Harry prova per Hope
è stato più forte di qualsiasi altra
cosa e così questo ha abbandonato la sua maschera da
duro… Definitivamente
secondo voi?? Hope invece si è addolcita un po’
già dall’altro capitolo… Come
ha detto il nostro protagonista, l’amore cambia le persone!
Beneee , questo è
tutto! Spero che almeno a voi sia piaciuto questo capitolo! Concludo RINGRAZIANDO
DI CUORE TUTTE LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO, SEGUITO, RICORDATO,
LETTO LA MIA
STORIA!! Siete fantastici assolutamente!! GRAZIEE
Smookie97
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Capitolo 6 *** Romeo & Giulietta ***
CAPITOLO
5 “Romeo e Giulietta”
HOPE’S
POV
MR.JONSON: …poiché
non ci fu mai storia più pietosa di questa di Giulietta e
del suo Romeo. Fine.
Un
grande silenzio si
cosparge magicamente tra i banchi della nostra aula dopo
quest’ultima frase tratta
dall’opera di Shakspeare
e letta a gran
voce da Mr. Jonson. Sono quasi due ore che ci ritroviamo a parlare di
questo
grandissimo capolavoro inglese e devo dire che la storia di questi due
giovani
costretti a nascondere il loro amore alle proprie famiglie mi ha
davvero
colpita…
Mi
giro intorno ed
osservo i miei compagni : c’è qualcuno che quasi
quasi schiaccerebbe un
pisolino, qualcun’altro che prende appunti il più
possibile e altri ancora che
osservano incantati il paesaggio fuori alla finestra, quasi con la
speranza di
ritrovarsi lì come per magia e abbandonare questa noia
incredibile che li
perseguita. Io invece sono immobile, catapultata insieme i due amanti
disperati
in un mondo di dolore e tragedia. Un mondo in cui bisogna soffocare i
propri
sentimenti, reprimere le proprie emozioni, mascherare il proprio io per
timore
di poter rovinare l’equilibrio che circonda il tutto. Un
mondo incredibilmente
e sbalorditivamente simile a quello in cui vivo io. In cui viviamo io
ed Harry.
MR.JONSON:
Bene ragazzi… Abbiamo letto diversi frammenti di
questa opera con uno e solo scopo, cioè quello di analizzare
meglio una delle
tematiche conflittuali più presenti nella vita di voi
giovani: l’amore… La
stessa forte emozione che si presenta sotto mille aspetti differenti
nella vita
di ciascuno: ad esempio, abbiamo quel tipo di amore che, meglio di una
medicina, ha la forza di curare tutte le nostre ferite, che ci permette
di
rialzarci dal baratro in cui siamo caduti, che ci regala continuamente
felicità, voglia di vivere e anche speranza o quello che
invece riesce a
portarci solo dolore e sofferenza. Quello che distoglie da noi ogni
altro
interesse e crea nel nostro mondo l’illusione che niente
possa essere peggiore
di tutto ciò che si sta passando. Un’ amore
doloroso , ma al tempo stesso costruttivo.
Un’ amore che ci fa disperare, ma contemporaneamente crescere
e maturare. Quel
tipo di sentimento che può apparire negativo, ma che in
realtà semplicemente
non lo è! E poi…
HOPE:
Mr.Jonson, qual è il messaggio sull’amore che
Shakspeare
vuole mandarci??
Lo
interrompo, completamente assorta in questi discorsi …
MR.JONSON:
Mi sembra davvero molto interessata, signorina Cooper!
Bene, l’autore vuole dirci che l’amore vero, quello
sentito , quello intenso è
più forte di qualsiasi altra cosa e niente può
abbatterlo o distruggerlo…
Quando c’è un’emozione del genere tutto
assume un ruolo secondario, ci si sente
bene. Felici. Un sentimento del genere può riscaldare anche
i cuori più freddi,
può sorgere anche nelle zone più
aride… Capisce?? E’ un sentimento speciale!
Driiiiinnnnnn
driiiinnnn driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnn
MR.JONSON:
Ragazzi , mi raccomando, elaborate tutti quel compito
che vi ho chiesto! Ci vediamo la settimana prossima…
Il
fastidioso suono della campanella mi riempie la testa… Mai
prima di adesso, avrei pregato che la lezione potesse durare ancora non
po’…
Riesco a ritrovarmi particolarmente nei panni di Giulietta e il tema
dell’amore
che Mr. Jonson stava trattando mi affascinava terribilmente . Preparo
in fretta
la mia borsa e nella mia mente rimbombano ancora le parole del
professore…
L’amore vero… E’ questo
l’amore che provo per Harry??
Con
la testa offuscata dai troppi pensieri , faccio per uscire
dalla classe, quando una voce mi richiama alle spalle. Mi volto e trovo
un Mr.
Jonson alquanto sereno con un sorriso stampato sul volto ad osservarmi.
Spontaneamente sorrido anche io.
HOPE:
Mi dica… Mi avvicino alla sua cattedra curiosa di sapere
cosa voglia dirmi e lui inizia subito a parlare…
MR.JONSON:
Senta, ho notato durante tutta la lezione che lei è
molto presa da questa opera. Molto più degli altri! E’ la prima volta
che la legge?
Mi
vede annuire , per poi continuare a parlare e porgermi un
libro. La copertina a caratteri cubitali riporta il titolo : Romeo
&
Giulietta
MR.JONSON:
Lo legga! Lo prenda come un consiglio da amico, non
da professore. E’ un compito-extra per lei ,ma sono sicuro
che gli piacerà
molto!
HOPE:
Certo, lo leggerò senza dubbio. Mi affascina questa
storia! Sa, fino a poche ore fa pensavo fosse addirittura una noia
mortale ed
invece…
Prendo
il libro tra le mani, per poi accarezzare timidamente la
copertina. Sembra quasi che tra queste pagine sia nascosto il mio
più grande e
temibile segreto. Abbasso lo sguardo sui miei piedi per poi puntare i
miei
occhi azzurri sulla figura del professore davanti a me…
HOPE:
Mr.Jonson, quindi l’amore di Romeo e Giulietta non era
un’
amore impossibile??
MR.JONSON:
Assolutamente, l’amore di Romeo e Giulietta era un’
amore ostacolato , non impossibile… Niente è
impossibile quando ci troviamo tutti
sotto lo stesso cielo , signorina. Buona giornata!
Prende
la sua borsa e si avvia verso la porta, lasciandomi
indietro.
MR.JONSON:
E non si preoccupi! Neanche il suo amore è
impossibile! Si legge nei suoi occhi che è innamorata!
Sobbalzo
alla sua affermazione. Si nota così tanto??
HARRY’POV
HARRY:
Dai Louis, basta! Ahahaha
Che
gran cretino che è il mio amico! Stiamo ridendo come due
stupidi
da quando Jason è stato cacciato fuori dall’aula e
sono certo che da un momento
all’altro dovrò correre in ospedale per
soffocamento…
LOUIS:
Amico, ma lo hai visto?? Ahahahah e
Mrs.Devon quando lo ha richiamato! Jason ,
cosa sta facendo?? Ahahaha
Louis
ride ancora, mentre io mi guardo intorno nella speranza di
vedere Hope venirmi incontro. E’ passata una settimana da
quando io e lei
abbiamo fatto pace e devo dire che le cose tra di noi vanno alla
grande.
Ridiamo e scherziamo ed anche la mamma e David , si sono accorti di
questo
cambiamento…
Inizio
FLASHBACK
HARRY:
Ahhh , ti ricordi o no ?? Ahahah
HOPE:
E dai , Harry!! La colpa è come sempre la tua! Io ero
più
piccola e tu te ne approfittavi…
HARRY:
Ammettilo che quella volta la colpa è stata tua, daii!
Ahahaha
HOPE:
E non ridereee!!! Antipatico! Ahahahah
ANNE:
Ragazzi! Siamo tornati!!
HOPE:
Siamo in cucina Anne!
ANNE:
Sono sveglia o questo è solo un sogno?? Ahahah voi due
state parlando senza litigare??
HARRY:
Che c’è di tanto strano mamma?? Abbiamo capito che
continuando così era sempre peggio e quindi abbiamo optato
per una tregua…
Giusto?
HOPE:
Giusto! Ahahaha
ANNE:
Siamo fieri di voi ragazzi! Davvero… David ?? Non dici
nulla??
DAVID:
Beh, mi fa piacere per loro. Era ora che la smettessero e
imparassero a comportarsi un po’ da adulti. Anche se, ad Hope
specialmente,
manca ancora molta strada.
HOPE:
Grazie papà! Non ti smentisci mai, vero?
Fine
FLASHBACK
LOUIS:
Harry!! Harry!! Amico! Ci sei??
HARRY:
Ohi… Si si! Dimmi!
LOUIS:
Sei troppo pensieroso ultimamente! Che hai??
HARRY:
Nulla, nulla. Cosa dovrei avere?? Ahah
LOUIS:
Ahhhhh!! Ho capitooo! La biondina, giusto? Lo osservo
ridere di gusto, mentre scuote la testa.
Mi
ha scoperto!! Oddio, ma come è possibile!! Come ha fatto a
capire di Hope?? Non gli ho parlato proprio di ragazze!
HARRY:
Che biondina?? Ahaha
Butto
giù una grossa noce di saliva , mentre il mio amico mi
guarda soddisfatto, come se sapesse tutto e volesse complimentarsi per averci provato proprio
con la ragazza
giusta. Cerco nel miglior modo possibile di dissimulare la mia ansia ma
inizio
a toccarmi continuamente i capelli… Al diavolo!
LOUIS:
Amico, sei imbarazzato si vede! Quale biondina ti ronza
intorno continuamente?? E tu sei sempre insieme a lei? Amber , no??
Ahaha
HARRY:
Giusto Amber!
Per
un pelo, menomale!
LOUIS:
Guarda! Parli del diavolo e spuntano …
AMBER:
Ciao Harry! Ahahahah
Vedo
Amber venire vicino a me , con il suo solito portamento da
ochetta e con il suo monotono seguito di amiche-fan. Giuro, non la
sopporto
più! Quei capelli lunghi e biondi tinti e i suoi soliti
vestitini che lasciano
ben poco all’immaginazione. La tipica leader di ogni scuola,
tranne per il
fatto che lei non è capitano di nessuna squadra di
cheerleader o roba simile.
Mi si avvicina con fare sensuale e mi stampa un bacio sulla guancia,
lasciando
sicuramente il segno del suo immancabile lucidalabbra rosso ciliegia.
Ha sempre
avuto una cottarella per me, fin dalle medie, ma la situazione
è degenerata
completamente quando, accorgendomi che ormai Hope non era una semplice
sorella
per me, ho iniziato a provarci e lei logicamente non si è
tirata indietro.
AMBER:
Da quanto tempo bellezza! Come va??
Mi
accarezza la schiena e si attacca come una sanguisuga al mio
braccio, ma io non la calcolo minimamente. E’ quasi ora di
pranzo, Hope
dovrebbe essere qui in giro.
AMBER:
Cos’hai Harry? Ti manco troppo giusto?? Ahahaha
HARRY:
Amber , non è il momento… Ci sentiamo, ok? Ho da
fare
adesso.
Vedo
Hope da lontano. Porta dei libri stetti al petto e fa
circolare il suo sguardo qua e là nel corridoio color crema.
Che mi stia
cercando?? Lo spero proprio! Amber continua a toccarmi ed abbracciarmi,
ma io
sono troppo impegnato in questo momento. Troppo occupato nel perdermi
in un
paio di meravigliosi occhi che hanno incatenato il mio cuore e non
vogliono
lasciarlo andare. Gli sorrido e lei con me. E’ perfetta! Ed
è la ragazza giusta
per me. Mi stacco definitivamente da Amber e sento lei lamentarsi con
il suo
braccio destro: Lucy.
AMBER:
Ma ti sembra il modo? Harry , torna indietro! Harry!!
Ascoltami!
Ormai
sono troppo lontano per sentire le sue lamentele e
sinceramente non mi importa. Ho Hope con me e questo mi basta.
HARRY:
hey, come è andata oggi??
HOPE:
Harry! Bene, grazie… A te? Ho visto la senza-cervello
super impegnata a mangiarti con lo sguardo… Ancora lei??
La
guardo dritta negli occhi e da divertenti, e solari, si
incupiscono improvvisamente, diventando tristi e spenti.
HARRY:
Principessa che hai? Tutto bene??
HOPE:
Si, sono solo un pochino stanca, ma non preoccuparti …
Andiamo a casa?
HARRY:
Certo, andiamo! Hope!
HOPE:
Dimmi…
HARRY:
Mi libererò presto di quella cozza! Non la sopporto
più!
Ahahaha
Inizia
a ridere a crepapelle tenendosi la pancia con le braccia
e il mio cuore aumenta i battiti più di quanto sia
possibile. E mentre lei scoppiava a ridere,
io
scoppiavo a vivere...
HOPE’S
POV
HOPE:
Harry! Papà ed Anne non ci sono! Ci hanno lasciato un
post-it.
Stasera faranno tardi a lavoro! Scendi in cucina e proviamo a cucinare
qualcosa!
Siamo
appena arrivati a casa e … SORPRESA! Ci tocca anche
preparare il pranzo! Chiamo Harry e lo vedo scendere in cucina , dopo
essersi
cambiato. Indossa una canotta larga che lascia intravedere i suoi
muscoli
(troppo) ben definiti e quasi mi sento mancare l’aria.
Contegno Hope! Sto
diventando rossa come un pomodoro me lo sento! uff
HARRY:
Che si fa??
HOPE:
Di certo non possiamo rimanere digiuni intelligentone!
Ahahaha
HARRY.
Ma quanto sei acida! Te la faccio pagare questa eh!!
Inizia a correre Hope!
HOPE:
Il solletico no! Il solletico NO per favore Harry! Ahahaha
Corriamo
per tutta la casa fregandocene del pranzo e di tutti i
nostri guai. Sembriamo ancora gli Harry e Hope di qualche tempo fa,
ignari di
tutti i problemi che possano esserci e sempre pronti a divertirsi.
Harry,
riesce a raggiungermi subito e una volta vicino a me mi alza con scatto
da
terra, ridendo ancora.
HOPE:
Mettimi giù dai!! Harry! Ahahaha
HARRY:
Non ci pensare!!
Mi
getta sul divano e poi si siede a cavalcioni su di me,
facendomi talmente forte il solletico che addirittura dalle troppe
risate
iniziano a lacrimarmi gli occhi.
HOPE:
Basta, ti prego! Per favore! Non ne posso più!
Harry
sembra non ascoltare ciò che dico, ma si ferma lo stesso.
Mi fissa attentamente e il suo sguardo vaga dalla mia bocca ai miei
occhi. Su e
giù. Su e giù. Una tortura infinita, ma stupenda.
Su e giù. Su e giù. I suoi
occhi non smettono un attimo di muoversi, mentre sia il mio cuore che
la mia
testa stanno impazzendo lentamente. Non ridiamo più. Ma
parliamo con gli occhi.
Come facciamo sempre. Mi si avvicina sempre maggiormente per poi
stamparmi un
bacio vicino all’angolo della bocca. Si
allontana e mi sorride.
HARRY:
Sei bellissima. Sei stupenda. Perfetta!
Il
suo tono suadente arriva alle mie orecchie e mi lascia
pietrificata. Non so che fare, che dire. Mi ha spiazzato completamente.
HOPE:
Ehhmm… Mi aiuti a preparare il pranzo??
Scoppia
a ridere e scivola da sopra il mio busto. Mi porge una
mano e mi aiuta ad alzarmi, dopodichè si avvicina ai
fornelli e apre il
mobiletto in alto.
HARRY:
Pasta??
HOPE:
E vada per la pasta! Ahahaha
Ci
mettiamo a lavoro ed ogni tanto ci blocchiamo a causa delle
troppe risate.
Lo
so. E lo sento. Io ed Harry non siamo impossibili. Il
nostro amore non è impossibile. E’ solo
ostacolato. Proprio come quello di
Romeo e Giulietta… Ma questa volta il finale sarà
completamente rinnovato!
ANGOLO
AUTRICE:
Ragazzii
!! Ecco qui un altro capitolo appena sfornato!! Ahahah
che ve ne pare?? Le cose procedono bene per adesso tra Hope e Harry.
Per quanto
durerà ancora tutta questa pace? Bene… Ho un
sacco di cose da dirvi!
Innanzitutto spero che vi sia piaciuto questo capitolo e che vi siate
appassionate proprio come me a questa storia. Dopo tanto, tanto, tanto,
tanto
sono riuscita a mettere un nuovo banner. EVVIVAAA!! Ma questo solo ed
esclusivamente con l’aiuto di franci_una_direzione , che
gentilmente e
pazientemente ha creato il banner per me, me lo ha inviato e spiegato
anche
come inserirlo nella storia… Insomma , è stata
fantastica! Un ringraziamento
particolare va anche a liveforthemoment che mi ha permesso di
utilizzare Ashley
Benson come protagonista della mia storia e a kuccioladisincro_2000
che mi ha aiutato con la scelta di Hope. E per finire un
super ringraziamento anche a tutte coloro che hanno recensito ,
seguito, letto
o solo aperto la mia storia. Siete tutte meravigliose! Ringrazio
particolarmente anche coloro che hanno criticato la mia storia. GRAZIE
DI CUORE
A TUTTE!!!!
P.S.
Recensite mi raccomando!! Voglio una pioggia di recensioni
sulla mia storia! Vi A.D.O.R.O.!!
SMOOKIE97
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Capitolo 7 *** In costante pericolo ***
CAPITOLO
6 “ In costante pericolo”
HOPE’S
POV
********************************************************************************************************
CLARA:
Tesoro mio! Mi manchi tanto
sai??
Sono
queste le poche parole che
riescono ad immobilizzarmi completamente. Poche e misere parole che
riescono a
far sgorgare dai miei occhi fiumi di lacrime, che mi gettano nella
sconfinata
disperazione più totale, che hanno
la
capacità di rompere ogni piccola ed insignificante certezza
che con sudore e lacrime
sono riuscita a tirare su, dopo la sua assenza.
HOPE:
Mamma? Sei tu? Mamma non ti
vedo! Mamma!!!
Urlo
con quanta forza e fiato ho nel
corpo, ma la mia bocca non riesce ad emettere un singolo suono. Mi
sento legata
ad un passato che si attorciglia continuamente nel mio presente e allo
stesso
tempo vittima di una morte prematura che ha colpito la mia infanzia.
Vittima di
un destino che ce l’ha con me… E io non ne conosco
il motivo …
Piango
e mi dispero, ma nessuno se ne
accorge. Nessuno mi vede. Invisibile. Sono completamente e fottutamente
invisibile.
CLARA:
Non preoccuparti amore! Sono
qui, con te! Dentro di te ! Ti proteggerò sempre! Ma fa
attenzione! Sei in
pericolo. Ricorda le mie parole!
Vedo
il suo viso pallidissimo, ma
meraviglioso ed
espressivo come una volta,
scomparire pian piano in quella fitta nebbia che la avvolge. I suoi
occhi però
brillano. E lo fanno come sempre. O meglio, come facevano sempre ormai.
Ininterrottamente. Inevitabilmente.
CLARA:
Sei in pericolo Hope! Mettiti
in salvo! Lotta per me…
HOPE:
Non capisco! Cosa intendi?? Mamma
perché mi fai questo??
Grido.
Grido il più possibile, il più
forte possibile. Un grido muto che
insordisce.
CLARA:
Fa ciò che ti dico bambina
mia! Sei la mia speranza, ricordatelo sempre Hope!
HOPE:
Non lasciarmi mamma! Ti prego!
Ho bisogno di te! Mammaaaaaaaa!!!
********************************************************************************************************
Apro
gli occhi di scatto e mi ritrovo
avvolta nel buio della mia stanza, con lo sguardo rivolto al soffitto
roseo da
poco pitturato. Ho il fiato corto, respiro forte e scuoto continuamente
la
testa da una parte all’altra come per cancellare del tutto
questo sogno dal mio
povero cervello. “E’ stato un incubo
Hope… Solo un incubo, non preoccuparti.” Ripeto
ininterrottamente queste parole nella testa e con fare agitato e
tremolante
cerco di asciugare tutte le lacrime salate che da anni a questa parte
albergano
puntualmente sul mio viso. Lacrime amare, sofferte… Lacrime
maledette.
HOPE:
Sono in pericolo? Mamma?
Sussurro
queste parole a voce talmente
bassa, che quasi nemmeno io riesco a percepirle. Stringo le gambe al
petto e mi
appoggio con i gomiti delle braccia sulle ginocchia unite, mentre le
mie mani
umide stringono qualche ciocca di capelli. Non riesco a calmarmi, a
controllarmi. Per me tutto questo è troppo! Decisamente
troppo!
HARRY’S
POV
Mi
giro e rigiro nel letto, tenendo
però gli occhi ben serrati. Non riesco a non pensare al
quasi bacio che c’è
stato tra me e Hope, oggi… Al suo rossore sulle guance
quando gli ho detto che
era bellissima. Accarezzo le mie labbra, consapevole che hanno sfiorato
le sue
e mi sembra di percepire ancora la sua morbidezza e la sua innocenza a
stretto
contatto con me. Sospiro forte e sorrido inconsapevolmente, quando
tutt’un
tratto la mia attenzione viene catturata dalla porta della mia stanza
che
scricchiolando, si apre lentamente. Una figura alta e snella si fa
avanti nel
buio della notte, avvicinandosi impacciatamente e timidamente al mio
letto.
HARRY:
Hope! Ma che ore sono? Mi
faccio forza sulle braccia per poi alzare il mio busto dalla superfice
del
letto.
HOPE:
Dovrebbero essere le quattro
meno venti. Sussurra appena, ma la sento ugualmente.
HARRY:
Principessa, che ci fai
qui?? Allungo la
mano vicino
l’interruttore della lampada al mio fianco e una luce fioca e
tentennante le
illumina il suo splendido viso. Ha gli occhi rossi e piange
sommessamente.
HARRY:
Hope, che ti è successo??
Perché stai piangendo??
HOPE:
Sono in pericolo Harry! Aiutami
non so che fare!
HARRY:
Cosa? Che vuoi di…
Mi
si getta con le braccia al collo
ed inizia a piangere sempre di più. Rimango spiazzato da
tutto ciò e la stringo
forte forte a me, quasi come se fosse un gioiello prezioso
inestimabile.
E’
per me lo è veramente… Hope è la
cosa più importante della mia vita.
Trema
incredibilmente ed io non
riesco a calmarla. Sta avendo una crisi di panico ed è la
prima volta che le
capita. Sono terrorizzato! Non so come gestire la situazione e davvero
non
capisco perché Hope sostenga di essere in pericolo.
Così mi limito a fare ciò
che mi riesce meglio: stringerla e amarla. Amarla fino allo sfinimento.
Amarla come
nessun altro potrà mai fare. Amarla di più della
mia vita.
HARRY:
Calmati dai… Io sono qui! Per
te! Vuoi dirmi cosa è successo??
Le
sorrido rassicurante e le
accarezzo la schiena, dopodichè prendo il suo viso tra le
mie mani e con i
pollici le asciugo le lacrime. La vedo tranquillizzarsi e tirare un
forte
sospiro. Si è calmata finalmente!
HARRY:
Perché dici che sei in
pericolo? Ci sono la mamma e David con te! Ci sono io! Non sei sola
Hope!
Si
libera dalla mia presa e la vedo
di nuovo turbata.
HOPE:
Voi?? Non sono sola? Ahahah non
farmi ridere Harry! Chi c’è con me eh? Dimmelo! La
mia mamma è morta! E’ morta
capito?? E mio padre? Beh, è come fosse morto anche lui! Non
mi rivolge la
parola dalla nostra ultima litigata e se lo fa, è solo per
rinfacciarmi di non
essere una buona figlia! La figlia che lui voleva, ti rendi conto ! Non
soddisfo le sue aspettative , non soddisfo lui! Si vergogna di avere
me! Sono
solo uno stupido errore! Mi ha detto anche questo, sai? Anne? Beh, Anne
mi
vuole bene ed io la adoro, ma non potrà mai colmare il vuoto
che sento! Tu?
Vogliamo parlare di te? Ci riappacifichiamo dopo 5 anni di completa
indifferenza e hai il coraggio di dire che mi sei al fianco?? Dicevi
così anche
tempo fa e il risultato si è già visto! Gli
amici? Katherine è l’unica migliore
amica che ho! E perché? Perché nessuno vuole
stare con me! Perché nessuno vuole
essere amico di una povera orfanella! Già! E’
così che la tua amichetta del
cuore Amber mi definisce in giro! Nessuno vuole essere amico della
nullità che
è la sorellastra del grande Harry Styles! Ti rendi conto?? Sono nel bel mezzo di una
tormenta che mi
perseguita dalla nascita e non so come uscirne!
Questa
volta non la vedo urlare, ne
piangere. Mi parla quasi in tono sarcastico, descrivendo la solitudine
che la
circonda da sempre. E mentre parla, la ammiro sbalordito, orgoglioso di
tutta
la forza che possiede ed ha sempre posseduto. Sono maledettamente
orgoglioso di
lei.
HARRY:
Ti aiuterò Hope. Recuperare 5
anni sarà davvero difficilissimo, ma noi ce la faremo. E
curerò tutte le ferite
che ho aperto dentro di te con la mia assenza. Non ne rimarranno
neanche
cicatrici, te lo prometto principessa. Sei diventata una donna ormai. E
la più
forte, incredibile, bella che io conosca. Sono orgoglioso di te,
sappilo. E
qualunque sia il pericolo che dovrai affrontare, renditi conto che io
ti
poteggerò.
HOPE:
Ho bisogno di qualcuno che curi
le mie ferite e mi protegga, te lo assicuro.
HARRY:
Usciremo da questa tormenta
Hope. Le prendo le mani e le porto alla mia bocca, dove poso un
delicato bacio.
HARRY:
Ti voglio bene! E più di
quanto tu possa pensare.
HOPE:
Anche io!
Mi
regala uno dei suoi sorrisi
migliori ed abbasso lo sguardo sorridendo anche io, quando sento
improvvisamente la sua mano sotto il mio mento. Mi alza lentamente il
viso e i
miei occhi finiscono nei suoi.
HOPE:
Nonostante tutto, nonostante
tutti, nonostante ciò che affronteremo, ciò che
è accaduto, ciò che proviamo,
sei il miglior fratello del mondo, Harry. Il migliore che possa
esistere. E sei
capitato proprio a me! E non potrei chiedere di meglio.
HARRY:
Dormi con me stanotte?? Gli
faccio spazio nel mio letto e lei si accoccola subito al mio petto.
Fratello,
Harry. Il miglior fratello
del mondo. E al sentire questa parola il mio cuore si gela.
HOPE’S
POV
KATHERINE:
Hope, ricordi quei modelli
che ti feci vedere tempo fa? Beh, pensi sia meglio allungare un
po’ la gonna in
questo e questo punto o lasciarla così?
Katherine
parla ininterrottamente di
modelli di divise da lei disegnati per la squadra delle cheerleader
chiedendomi
continuamente cosa ne pensi, ma oggi non ho proprio voglia di
ascoltarla. Non
riesco a togliermi dalla mente le parole della mamma: Pericolo. Da cosa
devo
proteggermi? Cosa accadrà?
KATHERINe:
Hope, amica!! Ti sto
chiedendo un parere! Saresti tanto gentile e buona da rispondermi?? Per
favore!!
Mi
fa gli occhi dolci e il labbruccio
ed io scoppio a ridere.
HOPE:
Fa vedere, và! Ahahaha
Mi
porge una cartellina e osservo
attentamente il modellino.
HOPE:
Sai una cosa? La gonnellina è
meravigliosa così, davvero. Anche se io preferirei un colore
diverso dal nero e
rosso. Magari, i colori della nostra scuola, no? Giallo e blu sarebbe
perfetto!
KATHERINE:
Hai ragione, sai? E che ne
dici se dietro la maglietta andrebbe scritto il nome della nostra
scuola?? A
carattere cubitali in giallo e contornato con il blu?
HOPE:
Si, hai ragione! Farai un
figurone Kat!!!
KATHERINE:
Ahhhh! Grazie mille
amicaaaa!!!!
HARRY:
Ragazze!! Che state
combinando? Con la voce più squillante del solito, Harry fa
irruzione davanti
al cancello della scuola, con la sua combriccola di amici un
po’ più dietro e
si avvicina, stranamente, a noi.
KATHERINE:
Allarme fratellastro Hope!
HOPE:
Ehi, Harry! Sorrido, mentre
lancio un’occhiataccia alla mia amica. Non ha mai sopportato
Harry e,
conoscendola, inizierà ad attaccarlo subito.
KATHERINE:
Styles! Mi meraviglio che
una persona come te voglia parlare con noi! Insomma! Non ci troviamo
esattamente allo stesso gradino nella scala di gradimento scolastica,
non trovi
anche tu? Solitamente la compagnia che ti circonda appartiene ad un
livello più
elevato rispetto a noi! Cosa c’è? Hai bisogno di
due sfigatelle da prendere in
giro per innalzare ancora ulteriormente, se fosse in qualche modo
possibile, la
tua considerazione qui?
HOPE:
Kat, per favore! Contieniti un
po’! Cerco di frenarla, ma lei non mi considera minimamente.
HARRY:
Ehi carina, calmati! Sono
venuto qui per parlare con mia sorella se è
possibile… Pensi dovrei chiederti
il permesso?? Sai, perché se è così,
lo faccio subito!
KATHERINE:
Tua sorella?? Ahahah
questa si che mi piace tanto! Come mai ti sei ricordato di avere una
sorella
Harry ?? Si, perché fino a poco fa te ne eri completamente,
assolutamente,
totalmente dimenticato! Vuoi dire che non è così
Styles??
HOPE:
Adesso basta Kat! Davvero,
finiscila!
Katherine
lo guarda con aria di
sfida, sorridendo maliziosamente, come per prenderlo in
giro…. Come non detto!
Ecco che la mia migliore amica parte per la tangenziale senza fare
più ritorno.
La situazione si sta scaldando più di quanto dovrebbe e,
osservandomi intorno, noto
che molti ragazzi hanno gli occhi puntati su questo magnifico
quadretto,
emozionati quasi al pensiero che ciò possa degenerare da un
momento all’altro
in una violenta e disastrosa lotta. Lancio un’occhiataccia di
fuoco a tutti e
qualcuno osservandomi, alza le braccia allontanandosi.
HARRY:
Certamente questi non sono
fatti che ti riguardano hai capito?? Per niente! Impara una buona volta
a
tenere quella boccaccia chiusa! Faresti molto meglio , capito stupida?
HOPE:
Harry, non ti permettere di
chiamarla così! Lo tiro per un braccio, ma lui non si scosta
di un centimetro.
E’ infuriato e rosso in viso.
KATHERINE:
Sei una merda Harry
Styles! Una merda! Sappilo!
In
me che non si dica la sua mano
finisce violentemente sulla guancia di mio fratello, attirando
l’attenzione di
tutto e sbalordendo Harry stesso.
HOPE:
Oddio Kat!!!
HARRY:
Non.toccarmi.stronza!
HOPE:
RAGAZZI!!! BASTA FINITELA!!
Urlo
il più possibile finalmente
azzittendo le voci di Harry e Kat che cercavano di sovrastarsi una con
l’altra e
di tutti i nostri compagni che commentano stupefatti cosa sta accadendo.
HOPE:
Lo spettacolino finisce qui
ragazzi! Andatevene in classe. Alla prossima puntata! Katherine, non
dovevi
andare dal preside? Beh, sbrigati!
Dura
e decisa: tutti restano
sbalorditi dal mio tono. Di certo non si aspettavano che la piccola
ragazzina
dell’angolo, fredda e distante da tutto e tutti dettasse
così legge. Kat,
infuriata, prende il suo zaino e fa come le ho detto, neanche
salutandomi,
mentre Harry ha lo sguardo fisso sul pavimento.
HOPE:
Tu? Cosa volevi? Sbrigati, devo
andare in classe. Le lezioni stanno per iniziare e non ho tempo da
perdere.
HARRY:
Mi dispiace Hope, scusami… Ma
lei mi a aggredito ed io non riesco a fare a meno di controbattere. E
che poi
mi abbia insultato di fronte mezza scuola, mi innervosisce sempre di
più. Non
lo sopporto. Non sopporto lei!
HOPE:
No Harry! Tu non sopporti che
ti venga detta la verità! Non sopporti il
fatto che semplicemente lei aveva ragione! Punto. E’ diversa
come cosa!
HARRY:
Ho sbagliato Hope! Ormai non
posso tornare indietro. Posso solo rimediare! E questo è
ciò che volevo dirti
adesso… Voglio portarti in un posto importante per noi.
Mariniamo la scuola
oggi, per favore!
HOPE:
No Harry! Se mio padre verrà a
saperlo, non mi permetterà più di uscire di casa
fino ai miei 50 anni… Sul
serio, non credo sia una buona idea! Andremo oggi pomeriggio,
all’uscita da
scuola… Ok?
HARRY:
No no adesso!!
HOPE:
Harry non fare il bambino,
dai!! Oggi avremo
tutto il pomeriggio
libero!
HARRY:
Vuoi curare le tue ferite
Hope? Vuoi uscire dalla tormenta in cui sei caduta? Vuoi mettere da
parte per
un po’ tutto il dolore
che stai
provando? Vieni con me, dai!
Resto
incantata per ciò
che mi dice… Riesce a ricordare
perfettamente tutte le sensazioni, tutte le emozioni che gli descrivo,
per poi tirarle
fuori al momento più opportuno e usarle a suo favore. Mi
stupisce sempre di
più! Ma si, che sarà mai una giornata di pazzia!
HOPE:
Chi arriva ultimo fuori dal
cancello, paga due buonissimi gelati! Ahahahaha
Pronuncio
queste parole mentre corro,
ed Harry rimane indietro…
HARRY:
Ehi principessa!! Così non
vale però! Ahahaha
Inizia
a correre anche lui ed insieme
oltrepassiamo il cancello scolastico. Mando un messaggio a Kat,
dicendogli di
coprirmi per stamattina e torno a correre insieme ad Harry.
Sento
un leggero venticello muovermi
i capelli e alleggerire il grosso macigno che porto sul cuore.
Funziona! Mi
sento meglio… Per la prima volta in assoluto nella mia
esistenza mi sento VIVA!
E
questo grazie ad una sola persona: HARRY.
Con
lui mi sento bene, mi sento
felice. Con lui stanno guarendo tutte le mie ferite, ormai aperte da
troppo
tempo. Grazie a lui sto finalmente iniziando a vivere la mia
vita…
*******************************************************************************************************
XX:
E’ lei!! Guarda è proprio lei!
L’abbiamo trovata finalmente… La figlia di Clara!!
La nostra cara, buona, tanto
odiata, impicciona Clara. Ahahahah Gli stessi occhi blu, guarda! Sono
due gocce
d’acqua... Con l’unica differenza che adesso la
povera mammina è sotto terra e
la figlioletta…
YY:
E la figlioletta la raggiungerà
molto presto, stanne sicuro !! Ahahahah
XX:
Che la nostra vendetta abbia
inizio… Il momento della verità è
finalmente giunto per te , cara Speranza!
Ahahahahah
YY:
Potrò finalmente finire quel
lavoro che ho iniziato tempo fa e che è stato rimandato
troppo a lungo!!
Ahahahahahaù
Angolo
autrice:
Ciaoooo
a tutti ragazziii!!!! Come
va?? Scusate se non ho aggiornato subito, ma ho varie cose da fare!
Allora??
Che cosa ne pensate di questo capitolo?? E la parte finale? Forse
è un po’ inquietante
O.O ahahahahah Harry e Hope sono due cucciolottiii, vero? Poverina
Hope! Cosa
potrà mai accadergli? E chi sono questi due tizi?? Bohhhh!!
Bene, per oggi è
tutto! Come sempre, voglio ringraziare TUTTE COLORO CHE
LEGGONO,SEGUONO,RECENSISCONO,PREFERISCONO LA MIA STORIA! Grazie mille
ancora
<33 Recensite recensite recensite mi raccomando!!!!
Vi
voglio bene tanto tanto!! Baci e
Abbracci!
Smookie97
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Capitolo 8 *** Ritorno al passato ***
CAPITOLO
7 ”Ritorno al passato”
HOPE’S
POV
HARRY:
Non capisco! Davvero non capisco perché!
Vedo
Harry spostare la testa da un lato e l’altro, quasi afflitto,
pensando alla litigata avuta a scuola un’oretta fa con Kat.
Non riesce a capire
perché lei si comporti tanto duramente con lui e
perché si immischi sempre nelle
sue faccende… Nelle nostre faccende. Sinceramente, nemmeno
io ho mai inteso
fino in fondo questo odioso atteggiamento della mia migliore amica
quando nei
paraggi c’è Harry. Molte volte ho cercato di
parlarne con lei, ma la sua risposta
era sempre e solo una, la stessa e identica: “Non lo tollero,
non lo sopporto.
Si crede il padrone del mondo, ma in realtà non vale proprio
niente. Che gran
stronzo che hai come fratello! Sei davvero la sfiga in persona amica
mia!”
Sembra quasi di percepire la sua voce nelle mie orecchie e di osservare
il suo
viso contratto da una smorfia, criticare mio fratello. Cerco,
però, di
tranquillizzare Harry, tralasciando “questi piccoli ed
innocenti particolari”
capaci di scatenare davvero una rivolta tra questi due tornado.
HOPE:
Non preoccuparti Harry! Lei è così! Sempre e fin
troppo protettiva
nei miei confronti! Lo è sempre stata! Potrebbe risultarti
antipatica e un
pochino presuntuosa inizialmente, però, se la conosci
meglio, vedrai che pezzo
di pane che è!
Harry
non è convinto di ciò che dico, si vede.
Così lo guardo
negli occhi e gli sorrido, come per rassicurarlo…
HOPE:
Ti fidi di me? E’ così, credici!
Mi
osserva e mi scocca un bacio sulla guancia. Poi, mette il suo
braccio intorno al mio collo e appoggia dolcemente la sua testa alla
mia. I
miei sensi sembrano quasi impazziti, ma io non me ne preoccupo. Il mio
cuore ha
ormai imparato a sopportare questa continua confusione…
HARRY:
Certo che mi fido di te principessa! Ahahaha
Ride
ed io con lui. Sorrido sempre da quando sono con Harry;
potrei addirittura sostenere di non fare altro ultimamente. Forse sto
recuperando
tutti quei sorrisi e tutta quella felicità che mi
è stata sempre negata, sin
dalla mia infanzia. Harry sta facendo molto per me: grazie a lui sto
imparando
che il mondo forse non è così cattivo e che, a
volte, l’amore umano può essere
molto più forte del destino…
Anche
se il mio nome è Hope, è Harry colui che riesce
sempre a
donarmi speranza.
HOPE:
Perfetto principe! Ahahaha Bene…Che si fa?? Programma
della giornata? Sono pronta a tutto!
HARRY:
Allora… Io conosco un posto stupendo dove portarti e dove
non andiamo da anni, sai?
HOPE:
Davvero? Dove?
Sorpresa,
cerco di convincerlo in un qualsiasi modo a farmi
rivelare qualche dettaglio particolare, ma lui non molla…
HARRY:
Ahahah Sembri una bambina il giorno di Natale, sai??
HOPE:
E’ un complimento o no? Fammi capire Harry!
Faccio
finta di essere arrabbiata e incrocio le braccia sotto il
petto. Vedo il mio fratellastro con un’espressione divertita
sul volto e cerco
di trattenermi dal non ridere anche io … Di nuovo!
HARRY:
Dipende dai punti di vista piccoletta! Ahahah
HOPE:
Antipatico che non sei altro!
Improvvisamente
sento la terra mancarmi sotto i piedi e, in me
che non si dica, mi ritrovo avvolta dal calore del corpo di Harry e
delle sue
braccia possenti che mi avvolgono. Come per vendetta, inizia a farmi
girare
fortissimo, nonostante le mie urla che lo intimano a lasciarmi, le mie
minacce
non appena toccherò di nuovo terra e gli sguardi, alcuni
infastiditi, altri
divertiti, di passanti di qualsiasi età in giro per
Londra…
HARRY’S
POV
Ormai
siamo in macchina da un bel pò. Sto portando Hope al
parco; al nostro parco. Lo stesso parco in cui, da bambini, avevamo
inciso le
nostre iniziali su un tronco di un albero. Voglio farle rivivere
qualche
momento sereno della sua infanzia. Ormai dovremmo essere arrivati.
HARRY:
Ehi, siamo arrivati signorina! Hope! Hai capito?
Mi
volto pian piano verso di lei e la trovo dormire…
E’ sempre
stato così. Sin da bambina, in macchina non riesce a far
altro che dormire. Ha
un’aria davvero tenerissima: i capelli lunghi e mossi
ricoprono in parte il suo
viso, mentre le sue labbra rosse sono rilassate. E’ davvero
stupenda! Ed io la
adoro!
Adoro
questa ragazza… Adoro questa purezza, questa bellezza con
la quale sono costretto a vivere. Adoro il suo modo di essere, il suo
modo di
fare, quando si finge arrabbiata con me, quando lo è
veramente, quando ride,
quando cerca di rassicurarmi, quando mi fulmina con gli occhi, quando
fa
l’indifferente per farmi innervosire, quando fa la
ribelle… Adoro soprattutto quando
mi parla, a
prescindere da cosa mi voglia dire. Mi piace il semplice fatto che
voglia dirmi
delle cose.
Adoro
semplicemente lei… Così unicamente e
splendidamente Hope.
Le
accarezzo una guancia e lei, inizia lentamente a muoversi…
Si
stropiccia gli occhi e mi guarda.
HOPE:
Siamo arrivati vero? Chiede ancora mezza assonnata.
HARRY:
Si, scendiamo dai…
Le
do un bacio sulla fronte, dopo di che scendiamo dalla
macchina, pronti ad una mattinata di completo e puro divertimento.
HOPE:
Oddio! Quant’è che non venivamo qui Harry?? Mi ero
proprio
dimenticata che questo posto esistesse!
HARRY:
E’ passato troppo tempo Hope.
Un
sorriso malinconico compare sul mio volto e lei lo percepisce
subito.
HOPE:
Recupereremo tutto, non preoccuparti… Adesso
però, voglio
solo pensare a divertirmi, d’accordo? Ciò che
fatto è fatto ormai e certamente
non si può tornare indietro nel tempo.
La
forza che possiede questa ragazza mi meraviglia
continuamente. E’ straordinaria, davvero!
HARRY:
Hai ragione… Non tocchiamo più questo argomento.
Vieni,
che ti faccio vedere una cosa… Dai!
HOPE:
Cosa? Che hai architettato signorino?
HARRY:
Cammina sù e sta in silenzio una buon volta! Ahahaha
Vedo
la curiosità nascere pian piano sul suo viso e non posso
far a meno di pensare a ciò che farà, osservando
le nostre iniziali incise…
HARRY:
Guarda qui che cosa ho trovato Hope!
La
vedo sbarrare gli occhi e la bocca e avvicinarsi pian piano
alla corteccia dell’albero.
HOPE:
Le nostre iniziali, Harry! Sono ancora qui! Le sue dita
sfiorano pian piano, quasi intimidite, l’incisione imperfetta
sul legno e una
memoria di ricordi riempiono
la mente ad
entrambi. Ricordi felici e sereni.
HARRY:
Harry e Hope per sempre insieme, giusto?
HOPE:
Giusto…
Inizio
FLASHBACK
ANNE:
Bambini, cosa stavate facendo intorno a quell’albero
prima??
HOPE:
Scrivavamo …
ANNE:
Davvero?? E che cosa??
HARRY:
Le iniziali dei nostri
nomi…
HOPE:
Come fanno i grandi nei film. Le nostre però sono
più
belle!
HARRY:
Certo! Io le ho scritte benissimo con quel bastoncino di
legno, ecco perché mi sono fatto male al ditino.
HOPE:
Anche io ti ho aiutato, antipatico!
DAVID:
Ehi, non litigate! Forza!
ANNE:
Anche Hope ti ha aiutato Harry! E mi raccomando, sta più
attento la prossima volta!
HARRY:
Va bene, mamma!
ANNE:
E perché avete scritto i vostri nomi lì?
HOPE:
Perché io e Harry staremo sempre sempre insieme! Vero?
HARRY:
Si! E’ vero! Harry e Hope per sempre insieme! Ahahaha
DAVID:
Che fantasia i bambini di oggi, vero Anne??
ANNE:
Forse non sono tutte fantasie, David…
Fine
FLASHBACK
Hope
è immobile di fronte questo disegno. Non parla, ne
nient’altro. E’ totalmente immersa nel passato. Un
passato in cui ci siamo io e
lei. Felici , senza problemi e senza sentimenti da opprimere. Mi
avvicino a lei
e le accarezzo la spalla delicatamente.
Si
gira verso di me e mi abbraccia improvvisamente…
HOPE:
Non so che cosa farei senza di te, Harry! Grazie di tutto!
Grazie perché sei la miglior persona del mondo,
perché sei dolcissimo, perché
sei solo e unicamente tu. Perché sei qui con me adesso. E
perché mi rendi
felice.
Ha
gli occhi lucidi, la vedo. E’ strano sentirmi dire queste
cose da lei… Fino a poco tempo fa, ciò che
ripeteva continuamente era il fatto
di odiarmi e odiarmi e ancora odiarmi. Senza
sosta. Senza limiti. Senza ragione.
HARRY:
E’ questo ciò che devo fare, starti accanto. Come
solo un
buon fratello sa fare …
Sputo
fuori questa parola con una fatica incredibile e con un
disprezzo tale che non credevo nemmeno esistesse. Fratello. Fratello.
Un
semplice e innocuo termine che mi sta letteralmente rovinando la vita.
HOPE:
Harry, credo sia arrivato il momento di parlarti una buona
volta… Non posso più vivere con questo macigno
sul cuore.
E
proprio dopo questa frase, ecco che il mio mondo si ferma.
HOPE’S
POV
Basta
segreti. Basta bugie. Basta istinti repressi. Basta
privazioni. Basta lacrime. Basta distanza che mi separa dal grande
amore della
mia vita. Sono pronta e decisa a finirla con questa pagliacciata. Sono
pronta a
dire la verità. Tutta la verità!
HOPE:
Ti voglio bene Harry, ma non come un fratellastro. Non ti
voglio come fratello e mai ti vorrò così! Tu non
lo sei!
Ed
ecco il mio pianto irrefrenabile ricomparire nuovamente sulle
mie guance, mentre Harry mi guarda quasi impressionato e confuso allo
stesso
tempo. Piangere è stupido, da bambini, ma adesso ne sento
profondamente la
necessità…
Piango
perché sono stanca. Piango
perché il pianto è la mia salvezza. Piango
perché quando si piange, si grida
all’ingiustizia.
HARRY:
Non capisco… Che cosa vuoi dirmi con questo Hope?
Ingoia
una noce di saliva ed io lo vedo. Non sa che cosa fare.
E’ completamente spiazzato…
HOPE:
Harry… Harry io ti…
Can’t
believe you’re packing your bags
Trying so hard not to cry
Had the best time and now it’s the worst time
But we have to say goodbye
La
suoneria del cellulare di Harry
riecheggia prepotentemente in tutto il parco, che a quest’ora
di mattina è
occupato solo da qualche vecchietto intento a leggere il giornale,
interrompendomi mentre sto per rivelare una tra le cose più
importanti di tutta
la mia vita. Vedo un Harry tremante prendere il cellulare per
spegnerlo, ma lo
interrompo, intimandolo a rispondere.
HOPE:
Potrebbe essere una cosa
importante… Gli mimo questa frase con le labbra e lui
risponde.
HARRY:
Ehi Zayn! Da quanto tempo!
Come va lì?? Tutto bene? Beh, sono contento
amico… Certo anche a me tutto bene!
No, veramente oggi non sono andato a scuola... Dimmi! Davvero??? No,
dimmi che
non stai scherzando!! Oddio che bello! Sono troppo contento…
E’ davvero troppo
tempo che non ci vediamo amico! Quando? Domani?? Perfetto…
Certo che posso
passarti a prendere! E’ sabato, non ho nemmeno la
scuola… A che ora? Ok,
benissimo! A domani amico! Ciao!!
Vedo
Harry con un sorriso stampato
sul volto e gli chiedo cosa sia successo.
HARRY:
Domani arriva Zayn… Lo
ricordi? Il mio amico di Bradford! Bene, domani arriverà in
aereoporto qui a
Londra. Sembra abbia trovato un nuovo impiego e starà qui
inizialmente un paio
di mesi. Se poi andrà tutto bene si trasferirà
addirittura!
HOPE:
Bene, sono contenta per voi…
Davvero!
Sforzo
un sorriso, ma non ci
riesco. La mano di Harry si avvicina lentamente alla mia guancia e mi
asciuga
le lacrime.
HARRY:
Cosa vuoi cercarmi di dire,
Hope?
HOPE:
Io… Non so come la prenderai
Harry, ma devo dirtelo… Spero mi capirai…
Singhiozzo
forte e senza contegno.
Harry ha ragione a paragonarmi ad una bambina. Sono infantile!
HARRY:
Sta calma Hope! Puoi dirmi
tutto! Qualsiasi cosa sia io…
Ecco
che il telefono di Harry
inizia a vibrare di nuovo… Non è possibile,
maledizione!!
HARRY:
Non risponderò questa volta!
HOPE:
Chi è? Chiedo curiosa, mentre
osservo la faccia di Harry, passare dal tranquillo
all’agitata.
HARRY:
E’ tuo padre, Hope! E’
David!
HOPE:
Ci ha beccati cazzo! La
nostra solita fortuna!
HARRY:
Pronto??
Appena
Harry risponde al telefono
sento la voce di mio padre gridare furiosa. Siamo nei guai fino al
collo!
HARR’S
POV
DAVID:
Come vi viene in mente di
fare una cosa del genere! Come vi viene in mente!!
Siamo
tutti riuniti nel salotto a
discutere sulla mattinata appena trascorsa.
DAVID:
Vi rendete conto di ciò che
avete fatto?? Ne siete consapevoli? Avete marinato la scuola, preso la
macchina, vi siete allontanati da casa e tutto questo senza nemmeno
avvisare i
vostri genitori? La segreteria della scuola mi ha chiamato, chiedendomi
il
perché della vostra assenza a scuola, ed io non ne sapevo
niente! Siete due
mocciosi senza educazione! Viziati e maleducati!
David
urla. Urla più forte di quanto
abbia mai fatto. Osservo Hope seduta al mio fianco e la vedo
terrorizzata e
tremolante.
HOPE:
Calmati papà! Sussurra appena
ma David non la considera minimamente. Si dirige verso di lei e alza
ancora di
più la voce.
DAVID:
Sei una delusione Hope! Una
delusione! Non voglio una figlia come te! Lo capisci questo??
HARRY:
Ma come ti permetti David!
Urlo anche io adesso, stanco ormai che Hope senta dirle certe cose.
Dopo tutto
ciò che ha passato non merita niente del genere.
Voci
su voci. Grida su grida. Ormai
troppo caos si è diffuso nel nostro salotto; caos che
improvvisamente si blocca
quando con furia e rabbia la mano di David si posa violentemente sulla
guancia
di Hope. Ed è proprio a questo punto che non riesco
più a trattenermi e mi
getto come una furia addosso al mio patrigno, mentre la mamma cerca di
allontanarmi da lui.
HARRY:
Bastardo! Non la devi
toccare più hai capito?? Non la toccare mai più
stronzo! Io ti ammazzo! Come ti
permetti! E’ tua figlia porca puttana!
ANNE:
Oddio Harry basta! Harry! Non
parlargli cosi! E’ tuo padre!!
HARRY:
Una schifezza del genere non
sarà mai mio padre!
HOPE’S
POV
Non
mi rendo più conto di cosa sta succedendo in questo salotto,
nel giro di pochissimo tempo. Con il corpo sono lì, sudurta
immobile sul divano
di pelle rossa ad assistere ad una scena raccapricciante, ma con la
mente
invece sono indietro nel tempo, nella mia vecchia casa, poco tempo dopo
la morte
della mia mamma e costretta a convivere con un padre alcolizzato e
violento.
Inizio
FLASHBACK
DAVID:
Piccolina, sono tornato! Il tuo papà è qui
ahahaha
guarda! Ahahaha Ohi, non vuoi venire ad abbracciarlo? Su forza, corri
dal papà!
Hope ahahah ti chiami così giusto ?? ahahahah che schifo di
nome… Quella
stronza di tua mamma ahahahah non poteva ahahahah trovarne uno migliore
giusto?? Ahahaha HOPE!! Vieni da me, ti ho portato un regalino ahahaha
HOPE:
Papà dov’è andata la mamma?? Torna
presto vero??
DAVID:
Certo ahahah torna prestissimo ahaahah
HOPE:
Papà hai la bua su questo braccio??
DAVID:
Ahahah che figlioletta che ho vero?? Una bastardella come
la mamma ahahah gli
stessi occhi blu
ahahaha
HOPE.
Voglio la mamma papino!
DAVID:
La mamma ti ha abbandonato ahahaha lo sai?? E smettila di
piangere e disperarti! ahhahah Sei una delusione Hope! Una delusione!
Non
voglio una figlia come te! Lo capisci questo ??
HOPE:
Voglio la mamma, papà! Non picchiarmi papà! Mi
fai male!
Fine
FLASBACK
La
testa mi gira, forte ed insistentemente… Le lacrime cadono
piano sulle mie guance, mentre i miei occhi sono offuscati da una alone
bianco
che rende la mia vista perfettamente sfogata. Il terreno sembra
mancarmi sotto
i piedi, brividi mi percorrono tutto il corpo e la guancia destra mi
brucia
dannatamente. Non riesco a lasciarmi il passato alle spalle…
Per me è
un’impresa impossibile dimenticare qualcosa che si ripresenta
puntualmente
nella mia quotidianità distruggendo tutte le speranze che ho
accumulato…
Sto
male e cerco aiuto, ma nessuno se ne accorge… Sono troppo
impegnati ad urlarsi a vicenda…
HOPE:
Basta… Basta… Aiutatemi non respiro! Aiuto
Sussurro
queste parole, dopodichè tutto attorno a me diventa
buio.
Buio.
Solitudine. La mia vita riassunta in due termini…
E’ così!
La mia vita è così inevitabilmente…
Appena
inizio a volare, c’è sempre qualcosa che mi
calpesta le
ali, appena inizio a sperare, c’è sempre qualcosa
che mi ostacola, appena
inizio a vivere, c’è sempre qualcosa pronta a
farmi morire lentamente…
Angolo
autrice:
Ciao
Ragazzi!! XDXD Altro capitolo finitooo!! Che ne pensate?
Hope stava per rivelare tutto avete visto?? E Harry? E’ un
dolce alla crema con
la sua sorellastra!! NEW ENTRY in questo capitolo! Zayn Malik!! Pian
piano
compariranno tutti i One direction in questa storia non vi
preoccupate… Abbiamo
visto uno spezzone della vita di Hope… Riusciamo ad
immaginare quanto ha
sofferto d bambina! E suo padre?? David non pare sia cambiato molto L
Bene, questo è tutto… I capitoli adesso
inizieranno a
farsi molto più interessante! Mi raccomando recensite tutti!
Voglio sapere che
cosa ve ne pare! Come sempre RINGRAZIO TUTTI VOI CHE RECENSITE,LEGGETE,
SEGUITE
ECC… LA MIA STORIA! VI ADORO!! STO OTTENENDO DELLE
RECENSIONI MERAVIGLIOSE *-* GRAZIE
MILLE A TUTTI E RECENSITE MI RACCOMANDOOO!! bacioni
Smookie97
P.S.
Scusate se ho aggiornato tardi, sono passata tardi a delle
storie ( anzi ad alcune ancora non passo) e se ho risposto tardissimo
ai vostri
messaggi! Non ci sono stata in questi giorni e sono tornata proprio
ieri
pomeriggio! Bene, questo è tutto! Ciaooooo <3
|
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Capitolo 9 *** Rivelazioni bollenti e arrivi scioccanti ***
CAPITOLO
8 “Rivelazioni bollenti e arrivi scioccanti”
HARRY’S
POV
HARRY:
Dottore! Dottore, mi dica per favore come sta! Per
favore, lo voglio sapere! Cazzo, ma non c’è
nessuno che possa rispondermi per
due fottuti minuti??!
Urlo
come un dannato, attirando l’attenzione di tanti londinesi
rinchiusi, chi per un motivo, chi per un altro, tra le mura di uno dei
pronto
soccorso della capitale inglese. Mi osservano straniti, alcuni
addirittura mi
scambieranno per un pazzo, ma questa non è una mia
preoccupazione.
ANNE:
Harry, adesso basta! Finiscila! Non puoi continuare così
hai capito??
Mia
madre cerca di calmarmi, ma non ci riesce. Sarebbe davvero
un’impresa impossibile per me stare calmo in un momento
simile. Hope! La mia
Hope è rinchiusa dentro una stanza d’ospedale,
sdraiata su un maledetto letto
bianco e avvolta dal solito torpore ospedaliero e loro pretendono che
mi
calmi!! Pazzesco! La donna che amo è lì dentro ed
io non sono al corrente di
come sta, ne nient’altro!
Quando l’ho
vista a terra, priva di sensi, ho pensato addirittura di poter morire.
In quel
preciso momento. In quel preciso instante. Con
lei. E per lei.
ANNE:
Perché ti comporti così Harry? Non capisco
perché reagisci
così quando si tratta di lei! Hai aggredito David, te ne
rendi conto? Lui è mio
marito Harry! Ormai vive con noi da anni! Dovrebbe essere un padre per
te!
E’
indignata. Ho perso il controllo ed ho aggredito il mio
patrigno! Il mio patrigno!! Mai avrei pensato di poter solo alzare la
voce
verso David. Aggredito. Il solo
termine mi porta in tutto il corpo una scarica di brividi, ma
sinceramente, non
mi pento delle mie azioni. Molto probabilmente, se mi ritroverei nella
stessa
situazione, farei anche di peggio.
HARRY:
Non è mio padre! Non è nessuno per me mamma! E
non
preoccuparti: la ramanzina di due ore è bastata mamma!
ANNE:
Tempo fa non la pensavi così su David, Harry! Cosa ti sta
succedendo?
Abbassa
pian piano il tono di voce e sospira pesantemente.
Osservo i suoi profondi occhi e ci trovo dentro stanchezza e delusione.
Lei dà
la vita per questa famiglia e noi tutti le diamo in cambio solo
stanchezza e
delusione! Che razza di figlio sono, eh? Ho una madre fantastica e non
so
apprezzarla per ciò che è, non la ringrazio per
tutto ciò che fa e la scoraggio
in continuazione. Mi siedo accanto a lei, stanco ormai di camminare
avanti e
indietro per tutto il corridoio, e appoggio la mia testa sulla sua
spalla. La
stessa spalla che fu un sostegno fondamentale per un bambino, ancora
troppo
piccolo, dopo la morte del papà e la stessa che mi ha
insegnato ad essere
sempre me stesso, a non vergognarmi mai della mia vera natura. La
stessa spalla
che con enormi sacrifici e tanto tanto amore mi ha tirato su dalla
nascita. Cosa
mi sta accadendo?? Già, che cosa? Non lo so nemmeno io!
HARRY:
Non lo capisco mamma. Non capisco davvero cosa mi stia
succedendo! Mi sento perso!
Alzo
le spalle e una lacrima mi scivola sul viso.
HARRY:
Il mio mondo si sta ribaltando completamente! Si sta
modificando! Cambia e cambia senza darmi nemmeno il tempo di assimilare
tutte
queste novità! Io non sono in grado di gestire questa
tempesta!
ANNE:
Stai crescendo Harry! Sei diventato un adulto ormai! I 18
anni non sono solo macchine e night club, sai? Sono molto di
più di tutto
questo!
Mi
fa un sorriso e mi stringe la mano.
ANNE:
Vogliamo aiutarti Harry! Potrai contare sempre su di me,
su David e su Hope! Siamo una famiglia, lo sai! Solo, dacci la
possibilità di
poterti aiutare. Offrici la chance di fare qualcosa per te !
HARRY:
Mi sono innamorato mamma! Per la prima volta nella mia
vita, sto davvero imparando cosa sia l’amore!
Stringo
forte le palpebre e le labbra e la interrompo mentre
parla. L’amore: forse questo è il motivo
principale del mio “turbamento
interiore”. Sono passati anni da quando io e la mamma non
parliamo di certe cose
e, se fino a questo momento ritenevo simili chiacchierate inutili ed
imbarazzanti, adesso sento davvero la necessità di
confessarle tutto ciò che
sento. O quasi!
ANNE:
Ma è una cosa fantastica tesoro! Sono felicissima per te!
Mi
abbraccia forte ed io appoggio il mio viso sulla sua spalla.
Sento la sua mano accarezzarmi piano la schiena e la sua voce arrivarmi
calda e
tranquilla alle orecchie: ” Sei un uomo, Harry! Sei un uomo
ormai! Ed io sono
felicissima per te”
Mamma,
non sarai tanto felice quando
verrai a sapere che sono innamorato della mia sorellastra, posso
garantirtelo!
Penso
a tutto questo inevitabilmente. Si stacca da me, e inizia
ad osservarmi quasi emozionata.
ANNE:
Allora? Vuoi dirmi com’è questa ragazza??
HARRY:
E’ bellissima mamma! E’ davvero stupenda!
Questo
è tutto ciò che riesco a dire, prima che ci si
avvicini
un dottore.
DOCTOR:
Siete i familiari della signorina Cooper Hope?
HARRY:
Si, siamo noi!
HOPE’S
POV
I
miei occhi vagano indisturbati per tutta la stanza. Possibile che
gli ospedali siano tanto monotoni e tutti così
maledettamente bianchi e
uguali?? Osservo le quattro mura che mi circondano, segnate da qualche
crepa, e
inizio a riflettere su quante storie questi blocchi di cemento e
mattoni
abbiano accolto e ospitato al loro interno: storie di anziani ammalati
e
volenterosi di uscire da lì dentro il pima possibile, o di
bambini troppo
energetici costretti a restare a letto.
Storie
differenti. Storie problematiche.
Storie semplici. Ma tutte stupende e
incredibili storie.
ANNE:
Hope! Tesoro mio! Come stai??
Una
voce si cosparge per tutta la stanza. Anne mi si avvicina
tremolante e mi avvolge subito nelle sue accoglienti e fragili braccia.
In un abbraccio che sa di mamma e che io non
ho la possibilità di ricevere a troppo tempo.
HOPE:
Meglio Anne, non preoccuparti! Ho solo un po’ di mal di
testa e mi sento abbastanza stanca.
HARRY:
Non preoccuparti Hope! E’ l’effetto dei medicinali
che ti
dà stanchezza… E per quanto riguarda il mal di
testa, passerà subito. Sei
svenuta, ricordalo!
Mi
rivolge uno dei suoi sorrisi migliori e un po’ di quel
ghiaccio che si è accumulato dentro di me inizia a
sciogliersi. Incredibile!
Nonostante tutti i miei casini, i miei pensieri, i miei problemi, il
mio amore
per Harry è sempre più forte. Questo è
l’amore vero! Quel sentimento di cui
tanto parlava il professor Jonson e che univa Romeo e Giulietta un
tempo, ne
sono sicura…
HARRY:
Ehi, ti sei imbambolata? Ahahahaha
La
risata di Harry mi porta alla realtà e osservando la stanza,
vedo che Anne non c’è più. Harry si
accorge della mia perplessità nel notare l’assenza
di sua madre e senza nemmeno che io gli domandi qualcosa, inizia a
parlarmi.
HARRY:
E’ andata a prendere la tua roba. Tra qualche oretta ti
dimetteranno hanno detto.
Mi
si avvicina e allunga la sua mano, fino a toccare la mia. La
accarezza delicatamente e la solita scarica di adrenalina mi invade
tutto il
corpo.
HOPE:
Lui dov’è? Non voglio vederlo assolutamente!
HARRY:
E’ andato a prendere qualcosa da mettere sotto i denti,
Hope! Oggi abbiamo saltato anche il pranzo. Starà qui a
momenti ma non lo
farò entrare, non ti preoccupare.
Harry
sembra sincero. Mio padre è qui? Si è interessato
per una
volta a me?? Se fosse il contrario, non me ne stupirei certamente. Sono
ormai
abituata a certi comportamenti da parte sua.
HOPE:
Bene…
Vedo
Harry sorridere amaramente e iniziare a parlare, mentre
tiene ancora la mia fragile mano nella sua.
HARRY:
Sai, appena ti abbiamo visto a terra, è preso un colpo a
tutti. Dovevi vedere tuo padre, Hope! Ti è corso incontro e,
mai come prima
d’ora, ti ha stretto a lui pregando che ti risvegliassi il
prima possibile.
Voleva nasconderlo, ma aveva gli occhi lucidi, si vedeva perfettamente!
Mi
viene da ridere pensando a tutto questo, perché tu e lui
potreste essere davvero
molto molto uniti, e invece vi fate la guerra uno con
l’altro. Vorrei poter
litigare anche io con mio padre ancora una volta. E per
l’ultima volta.
HOPE:
Sai, non mi hai mai parlato di tuo padre, Harry!
ANNE’S
POV
ANNE:
Questa volta hai sbagliato David, sappilo! Perché la
tratti così?? E’ tua figlia!
DAVID:
Lo so Anne, lo so!
ANNE:
Bene! E non hai niente da dire? Sono tua moglie! Devi
parlarmi, devi sfogarti David! Fidati di me, cavolo!!
DAVID:
Anne per favore! Pensi sia contento di ciò che faccio? Di
come agisco?? No, per niente!
Non
lo capisco, per la prima volta nel mio matrimonio io non
capisco l’uomo che amo.
ANNE:
E perché ti comporti così allora?? Guardami
David!
Alzo
il tono della voce, ormai spazientita. Hope è un tesoro di
ragazza e merita tutto l’amore del mondo, eppure David non la
apprezza, non la
stimola… Non le dà
l’opportunità di
essere davvero sua figlia. Osservo mio marito e lo vedo
seduto con le mani
unite e gli occhi bassi e lucidi. Sta malissimo, si vede, ma non vuole
dimostrarlo.
Si volta verso di me e una lacrima le solca il viso.
DAVID:
Devo parlarti di
una cosa Anne. Una cosa grave, complicata, terribile. Un segreto che
porto
dietro da anni e che non riesco più a tenere dentro. Sta
diventando troppo
complicato per me!
ANNE:
Oddio David! Che stai dicendo? Mi spaventi! Che cosa mi
stai nascondendo? Che cosa ci nascondi ??
DAVID:
Te ne parlerò Anne, non preoccuparti! Ora però
non è né
il luogo, né il momento adatto per farlo. E’ una
cosa fin troppo delicata e…
pericolosa.
Sbarro
gli occhi e il sangue si gela nelle vene. La mia mente è
bloccata e incapace di formulare un semplice e piccolo pensiero.
Pericolosa?
Siamo in pericolo??
ANNE:
Per favore, sta zitto! Non riesco a sopportare più simili
argomenti! Appena tornati a casa, mi racconterai tutto David, che ti
piaccia o
no!!
DAVID:
Va bene…
Mi
alzo dalla sedia, indignata per il comportamento di
quest’uomo. La voglia di sapere cosa abbia fatto David mi sta
rosicando
l’anima, ma come ha detto lui, certamente questo non
è il momento adatto per
“scioccanti rivelazioni”. Sono preoccupatissima.
Devo difendere la mia famiglia
da tutto questo! Ne ho l’obbligo. Con la testa piena zeppa di
pensieri e
preoccupazioni, mi avvicino alla porta semichiusa della stanzetta di
Hope, e
ciò che ascolto è un altro colpo mortale al mio
povero cuore, già ferito troppe
volte…
HARRY:
Mio padre era fantastico, Hope! Mi adorava e io
altrettanto. Il nostro rapporto era meraviglioso! Quasi invidiabile
direi. Ti
sarebbe piaciuto tantissimo, ne sono sicuro. Ogni piccolo ed
insignificante
gesto di mio padre per me era una lezione di vita: già, perché mio padre non mi diceva come
dovevo vivere: viveva e lasciava
che io lo guardassi vivere…
Osservo
mio figlio e nei suoi occhi riesco a leggere un orgoglio
verso suo padre indescrivibile… Ne parla con il sorriso
nostalgico sulle labbra
e gli occhi brillanti. Robert! Dio solo sa quanto mi manca! Ho David
accanto a
me ora, ma mai dimenticherò il grande amore della mia vita!
HARRY:
Sai, mio padre amava la musica quanto me: la considerava
una sua seconda moglie addirittura ahahahah
E’ lui che mi ha insegnato a suonare la
chitarra, ad esempio.
Poche
parole di Harry riescono a far emergere nella mia mente
ricordi che credevo istinti ed eliminati per sempre …
Inizio
FLASHBACK
ROBERT:
Sei bravissimo, sai? Hai imparato subito ometto mio!
HARRY:
Sono molto bravo, vero papà?
ROBERT:
Ma certo! Vero mamma?? Vieni qui con noi, invece di
osservarci dalla porta dai!
HARRY:
Vieni qui mammina!
ANNE:
Cosa stanno facendo i miei uomini soli soletti??
HARRY:
Suoniamo la chitarra, mamma! Sai, sono molto bravo io!
ANNE:
Certo! Vieni qui che ti racconto una cosa! Sai il papà
cosa ha combinato con la sua chitarra? Una volta è venuto
sotto casa mia ed ha
iniziato a cantarmi una canzone! Hai capito Harry? Ahahahah
ROBERT:
Ridete pure di me, era una cosa dolce!
HARRY:
E’ stato bravo mammina?
ANNE:
Bravissimo tesoro! Il tuo papà è stato
bravissimo!
HARRY:
Anche io voglio cantare una canzone alla mia fidanzata da
grande!
Fine
FLASHBACK
HARRY:
Ahahah ma stai per piangere?? Se continui così non ti
racconto più niente,
piccoletta!
HOPE:
No no… Continua, dai!
HARRY:
Io lo aspettavo a casa, pronto per il nostro pomeriggio al parco, ma
lui non è
mai più tornato. E quella fu l’ultima volta che lo
vidi. Per sempre Hope. Ho
ancora le sue ultime parole impresse nella mia mente: “ Ti
voglio bene Harry, e
lo sai!” Mi diede addio inconsapevolmente. Mi
salutò per sempre con una singola
e breve frase.
Non
riesco più a sentire questo discorso, non ne ho
più la forza! Certi ricordi
aprono irremediabilmente vecchie ed incurabili ferite e ti negano la
possibilità di andare avanti. Di vivere il presente. Per
questo è bene qualche
volta lasciarsi certi momenti alle spalle e camminare incontro un nuovo
futuro.
Mi asciugo velocemente le lacrime sulle guance, aggiusto la mia
camicetta
azzurra sgualcita e improvvisamente entro nella stanzetta cupa,
interrompendo
Hope e Harry…
ANNE:
Ragazzi, prendete tutte le vostre cose… Torniamo a casa
forza!
HOPE’S
POV
Arrivederci
al prossimo aggiornamento! Buona giornata a tutti…
La
voce forte e sicura della giornalista che augura a tutti una buona
giornata si
diffonde in tutto il nostro salotto vuoto, mentre io sono totalmente
immersa
nei preparativi di una colazione con i fiocchi approfittando che oggi
la scuola
è chiusa. Anne è uscita a fare un po’
di spesa, mentre mio padre e Harry sono
in aereoporto: stamattina arriva Zayn, uno dei grandi amici del mio
fratellastro. Già venne a Londra, ma sinceramente io non lo
ricordo proprio: lo
vidi solo una volta sei o sette anni fa e dalla mia mente di bambina il
suo
ricordo è completamente sparito… Starà
in un appartamento molto vicino alla
nostra casa per un breve periodo di tempo, poi forse tornerà
a Bradford. Di lui
non so molto, quasi niente per la verità! Harry mi ha
accennato solo qualcosina
sul suo passato: è cresciuto in un orfanotrofio fuori Londra
e non conosce i
suoi genitori. Anche lui quindi deve aver passato un’infanzia
orribile! Fischietto
mentre verso il latte in un pentolino per riscaldarlo e appena finito
tutto, mi
affaccio alla finestra. Stamattina le monotone nuvole grigie londinesi
hanno
lasciato il posto ad un sole brillante e caldo, come non se ne vedevano
da
mesi. Londra è bellissima sotto il tocco magico della
natura. Ma dentro il mio
animo le nuvole non hanno proprio intenzione di abbandonarmi; non
faccio altro
che pensare a mio padre e a tutto quello che è accaduto
ieri… Quel caos, quelle
grida sono perfettamente stampate dentro la mia testa.
Mi
guardo intorno e noto con piacere di aver preparato una colazione
fantastica e
che tutto è pronto per trascorrere una perfetta mattinata in
compagnia di
vecchie conoscenze. Rivolgo il mio sguardo all’orologio
appeso alla parete e vedo
che ormai mancherà poco all’arrivo di Zayn e di
tutti gli altri.
Nell’attenderli mi dirigo verso lo stereo di Harry e
l’accendo. Le note di “
Beautiful Day” di Micheal Bublè risuonano
dappertutto ed io inizio a muovermi e
sorridere trascinata dalla musica…
It’s
my turn to fly, so girls, get in
line
‘Cause I’m easy, no playing this guy like a fool
Now I’m alright
Might’ve had me caged before, but not tonight
Prendo
il mestolo sul tavolo e, tenendolo a mò di microfono, inizio
a cantare insieme a
Bublè. Mia madre mi aveva sempre detto di avere una bella
voce, ma io non ci
avevo mai creduto fino in fondo. Una giravolta e tre passi avanti.
Un’altra
giravolta e l’assolo finale, quando sento suonare alla porta.
Sono arrivati!
Cerco di sistemare il meglio possibile i capelli e il vestitino che
avevo
deciso di indossare e subito corro alla porta. Risate e chiacchiericci
mi
invadono completamente.
HARRY:
Hope! Ahahaha la prossima volta potresti magari abbassare il volume
della
radio? Sai che c’è, qui fuori si sente tutto
perfettamente! ahahahah
HOPE:
Antipatico! Papà dov’è? Gli faccio una
linguaccia.
HARRY:
Sta parcheggiando! Aahahah
HOPE:
Oddio ancora?? Finiscila di ridere stupido! Ahahahah
ZAYN:
Lasciala stare Harry! Presentami la tua sorellina piuttosto! ahahaha
Sento
una voce provenire dalle spalle di Harry e mi sporgo meglio dalla porta
per
vedere Zayn. Due occhioni scuri e una bellezza sconvolgente mi
travolgono senza
esitazione. E’ assolutamente ed incredibilmente bellissimo
questo ragazzo! Gli
rivolgo un sorriso e mi avvicino a lui, allungandogli la mano, ma la
reazione
che ottengo è davvero impensabile.
E’
immobile, non parla e non si muove. Lo vedo tremare quasi e i suoi
occhi si
riempiono di lacrime. Getta le valigie a terra e mi fissa intimorito.
Sia io
che Harry lo guardiamo in modo strano… Che si senta male?
Sto per chiedergli
spiegazioni, ma ecco che lui mi interrompe, puntandomi un dito contro.
Che sta
facendo?!
ZAYN:
Che ci fai qui? Che ci fai qui, voglio saperlo! Sei tu vero, CLARA?
Clara?
Mi blocco al sentire il nome di mia madre e quasi mi manca il respiro.
Che sa
lui di mia madre? Come la conosce? Chi gli ha detto il suo nome?
Perché l’ha
nominata? Che vuole da me? Domande su domande. Domande continue,
domande senza
risposta. Domande dolorose. Vorrei parlare, dire qualcosa, ma non ce la
faccio.
Harry ha gli occhi sbarrati e non si muove di una virgola, proprio come
fa
Zayn. Un silenzio avvolge tutto e tutti; nemmeno Bublè canta
più alla radio.
DAVID:
Clara? Che cosa hai detto Zayn?? Che cosa hai detto??
La
voce austera e fredda di mio padre constringe tutti e tre a voltarci
verso di
lui.
Tranquillità
e normalità! Cose fondamentali che desidererai nella mia
vita e che invece non
ci sono, nè ci saranno mai.
Troppe
sorprese. Decisamente troppe
sorprese per riceverle tutte insieme, Hope!
Ciao
Ragazzi!!
Eccomi
qui con un altro capitolo pronto! Colpo di scena, vero?? Zayn
è finalmente
arrivato e già porta casino in tutta la famiglia! Poi
conosce Clara… Come è
possibile?? E la rivelazione di David?? Quale potrebbe essere questo
segreto
che lo costringe a comportarsi in questo modo? Una cosa pericolosa, ha
affermato… Questo c’entrerà qualcosa
con il sogno di Hope?? E con i due tizi
che la spiavano?? Basta! Già vi ho anticipato troppe cose
ragazzi! J
RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE STANNO
SEGUENDO LA MIA STORIA E LA RECENSISCONO! Siete tutti meravigliosi e mi
riempite di felicità, davvero! Grazie mille per tutto
<3 Per favore ragazzi,
lasciate delle recensioni! Ve lo chiedo per favore!! Voglio sapere che
cosa ne
pensate, dai!!
Bacioni
enormi e a presto!!
|
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Capitolo 10 *** Dolore e Confusione ***
CAPITOLO
9”
Dolore e Confusione”
ZAYN’S
POV
ZAYN:
Che ci fai qui? Che ci fai qui, voglio saperlo! Sei tu vero CLARA?
Tremo,
ho gli occhi lucidi e un’espressione estremamente addolorata
stampata sul volto… Bravo Zayn! Forza! Continua
così! Sempre più drammatico,
sempre più sconfitto dal dolore su! Devo essere il
più credibile possibile!
Loro
devono credere al mio dolore; loro devono credere semplicemente e
completamente a me e alle mie parole… Devono fidarsi!
Punto
un dito tremante contro la sorellina di Styles e sposto i miei occhi
da una direzione all’altra, come per osservare le loro facce
e studiare bene le
loro reazioni e i loro atteggiamenti dopo questo caos che, a seguito a
tanti
preparativi e tante “prove”, sono stato in grado di
mettere in scena. Sono
completamente ed assolutamente sbalorditi! Hope ha il viso contratto da
una
smorfia e gli occhi spalancati, mentre Harry vorrebbe urlarmi addosso
di tutto,
ma semplicemente non lo fa, sicuramente per non traumatizzare
ulteriormente la
sua amata “Speranza”. Hope… Che nome
ridicolo!
Bene,
la giornata è iniziata migliore del previsto!
DAVID:
Clara? Che cosa hai detto Zayn?? Che cosa hai detto??
La
voce di David mi arriva forte e chiara alle orecchie. Inevitabilmente,
tutti ci voltiamo nella sua direzione, trovandolo furioso e pronto a
tutto pur
di ottenere chiarimenti su ciò che è appena
accaduto.
DAVID:
Zayn! Ti sto parlando! Cosa ne sai di mia moglie, eh??
Perché ti sei
solo permesso di nominarla? Parla!
David
urla, fregandosene altamente dei passanti indaffarati che lo
osservano sbalorditi o dei vicini di casa che si affacciano dalle
finestre e
dai balconi, curiosi di scoprire che cosa stia scatenando in questo
modo l’ira
di uno degli uomini inglesi più rispettosi e di
più grande rilevanza, residenti
qui a Londra. Urla e basta. Trasmettendo la sua rabbia. La
sua furia. La sua
sofferenza.
Mi
si avvicina con fare aggressivo e violentemente mi afferra il colletto
della camicia, urlandomi in faccia minacce a più non
posso…
Hope
ed Harry intanto sono pietrificati.
DAVID:
Sentimi bene ragazzino! Ti sto dicendo di parlarmi! Spiegami come
fai a conoscere mia moglie! Parla, o in questa casa non metterai mai
piede! Hai
capito??
Tutti
sono allibiti per il quadretto che abbiamo tirato su in una semplice
e altrettanto rara mattina di sole al centro di Londra. Esternamente,
con le
lacrime e l’aria innocentina, sono in grado di trasmettere
una pietà e un
dolore immenso, ma dentro di me in realtà sto ridendo. E lo
faccio
selvaggiamente. Malvagiamente.
Attento
David! Come puoi solo maturare l’idea di cacciarmi di casa?
Come
puoi solo pensare di farmi una cosa del genere? Come puoi solo credere
di
opporti a me? Non sono ciò che tu pensi io sia!
Conosco
i tuoi segreti, so cosa nascondi, fa attenzione mio caro papino!
ZAYN:
Io… Davvero… Non so, non capisco! Assomigli molto
ad una persona e ti
ho paragonata a lei, non …
Parlo
quasi a fatica rivolgendomi ad Hope e spostando il capo da una parte
all’altra del vialetto in cui ci troviamo, mentre David mi
tiene ancora di
fronte a lui e impugna ancora la mia camicia.
Confusione
e dolore. Solo ed esclusivamente questo riesco a leggere nei
loro sguardi. Ed è questo che io ho intenzione di portare in
questa casa.
Dolore e Confusione.
DAVID:
Come la conosci ho detto!!!
HOPE:
Papà! Basta! Finiamola qui, per favore te lo chiedo! Non
voglio più
tornare su questo argomento chiaro?? Ti sei sbagliato, io sono Hope,
Zayn…
Clara è… è… Clara era mia
madre.
Ed
ecco che questa semplice frase, uscita perfettamente chiara e limpida
dalla bocca di Hope, riesce a placare un po’ la furia che si
era accumulata
nell’animo di suo padre e a spezzare l’aria pesante
ed opprimente che si era
creata intorno a noi. Io, dal mio canto, sono completamente
sbalordito…
Insomma! Non è possibile! Hope non avrebbe dovuto reagire
così! Non doveva
andare in questo modo!
Ho
gettato una bomba, ma lei non si è ferita. Volevo ucciderla,
ma lei si è
solo spaventata.
ZAYN:
Mi dispiace tanto Hope, ti ho fatto passare un momento terribile,
scusami!
Recito,
recito e recito ancora e intanto negli occhi di Hope si fa spazio
una pietà molto evidente nei miei confronti. Harry
sicuramente gli avrà
raccontato della mia infanzia e della mia vita, trascorsa lentamente in
uno
squallido orfanotrofio, in balia della volontà di persone
senza cervello… E
questo è proprio ciò che volevo! Pietà
per me! Manca poco dai! Su ragazzina!
HOPE:
Non preoccuparti! Sono abituata ad un certo genere di cose. Io e mia
madre eravamo davvero due gocce d’acqua! In molti lo dicono.
Entra dai! La
colazione è pronta già da un pezzo…
David
mi lascia il colletto della camicia e mi lancia
un’occhiataccia, per
poi spostarmi bruscamente con una forte spallata ed entrare infastidito
in
casa. Harry sospira pesantemente e fa anche lui per avvicinarsi alla
porta
d’ingresso, quando la voce di Hope ci blocca tutti
un’altra volta. Che cosa
avrà in mente di fare adesso?? Questa ragazza deve essere
abbastanza
imprevedibile: bel problema! Grandissimo problema direi!
HOPE:
Ah Zayn! Benvenuto… Benvenuto a Londra! Spero starai bene
qui da…
Scusate un attimo ragazzi…
Pronuncia
queste pochissime parole con lo sguardo basso ed il sorriso
malinconico mentre una lacrima, lucente come una perla, le accarezza le
guance
rosate e poi scappa in casa, salendo alla velocità della
luce le scale che
portano probabilmente alla sua camera. Colpita e affondata Hope!
Colpita e
affondata!
Eh
bravo Zayn! Finalmente dopo tanti anni sono riuscito a mettere piede in
questa casa…
HARRY’S
POV
L’arrivo
di
Zayn stamattina non è stato esattamente come tutti lo
immaginavamo. Non è
nemmeno arrivato ed già ha trascinato dietro di lui molti e
molti problemi,
ferendo particolarmente Hope. Ed io tutto ciò non riesco
più a tollerarlo.
Qualunque cosa accada, qualunque cosa succeda, qualunque sia il
problema, Hope
è sempre colei che ne esce ferita. E’ sempre lei
quella che soffre di più di
tutti e che getta e rigetta fiumi di lacrime. Ora è in
camera sua, e
conoscendola, starà sicuramente rimuginando sulle parole del
nuovo arrivato,
che nel frattempo pare essersi ambientato meravigliosamente nel nostro
ambiente
londinese.
Nel
salotto in
cui ci troviamo risuona unicamente la voce di una giornalista che
annuncia i
risultati delle borse europee di stamattina e il fastidioso cigolio
delle sedia
a dondolo dove si è sistemato per benino Zayn. Lo vedo
scherzare con il
telefono, bere limonata e lamentarsi di quanto sia noiosa la
programmazione
televisiva inglese, ma non gli do molto peso. In questo momento ho
troppi
pensieri per la testa. Pensieri che vengono interrotti da una delle
cose più
disgustose che”il mio amico” potesse mai
dire…
ZAYN.
Ehi,
Harry! Sai una cosa?? La tua sorellina non è niente male!
Insomma, la vidi
molti anni fa, ma naturalmente non la ricordavo così
stupenda! Che bomba sexy!
HARRY:
Ehi,
ehi, ehi! E’ mia sorella, Zayn! Smettila! E poi è
più piccola di noi! Ha 16
anni, dai! Come puoi solo pensare a lei? E’ una bambina! Poi,
non dirmi che non
hai la ragazza, perché non ci crederei!
ZAYN:
No Harry!
Devo deluderti invece perché io sono completamente libero! E
se Hope è
d’accordo, ancora per molto poco…
Fa
un
occhiolino e scoppia in una fragorosa risata. Calmo Harry! Respira dai!
Il
sangue mi ribolle nelle vene. Sto per scoppiare!
ZAYN:
E poi non
è una bambina, come dici tu! So che avrai per sempre la
convinzione che lei sia
troppo troppo giovane per fidanzarsi, come tutti i fratelli maggiori,
ma ha pur
sempre 16 anni! A 16 anni si è adulti! E lei è
una donna ormai! L’hai cresciuta
benissimo a quanto vedo! Ahahaha Magari averne una io così!
Zayn,
ma che ti
sta succedendo? E’ questo che vorrei chiedergli, ma non
parlo. Questo non è il
mio amico di Bradford! Assolutamente no! Non è lo stesso
ragazzino con cui
giocavo anni fa in strada, né tantomeno lo stesso bambino
che piangeva se,
durante le nostre solite litigate, lo minacciavo di non essere
più un suo amico
o di andare via per sempre.
ZAYN:
Ehi
Styles! A cosa pensi?? Hai sentito quello che ti ho detto?
Vuole
provocarmi, si vede! Bene, vuole la guerra? Che guerra sia!
HARRY:
Eh?? Si,
ma ti ho detto che lei è pur sempre mia sorella e
che…
ANNE:
Ragazzi!
Sono tornata!
Ed
ecco che mia
madre, al ritorno dal supermercato, interrompe il mio discorso.
E’ anche
fortunato questo cafone! Altri dieci minuti e sicuramente lo avrei
colpito con
una mazza da hockey in testa!
ANNE:
Ehi, mi
aiutate a portare dentro le buste della spesa? Sono davvero
pesantissime!
HARRY:
Ar…
Sto
per
rispondere, quando Zayn mi interrompe, rientrando di nuovo nei panni
del buon
samaritano. Non so come, non so perchè, ma nei suoi occhi,
sin dal suo arrivo,
noto una luce strana. Una luce strana, negativa… Qualcosa di
oscuro… Si oscuro!
Oscuro e pericoloso…
ZAYN: Certo signora! Dia a me, su! Lei non dovrebbe fare questi sforzi
lo sa?
Potrebbero portarle gravi conseguenze alla schiena!
ANNE:
Grazie
mille caro! Le altre cose sono nel bagagliaio della mia macchina, fuori
al vialetto...
ZAYN:
Vado
subito a prenderle! Lei si accomodi sul divano e si riposi! Penso a
tutto io!
ANNE:
Grazie
mille Zayn!
Mia
madre è
raggiante, lo si nota dallo sguardo, mentre io sono sempre
più diffidente nei
confronti di Zayn. Forse è solo una mia fissazione, forse
l’amore per Hope mi
ha reso completamente pazzo o forse sarà il fatto che non
sono riuscito a
chiudere occhio per tutta la notte, ma comunque sento che molti
cambiamenti
arriveranno presto in questa casa. Quasi un sesto senso, non
so… E ciò mi rende
ansioso, nervoso, follemente impaurito. La quiete prima della
tempesta. E
così che si dice, giusto?
ANNE:
Harry!
Tesoro che hai?? Sei molto pensieroso a quanto vedo! Hai visto che
cavaliere
che è questo ragazzo? E’ proprio un gentiluomo,
mamma mia!
HARRY:
Si…
Proprio come dici! Un gentiluomo mamma!
Perfetto!!
Ecco
che il nuovo arrivato passa un’altra volta
all’azione! E poi mia madre!?! Si fa
abbindolare da due occhi scuri e da una camicia di lino profumata di
menta!
Zayn è arrivato da qualche oretta, ma non vedo
l’ora che se ne vada di nuovo.
Ed il prima possibile!
Se
le sue
intenzioni sono quelle di portare scompiglio in questa famiglia, che se
ne
ritorni presto a Bradford.
HOPE’S POV
Clara.Clara.Clara.Clara.
Sempre e solo Clara. Sempre e solo mia madre. Non
c’è, eppure è ovunque. Occupa
costantemente i miei pensieri ed io non riesco a rifarmi una vita senza
di lei.
Come si può provare a riemergere dal fondo, quando ha una
pietra attaccata ad
una caviglia?? Come si può dimenticare qualcosa, quando la
trovi perennemente
avanti agli occhi?? Mamma! Ma perché mi fai questo?? Non
riesco a smettere di
pensare a Zayn e al fatto che lui, molto probabilmente, abbia
conosciuto mia
madre. Ma come?? E dove soprattutto??
Ed
ecco che il
ricordo di Clara si insinua nuovamente tra i miei pensieri, fino ad
occupare
completamente la mia testa:
Inizio FLASHBACK
DAVID: Ehi, Clara! Cosa fai ancora sveglia a quest’ora? Su,
dai! Andiamo a
dormire!
CLARA:
David,
non preoccuparti per me! Tu vai a letto! E’ tardissimo!
Finisco questa ricerca
e ti raggiungo!
DAVID:
Ricerca?
Di che cosa ti stai occupando adesso?
CLARA:
“Isola
felice”. Un orfanotrofio nei pressi di Bradford.
C’è qualcosa che non va lì
dentro, me lo sento.
DAVID:
Che cosa
vorresti dire? Che intendi?
CLARA:
Non lo
so, David, non lo so… Negli occhi di quei bambini si
percepisce solo terrore.
Si percepisce sofferenza! Io li vedo mentre piangono e si disperano e
senza un
motivo valido. Ne ho parlato a lungo con la direttrice Palmer, ma lei
nega
tutto! Sostiene che questa sia addirittura una tra le strutture
più
professionali e sicure per bambini di tutta
l’Inghilterra…
DAVID:
Ma a te
sembra tutto il contrario, giusto?
CLARA:
Esatto!
Ho paura David! Quei piccolini non si meritano tutto questo! I bambini
sono la
cosa più bella del mondo, meritano tutti di essere
rispettati e protetti. Io
voglio aiutarli, voglio battermi per loro! E’ il mio
dovere…
DAVID:
Sono
orgogliosissimo di te Clara … Ti amo tanto, lo sai??
CLARA:
Ahahah
Anche io Davi… Ehi, Hope! Tesoro della mamma! Che ci fai
nascosta dietro quella
porta?? Sei anche scalza? Corri qui dai! Ti congelerai tutti i piedini!
DAVID:
Corri in
braccio a papà, dai!
HOPE:
Dove sono
i bimbi, mammina??
CLARA:
Quali
bambini??
HOPE:
I bimbi
piangono!
CLARA:
Eh… eh…
Cosa? Piccolina, non preoccuparti, ok? Quei bambini stanno bene
e… e sono
felici. Ti prometto che un giorno te li farò conoscere
tutti, sei d’accordo??
Molti hanno la tua età, sai? Potreste diventare amici!
Adesso però vai a fare
la nanna tesoro! Domani mattina tutti all’asilo! I tuoi
amichetti ti aspettano
lo sai!
DAVID:
La mamma
ha ragione Sun! Corri nel tuo lettino, dai! Notte amore mio!
HOPE:
Ciao
mamma, ciao papà!
CLARA:
Sogni
d’oro Hope! Ehi… Ehi David ascolta! Hope non deve
accorgersi nulla di tutta
questa faccenda, ok? Ho paura che possa nascondersi davvero qualcosa di
terribile dietro questa situazione e non voglio assolutamente che la
vita di
nostra figlia sia messa in pericolo. Potrebbe trattarsi, nel peggiore
dei casi,
di organizzazioni clandestine o di sfruttamento minorile, non so!
DAVID:
Ascoltami bene Clara! Devi stare lontana da questa faccenda, hai
capito? Se ne
occuperà qualcun’altro! Che so…
Giudici, polizia o roba del genere! Tu
sei una semplice assistente sociale!
CLARA:
Ma io
sono stata lì, David! I miei occhi hanno avuto la sfortuna
di assistere a delle
scene profondamente sconfortanti! Ormai ci sono dentro completamente!
DAVID:
Per
favore Clara! Non fare cose di cui potresti pentirti assolutamente!
Capisco il
tuo forte sentimento di altruismo, capisco la tua bontà e lo
apprezzo davvero
moltissimo, lo sai, ma non essere irresponsabile! Hai una famiglia,
ricordi??
Hai una figlia di quattro anni che ha bisogno di te! E hai
me… Che non sono
niente se tu non mi sei accanto!
CLARA:
Non
preoccuparti, David! So perfettamente quello che faccio! Andiamo a
dormire,
dai! Non voglio che Hope ascolti ancora certe conversazioni…
Sai come sono i
bambini di oggi: intuiscono tutto e lo fanno troppo in fretta!
Fine
FLASHBACK
Un episodio che credevo eliminato per sempre dalla mia mente, fa
capolino tra i
miei pensieri ed ecco che i miei occhi iniziano a disperarsi come al
solito.
Lacrime, lacrime e ancora lacrime! Ricordo perfettamente
tutto di quella
sera! Senza problemi, senza sforzi.
E’
accaduto
qualche mese prima dell’incidente stradale che ebbe la
mamma… Ricordo come lei
e il papà discutevano su un orfanotrofio e di ciò
che nascondeva al suo
interno, ricordo i bambini che piangevano… Ma certo!! Un
orfanotrofio nei
pressi di Bradford! E Zayn viene proprio da lì! Che tutto
ciò c’entri qualcosa
con il mio sogno? Con l’avviso di mia madre?? Con il fatto
che sembra che il
nuovo arrivato la conosca? Non so davvero cosa fare: se parlarne di
tutto ciò o
dimenticare questa faccenda e andare avanti… Harry!! Lui mi
aiuterà senz’altro!
ANNE’S POV
ANNE:
E’ strano
David! Mi è sembrato un così bravo ragazzo!
Insomma, appena arrivato mi ha
aiutato con la spesa, ha ringraziato per l’accoglienza ed
è andato subito nella
sua nuova casa qui affianco, non approfittando della nostra
ospitalità, né
nient’altro! Al suo posto, chiunque lo avrebbe fatto! E poi
Harry mi ha detto
che sta per ottenere un lavoro fisso! Non può essere una
persona tanto meschina
come pensi!
DAVID:
E’ come
ti ho detto, Anne! Zayn secondo me è davvero molto
differente da ciò che
pensiamo noi! Appena ha visto Hope, l’ha subito chiamata
Clara! E a me non è
sembrato un errore tanto superficiale come lui voleva farci credere. I
suoi
occhi trasmettevano qualcosa di strano, non so…
ANNE:
Sono
impressioni David! Solo impressioni! Stiamo parlando di un ragazzo! Un
semplice
ragazzo cresciuto senza una famiglia! Che infanzia terribile deve aver
passato,
poverino! Si sarà confuso davvero come dice! Capita a tutti
di scambiare a
volte un viso per un altro, dai! Non facciamone una tragedia!
DAVID:
Sarà
come dici tu, Anne, ma non mi fido lo stesso! Questo ragazzo va tenuto
sotto
controllo! Al primo errore, sbaglio o qualunque altra cosa, lo voglio
assolutamente
fuori da qui, hai capito?? Sono già troppi i problemi che
sto affrontando, di
certo non ho bisogno di altri!
ANNE:
Basta
parlare di Zayn adesso! Io e te siamo venuti qui per un altro motivo,
giusto??
Finalmente
è
giunto il momento, per me, di sapere tutto! Ho trascinato mio marito
nella
nostra camera e, dopo una lunga chiacchierata su Zayn e una particolare
“preparazione psicologica” rispetto a
ciò che potrebbe dirmi, sono pronta ad
ascoltare tutto quello che nasconde, tutti i suoi segreti…
La verità nuda e
cruda.
DAVID:
Bene…
Allora… Sai, è molto molto difficile da spiegare!
D-dopo tanti anni… Così tanti
anni, sai… Anne, ho paura! Ho il timore che tu non
riesca a comprendermi
e che io, addirittura, non riesca a trovare le parole giuste per
parlarti… Ho
paura che tu non mi veda più con gli stessi occhi, non
so…
ANNE:
Shhh
David! Come puoi solo pensarlo! Io ti amo, lo sai! E ti amo
così come sei: con
i tuoi timori, le tue paure, le tue incertezze, le tue debolezze, i
tuoi
segreti!
E’
nervoso.
Incredibilmente nervoso! Forse, mai in tutti questi anni che lo
conosco, l’ho
visto tremare in questo modo. Si siede sul nostro letto e osserva il
pavimento,
mentre le sue dita affusolate giocano con il nostro anello di nozze,
perfettamente incastrato al suo anulare sinistro. Lo sfila e lo rimette
di
nuovo, lo sfila e lo rimette, mentre una maledetta ansia sta crescendo
anche
dentro di me.
Non
riesco a
vederlo così! Mi avvicino a lui e gli prendo le mani,
portandole alla mia bocca
e lasciando sopra di esse, un tenero e candido bacio. Un bacio che sa
di aiuto,
di pace e di tranquillità. Un bacio che gli dimostri quanto
io lo ami e quanto
sia importante per me. Un bacio che gli trasmetta che, nonostante tutto
ciò che
è accaduto o accadrà, io gli sarò
sempre vicina. Un bacio che lo colleghi un
po’ anche a Clara, per quanto sia possibile.
Una
lacrima
solitaria scende sul suo viso ed inizia a parlare con molta molta
difficoltà…
DAVID:
L’ho
fatto per Hope, Anne! L’ho fatto solo ed esclusivamente per
Hope! Per mia
figlia!
ANNE:
Che cosa
David? Che cosa? Parla! Mi spaventi in questo modo!
DAVID:
Si
tratta di Clara…
ANNE:
Parla
avanti amore!
David
piange,
ed io sono immobile sul mio letto, con lo sguardo rivolto verso il
basso,
pronta ad assimilare questa notizia. Guardo le mie mani. Sto tremando
anche io.
La tensione è altissima. Il cuore di entrambi batte a ritmo
costante nel nostro
petto.
David
stringe
gli occhi e fa un grosso respiro, prima di formulare una misera frase
che mi
lascia spiazzata. Completamente spiazzata. E confusa. Molto confusa.
DAVID:
Clara…
Non è morta in un incidente stradale, Anne!
ANNE:
Che cosa
vuoi dire?? CHE COSA VUOI DIRE, DAVID!!
DAVID:
E’-è …
E’ stata avvelenata, Anne! E’ stata uccisa!
ANNE:
O mio
dio!!
E
questo è
tutto ciò che riesco a dire, prima di cedere nella
disperazione più totale. Nel
buio più totale, mentre mio marito singhiozza forte. Come
è possibile? Che cosa
è accaduto quella maledetta sera di tanti anni fa?? Cosa
è accaduto diamine??
HARRY’S POV
HARRY:
Certo
Louis, sta tranquillo! Ne parlerò con Hope e… Ok,
va bene! Va bene, inviterò
anche Zayn! No, non è che non voglio e solo che…
E’ una lunghissima storia, un
giorno magari ti racconterò tutto! Perfetto! Ci saranno
anche Liam e Niall
allora? Una rimpatriata come ai vecchi tempi, giusto?
Benissimo… Ti faccio
sapere in serata! A presto amico!
Sto
parlando al
cellulare con Louis, quando Hope bussa alla mia porta ed io, con un
cenno di
testa ed un sorriso, la invito ad entrare. Ha il viso stanco,
sofferente e
normalmente rigato dalle lacrime. E alla sua vista addolorata, quasi
come un
dejà vu, il mio cuore torna a dividersi in tanti minuscoli
pezzettini.
Come
vorrei
correre da lei e abbracciarla, amarla, riempirla di baci, farla ridere!
Il
sogno di una vita, che però non si realizzerà mai.
Annuisce
con la
testa e avanza timidamente verso il mio letto, sedendosi educatamente
sopra di
esso. E’ incredibile pensare come la semplicità e
l’eleganza di questa ragazza
sia per me, una tale fonte di attrazione e come un semplice battito di
ciglia,
riesca a ribaltare completamente la mia giornata…
Attacco
il
cellulare e mi avvicino a lei, inginocchiandomi per poterla osservare
bene in
viso.
HARRY:
Che cosa
ti è successo adesso, principessa?
HOPE:
Devo parlarti
di Zayn, Harry!
HARRY:
Certo,
dimmi tutto!
Lo sapevo! Sapevo benissimo che quel ragazzo l’avrebbe fatta
soffrire ancora di
più! Ma dovrò parlargli! Certo che lo
farò!
HOPE:
Bene,
vedi io ho r…….
Hope
si blocca
improvvisamente e si alza immediatamente dal mio letto, correndo verso
la
porta. Che diamine sta succedendo adesso ?? E’ questo
ciò che vorrei chiederle,
ma non faccio in tempo a parlare, che un brusio agitato arriva alle
nostre
orecchie. Proviene dalla stanza dei nostri genitori. E Hope sta
ascoltando ciò
che dicono.
HARRY:
Ehi! Ma
stavamo parlando, Hope! Vieni qui, dai! Lo sai che è
maleducazione spiare la
gente, ahahah?
Hope
ride e mi
si avvicina, per poi tirarmi per un braccio e trascinarmi nel grande
corridoio
che separa le nostre stanze, con la speranza di ascoltare meglio
ciò che stanno
spifferando.
HARRY:
Hope,
dai! Ci scopriranno!
HOPE:
Shh
Harry! Non sento nulla!
HARRY:
Vuoi
giocare ai Detective oggi, vero??
HOPE:
E sta
zitto, dai!!
Sbruffa
e si
avvicina ancora di più alla porta, quando entrambi
ascoltiamo David pronunciare
il nome di Clara. E se qualche minuto prima un piccolo e speranzoso
sorriso era
appena comparso sul viso di Hope, quasi per magia,
quell’incanto è subito
svanito.
HOPE:
Stanno
parlando della mamma, Harry!
DAVID:
Clara…
Non è morta in un incidente stradale, Anne!
ANNE:
Che cosa
vuoi dire?? CHE COSA VUOI DIRE, DAVID!!
DAVID:
E’-è …
E’ stata avvelenata, Anne! E’ stata uccisa!
HARRY: Non è possibile!
Sussurro
appena
queste parole e guardo Hope, che invece non si muove, né
tanto meno accenna
qualsiasi cosa. Maledetto me che non sono riuscito ad impedirle di
ascoltare
questa conversazione! La mia sorellastra guarda nel vuoto e non
respira. Ha gli
occhi spenti e privi di una qualsiasi emozione, di un qualsiasi
sentimento. E
l’anima vuota. Sofferente. Addolorata. Non reagisce.
E’ intrappolata in un
mondo parallelo al nostro.
HARRY:
Hope
guardami! Hope! Ehi! Hope!!
Afferro le sue braccia con le mie mani e la smuovo forte, mentre
continuo
invano ad invocare il suo nome, ma lei è impassibile.
E’ bloccata. Scioccata.
Traumatizzata.
Attimi
che
sembrano ore, minuti che appaiono giorni. E noi siamo
lì… Completamente
sopraffatti dal dolore e dalla confusione, mentre nelle nostre menti
echeggiano
ancora le parole di David…
E’
stata
uccisa. E’ stata uccisa. E’ stata uccisa.
E’ stata uccisa.
Perché
tutto
questo?? Meritiamo una cosa del genere?
ZAYN’S POV
ZAYN:
Ehi!
Garrett! Sono dentro! Sono entrato in casa Cooper-Styles, non
preoccuparti!
Ahahahah
Angolo
autrice
Ehi
ragazzi!!
Ciao a tutti! Come va? Finalmente quest’altro capitolo
è pronto! Ho impiegato
davvero moltissimo tempo per scriverlo! Aiuto!! SCUSATE
L’ORRIBILE RITARDO CON
CUI HO AGGIORNATO !! Davvero mi dispiace moltissimo! Ho avuto grandi
problemi
con il pc e quindi non sono proprio potuta passare prima!
Bene… Colpo di
scena!! Vi aspettavate uno Zayn del genere?? E David?? Che
cosa nasconderà?
Clara è stata uccisa e Hope lo ha scoperto! Poverina!! Chi
sarà Garrett?? E
questo orfanotrofio “Isola Felice” ?? Che cosa
nasconderà?? Vi lascio con tutti
questi misteri… Cosa c’è dietro a tutto
questo secondo voi?? Fate lavorare la
mente eh!! ;)
A
presto
ragazzi!! E mi raccomando! RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE
RECENSITE E
ANCORA RECENSITE! Vorrei sapere se questa storia vi sta piacendo oppure
no!
Bacioni enormiiiiiii <3
P.S.
Il
nome di questo orfanotrofio e puramente inventato, così come
i personaggi e
tutta la vicenda!! Qualsiasi somiglianza con la realtà
è da ritenersi una pura
coincidenza!
Smookie97
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Capitolo 11 *** Resisti a questa tragedia... ***
“ATTENZIONE:
In questo capitolo sono presenti alcune
parti contenenti un linguaggio forte”
CAPITOLO 10 “Resisti a questa tragedia”
HOPE’S
POV
**************************************************************************************************************
Da
piccola, quando la tragedia non aveva ancora sfiorato la mia famiglia,
adoravo passare del tempo con mia nonna. Liz, un’anziana
dagli occhi azzurri
come i miei e da una profonda saggezza, a cui io ero legatissima.
Ricordo
ancora i nostri pomeriggi, a base di crema, cioccolato e dolcezza e le
nostre
lunghe chiacchierate fino a tarda notte, quando restavo a dormire da
lei…
Parlava, parlava, e parlava, come se avesse la necessità di
farmi apprendere
tutto ciò che lei sapeva. Come se volesse immergermi
completamente in un mondo
caratterizzato non da violenza e cattiveria, ma solo da amore e
nobiltà
d’animo. Un mondo a cui io ero
affezionata. E in cui avevo la disperata voglia di vivere. Questa
era mia
nonna: una fonte inesauribile di consigli, una bocca d’oro da
cui tirava fuori
perle di saggezza per tutti. Io la adoravo. Ma soprattutto adoravo
questa
maturità senza confini e che avrei voluto appartenesse un
giorno anche a me. Ho
un ricordo particolare di mia nonna però; o meglio, una
frase che mi riservò il
giorno prima del matrimonio del papà con Anne… E
ancora adesso sembra quasi di
risentire la sua voce sottile arrivarmi ovattata alle
orecchie…
Inizio
FLASHBACK
HOPE:
Voglio restare qui con te, nonna!! Per favore!
LIZ:
Piccolina! Lo sai che non puoi, su! Non piangere, mi spezzi il
cuore, così!
HOPE:
Io non voglio un’altra mamma! E non voglio vivere con
papà! E’
cattivo nonna…
LIZ:
Ehi, no Hope! Il papà ha affrontato solo un brutto momento,
devi
capirlo! Lui ti ama! E ti ama tantissimo…
HOPE:
Non è vero! Dai nonna, per favore!!! Voglio restare con te!
LIZ:
Ma non puoi Hope! Dai, stai sgualcendo tutto il tuo
vestitino…
Guardati allo specchio! Sei bellissima! E non lo dico solo
perché sono la tua
nonnina… Ma perché è così!
Sei bellissima fuori e soprattutto dentro! Sei forte
Hope ed io sono orgogliosissima di te! E lo sono anche la mamma e il
papà,
fidati!
HOPE:
T-ti voglio b-bene, nonna!
LIZ:
Shhh calmati dai!! Sai una cosa? Si dice che Dio assegni una
determinata vita a determinate persone perché queste sono
abbastanza forti da
affrontarla. A te purtroppo è toccata una vita troppo dura
piccola mia e ciò
significa che la tua forza, la tua volontà, la tua voglia di
vivere non hanno
limiti. Devi essere orgogliosa di te stessa, Speranza”
Fine
FLASHBACK
Orgogliosa
di me stessa?? Beh, io semplicemente non lo sono mai stata.
Dio
assegna a tutti la vita che sono in grado di affrontare…
Bene, questa
volta si è sbagliato di grosso.
***************************************************************************************************************
E’
stata uccisa. Mia madre è
stata uccisa. E’ stata avvelenata.
Le
parole orribili di mio padre, affilate come lame di cortelli,
risuonano brutalmente e continuamente nella mia mente, mentre la mia
bocca
grida con tutta la forza possibile solo semplici no, in modo disperato
e terribilmente
agonizzante. Harry cerca di calmarmi, trattenendomi con le sue braccia
per i
fianchi, ma io continuo ad agitarmi ininterrottamente, come mai prima
nella mia
vita. Stringo le mie mani in pugno talmente forte da rendermi le nocche
completamente bianche e causando perfino la fuoriuscita di sangue da
esse, a
causa delle mie unghie immerse con decisamente troppa forza e troppa
violenza
nella carne viva. Tiro ininterrottamente pugni al petto di Harry, mi
dimeno tra
le sue braccia, cercando di liberarmi dalla sua ferrea presa e
fregandomene
altamente in questo momento dei segni violacei che rimarranno senza
ombra di
dubbio per un bel po’ sulla sua pelle liscia e morbida.
Che
persona orrenda che
sono... Causo dolore a me e a chi mi sta intorno inevitabilmente. E non
parlo
certo solo di dolore fisico. Per colpa mia, tutti intorno a me
soffrono. Non so
trasmettere amore. Ma solo sofferenza.
HARRY:
Hope!! Hope! Hope!!!!!!!!! Shhhh calmati ti prego!! CALMATI!!!
Harry
è disperato nel vedermi in questo stato. Grida anche lui. E
piange.
Per la prima volta nella vita anche lui non mi sembra così
invulnerabile come
ho sempre creduto. Come l’ho sempre visto. Mi appare
sbalorditivamente umano in
questo momento, mentre combatte contro il suo IO interiore per non
cedere anche
lui in un atroce e maledetta disperazione, dal quale cerca di
rialzarmi. Debole
ed innocente come me: così è Harry adesso. Alcune
lacrime solcano timide ed
insicure il suo viso, mentre il suo cuore batte talmente forte che
quasi temo
possa scoppiargli improvvisamente. Io dal mio canto, tremo…
E lo faccio in modo
sbalorditivo, mentre sulle mie labbra sottili si insinua lentamente un
colore
violaceo.
HOPE:
LASCIAMI! LASCIAMI HARRY!!! CAZZO LASCIAMI!!
Grido
con quanta forza ho nel corpo, quando improvvisamente nella stanza
accanto a noi, la porta viene spalancata completamente da due figure
allarmate
che ci si presentano dinnanzi, completamente sbalordite per la scena
che i loro
occhi stanno avendo la sfortuna di osservare. Sono Anne e mio padre,
quell’insulso bastardo che mi ha nascosto tutta la
verità per lunghissimi anni…
ANNE:
Oddio Hope!! Tesoro calmati!! Che sta succedendo Harry??
DAVID:
Sta avendo una crisi isterica, Anne… Cosa dobbiamo fare??
Hope!
Hope calmati! HOPEEEEEEEE!!!
Mio
padre, insieme ad Anne e Harry, continua a gridare il mio nome e a
cercare di calmarmi, ma invano. Ormai il dolore sta offuscando
completamente la
mia ragione, la mia mente, i miei sensi.
Il dolore mi sta battendo vergognosamente. Ed io non posso fare altro
che
sottostare alla sua potenza e al suo impatto devastante.
“Stai perdendo di
nuovo Hope! Lo stai facendo di nuovo!” E’
questo ciò a cui penso, insieme
alle parole più dure e disperate che ho avuto la sfortunata
occasione di
ascoltare nella mia vita…
E’
stata uccisa. Mia madre è
stata uccisa. E’ stata avvelenata.
3
SETTIMANE
DOPO…
DAVID’S
POV
GIORNALISTA:
E ancora a due settimane, quasi tre dalla sua fuga, che la
signorina Hope Cooper non è rientrata a casa. La famiglia
ormai è totalmente
disperata… La sedicenne, occhi azzurrissimi e capelli lunghi
e biondi, non è
stata ancora ritrovata, malgrado le pressanti, soffocanti e continue
ricerche della
polizia locale. Dove possa essere andata? Questo è quello
che ci chiediamo
tutti, qui in Inghilterra. Londra è totalmente sconvolta.
Diamo la linea al
servizio…
“E’
successo tutto troppo in
fretta per una ragazzina sedicenne. Dolorose verità sono
inaspettatamente
venute a galla in una giornata soleggiata apparentemente come tutte le
altre
qui a Londra e così, Hope Cooper, una bellissima biondina
londinese, non
reggendo maggiormente la situazione, è scappata di casa,
lasciando solo una
piccola lettera ai suoi genitori e al suo fratellastro, in cui chiedeva
esplicitamente a nessuno né di seguirla, nè di
cercarla. Tutti erano convinti che
fosse solo un atto di ribellione, che rientrasse a casa subito dopo, ma
in
realtà così non è stato. La situazione
appare agli occhi di tutti davvero molto
più grave di quanto potesse sembrare. Sono stati sottoposti
ad un pressante
interrogatorio tutti coloro che avevano stretti legami con la ragazza,
compresa
la sua famiglia e la sua migliore amica, ma non è stato
riscontrato nulla di
interessante. Che sia stata rapita, forse? Oppure sarà solo
una bravata
decisamente di cattivo gusto? Tanto è vero che
….”
HARRY:
SPEGNETE QUESTA DANNATA E MALEDETTA TELEVISIONE, PORCA PUTTANA!!
La
voce acuta, dura e addirittura oscura di Harry tuona improvvisamente
nella stanza buia in cui ci troviamo io, lui ed Anne. Rivolgo uno
sguardo
disperatamente stanco al mio figliastro, seduto scomposto sul divano di
casa
nostra e con la testa gettata all’indietro, mentre mia
moglie, che da settimane
getta fiumi e fiumi di lacrime, annuisce animatamente al figlio e si
dirige
verso la televisione, pigiando tremolante il tasto apposito per poter
finalmente mettere a tacere la voce della giornalista, troppo
indaffarata nell’
immischiarsi nel nostro atroce dolore e con l’unico ed insano
scopo di ottenere
ascolti record sulle disgrazie di mia figlia.. Anne si volta verso di
me e mi
dona un sorriso forzato, per poi risedersi sulla sedia vicino al nostro
tavolo ed
allungare la sua mano per poterla intrecciare con la mia e baciarla
delicatamente. Cerca di donarmi sostegno e forza e, al contempo stesso,
prova a
donarsi lo stesso, ma con inutili risultati.
Tre
settimane... Come annunciavano in tv, sono passate quasi tre
settimane da quando la mia Hope è andata via di casa e da
quando tutto il mio
mondo a iniziato a cedere, definitivamente questa volta. Mi sento
vuoto, perso
e tremendamente solo. Come un flashback, ecco che mi ritrovo anni
indietro,
seduto nella buia cucina della mia vecchia casa qualche settimana dopo
la morte
della mia Clara. Del grande amore della mia vita. Per
la seconda volta nella mia vita, due occhioni maledettamente
azzurri e uno sguardo sbalorditivamente profondo vengono strappati
improvvisamente
dalla mia quotidianità. Dalla mia vista. Dalla mia vita. E
tutto questo
dannatamente per colpa mia.
Che
razza i bestia sono? Che lurido codardo che sono stato in grado di
diventare?? Che assurda schifezza sei David?? Anzi… chi sei
veramente
bastardo?? La paura, il terrore di perdere Hope mi ha trasformato in
una bestia
senza sentimenti e capace di tutto, pur di esaudire desideri altrui e
di non
rischiare di perdere anche lei. Ma alla fine, nonostante tutti i miei
sforzi,
nonostante tutti i ricatti che ho dovuto subire, il risultato
è stato sempre lo
stesso: Hope non è qui. Ed io
preferirei
morire piuttosto che continuare a vivere.
DAVID:
Anne, tesoro... Vai a riposarti, su! Sono settimane che non chiudi
occhio e piangi continuamente. Sarai sfinita! Qualsiasi cosa ti faremmo
sapere
tutto. Hope tornerà presto, vedrai!
Mi
volto lentamente verso mia moglie e la trovo con la testa piegata
sulle mie sue braccia conserte delicatamente appoggiate sul tavolo. I
suoi
occhi, spenti e gonfi a causa dei suoi continui pianti, si chiudono
piano, per
poi aprirsi di botto e tirar fuori qualche riservata e silenziosa
lacrima,
indugiata nelle sue pozze verdi troppo simili a quelle di Harry. A
volte
invidio il loro rapporto: troppo uniti e troppo forti insieme rispetto
a me e
mia figlia, che negli ultimi tempi eravamo solo semplici estranei
costretti,
contro la loro volontà, a vivere insieme.
Anne
è la madre che tutti
vorrebbero, che tutti desidererebbero. Io invece sono il padre che
sarebbe
meglio a tenere alla larga, o addirittura, a volte, non avere proprio.
Mi fa
male, mi fa male accettarlo. Mi brucia il petto ed il cuore si ferma
pensando a
tutto ciò, ma è inevitabilmente così.
Ed io provo ribrezzo solo a guardarmi
dentro ed osservarmi allo specchio. Provo ribrezzo per me stesso. E
cosa
peggiore di questa non potrebbe esserci.
Anne
mi osserva e mi rivolge un sorriso forzato per poi alzarsi dalla
sedia e dirigersi nella nostra camera da letto. Nell’intera
casa riecheggiano
adesso solo il rumore dei suoi passi delicati sul parquè ed
i respiri troppo
accellerati di Harry, che come una furia, si alza improvvisamente dal
divano
dirigendosi vicino a me e scaraventando a terra in un tonfo sordo, con
una sola
mano ed una potenza e violenza assurda, il tavolo di legno al centro
della
stanza. Sbraita e prende a calci le sedie cadute a terra. Sembra
quasi…
impazzito.
HARRY:
CONTENTO? CONTENTO ADESSO?? TUA FIGLIA SE N’È
ANDATA BASTARDO!! SE
N’È ANDATA! NON ABBIAMO PIÙ SUE NOTIZIE
DA SETTIMANE, TI RENDI CONTO?? NON
SAPPIAMO DOV’È PORCA PUTTANA!! E’ VIA E
NON SAPPIAMO COME STA, SE HA MANGIATO, CON
CHI È, SE LE HANNO FATTO QUALCOSA, SE È STATA
RAPITA, PICCHIATA! NON SAPPIAMO
SE È ANCORA VIVA, NON SAPPIAMO NULLA CAZZO!! SIAMO COSTRETTI
A RESTARE CHIUSI
COMPLETAMENTE IN CASA DA SETTIMANE TI RENDI CONTO?? DA SETTIMANE!! CHE
RAZZA DI
PERSONA SEI, EH DAVID?? NON HAI LE PALLE DI MANDARE VIA QUATTRO
SCHIFOSI
GIORNALISTI DAL NOSTRO VIALETTO E METTERTI ALLA SUA RICERCA?? NON HAI
LE PALLE
DI CERCARE TUA FIGLIA PERSONALMENTE E MAGARI SEGUIRE CON PIU’
INTERESSE LE
INDAGINI?? DI CHE CAZZO DI UOMO SI È INNAMORATA MIA MADRE,
EH?? DI CHE PEZZO DI
MERDAAA!!! MI FAI DANNATAMENTE E MALEDETTAMENTE SCHIFO BASTARDO!
Inaspettatamente
Harry inizia a sbraitare contro di me, avvicinandomi
sempre di più alla sua faccia e prendendomi per il colletto
del mio maglione,
sbattendomi forte con la schiena vicino al mobiletto di legno della
dispensa.
Ha ragione. Ha maledettamente ragione. Ed io, un’ulteriore
volta, mi sento una
spazzatura. Abbasso il capo e non rispondo, mentre delle lacrime si
fanno
spazio nei miei occhi e cedono velocemente sulle mie guance. Mi
vergogno di
quello che sono. Sono vergognoso, ha ragione!
HARRY:
Perché tutto questo David? Perché?? Mi manca, lo
capisci?? Mi
manca maledettamente troppo! Io non riesco più a sopportare
questa tragedia!
Abbassa
il tono e adesso dalla sua bocca escono solo parole strozzate.
Piange anche lui e singhiozza disperatamente.
DAVID:
Harry, tu non sai niente… Non s…
Sto
per ribattere, quando un profondissimo bruciore si cosparge
improvvisamente sulla mia guancia, ed un liquido caldo scivola dal mio
labbro
inferiore. Alzo lo sguardo e noto Harry avanti a me, con una mano
sporca di
sangue. Sangue vivo. Voglio dire qualcosa, ma ecco che la mano del mio
figliastro, stretta a pugno, ritorna sulla mia guancia, con una forza
impressionante e mai vista prima.
Mi
lascio pestare. Me lo
merito. Fino in fondo.
HOPE’S
POV
HOPE:
Ti ringrazio tantissimo, Zayn! Senza di te non saprei proprio come
avrei fatto!
Ed
eccomi qui, in una piccola cascina in una campagna di Bradford, ospite
nel vecchio rifugio di Zayn. Oggi sono tre settimane, giusto tre
settimane da quando
sono andata via da casa. Che codarda che sono! Ho abbandonato tutto e
tutti con
una semplice lettera e sono fuggita, invece che affrontare i problemi. Ma la situazione per me era divenuta ormai
insostenibile. Sbalorditivamente insostenibile.
Anne,
papà, Harry, Katherine, Louis… Dio, quanto mi
mancano! Mi manca
terribilmente litigare con mio padre, ma continuare a volerlo sempre
più bene,
mi manca il dolce sorriso di Anne e le sue braccia sempre pronte ad
accogliermi
e mi manca amare in silenzio Harry. Il grande amore della mia vita.
L’uomo che
amo più di me stessa. Mi mancano le sue fossette, i suoi
ricci, i suoi occhi.
Mi manca quel modo di comunicare che solo noi conoscevamo. Ascoltare la
musica,
ridere, piangere insieme, consolarci a vicenda, litigare per
stupidaggini,
accarezzarci, abbracciarci, reprimere i nostri sentimenti. Tutto
ciò mi manca
quasi da togliermi il fiato. Da impedirmi di respirare. Da soffocarmi
lentamente. E poi c’è la mia Kat. Il mio angelo
custode. E il mio Louis. Il mio
Mr.sorriso. Zayn dice che sono tutti disperarti e non fanno altro che
pensarmi.
Li
amo infinitamente, ma non
posso tornare indietro...
Mia madre è stata uccisa, ed io
ancora non
me ne capacito. Non ho la forza per poter affrontare un dolore simile,
ma cerco
vendetta. Quell’assurda vendetta che mio padre non
è mai stato capace di
attuare e che di conseguenza, farò io. Già,
perché arriverà quel momento. Mi
vendicherò un giorno. E sarà una vendetta
dannatamente lenta e dolorosa. Una
vendetta che sarà ricordata da tutti. E che potrà
abbattere in parte forse il
mio assurdo dolore e quello di tutta la mia famiglia.
Rabbrividisco.
Rabbrividisco
per i miei pensieri… Che
persona sto
diventando??
ZAYN:
Di niente tesoro! Bene, io vado. Mi raccomando, non uscire fuori da
qui! La polizia e tutte le autorità locali sono sugli
attenti, pronti a
trovarti e a riportarti a Londra. Sta attenta Hope! Non devono vederti,
per
nessun motivo al mondo, poi sai ben….
HOPE:
Mi mancano Zayn! Terribilmente!
I
miei pensieri, espressi ad alta voce, interrompono il discorso di Zayn.
Do le spalle al mio amico e timidamente mi affaccio da una piccolissima
finestrina, creata da un semplice buco in delle lamiere che per qualche
settimana mi stanno ospitando, sostituendo la mia grande casa
londinese.
Osservo attentamente la grande campagna che mi si fa spazio dinnanzi
agli
occhi, mentre mi lascio cullare da un leggero venticello che mi
scompiglia i
capelli e mi solletica il naso. Dai miei occhi chiari iniziano a
scendere
goccioline salate, che asciugo in fretta, mentre piccolissimi ma ricchi
ricordi
affiorano continuamente nella mia testa. Non devo essere di nuovo
sopraffatta
dal dolore. Devo resistere a questa
tragedia.
E’
giusto gettare all’aria
tutto così? E’ giusto scappare senza affrontare i
problemi? E soprattutto, è
giusto quello che sto facendo?? Penso
a tutto ciò inevitabilmente, ma ormai, ciò che
è stato fatto è
stato fatto…
HOPE:
Non immagini quanto vorrei tornare a casa! Non te ne rendi conto! Sento
troppo la loro mancanza. Insomma, litighiamo, ma non posso fare a meno
di
vivere senza di loro…
Parlo
singhiozzando e mi volto verso Zayn, scoprendolo ad osservarsi le
scarpe ed a ingoiare una noce di saliva, per non piangere anche lui.
Non
capisco cosa gli stia succedendo, ma non gli domando nulla. Potrebbe
volermi
non rispondere e preferisco così stare zitta e proseguire il
mio discorso.
HOPE:
Sai, la mia famiglia è speciale. Tutta la gente che conosco
è
speciale! Anne, papà, Harry, i miei amici… E
anche tu, Zayn!
Accenno
un sorriso timido e mi siedo su un piccolo baule impolverato,
invitando lui ad accomodarsi vicino a me.
HOPE:
Io e mio padre abbiamo un rapporto davvero particolare:
all’apparenza può sembrare di non sopportarci, ma
in realtà ci amiamo con tutta
l’anima. Mio padre mi ha fatto soffrire tanto sai? Dopo la
morte della mamma e
prima che conoscesse Anne, era sempre ubriaco e forse addirittura
drogato.
Cercava di controllarsi, ma sai, alcool e droga sono devastanti
insieme, e a
volte diceva cose che mai avrei pensato di sentire pronunciate da lui.
A volte
mi picchiava anche, per sfogare la sua ira e la sua rabbia per aver
perso la
mamma. Ed io non gliene facevo una colpa. Anzi, non l’ho
detto mai a nessuno.
Dovevo aiutarlo, e sottostare ai suoi sfoghi, era l’unico
modo per poterlo
finalmente rialzare dalla depressione in cui era cascato…
ZAYN:
Perché sei così masochista, Hope?
Perché mi parli di tutto questo?
Perché riporti a galla nella tua mente questi tragici
eventi, eh?
HOPE:
Voglio raccontarti la mia vita Zayn! Ormai siamo amici giusto?? Io
ti voglio bene e poi stai facendo tanto tanto per me… Te ne
sarò sempre grata e
per qualsiasi cos….
ZAYN:
Basta! Basta così! Devo andare Hope, è
tardi…
HOPE:
Ma stavamo parlando, Zayn!
Gli
urlo dietro, mentre lui afferra velocemente la sua giacca ed esce
fuori di qui, sbattendo la porta violentemente. Che gli è
preso?? Appena
nominata mia madre e accennato qualche particolare sulla sua vita, si
è
innervosito in modo impressionante ed è andato via.
Che
mi stia nascondendo
qualcosa??
HARRY’S
POV
Ehi
Harry,
principino mio! Alla
fine, dopo tante e tante e tante prove, riesco finalmente a mettere
insieme
qualche semplice, e forse inutile, frase e ad aprire completamente il
mio cuore
solo ed esclusivamente a te. Sai bene che non sono mai stata in gamba
con le
parole … Ho sempre preferito comunicare con lo sguardo, con
i gesti o
semplicemente con il mio corpo. Comunicare con quei silenzi muti che ti
inondano la testa. Che ti immergono di ricordi. Che hanno la
capacità di farti
affogare in un mare di emozioni. Che riescono a far vibrare persino la
tua
anima. O che semplicemente riescono a riportarti indietro nel tempo,
nel luogo
giusto, con le persone giuste ed al momento giusto. Cosa che io
purtroppo non
ho mai avuto l’opportunità di provare… Hai presente quella terribile
sensazione all’altezza del petto? Si, proprio vicino al
cuore! Quell’enorme
macigno che ti lascia senza fiato e si ingigantisce sempre di
più con il
passare del tempo?? Ti è mai capitato di sentirti inutile?
Fuori posto? O
semplicemente sbagliato? Bene… E’ questo
ciò che sto provando io. In questo
preciso istante. Non mi sento abbastanza, Harry… E
forse non lo sono mai
stata davvero. Ci ho provato in tutti i modi! Quando mi
è stato possibile
ci ho provato e riprovato. Ma tutto mi appare così
disperatamente inutile. Così
inutile nella mia vita, che non ho più la forza di reagire.
Ma oggi più che mai
ho la necessità di sentirmi veramente giusta finalmente. E’
per questo che me ne vado. Si, vado
via! Lontano da tutto, Lontano da tutti. E lontano anche da te. Me ne
vado con
una valigia carica di dolori, con un passato tremendo alle spalle. Me
ne
vado per divenire semplicemente giusta. Me ne vado per
abbandonare questa
tragedia che mi perseguita. Me ne vado semplicemente perché
ne ho bisogno. Ho
bisogno di respirare un’aria diversa, di passeggiare in un
luogo diverso, di
vedere gente diversa. Volto pagina, bruciando miseramente tutte le
frasi
spezzate che hanno costituito la mia vita fino qui. Sono pronta a
ricominciare
nuovamente, a riscrivere daccapo la mia vita, con una penna visibile e
ben
stabile questa volta. Me ne vado perché ho la
necessità, il bisogno e l’obbligo
di farlo. Sai,
mi viene da ridere accarezzando lentamente queste piccole gocce salate
che sono
impresse su queste parole. Quante volte mi hai asciugato le lacrime,
eh?
Ricordo ancora il nostro primo incontro… Come potrei mai
dimenticarlo? Avevo
sempre pensato che qui, con la mia nuova famiglia e con te, sarei stata
felice…
Ed invece mi sono illusa, come sempre. Ci siamo affezionati,
allontanati e
ritrovati di nuovo. Ci vogliamo bene Harry. Ciò è
di vitale importanza per me,
ma ho bisogno di un po’ di tranquillità. Non ti
chiedo di capirmi e non ti
chiedo di non arrabbiarti con me. Anche io ce l’ho con me
stessa. Ti abbandono
Harry… Ma lo faccio lasciandoti il mio cuore. Curalo, ti
prego! E’ stato ferito
davvero troppe volte ed adesso ha il disperato bisogno che qualcuno lo
protegga
e lo difenda. Ti abbandono, ma lo faccio la consapevolezza che mi vuoi
bene e
che tieni a me ed io a te. Con la consapevolezza che senza di
te sarei completamente
morta da un pezzo e con la speranza che tu abbia un giorno quella forza
per
perdonarmi. Harry, conoscendoti so già che starai
disperandoti e
addirittura preparandoti per venirmi a cercare. Sta
tranquillo… Io sto bene.
Forse ci ritroveremo presto, forse no. Ma le nostre strade si
incroceranno
nuovamente un giorno per non lasciarsi mai più. Hope ed
Harry per sempre,
ricordi? Io sarò sempre insieme a te… E quando ti
capiterà di sentire la mia
mancanza, dirigiti al parco e accarezza lentamente le nostre iniziali
incise
sull’albero. Dio mi ha dato la vita. Tu una
semplice ragione per viverla. Ti
auguro il meglio, lo meriti infinitamente! Ti
voglio bene, molto più di quanto tu stesso
possa immaginare. Molto più di un fratellastro. E non
pensare sia una frase
fatta! Un giorno ti spiegherò fino in fondo ciò
che voglio dirti… Resisti
Harry!
Sarò
sempre la tua
principessa…
HOPE
HARRY:
Dove sei Hope?? Do-dove sei??
Rinchiuso
nelle mia stanza, mi ritrovo a leggere la lettera della mia
sorellastra per l’ennesima volta. Sono troppo debole senza di
lei… Perché una
creatura così maledettamente magnifica, deve soffrire
così tanto?? Perché è
destinata a stare tanto male?? Non potrei soffrire io in questo modo??
Non
potrei esserci io al suo posto?? Merita
una vita felice, una vita estremamente felice. Accarezzo
debolmente le sue
parole scritte su questo foglietto bianco e osservo timidamente la sua
calligrafia meravigliosa, che mi ha annunciato una delle notizie
più brutte
della mia vita.
Ricordo
perfettamente il giorno in cui la vidi per la prima volta…
Beh, è
impossibile da dimenticare! Ricordo in modo chiarissimo la bambina con
gli
occhi cielo e le mollettine rosa per capelli mangiare velocemente il
suo gelato
al cioccolato, per poi sporcarsi tutto il vestitino, probabilmente
appena
comprato da David. Ricordo bene i nostri piccoli giochi mentre la mia
mamma e
suo padre commentavano la fantastica riuscita della serata. Ricordo
assolutamente tutto come se fosse stato ieri.
Mentre
penso ai vecchi e fantastici tempi sento in me una forza
improvvisa, che mi spinge a spostarmi da lì. Mi alzo
improvvisamente dal letto,
per poi dirigermi subito nella sua stanza, che dal giorno della sua
fuga è
rimasta completamente chiusa e bloccata. Apro piano la porta
scricchiolante e
la chiudo lentamente alle mie spalle. Un odore buonissimo mi invade
subito le
narici: è il suo profumo. Lo
riconoscerei
tra mille. Ed è il mio
preferito.
Cerco con le mani l’interruttore vicino al muro e, appena
accesa la luce, mi
immergo completamente nel mondo della mia Hope. Osservo bene le pareti
della
sua camera, i cd vicini allo stereo, la televisione spenta da troppo
tempo, il
suo portatile sul letto. E’ stranissimo entrare qui e non
trovarla. Sembra
quasi di vederla venirmi incontro ed abbracciarmi, oppure urlare dal
bagno di
non frugare tra i suoi cassetti… Cosa darei per risentire di
nuovo i suoi
rimproveri! Mi avvicino piano alla scrivania di legno e prendo tra le
mani una
cornice risalente a qualche tempo fa… Questo scatto la
raffigura in vacanza, in
uno dei pochi momenti in cui è stata realmente felice. Guardo la sua foto quasi incantato e sorrido
debolmente, dopo tutti
questi giorni; quant’è bella! La AMO! Amo il suo
sguardo… Il suo sorriso… Così
perfetta come l’avevo sempre immaginata!
Devo
trovarti Hope e riportarti da me, prima che muoia
lentamente… Lo
farò, te lo prometto! Resisti, ti prego amore mio…
HOPE’S
POV
HOPE:
Zayn, sei tu?? Non è divertente! Zayn!! Per favore,
rispondimi se
sei tu!! ZAYN!!
Urlo
forte, mentre dei passi decisi e forti si fanno sempre più
vicini a
me. Ho paura. Terribilmente e sbalorditivamente paura. Il terrore puro
pulsa nelle
mie vene e nella mia testa, senza lasciarmi nemmeno la
possibilità di respirare.
Devo scappare. Questo è quello a cui penso, prima che un
ombra scura entri
nella cascina in cui mi trovo io.
HOPE:
Per favore! Non farmi del male per favore!
XX:
Ma che diavo…. Ehi, piccoletta! Non preoccuparti, non sono
venuto per
farti del male. Non piangere, dai!
Una
voce matura e forte mi arriva alle orecchie, incitandomi ad alzare lo
sguardo e a fidarmi di lui. Questa voce… Questa voce non mi
è nuova però! Mi
sembra di averla già sentita da qualche parte… Ma
dove Hope?? Lentamente alzo i
miei occhi azzurri, per poi fissarli in quelli dello ”
sconosciuto” di fronte a
me… Tremo terribilmente e le gambe mi sembrano di gelatina.
Sono seduta a terra
e mi mancano le forze per rialzarmi. Impaurita come non mai inizio a
parlare,
stupendomi anche di me stessa.
HOPE:
E-e tu c-chi sei?? D-dov’è Zayn?
Dov-v’è??
XX:
Ehi, respira! Non voglio mica
ucciderti! Zayn non è potuto venire stasera!
E’ impegnato con il suo
lavoro… Sai bene come funzionano queste cose, piccoletta.
HOPE:
N-non chiamarmi co-sì!
XX:
Ehii ehi che caratterino che abbiamo qui! Comunque… Io sono
Garrett,
piacere! Tu sei…??
Mi
allunga una mano, aspettando che io l’afferri per salutarlo.
Titubante
faccio congiungere le nostre mani e mi presento al mio “nuovo
amico”…
HOPE:
Piacere, Hope! Io mi chiamo Hope…
Angolo
AUTRICE:
Ehi
Ragazziiii XDXD Ciao a tutti!!!! Come vanno le cose? SCUSATE PER
L’IMMENSO RITARDO CON CUI STO PASSANDO ALLE STORIE E CON CUI
STO AGGIORNANDO LA
MIA FANFICTION L
Siamo in estate e tutti
sappiamo quante cose ci siano da fare, ecc… Bene, per
cominciare vorrei
RINGRAZIARE ASSOLUTAMENTE TUTTI COLORO CHE CON PAZIENZA E PAZIENZA E
ANCORA
PAZIENZA CONTINUANO A SEGUIRMI, E COMMENTERANNO, LEGGERANNO QUESTO
CAPITOLO.
Siete tra le persone migliori che io abbia mai conosciuto!!! *-* GRAZIE
GRAZIE
GRAZIE GRAZIE ANCORA PER IL VOSTRO SUPPORTO FISSO! Bene, in questo
capitolo c’è
stata una grandissima svolta… Hope ha lasciato tutto ed
è andata via da casa.
Poverina!!! Chi la sta aiutando adesso?? Zayn! E un certo Garett, che
Hope
crede di conoscere… Avrà ragione? E poi, cosa
è preso a Zayn, quando Hope ha
parlato del suo terribile passato? Si sarà sentito in
colpa?? E per che cosa,
poi?? Harry è disperato e vuole assolutamente trovare la
sorellastra, inoltre
legge continuamente la sua lettera. Approposito, che cosa ne pensate
delle
parole di Hope per Harry?? Sono dolciosi insieme, giusto??? *-* David
ha
parlato di … ricatti?? Cosa sta succedendo? Ma quante
domande!!! Cosa succederà
nel prossimo capitolo?? Mi raccomando, vi aspetto
èèè!! RECENSITE RECENSITE
RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECESITE RECENSITE!! Voglio sapere se
questa storia
sta continuando a colpirvi e a piacervi, oppure no! Per favore ragazzi!
Bacioni
a tutti <3
Smookie97
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Capitolo 12 *** Arrivo... ***
CAPITOLO
11 “Arrivo”
Una
settimana dopo…
HOPE’S
POV
GARRETT:
Hope cavolo! Smettila di fare la
bambina! Inizia a comportarti da adulta diamine! Prendi le tue cose e
sbrigati!
Se continui a fare capricci, perderemo il volo per New York, vuoi
capirlo??
Cazzo muoviti!!
Furia.
E’ furia pura ciò che
Garrett emana con tutto il suo corpo. Furia, furia e solo furia.
Stamattina è
arrivato mentre io e Zayn facevamo colazione, gettandoci
improvvisamente dinnanzi,
con un sorriso falso stampato sul volto, tre biglietti pronti per un
viaggio da
sogno a New York, meta scelta appositamente per me, conoscendo
perfettamente il
mio sogno e la mia irrefrenabile passione di visitare la Grande mela.
Un
viaggio lontano da tutto e tutti. Un viaggio che cambierebbe ancora
ulteriormente la mia vita, più di quanto non si sia
modificata.
HOPE:
Non urlare Garrett, ti prego! Sono agitata!
Agitatissima! E questa maledetta valigia non vuole chiudersi, caspita!
Invece
di iveenire contro di me, ti sarei grata infinitamente se magari
provassi ad
aiutarmi!
Spingo
i palmi delle mie mani sulla superficie rigida
della valigia beige a fiori che Garrett stamattina mi ha procurato,
operando su
di essa tutto il mio peso e soffiando stanca qualche capello ribelle
che mi si
posa sulla fronte provocandomi un leggero fastidio, mentre i due tizi
alle mie
spalle sbruffano infastiditi per il mio ritardo e non hanno la minima
intenzione
di smetterla di angosciarmi con i loro lamenti. Non li sopporto
più,
decisamente.
GARRETT:
Non sei capace nemmeno di chiudere una
valigia?? Dammi qua, sbrigati! Non servi a nulla, te ne rendi conto?
HOPE:
Eh?? Ma che avete stamattina, si può
sapere?? Io non riesco a capire cosa stia succedendo!
Cos’è tutta questa
fretta?? Il volo parte tra un paio di ore, abbiamo tutto il tempo di
prepararci
con calma e magari anche addentare qualcosa! Calmatevi ragazzi!
Sbruffo
per la millesima volta, per poi riportare
le solite ciocche ribelli dietro il mio orecchio e procedere nel
sistemare la
mia coda disordinata. Passo successivamente le mani sulla mia t-shirt
bianca tutta
sgualcita e sui mie jeans pieni di polvere, stiracchiandomi un
po’…
HOPE:
Che cosa avete in mente? Non mi starete per
caso nascondendo qualcosa? O non so, progettando una fuga dallo stato
inglese? Aspettate
aspettate! Volete rapirmi! Sono un ostaggio!! Guardatemi dritti negli
occhi e
non mentitemi signorinelli… Ahahahaha
Rido,
cercando di sdrammatizzare un po’ la situazione
creatosi, ma l’aria presente in questa stanza diventa sempre
più opprimente.
Un’aria pesante e viziata che mi sta soffocando. Come fa la mia vita, dopotutto.
GARRETT:
Ma sentitela! La ragazzina inizia a
delirare! Pff, sta zitta per favore! E non ridere perché ti
giuro che io ti pre…
ZAYN:
Garrett!! Smettila cazzo! Hope!! Anche tu,
basta! Mi avete davvero stancato! Io vi aspetto in macchina…
I vostri lamenti
mi danno la nausea! Voi due mi date la nausea! Appena capirete che
ormai siete
fin troppo grandi per tali cazzate, raggiungetemi. Arrivederci!
Mi
volto verso Zayn e lo vedo concludere il suo
monologo, gettando a terra una sigaretta appena consumata e spegnerla
per bene
con la punta del piede. Esce dalla cascina e per la rabbia sbatte
talmente
forte la porta da farla oscillare, dando l’impressione che
improvvisamente quest’ultima
cadda a terra in un tonfo sordo. Il rumore assordante mi porta
istintivamente a
strizzare gli occhi ed alzare le spalle. Porto lo sguardo su Garrett e
lo vedo
roteare gli occhi e incrociare le braccia al petto. Furia. Ancora,
tanta e
tanta furia.
Dio,
mi dà
i nervi il suo atteggiamento! Lui. Così strano, dannato,
particolare. Mi dà i
nervi! Eh sì, tra noi due non scorre un buon feeling. O
meglio, non c’è mai
stato… No, decisamente no.
HOPE:
Ecco, complimenti Garrett! Davvero, ti
faccio i miei migliori complimenti! Passami il mio biglietto per il
volo, sù!
Qui abbiamo risolto. Così potrai calmarti un po’
stamattina. Hai bevuto troppo
caffè credo! Evita la prossima volta…
E’ un consiglio da amica!
Gli
parlo acida e diretta e Garrett mi lancia un’occhiata
assassina portando poi una
mano nella tasca posteriore dei suoi pantaloni ed estraendo i piccoli
foglietti
bianchi già presentateci stamane. Li getta sul tavolo
dinnanzi ai miei occhi
con fare disprezzante, per poi accendere una cicca anch’esso
ed estrarre
dall’altra tasca un accendino. Quanto fumano questi ragazzi?
Lo
osservo attentamente, con fare indagatore. Gli
occhi neri come la pece, le mani grandi e quasi sempre sporche e
ferite, il
viso tirato in un’espressione corrucciata e il labbro sottile
nascosto da un
piccolo strato di barba. Sbatte il piede per terra a ritmo e alza gli
occhi al
cielo, con fare disperato e stanco.
Ma
cosa sta succedendo?? Garret e Zayn sono
davvero agitatissimi oggi. Fin troppo agitati e questa cosa mi puzza.
Non li
avevo mai visti così prima d’ora e
c’è da considerare il fatto che ormai avevo
trascorso intere giornate in loro compagnia. Per quanto potesse
sembrare strano
infatti, ormai conoscevo, o meglio, avevo imparato a conoscere molte e
molte
cose sul loro conto. Sapevo, ad esempio, che Zayn odiava il
caffè freddo di
prima mattina, la primavera, gli alberi spogli, il vento. Odiava essere
puntuale, i cartoni animati che trasmettevano in tv, il rumore dei
clacson, la
nebbia che gli oscurava la vista. Amava il colore rosso, il colore del
sangue e
della passione, le baguette francesi, i paesi caldi, i film western, le
serate
in solitudine, la luce della luna. Avevo imparato a capire che era una
persona
taciturna, scontrosa e dolce allo stesso tempo, che ascoltava musica
rock e
pop, che adorava i Beatles ma non aveva mai comprato un loro disco o
imparato
perfettamente una loro canzone a memoria. Ero a conoscenza del fatto
che
adorasse anche le coccole (cosa che non avrebbe mai e poi mai
confessato), le
nuvolette che fuoriuscivano dalla sua bocca mentre fumava,
l’odore dei cornetti
alla cioccolata comprati nel più antico bar di Bradford, lo
scricchiolio della
neve sotto gli stivali, la sensazione di brividi sulla sua pelle e gli
sguardi
intensi. Eh già, Zayn adorava
comunicare
con gli occhi. Forse unica e sola caratteristica in comune con me.
Per
quanto riguardava Garrett, avevo conosciuto
la sua maniacale passione per i videogames di guerra, per
l’inverno, per il
giornale pronto tutte le mattine accanto ad una tazza di latte fumante,
la sua
irrefrenabile ammirazione per i calciatori inglesi, per il mondo del
lusso, per
i soldi e le belle donne. L’amore che provava verso i
tatuaggi e
l’arricchimento facile e l’odio invece verso i
bugiardi, gli impiccioni, i film
romantici e i ricordi troppo personali che gli riaffioravano alla
mente. Ero
venuta a conoscenza dei suoi settimanali incontri di boxe e le
scommesse del
calcio- mercato che riempivano di adrenalina la sua vita.
In
realtà,
non avevo capito di non conoscerli assolutamente. Non avevo scoperto
assolutamente i loro segreti. Non avevo compreso, ciò che in
realtà avrei
dovuto davvero comprendere fin dal primo momento, dal primo incontro,
dal primo
sguardo o discorso con loro. Vedevo, ma ero cieca. Sentivo, ma non
ascoltavo.
Paradossale come cosa, no?
Qualcosa
accadrà oggi, me lo sento. Qualcosa deve
accadere!
Osservo
il giornale di stamattina ripiegato
malamente sulla sedia al mio fianco. Nella prima pagina, accanto alle
novità
economiche della settimana, una mia foto riporta affianco una scritta a
caratteri cubitali:” HOPE COOPER. LE RICERCHE
CONTINUANO, MA ANCORA NESSUNA
TRACCIA DELLA SEDICENNE LONDINESE DAGLI OCCHI DI GHIACCIO.
“
Un
viaggio in America. Infondo non sarebbe tanto
male come idea, giusto? Un paio di mesi trascorsi in una delle suite
più IN
della città, pranzi, cene e feste di gala. Bella vita e
divertimento.
Spensieratezza e felicità. Via i cattivi pensieri, via il
dolore, via le bugie,
via i sentimenti repressi, via la morte, via la disperazione, via le
lacrime,
via mamma, via papà, via Harry, via Anne, via Kat, via
Louis, via Londra, via
l’inghilterra, thè alle cinque del pomeriggio, Big
Ben, Tamigi, regole, studio,
foto, ricordi, avvisi, sogni, paure, incertezze. Via
Hope Cooper. Via me stessa e ciò che è la mia
atroce vita. Un
viaggio svolto con la speranza di rinascere e magari vivere una vita
meno
complessa. Garret mi offre tutto ciò, perché
dovrei rinunciarvi??
Lui
dice
di farlo per il mio bene. Perché ci tiene. Vuole
proteggermi. Perché vuole
farmi rinascere, appunto.
Eppure
c’è qualcosa nel suo sguardo che mi lascia
paralizzata, impotente, nauseata… Non mi permette di essere
così ben disposta a
credere alle sue parole… Tutto questo mi sembra decisamente
troppo strano:
tutta questa gentilezza non è da Garret, né
tantomeno da Zayn. Qualcosa di cui
sono assolutamente sicura è che questi due non possono
essere assolutamente
considerati i miglior tipi o amici della terra e pensandola secondo
questa logica,
le cose non ritornano.
E’
vero, si sono dimostrati sempre gentilissimi e
assai disponibili da quando sono scappata di casa. A volte anche fin
troppo
gentili, ma tutta questa assoluta disponibilità nei miei
confronti non ha
portato dentro di me questa grande fiducia verso di loro. Sono stata
sempre una
persona abbastanza fiduciosa negli altri, e se all’inizio
Zayn mi appariva un
sincero e innocuo ragazzo, non so spiegarne bene il motivo, dentro di
me sento
adesso che forse mi sbagliavo. Su Garrett però la mia
impressione è stata da sempre
negativa. Il suo modo di porsi, presentarsi, agire. Mi
è sempre sembrato una mela marcia, e credo che ci
vorrà molto di
più che un semplice viaggio a New York per farmi cambiare
idea.
GARRETT:
Adesso basta Hope! Adesso basta cazzo!
Ti giuro che sono stanco! Sei qui da un mese e sei sempre stata
trattata come
la regina della situazione! Se non fosse stato per noi due in questo
momento
saresti stata ancora chiusa nella tua stanzetta a piangere o morta di
fame per
una stradina buia di Londra, te ne rendi conto?? Saresti stata ancora
chiusa in
quella casa di bugie e segreti a piangerti addosso la morte di tua
madre, hai capito?!!
E non dire che non mi sto sbag….
Non
conclude la sua maledetta frase, perché una
mia mano lo colpisce in pieno viso con tutta la forza, il disprezzo e
lo schifo
che possiedo.
Avrebbe
potuto urlarmi contro le peggiori parole, i peggiori insulti, tranne
però nominare
mia madre. Mia madre no! E’ un colpo basso, troppo basso
anche per un verme
simile a lui. Non sopporto il fatto che possa anche sono parlarmi di
lei,
nominarla e addirittura pensarci… Non deve permettersi! Lui
non deve
assolutamente permettersi!
Come
sempre le lacrime calde scivolano sul mio
viso ed inizio ad urlare con tutto il fiato che ho nel corpo pensieri
repressi
fin da troppo tempo nei meandri più bui della mia testa.
HOPE:
Mi fai schifo! Mi fai schifo stronzo!
Bastardo! Non la devi nominare hai capito? Non la devi nominare!! Non
devi
nominare mia madre!!
Tiro
pugni sul suo petto continuamente, nella
speranza di procurargli un minimo del dolore che io provo solo al
pensiero di
mia madre, ma lui mi sovrasta con la sua forza imponente e dopo un
po’ mi
afferra saldamente e violentemente i polsi, bloccando il mio corpo
minuto. Gli
effetti della boxe e gli allenamenti degli incontri clandestini
settimanali,
hanno il loro effetto dopotutto…
Finiamo
faccia a faccia, sento il suo respiro
infuriato sulla mia pelle, mentre dai miei occhi chiari fiumi di
lacrime si
riversano ancora e ancora sulle mie guance. Osservo gli occhi di
Garrett e pian
piano mi sembra che il loro colore muti, assumendo sfumature profonde e
verdine.
Harry!
Gli occhi del mio amore… Gli occhi
di Harry! Del MIO Harry!
Sbatto
le palpebre più volte, poi le stringo forti
forti e scuoto violentemente la testa. Cosa?? Che succede?? Riapro le
mie pozze
azzurre e gli occhi verdi di Harry diventano sempre più
chiari, fino a
ritornare molto scuri. Ed ecco che il viso di mio padre mi appare
dinnanzi agli
occhi. Scuoto la testa ancora e ancora per poi allontanarmi
improvvisamente e violentemente
dal corpo di Garrett. Che succede? Che sto facendo? Che stai facendo
Hope? Che
cazzo ci faccio qui? Che stupidaggine colossale stai combinando
signorina? Una
sfilza di domande confuse mi affollano la mente e posso giurare in
questo
momento di scordare perfino il mio nome…
Metto
le mani nei miei capelli scompigliati e
pian piano le mie gambe si fanno molli, costringendomi a cadere a
terra. Le stringo
tra le mie braccia pesanti e appoggio il viso sulle mie ginocchia,
facendo sì che
la disperazione si impossessi nuovamente di me. Come sempre
d’altronde.
Mi
è bastato riflettere un po’ di più e
immaginare
due visi a me familiari, per farmi rendere davvero conto della
stupidaggine più
grande della mia vita che sto compiendo da un mese ormai…
Garrett
non è stupito dalla situazione che si sta
creando, e ciò mi insospettisce...
Sembra
quasi che questa mia reazione sia qualcosa che avrebbe voluto si fosse
sviluppata già precedentemente… Quasi come se
aspettasse di vedermi così
disperata… Quasi lo desiderasse con tutto sé
stesso, magari per poterne
ricavare qualche vantaggio…
La
risposta alle mie impressioni non tarda ad
arrivare ed un paio di frasi gelide, pronunciate da quella bocca rude e
sporca,
mi lasciano spiazzata e in balia di brividi in tutto il corpo, mentre
la risata
quasi “macabra” di Garrett, risuona in quelle
quattro mura di alluminio…
GARRETT:
Sii matura Hope e rialzati da quel
pavimento forza! Ho una proposta da farti e credo per il tuo bene, che
ti
converrà accettare ciò che ho da
dirti… Quindi apri bene le orecchie mia cara,
perché non sentirai ripetere ciò di nuovo! Capito
tutto piccola??
HARRY’S
POV
HARRY:
Bradfrod?? Che significa Bradford? E’
stata avvistata lì?? No, è impossibile! Hope non
conosce quei luoghi e credo
che non si sarebbe mai spinta fino a questo punto!! Insomma,
è una ragazzina!
Non potrebbe mai essere arrivata a Bradford da sola e, e … E
non so che pensare
cazzo!! Bene, bene ho capito… Avvisateci immediatamente
quando saprete qualcosa
di più! Ho detto di avvisarmi… Si, si tranquillo!
Come no… Come posso mai
essere TRANQUILLO??? Fate il vostro lavoro e lasciate a me queste cose!!
Metto
giù come una furia il mio, ormai distrutto,
cellulare per poi alzarmi nervosamente dal divano su cui sono seduto e
dirigermi verso il frigo e prendere un po’ di acqua fredda.
Ho la gola
asciutta, le mani e la pelle accalda e soprattutto il disperato bisogno
di
rinfrescare e liberare un po’ la mente e pensare ad una
soluzione valida per
trovare la mia dannata Hope e riportarla finalmente a casa. Nella sua
città,
nella sua stanza. Tra le sue cose, tra i visi che conosce. Tra le mie braccia.
Ho
paura. Una disperata, tremenda, soffocante
paura che possa esserle accaduto qualcosa di male… Che possa
aver incontrato
qualcuno e che possa essersi fidata immediatamente di lui, trovandosi
così in
grande pericolo. Che possa essere stata picchiata, rinchiusa,
maltrattata o
peggio… Che durante questo mese possa aver agoniato il
freddo o la fame, che
possa aver sofferto la lontananza da casa, che possa aver pensato
continuamente
a Clara, che possa aver pianto ancora di più di quanto non
era solita fare. Ho
la disperata paura che possa trovarsi in una strada isolata, in una
cascina
abbandonata e disperata, ricoperta di cartoni e con le labbra violacee.
Ho
paura che abbia compiuto una sciocchezza, che possa essere entrata in
un
“brutto giro”, che abbia seriamente compromesso la
sua vita. Che possa essere
stata ingannata, illusionata, delusa. Ho paura che stia cercando un
abbraccio
che lontano da casa non troverà mai, che stia cercando
tranquillità e serenità
in un mare di pericolo. Temo che magari si senta meglio lontano da qui
e che
non voglia mai più tornarci… Temo ancora di
più il fatto che non senta la mia
mancanza e che possa fare benissimo a meno di me. Non potrei
sopportalo. Non
posso sopportarlo. E a dir la verità, non riesco nemmeno a
pensarci.
Tremante,
ingoio subito quel liquido frizzante e
freddissimo contenuto nel mio bicchiere, dopodiche i miei pensieri
vengono
interrotti da una vocina, per me molto fastidiosa, che fino a questo
momento è
stata seduta in silenzio in un angolino del grande salotto in cui mi
trovo.
KATHERINE:
Davvero, Harry! Non riesco a crederci!
Bradford?? La polizia sostiene che si trovi a Bradford? Questo
è un delirio!! Insomma,
sono la sua migliore amica, avrei anche potuto, anzi, dovuto sapere
qualcosa in
più su questo momento di follia ed invece… Non
c’è sms o chiamata a cui
risponda, è un mese che non si fa più sentire!
Non so cosa pensare! E vogliamo
anche sottolineare l’inefficienza delle ricerche londinesi??
Oppure del
telegiornale che non fa che occuparsi di questa notizia, solo ed
esclusivamente
per interessi di share?? Dovremmo fare qualcosa e allontanare Hope da
questo show
mediatico in cui è caduta, magari per far sì che
le ricerche siano più intense
e soprattutto meno pubbliche! Per me potrebbe essere un’idea
più che valida,
sai? E poi, bisogna anche considerare il fatto che, come ben
sappiamo…
Kat
parla parla e straparla, costituendo uno dei
suoi soliti noiosi e banali monologhi, ma che io puntualmente non
ascolto. Sono
fermo alla terza, se non alla seconda parola da lei pronunciata, mentre
il mio
cervello è totalmente bloccato e il mio corpo è
vinto da una terribile agitazione
e un fastidioso tremolio.
Bradford?
Come può trovarsi Hope, a Bradford?
Così lontano da qui? Così
lontana da me?
Se ciò è vero qualcuno ha dovuto aiutarla per
forza! Una sedicenne non può
spostarsi da una città all’altra in modo
così veloce e anonimo. E’ strano.
Troppo strano. C’è
qualcosa di grosso
sotto questa storia. Qualcosa di davvero grosso.
Osservo
l’orologio a pendolo alla mia sinistra e
fisso l’ora: 3 del pomeriggio. Come un tornado, prendo
velocemente la mia
giacca scura abbandonata sulla sedia a dondolo di mia madre posizionata
accanto
a me, e mi rivolgo a Kat, che dopo la mia affermazione, rimane
completamente
sbalordita dalla folle idea che ho avuto, ma che decide immediatamente
di
seguirmi in questa pazzia, alla ricerca della sua migliore amica.
HARRY:
Kat, alzati e prendi le chiavi della
macchina. Si va a Bradford!
KAT:
Cosa??
HOPE’S
POV
GARRETT:
Nascondi bene questi capelli Hope! Tira
su il cappello stupida! E indossa questi occhiali!
C’è la polizia da tutte le
parti e ormai sei ricercata in tutto lo stato inglese! Ti
riconosceranno e ti
porteranno a Londra immediatamente! E addio viaggio a New York, hai
capito?? Ahahahaha
La
risata velenosa di Garrett mi arriva ovattata
alle sue orecchie e dai miei occhi non cessano di scendere lacrime e
lacrime,
mentre ripenso al discorso avuto un paio di ore prima con questo verme
schifoso
seduto compostamente al mio fianco. Sapevo di non dovermi fidare di
lui. Di non
dover stringere con lui un qualsiasi tipo di rapporto, e adesso, sola e
spaventata,
mi ritrovo a subire le conseguenze dei miei gesti irresponsabili e
immaturi e
ad essere lontana dalla mia unica fonte di speranza. Dalla mia unica
fonte di
vita. Harry.
ZAYN:
Smettila smettila smettila! Sei
insopportabile fratello! Piuttosto, procedi nella fila per il check-in
e
saliamo finalmente su quel dannato e maledetto aereo! Subito Garrett!
Adesso!
Zayn
parla al suo fedele compagno con grande
durezza e autorità e sospira pesantemente, affondando la
schiena sulla sua
sedia, guardando, di tanto in tanto, il vecchio orologio da polso che
stringe
tra le sue mani. Le labbra screpolate e gli occhi socchiusi gli
conferiscono
un’aria angelica e dannata allo
stesso tempo,
mentre segue Garrett con lo sguardo. Poi, si gira cautamente verso di
me ed,
inaspettatamente, inizia ad avvicinarsi sempre maggiormente al mio
corpo e a
passare lentamente le sue mani gelide e arrossate sul mio viso. Le sue
dita
tremanti scorrono lentamente sulle mie guance, per poi sfiorare il lobo
del mio
orecchio e i miei capelli biondi e mossi. Non capisco bene quali siano
le sue
intenzioni, ma non oso muovermi, né tantomeno scostarlo.
Voglio osservare fin
dove quel ragazzo sia in grado di spingersi e cosa voglia realmente
fare.
ZAYN:
Vedrai
piccola, finalmente ce ne andremo da questo schifo in cui siamo
cresciuti.
Inizieremo tutti insieme una nuova e migliore vita, tesoro mio. Potrai
essere
felice per davvero. Incontrare gente che ti ami per davvero. Potrai
finalmente
godere di quella spensieratezza che ti hanno negato da quando sei
venuta al mondo.
Dio, Hope. Sei bellissima.
Mi
sussurra impercettibilmente queste parole al
mio orecchio e si avvicina alla mia guancia, su cui posa con lentezza
inaudita,
un bacio casto. Sono sbigottita. Assolutamente e incredibilmente
sbigottita. Lo
vedo allontanarsi e sorridermi maniacalmente, per poi avvicinarsi
nuovamente al
mio viso, più vicino all’angolo delle mie labbra
carnose. Ed è a questo punto
che lo blocco e faccio per tirarmi su, tutta dolorante, da questa
dannata sedia
dell’aeroporto su cui sono seduta ormai da un’ora o
forse di più. Baciarmi? Zayn aveva
intenzione di baciarmi?
Stringo
nel pugno della mia mano la mia felpa
leggera e la passo sul mio viso, bagnato dalle lacrime e dalla saliva
di Zayn
nel baciarmi, per poi osservare la sua espressione, forse un
po’ adirata e
infastidita, per la mia reazione brusca ai suoi gesti.
HOPE:
Ehm… Ehm, v-vado in bagno Zayn. Ci metto un
attimo, ok? Sussurro intimidita queste parole e lo guardo attentamente,
mentre
con il capo rivolto verso il pavimento, accenna un timido si e mi
sussurra di
nascondermi bene, per la millesima volta, nella felpa nera e
grandissima che
sono stata obbligata ad indossare, per non essere identificata dalla
polizia
che ci circonda in questo luogo.
Passo
dopo passo, inizio così ad avanzare
timidamente verso il grande cartello che riporta la scritta azzurra
“toilette”,
continuando a piangere sommessamente e pensare a ciò che sto
facendo. Sto andando
davvero a New York? Sola? O meglio, insieme quei due tipi poco
affidabili e
dannatamente oscuri??
Questi
pensieri, insieme le solite e onnipresenti
lacrime, mi accompagnano per tutto il tragitto che mi
porterà ai bagni sporchi
e maledettamente affollati dell’aeroporto. Mi guardo intorno,
da sotto gli
occhiali scuri che indosso, per analizzare un po’ la
situazione, e mi soffermo
ad osservare una giovane coppietta poco distante da me, baciarsi ed
abbracciarsi teneramente, mentre entrambi piangono di gioia. Lei, che
del tutto
incurante ha gettato le sue valigie a terra con ben poca delicatezza,
ha le sue
gambe magre strette intorno ai fianchi del suo ragazzo che la bacia su
tutto il
viso, senza lasciarla nemmeno respirare. E ridono. Piangono e ridono
insieme,
mentre si stringono e si baciano.
Mai
i miei occhi hanno avuto l’occasione di
osservare uno spettacolo più bello di quello. Nemmeno un
tramonto sul mare, una
canzone, un regalo, un mazzo di fiori profumati, un bacio casto, un
abbraccio
tra amici, potrebbero mai comparare una scena di questa
intensità e potenza.
Solo
gli
occhi di Harry potrebbero riuscirci. Ma questa è una lunga
storia…
Sorrido
sinceramente e quasi senza accorgermene,
alla vista di quei due ragazzi che continuano ad abbracciarsi, e che
mano nella
mano, si allontanano verso l’uscita dell’edificio,
per poi sparire completamente
dalla mia visuale. Probabilmente, appena giunti a casa, si ameranno
completamente e senza freno, promettendosi di non lasciarsi mai
più e
giurandosi amore per tutta l’eternità.
E
proprio pensando a quei due poveri innamorati,
vittime come me di un sentimento potentissimo e incontrollabile, un
senso di
angoscia e malinconia mi attanaglia il petto. Ho bisogno di Harry
più di quanto
credessi. Più dell’aria. Ho bisogno delle sue
coccole, dei suoi baci, dei suoi
sorrisi. Ho bisogno delle sue frasi senza senso, dei suoi capelli ricci
che non
stanno mai fermi, delle sue fossette, delle sue braccia possenti, del
suo
respiro sulla mia pelle. Ho bisogno delle sue parole, delle sue prese
in giro sulla
mia altezza. Ho bisogno della sua presenza in casa e a scuola, della
sua
simpatia che riesce a migliorare la giornata di tutti. Ho bisogno della
sua
spensieratezza, della sua voglia di vivere l’attimo. Voglio
sentire la sua voce
perfetta mentre intona qualcosa sotto la doccia, ho bisogno di sentirlo
mentre
litiga con Anne e mio padre, ho bisogno di sentirlo vicino quando mi
prega di
preparargli il nostro ottimo latte e miele, quando mi prega di guardare
insieme
a lui i Simpson oppure di fare un giro in bici lungo il Tamigi. Ho
bisogno di vederlo
mentre, tutto concentrato, guida la sua auto, di vederlo dormire sul
divano, di
osservarlo litigare con Kat, di vederlo abbracciarsi con Louis. Ho
bisogno di vederlo
e basta. Sentirlo vicino a me. Ho bisogno di condividere con lui tutte
le mie
piccole cose.
Ma
soprattutto, ho bisogno di amarlo. E ho un disperato bisogno di essere
amata.
Completamente. Voglio essere sua. Solo ed unicamente sua. Anche se sono
consapevole di esserlo stata da sempre…
:
“IL VOLO BRADFORD-NEW YORK, PARTIRA’
ESATTAMENTE CON 45 MINUTI DI RITARDO PER MOTIVI TECNICI. SI PREGA I
GENTILI
PRESENTI DI ASPETTARE PAZIENTEMENTE LA RISOLUZIONE DI TALI INCONBENZE.
BUONA
GIORNATA A TUTTI! I miei pensieri vengono improvvisamente interrotti da
un
ulteriore avviso della nostra compagnia aerea, che annuncia e comunica
ai
passeggeri di un ulteriore ritardo del volo diretto a New York.
Un
ritardo
di 45 minuti… Ho 45 minuti per uscire da qui. 45 minuti per
decidere se restare
in Inghilterra o meno. 45 minuti per scegliere tra Harry, Anne e mio
padre o
una nuova e incerta vita oltreoceano con quei due vermi. 45 minuti per
decidere
se restare o partire. 45 minuti per ascoltare il mio cuore e non
lasciare
l’Europa, oppure seguire la mia mente e accettare i ricatti
di Garrett. 45
meravigliosi e dannati minuti per andare via da qui, da loro, da
Bradford. E
tornare a casa. Da Harry.
Tutto
o
niente. Adesso o mai più. Prendere o lasciare.
L’immagine
di quei due innamorati continua a
ripetersi senza sosta nella mia mente e la speranza che io e Harry, un
giorno,
potremmo comportarci allo stesso modo, fa aumentare smisuratamente i
battiti
del mio cuore. Mi volto indietro ed osservo Zayn e Garrett parlare tra
di loro
e progettare chissà cosa, una volta giunti in America.
Soffermo poi il mio
sguardo alla mia sinistra e osservo il cartello indicante
l’uscita dell’edificio
proprio dinnanzi a me.
Basta
con
questa falsa, Hope!!
Abbasso
il cappello che fino ad allora mascherava
il mio viso e tolgo gli occhiali, gettandoli a terra e facendo
sì che tutti
possano essere liberi di osservare i miei ormai
“famosi” occhi chiari e i miei
lunghissimi capelli biondi, identificandomi come la ragazzina scomparsa
e
avvisare quindi la polizia, che mi porterebbe a casa. So finalmente
cosa fare.
In cuor mio l’ho sempre saputo. Avevo solo bisogno di quella
forza in più che
potesse permettermi di compiere questo passo decisivo e capire di aver
commesso
un imperdonabile e miserabile errore.
Si
torna a
casa, Hope. Penso, per poi sorridere a me stessa e morire quasi
d’emozione nel rendermi
conto di poter abbracciare, baciare e rivelare i miei sentimenti ad
Harry dopo
così tanto tempo.
Arrivo
amore mio. Arrivo.
HARRY’S
POV
Ci
troveremo finalmente, Hope. Ti prego, non fare
cazzate. Ti prego, resisti ancora un po’. Ti prego, ti prego,
ti prego. Ti
prego.
Questo
è ciò a cui penso incessantemente mentre
le mie mani stringono il volante della mia auto con una tale forza da
rendere
le mie nocche bianche, il mio piede è fisso
sull’accelleratore e Kat dorme sul
sedile accanto al mio. La osservo e mi sembra di rivedere Hope, che era
solita
schiacciare lunghi pisolini in macchina fin da bambina. E’
incredibile come
ogni cosa riesca a collegarmi immancabilmente a lei, riesca a
ricordarmi sempre
e solo lei.
Ti
troverò Hope, fosse l’ultima cosa che faccio,
lo giuro.
Arrivo
amore mio. Arrivo.
Angolo
autrice:
Sono
commossa!!!! Dopo tantissimo tempo, quasi
un
anno,
ecco che HO
AGGIORNATO NUOVAMENTE LA MIA STORIA!!!
*-----* Mi sembra davvero incredibile e ammetto, mi fa un po’
strano, postare
finalmente questo nuovo capitolo di “ Così
perfetta come l’avevo sempre
immaginata…” <3 <3 <3 Siete
contenti??? *--* Vi giuro, io non sto più
nella pelle! Sinceramente, avrei sperato che questa storia avesse un
seguito
maggiore, e sono un po’ delusa dal fatto che le visite e le
recensioni siano
così minime. Non vi piace? Vi annoia? Ritenete non scriva
molto bene? Dovrei
cancellarla?? Non so, ditemi tutto iò che pensate riguardo
questi capitoli,
davvero… La vera e propria storia è appena
cominciata e ci saranno tantissimi
colpi di scena che vi lasceranno a bocca aperta! Posso davvero
assicurarvelo! J Bene, andiamo
avanti… Cosa ne pensate di
questo capitolo?? Harry e Hope si ritroveranno? Oppure lei
partirà?? Harry la
incontrerà a Bradford? E il comportamento di Zayn?? Stava
per baciarla!! O.O
Perché?? E Garrett?? Da come abbiamo capito vuole vedere
Hope distrutta… Disperata.
Perchè mai?? E Harry quanto è dolcioso??? *-* E
la coppietta dell’aeroporto?? E
il rapporto tra Harry e Kat?? Da nemici giurati ad alleati per Hope??
Cosa
succederà più avanti?? Cercherò di
postare il prossimo capitolo il più in
fretta possibile, ma per favore, ditemi cosa ne pensate a riguardo. Mi
SCUSO
infine con tutti voi per non aver aggiornato prima e avervi fatto
aspettare
così tanto tempo. Spero che questo capitolo riesca a farmi
perdonare, seppur in
parte. Concludo, invitandovi a leggere anche la mia nuova fanfiction, Save
my Life
che
troverete nel link in basso. Grazie mille per tutto ciò che
fate e
per l’affetto che mi dimostrate! Grazie a coloro che hanno
seguito
precedentemente la mia storia e che continueranno a farlo.
Vi
adoro
tutti! :** Bacioni <3 <3
Smookie97
Link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2342807&i=1
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