Crossoversia di GiulizTheBat (/viewuser.php?uid=140808)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Episodio 1 ***
Capitolo 2: *** Episodio 2 ***
Capitolo 3: *** episodio 3 ***
Capitolo 1 *** Episodio 1 ***
Noia
Suonò
la sveglia quella mattina.
“È
lunedì” disse in tono rimbambito Giuliz.
Prese
l’autobus, andò a scuola, tornò a casa
con l’autobus, una volta
tornata pranzò, guardò la TV, andò in
internet, fece i compiti,
cenò e andò a letto.
Tutti
i giorni scolastici erano così: noiosi, niente sorprese a
eccezione
delle verifiche e sperava sempre di poter vivere come i suoi
personaggi preferiti dei cartoni animati e videogiochi.
Anche
per la sua amica Chantal e sua sorella maggiore Giorgia era
così.
Intanto,
in un universo parallelo, precisamente in quello del professor
Layton, a Mistallery Crow si svegliò dicendo in tono
rimbambito “è
lunedì” (chi non odia il lunedì?).
Anche
per lui la vita era una noia mortale.
“Odio
questa vita!” esclamò per strada.
“Crow,
stai bene?” chiese Luke.
“Tu
ti devi considerare fortunato, con il professore fai un avventura
dietro l’altra, io invece sono costretto a rimanere in questa
città
a fare le stesse cose!”
“E
io?” chiese Clive “Mi sembra di vivere un deja vu,
ogni giorno
sono in cella per aver tentato di distruggere Londra, come mi dovrei
sentire?”
Chantal
e Giuliz stavano tornando a casa parlando delle loro idee per le loro
serie preferite.
“Sei
leggermente crudele con N-Gin” rise Giuliz.
“Lo
so, però è divertente”
ghignò Chantal “Però tu non sei da
meno”
“Che
ci posso fare? La natura ha fatto questo su di me”
“Mi
riferivo a quello che hai scritto sul tuo diario, piazzare una bomba
sotto la scuola”
“Ma
non lo farò mai…o forse sì?”
“Mi
sembri Russia”
“Mi
chiedo spesso perché nella nostra vita non potrà
mai capitare un
incontro assurdo, tipo con Crash, Crow o
Finlandia…”
“…O
Inghilterra…”
Giuliz
arrivò a casa e con un tostapane si fece un bel panino al
formaggio
mentre Chantal prese un'altra strada per arrivare a casa.
Intanto
in una base misteriosa uno scienziato stava facendo ricerche su come
dominare l’universo.
“Vuole
un altro po’ di Lucano signore?” chiese il suo
Robot arrivando
con una bottiglia in mano.
“NO!
VOGLIO SOLO TROVARE UN MODO PER DOMINARE L’UNIVERSO! I MIEI
EX
COLLEGHI DELL’AREA 51 SI PENTIRANNO DI AVERMI PRESO IN GIRO
NEL
CONSIDERARE L’ESISTENZA DI UNIVERSI PARALLELI!”
gridò senza
fiato lo scienziato.
“Lo
prendo come un no signore”
“Forse
ho bisogno di un altro soggetto per far aprire un varco
dimensionale…” rifletté lo scienziato
poi guardò il suo robot
“A51, portami una mente drogata!”
“Ma
l’avranno già arrestata signore!”
“Intendevo
dire molto fantasiosa, una persona che si immagina i suoi personaggi
preferiti come reali!”
Il
robot uscì dalla base e si diresse verso la
città. A51 esaminò le
menti di tutte le persone presenti, entrò in casa di
Chantal, vide
la ragazza davanti al computer che stava ridendo guardando gli
episodi di Hetalia, esaminò la sua mente e capì
che lei poteva
essere la cavia perfetta per il suo padrone. Si avvicinò
alla
ragazza, la fece addormentare con del sonnifero e la rapì in
un
lampo raggiungendo poi la base.
“È
questa la mente che servirà per la mia macchina?”
chiese lo
scienziato vedendo Chantal addormentata.
“Sì
signore, ho analizzato la sua mente e mi sembra la persona perfetta
per il suo esperimento”
Lo
scienziato prese la ragazza e la legò alla macchina, la
azionò e
tramite uno schermo vide tutte le immaginazioni di Chantal,
tirò la
leva e sopra la sua base cominciarono tuoni e fulmini.
A
Mistallery intanto Crow sentì dei forti colpi di vento, si
girò e
notò una tromba d’aria luminosa che stava
catturando tutto ciò
che c’era attorno, il ragazzino fuggì avvertendo
tutti del
pericolo, ma era troppo tardi, la tromba d’aria lo aveva
catturato
facendolo scomparire. Anche nell’universo Hetalia stava
succedendo
la stessa cosa con Veneziano che correva in lacrime urlando
“AIUTO
GERMANIA!”, nell’universo Crash Bandicoot Crash
stava tenendo sua
sorella Coco per una mano perché stava per essere
risucchiata dalla
tromba d’aria, ma il suo gesto fu inutile,
nell’universo Disney e
Kigndom Hearts stavano scappando, in tutti gli universi paralleli
stava succedendo questo.
“Sta
per funzionare finalmente!” ghignò lo scienziato,
ma la sua
espressione cambiò appena vide che la macchina stava per
esplodere
“A51! Fa qualcosa!” il robot si rifiutò
e la macchina esplose
facendo uscire dalla base un gas soporifero che fece dormire
improvvisamente tutto il mondo.
Analisi
di Giuliz, Chantal e Giorgia:
Giuliz:
è una ragazza molto suscettibile, ama disegnare. I suoi
compagni di
classe hanno un po’ paura di lei dato che molto spesso
disegna cose
sanguinose e molto violente o mostri di qualche gioco horror. Ama
essere un tipo sinistro e per dimostrarlo si pavoneggia con la sua
frangia emo, ciò nonostante è così
piena di segreti personali che nemmeno le sue amiche conoscono. Sua
sorella maggiore pensa che potrebbe diventare una
scrittrice di erotici-horror data anche la sua mente leggermente
perversa.
Chantal:
è la migliore amica di Giorgia e Giuliz, anche lei ama
disegnare ed
è molto appassionata di Hetalia e Disney, come le sue amiche
è una
fangirl. Ama molto l’uso delle siringhe, è un tipo
molto
anticonformista. Ama essere un po’ crudele verso i suoi
personaggi
preferiti, la sua mente amante di crossover può anche
dimostrare
quanto sia matta, non a caso questo particolare la rende un amica
speciale per le due sorelle.
Giorgia:
la pazza del gruppo, è l’unica che riesce a
comandare a bacchetta
sua sorella minore Giuliz, anche se non sembra quest’ultima
è
molto affezionata a lei. Ama scrivere e con Chantal si diverte a
impersonarsi in Irlanda che vuole a tutti costi riavere
l’Irlanda
del Nord da Inghilterra. È una gran chiacchierona e molto
spensierata, ha molte idee per la testa, idee inoltre impossibili per
lei, ma lei non getta la spugna e insiste finché non si
stanca.
Immagini di EvilAngel96
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Capitolo 2 *** Episodio 2 ***
Uno
strano incontro
Il
gas soporifero aveva fatto dormire il mondo solo per qualche ora,
nella base segreta dello scienziato intanto qualcuno uscì
dal varco,
capì la situazione e portò via Chantal che era
ancora addormentata.
La
mattina dopo Giuliz si risvegliò senza aver capito che cosa
fosse
successo, sapeva di aver inalato qualcosa, pensava di aver fatto un
sogno ridicolo, ma non riusciva comunque a capire che cosa fosse
successo. Accese la TV e nei telegiornali parlavano dello strano
accaduto, la ragazza guardò l’orario e
capì di essere in ritardo
per scuola, uscì di corsa da casa con lo zaino per prendere
l’autobus lasciando Giorgia a letto ancora addormentata.
Chantal
cominciò a riaprire gli occhi e si ritrovò su una
collina.
“Tutto
bene my lady?” chiese Inghilterra notando che si era
risvegliata.
Chanty,
nel notarlo sobbalzò “I-Inghilterra?, sto
sognando?”
“Come
sai il mio nome?”
“Sei
un personaggio di una serie giapponese chiamato Hetalia, sappiamo
tutto di voi”
“Sul
serio?”
“Certamente,
però mi spieghi cosa sta succedendo? Perché mi
sento come se mi
avessero rapita e usata come cavia per qualche esperimento?”
“Forse
è ciò che ti hanno fatto, io non so per
l’esattezza come o cosa
sia successo, so solo che una tromba d’aria gigante ha
catturato me
e tutti gli altri paesi, io improvvisamente mi sono sentito dividere
in varie parti con ognuna che parlava una lingua differente dalla mia
e mi sono ritrovato qui, ti ho vista e pensavo che tu fossi in
pericolo my lady”
“Eh
eh…” Chantal arrossiva.
“Piuttosto
my lady, come ti chiami?”
“Chantal,
ma tu mi puoi chiamare Chanty, però un momento, hai detto
che quella
tromba d’aria gigante aveva catturato tutto ciò
che c’era
attorno?”
“Yes”
Chantal
si voltò e vide altri personaggi di altre serie gironzolare
per la
sua città.
“Ho
un certo presentimento, chissà come starà Giuliz
a scuola”
Intanto
Crow si risvegliò con un dolore alla testa come se
l’avesse
sbattuta contro il suolo, si guardò attorno e vide delle
piastrelle
che coprivano il pavimento, rubinetti e gabinetti. Capì di
essere
finito in un bagno pubblico, una ragazza, appena lo vide
urlò e gli
tirò addosso una spazzola, Crow uscì velocemente
dalla stanza e capì
non solo di essere finito in un bagno, ma in una scuola, il ragazzino
girò per i corridoi per capire dove si trovava, poi
salì le scale
che portavano sul tetto e rimase senza fiato del vedere il panorama.
“Wow”
esclamò “Che case, se i Corvi Torvi fossero qui
con me
rimarrebbero estasiati! Però un momento, come sono finito
qui?”
Crow rimase seduto per continuare a chiedersi che posto era e come
c’era arrivato.
In
una classe intanto, Giuliz stava disegnando nel suo diario come
sempre per distruggere la noia della lezione di scienze, i suoi
compagni di classe stavano discutendo dell’improvviso colpo
di
sonno che aveva rapito tutto il mondo mentre il professore continuava
la sua lezione sugli atomi.
Improvvisamente
si udirono degli urli di spavento e una bidella entrò in
classe
ansimando gridando “CI SONO DEI MOSTRI A SCUOLA!”
Giuliz
si sfregò le mani ghignando dicendo tra sé
“Mostri? Ora sì che
si ragiona”
Tutti
gli studenti, professori e bidelli uscirono dalle classi urlando di
panico, Giuliz sembrava l’unica calma.
Intanto
Crow, udendo gli urli scese per controllare la situazione, ma appena
vide davanti a se un mostro dal corpo e dal volto deformato disse
“Ehm…signore, voleva godersi anche lei il panorama
dal tetto?”
e fuggì via.
Proprio
quei tipi di mostri avevano invaso l’intera scuola, molte
studentesse urlavano a squarcia gola cercando un uscita, Chantal
entrò a scuola con Inghilterra.
“Direi
che anche qui è successo qualcosa” disse
Inghilterra.
“Da
dove lo hai capito?” chiese Chantal “Meglio cercare
Giuliz”
Giuliz
si stava invece annoiando perché non aveva visto nemmeno un
mostro
ancora, poi quando notò uno di quei mostri deformati
capì che era
meglio darsela a gambe, la ragazza corse e si nascose in un aula di
arte tenendo bloccata la porta.
“Non
può essere” disse tra sé ansimante
“Quello era un Servant
Grunt, uno di quei mostri di quel videogioco horror chiamato
Amnesia”
(Il
Servant Grunt del videogioco Amnesia, ora ditemi se non è
spaventoso)
(più nerd di lei) improvvisamente udì battere
alla porta gridando
“FATEMI ENTRARE! FATEMI ENTRARE!” Giuliz si
spostò di colpo
nascondendosi velocemente nell’armadio accanto e vide Crow
cadere a
terra per aver tentato di sfondare la porta, la ragazza rimase
sorpresa nel notare proprio lui, afferrò il ragazzino per il
braccio e
lo fece entrare nell’armadio.
“Chi
sei?” chiese Crow nell’armadio che, per colpa del
buio che c’era
dentro non vedeva nemmeno il viso della ragazza.
“Sta
zitto, o i Servant Grunts ci troveranno” sussurrò
Giuliz.
“Servant…cosa?
Sei un maschio o una femmina?”
“Zitto!”
Giuliz
rimase immobile, appena vide il mostro andare via uscì
dall’armadio
tenendo Crow per una mano.
“Ok,
sei una femmina” disse in tono convinto Crow.
“Crow,
però tu cosa ci fai qui? Era una giornata praticamente
noiosa e
qualcosa l’ha reso divertente e spaventosa!”
“Come
sai il mio nome? Io non ti ho mai vista, però mi attizza
molto la
tua frangia”
“Usciamo
di qui”
Mentre
scendevano la ragazza prese dal magazzino delle bidelle un badile.
“Cosa
te ne fai?” chiese Crow.
“Per
difesa, erano anni che aspettavo l’invasione di mostri a
scuola”
“Stai
scherzando vero? Io ho avuto a che fare…”
“Con
uno spettro enorme che stava per distruggere Mistallery e che poi in
realtà era colpa di un escavatrice-robot”
“COME
LO SAI? SEI UN ALLEATA DI DESCOLE?!”
“No
Crow, ho giocato migliaia di volte al professor Layton e il richiamo
dello spettro”
“Giocato?”
“Tu
sei un personaggio di un videogioco come poi quei mostri che stavano
per ucciderci”
“Davvero?
E io sono il protagonista?”
“No,
sei un personaggio secondario”
“CHE
COSA!? ORA CAPISCO PERCHÉ FACCIO LA STESSA VITA!”
“Beh,
hai comunque degli ammiratori e io come fangirl”
“Ho
ammiratori e tu mi ami?”
“Ehm…Volevo
dire…ammiratori e basta, comunque, andiamo via di
qui”
Crow
rimase incuriosito dall’atteggiamento della ragazza, la
seguì, ciò
che lui vedeva era una guerriera innamorata troppo orgogliosa di
sé.
“Nessuna
ragazza può sopravvivere al mio carisma”
pensò il ragazzino
ripensando alla frase che Giuliz aveva detto su di lui.
Chantal
e Inghilterra stavano salendo le scale nel tentativo di trovare
Giuliz, ma vennero sorpresi da un Servant Grunt, Chantal si mise
davanti ad Inghilterra per proteggerlo, il mostro alzò il
suo
artiglio per colpirla, ma una badilata gli arrivò in testa
facendolo
svenire.
“Ora
hai capito che cosa me ne faccio dei badili” si
pavoneggiò
Giuliz tirandosi su la sua frangia emo.
“Giuliz
eccoti qui!” disse Chantal.
“Forse
è meglio rifugiarsi nella vostra dimora” disse
Inghilterra.
Giuliz,
Chantal, Inghilterra e Crow uscirono velocemente dalla scuola e
corsero verso casa loro percorrendo una lunga strada piena di
personaggi di videogiochi e cartoni animati; appena entrarono a casa
videro Giorgia che stava bevendo una tazza di tè con Luke e
Clive e,
appena li vide arrivare salutò dicendo “Ciao,
ragazzi, come è
andata la giornata?”
Immaginatevi
la reazione di Giuliz in quel momento.
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Capitolo 3 *** episodio 3 ***
Attacco
al centro commerciale
Era
già passato un giorno da quell'incontro a dir poco assurdo
con quei
personaggi, la scuola era rimasta chiusa a causa di quell'invasione
mostruosa e non si sapeva quando è che si sarebbe riaperta.
Giuliz,
Giorgia e Chantal sembravano esserci già abituate
finché una
mattina Giuliz uscì di casa per qualche passeggiata e
accadde
qualcosa di strano.
Giorgia
e Chantal stavano chiacchierando per strada e sentirono dei
ragazzacci che ridevano tra loro dicendo “Un cybiorg sbronzo
che
balla alla Homer con Barney Gumble, questa nuova vita non
può andare
meglio!”
Le
due ragazze si guardarono poi girarono l'angolo e videro N-Gin
completamente ubriaco che ballava assieme Barney e ruttava come un
rospo.
“Un
altro po' *hic*!” diceva tutto ubriaco il povero cyborg.
“Perdonami
signor coniglio, ma ho finito la birra e i soldi” e Barney
cacciò
un rutto che spogliò gli alberi vicino.
“Povero
N-Gin” disse Chantal correndo dal cyborg.
“Meglio
portarlo con noi, non credo che qui passerà bene il resto
della sua
vita” aggiunse Giorgia raggiungendola.
Le
due ragazze presero N-Gin per le braccia e Chantal si voltò
un
momento per chiedere a Barney “Vuoi venire con noi?”
“No,
qui sto da dio” poi salutò N-Gin dicendogli
“Arrivederci coniglio pasquale”
Appena
le due ragazze entrarono a casa buttarono il cyborg sul divano per
farlo riposare.
“Conoscendolo
deve essersi depresso perché non c'era Cortex con lui,
insomma lui
come braccio destro è molto affezionato al suo
capo” aggiunse
Chantal.
“Puoi
dirlo forte fatina dei denti *hic*” disse N-Gin
più sbronzo che
mai.
“Oh
eccovi qui!” disse Crow apparendo all'improvviso, c'era
però
qualcosa di strano in lui, sembrava essere cresciuto di 3 anni: i
suoi vestiti erano molto stretti ed era leggermente cresciuto.
“CROW!
MA CHE TI È SUCCESSO?!” esclamò Giorgia
esterrefatta.
“E
lo chiedi a me?”
“Crow
deve aver ripreso quei 3 anni di assenteismo dalla nostra serie, ma
non ho ancora capito il perché” aggiunse Luke.
N-Gin
si riprese subito, guardò il ragazzo cresciuto e
utilizzò uno
strano marchingegno su di lui per capire che cosa gli fosse successo.
“La
risposta è semplice, è cresciuto *hic*”
disse il cyborg.
“Eh,
ma dai?” aggiunse Chantal mettendosi la mano sulla faccia.
“Non
puoi essere un po' più preciso?” chiese
Inghilterra.
“Secondo
i miei calcoli se lui ha ripreso quei tre anni in cui lui non si
è
fatto più vedere ciò significa che ora tutti noi,
stando su questo
mondo, abbiamo ora la possibilità di invecchiare”
“Questo
non va bene” aggiunse Crow.
“Secondo
il mio database il ragazzo ora dovrebbe aver *hic* 16 anni”
“16
anni? Mia sorella avrebbe scommesso che Crow avesse 12 anni nel gioco
in cui lui era apparso non 13”
“Ti
fa qualche problema?” chiese Crow “Se io quindi
sono invecchiato
di 3 anni allora la stessa cosa deve essere successa anche ai miei
amici, ma ora chissà dove saranno”
“Tranquillo,
li ritroveremo” aggiunse Clive.
Improvvisamente
squillò il telefono e Giorgia rispose.
“Pronto?”
chiese la ragazza.
“Sono
Giuliz, e sono al centro commerciale” disse Giuliz dall'altra
parte
del telefono.
Gio
cominciò a ghignare pensando che sua sorella fosse entrata
là per
comprare abiti nuovi (cosa che ovviamente Giuliz non avrebbe mai
fatto), così mise il viva-voce e disse “Non ho
capito, dove
saresti andata?”
“Al
centro commerciale, ma sei sorda o cosa?”
“Uhhh,
chissà quali abiti avrai comprato”
“Ma
scherzi, Gio? Viviamo assieme da 16 anni e non sai che non è
per
questo che ci sono entrata”
“Ah
no? Allora per che cosa?”
“Volevo
comprare l'ultimo gioco di Assassin's Creed, poi sono arrivati dei
soldati in stile Call Of Duty (non che mi piaccia quel videogioco)
che hanno invaso l'intero edificio e uno di loro mi ha dato le sue
armi perché mi considerava spaventosa e così il
negoziante mi ha
dato il gioco gratuitamente, non è magnifico? A proposito,
da te
come sta andando?”
“COSA?
DEI SOLDATI DI QUEL GIOCO INVADONO IL CENTRO COMMERCIALE CREANDO
PANICO E TU MI CHIEDI COME STA ANDANDO DA ME? ADESSO ARRIVIAMO E NON
STUPIRTI SE VEDI UN CROW 16ENNE!”
“Crow
16enne? Ma che mi stai dicendo?” e la chiamata si chiuse
lasciando
dubbiosa Giuliz.
Il
gruppo corse velocemente verso il centro commerciale ad una
velocità
inimmaginabile, appena entrarono videro Giuliz che teneva un'arma da
sparo spaventosa, delle cinture piene di proiettili e una granata
nella tasca dei pantaloni.
“Oh
ciao Gio, ma guarda che sarei arrivata io tranquillamente a
casa”
disse Giuliz, poi vide Crow cresciuto e disse “Ciao Crow
16enne”
“Giuliz,
butta giù le armi” ordinò Gio.
Giuliz
buttò a terra l'arma.
“Tutte!”
e
Giuliz buttò anche la cintura di proiettili.
“Ho
detto tutte”
“E
va bene” Giuliz tirò fuori dalla tasca la granata,
tolse la chiave
e lanciò la bomba in una profumeria facendo gridare a sua
sorella
“NOOOOOOO GIULIA!” (immaginatelo a rallentatore
quel momento P.S.
Già che Giorgia ha chiamato sua sorella con il suo vero nome
significa che era veramente furibonda)
La
profumeria esplose, Giuliz si voltò con aria soddisfatta,
vide
l'espressione furiosa degli altri e disse disinvolta “Che
c'è?
C'era la sagoma di cartone di Justin Bieber, dovevo farlo per il bene
dell'umanità!”
Gli
altri fecero un sospiro di sollievo e Chantal disse “Beh, non
fa
una piega”
Clive
guardò la situazione e disse “è
completamente pieno di soldati,
non promette nulla di buono”
“Se
vogliamo sconfiggerli tutti ci servirebbe un carro armato”
aggiunse
Inghilterra.
“Però
dove lo troviamo un carro armato?” chiesero N-Gin e Luke in
coro.
Chantal
si guardò attorno e disse “Chi lo dice che ci
serve un carro
armato?”
Un
minuto dopo Chantal era in un carrello della spesa con in mano
un'arma spara missili che N-Gin aveva portato con sé mentre
Giuliz
spingeva il carrello con tutta la sua forza e gridava ai soldati
“Abbuffatevi di piombo motherfuckers!”
Chantal
sparava all'impazzata verso i soldati, ma invece di sangue uscivano
bulloni e si sentivano suoni meccanici.
“Ma
questi sono robot” disse la ragazza.
“Meglio,
così non saremo accusate di omicidio”
scherzò Giuliz.
“Ehi!
Aspettatemi!” urlò Giorgia cercando di
raggiungerle a bordo di un
altro carrello.
“Andremmo
più veloci se tu non ti fossi fermata a comprare tutti
questi
gadgetrs sul professore me e Luke!” la rimproverò
Clive.
“Sono
un Otaku, non ci posso fare niente!” fece una linguaccia e
spinse
ancora di più il carrello con una scopa.
Intanto
Chantal e Giuliz avanzavano schivando e distruggendo robot ogni tre
per due (era giorno di offerte).
“Non
mi sono mai divertita così tanto!” urlò
la mora distruggendo un
soldato di latta.
“A
chi lo dici!” rispose la bionda sfilando una mazza da
baseball da
un manichino in un negozio di articoli sportivi.
“E
quella?”
“Per
i tuch down!” caricò il colpo e spedì
la testa di un robot in una
lavatrice in esposizione. Le due amiche si dettero il cinque.
Dopo
un po' di colpi contro i robot Chantal notò che Giuliz stava
spostando troppo il carrello verso le scale e che quindi sarebbero
precipitate facendosi veramente male.
“Freeeena!”
gridò.
Giuliz
notò il rischio e frenò in tempo, ma appena
arrivarono Crow, N-Gin
e Inghilterra anche loro con il carrello tamponarono quello delle
ragazze che cominciò ad avvicinarsi ad un gradino.
“Ok”
disse Giuliz “Adesso tirerò una parolaccia
così forte e così
lunga che nemmeno la fascia protetta saprà
bipparla”
Appena
le due ragazze precipitarono con il carrello giù per le
scale Giuliz
gridò con una potenza incredibile
“CAZZOOOOOOOOOOOOO!” (infatti
la fascia protetta non riuscì a bipparla).
Giù
dalle scale c'erano altri cinque soldati che videro Giorgia che stava
arrivando con il carrello da una parte e Chantal e Giuliz con l'altro
che precipitavano addosso a loro.
Era
stato un tamponamento fenomenale che schiacciarono i soldati che
andarono in corto circuito.
Almeno
le ragazze stavano bene, videro però che sulla pancia dei
soldati si
era aperto uno sportello e uscirono Keroro assieme agli altri
ufficiali.
“Che?
I soldati erano una loro invenzione?” si stupì
Chanty.
“Ehm...signorsì
Kero Kero” rispose Keroro un po' imbarazzato.
“Ci
ha dato gli ordini lui” disse Tamama indicando un tizio dai
capelli
neri, occhiali e un aspetto folle che si era nascosto in un negozio.
“MA
È CROKER!” gridarono le tre ragazze.
Croker
allora uscì dal negozio dicendo “Esatto! Io il
signor Denzel
Croker! SONO STATO IO A FARE TUTTO QUESTO! IO HO FATTO SÌ
CHE IL
MONDO REALE SI MISCHIASSE CON QUELLO IMMAGINARIO!”
“Sei
stato quindi tu a rapirmi e a far sì che succedesse tutto
questo?”
Esclamò Chantal.
“Esattamente!”
“Strano
però, nel primo capitolo avevi detto che facevi parte
dell'area 51,
io non ricordo che tu facessi parte dell'area 51...”
cercò di
spiegare Giuliz.
“SILENZIO!
COMUNQUE SÌ, FACCIO PARTE DELL'AREA 51 PERCHÉ
L'HO DECISO IO
ADESSO!” e Croker scomparì tirando una bomboletta
fumogena.
“È
sparito” esclamò Giorgia.
“Ma
dai?” aggiunse Giuliz.
Ormai
stava tramontando il sole, Keroro assieme alla sua banda chiese scusa
per il disastro che avevano combinato e promisero di rimettere tutto
a posto.
“Qualcosa
non mi convince” pensò Inghilterra.
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