Destination Unknown

di _FeelingThis_xx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Sweet Children ***
Capitolo 2: *** 2.La band ***
Capitolo 3: *** 3. Visite inaspettate. ***
Capitolo 4: *** 4.Capelli verdi. ***
Capitolo 5: *** 5. I don't know you but i think i hate you. ***
Capitolo 6: *** 6. Mr. Simpatia ***



Capitolo 1
*** 1. Sweet Children ***


Stesso posto. Stessa situazione.
''Un'altra birra, grazie''  stessa frase.
Ancora non capisco perchè il mio cervello decide di farmi tornare qua ogni cazzo di volta.
D'altronde il Gilman è uno dei pochi locali decenti dove fanno buona musica, tranne quando ci sono quelle band da quattro soldi, con un nome da quattro soldi che non sanno cosa significhi la parola di prima. 
Come questi che sto leggendo ora sul manifesto -Sweet Children: domani sera alle 21:00, preparatevi!
Si certo, preparatevi alla merda.
Anche il Gilman non sa più che pesci prendere ormai.
D'un tratto qualcuno decide di rompere i miei pensieri, riconoscerei la sua cresta a kilometri di distanza
''Hey sai che non bisogna bere così tanto?'' dice sedendosi nello sgabello affianco al mio. 
''Hey sai che ti devi fare un bel po' di cazzi tuoi Tim?'' Ormai conosco Tim da quattro anni e il nostro incontro non è stato dei migliori. In poche parole un giorno, visto che ero ubriaca marcia, ha deciso di riportarmi a casa decidendo di dormire da me dato che stavo veramente male e da quel momento non ci siamo più persi di vista. Oggi indossa una semplice maglietta con sopra un giubbotto in jeans senza maniche, strappate appositamente da lui; un paio di pantaloncini e delle All Star nere. Per lui, più normale rispetto al solito.
''Dai Ava lo sai che scherzo, comunque ti siamo piaciuti?''
''Certo, lo sai che i Rancid non li disprezzo mai...ho visto che è tornato Billie, avete fatto bene a riprenderlo''
''Si lo so, ancora non capisco come abbiamo fatto a mandarlo via per prendere quell'altro coglione...cazzo Billie è decisamente più bravo come chitarrista''
''Si concordo...piuttosto, sai qualcosa di questi Sweet Children? Non li ho mai sentiti nominare e ora se ne escono così''
''No ma sicuramente saranno dei bambinetti, o almeno dal nome lo dimostrano''
''Stessa cosa che ho pensato io''
''Vabbè si vedrà domani, vieni dagli altri dietro?''
''Ok almeno mi diverto un po'...poi con dei coglioni come voi è impossibile non divertirsi''
''Si lo so siamo fantastici, ti ricordo che la mia proposta per fare la groupie è ancora valida eh''
''Vaffanculo Tim!''



Angolo dell'autrice (?) *schiva i pomodori*
Eh che autrice...
Ok questa è la mia prima storia quindi vedete di non uccidermi grazie :')
Il capitolo è piccolo perchè è solo una specie di inizio...
Se vi piace, ma tanto so che non sarà così, fatemelo sapere :3
Alla prossima!

P.S. Per chi non lo sapesse Tim è Tim Armstrong c:

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Capitolo 2
*** 2.La band ***


Appena arrivata nella stanza dietro al ''palco'', se così si può definire, sentii un odore di fumo mischiato ad alcool e a sudore, odori ormai abituali per me.
 
''Hey Ava! E' da molto che non ci si vede'' mi disse Billie. Doveva essere fatto...
 
''Billie ci siamo visti due giorni fa..'' dissi ridendo. Billie non è di Berkeley, si è trasferito qui più o meno tre anni fa e credo di essere stata io una delle prime persone con cui ha parlato. Me lo ricordo ancora bene quel giorno. 
 
Stavo passeggiando tranquillamente per strada quando sentii dei passi abbastanza svelti venire verso di me. Il mio primo pensiero fu ovviamente: ''Chi cazzo è che mi rompe le palle adesso?'' sempre fine io...In ogni caso continuai ad andare avanti per la mia strada fino a quando, purtroppo, non sentii una voce:
 
''Hey scusa sono nuovo di qua e mi sono perso, sai per caso come faccio ad arrivare alla Roosvelt Avenue?''
 
Mi girai e vidi un ragazzo non più basso di me, ma quasi, con dei capelli ricci scuri e degli occhi grandi di un bel verde. Portava una maglietta dei Social Distortion, dei pantaloni strappati abbastanza vecchi ma che per me, erano fantastici, e delle vecchie All Star rosse. Aveva anche una chitarra in mano, cosa che notai subito.
 
Non sapevo se ridergli in faccia, opzione che mi tentava molto, oppure rispondergli seriamente.
 
Optai per la seconda solo perchè, dato la sua maglietta, aveva dei buoni gusti musicali. Poi la sua via era anche vicino alla via di casa mia quindi perchè no?
 
''Si certo, è anche vicino a dove abito io...''
 
''Ah...ti va se facciamo la strada insieme allora? Perchè se vado da solo sono sicuro che mi perdo'' non mi lasciò neanche finire.
 
''Oh...ok'' cercai di fare la calma.
 
''Grazie''
 
Così ci incaminammo. Sembrava un ragazzo molto tranquillo, di quelli che non hanno mai provato a fare una cazzata nella propria vita, si insomma uno di quelli che è pacifista con tutti.
 
''Tranquilla non sono come sembra, ho fatto il gentile solo per trovare la via di casa'' ma che cazzo, mi leggeva nel pensiero questo?
 
''Ah...io non ti ho chiesto niente comunque'' cercai di fingere.
 
''A volte le cose si notano anche se non chiedi'' -ok è più intelligente di quanto pensassi- ''Ti va una canna?'' eh si, ora mi aveva stupito. Ho capito che mi ero fatta un'idea sbagliata su di lui, mi piaceva come tipo.
 
''Non rifiuto mai proposte di questo genere'' 
 
Si mise a ridere.
 
Dopo averla finita, mi venne in mente che Tim stava cercando un chitarrista per la sua band, dato che l'altro era veramente un coglione a tutti gli effetti, e per giunta non era neanche un gran che come chitarrista. Così riniziai il discorso:
 
''Ho visto che hai una chitarra'' dissi tra una mezza risata e un'altra
 
''Si, si chiama Blue'' mi rispose con un sorriso da imbecille.
 
Capiteci, eravamo mezzo fatti.
 
''E come credi di essere suonando?''
 
''Beh...sono il nuovo Jimi Hendrix'' disse ridendo e cercando di fare un'aria da uno che si crede.
 
Scoppiai a ridere. Un po' per l'effetto della canna, un po' perchè quel tipo riusciva a darmi testa e perciò mi piaceva.
 
''Ti va di conoscere dei miei amici domani? Sai, stanno cercando un chitarrista''
 
''Certo! Mi è sempre piaciuto fare parte di una band''
 
''Perfetto! Bene io sono arrivata, tu vai dritto e poi gira a destra e ti ritrovi alla Roosvelt Avenue''
 
''Grazie....aspetta come cavolo ti chiami?''
 
''Ava rincoglionito''
 
''Ah ok, io Billie...hey non osare darmi del rincoglionito!'' disse ridendo
 
''Si si certo...a domani Billie'' e me ne andai. Wow avevo conosciuto quel ragazzo da neanche un'ora e già ci parlavo come parlo di solito con Tim o con gli altri della band. Strano non mi capita di solito. Credo che mi troverò bene con lui.
 
''Ah già...perchè hai quel cazzo di sorriso da abete?'' Billie mi fece ritornare alla ''realtà'' interrompendo il mio flashback. E' il secondo oggi, devo smetterla di pensare troppo.
 
Scossi la testa: ''No no niente...mi stavo solo ricordando il nostro primo incontro Billie''
 
''Aahahah si...no aspetta, non me lo ricordo'' si, era fatto.
 
''Ci credo...a quante canne sei arrivato oggi?
 
''Non mi ricordo neanche questo...'' disse sorridendo seguito dalla risata generale di tutti
 
''Vabbè lasciamo stare...''
 
''Ok Ava scegli, birra o canna?'' mi disse senza neanche salutarmi Jake, il batterista.
 
''Birra grazie'' detto fatto, me la lancia.
 
''Cazzo Jake sono pur sempre una ragazza!'' urlai cercando di fare la seria, ma durò poco.
 
''Ok scusa...ora siediti e non rompere i coglioni però'' disse sorridendo seguito dal mio dito medio.
 
''Hey ma Sid e Nancy sono spariti?'' disse Tim. 
 
Sid e Nancy, ovviamente, erano dei nomi dati apposta a Dunkan, il bassista, e Adrienne o Adie come volete voi, la sua ragazza. Stavano insieme da un anno e mezzo ormai e mi piacevano come coppia. Adie mi stava anche abbastanza simpatica, una delle poche femmine con cui mi piaceva parlare e che era riuscita ad entrare nel nostro gruppo. 
 
''Boh...vabbè sempre meglio di averli tra le scatole'' disse Billie con una faccia tra il cupo e il serio, questa volta era anche vera. Non capisco perchè ma ogni volta che si parla di loro due Billie cambia subito umore, si sa che è lunatico, ma in questo caso sento che c'è altro sotto.
 
Lo scoprirò prima o poi.
 
''Dai Billie stai calmo...cosa ti avranno mai fatto quei due?'' disse Jake.
 
''Non sono cazzi tuoi va bene?'' dopo aver detto questo, se ne andò sbattendo la porta.
 
Ecco a voi uno degli sbalzi di umore del signor Armstrong, si è il suo cognome.
 
''Dio chi lo capisce a volte quello'' dissi.
 
''Vabbè ormai ci abbiamo fatto l'abitudine al suo carattere'' disse Tim.
 
Nel frattempo vidi Jake fare qualche leggera imprecazione contro di Billie. Mi uscì un piccolo sorriso. Adoravo Jake, era un cazzone nei momenti giusti ma allo stesso tempo maturo. Era come il mio fratello maggiore.
 
Dopo varie cazzate e altre birre, decisi di tornare a casa. Così salutai gli altri e uscii dal retro del Gilman.


Angolo dell'autrice

Hey gentaglia (?)
Eccomi con il secondo capitolo, sicuramente più merdoso del primo ma dettagli...
Vi avviso che Jake e Dunkan sono dei personaggi completamente inventati, Adie no ovviamente c:
Se vi state chiedendo dove cazzo sono Mike e Trè statre tranquilli che nel prossimo capitolo ne farò apparire uno :3
Ovviamente se vi piace fatemelo sapere c:
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito ma soprattutto Greendayer98 che mi ha convinto a pubbliccare questa storia anche se fa cagare :')
Ok ho parlato fin troppo 
Alla prossima *sparisce*
Rage&Caffè.

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Capitolo 3
*** 3. Visite inaspettate. ***


Trè P.O.V
 
''FUORI DAL MIO BAR!''
 
''Vaffanculo!''
 
Bene e con questo siamo a quattro.
Solo perchè stavo parlando molto amichevolmente con le cameriere. Poi loro non si sono mica rifiutate. D'altronde sono Trè Cool, l'affascinate batterista degli Sweet Children, coma si fa a dirmi di no?
 
Ora che ci penso ho pure perso Mike al secondo bar, o al terzo.
 
Da male in peggio cazzo!
 
Era lui che aveva le chiavi di casa, era lui che aveva le chiavi della macchina, era lui che sapeva la strada per tornare.
 
E sei a Berkeley da meno di due giorni.
 
Vabbè pensa al lato positivo, almeno non ti dovrai subire la sua ramanzina.
 
Se solo Trevis fosse uscito oggi...ma no! Deve prepare al meglio la scaletta di domani sera e fare le ultime correzioni. Io le avrei scelte al momento le canzoni.
 
Vaffanculo anche a lui. 
 
Tanto vale andare a farmi un giro a questo punto...
 
Dopo aver camminato per qualche isolato vidi un grande locale con un'insegna luminosa. Sicuramente era un altro bar. Mi avvicinai e lessi la scritta ''GILMAN'' in grande.
 
Gilman, Gilman, Gilman....mi è familiare questo mome...
 
Cazzo questo è il locale dove dobbiamo suonare domani! Non me lo sono assolutamente immaginato così tanto figo!
 
Girandomi attorno vidi anche un sacco di manifesti con il nostro nome.
 
Finalmente stiamo avendo un po' di fama!
 
La nottata sta migliorando, devo subito dirlo a Mi...ah già, non so dove cazzo sia.
Vabbè non pensiamoci, spero di ritrovarlo almeno prima di domani sera o dovrò fare le audizioni per un nuovo bassista.
 
Decisi di proseguire il mio cammino senza meta ma dopo un paio di isolati ero completamente stanco. Dopo aver esaminato attenatamente le scale delle case per vedere quale era la più comoda, mi coricai su quelle di una semplice casa a due piani.
 
Ava P.O.V
 
Subito dopo aver chiuso la porta mi imbattei nel caldo afoso dell'estate. 
Cavolo anche a quest'ora della notte si sente molto...vabbè è agosto e sei in California, cosa ti aspettavi che nevicasse?
 
Accesi una sigaretta e mi incamminai verso casa. Girato l'angolo la mia attenzione andò sull'ennesimo cartellone di quei Sweet Children...cazzo tutto il Gilman ne era pieno, sia dentro che fuori.
 
Ma che cazzo avranno di così tanto speciale?
 
Berkeley a quest'ora è molto calma, si sentono solo pochissimi schiamazzi o roba del genere.
Amo la calma e la tranquillità, mi fanno rilassare. Odio invece le urla, le ho sempre odiate, fin da quando ero piccola. Sarà perchè i miei genitori litigano ogni singolo giorno da quando sono nata?
Odio chiunque urli, infatti durante lo sbalzo d'umore di Billie lo stavo maledicendo.
Gli voglio molto bene, è uno dei miei più cari amici, ma quando fa così non lo sopporto.
Ma non solo lui, chiunque. Credo che non mi ci abituerò mai ai litigi...
 
Con tutto questo flusso di pensieri, non mi accorgo di essere nella via di casa mia.
 
Quando mi avvicinai di più notai un qualcosa di verde.
 
Erano i capelli di uno sconosciuto che ha deciso di prendere come letto le mie scale di casa.
 
Billie P.O.V
 
Sto camminando come un matto.
Non so dove sto andando.
Non so perchè ho reagito così.
 
Ma perchè appena sento parlare di quei due mi esce un misto di rabbia e nervoso?
E anche di tristezza, molta tristezza.
 
Dunckan è un mio grande amico, lo conosco da quando avevo 12 anni e per Adie non provo niente quindi perchè quel comportamento?
 
Oh andiamo finiscila di mentire anche a te stesso.
Tu la ami quella ragazza.
La ami dal primo giorno che l'hai vista. 
Così semplice, delicata, solo con un filo di trucco. La sua infinita chioma di capelli neri, le sue curve, i suoi occhi...tutto. Dai singoli capelli fino alle dita dei piedi.
 
Era perfetta, era perfetta per te. 
 
Ma non era tua, era nelle mani di un'altro. E questo non ce la facevi più a sopportatrlo  da solo, il cuore si stava consumando lentamente. 
 
Dovevo condividere questo dolore con qualcuno.
 
''Ho bisogno di Ava''
 
Ritornai al Gilman, splancai la porta della stanza dove stavano gli altri, ma lei non c'era.
 
''Dov'è Ava?'' chiesi a Tim. Preferivo non parlare con Jake.
 
''Oh guarda chi si rivede!''-l'umorismo di Tim a volte mi stava proprio sulle palle-''Comunque è andata a casa circa mezz'ora fa perchè?'' Mezz'ora? Credevo di essere rimasto fuori solo dieci minuti..
 
''No, no niente''
 
Uscii dal Gilman e mi diressi verso casa sua.


Angolo autrice.

Hey :3
Ho fatto apparire Trè u.u
Comunque la mia versione delle band come vedete non c'entra un cazzo con la vera storia :')
E il carattere di Billie so che non quello che vi aspettavate ma...boh io me lo immagino così u.u
Bene non c'è nient'altro
Alla prossima! :3
E se vi piace o se c'è qualcosa da correggere nella storia ditemelo, accetto qualsiasi tipo di consiglio c:

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Capitolo 4
*** 4.Capelli verdi. ***


Ava P.O.V
 
Era da circa cinque minuti che lo stavo guardando.
Occupava tutto il passaggio, quindi lo dovevo svegliare per forza....Anche se mi sarebbe piaciuto dargli un calcio in faccia.
 
Ma con tutte le case che c'erano a Berkeley proprio qui si doveva mettere?
Almeno poteva stringersi in un angolo...cazzo sembra un elefante in fin di vita.
 
Credo che abbia più o meno la mia età, si sicuramente.
Indossa un paio di pantaloncini neri che gli arrivano al ginocchio, una maglietta a righe molto, ma molto larga e delle All Star nere abbastanze rovinate.
Mi soffermo un attimo a guardare i suoi capelli di un verde molto acceso.
Li sto amando.
Ma ho come il sospetto che sia un emerito cazzone.
 
Mi accorgo che puzza anche un po' di alcool ma non ci faccio molto caso.
 
Lo sto guardando da un po', sembro una maniaca. Credo che sia il caso di svegliarlo anche perchè sta iniziando a russare e ad emettere grugniti abbastanza spaventosi.
 
Gli diedi una leggera spinta con il piede nella spalla ma non ebbi nessun segno di vita, cosa che non cambiò nelle cinque spinte successive.
Presi a schiafeggargli la faccia e finalmente mugugnò qualcosa che non riuscii a capire.
 
Aprì gli occhi e dopo averli sbattuti un paio di volte capì che non era solo.
I suoi occhi, di un bel celeste, mi fissarono per un paio di secondi soffermandosi, come sospettavo, sul mio seno. Si alzò piano piano e sbadigliò. Non lo so perchè ma sento che sta per sparare una cazzata assurda.
 
''Hey piccola lo so che non si può fare a meno di me ma non ti sembra troppo svegliarmi?'' Ecco lo sapevo, è un cazzone senza cervello. Ci azzecco sempre con le persone.
 
''Non provare mai più a chiamarmi dolcezza.
E per tua informazione io qua ci abito e ti ho svegliato non per portarti a letto o qualsiasi altra cosa tu stia pensando ma per arrivare alla porta dato che il tuo culo e la tua massa hanno occupato tutto il passaggio'' Cercai di stare più calma possibile. Vorrei spaccargli quella faccia da cazzo che si ritrova.
 
''Oh allora scusa dolcezza, sai di solito a quest'ora sono abituato ad altre richieste''
 
''Ripeto, al prossimo nomignolo che mi dai ti castro. E comunque non me ne frega niente della tue prestazioni sessuali''
 
''Hai un bel caratterino eh...''
 
''Grazie lo so, e me ne vanto''
 
Presi le chiavi di casa e dopo aprii la porta. Stavo per entare ma fui bloccata da ''capelli verdi''.
Non so il suo nome quindi per ora lo chiamerò così.
 
''Ehm senti la faccio breve...''-sembra abbastanza imbarazzato, da una sfacciataggine acuta passa a una fase di alta vergogna, chi lo capisce-''Sono appena arrivato e facendo un giro nei bar della zona ho perso il mio amico Mike che sapeva come tornare a casa.
Dato che non ho nè macchina e non conosco la via in cui abito, non è che posso dormire da te stanotte? Poi domani mattina me ne vado, trovo il mio amico e non ci rivedremo più, a meno che tu non voglia conoscere anche il mio amichetto laggiù'' Sottolineando l'ultima frase con un ghigno di alta perversità.
E' un record, lo conosco da neanche mezz'ora, non so il suo nome e già mi sta facendo salire il nervoso a mille.
 
''Se non avessi detto l'ultima frase magari ci avrei potuto pensare'' dissi con più indefferenza possibile.
 
''Cazzo...scusa ce l'ho nel DNA, non riesco a fare una frase seria senza metterci una cazzata dentro, e a volte porta a gravi conseguenze''
 
''Se ci metti una cazzata non è più una frase seria, non capisco come certa gente faccia a sopportarti..''
 
''Oh come sei pignola! E ridi ogni tanto!''
 
Ok sto per scoppiare.
 
''Senti non mi dire come devo essere! Sei un cazzo di sconosciuto che ha avuto la bella idea di dormire sulle scale di casa mia, ringrazia che non ti ho preso a colpi prima!''
 
''Ok, ok scusa hai ragione, a volte esagero...allora mi ospiti? Ti preeego, ti ringrazierò a vita se lo fai'' Detto questo, mi fa gli ochhi dolci.
 
Lo ammetto, mi fa scappare un sorriso. Decido di tentarla.
 
''Dimmi una buona motivazione per farti varcare la soglia di casa mia''
 
''Mmmmh...beh se vuoi ti posso portare all'esibizione della mia band domani sera''
 
Aspetta, ha una band? Un punto in più per lui.
Ora che lo guardo meglio mi accorgo che nella tasca di dietro dei pantaloni ci sono due bacchette.
 
''Suoni la batteria vero?'' dissi indicando le bacchette.
 
''Oh si baby, no scusa...''-alzai gli occhi al cielo-''In ogni caso sono un mostro suonando''
 
Riflettei per un paio di minuti.
 
''Allora?'' mi disse capelli verdi.
 
''Andata, ringrazia la tua band per questo''
 
''Yeeeh!''-saltellò-''Grazie...''
 
''Ava'' risposi.
 
''Bene, io mi chiamo Frank ma puoi chiamarmi Trè''
 
Scoppiai a ridere.
 
''AHAHAHA Trè!? Ma come ha fatto ad uscirti dalla testa un nome così?''
 
Fece una smorfia tra l'offeso e l'incazzato.
 
''Se la vuoi sapere tutta il nome intero è Trè Cool, che vuol dire...''
 
''Molto Cool, tranquillo l'ho capito. Sei un genio, non mi sarebbe mai venuta una cosa del genere a me'' dissi. Tanto per farlo sentire soddisfatto e felice.
 
''Grazie, sei un delle poche che l'ha capito'' mi disse con un sorrisone.
 
''Ahahah bene, devo andarne fiera?''
 
''Si, per il sottoscritto sei una con cervello, tette e palle insieme. Sei grande''
 
Mi scappò un sorriso. A modo suo quel ragazzo era bravo.
Iniziava a piacermi.
 
Dopo essere entrati accesi la luce e andai a prendere le coperte per Trè.
Quando tornai lo vidi in cucina a cercare qualcosa da mangiare.
Cazzo sembrava una specie di scimmia, non stava fermo. Era una cosa buffissima.
 
''Basta chiedere'' dissi mezzo ridendo.
 
''Si scusa, è che verso quest'ora mi viene sempre fame...e non osare ridere per come mi muovo'' disse puntandomi un dito contro e cercando di fare una faccia seria.
 
''Chi io? Ma no tranquillo...comunque se vuoi c'è metà pizza in frigo''
 
''Pizza!? Potevi dirmelo prima!''
 
Aprì di scatto il frigo e la prese.
Sembrava che non avesse mai visto una pizza in vita sua.
 
''Welcome to paradise!'' disse.
 
Scoppiai a ridere di nuovo.
 
''Ma i tuoi?'' chiese successivamente con l'ultmo pezzo di pizza in bocca.
 
''Sicuramente saranno in camera loro'' non mi andava di dirgli la verità per ora...
 
''Mmmmh ok'' credo che abbia capito che c'è qualcosa che non va ma vedo che preferisce non farmi domande, meglio così.
 
Mio padre non si fa vedere da tre giorni ormai. Ah forse padre è una parola troppo grossa, non ha mai fatto il padre. Non si è mai preocupato di me, per lui sono solo una sconosciuta che gira per casa sua.
Ha sempre fatto così, sparisce per un po' e poi quando finisce i soldi torna.
E ovviamente mia madre lo accoglie come sempre a braccia aperte. Non capisce che lui non la ama più e che torna solo per i soldi.
O forse l'ha capito ma non vuole dirlo per paura di perderlo o altro...
In ogni caso a me non me ne frega più di tanto dato che anche con mia madre i mei rapporti si fermano a: ''Ciao'' ''Si tutto bene'' ''è pronto a mangiare?'' ''Grazie'' e ''Prego''.
Anche lei non c'è quasi mai a casa a causa dei suoi due lavori per mantenere in piedi la casa.
No, non credo che sia per mantenere me.
In poche parole vivo ''sola''.
 
Sicuramente ora non c'è in casa, di sera lavora in un piccolo locale\pub ed è troppo presto per la fine del suo turno.
 
Dopo questa piccola riflessione mi accorsi che Trè aveva finito la pizza così decisi di andare in camera ma quando mi alzai e iniziai a salire le scale mi accorsi che mi stava seguendo.
Mi girai e lo guardai:
 
''Adesso...quali sarebbero le tue intenzioni?''
 
''Ah non devo dormire con te?'' disse con tono scontato.
 
''Trè, se ti ho portato le coperte e ti ho preparato il divano ci sarà un motivo no?''
 
''Si ma credevo che...''
 
''Credevo un cazzo. Tu sul divano, Io nel mio letto. Chiaro?''
 
''Chiaro'' disse un po' triste ma non ci feci caso.
 
''Bene, buonanotte Trè''
 
''Notte Ava''
 
Quel ragazzo in fondo in fondo iniziava a piacermi. Certo era un deficente a tutti gli effetti ma diciamo che è da ''affezionamento facile''
 
Manco il tempo di coricarmi che sentii bussare molto fortemente alla porta alla porta.
Sembrava una persona molto agitata.
Ma chi cazzo poteva essere a quest'ora?
 
Scesi le scale e vidi che Trè era andato ad aprire.
Quando aprì la porta vidi le persona che non mi sarei assolutamente aspettata di vedere.
Billie.
Ma che cazzo ci faceva qui?
A quest'ora poi?
Perchè?
Non poteva venire domani mattina così almeno dormivo?
 
Lo guardai e vidi la sua faccia abbastanza sorpresa nel non vedere me di fronte alla porta ma un perfetto esraneo dai capelli verdi.
 
''E questo chi cazzo è?'' disse.
 
Prevedo che sarà una lunga notte.



Angolo autrice.

Ecoomi sono tornata! 
*Tanto nessuno ti caga!*
In ogni caso, scusate per il ritardo ma non avevo assolutamente voglia di scrivere, lol perdonatemi c':
Cooomunque spero che questo capitolo vi piaccia :3
Ringrazio Celeste ♥ Francesca ♥ e tutti quelli che hanno recensito. Sappiate che vi amo <3
Bene ora dato che sono le tre del mattino vi lascio pechè vorrei dormire, cosa ce non farà Ava lol c:
Alla prossima! :3
Ricordo che accetto qualsiasi tipo di consiglio c:
 

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Capitolo 5
*** 5. I don't know you but i think i hate you. ***


Ecco, ci siamo. 
Preparati.
Più calma possibile.
Mi conviene rimanere appoggiata allo stipite delle scale.
 
''Niente è solo uno sconosciuto che ho trovato sotto le scale di casa, l'ho ospitato e in cambio mi porta al live della sua band'' dissi.
 
''Mmmh Ava...?'' disse Billie con un tono da ''Non è da te fare queste cose''
 
''Mmmh cosa Billie? No scusa è il mio amante segreto che ti ho tenuto nascosto per due anni''  Amo il mio sarcasmo, anche nei momenti meno opportuni.
 
''Ok ho capito, dio ti odio quando fai così...'' disse alzando gli occhi al cielo.
Billie mi dispiace ma io mi adoro invece.
 
''Comunque io sono Trè, in mutande fa anche più elegante'' disse porgendo la mano a Billie.
 
''Ehm...si piacere Billie'' disse con un mezzo sorriso e stringendo la mano con poca sicurezza.
Ah lo conosco fin troppo bene Billlie.
Quando fa così, anche se non sembra, squadra le persone da capo a piedi per capire se sono pericolose o meno, diciamo che lo fa a fin di bene. E ora sta facendo lo stesso con Trè.
 
''Bei capelli'' ha mentito spudoratamente.
 
''Ah, grazie!'' rispose Trè.
Credo che si sia accorto di essere in soggezione, anche perchè gli occhi giganteschi e verdissimi di Billie che ti guardano si fanno veramente sentire addosso. Tutte le volte.
Sono assurdi, sembra che entrino dentro di te per scoprire anche i tuoi pensieri più nascosti.
Ma, stranamente, a Trè non sembrava dargli alcun fastidio.
Non gli staccò gli occhi di dosso nanche un istante.
Reggeva al gioco.
 
''Tranquillo non mordo e non sono un maniaco, forse'' disse Trè.
Cavolo quel ragazzo capisce le cose al volo.
 
''Ahahaha si certo tranquillo l'avevo già capito'' 
 
''Meglio...credevo di ricevere un pugno in faccia a momenti e io...beh...diciamo che non mi piace la violenza'' disse Trè grattandosi la testa.
Ora, ammettiamolo, era un po' in imbarazzo. Si vedeva.
Mi sento molto filosofa quando riesco a capire come si sentono le persone dai pochi gesti che fanno.
Divertente la cosa.
 
''Si beh non è da Ava ospitare gente sconosciuta, in più se la trova come ha trovato te...sai, lei è molto diffidente con le persone'' disse Billie come se io non ci fossi.
No ma tranquillo Billie, io non sono qui a pochi metri da te. E non ti sto assolutamente ascoltando.
 
''No scusa ma per una volta che lo faccio! E poi io non assolutamente diff-'' mi bloccai.
Oh si che lo ero.
Mi ricordo che per i primi cinque mesi che lo conoscevo, non feci entare Tim in casa mia per paura che mi rubasse qualcosa e anche per...boh...altre paure che ancora tutt'ora non riesco a capire come mi siano passate per la testa.
Insomma, Tim è uno dei ragazzi più tranquilli e affidabili di questo pianeta.
Ma io sono io, e ho un cervello rincoglionito.
Forse sono diffidente perchè nessuno, i miei genitori in primis, si è mai preocupato per me.
Fino a quattro anni fa.
Quando ho conosciuto delle persone che mi hanno completamente cambiato la vita.
No neanche, io prima di loro non avevo una vita.
Per questo il mio carattere prima, ma anche un po' ora, è sempre scontrso e duro con le persone che non conosco.  Sono stata sola per molto tempo e ci metto molto per affezionarmi ad una persona.
Ma con Trè non mi è capitato, non so perchè ma con quel ragazzo ti senti sempre a tuo agio.
Come se fossi sempre in famiglia.
 
''...si magari un po''' dissi infine.
 
''Ecco'' disse Billie. Dietro il suo 'ecco' c'era la tipica frase ''Te l'avevo detto''.
 
''Si però ora non più di tanto! Lo dimostra capelli verdi qui di fronte'' oh cazzo. L'ho detto veramente ad alta voce?
 
Trè si girò di scatto.
 
''No scusa come mi hai chiamato?'' disse ridendo.
Beh almeno non era incazzato.
 
''Beh...prima di sapere il tuo nome mi è venuto in mente questo...'' dissi. Ero altamente in imbarazzo, e non è da me esserlo.
Fanculo.
Devo riuscire a trattenere i miei pensieri ogni tanto.
 
''AHAHAHAH e poi sono io quello che da nomi strani eh'' disse Trè.
 
Mi misi a ridere.
Billie mi guardò. I suoi occhioni verdi entrarono nei miei nocciola.
Sorrise. Ci eravamo capiti.
Era incredibile come io e lui riuscivamo a capirci solo da un misero sguardo.
Avevamo capito che quello strano ma divertente ragazzo non sarebbe uscito molto facilmente dalla vita di entrambi.
Avevamo capito che stava per arrivare un nuovo inzio.
 
''Aspetta...ma tu non sei il chitarrista dei Rancid?'' disse Trè ad un certo punto con gli occhi che sembrasse luccicavano, facendoci girare di scatto entrambi verso di lui.
 
''Si in persona'' disse Billie con aria soddisfatta perchè qualcuno l'aveva riconosciuto.
 
''Oh ecco perchè avevi una faccia così familiare! Ti stimo tanto, tu e gli altri componenti siete fortissimi, adoro le vostre canzoni!'' Trè parlò così tanto velocemente che feci fatica a capire tutto quello che stava blaterando.
Dedussi che si trattava di complimenti dal mega sorriso che aveva stampato in faccia.
 
''E tu!'' disse puntandomi il dito contro.
 
''Io...?'' mi stava mettendo paura.
 
''Conosci il chitarrista dei Rancid e non me lo dici?!'' disse in una specie di falsetto.
 
''Ahahah scusa non credevo che ti interessase più di tanto''
 
''Pff, ma certo che mi interessa!'' disse girando la testa e facendo il finto offeso.
Risi di nuovo. Nessuno è mai riuscito a farmi ridere così tanto in così poco tempo.
 
''Beh comunque grazie mi fa molto piacere, ci siamo impegnati molto per essere dove siamo ora'' disse Billie.
C'era qualcosa di strano nel tono di Billie, non sembrava convinto di quello che stava dicendo..
Credo che sia uno dei tanti motivi per cui è venuto qui alle due di notte.
 
''Si lo credo! Spero di riuscirci anche io con la mia band...'' disse Trè. I suoi occhi celesti iniziarono a sognare.
 
''Insomma...''-riprese-''...te le immagini migliaia di persone che urlano il tuo nome e quello della tua band? Una cosa fantastica...''
 
''Si amico, sarebbe fantastico'' ora anche gli occhi di Billie si erano messi a sognare.
Ho capito.
Billie vuole qualcosa di più con i Rancid, vuole crescere, vuole fare strada.
Il Gilman è troppo piccolo per lui ormai.
Sorrisi.
Billie e Trè avevano la stessa identica espressione in faccia. Anche se non sembrava, quei due erano molto simili.
Era come se fossero in un altro pianeta in questo momento.
 
''Ti va una birra?'' disse Trè.
A quanto pare capelli verdi è il campione dei momenti meno opportuni.
 
''Eh..? Oh Si grazie'' rispose Billie  scuotendo la testa per ritornare sulla Terra e andando a sedersi sul divano in salotto.
 
Trè andò in cucina, aprì il frigo e prese due birre.
Forse si era dimenticato che questa è casa mia e che le birre non sono sue ma di mia madre.
E che se vede che sono finite ammazza prima me, poi lui fino a sterminare tutta Berkeley per poi uccidersi da sola. No ok forse sto esagerando, ma comunque si incazza. 
Anzi, forse Trè mi sta facendo un favore, almeno non me la devo sopportare ubriaca.
 
''Ava vuoi qualcosa? Niente complimenti, casa mia è casa tua'' disse Trè con ancora mezza testa dentro il frigo.
Il bello è che sembrava pure sicuro di quello che stava dicendo. 
 
Nel frattempo il salotto si riempì della risata fragorosa di Billie.
Anche quello gli dà corda ovviamente.
 
Non ho manco avuto bisogno di aprire bocca, mi è solo bastato fulminarlo con lo sguardo.
 
''Ok la smetto''-disse Trè che nel frattempo raggiunse Billie-''Però vedrai che prima o poi ti abituerai a stare ai miei giochi''
 
''E cosa te lo fa credere? Tanto non ci rivedremo più'' dissi sedendomi sulla poltrona affianco al divano.
Credo che in fondo mi sarebbe mancato.
 
''Intanto domani vieni al live della mia band, quindi ci rivedremo'' 
 
Non mi diede manco il tempo di rispondere che sgranò gli occhi e si rivolse a Billie.
 
''Hey Billie vi va di venire anche voi? Intendo tu e la tua band...sempre se non avete altro da fare...''
Da come parla, Trè considera i Rancid come degli dei.
Si ok, stanno facendo conoscere il punk rock al mondo e hanno un discreto successo, ma per me sono sempre i ragazzi di quattro anni fa agli inizi...d'altronde, suonano ancora Gilman.
E ancora mi sembra strano vedere gli occhi di una persona luccicare appena li incontra.
Mi posso ritenere fortunata ad essere in stretto contatto con loro.
 
''Scherzi? Certo mi piacerebbe molto, lo farò sapere anche gli altri'' disse Billie.
 
''Grazie! Finalmente possiamo dimostrare quanto valiamo...''-la faccia di Trè si incupì di colpo-''...anche se non credo che a Mike farebbe piacere, non gli andate molto a genio diciamo''
Wow, avevo finalmente trovato una persona in tutta la California a cui non piacevano i Rancid.
 
''Chi è questo Mike?'' disse Billie seccato.
Risi di nascosto, la sua faccia era qualcosa di indescrivibile in quel momento.
Stava proprio bruciando dentro.
 
''Il bassista della mia band...a lui non piacete tanto e vi considera scarsi''
 
''Ah! Voglio proprio vedere lui...Jake è nettamente più bravo''
 
''Billie...non l'hai manco sentito l'altro'' mi intromisi.
 
''Ssh! Ho ragione io''-disse immediatamente-''sicuramente dice che noi siamo scarsi solo perchè sa di essere una pippa''
 
''Si si certo Billie...'' dissi sbadigliando.
Ero stanca non avevo voglia di controbattere, ma in unaltro momento l'avrei fatto subito.
Le voci di Billie e capelli verdi si fecero sempre più lontane e non seguii più i loro discorsi.
Le palpebre mi si fecero pesanti e subito dopo chiusi gli occhi.
Stavo per entare in fase rem quando il mio cervello bastardo mi fece ricordare.
Sgranai gli occhi di colpo.
Perchè Billie era venuto da me a notte fonda?



Angolo Autrice.

Ok lo so, lo so.
Sono sparita per 565775728 anni ma non avevo ispirazione (e voglia)
Però dovevo pur pubblicare qualcosa....
Infatti, ho pubblicato una cagata.
Ho fato del mio meglo, questo capitolo è stato un vero e proprio parto.
Non ammazzatemi plz.
Ringrazio....no, non ringrazio nessuno. Non mi va, e poi questa cagata è merito della mia mente perchè vi dovrei ringraziare?
No ok sono le due del mattino e sto vaneggiando.
Dedico...no, lo stesso di prima.
Alla prossima (se ci sarà)

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Capitolo 6
*** 6. Mr. Simpatia ***


Quei due stavano ancora parlando, sicuramente non si erano neanche accorti che fino a poco fa ero in dormiveglia.
Presente gli amici di vecchia data che dopo molti anni si rincontrano e devono dire all'altro tutto quello che hanno vissuto? Ecco Billie e Trè sembravano esattamente così in questo momento.
Come se si conoscerssero da una vita.
O forse Trè era l'amico perfetto per Billie e anche quello che cercava da una vita, chi lo sa.
Sì certo Billie aveva una band, ma non sempre i componenti sono migliori amici o adirittura fratelli.
Billie aveva tenuto molti lati di se stesso nascosti con loro e credo che considerasse solo me e forse Tim amici.
Non chiedetemi perchè, non lo so.
Forse non erano adatti a lui o forse era una questione di 'a pelle'.

In ogni caso, decisi di pensare a queste cose nel mio letto, tanto mi sa che parleranno per un altro po'.
Mi alzai e andai in camera, di nuovo. Questa volta potei cambiarmi tranquillamente, mi misi una maglietta vecchia e larga che mi arrivava alle ginocchia senza niente sotto, tanto c'era caldo. In quel momento entrò Billie.
Mi sa che il suo cervello non conosceva il verbo 'bussare'.

''E no eh!'' pensai fra me e me.
Appena mi vide però sgranò gli occhi e abbassò la testa.

''Oh scusami! Non credevo che fossi in...in...insomma credevo che fossi già a letto''

''Tranquillo, dormo così di solito...e poi se avessi bussato magari non avresti fatto questa figura di merda, dai che ci fai qua?''

''Carina e dolce come sempre Ava mi raccomando''

''Grazie faccio del mio meglio''

''Comunque sono venuto per parlarti e per dirti che Trè si addormentato in un modo che non credevo fosse umano''

''Dimmi tutto e grazie così mi preparo psicologicamente'' dissi ridendo.
Si avvicinò e si sedette nel letto affianco a me.

''Sto pensando di lasciare la band'' disse tutto d'un fiato.
Cercai di essere il più stupita possibile perché ne ero già consapevle da tempo; non ci metteva più l'anima quando suonava...mi chiedo ancora come gli altri della band non se ne siano accorti.

''Come mai?'' chiesi.
Tanto la risposta la sapveo già.

''Sai, non vogliono crescere, non vogliono firmare i contratti con le major, cioè sono consapevole del fatto che se firmiamo il Gilman ci chiude le porte ma non c'è solo quel locale al mondo. Io vorrei sfondare, sfondare veramente ma credo che gli altri no, e poi...''
Annuii piano piano facendo finta di essere all'oscuro di tutto questo, la mia intuizione era esatta e...aspetta.
E po? Poi cosa!? Oddio mi mancava un pezzo della storia.

''E poi?'' lo incitai.

''Poi vorrei essere io il leader, insomma vorrei anche cantare, fare la voce principale ecco. Vorrei cantare i miei testi ogni tanto...sì ne ho scritti molti in questo periodo ma non li ho mai fatti vedere agli altri perché non li sento veri amici diciamo. Sei una delle poche a cui l'ho detto quindi tappati il culo, specialmente con Tim; quando avrò le idee chiare sarò io a dirlo'' disse infine.
Questo nei film viene chiamato colpo di scena.
Billie? Come cantante?
Non riesco ad immaginarmelo, è un ragazzo abbastanza timido che già s'impanica quando deve salire sul palco ora che fa il chitarrista, pensa come cantante..
Ma poi...
''Billie ma sai cantare? Nel senso, sei intonato?'' dissi.
Domanda alquanto stupida ma non l'avevo mai sentito cantare.

''Certo che lo sono o almeno penso di essserlo, se no non ti avrei detto tutta sta storia scema''

''Giusto'' - a volte sono davvero stupida- ''Comunque, se è quello che ti senti di fare io ti appoggio e se vuoi il mio aiuto basta chiedere, io ci sono. Certo sì mi dispiace per i Rancid però non tutti hanno le idee uguali''

''Grazie Ava, hai sempre la risposta pronta'' rise.
Lo so Billie.

''Beh io vado, notte''

''Notte''
S'incamminò fino alla porta della mia camera, dove si fermò.
Ma non aveva detto notte? Cosa c'era ancora? Billie ti voglio bene e tutto ma sono le due del mattino e ho sonno; se fosse arrivato di pomeriggio a dirmi tutto sto romanzo di cose magari.

''Ah...un'ultima cosa'' disse.

''Dimmi''

''Mi piace Adie e 'piacere' è anche troppo piccola come parola''
Ah! Lo sapevo!
E questa volta non c'entra il mio intuito, si capisce proprio che la vuole.

''Nutrivo dei sospetti sì'' mi limitai a dire.

''E quando mai'' disse.

Risi, ''Comunque non per farti stare male Billie ma...è fidanzata ecco, ama Dunckan e lo sai, non fare cazzate ok?''

''Lo so Ava, lo so...notte'' e se ne andò.
Non mi diede neanche il tempo di ricambiare la buonanotte
Sarò sembrata troppo fredda? Cioè io dico solo quello che penso e quello che mi sembra più giusto e di solito alle persone va bene ma quando mi vedo un Billie così giù di morale mi vengono i complessi.
Uscii dalla stanza, scesi le scale e vidi Billie sull'uscio della porta.
''Billie'' lo chiamai.

''Sì?'' disse girandosi.

''Se vuoi ne parliamo bene domani''

''Va bene'' sorrise e uscì
Okay un po' di sensi di colpa se ne erano andati, a volte ho dei sentimenti anche io e smetto di essere cinica lo ammetto.
Ritornai indietro verso la mia camera ma qualcosa mi fermò: le rumorosa russa di Trè.
Mi avvicinai al divano e mi soffermai a guardarlo, aveva ragione Billie, non si capisce dove è la testa e dove è il culo.
Mi scappò un sorriso, poi tornai in camera.

L'odore di bacon e uova strapazzate mi svegliarono l'indomani mattina verso mezzogiorno, sicuramente Trè doveva aver cucinato, dovrei invitare gente a casa più spesso se mi cucinano loro.
Aprii la porta per scendere giù in cucina ma vidi prima appeso un foglietto: ''Buongiorno Ava, sono Trè, ti ho preparato la colazione e ho usufruito della doccia
P.S. Tua madre ha chiesto se posso venire a casa tua più spesso che le piace la mia cucina ;)''
COSA.
Quella testa di cazzo ha conosciuto mia madre, sto pensando di ammazzarlo dentro la doccia. Mia madre non conosce nessuno dei miei amici ti pare che il primo con cui dovesse parlare fosse Trè, che non è nenache mio amico tra l'altro.
Non oso pensare cosa si siano detti.
No dopo mi sente.
Arrivai in cucina ma prima di entrare mi fermai ad ascoltare fuori dalla porta; sentivo qualcuno mangiare. Ah sicuramente è Trè, già mi sente.
Entrai in cucina pronta ad attaccarlo ma vidi dei capelli sul biondo anzichè verdi collegati ad un viso che non era di Trè, collegato ad un corpo molto più snello e alto.
Giunsi ad una conclusione: questo tipo non è Trè.
Il tipo qua presente mi osservò per circa cinque secondi per poi riprendere a mangiare i miei cereali presi dalla mia dispensa con il mio cucchiaio e la mia tazza.
A questo punto mi sorse un'altra domanda e, molto tranquillamente dissi:
''E tu chi cazzo saresti?''

''Buongiorno anche a te, sono Mike''
Ora mi hai detto tutto guarda.

''Mike...?'' dissi per smuoverlo a spiegare meglio; nel frattempo mi sedetti per mangiare.

''Quello con le chiavi di casa e della macchina''

''Aaah ok, ci sono. Comunque, Trè è ancora in doccia?''

''Sì''
Questo Mike è davvero Mr. Simpatia proprio, fortuna che è carino..
Ava, AVA.
Datti un contegno, che cazzo stai pensando? Basta.

Dopo l'affermazione di Mr. Simpatia giunse un silenzio abbastanza imbarazzante e dato che alla sottoscritta questi silenzi non sono mai piaciuti, decisi di introdurre un discorso.

''Lo sai che stai mangiando nella mia tazza vero?'' dissi.

''Ah no, grazie per avermelo detto, la tratterò con più cura allora'' disse facendomi l'occhiolino.
E' in vena di scherzi oppure sta dicendo sul serio? Perché il mio schiaffo si sta trattenendo a stento.

''Davvero divertente, trattala con cura anche quando me la dovrai lavare dopo''

''Battuto ok'' e riprese a mangiare.
Subito dopo iniziò a fissarmi, lo fissai anche io e alzai un sopracciglio come segno di sfida.
Ha gli occhi di un fottuttissimo, tremendissimo e bellissimo celeste.
A quel punto arrivò Trè scendendo le scale peggio di un elefante e con mille cose in mano.
''MIKE CAZZO ANCORA COSì SEI? ABBIAMO UN CASINO DI COSE DA FARE E TU SEI QUA BELLO CHE TRANQUILLO A MANGIARE, MUOVITIII'' disse urlando e girando per tutta la cucina, alla fine prese Milke per un braccio e lo portò fuori di casa.
Salirono in macchina e sentii un lontano ''Grazie Avaaa, a stasera'' da parte di Trè.
Un attimo, ma stasera dove? Corsi sull'uscio della porta e gridai a Trè: ''Oh dove suonate stasera?''

''Al Gilman alle nove, a dopooo'' e partì sgommando; quei due fanno qualche incidente me lo sento.
Succesivamente vidi Mike mettere la testa fuori dal finestrino e farmi un altro occhiolino; basta lo odio.
Forse.
Bah, meglio non pensarci ora.
Ritornai dentro casa e ripresi a mangiare il mio bacon, c'era qualcosa che non mi tornava..
Al Gilman alle nove...
Al Gilman alle nove...
''AL GILMAN ALLE NOVE!'' dissi urlando e sputando metà bacon di fuori, probabilmente mi deve aver sentito tutto l'isolato.
Cazzo! 
Quei due facevano parte degli Sweet Children.

Mike P.O.V
Trè stava correndo come un pazzo in macchina per andare verso il Gilman, si sveglia tutto d'un colpo e ora siamo in ritardo. Mi strinsi al sedile più forte che mai, non si sa mai.

''Trè cazzo ti calmi? E' solo mezzogiorno e mezza!''

''SOLO? No dobbiamo fare le prove, montare gli strumenti e tutto il resto...AAAAH non ce la faremo mai a fare le prove di tutte le canzoni, AIUTO''
Allora, Trè quando urla emette una specie di falsetto insopportabile che io odio più di qualsiasi altra cosa ma gli voglio bene, per oggi niente pugni.

''Basta ok? Vediamo di cambiare discorso, tanto manca ancora un po' per arrivare al Gilman...allora, era quella Ava?''

''Sì''

''Niente male''

''Oh vacci piano è una tipa tosta e un po' ci tengo a lei dato che mi ha ospitato''

''Sì ho notato che non ha dei modi molto...uhm...tranquilli, però sai anche che io le ragazze tranquille non le amo particolarmente e poi con un culo come il suo come fai a dirle di no? Cioè dai Trè''

''Te la vuoi fare?''

''Aspettiamo stasera''
Vidi da lontano l'insegna del Gilman.

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