Ecco, ci siamo.
Preparati.
Più calma possibile.
Mi conviene rimanere appoggiata allo stipite delle scale.
''Niente è solo uno sconosciuto che ho trovato sotto le scale di casa, l'ho ospitato e in cambio mi porta al live della sua band'' dissi.
''Mmmh Ava...?'' disse Billie con un tono da ''Non è da te fare queste cose''
''Mmmh cosa Billie? No scusa è il mio amante segreto che ti ho tenuto nascosto per due anni'' Amo il mio sarcasmo, anche nei momenti meno opportuni.
''Ok ho capito, dio ti odio quando fai così...'' disse alzando gli occhi al cielo.
Billie mi dispiace ma io mi adoro invece.
''Comunque io sono Trè, in mutande fa anche più elegante'' disse porgendo la mano a Billie.
''Ehm...si piacere Billie'' disse con un mezzo sorriso e stringendo la mano con poca sicurezza.
Ah lo conosco fin troppo bene Billlie.
Quando fa così, anche se non sembra, squadra le persone da capo a piedi per capire se sono pericolose o meno, diciamo che lo fa a fin di bene. E ora sta facendo lo stesso con Trè.
''Bei capelli'' ha mentito spudoratamente.
''Ah, grazie!'' rispose Trè.
Credo che si sia accorto di essere in soggezione, anche perchè gli occhi giganteschi e verdissimi di Billie che ti guardano si fanno veramente sentire addosso. Tutte le volte.
Sono assurdi, sembra che entrino dentro di te per scoprire anche i tuoi pensieri più nascosti.
Ma, stranamente, a Trè non sembrava dargli alcun fastidio.
Non gli staccò gli occhi di dosso nanche un istante.
Reggeva al gioco.
''Tranquillo non mordo e non sono un maniaco, forse'' disse Trè.
Cavolo quel ragazzo capisce le cose al volo.
''Ahahaha si certo tranquillo l'avevo già capito''
''Meglio...credevo di ricevere un pugno in faccia a momenti e io...beh...diciamo che non mi piace la violenza'' disse Trè grattandosi la testa.
Ora, ammettiamolo, era un po' in imbarazzo. Si vedeva.
Mi sento molto filosofa quando riesco a capire come si sentono le persone dai pochi gesti che fanno.
Divertente la cosa.
''Si beh non è da Ava ospitare gente sconosciuta, in più se la trova come ha trovato te...sai, lei è molto diffidente con le persone'' disse Billie come se io non ci fossi.
No ma tranquillo Billie, io non sono qui a pochi metri da te. E non ti sto assolutamente ascoltando.
''No scusa ma per una volta che lo faccio! E poi io non assolutamente diff-'' mi bloccai.
Oh si che lo ero.
Mi ricordo che per i primi cinque mesi che lo conoscevo, non feci entare Tim in casa mia per paura che mi rubasse qualcosa e anche per...boh...altre paure che ancora tutt'ora non riesco a capire come mi siano passate per la testa.
Insomma, Tim è uno dei ragazzi più tranquilli e affidabili di questo pianeta.
Ma io sono io, e ho un cervello rincoglionito.
Forse sono diffidente perchè nessuno, i miei genitori in primis, si è mai preocupato per me.
Fino a quattro anni fa.
Quando ho conosciuto delle persone che mi hanno completamente cambiato la vita.
No neanche, io prima di loro non avevo una vita.
Per questo il mio carattere prima, ma anche un po' ora, è sempre scontrso e duro con le persone che non conosco. Sono stata sola per molto tempo e ci metto molto per affezionarmi ad una persona.
Ma con Trè non mi è capitato, non so perchè ma con quel ragazzo ti senti sempre a tuo agio.
Come se fossi sempre in famiglia.
''...si magari un po''' dissi infine.
''Ecco'' disse Billie. Dietro il suo 'ecco' c'era la tipica frase ''Te l'avevo detto''.
''Si però ora non più di tanto! Lo dimostra capelli verdi qui di fronte'' oh cazzo. L'ho detto veramente ad alta voce?
Trè si girò di scatto.
''No scusa come mi hai chiamato?'' disse ridendo.
Beh almeno non era incazzato.
''Beh...prima di sapere il tuo nome mi è venuto in mente questo...'' dissi. Ero altamente in imbarazzo, e non è da me esserlo.
Fanculo.
Devo riuscire a trattenere i miei pensieri ogni tanto.
''AHAHAHAH e poi sono io quello che da nomi strani eh'' disse Trè.
Mi misi a ridere.
Billie mi guardò. I suoi occhioni verdi entrarono nei miei nocciola.
Sorrise. Ci eravamo capiti.
Era incredibile come io e lui riuscivamo a capirci solo da un misero sguardo.
Avevamo capito che quello strano ma divertente ragazzo non sarebbe uscito molto facilmente dalla vita di entrambi.
Avevamo capito che stava per arrivare un nuovo inzio.
''Aspetta...ma tu non sei il chitarrista dei Rancid?'' disse Trè ad un certo punto con gli occhi che sembrasse luccicavano, facendoci girare di scatto entrambi verso di lui.
''Si in persona'' disse Billie con aria soddisfatta perchè qualcuno l'aveva riconosciuto.
''Oh ecco perchè avevi una faccia così familiare! Ti stimo tanto, tu e gli altri componenti siete fortissimi, adoro le vostre canzoni!'' Trè parlò così tanto velocemente che feci fatica a capire tutto quello che stava blaterando.
Dedussi che si trattava di complimenti dal mega sorriso che aveva stampato in faccia.
''E tu!'' disse puntandomi il dito contro.
''Io...?'' mi stava mettendo paura.
''Conosci il chitarrista dei Rancid e non me lo dici?!'' disse in una specie di falsetto.
''Ahahah scusa non credevo che ti interessase più di tanto''
''Pff, ma certo che mi interessa!'' disse girando la testa e facendo il finto offeso.
Risi di nuovo. Nessuno è mai riuscito a farmi ridere così tanto in così poco tempo.
''Beh comunque grazie mi fa molto piacere, ci siamo impegnati molto per essere dove siamo ora'' disse Billie.
C'era qualcosa di strano nel tono di Billie, non sembrava convinto di quello che stava dicendo..
Credo che sia uno dei tanti motivi per cui è venuto qui alle due di notte.
''Si lo credo! Spero di riuscirci anche io con la mia band...'' disse Trè. I suoi occhi celesti iniziarono a sognare.
''Insomma...''-riprese-''...te le immagini migliaia di persone che urlano il tuo nome e quello della tua band? Una cosa fantastica...''
''Si amico, sarebbe fantastico'' ora anche gli occhi di Billie si erano messi a sognare.
Ho capito.
Billie vuole qualcosa di più con i Rancid, vuole crescere, vuole fare strada.
Il Gilman è troppo piccolo per lui ormai.
Sorrisi.
Billie e Trè avevano la stessa identica espressione in faccia. Anche se non sembrava, quei due erano molto simili.
Era come se fossero in un altro pianeta in questo momento.
''Ti va una birra?'' disse Trè.
A quanto pare capelli verdi è il campione dei momenti meno opportuni.
''Eh..? Oh Si grazie'' rispose Billie scuotendo la testa per ritornare sulla Terra e andando a sedersi sul divano in salotto.
Trè andò in cucina, aprì il frigo e prese due birre.
Forse si era dimenticato che questa è casa mia e che le birre non sono sue ma di mia madre.
E che se vede che sono finite ammazza prima me, poi lui fino a sterminare tutta Berkeley per poi uccidersi da sola. No ok forse sto esagerando, ma comunque si incazza.
Anzi, forse Trè mi sta facendo un favore, almeno non me la devo sopportare ubriaca.
''Ava vuoi qualcosa? Niente complimenti, casa mia è casa tua'' disse Trè con ancora mezza testa dentro il frigo.
Il bello è che sembrava pure sicuro di quello che stava dicendo.
Nel frattempo il salotto si riempì della risata fragorosa di Billie.
Anche quello gli dà corda ovviamente.
Non ho manco avuto bisogno di aprire bocca, mi è solo bastato fulminarlo con lo sguardo.
''Ok la smetto''-disse Trè che nel frattempo raggiunse Billie-''Però vedrai che prima o poi ti abituerai a stare ai miei giochi''
''E cosa te lo fa credere? Tanto non ci rivedremo più'' dissi sedendomi sulla poltrona affianco al divano.
Credo che in fondo mi sarebbe mancato.
''Intanto domani vieni al live della mia band, quindi ci rivedremo''
Non mi diede manco il tempo di rispondere che sgranò gli occhi e si rivolse a Billie.
''Hey Billie vi va di venire anche voi? Intendo tu e la tua band...sempre se non avete altro da fare...''
Da come parla, Trè considera i Rancid come degli dei.
Si ok, stanno facendo conoscere il punk rock al mondo e hanno un discreto successo, ma per me sono sempre i ragazzi di quattro anni fa agli inizi...d'altronde, suonano ancora Gilman.
E ancora mi sembra strano vedere gli occhi di una persona luccicare appena li incontra.
Mi posso ritenere fortunata ad essere in stretto contatto con loro.
''Scherzi? Certo mi piacerebbe molto, lo farò sapere anche gli altri'' disse Billie.
''Grazie! Finalmente possiamo dimostrare quanto valiamo...''-la faccia di Trè si incupì di colpo-''...anche se non credo che a Mike farebbe piacere, non gli andate molto a genio diciamo''
Wow, avevo finalmente trovato una persona in tutta la California a cui non piacevano i Rancid.
''Chi è questo Mike?'' disse Billie seccato.
Risi di nascosto, la sua faccia era qualcosa di indescrivibile in quel momento.
Stava proprio bruciando dentro.
''Il bassista della mia band...a lui non piacete tanto e vi considera scarsi''
''Ah! Voglio proprio vedere lui...Jake è nettamente più bravo''
''Billie...non l'hai manco sentito l'altro'' mi intromisi.
''Ssh! Ho ragione io''-disse immediatamente-''sicuramente dice che noi siamo scarsi solo perchè sa di essere una pippa''
''Si si certo Billie...'' dissi sbadigliando.
Ero stanca non avevo voglia di controbattere, ma in unaltro momento l'avrei fatto subito.
Le voci di Billie e capelli verdi si fecero sempre più lontane e non seguii più i loro discorsi.
Le palpebre mi si fecero pesanti e subito dopo chiusi gli occhi.
Stavo per entare in fase rem quando il mio cervello bastardo mi fece ricordare.
Sgranai gli occhi di colpo.
Perchè Billie era venuto da me a notte fonda?
Angolo Autrice.
Ok lo so, lo so.
Sono sparita per 565775728 anni ma non avevo ispirazione (e voglia)
Però dovevo pur pubblicare qualcosa....
Infatti, ho pubblicato una cagata.
Ho fato del mio meglo, questo capitolo è stato un vero e proprio parto.
Non ammazzatemi plz.
Ringrazio....no, non ringrazio nessuno. Non mi va, e poi questa cagata è merito della mia mente perchè vi dovrei ringraziare?
No ok sono le due del mattino e sto vaneggiando.
Dedico...no, lo stesso di prima.
Alla prossima (se ci sarà)
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