We are different,but..

di 95believe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Chapter 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 42: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 43: *** Capitolo 43 ***
Capitolo 44: *** Capitolo 44 ***
Capitolo 45: *** Capitolo 45 ***
Capitolo 46: *** Capitolo 46 ***
Capitolo 47: *** Capitolo 47 ***
Capitolo 48: *** Capitolo 48 ***
Capitolo 49: *** Capitolo 49 ***
Capitolo 50: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***






Ciao, Sono Alice Tomlinson. Sono magra ma non troppo, alta ma non troppo, occhi celesti ma non come quelli di Leonardo Di Caprio in cui ti puoi perdere, dolce e stronza con chi voglio, riservata e anche un pò timida finche non stringo amicizia e con la finezza paragonabile a quella di un elefante. Insomma una persona normale. Ho vissuto fino ai tredici anni con il mio fratellone Louis e i nostri quattro migliori amici: Niall Horan, Liam Payne, Harry Styles e Marta Rich. A tredici anni mi sono trasferita a Roma con la mia famiglia perche mia madre è di lì e avevamo pensato di viverci solo che quando lei ebbe un incidente 3 anni dopo ritornammo a Londra.
Ricordo quando dovevo prendere quell’aereo per Roma che mi avrebbe fatto lasciare tutta la mia vita alle spalle, gli addii che ci siamo detti fra le lacrime, Louis che non mollava Harry e Liam e io che mi sono appesa a mo di koala a Marta e Niall. Loro erano la mia ragione di vita ma non mi è piaciuto il motivo per cui sono tornata a Londra ovviamente. Perdere una madre è come perdere meta cuore, con lei avevo un rapporto inspiegabile. Non uno di quelli che si strillano a vicenda, tutt’altro. Mi ascoltava come se fosse una psicologa, rideva con me come una amica e soprattutto mi aiutava con i problemi come una MADRE. Quindi faceva ben tre lavori e non solo quello della mamma. Lo stesso era con Louis. Ma nonostante cio non ho pianto quando ho saputo la brutta notizia, mi sono ricordata delle parole che mi aveva detto quando mio nonno non stava per niente bene e cioè: Quando una persona muore non piangere o la farai sentire in colpa perche penserà che il motivo della tua tristezza è lei.




Ciao belee!
è la mia prima fan fiction. Lo so, lo so. Sono una frana
e vi starete chiedendo perche non mi do all’ippica.
Naturalmente non ho dimenticato Zayn Malik.
Solo che entrarà piu tardi in scena.
Spero di non avervi fatto vomitare la vostra cena dopo questo capitolo.
Alla prossima, ammesso che qualcuno continui a leggere.
-xx

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***







Il ritorno a Londra è stato abbastanza sereno. Per quanto si possa definire sereno una ragazza che si mette a urlare nel bel mezzo del volo cose del tipo ho paura o moriremo tutti, per di piu svariate volte. Dopo un mese dalla morte di mia madre penso che ci saranno cose molto diverse. A partire dall’ imbarazzo tra Lou e mio padre. Ma il rapporto tra me e Lou non cambiera mai. Non potrei vivere senza le nostre litigate giornaliere che rallegrano il dì. Nostro padre ci ha gia avvertito che stara quasi sempre via per lavoro e ci fara arrivare i soldi per sopravvivere tramite posta. Abbiamo anche deciso di non tornare nella stessa casa di qualche anno fa a causa dei troppi ricordi che ci angoscerebbero. Tutto il viaggio lo passato a cercare di far smettere di russare come un maiale mio fratello o a pensare a come sara il rapporto con i nostri vecchi migliori amici. Non abbiamo avvisato nessuno -oltre la famiglia di mio padre (perche quella di mia madre vive a roma)- che saremmo tornati a Londra. La mia cara, vecchia e soprattutto grigia Londra. Che io amo soprattutto per l’ ultima caratteristica. Credo che la pioggia la renda romantica. Insomma chi non pensa che un lungo e dolce bacio sotto la pioggia non sia romantico? Comunque ritornando a noi. L’aereo sta per atterare cio significa che mi dovro appendere a Lou come se fosse la mia sola e unica salvezza di fronte a un dirupo e nello stringere lo sveglio naturalmente. Si stiracchia e grugnisce un qualcosa che dovrebbe star a significare una specie di “mi stai soffocando” ma non ci bado piu di tanto. Insomma l’aereo stava per atterrare e il mio unico pensiero era che sarei potuta morire da un momento all’altro, non potevo pensare alla salute di mio fratello in quel momento, giusto? Credo che vedere paura in volo la sera prima non sia stata un’ottima idea. L’aereo atterra, si ferma e io con la mia solita delicatezza corro verso l’uscita facendo cadere qualcosa o qualcuno, in fondo non è cosi importante, mi chiudo gli occhi a causa della mia paura delle altezze e scendo le scale piano piano finche non sento il cemento sotto i miei piedi e lo abbraccio baciandolo, come se fosse una cosa normale, per poi rialzarmi e sputacchiare addosso a mio fratello qualcosa che mi era rimasto sulle labbra, lui naturalmente ancora addormentato, neanche se ne accorge e io corro in bagno per sciacquarmi la bocca. Appena finito esco e mi dirigo da mio fratello e mio padre per prendere le valigie parlottando da sola di qualcuno che avrebbe dovuto pulire l’asfalto sul quale mi ero sdraiata poco prima perche sapeva di catrame.



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Spero continuate a leggere e recensitee 
Alla prossima 
-xx

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***







Abbiamo preso le valigie e siamo arrivati a casa.
“Ma è gigante, chissa quante feste e quante belle ragazze mi potr-mio padre e io lo guardiamo con uno sguardo omicida ma non sorpreso- emh.. che stavo dicendo?
“Meglio cosi non voglio ritrovarmi della sbora in giro per casa”
Dico io sottovoce poi pero mi sento uno scalpellotto in testa, segno che non lo ho detto cosi piano come pensavo.
Mio padre neanche disfa le valigie perche gia parte per lavoro, inizia bene questa nuova vita senza ne padre o madre ma solo con un adoratissimo fratello rompicoglioni.
“Ciao ragazzi, sapete che io devo guadagnare i soldi per vivere quindi ci vedremo tra qualche settimana, fatemi ritrovare casa intera e soprattutto non uccidetevi a vicenda” dice mio padre schioccandoci un bacio in testa.
“Ciao papa”diciamo io e Lou in coro. Appena sentiamo la porta chiudersi ci guardiamo e sorridiamo. Ci siamo capiti a vicenda. Sono sicura che Louis organizzera le feste piu belle della storia ma sono anche sicura che con la sua gelosia non mi fara avvicinare neanche un ragazzo che non sia uno dei nostri migliori amici. E a proposito di loro:
“Louuuuu!!! Scendi i fratelli Tomlinson devono rifar vedere i loro bei culetti a quei coglioni dei nostri migliori amici” Urlo dal piano di sotto. Cinque minuti dopo sento mio fratello che scende le scale come una mandria di bisonti
“Andiamo a casa di Liam, è la più grande saranno sicuramente tutti e quattro lì” mi dice Lou facendomi l’occhiolino. Arriviamo a casa di Liam, la ricordavo piu lontano.
Suoniamo al campanello e sentiamo sicuramente Liam che grida un chi è
La pizzaaaaaa” Poi sentiamo delle voci che sembrano “chi ha ordinato della pizza” o cose del genere. Viene ad aprirci e rimango come abbagliata. Cresciuto bene il ragazzo, penso.
Sento un: “OH MIO DIO” da dentro sicuramente di Marta e poi mi sento abbracciata da due persone che sembravano pero cinquantamila. Ricambio l’abbraccio e vedo Lou che sta per morire soffocato e che mi volge un sorriso.
“Allora ci fate entrare?”dice lui a 32 denti.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***







Entriamo e sento ancora Hazza che si sta lamentando
“Chi era alla porta?”
Poi vedo Lou che lo guarda a braccia aperte e lui ci si catapulta addosso stringendolo fortissimo.
Poi lo vedo avvicinarmisi con fare malizioso
“Non mi presenti questa bella ragazza Lou?” e mi inizia a ridere in faccia. Io lo abbraccio come se fosse l’ultima volta. Mi sono mancati i miei migliori amici. Iniziamo a parlare del più e del meno e noto che i miei amici sono tutti dei gran figoni.
“Allora quale buon vento vi porta qui?”chiede Liam
Cosi Louis inizia a toccare l’argomento madre e tutti si dipiacciono ovviamente per noi.. Sono cresciuti anche loro con nostra madre quindi gli esce qualche lacrima.
“Bhe ragazzi, io e ali andiamo. Dobbiamo iniziare a mettere a posto casa.”Dice Lou sempre col sorriso sulle labbra
“Si ma non gridate vittoria, torneremo presto” dico io strofinandomi le mani come una maniaca.
“Dio quanto mi sei mancata, cogliona” dice Nialler abbracciandomi.
Cosi ci dirigiamo verso casa per riposarci un po e mettere a posto i vestiti e robba varia.


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R
agazzeee :)
Lo so, il capitolo è corto
ma i prossimi saranno piu lunghi..
Non trovate stupendo il parucchiere Liam (gif) 
Comunqueeee.. mi piacerebbe sapere 
la vostra opinione sulle coppie.
Con chi si mettera Alice? E Marta? 
Recensitee.. Mi fareste molto felice
-xx

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***







Non vedo l’ora di tornare a scuola. Mi mancano i miei compagni, la puzza della crema antibrufoli, le gomme sotto i banchi, le facce dei prof in astinenza..
“Louuuuuuu io escoo”urlo dal piano di sotto
“E sti cazzii?”
Mi vengono le lacrime agli occhi per la gentilezza di mio fratello. Prendo il mio amato blackberry e mi incammino verso il parco per fare una stupenda e tranquilla passeggiata. Cammino messaggiando finchè qualcuno non mi viene addosso
“E stai più attento coglione”dico in preda alla rabbia, mi aveva fatto cadere il telefono e ora si era scheggiato.
No, non mi sono illuminata incrociando quegli occhi color cioccolato e quel ciuffo perfetto.
“Oh cazzo, povera, ti si è rotto il telefono?” e vi assicuro che non c’era niente di dolce nelle sue parole, solo sarcasmo
“Se tu guardasi dove vai non sarebbe successo”
“Tesoro, se non te ne sei accorta la strada è davanti a te e non credo che sia stata anche riprodotta dentro il tuo cellulare”
“Vaffanculo” dico sputando rabbia
“Certo dolcezza ti portero un souvenir”mi dice schioccando la lingua
Raccolgo il mio blackberry, che di black ora aveva solo lo schermo rotto, e mi avvio verso casa.
“Sono tornataaaa” urlo
“Ciao ali, hai fame?” dice Niall con la bocca piena di quelli che credo siano popcorn
“Nograzie, un soggetto al parco mi ha fatto passare ogni sensazione che c’era nel mio stomaco, e poi mi ha anche rotto il telefono” dico con lo sguardo da cucciolo avvicinandomi al biondo
“Davvero? E chi era Dio per farti passare la fame a te?”dice non preoccupandosi del mio telefono.
“No, credo che sia stata solo il suo viso rivoltante a farmela passare. Lou dov’è?”
“Credo stia ancora esplorando la casa con gli altri, io ho preferito stare qui a mangiare”
“Ovviamente- dico beccandomi una frecciatina da lui- ma voi non andate a scuola?”
“Sei stata via per tre anni quindi ti perdono ma noi il sabato a scuola non ci andiamo-dice continuando ad abbufarsi- comunque lunedi tornate anche voi a scuola” dice il biondo riferendosi a me e Lou
“Fantastico” dico con finto entusiasmo. 



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R
ieccomi.. 
Aggiorno molto spesso ma non abituatevi.. Sono sicura che
a volte mi capitera di avere il blocco dello scrittore
percuui.
Allora? è entrato anche il nostro kebbabaro in scena
siete felicii?
Ringrazio tutti quelli che seguono la storia e chi la recensirà.
Un bacionee <3

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***







La domenica mattina è stupenda, soprattutto se ti svegli rilassata e con la faccia della tua migliore amica spiaccicata sul cuscino. Scendo giu facendo piu rumore possibile per svegliare anche Marta.
“Stai zitta, voglio dormireee” mi urla lanciandomi il cuscino.
“Sono le 10 credo che tu abbia dormito abbastanza dato che ieri sera ti sei addormentata nel bel mezzo del film”
“Io non ricordo cosi, sei tu quella che si è addormentata proprio all’inizio di titanic cio significa che tu sei calma e riposata e io ho dormito solo quattro ore quindi il mio umore è uguale a quello di una tredicenne alle prime armi con il ciclo”

Sbuffo e scendo per andare a fare colazione e trovo Lou addormentato sul tavolo con la bocca aperta e la lingua di fuori, cosi decido di fargli una foto. Sono maligna muhaha.
“Lou dove sono i cereali?”
“Non abbiamo ancora fatto la spesa-mugugna lui- e dato che oggi è domenica e i supermercati sono chiusi andremo a mangiare a casa di Liam, tanto i suoi genitori sono furoi per lavoro come al solito e lui puo fare quello che vuole” dice a velocita supersonica per poi tornare a dormire sul tavolo.
“Perfetto, io con cosa dovrei fare colazione stamattina? Ho capito vado da starbucks.”
Salgo le scale e sveglio Marta con un urlo nell’orecchio
“Ok ok, ho capito mi sveglio –dice con la voce impastata dal sonno- ma te la faro pagare” dice l’ultima frase come un assassino assetato di vendetta.
Ci avviamo da starbucks e prendiamo due semplici capuccini. Poi decidiamo di farci un giro per Londra.



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Hello babes ;)
So che questo capitolo è cortino ma non ne faro nessuno
molto lungo. Per ora ho gia pronti altri 10 capitoli.
Spero che piano piano la storia vi incuriosisca sempre piu e
spero che lascerete una recensione. Ne sarei felice.
Ringrazio chi segue la storia.
Un bacio e alla prossima :* 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***







“Andiamo direttamente da Liam, ci saranno gia tutti e lì conoscerai anche un nostro nuovo amico. Si chiama Zayn Malik, è un po freddo all’inizio ma poi quando stringe amicizia è simpatico, insomma un po come te” mi avverte Marta.
Oh non vedo l’ora, gia dal nome sembra un pakistano pronto a farci saltare in aria.”
“Si è pakistano, ma è anche molto carino –dice lei con fare malizioso- si è trasferito qui 2 anni fa, lo abbiamo conosciuto a scuola, se ne stava solo e noi appena lo abbiamo visto ci siamo avvicinati e abbiamo fatto amicizia, sono sicura che andrete d’accordo” dice facendomi l’occhiolino.
 
Louis’ pov
Arrivo a casa di Liam e mi apre Hazza. Lo saluto e vado a sedermi sul divano dove c’è un ragazzo mai visto prima. Ha la pelle olivastra e gli occhi marroni.
“Ciao sono Zayn, tu dovresti essere Louis giusto? I ragazzi mi hanno parlato di te e anche di tua sorella, mi dispiace molto per vostra madre.” Dice lui.
Io fingo un sorriso e gli stringo la mano. Non mi piace quel ragazzo, lo sento come un rivale che ha preso il mio posto nel gruppo. Mi sento offeso e rimpiazzato.
“Vuoi fare una partita a fifa?”
Ok rimangio tutto, questo ragazzo mi piace.
“Certo, ma non sono come Niall ti avverto, io vinco quasi sempre, quasi perche qualche volta lascio vincere Harry, lui mi fa pena” dico ridacchiando e lui si unisce a me.
Leghiamo subito.



Sciauuu
Vi posterò subitissimo il prossimo capitolo, e forse anche
quello dopo ma oggi pomeriggio.
Spero la storia vi piaccia. 
xx

 

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***







Alice’s pov
“Le vostre vite sono migliorate, Alice è arrivata”
dico urlando appena Niall mi ha aperto la porta. Ero cosi felice di ristare con i miei amici. Con loro non mi annoiavo mai, erano semplicemente stupendi. Ma il mio sorriso si spense non appena vidi il soggetto del parco giocare alla play con mio fratello e Liam. Sembravano divertirsi.
“Non mi dire che lui è il pakistano pronto a farci saltare in aria!” urlo girandomi verso Marta e attirando l’attenzione di  Zayn
“Oh tu non sei quella del parco con il ciclo?”  dice quello che credo sia Zayn riferendosi al mio umore del giorno prima.
“E tu non sei quello del parco che mi deve un telefono?” abbozzo un sorriso.
“Si, sono Zayn-noncredochetiricompreròiltelefono- Malik”dice porgendomi la mano
“Beh io sono Alice-senonmiripaghiiltelefonotispaccoilculo- Tomlinson” dico io ignorando la sua mano. Lo vedo fare una risata.
“Allora vedo che vi siete gia incontrati, e da quello che ho capito non è stato un bell’incontro” dice Hazza spuntando da non so dove.
“Ok, da quello che ricordo siete tutti dei pessimi cuochi quindi con cosa pensate di saziarmi?” dico io cambiando discorso
“Prenderemo le cose in rosticceria, non ti preoccupare la tua inutile vita continuera, non ti avveleneremo. Forse” dice Malik.
“Ok Louis che è rimasto qui a ascoltare la conversazione senza dire niente –stranamente, penso io- dice che ha fame quindi va a prendere del cibo con qualcuno dato che non sa dov’è la rosticceria” dice Lou per poi uscire seguito da Hazza e Liam.
Io mi accocolo sul divano abbracciata a Niall e iniziamo a parlare del più e del meno, di come è Roma, dei ragazzi e poi arriva la domanda di Marta
“Dicono che i ragazzi italiani sono molto belli, allora come sono a letto?”
Sono sicura di essere diventata rossa come un peperone, io non ero come lei o gli altri, ero ancora vergine e lei sembro accorgersi del mio imbarazzo
“Me ne parli poi in camera quando siamo da sole” disse fissando Zayn che guardava la televisione e Niall che aveva iniziato a ridere. Quel ragazzo aveva sempre qualcosa in bocca che siano risate o cibo. Era un pozzo senza fondo. Anche io ero una mangiona ma non tanto come lui. Un po’ lo invidiavo perche aveva un fisico perfetto. E aggiunto al suo viso sembrava il principe azzurro. Con quei pezzi di cielo al posto degli occhi.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***







Era lunedì mattina, per mia sfortuna. Mi sveglio, mi metto una semplice maglietta e un paio di jeans, infine le mie adorate converse. Un velo di ombretto chiaro e pronta per sopportare un noioso giorno di scuola. Chiamo Louis e ci avviamo. Andiamo in segreteria a prendere i nostri orari. Io ho letteratura e lui tecnica. Perfetto. Frequentavamo tutti e sette lo stesso anno nonostante Lou aveva un anno in piu ma era stato bocciato e io uno in meno ma avevo fatto la primina. Avevo il corso in comune con Harry. Non mi poteva andare meglio. Ci sedemmo vicini e iniziammo a parlottare. Dopo qualche corso andiamo in mensa. Ci sediamo tutti insieme, ovviamente e io rompo il silenzio.
“Da quello che ho capito e che si dice in giro voi siete i puttanieri della scuola”
“Beh, non è che siamo proprio i puttanieri della scuola siamo solo quelli che si divertono di piu e Lou si è gia unito a noi” dice guardando mio fratello abbracciato a una finta bionda sulla porta.
Io li fisso con uno sguardo schifato. Ok me lo sarei dovuta aspettare.
“Anche tu che sei cosi dolcioso sei una puttanella?” dico rivolta a Niall
Lui mi guarda e mi sorride.
“Mi diverto soltanto ali” mi dice, io gli sorrido. Infondo non sarebbe cambiato così tanto il nostro rapporto.
Vado a prendere una bottiglietta d’acqua e quando torno trovo una bionda tutta tette e niente cervello al mio posto che si sta sbaciucchiando con il pakistano.
“Evapora, ammesso che il silicone possa evaporare” dico con un finto sorriso e la guardo allontanarsi.
“Che c’è? Gelosa Tomlinson?” chiede Zayn
“Di te? Pff al massimo lo potrei essere delle sue tette finte”
“Forse è lei che dovrebbe essere gelosa delle tue che sono vere” interviene Hazza maliziosamente. Io gli invio un bacio volante.
“Ora scusa ma spostati un po più in la pakistano, sono xenofobica” dico scherzando.
“Eh?”
“Ok forse la tua testolina conosce solo le parole tette e culo percui ti spiego, la xenofobia è la paura degli stranieri, e se non l’hai capito stavo scherzando” dico dandogli delle piccole pacche in testa come se fosse un cane.
“Attenta ai capelli” questa è la sua fantastica risposta. Riprendo a mangiare facendo no con la testa.


Ho postato proprio come vi avevo promesso.
Mi farebbe piacere qualche recensione :)
Ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite, ve ne sono grata.
Spero che la storia vi piaccia 
xx


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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***







Torno a casa con il pakistano perche Lou mi ha abbandonato.
“Alloraaa -dico per rompere il silenzio- come è stato il bacio con la finta bionda?”
Lo sento ridacchiare
“Se vuoi ti faccio provare come è stato per lei” dice con uno sguardo malizioso
“Grazie ma passo.” Sento il cellulare vibrare, è Marta.

 
-Pronto?-
-Aliiii!- urla dietro al cellulare lei
-Stasera Liam fa una festa , percuuuui. Io.Te.Shopping.Oggi.Pomeriggio. - Dice scandendo bene le parole
-Avverti Malik e non accetto repliche.- Sapeva che odiavo fare shopping ma non ebbi il tempo di ribattere

che lei mi aveva gia attacato in faccia.
“Vedo che hai fatto aggiustare il telefono, di gia.. Quindi intuisco che sei dipendente da quell’aggeggio”dice il pakistano beccandosi una frecciatina da parte mia.
“Stasera c’è una festa da Liam e io sono arrivata” dico salutandolo con la mano e inviandogli un bacio.
Ok quel pakistano non era poi cosi male. Insomma era simpatico e aveva due pozzanghere al posto degli occhi dove potevi girare dei film.
Ma che andavo a pensare? Zayn era simpatico ma pur sempre insopportabile con quel suo fare menefreghista e egocentrico.
Si fanno le 4.30 cioè l’ora della tortura. Esco prendo un po di soldi e mi avvio davanti starbucks dove Marta mi stava gia aspettando.
Mi prende sottobraccio e entriamo in un negozio carino ma non trovo niente di che. Al contrario di Marta che compra di tutto e di piu. Entriamo in 78466 negozi e finalmente trovo il vestito giusto che Marta aveva trovato da un pezzo. Entro e lo provo. Era semplice. Blu attillato sul seno e a palloncino sotto. Avrei preferito andare con i pantaloncini e una canottiera pero non potevo attirare l’attenzione su di me in modo negativo. Era il mio primo giorno di scuola e volevo fare nuove conoscenze. Avevo gia adocchiato qualche ragazzo carino oggi a scuola.
“Sei stupenda, chissa che strage di cuori farai stasera –dice facendomi l’occhiolino, io gli sorrido- dai paghiamo e andiamo a cercare le scarpe”
Naturalmente presi delle scarpe col tacco(odiavo le ballerine) erano 10cm e blu notte. Erano guardabili percio decisi di prendere quelle.
Fatta sera mi preparo mi trucco e metto quelli che sembravano tanto dei trampoli.
Scendo le scale e mi ritrovo col culo per terra.
“Cazzo queste scarpe non fanno per niente bene alle mie vertigini! Perche non sono nata maschio? Perche?” urlo sdraiata sul pavimento alla fine delle scale. Vedo Lou che mi viene ad aiutare e non ha una bella espressione sul viso.
“Dove credi di andare cosi? Il vestito ti copre a malapena il culo!” “Vatti a vesti, andiamo a una festa non per strada a fa i soldi” dice Lou. Mi subisco questa ramanzina per una buona mezz’oretta. Poi si arrende e ci avviamo alla festa.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***







Arriviamo davanti casa di Liam e sentiamo la musica e un forte odore di alcool. Mi voglio divertire ma non ubriacare. Chissa cosa potrei raccontare a degli sconosciuti. Magari gli spiffero tutti i miei segreti e la colpa sarebbe solo mia. No. Non è una cosa plausibile. Entro e mi dirigo dai ragazzi di cui ci sono solo Zayn, Harry e Marta dato che gli altri stanno cercando di riprodursi. Vedo che anche mio fratello non se ne sta con le mani in mano. Mi avvicino ai tre ma dopo poco resto sola con Zayn.
 
Marta’s pov
Sento Harry che mi prende per mano e avverto dei brividi. Ma cosa mi succede? Mi porta in una stanza e ho capito cosa vuole fare. Mi si avvicina e facciamo l’amore. No non il sesso perche era diverso da quello che facevo sempre. Lì non c’era violenza e non eravamo distaccati. C’erano solo dolci baci. Mi ero gia impicciata con Harry qualche mese fa ma abbiamo deciso di lasciar perdere perche siamo migliori amici. Ora pero sento che non possiamo più essere solo amici. Ci sono le scintille tra di noi e non lo possiamo piu negare ormai.
“Ti prego, siamo fatti l’uno per l’altra. Non possiamo continuare a evitare i nostri sentimenti. Io ti amo” sentendo quelle parole mi catapulto contro lui e lo bacio. Mi è venuto spontaneo. Bene ora il puttaniere e la puttana della scuola stanno insieme. No, non siamo più il puttaniere e la puttana. Ora siamo Marta e Harry. E il mondo non sappiamo piu che fine ha fatto.

Alice’s pov
Avevo visto Marta e Harry allontanarsi, sicuramente a fare zozzerie. Li guardai finche non sentii qualcosa premermi la gamba. Era la mano di quel pervertito di Zayn. Decisi di divertirmi un po. Lo guardai maliziosamente e iniziai a premere sul cavallo dei suoi pantaloni. Poi mi avvicinai pericolosamente alla sua bocca e gli risi in faccia. Mi alzaii e mi diressi in cucina sentendo un “Vaffanculo Tomlinson” da parte del pakistano. Presi una bottiglia con della coca-cola e ne versai un po nel mio bicchiere. Vedo Zayn avvicinarmisi.
“Che c’è? Hai paura di continuare”
“No ho paura che potresti farti male.. Se si potesse uccidere con lo sguardo tu saresti gia morto” gli dico facendogli segno di girarsi per poter vedere mio fratello che lo stava fissando.
“Oh ma Lou non mi farebbe niente, è il mio migliore amico –e lì mi uscì una risata- e poi, non sei il mio tipo” dice
Io gli faccio il verso, non so perche ma è come se mi sentissi offesa da quelle parole. Lo vedo uscire al balcone, mi avvicino a mio fratello per schioccargli un bacio sulla guancia (tanto per rassicurarlo) e seguo il pakistano.
Lo vedo seduto con le spalle alla ringhiera a fumare una sigaretta. Mi siedo di fianco a lui. Sono felice che si sia messo in quella posizione cosi non dovro guardare giu e svenire a causa della mia stupida paura.
“Cos’hai Malik?”
“Beh ho due occhi, un naso, una bocca..”
“Non in quel senso scemo
–dico dandogli un pugno, che non lo smuove, sul braccio- sei strano”
Non lo capisco neanche io in realtà, mi sento strano, stupido boh..”
“Chissa perche –dico facendolo sorridere- forse sei solo un po stanco” dico rubandogli la sigaretta e sento un mugugno
“Fumi?”
“No sto solo intappando i miei polmoni ora –dico scatenando una risatina da parte sua-  comunque a volte, quando mi va o quando sono nervosa”
“Ah” è la sua risposta.
Passiamo qualche minuto in silenzio.
“Sai, mi piace il tuo sarcasmo” dice stavolta lui rompendo il silenzio.
Gli sorrido e mi avvicino a quelle labbra che sembrano scolpite per quanto sono perfette ma non si toccano con le mie perche arriva Niall a rompere le palle.
“Ragazzi. Sono gia le 3.30 aiutatemi a mandare via la gente per favore. Comunque stasera dormiamo tutti e sette insieme vicini vicini”
Io e Zayn ci alziamo sempre con il sorriso stampato sul viso.


Vi piace il capitolo.
Non so perche ma a me si. Spero sia cosi anche per voi
Baci xx

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***







Ho dormito tra mio fratello e Niall. Non ho piu rivisto Marta e Harry. Chissa dove sono, mi sto iniziando a preoccupare.
Sono le 7 e non riesco a dormire per un’altra mezz’oretta. Quindi ho solo una cosa da fare. Svegliare anche gli altri. Prendo quattro bicchieri d’acqua. Il primo lo butto su Liam che si sveglia di soprassalto come se avesse avuto un incubo e inizia a farmi il solletico poi pero gli porgo un bicchiere d’acqua e lui si vendica con Zayn che lancia calci in aria senza sfiorarlo minimamente. Poi ne prendo un altro e lo butto su Lou che infila la testa sotto il cuscino ma non abbastanza in tempo percio inizia a dire cose insensate e irripetibili. Infine è il turno di Niall. Gli lancio il bicchiere in faccia ma lui neanche se ne accorge che continua a russare. Cosi Liam gli si butta addosso e io lo seguo. Lì si sveglia e con la voce impastata dal sonno ci maledice. Quando siamo pronti ci avviamo verso scuola dove vedo Harry e Marta e gli corro incontro. Quando sono abbastanza vicina noto che si stanno baciando cosi decido di interromperli
“Bella coppietta!! C’è qualcosa che mi dovete dire?”
“Ehmm.. io penso che.. ehmm..” ovviamente questo è Harry con la sua stupenda voce roca.
Intanto arrivano gli altri per assistere al discorso di Marta.
“Io e Harry stiamo insieme, ci avevamo gia provato ma senza successo e ieri sera ci abbiamo riprovato e abbiamo deciso di essere una coppia. E questa decisione va di bene in meglio. Non sono mai stata cosi felice con un ragazzo in vita mia” dice lei con gli occhi che gli brillano. Harry gli sorride e gli da un bacio. Secondo me non dureranno molto ma sono davvero dolci insieme.

Harry’s pov
Lei è semplicemente stupenda. Il suo modo di fare, la sua impazienza, i suoi grandi occhioni marroni che ricordano l’autunno. Amo tutto di lei, anche ogni singolo difetto che la rende più perfetta. Mi sento come una tredicenne con il proprio idolo, dove in lui non vede neanche la minima imperfezione. Lei è come l’idolo di una tredicenne per me. Chissa se glieli dirò mai questi miei stupidi pensieri. Penso che dovrei parlare di questa sensazione con Lou. Credo che mi ridera in faccia. O forse no. Lui è il mio migliore amico, mi capirà. Anche se lui non ha mai provato queste emozioni. Se le avesse provate me le avrebbe dette ne sono sicuro. Prendo Marta per mano e decido di portarla in un posto un po piu appartato.
“Che ne dici di marinare la scuola e fare un giro con il tuo bellissimo fidanzato Dico scandendo la parola fidanzato.
Lei mi sorride.
“Hai dimenticato modesto” dice  mettendosi sulle punte e schioccandomi un bacio sulle labbra. Non posso descrivere come mi sento con lei, è troppo complicato.
Gli sorrido e mi avvio verso il London Eye a sua insaputa. Arriviamo e la vedo con la bocca a forma di O
“M-ma tu davvero v-vuoi portar-re me sull London Eye?” dice con la voce tremante.
“No pensavo di invitare quella vecchietta sulla panchina –dico sorridendogli- certo che voglio portare te scema” e la bacio.
Un bacio poco casto ma passionale.
Saliamo e rimaniamo abbracciati per tutto il giro.

Marta’s pov
Non avrei mai creduto che mi sarei trovata cosi bene con un ragazzo.






Ecco un altro capitolo :)
Ringrazio chi ha messo le storie
tra le preferite o seguite.
Mi rendete davvero molto felice. :')
A presto e spero sempre di più che la storia vi piaccia xx

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***







Ho matematica in prima ora. Sono un genio e la adoro. La mia professoressa non è come le altre, anzi. Scherza e gioca con gli alunni. Ci fa capire molto bene i concetti e ci fa divertire. Dovrei avere la lezione in comune con Marta e Hazza, ma non li vedo. Uffa, non voglio dei baby-styles fra i piedi. Sarebbero fastidiosi. La lezione incomincia e dopo un quarto d’ora circa si sente bussare la porta, da dove ne entra un Malik col fiatone. Pur sempre bello pero. Ma cosa mi viene in mente? Alice cancella quei pensieri dalla tua bacata testolina.
“Zayn, sei in ritardo di un quarto d’ora ma dato che il tuo ciuffo ci mette un po per stare su cosi ti perdono” Scherza la professoressa. La adoro sempre di piu.
“Zaynuccio, vieni a sederti vicino a me” gracchia Stacy, una delle troiette della scuola.
“Magari un’altra volta” dice lui sorridendo e avvicinandosi a me. Io gli sorrido
Come mai non ti sei seduto vicino alla Ross? -chiedo io curiosa- avresti potuto avere dei lavoretti gratis.”
“Beh, non m’importa, davvero credi che preferirei una ‘finta bionda’ a te?” dice imitando le virgolette con le mani per farmi capire che stava copiando il mio insulto del giorno prima.
“Mi sorprendi sempre piu pakistano, ora pero fammi seguire, adoro matematica e sono un fottuto genio in questa materia” dico vantandomi.
“Davvero? Non è che mi potresti aiutare allora?” dice con gli occhi che gli brillavano rendendoli ancora piu lucenti.
“Ti sembro una che fa carità?”
“Ti prego”
dice facendo la faccia da cucciolo
“Okok, ma ad un costo” dico io con sguardo maligno.
“Immaginavo. Spara.”
“Che urli sono frocio in mensa”
dico guardandolo con aria di sfida
“Non ci pensare neanche, non farei mai una cosa del genere..” inizia a dire agitandosi
“Scherzavo Malik. Hahah dovresti vedere la tua faccia hahah è epica” dico tra le risate. Poi lo sento sospirare e dire sottovoce “Perche non mi fai incontrare neanche una persona normale? Sempre le più coglione” cosi gli do uno schiaffo sul braccio che non lo muove, ma lui si mette una mano sul braccio e fa una faccia come se stesse per morire per farmi credere di essere forte. Sospiro.



Oddioo
Ma io vi amoo!
Ringrazio tutte quelle che hanno messo
le storie tra ricordate, preferite e seguite.
GrazieGrazieGraziee!!
Al prossimo capitolo.
Spero che la storia vi piaccia
xx

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***







Mi avvio verso casa con Malik accanto. Devo aiutarlo a matematica e non mi sembra un’impresa facile. Arriviamo e  mostro la casa a Zayn, è la prima volta che viene. Gli faccio segno di accomodarsi sul divano e non se lo fa ripetere due volte. Louis non c’è. Chissa dov’è. Ma soprattutto chissa dove sono Rich e Styles. Non si sono fatti vedere per tutto il giorno cosi decido di chiamare Marta. So che è in buone mani ma mi preoccupo lo stesso, e poi avevo voglia di fare la ramanzina a qualcuno.

Tu tu tu tu
Dopo quattro squilli risponde
-Possibile che devi rompere proprio nei momenti piu belli?- dice Styles con voce soffocata. Alzo gli occhi al cielo.
-Ho chiamato Marta non te Harold, per favore passamela- lo sento sbuffare dall’altra parte del telefono e Marta ridacchiare.
-Cosa c’è di cosi importante per chiamarmi nel bel mezzo di una sana lezione d’amore?- dice lei annoiata
-Hai saltato matematica! Non ti credevo possibile di farlo!-
-Cosa? Mi hai chiamato per questo?- la sento ridere invece Harry sbuffa ancora. Solo ora capisco che sono in vivavoce. Rido anche io e la saluto.
-Ti lascio con Hazza, e tu signorino mi raccomando tieni le mani a posto- sorrido mettendolo in guardia
-Sisi ciaoo- e attacano.

“Iniziamo?” dico poggiando il mio blackberry sul tavolino davanti lui.
“Si pero prendi qualcosa da mangiare” dice ammiccando
“Certo padrone” dico abbozzando un sorriso.
Vado in cucina e prendo un pacchetto di patatine, lo apro e ne verso un po in una ciotola. Prendo una bibita e torno in salone.
“Rieccomi” dico e noto il viso di Zayn incupito.
“Ti è arrivato un messaggio” dice lui freddo.
Prendo il mio blackberry e vedo un messaggio di Luca. Un mio amico di Roma.

Ciao cogliona mia. Mi manchi, rispondi al messaggio o vengo a Londra
e ti uccido nel sonno. Anche se mi farebbe piacere rivederti ;)
Un bacio, Luca

Sorrido nel leggerlo. Zayn se ne accorge. Decido di rispondere dopo
“Chi era?” dice sempre distaccato
“Un mio amico di Roma”
“Un amico?”
“Si cos’è questo? Un interrogatorio?”dico iniziando a urlare
“Non usare quel tono. Mi danno fastidio le persone che mi urlano in faccia” dice assumendo anche lui un tono di voce piu alto di un’ottava. Noto i suoi occhi scurirsi. Ora non trasmettevano più serenità e felicità
“Bhe se ti do fastidio penso che tu possa anche uscire da questa casa e andartene a fare in culo”
“Era semplice curiosità, è inutile che te la prendi cosi tanto per una stronzata, insomma lo so che sei una troietta è inutile che dici che è un amico”
“Ho. Detto. Esci. Da. Questa. Casa.” dico sentendo gli occhi inumidirsi
“Stronza” dice spingendomi e facendomi cadere a terra. Sento le guance bagnarsi. Cosa mi stava succedendo? Sento anche dolore alla caviglia. Ottimo. Cadendo avevo preso una bella storta mi ci mancava. Chi cazzo era lui per dirmi troietta a me? Ci conoscevamo a malapena e quello che stavamo costruendo (e che ovviamente aveva un significato solo per me) era crollato. Ora volevo qualcuno con cui parlare, ma non credo che Louis sia la persona migliore. Mi metto un cuscino in faccia e inizio a urlare e tirar fuori tutta la rabbia e tristezza che c’era in me.
 





Ciaoo ragazzeee :)
Lei è Alice (Ashley Benson),
vi piace?
Al prossimo capitolo.
Baci xx


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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***







Mi rialzo e vado a farmi una bella doccia. Quello è il posto migliore per pensare.
Inizio a cantare mentre il getto di acqua calda mi coccola la testa. La doccia porta via i brutti pensieri, come se quell’ acqua potesse lavarti anche dentro la testa. Sento una porta sbattere. Segno che Louis è tornato. Esco dalla doccia e saluto mio fratello. Mi chiudo in camera e metto la radio a palla. Dopo venti minuti sento Louis bussare come un assennato.
“Che diavolo vuoi?” dico andando a aprire la porta.
Lui entra e si siede sul letto facendomi segno di andare a sedermi accanto a lui.
“Sei ridicola” dice riferendosi al mio turbante in testa.
“Sei venuto qui per dirmi questo? Bene ora puoi anche portare le tue battutine e il tuo culo fuori di qui” dico distaccata.
“Nono, sono venuto a chiederti che hai fatto. Ti sei chiusa in camera con la musica a palla e lo fai solo quando ti è successo qualcosa –dice calmo- sai che puoi dirmi tutto”
“Bhe.. Mi manca la mamma”
mentii
“Vieni qui piccola, ci sono io”. Sorrisi. Sapevo che mio fratello ci sarebbe sempre stato per me. Anche se litigavamo ci volevamo un bene dell’anima.
“Cambiando discorso.. Ti voglio fare una domanda.. Ecco ehmm..”
“Lou sembri Hazza, su spara”
lo interrompo io
“Ok so che te lo chiesto solo qualche giorno fa ma in questo periodo di trovo spesso con Zayn –a sentire quel nome rabbrividisco- e ti volevo chiedere se eri ancora vergine –ridacchio- che ridi? Rispondi alla mia domanda piuttosto”
“Si fratellone,si.”
Dico buttandolo fuori dalla mia camera. Mi chiudo la porta alle spalle e sospiro. Perche mi sono venuti i brividi a sentire il nome del pakistano? Perche?
Decido di rispondere a Luca prima di ritrovarmelo dentro casa.

Ehi :) Manchi tanto anche tu coglione
Sai qui ho ritrovato i miei migliori amici e sono felicissima,
ma tu mi manchi lo stesso. Tu e quel coglione di Marco a cui farai leggere il messaggio.
Baci, Alice. xx


Sisi, don’t worry. Stavo pensando di venire a trovarti tra un mesetto.
Ti farebbe piacere?
Un bacio, Luca.


Ovvio. Cosi saluti anche quel rompi di mio fratello.
Alice xx

Sisi. A proposito salutamelo.
Tanti bacii mua :*
p.s. mi manca il vostro umorismo inglese :(
Luca


A me il vostro italiano.
Baci, e a presto. Alice






image
Lei è Marta (Willa Holland) 
vi piace? :)

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***







Mi sveglio con la luce del sole che mi illumina il viso. Ma che cazzo dico? Mi sveglio perche quella cazzo di sveglia rompe le palle. La spengo e mi rimetto a dormire, non ho voglia di andare a scuola e rivedere Malik dopo quello che è successo. Mi sto rendendo ridicola da sola. Lui non salterebbe mai scuola perche ha litigato con me, perche lo dovrei fare io? Mi arrendo e mi alzo dal letto pronta ad affrontare una giornata di scuola, forse. Mi chiudo in bagno mi preparo, semplice come sempre, e mi avvio verso starbucks dove mi aspettavano Liam e Marta. Arrivo e li vedo, ma con loro anche una testa riccioluta attaccata a Marta.
“Ciao ragazzi” dico salutando tutti con un bacio sulla guancia.
Ero felice che la mia migliore amica sia felice con un ragazzo ma proprio Hazza? Uno dei miei migliori amici? E se litigassero io con chi mi dovrei alleare? Boh.. Nel caso succedesse improvviserò proprio come si fa con le interrogazioni. Forse pero non era quella la cosa che mi disturbava di piu. Ma era che stavano sempre insieme, come se il resto del mondo non esistesse, come se io non esistessi. Un po li invidiavo. Chissa se io avrei mai avuto una relazione cosi..
“Harold, per favore non stare sempre attaccato a Marta, mi fai ingelosire” scherzo io.
“Facciamo colazione e avviamoci che stiamo facendo tardi.” Interviene Liam con fare paterno.
Lo adoravo quando si comportava in modo adulto, anche perche metteva un limite alle cazzate che facevano i ragazzi, ma qualche volta ne era troppo preso da quelle cazzate che neanche si rendeva conto di quello che stava facendo.
Finiamo di mangiare e ci avviamo. Marta sempre abbracciata a Hazza e io che chiacchiero con Liam.
Iniziano le lezioni e ho la prima ora in comune con Marta, per fortuna senza Harry, e.. Malik.
Lo cerco con lo sguardo ma non lo trovo, sarà in ritardo come sempre. Ma dopo una buona mezz’ora ancora non lo vedo e intuisco che non è venuto a scuola. Chissa, forse per la litigata di ieri, naah.
Arrivata l’ora della mensa mi avvio al mio solito tavolo ma noto anche il pakistano. Dato che lo voglio evitare devio e mi vado a sedere con dei nanetti del primo anno. Marta se ne accorge e con mia sorpresa si stacca da Hazza e si avvicina a me.
“Come mai non ti sei seduta con noi? Ti è successo qualcosa?” chiede con aria preoccupata.
“Ci vediamo dopo scuola a casa mia cosi possiamo recuperare tutte le chiacchierate perse?” chiedo e lei annuisce sorridente.






Ehilaa 
Oggi vi metto 4 capitoli 
perchè non posterò per qualche
giorno. :(
Ringrazio sempre più tutte 
quelle che recensiscono,
mettono la storia tra le preferite,
ricordate o seguite.
Ve ne sono grata.
-xx

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***







Mi dirigo a casa con Marta. E quel coglione di mio fratello con i suoi migliori amici, tra cui anche Zayn.
Perche non potevano essere tutti presenti ieri durante la litigata?
Apro e corro in camera mia a togliermi quei jeans strettissimi per poi rimanere in mutande e reggiseno. Sarei rimasta dentro la mia camera con Marta percui che male c’era a stare comode?
“Allora che succede?”
“Ieri Zayn e io eravamo a casa mia perche mi ero offerta di aiutarlo a matematica solo che quando mi arriva un messaggio lui mi chiede chi è e io rispondo un amico e lui mi inizia a dì che sono una troia e esce di casa incazzato”
dico tutto d’un soffio.
“Ah.. Allora è per Zayn, Secondo me gli piaci,e lo so è un puttaniere ma da quando ci sei tu non lo piu visto con una ragazza, ora non farò la psicologa dicendoti mettiti con lui e cose varie perche non ti può obbligare nessuno ma ti do un consiglio, conoscilo e impara ad apprezzarlo. Io lo conosco da due anni e ti posso assicurare che è un ragazzo d’oro –dice ammicandomi, mentre io gli volgo un sorriso- ora pero voglio sapere tutto della tua prima volta.. Con chi, quando e dove. Su spara poi ti racconto anche io”
“Ehm.. ecco io.. Bhe vedi.. Sai..”
“Oh mio Dio! Questa gran figona davanti a me è vergine! Non ci credo
!” dice quasi urlando mentre io cerco di tappargli la bocca.
“Non gridare scema” dico mettendomi l’indice davanti la bocca.
“Okok scusa”
“Racconta tu su! Voglio sapere ogni minimo dettaglio”
dico impaziente mentre lei inizia a raccontare.
La sua storia è comune, è successo ad una festa pero lei non era ubriaca, con uno di cui non sa neanche il nome e da quel giorno dato che gli è piaciuto è diventata un’adolescente che si vuole divertire
“Banale” dico io con faccia superiore e guadagnandomi uno scalpellotto da parte sua. Mi mancavano questi momenti tra ragazze.





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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***







Dopo una lunga chiacchierata si fanno le 7 e lei decide di tornare a casa, con Harry ovviamente. Dopo una mezz’oretta che sto chiusa in camera su twitter decido di andare a mangiare qualcosa.
Mi avvio in cucina e apro il frigo. Due minuti dopo sento qualcuno abbracciarmi da dietro, ma non sembrava un vero e proprio abbraccio. Mi giro e vedo Lou.
“Dove vai in giro in mutande e reggiseno? Ci sono ancora i ragazzi in casa” io ridacchio, mi fa ridere quando è geloso e preoccupato. Mi prende in braccio e mi porta in camera evitando gli sguardi dei ragazzi.
Mi vesto con un paio di pantaloncini e una canottiera . Riscendo dato che ho ancora lo stomaco vuoto. Prendo un po di prosciutto e formaggio. Mangio e vado in salone dai ragazzi a vedere un po di tv
“Che guardate?” dico sedendomi vicino a Niall, il più lontano possibile da Zayn.
“Stiamo guardando la partita ma tra 10 minuti finisce, non ti preoccupare” mi dice Liam sorridente
“Eh che noia! Stanno 2-1 rimarrano cosi fino alla fine fidatevi” dico cambiando canale e provocando dei lamenti da parte loro.
“Ridammi il telecomando! mi dice Lou minaccioso
“Senno?” lo guardo con aria di sfida.
Mi si catapultano tutti addosso e riescono a prendere il telecomando, tutti tranne Zayn che immagino se ne sia andato dato che ho sentito la porta chiudersi. Mi rattristo un po’. Non mi piace che sia incazzato con me, dovrebbe essere il contrario.
“Cavolo ci hai fatto perdere il goal della nostra squadra, ora stanno 3-1” dice Niall imbronciato.
“Wow che cambiamento” dico con finto entusiasmo.

Passano dei giorni e si fa sabato, finalmente.
Mi alzo alle 9.30 e stranamente Louis è già sveglio.
“Ehiii” dico entrando in cucina.
“Ciao sorellina, io vado a correre un po’ ci vediamo tra un’oretta”
“Ok, ciao.”
dico stampandogli un bacio sulla guancia.
Stasera dormiranno tutti qui. Anche Zayn che è ancora arrabbiato con me. Non capisco perché continua a venire se non mi vuole neanche vedere. Vado a vedere un po di televisione aspettando che arrivino tutti quanti. Ecco il primo campanello che suona. Mi ritrovo davanti Marta e Harry sorridenti. Ok, quindi è ancora come se fossi sola. Non faccio in tempo a risedermi che risuona il campanello.
Stavolta trovo Liam, Niall, Zayn e Lou sudato, tutti in una volta.
“Vado a farmi una doccia!” urla mio fratello.
“Menomalee, puzzi come un maiale che si è fatto il bagno in una fogna –urlo io- avete fame?”
“Certo”
risponde subito Niall, cosi mi dirigo a prendere delle patatine. Ci sediamo tutti sul divano e iniziamo a vedere un po di televisione. Finche non arriva mio fratello con solo un asciugamano in vita.
“No ti prego Lou, vestiti! Potresti farmi morire in questo momento -dice Marta, beccandosi uno sguardo omicida da parte di Harry- scherzavo amore” finisce l’ultima frase stampando un bacio in bocca al riccio.
“Meglio cosi, sai che sono un tipo geloso” continua lui iniziandola a baciare con più foga.
“Ah, il diabete” dico io mettendomi una mano sulla pancia e con una faccia schifata.








    

Rieccomii :)
Nel prossimo capitolo ci sarà una sorpresa,
non so pero definirvi se negativa o positiva.
Starà a voi deciderlo!
A presto
-xx
      

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


   




Dopo il pranzo ci sediamo in cerchio per decidere cosa fare.
“Obbligo o verità” dice Harry
“Ti viene in mente mai qualcos’altro? Dici sempre la stessa cosa e poi pensa se capiterebbe Marta che deve baciare Lou. Cosa faresti?” dico io con superiorità.
“Ok ok.” dice lui imbronciato.
“Street poker?” dice Liam.
“Per favore secondo te io davvero mi toglierei i vestiti?” ribatto io
“Non ti sta bene niente Tomlinson, decidi te.” Mi dice Zayn parlandomi dopo un periodo di tempo indescrivibile.
“Non so..”
“Nascondino”
urla Niall, e tutti annuiscono a parte me.
“Ridicolo” dico sottovoce.
“Conto io!” dice Liam. Cosi iniziamo a giocare.
Dopo qualche secondo trovo un nascondiglio dietro una tenda. Dopo poco sento una presenza accanto a me. Zayn. Dopo del silenzio imbarazzante decide di parlare.
“Per l’alt-tro pom-meriggio ecco-o io ehmm… ti volevo chiedere scusa”
Non ci credo. Zayn Malik che balbetta. Sembra quasi assurdo.
“Ehm niente, è stata anche colpa mia. Insomma non dovevo iniziare a urlare.”
“No, sono io che ti ho insultato” dice.
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo finche le nostre bocche non si uniscono. Era perfetto, le sue labbra, i suoi occhi, il suo naso, tutto. Avevo paura, di soffrire. Insomma lui cambiava ragazza ogni giorno e il mio unico e vero fidanzato risaliva alla terza media, a cui ho anche dato il primo bacio. Rimaniamo attaccati finche Liam non ci disturba.
“Se lo sa Lou vi uccide.” Inizia
“E tu non glielo dire” dico mordendomi il labbro inferiore e chiudendo la tenda, per poi tornare a baciare Malik.
“Ali, io tengo ancora alla mia faccia, pero glielo dobbiamo dire a tuo fratello” dice. Io faccio no con la testa.
“Perche lo deve sapere? Ci tengo anche io alla tua faccia –dico sorridendo- lasciamolo nascosto, almeno finche non troviamo il modo giusto di dirglielo” dico e lui annuisce riprendendo a baciarmi.
Dopo quelche minuto esco prima io e dopo un po lui, per non far sembrare che eravamo nascosti insieme.
“Ora ci siamo tutti, calcola che Liam ti sta ancora cercando” dice Hazza rivolto a Zayn.
Lui sorride. Ritorna Liam e dice:
“Non mi piace questo gioco, che ne dite di vederci un film? Magari horror?”
“Siii”
dico io sprizzando di gioia.
Alla fin fine non lo trovato poi così ridicolo nascondino. Ringrazio mentalmente Niall.

  





Rieccomii :)
Avete sentito la nuova canzony? Stupenda *--*
Solo che se ci fossero stati
tutti  sarebbe stato  meglio.
Alluoraaa...
Che ne pensate del capitolo?
E della nuova coppia?
Durerà?
Mi piecerebbe sentire le vostre opinioni.
Arrivederci e grazie per averci seguito(?)
xx

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***







Il lunedì mattina è sempre straziante. Mi siedo sul letto ma dopo due secondi mi risdraio e mi rimetto a dormire. Finche non arriva Louis a svegliarmi, stavolta per davvero. Mi avvio verso scuola, non avevo fame percui non sono passata da starbucks come ogni mattina, e poi non vedevo l’ora di rivedere il mio fidanzato superstupendo. Arrivo a scuola e lo vedo chiacchierare con Niall e Hazza. Lui appoggiato sul muretto e gli altri due davanti. Cosi decido di chiamarlo in modo che gli altri non mi vedono. Lo vedo muovere le labbra nella loro direzione per poi avviarsi verso di me. Vado al retro della scuola aspettandolo, ma noto una cosa che non mi piace molto. Dei ragazzi sicuramente del 5° anno che stanno picchiando uno del 2°. Decido di intervenire. Loro sono tre e non credo che picchierebbero una ragazza.
“Ehi! Cosa state facendo? Non vi vergognate! Tre contro uno. Facile così. Vi vorrei vedere al suo posto” dico mettendomi in mezzo e aiutando il poveretto a rialzarsi.
“Vai in infermeria” gli dico per poi vederlo allontanarsi
“Ehi dolcezza, stai calma ci stavamo solo divertendo, non c’è motivo di scaldarsi tanto” dice prendendomi i polsi. Sento gli altri ridacchiare.
“Lasciami!” urlo. Arriva Zayn per fortuna che gli da un pugno in faccia
“Stategli lontano o la prossima volta non ve la caverete con cosi poco” lo sento griidare.
“Ehi stai calmo amico, non volevamo farle niente”
“Andiamo via” dico io trascinando Zayn via con le forze
“Come stai tesoro?” dice preoccupandosi
“Bene, non è niente” dico guardando i miei polsi che hanno preso un colore violaceo. Prendo il mio cardigan e me lo metto per non far notare a nessuno i segni sui polsi.
Ci avviamo in classe. Abbiamo l’ora in comune. Solo noi due.
Ci sediamo insieme e abbiamo psicologia. Dopo una ventina di minuti mi passa un foglietto.


I’ve never had the words to say
But now I’m asking you to stay
For a little while inside my arms
And as you close your eyes tonight
I pray that you will see the light
That’s shining from the stars above

“Cos’è?”chiedo curiosa
“Un pezzo di una canzone, lo scritta io”
“Ma è stupenda”
dico io baciandolo e dimenticandomi di essere in classe.
“Tomlinson! Malik! Andate dal preside a fare queste cose! Subito”gracchia la Richard.
Ridiamo insieme per poi dirigerci dal preside, dove troviamo Louis, Harry e Marta.
“Ehi che ci fate qui?” chiedo io
“Bhe io e Marta ci stavamo baciando nel corridoio quando ci vede quella di letteratura e Louis bhe hahaha”
“E Louis?”
richiedo
“Niente sorellina, non ti preoccupare” Zayn sembra aver capito perche ha iniziato a ridere con Hazza e Marta. Io invece ancora non capisco.
“Lo voglio saperee!” urlo come una bambina capricciosa.
“Si stava facendo fare un lavoretto davanti gli armadietti” continua Harry beccandosi un pugno leggero da mio fratello
“Hahah che soggetto” continuo io.
“Sisi e voi due invece?” chiede Lou riferendosi a me e Zayn
“Bhe noi siamo scoppiati a ridere per una sciocchezza nel bel mezzo della lezione” interviene Zayn
“Ok” dice Lou pensieroso.
Arriviamo a mensa dopo biologia e la ramanzina del preside. Era la persona piu noiosa che conosca. Dovrebbe trovarsi un hobby e divertirsi un po, penso. Mi avvio affiancata da Liam al tavolo e iniziamo a chiacchierare come sempre.

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***







Passa qualche giorno e si fa di nuovo sabato. Il mio tanto atteso sabato. Questa sera la passerò tutta con Zayn. Ha detto che mi avrebbe portato in un posto speciale e io non vedevo l’ora di scoprire quale era.
“Louuu io esco stasera e dormo da una mia amica che non conosci” dico.
Lo vedo scendere di corsa le scale.
“Chi è? Magari la conosco”
“Ehmm.. Si chiama Hope Franklin”
butto un nome a caso.
“Mm ok” dice non molto convinto.
Esco di casa con fretta. Zayn mi starà gia aspettando dato che sono in ritardo di 20 minuti. Arrivo e lo vedo buttato su una panchina, mi metto dietro di lui e gli chiudo gli occhi con le mani.
“Chi è?” chiedo
“Una ritardataria forse?”risponde e ci mettiamo a ridere.
Mi siedo accanto a lui e gli scocco un bacio sulla guancia.
“Dove pensa di portarmi cavaliere alle sette di sera?” chiedo come si faceva nell’800.
“Oh questa è una sorpresa”.
Mi prende per la mano e ci dirigiamo al London Eye. Che romantico… Oh aspetta un attimo. Il London Eye?
NONONO! Sto iniziando a innervosirmi e lui sembra accorgersene.
“Qualcosa non va?” mi chiede, e neanche lui sembra cosi tranquillo. Forse si sta solo preoccupando che non mi sia piaciuta l’idea.
“Bhe.. No ovviamente, niente” dico cercando di sembrare il piu normale possibile ma senza successo.
Non potevo mica dirgli che avevo paura delle altezze e rovinarci la serata. Ma non potevo neanche avere un attacco di panico dentro la cabina cosi decisi di dirglielo.
“Zayn, vedi io soffro di vertigini e non posso salire lì sopra” dico in un soffio.
“Menomale, sai anche io ho paura delle altezze –dice con un sospiro di sollievo- che ne dici di stare sotto quella quercia a limonare come normali adolescenti?” Io annuisco. Andiamo e iniziamo a baciarci passionalmente ma dopo poco sento qualcuno picchiettarmi sulla schiena. Mi giro di scatto e vedo Harry e Marta. Oh cazzo! Harry e Marta!

Sciauu :)
So che questo capitolo è cortino ma
il prossimo è più lungo :)
Hehehe più lungo.
Ok, questo è colpa dei ragazzi.
Coomunque
ho finito la storia *--*
spero vi piacerà.
I capitoli sono 30 quindi
credo che per la fine della
settimana prossima sarà già
postata tutta. 
Alla prossima ;)
xx

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Capitolo 22
*** Chapter 22 ***







“Vi possiamo spiegare! A Zayn gli ha pizzicato un serpente sulla lingua e io gli stavo togliendo il veleno”ero fiera della mia scusa.
“Ali non ci crederebbe neanche un bambino di 3 anni” rispose Harry e lì svanì tutta la mia fierezza.
“Vieni ali, spiegami tutto” mi dice Marta portandomi in un angolino lontano dai ragazzi.
“Perche lo tenevate nascosto?”
“Per mio fratello, lo sapeva solo Liam che ci ha visti. Però Harry glielo dirà sicuramente
–dissi in preda al panico- sono troppo legati lui e Lou. Ti prego, digli di tenere la bocca chiusa!”
“Si va bene ma ora raccontami come è successo”
Gli raccontai tutto, per filo e per segno.
 
Zayn’s pov
Cazzo! Ci hanno visti Harry e Marta. Non mi preoccupo per Marta ma per il riccio. Lui e Lou sono una cosa unica, stanno sempre insieme non credo riuscirà a tenere il segreto. E Louis si incazzerà così tanto che quando avrà finito con me non mi riconoscerà manco mia madre.
“Amico, perche lo tenete nascosto? Scometto per Louis.”
“Si Hazza, stiamo insieme da qualche giorno e stiamo trovando il modo di dirglielo, quando la cosa si farà veramente seria glielo diremo, tu promettimi che non glielo dirai. So che lui per te è come un fratello e lui è più importante di me per te, ma ti prego cerca di tenertelo. Alice mi piace pero Louis è un tipo abbastanza geloso, anche piu di me”
dico in un soffio.
“Lo terrò segreto, non ti preoccupare, non uscirà niente dalla mia bocca. Ma per ‘quando si fara serio’ intendi quando te la scoperai?” Harry e la sua finezza.
“Bhe, credo di si”
“Ok amico
–dice ammicando-ora pero dimmi, la Tomlinson? Come hai fatto a conquistarla? È una ragazza tosta” dice. Cosi inizio a raccontargli tutto. Finita la storia ci dirigiamo verso le ragazze che ci sorridono.

Alice’s pov
“Bhe.. Ora che è chiarito tutto possiamo ritornare a fare la nostra uscita a coppia” dice il riccio dando un pacca sulla spalla a Zayn e salutandomi con la mano.
Quando sono lontani chiedo a Zayn cosa gli ha detto Hazza.
“Ha detto che è tutto ok e che non dirà niente” dice. Mi esce un sospiro di sollievo. Ci dirigiamo a casa di Zayn perche sta iniziando a piovere. Arrivati mi mostra la casa. Entriamo nella camera di Zayn e iniziamo a fare un po di zapping in tv. Dopo qualche minuto pero la spenge e mi butta sul letto baciandomi. Mi inizia a toccare e cerca di sfilarmi la maglietta ma io lo fermo.
“Cosa ti succede?” mi chiede
“Sono vergine e non sono ancora pronta, ho paura” rispondo. Lui mi sorride e mi dice che è tutto ok, facendomi rilassare. Continuiamo a baciarci per un po finche non ci addormentiamo.




Vi piace la copertina?
A me si, tanto :)
Il merito è di una pagina facebook
'Jess Graphic'
è lei che l'ha fatta. 
Perchè io ci ho provato e non ci 
sono riuscita D':
Hahaha, io con la tecnologia
sono negata, anche a scuola ;)
Al prossimo capitolo ragazze.. Sciauu <3
xx

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


            



Mi sveglio, ma senza Zayn. Scendo in cucina e lo vedo seduto a tavolo intento a fare colazione, vicino a lui ci sono altre due ragazze ma piu piccole, invece davanti ai fornelli ce ne è un’altra sicuramente piu grande.
“Ehmm.. Zayn”
“Oh, buongiorno, loro sono le mie tre sorelle, ti pregherei di stragli lontano. Primo perché sono un pò scorbutiche e secondo perche le potresti contagiare con la tua pazzia”
io gli faccio una smorfia emi avvicino dandogli un bacio sulla guancia.
“Cos’è ti sei bevuto un vocabolario pakistano? –sussurro al suo orecchio- Ciao, sono Alice” dico porgendo la mano alle ragazze. Sembrano simpatiche.
Mi siedo al tavolo accanto a Zayn e gli rubo la tazza in cui stava bevendo.
“Grazie amore” dico sentendolo sbuffare e alzarsi per prendere un’altra tazza di cappuccino.
“Noi usciamo, a dopo Zayn, ciao Alice” dicono le tre ragazze.
“Non mi avevi detto di avere tre sorelle, appena le ho viste pensavo che erano delle tue ragazze che ti eri portato a letto, mi stavo preoccupando” dico andandomi a sedere su una poltrona.
“Beh tu non mi hai detto di avere un fratello”
“Perche tu lo sapevi gia, vabbe lasciamo stare..”
Lo vedo avvicinarmisi e sedersi sul bracciolo della poltrona. Mi fa alzare e si siede al posto mio per poi farmi sedere su di lui. Inizia a baciarmi staccandosi solo quando deve parlare
“Che facciamo oggi?”
“Bhe mi riporti a casa e stiamo con gli altri”
“Mmm, non mi piace come idea, tra gli altri ci sarà anche tuo fratello e lì non possiamo comportarci da coppia.”
“Bhe allora decidi tu, ti lamenti sempre per le scelte che dico io, non che le tue siano migliori. Ieri mi hai portato al London Eye anche se hai paura delle altezze”
“Volevo essere romantico, lo avrei fatto per te, ma poi tu te ne sei uscita che soffrivi di vertigini”
“Certo amore, è come dici tu”
dico zittendolo con un bacio.
“Mi conviene parlare di piu se mi zittisci in questo modo” dice maliziosamente. È fottutamente perfetto. Sorrido a quel pensiero.
“Vado a vestirmi cosi raggiungiamo gli altri” dico
“Ma..”
“Niente ma amore”
“Vengo con te”
Saliamo le scale e raccolgo i miei vestiti. Mi aveva dato una sua maglia per la notte, mi stava il doppio ma sopra c’era il suo fantastico profumo che mi faceva sognare. Vaniglia mista col tabacco.
Me la tolsi e rimasi in mutande e reggiseno.
“Io vado a farmi la doccia”
“Vengo con te, per risparmiare l’acqua”
“Non credo ce ne sia il bisogno”
dico chiudendogli la porta in faccia.
Mi sciaquo, uso il suo sapone, e esco. Pulita e rinfrescata. Non mi ero lavata anche i capelli perche non mi andava di asciugarli. Mi rimetto l’intimo in bagno esco e trovo lui gia vestito sdraiato sul letto. Mi vesto e mi metto davanti lo specchio per aggiustarmi un po i capelli biondi. Lui viene dietro di me e io inizio a fare facce buffe seguita da lui.
“Come fai a essere così fottutamente perfetto anche quando fai delle smorfie?” chiedo io
“Tu sei perfetta” dice lui.
“E incinta”
“Cosa?”
dice impallidendo.
“Tu hai sparato una cazzata così ne ho sparata una anche io..”
“Ma vaffanculo”
dice prendendomi per mano e portandomi fuori. Usciamo e mi porge un casco.
“Cosa ci dovrei fare?”
“Se vuoi puoi pisciarci dentro o mettertelo in testa come tutte le persone normali”
Mi piacevano le sue risposte sarcastiche, a volte. Lo vedo prendere la moto.
“Oh io su quel coso non ci salgo, poi con te” sbuffo.
“Dai amore, è una moto. Io la so guidare benissimo e poi guarda il lato positivo, è una scusa per stare abbracciata a me” ci penso e poi annuisco.
“Mmm.. ok”
Salgo e lui mette in moto. Lo abbraccio da dietro e partiamo. Ok avevo paura. Succedono molti incidenti su quei cosi. Cosi stringo ancora piu la presa.
“Non riesco a respirare amore” dice con tono soffocato. Bhe io sono una donna a tutti gli effetti allora, gli tolgo anche il respiro. Allento un po’ la presa. Dopo circa venti minuti arriviamo a casa Payne.

Sciaooo,
scusate se non ho postato,
ma non ho avuto tempo. 
Lo so, questi capitoli sono
un po noiosi, ma la cosa cambierà
presto. Me ne voy,
al prossimo capitolo :)
xx

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


            



Suoniamo ed entriamo.
“Ciao ragazzuoli” dico io sorridente. Zayn si limita a fare un segno col capo
“Come mai state sempre insieme voi due?” chiede Niall
“Gia tu non eri da una certa Hope?” aggiunge Louis
“Si ma..”
“Mi ha chiamato prima a me e ha detto che stava tornando a casa quando ha incontrato Zayn per strada e gli ha chiesto se voleva venire con lui e lei ha risposto si”
interviene Marta per salvarmi il culo.
“Bhe Marta lei ce l’ha la lingua e poteva benissimo rispondermi” dice Lou alquanto incazzato. Si alza dal divano e va sul balcone.
“Vado io” dico.
“Boo sei arrabbiato?” chiedo con un tono cuccioloso.
“Mi stai nascondendo qualcosa, e sai che non mi piace essere preso in giro” dice quasi urlando
“Lou cosa ti dovrei nascondere? Sei mio fratello, vivi con me, fai tutto con me se non ti direi qualcosa lo verresti sicuramente a sapere. Ora calmati e torniamo dentro”
“Si hai ragione, dai andiamo”

“Vengo subito, tu intanto avviati” dico. Lui annuisce e si avvia. Vado in cucina e frugo nella giacca di Zayn alla ricerca di una sigaretta e un accendino. Quando la trovo ritorno sul balcone, la accendo e inizio a ispirare e espirare. Ora sto fumando perché sono nervosa. Non voglio mentire a mio fratello ma lui e la sua gelosia mi obbligano. Spengo la sigaretta e entro.
“Liam ma che ci sono i riscaldamenti accessi? Sto morendo di caldo!” dico togliendomi il cardigan.
“E questi?” dice Hazza prendendomi i polsi ancora violacei per la stretta del coglione di qualche giorno prima.
“Questi cosa?” si preoccupano gli altri venendomi tutti vicino. In questo momento sto cercando un modo lento e doloroso per uccidere Harry.
“Non è niente, l’altra volta sono caduta..”
“Alice non puoi cadere su tutti e due i polsi, dì la verità, parola che in questo periodo non esiste nel tuo vocabolario” dice Lou abbastanza ancora arrabbiato.
“Ok l’altra volta ho visto dei ragazzi picchiare uno del 2° cosi sono intervenuta e uno mi ha preso per i polsi ma poi è arrivato Zayn e gli ha tirato un pugno e se ne sono andati”. Vedo Niall che ha acquisito un colorito bordò a causa della rabbia.
“Cosa? E tu non me lo hai detto? Dimmi chi so poi vediamo se hanno ancora voglia di toccarti” dice Lou minaccioso.
“No ora è tutto sistemato, è una storia chiusa”
“Allora ce lo dirà Zayn, vero amico?”
chiede Liam e Zayn annuisce. Sapevo che non era fiero del pugno che gli aveva dato. Se fosse stato per lui lo avrebbe squartato vivo, ma io l’ho fermato e lui non ha potuto più fare niente.
“Dai ragazzi, non è niente. Ditemi che non gli direte o farete niente” dico preoccupandomi che i ragazzi si possano mettere in qualche guaio.
“Sisi..” rispondono non molto convinti. Io la prendo per buona e mi sdraio su di Hazza, ricevendo una frecciatina da Marta,Louis e Zayn.
“Okok, mi alzo” 
“Ma io ho bisogno di qualcuno che mi si sdrai sopra –dice imbronciato- Maaarta, vieni qui?”. Marta si alza e fa come gli ha detto Harry. Io allora mi metto sopra Lou. Stavolta senza ricevere frecciatine da nessuno. Inizio a fissare il mio fratellone e lui continua a sorridermi come un demente. Lo abbraccio e lui ricambia.




 

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


                     


Un’ altra settimana è passata ed è di nuovo lunedì. Mi alzo, mi vesto e mi avvio. Davanti scuola vedo Zayn. Mi passano tutte le immagini dei bei momenti passati, tutto quello che abbiamo fatto, tutto. E tutto si frantuma proprio lì. Quando lo vedo baciarsi con Ashley.
Lei non era la classica troietta, però se la tirava. Non era stata con molti ragazzi ma era una ragazzina viziata con il quoziente intellettivo pari a 0. Mi avvicinai con molta calma, non volevo perdere anche l’amicizia con lui.
“Z-zayn io c-credo che –dai Alice, prendi forza- sia meglio finirla qui, ma non voglio perdere anche la nostra amicizia quindi rimaniamo amici” dico andandomene senza dare il tempo a lui di ribattere e alle mie lacrime di uscire. Appena mi giro mi lascio andare, le guance si inumidiscono e corro in bagno. Lì mi lascio andare a un vero e proprio pianto isterico, non solo lacrime ma anche singhiozzi. Dopo una ventina di minuti esco con gli occhi ancora gonfi, vado alla prima lezione che ho in comune solo con Hazza Le altre le salterò, non ho voglia di stare attenta. Mi avvio verso la classe di chimica e entro. Cerco Haz con lo sguardo ma non lo trovo.
“Signorina Tomlinson non è questa l’ora di entrare! Si entra alle 9 non mezz’ora dopo!” gracchia la Robins
“Senta prof non me ne frega un cazzo della sua inutile lezione quindi arrivo quando mi pare e non si disturbi a buttarmi fuori dalla classe, perche ci vado da sola!” dico uscendo e andandomi a sedere sulle scale al retro della scuola. Sento delle grida e vado a vedere cosa succede. Non ci posso credere. Quello del 5° che mi ha lasciato i segni sui polsi viene picchiato dai miei migliori amici.
“Ma cosa cazzo fate? Mi avevate promesso che lo lasciavate perdere! Non vi credete meglio di lui! Voi siete in cinque e lui è solo! Fatevi schifo da soli!” dico sputando rabbia e aiutando il ragazzo ad andare in infermeria. Arriviamo e entro.
“Resta qui. Sai non sapevo che eri la sorella di Tomlinson perche se lo avessi saputo non mi sarei mai messo contro te –ridacchia- l’altra volta avevo un buon motivo per menare a quel ragazzo”
“Lo stavi quasi uccidendo”
lo interrompo io.
“Fammi finire per favore. Lui ha rovesciato di proposito della coca addosso al mio fratellino e io quando la gente tocca la mia famiglia non ci vedo più dalla rabbia, e così mi sembra anche per tuo fratello quindi non lo biasimo”. Sorrido. Non era il classico ragazzo che mena la gente per fare il figo. Ma era quasi simpatico.
“Alice” dico porgendogli la mano
“Antony” dice stringendola e sorridendomi.
“Bene bene. Cosa abbiamo qui?” dice l’infermiera entrando in sala.
“Sono caduto dalle scale, ma non è niente di grave, non so neanche perche sono venuto” dice Antony.
“Bhe ma gia che sei qui perche non visitarti? Tu signorina..?”
“Tomlinson”
“Bene signorina Tomlinson, al fine della visita la verrò a cercare, ora può andare”
dice sbattendomi fuori. Faccio una passeggiata nell’istituto e decido di non saltare anche la seconda ora. Vado agli armadietti. Mancano cinque minuti alla fine dell’ora e i corridoi sono ancora vuoti. Così mi siedo sul pavimento e aspetto l’inizio della lezione. Suona e mi avvio alla mia prossima noiosa lezione. La ho in comune con mio fratello e Liam. Li ignoro e vado a sedermi all’ultimo banco, il posto migliore per evitare la lezione. Dopo 10 minuti mi vengono a chiamare.
“Scusi, Tomlinson è richiesta in infermeria” dice il bidello gentilmente.
“Vada” dice quella di italiano per poi continuare la lezione. Scendo le scale e trovo Antony seduto sul lettino.
“Non è niente, come pensavo” dice felice per poi prendermi per mano e portarmi al retro della scuola.
“Sai dolcezza mi piacerebbe frequentarti” dice mettendomi la mano sulla coscia. Gliela scanso.
“Anche a me, se tu non fossi un montato” dico facendogli una smorfia
“Oh ma io non lo sono”
“E allora perche ho come l’impressione che tu pensi ti potermi portare subito a letto?”
“Bhe perche non mi conosci.. Che ne dici se ci vediamo dopo scuola
?” prendo una penna e gli scrivo il mio numero sul braccio.
“Oggi sono impegnata” dico sorridendogli e allontanandomi.
Non so perche faccio così, forse voglio solo far ingelosire Zayn o forse voglio dimenticarlo. Non ne ho idea, ma sento che quella è la cosa giusta da fare. Prendo le mie cose e vado a casa. Non ho voglia di sorbirmi altre prof in astinenza per oggi. Mi avvio verso casa e mi butto sul letto ripensando al bacio tra Ashley e Zayn. Perche lo ha fatto? Cos’ha lei che io non ho?
Le tette finte? La faccia da topo? Tante imperfezioni coperte da un chilo di terra?
Passo tutto il tempo a pensarci. Ormai non si puo tornare indietro, quello che è fatto è fatto. Si può solo andare avanti. Decido di andarmi a fare un bel e lungo bagno che dovrà durare almeno 2 ore. Finito il bagno prendo la metro e vado in spiaggia. Mi voglio rilassare sotto il sole. Passo la giornata senza pensieri.

Grazzieeee <3
Grazie per le 13 recensionii *---*
I don't believe it!!
Grazie anche a chi ha messo
la storia tra le preferite,
ricordate e seguite!
Mi fann davvero piacere :)
A presto babess
xx

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


              


Marta’s pov
Ero nella camera di Liam con Harry. Stavamo facendo sesso. Mi sembrava che la nostra relazione si basasse solo su quello.
“Senti Harry –dissi smettendo di dargli baci dietro l’orecchio- voglio che ci comportiamo come una vera coppia, che iniziamo a fare cose da coppia come passeggiate al parco, mangiare del gelato e cose così, noi facciamo solo e sempre sesso”
“Perche ora non ti piace più?”
“Non è che non mi piaccia, la prima volta che lo abbiamo fatto insieme sembrava amore, dolce, pieno di baci, ma ora facciamo sesso, violento e distaccato. È come quello che facevo prima di stare con te e cosi non ha senso”
“A me piace e non cambierò perche me lo dici tu, stiamo tanto bene così perche ora ti fai dei problemi?”
disse alzando un po’ la voce.
“Volevo solo cambiare un po di cose all’interno del nostro rapporto, non mi sta bene così”
“Bhe io no. Non si può fare sempre come dici tu cazzo! Il mondo non gira intorno a te! Ora perche non ti risdrai e facciamo finta che questa conversazione non sia mai iniziata?”
dice iniziando decisamente ad urlare
“Sono la tua ragazza non la tua scopamica!” dissi assumendo il suo stesso tono.
“Ma ora che cazzo ti stai inventando? Scopamica? Ma ti senti?”
“Questo è quello che sembra a me! E sembra anche che tu voglia che sia così”
dico.
“Senti mi stai facendo incazzare! Ora ti risdrai e continuiamo a fare quello che stavamo facendo!”
“Non sono la tua bambola”
grido e lo sento prendermi per i polsi e baciarmi con foga. Io mi libero prendo la borsa e scendo le scale piangendo sentendo gli occhi di tutti i ragazzi, che erano al piano di sotto, addosso. Esco sbattendo la porta. Ma cosa gli prendeva a Harry? Non lo avevo mai visto così incazzato. Forse avevo scelto il momento peggiore per dirgli ciò che pensavo.

Harry’s pov
Non capisco cosa gli era preso. Gli è sempre piaciuto quel rapporto e ora iniziava a dire cose senza senso. Non la capirò mai. Scendo le scale incazzato e mi siedo vicino a Nialler.
“Ehi, è successo qualcosa Haz?” chiede Liam
“No, niente di importante” dico io con la mascella ancora tesa.
Iniziamo a vedere un po di tv finche non arriva la domanda di Zayn.
“Ragazzi ma Alice che fine ha fatto?”
“Ora provo a chiamare a casa sarà lì”
ci dice Lou per poi dirigersi al telefono.
Dopo qualche minuto ritorna.
“Non risponde né a casa né al cellulare, io vado a cercarla” dice preoccupato Lou.
“Vengo con te” mi offro io e lui annuisce.
“Lou dammi le chiavi di casa tua nel caso torni” dice Niall.
“Ok allora voi due aspettatela qui, forse pensando che io sia qui viene anche lei” finisce Lou.

Alice’s pov
Si fa buio. Non so esattamente l’ora perche ho lasciato il telefono a casa nel caso qualcuno mi disturbasse. Chiedo l’orario a un passante. Le 8 meno 5. Credo che sia ora di tornare a casa calcolando che ci vorrà su per giu un’ora per il viaggio. Arrivo a casa alle 8 e 45.
Appena entrai vidi Niall corrermi incontro.
“Ci hai fatto preoccupare così tanto! Dove sei stata?” dice preoccupato.
“Lontano dal mondo” rispondo e sento un suo sbuffo.
“Chiama Lou, ti sta ancora cercando”
“Chiamalo tu io sono stanca”
dico e lui annuisce. Mi metto a letto e mi addormento. È stata un  brutta giornata.

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


              


Mi alzo alle 6 perche ho voglia di farmi un giro al parco prima di scuola. Prendo il blackberry e noto un messaggio.

Da: Sconosciuto
Ehi dolcezza, sono Antony.
Non prendere impegni dopo scuola.
Ho deciso di degnarti della mia presenza
;) xx

Woah. Sorrido perche so che lui è fatto cosi anche se lo conosco da poco. Mi avvio prima verso il tabaccaio  e poi verso il parco, devo comprare delle sigarette, in questo periodo ne ho bisogno.
Arrivo al parco e mi infilo le cuffie. Lì si che posso  essere me stessa, senza nessun problema. I tuoi idoli ti fanno sentire perfetta anche quando tutto il mondo ti è contro. Sanno farti felice solo con la loro voce ed è una medicina pazzesca per la depressione. Qualsiasi cosa succeda, loro sono lì, dentro le tue cuffiette. Solo per farti tornare il sorriso. Quando sono depressa ascolto i miei due idoli: Miley Cyrus e Justin Bieber.
Non lo sa nessuno di questo mio gusto. Voglio tenerlo nascosto per evitare di avvinghiarmi su qualcuno. Mi avvicino al lago e vedo le anatre. Sono così felici e senza pensieri. Vorrei essere un’anatra, ecco.
Mi sdraio sull’erba e tiro fuori una sigaretta. Mi sento debole, forse perche è da un po che non mangio. Non ho appetito, forse qualcuno me l’ha tolto. Forse quel qualcuno è proprio Zayn. Me l’ha tolto proprio come il primo giorno che l’ho incontrato, vorrei poter ritornare lì e evitare sempre Malik, evitando così di soffrire.
Ma non si può. Come ho già detto: si può solo andare avanti. Si fa l’ora di andare a scuola e mi avvio. Vedo Antony. Prima appoggiato al cancello a chiacchierare con i suoi amici, ora avvicinarmisi
“Ehi dolcezza” dice scoccandomi un bacio sulla guancia.
“Ciao.. Mi presenti i tuoi amici?”
“Certo. Josh, Chad e lei è Eleonor”
“Ciao, io sono Alice”
“Sei la sorella di Tomlinson vero?”
chiede la ragazza
“Si”
“Come mai non sei con il tuo gruppetto?”
chiede Josh
“Non ho voglia di stare con loro in questo momento”
“Ci credo –
continua la ragazza- con tuo fratello”
“Scusala, è che ha una cotta gigante per tuo fratello da quando è arrivato, e lui l’unica cosa che ha fatto è stato portarsela a letto”
dice Chad beccandosi un buffetto sul braccio da parte di Eleonor e scatenando una risata da parte degli altri.
“Dai andiamo va” finisce lei. Li seguo, sono tutti più grandi di me di un anno quindi non ho neanche una lezione in comune con loro. Mi piacciono, sono ragazzi senza peli sulla lingua. Non gli importa quello che pensa la gente, e questo mi piace. Vorrei avere la loro stessa sicurezza, soprattutto con Zayn.
“Ricordati dopo scuola, vengono anche gli altri”
“Si avevo pensato di farvi venire a casa mia, non c’è nessun problema se per voi va bene”
rispondo
“Perfetto dolcezza” dice salutandomi e allontanarsi per seguire gli altri.


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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


              


Finita scuola mi avvio verso casa con i miei nuovi amici. Forse si saranno anche gli altri.
Entro e lì trovo gia tutti lì, tutti apparte Marta.
“Ragazzi che ci fate qui? Oggi non è casa di Liam?”
“Si ma ci sono due rompipalle lì ora quindi siamo venuti qui”
dice Liam riferendosi sicuramente ai genitori.
“E questi che ci fanno qui?” chide Niall
“Pensavo che voi non ci fosse quindi li ho invitati qui”
“Presentaceli”
dice Louis maliziosamente avvicinandosi a El.
“Ma vaffanculo” risponde lei allontanandosi
“Magari un’altra volta” dice Josh seguendo gli altri che erano saliti.
“Vi raggiungo subito –urlo avvicinandomi pericolosamente a Haz- dove cazzo è Marta? Perche non è qui a sbaciucchiarsi con te?” chiedo abbastanza incazzata.
“Ehm vieni qui e ti spiego” dice raccontandomi tutto a bassa voce per non farsi sentire dagli altri che neanche lo cagavano intenti nelle loro chiacchiere. Mi spiega la storia e stavolta do ragione a Hazza. Insomma a lei era sempre stato bene, così cosa gli era preso?
“Ci parlerò io” dico facendo l’occhiolino al riccio e raggiungendo gli altri.
Li trovo nella stanza di Louis.
“Hahah e questi?” chiede Antony al resto del gruppo con in mano un pacco di preservativi.
“Ehmm.. Ragazzi, questa non è la mia stanza”
“Lo sappiamo dolcezza” continua il biondo (Antony) per poi avviarsi in camera mia. È come se la conoscesse alla perfezione. Entro per ultima e chiudo la porta a chiave.
“Che ne dite se iniziassimo a conoscerci meglio?” chiedo.
Condividono e iniziamo a parlare delle nostre storie.

Passa qualche giorno e io e i ragazzi diventiamo sempre più amici. Ma non saranno mai i migliori perché loro nonostante li stia trascurando un po’ non li rimpiazzerò mai. Ma sono io che trascuro loro o il contrario? È sabato e decido di passare il pomeriggio e la serata con Harry. Sta ancora male per la storia di Marta. Lei fa finta di fregarsene ma io so che lo fa solo per convincere se stessa. Passo da Harry il pomeriggio, volevo anche dormire lì ma Anne ha gia degli ospiti cosi andiamo a casa mia. Saremmo solo noi due dato che Louis starà al 99% da Liam con gli altri. O a qualche pub. Non so. L’unica cosa che mi importava era passare del tempo con il mio migliore amico e farlo stare bene. Per lui avevo anche rifiutato l’invito di Antony, su di lui sto iniziando a provare un po di attrazione. Arriviamo a casa. Ci sediamo al tavolo a mangiare un po di patatine facendo facce buffe quando all’improvviso sentiamo un rumore di sopra. Pensando che fossero dei ladri ci armiamo di scopa e padella. Saliamo, apriamo la porta e vediamo una cosa che non ci saremmo mai aspettati.


Eiii
Che sarà successo?
Lo scoprirete dopodomani.
Vi dico solo una cosuccia, è 
abbastanza grave.
Mi piace tenervi sulle spine,
muahaha sono malefica *^*
Alla prossima ragazze :)
xx

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


          

Mi giro verso Harry e vedo i suoi occhi scurirsi. Non ci potevo credere. Marta e Louis, sul letto, nudi.
“Che cazzo state facendo?” chiede Harry furioso.
“H-harry non è come c-credi” dice Marta balbettando.
“Calma Hazza, mantieni la calma” dico io strofinandogli la mano sulla spalla ma lui la scosta violentemente.
Vedo Harry avvicinarsi a Lou e tirargli un pugno in pieno sul naso.
“Ok, me lo merito amico. Su sfogati” dice Louis calmo. A quel punto vedo Harry buttarsi su Lou e prenderlo a pugni. Mi giro per vedere le lacrime infinite che rigano il viso di Marta. Non riesco a muovermi, non riesco a fermarli. Dopo cinque o sei pugni Harry si alza.
“Non posso credere che tu abbia avuto la faccia per farlo” dice sputando rabbia addosso a Louis. Esce sbattendo violentemente la porta lasciando me ancora immobile, Marta ancora disperata e Lou ancora sanguinante. Decido di fare qualcosa. Prendo Louis lo porto al bagno e lo medico. Intanto vedo Marta uscire fuori di casa ancora con le lacrime. Ci avrei parlato domani.
“Cosa cazzo hai fatto? Come ti è venuto in mente?”
“Ehm non lo so, me lo ha chiesto e lo sai che io non nego niente alle ragazze
” risponde lui con la sua voce da bambino.
“Si ma quella ragazza è la fidanzata del tuo migliore amico” inizio per poi essere interrotta da lui.
“Ex”
“Quello che ti pare, come hai potuto farlo? Sei stato proprio un emerito coglione, uno stronzo, un bastardo..”
“Ho capito, arriva al punto”
“Non c’è un punto Boo! Voglio farti una domanda. Provi qualcosa per lei?”

“No, non è per me. Quando abbiamo iniziato a farlo diceva che si immaginava Harry. È tutto per lei. Ora lo so, ho fatto io questo casino, però potresti rimediare tu per favore?”
“Non ci pensare per niente. Hai iniziato questo e ora lo finisci, come io ho finito qui. Sono solo due graffietti,se fossi stato io non so che ti avrei fatto. Ora vai subito a parlare con Harry. Adesso”
dico con fare materno.
Lo sento uscire. Speriamo si risolva tutto. Harry e Marta stanno troppo bene insieme per essere rovinati da mio fratello.  Dopo una mezz’oretta assorta nei miei pensieri esco anche io e vado a cercare Marta. Sarà sicuramente al parco. Mi avvio e vedo tre teste sedute su una panchina. Una riccioluta, una con un ciuffetto e una appoggiata a quella riccioluta. Woah. Hanno gia messo tutto in chiaro. Mi avvicino.
“Avete gia messo tutto in chiaro? Nuovo record” urlo eccitata, ma quelle teste non sono loro, sono solo tre vecchiette dolci. Finche non mi aggrediscono con le borsette. Mi allontano. Il momento migliore per fare figure di merda. Sei insuperabile Alice.
Dopo dieci minuti di ricerca trovo Marta sola davanti al laghetto.
Mi siedo vicino a lei, prendo un pacchetto di fazzoletti e una sigaretta.
“Sei una cogliona”
“Non è la miglior cosa da dire a una che sta male,sai?”
continua singhiozzando ancora
“Hai ragione, allora come ti senti?”
“Secondo te? Ho mandato tutto a puttane col ragazzo che amo. Come mi dovrei sentire?”
“Forte?”
chiedo
“No Alice non sono forte! Mi sento uno schifo, una merda! Che cazzo mi è venuto in mente? Scopare col suo migliore amico! Mi faccio schifo, solo schifo!” urla
“Senti, non fai schifo. Magari non siete la coppia perfetta tu ed Harry. Insomma, vi siete visti? Ma nonostante questo vi amate. E qui vince quella carta, perche è la più forte. Ma tu devi metterla in atto quella carta! Non bastano più le parole ora. Devi riprenderti Harry prima di tutte le altre. E dovrai fare in fretta perché quelle zoccolette di scuola non vedono l’ora di rimettere le loro unghie finte su di lui!”
“Hai ragione, quanto tempo ho?”
“Ma su per giu, due secondi. No una settimana per pensare a come riconquistarlo e mettere in atto il tuo piano. E ricorda: fatti non parole. Dai andiamo cogliona”
dico sorridendole e lei ricambia.

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


                                 

Louis’ pov
Sto cercando Haz da un’ora e ancora non lo trovo. Sono il suo migliore amico e non so neanche quali sono i posti dove va quando è incazzato. Poi la lampadina si illumina. Dove può andare uno come Hazza? Naturalmente in un pub, nel nostro pub. Nostro perché ci andiamo sempre io e lui, non perché è di nostra proprietà.
“Ehi Carl. Hai visto Hazza?”
“Si, e non sembra molto felice, è la quinta birra che ordina. Portamelo a casa per favore”
dice alzando il mento come per indicare Harry. Vado a sedermi vicino lui e ordino una birra anche io.
“Sono un coglione”
“Un coglione non basta, aggiungi anche bastardo,stronzo,infame..”
“Si. E tutto quello che ti passa per la testa in questo momento
–dico interrompendolo- ma ti voglio bene, e lo sai. Ti prego mi devi perdonare io non posso stare senza di te, delle tue cazzate, di noi. Io ti voglio un bene dell’anima che non ti puoi neanche immaginare. Mi sto rendendo anche ridicolo davanti a te parlando come una ragazzina. Ora ti dirò la verità. Mi ha chiesto di farlo e sai che io in questo periodo sono nervoso per Antony, non mi va proprio giù quel ragazzo così ho accettato. Quando stavamo scopando diceva che si immaginava te. Quella ragazza ti ama, davvero. Ti prego non lasciartela scappare per questa mia grandissima puttanata. Mi sentirei troppo in colpa se la vostra storia finisse per me. Ascoltami Harry”
“Voglio stare da solo, ora o te ne vai tu o me ne vado io. E se me ne vado io vado su un ponte e mi ammzzo”
dice ancora sputando rabbia. È il momento di lasciarlo pensare, così mi alzo e me ne vado. Non a casa, non da Liam, né da Niall o Zayn. Vado dovunque e da nessuna parte. Tornerò a casa dopo che avrò pensato anche io. Alla mia coglionaggine soprattutto.

Mi risveglio su un prato. Vedo l’ora. Le 11 di mattina. Mi avvio verso una casa, la casa. Casa Styles. Devo sistemare con Harry. Lo devo e lo voglio fare. Suono e mi apre Anne con tutta la sua bellezza.
“Ciao, c’è Harry?”
“Si, vieni entra. È ancora a dormire, fai tu?”
“Sisi, non c’è problema”

Salgo le scale e lo vedo dormire a pancia in giu. Mi metto in ginocchio davanti al letto e vi ci appoggio la testa. Ok, non faccio io perche mi riaddormento accanto a lui. Dopo qualche minuto sento una mano sulla mia faccia, è Harry. Si sta svegliando così decido di farlo anche io.
“Harry, so che sei ancora incazzato ma io rivoglio avere l’Harry sempre felice e sorridente, anche se la maggior parte delle volte quel sorriso era troppo malizioso per i miei gusti, comunque ti prego, non ti chiedo di ritornare amici come prima perché so che è ancora troppo presto dopo quello che ho fatto, ti chiedo solo di perdonarmi”.
“Sei stato uno stronzo” dice abbracciandomi. Lì mi ritorna il sorriso, ok, metà del mio compito l’ho compiuta, ora dovevo compiere l’altra metà, cioè far rimettere Hazza e Marta insieme. Scendiamo e andiamo a fare colazione dove troviamo Gemma in costume. Io la saluto maliziosamente e Harry mi squadra.
“Io vado al mare, a dopo Harry –dice schioccandogli un baco in testa- ciao Lou” invece saluta me scompigliandomi i capelli.
“Allora Haz, cosa dovrebbe fare Marta per farsi perdonare?” chiedo
“Bhe, basta che mi fa capire che ci tiene ancora a me alla fine, in
somma quello che avete fatto mi ha letteralmente distrutto. Però mi piacerebbe uno striscione”
Harry ha capito quello che volevo fare, cioè farli rimettere insieme. Lo vedo dal suo sguardo. Ha deciso di farsi fare quello che vuole lui. Il mio migliore amico è un genio. Gli sorrido.



Eiii :)
Volevo finire la storia al capitolo 31 e avevo in mente come 
ma ora che sono in vacanza anche 
io ho deciso di dedicarmi completamente
a  voi e a questa storia.
Sentitevi onorate u.u
Hahah no sono io che lo devo essere 
dato che voi la state leggendo.
Grazie, davvero :) <3

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


         
Marta’s pov
Passa qualche giorno dal malinteso con Harry. Voglio fare come mi ha detto Lou. Ho paura però, che non gli piaccia, o semplicemente che non accetti le mie scuse. Vado a casa di Louis e Alice. Voglio parlare con lei per chiederle se la mia idea le piaccia o se devo aspettare un altro po’ di tempo. Busso e mi viene ad aprire Louis in tutto il suo splendore.
“Ehi Lou. C’è Alice?” chiedo stampandogli un bacio sulla guancia.
“Si, ed emh.. ecco, è in compagnia” dice quasi in un sussurro.
La vedo scendere a cavalcioni su Harry. Gli tocca i capelli e gli passa la mano sulla faccia per non farlo vedere. Scherzano e ridono. Quando Harry mi vede fa una smorfia. Ok, Alice aveva detto una settimana e ora si sta contraddicendo da sola.
“Ehi Haz, metti giu mia sorella o vado a casa tua e stupro Gemma” dice Lou indicandolo.
Lui fa come gli dice e prende per mano Alice.
“Ali, andiamo a fare un giro. Qui forse non sono gradito” dice quando mi passa accanto.
“Giu le mani riccio, sai che quando dico una cosa la faccio” lo squadra Lou e Harry sorride.
“Ti pare che io mi concedo a un pervertito Lou? E poi non sono io quella a cui metterà le mani addosso” grida Alice riferendosi a me, si gira e mi fa l’occhiolino.
Non mi ha rassicurata molto. Sento gli occhi inumidirsi. Ok, vuole ancora la distanza di sicurezza. Non so se lo fa apposta a stare con Alice per farmi ingelosire o perché è troppo arrabbiato e si sfoga con lei. Naturalmente tralascio la parte che non vuole stare più con me, anche se mi sembra la più ovvia. Non voglio crederci, percui non ci penso. Mi butto su Lou piangendo.
“Perché Lou? Sono stata una perfetta stronza. Ho paura di perderlo, io rivoglio i suoi abbracci, le sue carezze e i suoi baci. Sto malissimo” dico con la voce soffocata.
“Lo so piccola. E sto male anche io per questa situazione dato che è colpa mia. Io anche voglio che voi due riabbiate il rapporto che avevate prima, ma soprattutto voglio che stia lontano da mia sorella –dice facendomi sorridere-che ne dici di pedinarli? Non sei un po’ gelosa?”
“Mai quanto te
–ridacchio-dai andiamo”
È una cosa inspiegabile come mi ha fatto ritornare il sorriso. Usciamo e il nostro sguardo si posa subito su quei due ragazzi che passeggiano. E ridono. Mi mancavano le sue risate. Si stavano dirigendo sicuramente da sturbucks. Mi giro e vedo Louis con gli occhi da gatto e con delle foglie davanti il viso e mi metto a ridere. Era stupendo.
“Ehi che ridi? Sto facendo tutto questo per te!” disse.
“Si per me e per una bionda con gli occhi azzurri di nome Alice. Sai che lei è una ragazza casa e chiesa, ti dovresti fidare un po’ di più”
“Casa e chiesa? Ma per favore. L’ultima volta che è andata in chiesa è stato al suo battessimo. E non per sua volontà. Poi bestemmia anche. Come faccio a fidarmi?”
dice con tono acuto.
“Per il fatto della chiesa è un modo di dire, e per quello che bestemmia è forse la causa del troppo tempo con Niall” dico con aria convinta. Lui fa spallucce e poi torna a spiare i due.
“Sai, ora dovresti iniziare a ingelosirti” dice lui. Io mi giro e vedo Harry e Alice seduti a starbucks con un’altra ragazza.
“Certo che Haz non se l’è scelta bene. Insomma prima i suoi gusti erano accettabili, insomma guarda te. Sei.. carina. Poi va da questa che sembra un pollo senza piume” dice con una smorfia.
“Ehi grazie. Però non credo che eri della stessa idea quando stavamo scopando. Dicevi che ero sexy e sembravi molto soddisfatto” dico seria e torno a guardare i tre. Incurvo le labbra verso il basso e Lou se ne accorge.
“Perche non mi mostri quanto sei sexy mentre mangiamo un gelato?” dice.
Io annuisco e andiamo al parco. Ci prendiamo un gelato. Uno solo perché li avevano finiti, cosi ce lo dividiamo. Stavo instaurando un bel rapporto con Louis in questo periodo. Sembra l’unico a starmi vicino, dato che Alice è troppo impegnata a star vicino a Harry.
“Ehi avrai leccato dieci volte in piu quel ghiacciolo! Tocca a me!” dico mettendo il broncio.
“Ehi, eri troppo impegnata nei tuoi pensieri e questo ghiacciolo si stava squagliando. Io ho deciso di salvarlo. Sono un eroe!” grida ridendo e io lo seguo a ruota. Mi porge il gelato e io lo afferro. Do un mozzico e mi pento subito di questa mossa. Sento la bocca congelarsi e inizio a fare delle smorfie, provocando le risate di Lou.
“Ahh. Fa male. Mi si sta congelando anche il cervello!” grido
“Perche ce l’hai?” dice scherzando e io gli do una pacca sulla spalla. Passiamo il pomeriggio tra le risate. Pensavo che Louis fosse solo uno di quei puttanieri senza cuore verso le ragazze. Ma se scavi molto, ma molto in fondo, riesci a trovare un lato dolce e soprattutto divertente, anche in lui.









Ragazzuoleee :)
Allora, vi sta incuriosendo la storia?
Vi sto confondendo le idee?
Marta-Harry o Marta-Louis?
Cosa ne pensate? 
Grazie per aver letto. 
Ci rivedremo alla prossima puntata di
*rulloditamburi*
We are different,but..
Ok mi sono fumata qualcosa :D
xx

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ***


            


Alice’s pov
Dopo l’uscita con Harry e quella coatta di Miranda torno a casa. Il riccio al mio fianco. Per tutto il pomeriggio sono stata come sola dato che Harry non faceva altro che il cascamorto con quel cetriolo truccato. Mi stava sul cazzo quella ragazza. La solita che si crede la regina del mondo.
“Non è giusto quello che stai facendo, intendo con Marta. Sai che gli piaci ancora”
“No. Non lo so. Non mi sembra che gli piaccio ancora. E poi se a me non piace più non devo stare per forza con lei”dice in un soffio ma io capisco che sta mentendo.
“Harry, ma per favore..” dico non finendo la frase dato che vengo interrotta dal riccio.
“Non ne voglio parlare. Sono le 23 ed ho sonno. Domani è anche venerdì e io voglio andare a letto. Quindi sbrighiamoci ad arrivare a casa tua così ti lascio lì e vado alla mia”
“Puoi andare anche ora. So la strada di casa”
“Louis mi ucciderebbe se ti lascio andare da sola”
dice sbrigativo.
“Harry. Non sono più una ragazzina. So badare a me stessa” dico e lo vedo fare un cenno con il capo per poi allontanarsi. Mi avvio verso casa, e mi pento di non essermi fatta accompagnare da Harry. Vedo dei ragazzi ubriachi avvicinarmisi, ma appena metto a fuoco Antony mi calmo.
“Ehi dolcezza che ci fai qui da sola?” dice avvicinandosi pericolosamente a me. Si avvicinò cosi tanto che sentivo la puzza d’alcool.
“Lasciami” dissi dato che mi aveva preso per i polsi come la prima volta e non sembrava intenzionato a lasciarmi. Avevo paura. Stavo tremando e le lacrime iniziarono a rigarmi il viso.
“Vieni con me” disse maliziosamente e mi portò dentro un vicolo. Cerco di liberarmi ma non ci riesco. È troppo forte per me. Penso che qualcuno mi verrà a salvare, come succede sempre nelle storie. Ma non è così.
Inizia a darmi dei pugni, e a baciarmi con foga. Mi oppongo ma non sembra interessargli più di tanto.
“Ferma dolcezza, finirà presto” dice sorridendo. Appena realizzo che non verrà nessuno, che nessuno sentirà le mie urla, che nessuno mi aiuterà gli tiro un calcio nelle palle e corro. Non mi giro. Non mi interessa vederlo a terra. Corro e arrivo davanti casa dove vedo la luce della cucina accesa. Prendo le chiavi velocemente e apro. Sbatto forte la porta ma quelle due figure sul divano non si girano e non si muovono minimamente. Mi avvicino e vedo Louis e Marta abbracciati davanti la tv accesa. La spengo e mi avvio verso il bagno, dove mi farò una doccia che laverà via le impronte di quello che fino a poco fa era un mio amico. Sotto il getto inizio a piangere. Dopo una lunga mezz’ora decido di andare a dormire. Entro nel letto e chiudo gli occhi, ma quando capisco che sarebbe stato impossibile addormentarmi lì sola mi alzo, scendo le scale e mi sdraio accanto ai due. Mi addormento tra le braccia di mio fratello.
 
È venerdì mattina. Mi alzo e accanto a me trovo solo Marta. Segno che Louis si è già alzato. Prendo il telefono e vedo l’ora: le otto. Perfetto. Mi vesto con una maglietta e un semplice jeans. Sotto, naturalmente, le mie amate converse bianche. Arrivo a scuola e vedo quella testa riccia di Harry con Niall.
“Vieni, ti devo parlare” dice il riccio prendendomi per un braccio e portandomi al retro della scuola. Ci sediamo sulle scale e tiro fuori una sigaretta. Aspiro e butto fuori in faccia al riccio, lì Hazza tossisce.
“Che mi devi dire?” chiedo con la sigaretta sempre in bocca.
“Ho detto a Lou che cosa volevo che Marta mi facesse, ma ancora non ha fatto niente. Ho chiesto solo uno striscione, non la luna. Non ha ancora fatto niente capisci? Penso che l’ho davvero persa, che mi sono arrabbiato troppo quel giorno in cui l’ho trovata con Louis. Ma cosa avrei dovuto fare? Riderci sopra? O magari aggiungermi a loro? Non capisco cosa ho sbagliato. Forse Marta non è la ragazza giusta, forse volevamo solo provare a non essere più i puttanieri della scuola, ma qualsiasi cosa sia so che lei mi mancherà, non so perche ma il sentimento che sento ora non è solo nostalgia, ma anche delusione” dice veloce dato che mancavano due minuti agli inizi della lezione.
“Penso che tu vuoi troppo, Harry. Non ti arrabbiare, ma ovviamente vuoi troppo. Vuoi lo striscione, Marta, la tua felicità. E la sua felicità? Sai, ieri sera l’ho trovata con mio fratello, abbracciati sul divano, addormentati. Erano carini, ma mio fratello non è il tipo da relazione seria. Neanche se trovasse la sua vera anima gemella. Penso che Marta dopo quell’episodio con Lou abbia capito che voleva solo provare una cosa nuova con te. Siete ragazzi, è una cosa quasi impossibile che rimaniate fidanzati fino a trent’anni e poi vi sposerete. Credo questo, ora non mi uccidere, ma pensaci su” dico lentamente, ma non era quello che pensavo. In realtà loro avrebbero davvero potuto aver un futuro. Ora stavo facendo davvero l’egoista, avevo paura che Harry mi portasse via Marta e dicevo quelle cose, mi facevo schifo da sola. Ma se erano davvero fatti l’uno per l’altra niente l’avrebbe fermati, ne ero sicura. Poi dandogli una pacca sulla spalla mi allontano.
Mi avvio verso l’armadietto e prendo i libri solo che mi cadono, cosi mi piego e li raccolgo. Qualcuno che mi viene addosso mi fa cadere, alzo gli occhi e.. Liam.
“Alice! possibile che stai sempre in mezzo? Guarda quel coglione di Niall come corre con il mio pranzo. Ora me lo dovrai offrire”
“Ma io..”
cerco di ribattere.
“Niente ma, piccola. Tu hai fatto il danno e tu lo ripaghi”
“Liam, ma vaffanculo! Much love” dico facendo una smorfia e lui mi risponde ammicando.
Andrò in manicomio per colpa di questi ragazzi. Mi avvio verso la classe ma Antony mi ferma.
“Senti Ali, per ieri. Scusa, ma pensavo che dato che ti sei fatta tutti, potevi dare una possibilità anche a me”dice con nonchalance.
“Ma guarda che stronzo” dico dandogli uno schiaffo abbastanza forte.
“Ma che cazzo fai?” dice dandomi una spinta e facendomi cadere. Vedo un nero che gli da un pugno e mi aiuta ad alzarmi. Non è un nero ma Zayn.
“Che succede qui? Le mani sempre in tasca. È una regola. Ora fate vedere le vostre mani in tasca anche al preside! Subito!” gracchia una prof che non conosco.
Quando mi alzo sussurro un grazie a Zayn. Dov’era ieri che mi serviva?
“Sempre in mezzo bombarolo? Oh ma certo, devi far compagnia alla tua puttanella –dice il biondo- gli ho dato una spinta, è il minimo che avessi potuto fare dato che per colpa sua non potrò più avere figli” dice ammicandomi. Vedo il pakistano guardarmi abbastanza sorpreso.
“Sei proprio uno stronzo. Ieri neanche eri ubriaco quindi?” dico singhiozzando. Lui fa cenno di no con la testa e alza un dito che sta a significare che aveva bevuto solo un bicchiere. Perfetto, ora avevo anche iniziato a piangere.
“Non ci sto capendo un cazzo. Porca puttana! Che succede?” dice rivolgendosi a me, ma io stavo gia scappando con le lacrime agli occhi. Corro fuori scuola e quando non ce la faccio più mi fermo e mi inginocchio per terra, piangendo. Dopo qualche secondo sento qualcuno abbracciarmi da dietro. Ma io tremo e mi scanso un po’. Poi capisco chi è. Zayn. Lo riconosco dal profumo di vaniglia misto al tabacco. Mi butto su di lui. Non mi interessava di apparire debole o di avere tutti gli occhi dei passanti puntati sopra. Volevo solo sfogarmi. Non potevo credere che Antony era diventato mio amico solo puntando a quello scopo. Non ci potevo credere. Il mio carattere faceva tanto schifo? Ero tanto antipatica? Che cosa gli avevo fatto? Mi pongo tutte queste domande mentre Zayn mi prende a cavalcioni e mi riporta a scuola.







Ehilaaa :)
Questo capitolo fa schifo.
Mi vergogno di me stessa
*si scava la buca*
Perdonatemi :O
Sto facendo i capitoli molto
molto molto più lunghi! Yeee :D
Siete felici?
Grazie per aver letto 
xx

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Capitolo 33
*** Capitolo 33 ***


           

Arriviamo a scuola ma non entriamo. Ci sediamo sul muretto della scuola. Ancora deserto perché l’ora di pranzo sarebbe suonata tra dieci minuti. Prendo una sigaretta, che Zayn mi sottrae subito. Io me la riprendo, faccio un tiro e gliela passo.
“Sai, io devo offrire il pranzo a Liam quindi direi di avviarci” dico io. Lui annuisce e ci avviamo a mensa. Dopo due minuti sentiamo la campanella suonare e fuori la porta un grande frastuono. Aspettiamo gli altri e appena arrivano Liam mi fa da papà.
“Io ti devo parlare, con Louis” dice indicandomi
“Ho detto che te lo offro il pranzo. Cosa vuoi di più?”
“Non è questo, il pranzo l’ho rubato a Harry, non è un problema
–dice e il riccio fa una faccia del tipo WTF mentre cerca il suo pranzo dentro lo zainetto, ma senza risultato- stai saltando un sacco di lezioni. Cos’è vuoi essere bocciata e ripetere l’anno? Pensavo ti ricordassi la promessa che ci siamo fatti da piccoli. Saremmo stati sempre insieme, anche al college. Quel fatto che voi siete partiti cancelliamolo. Ora siamo al penultimo anno. Anche Louis ce la sta mettendo tutta per non essere bocciato un’altra volta. Bhe ha sei insufficienze, però per lui è un passo avanti. E questo vale anche per te Zayn. Ora fai parte anche tu del nostro gruppo” dice con fare molto paterno. Mi piace quando prende in mano la situazione. Noi altri non lo sappiamo fare.
“Ragazzi vorrei dirvi anche io una cosa –interviene Harry- dato che siamo tutti e sette migliori amici, pensavo di fare una promessa. Nessuno di noi dovrà innamorarsi, basta vedere me e Marta. Poi si creano problemi e non sono molto piacevoli. Ci state?” dice il riccio, non molto convinto.
Noi abbiamo un attimo di esitazione ma poi annuiamo.
Io mando delle frecciatine a Zayn e lui le ricambia.  
“Perfetto, allora amici come prima?” dice con la mano tesa verso Marta.
“Amici come prima” conclude lei.
“Ok ora mangiamo perché sto morendo di fame!” interviene Niall pensando sempre al cibo.
“Se io avessi ancora il mio pranzo lo farei” disse Haz rivolto a Liam che lo guarda con la faccia da cucciolo.
“Tieni Haz. Prendi uno dei miei panini, io non ho tanta fame” si offre Lou. Lui accetta e iniziamo a mangiare. Facciamo invidia a molta gente per il nostro rapporto, credo.

 Andiamo a casa di Liam tutti insieme. Lui ha la vasca idromassaggio in casa, ecco perche siamo andati da lui. Io e Marta siamo andate prima a prendere due costumi a casa sua, dato che Liam non ne aveva. Ora stavamo tornando dai ragazzi.
“Allora, che pensi della promessa di Harry?” chiedo io curiosa
Oh bhe. Con lui immaginavo che la storia non potesse durare, sai come è fatto, ma io ci speravo -dice con un pizzico di malinconia- penso che ora tornerò quella di sempre, non ho più niente da perdere. E credo che questo sarà quello che farà anche lui. Non so ma Harry mi mancherà, ma non posso costringerlo a stare con me, non voglio far soffrire nessuno, tantomeno me stessa. Tu invece con Zayn? Ti piace ancora e non lo negare. Ti conosco troppo bene” dice dandomi una spinta.
“Oh bhe. Hazza esere mio amico perciò io dovere stare lontana da pakistano” dissi imitando il modo di parlare delle persone intercontinentali.
“Yeah buddy –disse lei ammiccandomi- ho solo paura che con quel costumino che ti ho prestato sarà lui a non starti lontano” continuò
“Ma va” finisco io, dato che siamo arrivate a casa del pelatino.
Entriamo e troviamo i ragazzi in giro per la casa a farsi i gavettoni con la schiuma da barba.
La mia faccia assume l’espressione dell’uomo nella paura di Van Gogh. La casa era inseminata di schiuma, ma la mia espressione non era dovuta a quello, ma a quelle cinque meraviglie in costume davanti a me. Non ce ne era uno con un filo di pancia, avevano tutti un fisico perfetto, ma i miei occhi si fermarono su quella pelle olivastra, su quella persona perfetta come se fosse stata scolpita, le leggere gocce d’acqua che gli sfioravano gli addominali. Che glieli segnavano e li percorrevano. Ero gelosa delle gocce d’acqua sopra il suo corpo. Era normale? Certo, lui era Zayn Malik. Quello era uno spettacolo a dir poco stupendo. Mi risvegliai quando quel coglione di Liam mi venne addosso, di nuovo.
“È la seconda volta cazzo!” urlo io
“Infatti. Porca puttana, stai sempre in mezzo!” grida lui.
Io feci no con la testa e andai in vasca. Spero che quell’acqua calda sia naturale, e non che qualcuno l’abbia fatta diventare calda. Dopo un po arrivano gli altri e si buttano.
“Ehi ragazzi è un idromassaggio non una piscina olimpionica!”
Loro sghignazzano e iniziano a chiacchierare.
“Allora.. Che ne dite se stasera facciamo un salto in discoteca? Tanto è venerdì e domani non c’è scuola” interviene Harry con una delle sue solite e magnifiche idee.
“Siiiiiiiii!” urlo io.
“Noooo!” urla Lou.
“Come no?” urla il resto del gruppo.
“Noi andiamo, che abbiamo più di diciassette anni, tu rimani a casa” dice indicando me.
“Ma come? Voglio venire anche io!” mi lamento io
“Chiedi a papà, allora” continua lui. Ora si gioca la carta del papà? Sa che lui non mi avrebbe mai mandato, così arrabbiata esco dalla piscina, prendo le mie cose e vado via, gridando un vaffanculo. Lo odio quando fa così! Che cosa mi può succedere, sarei rimasta tutto il tempo con lui e gli altri.






Genteee :)
Allora, che ne pensate?
Io penso sempre di più che l'ippica
è il mestiere adatto a me.
Grazie per aver letto <3
Byee
xx

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Capitolo 34
*** Capitolo 34 ***


         

Arrivo a casa e chiamo mio padre al telefono. Volevo veramente andare in discoteca, volevo divertirmi e volevo farlo con i miei migliori amici. Lo sarei riuscito a convincere, in fondo avevo sedici anni. Al massimo mi avrebbero uccisa.

Tu tu tu..
-Ehi tesoro dimmi tutto-
-Papi, stasera, ecco i ragazzi escono e vanno in un bel posto. Posso andare con loro?-
-Dove vanno?-
-Ecco, ehm.. in diasjds-
-Dove?-
-In discoteca-
-No. Sai che non voglio che tu vada a ballare su dei cubi, e poi qualcuno ti potrebbe drogare. È un luogo pericoloso-
-Ma starò con Louis e gli altri! È pericoloso per me come lo è per gli altri!-
-Loro sono grandi e responsabili-
-Ma papà! Lo sono anche io. Sono più matura di tutti loro messi insieme-
-Si ma tu non sai difenderti. Ho detto no. Storia chiusa-
-Fottiti-


dico l’ultima parola e gli attacco in faccia. Si preoccupa per me ora. Quando avevo delle crisi emotive dov’era? Sento la porta sbattere, segno che anche Louis era tornato a casa.
“Ho chiamato papà” dico io.
“Oh e che ti ha detto?”
“Ha detto si. Quindi ora vado a farmi la doccia e mi preparo”
dico saltellando
“Oh ok. Ora lo chiamo anche io, sai mi manca” mi dice. Aveva capito. Mi conosce troppo bene e io non so mentire. Soprattutto a lui.
“Eh va bene, ha detto no. Pero lui non saprà che io vengo con voi” continuo io facendo strani gesti con le mani.
“No Alice. Sai che non voglio neanche io. Potrebbe succederti di tutto”
“Va al diavolo. Non ti sei accorto che le ho gia passate tutte? Non ti sei accorto che in questo periodo tremo appena qualcuno mi abbraccia o mi tocca? Non te ne sei accorto? Ma certo. Sei troppo impegnato. Vai al diavolo, di nuovo!”
grido io andandomene. Lui mi segue in camera mia e si siede sul letto accanto a me.
“Che succede?”
“Non ho voglia di parlarne”
dico alzandomi e chiudendomi dentro al bagno. Lo sento sbuffare. Lui sbuffa e io che dovrei fare allora? Sarei più libera in una prigione. Non so se quello che è successo con Antony mi ha reso più debole o più forte. Forse mi ha fatto anche del bene, ma non credo che l’avrei pensata così se lui si fosse spinto più in là. Non sono poi così forte. Sono come un bicchiere, mi spezzo facilmente. Ma questo lo dovrei cambiare. Dovrei essere meno timida e un po’ più come gli altri. Loro fanno facilmente amicizia, io invece ho sempre un po di distaccamento con le persone nuove. Non mi sono mai piaciuti i cambiamenti, me quest’ultimi a volte fanno bene. Rendono la tua vita più movimentata e meno monotona. Mi faccio una doccia, e credo che rimango sotto l’acqua per un bel po’ dato che quando esco non trovo nessuno in casa. Guardo l’ora. Sono le nove. Non è poi così tardi. Quell’egoista di mio fratello sicuramente è andato in discoteca. Lo odio. Vado sul divano, e dopo poco entra tutta la combriccola.
“Ragazzi, non siete andati in discoteca?” chiedo io
“Non ti volevamo lasciare sola –dice Zayn avvicinandosi- sei felice?”
“Certo!”
lancio un gridolino di gioia. Non passerò la serata sola come un’asociale.
“Bene, allora raccontaci cos’è successo” continua il biondo.
“Bhe, io e Harry siamo usciti ieri sera, e poi sono tornata a casa da sola. E ho incontrato un ragazzo –non gli avrei mai detto che era Antony, solo Zayn lo sapeva a causa di quello che è successo oggi- Mi venne incontro e mi prese per i polsi, mi portò in un vicolo. Io cercai di liberarmi ma lui era troppo forte. Così gli diedi un calcio, e nel tempo in cui lui si piegò per il dolore io scappai –dissi, con quasi le lacrime agli occhi- è stata l’esperienza più brutta della mia vita” dissi buttandomi sul biondo.
I ragazzi sembravano arrabbiati, Louis aveva la mascella tesa e gli occhi fuori dalle orbite.
“Chi era questo? –chiese lui, mentre gli altri erano rimasti in silenzio. Io non risposi- Dimmi chi cazzo è questo stronzo. Porca puttana!” disse buttando un porta cenere a terra. Era abbastanza arrabbiato, se glielo avessi detto ora lo avrebbe ucciso.
“Antony” si senti in un sussurro. Ma quel sussurro non era mio, ma di Zayn. Ok, era stupendo e tutto ma aveva la lingua troppo lunga. Eppure quando stavamo insieme il nostro segreto non gli era sfuggito.
Vedo che i ragazzi escono di casa e Marta a loro seguito.
“No ragazzi, fermi. Stavolta lasciate fare a noi ragazze. Un’umiliazione può far più male di un pugno” disse Marta sbarrandogli la strada.
“Ma vaffanculo” dice Liam spostandola, e naturalmente riuscendoci.
“No ragazzi. Non sto scherzando. Fatevi da parte. Non potete sempre fare gli eroi! E poi dove credete di trovarlo a quest’ora? Andate dentro e sedetevi, bevete una birra o fumate una sigaretta. Fate quello che vi pare ma calmatevi. Ho già in mente un’idea” dice Marta con gli occhi che gli brillavano. Io non volevo fare niente, avevo paura a mettermi contro di lui. Sapeva i miei punti deboli, li ha scoperti quando ci frequentavamo. Avrebbe fatto tutto Marta ed io mi sarei messa da parte, naturalmente. Non volevo partecipare al suo piano, o Antony me l’avrebbe fatta pagare. Torno anche io dentro casa e mi siedo sul divano, accanto a Zayn. Appoggio la testa sulla pancia di quest’ultimo beccandomi delle frecciatine da mio fratello, che tossisce. Io non mi alzo, stavo così bene su di lui. Mi sentivo come quelle goccioline di qualche ora prima. Lo guardo, i suoi occhi fissi sulla tv che dopo qualche secondo penetrano i miei. È come se si volessero unire, ma non possono. Sento come se mi stesse leggendo dentro. Non riesco a togliere lo sguardo, così lo fa lui.
“Ehi se vuoi ti regalo una foto autografata” mi sussurra all’orecchio
“Oh si, ci potresti scrivere: il ragazzo più stupido della terra? Grazie”  dico io rivolgendogli un ghigno e lui sorride. Fa una di quelle risate soffocate, corte e monosillabe. Adoro il suo sorriso. È strano, quando sorride. Mette la lingua fra i denti e cerca di nasconderla ma senza risultato. Almeno per me, dato che io la vedo. Vorrei riassaporare quelle labbra, le rivorrei posarsi sulle mie e rivorrei il mondo fermarsi quando succede. Ma non accadrà. Sia per la promessa, sia perché io a Zayn non piacerò mai.
“Allora Marta, il tuo piano? E fa che sia buono o vado lì e gli spacco la faccia a quel coglione” dice Liam.
“Bhe, lo visto in un film. Pensavo che Alice potesse portarlo in bagno in modo molto, ma molto sexy. Dentro il bagno lo inizia a spogliare, tutti i vestiti. Poi prendi il suo “Willy” e gli fai un lavoretto..”
“Cosa? Lui la cerca di stuprare e lei gli fa un lavoretto?”
la interrompe Lou.
“Fammi finire Lou. Odio quando la gente mi interrompe! –lo rimprovera e lui alza le mani- Sulle mani si mette un po’ d’edera, e i suoi vestiti li fa passare sotto la porta, dove ci sarò io che glieli nasconderò. Poi quando ha finito esce e lo lascia lì nudo come un verme” dice e alza il mento come a vantarsi.
“E quando tu dici Alice significa Marta” continuo io.
“Perché? Cos’è non sai fare i lavoretti?” dice Zayn. A volte mi viene voglia di ucciderlo. Louis lo fulmina con gli occhi.
“Marta fallo te” continua Lou.
“E va bene” finisce Marta.
Mi giro verso Harry e lo vedo deluso e triste. Gli faccio segno di seguirmi e andiamo in cucina.
“Cos’hai Haz? Neanche a me piace questa idea però meglio che trovarmi un Antony morto” dico io prendendo un bicchiere d’acqua.
“No, il piano è stupendo. Anche se io lo avrei preferito morto quello stronzo. È che mi sento un po’ in colpa per quello che ti è successo, non ti dovevo lasciare sola” dice lui, ma io non sono convinta.
“Dai, non è successo niente. Sono ancora vergine”  dico io. Non posso credere che quelle parole sono uscite dalla mia bocca, lo sento ridere e divento rossa come un pomodoro. Sì, sono i miei migliori amici, però.
“Se-ei ancora vergine puah hahah –continua tra le risate, poi nota la mia faccia delusa e si ferma- scusa, ma non riesco ad immaginarti vergine, insomma, non posso credere che in quel periodo che sei stata con Zayn lui non ti sia saltato addosso” dice sempre un po’ in preda alle risate. Io faccio no con la testa.
“Ora dimmi il vero motivo per cui stai così, anche se forse gia lo so” continuo io.
“La promessa, non so perche l’ho fatta, io voglio stare con Marta. E se lei non vuole voglio che me lo dica lei” dice deluso.
“Dai, se siete fatti per stare insieme non ve lo impedirà una promessa no?” dico seriamente io. Lui annuisce e torniamo dagli altri. La serata finisce e verso le 2 ci addormentiamo. 





Eii bella gente :)
Due capitoli in un giorno.
Sono un mito. Una grande..
Ok basta elogiarsi da sola.
Voglio ringraziare chi ha messo
la storia tra le preferite,
ricordate o seguite.
E naturalmente chi recensisce. Mi 
fate davvero felice. Grazie <3
xx

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Capitolo 35
*** Capitolo 35 ***


                                                    

Sono passati due giorni e ora è lunedì mattina. Il giorno in cui Marta dovrà mettere in atto il piano. Siamo a scuola e ci avviamo verso l’armadietto di Antony, io la seguo nascosta.
“Ehi bel biondo” dice Marta maliziosamente, scompigliando i capelli al ragazzo
“Cazzo vuoi Rich?” dice lui. Nervosetto il ragazzo.
“Bhe, seguimi e te lo mostro” dice prendendolo per mano e dirigendosi verso il bagno.
Entrano e si chiudono la porta alle spalle, io sono davanti alla porta pronta a prendere i vestiti. Aspetto dieci minuti e mi arrivano. Li prendo, li infilo in borsa e li porto in palestra, dove vedo altri ragazzi.
“Ehi ragazzi, questo è di Antony. Potete anche bruciarlo per me” dico andandomene ma vengo bloccata.
“E come mai ce l’hai tu, splendore?” dice un ragazzo, probabilmente di quinto data la statura, maliziosamente.
“Bhe lo trovato, e splendore non tanto, oggi sono più tempesta, non so se lo sai, ma ogni mese alle ragazze esce del sangue da un punto che tu non hai mai visto, ed ecco, a causa di quello sono molto isterica, quindi stammi lontano casanova” dico abbastanza irritata e provocando delle risatine e dei ‘Abbozzooo’ dai suoi compagni. Esco e vado in classe. Non posso più mancare alle lezione, dopo quel discorsetto di Liam. Prendo i libri e vado a lezione.

Ora di mensa. Mi siedo al mio solito tavolo con gli altri. Inizio a mangiare tranquillamente finchè non arriva Marta e la quiete svanisce. Tutti iniziano a bombardarla di domande.
“Ragazzi, calmatevi e lasciatemi parlare –urla a un certo punto. Si siede e inizia a raccontare- credo che se nessuno l’ha liberato sia ancora in bagno hahah” conclude e tutti iniziano a ridere, tranne me. Provo un po’ di pena per quel ragazzo. Pena? Ma che cazzo dico. Mi metto a ridere anche io finche una figura alta, rossa e mal vestita si avvicina a noi. Appena lo vedo rido ancora di più, seguita dagli altri. Si stava grattando proprio dove avevamo previsto.
“Sei una stronza Rich! Dimmi è così tanto divertente? –dice a Marta che continuava a ridergli in faccia- e poi da quanto tempo non ti lavavi le mani? Fanno schifo” urla lui. Tutta la mensa si era girata verso noi.
“Da quanto tempo non mi lavo le mani io, o da quanto non ti lavi il cazzo tu?” dice continuando a ridere.
“Mai mettersi contro Tomlinson, ha un’amica geniale” dice Liam dando delle pacche sulle spalle di Marta.
“Troia” dice il biondo. Oh cazzo, una cosa che Marta odia è essere chiamata così. E Antony sembrava saperlo dato che stava aspettando una risposta. Lei sa di esserlo, un po’, anche se ora non lo è più, però sentirselo dire dagli altri gli dà al cazzo. La vedo sputare fuoco.
“Come mi hai chiamata?” dice nervosa.
“Troia? bhe è ovvio, sei stata con Styles” dice ammicando, lui. Dato che lei con un pugno non gli avrebbe fatto niente, infila la mano dentro la borsa e prende quel poco d’edera avanzata. Dopo un millesimo di secondo la vediamo volare in faccia a Antony. Si mette le mani in faccia ma non abbastanza in tempo, poi per finire Harry gli da un pugno sul naso. Lui si piega e viene assistito da qualche zoccoletta in astinenza. Io continuavo a ridere, non riuscivo a smettere, e sembrava neanche Niall e Liam. Marta e Harry avevano un sorriso soddisfatto stampato sul viso invece Zayn e Louis sembravano essere indifferenti, ma felici. Vediamo Antony allontanarsi con le sgualdrinelle grattandosi sia in faccia che nel suo punto preferito. Avevo le lacrime agli occhi per le troppe risate.
“Si Marta, avevi ragione. Questo è molto meglio di mandarlo all’ospedale” dice Zayn battendo il cinque alla ragazza.
“Gia –continua lei- Harry ti posso parlare in privato?” dice, smettendo di ridere. Lui annuisce e si allontanano.
“Pensate che la manterranno la promessa?” chiede Louis.
“Oh ma quella è stata solo una cazzata di Harry. Dieci minuti e li ritrovi nudi sul letto del riccio” dice convinto Zayn. Ha detto la prima frase guardandomi. Perche? Che centro io? Mi schiarisco la voce e inizio a parlare.
“Quindi.. è come se non ci fosse mai stata?” chiedo io imbarazzata.
“Perché? Che t’importa?” chiede Lou con la mascella tesa.
“Calmo amico, si credo, di si” dice Liam guardando me e Zayn. Louis si alza e va chissà dove. Non lo seguo, non m’importa. Non ne posso più delle sue scenate di gelosia. E poi io e Zayn, non eravamo niente. Solo io. e. Zayn. Non ci sarebbe mai stato un noi.

Marta’s pov
Porto Harry in un luogo più isolato, lontano da occhi indiscreti.
“Allora, ti volevo dire, scusa. Dopo quella promessa che ci hai fatto fare sto una merda, tu mi piaci ancora. Non voglio essere tua amica, non ci riesco” dico delusa.
“Bhe, col fatto che non vuoi essere mia amica grazie –dice ridacchiando- per il resto, dispiace anche a me e tu non sai come sono stato io quando ti ho trovato con Lou. Lui è il mio migliore amico e tu la ragazza di cui sono innamorato. Percui immagina, tu ora stai una merda? Bhe io stavo anche peggio” dice triste.
Io sorrido. Ha detto la ragazza di cui è innamorato, non quella di cui era innamorato.
“Anche io ti amo” dico baciandolo.
“Si ma io non ti perdono finche non mi fai lo striscione. Lo voglio” dice serio. Io scoppio a ridere.
“Ho un’idea migliore, lo striscione non lo faccio io, ma lo facciamo noi.”
“Ottima idea, e poi lo appenderemo a casa mia” dice convinto.
“E perché non nella mia?” chiedo.
“Perché non sono io quello che è andato a letto con il tuo migliore amico, c’è con la tua migliore amica” dice corregendosi subito. Io inizio a ridere e torniamo dagli altri mano nella mano.


 


Ei splendoriii :)
Scusate per l'attesa. 
Davvero. Sono davvero imbarazzata 
ma si è rotto l'alimentatore del 
computer e non ho potuto postare più.
Ora sto con un computer down che va a due all'ora
ma non volevo farvi aspettare altro tempo
Ora io lunedì parto quindi non so 
quando potrò ripostare.
Per questo oggi vi metto due capitoli :)
Spero vi piacciano e grazie per aver letto
xx

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Capitolo 36
*** Capitolo 36 ***


                


Alice’s pov
Prendo due pacchetti di patatine e spio i due dietro la porta. Che carini, si stanno baciando. Torno al tavolo e do un pacchetto a Niall.
“Tieni depravato” dico lanciandogli il suo oro. Mi siedo dov’ero prima, cioè tra Lou che è ritornato e Zayn.
Il pakistano mi ruba una patatina.
“Senti Malik, lì c’è un distributore, se le vuoi vattele a prendere” gli dico indicandogli la macchinetta.
“Io ti avevo chiesto di prendermi un pacchetto anche a me, ma tu mi hai ignorato” dice fingendosi offeso.
“Bugiardo”
“Egoista”
“Bastardo”
“Stronza”
“Bombarolo”
“Italiana”
“Che cazzo di insulto è?”
“Oh non è un insulto, è peggio. Essere italiani significa starsene sempre sul letto a guardare la tv e a mangiare. E i risultati si vedono”
dice squadrandomi
“Oh. Stai dicendo che sono grassa?” chiedo nervosa
“Non tu, i tuoi amichetti dell’italia” dice facendomi l’occhiolino
“Bhe meglio italiani che pakistani bombaroli” dico e lui mi fa il verso
“E gne gne gne” continua lui e facciamo così finche non interviene Lou.
“Basta porca puttana. Mi state facendo venire il mal di testa” dice mettendosi le mani nei capelli.
“Cusa” diciamo io e Zayn in coro, in modo cuccioloso.
Vediamo avvicinarsi Harry e Marta mano nella mano.
“Ecco, ehm.. ricordate quella promessa insignificante che abbiamo fatto qualche giorno fa” dice Harry balbettando
“Si Harry, non ti preoccupare. Sappiamo cosa fai pensando a Marta e sappiamo cosa farai ora che ce l’hai” dice Liam e tutti ci mettiamo a ridere a parte Harry e Marta che sono ancora imbarazzati.
Finita l’ora di pranzo vado a lezione. Palestra dopo aver mangiato non è la miglior cosa, ma dato che la mia migliore amica e i miei migliori amici hanno la lezione in comune con me, si riesce a passare. Io poi odio palestra, non per il sudore, i capelli e il trucco. Ma perché sono negata in ogni sport e sono goffa con i pantaloncini e i calzini che ti bloccano la circolazione sanguigna. Vado agli spogliatoi seguita dalla mia migliore amica che non smette di parlare di Styles.
“Sei insopportabile” mi esce.
“Cosa?” dice stridulamente. Non glielo volevo dire, è abbastanza permalosa ma era vero. Ops.
“Non ce la faccio più a sentire di Styles. Insomma non è un dio greco. È più bello il calzino sporco abbandonato sotto quella panchina secondo me” dico sedendomi e indicando la panca. Sento dei ‘oo’ e dei ‘mbee’ dalle altre ragazze che sono nello spogliatoio, ma non ci faccio caso. Sono le solite troiette.
“Caspita, se quel calzino è così bello perche non gli chiedi un appuntamento” dice Marta sfidandomi.
“Non metterti contro me Rich” dico indicando con l’indice e il medio prima i miei occhi poi i suoi.
Lei ride. Appena finito di cambiarci andiamo in palestra, dove ci aspetta il prof. Un nanetto con un po’ di pancia ma delle gambe che neanche i calciatori ce le hanno. Credo che siano l’unica cosa bella che ha. Guardare prima le sue gambe e poi la sua faccia è una visione rivoltante. A quei pensieri mi viene un conato di vomito.
“Bene ragazzi, dato che oggi sono stanco fate dei giri e poi iniziate la partita di pallavolo” dice il professore. Stanco, naturalmente.
Iniziamo a fare dei giri e io mi metto a chiacchierare col biondo.  Sento le ochette starnazzare dietro noi. Mi stanno dando i nervi, e la voce che mi da più i nervi è quella di Malik che chiacchiera con le ochette. Non ci penso e mi metto a guardare fuori la finestra. Vengo attirata da un signore sulla quarantina che rincorre un bambino. Rimango incantata da quella scena, voglio viverla con mio marito e mio figlio, o figlia.  Però preferisco la prima dato che le ragazze sono piene di problemi. Il primo amore, il ciclo, le delusioni. Da quei pensieri cado come una pera cotta a terra e su di me il pakistano.
“Ehi, ma che fai? Metti le frecce!” urla.
“Scusa, ma il pavimento mi ha provocato e io gli ho voluto dare uno schiaffo, con tutto il mio corpo” dico sarcasticamente. Lui mi rivolge una smorfia e io ricambio.
“Ehi ricomponetevi. Credo che basti correre per oggi –dice il prof-fate le squadre! Capitani Parks e Tomlinson” io scatto subito in piedi.
“Cosa? Io le squadre?” chiedo stridula
“No, non tu. Tuo fratello. So che non sai fare niente in campo, neanche le squadre” dice e io mi rilasso. Sento una risatina dentro il mio orecchio.
“Non te la prendere Tomlinson, c’è chi le cose sa farle e chi no” dice Malik schioccando la lingua.

Finita la partita e cambiata esco fuori lo spogliatoio.
“Ehi Alice, stai migliorando. Hai preso tante palle oggi” dice Styles
“Si, in faccia” continua Niall scoppiando a ridere insieme al gruppo, e a Marta. Ti pugnalano alle spalle ogni volta che ne hanno l’occasione. Amici.. Bha.
“HA-HA-HA siete proprio divertenti. Potrei morire anche ora a causa delle vostre divertenti battute” dico sarcasticamente. Ci si avvicinano due ragazzi, li riconosco, hanno fatto quest’ora con noi. Sono Parks e Great.
“Ehi ragazze, come va?” chiede il più alto: Great. Non per niente si chiama così.
“Io bene, Alice non so date tutte le pallonate che ha ricevuto” dice Marta sorridente, sempre sotto lo sguardo dei ragazzi. Io annuisco in segno di assenso. Ma che faccio? Sono proprio stupida, penso e mi do una pacca sulla fronte. I ragazzi mi guardano sorpresi.
“Vi volevamo chiedere di uscire, stasera” disse stavolta Parks Michael.
Prima che potessimo rispondere Harry ci precede.
“No, non possono. Né stasera né qualunque altro giorno abbiate in mente. Loro possono solo quando voi non potete. È un gran peccato però, siete così carini” dice Harry dando delle pacche ai due per poi trascinarci tutti lontano da loro.
“Ehm ecco, è lei la tua ragazza non io. Quindi posso anche dirgli si” dico facendo retrofront ma vengo bloccata.
“Si, tu non hai il ragazzo ma hai un fratello che ti dice che se esci con quei due farò vedere a tutti la foto” dice Lou.
“Che foto?” dico sbiancando
“Eh.. quella foto di quando eri piccola -continua lui. Io faccio un segno come per dire ‘che significa’ e lui continua a parlare- non lo so quale foto ma da piccola eri così stupida che una foto imbarazzante la trovo sicuramente” finisce lui allontanandosi. Niall mi guarda e alza le braccia.
“Bhe se tu cerchi una foto di quando ero piccola perché ero stupida io posso benissimo cercarne una tua moderna” dico un po ad alta voce per farmi sentire. Lui si gira e mi fa una faccia, un po’ strana. Insomma, quelle facce che sa fare solo Louis Tomlinson.
“Ma fammi il favore, pfff” dice poi. Ok magari i miei amici non sono molto intelligenti, ma.. E basta. Non c’è nient’altro. Non mi passa nessun ma in mente. Pazienza, penso e seguo gli altri.




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Capitolo 37
*** Capitolo 37 ***


                                                



Dopo scuola andiamo a casa di Liam, tutti tranne Niall. Arriviamo a casa e mi butto sul divano. Poi Hazza mi viene addosso.
"Ah! Questo fa male!" urlo io con Haz ancora sopra.
Intanto Liam va in cucina a prendere qualcosa da mangiare. 
Zayn, Lou e Marta si siedono sul divano con me e Haz. Decidiamo di vederci un film horror.
Mentre io preparo la casa per dare più suspence, gli altri scelgono il film.
"Direi che questo è perfetto" dice Zayn, io mi giro per dare un' occhiata.
"Si se vuoi avere una morte lenta e dolorosa" ribatto io.
"Ecco la solita storia, non ti sta mai bene niente. Vedi, sei la solita egoita" continua lui. Io sbuffo.
"Eh va bene, guardiamo quel film però datemi un cuscino da torturare" dico io, un pò preoccupata per il film.
Adoro i film horror ma ricordo quando quel film l'aveva visto Lou e aveva dormito nel mio letto per due settimane. Quindi non so cosa potrei fare io.
"No quello l'ho gia visto" interviene Lou. Zayn alza le spalle e continua a cercare. Alla fine però optiamo per quello. 
Dopo poco arriva Liam con una ciotola, e molta puzza.
"Bleah. Cosa c'è dentro quella ciotola?" chiede Marta.
"Bhe avete detto che avevate tanta fame, quindi ho messo tutto quello che ho trovato dentro la ciotola, l'ho girato e messo in forno. Ed è uscito questo. Lo dobbiamo buttare?" chiede Liam deluso.
"Direi.." dico io.
"Peccato che non c'è Niall perchè almeno non sarebbe andato sprecato -dice Haz provocando una risatina da parte nostra- dai, prendi i pop-corn. Andranno benissimo" 
Prende i pop-corn e mettiamo il film. Mi stavo letteralmente cagando sotto.
"Ehi, ci tengo ancora alla mia pelle" dice Zayn dato che gliela stavo quasi strappando.
"Scusami, è solo che ho paura" dico e lui mi cinge le spalle con un braccio.
Ad un certo punto sentiamo la serratura aprirsi. Liam blocca il film. Si intravedono due figure, una accende la luce.
"No ragazzi! Che ci fate qui?  Non dovevate essere da Lou?" è Niall con una ragazza. I maschi scoppiano a ridere, tutti tranne Niall ovviamente.
"Presentaci la tua amica" dice Haz
"Lei è Stephanie, e non è un'amica.. Lei è la mia ragazza" dice il biondo imbarazzato.
"Piacere, chiamatemi Step" dice lei alzando la mano.
"Rag-gazz-za?" balbetta Lou.
"E da quanto?" chiede Zayn.
"Da più di due mesi" risponde Niall.
"Guarda guarda il nostro Nialler" interviene Haz, mettendolo in imbarazzo.
"Noi è meglio che togliamo il disturbo" dice Niall ma io lo blocco.
"No, restate qui. Stiamo guardando un film horror e voi ci avete quasi ammazzato" dico io ridendo.
"Io adoro i film horror" esulta Steph.
"Adoro questa ragazza" riprende Louis. 
Niall cinge i fianchi a Step e si vengono a sedere con noi.

Finito il film chiacchieriamo un pò. Quella ragazza è davvero simpatica.
"Scusa, te lo rubo un secondo" dico sorridendo a Step e portando Niall in cucina.
"Perche non ci hai detto niente?" dico più offesa che arrabbiata.
"Bhe sono sempre stato un tipo che si diverte. Che cosa avreste pensato se di punto in bianco vi presento una ragazza a voi sconosciuta e di due anni più piccola di me?" dice lui velocemente.
"Due anni? Quindi ha quindici anni?" chiedo un pò balbettando.
"Ne fa quindici tra poco"
"Ha quattordici anni? Caspita Niall non sei mai caduto così in basso. E' solo una bambina. Povera ragazza non è ancora pronta alle delusioni d'amore!" inizio a urlare un pò.
"E cosa ti fa pensare che io la voglia deludere? Che me la voglia solo scopare? Mi piace davvero anche se è una ragazzina come dici tu!" dice acquisendo il mio stesso tono di voce.
"Non ci posso credere! Non ci hai detto niente. A noi! I tuoi migliori amici!" 
"Mi piace davvero, forse è per questo che non ve l'ho presentata. Voi delle volte siete un pò strani" continua calmo.
"Non so se sentirmi offesa o ridere perchè tu hai dato degli strani a noi. Quando tu sei il primo" dico indicandolo e iniziando a ridere, per poi essere seguita da lui.
"Voglio davvero impegnarmi con lei. Non ho mai sentito questo sentimento. Non so spiegarlo" dice.
"Va bene. Come è nata questa storia?" 
"Promettimi che non dici niente -dice e io annuisco portandomi gli indici incrociati alla bocca e baciandoli- bene, ecco, l'ho trovata su un gradino a piangere. Quel giorno pioveva. Sai che non sopporto vedere la gente piangere così decisi di avvicinarmi a lei e chiedergli che cosa aveva fatto. Lei naturalmente non me lo disse e io la presi, la portai a casa e la feci asciugare. Mentre l'aiutavo ad asciugarsi notai dei tagli sui suoi polsi. Non gli dissi niente ma iniziai a frequentarla, fino a due mesi fa quando ci siamo messi insieme. L'unica cosa che abbiamo fatto è stato baciarci. Da quando stiamo insieme prendo sempre l'argomento tagli ma lei mi dici sempre di non volerne parlare solo stasera ha deciso di parlamene. Suo padre la picchiava e per questo lei si tagliava dato che da quando sta con me non lo fa più e quel giorno in cui l'ho incontrata stava piangendo perché il padre l'ha abbandonata ed ora è sola con la madre. Lei dice che le manca nonostante quello che le ha fatto passare. Io l'unica cosa che posso fare è starle vicino e più le sto vicino, più mi piace" dice.
Io l'ho ascoltato in silenzio. Non posso pensare ad un padre che picchia la propria figlia.
"E perché il padre la picchiava?" chiedo curiosa.
La curiosità uccide, cara Alice.
"Perché dopo il lavoro andava e bere e tornava a casa ubriaco. Tutte le sciagure che gli capitavano le riscuoteva sulla figlia" spiega lui.
Provo davvero pena per quella ragazza. E adoro Niall. Il modo in cui si sta impegnando con lei è favoloso. Torniamo di la e io faccio finta di niente. 



Lei è Step. (Bella Thorne)





I'm baaaack <3
Scusate davvero tanto
se vi ho fatto aspettare così tanto.
Mi vergogno di me stessa
Ora sto publicando con il pc di  una
mia amica quindi ve ne pubblicherò
solo uno di capitolo. Ma appena potrò 
aggiornerò. 
Scusatemi, please.
xx

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Capitolo 38
*** Capitolo 38 ***


                                       


È un normale pomeriggio. Siamo tutti a casa mia e di Lou. I ragazzi sono al piano di sotto mentre io sono su a farmi una doccia. 
“But you, make me wanna act like a girl..” inizio a cantare. Sento delle risate da fuori quindi smetto. Che vergogna. Esco e mi ritrovo Zayn davanti. Alzo le sopracciglia come per dire ‘che ci fai tu qui’.
“Io dovevo andare al bagno. Sai sei molto brava a cantare” dice fissandomi un punto sopra la pancia e sotto il mento. Ricordo solo ora di essere involta in un asciugamano che mi copre a male pena il culo.
“Bhe, le mani ce le hai, quindi potevi anche bussare. E smettila di guardarmi le tette. Ho capito che te ne hai viste solo di finte date quelle che ti porti a letto, ma non per questo hai il diritto di guardare le mie” dico e lui alza lo sguardo. Ha la lingua appoggiata all’angolo della bocca. Ora ghigna.
“Ma non ti faccio un po’ pena, e dai, ne ho viste solo di finte. Fammele vedere tu vere. O sono finte anche le tue?” dice. Cos’è? Una sfida?
“Mi stai sfidando pakistano?” dico dando voce ai miei pensieri.
“Non ci proverei neanche” dice alzando le mani in segno di resa.
“Ovviamente” sussurro. Sentiamo qualcuno raschiarsi la voce e vediamo Liam appoggiato alla porta. Io mi avvicino a lui e gli schiocco un bacio sulla guancia per poi andarmene e chiudermi la porta alle spalle.
“Se ne è andata, quella è la porta e non il suo culo” sento dire da Liam. Appoggio l’orecchio alla porta ma mi riprendo subito. Cosa stavo facendo? Cercavo anche di origliare? Che persona spregevole che sono. Oh.. Ma al diavolo. Mi rimetto nella stessa posizione di prima e ascolto attentamente.
“Come va il vostro rapporto?” chiede ancora Liam.
“Bhe, calcolando che non mi si incula. Mi parla giusto perché deve e quando gli servo, bene. Credo. Insomma, sembriamo due  amici estranei. So che non è grammaticalmente corretto ma è scientificamente provato che quando due persone di sesso opposto, esclusi i gay, si frequentano tra loro nasce qualcosa e la maggior parte delle volte quel qualcosa si frantuma, come il rapporto che avevano prima. Quindi preferisco estranei che amici. Ma noi siamo un po’ tutti e due” dice Malik. Si è bevuto un vocabolario per caso? Da dove le prende fuori quelle parole?
“Hahaha ma che cazzo hai detto? Ma ti sei sentito? Hahah” dice Liam. Ma smette subito. Avrà notato la faccia di Zayn.
“L’ho letto su internet e non ho capito che significa.. Me lo puoi spiegare?” chiede il Mohamed.

Cazzo che voce sexy.

La sua voce è sexy, ma quella dentro la mia testa che dice queste cose no. 
“No Zayn, non ho capito neanche io. Sai forse ti servirebbe un psicologo” dice Liam. Zayn sghignazza e apre la porta. E io? Io ero gia scappata. Se, come no, io ero caduta come una pera cotta su Zayn. 
“Che belle scarpe, sono nuove?” chiedo per poi alzarmi e scappare in camera mia con ancora solo l’accappatoio. 
“Non guardarmi il culo!” urlo mentre corro verso la mia stanza. Finalmente dentro. 
“Non ti preoccupare! Non è poi così bello!” urla lui in segno di risposta. 
“E allora perche lo guardavi?” continuo io. Non mi arriva nessuna risposta. 
Italiana: 1- Pakistano: 0
Mi metto una maglia lunga, un collant, le ciabatte con Bambi, prendo il computer e scendo le scale per stare con gli altri. Mi metto sul divano accanto a Liam che sta giocando alla play con Louis, Zayn e Niall. Marta e Harry sono in camera di Louis. Apro il computer e entro su twittah. 
Un tweet attira subito la mia attenzione:
Justin Bieber: Hi London, See you on December J <3.
OH MIO DIO E TUTTI GLI ALTRI SANTI CHE ESISTONO. Mi metto a urlare come una disperata e inizio a correre per tutta casa. Dopo qualche secondo vedo scendere Harry con i boxer infilati al contrario e Marta con solo la coperta di Louis addosso.
“Viene a Londra? Le vostre testoline capiscono? Louis mi devi procurare i biglietti” dico e torno a urlare. Vedrò il mio idolo, quindi sti cazzi se mi prendono per una psicopatica. 
“Che succede?” chiede Haz ma io non rispondo. Sono troppo eccitata. Liam prende il computer e legge il tweet ad alta voce. Quel tweet ha fatto lo stesso effetto anche a Niall. Solo che lui era meno matto e più.. Niall. 
“Ti piace Justin Bieber? –chiede Lou con una faccia schifata- ma fa schifo. Non sa cantare, se almeno sapesse ballare!” dice Louis rivolto sia a me che a Niall.
“A me non piace, io lo adoro” dico e Niall annuisce. 
“Non farò spendere i soldi a papà per questa cazzata” dice ancora Lou.
“I soldi sono di papà, quindi se lui vuole io vado. E vado con Niall. Vero biondo?” chiedo e lui annuisce. 
“Fai come ti pare” continua lui. 
“Ovvio che faccio come mi pare” dico offesa.
“Si ok bah. Che dobbiamo continuare a dirci? Volete andare a vedere quel bimbomichia? Andate, non me ne può fregare di meno. Pero se non ti interessa la mia opinione è inutile che me la chiedi” continua eh. 
Zayn, Marta e Harry mi guardano come per dire ‘ha ragione Lou’ quindi cerco speranza in Liam che è stato ad ascoltare sbuffando uno dei nostri litigi. 
“Va bene, allora non ti chiederò più niente. Stasera dormiamo tutti qui? –chiedo e tutti annuiscono- Ok, Marta andiamo a fare shopping!” dico e la trascino alla porta. Odiavo fare shopping ma stavolta era per una buona causa.
“Ma non posso uscire così!” dice indicando l’unico indumento che la copriva: la coperta. 
“Oh.. è vero. Allora andiamoci a vestire, dato che neanche io posso uscire così” dico indicando i due Bambi che avevo ai piedi. Ci avviamo al piano superiore. Sul primo gradino grido:
“Harry, vieni anche tu. Hai i boxer al contrario!” 
Lui esita un po’ ma poi si illumina e ci raggiunge. 
“Tomlinson! Il tuo culo è bello ma i Bambi lo superano!” urla Malik dal piano di sotto. Poi fa uno strano verso, segno che gli è arrivato un leggero pugno da Tomlinson1. 
“Stavi parlando di me vero?” ridacchia Louis. Lo sento perché urla anche lui. 
Si crede divertente, pff. Ok, forse un po’ lo è, ma questa era squallida. 
Prendo dei vestiti sia per me che per Marta e butto fuori Harry con i boxer ancora al contrario. 
Appena abbiamo finito usciamo dalla stanza.
“Vestiti Harry. Io e Marta ti aspettiamo giu” dico.
Arriva Harry, li prendo per i polsi e li porto per negozi. Mi serve un vestito. Louis ha detto che posso fare tutto quello che voglio quindi stasera ho deciso di fare quello che voglio. Non so che mi farà Lou dopo ma la vita è una sola e bisogna viverla al meglio. Quindi cogliamo questi momenti in cui Tommo è felice. Più o meno. Carpe diem. 
Entro in negozio, carino. Ma non abbastanza. Stasera devo essere supersexy. Entriamo in un altro e io e Marta troviamo due vestiti stupendi. Sembravano illuminare la via anche al buio. No, non erano fluorescenti. Entriamo nel camerino e andiamo a provarli.
“Dopo andiamo a casa tua, non posso rivedere mio fratello fino stanotte o non mi farà uscire” dico infilandomi il vestito.
“Va bene, ma dove pensi di portarmi, Milady?” mi chiede con fare ottocentesco.
“Oh in un posto che conosci molto bene e che io non ho mai visto in vita mia, neanche in foto. È molto bello e si chiama..






immagine

Dolcezzeeee.
Scusate se non ho pubblicato. 
*siscavalafossa*
Sapete che vi voglio bene. 
Adoro tutte quelle che mettono la storia 
nelle preferite, ricordate o seguite..
E adoro anche chi legge la storia in incognito .-.
E soprattutto adoro chi recensisce. 

In ogni modo, Lovvo tutti e tutte. 
xx

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Capitolo 39
*** Capitolo 39 ***


                                       


“Oh in un posto che conosci molto bene e che io non ho mai visto in vita mia, neanche in foto. È molto bello e si chiama D.I.S.C.O.T.E.C.A!!!” dico in preda all’entusiasmo.
“Ti vuoi mettere nei guai? Bene fallo da sola” dice e fa per uscire ma la blocco.
“Se mi succede qualcosa mi avrai sulla coscienza, mi potrebbero stuprare, rapire, drogare.. Sai, potrei continuare all’infinito” dico sfoggiando uno di quei sorrisi a cui nessuno può resistere. Oltre mio fratello e mio padre, ovviamente.
“E va bene. Solo perche sei tu. Ora o togli quel tuo ghigno dalla faccia o non vengo piu” dice e so che se dice una cosa la fa.
“Sissignora!” dico io portandomi una mano sulla fronte e sbattendo un piede a terra. Finisco di infilarmi il vestito, aspetto che Marta faccia la stessa cosa e usciamo. Tossisco e attiriamo l’attenzione di Harry e.. Zayn. Zayn? Che ci fa lui qui? Appena ci vedono la loro bocca prende la forma di una O.
“Questo vestitino è per me, vero?” dice Harry prendendo Marta per una mano e facendola girare. 
“In realtà no. Stasera esco con Alice, una serata fra ragazze” dice prima che Harry si potesse autoinvitare, com’è suo solito fare. Lui fa spallucce. 
“Allora, che ne dite?” chiedo io dato che Harry non mi aveva per niente cagata e a Zayn quasi usciva la bava dalla bocca.
“Siete stupende, ragazze” dice Harry. Zayn ancora lì, impassibile. 
“Vuoi una foto autografata?” gli chiedo imitandolo, dato che lo dice molte volte, e lui scuote la testa. 
“Dove andrete?” chiede il pakistano.
“Segreto” dissi io tappando la bocca a Marta. Torniamo nei camerini, paghiamo e usciamo. Poi liquidiamo i ragazzi e ci avviamo verso casa di Marta.

Ci apre la signora Rich che cercava di dar da mangiare ai suoi due gemelli. 
“Ciao ragazze” dice con in braccio uno dei due gemelli. Troy. 
“Vuoi una mano Sophie?” chiedo io con gentilezza. 
“O si magari. Non è che potreste badare un attimo ai bambini? Li mettete davanti alla televisione e loro rimangono lì” dice e io annuisco. 
“Che palle” dice Marta.
Lei ha sei fratelli. Greg di venti anni, Eric di quattordici anni, Laila di undici anni, Matt di sei anni e i due gemelli Troy e Karen di tre.
Prendo in braccio Karen e Marta fa lo stesso con Troy. Prendo per mano Matt e li porto sul divano. Gli accendo la televisione e saliamo in camera di Marta.
“Dov’è Laila?” chiedo 
“O, in giro. Sembra una pendolare. Non è mai in casa e va in giro truccata come un clown. Per non parlare dei push-up che ha. Se aspettasse un po quella roba non gli servirebbe più. I ragazzi d’oggi. Bah” dice lei delusa.
“E Greg ed Eric?” chiedo sempre io, sfogliando una rivista.
“Greg al lavoro, Eric non so. Spero solo che lui e Laila tornino in due momenti diversi a casa o qui si scatenerà un putiferio.  Eric la rimprovera sempre. Ogni volta che la incrocia. Sono insopportabili” dice.
Non gli chiedo dove sia il padre perché so che è al lavoro e tornerà molto presto. Mi piace suo padre, si da sempre da fare. Vuole fare tutto ciò che può e non è mai stanco. Dice che quello che possono fare gli altri lo può fare benissimo anche lui, cosi per gli altri, dentro questa casa, non c’è mai lavoro. Sa anche cucinare e adora farlo. Inoltre ha sempre il sorriso sulle labbra. 
“Pensi che i tuoi faranno altri figli?” chiedo io.
“Spero di no o mi toccherà dividere la camera con qualcun altro. Mi basta mio fratello. È un maiale, non capisco come abbia fatto a trovare lavoro” dice e io rido. 
Greg non era come Louis, lui mi teneva sempre sotto occhio ed è gelosissimo. Invece Greg la faceva vivere, la lasciava sempre libera. Forse perché sa che con lei c’è una madre e un padre e non è lui a dover fare il genitore. Non l’avevo mai vista così. Insomma io un padre ce l’ho e Louis non è per niente adatto a fare la madre. Me lo immagino col grembiulino e i guanti da cucina. No, non è una bella vista. Meglio lasciar perdere. 
“Sai, domani sera pensavo di far conoscere Harry alla famiglia e voglio che vieni anche tu, però tu solo a cena, così se Harry non dovesse piacere ai miei tu lo tranquillizzerai e io farò ragionare i miei. Va bene?” mi chiede lei quasi supplicandomi. Io annuisco e l’abbraccio. Dopo poco sentiamo un gran frastuono da fuori la porta. Erano arrivati tutti. Ora la famiglia Rich è al completo. 
Scendiamo giu e Marta attira l’attenzione su tutti i presenti. Li chiama tutti e loro si siedono sul divano. Sono davvero molti. Io saluto tutti con un gesto della mano. È arrivato anche il signor Rich.
“Domani a cena ci dovrete essere tutti. Vi voglio presentare il mio ragazzo”  dice. La madre annuisce. I bambini non l’hanno neanche ascoltata, troppo presi dai cartoni animati. 
“Io non posso, domani devo uscire e poi a me non me ne frega un cazzo del tuo ragazzo. Sarà uno sfigato di prima qualità” dice Laila. Poco coatta mi dicono.
“Non me ne frega un cazzo se devi uscire, anzi meglio. Cosi non spaventerai il mio Harry” dice Marta parecchio incazzata. 
“Ragazze ferme. Tu domani non esci e tu chiedigli scusa” dice il signor Rich prendendo in mano la situazione.
Laila fa spallucce.
“Meglio morire” dice Marta e alza le sopracciglia. Il padre sbuffa e va in cucina con la madre.
“Hai finito?” chiede Eric.
“Si ho finito nano” dice e va in camera seguita da me. Non capisco perché lo chiamava cosi dato che la superava di minimo dieci centimetri, anche essendo più piccolo di tre anni.
“Ci prepariamo?” mi chiede lei e io annuisco subito. Sono eccitatissima. Entrerò per la prima volta in discoteca. Mi metto il mio vestito a tubino rosso. Marta ha lo stesso modello solo blu elettrico. Le scarpe sono diverse. Io ho un tacco 10 centimetri e lei 15. Inoltre le mie scarpe sono chiuse invece le sue sembra che hanno solo la suola. Ci trucchiamo e si fanno le ventuno. Sono quattro ore che sono fuori casa. 
“Dov’è la discoteca?” chiedo io.
“Oh, è vero. Non possiamo arrivarci senza macchina!” dice lei. Che scoglionata. La sto per trucidare.
“Chiedi a tuo fratello. Non possiamo chiedere ai ragazzi!” dico e lei annuisce.
Torniamo in camera di Marta, dove ora soggiorna Greg.
“Fratelloneeee!” grida Marta. Era a due metri da lei, che bisogno c’era di urlare?
“Ti sento. Cosa vuoi?” chiede Greg. Ora che lo guardo bene mi accorgo che è proprio un figo da paura.
“Un passaggio. In discoteca. Quella su Rondey Street” dice.
Lui fa cenno di no con la testa. 
“Ti prego ti prego ti prego” diciamo io e la mora insieme. 
“Non se siete vestite così” dice.
“Ti prego, è la prima volta per me in discoteca. Mio fratello non vuole che ci vada e io ci sto andando di nascosto. Stasera mi voglio divertire. Se non lo faccio ora quando lo farò? A quarant’anni? Ti preeego” dico con la faccia da cucciolo. 
“E va bene. Ma solo perché me lo chiedi tu. Se me lo avesse chiesto Marta non ce l’avrei portata. Mi dovete un favore” dice Greg e noi annuiamo felici.
Saliamo in macchina e ci avviamo.
Destinazione: Divertimento
Arriviamo e Greg ci mette in guardia, ci dice di stare attente e tutte cose così.
Entriamo. C’è odore di sudore e la musica a palla. È stupendo. Io mi avvio direttamente al banco dei cocktail e ne prendo una decina, così come Marta. Poi iniziamo a danzare come malate. Andiamo sui cubi. È una cosa fenomenale. Non so descriverla. Credo di essere abbastanza ubriaca dato che mi inizia a girare la testa e vedo solo forme che si muovono a ritmo di musica. Inizio a strusciarmi su ogni persona che trovo, su sconosciuti, su Marta, su Zayn. Aspetta. Ma perché lo ritrovo sempre in mezzo. Mi porta fuori dove vedo tutti, compresa Marta che continua a ballare anche senza musica.
“Che cazzo stai facendo?” mi chiede Louis prendendomi per un polso.
“Ehi stai calmo zio. Siamo in discoteca. Divertiti” dico io, parecchio ubriaca. Louis fa una faccia disgustata. 
“Harry, prendi Marta. Andiamo a casa” dice e tutti annuiscono. Mi prende come se fossi un sacco di patate.
“Ehi dove mi portate? A fare festa vero?” chiedo.
“Siii! Adoro le feste!” interviene Marta. 
Sarà stata su per giu l’una di notte.
“Mo la festa ve la faccio vedere io se non vi state zitte!” urla Louis.
“Non urlare amico. Sono qui sopra di te” dico ridendo. Ok, non stavo per niente bene.
Appena arrivo a casa mi catapulto in bagno. Seguita da Marta. Inizio a vomitare tutto quello che c’è nella mia pancia e Marta con me. Ci sono Harry e Louis che ci tengono i capelli. Harry e Marta poi escono. Quando finisco di vomitare appoggio la testa al muro e chiudo gli occhi.
“Eh no bella. Ora tu mi ascolti!” urla Louis. Dal tono non sembra molto felice di aver passato una serata con la sua sorellina. 
“Non gridare. Mi scoppia la testa. Mi ci mancano solo le tue urla” dico lievemente io.
“Non me ne frega un cazzo che ti scoppia la testa! Ti sta anche bene. Io non posso credere che tu lo abbia fatto. Hai visto il posto? Ora capisci perché non ti ci ha mai mandata papà? Hai solo sedici anni cazzo! Perché vuoi fare sempre di testa tua! Questo dimostra quanto sei cogliona e immatura. Potevi anche avvertire. Chi ti avrebbe riportata a casa se non ci fossimo stati noi? Ora è stata una fortuna che c’eravamo anche noi. Credi davvero che uno sconosciuto ti avrebbe riportata a casa? O ti ci avrebbe riportato Marta? Che è ubriaca fradicia?” urla sempre più forte. . 
“Se mi avreste fatto venire con voi io non l’avrei fatto” dico in mia difesa.
“Ma se neanche sapevi che andavamo in discoteca? È stata una casualità!” continua lui. Urlando sempre più forte.
“Non intendo oggi, ma tutte le altre volte! Ora lasciami andare a dormire! Mi fa male la testa e le tue urla non mi fanno di certo bene” continuo io, sempre con il tono basso. Mi alzo e mi avvio barcollando verso la mia camera. Dove cado in un sonno profondo.






             
 

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Capitolo 40
*** Capitolo 40 ***


                                               

Mi sveglio per uno strano rumore proveniente dalla cucina.
“Che cazzo è?” dico entrando nella stanze e vedo Liam con un forchettone in mano nascosto dietro il tavolo.
“La caffettiera fa uno strano rumore –dice Liam alquanto terrorizzato- e poi qui è pieno di cucchiai” 
Ok, quel rumore sta facendo paura anche a me quindi raggiungo Liam dietro il tavolo. Il rumore diventa sempre più forte e quella figura sdraiata sul divano a dormire si alza. È Niall. Con lui c’è anche Zayn ma svegliare il pakistano è un’impresa del tutto impossibile. Bisogna solo aspettare il momento in cui lo faccia da solo. Niall si avvicina alla caffettiera e spegne il fuoco. Il rumore cessa. Quel ragazzo è un mago. Io e Liam ci alziamo e Niall prende un bicchiere, la caffettiera, i biscotti e un cucchiaino. Si siede sul tavolo e Liam alza un grido.
“Quell-lo è un cuc-chiaio?” chiede Liam balbettando. 
“Oddio che palle. Tu e la tua stupida paura” dice Niall con la voce ancora impastata dal sonno per poi andare a nascondere un cucchiaio. Io scoppio a ridere. La mia paura delle altezze non è poi così stupida. Marta e Harry ci raggiungono ancora assonati. Che stupidi, non si sono accorti che hanno i vestiti sbagliati. Marta ha la camicia di Harry e lui naturalmente non ha niente, gli piace girare nudo per casa. Io naturalmente non gli dico niente, ci sono abituata con lui. Poi siamo migliori amici. Neanche a Marta sembra importare.
“Giorno ragazzi” dice Harry.
“Non urlare! Mi fa ancora male la testa” gli dice Marta piano avvicinandosi ai ragazzi e rubando un biscotto a Niall che l’uccide con lo sguardo. Lei se ne frega e inizia a prepararsi la colazione.
“Ah Harry, stesera vieni a cena da me. Ti voglio presentare la mia famiglia” dice Marta.
“La tua famiglia? E perche? La conosco gia. So che hai due sorelle e due genitori. Non ce ne è motivo” dice Haz sedendosi e iniziando a bere il suo caffelatte.
“Sciocco, non ho solo due sorelle e poi la devi incontrare. Sei il mio ragazzo giusto?” continua la mora e il riccio annuisce. 
“E come mi devo vestire? E come mi devo comportare soprattutto?” chiede ancora.
“Sii te stesso. Non voglio che la mia famiglia conosca un finto Harry. Sei perfetto. Non ti preoccupare -dice Marta stampandogli un bacio sulla guancia- e poi, verrà anche Alice” dice sorseggiando il contenuto che aveva nella tazza. Era un misto di ace, latte, thè e caffè. Più che inglese sembrava francese dato che mischiava tutto ciò che trovava.
Entra anche Louis e la sua faccia non sembra molto contenta.
“Giorno” dice e tutti gli rispondono la stessa cosa, in coro. Tutti a parte me.
“Senti Lou, per ieri..”
“Oggi viene papà. Però se ne va via verso le cinque. Ne parliamo dopo -dice. Come fa a sapere queste cose? Perché a me papà non le ha dette? Sorrido, un sorriso che si spenge subito- Rimanete anche voi vero?” chiede poi.
Loro annuiscono. Sono felici di rivedere il signor Tomlinson. 
“Io vado a correre” dice poi Louis.
Si sveglia anche il pakistano. 
“Giorno ragazzi, giorno pesti” dice. Sembra felice.
Io in risposta gli faccio un sorriso finto.
“Stai anche tu qui per conoscere mio padre?” chiedo
“Certo” risponde lui.
“Oh porca paletta!” dico facendo un segno come per dire no.
“Che c’è ti dispiace? Hai paura che gli possa piacere?” mi chiede.
“Oh no, se sarai te stesso non gli piacerai di sicuro” dico facendogli l’occhiolino.
“Vedremo” dice fingendo un sorriso.

Quando Louis ritorna con lui c’è nostro padre.
“Papaaaaa” dico correndo ad abbracciarlo.
“Ehi tesoro” dice dandomi un bacio. Io mi giro verso Louis e faccio una faccia schifata.
“Perché ci vuoi morti? –dico tappandomi il naso, ma lui non capisco cosa voglia dire- vatti a lavare!” dico con la voce chiusa. Intanto arrivano gli altri e salutano mio padre. Mentre Louis fa per andarsene mio padre lo blocca.
“No, aspetta. Lou, cosa hai fatto di buono?” chiede ancora nostro padre.
“Oh, ha cucinato Liam quindi non so quanto buono possa essere” dice e alza le spalle. Liam si finge offeso.
“No, dico in questa settimana hai fatto qualcosa di buono per qualcuno?” chiede ancora
“Bhe, è andato a letto con la mia ragazza. È una cosa buona?” interviene Haz.
“No, non credo. Va bene, non fa niente. Tieni. Queste sono le chiavi della tua nuova auto. È parcheggiata sul retro della casa” dice papà. Lui si illumina e si catapulta fuori.
“Vatti a fare la doccia –urlo ancora io, ma senza risultato- e a me? Cosa hai portato?” chiedo curiosa.
“Un nuovo telefono. Poi ci sono queste maglie per Marta, Harry, Liam e Niall. E in più per Niall un barattolo di nutella” disse dando i regali. A me aveva dato un iphone 5 bianco e agli altri delle maglie firmate.
A quel punto entra Zayn.
“Salve signor Tolinson. Mi chiamo Zayn” dice quest’ultimo.
“Chiamami Bruno figliolo, e tu Alice mi potevi dire che ce ne era uno nuovo. La prossima volta ti porterò qualcosa anche a te. Non ti preoccupare” continua mio padre.
“Non credo ce ne sia bisogno” dice Malik sempre sorridente. Glielo vorrei cancellare con la gomma quel ghigno che dà al cazzo.

Dlin dlon

Mi avvio verso la porta e ne entra una Step tutta sorridente.
“Ciao splendore. Ho un regalo per te e per Nialler” dice col sorriso sulle labbra.
“Amore” dice Niall stampandogli un bacio sulla bocca.
“Oh no un’altra a cui non ho fatto un regalo” dice mio padre portandosi la mano sulla fronte.
“Lei deve essere il signor Tomlinson giusto?”
“Si, piacere e chiamami Bruno. La prossima volta ti porterò un regalo anche a te”
Lei sorride.
“Comunque. Guardate cosa vi ho procurato? I due biglietti per Justin che volevate! Non sono in prima fila. Ma è un buon posto. Volevo prendere anche i pass per incontrarlo però erano finiti. Quindi vi ho scritto qui come potete partecipare al concorso per vincere il M&G” dice. Io gli salto quasi addosso. Ci porge quei due pezzi di carta che per me sono il mio mondo. Rivolgo un sorriso a Niall. 
“Ora scappo, a domani” dice dando un bacio a Niall e salutando noi altri.
“O MIO DIO, O MIO DIO, O MIO DIOO” quasi svengo.
Avevo il mio sogno davanti gli occhi. Ora potevo incontrare il mio idolo. Colui che mi fa star bene. Volevo solo vedere il concerto, non mi interessava di incontrarlo. Credo nel believe e nel never say never proprio come mi ha insegnato lui. Aveva ragione. Non voglio che si innamori di me appena mi vede, come molte sperano. Mi piace il rapporto che si ha con i propri idoli. Lui è il mio idolo e non il mio ragazzo. Deve farmi star bene quando ne ho bisogno e se fosse il mio ragazzo mi potrebbe far soffrire. Adoro il rapporto tra idolo e fan, e non lo cambierei per niente al mondo.
“A tavolaaa” urla Liam. 
Il momento che non aspettavo.
Vedo un qualcosa sfrecciarmi davanti. È Niall.
“Papà, Alice ieri è andata in discoteca” dice Lou e nostro padre quasi si strozza. 
“Ne parliamo dopo”
Mentre i ragazzi vanno in salone io rimango a lavare i piatti con mio padre e Lou.
“Come sarebbe che sei andata in discoteca? E perché tu gliel’hai permesso?” chiede il più vecchio tra noi.
“Lei è andata di nascosto” continua il secondo vecchio.
”Starai due settimane chiusa in casa. Uscirai solo per la scuola e se dovessi riuscire di nascosto primo non ti mando al concerto e secondo ti porterò con me in giro per il mondo. Cambierai sempre casa e prenderai sempre l’aereo” dice. Ok, non crede di star esagerando? Sa che ho le vertigini e due settimane sono un’infinità.
“Ma papà, due settimane sono tantissime. Ora ho sedici anni! Ci posso andare in discoteca” dico io lamentandomi.
“Ho detto così e così sarà. Basta parlare ora. Potevi pensare prima a quello che fai” dice e si avvia di là. 
Louis si avvicina a me.
“Ti odio. Vai via anche tu” dico e lui ride.
“Sai che ti farò uscire. E sai anche che odio la discoteca, per te. Hai visto il posto..” dice ma io lo interrompo.
“Sei noioso” dico e gli butto la schiuma in faccia.
“Ah io sarei noioso?” dice e iniziamo la guerra,. 
Ridiamo e scherziamo, poi puliamo e raggiungiamo gli altri attaccati alla televisione. Staranno vedendo sicuramente le partite, cosa che io odio. Zayn e mio padre chiacchierano. Si stanno simpatici. Meglio così, in fondo.  Marta e Harry, invece, si scambiano baci continui. Si fanno le cinque e papà se ne và. Io mi preparo per la cena di stasera con la famiglia Rich.



  



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Capitolo 41
*** Capitolo 41 ***


                         

“Bussa dai Harry. Stai facendo un film. È solo una cena con la famiglia della tua ragazza. Sei perfetto, su” dico io annoiata dato che è da cinque minuti che siamo fuori la porta senza fare niente. Si decide a bussare. L’avrei potuto fare anche io ma volevo dargli il suo tempo. Ci apre Eric e fa una faccia disgustata. Iniziamo bene. Entriamo e Harry si presenta a tutta la famiglia. Poi ci sediamo a tavola.
“Tu vai alla stessa scuola di Marta, giusto?” chiede la signora Rich
“Si, siamo anche in classe insieme ma comunque noi ci conosciamo fin da piccoli” dice. 
“Strano che non ci siamo mai visti allora” continua la donna.
“Si Marta non ha mai fatto incontrare a nessuno la sua famiglia oltre ad Alice. Forse perché siete molti” dice Harry. Ma che cazzo sta dicendo? Non vi ha mai portato qui perché sono molti? Ma che cazzo centra? Gli do una gomitata e gli faccio segno di chiudere la bocca o finirà per offendere qualcuno. 
“È davvero buona la cena” dico io.
“L’ha preparata Greg” dice Laila parlando realmente per la prima volta. Non ha mangiato niente, si è limitata a rigirare ciò che ha nel piatto. 
Finita la cena i ragazzi vanno a discutere di quello che credo sia rugby. Non ci capisco un cazzo di sport. Il padre e la madre hanno fatto molte domande ad Harry. Laila si è seduta su una poltrona. Greg e Eric sul divano con Harry e Marta. Io su una sedia. A un certo punto viene la piccola Karen e si avvicina a Harry.
“Tu sei ragazzo di Malta? –chiede e lui annuisce- secondo te io diventelò bella come lei da glande?” chiede. Sembra una baby-cinesina da come parla. Lui la prende in braccio.
“Ne sono sicuro” dice. La bambina sorride. Lui inizia a giocare con la bambina che si stanca prima di lui e va a letto. Allora Hazza si mette a chiacchierare con i due cognati maschi più grandi. Credo che abbia fatto una buona impressione a tutti, a parte che a Laila.
“Senti ma gia te la sei portata a letto mia sorella?” chiede Greg.
“Greeg!” dice Marta dandogli uno schiaffo sulla spalla ma non riuscendoci del tutto.
“Stai zitta e tu rispondi” dice pericolosamente.
“Ehm.. ecco.. ehm.. io.. Si” dice Harry. Oddio, ci mancava che iniziasse a fare ehm.
“Bene. Quindi tu mi porti il tuo ragazzo quando gia te lo sei scopato?” chiede ancora Greg.
Eric ride e questa conversazione sembra interessare anche Laila.
“E quando te lo avrei dovuto portare?” chiede Marta.
“Prima così avrei potuto non ucciderlo -dice ancora Greg e Harry sbarra gli occhi- Sto scherzando, non vi preoccupate” dice ridendo.
Gli aveva fatto prendere un colpo e se la ride. Bah.. che famiglia strana.
“Vaffanculo” urla Laila al cellulare e lo butta per terra. Poi si alza e se ne va in camera. 
“Hahah sei saltato. Hahah” dice Eric rivolto al riccio. Povero Harry, lo stanno mettendo in imbarazzo. 
“Vado io, Alice vieni con me” dice Marta. Io riprendo il cellulare della sorella e la seguo a ruota. Non mi fido molto a lasciare Harry lì da solo.
“Che succede?” chiede Marta entrando nella camera di Laila. Era semplicemente stupenda. Colorata d’azzurro e d’arancione. Profumava di pesca ed era perfettamente in ordine. Che c’entrava quella camera con lei che era una specie di emo? 
“Niente, lasciami stare” dice. 
“Stai così  per Roy? Cazzo hai undici anni lo vuoi capire? Goditi l’infanzia invece di star a pensare al trucco e ai reggiseni imbottiti. Sei stupenda, devi solo crescere  un po’. Goditi questi momenti. Ascoltami ti prego. Non ce la faccio più a vederti piangere dentro questa camera. Hai una famiglia stupenda e calorosa. Non mi piace essere la sorella maggiore di una ragazza così. Pensaci” dice e poi scendiamo le scale. 
Vediamo i fratelli ridere e Harry alquanto serio. 
“Che succede qui?” chiede Marta.
“Niente e lì sopra?” chiede Eric. 
“Boh, non l’ha lasciata neanche parlare quella povera ragazza” intervengo io mettendomi al mio posto. Avevo ancora il cellulare di Laila in mano così lo appoggio sul tavolo. 
“No Ali passamelo a me” dice Eric. Legge qualcosa e poi si precipita al piano di sopra dove sentiamo delle urla. Marta e Greg sbuffano. Vorrei sapere che succede, ma non voglio sembrare una che non si fa mai i cazzi suoi così mi trattengo e finiamo la serata. Harry mi riaccompagna a casa e poi si avvia anche lui alla sua. Dai, alla fine non è stato tanto male. 






Bellezzeeee. 
So che il capitolo è corto
peeercio ve ne posto due
Amatemi. 
Io vi amo tutte.
xx

 

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Capitolo 42
*** Capitolo 41 ***


                    

Entro dentro casa e trovo Louis sul computer.
“Louis, perché papà a te ha fatto un regalo da 13000 sterline (=20000 euro) e a me uno da 400(=600 euro)?” chiedo un po offesa. Lui scrolla le spalle. Decido di chiamarlo.

Tu tu tu
-Papà! Mi sento offesa a Lou hai fatto un regalo più costoso del mio- 
-Lui non è andato in discoteca senza permesso-
-Ma lui ci va sempre. Voglio un altro regalo papà. Anche perché mi serve. Non voglio fare la bambina viziata e capricciosa solo che se magari mi comprassi un motorino sarebbe più comodo per me muovermi. Tanto il patentino l’ho fatto a Roma a 14 anni. Ricordi?-
-Si, si mi ricordo. Ma ora sei arrugginita. È pericoloso, non ti ricordi più niente-
-Mi farò aiutare da qualcuno. Ti prego papi-
-Va bene. Te lo farò avere entro dopodomani- dice e attacca

Mi giro verso Lou felice. 
“Allora? Ha detto si? -chiede e io annuisco- Bene, e da chi ti farai aiutare? Io l’unica persona che conosco che porta il motorino è Zayn. Chiedi a lui se ti aiuta” continua e io faccio una faccia disgustata.
“L’unica l’unica?” chiedo e lui annuisce.
“L’unica l’unica” risponde.
Merda. Chiamo il pakistano. No, lo chiamo domani tanto c’è tempo, il motorino mi arriva dopodomani.
Vado a dormire, domani ci penserò.

Mi sveglio a causa di un rumore assordante.
“Ragazzi! Che state facendo?” dico rivolta ai cinque coglioni davanti a me. Harry stava a cavalcioni su Louis, Zayn faceva quello che passava le cose, Niall li stava guardando e Liam aiutava Harry. Quest’ultimo aveva un trapano in mano e stava bucando il muro.
“Vogliamo attaccare un ventaglio con disegnato sopra il mare” dice Louis.
“E perché vorreste farlo?” chiedo.
“Perché questa casa è noiosa” dice ancora.
“Come te” dice Zayn e mi fa una linguaccia. Io gli volgo una smorfia e faccio per andarmene ma mi ricordo di una cosa.
“Senti Malik, mi dovresti fare un favore” dico.
“Tutto per te dolcezza” continua lui maliziosamente.
Louis fa cadere Harry. 
“Ehi attento amico, mi serve ancora il culo” dice  Haz strofinandosi il sedere.
Lou alza le spalle e sussurra uno scusa. Io porto Zayn di là per evitare altri incidenti.
“Io so guidare il motorino, ma sono un po’ arrugginita. Mi aiuti?” chiedo supplichevole.
“Certo. Quando vuoi” dice lui, gentilmente.
“Anche ora? C’è il tempo di cambiarmi?” chiedo.
“Si io e John ti aspettiamo fuori” continua lui.
“Jo-ohn?” balbetto io.
“Il motorino. Su vai. Vuoi che ti accompagni?” chiede ancora. Io scrollo la testa e salgo.

“Bene, le chiavi sai infilarle?” mi chiede.
“Ha-ha-ha spiritoso Malik” fingo una risata.
“Lo so, grazie” 
Che essere egocentrico. Non posso credere che in una persona così bella d’aspetto si possa celare una personalità così egoista e menefreghista.
Salgo davanti e lui si posa dietro. Faccio partire ma non cammino. 
“Perché questo rottame non si muove?” chiedo
“Forse, e dico forse, perche non hai spinto l’acceleratore” dice e io faccio spallucce. Riprovo e stavolta parte. Iniziamo a fare un tranquillo giro per Londra.
“Accelera, snail” dice lui. Io accellero e vado quasi a massima velocità.
“Va bene così?” 
“Forse un po’ più piano sarebbe meglio. Mi rovini il ciuffo” dice ed io sbuffo. 
Sento la sua mano posarsi sulla mia coscia.
“Togli la tua lurida mano dalla mia gamba” grido e faccio per toglierla.
“Le mani sul manubrio e non pensare a quello che succede intorno a te, pensa solo alla strada” dice.
Come faccio a pensare alla strada se la sua schifosa mano è sulla mia coscia? Come? E come faccio a pensare alla strada se il ragazzo più bello del mondo è dietro di me? Come?
Giro e riprendo il percorso di casa.
“Vedi sei stata brava” dice mentre mi tolgo il casco.
“Davvero?” chiedo come se si stesse dicendo a un bambino che babbo natale non esiste.
“Bhe, escluse quelle volte che sei andata addosso a una vecchietta, ci hai quasi fatto morire perché sei passata col rosso, stavi quasi per far ribaltare il motorino a causa di un mini sasso..”
“Si va bene, devo perfezionarmi un po’” lo interrompo.
“Tu dici? Bhe  la vecchietta potevi anche risparmiartela cosi ci saremmo risparmiati anche le borsate in testa” dice e ride. Io lo seguo a ruota.
“In fondo mi sono divertita” dico. 
“Ovviamente eri con me –dice vantandosi, io gli do una pacca sulla spalla- dai andiamo va” dice ed entriamo.


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Capitolo 43
*** Capitolo 43 ***


                                        


“Ragazzi, che dite se oggi andiamo tutti al parco? Facciamo una bella gita tutti insieme?” dico entrando in casa con Zayn al mio fianco.
“Per me e Step va bene. Vero tesoro?” chiede Niall alla rossa accanto a lui che annuisce.
“Va bene, com’è andata la lezione?” chiede Marta maliziosamente.
“Bene” rispondo.
“Parla per te, sei negata. Sei sicura di avere il patentino” dice Malik con una smorfia. Io gli do uno scalpellotto sulla spalla.
Pranziamo ed usciamo. Andiamo prima al parco a prenderci un gelato.
Vediamo due sagome avvicinarsi. Una bionda e una mora. Sono tutti e due alti e magri, ma abbastanza muscolosi. Appena metto a fuoco le due sagome mi catapulto addosso a loro.
“Lucaaaa! Marcoooo!” dico emozionata.
“Alice, come stai?” chiede in italiano.
“Bene, venite ma parlate inglese anche se non vi riesce bene. Ora vi faccio conoscere gli altri” dico e loro annuiscono.
“Vi abbiamo cercato a casa, abbiamo chiesto l’indirizzo a vostro padre. Vi volevamo fare una sorpresa” dice Marco. Salutano Louis e si presentano a tutti.
“Quanto starete qui?” chiede il pakistano un po’ distaccato.
“Se Lou e Ali ci ospitano a casa loro due o tre giorni, abbiamo occupazione” dice Luca con un inglese tutto sbagliato così traduco io dall’italiano.
“Non parlano proprio inglese?” mi chiede Liam.
“Ci provano, ma sono totalmente negati” gli sorrido io.
“Ho come l’impressione che stiate parlando male di noi” mi dice Luca soffiandomi all’orecchio.
Io gli volgo un sorriso e faccio no con la testa.
“Sapete, vi abbiamo cercato per tutta Londra poi quando abbiamo visto la perfezione con il fratello abbiamo subito capito che eravate voi” dice ancora Luca. Io gli do una spinta.
“Alice, sei consapevole di essere il fratello, vero?” dice Lou ridendo.
Zayn si alza.
“Dove vai Malik?” chiedo.
“A prendere un bicchiere d’acqua. Posso, mamma?” mi chiede e io annuisco. Perché ora è incazzato? Prima sulla moto era tutto sorrisi.
“Ti accompagno” si offre Liam.
“Allora, raccontateci un po’ di voi” ci chiede Marco.
“Bhe, qui la vita è normale. Naturalmente ci sono cose diverse da Roma, però. Le ragazze stanno anche qui e questo è l’importante” dice Lou maliziosamente.
“Bhe, le vedo” dice Marco.
Harry, Marta, Niall e Step non si sentono esclusi da questa conversazione dato che si scambiano continui baci.
“Quindi avete la ragazza barra ragazzo?” chiede Luca.
Io e Lou scuotiamo la testa.
“Lui ne ha una alla sera e io neanche uno al mese. Ma va bene così –sorrido io- e voi due?”
“Bhe a parte il vuoto, le risate e la casa ormai vuota non è cambiato niente a Roma” dice Marco.
“Quindi stai ancora con Silvia?” chiedo a Marco.
“Si”
“E Luca sta ancora appresso a Valentina?” chiede Lou.
“No, ormai è storia chiusa. Ho avuto quello che volevo e mi sono pentito di essergli stato un anno appresso. Non è poi così brava” dice lui con nonchalance. Lou alza le sopracciglia e sorride. Decidiamo di mollare gli altri e ci avviamo a casa con Marco e Luca.

“Questa è casa nostra. Domani andiamo a scuola e naturalmente vi aspetto all’uscita” dico minacciosa.


Zayn’s pov
Vado al bar con Liam. Chiedo un bicchiere d’acqua e mi volto a guardare Alice. È stupenda. Luca gli si avvicina e ridono. La sua bocca spalancata mentre si tiene la pancia. Il suo modo di scostarsi i capelli. La vedo sorridere. Sorrido anche io. I suoi sorrisi sono perfetti, ma il più bello è quello a bocca chiusa, quando cerca di imitare  le fossette di Harry non riuscendoci. Quando socchiude un po’ gli occhi.
“Scusa se ti risveglio dai tuoi pensieri, intuisco che quelli non ti vadano proprio a genio ma sono amici di Alice. Nient’altro. Se vuoi sapere qualcosa in più su quei ragazzi l’unica che ti può far avere queste informazioni è Alice perché Lou molte cose è probabile che non le sappia, come non sa che tu e lei stavate insieme. O puoi provare a parlare italiano e comunicare con quei due” mi dice Liam. È vero. Posso chiedere solo ad Alice. Che m’importa se pensa che mi interessi, tanto è così. Annuisco. Torniamo dov’eravamo prima ma troviamo solo le coppiette che si scambiano lenti baci.
“Scusa Step ma Niall è mio -dico mettendomi in mezzo tra il biondo e la rossa- a me lo dai un bacino?” chiedo dolcemente. Lui si mette a ridere e muove la testa a destra e sinistra. Io alzo le spalle.
“Non mi meriti” dico e vado a casa salutando tutti.


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Capitolo 44
*** Capitolo 44 ***


                                        

Alice’s pov
Quei tre giorni con Marco e Luca passano velocemente, e passa anche qualche settimana. Quei due italiani sono divertentissimi e sanno come far ridere le persone, a volte facendo i stupidi ma fanno ridere soprattutto quando cercano di essere seri. I ragazzi ci hanno molto legato, tutti a parte Zayn che in quei giorni l’ho visto solo a scuola, poi quando Luca e Marco se ne sono andati si è fatto vedere più spesso, ma appena mi vedeva si imbronciava. Sembra ce l’abbia con me.
“Dai Ali risvegliati dai tuoi pensieri e andiamo. Il concerto ci sarà tra meno di un mese e non vuoi farti vedere dal tuo idolo in jeans e canottiera vero?” chiede Marta.
“Appunto! Manca ancora un mese!” mi lamento io.
“Si ma sappiamo entrambe quanto ci metti a trovare un vestito qualunque, immagina ora che devi trovare il vestito perfetto” ribatte lei. Io sbuffo, è il massimo che posso fare. Quando Marta vuole fare shopping con la propria migliore amica nulla la ferma.
Prendo le chiavi del mio nuovo motorino e salgo su. Marta si posiziona dietro di me.
Sentivo il vento sulla mia faccia. Adoravo andare sul motorino, mi sentivo libera. Come se il vento soffiasse via tutte le mie emozioni, sia brutte che belle. Poi però appena scendevo, ritornavano.
“Marta, stringimi di meno. Mi fai il solletico” dico alla mora dietro me.
“Scusa, ma sai che ho paura dei veicoli a due ruote” continua lei. Io alzo le spalle. Dov’ero rimasta? Ah si, al vento che mi scompiglia i capelli. Sentivo il rombo del motorino aumentare. Accelero un po’ e il vento si fa più forte. Giro e vedo il bianco. Sento dei rumori, macchine fermarsi, mani sul mio corpo, non capisco più niente e ora non vedo più il bianco ma il nero. Non c’era più niente.

Louis’ pov
Sono con i ragazzi. Marta e Alice sono uscite. Stiamo chiacchierando quando un trillo attira la nostra attenzione. È il cellulare di Harry.
“Scusate è Marta” dice e si allontana. Vediamo la sua faccia incupirsi e una lacrima scendere dal suo viso mentre ascolta attento ciò che gli stanno riferendo dall’altra parte del telefono. Mi avvicino a lui, inconsapevole di quello che stava succedendo.
Vedo la sua mano scendere con il telefono ancora in mano. Lo incito a parlare.
“Mar-rta e Al-lice han-nno.. -dice ma si ferma, poi riprende-
osp-pedale” dice balbettando, io ancora non capisco.
“Cosa significa ospedale Haz?” chiede Liam.
“Dobb-biamo and-darci” continua con le lacrime che scendono.
Prendo le chiavi della macchina, ci avviamo in macchina e partiamo. Non ho ancora capito cosa è successo. In macchina incitiamo Harry a parlare ma è ancora scosso.
Arrivati all’ospedale Harry chiede qualcosa ad un medico che gli risponde con il codice A34. Ci avviamo in quel posto. Entriamo nella camera e vedo Alice e Marta su due lettini diversi. Alice con delle fasce in testa e una gamba infasciata, dei fili dentro le sue braccia. Invece Marta con dei fili e gli occhi aperti. A quella visione impazzisco. Cerco di rimanere calmo ma con scarsi risultati. Inizio a inspirare ed espirare e chiedo ad un’infermiera cosa sia successo.
“Le ragazze hanno avuto un incidente col motorino, so che la mora non rischia ma la bionda è sotto pericolo. Non so per certo cosa abbia, so solo ha preso una storta alla gamba sinistra e ha preso una botta alla testa. Se vuole avere delle informazioni più dettagliate deve chiedere al dottor Kyle. Arrivederci” dice indicando un uomo alto con un camice bianco. I ragazzi erano al mio fianco ed hanno sentito tutto. Sento uno strano formicolio agli occhi e al petto. Poi dei pianti di Harry. Liam lo porta con sé. Vedo scendere anche Niall e lo vedo rompere ogni cosa che trova. Io sono ancora lì imbambolato. Non riesco a fare niente. Zayn si avvicina al dottor Kyle e lo affianco.
“Bhe la signorina Rich non ha subito gravi danni, ed è fuori rischio mentre la signorina Tomlinson bhe, l’unica cosa che vi posso dire è che è in pericolo ed in coma. Possiamo solo sperare che si risvegli entro una settimana così potrà essere fuori pericolo, in caso contrario succede il peggio. Mi dispiace” afferma. Zayn lo prende per il colletto.
“Che cazzo significa il peggio? Che cazzo mi sta a significare! Porca puttana” dice. Io sono ancora immobile. Quelle parole mi hanno pietrificato. Non mi riesco a muovere. Sento una sensazione di nausea.
“Significa che se entro una settimana non si sveglia muore. Mi dispiace ma ha subito un grave danno alla testa” dice e sento gli occhi pizzicarmi. Le lacrime però non scendono.
“Possiamo avvicinarci?” chiede ancora Zayn e il dottore annuisce.
Mi chiama e mi scuote ma io non rispondo. Lui si arrende va a chiamare gli altri per riferirgli quello che gli ha detto il dottore. Io me ne vado, non posso vederle così. Attaccate a quei fili che controllano la loro vita, che le tengono ancora in vita. Quei fili indispensabili che le lasciano con noi, le proteggono da quella persona col cappuccio e l’ascia chiamata anche MORTE. Ho pensato questa parola questa volta e non lo farò più. Ora andrò soltanto a casa come se niente fosse e cercherò di essere forte per lei.

Zayn’s pov
Dico quelle cose ai ragazzi e entrano nella camera. Si avvicinano tutti e tre a Marta. Hanno paura di distrarre Alice dalla sua lotta contro la morte. Io invece schiocco un bacio a Marta e mi avvicino alla bionda. Le prendo la mano e cerco di darle tutta la forza che ho, così da poterla sfruttare nel conflitto. La vedo come una guerra, vita contro morte. La più forte vincerà e io do tutta la mia forza alla sua vita. Appoggio la testa sulla sua pancia e mi addormento con lei, sperando di entrare nei suoi sogni e di poterla aiutare. Vorrei tanto esserci stato io su quel motorino al posto suo.
Vorrei essere io a combattere quella sfida. Vorrei essere io a rischiare di morire. Vorrei che la morte prendesse me e non lei. Perché io la amo. Amo i suoi modi di fare. Amo quando ride, quando scherza, amo quando si incazza che diventa isterica e tutta rossa. Amo i suoi momenti di crisi quando si mostra debole al mondo, amo vederla debole e darle conforto. Amo come mi sorride quando gli do un consiglio giusto. Il suo modo di essere forte anche quando non lo è. Amo il modo in cui è diventata indispensabile per me. Il modo in cui si fa amare. Amo lei, e la sua vita.


image

Eiii :)
So che questo capitolo è brutto e triste
ma dovevo far succedere qualcosa.
Stava diventando noiosa la storia.
E se lo era per me che scrivevo lo era anche per voi che leggevate.
Bhe.. Besossss<3
xx

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Capitolo 45
*** Capitolo 45 ***


                                    



“Scusi, si può svegliare! Dobbiamo fare delle visite alla signorina Rich e lei non può stare qui” mi dice l’infermiera, scuotendomi.
“Zayn, vieni qui dai” mi dice Harry. Gli occhi rossi per il pianto. Un Niall addormentato sul divano, Liam che gli accarezza la schiena e Lou, che finalmente è tornato, con le guance bagnate, gli occhi rossi come se fosse stato un’ora in una piscina con molto cloro a contare le persone sott’acqua, senza occhialetti e infine le due occhiaie coperte dalle lacrime, che gli arrivavano fino alla fine della faccia. Mi alzo e mi avvicino a Louis.
“Si sveglierà ne sono sicuro” gli dico.
“Ne sei sicuro? Niente è sicuro Zayn, potrebbe gia essere morta, potrebbe gia essere tra le braccia di quel Dio inesistente, perché tanto non esiste. Oppure potrebbe aver fatto amicizia coi morti e si rifiuta di lottare. Vorrà morire, rincontrare nostra madre. Non puoi sapere cosa succederà. So che stai cercando di tranquillizzarmi ma lascia perdere, sono consapevole di quello che sta succedendo e so che potrei non rivedere mai più gli occhi di mia sorella. Quindi non ti scomodare” mi dice con tono freddo.
“Hai ragione, ma lei non rinuncierà perché qui ha quello che vuole, cioè te. Louis sei la sua vita, lei ti ammira, ti vuole un bene dell’anima e non ti lascerà mai” dico. Lo vedo annuire.
“Ragazzi, Marta Rich potrà uscire domani, se la volete vedere l’abbiamo portata in un’altra stanza la A12 ed ora è sveglia. Per Alice invece ho delle brutte notizie -dice il dottor Kyle facendomi impallidire- abbiamo trovato stupefacenti nel suo corpo quindi nel caso si risvegliasse..”
“Si risveglierà” lo interrompe Harry. Il dottore annuisce come per compatire il riccio.
“Nel caso si risvegliasse tenetela d’occhio” continua.
“Lei non faceva uso di droga” dice Lou. Il dottore scrolla le spalle.
“Quello che abbiamo trovato nel suo corpo non mente, mi dispiace” finisce.
Louis assume una faccia sorpresa. Ci avviamo da Marta. Nella stanza era sola.
“Ehi, come va?” chiede Harry e lei annuisce.
“Ci puoi spiegare cos’è successo?” chiede Liam.
“L’unica cosa che mi ricordo era il motorino che cadeva e poi ho iniziato a sentire del liquido denso intorno a me. Era sangue, poi il bianco e nient’altro. Alice come sta?” chiede.
“Bene” dico io bloccando gli altri. Non volevo dare delle preoccupazioni a Marta, avrebbe potuto svenire, si era appena ripresa e non volevo che svenisse nuovamente.
“Marta, il dottore ha detto che ha trovato delle sostanze stupefacenti in Alice, ne sai qualcosa?” chiede Louis e Marta annuisce. Louis sbianca e la incita a continuare.
“Eravamo a casa mia, sole stranamente, sono entrata in camera di mio fratello per prendere dei braccialetti che mi aveva rubato e abbiamo trovato una bustina con della polverina bianca, ho chiesto se voleva provarla, io lo avevo già fatto altre volte, lei annuì e ci chiudemmo in camera mia” raccontò.
“Non posso credere che tu abbia dato della droga a mia sorella” urla quasi Louis.
“Scusa ma siamo ragazze, se non le facciamo ora queste cose quando le facciamo? A quarant’anni?” dice calma. La mascella di Lou si tende.
“Senti Lou, credo che sia arrivata l’ora di chiamare tuo padre” dice Hazza e Lou scuote la testa.
“No, lo chiameremo più tardi, questa settimana sta a Los Angeles per la premier di un film, non voglio che mandi tutto a monte per tornare qui. Tanto ora è inutile chiamarlo” dice e non continua dato che Marta stava ascoltando curiosa.
Mi alzo ed esco dall’ospedale per fumarmi una sigaretta. L’accendo e inizio a inspirare. Sento una mano sulla spalla. È Louis.
“Sai, anche Alice fumava a volte. Gli avrò chiesto di smettere minimo mille volte ma lei non mi ha mai ascoltato. Ma non solo per il fatto del fumo, non mi ascolta mai. Per un periodo pensavo che voi due stesse insieme. Poi però vi siete separati molto. Mi risulta difficile credere che lei mi ammira, come hai detto tu” mi dice. Sono sicuro che ho le lacrime agli occhi. Ho trascurato un po’ questa storia. È possibile che non rivedrò mai più Alice. E Louis neanche, come gli altri.
“Lei ti ammira davvero, sei un esempio da seguire per lei. Capisci perché non ti ascolta mai? Quando mai ascolti qualcuno te? Lei ti imita” dico. Non sembra averlo convinto.
“Ho paura -mi confessa poi- ho paura di perdere anche lei. In un certo senso la uso perché somiglia a nostra madre. Per sentirne meno la mancanza. I suoi modi di fare assomigliano molto a quelli di nostra madre. Lei ci assomiglia e se perdo anche lei dovrò trovare due persone che prendano il loro posto. Cosa assolutamente impossibile perché Alice è unica e l’unica che poteva prendere il posto di mia madre è lei” dice.
Dai miei occhi iniziano ad uscire lacrime salate. Lacrime che bruciano. Ci raggiungono anche gli altri.
“Ragazzi, io non voglio che Alice muoia. Lei non può morire” dice Niall in preda alle lacrime. Harry peggio di lui. Liam impassibile.
“Io sono sicuro che non morirà. Lei non lo farà. Però ora basta pensarci. Zayn vai a casa, i tuoi si staranno preoccupando dato che sei stato tutta la notte fuori. E noi facciamo de turni per non lasciare sole Marta e Alice” dice Liam.
“Cazzo Liam non è il momento di fare il papà. Tu non sai un cazzo, non puoi sapere se lei morirà o no. Quindi non sparare puttanate perché sono inutili. E non me ne frega un cazzo se i miei mi daranno per disperso. Facciano pure. Io rischio di perdere la mia vita porca puttana!” urlo. Liam si intristisce così gli chiedo scusa e torno da Alice.
La vedo con la gamba tirata su da una fascia azzurra. Come le pareti. Sono di un azzurro offuscato, triste. Avranno scelto quel colore  perché non si può essere felici in un ospedale. A meno che la ragazza della tua vita non si risvegli dopo un lungo sonno. La vedo lì, con gli occhi socchiusi. I capelli disordinati rinchiusi da una fascia che gli ricopre la parte più alta della testa. Le mani chiuse a cucchiaio, i polsi legati da dei fili dove all’interno scorrono diversi liquidi. La bocca tappata da una mascherina a forma di triangolo, dove ogni cinque secondi si forma un alone bianco, il suo respiro. Un suono fastidioso rinchiuso in una macchina, che segna i battiti del cuore. L’odore nauseante di spirito e acqua ossigenata che ti perfora le narici. È orribile vederla così. In quello stato di incoscienza. Non ha la minima idea di cosa sta succedendo nel mondo.

Louis’ pov
“Ragazzi. Perché Zayn prima ha detto che potrebbe perdere la sua vita? Lui e Alice sono sempre stati come cane e gatto” chiede Niall. Liam guarda Harry.
“L’amore è come un fulmine, non si sa mai dove cade finchè non lo fa” di Liam.
“Non significa un  cazzo questo” gli urlo.
“Gli vuole bene” dice il riccio
Niall scrolla le spalle.




Ciaooo
So che la storia sta diventando schifosa.
Solo che mi sono iniziata ad annoiare.
Così farò morire Alice e la storia finisce.
No scherzo.. Forse.
Hahahh ok.
Rido da sola però. Vabeeene,
Alla prossima.
Adios<3
xx

 

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Capitolo 46
*** Capitolo 46 ***


                                                 

Alice’s pov
Finalmente sono al concerto, tanto atteso. Lo sognato e ora sono qui. Entro e non c’è nessuno. Ho paura di aver sbagliato posto. Aspetto un po’ finche non si sente una musica di sottofondo. Non l’ho mai sentita, forse sarà una nuova canzone. Lo vedo, scende con delle ali di piume dorate. Ho il mio sogno davanti gli occhi. Metto a fuoco l’immagine e non è Justin ma Zayn. Continuo a urlare, sola, urlo come se fosse il mio idolo. Il mio sogno non è un concerto. Il mio sogno ora è Zayn.
Canta. Inizio a cantare anche io, so tutte le parole, come se l’avessi studiata a memoria per un interrogazione. Salgo sul palco ed inizio a cantare con lui. Ora l’arena è piena. Ci sono persone con dei cartelli che non riesco a decifrare. Ci avviciniamo e sento una voce. La voce di Zayn, ma non sta cantando. Anzi, sta piangendo. Sento le lacrime che prima hanno percorso la sua guancia sulle mie mani. Ora vedo solo il buio. Provo ad aprire gli
occhi, ma non ci riesco.

Zayn’s pov
Vedo Alice muoversi.  Le canto un po’ di canzoni, più per rassicurare me che lei. Ho la sua mano tra le mie e la sto bagnando di lacrime. Entra Louis, accompagnato dagli altri, da suo padre e da dei medici.
“Ci sono buone notizie, Alice sembra che stia migliorando, ma non si può ancora dire niente. È ancora in rischio” dice il medico. Mi alzo e esco dalla stanza con gli altri ragazzi per lasciare Bruno e Alice soli.
Io esco anche dall’ospedale e prendo la metro per andare al mare.

Mi tolgo le blazer blu e sento la sabbia sui miei piedi.
La sabbia e le mani descrivono questo periodo.
Se prendi un po’ di sabbia tra le mani questa scivola. Ma qualche granello rimarrà attaccato alla tua pelle. Ora Alice è nelle mani di quel Dio, forse inesistente. Sta scivolando piano piano via dalle sue mani, per tornare da noi altri granelli, però c’è ancora un po’ di lei dipendente da lui.
Vado a bagnarmi i piedi e a fare una passeggiata sulla riva.
Penso a tutto quello che sta succedendo.

Harry’s pov
Marta mi guarda. Vuole delle spiegazioni, ovviamente.
Vede Alice in quella stanza. La gamba fasciata, come la testa. La mascherina che le copre la bocca. La vedo con le lacrime agli occhi. La porto sul retro dell’ospedale e scoppia in lacrime. Forse non gli dovrò spiegare niente. Ha capito tutto. Escono anche le mie di lacrime. Inizia ad urlare, decido di portarla via di lì. La devo far prima calmare.

Zayn’s pov
Quella settimana passa. Ora ci saranno una ventina di persone intorno ad Alice.
C’è la sua famiglia di Londra, le famiglie dei ragazzi e due delle mie sorelle. Doniya e Safaa.
Guardo Alice attentamente, aspettando che riapra i suoi bellissimi occhi. Ma niente. La fisso attentamente. Lou accanto a lei che le tiene la mano. La stringe così forte, lo noto dalle sue nocche bianche. Sento delle mani sulle mie spalle, sono di Safaa. La prendo e la faccio sedere su di me. La abbraccio forte. Penso come sarebbe perderla e mi vengono i brividi. Vorrei stare vicino Lou in questo momento ma lui è molto freddo e scorbutico. In fondo lo capisco. Vuole stare solo. Ha bisogno di noi ma è troppo orgoglioso per farlo vedere. Dopo poco entra il dottore.
“Scusate signori, ma vi dovete tutti allontanare. Mi dispiace ma la settimana è passata. Non ci possiamo fare niente” dice il dottor Kyle mandandoci via.
‘la settimana è passata’
Parole che rimbombano nella mia testa. La martellano. Ora vedo occhi rossi. Lacrime. E sento singhiozzi. Mi alzo. Vedo i miei amici allontanarsi. Louis che butta un qualcosa violentemente a terra. Aspetto che tutte le persone escano. Le vedo poggiare i piedi a terra per poi rialzarli. Il tutto a rallentatore. Il dottore che poggia la sua mano sulla mia spalla. Non ci posso credere.


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Capitolo 47
*** Capitolo 47 ***


                                                 

Alice’s pov
Sento dei singhiozzi. Delle urla. Vedo tutto nero. Sento anche i miei battiti. Ad un tratto sento un grande tonfo, come un vaso buttato violentemente a terra, che si frantuma. Poi più niente, ma sono riuscita ad aprire gli occhi. Vedo una figura conosciuta, e un’altra mai vista prima. Uno è Zayn, l’altro è una persona con un pessimo gusto della moda dato che indossa un grembiule. Vedo le guance di Zayn bagnarsi, ed anche molto. Lo vedo girarsi e urlare qualcosa. Dopo tanta gente intorno a me. Gente conosciuta muove le labbra, ma non escono i suoni. No, sono io che non li sento. Chiudo gli occhi e li riapro. Ora sento i suoni, ma non li capisco dato che sono tutti sovrapposti. Delle braccia mi circondano. Vedo tanti sorrisi, ma anche tante lacrime fra quei sorrisi.
Vedo Louis sorridermi come un demente. Ed anche mio padre.
Poi mi guardo intorno. Questa di sicuro non è la mia stanza. Sarà di quel signore col pessimo gusto della moda, sicuramente. Dopo poco però vedo tutti uscire. Lì mi rattristo. Avevo tutte le persone che amavo intorno, ed ora? Che fine avevano fatto?
“Tranquilla, rivedrai tutti domani. Ora ti dobbiamo fare alcune visite” dice il signore con il camice.
Solo ora che non sono interrotta dagli sguardi di tutti mi accorgo di essere in un ospedale.  E quel signore è decisamente un dottore.

Nella stanza siamo solo io, Lou, papà ed il dottor Kyle.
“Allora. Ora potete riportarvi la ragazza in casa” inizia il dottore.
“Se vuole se la può anche tenere” scherza Lou.
Gli do uno schiaffo sul collo. Il dottore sospira.
“Deve stare a riposo qualche giorno e questa è la crema che deve mettere mattina e sera-dice il dottor Kyle porgendo una scatolina a mio padre- poi sarà come nuova. Anzi più che nuova” sorride per poi allontanarsi.
Appena arriviamo a casa Lou si butta sul divano.
“So quant’è importante per te il concerto, quindi ti ci lascio andare, ma sicuramente non con il tuo motorino. Ti avevo chiesto di farti dar lezioni da qualcuno ma te ne sei fregata. Quindi dammi le chiavi di quel motorino. Lo porto da una persona più responsabile” dice.
Io annuisco. Manca solo che ribatta. Stavo per perdere la mia vita.
“Mi accompagnerà Louis allora?” chiedo speranzosa.
“Non ci sperare. Quel gay vallo a vedere tu e le altre bimbeminchia come te” dice.
Quando papà se ne andrà gli sbrocco, ma di brutto.
“Niall viene con te, ti accompagnerà lui. Anche perché i ragazzi vanno a vedere una partita quel giorno” dice mio padre, per poi schioccarmi un bacio sulla guancia e uscire di casa, chiudendosi la porta alle spalle.
“Se è gay perché ha una ragazza? E sono una bimbaminchia solo perché la sua musica mi fa stare bene?” dico quasi urlando. Lui scrolla le spalle.
“Con cosa ti accompagnerà Niall senza né macchina né motorino?” chiede Lou.
È vero. Con cosa?
“Io.. Non saprei” dico.
“Niall potrebbe venire col fratello sul motorino, tu potresti farti accompagnare da Zayn sempre sul motorino dato che lui alla partita non viene” dice.
“D-da Z-zayn-n?” chiedo balbettando. Lui annuisce.
Non ho altra scelta, spero solo che accetti.
 

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Capitolo 48
*** Capitolo 48 ***


                                                 

Queste giornate al riposo sono state di una noia mortale.
Per fortuna sono finite, ma ora mi tocca recuperare tutti i compiti di scuola, e la cosa non mi entusiasma molto.
“Tutti tuoi. Non vedevo l’ora di liberarmene” dice Liam posando una pila di fotocopie sulla mia scrivania.
“Sono stata via solo due settimane, non l’intero anno” dico sbuffando.
“Sei al quarto anno, secondo me è anche poco” dice.
Io scrollo le spalle.
“Per fortuna ci sarà qualcuno che mi aiuterà” dico andandolo ad abbracciare.
“Ehm.. Magari domani, ora devo andare in palestra” dice alzandosi e prendendo la giacca. Perfetto.
“Quindi rimarrò anche qui da sola?” chiedo.
“Arriva Zayn tra poco” dice inviandomi un bacio volante. Io faccio finta di prenderlo e sputarci sopra. Lui sorride.
Glielo vorrei cancellare con la gomma quel sorriso. E non la gomma di scuola, ma quella da mangiare masticata dalla professoressa di francese a cui puzza l’alito. Ecco, così si impara a lasciarmi solo per più di un secondo. Dopo poco sento una porta chiudersi e vedo entrare un Zayn in tutto  il suo splendore.
“Come va dolcezza?” dice schioccandomi un bacio sulla guancia.
Io gli volgo una smorfia.
“Cos’è tutta sta gentilezza Malik? Cosa stai tramando?” chiedo.
“Niente, volevo solo essere cortese” dice poi.
“Quanto tempo sono stata male? Dieci anni? Perché è quello il periodo di tempo giusto per uno come te per imparare una parola nuova” dico alquanto sorpresa.
“Ok, non sei cambiata per niente. Sempre la solita, stronza, Alice.” continua.
“Perché sarei dovuta cambiare. Sono così adorabile” dico sfoggiando il migliore dei miei sorrisi.
“L’importante è pensarlo” dice ancora lui, schioccando la lingua.
“Ovvio. Comunque io ti dovrei chiedere una cosa. Non è che mi potresti fare da autista per andare al concerto di Justin?” chiedo dolcemente.
“Bieber? No, non se ne parla. Non me lo richiedere. Non ci pensare per niente” dice serio.
“Ti prego. Farei tutt
o quello che vuoi!” lo supplico.
“No. L’ho detto una volta e lo ridirò sempre. Neanche tra un milione di anni. Basta. -lo guardo con occhi dolci- Non funziona con me. Ho detto no. Punto” chiude lì.
Ci rinuncio. Troverò un altro accompagnatore. Non è l’unico uomo della terra in fondo.
Anzi, perché trovare un accompagnatore se l’accompagnatore potrei essere io?
“Io esco Malik. Mi devi accompagnare però” dico svelta prendendo qualche vestito buttato per terra.
“Non puoi uscire. Il dottore ha detti che devi stare a riposo” dice lui severo.
“Si ma io mi sento soffocare qua dentro, ti prego portami un po’ al parco. Non mi sento bene” dico fingendo di star per svenire.
“Ok dai, prendi la giacca” dice preoccupato.
Faccio come mi dice e scendiamo. Mi porge il casco. Ecco lo sapevo, avevo ancora paura di andare in moto con lui. Guidava come se dovesse scappare da un branco di struzzi, e questo stava a significare che guidava male. Salgo su e partiamo.

“Ecco. Qui stai meglio?” mi chiede ancora preoccupato.
Io annuisco, gli do il casco e corro verso i negozi.
Arrivo al negozio che cercavo, ma non è proprio un negozio. È piuttosto un’officina.
“Ma che cazzo fai?” urla Zayn con il respiro pesante.
“Mhh.. Credo ti serva più esercizio fisico” dico come una specialista dello sport.
“Non sai neanche quello che stai dicendo. Fattene una ragione, sei negata con lo sport. Comunque che ci facciamo qui?” chiede infine.
“Non ho più il mio motorino, ma ho ancora il mio patentino. Quindi se non ho nessuno che mi porta, posso benissimo andare da sola. Con il mio Nialler dietro ovviamente” dico ovvia.
“Oh no. Prendi un taxi, dato che su un motorino guidato da te, Niall non ci sale” dice.
“Il taxi no. O vado col motorino, o mi ci porti tu al concerto” continuo.
“Chiedi quanto costa” dice infine.
Pur di non accompagnarmi al concerto, venderebbe anche sua madre.
“Scusi, quanto costa affittare un motorino, per un giorno?” chiedo.
“Guardi signorina, i prezzi sono lì” dice e io vado a dare un’occhiata. Pensavo peggio.
“Allora?” chiede il pakistano.
“Non viene tanto, pensavo peggio. Ci andiamo a prendere un gelato?” chiedo.
“Devi andare a fare i compiti” dice come una mamma al proprio bambino.
“Si poi li faccio, studio tutto, promesso. Però ora andiamo a farci un giro?” chiedo speranzosa. Lui annuisce.

“Cremaaaa” grido io.
“Ok, ma non urlare. Ti stanno fissando tutti” dice Malik prendendo i gelati.
Usciamo e li ha ancora tutti e due in mano. Lo guardo come fanno i cuccioli quando vedono qualcuno mangiare. Inizia a leccare il suo, poi lecca il mio.
“Ehi! Quello è mio” dico offesa.
“No, l’ho pagato io quindi è mio -dice e io lo fisso con sguardo omicida- Scherzo, scherzo. È tutto tuo” dice porgendomi il gelato. Lo afferro contenta ed inizio a mangiarlo.




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Capitolo 49
*** Capitolo 49 ***


                                                 

Il giorno del concerto. Sono le sette di sera e tra sole due ore inizia il concerto. Niall ancora non è ancora arrivato, eppure sa che per arrivare al  concerto serve un’oretta buona.
Sento il cellulare squillare. Niall. Perfetto.
 
-Dove cazzo sei? Facciamo tardi. Alza il culo e torna qui- lo rimprovero
-Scusa Alice, Sono Step. Niall ha 39 di febbre e non può venire. Non può accompagnarti neanche Greg perché ha altri impegni. Mi dispiace davvero- dice dispiaciuta. Ha un tono debole per cui capisco che Niall è davvero malato e lei è molto stanca. Sicuramente starà perdendo tempo per accudire il biondo.
I ragazzi sono alla partita e io come ci arrivo ora al concerto?
Sento dei rumori al piano di sotto. Zayn!
“Pakistano devi farmi un favore grande come una casa. Faccio tutto ciò che vuoi. Ti prego!” lo supplico.
“Hai scoperto che Niall ha la febbre? -chiede sorseggiando del caffè, io annuisco- bhè per prima cosa chiamami col mio nome Tomlinson. E secondo no”
“Ma è Justin ed ho anche un biglietto per te! Ti prego. Sto aspettando questo momento da un sacco di tempo. Mi sto per mettere a piangere. Ti preeeego” dico entrando in una crisi isterica.
“Va bene. Prendi il casco” dice. Io faccio no con la testa e vado a prendere la maglietta di Justin che avevo conservato per Niall.
Piano piano gli sfilo la sua maglietta e lo fisso per pochi secondi per poi rivestirlo con la maglietta con la stampa di Justin.
Prendo il casco e ci dirigiamo verso il mio sogno.

Era quasi arrivato il nostro turno per entrare nell’arena, ma le due ragazze davanti noi stavano avendo dei problemi.
“Non possono essere falsi. Abbiamo usato tutti i nostri risparmi per questo concerto. Li abbiamo cercati ovunque. Lei non può infrangere il nostro sogno così” dice una biondina al bodyguard.
“Mi dispiace” dice lui in risposta.
Zayn mi guarda dispiaciuto per quelle due ragazze.
“Non posso credere che lo sto per fare” dico avvicinandomi alle due ragazze piangenti.
“Potete prendere i nostri biglietti” dico alle ragazze per poi allontanarmi. Quelle ragazze avevano davvero bisogno di vedere Justin. L’ho notato dai loro occhi.
“Torniamo a casa. Hai fatto la cosa giusta” dice Zayn cingendomi i fianchi e dandomi un bacio all’angolo della bocca.
Vedo la strada e non mi sta riportando a casa.
“Ho pensato che qui la serata poteva essere più speciale. Non voglio vederti piangere a casa” mi dice mostrandomi la spiaggia.
Gli sorrido.
“Senti Zayn. Io..” inizio a parlare ma vengo bloccata da un suo bacio. Il più bello che mi abbia mai dato.
“Scusami. Scusami se ti amo” dice imbarazzato.
Lo fisso. Scusami se ti amo. Quelle quattro parole rimbombano nella mia testa finche non prendo il suo viso tra le mani, e faccio ricongiungere le nostre labbra.
Mi toglie la felpa, la maglietta. Inizia a baciarmi la pancia per poi arrivare al seno, dove ci rimane per un po’ di più. Mi sfila anche i pantaloni e io faccio lo stesso con lui.
Non lo avevo mai fatto ed ero tesa, ma lui rendeva tutto più semplice.
“Non aver paura” dice per poi unirsi a me.

Dopo un’oretta a passeggiare e a chiacchierare torniamo a casa.
Mi sdraio sul divano accanto a lui per poi addormentarmi tra le sue braccia.
“Che cazzo fate?” le urla dio mio fratello mi svegliano.
“Louis.. Io..” dice Zayn, non riuscendo a completare la frase.
Lou lo prende per il colletto e gli da un pugno in faccia e sulla pancia. Per mia fortuna gli altri arrivano in tempo per separarli e portare Lou a prendere una boccata d’aria.
“Scusa io non pensavo”dico a Zayn nell’intento di medicarlo.
“Non ti preoccupare. Ahia” urla.
“Scusami” sussurro.
Finita la medicazione al labbro passo a quella sulla pancia.
Passo l’ovatta bagnata di disinfettante sui suoi pettorali, per poi baciarglieli.
Sento poi la porta chiudersi e sobbalzo.
Torniamo giù e riesco ancora ad intravedere il fumo che gli esce dalle orecchie.
“Scusate ragazzi. Potete lasciarci soli?” dico ad Harry, Marta e Liam.
“Lou so che sei arrabbiati e ti capisco ma io..” inizia Zayn ma poi lo interrompo.
“Ho sedici anni Lou. Sono abbastanza cresciuta per scegliere quali sono le persone adatte a me. E’ vero, Zayn è menefreghista, egoista, egocentrico..inizio ma poi un ‘Ei, ha capito’ mi costringe a fermarmi con l’elenco- stavo dicendo che può avere molti difetti ma è  dolce molto infondo. Tu sarai sempre il mio fratellone, io non ti rimpiazzerei per nessuno al mondo, sei sempre la persona più importante della mia vita. Ma dovrò anche io prima o poi sposarmi ed avere una famiglia. Tu dovresti solo essere felice che la persona che ho scelto per la mia vita sia un tuo amico. Così lo puoi riempire di botte ogni volta che vuoi” dico abbracciandolo.
Lui mi dà un bacio sulla fronte e chiede scusa a Zayn.
Ora la mia vita sembra completa.




Eccoci giunti al termine.
Spero la storia vi sia piaciuta.
Ringrazio chi ha letto e recensito.
Baci. E alla prossima
xx

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Capitolo 50
*** Epilogo ***


                                                 


“Williaaam” urlo dal piano di sotto.
“Vado io amore” dice Zayn baciandomi.
Torna giù mano a mano con nostro figlio e uno scatolone sottobraccio.
“Ti ricordi?” dice prendendo una maglia dallo scatolone impolverato.
E’ la maglietta di Justin Bieber.
“Come farei a dimenticarla?” dico avvicinandomi alla scatola e prendendo un casco e delle chiavi.
“Ho ancora paura di andare con te sul motorino” inizio a ridere seguita poi da lui.
“I zii sono qui William. Andiamo a scuola?” dice Harry seguito dagli altri sette.
Quel branco rumoroso di venticinquenni è entrato nella mia accogliente casa per portare mio figlio a scuola.
“Dai che c’è anche Julia” dice Lindsay. Mia cognata. Julia è la cuginetta di William.
Solo noi quattro abbiamo dei figli. Però Marta e Marie, la ragazza di Liam, aspettano un bambino. Bhè in realtà Marta due. Due fantastici gemelli.
Il branco esce fuori di casa con i due bambini e io saluto Zayn che deve andare a lavoro.
“Ho cambiato idea. Oggi niente lavoro. William mi ha chiesto un fratellino. Non vogliamo deludere nostro figlio vero?” mi chiede iniziandomi a baciare il collo.
“No. Noi non vogliamo” dico portandolo nella camera da letto.
Desideravo che fosse Zayn la mia dolce metà, ma non avrei mai immaginato che lo sarebbe stato veramente.
 








William:
Julia:
 

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