Il pagamento di un debito.

di KyuBee
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Act I ***
Capitolo 2: *** Act II ***
Capitolo 3: *** Act III ***



Capitolo 1
*** Act I ***


Il pagamento di un debito. (Act I)

Capisco che ho un sacco di storie in sospeso ma questa qui, ci sono molto affezionata, è rimasta nel mio nido per troppo tempo ed è ora di fargli spiccare il volo. Vola piccola FF. (Gli aggiornamenti ogni Martedì)
Informazione: La storia segue perfettamente tutto l’anime, pezzo per pezzo, solo che ci troviamo molto tempo dopo. Solo che Fine contro il suo volere è stata data in sposa e Rein ad un principe del tutto sconosciuto. Dopo questo..

BUONA LETTURA, RAGAZZE.

Lau.

 
Ma se Fine avesse comminato un casino spacciando il figlio di un altro, per quello.. di suo marito? Ma se ancora peggio il marito in questione la mettesse come un debito ad una partita di poker?
In un bar del regno Lunare i vari sovrani: Shade, Auler,Solo, il timido Noche,  Fango,  e quello con più problemi economici al momento nel suo regno Bright. Si sapeva se entro mezz’ora non hai trovato il perdente da spennare, quello sei tu e Bright lo sapeva benissimo.
In quella mezz’ora si era giocato tutti i soldi che possedeva. Sua moglie, da golosa che era si sarebbe arrabbiata e avrebbe iniziato a fare una tempesta al castello. Lei si preoccupava per le condizioni di tutti i cittadini che morivano di fame solo per colpa sua che si era fatto prendere dal demone del gioco d’azzardo. C’erano anche quelli della ‘Gazzetta di Wonder’ non si poteva far di certo umiliare. Ma c’era anche uno dei più abili giocatori di poker, mai esistiti, sicuramente.
Lui, Shade Moon. Abile e ingegnoso, astuto come una volpe. Al suo sguardo non mancava mai nulla.
A volte si chiedeva ma la gente si era bevuta il cervello?! Come si faceva a farsi dare gli ordini da uno come lui che aveva il potere dove e quando gli pareva. Anche in quella fottutissima partita in cui ci stava perdendo l’onore!
Distribuirono di nuovo le carte. Il primo a buttare le fiches fu Noche e gli altri seguirono a ruota il gesto tranne Shade e Auler che rilanciarono.
Bright cambiò la carta e rilanciò l’offerta. Si accorse che non poteva fare niente se non bluff. Sentì distrattamente Fango che passava la mano e buttava le carte sopra il mucchio di fisches,poi fu la volta di Shade che rilanciò ancora la posta.
Bright accettò la posta e Auler fece lo stesso.
Shade aveva uno sguardo impenetrabile, che nessuno sapeva specificare le sue emozioni: Stavano raggiungendo cifre assurde.
Un brivido passò su per la schiena di Bright, come avrebbe pagato?
Auler e Noche si ritirarono e buttarono le carte sulle fiches. Shade aspettava la mossa di quel che era il principe dei gioielli. Un ghigno gli si stampò in faccia quando ricordò all’accaduto di quattro mesi fa.
Flashback:
Tutte le famiglie reali avevano una sorta di albero genealogico nel loro castello che veniva chiamato anche arazzo reale.
Alla ex-regina Maria, ex si visto che Shade era salito al trono da un pezzo, gli venne un colpo avvicinandosi all’arazzo che brillava e chiamò a gran voce suo figlio, sperando che non avesse comminato gran casini con i suoi soldatini poco affidabili e molto efficenti.
A gran passo si presentò: - Ditemi madre, e che sia importante. Ho impegni molto urgenti – La donna gli indicò l’arazzo che aveva disegnato una sorta di ramo accanto al nome di suo figlio. Shade alzò il sopracciglio, non aveva mica sparso il suo seme in giro sperando di vedere una sua figura in miniatura. O forse sì. Sotto al piccolo ramo apparse un nome:
Elthanin Milky.
Era una femmina, e come secondo nome aveva quello di sua sorella. – Chi credi possa aver partorito la tua erede? – Sua madre lo richiamò. Un ghigno, o meglio, un sorriso si espanse nella faccia del giovane Re. – Tranquilla madre, me ne occupo io. Non lascerò di certo mia figlia nelle mani di qualche arrivista sgualdrina. – Shade sapeva benissimo che la sua carissima rossa sarebbe finita presto argilla nelle sue mani.
Fine Flashback.
Perché non dichiarava sconfitta? Chiese il cervello di Bright con ancora un briciolo di lucidità. Ovviamente non voleva essere sconfitto agli occhi del cobalto che continuava a fissarlo con un ghigno.
Bright lo voleva prendere a schiaffi da un momento all’altro. Cosa aveva da ridere lo stronzo? Guardò le sue carte appena distribuite.
- Vedo. – La voce tremante del biondo parlò. Shade guardò per l’ennesima volta le sue carte. E poi tornò con lo sguardo fisso su il re dei gioielli. – Duecentomila. – Con voce molto chiara.
Una goccia di sudore scese sulla fronte del biondo. Non aveva tutti quei soldi e quel figlio di puttana lo sapeva benissimo. Perché non osare, dopotutto?
- Cinquecentomila.- ANCORA più sicuro di prima. Quel bastardo poteva  permettersi soldi così, lui non più già da tempo.
- Vedo. – Sussurrò Bright stupito dalle sue stesse parole. AVEVA ACCETTATO!
Il suo cuore sembrava che stesse per esplodere da un momento all’altro. – Che carte hai Bright? – Ancora quel ghigno impenetrabile. Bright prese più aria possibile dai polmoni e buttò le sue carte per mostrarle: TRIS DI NOVE.
Nella stanza era sceso un silenzio incredibile, nessuno osava fiatare. Attendevano tutti la mossa finale del cobalto.
- Sai, Bright, dovresti scommettere cifre così alte solo quando sai di vincere. – Non ghignava, rideva, di gran gusto. Con lentezza calò le carte sul tavolo. – FULL DI RE. –
Era finita, maledettamente finita. Bright voleva morire in quel preciso momento come non aveva mai fatto in tutta la sua vita. Con la vista appannata vide Shade attirare verso di sé le fiches. Poi Auler commentò verso l’amico. – Davvero mossa eccellente! –
Poi Fango alzò lo sguardo. – Facciamo i conti, tanto l’unico che ci rimette è Bright. – Bright guardò l’uomo con il taccuino che segnava tutte le puntate della serata
..e la sua morte. Come avrebbe pagato quel debito?
- Bright. – Lo richiamò.
- Il tuo debito semplicemente verso di me ammonta a novecentomila. – Gli disse freddo,e spietato. Bright deglutì.
Shade era capace di uccidere per un debito? Pare proprio di sì. – Non ho tutti questi soldi lo sai.. – Il cobalto annuì.
- Allora regoliamo questo debito. Non ci tengo a rate. Conoscendoti scappi in qualche punto del universo e i miei soldi? Puff. – Si appoggio allo schienale. Come faceva ad avere un’aria così sicura di sé? Non faceva trasparire mai un emozione. Poi il solo pensiero di vedere sua moglie sotto il suo corpo, lo disgustava. – Io pago sempre i debiti di gioco. – Ribatté. – I tuoi creditori non dicono così. – Commentò divertito Auler. – Fatti i cazzi tuoi Auler. –
- Okay non hai tutti quei soldi, cos’altro hai? – Bright deglutì per la seconda o terza volta. – Il castello di famiglia? –
- Bella idea, lo prendo, ma neanche siamo a metà del debito che devi pagare.. –
- Il regno ti basta come debito? - Ci pensò su..
- Il tuo regno sta andando a puttane, lo prendo lo stesso. Ma non basta. –
- Forse ho trovato il modo per finire di pagare il tuo debito. – Tutti gli occhi puntati su uno dei più grandi sovrani esistiti.
- Bright. – Lo richiamò ad alta voce. Lui lo fissò serio. Che aveva in mente?
- Quanto vale tua moglie? – Sogghignò, aveva vinto. Sua moglie? Sua moglie era sua e non andava toccata. Già era abbastanza incazzato perché la verginità di sua moglie era andata proprio allo stronzo che aveva davanti.
- Fine non ha prezzo. – Rispose senza pensarci. Di nuovo quel ghigno.
- Tutto ha un prezzo, mio caro, il tuo è di novecentomila. – Bright lo guardò senza capire. – Io ti annullo il debito, ti faccio sparire i creditori.. ma in cambio voglio tua moglie. – Il cuore di Bright sembrava essersi fermato, non poteva essere così crudele Shade. Bright conosceva benissimo l’amore che circolava tra sua moglie e il re Lunare. Fin da piccoli erano stati così. Ma sua moglie, era solo sua e basta.
- Ah dimenticavo.. anche mia figlia. – Ma che stava blaterando? Elthanin era solo sua figlia, anche se non era mai apparsa nel arazzo reale.
- Shade. – Lo richiamò Auler. – Zitto Auler, non è il momento. – Lo sgridò. – Non credo ad una parola di tutto questo. – Sbottò il biondo.
- Ti giuro sul mio onore che tu fra pochi mesi sarai un uomo senza debiti. Ma a partire da domani Fine sarà mia moglie non avrai più diritto su di lei. Non potrai più avvicinarti e parlargli né a lei né alla bambina. E se lo farai, e credimi lo saprò ti lascerò tra le grinfie dei creditori. – Continuò minaccioso. – Credi che Fine verrà con te senza combattere? – Ovvio che conosceva il coraggio di quella ragazza che riusciva sempre a tenergli testa. Sapeva benissimo che Fine accanto a Bright non stava avendo una delle vite migliori..
Bright sospirò, era nel pallone. Che doveva fare? Tenersi i debiti e restare con Fine, oppure accettare il ricatto di Shade?
Come lasciarla in quel modo senza spiegarle, vederla, o parlarle? Non l’avrebbe mai perdonato… senza salutare sua figlia per l’ultima volta.
Era la scelta più difficile della sua vita.
- Allora accetti? –
 
Piccolo angolo autrice:
Non aspettatevi rose e fiori dal prossimo capitolo. Dedicata a tutte le RedMoon del gruppo FB ‘United Redmoon’ perdonate la mia assenza!
 

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Capitolo 2
*** Act II ***


Il pagamento di un debito (Act II)

Avevo promesso di aggiornare Martedì ma non ci sono riuscita. Era più forte di me xD. Ringrazio Kira, Desy-Chan, Ale e Lory, l’adorata Mery che è ritornata e infine BonBon15 per aver recensito. Ringrazio anche chi ha seguito in silenzio il primo capitolo e chi l’ha messa nei preferiti. Spero continuerete a seguirmi. Non ho potuto aggiornare martedì ç^ç. Scusatemi ma ho avuto un funerale, molto spiacevole. Sarò in vacanza per un paio di giorni, scusatemi di nuovo.
PS. Lory ho provato con il tuo consiglio, non ci sono riuscita ç_ç sorry.
BUONA LETTURA, RAGAZZE. Il narratore è Fine, ha vent’anni.

Lau.

 
Ero nel panico, Bright non era tornato. Era mai possibile che tardava per del ‘lavoro’ e non per altro? Oramai avevo capito che andava a fare altro per perdere soldi, visto che non trovavo più quelli che c’erano ieri posati sopra la scrivania. Lo odiavo quando succedevano cose del genere..
Come ero arrivata a questo punto? Solo cinque anni fa, ero felice. Invece uno stupido matrimonio, di cui non era alla massima gioia, mi aveva programmato il futuro con un semplice ‘Sì’ e rovinata metà della mia esistenza. Volevo, con tutto il mio cuore stare nelle braccia di un cobalto.. ma se a Bright succedesse qualcosa non me lo avrei perdonato, anche se non lo amavo, era e restava il mio migliore amico. Lo proteggerei a qualunque costo.
Pensavo queste parole mentre mi rigiravo nel letto. Quello non era più il bambino che avevo conosciuto 10 anni fa.. era un altro.. concentrato solo sui soldi e sulle carte. Sentì il fruscio della porta, magari era lui..
No.. solo il vento. Mi alzai e decisi di andare a controllare la mia bambina. Mi diressi alla nursery e mi avvicinai alla culla. Anche io avevo commesso un grandissimo errore mentendo. Non dicendo niente al vero padre. Niente di niente. Sicuramente aveva già in mente la vendetta in serbo per me per avergli tolto sette mesi di rapporto con la figlia. Più nascita e gravidanza.
La bambina era il ritratto del padre. Aveva i capelli cobalto che gli accarezzavano il viso e i suoi occhi erano magnetici, bellissimi, come quelli suoi. Non mi accorsi che le sue irridi mi fissavano come se mi dicessero ‘Mamma sorridi! Sei giovane e hai ancora molta vita davanti. Non farti prendere dai dispiaceri!’ Come sarebbe bello crederti, piccola mia. Gli diedi un bacio sulla fronte e gli sistemai le coperte.
- Dormi Elth. – Gli sussurrai e mi diressi per –l’ennesima- volta nella mia stanza. I ricordi sembravano assalirmi.
Flashback:
Presi fiato e mi avvicinai al biondo. – Quanti soldi hai perso? –
- Centomila. – Rispose senza pensare che stava scatenando involontariamente la mia furia. – Come hai fatto a perdere tutti questi soldi. AVREMO POTUTO SALVARE META’ REGNO! – Risposi incazzata mentre mangiavo un biscotto al cioccolato che aveva cucinato con tanto amore la cuoca. – LI ho persi, va bene? Basta discutere e rientra nelle stanze. – Era davvero quello che avevo conosciuto 10 anni fa? No. – FAI BENE A VERGOGNARTI! – Gli urlai contro. Lui di tutta risposa sgranò gli occhi sorpreso dalle mie parole, penserà sicuramente ‘Dov’è la dolce, amorevole e gentile Fine?’ SCOMPARE QUANDO FAI QUESTE ASSURDITA’! Non gli rivolsi sguardo e mi girai. – Io me ne vado a letto, vedi di risolvere al più presto la situazione. Non fa bene né a me né alla bambina.-
Durante il parto lui non c’era e il giorno dopo si era presentato con un mazzo di fiori. – Così vieni ad accogliere tua figlia? – Era pentito e cercava di farsi perdonare. Con la nascita di mia figlia, Elthanin, il nostro rapporto andava peggiorando mostrando sempre crepe più evidenti.
Fine Flashback.
Il giorno seguente feci visita a quel che era la mia adorata sorellina. Era cambiata riguardo ai sentimenti verso Bright. Lo aveva dimenticato e si era innamorata pazzamente di suo marito. Per lo meno.. loro erano felici. – Come va con Bright? – Mi chiese mentre aveva deciso di prendere in braccio Elth, riusciva a colpire chiunque con i suoi occhi. – La solita storia. Almeno in parte tu sei felice, quando sei felice tu lo sono io. – Mi rivolse un sorriso amaro – Magari fosse stato diverso se.. – Fissò la bambina un attimo. – Se i nostri genitori ti avrebbero dato in sposa al principe della Luna che conosciamo benissimo.. e magari questa bambina avesse il suo padre biologico accanto. Non un perfetto sconosciuto che non ha alcun legame con lei. Non ti pare sorellina? – Rein aveva ragione, molta ragione.
E ancora Bright non era tornato.. ma cosa aveva comminato?Più volte i creditori mi si avvicinavano e mi chiedevano di lasciare un messaggio a  mio marito? Una volta di queste gli avrei voluto dire: ‘Cosa ci fai qui? Cosa ti lega ancora a noi?’ L’unica mia gioia era Elthanin che cresceva bella e felice senza che i nostri problemi l’affliggessero. La piccola aveva un carattere ben definito, anche sebbene ancora molto piccola. Sapeva quello che voleva e quello che non. Passò un’altra notte in bianco. Avevo mandato i domestici e cuochi in vacanza, visto che non potevo neanche più pagare loro, che facevano con serietà il loro lavoro. Mi infilai il vestito e legai i capelli velocemente in una treccia, presi Elth in braccio e mi diressi al piano di sotto del castello. Un valletto abbastanza anziano aveva deciso di rimanere anche non pagato si presentò davanti a me con una urgenza. – Arrivo subito. – Ma non mi aspettai che l’urgenza fosse un ragazzo lindo e fresco di giornata con i suoi jeans blu scuro e la camicia bianca che lo fasciava. E non potevo capire perché l’urgenza era ‘Shade’ bella urgenza. Sentivo i suoi occhi posarsi su di me ed esaminarmi insistentemente. Poi il ghigno che conoscevo molto bene si fece largo nel suo viso. – C-che ci f-fai qui?! – Perché avevo preso a balbettare? Ti vuoi far prendere come una stupida? EH FINE? – Posso entrare o mi fai rimanere davanti alla porta del salone? –
- Vuoi entrare? – Dissi stupita. Forse stavo ancora dormendo..
- Mia cara ti facevo più intelligente, smettila di ripetere tutto quello che ripeto io.. –
- N-non credo che sia una buona idea! B-Bright non è ancora tornato e.. – Mi fermò con un cenno della mano. – Non dirmi che ti spaventi della reazione di Bright? Comunque non tornerà. – Disse secco. Gonfiai le guancie. 3,2,1. – MA CHE SIGNIFICA?! IO NON HO PAURA DI BRIGHT, NON NE HO MAI AVUTA! – Tirai fuori tutto quello che avevo da dire. – Ah ecco, mi pareva strano, bentornata tra le persone con mentalità, Fine. – La sentivo come un’offesa? Aspetta, facciamo un passo indietro. Bright non tornerà?.. mi fa pensare..
Un gocciolone (Sono ancora ferma allo stile anime) si fermò sulla mia nuca. – L’hai ucciso per caso? – Shade sembrava irritato, o meglio, lo era. – Ma che dici stupida?! Sarò pure un bastardo, ma non un assassino! – Menomale che ammette che è bastardo. – Comunque sono venuto a parlarti di una cosa seria, magari discuterne in privato. Il tuo valletto mi sembra una di quelle vecchie che si trovano per le strade che non si fanno mai i cazzi loro. – Si appoggiò al muro, cosa che lo renderà decisamente più sexy di quanto non lo fosse!? Fine, ma da quando pensi sconcio?
- Sei sola? – Squadrò la grande sala. – N-no, c’è MIA figlia di là.. – Vidi il suo ghigno che non lasciava trasparire niente, MAGARI LUI SA!? NO è IMPOSSIBILE. Tirò fuori.. un foglio?
- Ecco leggi. –
‘Io Bright Diamonds, annullo il matrimonio con Fine Sun e di cedere la sudetta e mia figlia Elthanin Milky a Shade Moon.’ In poche parole ero stata venduta come carne da macello? In parte potrei sentirmi felice, da l’altra vorrei andare da lui e ucciderlo, ma mi dispiace che lui non possa riverderci. MA da che parte sto? Continuai a leggere. ‘ I testimoni del accordo sono tutti i sovrani di Wonder.’ Continua anche se la rabbia saliva ed aumentava. ‘In cambio il signor Moon si impegnerà ad annullare il debito nei suoi confronti e anche ad annullare i restanti debiti presso gli altri creditori’ In poche parole, mi ha venduto.. insomma potrò essere ingenua, sbadata, goffa e tutt’altro. MA CHI NON SI INFURIEREBBE AD ESSERE VENDUTA!? Sentivo gli occhi di Shade posarsi di nuovo su di me, non gli avrei dato la soddisfazione di esporre la mia rabbia. Continuai le ultime righe. ‘Inoltre non avrò più altro contatto con Fine Sun e Elthanin Milky. In fede Bright Diamonds’ Stavo per scoppiare a piangere. – M-mi ha v-venduta! –
- Vuoi restare a piangerti addosso oppure posso continuare? – Sospirai, grande sensibilità caro mio! – Mi aveva proposto praticamente il regno, ho accettato ma ancora non bastava, così gli ho proposto questo. – In poche parole è sovrano di due regni? ESATTO, FINE.
Alzai lo sguardo su di lui. – Hai fatto tu l’offerta? Credevo fosse stato Bright. – Alzò le spalle. – Sorpresa! – Mi disse con tocco sarcastico. – Ma.. – Mi fermò di nuovo. – Posso continuare o preferisci ancora interrompermi? – Cavolo, ci sa fare peggio di un comandante a zittirmi. Fece alcuni passi e si lasciò cadere nel divano. – Okay avrà pure accettato, ma tu la stai prendendo come la fine del mondo. – Ha ragione, però non lo ammetto. – Insomma, non venirmi a dire che è questa la vita che hai sognato da bambina? –
- E TU CHE NE SAI! – Sicuramente, sapeva. – Mi stai dicendo che avresti immaginato la tua eternità con il biondino? – Ribatté, sicuro delle sue parole. Ha ragione.. tanta ragione. – Dimmi Fine, cosa ti lega a questo posto se non dei brutti ricordi? – Ancora ragione..
Un dubbio attraversò la mia mente. – Perché mi vorresti con te? Con tutte le spasimanti che ti porti dietro. Proprio io? – Altro dubbio. – Mi vuoi con te per fare la cameriera, schiavetta sessuale o cosa? Io ti conosco Shade, e sicuramente ti piacerebbe. – Ghigno malizioso, no.. non va. – Però mi hai dato un idea! Un grembiulino nero e bianco con pizzi e merletti ti starebbe proprio bene. – L’imbarazzo mi pervase tanto da lanciargli un cuscino in faccia. – Sicuramente non passerò da un giocatore all’altro.. – Annuì. – Tranquilla io rispetto al tuo ex marito non ho bisogno di giocare per diventare ricco, lo sono già di mio.  È solo un passatempo che occupa una serata al mese. –
- Sbruffone! – Altro cuscino. – Però a dire la verità, avrei altro da farti fare. –
- Sarebbe? – Due gambine venivano verso di me. – Elth! – La presi in braccio, accorgendomi dei sguardi insistenti di Shade verso di lei. Elthanin si rifugiò nelle mie braccia, però dopo guardò Shade intensamente. Si lanciavano sguardi e mi ignoravano? L’unica cosa che non mi aspettavo erano le sue parole. – P.. p-papà? – Sbiancai a primo colpo, insomma anche uno stupido potrebbe accorgersi che è la figlia di Shade. SONO IDENTICI! – Tranquilla. – Mi tranquillizza? E’ pazzo? – Sapevo da quando è nata che è mia figlia, non voglio discutere ora di questo perché avrei tanta voglia di prenderti a sculacciate. – No, risparmiatele ti prego. Le ho provate. Mi bastano. – Okay.. – Il silenzio calò nella stanza. – Sposami. – Okay, sto per svenire. Ma credo che sia meglio voltare la pagina del libro della mia vita. AMO LE AVVENTURE!
 
Angolo autrice:
La piccola Fine l’ha preso come una avventura? Buon per lei! Perché NON saranno tutte rose e fiori. Forse dai prossimi capitoli mi tocca alzare il rating. A voi la scelta! (Scusate l’orario della pubblicazione..) solo un piccolo spoiler, Bright tornerà..
 

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Capitolo 3
*** Act III ***


Il pagamento di un debito (Act III)
 
Buongiorno! Come al solito ringrazio  Yoshinon, Tsudumi Kira, alexia_roxana, _Piccola Yuki_, BonBon15. Poi ringrazio chi segue in silenzio e mette la mia storia tra seguite e preferite.
BUONA LETTURA, RAGAZZE! Questo unico capitolo è in terza persona. Scusate il gigantesco ritardo! Vi sembrerà strano vedere Fine nelle condizioni di un drago mestruato. Shade vi sembrerà troppo dolce, ma lo fa solo per capire cosa ha passato il suo giglio (CIT. SHADE)

Lau. 

 
 
- Cazzo Shade a volte devi avere proprio un culo! – Sparò Louis, nonché il marito di Rein. – EH? Perché mi dici così? – Sbuffò. – Fine era intoccabile durante la gravidanza di Elthanin, peggio di un drago che sputava fuoco minacciando di distruggere tutto.. tu non ci sei stato, perciò non hai avuto il ‘grande’ privilegio di farti castrare da lei stessa. – Rein entrò con un vassoio di caffé. – Di che parlate? – Lo appoggiò, incuriosita si sedette. – Parliamo della passata gravidanza di Fine. – Rein per poco non sbiancò. – Ti prego, è stato uno dei periodi peggiori della mia vita. – Shade era davvero curioso, cosa poteva fare il suo giglio da far sbiancare l’amata sorellina?
- Su raccontami Rein, Louis. – Fine nel mentre si era nascosta dietro una colonna, non era mica colpa sua se voleva uccidere praticamente tutti! Diede la colpa alla bambina che dormiva beata tra le sue braccia. Ma in fondo era curiosa, voleva sapere come la narravano! ‘Diavolo, come poteva essere così sexy anche solo incrociando le dita!’ La rossa arrossì colpevole che i sentimenti verso lui non l’avevano mai lasciata. ‘Bene, bene stiamo a goderci la storia della buonanotte!’
- Bene inizio io, visto che sono stata la prima ad essere informata! – Sorrise Rein.
“Rein si voltò sorridendo vedendo la sorella. – Fine come te la passi? – La abbracciò praticamente togliendogli il fiato. – MOLLAMI! PASSAMI QUEL FOTTUTO SACCHETTO! – Sua sorella era impossessata, o era una sua impressione? – Calmati Fine, che devi fare con il sacchetto?- Lo prese, ma molto scortesemente gli venne tolto dalle mani..Fine ci vomitò dentro. – GRAZIE AL CAZZO, PRIMA LO TROVO E PRIMA LO CASTRO! POI MI CI FACCIO UN MANICOTTO CON I SUOI CAPELLI! – Fine rise nervosamente. La gemella gli toccò la fronte, pensando fosse febbre. – PORCA PUTTANA, NON HO NESSUNA FEBBRE! SONO SOLO INCINTA, INCINTA EH? CHIARO? – Ah ecco, era incinta nulla di strano. Il problema è che una donna incinta di solito non si comportava come un drago. Sicuramente era anche lo stress accumulato per l’ultimo esame dell’accademia reale. Rein sapeva quanto Fine si stava impegnando soprattutto nelle materie in cui era molto scarsa. – Meglio che chiami un ginecologo per accettarmi delle tue condizioni.. –“
- STOP! STOP, STOP! NO aspetta, cara Rein avrei tanta voglia di ucciderti in questo momento! – Sbottò Shade. – Tu l’avresti fatta toccare da qualche lurido pervertito? – Rein lo faceva apposta, adorava, anzi impazziva farlo diventare una bestia. Uno dei suoi hobby preferiti. – Su Rein, non voglio rendermi vedovo. Comunque era una ginecologa. Fine lo avrebbe sgozzato come minimo, un maschio. – Fine aveva il grande bisogno di scoppiare a ridere. ‘Sembra che sia geloso..’  ma doveva restare nascosta insieme ad Elth per restare a sentire. – Comunque la mia curiosità spicca alla faccia del biondo. – Ghignò. Fine sbiancò. – Lei sicuramente non te lo avrà detto, ma l’unico modo per fargliela bere, si è dovuta fare scopare. Si SCOPARE LE COSE SI CHIAMANO CON IL PROPRIO TERMINE, FINE SO CHE SEI IN QUALCHE PUNTO QUI IN GIRO CHE ARROSSIRAI PERCHE’ VUOI DIMENTICARE L’ACCADUTO. LO SO CHE NON TI è PIACIUTO IL SESSO CON IL BIONDO!! – Gridò Rein come una forsennata, ignara della tempesta che aveva appena scatenato. – Grazie cara Rein, mi hai dato molto altro spunto su cui punire Fine. Prima la trovo, prima continuiamo con il racconto. – ‘Porca miseria, le voci di Rein hanno svegliato Elth che sta per scoppiare a piangere!’ Non aveva continuato a sentire il discorso che cercava di calmare la sua bambina cullandomi. – Ssh Elth, è tutto a posto. – Sentì qualcosa avvicinarsi a lei che la sollevava come una piuma. – Ma guarda allora ti piace davvero giocare a nascondino! – Shade l’aveva trovata. GRANDE! Elthanin si calmò alla vista dei due genitori insieme.
- FINE! Allora cercavi il racconto della buonanotte? – Sorrise Rein. – Bene, continuiamo con il racconto. – Louis scoppiò a ridere ricordando la faccia della professoressa, dopo che Fine si era incavolata.
“- SIGNORINA SUN, LO ABBIAMO CAPITO CHE E’ INCINTA, NON è UNA MALATTIA. PERCIO’ SE ALZASSE IL SUO REGALE SEDERINO E DISTRIBUISSE I COMPITI, La ringrazio immensamente. – Fine si voltò, fece un sorriso sadico, gli occhi
Mandavano saette incenerenti peggio di una banshee. – Brutta cretina che non sei altro, se ti facessi una doccia in più non sarei qui a reprimere ondate di nausea, se non vuoi che ti vomiti su i tuoi abiti da funerale e alquanto deprimenti, vedi di non rompere le palle. Non è giornata. – Rein si sbatté una mano in faccia mentre un gocciolone le attraversava la nuca. – MA COME SI PERMETTE, IL MINIMO CHE DOVREI FARE è ESPURLA. – Fine si alzò. – Ora se non si toglie da i coglioni le vomito addosso. – Detto questo uscì dall’aula facendo scoppiare tutti in una grossa risata.”
 Nel mentre Fine se le era svignata. Era fin troppo imbarazzante sentire tutti quei discorsi con gli occhi puntanti di dosso come se fosse una specie di mostro. – Bright è stato fortunato a non diventare sterile. – Sorrise Milky entrando nel piccolo gazebo.
“- Signor Diamonds, veda di far capire alla sua fidanzata cosa sia il rispetto. – Lui annuì, pallido. Nel mentre la ragazza era entrata solo per uccidere la professoressa-rospo. Auler e Bright si lanciarono a pesce su di lei per fermarla. Fine morse la mano di Bright. – AHIA! MA CHE CAVOLO FAI! – Auler per poco non andò a cantare nel coro delle voci bianche che evitò per un pelo un calcio nelle parti basse. Intervenne anche Louis che si beccò una testata in piena fronte. Sembrava un’invasata furono costretti a legarle mani e piedi. – EDDAIIIIIII lasciatemelo picchiare un pochino!! Solo un po’, non gli farò male!! Io sono piccina, piccina lui è grande e grosso! PIRLAAAAAAAAAAA LO VOGLIO UCCIDERE, slegatemi!! – Solo Rein e Louis sapevano che Fine si stava rivolgendo a Shade dal alto dei cieli e non a Bright. – Rein non avremo un figlio così presto, non voglio la mia reggia rotta in quattro parti! Poi non fa per me avere una banshee incazzata per nove mesi. – Meglio parlarne con la ginecologa i suoi scatti di ira, vanno troppo oltre, quella sua non è una normale gravidanza!! – Spiegarono anche alla ginecologa che il figlio non era di Bright, e gli pregarono di non dirlo a nessuno. – Nulla di preoccupante. Il signor Moon, ovunque esso si trovi dovrebbe dire ‘CHE CULO CHE HO’ Perché, hanno generato un bambino davvero potente.Anzi a quanto pare, quando nascerà sarà l’amore dei genitori a tenerla calma e buona, non so cosa potrebbe accadere se litigassero. Comunque, è la somma di loro due. Perciò nausee, sbalzi d’umore, aumentano di colpo. Chi ne ha più, ne metta. Ma soprattutto la libido della ragazza non è semplicemente aumentata, è raddoppiata. Normalmente dovrebbe scaricare gli ormoni con del sano sesso. – Rein arrossì di colpo. – Ma non credo si poss.. – La interruppe. – Lo so cara, siccome non può scaricarli in questo modo la dovrete tenere buona per i restanti mesi. Se magari in una prossima gravidanza potrebbe succedere di nuovo questo, il sesso è una delle soluzioni. –“  
- Uhm.. il sesso. – Annuì pensieroso il cobalto. – Comunque Fine non era una delle donne più felici non li poteva scaricare in nessun modo gli ormoni. – Shade ghignò vittorioso. – OVVIAMENTE. Anche se mi sento molto incazzato sul fatto che Fine abbia dovuto fare del sesso con quella specie di santo angelico e qui sia io che Louis sappiamo perfettamente del depravato che era quando giocavamo a poker e le donne si strusciavano su di noi. – Milky però non era d’accordo. – Parlate per voi. – Indicò tutti e due. – Voi di sesso ne sapete una più del diavolo. Come minimo Shade saprà a memoria tutte le pose. Tutte gli sono passate nel suo letto all’accademia. Facciamo eccezione di Rein e Fine che si era voluta donare. Le altre non le hai messe incinta, lei si. Perciò in poche parole era anche un tuo piano. – ‘Mia sorella è molto sveglia, eh.’ – Comunque, io teoricamente sono solo venuta per Elthanin. – Shade gli indicò la rossa che mangiava i pasticcini altrove. – Io però ho un brutto presentimento. –
- Pensi che tonto tornerà per riscuotere l’ex moglie? Oh, se lo scorda. Se il suo cervello è troppo stupido da intuire che il figlio non era manco suo, visto che è praticamente spiccicata a me. Immagino altro. – Elthanin aveva intuito che i genitori erano incavolati uno contro l’altro. Scoppiò in un pianto che fece alzare tutti dalla sedia. La cosa più strana che notò Fine era che non riusciva a calmarla, ma ricordò le parole della ginecologa. – Shade... – Lo chiamò Fine. Nel mentre il cielo assunse un aspetto grigio. Shade fece cenno, e tutti si volatilizzarono lasciandoli soli. – Sei incavolato con me? – Disse tristemente mentre cercava di calmare sua figlia. – Incavolato è dire poco. Direi in preda ad una tempesta. Come hai potuto farti scopare da quello? – La rossa abbassò lo sguardo, da un momento all’altro poteva piangere. – Beh in fondo a te non piacciono le mie avventure con altre. Come se fossimo pari? – Fine annuì con gli occhi pieni di lacrime, con il pollice Shade le fece scomparire. – Non stanno bene le lacrime su questo viso. -  Si piegò e la baciò. Ma purtroppo il bacio di casto aveva ben poco.. Elthanin smise di piangere e rise battendo le mani. Rein che aveva visto la scena con i suoi occhi ‘Allora Shade in fondo ci teneva a Fine e a sua figlia. BRAVO IL ROMANTICONE!’

 
Angolo autrice:
Ho deciso di rendere questo capitolo molto comico, con tanto di romantico alla fine. Mettete da parte i sorrisi e preparate i fazzolettini! (Scusate sia l’ora che il giorno..)

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