E' come andare in bicicletta

di teti1d
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo giorno ***
Capitolo 2: *** Primo incontro ***
Capitolo 3: *** Sensi di colpa ***
Capitolo 4: *** Un nuovo sguardo ***
Capitolo 5: *** Un numero sconosciuto ***
Capitolo 6: *** Un brivido ***
Capitolo 7: *** Ho tanta paura ***
Capitolo 8: *** Londra ***



Capitolo 1
*** Un nuovo giorno ***


1~capitolo

É iniziato un nuovo giorno,sento la sveglia suonare,guardo l'ora: cavolo sono le 5! Avevo dimenticato che mi sarei dovuta alzare presto per ripetere storia. Tasto dolente oggi ho interrogazione..pensa positivo...sposto le coperte,chiudo la sveglia,fisso per due secondi il buio cercando di convincermi che sarà una giornata migliore di quelle precedenti. Prendo il libro di storia e mi siedo al tavolo della cucina,l'unico posto in cui riesco a concentrarmi. Sono le sette,preparo la colazione:latte fresco e cereali,niente di meglio per iniziare una giornata così. Faccio una doccia al volo,indosso qualcosa di comodo e sono pronta per affrontare un altra giornata di scuola. Mi chiamo Teresa ho diciassette anni,frequento il liceo classico. Potrei descrivermi ma sarebbe tempo sprecato. Sono la tipica ragazza della porta accanto, a cui piace stare sul divano a guardare un film,con una vaschetta di gelato alla nocciola a farmi compagnia. Non ho veri amici,tutti conoscenti niente di più ,però c’è Niall,il mio migliore amico,l’eccezione che conferma la regola. Lui adora mangiare ed è questo che ci lega più di ogni altra cosa,è come un fratello per me, è al mio fianco,sempre. Non ho un ragazzo, non ne ho bisogno,credo. Ho una sorella più grande,frequenta l'università,lei è perfetta,per questo è l'opposto di me. Il mio sogno è quello di andare a vivere a Londra in modo da imparare bene la lingua e potermi trasferire li definitivamente,iniziando una nuova vita. Non faccio altro che ripetermi che un giorno qualcuno mi noterà, vedrà qualcosa in me che tutti gli altri non hanno visto e sarà tutto diverso. Mancano solo due settimane alla fine della scuola e io devo essere interrogata ancora in qualche materia, non vedo l'ora di dedicare un po' di tempo a me stessa, vorrei fare un viaggio ma purtroppo non mi è possibile, in compenso però andrò otto giorni a Milano da mia sorella, mi piace molto come città, ma soprattutto lì adoro fare shopping!
Sento una voce in sottofondo che mi chiama, scaccio via tutti i sogni e i pensieri e torno alla realtà , è il professore di storia che mi ricorda dell'interrogazione. Striscio la sedia indietro e controvoglia mi dirigo alla cattedra. Veloce e indolore. Sono soddisfatta,7, va bene così, non riesco a fare di più o forse non voglio. Scrivo un sms a Niall dicendo che l'interrogazione é andata bene e che lo avrei aspettato all'uscita. Metto il blocco al cellulare,prendo una mela,il libro che sto leggendo " The Selection" e mi dirigo nel cortile della scuola. Adoro i libri perché mi fanno respirare quando tutto il resto mi soffoca.

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Capitolo 2
*** Primo incontro ***


2~capitolo
 
 
Sento la Campanella suonare e tiro un sospiro di sollievo. Trovo Niall poggiato alla sua Range Rover nera che mi aspetta e quando mi vede mi fa un segno con la mano. Entrati in auto gli do un bacio sulla guancia e inizia a raccontarmi della sua mattinata buffa. Lui canta molto bene e l'ho convinto ad incidere qualche pezzo, così mi ha raccontato che,entrato in studio di registrazione, ha conosciuto un ragazzo inglese che è venuto in Italia a trovare alcuni parenti che sono i proprietari dello studio.
«Si chiama Harry è qui in Italia non ha amici oltre ai suoi parenti,quindi ho proposto di andare al cinema questa sera e naturalmente verrai anche tu...inoltre c'è quel film che a te piace tanto "The Hunger Games " no?»
«Mmmh...devo chiedere ai miei»
«Oh andiamo, lo sai che non c'è bisogno neanche di chiederlo ai tuoi ti lasceranno venire. Poi ci sono io e di me si fidano!»
«Ok basta che smetti di farmi gli occhi da cucciolo. Ma possiamo fidarci di questo? Non sarà un serial-killer?»
«Ma cosa dici?! Tu guardi troppi film! Secondo me ti piacerà!»
«Seee va be dici sempre così ed è sempre un disastro»
Finalmente siamo arrivati sotto casa mia, parcheggia e scendiamo. Giriamo dal retro perché i miei oggi hanno organizzato un barbecue.
«Che buon odore, ho l'acquolina in bocca» esclamo.
Sento Niall che è d'accordo con me e dopo aver salutato i miei ci sediamo subito a tavola in modo da mangiare in fretta.
«Mami questa sera vado al cinema»
«Con chi?»
«Aaah chiedilo a Niall» Rispondo.
«Non cambierai mai!» esclama Niall «Comunque verrà con me ed un mio amico inglese, se non è un problema» continua.
«Niall da quanto hai amici inglesi? Comunque certo che non ci sono problemi ma state attenti»
«Come sempre,comunque a dir la verità l'ho conosciuto oggi e mi è dispiaciuto dal momento che non ha amici qui». Mia madre lo guarda con ammirazione.
«Si si mamma noi saliamo in camera!» urlo.
Lo prendo per un braccio e lo tiro dietro di me.
«Ehiii io non avevo finito di mangiare» si lamenta Niall.
«Scenderemo più tardi a prendere qualcosa, ora voglio riposare sono sfinita. Rimani?» chiedo.
«Si va bene,tu riposa io continuerò a scrivere la canzone,non russare mi raccomando se no non riusciró a concentrarmi».
«Ahah scemo io non russo, e non farmi scherzi che ti conosco più che bene».
Quasi non riuscii a finire la frase che caddi in un sonno profondo, ero davvero stanca. Ogni tanto mi svegliavo ma tenevo gli occhi chiusi per poter sentire Niall cantare. Adoro la sua voce,mi calma.
«Ehi lo so che sei sveglia! Devi smetterla di origliare». Beccata!
«Ma come lo hai capito? Ero immobile. Uffa! Che ore  sono?»
«Le sei»
«Cavolo perché non mi hai svegliata? Come faró ora a prepararmi in tempo?! Grrr». Inizio a dare di matto, andando sopra, sotto, aprendo cassetti, porte e ante.
«Tranquilla inizierà solo alle 18.45 lo spettacolo» Cerca di rassicurarmi.
«Non ce la faró mai, sei un idiota!»
«Ma daai!! Esagerata»
Entro in fretta nella doccia, mi asciugo, lavo i denti,trucco leggero, pettino i capelli e mi vesto casual ma ad effetto.
«Prontaaaa!» urlo,fiera di aver fatto tutto in poco tempo.
«Woooow nuovo record, mi complimento,ci hai messo poco».
«Andiamo se no arriveremo a spettacolo iniziato e, in quel caso, me la paghi, sappilo! Ah e per la cronaca:guido ioooo» rispondo in fretta. 
Gli sfilo le chiavi di mano e inizio a correre e urlare. Lui odia quando lo faccio, perché sarei davvero capace di guidare se sapessi farlo. Saluto la mami ed esco correndo con dietro Niall che impreca contro di me.
«Dai dammi le chiavi o giuro  che ti lascio a piedi» tenta di minacciarmi.
«Ahah a me sembra che qui le chiavi le ho io, e quello a piedi sei tu ahah» risi di gusto.
«No,giuro faccio tutto quello che vuoi ma non toccare la mia macchina»mi implorò.
«Tieni scemo» gli lancio le chiavi mimando un ti voglio bene.
Arrivati davanti al cinema troviamo già lo sconosciuto, volevo dire Harry , ad aspettarci. 
«Amico sei già qui?! Meno male se no Teresa sarebbe stata capace di entrare e lasciarmi come un idiota ad aspettarti. Adora questo film!»
“Guarda un po' si conoscono solo da qualche ora è già lo chiama amico, puff” penso.
«Ma che dici!? Ignoralo non sarei così cattiva,anche se lo meriterebbe.» mi difesi« Comunque piacere, io sono...»
«…Teresa?» mi precede Harry.
«Si Teresa» ero sicuramente rossa come un peperone. Ma perché poi? Che sfigata. «Io sono Harry piacere. Allora dai entriamo non voglio farti perdere l'inizio».
Sorrisi d’istinto a ciò che aveva detto. Finalmente entriamo nel cinema.
Ok, ammetto che è un bel ragazzo:riccio, occhi chiari, sorriso perfetto e poi quel l'accento (OMG!). Ma che dico?! Sto diventando pazza. 
«Adoro questo film. E’ stato davvero bello! A voi ragazzi è piaciuto?» chiedo, mentre usciamo dalla sala.
«Si davvero forte!» esclama entusiasta Niall.
Harry rispose solo un misero:«Carino»
“Gna gne, ma dai che antipatico!” Gli lancio uno sguardo assassino.
«Niall è tardi! Mi accompagni a casa?...» “…Prima che io inizi a prenderlo a pugni!”, aggiungo mentalmente.
«Facciamo un giro prima. Ti offro un gelato alla nocciola!?» risponde.
“Oh bene! Si schiera con il nemico… ottimo! Ma ora che faccio? In effetti il gelato potrebbe andarmi ma.. Uffa!” penso fra me e me.
«Ammettilo con il gelato ti ho convinta» mi prende in giro Niall.
«Smettila e muoviti. Non voglio fare tardi,domani ho scuola»rispondo irritata.
«Sisi ahah»
Ha già capito tutto. Sa che non mi va a genio quello. Ma come fa a capirmi così bene? Lo adoro! 
«Ti piace così tanto la nocciola?» mi chiede scettico Harry.
Ma che gli importa?Tacere no? Sto facendo la figura dell’idiota, ancora non gli ho risposto.
«Si,molto» rispondo fredda.
Sta per aggiungere qualcosa, ma Niall lo interrompe: «No aspetta Harry questa devo raccontertela. Una sera dopo aver studiato fino a tardi,Teresa mi chiama,aveva voglia di gelato, cosi l'ho raggiunta e siamo andati insieme a comprarlo. Ne era rimasto solo una scatola del suo preferito e una signora lo aveva già posato nel suo carrello,così lei ha aspettato che si girasse, con disinvoltura si è avvicinata e l'ha rubato dal carrello della donna ed è fuggita via ahahah ricordo benissimo la scena per fortuna la signora non se ne è accorta hihi»
“Che figura!”penso.
«Ahahah tu sei pazza!» mi schernisce.
«già» rispondo offesa.
Camminiamo per un po', fino ad arrivare al parco, lì troviamo un gelataio.
«Harry che gusto vuoi?» gli chiede Niall.
«Limone, grazie» risponde.
«Perfetto,arrivo subito. Mentre aspettate potete sedervi a quella panchina,si è appena liberata».
Una volta seduti,non riesco a capire se Harry guarda me o dietro di me. Così mi volto per controllare ma non vedo nulla. Ok guarda me!
«Allora, mi ha detto Niall che tu adori Londra»
Perché il mio caro amico dispensa informazioni a sconosciuti!?
«Ehm si»rispondo a bassa voce.
Continua a fissarmi, mi imbarazza. E’ come se cercasse qualcosa dentro di me.
«Hai degli occhi davvero belli sai? Mi ricordano tutte le sfumature dell'oceano» mi disse timidamente.
«Oh... g-grazie»
“Niall dove sei?! Aiutamiiii”
«Da quanto tempo stai insieme a Niall?» mi chiede freddo.

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Capitolo 3
*** Sensi di colpa ***


3~ capitolo
 
«ragazzi ecco»Sento Niall avvicinarsi. Harry si schiarisce la voce e insieme sussurriamo quasi in imbarazzo:«Grazie».
«Davvero buono» esclama Niall soddisfatto«Ora direi che possiamo andare, però se ti va Harry sabato sera io sono libero. Discoteca?». 
«Si,sono stato chiuso in casa tutta questa settimana, non sapendo con chi uscire e dove uscire. Ci sto»conclude Harry.
«Penso che là troveremo anche Terry con le sue amiche. Non ti dispiace vero?» chiede Niall prendendo le chiavi della macchina, nella tasca dei suoi  jeans blu.
«No certo che no!» risponde in fretta Harry, pensando che l’avrebbe rivista,continua«Allora Niall grazie di tutto. Lasciami il tuo numero così ci teniamo in contatto. Puoi scriverlo sul mio telefono»gli porge il telefono e senza fretta Niall digita il numero.
«Fatto! Allora ci sentiamo amico. Buonanotte!»lo saluta con un cenno del capo.
«Notte Niall, notte Terry» disse quasi con speranza.
«Buonanotte Harry!»
“Ma come mi ha chiamato? Solo Niall può chiamarmi in quel modo e poi come fa a pensare che io sono fidanzata con Niall? Non mi sembra di avergli dato questa impressione”penso. 
Arrivati avanti casa mia, ho deciso di non dire niente a Niall di quello che Harry mi aveva chiesto. Mi sento in colpa. Non gli ho mai mentito o nascosto qualcosa, poi Niall se ne accorge subito. Cosi di fretta  gli do un bacio sulla guancia e scendo dall’auto,promettendo che lo avrei telefonato l'indomani. Arrivo alla porta di casa,inserisco la chiave nella toppa quando, d’istinto mi giro per dirgli tutto ma dalle labbra uscì  solo: «A domani».  Niall mi sorrise,quasi deluso.
                                 
Sento mia madre che urla dalla cucina per farmi svegliare. Non ce la posso fare. Andiamo tra pochi giorni potrò dormire tutte le mattine. Mi alzo con questa sicurezza; l'unica.
Fatta colazione, mi vesto:infilo un jeans,una felpa e le mie amate air- force, siamo a fine maggio ma ancora fa freddo. Brrr.
Tiro i capelli su in una coda di cavallo e mi ritengo accettabile per andare a scuola. Scendo le scale, butto un urlo alla mamma e le dico che sto andando a scuola. Uscita di casa, mi incammino. Non é molto lontana la scuola da casa mia, quindi non è pesante, anzi è quasi piacevole.
Arrivata in classe, con il fiatone, non vedo nessun professore così percepisco che avrei avuto qualche ora libera.
«Anna manca qualche prof?» chiedo sbuffando.
Anna è una mia amica di infanzia. Siamo cresciute insieme, tra battibecchi e abbracci, le voglio bene. 
«Ehi si, manca filosofia» mi risponde, con un sorriso stampato sul volto.
«Fantastico, allora io ascolto un po' di musica. Chiamami se c'è bisogno di me!» le dico quasi sdraiandomi sul banco.
«Certo! Non addormentarti però» sbottò sorridendo.
«Non ti assicuro niente» le dico ricambiando il sorriso.
Clicco il causale all'i-pod e parte " Give me love di Ed-Sheeran". “Interessante! Molto allegra!” penso sospirando.
Non so quanto tempo passò,ma ero tranquilla. Anna non mi ha chiamata quindi andava tutto bene, finchè non vedo entrare la supplente.
“Cavolo. Non la sopporto. Si può venire a scuola con un jeans strappato sotto le natiche? Ho vergogna al posto suo” Penso facendo una smorfia.
Di nascosto io e Anna parliamo scrivendo sul banco. Le chiedo se il sabato aveva voglia di andare a fare shopping,dato che quel giorno da scuola usciamo presto e poi la sera andare a ballare. Per mia fortuna accetta subito. Insieme decidiamo di dirlo a qualche altra nostra amica, e come ci aspettiamo sono tutte d'accordo. Così siamo un bel gruppetto io, Anna,Antea,Eleonor e Danielle. Ci divertiremo ne sono sicura. E non vedo l'ora.
 
 
Note dell’autrice:   Cari/e ragazzi/e  mi presento  direi  quasi  finalmente :). Sono Teti, sono alle prime armi con tutto questo e vi chiedo scusa se a volte trovate qualche errore, spero che questa storia vi stia piacendo e soprattutto incuriosendo. Mi piacerebbe ricevere qualche vostra recensione,per sapere cosa ne pensate e vi comunico che  le aspetto con ansia. Mi sarebbe piaciuto inserire un’immagine ma purtroppo il mio computer essendo un po’ vecchietto,me lo impedisce ad ogni modo ringrazio tutti coloro che seguono e seguiranno  la mia storia,in particolare ringrazio la mia amica Patty per avermi aiutato a realizzare questo piccolo e simpatico sogno. Un bacio a tutti Teti.

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Capitolo 4
*** Un nuovo sguardo ***


4~capitolo

Oggi da scuola sono uscita prima dal momento che avevo un altra ora libera, così ora sono in macchina con la mia mamma, che mi riporta a casa. Entrata in casa sento un rumore provenire dalla mia stanza.  Salgo in fretta e trovo Niall che strimpella qualcosa alla chitarra.
«Ei che bello vederti» lo abbraccio forte. Chiudo gli occhi per sentire meglio il suo profumo.
«Com'è andata a scuola?» mi chiede curioso.
«E’stata una mattinata piuttosto noiosa. Allora dimmi un po' a cosa devo questa tua improvvisa visita? Gli sorrido impaziente della sua risposta.
«Volevo chiederti se ti va, verso le 17.30 di venire con me in studio a registrare. Oggi viene qualcuno di importante a sentirmi» afferma nervoso.
«Ma è fantastico. Sono orgogliosa di te e stai tranquillo perché andrai alla grande. Purtroppo però devo studiare; domani ho un’interrogazione. Mi dispiace. Mi perdoni?» domandai dispiaciuta; con una nota di speranza.
«Certo che domande sono» ribatte subito fissando il parquet scuro.
Si vede lontano 3 chilometri che c'e rimasto male. Ma non so come fare.
«Ti voglio bene!».
«Anche io!»fa una pausa e continua dicendo:«Allora dai ti chiamo quando sto entrando a registrare. Studia cucciola, scappo! Salutami tua mamma»si avvicina e mi da un bacio sulla guancia.
«Certo,buona fortuna!».

 
Ho finito di studiare. Sono le 18.00. Penso che potrei fare una sorpresa Niall, ne sarà felice. Prendo un taxi e in dieci minuti arrivo allo studio. Entro e trovo un ragazzo alto dietro il bancone, ha gli occhi chiari. “Forse è il cugino di Harry” penso.
«Mi scusi sto cercando Niall, può dirmi in quale stanza è?»gli chiedo rivolgendogli un sorriso nervoso.
Il ragazzo ricambia il sorriso e mi dice che lo avrei trovato in fondo. Mi indica con l'indice, una porta rossa. Mi dirigo alla porta che il ragazzo dagli occhi mi chiari mi ha indicato. Busso impaziente ed entro timidamente.
Vedo Niall. Suona lo stesso pezzo che ho sentito quel pomeriggio a casa mia, che avevo sentito origliando. Ha una voce che ti scalda il cuore e ti fa scappare un sorriso sincero.
Alza la testa di scatto e mi vede. Non smette di suonare, ma mi sorride sorpreso ed io ricambio facendogli l’occhiolino.
Finito di suonare, posa la sua chitarra color pece e mi viene incontro. 
«Speravo tanto di vederti entrare da quella porta»mi rivolge un dolce sorriso. Ma in modo sincero con una nota d'amore. Non mi aveva mai rivolto un sorriso così. " perché ora?" Pensai.
«Non potevo lasciarti da solo in questo giorno importante. Allora che hanno detto? Gli sei piaciuto?» gli chiedo entusiasta.
«Hanno detto che devono valutarmi ancora per qualche giorno, poi mi faranno sapere. Comunque qui ho finito per oggi, che ne dici se passiamo a prendere Harry e andiamo al parco?
«Come vuoi!» rispondo fredda.
«Non fare quell'adorabile broncio. Ammettilo, in fondo ti piace.
«Hai detto bene, in fondo» rispondo subito.
Ma che ho detto ?!
Lo vediamo aspettare avanti lo studio. Ha un cappello azzurro, piuttosto bizzarro ma è carino cioè gli sta bene, più che bene.
Cavolo che mi succede.
Lo saluto con un semplice ed innocuo ciao ,ma lui mi sorride e mi stampa un bacio sulla guancia,ormai diventata rossa. Vedo di sfuggita Niall fare una smorfia ma non gli do importanza ma so che è un errore.
Prendiamo la Range Rover e arriviamo in men che non si dica. Si sta facendo buio ma noi non sembriamo accorgercene, al contrario di mia madre che non mi vede arrivare per cena e sta andando  su tutte le furie.Facciamo una lunga passeggiata,scherzando e ridendo. Come rare volte accade.
Sto bene. Con entrambi.
 

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Capitolo 5
*** Un numero sconosciuto ***


5~ capitolo

Rientro a casa, e mi rendo conto che sono le 22:00. Trovo mia madre sul divano che mi aspetta direi abbastanza arrabbiata.
Faccio finta di niente quasi come se fosse una cosa normale. 
«Io vado a letto sono stanca, buonanotte!» le dico in fretta e le do un bacio, continuando ad ignorare la situazione in cui mi ero cacciata.
«Si, vai a letto che è meglio. Domani facciamo i conti» termina arrabbiata.
Sbuffo e salgo le scale per andare in camera mia. Indosso velocemente il mio pigiama blu preferito e mi infilo nel letto.
Alzo le coperte fin sopra le labbra, fa ancora freddo. Sento il telefono vibrare ma lo ignoro. E’ rimasto sulla scrivania e non ho voglia di alzarmi. Passano cinque secondi quando mi rendo conto che  la curiosità mi sta divorando, anche se sò che al massimo è un messaggio di Anna o Niall.
Con un gesto solo schizzo in piedi dal letto,prendo il mio BlackBerry e torno in fretta nel letto al caldo." Che strano, è un numero che non conosco" penso. Dice:« E questa notte vorrei tirarti fuori dai miei sogni, per poterti stringere fra le mie braccia,sogni d'oro!»
OMG!  Di chi è questo numero? Devo scoprirlo, ma come?
Questa notte non ho chiuso occhio. Ho dormito per un oretta al massimo. Mi sono  scervellata per capire chi può avermi scritto quel messaggio, e soprattutto lo avevano mandato davvero a me, cioè capite? A me!
Mi alzo,guardo l’orario sul telefono,sono le 4:00, del mattino ovviamente. Vado verso la cucina,prendo la tazza più grande che ho e la riempio con latte e caffè. Mi aiuterà. Nel frattempo mi sdraio sul divano. Giro  su qualche canale, cerco di far passare il tempo il più veloce possibile. Non trovo nulla di decente così decido di leggere." Manca solo qualche pagina e ho finito il libro"  penso entusiasta e curiosa del finale.
Adoro leggere, ve l'ho già detto? Credo si sia capito.  E' come se entrassi in un altro mondo, mi sento diversa, mi piace per davvero. OK basta ripeterlo sembro una pazza!
Il tempo passò abbastanza in fretta, così  in tanto si sono fatte le sette. Salgo le scale e mi posiziono avanti l’armadio,direi quasi nel panico. Cosa diavolo metto oggi? Che noia ho l’armadio pieno ma non so mai cosa mettere. Rassegnata prendo al volo la tuta dell’Adidas nera e bianca, e la indosso. Tento di coprire le orrende occhiaie mattutine con il santo correttore, prendo i libri e vado a scuola. "Solo tre giorni,solo tre" me lo ripeto a mente due o tre volte e contemporaneamente  chiudo la porta di casa. Mentre cammino penso a tutto quello che ho passato in tutti questi anni, a tutti i miei errori. Cosa sarebbe successo se io avessi preso strade o decisioni diverse? Ma soprattutto se io fossi stata diversa. Scaccio in fretta questi pensieri con una smorfia di disgusto e di rimpianto. Lo faccio in fretta  prima che  torno in dietro e mi chiudo nel mio piccolo mondo.
Torno al presente. Oggi è sabato e sarà una luuuuuuuunga giornata. Sento che succederà qualcosa, e non vedo l'ora di scoprirlo.
Arrivata a scuola vedo Anna venirmi incontro direi quasi eccitata. Presumo per la giornata che avremmo passato.
Ricambio l'abbraccio e ci incamminiamo all'interno dell'edificio grigio. Ci aspettano due ore di greco." Noooooo"! Penso rassegnata. In compenso  alla terza ora usciamo poiché manca la prof. di matematica, quindi con tanto entusiasmo  e buona volontà ci sediamo ai nostri banchi sbiaditi .
Suona la campanella. Tiro un sospiro di sollievo, con un sorriso insolito, quasi sconosciuto. 
Perché in fondo anche io sono eccitata per la giornata che passerò, ma  soprattutto  lo sono al pensiero di rivederlo.


Note dell'autrice: Sono davvero contenta di vedere che giorno dopo giorno aumentano le visite. Grazie e vi chiedo scusa se ho postato così tardi ma purtroppo sono a Milano e ogni minuto della mia giornata è impegnato. Cercherò di postare il 6 capito in fretta con l'intento di farmi perdonare.  A presto!  Teti.

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Capitolo 6
*** Un brivido ***



6~capitolo


Uscite da scuola io ed Anna aspettiamo le altre ragazze in modo da passare tutte insieme a prendere un caffè-latte da ARNOLD prima di iniziare con lo shopping sfrenato. Facciamo un entrata da sex and the city e mentre le ragazze prendono posto,io mi dirigo al bancone verde smeraldo. I miei occhi incontrano quelli di una ragazza magrolina dai lunghi capelli neri, e con un sorriso mi chiede cosa voglio ordinare. Passo alcuni secondi ad ispezionare il menù. Scorro con gli occhi sù e giù.  Prendo il solito.
«Sei caffè-latte gentilmente» rispondo con l'acquolina in bocca.
Mi volto verso il tavolo che le ragazze hanno scelto e prendo posto. Iniziamo a raccontarci le ultime news della scuola e in oltre facciamo una lista immaginaria dei negozi in cui dobbiamo andare a fare compere.
Subito dopo arriva la ragazza dai capelli neri con le nostre bevande.



Il primo negozio della nostra lista immaginaria è Berska. Entrate, tra foto con smorfie e prove di qualsiasi tipo di abbigliamento, usciamo dal negozio con poche buste. Di seguito entriamo da H&M, Zara,Pull and Bear e un negozio dal nome spagnolo. “Troppo complicato per scriverlo” penso sorridendo. Ci rendiamo conto guardando l'ora che se non avremmo iniziato seduta stante a prepararci sarebbe stato impossibile essere impeccabili . Così prendiamo il nove, il tram  che ci porta a casa da me.
Dopo quasi due ore e mezza, le ragazze scendono le scale, una dietro l'altra. Io sono rimasta indietro, ferma al telefono di casa tentando di chiamare un taxi. Dopo dieci minuti sento chiamarmi dal piano di sotto da Eleonor che mi urla di scendere in fretta che il taxi aspetta solo me così PIANO,"ricordandomi dei tacchi alti, e ricordo a me stessa di voler arrivare integra alla discoteca" corro verso la porta poiché appunto indosso i miei tacchi laccati color cipria, ultimo sguardo allo specchio, chiavi ed esco. Si questa sera mi sento bella, come non mi accade da un po' . Arrivate al Castello, una nota discoteca sul mare , tentiamo di fare un giro,cosa praticamente impossibile date le tante persone.
Siamo ferme a chiacchierare al bancone del bar quando il ragazzo che si occupa dei cocktail ci interrompe sorridente, è quasi inquietante. Fisso il cartellino che ha attaccato alla camicia nera, credo ci sia scritto Luca. Si avvicina. Con l'indice indica un tavolino alla nostra sinistra «Questi ve li offrono quei ragazzi». Posa sul bancone dei grandi bicchieri con un liquido azzurro dentro e si gira ridendo. “ cos’ha questo da ridere?! Mah.” Penso con disappunto. Noi ragazze quasi in segno di sfida ci voltiamo  al tavolo dei ragazzi sconosciuti e alziamo in alto i bicchieri per ringraziarli e poi in un sorso solo, beviamo quel liquido forte. Brucia, ma non importa. Manca solo l'ultima goccia da ingoiare quando sento delle forti mani prendermi dai fianchi e i respiri di qualcuno vicino il mio orecchio destro. Un brivido gelido mi percorre tutto il corpo. Uoo mi gira un po' la testa, per questo mi giro lentamente. Fisso il ragazzo per riconoscerlo e mi apro in un sorriso smagliante. Perché deve essere dannatamente bello?!

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Capitolo 7
*** Ho tanta paura ***


7~Capitolo -È impossibile non riconoscerlo. Si apre nel suo sorriso mozzafiato dove spuntano quelle sue adorate fossette. Harry, è lui. «Ei» mi dice con voce alta, con l'intendo di sovrastare la musica. Come un ebete gli sorrido e annuisco. Sono andata, letteralmente. Ebbene si questo è l'effetto dell'alcool. Si gode la scena e scoppia in una fragorosa risata probabilmente pensa di godersi il momento poiché non ci sarà –credo- più un altra occasione di vedermi così . Mi fissa sorridendo e con fare da seduttore mi chiede di ballare. Continuo ad annuire e a sorridere. O mio dio. Che figura. Ci scateniamo cioè io mi scateno. Non ricordo bene quello che è successo dopo, o almeno una buona parte la mia memoria l'ha rimossa. Sono le due di notte, mi ricordo di Niall. “ Ma dov'è ? Se non è con Harry che fine ha fatto?” penso confusa. Farfuglio qualcosa ma mi rendo conto che accanto a me non c'è più Harry ma un altro ragazzo troppo palestrato per i miei gusti,che approfitta della situazione per provarci. «Ei bellezza» mi urla nell'orecchio. Non rispondo, ignoro la sua presenza e continuo a ballare. Sento da dietro qualcuno che mi stringe i fianchi con le mani, mi volto spazientita e schifata senza guardare in viso la persona che ballava con i miei fianchi e d’istinto parte uno schiaffo, abbastanza forte da far girare la faccia del ragazzo dall’altro lato. Harry, ma perché sparisce e ricompare così?! «Ma che diavolo fai? Tu sei pazza! Stavo solo ballando» risponde innervosito. Ero quasi cosciente da rispondere. «Scusa io credevo fosse il ragazzo che flirtava con me prima, tu non c'eri più. Scusa» dico sentendomi in colpa. Per cosa poi è lui quello che ballava spiaccicato al mio corpo. Sono arrabbiata così tanto, che recupero la mia borsetta in una frazione di secondo e saluto in fretta le ragazze, dicendo che sto poco bene e che prendo un taxi per tornare a casa. Cosa che non faccio poiché sbadata come sono ho dimenticato il portafoglio a casa. Poi comunque ho bisogno di una passeggiata "riparatoria". Sono quasi arrivata, apro il cancelletto di legno bianco e trovo Niall sulle scale di casa, con la testa fra le mani. “Non l'ho mai visto così. Cos'è successo?” penso preoccupata. Mi avvicino con dolcezza e lo abbraccio forte senza dire niente, quasi come se con questo abbraccio voglio farlo sentire al sicuro, capito, amato. Questa volta sono io a parlare. Sarà l’effetto dell’alcool,che mi fa stupire di ogni mio gesto. Mi fa stupire anche di queste parole. «Ho tanta paura» sussurro al suo orecchio sentendomi il viso rigato dalle lacrime. «anche io,anche io» mi risponde stringendomi di più. Quasi come se fosse l’ultimo nostro abbraccio. Mi allontana di scatto,come se ad un tratto si fosse ricordato il vero motivo per il quale era lì sulle scale di casa mia ad aspettarmi. «Devo dirti una cosa» sottolinea freddo. Adesso ho ancora più paura.

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Capitolo 8
*** Londra ***


8~capitolo.
 
«Devo trasferirmi» mi dice con una nota amara,triste. Asciugo in fretta le lacrime che hanno  rigato il mio viso. Faccio una breve pausa,come se non avessi capito quello che mi ha appena detto. «C-cosa?» chiedo, mentre un'altra lacrima mi riga il viso. «Devo trasferirmi a Londra. Ho firmato un contratto». Non so se sono arrabbiata più  per il fatto che ha firmato un contratto senza avermi detto niente o  che va via e mi lascia da sola.
Mi alzo di scatto,con gli occhi pieni di lacrime lo fisso e dopo pochi secondi di delusione e paura,corro verso la porta di casa.  Entro sbattendo la porta. Corro in camera mia, mi butto sul letto e sento il mondo crollarmi addosso. L’unica mia sicurezza sta svanendo,mi sta scivolando dalle mani. Non voglio rimanere sola. Perché mi fa questo?
Sento la macchina di Niall  lasciare il vialetto di casa mia e dopo pochi minuti sento il telefono vibrare. Lo spengo. Ho troppa paura. Io ho chiuso.
 
Finalmente è finita la scuola ed ora iniziano le vacanze. Non ci sono per nessuno adesso, solo divertimento e niente più. Devo resistere solo un'altra settimana e poi prendo il mio volo che mi porta a Milano.Ho detto bene Milano non Londra. Non  sento Niall dalla sera in cui mi ha detto che si trasferisce. Ogni giorno mi manca sempre di più. Da quando lui è andato via sono spesso uscita con Harry, è molto dolce e premuroso,si è preso cura di me. Lui non mi ha lasciata sola come invece ha fatto qualcun altro. Sono fiera di indossare il mio primo vestito estivo color pesca,si sposa a pennello con i miei lunghi capelli biondi. Ho solo il tempo di indossare le mie zeppe nere e un velo di trucco prima che passi a prendermi Harry. Abbiamo un appuntamento, mi porta ad una festa. Sono stata contenta quando mia madre ha acconsentito che io andassi con Harry. Era incredula quando Niall è partito senza salutarla. Senza salutare me.
«E’ la festa di un mio amico,compie gli anni oggi» mi informa. Mi  limito ad un cenno con la testa. «Beviamo?». “Ne ho bisogno” penso” per dimenticare no?”concludo. Harry mi sorride «Ci penso io» mi sorride. Ora mi sciolgo! Ho tante cose per la testa che non ho realizzato che sono ad una festa da sballo con piscina, con il ragazzo più bello che ci sia. Mi smuovo un po’ mischiandomi nella folla in cui si balla. “Stasera mi diverto” penso sorridendo. Si.
Sento Harry che mi tira per un braccio,facendo spazio tra i ragazzi in modo che io possa passare senza ostacoli. «A noi» dice entusiasto, passandomi un bicchiere rosso di carta. Beviamo un sorso insieme e dopo un po’ mi guarda dritto negli occhi;«Ho una sorpresa per te» mi sussurra all’orecchio per poi accarezzarmi una guancia. Lo guardo sorpresa con un sorriso sincero,sono curiosa,ma lascerò lo spazio che gli serve;non voglio intralciare i suoi piani.
Ci appartiamo in modo da avere un pò di privacy,mi sorride impaziente.«Questo è per te!» mi porge una busta bianca,quella delle lettere. “Ma cos’è??” penso curiosa. In men che non si dica apro la busta e tiro fuori il contenuto. Non è possibile.

NOTE DELL'AUTRICE: cari lettori, vi chiedo scusa per il ritardo che ho avuto nel postare questo capitolo, ma ho avuto alcuni problemi. Perdonatemi.
                                     A presto :) teti.
                                     P.S. Secondo voi cosa contiene la busta bianca?
                                     P.P.S. Aspetto le vostre recenzioni! xoxo

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