The baby is crying di Adele Emmeti (/viewuser.php?uid=413397)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** On. Rec. Start. ***
Capitolo 3: *** Com'è che si fa? ***
Capitolo 4: *** Dovrei chiamare...un... ***
Capitolo 5: *** Ci state? ***
Capitolo 6: *** Ci pensi su... ***
Capitolo 7: *** Dondolava... ***
Capitolo 8: *** Sotto la culla ***
Capitolo 9: *** Liberatemi ***
Capitolo 10: *** Uno specchietto ***
Capitolo 11: *** Indizi ***
Capitolo 1 *** On. Rec. Start. ***
Tuuuut...tuuuut...tuuut.
Click.
«Pronto».
«Kim, sono
io».
«Tesoro, che
succede?».
«Niente, niente
va tutto bene...tu
dove sei?».
«Sono appena
arrivato a Mosca, sto
andando in albergo».
«Fa molto
freddo?».
«Sì..fa
par...o...fr... ma non ti pr..cc....e».
«Kim non ti
sento».
«Co..a?»
«Kim ti sento
male».
«...Ora? Ora mi
senti?».
«Sì,
ora sì».
«Bene, tu hai
messo a dormire il
cucciolo?».
«...sì».
«Eh eh come si
è comportato oggi?»
«Al
solito».
«Ehi, ti
sento...abbattuta, sei sicura
che va tutto bene?».
«Kim...ho deciso
che...che faccio
quella cosa che ho detto».
«Quale
cosa?».
«Quella del
registratore».
«Ohh
cazzo...cazzo Lilith, non
ricominciare con questa storia ti prego».
«No
ascolta...ascoltami io devo
farlo».
«Ne abbiamo
già parlato Lily, te l'ho
già detto: è una follia! È solo una
follia! Fatti un tisana,
mettiti a letto a leggere qualcosa e dormi serena! Domani
sarà...».
«Kim devo farlo!
Lo sento di nuovo!».
«Cazzo...porc...Lilith,
non farmi
incazzare. Tu non senti niente. Ti ricordi cosa ha detto il dottor
Fent? È solo stress, nient'altro. Solo stress. Hai bisogno
di
riposo, ora te ne stai un mesetto a casa, con il piccolo, gli stai
vicino e te lo tieni stretto. Poi torno io e tutto andrà
come è
sempre andato, ovvero bene».
«No Kim...no ti
prego».
«Lily...ascoltami.
Mettiti a letto e
dormi, andrà tutto bene».
«....ok. Ok Kim,
a domani».
«A domani tesoro.
Buonanotte».
…
…..
…....
«Fanculo tutti.
Mi chiamo Lilith Bane,
ho trentadue anni, e vivo a San Francisco. Mio marito Kim è
un
giornalista...è sempre fuori e...mi lascia spesso sola.
Abbiamo
avuto un figlio, Thomas, che dorme di sopra. Quando racconto quello
che succede qui nessuno mi crede...sigh, nessuno mi
crede...nemmeno quando piango, e quando mostro le foto. Così
ho
deciso di registrarmi, sì, voglio registrare tutto.
Accenderò
questo registratore ogni volta, così quando mi diranno che
sono una
pazza...lo accenderò e mostrerò il contrario. La
nostra telecamera
è guasta, per questo registro. Appena sarà pronta
passerò ad
usarla. Ora...ora mi metto nel letto, e lo lascio acceso. Sentirete
pian piano tutto, così capirete che pazza non sono. No. E
gli
assistenti capiranno. Mio marito capirà! Capirete
tutti...dal primo
all'ultimo....buon ascolto».
Salve
a
tutti, e grazie per aver scelto di leggere la mia storia, sia che
vogliate continuare che fermarvi qui. Avrei dei piccoli consigli
di lettura: essendo il brano interamente
dialogato, senza
descrizioni o voci narranti, successivamente noterete come le parole si
rimpiccioliscano quando i protagonisti parlano a bassa voce, e si
ingrandiscano quando alzano il tono. Ci sono molti puntini di
sospensione, che rappresentano il tempo che passa o il silenzio: vi
consiglio di fermarvi davvero ai puntini e far passare un secondo, in
modo da comprendere le mie intenzioni.
Scusate
se
la forma delle frasi non è sempre ''aulica'' ma sto cercando
di
rendere il tutto molto realistico, e nella realtà parliamo
molto
peggio rispetto a quando scriviamo.
Grazie
ancora, buon proseguimento!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Com'è che si fa? ***
Click
«frusshhh...frussh...tic
tic...salve a tutti,
eccomi. Iniziamo
pure...cosa volevo dire...ah
sì: giorno numero
uno. Ho riascoltato la registrazione di stanotte, non c'era niente.
E...che
dire...in effetti è andato tutto bene. Lui dormiva. Ha
dormito fino
alle quattro. Poi si è svegliato e ha pianto, gli ho fatto
il latte,
l'ha preso. E poi è stato in silenzio.
Sembrava
normale. Lo so, sono la madre...non dovrei dire certe cose ma...ma
se foste al mio posto sono sicura che fareste lo stesso.
Sarò
più chiara, ecco...sediamoci. Allora, Tommy è
nato un anno fa
circa, ha undici mesi. Mio marito Kim, mi è stato vicino per
i primi
tempi, poi è partito, come sempre. Gli ho detto spesso
-è meglio
non averne figli se devo crescerli da sola!- oppure -mi aspetto che i
tuoi viaggi diminuiscano, siamo una famiglia-. Eppure nulla
è
cambiato ma...si sa, gira che ti rigira chi la prende a quel
posto
sei sempre tu eh eh, povera imbecille. Ad ogni modo, son
passate
alcune settimane, sembrava andare tutto bene. Io e Tommy avevamo
trovato un equilibro, e io lo amavo per carità! Sono la
madre...lo
amavo e...lo amo tuttora...qualsiasi cosa
esso sia.
No aspettate...cancellate
le ultime parole. Tommy è mio figlio. Su questo non ci sono
dubbi.
Però è qui che nasce il problema....ecco...
Tommy,
a volte....o
Signore...Tommy
è strano. E...mi viene da piangere
soltanto a parlarne.
Ecco...io ero contenta di averlo avuto, di aver partorito e di averlo
fatto nascere. È stato subito amore, l'ho amato con tutta me
stessa,
come una madre ama il figlio prima ancora di concepirlo, sì,
lo
amavo prima ancora di sapere di essere incinta, insomma, i figli si
amano a prescindere da tutto per la miseria!
Ma
poi...oh
mio Dio...poi
è successo che...beh Kim dice che l'ho sognato,
ma è
successo che un giorno, mentre ero distesa a letto...e...leggevo una
rivista...io...ho sentito dei passettini.
Sì dei
passettini, rapidi, fuori dalla stanza. La porta era socchiusa, io
ero girata di spalle. E sono sobbalzata! Ho detto -chi c'è?-
e poi
mi sono sollevata, mi sono messa seduta. Ho pensato che fossero i
bambini di Magda, oppure il cane di Jim, ma...insomma quei passettini
si ripeterono più in là, verso il fondo del
corridoio.
Allora
mi alzai...chiamai ancora, mi dissi -ma che diavolo può
essere tanto
veloce- e...poi ho aperto la porta. Ho pensato -cazzo
chiunque sia potrebbe andare da Tommy!- e sono corsa da
lui.
Ma...Tommy non
era nella culla.
Ehh...sigh...ehh...e
allora mi sono spaventata. Mi sono spaventata da morire,
sono
morta quasi. Sono uscita dalla camera e sono corsa al piano di sotto.
Ma non c'era nulla, non c'era nessuno...non...niente...sono...sono
rimasta immobile. Poi di nuovo: tump tump tump tump
passettini
sulla moquette. Mi voltai di scatto. Erano di sopra. Salii saltando
due gradini la volta. Arrivai in camera di Tommy. Mi fiondai sulla
culla e...era di nuovo lì. Era dentro. Agitava le gambine.
Lo presi
in braccio quasi in lacrime, lo strinsi forte.
E
poi pensai: ma di chi diavolo erano i passi?
E
mentre facevo questo toccai i suoi piedini: erano bagnati.
Lo
scostai da me.
Lo
rimisi nella culla.
Rimasi
a fissarlo. Non capivo.
Accesi
il walkie-talkie, e me ne andai, socchiudendo la porta.
Scesi
al piano di sotto, lentamente, cercando di capire il senso di tutto.
Arrivai
in cucina. Stavo cercando di ricordare per bene la direzione dei
passi, quando posai la mano sul ripiano in marmo e...ritrassi la
mano. Era bagnato. Dell'acqua era colata dalla
bacinella del
porta bicchieri, lo faceva spesso perché era crepata da un
lato...e
molta ne era colata per il mobile e finita a terra. Io...io non so
cosa ho pensato in quel momento. Ho pensato solo -è qui che
Tommy si
è bagnato-. Ma poi ho sbarrato gli occhi. Cazzo
Lily...cazzo...tuo
figlio ha undici mesi...undici per la miseria!!
Come
ha fatto a camminare sull'acqua? Perché aveva i piedini
bagnati? Chi
ce l'ha portato? Come è tornato nella culla? E poi ho
raccontato la
cosa a Kim, a mio marito, e lui si è messo a ridere. Dice
che faccio
sogni ad occhi aperti, che mi invento le storie per farlo tornare
presto, che lo faccio preoccupare per cazzate. Che dovrei ingoiare le
fottute medicine!
E...ohhh....sono
stanca io...sono così stanca...ma la storia
è ancora
lunga...se tutto si fosse concluso con quei rapidi passettini sulla
moquette e i suoi piedini bagnati....se solo si fosse chiusa quel
giorno...non starei qui a registrarmi.
E...in
effetti....
driiiiiiiin
….driiiiinnnn
Sì!
arrivo!....tumb tumb tumb tumb. Creeeek
-ciao Lily-
Mamma ho da
fare.
-le hai
pagate le bollette? Sono
tutte qua, dove hai la testa? Sono tutte fuori nella buca-
uff...che
altro vuoi?
-fammi
entrare, dov'è Tommy?-
aspetta...tumb
tumb
tumb tumb....è di
sopra...sta dormendo gli ho già dato il bib...».
clik
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Dovrei chiamare...un... ***
click.
«anf...anf...anf...ok...ok...anf...anf...anf...sono
corsa a prendere il registratore...sento...ho sentito qualcosa di
nuovo. È come un...come un latrato. Proviene dalla cameretta
di
Tommy. Non ci sono ancora entrata...lo faremo...lo faremo insieme
e...mio
Dio...mio Dio ho paura.
Ho molta paura. L'ultima volta sogghignava...sì Tommy sogghignava,
non ve l'avevo detto? ok...ora entro pian piano...e...anf...anf...ho
il fiatone...
…
ok..sono
alla porta e...grrrrrnt
grrrrrnt grrrrrnt...
lo
sentite?
Lo avete
sentito? È lui...è lui che lo fa...ora...ora
cerco di
avvicinarmi....
gneeeek...
grrrrrnt
grrrrrnt grrrrrnt
Tommy...tesoro...è
la mamma....
...sono
io...amore
grrrrrnt
grrrrrnt grrrrrnt
Tommy...è
la mamma
grrrrrnt
grrrrrnt grrrrrnt
...OH...oH
mio Dio...Tommy....Tommy!
Tutum.
Tump.
Ahhhhhhhhhhhhh....ahhhhhhhhhh
Tump.
Tump. Tump. Sono
sono corsa giù...devo chiamare...devo
chiamare Magda....
ti
ti ti...ti ti ...ti ti ti
Magda!!
Magda sono Lily! Vieni
presto!
Vieni ti prego
Tommy sta rigurgitando sangue!
Sì sì lo vomita dalla bocca! no...no non
è ferito Magda...
Magda
lo sta sputando dappertutto non
me lo sono inventato!!
e...sì?
Allora vieni? Vie...vieni Magda? ok...ok ti aspetto. Sì,
sì vado a
controllare. Clik.
ok...Magda
dice che devo tenerlo sollevato e
ora...saliamo...e...anf...anf...anf...
Tommy...amore...Oh
mio Dio....Mio Dio...
punf
punf punf...grrrrrnt
…
… …
NON...NON
C'è Più
NIENTE...COME è POSSIBILE? Come cazzo è
possibile?? era tutto
sporco qui...era tutto sporco! Come
cazzo è possibile! Maledizione!!!
maledizioneeeeee!
-Lily!...sono
io! Salgo di sopra!-
No...no aspetta!
Aspetta Magda.
-cosa?
Eccomi ci sono quasi!-
No no! No Magda...ecco...
-Lily...fammi
vedere, dov'è
Tommy?-
No
Magda...ecco...mi ero...
-ma qui non
c'è niente...Lily è
tutto pulito-
No...è
che prima...prima faceva
uno strano verso, era come un grugnito...sì grugniva...e
sono
entrata di corsa e quando mi sono avvicinata l'ho visto a pancia in
su che vomitava sangue dalla bocca...era tutto qui intorno alla
culla...era tutto intorno e gli colava mentre roteava...roteava la
testa te lo giuro Magda roteava la testa e
grugniva e
vomitava sangue!
-ok...ok
Lily...allora
ascoltami...io non voglio farlo tu lo sai...-
No Magda mi
devi credere...mi
devi credere per favore...ohhhh
mio Dio...
-Io non
voglio chiamare tuo
marito, e non voglio chiamare gli assistenti...ma tu mi costringi
Lily-
No...noo....sig...sig...nooo
ti prego Magda...non chiamare nessuno ti prego
-Ma come
faccio Lily? Eh? Come
faccio? È assurdo quello che racconti lo capisci?
È assurdo!-
lo so...lo
so hai ragione.
Sig...sig...lo so...
-e quindi?
Che vogliamo fare?
Non è la prima volta Lily...non è la prima volta-
Lo so...ora
prendo le medicine,
non le avevo prese stamattina ecco...ecco perché, lo giuro
è per
quello...sig...è per quello.
-Le prendi
davvero?-
Sì...le
prendo te lo giuro.
-Ok...ora
vado allora. Passo
domani...-
Sì...ciao....
… … …
ma
perché? Eh? Perché mi fai
questo Tommy? Perché lo fai alla tua mamma? Vuoi farmi
diventare
pazza? No..no tu mi hai fatto diventare pazza...ora
lo sai che
faccio? Ora vado da quel pezzo di merda di Mike e gli dico che mi
serve la telecamera, quel fottuto bastardo se la tiene da un mese
ormai cazzo! Un mese! Ora vado...eh? Vado...tu fai il bravo
qui...vado e torno...
tump...gneeeek...booom.
…
…
… …
…
uhmppp...uhmp...uhmpppp.....
uhc
ter fine des gutn
uhc
ter fine des con
uhc
ter fine des rej
uhmppp...uhmppp...uhmpp...
ihhhhhhhhhh
ehheheheheheheheheheehehehehehehehehe
…
…
…
…
… …
clang
clang clang gneeeeek
eccomi
tesoro...eccomi...
booom...ahhh
il
registratore è rimasto acceso...bene, bene! Quello stronzo
mi ha
detto che la telecamera non l'ha riparata! Vi rendete conto?? dice
che gli deve arrivare un pezzo!
Ma io lo so
perché è ancora rotta! Lo so! È
perché Kim gli ha
detto di non darmela! Ecco perché! Pensa che
sia una stupida?
Pensa che sia tanto imbecille??
devo trovare i
soldi per comprarmela...Kim mi passa giusto il necessario. Sono tutti
contro di me...tutti!!
sono
stanca...sono...così
stanca.
Giuro di aver visto
quel sangue per la miseria. Lo giuro...ma perché tutto
questo?
Perché? Forse dovrei chiamare qualcuno non so...qualcuno di
esperto
in cose...cose come queste...in...possessioni o...
non lo so...mi
vengono i brividi solo a nominare certe cose.
Pensate che...dopo
la storia dei passettini, tornò mio marito per una decina di
giorni
circa. E tutto sembrò essere tornato alla
normalità. Tommy era
tranquillo, era dolce, era così carino...
poi un giorno...lo
presi per allattarlo...Kim era uscito da poco.
Mi misi qui, sul
divano dove sono ora, e me lo portai al seno.
Era
tranquillo...era sereno...
poi...
...sentii come un
morso.
Lo scostai e
guardai in basso, vidi
del sangue, sbandai e me lo
allontanai.
Cazzo
aveva cinque mesi! I
neonati a cinque mesi non hanno denti!
Lo allontanai e lo
sollevai...
ad un tratto tremò
come preso da una scossa
e poi allargò la bocca
e gli vidi...gli vidi dei
denti
affilati come lame
dei denti appuntiti come spilli gli vidi dei denti da squalo!
E
li stringeva! Li
strofinava! Li digrignava sporchi del sangue della mia carne!
Urlai e lo lasciai
sul divano!! urlai all'impazzata mi sentirono fino in fondo alla
strada! E mentre urlavo quello continuava a tremare con le
convulsioni sul cuscino! Tremava come se stesse per esplodere! Ve
lo giuro ho pensato che esplodesse!!
Sono uscita fuori
gridando e tirandomi i capelli...piangevo e strillavo e quasi mi sono
uscite le tonsille! Ero sopraffatta dall'orrore! Dallo sgomento! Ero
impazzita! E Kim era
lì vicino...mi corse
incontro pensando che ci fosse successo qualcosa...riuscii a
biascicare due parole...tra le lacrime e allora lui corse dentro...e
quando lo prese....quando lo prese era...Tommy era normale, piangeva
e...e non aveva i denti da squalo...né
tremava...né...stava per
esplodere.
Da allora
iniziarono tutti a pensare che stessi impazzendo. E la cosa continua.
Ora...ora vado a
vedere come sta e poi...poi dormo.
Ho bisogno di
dormire.
Sono...sono così
sola...
...».
click
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Ci state? ***
click
«frshhhh...frshhhhh....toc..toc..salve,
salve a tutti. Sono in auto, forse l'audio è disturbato
dalle auto,
magari poi dopo riascolto e se vedo che la cosa...è pessima
la
cancello. Le registrazioni fatte fino ad ora non le ho ancora
riascoltate. Eppure...di tempo ne ho avuto.
Ecco
io...io volevo dire che...uhmmm...nulla, sono dal mio psichiatra,
sono davanti al suo studio, oggi è giovedì per
cui...
e
ci sono venuta perché...perché ho bisogno di
sapere se
effettivamente...quello che vedo è reale o no. Io...io non
so più
cosa sia reale e cosa sia una mia visione, non so più se
è il mio
cervello...o se è il mondo, che è impazzito. E mi
vuole sotterrare.
Sì, credo che ci sia qualcuno che complotti contro di me,
credo che
ci sia tutto un piano per farmi scoppiare le cervella, per farmi
arrivare al punto di impiccarmi...o di ficcarmi un colpo in
testa...non lo so...non so più nulla ma...ma credo che
venire qui,
oggi, sia stata una buona mossa.
Sì,
credo di aver fatto bene. E parlo con questa calma, e questa
rassegnazione che sentite, perché lo sono calma...e
rassegnata.
Sono...placida, come un mare dopo la tempesta, sono...easy,
sono light.
Ad
ogni modo, volete sentire l'ultima?
Bene,
ieri notte ero a letto, erano più o meno le due, considerate
che io
ho il sonno leggero quindi mi basta poco per
svegliarmi...cioè anche
un sospiro più forte mi sveglia, voglio dire basta poco e
forse
anche per questo dormo male. Va beh comunque stavo lì, sotto
alle
coperte, al caldo. Ad un tratto...(ero rilassata)...ad un tratto,
dicevo, sento dei colpetti provenire da...da non so dove. Dei
colpetti rapidi.
Ho
subito iniziato a tremare. Sì, a tremare, perché
ormai questo
faccio dalla fottuta mattina alla fottuta sera. Tremo.
Allora
spalanco le orecchie, abbasso le coperte di poco e mi metto ad
ascoltare. I colpetti si fermarono, quasi che pensai di essermeli
sognati. Poi ripresero...e mi rimisi ad ascoltare.
Alla
fine...si fecero più intensi. Avevo il cuore che batteva
come un
tamburo, sapete com'è...sembrava un treno, lo sentivo ancora
di più
battere dall'orecchio sul cuscino.
I
colpetti si avvicinarono dalla porta, verso il letto. Ma non avevo
ancora capito da dove diavolo provenissero, se da terra...da
lato...da sopra.
Alla
fine...mio
Dio...alla
fine...mi volto e...con la coda dell'occhio...
vedo
qualcosa sotto al soffitto.
Sì
c'era...qualcosa sotto al soffitto
per la miseria...
sono
saltata e subito ricoperta con le lenzuola.
Dio
mio...Dio mio...perché...perché a me? Che ti ho
fatto?
Comunque...i
colpettini cessarono. Quel qualcosa era rimasto là sopra,
immobile.
Io
ero di pietra, ero un pezzo unico, mi sentivo il petto esplodere,
credo di non aver nemmeno respirato per paura che mi vedesse.
Poi...poi...ho
sentito come un...come un mangiucchiare,
come un rosicchiare...e
poi un cedere di intonaco su di me, sul letto...a terra. Quel coso
che strisciava sul soffitto stava mangiucchiando il muro, vi
rendete conto?
Stava usando i denti per scavare...capite?
Allora...pensai
che avrei dovuto fare qualcosa. Non per il soffitto, fanculo
al soffitto!
Ma perché dovevo capire cosa
fosse...
allora
lentamente feci un primo movimento...mi voltai...ad occhi
chiusi...dal lato opposto, dove c'era il lume sul comodino.
Lentamente ruotai ancora un po'...sempre con il cuore a mille e il
respiro mozzato. Poi allungai il braccio con molta attenzione, senza
fare alcun minimo rumore. Lasciai uscire le dita e poi la mano e
tastai il buio alla ricerca dell'interruttore.
Quando
quel qualcosa si fermò, ed
iniziò ad ansimare.
Io
restai immobile. Mi
aveva vista. Aveva visto che ero sveglia.
Stavo
sudando freddo.
Mi
veniva da piangere.
Quel
qualcosa ansimava sempre più forte.
Volevo
morire ve lo giuro, volevo morire in quel momento, la paura di vedere
cosa fosse era tale che avrei preferito crepare
in quel letto!!
Alla
fine accesi.
Aprii
gli occhi.
Guardai.
…
…
…
… …
era
Tommy.
Aveva
la testa rigirata di 360°.
Masticava
l'intonaco e lo sputava.
Mi
fissava.
Tommy
era sotto al soffitto e mi osservava masticando l'intonaco.
…
Ho
urlato fino a farmi scoppiare i capillari nel cervello.
Ho
urlato fino a sentirmi le corse vocali sfibrarsi.
Mi
sono gettata dal letto e buttata fuori.
Sono
corsa al piano di sotto e sono uscita nel porticato.
Piangevo
e mi tiravo la faccia, quell'immagine mi stava scavando la carne,
quell'immagine mi aveva sbattuta a terra con la testa contro
l'asfalto e investita con la stessa forza...di un camion...ero morta
dalla paura e me l'ero fatta addosso. Avevo
i pantaloni bagnati.
Mi
chiusi in macchina allora. E respirai in un sacchetto di carta per
combattere il panico.
Alla
fine rimasi gettata sul sediolino, come uno straccio...e non chiamai
nessuno. Sì, perché se tanto l'avessi fatto...una
volta dentro
avremmo trovato tutto in ordine e normale, tutto candidamente
regolare...come se niente fosse accaduto, ed io sarei passata come la
solita pazza ritardata, che
si inventa le cazzate perché bisognosa di attenzioni...o
distrutta dalla depressione post-partum. E mi sarei trovata in casa
la lunga sfilza di assistenti sociali, psicologi e amici pettegoli.
Decisi
di farmi i cazzi miei. Di starmene in silenzio.
Tanto
ormai...la questione è una sola: o sono per davvero folle e
psicopatica fino a dentro il midollo...o qualcosa ha a deciso di
portarmi alla fine, di uccidermi, di sotterrarmi ancora calda, di
sventrarmi la ragione e farne cibo per cani...
Sono
maledettamente straripante di marciume.
Passai
l'intera notte in auto, pensai a ripensai ai suoi denti aguzzi e
taglienti come piccole punte di trapano...a
quegli occhi scavati e bui come due pozzi...pensai
che non poteva essere umano qualcosa del genere...no...non
poteva essere nato dal mio ventre, non poteva essersi nutrito del mio
sangue e poi del mio latte.
Che
cazzo avevo partorito? Il
figlio del demonio?? Un esperimento mal riuscito?
Un
covo di possessioni??
Il
giorno dopo...attesi che Magda tornasse da scuola, aveva accompagnato
i figli. Scesi subito dall'auto quando la vidi, e le andai contro. Le
dissi -Magda torni da scuola? Vieni ti offro un caffè...sono
uscita
presto per gettare un po' di buste piene-. E lei accettò,
entrammo
in casa e le dissi -mentre accendo il gas andresti a prendere Tommy?
Così gli preparo il latte-...e Magda accettò.
Pensavo
che avrebbe urlato...che avrebbe trovato qualcosa di anomalo o di
vagamente strano, almeno.
Nulla.
Non
disse A.
Scese
con Tommy, dolcemente adagiato nelle sue braccia, come se avesse
dormito beato per l'intera notte. Quando lo guardai, con
difficoltà,
pensai che non avrei più voluto passare un minuto da sola
con lui.
Ma
presto Magda fu costretta ad andarsene...ed io rimisi Tommy nella
culla, lasciandolo rapidamente...avevo come...come
un senso di rifiuto.
E
la cosa mi angoscia, credetemi, mi angoscia molto.
Va
beh, ora è meglio che vada o faccio tardi. Ho pensato di
tenere
acceso il registratore durante la seduta, ma non so se potrebbe
accorgersene. Magari vado in bagno e lo accendo...lo lascio in tasca
e metto la giacca rivolta verso di lui, il più vicino
possibile.
Capiremo
insieme se sono da rinchiudere o no.
Ci
state?»
click.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Ci pensi su... ***
Click.
«frrrssshhh....toc
toc toc toc toc...frsshhhh....pump.
-Eccoci,
tutto
bene?-.
Sì,
sì...tutto
bene.
-Il
bagno era un po'
in disordine, mi scusi, il paziente precedente si è sentito
male-.
Mi
spiace.
-Va
bene
allora...dove eravamo rimasti. Ah
sì, mi diceva
di sentire e vedere cose che...che poi in effetti non sono reali,
insomma mi conferma che le allucinazioni sono ancora presenti-.
Sì,
se vogliamo
chiamarle
così...
-Lei
crede...che non
lo siano?-
Io...non
credo
nulla. Credo solo che te lo senti quando una cosa è reale e
quando...non lo è. Ed io ho sempre sentito, dentro di me,
che fosse
tutto reale.
-Cosa
è successo,
di così anomalo da spaventarla? Mi ha già
raccontato che il suo
bambino le sembra piuttosto
strano, che ha comportamenti
strani, che spesso sembra
un altro, ma in che senso sembra un altro?-
Beh...nel
senso che
il momento prima è un dolce neonato tranquillo, e il momento
dopo è
come...come impossessato.
-Impossessato?
Può
spiegarmi a parole sue, quale sia il significato della parola
impossessato?-.
Impossessato...per
me...significa...che qualcosa di...di diverso...entra nel suo corpo,
entra...non so...dalla bocca, o dagli occhi...e
poi lo comanda come se fosse il suo. Insomma capisce cosa intendo,
parlo di
possessione classica,
di quella che si vede nei film.
-Capisco.
Quindi lei
crede...che il suo bambino sia impossessato. E cosa crede che lo
''possegga''?-.
Non
lo so...vorrei
tanto saperlo, me lo chiedo giorno e notte...me
lo chiedo continuamente...ma non so comprenderlo, non
so darmi una spiegazione, non so dire neanche perché o...come
sia successo! È successo e
basta...è successo dopo che
arrivammo dall'ospedale, quando tornammo a casa...anzi è
successo dopo qualche settimana, quando Kim era
già andato
e...io lo trovai nella culla con due
occhi
rossi che
schizzavano da un lato all'altra all'impazzata senza freno
come una furia...di qua e di
là che mi
spaventai e iniziai a piangere e lo portai dal medico ma...ma quando
arrivammo era
tornato normale.
-Capisco.
Mi scusi
se torno su un vocabolo da lei usato ma, si è appena
riferita alla
partenza di suo marito affermando: Kim
era già andato. Perché mi dice...andato?
E
non...magari...partito?-.
Beh
perché...era...andato nel senso di andato via, dileguato.
-Dileguato?
Mi
dica...e mi
corregga se sbaglio,
non è che forse affermando che suo marito era ''andato'', si
riferisce al fatto che egli sia come...''scaduto''?
Nel senso...è come se, essendo egli sempre lontano e assente
nei
momenti più difficili...è come se ormai non
riuscisse più a
rappresentare l'immagine consona del marito e del padre che lei si
aspetta. Come
se suo marito non
fosse più...''buono'' per i ruoli che invece avrebbe dovuto
rivestire-.
...Io...io
non credo
che...insomma il problema non è mio marito...il
problema è mio figlio.
-Sì,
sì...la
capisco, però ci pensi su-.
…
-La
vedo confusa.
Continui pure con il racconto. Cosa ha notato ancora di strano in suo
figlio, dopo il ritorno a casa? Mi disse che il periodo in ospedale
fu molto stressante e pesante, vuole tornare su questo?-
Fu
pesante ma
non stressante. Non...non ero stressata e depressa come
tante
madri che vengono qui a lamentarsi, non è questo il mio
problema
glielo ripeto, non
avevo la
depressione post-partum. Quando Tommy è nato,
ricordo che nel
reparto maternità...ci furono dei casini...che si
introdussero degli
estranei, forse degli zingari o...non so chi...io ero a letto, avevo
appena allattato Tommy, e stavo risposando, era tardi...sentimmo
delle guardie correre lungo i corridoi e qualcuno urlare degli
ordini. Mi spaventai perché pensai che ci fosse un
incendio...o un
allagamento, insomma qualcosa del genere ma poi...poi pensai che se
così fosse stato sarebbero suonati gli allarmi e sarebbero
partiti i
dispositivi di sicurezza...
-Dunque
ricorda che
vi fu trambusto, e poi lei si alzò?-
Sì,
mi alzai e mi
affacciai...ma avevo diversi punti perché feci il cesareo, e
non mi
reggevo in piedi. Riuscii a fare pochi passi e poi...poi
dovetti tornare indietro. Dopo poco passarono le
infermiere e
chiesi notizie, mi dissero che erano...appunto...entrati degli
estranei da non si sa dove, e che erano riusciti ad arrivare al
nido...che li avevano presi e portati fuori ma che non avevano
toccato nessun bambino e...e...
-Capisco.
Bene
dunque può confermare che il
tentativo di correre da Tommy nel momento in cui lei
percepì
che poteva essere in pericolo...c'è
stato-.
Certo
che c'è stato! Per la miseria, mi spaventai a tal punto da
svenire
quasi! Ma lei scherza?
-No,
affatto. Questo
dimostra che non c'era un odio di fondo alla nascita del piccolo, che
lei non provava avversione a prescindere verso il frutto del suo
corpo-.
Avversione?
Ma
di cosa parla? Io amavo Tommy prima ancora di concepirlo. L'ho
voluto con tutte le mie forze!
-E
allora mi
dica...perché mai suo figlio, un neonato, una piccola
creatura
indifesa e inerme, dovrebbe essere per lei motivo di timore e
minaccia-.
Questo
non l'ho mai detto.
-Ma
lo pensa. Mi ha
raccontato che Tommy ha cercato più volte di morderle il
seno
durante l'allattamento, che sembra impossessato e sembra diventare un
altro. Non è che...forse...dire che suo figlio sembri
''impossessato'' è un modo esagerato per
sottolineare dei
suoi normali atteggiamenti capricciosi, che
lei...mal riesce a
sopportare, a tal punto da definirli ''possessioni''?-
...Crede
che io non
sopporti mio figlio
e mi inventi
queste ridicole storie per
farmi compatire e
giustificare?
-No,
dico che
forse...dovrebbe riflettere sul fatto che usa dei termini fin
troppo azzardati-.
Mi
ascolti, io non sono una pazza,
né una
maniaca afflitta
da manie di protagonismo o carenze di attenzioni, quando
mio figlio è nato, pensai che fosse la cosa
più bella che mi
fosse capitata nella mia vita, pensai che avrei finalmente cresciuto
il prodotto del mio amore con tutte le cure e le premure che non
vedevo l'ora di dargli, e dal
primo momento in cui l'ho visto in sala parto sporco e
sudicio, alla sera prima di uscire dall'ospedale quando successe quel
trambusto con gli zingari e...
…
… …
e...
-E
cosa?-
No...no
è che...ho
ricordato...
ho
ricordato che
alle cinque la mia vicina deve tornare a casa e Tommy resterebbe
solo. Le dispiace se vado? E torno poi...magari
tra una decina di giorni.
-Va
bene...non si
preoccupi, cerchi solo di non dimenticare di assumere le medicine che
le ho prescritto-.
Ok...la
ringrazio...alla prossima allora eh? Buona...buona
serata.
Frshhh......frshh.......tum
tum tum tum tum tum …
tum
tum tum tum....
clack...bammm
….sono...sono
in auto...e...
e
soltanto adesso mi
è tornata in mente la storia degli zingari.
Ho
bisogno di aggiornarmi...di cercare...di cercare
qualcosa...
ho
pensato che
forse...forse...ho capito cosa è
successo...».
click
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Dondolava... ***
Click
«shhhhhhhh....shhhhhh...toc
toc...pumf. Sono in auto...scusate per il casino.
Mmooooo.....oorrrr...
Oggi...è
stata una
giornata assurda, una delle tante. Sono le...le tre
e mezza,
ho lasciato Tommy da mia madre.
E...non
so da
dove iniziare.
Sto
andando in
ospedale, vi spiego perché, anzi no, vi dico prima
cosa ho visto
stamattina.
Non
potete
capire...non so come spiegarvelo.
Sto
ancora tremando
sono terrificata, ecco il
termine, terrificata,
ho i brividi, i brividi.
Sono forse anche disgustata, forse...forse
eheheh
no, no.
No devo dirvela:
stavo
andando da mia madre,
a portare Tommy, e stavo
guidando, come adesso. C'era traffico, quel cazzo di traffico! E
stavo sudando, cazzo se sudavo.
Poi
ho preso
velocità, la strada era libera, libera finalmente,
quando...insomma...ho
sentito toccarmi dietro la schiena, come se qualcuno con un dito mi
avesse picchiettato, ma un picchiettio veloce sapete...come quando
c'è qualcuno che per gioco ti chiama e poi si nasconde per
farsi
cercare, capite?
Sì,
così.
Allora
sbando,
e...insomma guardo nello specchietto...e...
non
so che dire,
sono terrificata, e lo so che ormai penserete che sia pazza, e
che forse l'avete sempre pensato, anche se...cazzo
sto
parlando da sola! Parlo con un registratore! E non so nemmeno se
qualcuno mai ascolterà! Sig...Sob...scusatemi,
scusatemi se piango ogni volta...sig...sob...scusate se ogni volta
esplodo, ma non ne posso...davvero più io non ne
posso più! Non ce la faccio più!
Snifff...snifff
comunque, dicevo, ho guardato nello specchietto...sniff...e...
…
…
Ho
visto Tommy
seduto dietro, nel sediolino, che...faceva dondolare la testa
e
aveva la lingua di fuori. Ma era...cazzo
era lunga, vi rendente conto??...mio Dio...era
lunga fino
al petto! Era lunga a punta come un cazzo di serpente!
Cioè...dondolava
con la testa
da un lato all'altro e teneva questa lingua lunga appuntita di fuori,
e poi due occhi grossi come quelli di un gufo!
E...sorrideva
anzi no...sghignazzava sì, sghignazzava fissandomi
nello
specchietto.
Ahahah
ma
vi rendete conto? Vi rendete conto di cosa stava facendo?
E
io che ho fatto?
Cazzo ho sbandato! Sono finita
sul marciapiede!
Mi sono fatta un male alla schiena che...e...e poi mi
sono buttata fuori! Urlavo e piangevo, mi ero presa un
colpo...un colpo assurdo! C'erano due donne e un signore che
mi
sono venuti incontro, quello mi ha sollevata, le donne mi
hanno
chiesto -che è successo?-, -stai bene?-, -ti sei fatta
male?- e poi
una ha sentito qualcosa e si è avvicinata all'auto. Intanto
mi ero
alzata e non volevo guardare dentro, tenevo gli occhi chiusi e
continuavo a inorridire, sì,
inorridire! Mi ha
fatto SCHIFO! SCHIFO!!
E
poi la signora mi
ha preso per una mano e ha iniziato a scuotermi, diceva: -signora suo
figlio piange! Sta dietro che piange! Non la smette più!
Faccia
qualcosa!-.
E
io ho fatto
qualcosa: l'ho spinta, sono risalita e correndo a più non
posso...mentre lui strillava, sono arrivata da mia madre e gliel'ho
fatto prendere. Non le ho detto dove andassi...non le ho detto
niente. Le
ho detto solo: torno
stasera!
E
stasera quando
torno quanto potete scommetterci che mia madre mi dirà: -ha
dormito
come un angelo! Che angioletto dolce! Il mio pisellino! Il
pisellino della nonna sua-
CAZZO!
Solo con me è
il demonio! Il Demonio!
Povera
me...povera
me finirò rinchiusa, me lo sento, finirò in
qualche cesso di cella.
Con la camicia di forza...
Ok,
ok ci siamo,
sono arrivata in ospedale...crrrriiiiiik,
brrrrrruuuuuummm.
Ora,
metto il
registratore in tasca, spero che si senta qualcosa. Ok? ok...andiamo.
Click..bbbbbam.
Tump
tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump...
gneeeeeek....
tump
tump tump tump...
frssssh.....frshhh.....
…
… …
ehmmmm...salve...salve!
-buongiorno,
mi
dica-
avrei
bisogno di parlare con una dipendente, non devo far visita a nessuno.
-una
dipendente?-
sì,
sono un'amica...devo chiederle delle cose. Si chiama Liz, è
del
reparto maternità, è un'infermiera.
-non
so, non...so se
è disponibile, dovrei chiedere-.
Sì,
è molto urgente, davvero.
-potrebbe
essere
impegnata in questo momento, non dipende da me-
sì,
sì lo so...ma ci provi la prego, è urgente, devo
parlarle, mi serve
un minuto, solo un minuto.
-va
bene, aspetti...-
tic
tic tic tic tic tic tic tic...
-Ehi
c'è una signora che vuole parlare con Liz, del
materno...sì, sì. È
fuori? Ah, ok. Sì ok. Ok ciao-
Non
c'è?
-Sì,
c'è. Sta per
arrivare la aspetti in sala d'attesa-.
Grazie
mille! Grazie...
Tump
tump tump tump tump tump...
…
… …
Oh...Liz...Liz!
-Sì?
Mi dica-.
Non
mi riconosci?
Sono
Lilith, ho partorito undici
mesi fa, abbiamo parlato tutta una notte di
quando giravi
con un gruppo di cantanti jazz.
-Ah,
sì, sì mi
ricordo, come
stai cara? Come
sta il piccolo? Era un maschietto vero?-
Sì,
sì ecco è
proprio di lui che volevo parlarti, hai due minuti?
-Certo,
sediamoci
pure...ecco...raccontami-
Grazie,
allora...ecco, ti ricordi di quella sera in cui, ci furono delle
persone che entrarono nel nido, degli zingari dicevano, ma io
non
li ho mai visti...ti
ricordi?
-Ricordo...qualcosa,
di molto vago-
Ecco...e...se
non
sbaglio interveniste tu e Carlos, quel ragazzone alto messicano,
lavora ancora qui?
-Carlo?
No...no è
andato via poco dopo-
Davvero?
Mi
spiace...comunque, dicevo...quella sera entrarono degli zingari, e li
trovaste dentro alla stanza dei bambini, dove c'erano le culle, vero?
-Non
ricordo
bene...penso di sì, ma non ricordo. Perché mi
chiedi questo?-
Volevo
sapere se,
per caso, ricordi di qualcosa...di un rito...di qualche gesto, anche
di una minima parola, di qualsiasi cosa che possano aver fatto questi
zingari, insomma...perché erano entrati? Come erano entrati?
Che ci
facevano lì? Mi dicesti che erano venuti anche
altre volte...che
nessuno li aveva visti passare...eh?
-Io...non
saprei.
Ricordo di averli visti nel nido a parlare...forse cercavano oggetti
di valore, soldi-.
In
un nido? Pieno
di culle di neonati?
-Sì,
sai com'è,
sono dei disperati, magari hanno pensato che avessero braccialetti,
collanine o cose del genere-.
No...no
Liz questa è
davvero una cosa anomala, insomma, insomma
Liz a quale disturbato o pezzente viene in mente di inoltrarsi nel
nido di un ospedale...così,
per cercare oro?
-E
allora sentiamo,
cosa sarebbero venuti a fare?-
Ma non
lo so! Lo chiedo a te! Forse cercavano...un bambino, il
figlio
di qualcuno, forse volevano
farci qualcosa ma poi...essendo stati scoperti, sono stati costretti
a interrompere e sono fuggiti.
-Cara,
credo che tu
stia volando troppo con la fantasia, saranno stati tre drogati, con
le visioni, che magari pensavano di essere altrove-
Quindi
erano tre? Erano giovani?
-Ma
non lo so...sì,
forse, non ricordo-.
Erano
davvero zingari? O erano americani? Come erano vestiti? Che lingua
parlavano?
-Non
lo so...non lo
ricordo, mi spiace, non ricordo niente-.
Ma...è
importante,
è molto importante.
-Perché
è così
importante? È successo qualcosa al bambino?-
Beh...
...no,
no Tommy
sta bene.
-E
allora? Perché
ti interessa così tanto?-
È
che...ascoltami
Liz...ecco...credo...anzi
sono quasi convinta...che quella sera sia successo qualcosa, che
quella gente...abbia fatto qualcosa, capisci? Penso che abbiano
recitato qualche...ecco...
… …
forse
penserai che sono pazza ma...intendo...qualche
maledizione, o
non so...qualche formula di quelle che fanno loro, tra di loro, che
si sentono per televisione, sai, si sente spesso di questi pazzi, dei
sata...satanisti...ecco...non so come spiegarmi
-Sì,
sì ho capito
cosa intendi ma...cioè...insomma stai dicendo che dei
satanisti
sarebbero entrati a fare una maledizione sui bambini? È
questo che
vuoi dire?-
Sì.
sì è questo,
penso che
abbiano fatto questo.
È importante, devi dirmi tutto
quello che ricordi.
-Ok,
ok
Lilith...io...non ricordo nulla, e se non ti dispiace, dovrei tornare
dentro. Non prendertela davvero non....-
Ma...Liz...
-Davvero
non ricordo
nulla e...e ho da fare, molto da fare...scusami-
Liz...Liz
ti sto chiedendo un aiuto...
-Ciao
Lilith, bada
al piccolo, vedrai che non è niente-
…
… …
Non...non
è niente? Che vuoi
dire? Che ne sai tu?
Come fai a sapere che ''è qualcosa''?
-Ciao...-
Tump
tump tump
tump tump tump.
frshh......frhhhhh....
Aspetta....aspetta!
no...non
chiudere la porta.
Rispondimi! Rispondimi Liz! Apri
questa porta!
…
… … stronza....che
stronza
frshh......frhhhhh....
Tump
tump tump
tump tump
tump....
….
clack...bumm
…
Sono
in auto. Che
stronza, c'è di mezzo anche lei...mio Dio...c'è
di mezzo anche
lei...li ha fatti entrare lei! Non
posso
crederci...
e ora?
Come faccio...non posso mica accusarla...mica la posso
denunciare...ho bisogno di testimoni...ho bisogno disperatamente di
un testimone
devo
farmi venire in
mente altre idee...devo pensare...pensa Lilith pensa cazzo...
uff...
vi
terrò
aggiornati....».
Click
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Sotto la culla ***
Click
«fshhhh......fshhhhhhhhhhhh
…. tumb.
Ehmmm
… ecco, è
da un po' che non registro, sì, da qualche settimana.
In
realtà è
tornato mio marito, sì Kim è tornato,
più o meno dieci giorni fa,
mi ha fatto una sorpresa e …
...
niente sono
stata con lui, siamo stati tutti insieme, io lui e Tommy, poi anche
mia madre è stata più presente, mio fratello
è venuto a trovarci,
è stato con noi tre giorni. Siamo stati al lago, abbiamo
pescato,
c'è stato bel tempo, un sole forte ma non faceva caldo,
sì,
insomma, poi siamo stati anche in giro a fare spese, ho il televisore
nuovo in camera, il frigo nuovo, Kim
mi ha persino portato un braccialetto d'oro, molto carino, con dei
ciondoli … molto carino, sì.
E poi è
andato via. È partito ieri sera verso le otto,
l'ho
accompagnato all'aeroporto, cioè l'abbiamo accompagnato io e
Tommy.
È stato molto triste, ho anche pianto, non volevo che
partisse,
volevo che restasse un altro po', con lui sapete...va tutto
liscio,è
tutto sereno e tranquillo, come se...come se fossimo una famiglia
normale.
Ecco
normale.
E
ora...ora non so. Sono sola. Fa freddo. Sono annoiata e al
contempo angosciata, ho paura che ricapiti qualcosa e...
…
… … …
va
bene sarò sincera.
Credo
che Kim sia
tornato perché avvertito da mia madre e da Magda del fatto
che stavo
dando i numeri e raccontavo storie strane. Quando è tornato non
mi aspettavo nulla, non mi aspettavo di trovarlo dietro
alla
porta, insomma ero
presa dalle
mie ricerche, ero piena di pensieri, sbattevo da una parte all'altra
e la notte … la notte erano incubi,
incubi di tutti i tipi,
incubi
tremendi...deliranti,
ho sognato di morire e di rinascere per morire più e
più volte,
ogni volta allo stesso modo ma con più dolore, con
più sofferenza, con più lacerazioni, come se
ogni trapasso non fosse abbastanza forte, o non fosse abbastanza
pesante insomma come se ogni volta che morissi non fosse abbastanza.
Mi svegliavo sudata con il rimbombo di voci e imprecazioni
nelle orecchie, come se qualcuno mi avesse parlato
per ore, come se qualcuno si fosse messo lì, accanto a me a
bestemmiarmi accanto mentre tenevo gli occhi chiusi. Ho
sognato l'inferno, ho sognato un muro di catrame nero e delle
mani
che cercavano di uscire disperatamente, ma ogni volta una
ghigliottina calava a picco e le mozzava.
Stavo
impazzendo per la miseria...stavo impazzendo.
E
poi è sbucato Kim, capite, Kim
che voleva
controllare che non stessi per fare qualche passo azzardato. E non
essendo pronta, ho preferito far finta che fosse tutto ok, che
andasse tutto bene. Se avessi saputo che stava tornando avrei
riascoltato le registrazioni, cercato qualche prova reale e gliela
avrei sbattuta in faccia! Ma no
… è
piombato dal nulla, non ho fatto in tempo a nascondere
tutti i
libri presi in biblioteca, tutti i fogli con gli appunti, tutte le
ricerche fatte su riti e procedure sataniche, e roba del genere. Ho
arrabattato tutto di gran corsa, fingendo che avessi il fornello
acceso, sono corsa in cucina, ho raccolto tutto e buttato nel mobile
delle pentole.
Kim
lì non ci andrebbe nemmeno con una pistola puntata in testa.
Appena
è partito,
ieri, siamo tornati a casa,
io e Tommy.
E
in auto mi è
risalita l'angoscia, continuavo a guardarlo nello specchietto, tenevo
l'orecchio teso e ascoltavo ogni minimo gemito, stavo più
tesa di
una corda di violino.
Un verso e
sarei sbandata, mi sarei schiantata, avrei ammazzato qualcuno.
Una
volta a casa
l'ho portato nella culla. Si era addormentato.
L'ho
guardato
rigirarsi un po' e mentre ero lì, così
…
…
ho
visto per terra
qualcosa di incrostato. Prima ho toccato con la punta della scarpa,
poi ho visto che andava via a scaglie, era scuro, era raggrumato. Mi
sono allora avvicinata e … che dire era … insomma
ho capito subito che era sangue.
Sì,
era sangue.
Allora
ho fissato
meglio la macchia, poi ho alzato lo sguardo e ho iniziato a sondare
il pavimento alla ricerca di qualche altra macchia, cioè
… che
senso aveva quell'unica chiazza in quell'angolo? Da
dove era colata? Dal soffitto?
E
a questo
pensiero sono trasalita.
Ho
alzato allora la
testa, lentamente, in corrispondenza del sangue, con le mani strette
a pugno, fottuta di terrore...
… e non c'era
niente.
Nulla,
su tutto il
soffitto.
Ma
nel riscendere
con gli occhi ho visto qualcosa intorno al davanzale.
L'ho
raggiunto in
pochi passi e appurai che in effetti … era
rivestito da macchiette sporadiche, qua e là. Era
sangue, gocce di sangue rappreso, che dovevano starci da
un
po', insomma da almeno due o tre giorni. Vidi che le macchie di
susseguivano, andavano verso l'armadietto dei giochi.
Feci
un respiro
profondo, mi dissi: che cazzo devo vedere ancora?
Allora
mi sono fatta
coraggio, mi sono avvicinata, ho allungato la mano, afferrata la
maniglia dell'anta...
ho
spalancato....
è
uscito un
puzzo soffocante, mi sono fatta indietro e ho messo la mano
davanti alla bocca per trattenere un conato. Poi ho guardato meglio e
… c'era
della roba, della roba
strana, della carne sfatta, come delle budella, della pelle, delle
ossa.
Ho
guardato meglio,
mi sono avvicinata, ho fissato il tutto cercando di trovarci
un
fottuto senso. Insomma, ho aperto meglio l'anta per far
entrare
più luce e alla fine ….
alla
fine ho capito.
C'erano
degli uccelli sventrati! Tipo piccioni, o qualcosa del
genere.
Erano
aperti sul petto, svuotati, avevano tutti la testa mozzata ma mozzata
… come a morsi, non tagliata, proprio strappata!
Cazzo … che vita, non è vita
questa no, non è vita …
c'erano
tre o quattro uccelli fatti a pezzi nell'armadietto dei giochi! E
tutto sangue intorno, tutte piume … zampe, ossa …
uno schifo …
uno schifo tremendo! Sono corsa giù piangendo,
ho avuto un
attacco di panico, ho preso di fretta una busta di carta per
respirarci dentro.
Ero
tornata nell'incubo.
Ero
ripiombata nell'inferno!!
Ero
rifinita da sola con quel demonio maledetto!!!
...
Ho
ripulito tutto,
preso e buttato nel cassonetto fuori, ho
pulito piangendo disperata, ho strofinato quasi fino a bruciare la
moquette, ho smontato tutto l'armadietto e senza nemmeno
controllare che si svegliasse o meno, ho urlato contro il nulla e
contro di lui e ho chiesto di farsi avanti perché
l'avrei ammazzato! E poi
mi sarei ammazzata! Avrei
ammazzato entrambi! Una
volta per tutte!
...ma
lui non ha
aperto un occhio. È rimasto immobile, senza
emettere un gemito, a
dormire beato.
L'ho
fissato nella
culla, sporca di sangue, detersivo e lacrime.
E
ho pensato: l'ha
fatto mentre c'era il padre, l'ha fatto durante la notte forse, o
mentre pensavamo che dormisse. Quando diavolo ha trovato il tempo di
afferrare quei piccioni e addentarli? Come
ha fatto a non sporcarsi? Come ha fatto senza denti? Ma
in che dimensione vivo? Sono sveglia o sto sognando? È tutto
reale o
finzione? Ed è stato allora che mi
è venuta l'idea di
controllare sotto alla culla.
L'ho
fatto
istintivamente, l'ho fatto come se lo sapessi, come se sapessi tutto.
Ho
alzato i bordi in
plastica e ho visto …
… era tutto lì
sotto.
Tutine
sporche, bavette, un panno che non trovavo, della carta, persino una
lama, un coltello di Kim che aveva portato con sé e che non
ha più
trovato prima di partire.
Era
tutto buttato lì
alla buona e richiuso con cura.
Aveva
usato quelle
cose, come se sapesse camminare, muoversi, spostarsi, come se potesse
scendere le scale, aprire i cassetti e l'armadio, ha fatto tutto
senza che né io, né Kim, né alcun
altro se ne accorgesse...senza
che il mondo intero intorno a lui, si accorgesse
di un fottutissimo nulla.
…
Sono
rimasta senza parole.
Senza
fiato.
Ho
tirato fuori la
roba e l'ho guardata, l'ho
passata tra le mani …
ero
… ero
allibita.
Avevo
in casa un entità pensante, cosciente, consapevole,
intelligente, un
essere con volontà e raziocinio, in grado di fingersi
neonato a
tratti, di farmi passare per matta, di ammazzare e divertirsi con le
prede, per poi cambiarsi, togliersi i panni e nasconderli sotto alla
culla.
Un'entità
tanto furba, da indurmi a pensare di aver perso la testa, di avere
tutti contro, di essere rimasta sola nella mia follia.
Sono
in casa, con un bastardo, impossessatosi del corpo di Tommy, che sta
giocando un gioco strano, un gioco perverso, che mi sta conducendo
alla morte, lenta e dolorosa. Che si sta divertendo, giorno dopo
giorno, a sfilarmi via il senno e la coscienza.
E
mentre io realizzavo il tutto, egli dormiva, o fingeva di farlo,
consapevole del fatto che l'avessi appena scoperto.
Mi
sono alzata
allora, ho gettato a terra quella roba e gli ho detto: Se
sei riuscito a sventrare dei piccioni
e ad occultare i
cadaveri sei anche in grado di capirmi quando parlo. Sai bene che
delle tutine sporche di sangue non convincerebbero nessuno che sei il
figlio del diavolo, piuttosto che io sia una pazza disposta a
sporcare i vestiti del suo bambino pur di dimostrare qualcosa. Se
questo è quello che vuoi, accetto la sfida.
Sono
scesa di sotto,
ho rovistato tra le carte accumulate e ho trovato un numero che avevo
messo da parte, il numero di un esperto di possessioni e fenomeni
paranormali, un
certo Ray
Johnson.
L'ho
chiamato e gli
ho spiegato a grandi linee la storia e … ha accettato di
venire.
Dovrebbe
arrivare a
breve, anzi, sarà qui tra due ore e quindici minuti.
Metterò
il
registratore acceso in camera e registrerò tutto, anche
contro la
sua volontà.
È
arrivato il momento di affrontare la cosa.
Ora
torno a
sistemare le mie carte, ho fin troppe domande da fargli.
A
tra poco».
click
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Liberatemi ***
Click
«fshhhhh.....fshhhhh.....tu..tum....
tac
tac tac tac
tac....fshhhhhhhh....tump
Ecco...allora,
l'esorcista è arrivato, l'ho visto svoltare nel vialetto...per
adesso metto il registratore in tasca, poi lo sistemerò
nella
stanzetta dietro alla radio...
driiiiiiiin
è
lui. Tac
tump
tump tump tump tump tump tump tump
cnock....gneeeeee....
Buongiorno.
-Buongiorno
a lei.
La signora Lily?-
Mi
dia del tu.
-Ti
ringrazio, fai
lo stesso-
Prego....gneeeeeeee....cnock.
Prego
accomodati.
-Sì-
Ti
porto del tè
freddo...o un whisky .
-No
no, nulla
grazie, davvero-
...Va
bene...allora...mi siedo.
-Sì.
Bella zona
questa … piena di verde!-
La
scegliemmo
proprio per questo, Kim ed io.
-Suo
marito lavora
all'estero?-
Sì,
lavora per
un'impresa che costruisce grandi infrastrutture … ponti,
strade …
e li chiamano da tutto il mondo.
-Deve
essere dura-.
Sì,
in effetti è
raramente semplice.
-Posso
immaginare …
-
…
Ma
non importa. Ormai so cavarmela. Cos'è che
volevi spiegarmi
meglio?
-Sì,
allora Lily,
come ti dicevo al telefono, io non sono propriamente un
esorcista.
O meglio, non sono quel tipo di esorcista di stampo religioso, a cui
generalmente si affida il Vaticano
per indagare su presunti casi di possessione, non
sono neanche un prete, né un mistico
a dirla tutta.
Sono piuttosto
ateo.
Diciamo semplicemente, che da generazioni la mia famiglia si occupa
dello studio dei
fenomeni
metafisici, paranormali e non razionalizzati dalla scienza,
tramite antichi volumi, testi ed addestramenti rigorosamente segreti,
tramandati di padre in figlio.
… Nello specifico,
sono circa trent'anni che io soltanto della stirpe ho messo a
disposizione i miei studi
e le mie
conoscenze al
servizio di chi ne avesse bisogno, facendo dell'esperienza un'arma di
soccorso e misericordia-.
…
Capisco.
-Il
suo è un caso
molto particolare … mi diceva di aver scattato delle foto-.
Sì,
ho scattato
delle foto … eccole ...sono le immagini dei piccioni che ho
trovato
nella cameretta del bambino. Sono le uniche che … potrei
proporre
come testimonianza, visto che in altri casi
fotografarlo in
stati di … trasformazione …
mi è risultato impossibile.
Come dire, sa … quando si vedono certe
cose
l'ultimo pensiero è quello di cercare la fotocamera.
-Certo,
è vero. Ha
ragione-
Ma
sono anche
consapevole del fatto che se le mostrassi a chiunque altro dicendo
che sia stato Tommy, mi farebbe subito arrestare eheh ...
-Sì,
il dramma di
chi vive queste esperienze è
l'incomprensione degli altri-.
Esatto,
è proprio
così … insomma io sono sola come vede, nessuno ha
mai notato nulla
di anomalo, e Tommy si trasforma solo … solo
in mia presenza. Rischio quotidianamente di essere presa
per
pazza, anzi
quasi sicuramente è
questa l'idea che tutti gli altri hanno di me, di
una
povera pazza esaurita. Ho smesso di chiedere aiuto quando ho
capito che continuando a farlo mi avrebbero … mandato gli
assistenti sociali a casa, mi avrebbero tolto Tommy e imbottita di
psicofarmaci …
e
ne ho già presi abbastanza di quelli, mi
creda. Mi creda …
...
-Interessante-
Cosa?
-Questo
… sono
degli squarci-
Sì,
morsi e
squarci.
-E'
come se ...-
… Se?
-Come
se li avesse
aperti per cercarvi qualcosa. Forse il cuore, o il fegato.
Difficile da intuire in tale massacro-.
Sì,
lo vedo. Cosa
può significare?
-Beh,
in molti tipi
di riti si offre il cuore ancora pulsante di una vittima sacrificale.
In questo caso, è possibile che, non potendo chiedere il
sacrificio
a dei seguaci, l'eventuale presenza … si procuri da
sé … il
sacrificio vitale-.
… Quindi … mio
figlio starebbe praticando dei sacrifici?
-Non
suo figlio
Lily. Ma ciò che lo possiede-.
…
-Lily,
voglio che tu
inizi a pensare a Tommy come ad un bambino perdutosi. È
una
piccola anima del cielo che ha lasciato la tua mano per un istante, e
non riesce più a trovarla. Vaga terrorizzato
in un limbo privo di luci, suoni e odori, mentre
qualcun altro usa i suoi occhi, le sue mani e il suo respiro per
sopravvivere-.
…
Sigh
… sob …
-Non
piangere Lily.
Non è questa l'arma più adeguata per ricondurlo a
casa-.
Lo
so … lo so
ma … tutta questa maledetta storia, tutto
questo dolore e questa …
follia … mi
hanno quasi portata ad odiarlo!
… quasi portata
a pentirmi
di averlo fatto
nascere … quasi portata
a volerlo vedere
morto!! … quante torture dell'inferno
meriterebbe una madre
del genere?
-Ascoltami
… Lily
...guardami.
Andrà
tutto bene.
Andrà-tutto-bene.
Adesso
andiamo da
lui, cercherò di comprendere la natura del suo male, lo
affronteremo
… e Tommy sarà libero,
tornerà l'innocente bambino sorto
dal tuo grembo, il frutto del tuo amore, tornerà a
tenderti la
mano e tu l'afferrerai per non lasciarla mai più
… mai
più Lily, te lo prometto-.
… sniff sniff
-Vogliamo
andare?-
… Sì, seguimi
sniff sniff.
Fshhhhhhh
…
fshhhhhhhhhhhhhhh …..
tump
tump tump tump tump tump tump tump tump tump
tump tump tump…
di
qui … ecco …
gneeeeeeekkk
…. tump tump tump tump tump ….
prego.
Entra pure.
… tump tump
tump tump …
sniff
sniff …
Tommy è nella culla. Dorme …
o almeno credo …
… …
C'è
… qualcosa
che non va?.
-Non
ci sono specchi in questa stanza, o mi sbaglio?-
Sì,
non ce ne sono
… ce n'era uno nel cassetto, nel kit per bimbi ma non l'ho
più
trovato, chi sa dove l'ho lasciato … la mia testa
ormai è
andata ehehe …
…
… …
Ray
… percepisci
qualcosa? Perché non entri nella stanza?
-
Dicevi che … erano come zingari quelli che entrarono nel
nido
quando partoristi?-.
Sì,
beh … è
quello che mi hanno raccontato, erano le voci che giravano nel
reparto.
-Tu
non hai mai visto nessuno girare intorno casa tua, in questi giorni?
Nemmeno dopo aver parlato con l'infermiera?-
Avrei
dovuto? Mmmm …
no, non mi sembra di aver visto nessuno in giro.
Ma
… hai
percepito qualcosa? C'è qualcosa che ti turba? Non
hai nemmeno
attraversato la soglia.
…
tump
tump tump tump tump tump tump tump …
-Sondavo
l'aria. Oh
… è davvero un bel bambino … posso
toccarlo?-
Fai
tutto quello che
reputi opportuno … tutto.
-Ok,
ciao piccolo …
che succede? Non vuoi proprio aprire gli occhi? Sei già un
ragazzone-.
Mio
Dio …
lo so è perfettamente normale ma … ti assicuro
che non è sempre
così, non
ti sto mentendo
credimi.
-Sembra
sereno …
non ha segni sul corpo, il battito è leggero-.
Lo
so … è
perché ci sei tu, è
perché
non vuole smascherarsi … maledizione
…
-Tranquilla
Lily,
tranquilla … non è la prima volta che ho a che
fare con queste
cose. Posso avvicinarmi e recitare delle formule? Ho bisogno di
verificare le sue reazioni-.
Fai
pure … io mi
sposto qui … ecco...
tump
tump tump tump tump tump tump tump
…
fshhhhhh
….
fshhhhhhh … toc toc … toc …
-C'è
qualcosa
dietro alla radio?-
Ehmmm
...no
no! Stavo solo mettendo un po' di ordine.
Drriiiiiiiiinnnnnnnn
Il
campanello … questa deve essere Magda.
-Chi
è Magda?-
La
mia vicina di
casa … vado a vedere che vuole e la faccio andare via. Torno
subito.
-Va
bene-
tump
tump tump tump tump
tump tump tump tump tump
tump tump tump …
…
… …
-…
Sono
senza parole … maledetto
bastardo … cane schifoso ...ero
convinto di
averti rispedito nella fogna … fingi
di dormire? Sei
diventato persino
bravo …
persino
convincente.
… Parla.
Dì
qualcosa. Hai una bella favella,
facci ascoltare.
Palesati
pezzo di merda. Stai mandando al manicomio
quella povera
donna.
Palesati!!
… come
ti ho scacciato una volta posso farlo una seconda. Sei
capitato male eh eh ...malissimo-.
BUUUUUUUM
…
-Pensi
che sbarrare la porta serva a qualcosa???
Che
il rito cominci …
amane
garath forsune! Amane forath betane! Rinth! Forth esha hel! Esha
hel!-
Tu
tu tu tu tu tu
-
amane garath forsune! Amane forath betane! Rinth! Forth esha hel!
Esha hel!-
Tu
tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu
-Gabath
re nsha hal per hal to dahaar!-
Ma
che sta succedendo!? Ray! Perché
la porta è chiusa?
Apri la porta! Apri la porta Ray!!!
-Gabath
re nsha hal per hal to dahaar!-
Ray!!
Apriiiiiiii!!
-Gabath
re nsha hal per hal to daha … a … a...
arghhhhhh
coff coff
arghhhh coff …
ahhhhhhh ahhhhhhhhhhhhhhh ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
BOMMMMM
BOMMMMMMMM
ahhhhhhhhhhhhh
….
Ray
… che
è successo? Ray??? Cos'è
stato quel botto? Mio
Dio …
oh mio Dio ….Ray
cosa è successo??? Vado a prendere qualcosa per sfondare la
porta!!
tump
tump
tump
tump tump tump tump
…
… …
… … …
tump
tump tump
tump tump tump
tump
Ho
… ho trovato un'accetta!!
Toc
toc toc toc toc toc crashhhhhhh …
crashhhhhhh
crashhhhhhh … ah
… oh … oh
Dio … Ray … Ray!
Bummmm
… ah … Ray! Ray
svegliati! Svegliati!
Ciaff
ciaff ciaff
… devo chiamare
l'ambulanza … l'ambulanza
…
tump tump tump
tump … tic tic tic tic tic
…
… Ehm
pronto … c'è un uomo che si è sentito
male … non so … una
botta o un infarto … non lo so … sì,
è Nixon Streen quattordici
… va bene … non so cosa è successo! Va
bene … li aspetto.
Tic
… mio
Dio … sigh sob … ma
perché … perché
l'hai
fatto? Perché?! Sigh
Sob …
voglio morire … voglio farla finita … voglio
farla finita …
voglio liberarmi … liberatemi … liberatemi
… sigh sob …
liberatemi …
…
…
driiiiiiiiiinnnnnnnnn
tump
tump
tump
tump tump tump tump …
…
Sì,
è qui … è
steso a terra … mi sembra morto.
Tump
tump tump tump tump tump
… …
Allora?
-Ragazzi
passate di
lì. Sì signora, mi spiace ma … non
c'è più battito-.
Mio
Dio …
-Sa
dirmi cosa è
successo?-
No,
la
porta era chiusa e bloccata, ho sentito un
forte tonfo … ho preso l'accetta e ho sfasciato
la porta …
e quando
sono entrata era già
così.
-Non
aveva assunto
nulla prima? Non aveva dato segni di malessere?-
No,
non aveva preso
nulla … era in ottima forma. Per quanto ne so.
-Era
suo padre?-
Sigh
sob …
no … non era mio padre … era un amico.
-
Capisco. E' quasi
certo che sia stato un infarto, ma sarà meglio attendere una
conferma ufficiale … ha bisogno che le chiami qualcuno?-
No
… no grazie.
-C'è
un servizio di
assistenza gratuito in ospedale, per casi come questo …-
Non
importa, la ringrazio ...
-Le
lasciamo la
giacca e il resto, avviserà lei i parenti?-
Sì
… sì, li avviserò io.
Tump
tump tump tump tump tump
tump tump tump tump
…
Passerò
più tardi allora …
-Come
preferisce, l'importante è contattare la famiglia e far in
modo che
raggiungano l'ospedale il prima possibile-
Va
bene …
…
…
tump
tump tump
tump tump tump
tump
fshhhhhhh
… fshhhhh … toc toc
…
piccola
anima del
cielo che hai lasciato la mia mano per un istante … dammi la
forza.
Ovunque
tu sia ».
Click
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Uno specchietto ***
Clik
«fsshhhhhh
…
fshhhhh … toc toc
… Ehmmm …
… … fshhhh
…
Ok,
sono … sono
appena stata a casa della sorella di Ray. C'è
stato il funerale, è stato cremato. La sorella
è un tipo
molto … semplice. Mi ha chiesto se fossimo davvero amici, o
qualche
altra cosa.
Io
… ehmmmm … le
ho detto che era venuto a darmi una mano e quando
… quando
ha intuito di cosa si trattasse, mi ha detto che le bastava
così.
Mi
ha detto -mi
basta così, non importa, grazie-.
E
poi sono tornata a casa.
… Tommy è da mia
madre, le ho detto che … avevo bisogno di un po' di silenzio.
Kim
mi ha chiamato. Vuole capire cosa sia successo,
perché ci
fosse quell'uomo a casa nostra, perché sia morto
… a casa nostra.
Gli
ho detto che era
un amico di mio padre, che lo avevo incontrato davanti casa e che gli
avevo parlato del bambino … e che era tanto curioso di
conoscerlo.
E
sono morti
entrambi.
Mio
padre e Ray
intendo …
per cui nessuno dei
due può smentire tale amicizia.
Eh
Eh … eh …
…
… Ray è morto al
piano di sopra, proprio in corrispondenza del punto in cui mi trovo
seduta io ora, sul divano … di sotto. È morto per
aiutarmi, per
cercare una soluzione, per liberarmi dal male. È morto da
solo …
mentre parlavo con Magda.
Un
minuto prima …
gli offrivo un tè … il minuto dopo l'ho
visto andarsene sulla
barella dell'ambulanza. Sig sob … sig sob
…
Poco
fa ho ascoltato
la registrazione e … sono inorridita. Inorridita.
Sembra
che ci sia
davvero qualcosa,
che non mi sia
inventata tutto, che non sia
una pazza.
Potrei far ascoltare tutto questo a Kim, ma … purtroppo
nella
registrazione parla solo Ray, insomma … c'è
solo la sua voce. Dice cose … strane ma
… non c'è nulla
di davvero schiacciante.
Potrei
avergli
chiesto io di farlo, potrei avergli chiesto di fingere. E poi
potrebbero usare la registrazione contro di me, sì
… insomma …
si sente un forte botto, come un
colpo violento. Perché Ray è saltato
di un metro, ha
sbattuto contro il muro e poi è morto. I medici dicono che
sia stato
un infarto perché non ha traumi … non so come sia
possibile ma …
non ha davvero traumi … ma in verità o
è stato sbattuto contro
il muro, o è stato sollevato in aria e poi rilasciato
… insomma …
…
… io credo …
credo
che
l'abbia
ucciso Tommy.
Sì,
Tommy gli ha …
gli ha fermato il cuore. Ormai ne sono sicura.
Sembra
che Ray
avesse riconosciuto in lui qualcosa … lo ha riconosciuto
appena
entrato in camera. Avevo notato un atteggiamento particolare, in
effetti. Avevo notato in lui un'improvvisa aurea di terrore.
Lo avevo intravisto nello sguardo.
E
poi … da quanto
si sente, sembra che lo avesse già affrontato, che l'avesse
già
scacciato addirittura. Insomma … credo di poter dire che
Tommy …
sia stato impossessato da uno spirito … o un demone
…
il quale passa da persona a persona. Dunque …
Tommy non è
malvagio, non è malvagio il mio bambino
ma l'entità che ne
ha fatto la sua casa.
Era
vero ciò che
diceva Ray. Il mio piccolo fiore ha lasciato la mia mano … si
è perso e qualcun altro sta usando il suo corpo.
…
Ma
c'è di più.
Quando
vennero a
prenderlo, mi lasciarono la sua giacca e il suo cappello. Mi chiesero
di portarli alla sorella. Prima di fare tutto questo … ho
dato
un'occhiata a quello che c'era nelle tasche … e ho trovato
questo
…
un
diario.
È
un diario di ciò
che Ray studiava e osservava nei diversi casi in cui si è
ritrovato.
Sono tutti riportati per bene, con data, luoghi e nomi. C'è
scritto
cosa gli è stato raccontato dai richiedenti, cosa pensa che
sia
stato realmente a provocare il male e cosa ha effettivamente
riscontrato in ciascuno caso.
E
…
l'ultimo è proprio il mio.
C'è
scritto solo
qualcosa di quello che gli avevo accennato per telefono, e qualche
commento sulla mia buona fede. Qualche supposizione …
c'è scritto
anche che potrebbe essere una mia invenzione.
Ma
ciò che mi ha
sconvolto, non è stato tanto questo
quanto … il racconto di un'altra storia, scritta alcune
pagine
prima.
È
la storia di una
bambina di nome Katy, e dei genitori, entrambi impazziti dopo averla
vista strappare a morsi la testa di un piccione
… ed
emettere dei rantoli animali, come quelli di una tigre.
Leggo
dal diario:
Katy
è violenta, cammina sui
muri, ulula e si si infligge tagli sulle piccole braccia, nonostante
abbia solo quattro mesi. Inizialmente Rose e Roger hanno provato a
chiedere aiuto, ma dopo averla vista sanguinante, hanno smesso di
cercare attenzione e l'hanno invece nascosta il più
possibile, per
paura di essere accusati di maltrattamenti. La voce di Rose mi
è
parsa sincera, la sua disperazione è profonda e ho deciso di
incontrarli. Studierò il caso.
…
E
poi c'è la
descrizione del rito: il
rito
è durato all'incirca dodici ore. Quel qualcosa che la
possedeva era
particolarmente forte. Ho tentato inizialmente con diverse formule.
Ma Katy non rispondeva a nulla, dormiva.
Dopo
circa cinque ore, le prime parole del rito di purificazione di Serth,
la colpirono come lame affilate. Si svegliò d'improvviso e
voltò il
capo verso di me. Aveva degli occhi di serpente spalancati, era
cianotica e digrignava dei denti affilati, che teoricamente non
avrebbe nemmeno dovuto avere. Una forte puzza di letame avvolse la
stanza. Ha pronunciato frasi in lingua a me sconosciuta. Non avevo
mai visto nulla del genere, né mi ero mai imbattuto in
creature
simili. Iniziò a levitare tremando e dimenandosi in modo
scomposto a
tratti …
…
poi
dice … che
iniziò a
ridere … :
rideva
di gusto, rideva
con voce di uomo, allargando la bocca e strizzando gli occhi. Il suo
riso rimbombava nei vetri delle finestre e fu allora che capii di
essere ben lontano dalla fine. C'era qualcosa che mancava al rito,
qualcosa che avrebbe dovuto accompagnare le parole, qualcosa che
l'avrebbe terrorizzata fino a paralizzarla. Cercai tra la mia roba ma
né crocifissi, diademi, acqua santa, o reliquie sembravano
turbarla.
Ad ogni singolo oggetto estratto, le sue risa crescevano, sempre
più
forti, sempre più ciniche e malate.
Chiesi
ai genitori se avessero un accendino per provare ad intimidirla con
il fuoco, e la madre mi indicò una borsa appesa ad un
appendiabiti,
appena fuori dalla stanza. Nello svuotare tale borsa, ne uscirono
diversi oggetti, tra cui uno specchietto. Inizialmente non lo notati,
ma poi vidi che questo vibrava ed infine si ruppe, con un colpo netto
al centro. Sollevai lo sguardo verso Kate, ancora vibrante in aria.
Aveva smesso di ridere e mi fissava come se cercasse di non farmi
intuire che l'avesse rotto di proposito. -uno specchio!- urlai.
-portatemi tutti gli specchi che avete!-.
Kate
assunse un'aria preoccupata. Si girava e rigirava, come ansiosa di
qualcosa.
Mi
portarono cinque o sei specchi di ogni tipo, ma non feci in tempo ad
avvicinarglieli che li fece scoppiare nel centro. Notai che un grosso
frammento era schizzato sotto la culla, mi avvicinai, allora,
fingendo di non averlo visto. Kate mi fissava ridacchiando. Era
convinta di avermi disarmato. Diedi allora un calcio improvviso alla
culla e questa sbatté contro il muro, Kate
abbassò lo sguardo e
mentre io recitavo le frasi del rito, ella si specchiò nel
frammento
a terra.
Udii
distintamente uno sfrigolio come di acido muriatico sulla pelle,
risalire dalla gola della piccola e poi un boato intorno. Cadde ma la
presi in tempo. I genitori mi vennero incontro e gliela misi tra le
braccia. Cacciava bava e gli occhi oscillavano freneticamente da un
lato all'altro. Continuai fino all'ultima parola, per ore, e,
finalmente, anche la bava e il tremore cessarono. Kate
riempì i
polmoni d'aria, aveva il viso sofferente, gli occhi arrossati, era
sudata e sciupata, ma finalmente leggera.
…
… e poi continua
parlando dei genitori, del recupero della piccola, del fatto che nei
giorni successivi sembrava essere tornato tutto alla
normalità.
…
Non
so.
Questo
caso sembra
molto
simile al mio. Un
neonato impossessato, dei genitori presi per matti, cadaveri di
piccioni, rito di liberazione … e inoltre ricordo bene che
Ray mi
chiese se ci fossero specchi in casa, se ne avessi nella cameretta
…
insomma
… sono
quasi certa che
le storie siano
identiche, che questa Kate sia stata impossessata dalla
stessa
… creatura
che
domina ora Tommy.
Inoltre
ho
capito perché Ray era rimasto impalato davanti
alla porta
della stanza: aveva le mani in tasca mentre si avvicinava …
e in
tasca aveva …
uno
specchietto.
Probabilmente
lo
portava dietro da quella volta.
Ed
è rotto … è
rotto al centro e manca un pezzo …
…
era
nella sua mano destra quando lo trovammo.
Probabilmente,
prima
di entrare … Tommy gliel'ha rotto … Ray ha capito
chi ci fosse in
lui e … appena
mi sono
allontanata, ha provato
ad avviare il rito.
Senza
purtroppo
riuscirci. Il rito è stato interrotto subito, dopo i primi
minuti.
Qui si parla di ore … di ore
di agonia e lotta.
È
come se la
creatura fosse
tornata più
forte di prima, sicuramente più astuta.
Adesso
non mi resta
che …
non
so …
forse
dovrei
prendere Tommy, portarlo a casa e … avvicinargli uno
specchio. Anzi
no, forse dovrei farlo da mia madre …
sì da mia madre, così
che se Tommy emettesse anche solo un gemito anomalo lei
potrebbe sentirlo … e se una volta vicino, lo
specchio si
rompesse, potrei
farle prendere
altri specchi e dimostrarle
come si rompano a
contatto con lui. E se questo funziona … lo
mostrerò anche ad
altri.
Terrò
il
registratore in tasca.
Se
questa volta
riuscirò a farmi credere … avrò
qualcun altro dalla mia parte e
forse riusciremo a trovare un metodo per …
per salvare Tommy …
… per
salvare me …
…
A
dopo».
Click
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Indizi ***
Click
«tump
tump tump tump tump tump tump tump
-Lily,
ti faccio un caffè?-.
No
mamma, grazie, dov'è Tommy?
-È
di sopra, giocava sul letto prima-.
Come
è stato?
-Buonissimo,
come sempre-.
… ok.
Senti vado a controllare se dorme.
-Aspetta,
Lily … senti ma …
insomma per quella storia del tuo amico, di quello che ha
avuto l'infarto in casa tua, non
ho ancora ben capito chi fosse-.
Mamma,
era un amico
di papà, ok? Me lo presentò una volta, tre o
quattro anni fa,
andammo a casa sua a bere qualcosa e parlammo per un intero
pomeriggio, lo ricordavo bene.
-Io
non ho mai
sentito parlare di quell'uomo-
Se
ne sarà
dimenticato, lo sai com'era … tump tump tump tump
tump
-No
… no Lily … aspetta! E quindi l'hai visto davanti
casa e l'hai
fatto entrare? Dopo
averci parlato una sola volta anni fa? Lily! Mi
ascolti? Rispondimi almeno!-
Mamma
… lo vedevo spesso in zona, al … supermarket
… alla posta! E
poi gli ho parlato di Tommy e aveva la curiosità di vederlo,
così
l'altro giorno è entrato in casa e l'ho portato su, che
c'è di
male? Mi ha detto ''ehi come sta il piccolo? Vorrei
tanto vederlo'', e l'ha visto, è
chiaro? Cosa potevo saperne io che soffriva di cuore?
…
-Mah
… non riesco ancora a crederci-
tump
tump tump tump tump …
gneeeeeek
….
tump
tump tump tump tump …
Ok
… è sul letto
di mia madre, è disteso.
Dorme,
o almeno
credo.
Procedo
…
fshhhhhhh
fshhhh … fshhhhhhh fshhhhhhh
fuuuuuush
fuuuush
…
tesoro
… amore
della mamma … apri gli occhi … apri questi
occhietti …
guarda
qui …
amore
...
…
… amore …
…
uff
…
non
succede niente …
non apre gli occhi, né si muove.
Ok
sai che ti dico? Te li apro io … eh? Te li apro
io.
Fsshhh
… fshhh …
ecco
…
guarda
qui … anf
anf …
guarda
…
…
…
tump
tump tump tump tump tump tump
gneeeeek
-Lily,
ora che ci
penso in effetti … Oh mio Dio
Lily! Lily! Cosa stai
facendo!! Nooo!-
mamma
tranquilla …
non sto facend …-Ferma! Ferma!!-
ma non sto fac
…
bum
fshhhhh
fshhhhhh …. fshhhhh ma sei pazza! Ma
che cazzo fai?
-Che
faccio io? Perché hai quella lama insanguinata in mano!?
Dove l'hai
colpito?? Lily! Chiamo l'ambulanza!-.
Non
l'ho colpito!
Cazzo! Non lo vedi che non ha niente! Non ha niente addosso!
-Di
chi è quel
sangue?-.
Ma
… è il …
-È il
tuo?? per la miseria Lily!
È il tuo sangue??-.
Sì
… è il mio …
non me n'ero accorta …
-Cosa
hai
combinato?-.
Avevo
uno
specchietto in mano e … non mi sono accorta che …
-Quello
è uno specchio? Povero
tesoro mio … povero amore mio … non è uno
specchio!-
Sì
che lo è
cazzo! Lo era! Si è rotto mentre … non
lo so … era intero
prima … quando l'ho preso era intero e ora
è rotto! Mi sono
tagliata io … da sola!
-Lily
tu sei pazza!
Tu sei pazza!! ma che volevi fare? Eh? Che diavolo volevi fare?-.
Niente!
Non
volevo fare niente! Ho preso uno specchietto per specchiarmi
ed
era rotto! Così mi sono ferita! Tutto qui!
-No
… no … io chiamo Kim, poi chiamo
qualcuno bravo, altro che
quel dottore da strapazzo, e ti faccio dare una sistemata … tu
non stai bene Lily-.
Mamma
… mamma per
cortesia … non farmi arrabbiare … mamma! Mamma!
Non devi chiamare nessuno! Sto benissimo!
-no,
no, ora chiamo tutti-, non devi chiamare
nessuno!
Tump
tump tump tump tump tump tump tump
Bum
Mamma
… ascoltami
… -ridammi il telefono-
ascoltami per l'amor
del cielo, -ridammi subito il telefono-,
ascoltami cazzo!!
… -Tu
mi metti paura lo sai? Lily mi metti paura-.
Non
voglio metterti
paura ma tu stai cercando di togliermi mio figlio!
-Tu
eri su di lui!
Gli tenevi la testa ferma con la mano e con l'altra sollevavi un
pezzo di vetro insanguinato!-
Non
gli tenevo la
testa! Stavo cercando di aprirgli gli occhi!
-Gli
occhi?-
Sì!
dovevo …
volevo vedere se fossero ok … ieri erano arrossati.
…
… -Tu sei pazza …
e sei pazza se pensi che possa credere a queste storie! Dammi
il telefono!-.
No!
lasciami!!
fshhhh
fshhhh
tump fer
… ferma!…
tump … Ferma!
fshhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Mamma!
Ok … ok ascolta ... io … anf
anf … io ora me ne
vado, ok? Così … ti calmi, io
mi calmo e poi torno … tra un po'.
-Tra
un po'?-.
Mamma
… io sto
bene, credimi, se chiami Kim finiranno per
venire gli assistenti sociali! È questo che
vuoi per Tommy?
Vuoi che
finisca adottato? Eh?
Mamma … vuoi che ce lo portino
via??
-No
… non ce lo
porterebbero mai via-.
… eheheheh certo …
perché hai ragione, a voi no …
ma
a me sì.
Che
razza di madre sei? Non mi vieni incontro … non
credi alle
mie parole e sei convinta che voglio
uccidere mio
figlio.
-Dopo
la sua nascita
non è stato semplice. Lo sai, lo sappiamo tutti, non
è mai
semplice-.
Appunto,
non
è semplice. Ma non
sono una psicopatica!
Facciamo che … che resto un po' sola e mi rilasso un po'.
-Sì,
ottima idea,
stai un po' per conto tuo … schiarisciti le idee e torna
quando
sarai serena. A Tommy ci penserò io-.
Ok
… ok io …
vado …
tump
tump tump
tump tump tump tump tump tump sbammmmmm
tump
tump tump tump tump tump tump tump tump … gneeek …
bum.
Fshhhhhh
fshhhhhhhhhh
…
sono
in auto.
Esperimento
fallito.
Non avevo idea che lo specchio mi si fosse rotto in mano.
Non
mi ero accorta
della ferita … l'ha rotto senza che nemmeno lo
notassi.
Ad
ogni modo …
nello specchio ha guardato, ne
sono certa, ma … nulla è successo.
nnnnnvvvrroommmmmm
…..
… forse … forse
bisogna pronunciare delle frasi perché abbia effetto. Sapeva
che non
potevo conoscerle, sapeva che il mio era
un ridicolo
tentativo e sa … dunque … che qualcosa
ho scoperto, che dall'ultima volta che mi ha stravolto la
vita, ho
intuito quale possa
essere la soluzione.
… chiunque esso
sia … ora sa che ho intrapreso la giusta strada
per cacciarlo.
La
cosa mi spaventa non poco.
Sono
certa che
cercherà di limitarmi quanto più possibile per
cui … per cui
proverò a stargli lontano e … a trovare una
soluzione, insomma …
devo cercare una pista valida, devo …
…
… ...
devo
parlare con la famiglia della piccola Kate.
L'indirizzo
è
scritto sul diario di Ray … fsh fsh fhs fhs fhs
peeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
-stai attenta cazzo!-
… stronzo …
fhs fhs fhs fhs fhs … ecc … eccolo! Eccolo l'ho
trovato!
Via
Malcom … via
Malcom … via Malcom … dove diavolo è
… maledizione
…
…
vicino
al tribunale
… dovrebbe
essere lì!
Vrooooooooooommmmmmmmmmmmmmmmmmmm
…
… via Union …
via Carlton … via Notch … via
Malcom! Via
Malcom! Eccoci … numero 71.
ok
… trovata,
parcheggio ...
vrrrrrooooooooooooom.
Fshhhhh
fshhhhhhhhhhhhh poc poc poc
… è una villetta
ben tenuta circondata da alberi e siepi … c'è un
cancelletto basso
nero, l'auto è nel cortile. Sembra tutto abbastanza sereno,
se non
fosse per questo tempo cupo, per il cielo bianco che minaccia pioggia
e questo vento gelido che ogni tanto sale.
Fiu
… ho il
cuore a mille, sono agitata. Potrebbero cacciarmi.
O
potrebbero negare tutto.
Mio
Dio … la porta d'ingresso è nera,
c'è una ghirlanda appesa
… potrebbero essere ospitali.
Che mi
tocca fare … ok, ok devo
farcela.
Clack
…. stump.
Un
bel respiro …
tump
tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump.
Drriiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnnn
…
… Apri
… apri ti prego …
clock
gneeeee …
-Salve-.
Ehmmm
… salve …
io …
-Posso
fare
qualcosa?-.
Io
… ecco, ehmmm …
mi chiamo Lilith Bane. Sono … o
meglio … ero un'amica di Ray
Johnson e … ed è
stato tramite lui che ho saputo della vostra esistenza.
-Un
momento … un momento la prego-.
Sì,
sì lo so bene che forse ora la sto importunando e che
… sono
piombata dal nulla ma …
-Dov'è
Ray?-
Ray
… è morto.
È morto due giorni fa.
-Cosa?
C … cosa??-
Sì,
è morto in casa mia.
… mentre
compiva un rito.
-Oh
mio Dio … Oh mio Dio
…-.
clock
No! no
la prego! Non mi chiuda
la porta in faccia! Devo
parlarle! La prego!
… maledizione …
clock
-Salve-.
Oh
grazie al cielo! Salve!
-Chi
è lei?-.
Ho
parlato con sua moglie, sono … mi chiamo Lilith
Bane,
ero un'amica di
Ray.
-Cosa
vuole da noi? Perché è venuta qui?-.
Mi
ascolti, lo so che è assurdo e … che
probabilmente avrete sperato
di non dovervi mai più imbattere in questo tipo di cose ma
… ho
bisogno del vostro aiuto!
-Mi
spiace, non … non possiamo aiutarla, con permesso-.
No!
Aspetti!
Mio figlio ha lo stesso
problema che ebbe Kate!
Lo stesso! Sto vivendo un
inferno! Sto
morendo ogni
giorno!
Sono disperata e non
so a chi rivolgermi!
Ho contattato Ray qualche giorno fa! È venuto da me ed ha
avviato il
rito ma … ma
è morto mentre cercava di
liberare mio figlio! È
morto! E sono rimasta
da sola di nuovo! Vi prego!
-...
non … -.
-Roger
falla entrare … mio Dio falla entrare-.
-Aspetta
…-.
-Roger
falla entrare! Sig sob-.
-Stai
un po' zitta!-.
…
-Mi
ascolti noi … noi non vogliamo più …
-, no
la prego! Ascolti lei me
… se Ray non vi avesse aiutati e vi avesse chiuso la porta
in
faccia, cosa avreste fatto?
Cosa ne sarebbe stato di Kate?
-Abbassi
la voce … io … io-, la prego … mi faccia
entrare, ho
bisogno di
informazioni, di qualsiasi informazione, ne
va
della mia vita e di quella di mio figlio.
…
-Ok
… entri-.
Grazie!
tump
tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump
-Si
accomodi … lì … sul divano-.
Grazie
…
-Rose
siediti lì-
Allora,
voglio essere breve e non recarvi troppo disturbo. Mio figlio Tommy
ha undici mesi, da un po' di tempo a questa parte, ha iniziato a
fare strane cose. L'ho visto addentare il mio seno, camminare sotto
il soffitto, l'ho sentito correre per la casa e per le scale, ho
trovato piccioni squartati nel suo armadietto dei giochi …
-Oh
mio Dio sigh sob-
E
tante altre cose, che mi hanno portata inizialmente a credere che
fossi pazza, sì,
ancora adesso tutti credono che sia pazza.
Poi a credere che avessi qualcosa di … demoniaco
in casa.
Così ho
contattato Ray e lui è venuto. Ha iniziato il rito nella sua
cameretta, mentre dormiva, io mi sono allontanata per pochi minuti e
… quando sono tornata, la porta era chiusa a chiave,
sbarrata.
Ho sentito un
forte tonfo, sono corsa a prendere un'accetta e l'ho sfasciata
…
Ray era a terra. È morto
e i medici l'hanno fatto passare per infarto ma io … io sono
sicura
che stia stato colui
che abita mio figlio.
-ohhhhhhhh
sigh sob … nooooo … sigh sob ...-
-Rose,
non piangere … Rose … -
Lo so,
è … è stato assurdo. Surreale. È
tutto surreale ma … dopo la morte, mi è rimasto
in casa un diario,
dove appuntava tutto. Eccolo …
fshhhhhhh fshhhhhhhh
l'ho
sfogliato e ho letto della vostra storia per cui … ho
pensato che
voi possiate aiutarmi. Ci ritroviamo nelle stesse condizioni e
…
tump
tump tump tump
tump tump tump
-mamma!-
-Kate!
Torna di sopra! Torna
sopra vengo dopo!-
-Dov'è
Lilo?-
-te
lo prendo tra un attimo! Sali
sopra!-
...tump
tump tump tump tump tump tump
…
era
lei?
-Sì.
Mi ascolti, noi abbiamo vissuto questa storia molto tempo fa. Sono
passati quattro anni-.
Sta
bene?
La piccola … sta
bene ora, vero? È così
bella …
-Sta
bene. Le dicevo che è passato molto tempo e che abbiamo
cercato
tutti … di rimuoverla dai ricordi. Lei viene a sviscerare il
nostro
equilibrio in questo
modo, ci dice di
sapere tutto,
mentre noi la conosciamo da nemmeno dieci minuti. Avrebbe potuto
chiamare, contattare qualcuno di noi prima … avvisarci della
cosa …
lei così … ci sta tirando dentro … verso un
vortice che non avremmo mai voluto riscoprire!-.
-Roger!
Non lo vedi come sta soffrendo?
Non lo vedi che è
disperata!
Noi eravamo come lei! Eravamo
sull'orlo del
suicidio
… entrambi.
Nessuno voleva crederci, non avevamo prove e finimmo
quasi per passare per dei degenerati violenti!-.
È
lo stesso destino che mi spetta purtroppo … e
forse è persino troppo tardi per me.
-In
cosa possiamo aiutarla?-.
Avrei
bisogno di qualsiasi informazione, informazioni sul rito, sulle
pratiche, su cose che Ray avrebbe potuto dirvi, magari prima o dopo
la liberazione, di qualsiasi cosa ricordiate o sappiate. Devo cercare
di capire quanto
più possibile,
devo trovare l'origine di
tutto questo, il
perché, il come, devo capire da dove è partito
questo male e cosa
posso fare per debellarlo.
-Noi
sappiamo molto poco di tutto ciò … in quei
giorni, ogni ora
sembrava rintoccare la fine. Da un istante all'altro tutto
peggiorava. Inizialmente pensammo ad una malattia, che la facesse
tremare e contorcere,
per quanto quel piccolo corpo potesse.
La facemmo visitare, ma i medici non riscontrarono nulla di anormale
ed iniziammo a pensare … che ci fosse qualcos'altro. Poi la
sentimmo parlare con una voce da uomo, forse da animale,
e ruggire. La vedemmo
persino scrivere sui muri con una penna, ma non come potrebbe fare un
bambino, no! Con
una grafia da adulto, ed era in una lingua sconosciuta, con lettere
sconosciute … e significato del tutto incomprensibile-.
-Non
c'è bisogno di scendere nei particolari Rose, vuole sapere
qualcosa
del demonio, non di Kate-.
Demonio?
-Sì,
così lo chiamavamo. Era un demonio. Gli misi un crocifisso
in fronte
e lo sentii friggere, ma non lo disturbava, anzi … sogghignava
e si passava la lingua sulle labbra-.
-Signora
Lilith, nemmeno Ray sapeva bene cosa fosse. Comprese dell'importanza
dello specchietto durante il rito, lo usò pronunciando delle
frasi
che non sapremmo dirle ma … fu qualcosa di improvvisato. Il
giorno
dopo ci disse che avrebbe studiato il caso e che ci avrebbe
aggiornati-.
-Sì,
poi non lo sentimmo più. Ma fu meglio così-.
Capisco
ma, deve pur esserci stato qualche cosa … non so
… il riferimento
a qualcuno, a qualche posto, a qualche luogo, ad un oggetto, a
qualsiasi cosa! Possibile che
non vi siano indizi
di alcun tipo?
…
-A
dirla tutta … c'è una cosa che mi rimase
impressa. Una mattina …
ero in cucina, stavo lavando i piatti e Kate era accanto a me, nel
passeggiano, quando in televisione apparve un servizio su di un
villaggio, a est, andando verso le campagne, prima del confine, dove
vivono solo contadini e vecchi allevatori di bestiame. Nel servizio
dicevano che era un villaggio abbandonato da anni, che nessuno mai vi
aveva fatto ritorno, e iniziarono, allora, a raccontarne la storia.
Presi il telecomando per cambiare e … non ci riuscii. Nel
senso che
… cambiavo canale, ma immediatamente dopo il televisore
tornava sul
servizio del villaggio. Ho tentato una decina di volte, cambiando e
ricambiando, ma da solo, senza che toccassi nulla, rimetteva sul 15
ed arrivai persino a spegnerla.
Mi
voltai e … si riaccese.
Sempre
su quel canale.
Rimasi
esterrefatta. Guardai allora per un attimo Kate e notai che
… aveva
gli occhi rivolti verso il servizio.
Cioè … Kate, una bambina di tre mesi che non
avrebbe nemmeno
potuto focalizzare i contorni delle cose … stava
guardando il servizio, sprofondata nella culla, con la testolina
piegata da un lato e la bavetta ancora sporca di latte.
Non potei spegnere né cambiare canale fino alla fine del
programma.
Mi
misi a sedere e guardai con lei-.
Cosa
raccontavano? Cosa dicevano
del villaggio??
-Dicevano
che … circa vent'anni fa, dei terribili eventi sconvolsero i
suoi
abitanti, i quali vennero
quasi decimati. Che
i superstiti decisero di andarsene e che nessuno di loro vi
tornò mai, neppure per raccogliere le cose lasciate. Che
nonostante il
campanile della chiesa fosse crollato e la campana giacesse ancora a
terra perché mai spostata, all'una
e un quarto di notte, la si può tuttora sentire suonare. Non
vi sono testimoni che vogliano raccontare o descrivere i motivi di
tale rovina e distruzione. La
collina affianco è ricoperta di croci di legno costruite
alla buona,
e impalate nel terreno di gran fretta. Si diceva che all'epoca, i
cadaveri non vennero nemmeno sotterrati a dovere, per
la fretta che gli abitanti ebbero di fuggire-.
… ricorda
per caso il nome di questo villaggio?
…
-…
Castorhill
… non potrò mai dimenticarlo.-
Ti
ti ti ti ti
-Cos'è
stato?-.
Oh
… ehmmm … il mio cellulare …
è scarico, scusatemi. Lo spengo
subito.
Fshhhhhhhh
fshhhhhhhhhhhhhhhhhh toc
toc toc …
dicevamo?».
Click
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=1866055
|