Incantesimo al chiar di luna

di Calcifer92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Plenilunio ***
Capitolo 3: *** Metamorfosi ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo.
Salve a tutti, il mio nome è Jack Wheeler, ma gli amici mi chiamano semplicemente Jacky. Vivo nella Market Chipping del XXIV secolo, una grande città futuristica che sorge nel bel mezzo di una fitta foresta chiamata “Ilex Forest”. Durante l’ultima guerra, che finì ai tempi in cui esistevano ancora i treni a vapore, la nostra città venne completamente distrutta ed incendiata dall’esercito nemico, in seguito è stata ricostruita ed adesso è cresciuta e si è sviluppata tantissimo estendendosi oltre quelle che prima erano solamente delle lande desolate. Forse vi starete chiedendo come mai una città così grande è stata edificata nel bel mezzo di una foresta, ebbene sono qui apposta per spiegarvelo: come ho già detto ci troviamo ben 6 secoli più avanti all’invenzione della locomotiva a vapore e come ben sapete quella fu una delle tante invenzioni che diedero inizio alla seconda rivoluzione industriale, tuttavia oltre al progresso tecnologico quelle stesse invenzioni portarono anche parecchi danni all’ambiente e fino al secolo scorso, da quello che mi ha raccontato il nonno, era impossibile vivere in questo mondo ed in questa città in particolare; tanto che l’aria era tossica gli uomini dovevano andare in giro indossando le mascherine antigas. Per questo abbiamo deciso di intervenire ed in pochi anni abbiamo fatto in modo di far rivivere la natura piantando ogni sorta di alberi, vegetali, arbusti, creando nuovi fiumi, laghi e ricoprendo il mondo di fiori! Perfino gli animali hanno apprezzato, infatti tutti quelli che avevamo, fino a qualche tempo fa, di notte si riunivano tutti nella Ilex Forest e la facevano vivere ancor più di quanto non fosse già diventata vitale e rigogliosa. A proposito di animali… nella nostra epoca i rapporti con loro sono migliorati davvero un sacco! Non esistono più animali feroci, nessuno tiene i cani segregati in un recinto o legati al guinzaglio, i gatti sono liberi di correre su tutti i tetti che vogliono, le lucertole di arrampicarsi sulle pareti e gli uccelli di volare senza aver paura di essere falciati da jet o elicotteri… naturalmente, anche se gli animali sono più pacifici sia tra di loro che con noi esseri umani la catena alimentare è rimasta quella di una volta, d’altronde ciò era inevitabile. Ma passiamo alla città, sicuramente vi starete domandando com’è fatta una città del XXIV secolo e magari starete immaginando automobili superveloci, aerei superaccessoriati, grattacieli altissimi, ascensori che vanno alla velocità della luce ed elettrodomestici che funzionano senza fili… beh, ci siete quasi, se non fosse che in quest’epoca non abbiamo né automobili, né aerei e né ascensori, le strade non sono più asfaltate e i grattacieli sono più alti di quello che possiate mai immaginare. Noi tutti ci muoviamo a piedi, in bici, oppure a bordo delle navette: ce ne sono un gruppo di colore giallo che fanno il giro della città muovendosi attraverso delle gallerie scavate sottoterra, altre di colore rosso ci permettono di muoverci su e giù per i piani degli altissimi grattacieli ma non sono dei veri e propri ascensori dal momento che i cosìdetti “grattacieli” non sono altro che “case una sopra l’altra” e non i classici appartamenti, niente più scale, niente più riunioni di condominio; infine, quelle di colore verde invece ci permettono di spostarci da una città all’altra attraverso delle strade speciali costituite da un enorme tubo di plastica trasparente molto spesso, queste ultime infatti non si muovono, come le precedenti con l’energia elettrica ma vanno ad aria compressa. Sì, avete sentito benissimo… “energia elettrica”, è dall’anno 2012 che è finito il petrolio, quindi prendiamo l’energia dai mulini ad acqua installati lungo i fiumi della Ilex Forest, dalle pale eoliche poste in giro per la città e sulla cima dei grattacieli e dai pannelli solari piazzati dovunque batta il sole, niente più centrali nucleari insomma. Forse sto parlando come se avessi piantato io ogni singolo arbusto della Ilex Forest, in realtà però furono      mio nonno e i suoi compagni a farla diventare così rigogliosa, e le generazioni successive hanno fatto sì che nascessero diverse leggende sul suo conto. Alcuni dicono che di notte ci siano vampiri che si nutrono del sangue degli altri animali, altri dicono che vi viva una strega malvagia che pratichi la magia nera e usi le diverse piante considerate “magiche” che nascono nella nostra foresta, altri ancora credono che sia un luogo in cui ogni 100 giorni si radunano i druidi dei 7 continenti per compiere dei rituali segreti, infine c’è anche qualcuno che sostiene di aver visto delle strane creature come topi gialli che emanano scariche elettriche o lucertole con una fiamma sulla coda. È proprio questo il motivo per il quale io, Rick, Len, Cody e Leslie, i miei migliori amici, a volte, come facevano un tempo i campeggiatori e gli escursionisti, trascorriamo la notte alla Ilex Forest per cercare di risolvere qualche mistero, ma il più delle volte non facciamo altro che parlare fino all’alba attorno ad un falò o addormentarci nei sacchi a pelo cullati dal canto dei grilli notturni e dal richiamo delle civette. Forse a voi, alle volte capita di svegliarvi con un doloretto alla schiena, con un livido alle ginocchia perché magari avete sbattuto da qualche parte, con un bernoccolo in testa o magari con le coperte bagnate, ma a me ultimamente capita spesso di svegliarmi con dei graffi sui polsi, sulla schiena e qualcuno anche sul viso, però non so spiegarmelo. La cosa strana è che capita anche ai miei amici, hanno i miei stessi graffi: Cody e Leslie li hanno solamente sul viso, mentre Rick e Len oltre ad averli sui polsi li hanno anche sulle ginocchia, è molto strano. Leslie però ha notato che ci capita solamente dopo aver trascorso la notte nella Ilex Forest, ma non sempre, è impossibile che sia opera di qualche animale feroce perché non esistono più e se così non fosse durante la notte sentiremmo dolore oppure adesso non sarei qui a parlarne!


Appuntamento al prossimo capitolo: Plenilunio. Mi raccomando non mancate! XD

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Capitolo 2
*** Plenilunio ***


Questa notte c’è il plenilunio ed alcuni anziani del nostro quartiere dicono che i druidi si riuniscono nella foresta proprio nelle notti di luna piena, perciò avevo proposto agli altri di andarci, ma hanno tutti paura sia dei druidi, sia di quello che potrebbe succedere loro durante il sonno, quindi stavolta ci saremo solo io e Leslie. Casa sua si trova proprio vicino al punto da cui entreremo questa sera, così, dopo aver preso la solita attrezzatura, passo a prenderla al crepuscolo e torcia alla mano ci accingiamo a seguire il sentiero che porta all’interno. - Sei sicuro che i druidi non ci faranno nulla? Gli altri non sono voluti venire perché avevano paura di loro – - Non lo sapremo finché non li troveremo… se si faranno trovare… i druidi sono l’ultima cosa di cui devi preoccuparti, da quanto ne so sanno bene come e dove nascondersi per non farsi vedere dai curiosi. Per il resto è tutto sotto controllo, vedi ad esempio quei lupi laggiù che ululano alla luna? Loro non aggrediscono esseri umani da decenni ormai! Stessa cosa vale per i leoni e le tigri che popolano la zona a sud e per gli orsi che vivono nei pressi delle caverne ai piedi del Monte Corona. – - Loro no… però… - - Beh, se non vuoi venire puoi sempre rimanere qui… - - No, no, non volevo dire questo, è che stasera c’è una strana atmosfera… – - Sarà il plenilunio.- Forse Leslie non è l’unica ad essere spaventata, forse lo sono anche io, ma non c’è ragione di esserlo anche se è la prima volta che gli altri non vengono, essendo solo in due magari ci sentiamo meno al sicuro, però se c’è un mistero da svelare che si cela nei meandri di questa fitta foresta noi lo sveleremo stasera stessa! Dopo alcuni passi tutto tranquillo, ci siamo già inoltrati abbastanza ed i lupi continuano ad ululare insieme ai grilli che li accompagnano con il loro frinire, questa sera neanche i cigni sono da meno, infatti, si può udire in lontananza il loro melodioso canto proveniente dal Lago Valore - Che ti avevo detto Leslie? È tutto tranquillo – le dissi per rassicurarla – Forse hai ragione, è tutto com’è sempre stato – rispose rincuorata, e aggiunse sorridendo – Secondo te agli altri dispiace se il mistero di questa foresta lo sveliamo senza di loro? – Rick e gli altri ci rimarrebbero malissimo se così fosse, però peggio per loro che non sono voluti venire, così quella fu la mia risposta. – Che ne dici di incamminarci verso il Lago ed esplorare lì intorno per poi trascorrervi la notte? – le proposi poi – Buona idea, così potremo vedere i cigni da vicino – mi rispose, e ci incamminammo quindi lungo il sentiero. Dopo poco meno di un’ora giungemmo alla riva del lago, un’enorme distesa d’acqua dolce dove nuotavano numerosi cigni di ogni specie e dimensione; da qui, alzando gli occhi verso il cielo si poteva scorgere anche la luna piena che a sua volta si rispecchiava nel lago diffondendo il suo chiarore tutt’intorno e tingendo d’argento il piumaggio dei cigni che vi nuotavano. Mentre raccoglievamo la legna per accendere il fuoco, Leslie mi fece notare una strana luce rossastra proveniente dall’altra sponda del lago e mi suggerì di andare a controllare per verificare se qualcuno stanotte aveva avuto la nostra stessa idea, così ci avvicinammo. Una volta lì, scopriamo un fuoco già acceso e subito accanto una tenda da campeggio tutta sporca, unta e strappata; da un primo esame sembra sia stata lacerata da alcuni graffi provocati dagli animali, ma tutto ciò è impensabile, cosa sta succedendo qui? – Ehi, guarda lì! – disse Leslie tirandomi per la manica con tono impaurito. Qualcosa si era mosso, forse lì attorno c’era qualcuno che ci stava spiando e che appena ci ha visti è andato via, a quanto pare non siamo soli – Secondo te cos’era? – chiesi a Leslie – E che vuoi che ne sappia? Lo sto chiedendo a te! – sbottò lei. Guardandoci intorno ancora una volta scopriamo che sia il canto dei grilli, sia il verso delle civette e sia l’ululato dei lupi, da toni rassicuranti che erano, diventano delle voci ambigue e spaventose, quindi, assaliti dalla paura il nostro cuore cominciava senza volerlo a battere all’impazzata, i nostri polmoni iniziavano a pompare più aria del solito e le nostre pupille a dilatarsi – Leslie stai calma! – esclamai, e lei risposte: - Stai calmo tu! Non vedi che mi stai facendo ansimare? – - Io? Guarda che sei tu quella che… aaaaaaaaah… lasciamo stare, adesso calmiamoci entrambi ok? Non è successo niente… respiriamo piano piano e smettiamola di tremare – - Jacky, non sto tremando! È il mio cuore che non si ferma! Non riesco a smettere di respirare così forte! – disse Leslie ancora più sconvolta e spaventata di prima. - Allora, ascolta, adesso al mio 3 tutti e due iniziamo a respirare più lentamente e ci calmiamo ok? Al mio 3, sei pronta? Ok … 1… 2… Oh no Leslie! Guarda le tue le pupille! I tuoi occhi! Stanno diventando gialli! – - E come faccio secondo te a guard… oh no anche i tuoi! Le tue pupille si allargano ed anche la tua iride diventa gialla! – Eravamo sempre più impauriti, tanto impauriti quanto sconvolti e i nostri cuori non smettevano di pulsare, ad un tratto mi sembrò quasi che le mie ghiandole secernessero più liquido del solito. - Leslie senti… da quand’è che hai quel ciuffo sopra l’occhio sinistro?- Leslie diventò pallida, ancora più pallida di quanto già non fosse, si guardò in torno e con un tono tanto impaurito quanto era tesa e irritabile in quel momento rispose… - Ciuffo? Quale ciuffo? Sei impazzito? Io odio i ciuffi! Piuttosto tu… da quando ti sei fatto crescere la coda? – Dopo un po’ il battito e la respirazione tornarono regolari, ma sia io che Leslie perdemmo immediatamente i sensi e ci risvegliammo molto dopo e in posti diversi.

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Capitolo 3
*** Metamorfosi ***


Non so lei dove fu condotta esattamente ma io mi ritrovai non so come nei pressi del Monte Corona e quando mi svegliai non potei fare a meno di notare che le mie mani erano più pelose del solito e le unghie si erano trasformate in affilatissimi artigli, intorno a me c’erano tre strani animali che si mantenevano in piedi su due zampe dal pelo folto e fulvo, i due ai lati avevano gli occhi gialli, mentre quello davanti a me li aveva rossi e portava un insolito gilet indaco sulle spalle. Dopo aver capito che non volevano farmi del male, al contrario aspettavano che mi alzassi, arrivò loro la mia domanda – Chi siete? – e quello davanti a me mi rispose – Siamo esattamente ciò che sei anche tu, io mi chiamo Jester e loro due sono Wurstel e Bacon, alzati, non siamo qui per farti del male -. Jester, a differenza degli altri due, a prima vista sembrava un duro, infatti aveva anche una profonda cicatrice che gli attraversava l’occhio sinistro a testimonianza del fatto, ma le sue parole sembravano rassicuranti, così dopo essermi alzato e credendo di essere in un sogno, ecco che un’altra domanda sorge spontanea: - Così siete dei licantropi… un attimo… io come lo sono diventato? – questa volta è Bacon a rispondere dicendo – Sì, lo siamo… e lo sei anche tu, te ne meravigli? – a quel punto interviene anche Wurstel dicendo – Non ti è mai capitato di svegliarti con dei graffi da qualche parte? A proposito… come hai detto che ti chiami? – - il mio nome è Jack, ma gli amici mi chiamano Jacky – - Molto piacere Jacky – risponde Bacon con tono amichevole per poi aggiungere – lo sai che ce n’è voluto per trascinarti fin qui? Sei davvero pesante! – - Non vi ho detto io di farlo! – esclamai – perché mi avete portato qui allora? – aggiunsi Intervenne Jester: - Ultimamente stanno succedendo diverse cose qui, cose molto strane tra l’altro, numerosi esseri umani come te, di giorno si svegliano con dei graffi sul corpo ma non ne parlano con nessuno perché temono di essere diventati pazzi… quei graffi, ahimè, glieli abbiamo causati noi nel tentativo di trascinarli fin qui, la vedi quella roccia Jacky? – Mi limitai ad annuire. – Portiamo qui le persone che si trasformano in lupi mannari per calmarli, il potere emanato da quella roccia è l’unico in grado di farlo, devi sapere che alcuni esseri umani non riescono a controllare le loro trasformazioni e soprattutto quando queste avvengono durante i pleniluni diventano delle bestie indomabili… non era nostra intenzione far loro del male, non volevamo farlo neanche a voi, ma siamo stati costretti. Per fortuna il manto rossastro vi ha protetto, quando eravate ancora in quella forma non eravate conciati molto bene miei cari –. Ecco risolti due misteri: i graffi sui polsi, sul viso e sulle altre parti del corpo e il mistero della Ilex Forest. Ricapitolando, durante la notte gli esseri umani esposti ai raggi della luna si trasformano in lupi mannari e alcuni di loro, soprattutto quando la faccia della luna si mostra tutta, diventano delle bestie feroci ed incontrollabili. Jester, Wurstel e Bacon, fanno parte di quei pochi licantropi che sono stati in grado di controllarsi e portano quelli più sfortunati di loro vicino a questa roccia per far sì che si calmino. Una roccia piuttosto strana a mio parere, pensavo che le rocce magiche fossero decorate con graffiti ed incisioni, invece questa emette solamente una luce violacea e argentata, niente di più. – Chissà cosa diranno gli altri quando lo sapranno! A proposito… dov’è Leslie? – - Ti riferisci alla tua amichetta? Anche lei è sana e salva, è stata portata vicino ad un’altra roccia a pochi passi da qui, vieni, ti accompagno da lei – disse Jester. Intanto che andavamo da Leslie Wurstel si allontanò e rimanemmo solo io, Jester, Leslie, che era ancora distesa sul suolo, e un altro licantropo, sembrava essere una femmina. – Oh, Jacky, vedo che ti sei ripreso in fretta – mi disse lei come se mi conoscesse, poi risposi io – Sì, grazie, vedo che noi lupi mannari siamo dotati anche di un udito molto fine, ci hai sentito parl... – non mi lasciò terminare la frase ma mi colpì dandomi una zampata sulla guancia destra e provocandomi alcuni graffi, poi disse – Possibile che non mi hai riconosciuta? Sveglia Jacky! Sembra che tu stia dormendo! Sono Cody! Non ho resistito e così, tutta sola, mi sono incamminata nella foresta dopo di voi… ma come vedi… mi hanno presa –. Un po’ ero felice di rivedere Cody, anche se in quelle sembianze, però ero seccato per il colpo che mi aveva inferto… di certo i semplici schiaffi facevano meno male. Proprio in quel momento Leslie cominciò a dimenarsi e pian piano spalancò le palpebre – Buongiorno! – le dissi socchiudendo gli occhi e sorridendole – hai dormito bene? – aggiunsi ironicamente. Lei non rispose ma reagì dandomi un’altra zampata, questa volta sulla guancia sinistra – Ahi!! Adesso per colpa vostra domattina avrò dei graffi sul viso anche io! – esclamai – Jacky!!!!!! Guarda in che guaio mi hai cacciata, sono tutta… pelosa… ho gli artigli… e poi… non mi piace il ciuffo! È tutta colpa tua! - - Stai calma, la colpa non è di nessuno! - - Ah sì? E chi ci ha portati qui stasera? Di certo non è stata mia l’idea! – - Ora basta litigare – Intervenne Jester – La colpa, come ha detto il tuo amico, non è di nessuno, anche perché prima o poi tutti gli uomini saranno in grado di trasformarsi in licantropi – - COOOOOOOOOOSA? – rispondemmo noi tre in coro. - Vuoi dire che non siamo gli unici a poterlo fare? Che peccato… - disse Cody dispiaciuta. - Che peccato? – le rimproverò Leslie – Ti sei vista allo specchio? Hai idea di quando sia orrendo il tuo aspetto? – - Basta, non è questo il momento di perderci in chiacchiere inutili – intervenne di nuovo Jester – piuttosto, volete sapere per quale motivo possediamo il potere di trasformarci in licantropi? – Eravamo tutti e tre un po’ sconvolti, ma ci sembrava molto strano che tutti gli umani di lì a poco sarebbero diventati dei licantropi… Jester però, vedendo le nostre espressioni interrogative, anticipò la nostra domanda con la sua: - Pensate sia strano che possiamo cambiare forma? – Io, Leslie e Cody, ci guardammo l’uno sui volti dell’altra come per fargli capire che questa non era una cosa normale. E così lui disse: - A pensarci bene, però, cambiare forma non è così innaturale – e poi aggiunse – Rifletteteci, è davvero così strano? – mi limitai a rispondergli chiedendogli - Dove vuoi arrivare? – e lui replicò con un esempio - Pensate al bruco, quando arriva il momento non si trasforma forse in una bellissima farfalla? È naturale... e il riccio e l'istrice? forse non cambiano forma per proteggersi? E molti altri anfibi posseggono il potere di cambiare colore a volontà, giusto? – Nonostante le sue parole noi continuavamo a credere che quelle trasformazioni non fossero affatto nella norma, gli esempi che aveva fatto lui erano ovvi… da che mondo e mondo i bruchi diventano prima crisalidi e poi farfalle, stessa cosa vale per i camaleonti che cambiano colore e così via, ma di esseri umani che mutano in licantropi non se ne era mai sentito parlare se non in fiabe e leggende, però, in tutto ciò c’era una certa analogia… a pensarci meglio, quando eravamo bambini non ci siamo sorpresi la prima volta che abbiamo visto una bellissima farfalla e poi a scuola abbiamo imparato che prima era un semplice bruco? Doveva essere all’incirca la stessa cosa. Jester iniziò a sorridere vedendo che i nostri occhi si stavano illuminando e così completò la sua frase - Alla luce di tutto ciò, potete ancora dirmi che i lupi mannari sono così anomali? – A rispondere fu Leslie: - Beh... a dire la verità non ci avevo mai pensato in questa maniera – dopo di lei Cody – Neanche io… - E così risposi loro: – Forse non ci avete mai pensato abbastanza – dopodichè, cominciai a riflettere su ciò che ci stava accadendo e intanto Jester continuava dicendo: - Le specie deboli sono sopravvissute evolvendosi... trasformandosi. Se ci pensate anche gli uomini senza trasformare i loro corpi coprendosi con gli indumenti sarebbero delle creature che soffrirebbero il freddo. – Intervenni io: - Senti Jester, non te l’ho ancora chiesto… tu provieni da Market Chipping? – il lupo scrollò la testa e poi disse: - No, provengo dalla Vallata del Folding, la Ilex Forest si estende fino a lì – poi tornando sull’argomento mi domandò: - Tu cosa ne pensi? Secondo te come mai ci stiamo trasformando in lupi mannari? – e risposi – Non saprei… tu hai già tirato le tue conclusioni? – e rispose prontamente: - Io credo che l'evoluzione in lupi mannari, sia una maniera per l'umanità di progredire sopravvivere... – all’udire di quelle parole Leslie sbottò – E pensare che qualcuno credeva che noi derivassimo dalle scimmie! Ora invece scopriamo che ci stiamo trasformando in licantropi! Ma da cosa dobbiamo sopravvivere poi? Gli animali non attaccano più gli esseri umani e sono più di 3 secoli che non ci sono guerre! Le uniche cose che potrebbero preoccuparci sono… noi stessi… i lupi che non sono ancora in grado di controllarsi! – Leslie un po’ aveva ragione, trasformandoci in lupi avevamo creato noi stessi dei problemi ed ora eravamo lì a discuterne per dare una spiegazione logica a tutti questi avvenimenti. A quel punto intervenne Bacon, che era stato zitto fin ora: - Da quando noi esseri umani… ehm… se ci possiamo ancora definire tali, abbiamo deciso di far crescere delle foreste così rigogliose per salvaguardare l’ambiente, non abbiamo pensato di non esagerare, infatti oggigiorno le foreste occupano il 70% della crosta terrestre, e solamente il 5% è occupato da città e paesi, la restante parte è costituita dalle distese oceaniche e da alcune città sull’acqua, ciò non vi porta a pensare ad uno squilibrio ancora più grande di quello che sussisteva un secolo fa? Non abbiamo troppe foreste? – e concluse sorridendo – È già tanto che gli animali non sono diventati grandi quanto i dinosauri! -. Era chiaro, gli esseri umani stavano adattandosi al nuovo ambiente, le foreste infatti erano dei luoghi più adatti a dei lupi che a degli uomini… ma perché trasformarsi proprio in licantropi e non ritornare scimmie? (ammesso che lo fummo) e poi come mai un cambiamento così radicale? C’entravano forse le pietre violacee alle nostre spalle? Quella notte piena di interrogativi, la trascorremmo ai piedi di quella montagna a discutere su futuro dell’umanità, un tema piuttosto impegnativo eh? Più tardi ci raggiunse di nuovo Wurstel, in compagnia di altri due licantropi, indovinate chi erano? Rick e Len, anche loro alla fine si sono fatti vincere dalla curiosità e ci hanno seguito fino al lago. L’indomani all’alba, tornati ad essere umani, ritornammo tutti nelle nostre case e scoprimmo che passare la notte in bianco, anche se da lupi metteva molto sonno e anche molta fame, così facemmo una abbondante colazione. Ci sono ancora un sacco di cose da spiegare e da capire, inoltre quello dei licantropi non è di certo l’unico segreto che nasconde la Ilex Forest… ce ne saranno altri, e noi, abbiamo tutta l’intenzione di scoprirli tutti, adesso che possiamo trasformarci anche in licantropi non avremmo più bisogno della solita attrezzatura e nessuno potrà fermarci. Per tutta l’umanità sta iniziando una nuova era, per noi cinque invece sta per iniziare l’era delle grandi scoperte!

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