Little love

di Jamie Mustang
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il negozietto dell'angolo ***
Capitolo 2: *** Ritorno ***
Capitolo 3: *** Combattimento ***
Capitolo 4: *** Problemi ***
Capitolo 5: *** Dolore ***
Capitolo 6: *** Invidia di un'homunculus ***
Capitolo 7: *** Come posso provare un tale sentimento? ***



Capitolo 1
*** Il negozietto dell'angolo ***


tutta la verità...

-Envy!- gridò Pride al ragazzo con i capelli verdi che guardava fuori dalla finestra.- Vieni ad accogliere il nostro nuovo homuculus!-                                                    

Envy si avvicinò sbuffando alla porta, facendo entrare una "ragazza" mingherlina, con un lungo abito nero molto scollato. i suoi capelli blu mare erano incorniciati da un viso pallido e le sue labbra erano sottili e taglinti, come coltelli.

Envy la fissò un'attimo, come incantato, poi scostò lo sguardo da un'altra parte.

-Come ti chiami? - chiese Pride con sguardo come incantato dalla "ragazza" (Charming:- Adesso mi dici perchè ragazza lo metti tra virgolette!- Jamie:- Non ti preoccupare!^^)

-Charming. Sono l'homunculus del fuoco.- Rispose fissando Envy con uno sguardo molto suadente. (Envy:- Nononono! Ti ho detto che non voglio essere fissato! Jamie:- Zitto e mosca!)

Envy la guardò. Era strana. Nuova. Ecco la parola giusta. Nuova.

- Perchè non ci fai vedere l'Oroborus, cara?- disse Pride.

Lei sorrise e disse:- No, non posso. Non posso levarmi la maglietta sapete...- Poi fece un risolino maligno.

Pride sorrise. Somigliava tutta a Lust. Ma era più giovane e più bella.

-Envy, falle vedere dove starà in questi giorni.- disse poi.

"Perchè devo sempre occuparmi dei mocciosi?" pensò arrabbiato. (Charming:- MOCCIOSA A CHI???-  Envy:- calmati è colpa dell'autrice! Charming:- UCCIDIAMOLA!!)

-Ehi!! Ci sei??? SVEGLIAAA!- gridò l'homunculus.

"Ma chi si crede di essere 'sta cretina?" pensò

Envy l'accompagnò in un grande salone senza finestre.

- Adesso stai qui buona e calma. Io devo uscire.- disse il ragazzo prima di lasciare da sola l'homunculus del fuoco.

( Nota dell'autore: non l'ho messo, ma sembra che Charming abbia una GRANDEE scollatura sul petto^^)

Envy uscì irritato, quella "ragazza" aveva un non so che che lo attirava.

Arrivò al mercato ed entrò in un negozio. Vide caramelle, cioccolatini, ogni sorta di dolciume. Si avvicinò alla cassa. Dietro di essa c'era una giovane ragazza che parlava al telefono.

"tsk, gli umani, tutti uguali" pensò il ragazzo che fece per andarsene.

-Oh!- esclamò la ragazza.- Non l'avevo vista! Mi scusi.-

Envy si voltò. "Questa devo proprio ucciderla" pensò

-M-ma...ha una specie di ferita al braccio! Mi faccia vedere.- mormorò avvicinandosi a Envy.

Prese una garza e cominciò a fasciare quella ferita comparsa dal nulla.

-Che sbadata! Non ti ho ancora chiesto come ti chiami! Il mio nome è Karin.-

-E-envy. Si. il mio nome è Envy.- rispose incerto il ragazzo.

-Ehm, Envy, sai che sei vestito proprio strano? Se vuoi ti presto qualche vestito. Ho un fratello che ha circa la tua età!- disse la ragazza fissando la "gonna" di Envy, poi aggiunse - Sei un maschio vero?-

-CERTO CHE SONO UN MASCHIO CHE COSA CREDI STUPIDA UMANA!- esclamò Envy

- Stupida umana? Ma che lingua parli? Ma guardati allo specchio, travestito!- sbraitò la ragazza che aveva appena cambiato espressione.

-Come osi...- "Calmati Envy non ti infiammare. E' solo una stupida umana."

Karin sorrise e si alzò, andando a prendere dell'acqua fresca da un piccolo frigorifero dietro la cassa.

-Hai sete?-mormorò. Envy annuì." ma perchè l'ho fatto? Io sono un'homunculus, non ho fame,sete o sonno!"

KArin versò con premura l'acqua in un bicchiere tutto blu, poi lo poggiò a terra, prese un gessetto, disegnò un cerchio alchemico intorno al bicchiere e lo toccò. Sul bicchiere comparve il nome di Envy completamente verde.

-Ti piace?- chiese Karin dopo essersi alzata. Envy la guardò con disgustò, poi prese il bicchiere e cominciò a bere, senza sentire niente.

Karin lo fissò. Era strano. Quel ragazzo non reagiva a niente. Envy, dopo aver finito di bere senza senso, la guardò. Indossava un top molto attillato e dei fuseaux azzurri, con degli stivali neri a tacco alto.

-Uff!- sbuffò la ragazza- c'è ancora tantissimo lavoro da fare!-

"No, non dirlo, ti prego non dirlo,NON DIRLO! Oh no, troppo tardi" -Ehm, se vuoi ti posso dare una mano...però dopo mi fai vedere se sai combattere.-

Karin lo guardò con questa espressione---> ^^' Poi disse:- Sisi! Certo! Guarda che non sono clemente con le ragazze!-

-TI HO DETTO CHE SONO UN RAGAZZO NON UNA RAGAZZAAAAAAAAAAAAAAAA!- urlò ancora Envy giardando Karin con sguardo omicida.

Karin cominciò a ridere a crepapelle, poi gli rifilò un paio di pantaloni decenti (Envy: che vuoi dire?) e un grembiule completamente rotto.

-Che ci faccio con questo?- chiese Envy guardando il grembiule.

-Che domande, te lo infili in testa secondo te?- poi vide che Envy LO STAVA FACENDO e lo fermò- Stupido lo devi legare ai fianchi!-

"Adesso la uccido. GIuro. Adesso la uccido." pensò lui con istinti poco rassicuranti.

Ma si calmò. Lei si avviò verso la cassa e prese qualche soldo.

-Tieni- disse porgendo a Envy i pochi spiccioli che aveva in mano- questi sono metà dei nostri guadagni. Mi sembri un poveretto. So che non ti serviranno a molto, ma ti prego di accettarli.- Envy la fissò. Perchè era gentile con lui? Era una stupida, crudele umana dopotutto. Ma allora perchè, perchè si sentiva così strano? Non capiva...

- Ehi, ci sei? - chiese la ragazza fissando lo sguardo perso color ametista del ragazzo. -Stai dormendo in piedi?-

Envy la buttò a terra e si alzò. Poi la fissò un'attimo, incattivito, e indossò quel grembiule lacero che la "umana" gli aveva dato.

- Senti, adesso mi dici perchè reagisci così stranamente!- disse in modo che non replicava risposte Karin, che nel frattempo si era rialzata dolorante.

Envy però non rispose, si limitò a grugnire e a dirigersi verso la porta di uscita del piccolo negozio.

-Ehi! Dove vai? Il grembiule...- ma le sue parole non ebbero effetto. Il ragazzo se n'era andato.

stupita e anche un po' frastornata, Karin si alzò, prese il suo piccolo orologio d'argento che aveva avuto in tasca tutto quel tempoe lo gettò a terra.

-Perchè devi sempre causarmi guai, stupida alchimia?.-

 

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Capitolo 2
*** Ritorno ***


Little love capitolo due

 

 

Capitolo 2

 

Ritorno

 

“Gli umani! Pfui! Sono solo degli stupidi esseri senza cervello!” pensò Envy incamminandosi verso la sua “casa”.

Poco dopo però si accorse che aveva ancora addosso il lacero grembiule che Karin gli aveva dato.

“Uffa” pensò “ Non ho certo voglia di tornare in quel negozietto! Ma allora, che ci faccio con questo?” e guardò il grembiule.

Poi guardò nella tasca, e vide che c’erano i pochi spiccioli che quella ragazza gli aveva dato pensando che fosse un poveretto.

“Accidenti a me e alla mia parte buona!” pensò Envy (ndJamie: Ne hai davvero unaaa??? )

E si voltò per ritornare al piccolo negozio.

Quando arrivò fu colto come da una paura, un piccolo fremito di dolore che lo colpiva al cuore, ammesso che ne avesse uno (ndEnvy: ricominci?)

Karin però lo vide e lo invitò ad entrare.

-Ehi Envy! Che fai la fuori, giochi a nascondino? Disse sorridendo la ragazza.

Aprì la porta facendo entrare Envy ( controvoglia ).

- Sei venuto qui perché sei stato colpito da un improvviso senso di colpa o perché mi volevi restituire il grembiule?- disse fissandolo la ragazza (ndEnvy: a ri-dagli ti ho detto che non voglio essere fissato!)

-N-no, volevo solo renderti il grembiule…- disse lui

-Ah okay…- disse sconsolata la ragazza – allora niente lotta, giusto?-

Envy si riprese e scosse la testa. “ Proprio adesso dovevo diventare un pesce!” pensò

-Ah, quindi la lotta si fa, giusto?- mormorò dolcemente lei come si fa con dei bambini.

Lui annuì, poi si sfilò il grembiule e lo poggiò sul bancone.

-A quando l’incontro?- chiese.

-Oggi pomeriggio, dietro il negozietto c’è un piccolo cortile abbastanza grande per combattere. Ripeto, non sono clemente con  i ragazzi.-

“ Pfui, ce ne vuole per battere il grande Envy” pensò l’homunculus prima di uscire.

-Ehi, non si saluta?- chiese la ragazza quasi arrabbiata.

-Beh…ciao. E uscì

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Combattimento ***


Little love capitolo due

Scusate per il capitolo precedente che era così corto ^^ Spero che questo vi soddisfi.

 

Capitolo 3

 

Combattimento

 

 

“Finalmente sono le quattro” pensò Karin mentre si preparava per combattere.

Sentì un leggero scampanellio nei pressi della porta e vide che Envy era appena entrato.

-Ehi! Sei arrivato! Mmh… sei sicuro che riuscirai a combattere con quei vestiti? Non è che la gonnellina ti ingombra?- affermò guardandolo.

-No, io combatto così. E sto anche comodo. TU, invece, così sembri una majorette!- esclamò Envy facendo uno dei suoi ghignetti malefici.

E in effetti era vero, ma non una majorette con la gonna, bensì una majorette con pantaloncini corti neri [ndKarin: Che ci volete fare mi piace il nero!] , una maglia a collo alto blu scuro e delle scarpe da ginnastica azzurre. Aveva i capelli raccolti in una lunga treccia bionda.

-Ehm, quando sei pronta.- brontolò Envy seguendola nel cortile dietro il negozio.

-Un’attimo…-disse infilandosi dei guanti, guarda caso neri, senza dita. –Ecco fatto! Adesso sono pronta!-

Envy sorrise (in modo poco rassicurante)  e si lanciò all’attacco, colpendo Karin di sorpresa. Per fortuna si scansò e la colpì solo di strisciò alla spalla, ferendola leggermente.

Lei si sgranchì un po’ il collo e partì all’attacco. Envy non fece in tempo a scansarsi ( o non volle) e fu colpito in piano stomaco da un forte pugno.

-Ehi- disse con la solita voce di chi non si è fatto nulla- sei forte per essere una ragazza!-

Lei lo fissò con sguardo omicida, gli saltò alle spalle e lo colpì alla schiena.

-Ahio. Ehi femminuccia, fammi contrattaccare!- disse l’homunculus con occhi innocenti.

Lei sorrise e disse:- Te l’avevo detto che non ero clemente!- Era proprio quello che Envy aspettava. Corse verso di lei e la colpì leggermente (che nel linguaggio umano equivale quasi a un pugno d’acciao, ma Envy non lo sapeva) allo stomaco.

Lei lo guardò sgranando gli occhi, poi cominciò a tossire sputando sangue e a balbettare qualcosa.

-M-mi…hai…fatto…male…sai?- diceva sottovoce mentre sputava sangue.

“Ahio mi sa che il mio pugno “leggero” per un’umana è doloroso!” pensò Envy mentre assisteva al dolore della ragazza.

Lei si buttò di schiena per terra ansimando e ogni tanto sputando sangue.

“mmmm. E adesso cosa faccio? La lascio qui?” oensò Envy, ma poi fu sopraffatto dai sensi di colpa, cosa strana per un homunculus, e la prese in braccio portandola dentro il negozio.

Quando si riprese, Karin vide Envy che stava maneggiando con il telefono.

-Come cavolo si usa questo aggeggio?-

Karin sorrise e fece per alzarsi, ma non si sentiva più le gambe.

“Ahio” pensò sfiorandosi il ginocchio.

Envy la guardò, poi si accorse che era sveglia e si avvicinò.

-Ehi. Stai bene?  Ehm…mi puoi dire come funziona questo aggeggio?-

 

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Capitolo 4
*** Problemi ***


Little love capitolo due

Capitolo 4

 

Problemi

 

-Mi puoi dire come funziona questo aggeggio?- disse Envy indicando il telefono.

-Oh. Sei messo bene. Allora: vedi questi tasti con i numeri? Bene te schiacci i numeri per chiamare la persona desiderata e poi schiacci questo tasto verde quando hai finito. Capito?-

-Penso di si…- mormorò Envy guardando la tastierina sul balcone.

Lei cominciò a ridere divertita, e l’homunculus la guardò arrabbiato.

“Ma perché non la uccido. E’ talmente irritante!” pensò

- Ahahahah…- poi si fermò, cominciò a tossire e tossire, poi cominciò a vomitare [ndEnvy: Che schifo…] liquido e sangue.

“Ahio. Mi sa che il pugno ha effetti duraturi…” pensò avvicinandosi.

-Ehi… che cos’hai?- chiese con il tono più disinteressato che riusciva a fare.

Lei non riuscì a rispondere perché continuava a vomitare, era come se vomitasse l’anima, quasi non riusciva a respirare, stava ansimando.

-Ma…- riuscì a dire in un attimo di pausa, ma poi ricominciò a vomitare, stavolta violentemente, e vomitò sangue più scuro di quello che esce dalla pelle quando ti fai male. [scusate so che è un po’ schifoso.]

-Mio dio…-mormorò Envy. Quello non era causato dal suo pugno, o almeno così pensava.

-Karin, rispondimi, e dai, non fare così. EHI! KARIN!!! – disse cominciando a scuoterla, ma non migliorava di certo le cose.

Lei lo fissò, ma era come se non lo facesse, perché il suo sguardo era vuoto, senza il tepore che Envy aveva visto prima.

Allora afferrò il telefono e cominciò a digitare numeri caso.

“E no così non succede nulla” pensò, poi si avvicinò a Karin e la fissò. Aveva smesso di vomitare, ma ansimava.

“Per fortuna si è ripresa”  pensò “ Ma che vado a pensare? Lei è un’umana, io sono un’homunculus, un essere creato artificialmente. “

Poi si allontanò da Karin e le prese un bicchiere d’acqua.

-Tieni- disse senza nemmeno guardarla.

Lei lo guardò, notando che la sua schiena aveva improvvisamente preso un colore rossastro.

-G-grazie. Sai- cominciò la ragazza – ogni tanto mi prendono questi attacchi. Li ho da quando sono nata.-Poi si guardò la grande cicatrice che aveva sullo stomaco e la sfiorò.

Envy si voltò e si alzò.

-Dove vai?- chiese la ragazza senza alzare lo sguardo.

-Torno a casa mia.-

-Ci rivedremo?-

-Forse…- e uscì

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Capitolo 5
*** Dolore ***


Little love capitolo due

Capitolo 5

Dolore

Envy camminava.

Senza guardare indietro.

Aveva visto tutto.

“Dunque anche un umano può soffire?” pensò ricordando l’orribile spettacolo a cui aveva appena assistito.

“Perché? Perché sono un’homunculus? Soffro. Anch’io soffro. Come gli umani. Provo dolore. Ma posso anche amare? Cosa mi serve essere un’homunculus? Cosa ci faccio qui?”

“mmm… forse dovrei tornare a vedere come sta…no. Meglio di no. Teniamo le distanze.”

Ed entrò in quella che era la sua “casa” .

-ENVY! DOVE DIAVOLO ERI FINITO?- urlò Sloth andando incontro al ragazzo che era appena entrato.

-Mmm.- mugugnò lui senza risponderle.

-RISPONDIMI STUPIDO ESIBIZIONISTA!- Gli sbraitò contro la giovane donna.

-Ero andato a fare un giro in città. Qualche problema?- rispose con non calanche Envy.

-Certo! Se un umano ti vede devi subito ucciderlo! Spero che non ce ne sia stato bisogno.- 

-No, nessun problema. Ora vado in camera.- e uscì dal salone d’ingresso.

Quando entro nella sua camera, notò che c’era già qualcuno.

-Charming. –sussurrò annoiato.

-Ehi piccolo mutaforma, cosa ci fai qui?- disse divertita

-Come cosa ci faccio qui? Cretina questa è la mia camera!- esclamò esasperato.

-Ohhh! Davvero? Beh, puoi sempre prendere la mia!-

-Ma non ci penso nemmeno! Via! Sciò! Vattene! – urlò scacciando l’irritante homuncullus dalla stanza. Lei lo sfiorò e mormorò:

- Bene bene bene. Chissà cosa dirà Pride quando saprà che ti sei  legato con un umana!- esclamò

Envy arrossì e scosse la testa, negando tutto.

-Nononono! E poi non sono affari tuoi!- urlò esasperato.

-Tsk. Lo immaginavo. Sei solo un grosso pallone gonfiato. – sogghignò Charming    [ndEnvy: Brutta nanerottola…]

Envy uscì sbattendo la porta e lasciando Charming da sola. Di nuovo.

“Mmm. Vediamo dove va” pensò Charming che già aveva pensieri non molto rassicuranti.

Envy si incamminò guardandosi intorno.

“ma perché sto andando da lei? E’ solo una stupida umana… “ pensò l’homunculus.

Arrivò al negozio e fu stupito dal fatto che Karin non c’era.

Si avvicinò alla cassa e chiese alla ragazza che la sostituiva dove fosse.

-Chi,  Karin? E’ stata portata all’ospedale poco fa. Ha avuto uno dei suoi attacchi. Pensavano tutti che dopo l’operazione il suo stomaco sarebbe tornato come nuovo.-

Envy riflettè: “Allora è vero che anche gli umani possono soffrire, provare dolore. Allora, perché sono nato?”

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Capitolo 6
*** Invidia di un'homunculus ***


Little love capitolo due

 

Capitolo 6

 

Invidia di un’homunculus

 

Correva.

Envy correva verso l’ospedale.

Non sapeva neanche perché lo faceva.

“Dove sto andando? Ah già, all’ospedale.” Pensò Envy mentre i suoi lunghi capelli verdi gli sbattevano sul viso.

Arrivò davanti alla porta di quel grande edificio bianco.

“E adesso che faccio? Beh…entriamo.” E oltrepassò la porta

Dopo aver chiesto informazioni alla ragazza che stava in segreteria, salì le scale fino ad arrivare alla stanza di Karin. Dentro però vi trovò una brutta sorpresa.

-Uhhhh! C’è il piccolo mutaforma!- esclamò una sagoma fin troppo conosciuta.

-mmm. Che noia. Ma devi sempre stare tra i piedi?- disse Envy sbuffando.

Lei sollevò un braccio, e insieme ad esso si alzò anche qualcos’altro.

-Cos’è quella cosa che hai in mano?- chiese Envy guardando storto la creatura.

-oooooooh! Ma come? Non riconosci la tua “amata” umana?- rispose sghignazzando Charming mentre accendeva la luce.

-Dimmi una cos Charming. Perché lo fai?-

Lei invece di rispondere cominciò a menare pugni nello stomaco di Karin, che nel frattempo si era ripresa.

-Che cosa…?- sussurrò lei prima di venire colpita dal forte pugno dell’homunculus.

Envy digrignò i denti. Ma perché lo faceva? In fondo era solo una stupida umana.

-CHARMING ,DIMMI PERCHE’ LO FAI!- urlò Envy contro l’homunculus che stava quasi uccidendo Karin a forza di pugni.

-Oh. Così hai reagito piccolo mutaforma! Beh, la verità è che sono invidiosa.- sorrise Charming. Non un sorriso dolce, ma un sorrise maligno e beffardo.

-E di cosa sentiamo? Della mortalità?- disse Envy con un ghignò.

-Sono gelosa di lei. Perché ha preso il tuo cuore. E io lo voglio tutto per me.- Detto questo lanciò in aria Karin e la colpì con un calciò in pieno stomaco.

Lei cominciò a sputare sangue.

Envy non si trattenne più. Si lanciò contro Charming e cominciò a colpirla con tutta la forza che aveva.

-Ehi mutaforma, ma cosa ti…- ma non riuscì a finire la frase, perché venne colpita in mezzo al viso da un calcio fortissimo.

-Vattene di qui…- sussurrò Envy – se non vuoi morire-

Lei fissò l’altra ragazza con odio e uscì dalla finestra.

Lui fece per uscire, ma una mano lo trattenne.

-Ehi.- mormorò- che cosa fai?-

Lei lo guardò e sorrise, poi sussurrò:

-Envy…- e ricominciò a tossire.

Lui aspettò che smettesse.

-Si?-

-Grazie per avermi aiutata.-

-Di nulla- e se ne andò. Ancora.

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Capitolo 7
*** Come posso provare un tale sentimento? ***


Little love capitolo due

                                                             Capitolo 7

“come posso provare un tale sentimento?”

 

 

Charming aveva un’idea su come sedurre Envy. Si sarebbe presentata in camera sua…beh…poco vestita.

Mentre tornava a casa, Envy percepì un dolore fitto, come s una freccia di metallo l’avesse appena trafitto.

“Come posso provare un tale sentimento? Sono un’homunculus, un’essere privo di sentimenti, allora perché, perché mi sento così?”

Karin era solo un’umana, secondo lui, ma lo pensava davvero? Non lo sapeva.

“uff. Calmati Eny, respira, è solo un’umana, una stupida schifosa umana.” Pensò “ARGGG! NO CHE NON LO E’! ALLORA COS’E’? ACCIDENTI! “

Arrivò nella sua camera, dove trovò una brutta, ma proprio BRUTTA sorpresa.

-Ciao mutaforma- disse una voce suadente, ma lontana.

-Che noiaaa!!! Charming non rompere!!! – sbuffò Envy senza guardarla.

Quella si avvicinò, e Envy vide che era in costume.

-brrr. Mi viene da vomitare.- disse Envy mentre aveva un conato di vomito.

-Ehi Envuccio, cosa c’è. Non ti piace?-  disse lei facendo la finta offesa.

Lui fece un sorrisetto maligno e comincio a parlare:

-Senit, come scalda letto non sei niente male,ma preferirei farmi Gluttonny piuttosto che te, non sei te che voglio.- e uscì. Finalmente aveva capito. Aveva capito che era il suo destino.

Lei, dopo aver fatto una faccia tipo questa O_o, cominciò a correre in modo da superare Envy. Sapeva sov’era diretto. Stava andando da  Karin.

“ Quella schifosa. In fondo è solo un’umana! Cosa ci trova Envy?” pensò mentre raggiungeva la porta del piccolo negozietto.

La porta si spalancò, e l’homunculus si scagliò sulla ragazza, che stava raccogliendo del terriccio.

-Buongiorn…- la poveretta vene scagliata contro il muro, il che non le fece finire la frase.

“Questo non è Envy…non può essere lui” pensò.

-Ehilà stupida umana!- esclamò Charming guardandola fissa negli occhi. I, guaio è che i suoi occhi erano uguali a quelli di Envy, quindi lei lo scambiò per lui, visto che non ebbe tempo per vedere altro.

-Envy?- Charming colse l’occasione e mutò la sua voce, imitando quella di Envy.

-Già stupida umana…sei finita!-  la prese per il colletto e la buttò al suolo.

Lei non fece in tempo reagire. “ Che faccio adesso?” pensò allarmata mentre charming si apprestava a buttarsi su di lei con un tuffo a candela.

“mmm…devo escogit…” Ma Charming si buttò su di lei, pesante quanto un masso di marmo.

-Cough…- tossì la poverina prima di essere presa a calci.

Charming sorrise sadica. Stavolta non c’era Envy a fermarla. O almeno lo pensava.

“finalmente la posso finire in pace” pensò, ma in quel momento una figura entrò in quel negozio.

-Ehi Karin! Ma che cosa…- poi vide quella ragazza, quella odiata ragazza, non Karin, Charming, che stava picchiando l’altra ragazza, l’amata (pensava) ragazza, Karin.

-Bastarda- sussurrò

“Ehi, qui c’è qualcosa che non va, se lui è Envy, quello che mi sta per ammazzare chi è?” pensò la ragazza, confusa.

-Accidenti, sei arrivato proprio nel momento meno adatto tesoro-  Charming stava cambiando, i suoi capelli si accorciarono, mentre il suo corpo si stava improvvisamente allungando, sul suo stomaco stavano apparendo degli scheletri putrefatti, i suoi denti fecero appuntiti, il suo viso divenne orribile, infine la nuova Charming li sovrastò, in tutta la sua bruttezza.

-Co-cos’è?- chiese Karin spaventata.

Envy non le rispose, si limitò a prenderla in braccio e a lanciarla il più lontano possibile.

“scusa, non posso permettermi di farti correre rischi.”

Poi il ragazzo si scagliò contro quel lerciume, che nel frattempo si stava dirigendo verso l’avversaria in amore, anche se Karin non lo sapeva.

-Non ci provare mostro infame!-esclamò Envy prima di tirarle un pugno fortissimo in pieno stomaco.

-Ouff… sussurrò Lei, poi agitò una “mano” tirando schiaffi a destra e a manca, senza riuscire a prendere nulla di sensato.

-Ehi! La cassa mi è costata un mucchio di soldi!- esclamò Karin dopo che Charming le aveva distrutto la cassa nuova.

-Stupida…- urlò Envy, prima di venire colpito da uno schiaffone in faccia.

-ENVY!- sbraitò la ragazza, poi disegnò in fretta un cerchio alchemico e lo sfiorò, facendo apparire un palo appuntito, che colpì il mostro alla spalla.

-Tsk. Niente di che.- disse con la voce caversona, poi la afferrò e cominciò a stringere, quasi volesse farla esploedere [ndCharming: ehm…SECONDO TE COSA VOLEVO FARe?!?]

Quando Envy si riprese, vide quella scena raccapricciane e raccolse tutte le sue forze. Poi, dopo un momento di riflessione, si scagliò contro il mostro. Il suo obbiettivo er ail cuore.

-Co…- Disse confusa Charming, ma venne colpita da un pugno fortissimo, che nemmeno lei seppe bloccare, e stramazzò a terra, non morta.

-Tornerò, stanne certa.-

E se ne andò, lasciandoli soli.

-Tutto bene?- chiese Envy, preso da un’improvviso interessamento dalla ragazza.

-B-bene grazie, beh, più o meno… cough-

 

Per questo capitolo ringrazio le mie amiche Emily the strange e gold_dragon. Senza di loro non ce l'avrei fatta!

 

 

 

 

 

 

 

 

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