Once upon a time ...

di Wilwarind86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. The little mermaid. ***
Capitolo 2: *** 2. The swan princess - parte prima - ***



Capitolo 1
*** 1. The little mermaid. ***


1. The Little mermaid.

 




Spiaggia.
Onde.
Mare.

 

Il tramonto stava ormai scomparendo dietro il mare, per  dar spazio alla notte.
Purtroppo durante la sera, sarebbe scoppiata una tempesta.
Le nuvole, ormai grigie e cariche di pioggia, si stavano spostando sempre più rapidamente verso l’oceano.
Appoggiata su uno scoglio, non troppo lontano dalla riva, c’era una ragazza, o meglio una sirena, che continuava a guardare il  tramonto.
In quel momento nel cielo, le nuvole si stavano avvicinando pericolosamente ancora di più.
La sirena, dai lunghi capelli blu mare e dagli occhi del medesimo colore, si rituffò dentro l’acqua senza lasciare tracce.
Cominciò a nuotare sempre più veloce, con la coda di diversi colori che si muoveva a destra e a sinistra. Cercò di sbrigarsi finché non apparve un castello davanti ai suoi occhi.
Con un movimento fluido entrò in una delle poche finestre del castello, più precisamente nella finestra della sua  stanza e delle sorelle.
Più precisamente aveva sette sorelle, la più grande era Alana, mentre la più piccola era proprio lei.
Alana la vide entrare e le sorrise gentilmente – Juvia! Ben tornata. Dove sei stata?
La ragazza sorrise – Ero andata a vedere il tramonto. Sta sera ci sarà una tempesta.
Un’altra delle sorelle, Andrina, si avvicinò alle altre due sorelle che stavano parlando – Ehi Juvia, lo sai che oggi è il tuo compleanno?
La ragazza annuì un po’ preoccupata.
- Sta sera ci sarà la tua festa, e nostro padre ha già deciso qualche pretendente  per …
- Tanto io non mi sposo.
Alana le appoggiò gentilmente la mano sulla spalla – Lo sai che nostro padre ci tiene molto.
Juvia guardò per un momento la sorella – Non mi voglio sposare con qualcuno che nemmeno conosco, io voglio trovare ….
Le due sorelle, Alana e Andrina, si guardarono negli occhi e dissero all’unisono: - … il vero amore.
Juvia annuì - … il vero amore! Quindi non mi sposerò!
Bussarono alla porta ed entrò il re dei mari, Tritone  - Juvia! Non sei ancora pronta? Pettinati i capelli, almeno!
La ragazza si guardò i capelli e sbuffò – Cos’hanno che non vanno i miei capelli?
Prese una forchetta o meglio un’ arriccia spiccia, come la chiamava il suo amico gabbiano Scuttle, e si pettinò i capelli, cercando di togliere tutti i nodi.
Tritone sorrise e mentre stava uscendo dalla stanza, fu interrotto dalla voce di Juvia – Padre.
Si girò e aspettò che la ragazza prendesse fiato per parlare di nuovo – Io …
-  Io … ?
- Io non voglio venire alla festa.
Una grande risata scoppiò nella stanza da parte del padre – Ma questa è la tua festa! Non puoi proprio mancare!
Juvia abbassò lo sguardo – Non voglio …
- Invece si che vuoi! Abbiamo organizzato questa festa solo per te, e sta sera sceglierò il tuo futuro fidanzato.
- Ma …
- Niente ma!
Tritone uscì dalla stanza, sbattendo rumorosamente la porta.
Juvia alzò lo sguardo sulla porta, dove poco prima era uscito il padre, seguito dalle sorelle.
Le si inumidirono gli occhi e si accovacciò per terra – Non è giusto …
- Cosa non è giusto principessa?
Juvia si girò di scatto ed incontrò uno dei suoi amici, il granchio Sebastian che gesticolava con le sue chele – Cos’è successo?
Con il dorso della mano si asciugò le mani – Non voglio andare alla mia festa.
Prima che Sebastian potesse rispondere, Juvia scattò in piedi e prese tra le braccia il suo amico – Infatti non ci andrò!
Si girò per un attimo, poi uscì dalla finestra proprio com’era entrata.
Cominciò a nuotare con in braccio Sebastian, che cercava di convincerla a tornare indietro -  Non possiamo scappare principessa Juvia! Se vostro padre ci scopre si arrabbierà molto!
-  E che si arrabbi allora!
Intanto nel castello si sentì un urlo disumano chiamare il nome di Juvia, ma ormai era troppo tardi per tornare indietro.
 


Con metà corpo uscì dall’acqua insieme a Sebastian, insieme si ripararono dietro uno scoglio.
Purtroppo quella sera non si potevano vedere le stelle, il cielo era oscurato dalle nuvole e dalla tempesta.
- Principessa Juvia sta piovendo! Dobbiamo tornare indietro …
La ragazza non rispose, la sua attenzione era attirata da una grossa nave, che cercava di uscire dalla tempesta.
Molti uomini si buttarono nell’acqua, ormai la nave stava affondando.
Juvia si avvicinò ancora di più alla nave curiosa, e sgranò gli occhi quando vide quella scena.
Un giovane uomo alto, dai capelli neri, occhi scuri, che cercava di portare in salvo gli altri uomini.
Il cuore cominciò a batterle forte e le guance si tinsero per la prima volta di un rosso scarlatto.
Quella era la prima volta che si sentiva così agitata.
Le barche di salvataggio si erano riempite, mancava solo quel ragazzo, purtroppo il destino volle che le scialuppe di salvataggio si allontanarono dalla nave, lasciando il povero ragazzo ancora sulla nave.
Si sentì una voce da una scialuppa, che si stava allontanando con le altre – Principeee!
Il ragazzo moro in questione, cadde dalla nave e annegò senza riemergere.
Senza esitazione Juvia, buttò in acqua il suo amico Sebastian, e si precipitò dal principe.
Aveva perso i sensi, e stava bevendo troppa acqua, lo afferrò per le ascelle e cominciò a tirarlo su, sperando con tutto il cuore che quel meraviglioso ragazzo non morisse annegato …
 

Una voce. Una voce melodiosa che cantava …


Quando il principe aprì gli occhi, una fortissima luce lo investì, e fu costretto a chiuderli di nuovo.
Si stropicciò gli occhi un’altra volta e li aprì completamente, trovandosi davanti una delle creature più belle che avesse mai visto.
Una ragazza.
Dai lunghi capelli blu bagnati e dagli occhi del medesimo colore.
Richiuse per un solo attimo gli occhi, e dopo averli riaperti era sparita.
Si alzò in piedi di scatto e si guardò intorno – Non era un sogno, vero?
No, non poteva essere un sogno, aveva sentito una ragazza cantare.
Sentì una voce che lo richiamava – Principeee!  Principe Gray!
Non si girò, guardò il mare e sorrise.

Era sicuro che l’avrebbe ritrovata …
 
 


Da dietro lo scoglio, Juvia chiuse per un istante gli occhi.
Stava per essere scoperta da un umano.
Si portò una mano sul petto, il cuore non accennava a rallentare.
Tum Tum.
Prese un bel sospiro e riaprì gli occhi, trovandosi davanti Sebastian, che la guardava preoccupato – Principessa Juvia?
La ragazza non rispose, s’immerse in acqua con un sorriso stampato in viso.
Sarebbe tornata dal padre a chiedere scusa per la sua poca educazione, ma una cosa era sicura … non si sarebbe fidanzata … perché lei si era innamorata …
Innamorata di un umano.
Innamorata del principe Gray.

Era sicura che l’avrebbe ritrovato …
 
 

Un umano e una sirena.
Può  esistere una relazione tra i due?

Almeno la principessa Juvia ne era convinta ...

 
 








N.d.a

Non ho resistito a scrivere questa one-shot! Mi è venuta in mente mentre cantavo in fondo al mar u.u
Sarà una raccolta, credo che saranno solo sei capitoli.
Cercherò di aggiornare presto!
Grazie chi leggerà e, o almeno spero, recensirà questa mia ffic!

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Capitolo 2
*** 2. The swan princess - parte prima - ***


2. The swan princess.

- Parte prima -

 


Girava per la stanza, andava avanti e indietro senza mai fermarsi, era molto agitato.
Si portò una mano sul viso stanco, si sedette pesantemente su una comodissima poltrona ad aspettare, mentre arrivò di corsa un servo – Ma quanto ci vuole?
Il servo fece un inchino – Maestà deve aspettare ancora qualche minuto, purtroppo il parto è molto doloroso.
Così com’era entrato, uscì facendo un’altra riverenza.
Sbuffò spazientito, si alzò di scatto per dirigersi verso la finestra.
Il sole era alto nel cielo, tutti lavoravano come un giorno normale, ma quello non era un giorno normale, quello era un giorno speciale.
Da lì a poco sarebbe nato l’erede al trono.
Dalla stanza si sentirono alcuni gemiti, si allontanò dalla finestra e si avvicinò alla porta della stanza.
Un po’ titubante l’aprì e si portò una mano sul petto.
Era nato.
Si avvicinò al letto dove affaticata c’era una donna dai lunghi capelli biondi – Layla, tutto bene?
Non rispose, nella stanza si sentivano solo gli urli del bambino che piangeva. L’allevatrice cercava di tener buono il bambino, poi sussultò facendo preoccupare sua maestà che chiese: - Qualche problema?
- Sua maestà … è una bambina …
Sgranò gli occhi sorpreso, si aspettava un maschietto ed invece era nata una femminuccia, si girò verso la donna sul letto e sorrise dolcemente – Layla hai sentito … ?
Le parole gli morirono in bocca, la donna aveva chiuso gli occhi e non accennava a muoversi o a parlare.
Si avvicinò al letto – Layla?
Le poggiò delicatamente la mano sulla spalla, era fredda – Un medico! Chiamate subito un medico!
L’allevatrice fasciò in fretta la bambina e corse a chiamare un medico,  o almeno qualcuno che li avrebbe potuto aiutare.
Ma ormai era troppo tardi …
Layla se ne era andata …
 
 
 

10 anni dopo …
 
 


- Natsu! Non puoi scappare! Devi incontrare la principessa!
Una signora anziana cercava di convincere un ragazzino dai capelli rosa di non scappare dalla carrozza, aiutata da un atro ragazzino, più o meno della stessa età, dai capelli scuri.
- Io non la voglio incontrare!
Il ragazzino dai capelli scuri prese per il collo l’altro e lo riportò dentro la carrozza – Ti vuoi ammazzare stupido? Non vedi che siamo quasi arrivati?
Il ragazzino dai capelli rosa incrociò le braccia e gonfiò le guance arrabbiato – Uffa!
La signora anziana sospirò infastidita – Natsu, lo vuoi capire che devi assolutamente conoscere la principessa Lucy?
Cominciò a sbattere le gambe – No! Non voglio! 
- Invece è un tuo dovere!
Natsu guardò fuori dalla finestra, in effetti erano quasi arrivati – Non la voglio conoscere …
Il ragazzino moro si avvicinò a Natsu – Lo capisci si o no che è un tuo dovere?
La carrozza si fermò di botto, la signora anziana uscì per prima, seguita da Natsu e per ultimo il ragazzino moro.
Davanti a loro ad aspettarli c’era una ragazzina della loro stessa età, con un vestitino rosa, dei lunghi capelli biondi, e degli occhi color cioccolato.
Accanto alla bambina, c’era un uomo alto, anche lui anziano, con sguardo indagatore – Benvenuti nel nostro regno.
La signora anziana si avvicinò all’uomo – Ho portato mio figlio, Natsu – indicò il ragazzino dai capelli rosa ancora arrabbiato – e dal suo migliore amico, Gray. – e indicò l’altro ragazzino moro – Spero proprio che la principessa Lucy e Natsu facessero amicizia, così potremo unire i nostri due regni.
L’uomo annuì felice – Lasciamoli un po’ da soli, che ne dice di fare una bella passeggiata?
La signora sorrise e prima di allontanarsi si girò verso il figlio – Mi  raccomando Natsu, fai il cavaliere!
La bambina bionda accennò ad un sorriso – Piacere di conoscervi principe Natsu.
Quest’ultimo la guardò dall’alto in basso – Chiamami solo Natsu, il titolo di “ principe “ non fa per me.
Il ragazzino accanto a lui, gli diede una gomitata all’amico e fece un inchino – Piacere di conoscervi Principessa Lucy, il mio nome è Gray e purtroppo sono il migliore amico di questo qui – disse ammiccando alla bionda con un sorriso.
Lucy arrossì lievemente sulle guance – Il piacere è tutto mio.
Il moro le sorrise gentilmente e si girò verso l’amico che guardava quella scena disgustato – Allora che facciamo? Andiamo a giocare?
Gray sospirò e gli diede un’altra gomitata – Che ne pensi, invece, di conoscere un po’ meglio la principessa Lucy?
- Oh vi prego, chiamatemi solo Lucy.
Natsu sbuffò  - Ma ci siamo già presentati, ora andiamo a giocare?
Cominciò a correre per tutto il giardino, Gray lo guardò adirato, sua maestà la regina gli aveva chiesto di controllarlo, ma quel ragazzo era incontrollabile!
Se lo perdi per un secondo di vista, non lo trovi più.
- Lo scusi Lucy, è ancora così … bambino! Non sa ancora quando non è il momento di giocare.
La bionda sorrise gentilmente – Finché si è giovani è bello divertirsi.
Gray si girò verso la bionda – Eravamo venuti qui apposta per farvi conoscere, invece ciuffo rosa sta rovinando tutto!
Lucy scoppiò a ridere quando sentì pronunciare quel soprannome “ ciuffo rosa “ – Avrò tutto il tempo per conoscerlo …
- Voi siete d’accordo? Siete d’accordo a sposarvi con uno sconosciuto?
La bionda annuì – Come fece mia madre, anche io sposerò Natsu, per il bene del mio regno.
Solo in quel momento Gray si accorse che la principessa Lucy era davvero carina.
Quando sorrideva lo era ancora di più.
 




Ogni estate la principessa Lucy e il principe Natsu erano costretti ad incontrarsi e conoscersi meglio.
Natsu era contrariato all’idea di sposare Lucy, e anche quest’ultima non era molto d’accordo, purtroppo però entrambi lo facevano per il bene del regno che si sarebbe riunito.
Lucy in quegli anni aveva cercato di conoscere meglio anche l’amico, Gray.
Era nata una strana amicizia, e purtroppo questo non doveva accadere, tanto che il ragazzo per due estati consecutive non andò a trovare Lucy, sotto il comando di sua maestà la regina.
Dovevano evitare di incontrarsi il più possibile, e dimenticare la loro amicizia.

 


Altri 7 anni dopo …
 



Bussarono alla porta della stanza di Lucy, quest’ultima ignorò e guardò fisso fuori dalla finestra.
Dalla porta entrò il padre un po’ preoccupato – Qualche problema Lucy?
La ragazza, ormai diciassettenne, scosse la testa pensierosa – Oggi è il grande giorno.
- Oggi è il giorno in cui annunceremo il vostro fidanzamento.
La bionda abbassò lo sguardo un po’ triste – Chissà  forse in un anno è cambiato …
Il padre aprì la porta per uscire – Intanto preparati, staranno qui a momenti.
In un anno che non lo vedeva poteva cambiare qualcosa?
Serviva un colpo di fulmine per innamorarsi di Natsu.
Ammetteva che un po’ ci si era affezionata al ragazzo, però lo vedeva come un amico, niente più …


E Gray invece?
No, doveva toglierselo dalla testa …
 
 

- Natsu non puoi buttarti dalla carrozza in piena corsa!
Gray lo stava tirando dalla maglia per riportarlo dentro – Sei pazzo Natsu!
- Io non mi voglio sposare con quella racchia …
Racchia?
Bionda, occhi color cioccolato, faccia molto dolce … o almeno è così che se la ricordava Gray.
La cosa certa era che non era una racchia!
Natsu fu costretto a rientrare – Uffa! Non voglio!
Il moro lo guardò infastidito, erano cresciuti, ormai erano maggiorenni, ma Natsu non cambiava affatto – Perché?
- Perché Lucy è una racchia! L’ultima volta che ci siamo visti portava l’apparecchio e delle treccine!
Gray sospirò – è passato un anno Natsu.
- Un anno non può cambiare le cose …
 
 

Lucy si vestì in fretta, era in ritardo.
Si fiondò per le scale fino ad arrivare alla porta, che conduceva nella sala principale.
Aveva paura, cominciò a torturarsi le mani.
Una mano le sfiorò la spalla, facendola sussultare – Tutto bene? Mi sembri un po’ agitata.
Lucy si girò di scatto – Padre,  ho un po’ paura.
L’abbracciò delicatamente – Andrà tutto bene figlia mia.
La bionda annuì ed entrò nella sala principale ancora un po’ titubante.

 
 
Fu inghiottito dalla luce, fu costretto a chiudere gli occhi per un momento e riaprirli subito dopo.
Eccola lì.
Davanti a lui, con le mani dietro la schiena e i lunghi capelli biondi, che li ricadevano sulle spalle,  gli occhi color cioccolato puntati su di lui, la bocca rossa e morbida …



Un anatroccolo un po’ brutto era, ma ora davanti a lui c’era un bel cigno.
 
 

Si guardarono per diversi minuti, in un anno che non si incontravano erano riusciti a cambiare.
Natsu si avvicinò a passo lento alla ragazza – Ciao …
La bionda gli fece un cenno, non riusciva a parlare.
Il ragazzo le prese gentilmente la mano – Lucy, sei cambiata.
La bionda annuì e abbozzò ad un sorriso impacciato mentre le guance si tingevano di un rosso scarlatto. Cosa stava succedendo? Perché il cuore aveva cominciato a battere così forte?
Perché era attratta dai suoi occhi così profondi e scuri?
Perché era ancora più agitata di prima?
Troppe domande e poche risposte.
Prese coraggio e cominciò a parlare: - Sei cambiato anche tu … Natsu.
Ora anche pronunciare il suo nome la metteva ancora più in imbarazzo.
Ci fu un momento di silenzio, poi entrò il padre di Lucy seguito dalla madre di Natsu.
Il ragazzo si girò di scatto un po’ infastidito per averli interrotti.
Il padre di Lucy sorrise ad entrambi i ragazzi – Entrambi siete cambiati, ma noi siamo qui per unire i nostri due regni, oggi annunceremo il vostro fidanzamento.
In quel momento entrò anche Gray con un sorriso stampato in faccia, era davvero contento per loro, ma rimase stupito ancora di più dalla bellezza di Lucy.
Natsu si girò verso la ragazza – Tu sei pronta Lucy?
Annuì felice senza riuscire a parlare per la seconda volta, in qualche modo Natsu sembrava essere cresciuto.
Non era più il bambino ingenuo di una volta, era finalmente cresciuto ….
Però una domanda le sorgeva spontanea.
- Natsu, cosa ti piace di me?
Il ragazzo si girò verso di lei confuso – C-come?
La bionda prese un bel respiro poi ripeté la domanda: - Cosa ti piace di me?
Natsu si grattò la testa confuso – Ecco … sei bellissima ... e …
Lucy lo guardò seria – Conta solo la bellezza per te?
Il padre si avvicinò ai due ragazzi – Cosa stai dicendo Lucy?
La bionda guardò per terra – Che altro?
Natsu si guardò in giro e incrociò lo sguardo di Gray – Che altro c’è?
 


Ritirava tutto.
Era rimasto il solito bambino ingenuo.
 Che altro c’è?
Non si era mai sentita così offesa …
Per lui solo la bellezza contava?

 

Lo guardò per un momento negli occhi, poi si girò seguita dal padre.
Gray si avvicinò a Natsu e gli diede una botta in testa – Sei proprio un’ idiota!
Il ragazzo si tastò la testa – Cosa ho fatto?
Il moro sospirò – “ Che altro c’è ? “
Natsu sbuffò infastidito e  uscì dalla porta opposta da dove era uscita Lucy.


Le cose cominciavano a complicarsi.
 


In giardino, Lucy passeggiava tranquillamente con la testa china.
Le nuvole si fecero più fitte, e lentamente cominciò a piovere.
Il padre la raggiunse di corsa – Lucy!
La ragazza neanche si girò, accelerò il passo e si rifugiò sotto un albero  seguita dal padre – Mi dispiace padre …
La guardò per un secondo – Anche tua madre mi fece la stessa domanda. Sei proprio uguale a lei, Lucy.
La bionda accennò ad un sorriso – E come è andata a finire?
- Abbiamo avuto la cosa più cara al mondo. Abbiamo avuto te.
Lucy sussultò a quelle parole, cercò di guardarlo negli occhi, ma qualcosa l’aveva colpito alle spalle, perché sgranò gli occhi sorpreso e cadde per terra con un tonfo.
La ragazza si portò le mani sulla bocca, ancora incapace di capire cosa stesse succedendo, poi sentì qualcosa che la prendeva per le spalle e volare via.
Un urlo agghiacciante si sentì in tutto il giardino.
 
Quando Natsu e Gray sentirono l’urlo si guardarono negli occhi, poi si fiondarono nel giardino.
Aveva cominciato a piovere più forte, ma i due non si fermarono finché non arrivarono dietro il palazzo, dove sdraiato  pieno di sangue c’era il padre di Lucy.
Natsu si catapultò su di lui preoccupato – Maestà!
Aprì leggermente gli occhi stanchi – Na-natsu … riportamela indietro …
- Cosa è successo ? Dov’è Lucy?
- Un grande animale … Lucy … non è quello che sembra …
Le sue ultime parole, poi chiuse gli occhi privo di vita.
Gray si portò le mani sui capelli – Non è possibile …
Poi la sua attenzione fu attratta da qualcosa che luccicava poco lontano, lo prese in mano – Questo  è di Lucy.
Natsu lo prese in mano, era una collana a forma di cuore – Mi aveva raccontato che era di sua madre … - Alzò gli occhi al cielo – Devo trovarla.
Gray lo guardò negli occhi – In che modo?


- Non ne ho idea, ma la troverò … fosse l’ultima cosa che faccio!

 


Fine prima parte.

 
 
 


N.d.a.

Ammetto che Lucy mi ha messo in difficoltà!
In realtà avevo pensato a “ The beauty sleeping “ però io Natsu non ce lo vedevo proprio come Filippo u.u  quindi ho pensato a “ L’incantesimo del lago – The swan princess -  “
Purtroppo ho dovuto dividere il capitolo in due, sarebbe venuto troppo lungo e io non ho molto tempo.
Spero di poter aggiornare giovedì o al massimo venerdì!
Grazie chi ha lasciato una recensione e chi l’ha messa nelle seguite!

Alla prossima.


Wilwarind.





 
 

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