good night new york

di im a chubby girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** l'inizio di qualcosa di grande ***
Capitolo 3: *** un ospite inaspettato ***
Capitolo 4: *** cinque anni dopo ***
Capitolo 5: *** la strega è tornata ***
Capitolo 6: *** yale is here ***
Capitolo 7: *** the new Frency's friend ***
Capitolo 8: *** il mistero si infittisce ***
Capitolo 9: *** your think is wrong ***
Capitolo 10: *** Blair can't stop to do what she can ***
Capitolo 11: *** the secret ***
Capitolo 12: *** the mistery of the diary ***
Capitolo 13: *** Georgina's plain ***
Capitolo 14: *** everything isn't ok ***
Capitolo 15: *** complicated ***
Capitolo 16: *** un po' di chiarimento ***



Capitolo 1
*** prologo ***


gg "Vi sarete anche liberati di Dan Humphrey, ma non vi libererete mai di me: ci sarà sempre qualcuno dal di fuori che vorrà intrufolarsi...
 Chi sono io ora? È un segreto che non rivelerò mai!
 Xoxo gossip girl."


 Questa è l'ultima frase dell'ultima puntata di gossip girl, ma Solo perché Dan Humphrey è cresciuto e sposato non significa che ci sia un altro ragazzo di Brooklyn che si senta escluso e voglia entrare nel giro di chi conta.
 Tutto cominciò quando lesse l'ultimo capitolo del secondo libro di Dan, fu folgorato da una idea che gli avrebbe rivoluzionato la vita: avrebbe creato anche lui un sito come gossip girl, le persone a Manhattan avevano ancora fame di gossip, e piano piano avrebbe scritto di se stesso fino ad integrarsi nelle élite di Manhattan.
 -ho bisogno del tuo aiuto.
 Disse sinceramente a Frency, sua grande amica dall'infanzia.
 - che succede?
 Chiese lei entrando in camera sua, una piccola cameretta affacciata sul ponte di Brooklyn.
 -io ti volevo parlare di... Dove hai comprato quella borsa?
 Domandò distratto quando vide al braccio della sua migliore amica la nuova borsa della Chanel.
 -in realtà... Diciamo che l'ho presa senza che se ne accorgessero...
 -Frency! Hai rubato una borsa firmata?!
 Sobbalzò dal letto, lesse nello sguardo della amica tanto malessere e disagio, le lacrime si affacciarono ai suoi occhi senza l'intenzione di scendere.
 -beh che avrei dovuto fare?! A scuola siamo circondati dai più grandi rampolli di New York, e noi dei semplici ragazzi di Brooklyn, spesso mi chiedo perché i nostri genitori ci abbiano mandato là!
 -per poter accedere alle migliori università del paese, ma non riusciremo mai ad arrivare a Yale se ti farai arrestare.
 Cercò di calmarla stringendola in un forte abbraccio. Rimasero in silenzio per un po'.
 -lo sai?- iniziò un discorso Frency- oggi Lucy ha accennato a un sorriso appena mi ha vista, tutto merito della borsa.
 Lui le accarezzò i morbidi capelli rosso chiaro.
 - hai tredici anni, tutto non dovrebbe dipendere dalla borsa che indossi.
 Erano davvero due amici perfetti: lui
 pacato e amante del controllo, lei imprevedibile dolce e impulsiva.
 - lo so ma fra un anno inizieranno le superiori e io non voglio certo partire con il piede sbagliato.
 Austin si ricordò cosa doveva urgentemente dirle.
 -a proposito di questo...- e la invitò a sedersi sul letto accanto a lui- oggi ho letto l'ultimo capitolo di un libro che mi appassionava tanto e ho capito che anche degli sfigati come noi possono diventare qualcuno.
 Frency gli passò una mano delicata sulla guancia.
 -Austin... Non siamo dei veri e propri sfigati, solo nell'Upper East Side.
 -comunque, gossip girl ha cessato di esistere, ma sono convinto che tutti ci ricascherebbero se aprissimo un sito simile a Gossip Girl per le nuove generazioni di adolescenti.
 La ragazza tolse la mano dal suo tenero volto e si allontanò leggermente.
 - cioè tu vorresti creare un sito che ha rovinato centinaia di persone?!
 -io non direi proprio rovinate, più che altro ha solo aiutato molti a capire le persone che avevano intorno.
 -Austin, questa è una cosa sbagliata.
 - perché invece rubare borse è una cosa corretta?- e si avvicinò a lei- pensa a tutto quello che potresti scoprire sulle tue rivali? Sapresti in anticipo le loro mosse e potresti intercettarle preparandoti a come rispondere all'attacco, diventeresti la copia di Blair Waldorf in tempo per la prima superiore.
 Frency cominciò a sognare con gli occhi di essere popolare e bellissima, e lui adorava quando lo faceva.
 -potrei gestire le informazioni da dire in faccia o dietro a un computer...- cominciò a dire lei.
 -inoltre fermeresti alla radice quelle ragazzine che avranno intenzione di spodestarti- continuò lui incantato vedendo quegli occhi color pesca brillare. Lei sorrise e lo abbracciò forte forte, era il suo modo di dire che ci stava.
 -ma ricorda- la fermò in partenza- non dovrai sgarrare o sarò costretto a scriverlo.
 - male purché se ne parli.
 Citò lei una frase famosa. Austin accese contento il computer mente Frency si sporse dalla sua finestra.
 -sembrano solo poco più di cento metri, ma Brooklyn è distante da Manhattan anni luce- osservò con amarezza e strazio.
 Si avvicinò al suo amico che stava creando il sito.
 -manca solo una cosa- annunciò fiero- come lo chiamiamo?
 -che ne pensi di Good Night New York?


SPAZIO AUTRICE
ciao a tuttiiiiiii, questa è la mia prima fan fiction su gossip girl, spero davvero che vi sia piaciuto e ci vediamo il prima possibile :D

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Capitolo 2
*** l'inizio di qualcosa di grande ***


gg Il sito era stato creato, ma nessuno lo visitava, anche perché non ci avevano ancora scritto niente, secondo la storia di Dan dovevano trovare uno scoop da cui iniziare.
-perché non ci inventiamo qualcosa su di me?- propose pimpante Frency mentre sorseggiava il caffè- diventerei subito la nuova hit girl!
-non è così che funziona- le frenò l'entusiasmo Austin- per coinvolgere le persone dobbiamo dare loro in pasto un gossip su una persona ben vista e conosciuta.
Frency cominciò a pensare a tutto quello che era riuscita ad origliare dalle conversazioni tra Allegra e Lucy quando le venne in mente una confessione alquanto privata.
-Allegra ha una relazione con il professore di chimica!
Ad Austin andò di traverso un pezzo della frittella cucinata da suo padre, era il re delle frittelle.
-non ci voglio credere!- affermò, era segretamente innamorato di lei dalla terza elementare quando si faceva spingere sulla altalena dai suoi amichetti.
Frency annuì:
-proprio così, è da un po' che va avanti, lui le ha perfino regalato un anello di fidanzamento che però lei mette solo quando è fuori di scuola per non destare sospetto.
-questo è un ottimo materiale per far partire il nostro sito- disse lui a malincuore.
- e c'è dell'altro- aggiunse lei legandosi i capelli ondulati in una coda alta- ho sentito che oggi andava a comprare il test della gravidanza.
Austin rimase senza parole, era stupito.
-a tredici anni?!
Fency gli fece l'occhiolino:- benvenuto nel' Upper East Side!
-si ma come facciamo a sapere dove andrà a comprarlo?
Frency prese il cellulare e cominciò a scorrere tutti i vecchi caricamenti di gossip girl, fino a trovare la foto che cercava e mostrarla al suo amico, era la foto di Serena Van Der Wodsen che comprava il test per la sua cara amica Blair.
-ovviamente dove lo comprano tutte le sgualdrine.- rispose allegra mostrandogli la foto. Prese la macchina fotografica di Austin e uscì di casa.
-vado e torno, aspettami qui.
- e dove vuoi che vada?!- rispose ironico lui.
Andò verso la farmacia e si appostò al lato, nascosta dalla panchina sovraffollata di persone. Come previsto Allegra arrivò con aria sospettosa accertandosi che non ci fosse nessuno. Frency si nascose dietro due signore e accese la macchina fotografica, zoom al massimo. Allegra, quando vide che intorno non c'era nessuno che la conosceva, entrò e velocemente prese il test. In quell'istante Frency puntò l'obiettivo verso di lei e scattò la foto, era venuta meglio di quanto pensasse. Fece per tornarsene da dove era venuta quando incrociò lo sguardo di un ingenuo riccioluto, Dan Humphrey. Aveva osservato tutta la scena dall'altro lato della strada. Lei gli sorrise soddisfatta, Dan era il vicino di casa di Austin, e spesso si incrociavano per le scale.
Tornata a casa trovò anche il padre di Austin.
-ciao Nedo!- lo salutò.
-Austin è rinchiuso in camera sua- disse indicando la porta, era molto indaffarato a preparare da mangiare.
Entrò in camera senza nemmeno bussare e si catapultò di fianco al suo amico.
-è venuta?- domandò impaziente lui strappandole la fotocamera di mano.
-ehi tranquillo!- rise.
Austin guardò la foto con disprezzo, in parte gli dispiaceva diventare qualcuno distruggendo il suo grande amore.
-credo di aver cambiato idea...- iniziò a dire.
-non dirmi che vuoi rinunciare a tutto per una puttanella da quattro soldi?!
-non possiamo trovare un modo per farci notare senza rovinare la sua reputazione?
-se voglio essere guardata devo prima eliminare la concorrenza, anche Lucy verrà spazzata via.
- come siamo cattive! Diventerai una regina spietata!
Frency apprezzò il complimento e pubblicò la foto sul sito.
"Salve a tutti, chi sono io? Non dovete pensare a me come a una patetica blogger che vuole imitare il precedente successo di Gossip Girl, ma come a una persona che guarda le cose in modo prospettivo: la gente ha bisogno del gossip, la gente ha bisogno di sapere. Per quanto tutti facciano finta che la fine di Gossip Girl sia la salvezza di Manhattan non si rendono conto quanto gli mancherà la certezza di sapere tutto su tutti. Come dimostrerò di avere ragione? Con questa foto: si dice che per ogni generazione ci siano delle persone simili tra loro, vi ricorda niente questa foto? Ma la domanda più importante è: di chi sarà il bambino? Non vi resta che seguire il blog e scoprirlo.
Buona notte New York, riposati perché non hai idea di quello che ti aspetta. Sapete di volermi <3 "



SPAZIO AUTRICE
ciao a tutte :DD prima cosa: il sito che hanno appena creato non sarà proprio come Gossip Girl, simile ma non uguale. ad esempio dice "sapete di volermi" invece di "sapete di amarmi" ora devo solo trovare un saluto simile a xoxo, il cuore era veramente triste, lo so, se avete idee scrivetemele pure. conntinuo a due recensioni un bacio a tutte :D

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Capitolo 3
*** un ospite inaspettato ***


gg -hai scattato le due foto che ti avevo chiesto?- chiese Frency entrando in camera di Austin, accostò la porta per non farsi sentire da Nedo. Austin annuì, si atteggiava a mafioso e questo la divertiva.
 -a proposito: ti va di rimanere a cena da noi?- le domandò.
 -per una volta che non mi autoinvito? Devo approfittare dell'occasione!
 Austin sorrise e le mostrò le foto che aveva scattato ad Allegra, aveva proposto di farle lui le foto così aveva un motivo per perseguitarla.
 -in pratica: è passata una settimana da quando abbiamo pubblicato la foto di Allegra che prende il test, questa sera carichiamo la foto facendo notare che è fidanzata, giusto?
 Austin annuì e controllò il sito, gli scappò uno splendido sorriso che gli illuminò il viso.
 -non ci credo...- sibilò appena.
 -cosa??- chiese curiosa Frency sporgendosi per vedere meglio, Austin le porse il computer.
 -cinquantamila visite?!?!- cominciò a saltare per la stanza in preda alla felicità estrema, avevano raggiunto una fama incredibile.
 -shh! Vuoi che mio padre ci senta?!
 Frency si zittì e tornò a sedere sul letto con uno sguardo maligno, Austin la squadrò.
 -quello che vedo non mi piace- affermò impaurito, aveva paura di quello a cui stava alludendo la sua dolce amica.
 -dovremmo chiedere visite in cambio della scoperta di chi sia il famelico fidanzato di Allegra.
 -non ti seguo.
 -quando pubblicheremo la foto di lei con l'anello diremo che se riceveremo più di un milione di visite caricheremo la foto di lei con il suo ragazzo.
 -è un'idea geniale!
 Sentirono suonare alla porta, Nedo andò ad aprire e loro continuarono a parlare. Dopo cinque minuti il padre di Austin andò a chiamarli dicendo che la cena era pronta. Frency seguì Austin fuori dalla stanza e si pietrificò, Dan Humphrey era a dieci metri da lei sorridente e sfacciato, forse lui sapeva. Non ne aveva parlato con Austin perché le era passato di mente e nemmeno lo aveva realizzato, ma Dan forse sapeva. Austin lo salutò normalmente, beata innocenza!
 -Dan! Che sorpresa! Qual buon vento?- gli batté il cinque.
 -mi sono scordato le chiavi di casa, così ero venuto qui per sentire se mi facevate passare dalla finestra, ma tuo padre mi ha invitato a cena.
 -fortunatamente ho preparato più ragù!- si intromise nella conversazione Nedo, poi si rivolse a Frency:- mangi con noi anche tu?
 -si...- rispose timidamente lei notando il sorriso di Dan spegnersi in un broncio serio e cupo, di sicuro sapeva. Si misero a mangiare, Frency non aprì bocca, lasciò parlare Austin e Dan.
 -va bene ragazzi, io vado a buttare la spazzatura- annunciò Nedo con due sacchi in mano mentre si avviava verso l'uscita.- torno fra una decina di minuti.
 E chiuse la grande porta di legno e vetro doppio, erano solo loro tre, e Dan aveva l'aria di chi vuole smascherare qualcuno, cosa che non amava fare.
 -lo so chi sei.- disse freddo rivolto a Frency alla quale si congelò il sangue nelle vene, rimase immobile sperando di sparire.
 -l-lo lo sai?- balbettò. Dan annuì.
 -cosa sa?- chiese confuso Austin che era all'oscuro di tutto. Frency girò la testa lentamente verso di lui.
 -sa di noi.
 Austin capì e impallidì, anche Dan rimase stupito.
 -c'entri anche tu? Ma bene, di bene in meglio!- disse ironico e si incrociò le braccia al petto.
 -come hai fatto a scoprirlo?- domandò Austin con la testa china.
 -una settimana fa ho visto Frency scattare una foto ad Allegra e la stessa sera è nato un nuovo sito, Good Night New York. Credete forse che sia stupido?
 Austin cercò di rimanere calmo e non arrabbiarsi con Frency, sapeva che si sentiva in colpa e non voleva infierire ulteriormente.
 -ti prego promettici che non lo dirai a nessuno!- lo supplicò adirato. Dan Poggiò i pugni sul tavolo.
 -non è questo il punto- disse- come vi è venuto in mente di fare una copia sputata di Gossip Girl? La gente ne ha abbastanza di questa storia.
 -se fosse così perché abbiamo già ricevuto più di cinquantamila visite?- rispose a tono Austin, Dan rimase sconcertato.
 -cinquantamila??- chiese conferma.
 -esatto.
 -nemmeno io agli inizi avevo così tante visite.
 - questo perché alla gente piace il gossip, per quanto faccia finta di non esserne interessato ne è dipendente.
 -con tutto ciò dovete finirla qui.
 -cosa? Scordatelo! Non puoi venire in casa mia e dirmi cosa devo o non devo fare, specialmente perché ci sei passato anche tu. Sai quanto è dura, e allora perché vuoi che smettiamo? Se potessi tornare indietro non creeresti di nuovo il sito di Gossip Girl?
 -no, perché pur essendo uno sfigato di Brooklyn ho vissuto una vita bellissima e ora sono fidanzato con Serena.
 Frency prese parola con molto coraggio, molto di più di quanto immaginasse di avere:- ma smettila, ha cominciato a guardarti solo dopo che Gossip Girl ha parlato di te!
 Nedo entrò in casa tutto infreddolito.
 -è meglio parlare in un posto più tranquillo.- constatò Humphrey. Andarono in camera di Austin e chiusero la porta. Frency andò sul sito e pubblicò la foto, doveva rispettare la scadenza.
 "Come avevo promesso ho scoperto di chi si tratta il padre del bambino dell'innocente tredicenne Allegra: del suo fidanzato. Ma l'identità di questo spasimante è all'oscuro di tutti, di tutti eccetto per me. Se il sito riuscirà ad avere almeno in milione di visite pubblicherò la foto del misterioso cavaliere. E credetemi: se lo tiene tanto nascosto è perché è qualcosa di molto bollente.
 Uscite pure stasera a chiederle informazioni, ma sappiate che l'unica a volerlo sperperare sono io, in attesa di svegliarmi dal sonno delle poche visualizzazioni, Good Night New York xxx "
 -va bene ragazzi- iniziò a parlare Dan- se volete continuare fatelo pure, ma ricordate che ci sono delle regole da seguire: dovrete sempre essere oggettivi e pubblicare le cose secondo un criterio parziale, se vi arriverà una soffiata su di voi dovrete pubblicarla ugualmente e accettarne le conseguenze, se caricherete una foto o uno stato dovrete essere certi che non sia una bufala, e cosa più importante: nessuno dovrà mai sapere che siete voi Good Night New York, nel' Upper East Side non esistono gli amici, intesi?
 Austin e Frency si scambiarono uno sguardo e annuirono.
 -in gamba ragazzi!- li salutò l'apprensivo Dan Humphrey.
 Dopo nemmeno cinque giorni avevano superato il milione di visualizzazioni alla grande, e pubblicarono la terza foto, quella che avrebbe scatenato la rivoluzione.
 "Sono riemersa dalle tenebre pronta per lo scoop più scoop di tutti. Volevate sapere chi era il ragazzo di Allegra? Eccolo: il professore di chimica! povera Alle, non lo sapeva che era illegale?
 Molti di voi mi hanno chiesto di definirla la nuova hit girl, ma non ne abbiamo abbastanza di Serena Van Der Wodsen? Volete davvero un'altra bionda problematica ad inondare le pagine del mio blog? Che ne direste di cambiare genere e buttarci sullo sfigato? A tutti piacciono le fanciulle indifese che vincono la propria timidezza, perché non proclamare Frency la nuova hit girl?
 sapete di volermi xxx"



 SPAZIO AUTRICE
Credevate di esservi liberate di Dan Humprey? la verità è che penso di inserirci anche i vecchi personaggi, tipo Chuck, Blair, Serena...
 ringrazio Miss 1D Jb per avermi consigliato il saluto "xxx". scusate se la formattazione del testo è brutta ma non so nemmeno cos'è un documento html (o.O) perciò abbiate un po' di pazienza
 cia vediamo a due recensioni ciauuuuu <3 

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Capitolo 4
*** cinque anni dopo ***


gg In quei cinque anni che passarono da quando Frency e Austin pubblicarono la foto di Allegra e il professore di chimica tutto cambiò, il professore venne messo in carcere per abuso di minori, e Allegra sparì dalla circolazione. C'è chi dice che abbia cambiato stato, oppure distretto, fatto sta che di lei non se ne vide più l'ombra. Lucy per un po' di tempo continuò a essere la regina, ma quando andarono alle superiori, tutti erano così presi da quello che diceva Good Night New York che cominciarono a scansarla.
Nessuno sospettava che potessero essere due ragazzini timidi e insicuri come Austin e Frency a capo del sito. Facevano molto autocritica su se stessi, molto più che su gli altri. Ma per loro non era un problema. Frency ripeteva sempre "le buone notizie rimangono nella mente delle persone per un periodo davvero breve, mentre gli scoop verranno ricordati per sempre"
Ogni tot di tempo, quando si accorgevano che l'attenzione si spostava troppo su altre persone che non fossero loro, si inventavano una notizia bollente che li riguardasse così che nessuno li dimenticasse.
Frency divenne la regina della Costance, in più aveva pochissime haters perché non si metteva mai in mezzo tra le discussioni, aveva seguito abbastanza le avventure della grande B per sapere che più pensi agli affari tuoi meglio ti ritroverai. Anche quando doveva affondare qualcuno lo faceva in modo così innocente e amorevole che sembrava quasi lei la vittima.
Per quanto riguarda Austin diventò abbastanza popolare, soprattutto perché essendo il migliore amico della nuova regina poteva far conoscere a tutti gli studenti del St. Jude le ragazze più carine della Constance amiche di Frency.
La loro amicizia rimase solida e intatta, non si rovinò neanche un po', non si trovarono mai a litigare per quello che un sito diceva, sapevano in anticipo cosa avrebbe detto.
Ad un certo punto la gente cominciò a sospettare che tra loro ci fosse qualcosa, loro erano a corto di scandali, così decisero di farsi "paparazzare" mente si baciavano.
- non cambierà nulla?- domandò prima di farlo intimorito lui, lei fece segno di no, e poi successe. All'apparenza sembrava tutto apposto, e non lo avrebbero mai ammesso, ma in loro qualcosa cambiò. Alle persone fecero credere di essere stati un po' insieme e poi si lasciarono.
Per quanto riguarda i fidanzati non avevano avuto nessuno dei due grandi storie d'amore particolari, qualche fidanzato qua e là e poi basta. Frency si giustificava sempre dicendo che da quando Blair si innamorò di Chuck smise di essere effettivamente la regina.

Finito il matrimonio Dan e Serena salutarono tutti e si avviarono all'aeroporto per iniziare la loro luna di miele, sarebbero ritornati alla fine dell'estate.
Intanto un'invitata al matrimonio andò alla consegna dei diplomi della Constance e del St. Jude. Doveva incontrare due persone al quanto importanti.
-ancora non riesco a credere che ce l'abbiamo fatta!- annunciò Frency correndo tra le braccia del suo amico che la strinse forte a se e assaporò il profumo dei suoi capelli allo zucchero filato, glielo aveva regalato lui per natale.
-nemmeno io- rispose a stento, soffocato dai suoi morbidi boccoli. Si staccarono dall'abbraccio e si sorrisero.
-stai benissimo vestita di blu- le fece i complimenti lui arrossendo, Frency abbassò la testa e smorzò un timido "grazie"
-senti, dobbiamo parlare di una cosa importante- Austin diventò serio e fissò i suoi bellissimi occhi color pesca osservarlo, abbassò la voce per non farsi sentire- riguarda Good Night New York...
Frency torse la testa e lo guardò con aria incredula.
-c'è qualcosa che non va?- chiese.
- no, è solo che ci diplomiamo, ci serviranno davvero tutti questi pettegolezzi?
-Blair Serena e tutti gli altri hanno continuato a leggere Gossip Girl anche al college.
-ma Blair è andata al NYU e poi alla Colombia, noi stiamo per andare a Yale, sono due cose completamente diverse.
Frency chinò la testa a cominciò a pensarci su, in fondo Austin aveva ragione, non sarebbe mai diventata una donna di poter se avesse continuato a scrivere e leggere siti per ragazzine.
-Austin, io credo che...
Non fece in tempo a finire la frase che mandarono l'avviso che la consegna dei diplomi era iniziata. Si avviò tristemente verso il suo posto quando vide lo sguardo di Jacob puntato su di lei. Era uno sguardo intimidatorio, arrabbiato, pieno di astio, ogni volta che lo vedeva Frency rabbrividiva. Austin aveva visto una cosa molto compromettente che lo riguarda, e lui sa che ne è al corrente.
Camminava tristemente per il giardinetto, avrebbe tenuto il muso tutto il giorno, Austin la fermò per un braccio e la avvicinò a se.
-ascolta- le disse dolcemente- hai tutta l'estate per pensare a che fare, ora goditi il momento!
Lei gli sorrise e tornò dalle sue tirapiedi che la riempirono di complimenti. Come se il problema fosse il sito...
Finita la cerimonia entrambi si avviarono verso un taxi diretto a Brooklyn quando una limousine si fermò proprio davanti a loro.
-e questo chi è?- domandò scocciato Austin, il passeggero abbassò leggermente il finestrino, si intravedevano solo degli occhiali da sole Gucci.
-salve!- salutò la donna, aveva una voce che metteva i brividi solo a sentirla, Frency si strinse tra le braccia di Austin che rimase calmo.
-noi non ti conosciamo, quindi sparisci!- la minacciò, ma non sembrava una tipa che si fa intimorire, sogghignò. 
-dovete stare calmi, io voglio solo parlare di affari.
-chi sei?
La mora si tolse gli occhiali e la riconobbero, era famosa per la spietata crudeltà, Frency si strinse ancora di più tra le braccia di Austin.
-sono Georgina, Georgina Sparks.




SPAZIO AUTRICE
udite udite la strega è tornata! Penso proprio che inserirò tutti i vecchi personaggi della serie in questa fan fiction perché li adoro tutti, soprattutto Gerogina. ci vediamo a due recensioni :3

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Capitolo 5
*** la strega è tornata ***


gg -allora? Volete restare lì impalati a fissarmi in eterno?- l'invito di Georgina metteva i brividi al solo pensiero, sorrideva in modo malizioso come solo lei sapeva fare. I suoi occhi azzurri scrutavano incuriositi i due amici che non sapevano se cadere nella trappola o meno.
 -ragazzi vi ho già detto che voglio solo parlare- alzò le sopracciglia- le parole non hanno mai ucciso nessuno.
 Alla fine della frase mostrò i suoi denti perfetti.
 -grazie ma la tua offerta non ci interessa- rifiutò Austin con molta decisione, non voleva mostrarsi spaventato. Georgina si mise gli occhiali sulla testa e si accarezzò i capelli.
 -io non volevo arrivare a tanto per convincervi- assottigliò gli occhi che spruzzavano saette da ogni parte- ma vi farà piacere sapere che io sono al corrente di chi siete e di cosa fate.
 Frency sbiancò di nuovo, come successe cinque anni prima con Dan, Austin si girò a guardarla.
 -ti sei fatta beccare di nuovo mentre scattavi una foto?- il suo tono di voce era rimproveratorio, Frency tentennò un po' quando Georgina intervenne in suo aiuto.
 -la rossa non c'entra, diciamo solo che il mio occhio sensitivo vede tutto.
 Ora che la situazione era chiara, erano costretti ad andare.
 -dobbiamo per forza stare al suo gioco- disse amareggiata Frency, l'amico acconsentì.

 "Segnalati, la regina Frency e il suo adorato amico ad un bar. Volete sapere in compagnia di chi sono? Forse sarebbe meglio per voi se non lo scopriste"

 -allora Georgina, che cosa vuoi?- tagliò corto Austin, ma Georgina non aveva intenzione di farlo, si stava divertendo, e il suo gioco era appena iniziato.
 -andiamo ragazzi, potremmo essere ottimi amici noi tre- sorrise beffarda e girò lo zucchero nel suo caffè.
 -seriamente Georgina cos'è che vuoi?- Frency la stava supplicando di arrivare al punto- soldi? Noi non ne abbiamo così tanti.
 La strega sorseggiò il caffè e si rigirò tra le mani la tazzina ormai vuota.
 -no sciocchina- le disse- io non voglio soldi, più che altro parlarvi di una proposta che potrebbe cambiarvi la vita. Io so che siete Good Night New York, e voi sapete che questo genere di sito dura solo al liceo. Quando avrete attraversato le porte di Yale a nessuno interesserà più se tu sei la regina della Constance.
 -ci avevamo pensato anche noi- le diede ragione Frency che cominciò a mangiare la sua brioche- pensavamo di Chiudere il blog.
 Georgina fece una faccia meravigliata:- e perché mai? Gli scandali esistono anche per gli adulti, non lo sapete? Ed è sempre meglio essere aggiornati per non essere spodestati.
 -dove vuoi arrivare?
 -quello che voglio dire è che vi consiglio di dedicare una parte del blog ai gossip delle élite di Manhattan ormai stagionate, sarebbe come se il liceo non finisse mai, sareste temuti da tutti allo stesso modo in cui eravate temuti al liceo.
 -Guarda che non si scherza con gli uomini di potere, è pericoloso!- la rimproverò Frency. Georgina indicò il suo fisico mozzafiato e sorrise, ogni volta che lo faceva i due amici rabbrividivano.
 -e allora perché io sono sempre viva e vegeta?
 Non risposero, era davvero brava a convincere le persone. E la cosa peggiore era che si comportava come se fosse uno scherzo, sorrideva innocentemente come una bambina, faceva battute e non faceva mai una faccia imbronciata o seria. Ordinò il conto. Austin mise la mano nella tasca dei pantaloni per prendere il portafoglio quando Georgina lo fermò.
 -oh tranquillo, offro io.
 Austin ritrasse la mano e rilassò i muscoli della faccia, almeno non era ancora passata ai ricatti. Georgina pagò il conto.
 -potrei diventare famosa anche tra gli adulti!- pensò Frency ad alta voce, si stava a mano a mano facendo condizionare dalla tentatrice, la quale scosse la testa in segno di disapprovazione.
 -no tesoro, non è così che funziona. Non siete più al liceo, le cose nella vita vera funzionano in modo diverso.
 -e non potresti farlo tu?- chiese Austin.
 -io vi propongo questo accordo: voi vi occupate dei grandi, mentre io continuerò a pubblicare scoop sulle liceali.
 -perché?- chiese di nuovo Austin in maniera provocatoria- gli scandali degli adulti ti riguardano di più.
 -non che siano affari tuoi, ma diciamo che mi sono impicciata fin troppo negli affari personali degli adulti, e al liceo sono ancora più temuta. Lo faccio così, per divertimento.
 I due ragazzi sembrarono accettare, non che lo dissero rendendo tutto reale, ma almeno non dissentirono. Ma la dolce regina aveva una cosa importante di cui raccomandarsi.
 -solo una cosa- la supplicò Frency, anche se sapeva che il diavolo non avrebbe rispettato mai il loro accordo- non pubblicare niente su Jenna. È un ragazza all'ultimo anno, ed è cieca. Io e Austin non la attaccavamo mai, potresti non farlo anche tu?
 -ma i ciechi non leggono i blog- rispose rapinosa lei, non avrebbe rispettato l'accordo.
 -non te ne occupare.
 -vedrò che posso fare...- rispose infine Georgina, mente lo diceva assottigliò lo sguardo, chissà cosa passava in mente a quella testa matta. Si alzò dal tavolo e ci si appoggiò con i palmi delle mani.
 -allora? Che ne dite di unire le nostre forze?- la domanda con la risposta più difficile che li avessero mai fatto: se accettavano il loro sito avrebbe raggiunto livelli di fama elevatissimi, ancora di più di Gossip Girl, sarebbe diventato ancora più importante dello Spectator di Nate Harcibald, ma questo avrebbe comportato lavorare con Georgina, e non accadono mai cose buone quando hai a che fare con lei. Ad ogni modo sembrava interessarle solo dei gossip degli adolescenti, ma perché? Comunque non li riguardava.
 -non sappiamo cosa cercare, cosa fare, non siamo pratici- inventò una scusa banale Austin, ma sapeva che era inutile, Georgina Sparks era piena di risorse.
 -non dovete temere miei piccoli angeli smarriti- disse- vi dirò io ogni volta dove cercare, e per questa volta vi farò vedere come si fa, ma che non diventi un abitudine!
 Gli strizzò l'occhio, non potevano più rifiutare ormai, erano entrati nella tana del lupo e non potevano più uscirne. Uscirono dal bar.
 -qual'è il nostro primo compito?- domandò Frency.
 - tu mia cara Frency non sei riuscita ad avere la borsa di studio- cominciò lei accarezzandosi i capelli- questo perché gli Shepperd te la hanno soffiata. Cinque anni fa hanno finto il divorzio per sembrare agli occhi delle persone con un reddito basso, in realtà sono sempre sposati. Nella busta dentro la mia borsa ci sono abbastanza prove per incastrarli. Tu, mia piccola Jenny Humphrey cresciuta meglio, avrai la borsa di studio che tanto meriti.
 -ho capito!- provò ad indovinare Frency- pubblichiamo le foto che hai raccolto sul sito, il figlio degli Shepperd perderà la borsa di studio, ed essendo dopo di lui nella lista d'attesa, avrò la borsa di studio!
 -no, possiamo fare di meglio- la corresse Georgina- noi ora andiamo a casa Shepperd, mostriamo le foto al bravo paparino, e gli diciamo di ritirare suo figlio da Yale.
 -ma a me non da noia averlo di intorno, può anche venire a Yale per me.
 -sciocchina! Come fai a non arrivarci?! Lui non ti farebbe respirare un solo minuto se dovesse venire al tuo stesso college!
 Frency si zittì.

 "Segnalati, la regina e il presunto re sempre in compagnia di una vecchia fiamma di Gossip Girl, Georgina Sparks davanti alla casa degli Shepperd. Che la loro possa diventare un'amicizia?"

 -scusate ma io non vi conosco, e non ho nulla da dirvi, perciò andate via- il signor Shepperd non gradiva visite, e se avesse saputo di cosa gli avrebbero parlato le avrebbe gradite ancora di meno, Georgina non si arrende così facilmente:
 -oh invece i credo che abbiamo moltissime cose da dirci...- inarcò un sopracciglio ed entrò nel suo ufficio, sebbene la domestica glielo aveva impedito. Austin e Frency sgattaiolarono dentro e assistettero alla scena.
 Georgina si avvicinò alla scrivania e gli diede la busta contenente le prove.
 -sarò breve perché non ho tanta voglia di parlare, tu adesso farai ritirare tuo figlio da Yale e io non invierò queste foto a Good Night New York.
 Il sr Shepperd all'inizio del discorso sembrava preoccupato, guardava la busta con fare impaurito, ma quanto sentì dire del sito scoppiò a ridere.
 -sul serio?! Lei vorrebbe ricattarmi con un sito per adolescenti?!
 Georgina si avvicinò alla scrivania e scrutò il vecchio uomo rugoso.
 -se vuole le faccio vedere il panico che scatena un sito.
 Gli sorrise mesta, e l'uomo tornò serio. La strega aveva vinto, si girò e se ne andò con la sua frase ad effetto:- le diamo solo un giorno.
 -forse dovremmo dirgli che abbiamo altre foto- constatò Frency mentre uscivano, Georgina teneva sempre la testa alta.
 -nell'Upper East Side è scontato- rispose.
 Ormai l'alleanza era stata formata, un nuovo trio si apprestava a comandare e governare la città più importante del mondo. Ma si sa, ogni supereroe ha sempre intorno dei supercattivi.

 "Avete passato delle belle vacanze estive? Spero per voi di si. Segnalati: i miei secondi sposi preferiti, Dan Humphrey e Serena Van Der Wodsen, all' aeroporto J.F.K di ritorno dal loro viaggio di nozze, che cosa gli aspetterà?"


 -ragazzi, ma che piacere rivedervi!- disse l'allegro Humphrey che andò incontro ai suoi amici che erano proprio davanti a lui. Serena si fiondò tra le braccia di Blair e la strinse forte a se. Era contentissima della luna di miele ma B non sembrava esserlo allo stesso modo.
 -ehi B, che ti è successo?
 -dobbiamo parlare di una cosa seria, e rischiosa.- la voce di Blair fece spaventare la bionda che si guardò intorno preoccupata. Chuck e Nate erano lì, ed erano seri pure loro.
 -qual'è il problema?- domandò Dan contrariato, non era il benvenuto che si aspettava. Tutti guatarono Chuck.
 -Good Night New York
 Sembra che qui le cose si mettano male, meglio rintanarsi nelle proprie casette, buona notte!


SPAZIO AUTRICE
muhahahahahahhaha non adorate anche voi Georgina? a me piace tantissimo :3
ci vediamo a due recensioni xxx

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Capitolo 6
*** yale is here ***


gg -sei pronta?- chiese Austin.
-si!- ripose allegra Frency.
-quando attraverseremo quella porta tutto cambierà.
La ragazza osservò la grande porta bianca con rifiniture dorate, e sospirò.
-ce la faremo- cercò di incoraggiare il suo amico, in realtà lo aveva detto solo per darsi forza da sola.

"Segnalati: la mia ex regina e il suo fedele giullare attraversare le porte di Yale. Che cosa li assetterà? Frency riuscirà ad essere temuta pure lì? Ma soprattutto, chi sarà la nuova regina della Constance?"

Frency e Austin stavano camminando per i corridoi dei dormitori, fortunatamente avevano la stanza allo stesso piano. La mattina la passarono a disfare le valige, si ritrovarono a pranzo insieme.
-chi è la tua compagna di stanza?- domandò Austin, Frency non aveva messo nessuna preferenza.
-ancora non l'ho vista, a quanto pare è di Los Angeles e arriverà domani sera.
-mi raccomando: se è carina me la devi presentare!
Frency gli sorrise dolcemente senza far vedere che nel suo innocente sorriso c'era una nota di gelosia. L'amico cambiò discorso:- Georgina mi ha mandato un itinerario delle persone con più conoscenza di te, non è molto lunga la lista.
Frency sorseggiò il caffè e porse la mano per prendere la busta, ma non sentì nulla.
-non l'ho portata qui
La porta del bar si aprì ed entrò una ragazza alta, bella, bionda, carnagione impeccabile, e a seguito di tirapiedi. Frency ne aveva due o tre, pochissime ragazze della Constance erano andata a Yale.
-fammi indovinare- disse lei mesta- quella ragazza è la prima della lista.
Austin fece segno di si con la testa e girò lo zucchero nel cappuccino.
-Agata Blue, alla festa che ha organizzato per stasera parteciperanno più di ottocento persone.
Frency strabuzzò gli occhi praticamente quasi tutti gli studenti del primo anno, si girò a guardarla mentre mangiava la sua brioche in modo sensuale.
-dio quanto se la tira...!
-ad ogni modo è davvero un'ottima rivale
Frency odiava quando Austin le dava ragione solo per metà, gli fece la linguaccia e cambiò discorso.
-come hai detto che si chiama?
-Agata Blue
Si guardarono negli occhi per un istante e poi sbiancarono, quel cognome li era molto familiare, e non in senso positivo.
-v-vuoi dire che... Lei è la sorella maggiore di... J-J-Jacob?!- tentennò Frency, Austin annuì, non lo aveva mai realizzato. Questo era più grave di quanto pensassero: Jacob era un ragazzo all'ultimo anno delle superiori, delle loro superiori, fratellastro di Jenna, che ha problemi a controllare la rabbia, ha gravi problemi a controllare la rabbia!
Spaventati, uscirono di corsa dal bar senza farsi vedere, non che Agata li conoscesse.
- questa volta devi giocare pulita- si raccomandò Austin- niente giochetti, niente spifferate su Good Night New York, suo fratello già mi odia, non voglio che mi faccia del male.
- non ti preoccupare, domani sera darò una festa, e inviterò un sacco di persone, e a poco a poco diventerò la regina anche di Yale.
Cominciò a pensare e si rese conto che forse non sarebbe mai successo, si sedette su una panchina rassegnata.
-ma che sto dicendo?!- disse - non ce la farò mai a batterla senza giocare sporco.
-perché dici così?- Austin si sedette sulla panchina accanto a lei, i loro corpi si sfioravano.
-anche se do una festa, non ci verrà nessuno.
-questo lo dici perché non sai chi è il mio compagno di stanza.
-e chi sarebbe?
- il capitano della squadra di football, è al secondo anno.
Frency sembrò per un po' felice, ma il suo sorriso scomparì di nuovo.
-ma senza poter smascherare i segreti conta solo chi è più carina, e guardala, lei è bellissima! Bionda occhi azzurri, non posso competere contro l'incrocio tra Barbie e Shakira!
Teneva la testa bassa quando Austin la prese tra le sue mani e la guardò negli occhi sicuro di se.
-non è vero, tu sei cento volte più bella di lei. Hai i capelli più belli che abbia mai visto, i boccoli che ti contornano il viso ti rendono dolcissima, tu sei dolcissima! E poi nei tuoi occhi ci si può specchiare chiunque.
Le stava accarezzando delicatamente il viso, i loro sguardi si incrociarono e i loro cuori batterono di nuovo, come due anni prima dopo che si erano baciati. Erano immobili uno nelle braccia dell'altro che si guardavano, Austin si stava avvicinando lentamente, tentennando, ma Frency non voleva rovinare tutto un'altra volta.
-devo andare- disse secca, si mise la borsa sulla spalla e andò via a passo veloce. Doveva pensare solo ed esclusivamente alla festa.


-forza ragazze, sapete cosa fare, adesso mettetevi al lavoro.
Frency aveva dato gli ordini alle sue ancelle per la festa, addobbi, invitati ecc.
Si dileguarono tutte, e lei si dedicò al suo comodo letto.
Si stava riposando tranquillamente quando qualcuno bussò alla porta della sua stanza.
"Stupide tirapiedi che non sono brave nemmeno ad organizzare un party!" Pensò, quando aprì la porta rimase di stucco.
-Jenna!- la salutò impaurita, meno male che non riusciva a vedere la sua faccia spaventata.
-ciao Frency, allora come stai?
Frency la prese per le spalle e la fece entrare in camera sua, ovviamente seguita dal suo fedele cane Fido. Jenna si sedette sul letto e si sistemò gli occhiali neri. Cominciò a frugare nella borsa.
-ti ho fatto un piccolo regalo per augurarti buona fortuna con il college.
Frency sorrise e prese il regalo: era una piccola lampada da lettura blu.
-grazie Jenna, non dovevi!
La appoggiò sul comodino e si mise a sedere accanto a lei sul letto. Fido le si posò sopra le gambe e cominciò ad accarezzarlo.
-tu che università pensi di frequentare?
-non lo so, non che ci siano grandi opportunità per noi ciechi...
Frency chinò il capo, in un certo senso si sentiva in colpa.
-ad ogni modo non sono qui per questo- iniziò un nuovo discorso- fra due giorni ci saranno le elezioni della nuova regina della Constance, e io voglio che tu mi faccia pubblicità.
Frency smise di accarezzare il cane e si alzò lentamente. Non poteva farlo.
-ti prego Frency, siamo migliori amiche, me lo devi!- la supplicò Jenna.
-credimi io vorrei, ma in questo modo Good Night New York parlerà di te, dirà cose orrende, e io non voglio.
-solo perché sono cieca credi che ogni tipo di insulto mi faccia male?
Anche lei si alzò dal letto e cercò la sua amica per metterle la mano sulla spalla, era il momento della sincerità.
-a me non interessa veramente essere la regina, ma se lo diventassi potrei scoprire chi mi ha causato tutto questo, voglio sapere per colpa di chi sono diventa cieca!
Frency non poteva rifiutare, Jenna era la sua migliore amica, e se non l'avesse aiutata avrebbe sospettato qualcosa, e non voleva che accadesse, doveva proteggere a tutti i costi Austin.

"Segnalata: la vecchia regina fa ritorno al suo piccolo regno incasinato, ma sarà ancora la benvenuta, o qualcuno non gradirà la sua visita?"

-un attimo di silenzio, la ex regina deve parlare.
Frency salì su quella specie di palchetto con tanta malinconia, le erano mancati i momenti in cui tutti la osservavano e la ammiravano, quando si sentiva importante.
-dunque ragazzi: fra due giorni eleggerete la nuova regina della Constance, e io vorrei proporvene una: Jenna Meieurre. Io direi che se lo merita, è una brava ragazza e ha già sofferto abbastanza, e un anno coccolata da feste e prime non può che farle bene.
Tutti applaudirono la loro sovrana.
Frency stava salutando tutti i suoi vecchi amici, quando qualcuno la prese per un braccio e la portò lontana dai suoi sudditi.
-ma che... Jacob?!
Il cuore le salì alla gola. Forse non era stata una grande idea aiutare Jenna.
-che cosa vuoi?- chiese fredda per nascondere la paura.
-che cosa voglio? Secondo te che cosa voglio?!- ghignò lui- voglio che tu ritiri tutto ciò che hai detto su mia sorella.
-SORELLASTRA, e poi non lo farò mai.
Jacob la prese per le braccia e la scosse più e più volte.
-ma non capisci che lei vuole solo scoprire chi le ha fatto del male, e io sarei rovinato se accadesse.
La sua supplica a poco a poco si trasformò in una minaccia. Il suo sguardo diventò velenoso.
- se faranno del male a me, io ne farò il doppio al tuo grande amico!
Frency deglutì mesta, non lo avrebbe mai sopportato, ma Georgina quell'estate le aveva insegnato che anche quando la minaccia ci spaventa dobbiamo respingerla, e cercare una soluzione con più calma.
Frency si staccò dalla presa e guardò il suo avversario con tanto odio e disprezzo.
-mi dispiace ma sarà il popolo a decidere, ti consiglio di prendere alcuni deplian per farti un'idea del riformatorio che ti piace di più.
E lasciò Jacob con l'acqua in bocca.
Ma attenta Frency, si dice "non fare a sassate con il matto" per una ragione, qualcuno potrebbe uscirne ferito. xxx


SPAZIO AUTRICE
zalve a tutteeeeeee! sono appena tornata da fuori perchè udite udite ho una vita sociale! non vi allarmate. e quindi pubblico il capitolo alle 23.24 owio!
a voi non sembra che questo capitolo sia lunghissimo? a me si, credo che non riuscirò mai a farne uno molto più lungo. e si, ho messo la ragazza cieca con nel telefilm "pretty little liars" che sta creando uno dei soliti misteri della serie "lo scoprirete nell'ultima puntata". ancora non so bene come articolerò la storia ma dovete fidarvi di me e credere che verrà fuori un capolavoro (si come no)
grazie mille per i complimenti e ci vediamo come semre a due recensioni :D

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Capitolo 7
*** the new Frency's friend ***


gg Frency era nervosa, molto nervosa. Si sentiva in colpa per aver sfidato Jacob e aver messo in pericolo Austin. Sperava che Jenna non fosse eletta, però le dispiaceva se non fosse successo. Era una situazione complicata.
-tutto ok?
Nemmeno si era accorta della presenza di Austin nella sua stanza. Sussultò e lo fissò senza dire nulla, era talmente sovra pensiero che non aveva realizzato la domanda. Quando vide il suo amico insistere per sapere una risposta scosse la testa.
-si si, tutto apposto. Che stai facendo?
Lui le mostrò il computer: era su Good Night New York.
-sto guardando i post, a quanto pare Georgina non sta facendo niente di losco.
-comunque io non abbasserei la guardia, di sicuro ha qualcosa in mente, lei è Georgina Sparks!
Austin continuò a leggere.
-qui dice che Jenna si è candidata a nuova regina della Constance, secondo te verrà eletta?
Quella domanda spiazzò Frency, non voleva parlargli dei suoi problemi, non voleva angosciarlo inutilmente. Fu costretta a dire un "non lo so" poco convinto.
-sei veramente sicura che vada tutto bene- insistette lui.
-sono solo nervosa per la festa di stasera.
-devi stare tranquilla, andrà tutto bene.
Gli sorrise- certo.
-io vado, ci vediamo stasera.
Chiuse il portatile e si avvicinò a lei per farle un bacio sulla guancia. Si alzò imbarazzato e andò via.


Verso le sei del pomeriggio qualcuno bussò alla porta della sua stanza. Frency andò ad aprire e si ritrovò davanti una bellissima ragazza mora, capelli lisci che le arrivavano alle spalle, occhi color mogano, e un bellissimo sorriso. Le sembrava di averla già vista da qualche parte.
-ci conosciamo?- chiese. La ragazza mostrò le tre valigie ai suoi piedi.
-sono la tua compagnia di stanza.
Frency la aiutò ad entrare. Le prese una delle valigie e la portò dentro.
-piacere di conoscerti, io sono Frency.
E le porse la mano, la ragazza la strinse forte e mostrò un bellissimo sorriso a trentadue denti.
-sono Rachele.
Tutto si fece più chiaro a Frency, il nome, il viso, la sua provenienza, ora la riconosceva. Si portò le mani alla bocca dallo stupore.
-non ci credo, tu sei la famosa attrice!
Rachele fece segno di si senza metterci troppa energia, le sarà successo milioni di altre volte. Frency vedeva in lei la sua prima tirapiedi al di fuori delle sciacquette della Constance. Perciò non iniziò con i soliti discorsi sentiti e risentiti della serie "io sono una tua grande fan!" Doveva trattarla come una persona normale se voleva esserle amica. Si sedette sul letto e la guardò disfare i bagagli.
-sapevo che saresti arrivata questa sera- iniziò a conversare.
-c'è stato un anticipo del volo, da una parte meno male, non mi sarebbe piaciuto arrivare con il buio, la prima sera qui mi sarebbe piaciuto uscire.
Frency fu folgorata da un'idea a dir poco incredibile, avere a fianco alla sua festa un'attrice famosa le avrebbe fatto guadagnare un sacco di punti, perfino Agata Blue si sarebbe piegata al suo volere.
-lo sai?- iniziò- stasera do una festa di benvenuto al campus, saranno presenti un sacco di persone e perfino la squadra di football del secondo anno, sarebbe un'ottima opportunità per te per conoscere persone nuove.
Rachele si strinse dei vestiti al petto.
-non sono molto brava a fare amicizia, sono abbastanza timida.
Ed ecco che l'insicurezza di Frency si trasformò in esuberanza, quando aveva in mente un piano crudele le incertezze sparivano e lasciavano spazio a ingegno ed astuzia.
-tranquilla. Ci penserò io a presentarti ai miei amici.
E le sorrise velenosamente. Rachele annuì e si chiuse in bagno per prepararsi.

"Segnalata: Frency in importante compagnia avviarsi alla festa in suo onore,ma che cosa le riserverà il destino?"

-prima di tutto ti faccio conoscere il mio migliore amico- e la trascinò attraverso la stanza, fino alle spalle di Austin il quale si girò e rimase scioccato, ma non da Rachele, non si era nemmeno accorto di lei, ma da Frency. Ogni volta che la vedeva le sembrava sempre più bella.
-Austin, ti presento la mia amica Rachele.
Lui si riprese dalla trance e guardò quella ragazza di fronte a lei. Increspò le sopracciglia e la scrutò.
-hai una faccia familiare- poi gli venne in mente una cosa- lo sai? Assomigli tanto a quell'attore, Carlos.
Rachele sorrise timidamente e abbassò lo sguardo.
-si emm... È mio fratello.
Cominciarono a parlare del più e del meno, mentre Frency faceva gli onori di casa, salutava gli ospiti e li faceva accomodare. Tutti le chiedevano conferma se quella fosse per davvero la famosa attrice di cui parlano tutti i giornali e quando li rispondeva di si la gente si congratulava. Sarebbe diventata importante in meno di un mese, ma ancora doveva fare in modo che anche Agata avesse bisogno di lei, e sapeva benissimo come fare.
Agata arrivò alla sua festa seguita da due tirapiedi, nessuno nemmeno la notò, tanto erano distratti da Rachele. Frency le andò incontro e si presentò.
-ciao, grazie per essere venuta alla mia festa, mi chiamo Frency.
Le porse la mano e lei la strinse allegramente, poi a loro si avvicinò Rachele, e subito l'espressione di Agata cambiò, diventò scontrosa.
-oh Agata...- disse Frency che non se ne era resa conto- ti presento Rachele, è una famosa attrice...
-è patetico invitare una vip alla tua festa per essere osservata da tutti, evidentemente non credi abbastanza in te stessa. Io me ne vado.
Ed uscì di scena, sempre seguita dalle solite tirapiedi. Tutti in sala avevano assistito alla scena, e non era un bene per Frency. Prima di tutto pensò a sistemare le cose con Rachele, non poteva perdere la sua conoscenza.
-non è vero quello che ha detto Agata, io non lo sapevo nemmeno che saresti stata la mia compagna di stanza, non sapevo nemmeno che saresti venuta a Yale!
Rachele le mise le mani sulle spalle e la guardò sorridente, in Frency tornò un po' di sicurezza.
-io ti credo- le disse- e comunque non devi dare peso a quello che dicono i tipi come lei, riuscirai a farti spazio tra le persone proprio per come sei, non scordatelo mai!
Furono interrotte da Austin, era preoccupato, anzi stordito.
Frency osservava i suoi occhi verdi brillare sempre di meno.
-che succede?- gli domandò.
-guarda tu stessa- rispose secco lui. Era impassibile, sconcertato, fissava un punto senza smettere di guardarlo. Frency si girò in quella situazione e lo vide: Dan Humphrey si era presentato alla sua festa.

"Segnalato: Dan Humphrey si è intrufolato alla festa della reginetta F. Sembra che qui le cosa si siano messe male per la nostra reginetta, meglio rintanarsi nei propri leti e dormire xxx"



SPAZIO AUTRICE
ciaoooo a tutte, questo capitolo ho voluto farlo simile alla terza stagione di gossip girl, dove c'è Blair che non riesce ad essere accetata e Vanessa ha come compagnia di stanza un'attrice famosa, anche se tutte queste cose si confluiscono in un'unica persone :3
per chi se lo chiede rispondo si, metterò anche gli altri personaggi di GOssip Girl, intanto accontentatevi di Dan e Georgina, fra un paio di capitoli compariranno anche gli altri lo prometto (parola di lupetto :P)
ci vediamo come semrpe a due recensioni ma starò via per cinque giorni, torno il 21, quindi se non vedete aggiornamenti non vi allarmate, sono sempre viva!
anche se non c'entra nulla con Gossip Girl voelvo salutare Cory Monteith, attore di glee, che è morto oggi di overdose. Cory volevo solo dirti che hai lasciato un vuoto enorme nel cuore delle persone, sopratutto in quello di Lea!! :'(

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Capitolo 8
*** il mistero si infittisce ***


gg -puoi scusarmi un attimo Rachele?- Frency e Austin si dileguarono e sgattaiolarono da Dan.
-che cosa ci fai tu qui?- chiese stizzita Frency, non era il suo periodo più fioreo.
-non sarei qui se non fosse un'emergenza.
-forse è meglio parlare in privato- constatò Austin notando gli sguardi di tutti posati di di loro.


-come vi è venuto in mente di rovinare anche gli adulti?!
Dan Humphrey sapeva di nuovo, la storia si ripeteva. Come era possibile che come si creavano un segreto lui veniva a saperlo subito?
-come lo sai?
-sono io che faccio le domande!
Humphrey non lasciava via di fuga, erano costretti un'altra volta a raccontargli tutto, come cinque anni prima. Austin sapeva che gli bastava una parola per spiegare la situazione.
-Georgina.
Dan sbuffò sconcertato, non credeva le interessasse sempre rovinare la vita alle persone.
-non riesco a crederci, ma che cosa vuole?!- tipica reazione di chi ha conosciuto il diavolo in persona e sa di dover averci a che fare di nuovo.
-guarda che è stata molto brava in questa estate, ha fatto esattamente ciò che le avevamo detto di fare- la difese Frency, perché in fondo se lo meritava. In fondo non aveva fatto niente di sbagliato. In fondo li aveva aiutati molto. In fondo era una brava persona.
Dan scosse la testa.
-voi non capite, di sicuro ha qualcosa in mente!- insistette, ma i due amici non demordevano, si meritava di essere difesa.
-ascolta- disse la regina in modo risoluto- decidiamo noi con chi lavorare o meno, e Georgina per ora è una socia validissima.
Sottolineò la locuzione "per ora" perché sapeva anche che la strega era imprevedibile. Dan si sedette su una poltrona esausto.
-posso darvi ragione sul fatto che Georgina potrebbe... Esservi utile, ma non transigo su quello che state facendo.
-sarebbe?
-sarebbe spettegolare notizie interessanti anche sugli adulti! Ragazzi non va bene, non siete più al liceo.
-proprio per questo, Dan ora quello che otteniamo dai nostri giochetti è molto più importante!
-è Georgina che ve lo ha detto?
Dan rompeva le scatole, solo perché hanno patteggiato con lei non significa che decida tutto. Anzi, li aveva lasciati molto liberi, li stava intorno solo se lo chiedevano loro. E questo Dan lo doveva sapere.
-ok- enfatizzò lui- ammettiamo per un attimo che Georgina sia cambiata, che sia una brava persona... Tutto quello che vi pare. Ma voi state giocando con il fuoco ragazzi, e se un giorno vi mettete a sfidare un uomo di potere che cosa vi succederà?
-ce la caveremo- rispose sicuro Austin stringendo il pugno, non sopportava che qualcuno lo ritenesse debole- come abbiamo sempre fatto.
-già- lo aiutò Frency vedendolo teso- tu non hai idea di quante persone abbiamo manipolato questa estate, siamo stati invitati ai rinfreschi più importanti di Yale, abbiamo preso le migliori stanze dei dormitori...
Austin apprezzò l'aiuto e sorrise mesto all'amica. Dan si massaggiò nervosamente le tempie, era tempo di sputare il rospo.
-a quanto pare non volete saperne di chiudere il sito, in verità io ero venuto fin qui per evitarvi dei seri problemi.
-e cioè?
-Blair,Chuck, Nate e Serena si stanno organizzando per distruggervi.
Un brivido percorse la schiena di Frency che si immobilizzò.
-e come mai?- domandò Austin, che sembrava essere l'unico dei due ancora lucido.
-avete rovinato lo speck tetor di Nate.- disse Humphrey con una nota amara nella sua voce. Frency la carpì e tornò in se, Dan stava mentendo. O meglio, aveva detto solo metà della verità. Conosceva benissimo le vecchie glorie della Constance, e conosceva benissimo il carattere e il comportamento di ognuno di loro.
-perché mai Blair Waldorf dovrebbe aiutare un amico senza guadagnarci nulla?
Ora era Dan Humphrey a tremare, ma decise di fare una minaccia seguita da una scenata per nascondere il disappunto.
-ho cercato di avvertirvi, ma non avete voluto ascoltarmi, ora ne pagherete le conseguenze.
E li lasciò da soli.


Frency non riuscì a dormire per tutta la notte, si rigirava nel letto senza prendere sonno. In quei pochi giorni erano successe così tante cose negative per lei. Le serviva qualcuno con cui sfogarsi, ma non poteva farlo con Austin, doveva sfogarsi con una persona sicura di se e che avrebbe potuto aiutarla. Erano le sette di mattina, bussò
alla sua porta di casa e aspettò che aprisse.
-scusa per l'orario- disse- ma ho dei problemi...
-entra pure.
Le sorrise Georgina.
-allora, che ti succede?- si sedette sulla poltrona con fare interrogatorio, il solito sorrisetto malefico che metteva paura, ma Frency aveva cominciato ad abituarcisi, ora le sembrava perino normale.
-partirò dal problema più semplice: io ho una specie di migliore amica, Jenna, è all'ultimo anno di liceo e mi ha chiesto di farle pubblicità per diventare reginetta, ma se lo diventa tutti vorranno sapere si più su di lei, e io non posso permetterlo!
-quindi tu vuoi che io faccia in modo che nessuno la elegga- terminò la frase Georgina accendendo il computer.
-esatto.
E la prima cosa era fatta, ora doveva passare al secondo problema:-non so come essere la regina anche di Yale, c'è una tizia, una certa Agata Blue, è molto bella e attraente. Ma la mia compagna di classe è un'attrice famosa, Rachele, sono sicura che la conosci. L'ho portata alla festa di ieri e tutti mi hanno apprezzata per questo tranne Agata, mi ha lanciato come una sfida ed è andata via.
Georgina ascoltava attentamente cosa diceva la sua... Amica. Mentre ascoltava annuiva e cercava cose sul computer. Ad un certo punto trovò qualcosa di interessante, sorrise malignamente e mostrò una foto a Frency che ascoltò quello che aveva scoperto.
-a questa Agata non piace Rachele perché tempo fa stava con suo fratello Carlos, attore anche lui, il quale l'ha lasciata per una ragazza del mondo dello spettacolo.
-ma questo è grandioso!
Frency aveva abbastanza materiale per annientare la sua nemica ed essere ufficialmente la regina anche di Yale, anche se non c'erano votazioni come alla Constance.
Dovevano attuare il piano. Queste complicità con il diavolo in persona stavano diventando sempre più frequenti e piacevoli, che Georgina fosse davvero cambiata?
-ascolta Georgina, quando starò per andare a parlare con Agata ti manderò un messaggio e tu pubblicherai la foto su Good Night New York, siamo intesi?
-intesi.
Si era creata una situazione tranquilla, ma precaria, molto precaria, perché il terzo problema era davvero complicato e complesso. Frency tornò ad essere seriosa.
-Georgina, devo dirti un'ultima cosa.
-certo, non c'è nulla che non possa risolvere.
-non concordo pienamente... Cinque anni fa, quando avevano appena aperto il sito, fummo scoperti da Dan Humphrey...
-Humphrey?! Quel povero è sempre tra i piedi!
Buffo, è la stessa cosa che dice Dan di lei.
-ad ogni modo aveva promesso di tenere la bocca chiusa, e l'ha fatto, ma ieri sera alla festa è venuto a dirci che la loro "banda" vuole farci chiudere, che facciamo?
Georgina si massaggiò nervosamente le tempie.
-ascolta: mi serve un po' di tempo per riflettere, perché non ne parliamo a pranzo? Magari invita anche Austin.
-d'accordo.
Frency lasciò l'appartamento di Georgina un po' scossa, ma quello che le aspettava sarebbe stato un grande giorno, e doveva goderselo.
Intanto la strega cominciò a fare ricerche su Jenna, se Frency non voleva che la gente facesse domande ci sarà stato un motivo, e lei doveva assolutamente scoprirlo, in fondo era Georgina Sparks, e non era affatto cambiata.




SPAZIO AUTRICE
ho deciso di complicare la storia e renderla più intrigante :) quale sarà il segreto di Austin e Frency? e cosa faranno Chuck Nate Serena e Blair? ci sto ancora pensando ma ho una mezza idea, speriamo bene :D
continuo a due recensioni

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Capitolo 9
*** your think is wrong ***


gg -Frency, ma dove eri finita? Ti ho cercata dappertutto, dovevamo fare colazione insieme!
 La regina si era scordata di un appuntamento con il suo principe, ma avrebbe rimediato, ci riusciva sempre a farsi perdonare.
 -scusami tanto, ma ora devo affondare Agata!
 Austin guardò quello sguardo maligno osservare le persone che arrivavano in cerca della sua vittima. Le accarezzò dolcemente i lunghi capelli rossi.
 -la spietatezza non ti dona, ti fa venire le rughe!- le disse divertito, lei lo guardò e cambiò espressione, tornò calma, pacata.
 -a proposito: pranziamo con Georgina oggi.
-va bene.-  Continuava ad accarezzarle i suoi amati boccoli come incantato, spaesato. Quando si accorse che le guance di Frency diventavano sempre più rosse tolse la mano.
-scusa.
 Quelle scene di imbarazzo si facevano sempre più frequenti, si sentivano sempre più vicini ma al contempo facevano di tutto per starsi lontani. Gli occhi azzurro cielo estivo di Frency si posarono sul giardinetto da cui spuntò Agata con le solite due tirapiedi.
-presto non avrà più nemmeno loro intorno!- sentenziò cattivamente la regina facendosi assalire dalla rabbia e dal ribrezzo. In quel momento non le importava se il suo amico la vedeva sotto una brutta luce, lei era così, o almeno era così quando si sentiva presa in giro. F prese il telefono e mandò un messaggio a Georgina, sua nuova migliore amica. Quel modo con cui la chiamava la spaventava molto, ma non perché avesse paura di lei, ma perché avesse paura di essere proprio come lei! In quell'estate aveva capito che lei e la strega non erano poi così diverse, ma il suo subconscio non lo avrebbe mai accettato, e avrebbe fatto tutto cui che era in suo potere per dissuaderla dalla verità.
La futura regina si avvicinò ad Agata, facendo oscillare la sua nuova borsa e accarezzandosi i riccioli che le finivano sugli occhi a causa del vento.
 -Agata... Ti posso parlare?
 La bionda scrollò leggermente le spalle e ondulò la testa verso la rossa, assottigliò lo sguardo e si inumidì le labbra. Rimase in quella posa per attimi interi, senza dare una risposta, ma nell'Upper East Side il silenzio vuole dire "si". Frency cominciò ad accarezzarsi le dita in modo nervoso, la sua voce tentennava.
 -volevo chiederti scusa per la festa di ieri sera...
 La tiranna si spostò i capelli dietro l'orecchio con nonchalance e disinteresse. -già, gli ipocriti non piacciono a nessuno, andrebbero messi ai margini della società!
 In quel momento il tempismo di Georgina colpì ancora e i cellulari di tutta Yale vibrarono. F prese il telefono e recitò la sua parte, aveva terminato quella della tenera ragazzina indifesa e stava per cominciare quella dell'avvoltoio affamato.
 -hai proprio ragione, dovrebbero stare ai margini della società. Davvero? È per questo che non ti delizia Rachele? E io che pensavo che fosse solo perché era un'attrice e tu una miserabile studentessa!
 Agata cominciò a guardarsi intorno spaesata, girò su se stessa un paio di volte cercando di vedere che alcuni sguardi non erano puntati su di lei, ma è questo il brutto di essere qualcuno: a tutti interessano i tuoi problemi. Frency doveva sferrare il colpo finale, e lasciarla completamente sola.
 -anche chi sta intorno agli ipocriti viene messo ai confini.
 E alzando il sopracciglio destro fece passare dalla sua parte anche le tirapiedi.

 "Segnalata: la regina F ha confermato il suo potere anche a Yale, chi lo avrebbe mai detto che una ragazza di Brooklyn avrebbe riscosso così tanto successo? Mi dispiace Agata, ma questo è quello che ottieni quando ti metti contro la migliore amica di..."

 -Georgina!- la salutarono i due amici, la ragazza alzò il bicchiere pieno di scotch al cielo e ne bevve un po'. I ragazzi si sedettero al tavolo e ordinarono.
 -ho ordinato questi per voi.- E il demonio li porse due calici di vino rosso, i due amici sorrisero imbarazzati.
 -grazie Georgina, non importa- rifiutò dolcemente Frency sistemando la borsa allo schienale della sedia e accomodandosi.
 -dai, offro io!- la bruna non decideva a troncare, non accingeva ad abbassare le braccia e a posare i calici pieni fino all'orlo.
 -Georgina, non insistere- il tono calmo ma sicuro di Austin fece placare la strega, avevano fatto una specie di accordo in cui dicevano chiaramente che lei non avrebbe provato a portarli sulla cattiva strada. La ragazza abbassò desolata i calici e si diede una ravviata ai capelli, ma facendo finta di nulla cambiò allegramente discorso. -non sapete la buona notizia, Jenna non è stata eletta regina della Constance!
 Frency dall'entusiasmo fece cadere la borsa a terra, e quando aveva finito di raccattarla notò che Austin era impassibile, allibito.
-non riesco a credere di essermi salvato!- sospirò lui a malapena. Cambiarono argomento, Georgina non doveva sapere. Quello sarebbe stato di sicuro un luuuungo pranzo.
 -allora: cosa possiamo fare?- domandò Frency, nel suo tono di voce c'era tanta speranza, che però fu smorzata dalla risposta di Georgina. -niente. Non faremo niente.
 Il mento dei due ragazzi scese fino al pavimento, come? La regina degli imbrogli, anche più di Blair, non voleva fare nulla? In quel momento rimpiansero che fosse cambiata.
-c-come non faremo niente?- chiese conferma Austin.
 -certo!- esordì lei- ormai sono diventata adulta e ho capito che molto spesso i problemi ce li creiamo da soli. I nostri nemici non sanno che siamo noi Good Night New York.
 -si, ma tra loro c'è Dan Humphrey!- Frency batté la mano sul tavolo stufa, odiava Georgina quando faceva così, quando avevi bisogno di lei diventava la persona più buona e cara del mondo. Col cavolo che loro due si assomigliavano!
-Humphrey!- sbuffò il demone- quel tipo è solo uno sciocco, un romanticone! Cinque anni fa gli avete raccontato la vostra storia e si è ammutolito, starà zitto anche in questa occasione.
 -ma ora la cosa lo riguarda.
 -dovete fidarvi di me, ok? Credetemi, Dan Humphrey è la persona più innocua in questo momento.
 Non potevano controbatterla, lei doveva avere sempre ragione. Ed era meglio finirla prima che riuscisse a convincerli sul serio. Ma non sarebbero stati con le mani in mano, alle sue spalle avrebbero inventato un modo. Avrebbero cercato un segreto che li riguardasse e che li avrebbe fatti tacere per sempre. Il giorno dopo ne avrebbero parlato, lontani da Georgina.

"Segnalati: le vecchie glorie di Gosip Girl di nuovo insieme. Ma sarà una visita di piacere o di dovere?"

 -io direi di saltare i convenevoli- saltò al dunque Chuck, odiando le solite frasi "quanto tempo che è passato!". Dan entrò nella stanza titubante, ma tornò ad essere sereno quando vide il sorriso di sua moglie rivolto verso di lui. Si sedette accanto a lei che gli montò sulle ginocchia e si accoccolò tra le sue grandi braccia possenti. La regina B arrivò di corsa, come sempre, salutò Chuck con un baio e tornò serie e cupa
. -grazie per essere venuti- annunciò con fermezza, era l'unica in piedi e dirigeva la riunione, tipico di Blair. -dobbiamo distruggere quella bastarda di Good Night New York!!
Bass le strinse la mano e con l'altra le accarezzò l'avambraccio. -adesso calmati tesoro...- mostrò un sorriso smagliante e B sembrò ritrovare la serenità. Ma c'era poco da stare sereni.
 -Blair ha ragione ad essere furiosa- la difese Nate servendosi da bere. Appoggiò il vassoio pieno di bicchieri sul tavolincino posto davanti al divano dove erano seduti Dan e Serena e continuò- presto mi candiderò a sindaco di New York, non posso rischiare che qualcuno mi rovini la carriera!
 La bionda sorrise calma e ondeggiò i suoi capelli in aria, tentò di far ragionare tutti ma senza risultato, erano tutti stressati, compreso Dan che era lì solo per aiutare.
 -ehi amore stai bene?- e con delicatezza passò il dorso della mano sulla sua guancia. Dan la guardò impietosito e la prese per poi baciarla.
 -ma certo- mentì.
 -avete qualche idea su cosa potremmo farle?- chiese speranzosa B, perché quella volta era a corto di piani diabolici.
 -non possiamo pensare a niente fino a che non scopriamo chi è.- Chuck si lasciò andare nella poltrona e sospirò. A quella frase Dan fu invaso da sensi di colpa che lo opprimevano, era rinchiuso in una morsa, ovunque sarebbe andato avrebbe sbagliato.
 -mi serve un po' di vino- e si protese verso il vassoio per prenderlo. Allungò la mano verso di esso ma la figura di Serena gli impediva di afferrarlo. Sua moglie capì e tese lentamente la mano verso il bicchiere, ma Blair non si era fatta sfuggire nulla, sapeva intravedere la menzogna da un miglio di distanza, in un patetico ragazzo di Brooklyn poi! Si avventò verso il vassoio e le porse a Chuck che le sorrise maliziosamente.
 -non provarci Humphrey, tu sai qualcosa, cosa?
 -cosa? Ma è ridicolo!- cercò di uscirne Dan spostando Serena accanto a lui, sapeva che mentire era inutile, ma ci avrebbe provato ugualmente. Ma nessuno può niente contro Blair Waldorf che rischia di perdere qualcosa, si avvicinò a lui impetuosa, provocatoria, cattiva.
 -cosa ci stai nascondendo? sei per caso tu Good Night New York? Ti manca così tanto il tuo vecchio e adorato sito da volerne creare uno identico?
-non sono io Good Night New York- si difese ancora Dan, e quella volta B capì che diceva la verità, si massaggiò le tempie e tornò verso di Chuck che le accarezzò la schiena e la vita.
 -e allora chi è? Io so che tu lo sai
. E come si poteva mentire alla propria moglie? Come si poteva mentire ai suoi bellissimi occhi che sembravano il mare in tempesta? Come si poteva mentire a quella faccia spensierata come una bambina che si era trasformata in donna matura e adulta una volta capito che la cosa si faceva seria?



SPAZIO AUTRICE
ciao a tutteeeeee :DDD come andiamo? come potete ben vedere ho deciso di accontentarvi  e metterci i vecchi personaggi di gossip girl (amatemi)
ho deciso di mettere un piccolo Spoiler per mettervi un po' di interesse: nel prossimo capitolo Blair andrà nel dormitorio di Frency.
Ok ho deciso di tentare il suididio e chiedervi di continuare a 3 recensioni. ce la faremo? bah io sono una persona fiduciosa :D

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Capitolo 10
*** Blair can't stop to do what she can ***


gg Frency era sdraiata sul letto nella sua stanza del dormitorio e leggeva il libro di economia politica, il giorno dopo avrebbe avuto il primo esame.
Rachele non c'era, era uscita con la sua manager, avrebbe fatto un servizio fotografico e poi sarebbero rimaste a cena con dei produttori.
La ragazza si godeva la tranquilla serata di ottobre, aveva lasciato la finestra che dava sul terrazzo aperta per sentire la fresca brezza autunnale.
Qualcuno bussò alla porta. "La cena di Rachele sarà finita in anticipo" penso lei. Si alzò e andò ad aprire.
Non era Rachele alla porta.
Frency era immobilizzata, imbarazzata, impaurita. Davanti a lei c'era il suo idolo, la sua fonte di ispirazione, quello che avrebbe sempre voluto essere. Colei da cui copiava le frecciatine e i discorsi intimidatori. Aveva sempre sognato di incontrarla, ma non in quella situazione, non più dopo che ebbe visto lo sguardo di lei spietato e assassino.
-c-c-cosa ci fa qui?- la sua voce tremava, lo sguardo vagava nel vuoto. La mora entrò senza dire niente e camminò fino al centro della stanza con leggerezza, sembrava volasse.
-carino qui- disse guardandosi intorno con il naso arricciato. Si scosse il bellissimo vestito sicuramente disegnato da lei e si sedette sul letto di Frency. Spostò di quaranta gradi la testa e accarezzò la copertina del libro.
-economia politica... Carina...
-Blair che cosa vuoi?
-signora Bass, grazie.- ringhiò la ragazza, se c'era una cosa che non sopportava era la mancanza di rispetto.
-signora Bass- si corresse subito Frency- la pregherei di andarsene.
-di cosa hai paura? Che ti incomba troppo spavento?
E il solito sguardo malvagio di B si posò su Frency. Lei adorava quello sguardo, ma quando non era riferito a lei. La fronte cominciò a sudare, anche se Georgina le aveva detto di rimanere calma e lasciar perdere non poteva farlo, non ci riusciva. Quel bastardo di Humphrey aveva di sicuro parlato.
-Dan?- chiese Frency, perché tanto era inutile girarci intorno.
-Dan- rispose subito B- lo sanno tutti che non riesce a resistere al sorrisetto angelico di Serena.
-che cosa vuoi?- si scordò perfino di darle del lei, tanto era spaventata e confusa. La signora Bass accavallò le gambe e fece oscillare le sua scarpe preferite. I tacchi impregnati di diamanti brillavano alla luce della luna.
-io? Nulla, infondo tra simili si è amici...
E sorrise magnanima, come faceva sempre quando voleva prendere una posizione di potere. Frency però non avrebbe ceduto così facilmente, aveva faticato e sudato per arrivare fino a lì e non avrebbe certo lasciato perdere tutto per un capriccio di una sposata annoiata.
-non sei un po' troppo maturata per fare le tue solite minacce- e stavolta fu lei a sorriderle malignamente- signora Bass?
Era uno scontro tra titani, nessuno avrebbe vinto. Blair spietata e crudele come poche, Frency che conosceva il passato della sua avversaria come se fosse l'ave Maria.
-si può sempre tentare, è risaputo che le ragazze di Brooklyn sono molto più facili da sottomettere.
-io non sono la piccola J- tuonò Frency furiosa, il gioco era finito, Blair doveva andarsene- e non credere di essermi tanto superiore, io almeno sono entrata a Yale.
Quel colpo basso colpì la regina nera come una freccia avvelenata. Le lacrime le si affacciarono all'angolo dell'occhio ma non accennavano a scendere. Lei era Blair Waldorf, non poteva piangere. Si morse nervosamente il labbro, perché Yale era sempre stato il suo sogno e si sentiva estremamente in colpa, perché aveva rovinato tutto per una stupidaggine, tutti i suoi sogni rovinati per una stupida professoressa di inglese che le diede B invece di A ad un compito.
Distolse lo sguardo e fece quello che le riusciva meglio fare quando era in difficoltà: attaccare, minacciare, così che il nemico fosse distratto dalle sue parole spaventose e non dal suo timbro di voce tremolante. Si alzò da letto e si avvicinò a Frency che la guardò ammirandola, diventava ogni giorno più bella e spietata.
-ascoltami bene- ghignò la signora Bass- domani voglio vedere il tuo sito chiuso, o ti distruggerò, lo giuro!
Frency alzò gli occhi al cielo, quasi imbarazzata da quella minaccia andata male, in quegli interminabili minuti in cui Blair pensava al suo passato rovinato da una scemata, lei aveva avuto modo di riflettere a fondo su una cosa.
-povera B- le disse- quanta pena mi fai... Dimmi, perché ti interessa tanto che il mio sito chiuda?
-perché stai rovinando la carriera politica di Nate- rispose balbettando lei.
-da quando a Blair Waldorf interessa aiutare le persone senza ottenere niente in cambio?
Silenzio di tomba, Frency cominciò a fare passi sempre più insistenti verso di lei.
-io credo invece che tu abbia paura, paura che io scopra un tuo segreto altamente personale e che lo usi per rovinarti la tanto perfetta favola che ti si è creata intorno.
Blair era stata scoperta, ma non lo avrebbe mai ammesso, ma era così, lei e Chuck sarebbero finti in guai seri se qualcuno fosse venuto a conoscenza del loro grande segreto. La morte di Burt avrebbe finalmente trovato un colpevole.
-devo andare- tagliò corto la regina appena caduta dal cavallo e scappò a gambe levate.

-tutto bene?
Austin si affacciò alla finestra per sentire come stava la sua grande amica, avevano le camere accanto e i terrazzi erano collegati.
I bellissimi occhi azzurri di Frency incrociarono quelli verdi dell'amico e non riuscirono a mentirgli.
-no... Affatto.
E si asciugò con il dorso della mano le lacrime. Austin, vedendola in difficoltà, trabarcò il terrazzo e si avvicinò a lei.
-che hai?- chiese, con il tono di voce più dolce dell'universo. Si guardarono per un istante e la ragazza si gettò tra le braccia di lui.
-abbiamo sbagliato a fidarci di Georgina- mugolò tristemente, Austin le accarezzava i boccoli e ci giocava, se li attorcigliava al dito e li lasciava cadere sulle spalle, era come stregato.
-che cosa ha fatto?- il suo tono di voce era talmente calmo e rilassato che a poco a poco o respiri di Frency si fecero sempre meno frequenti e più calmi.
-è venuta Blair prima.
Il ragazzo lasciò per un attimo la stretta e si allontanò per riflettere su quanto sentito. Si mise le mani nelle tasche di dietro e ondeggiò.
-vuoi dire che...
-si, Dan ha parlato- Frency si appoggiò con gli avambracci al balcone e guardò il campus, al bagliore della luna era ancora più bello e romantico.
-e ora che facciamo?- domandò la ragazza, Austin le si avvicinò di nuovo, le mise le mani sui fianchi e la girò lentamente in modo che potessero guardarsi. Abbassò la testa e appoggiò il suo naso sulla fronte dell'amica, le sorrise.
-lo rinfacciamo a Georgina!
Frency abbozzò un sorriso e guardò quegli occhi profondi e intensi davanti a lei, erano i più belli che avesse mai visto. Passò una mano tra i suoi capelli boccolosi e continuò a guardarlo. Il naso di lui scese fino a toccare la punta di quello di lei e avvicinò le sue labbra carnose alle sue. Come qualche anno prima, non erano amici, non lo erano mai stati, facevano solo finta di esserlo.

Georgina era in camera sua, tranquillamente, quel giorno aveva messo una penna USB nel portatile di Austin e ora guardava cosa c'era all'interno. Trovò una cosa molto privata che lo riguardava, quella per cui Frency aveva lottato tanto perché Jenna non diventasse la nuova regina della Constance. Ora lo sapeva.
Si rigirava i capelli tra le dita con fare malefico, avrebbe di sicuro giocato quella carta. Il suo computer si illuminò: Jenny Humphrey voleva fare una video chat con lei.
-piccola J, come posso esserti utile?
-ho un'informazione che sono sicura ti potrà interessare, riguarda Chuck, Blair, e la morte di Burt Bass.
-non mi interessa.
-ma a molte persone si!
-non mi interessa-ripeté la strega, ma la piccola J sapeva come attirare la sua attenzione.
-guarda la foto che ti sto mandando.
Georgina la guardò e rimase scioccata.
-hai trovato Allegra?
-vive nella mia città.
-aspettami, arrivo subito.
Chiuse la video chat e fece le valigie, ma prima di andar via doveva fare una cosa: si avvicinò al computer e pubblicò sul sito Good Night New York la cosa privata di Austin.


SPAZIO AUTRICE
come promesso ecco il nuovo capitolo appena sfornato, vi piace? ho cercato di farlo terrorizzante nella prima parte, dolce nella seconda e intrigante nella terza.
siccome la storia dello spoiler ha avuto successo ho deciso di farne un altro per il prossimo capitolo: scopriremo il segreto di Austin.
ci vediamo a due recenzioni :DD xx

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Capitolo 11
*** the secret ***


gg Austin si stava avvicinando furtivo alla stalla vicino a casa di Jenna e Jacob. Aveva sedici anni, era al terzo anno del St. Jude e il sito Good Night New York aveva una popolarità unica. Lui era ufficialmente il fotografo del gruppo, Frency era quella che captava ed elaborava i gossip e le soffiate.
La rossa aveva notato una strana situazione di disagio tra i due fratellastri, prima li vedeva sempre insieme, e dopo po' li vedeva più distaccati. Aveva ipotizzato che avessero una storia segreta che tenevano nascosta a tutti, nascosta ancora per poco.
Austin si avvicinò alla grande porta di legno della stalla e aprì lentamente uno spiraglio per vedere meglio.
Vide Lion, un ragazzo abbastanza popolare che frequentava la sua scuola, con una sigaretta in bocca, il suo profilo perfetto guardava Jenna che era seduta su una balla di fieno e lo scrutava con aria eccitata.
Austin prese il telefono e cominciò a filmare la scena.
-in questo periodo tu mi stai evitando...- disse lei togliendosi lo smalto sulle unghie con l'acetone. Sorrideva con fare sensuale tenendo lo sguardo chino e faceva oscillare la gamba che sfiorava il ginocchio del ragazzo.
-lo sai piccola che ti adoro- Lion le si avvicinò al collo con le labbra e lo baciò più volte, con la mano le accarezzava e capelli. Lei alzò lo sguardo al cielo come soddisfatta.
-se Jacob ci vedesse...
-Jacob è l'ultimo dei miei problemi.
Jenna fece cadere la boccetta di acetone tra la paglia e si dedicò al suo "amico".
Quindi si, Jacob e Jenna avevano una relazione diversa da quella di due fratellastri, ma dovevano tenere tutta la storia segreta, e dopo un po' la ragazza si era stufata e aveva trovato con chi poter stare senza il timore di poter essere scoperti da un momento all'altro.
Si baciarono per un periodo di tempo infinito, Jenna si staccò da quelle labbra e chiuse gli occhi.
-Jacob...-pronunciò, e si avvicinò di nuovo alle labbra di Lion, ma quando riaprì gli occhi le ritrovò lontane.
-Jacob? Che significa?!- domandò indispettito lui.
La ragazza appena caduta da cavallo si passò una mano sula fronte e poi sugli occhi.
-ma che stai dicendo?- tentò di cambiare discorso- ma è ridicolo!
-sai cos'è ridicolo? Stare con una che è follemente innamorata del suo fratellastro!
Jenna gli strinse forte il braccio e lo guardò con le lacrime agli occhi, lo supplicò:- ti prego non andare, ho bisogno di te.
-hai bisogno di me per cosa? Perché ti piaccio, o per attirare l'attenzione del tuo amichetto?
-Lion ti prego...
Ma il ragazzo ne aveva abbastanza dei suoi giochetti, era solo una ragazza ricca viziata e annoiata che cercava di svagarsi un po'. Se ne andò e Jenna cadde a terra in lacrime, piangeva a dirotto, aveva la testa piegata tra le sue gambe e coperta dalle sue mani, non vedeva nulla oltre al color trasparente delle due lacrime. Austin si sporse per guardare Lion che prendeva la macchina e se ne andava e contemporaneamente il telefono riprese Jacob che lanciò un petardo dentro la stalla, che a contatto con l'acetone fece ancora più fuoco.
Jacob fece per andarsene, i suoi genitori sapevano che era a dormire da un suo amico, quindi non lo avrebbero mai sospettato, ma mentre se ne andava notò Austin. Dilatò furiosamente le narici e gli si scaraventò contro. Lo prese per la giacca e lo alzò da terra.
-che cazzo ci fai qui brutto bastardo?
Austin oscillava i piedi sperando di toccare terra di nuovo ma la spropositata altezza di Jacob glielo impediva.
-ti prego lasciami...- la sua voce era un soffio smorzato, a fatica riusciva a sentire i suoi pensieri. Avrebbe anche voluto correre in salvo da Jenna.
-tu non puoi capire- iniziò a parlare Jacob, aveva l'espressione di un pazzo, un malato di mente che cerca di convincere più se stesso che gli altri- io la amo! E lei ha pensato bene di sostituirmi, ti sembra normale?
-amico, tu non stai bene.
Con una mano Austin cercava di aggrapparsi al pugno stretto del suo avversario, con l'altra mandava il video alla sua amica ignara di quello che stava succedendo.
-forse...- gli diede ragione Jacob smorzando un sorriso- ma tu hai visto troppo, e pagherai per questo!
Lo scaraventò a terra e Austin cercò disperatamente di indietreggiare, ma Jacob avanzava magnanimo.
-tu che avresti fatto, eh? Che avresti fatto se fosse stata Frency a rimpiazzarti?
In quel momento Austin pensò a una scena in cui immaginava di essere messo da parte dalla sua ricciola preferita per un ragazzo qualunque. Immaginò che quei bellissimi boccoli venissero accarezzati da un altro, immaginò i suoi occhi azzurro cielo perso nello sguardo di un altro ragazzo, immaginò il suo sorriso radioso rivolto ad un ragazzo che non fosse lui. Dentro di se provò una sensazione di vuoto, di incompletezza. Voglia che tutto finisse. Quella fu la prima volta che si accorse di amare Frency, a modo suo essendole solo amico, ma la amava.
Scosse la testa e si concentrò su quello che aveva da dire:- a proposito di Frency: le ho appena mandato il video dove fa vedere tutto, quindi proporrei un accordo. Io sto zitto su quanto ho visto stasera, e tu non mi ucciderai e non mi picchierai- fece una pausa- ci stai?
Jacob strinse con fermezza la mano di Austin e sorrise.
-ci sto.


SPAZIO AUTRICE
inizio con il scusarmi se sono stata assente in questo periodo ma avevo esaurito internet nella chiavetta (furbamente mi sono fatta mettere la wi-fi :3 quindi vi prometto che appena questo capitolo arriva a tre recensioni continuo)
So che questo capitolo è corto, ma serve per farvi capire qual'è il segreto di Austin e Jacob, spero davvero che vi sia piaciuto perchè mi ci sono impegnata tanto a pensare (sono un geio incompreso)
grazie mille dei complimenti che mi fate e... ci vediamo a tre recensioni ;)

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Capitolo 12
*** the mistery of the diary ***


gg -oh dio no! No no e no!
-Frency ma che ti succede?- Rachele si avvicinò all'amica che metteva a soqquadro la stanza, era piuttosto irritabile.
-non posso averlo perso, assolutamente no, è inammissibile!- esclamò e aprì l'armadio da cui tirò fuori tutti i suoi vestiti.
-cos'è che hai perso?- le chiese la mora mentre si piegava a raccogliere i vestiti che gettava a terra e li ripiegava.
Frency smise di lanciare oggetti e si girò sfinita verso l'amica, aveva tutta la fronte sudata.
-ho perso il mio diario.
Rachele la guardò storta, inarcò un sopracciglio e fece un sorriso divertito.
-il tuo diario?!
-esatto!- enfatizzò la rossa- lo tengo da quando avevo tredici anni e lì dentro ci sono tutti i miei più grandi segreti- poi si avvicinò a Rachele con gli occhi che le strabuzzavano dalle orbite- se qualcuno dovesse leggerlo potrei morire!
La mora si morse il labbro e distolse lo sguardo cercando una soluzione. Dopo poco fece un respiro sereno e la tranquillizzò:- devi calmarti, ok? Qui mi sembra di aver capito che non si trovi, quindi ora usciamo e percorriamo tutta la giornata di ieri, e se siamo fortunate lo troveremo.
-hai ragione, forse dovrei calmarmi.
-tu dici?!
Frency diede una botta divertita alla sua nuova migliore amica ed uscirono.
Georgina non si faceva sentire da due giorni, ma erano talmente impegnati che non se ne erano nemmeno accorti. Frency e Austin non si parlavano da quella sera fatidica in cui si erano baciati, cercavano in tutti i modi di evitarsi.
-come si fa a essere più sbadate di me?!- si domandava la regina mentre camminava per i corridoi dei dormitori seguita da Rachele.
-può capitare a tutti di perdere qualcosa- cercò di consolarla l'ultima.
Mentre svoltavano l'angolo immerse nelle loro chiacchiere atterrarono due ragazzi, di cui uno era Austin.
-scusateci tanto ma dobbiamo scappare- si congedò Frency non accorgendosi nemmeno di chi aveva sotto il naso, prese per mano Rachele e la trascinò via.
-Frency?- la chiamò Austin sdraiato a terra che cercava di alzarsi-dove vai tutta di corsa?
Austin. Anche lui poteva aiutarla a trovare il quaderno, quello che c'era scritto dentro riguardava entrambi. Se qualcuno lo avesse letto avrebbe scoperto che loro sono Good Night New York.
La rossa aiutò il suo amico a rialzarsi, era talmente presa dalla storia del diario che non si ricordava di due sere prima.
-devi assolutamente aiutarmi.
-vuoi un mio aiuto?- Austin invece era molto lucido, e si sentiva in imbarazzo.
-ma è ovvio! Ho perso il mio diario.
E dopo quella rivelazione anche il ragazzo cominciò a preoccuparsi, conosceva quasi ogni riga che aveva scritto, quasi perché c'erano delle parti che Frency non voleva leggesse.
-d'accordo, farò un giro per il campus.
Si dileguò seguito dal suo amico e le due ragazze tornarono sui loro passi. Ripercorsero tutta la giornata precedente di Frency, frugarono tra i cespugli, guardarono dietro gli alberi ma niente, non c'era traccia del suo diario. Sfinite si sedettero su una panchina.
-sto pensando di arrendermi- si confidò la regina adirata e stressata. Rachele accanto a lei si stava riprendendo dalle lunghe corse.
-perché non lo scriviamo su Good Night New York?- propose con il fiatone, appoggiò il braccio sul bordo della panchina e si lasciò andare.
-no, altrimenti diventerebbe la nuova caccia al tesoro, e non voglio che si venga a sapere che ho un diario, che razza di regina sarei?
-perché per te è così importante essere la regina?
-perché ho sempre voluto essere apprezzata, ma come dice sempre Blair Waldorf: "non puoi pretendere di piacere alla gente, ma puoi fare in modo che ti temano"
-secondo me ti stai facendo tante paranoie per niente, che cosa ci sarà mai scritto che ti possa mettere in imbarazzo?
Frency decise mentire, o perlomeno di dire solo una parte della verità:- fra tre giorni ci sarà il ballo autunnale, e c'è un ragazzo che vorrei mi invitasse.
Austin passeggiava per il campus, con gli occhi bassi verso il terreno in cerca del quaderno. Notò seduto sotto un albero il suo compagno di stanza Sam che leggeva qualcosa. Gli si avvicinò:-Sam per caso hai visto... Ehi ma che stai facendo con quel diario?!
Era il diario di Frency, e lo stava sfogliando il suo compagno di stanza, ma almeno lo aveva trovato.
-è il diario dei segreti di Frency.
Glielo strappò di mano.
-dammelo, sono cose private.
Chiuse il quaderno e guardò rimproveratorio il suo amico, che lo scrutava divertito.
-peccato... Stavo proprio leggendo una parte dove parlava di un ragazzo che vorrebbe la invitasse al ballo autunnale di Yale.
Austin vide un barlume di speranza, forse non aveva letto la parte più compromettente.
-hai letto.... solo di quello?
Sam annuì:- solo del ragazzo per cui ha una cotta.
-una cotta?- quello gli interessava, quello gli interessava e anche tanto. Anche perché era confuso e non sapeva cosa fare, di solito era Frency che gli indicava la cosa giusta da seguire ma in quella cosa non poteva aiutarlo.
Il moretto si sedette accanto a Sam e aprì il diario, cominciò a leggere.
-ma non mi dire!- Rachele era stupita- adesso devi assolutamente dirmi nei particolari chi è, perché sono curiosa da morire!!!
Frency non riuscì a resistere all'insistenza della mora e parlò:- abitiamo sullo stesso piano, saremmo vicini, eppure siamo così lontani...
-eppure siamo così lontani.
-Austin, di riferisce a te, ma è ovvio!
Il ragazzo sbuffò, in realtà era felice come non mai, recitava e basta.
-ne sono certo! Avete le camere accanto ma sono giorni che non vi parlate.
Austin rimase in silenzio e lesse il resto del racconto, tutti gli indizi portavano a lui.
-e che cosa c'è di più carino di un ragazzo che si chiama come una città del Texas?- lesse l'ultima frase con il cuore che gli palpitava nel petto.
-sei tu Austin, non ce dubbio!
-e si chiama Dallas!- la confessione di Frency era finita, Rachele a quel nome trasalì, Dallas era un ragazzo davvero carino e divertente, e guarda caso amico amico dell'attrice.
-sul serio?! In poche parole vuoi che faccia da cupido?
Frency le sorrise timidamente e i suoi occhi furono coperti dalle gote lentigginose.
-non dire altro, ti aiuterò.
-adesso tocca a te confessarti: hai già un cavaliere per il ballo?
Rachele abbassò lo sguardo e sorrise sotto i baffi. Frency le diede una borsata sul braccio scherzosa.
-eddai, dimmi il suo nome!
-è un ragazzo più grande, è biondo scuro e ha degli occhi blu che sono la fine del mond...
-smetti di girarci intorno e dimmi il suo nome!
-Nate Harcibald.
-q...quel... Nate Harcibald?!
Frencu era incredula, sconcertata. Rachele le sorrideva contenta e annuiva, non sapeva che in quel periodo erano come in guerra, non sapeva che quello era di sicuro un piano ideato da Blair per giocare sui loro nervi poco saldi.
-non è possibile!- esclamò, la mora la scrutò dall'alto della sua statura, con aria incredula.
-perché non ti piace? È così carino!
-quello non lo metto in dubbio.- non poté darle torto, perché Nate era davvero un bel bambino, ma questo non cambiava le cose.
-tu non puoi portare lui!- delirò Frency, si alzò in piedi dalla panchina e si mise la borsa in spalla, osservava la sua amica davanti a lei che non sembrava rendersi conto di quello che stava succedendo, o meglio, credeva di aver capito.
Si alzò delicatamente e si avvicinò alla regina.
-F, non devi aver paura che io possa eclissarti.
Frency guardò Rachele con fare incerto: non aveva proprio capito nulla!
-no, non è per quello ma...- tentò di spiegarsi, ma la mora non lasciava via di scampo, voleva spiegarsi, voleva farsi perdonare.
-so che io sono un'attrice e Nate un illustre uomo d'affari ma devi credermi se ti dico che non faremo nulla che ti possa mettere in imbarazzo.
Frency aveva il respiro affannato, osservava il comportamento apprensivo dell'amica e ne era disturbata, si tormentava per un problema che Rachele non riusciva a comprendere. Quel ballo sarebbe stato un disastro, la sua vita sarebbe stata rovinata, aveva bisogno di scappare e riflettere.
Era la sera del ballo, mancava un'ora al grande evento, tutti i cavalieri stavano andando a prendere le loro principesse, e Austin non era da meno: si era comprato uno smoking, si era abbottonato la camicia, e si stava avviando verso la stanza di Frency. Dopo aver letto il suo diario sapeva cosa fare, avrebbe fatto quello che non aveva mai avuto il coraggio di fare, avrebbe detto quello che si teneva dentro da anni e anni. Frency non sapeva di dover andare al ballo con lui, e questo rendeva tutto molto più romantico, le avrebbe salvato la serata, e la vita.
Si avvicinò alla porta, si sistemò il ciuffo piastrato, e bussò risolutamente alla porta. Frency la aprì e lo guardò sorridente, i suoi occhi brillavano.
-Austin... Che cosa ci fai qui?
-sono qui per inviar... Ehi ma ti sei comprata un bel vestito!
La ragazza si scosse timidamente la gonna e arrossì, adorava i suoi complimenti.
-bisogna vestirsi bene per andare al ballo più glamour dell'anno- abbassò lo sguardo e vide la mano di Austin allungarsi verso la sua e stringerla, alzò gli occhi e lo fissò imbambolata.
-beh, è un sollievo che tu sia vestita bene...- disse lui prendendo con l'altra mano il mento della rossa- perché io sono qui per chiederti di venire al ballo con me.
Si guardarono per un lungo istante, con un semi sorriso stampato in faccia, anche se quello di Frency era più malinconico .
-Austin io...
Dal corridoio spuntò Dallas, con un elegante smoking e un sorriso splendente.
-ciao Frency, sei pronta per andare?
Austin lasciò velocemente la presa dalla mano della ragazza e guardò incredulo l'individuo davanti a lui.
-e tu chi saresti?- chiese in modo impertinente. Frency vide la sua gelosia montare dentro di lui sempre di più, e chiese a Dallas di lasciarli solo per un attimo.
-vai al ballo con quel tipo?- Austin parlava a bassa voce.
-si, non capisco perché ne sei così sorpreso.
-perché sul tuo diario ho letto che volevo venirci con me e mi son...
-aspetta un attimo- lo interruppe F- tu hai letto il mio diario?!
-il punto è un altro!- cambiò discorso Austin imbarazzato doppiamente, in soli cinque minuti aveva già fatto due figurette- pensavo volessi venirci con me.
-nel quaderno parlavo di Dallas, dovevi farti avanti prima.
-andiamo cucciola!- la chiamò Dallas, Austin si girò rosso di rabbia verso di lui e alzò la mano come per fermarlo.
-cucciola a chi?!
-d'accordo Austin ci vediamo domani- Frency si avvicinò al suo cavaliere e lo trascinò lontano dal dormitorio.
Arrivati al ballo andarono a salutare Rachele, che era in bella compagnia.
-Rachele- la salutò con poca convinzione Frency, e stinse la mano nella fodera del vestito.
-che bello che tu sia arrivata, ti presento il mio cavaliere, Nate Harcibald.
La rossa alzò la mano in segno di saluto e distolse lo sguardo.
-vi conoscete?- domandò allegramente Rachele per iniziare una conversazione; Nate scrutò Frency e sorrise con cattiveria. Era un sorriso gelido, freddo.
-no, ma avremo molto tempo per conoscerci.
-non vorrei mai fare da terzo incomodo- chignò F tra i denti.
Da dietro di lei spuntò Dallas, che era andato a prendere da bere a tutti.
-ho portato i drink!- esordì energico e porse i bicchieri alle rispettive persone- spero vi piaccia il bacardi.
-a me tanto- sorrise di nuovo Nate, ne bevve un sorso e fissò Frency, lanciandole stilettate spaventose- e a te Frency? Cosa ne pensi?
-lo adoro!- rispose stizzita la regina, e ingerì il liquido in un sorso solo.
-wow Frency fai piano! Così finirai per ubriacarti!!- la rimproverò felicemente Dallas, e le diede delle pacche sulla schiena poiché aveva iniziato a tossire.
-oh ma sono sicuro che a Frency piacciano le sfide...- provocò ancora Harcibald. F in quel momento gli sarebbe saltata addosso, ma era piegata in due dal bruciore in gola che le aveva provocato il bacardi.
-lo sapevate che Nate si sta per candidare alla carica di sindaco di New York?- intraprese una conversazione Rachele rigirando tra le mani il bicchiere.
- è una cosa strepitosa- si complimentò Dallas sorseggiando il suo drink.
-beh stava procedendo tutto bene, ma poi il sito Good Night New York ha deciso di rovinarmi.- Nate non la smetteva di attaccare il sistema nervoso di Frency, che si era andato a far benedire.
-quel sito dice la verità, magari non facessi cose sbagliate la tua carriera sarebbe salva- lo azzerò F assottigliando lo sguardo e non staccando gli occhi da Nate il quale non aveva più armi a sua disposizione.
Frency si sentì tirare per un braccio e girò il collo: era Austin che la ammirava con il fiatone e la fronte sudata.
-ehi perché sei tutto così trafelato?- chiese apprensiva e gli accarezzò i capelli che aveva piastrato per l'occasione.
-hanno sbagliato e hanno dato la mia limousine ad un altro.
-e allora perché sei qui?
-sono venuto per te.
Frency diventò seria e preoccupata, nei suoi occhi Austin leggeva amarezza e terrore.
-Austin...
-no ti prego lasciami parlare- la fermò con la mano lui.
-no davvero Austin...
-ti prego, è una cosa importante!
-Austin girati subito!
Il ragazzo seguì l'ordine dell'amica e si ritrovò davanti Jacob, incazzato e volenteroso di vendetta.
-Jacob ma che ci fai qui?
Non rispose nemmeno, si limitò a tirargli un pugno dritto nel naso e a stenderlo.


SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutte. vi racconto la mia avventura: ero uscita con le amiche e verso le undici vado su efo e vedo che mia amatissima storia è arrivata a 3 recensioni, quindi corro a casa a pubblicare il dodicesimo capitolo (a mezanotte :P)
ehm... è un tantino lunghino vero? il fatto è che avete scritto anch eil tredicesimo capitolo, ma ho deciso di unirli, sennò veniva troppo noioso.
ditemi che cosa ne pensate e continuo a 4 recensioni
ciauuuuuu :DD

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Capitolo 13
*** Georgina's plain ***


gg Austin si scaraventò contro un tavolo con sopra le bibite che caddero a terra macchiando il pavimento.
-ma sei impazzito?!- Frency si avvicinò a Jacob alzando il vestito per non strusciarlo a terra. Il ragazzo la fissava con le narici fumanti e gli occhi desiderosi di vendetta.
-spostati o faccio del male anche a te- oltrepassò la rossa spingendola al lato e si avvicinò ad Austin che si stava a malapena alzando e stropicciando lo smoking. Gli prese il colletto della camicia bianca macchiata e lo sollevò da terra.
-come hai osato?! Io ti faccio a pezzi!!- ghignò, Austin cercava di dimenarsi come pochi anni prima.
Jacob lo scotennava violentemente e avrebbe continuato all'infinito se Nate non fosse intervenuto. Con molta semplicità separò i due avversari con le mani e fece forza verso Jacob perché tentava di avanzare verso Austin.
-adesso calmati Jacob!- Frency gli si avvicinò e lo prese per le spalle.
-quel bastardo ha mandato il video a Good Night New York!!
-quale video?- si chiese innocentemente Nate. A Frency cascò il mondo addosso: come aveva potuto Austin rovinarsi la vita in questo modo? Dopo tutto quel casino che aveva fatto lei per proteggerlo!
Si voltò per cercare risposte nel suo sguardo ma vide anche lui sorpreso.
-vuoi dire... Che non sei stato tu?!
-certo che no! Non sono un idiota!- rispose furioso Austin togliendosi di dosso il possente braccio di Nate e facendo qualche passo indietro. Intorno a loro tutti quanti si misero a guardare Good Night New York e osservarono con disprezzo Jacob, che barcollando si avvicinava sempre di più ad Austin.
-stanno venendo a prendermi- gemette riferendosi alla polizia- ma non andrò in galera, almeno non prima di essermi vendicato!
Fece un balzo verso di Austin il quale vide lo sguardo del suo aggressore spegnersi e accasciarsi a terra: Nate gli aveva spaccato un bicchiere in testa e Jacob aveva perso conoscenza.
-dobbiamo assolutamente andare da Georgina!- la voce di Frency echeggiò nella stanza silenziosa e sia Austin che Nate acconsentirono.
Ovviamente il secondo aveva i suoi motivi per aiutarli: mentre montavano sulla limousine diretta all'appartamento di Georgina mandò un messaggio a Blair con su scritto "è il momento giusto per attaccare, seguite la limousine"

La limousine era arrivata. Tutti scesero.
-perché Georgina lo ha pubblicato?- si domandava Austin- evidentemente non è affatto cambiata!
-Georgina non sapeva del nostro segreto- cercò di placare l'ira dell'amico Frency.
Un'altra limousine si accostò al marciapiede dalla quale scesero Blair Waldorf con aria soddisfatta, Chuck Bass con la sua solita camminata ondulante, Serena Van Der Wodsen con i suoi capelli biondi sciolti al vento, e Dan Humphrey con impressa in faccia un'espressione pentita e frustrata.
-che cosa ci fate qui?- domandò scontroso Austin.
Blair fece qualche passo avanti stringendo tra le mani la sua adorata pochette e sorridendo maliziosamente.
-sto per darvi il colpo di grazia.
-ora non abbiamo tempo da perdere!- urlò Frency prendendo per un braccio Austin e trascinandolo all'interno dell'edificio.
Gli altri fuori si lanciarono un'occhiata e li seguirono.
Frency spalancò la porta dell'appartamento ed entrò con il fiatone.
-Georgina!!- chiamò, ma non era in casa.
Austin fece qualche passo avanti e notò sopra la scrivania una lettera per loro. La aprì e cominciò a leggerla:
"carissimi Frency e Austin, se state leggendo questa lettera è perché avete visto Good Night New York. Un giorno sono entrata nel computer di Austin e ho preso il video. Perché? Perché so come risolvere questa situazione in modo che tutti ne escano indegni e che nessuno si faccia male. Ma c'è un prezzo da pagare per la libertà, io sono ad Hudson, se volete scoprirlo fateci un salto"
Nel frattempo li avevano raggiunti anche gli altri e avevano sentito cosa c'era scritto.
-va' e distruggili Balir!- la incoraggiò Chuck, la mora non se lo fece ripetere due volte: avanzò calma e composta, con una cadenza quasi ritmata.
-bene bene bene... Guarda chi si fidava ciecamente di Georgina...- attaccò, ma sembrava che le sue minacce non arrivassero alle orecchie di Frency e Austin, che si guardavano con gli occhi lucidi.
Frency doveva fare qualcosa, poco prima aveva letto che Jacob era riuscito a svegliarsi in tempo per scappare dalla polizia, non potevano più stare a Manhattan, avrebbe di certo fatto del male serio ad Austin.
-dovete aiutarci- disse con gli occhi lucidi e bisognosi di aiuto.
-credi davvero di commuoverci con quello sguardo da cerbiatta indifesa?- intervenne Serena.
Frency doveva scegliere, e non le fu di difficile farlo.
-se ci aiutate a patteggiare con Georgina, quando questa storia sarà finita chiuderemo il sito di Good Night New York.
Tutti si guardarono con aria soddisfatta, erano riusciti nel loro intento, e non avevano nemmeno dovuto fare niente!
-domattina partiremo per Hudson- ordinò Blair e tutti se ne andarono lasciando i due amici da soli.
-perché lo hai fatto? Ci tenevi così tanto a quel sito!
Era arrivato il momento per Frency di scoprire le carte in tavola, di non avere più segreti.
-lo so...- disse appena- ma tengo molto di più a te...
Austin sorrise appena, si erano cacciati in guai seri, ma erano riuscito a dirsi quello che provavano l'uno per l'altra, e questo era già tanto per loro.
-vieni qui...- e aprì le grandi braccia nelle quali ci si accoccolò Frency.
-scusa se non ti ho invitata subito, lo avrei voluto tanto fare... Ma è difficile quando hai paura che la persona di cui sei innamorato ti respinga...
Frency alzò la testa e i loro nasi si sfiorarono.
-io... Io devo andare, ci aspetta una lunga giornata.


-sei contenta?- Chuck strinse la mano di Blair che era seduta accanto a lui nella limousine. B si girò verso di lui e lo guardò come per dire "secondo te?!"
La limousine di fermò e portiera si aprì: entrarono Dan, Serena e Nate, tutti ben vestiti.
-io direi di brindare- propose Nate porgendo a tutti i bicchieri e aprendo una bottiglia di champagne.
-io aspetterei prima di festeggiare- sentenziò Serena con il bicchiere mezzo pieno che si stava riempiendo- ancora non abbiamo vinto.
-io non mi preoccuperei tanto di Georgina...- sorseggiò il drink Chuck come solo lui sapeva fare- in tutti questi anni siamo sempre riusciti a scamparla con lei.
-chissà cosa vorrà da noi...- si chiese tra se e se Serena guardando fuori dal finestrino, ma a bloccarle la vista c'era Dan appoggiato al vetro con aria triste.
-amore a che pensi?- gli chiese.
-non penso.- fu la risposta malinconica.
-non ti sentirai mica in colpa per quello che stiamo facendo?!- si intromise Blair mettendogli sotto il naso il bicchiere pieno di champagne- Humphrey su con la vita, fra qualche anno sarà solo un vago ricordo!
Dan rifiutò il bicchiere e continuò a guardare fuori. Serena gli mise una mano sulla coscia per consolarlo ma lui la prese e la spostò lontana dal suo corpo.
-a proposito... Dove sono Frency e Austin?- domandò Nate notando che non erano con loro in limousine.
-sono nel taxi dietro di noi... Poveri!- rispose con una nota amara Chuck che fu subito ammutolito da Dan.
-ehi, anche io sono di Brooklyn: porta un po' di rispetto!

Dietro la limousine c'era il taxi su cui erano seduti due amici che non sapevano più a che pensare, erano smarriti su tutti i fronti, non sapevano nemmeno più se erano amici!
-quanto manca?- chiese Frency all'autista.
-mezz'ora.
La rossa si accomodò sul sedile e per sbaglio la sua mano sfiorò quella di Austin, il quale la spostò repentinamente e si allontanò il più possibile da lei.
-puoi anche rivolgermi la parola.- lo rimproverò lei.
-no!- rispose piccoso lui. Frency si spostò sul sedile centrale e gli si avvicinò.
-stammi lontana- la spostò Austin con le mani.
-ti prego- lo supplicò la rossa cercando di mettere le braccia intono al suo collo- ho bisogno del mio amico.
Austin si divincolò e prese per i polsi Frency, la guardava intensamente con gli occhi persi nel vuoto.
-è questo il punto, io non voglio esserti amico. Te l'ho detto chiaro e tondo ieri sera ma hai fatto finta di nulla!
-beh scusa! Ma sai quello che provo per te. Altrimenti non avrei mai rinunciato al mio adorato sito per proteggerti!!
Austin abbassò lo sguardo e le braccia e lasciò che Frency si accoccolasse nell'incavo tra la sua spalla e il suo petto.
-mi dispiace che tu debba rinunciare al tuo sito per me...- si scusò.
-ne vale la pena.

"Avvistati: i nostri adulti preferiti tutti insieme per un'ultima missione. Stano per affrontare il diavolo in persona: che cosa potrà mai volere??"

-eccoci qua- sospirò Blair scendendo dalla limousine con gli occhi puntati verso il cielo.
Tutti si diressero dentro l'appartamento di Georgina dove la trovarono seduta alla scrivania, quasi li stesse aspettando.
-accomodatevi.
Tutti si sedettero ai loro posti. Frency la guardava con disprezzo, all'inizio dell'estate non avrebbero mai dovuto accettare il suo aiuto: era tutto canalizzato al suo piano malvagio, ma cosa poteva volere? E perché li aveva fatti venire proprio ad Hudson?
-che cosa vuoi Georgina?- le chiese C stufo che non vedeva l'ora di tornarsene al suo adorato Empire.
Georgina non rispose e lasciò che qualcuno entrasse nella stanza.
-oh santo cielo...- sospirò Balir- Jenny Humprey! Ancora tu?!
Jenny arricciò il naso e si sedette sul bordo della scrivania accavallando le gambe, scrutava tutti con la sua aria da superiore.
-è stata lei a chiamarmi e a farmi venire qui- iniziò serenamente la strega guardando con ammirazione la ragazza alla sua destra, e le diede modo di parlare:
-voi tutti avete rovinato la mia vita, costringendomi a trasferirmi qui ad Hudson.
-beh questo non sarebbe successo se non fossi andata a letto con il mio ragazzo!- sbraitò furiosa Balir, ma Jenny aveva altro da dire.
-e io mi sono assunta le mie responsabilità. Quello che però non accetto è che la cosa si sia ripetuta.
-noi non abbiamo costretto nessun altro ad andarsene- li difese tutti Nate.
-non voi, loro!- enfatizzò Jenny indicando Frency e Austin i quali si guardarono sconcertati.
-noi?!
-esatto!- disse una voce di sottofondo, che a poco a poco entrò nella stanza. Tutti guardavano la ragazza senza che li dicesse nulla, ma Frency e Austin rimasero allibiti.
-Allegra?! Che cosa ci fai qui?!
Esatto, Allegra: la ragazza che avevano usato per diventare qualcuno, quella che aveva una storia con il professore di chimica. Avevano barattato la loro popolarità con la sua "vita".
Una volta raccontata tutta la storia a chi non ne sapeva niente a Dan sorse spontaneo chiedere:
-scusa Jenny ma cosa te ne frega di lei?
-a lei nulla- rispose Georgina- ma a me tanto, perché è mia sorella.
Cadde il silenzio. Nessuno sapeva che Georgina avesse una sorella, nemmeno Serena che si potrebbe dire era la sua migliore amica.
Ora tutto fu chiaro ad Austin e Frency.
-che cosa vuoi che facciamo?- tagliò corto Frency, si sentiva profondamente offesa per l'affronto che aveva subito. Si era fidata ciecamente di Georgina e cosa aveva ricevuto in cambio? Solo menzogne.
-voglio che rifacciate entrare Agata a Manhattan, e non solo, deve rientrare fra le élite.
-accettiamo- disse Blair che tanto non gliene fregava nulla di quella faccenda, voleva solo che chiudessero il sito, il resto erano contorni.


SPAZIO AUTRICE
:3 ve lo aspettavate? no vero? ovviamente in questa storia c'entra anche Jenny così ho comparire tutti i rpotagonisti come avevate chiesto, anche se in minima parte (accontentatevi)
siccome ho ricevuto un sacco di complimenti perchè lo scorso capitolo era lungo mi sono sforzata e ho provato a scrivere anche questo lugno. che ne pensate? scrivitemelo pure se li prefirite più corti.
Un'ultima cosa: avevo programmato di pubblicare ieri il nuovo capitolo ma per motivi personali non ce l'ho fatta, quindi, anche se con un giorno di ritardo, voglio fare gli auguri di compleanno a Lea Michele.
CI VEDIAMO A 4 RECENSIONI

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Capitolo 14
*** everything isn't ok ***


gg
-è tutto pronto?- Balir si stava dando da fare per organizzare la perfetta festa di rientro in società di Allegra. La aveva organizzata all'Empire, così prendeva due piccioni con una fava perché faceva pubblicità all'hotel di suo marito. Sarebbe stata una festa tranquilla, senza nulla di particolare, ma ad un certo punto lei e Chuck sarebbero saliti sul palco e avrebbero annunciato che Allegra sarebbe tornata in città. Tutto prometteva bene.
-ehi B!- esordì Serena entrando nella stanza e abbracciando la sua amica indaffarata. Si guardò intorno:
-wow, hai fatto un lavoro ottimo!
Blair porse una cartella ad un assistente che sparì dietro un tendone.
-ti ringrazio, finalmente i miei incubi si placheranno- e sospirò profondamente- alla fine di questa festa sarà tutto finito.
Chuck entrò nella stanza con una bottiglia di vino in mano e la porse al primo che passava. Blair gli corse incontro e cinse le braccia intorno al suo collo.
-che bello che sei arrivato...- disse a malapena, e gli schioccò un bacio a fior di labbra.
-grazie a questa festa l'Empire avrà ancora più affluenza- pronunciò C mettendo un braccio intorno alla vita di sua moglie.
-adesso io Serena dobbiamo proprio andare al parco, Henrie e Dorota ci stanno aspettando- Blair salutò il suo amore e con la sua migliore amica si diresse dal figlio.


A quella festa ci andarono anche Frency e Austin, disperati e privi di voglia di divertirsi, ma ci andarono comunque.
-che strazio stare qui...- sentenziò Frency guardandosi intorno. Tutti gli altri erano felici mentre loro sentivano già la mancanza del loro amato sito.
-ti va di ballare?- chiese Austin, la rossa acconsentì e si avviarono al centro della pista.
C'era un lento. Frency mise le sue mani intorno al collo di Austin e lui le braccia intorno alla vita.
-mi mancherà Good Night New York...- gli disse lei, quasi con le lacrime agli occhi, mentre gli accarezzava i capelli ricci.
-ti capisco- tentò di consolarla Austin stringendola sempre di più a se- è brutto quando ti tolgono la cosa a cui tieni di più.
Frency scosse innocentemente la testa:
-ancora non è successo.
Poi lo guardò negli occhi:- Austin... Io ti amo...
-ti amo anch'io- si confessò anche lui e si avvicinò alle sue labbra morbide per assaporarle ancora una volta senza il timore di rovinare tutto.


Serena si avvicinò a Nate e gli chiese dove fosse Dan. Si avvicinò al bar e si sedette sullo sgabello.
-un altro Martini- ordinò suo marito per lei.
-ti stai divertendo?- le chiese la bionda mentre si allungava per prendere il bicchiere.
Dan appoggiò i gomiti sul balcone:- è una normale festa dell'Upper East Side.
-con la differenza che da stasera le cose saranno migliori per tutti- commentò allegramente Serena mentre sorseggiava il suo drink.
-lo sai? Un po' mi dispiace per Frency e Austin, in fondo erano brave persone...
-a me per niente, stavano per rovinare la vita alla mia migliore amica.
-non credi che magari se la siano rovinata da soli lei e Chuck?
Dan si sentiva offeso, c'era passato anche lui, e non gli stava affatto bene quello che sentiva dire.
-adesso voglio solo godermi la serata, non voglio pensare a Good Night New York- propose Serena per evitare una guerra senza vincitori.
-scusa ma devo fare una telefonata- e Dan sparì dalla circolazione.
Dopo circa un'oretta Balir salì indispettita sul palco e si avvicinò al microfono:
-buona sera a tutti! Io sono Blair Waldorf e di recente ho scoperto che "alcuni di noi"- e fissò con aria di sfida Frency e Austin- hanno fatto cacciare una ragazza per una sciocchezza. Ma, dovete comprendere, che tutti noi possiamo sbagliare, ed è per questo che ho il grande onore di presentarvi Allegra Stone!
Indicò felicemente con il braccio verso le scale che permettevano di salire sul palco, ma nessuno si avvicinava.
-Allegra, non avere paura... Questo è il tuo debutto in società!- la incoraggiò B, ma nessuno saliva sul palco. Guardò Chuck con aria interrogativa e lui chiamò qualcuno che gli sussurrò qualcosa all'orecchio.
-volete scusarmi un attimo?
Blair scese dal palco infuriata e stressata e si avvicinò a suo marito.
-dove diavolo è finita?!
-a quanto pare è andata nell'Upper West Side- rispose mantenendo la calma C, ma questo non tranquillizzò la regina B, anzi, la fece infuriare ancora di più.
-nell'Upper West Side?? Ma quanto è stata via?! Perfino un ragazzo della Florida sa che le migliori feste a New York sono nell'Upper EAST Side!- strillò, sottolineando la parola "East". Chuck la guardò perplesso, ormai era inutile farla venire, nel tempo che fosse venuta tutti se ne sarebbero andati.
Blair corse verso Serena che si guardava intorno con aria circospetta e la abbracciò disperata.
-B, ma dov'è Allegra?- le domandò la bionda staccandosi da quell'abbraccio che la stava stritolando.
-ha sbagliato ed è andata ad una festa nell'Upper West Side!- rispose rassegnata Blair.
-ma com'è possibile?
In quel momento in cellulare di Dan Humprey squillò e lui lo guardò impaurito, stava nascondendo qualcosa.
-tu c'entri qualcosa con questa storia?- gli chiese Serena avvicinandosi a lui che si allontanava sempre di più.
-no!- rispose secco, ma aveva gli occhi spiritati e la fronte sudata: stava mentendo.
-dammi qua!
Serena gli strappò il telefono e rispose, dall'altro capo c'era Allegra che diceva:
-ehi Dan io sono qui ma non vedo nessuno di voi. Dove siete?
-Dan come hai potuto?- Serena stringeva nelle sue mani affusolate il blackberry di suo marito così forte che avrebbe potuto stritolarlo se solo ci avesse messo un pochino più di forza.
-Balir... Hai sentito?!- si girò verso la sua amica, sperando che fosse lei a rimproverare l'ennesimo sbaglio di Dan Humprey, perché lei non ci riusciva. Purtroppo B se ne era andata prima di sentire Allegra al telefono che parlava, pensava fossero stati Austin e Frency, quindi si era precipitata su di loro.
-non provi nemmeno a smentire?
-no, perché voi pensate solo al vostro interesse quando distruggete le persone!- si difese Dan Humprey, tra uno sguardo e l'altro degli in invitati.
-in questo momento non sto pensando a me, sto pensando a Blair e Chuck! Non possiamo permettere che il loro segreto venga svelato.
-perché non volete ascoltarmi? Ho cercato di spiegarvi che c'è una soluzione ma fate sempre finta di nulla.
-questo non è affatto vero!- rispose stizzita la bionda battendo il telefono sul balcone.
-non puoi darmi torto quando dico che Blair fa sempre di testa sua.
-questo te lo concedo, ma io non vivo nella sua ombra, ho anche il mio di pensiero.
-davvero? Come quando aveva organizzato il piano per distruggere Burt Bass e aveva chiamato anche Jenny tra le sue aiutanti e una volta fatta venire fino a New York dirle che non le serviva più?!
-questa è una cosa successa quasi cinque anni fa, possiamo parlare di altro??
Dan recuperò in briciolo di calma e si avvicinò a Serena allungando la mano verso il suo braccio.
-ascolta: c'è il modo per risolvere tutto.
-volevi dire "c'era"- ribatté la bionda togliendo la mano- avevano trovato la soluzione, ma tu hai deciso di rovinare tutto. Ora scusami ma devo andare da Blair.
-quello che avete fatto è troppo anche per due poveri di Brooklyn come voi!- Blair era su tutte le furie, non si sarebbe lasciata sfuggire i suoi cadaveri per niente al mondo.
-ma Blair, noi non abbiamo fatto niente!- obiettò Frency, ormai si era rassegnata al fatto che avrebbe perso il suo adorato sito.
-io vi distruggo!- minacciò la regina B, e quando diceva quelle parole era perché si sentiva persa e disperata, e si aggrappava al più piccolo spiraglio di luce. Ma Austin e Frency erano talmente stressati dalla situazione e dagli sguardi che non se ne accorsero, fortuna solo che intervenne Serena e le spiegò tutta la situazione.
-Dan?- domandò incredula B- e perché avrebbe fatto una cosa del genere?
-non lo so, a quanto pare non è uno di noi come credevamo...
-uno di voi?- intervenne Austin ferito nell'orgoglio- guardate che noi non siamo dei mostri con tre teste!
-fatto sta che siete diversi da noi!- ribadì indispettita Blair avvicinandosi alla cabina armadio per prendere il cappotto, non ne poteva più di quella serata.

"Segnalata: l'organizzatrice, di quella che doveva essere la festa più esclusiva dell'anno, lascia il party prima degli invitati sul suo cavallo nero fiammante. Ma chi ci sarà su quel taxi che la sta seguendo? Di certo non suo marito Chuck, sappiamo che non rinuncerebbe mai a una limousine per un taxi..."

Ia persona bussò incessantemente contro la porta finché qualcuno non andò ad aprirla in camicia da notte.
-Dorota ti prego fammi entrare!- supplicò la donna con la fronte sudata dalla corsa trafelata dal taxi fino all'ingresso.
-mi dispiace, ma il signor Chuck mi ha proibito in alcun modo di far entrare qualcuno- continuò interdetta Dorota, come se il sonno non le desse noia- e poi comunque non si disturba una persona alle tre del mattino!
-ma se questo potesse salvare il futuro della sua protetta, di suo marito e di sua figlia?
Dorota assottigliò lo sguardo e squadrò la ragazza davanti a lei che sorrideva ammaliante.
-Georgina Sparks vuole aiutare qualcuno?!
-eh va bene, lo faccio solo per mia sorella!- rispose a tono la strega stanca di quell'inutile interrogatorio, entrò a forza in casa Waldorf/Bass e lasciò la borsa alla cameriera che seguì l'infiltrata fino alla porta della camera da letto matrimoniale.
-perché non torna domani?- chiese Dorota mettendo una mano sul pomello, Georgina lo guardò indifferente e con una sola occhiata gelò la povera e docile polacca.
-perché io detesto aspettare!
Spalancò la porta ed entrò facendo svegliare di soprassalto il signor Bass.
-Chuck!- salutò Georgina con completa indifferenza e niente vergogna. L'uomo le fece segno di fare silenzio portandosi un dito alla bocca e indicando il figlio di fianco a lui che dormiva tranquillamente.
-dov'è Balir?- chiese la strega cambiando discorso, odiava essere comandata.
-con Serena, suo marito non si è comportato troppo bene questa sera.
-lo so, io ero lì e ho assistito a tutta le scena- commentò acidamente e lanciò un sguardo a Dorota, che subito capì e sparì dietro alla porta di vetro.
-perché sei qui?
-perché io non mi arrendo mai- rispose prontamente Georgina, e frugò nella sua borsa in cerca di qualcosa- conosco come fare affinché tutti vincano...
-e come?- chiese Chuck strofinandosi gli occhi dalla stanchezza, quando li riaprì trovò sotto il suo naso dei volantini con su scritto "il ballo delle debuttanti".
-che significa?
-andiamo, non c'è occasione migliore di una persona di integrarsi nell'Upper East Side che in quella sera, se vincesse tornerebbe tutto come prima.
-tranne tra Dan e Serena...
-non è detto bel faccino- ribatté allegra Georgina ammiccando- organizzeremo tutto io, Blair e quella sfigata di Frency, ma agli occhi di Serena sembrerà che abbia fatto tutto Dan, così che poi tornerà tra le braccia del suo amato.
Chuck Bass sorrise malignante:
-Georgina Sparks, tu sei la ragazza più psicopatica che abbia mai conosciuto, ed è per questo che i tuoi piani sono così geniali!


CAPITOLO AUTRICE
ehilaaaaaaa allora come state? io bene ho appena aggiornato :D. ma comunque haha volevo chiamare anche questo capitolo "Georgina's plain" perché se ne inventa di tutti i colori ma ho deciso di cambiarlo in un altro v.v
Ho deciso di mettere questo piccolo intoppo (e cioè che Allegra non si è presentata alla festa) perchè non volevo fare una storia troppo banale o scontata, insomma nella vita non si ottiene tutto così facilmente e poi perché volevo farla durare ancora un po' (ora mi scriverete recensioni in cui mi direte che volete che la finisca prima haha :P)
CONTINUO A 4 RECENSIONI


























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Capitolo 15
*** complicated ***


gg -tutto chiaro?- domandò stufa Blair Waldorf con in mano la solita cartellina dalla quale non si separava mai. Davanti a lei si poteva vedere, seduto su uno sgabello, un confuso e umiliato Dan Humprey che aggrottava la fronte più e più volte.
-... No- rispose, con il timore di essere divorato dalla figura dinanzi a lui. Blair fece un respiro profondo, cercando di inalare più aria possibile, e rispiegò tutto a Dan:
-io, con l'aiuto di Georgina, organizzeremo il perfetto debutto in società per Agata e faremo in modo che tutto sembri organizzato da te agli occhi di Serena.
-non credo sia una buona idea...- storse il capo Dan, conosceva bene i piani di Balir, e per quanto potessero sembrare indistruttibili detti dalle sue labbra, in pratica facevano tutti pena, perciò faceva fatica a fidarsi.
Blair, al limite della pazienza, volò la cartellina contro il muro e si avventò sul povero scrittore prendendolo per il colletto della camicia.
-ascoltami bene- minacciò con gli occhi colmi di odio -non ho intenzione di vedere la mia vita sfumata per colpa della tua pigrizia! Ora rispondimi: tu ami Serena?
-si- rispose senza esitare Dan, cercando di bloccare quei cinquanta chili che premevano contro le sue cosce.
-sei disposto a tutto pur di conquistarla?
-certo!
-e allora fai esattamente quello che ti dico!!

Dan rientrò in casa furtivamente, scalzo, con le scarpe in mano per non farsi sentire da Serena. Erano circa le nove del mattino. Si sbottonò il giacchetto cercando di non fare rumore muovendo la cerniera. Se lo tolse, e con la sua amata borsa a tracolla si avviò verso la cabina armadio. Aprì la porta di vetro e dentro, seduta su un comodo puff, trovò sua moglie in vestaglia da notte e con le gambe incrociate. Non era un buon segno.
-Serena...- salutò incerto Dan accarezzandosi i riccioli folti.
-ciao!- ricambiò lei incrociando le braccia e arricciando il naso, ogni volta che faceva così Humprey si sentiva tremendamente a disagio, non riusciva a non piegarsi a quello sguardo gelido.
-devo posare il cappot...
-dove sei stato?- domandò implacabile la bionda alzandosi di scatto e impedendogli di appendere il cappotto.
-dai, spostati!- la supplicò Dan cercando di superare quella bella figura asciutta che ad ogni suo movimento lo seguiva, come se stesse difronte a uno specchio.
-rispondimi!- ordinò Serena strappando il cappotto dalle sue mani sudaticce. Si girò, allungò la mani verso una cruccia, e lo appese.
-ero con Blair.
-ma non mi dire...- enfatizzò lei spostando alcuni dei suoi vestiti per fare spazio a quello che aveva in mano, non credeva a una sola parola di quello che diceva Dan.
-è così!- si difese disperatamente, Serena si girò e incrociò di nuovo le braccia spostando tutto il peso su un fianco:
-ah si? O magari eri con Frency?
-cosa? Ma è ridicolo!
-ridicolo è che tu abbia aiutato due poveri sfigati a farla franca!
Dan uscì dalla cabina armadio per non farsi prendere dalla rabbia, non aveva più voglia di litigare.
-sai che ti dico? Tu potrai pure non credermi, ma io ero insieme a Blair!
Scaraventò la sua borsa a tracolla sul divano e andò a passo svelto verso il suo studio, sbattendo violentemente la porta.
Serena, che aveva assistito alla scena, lì per lì le dispiacque per quello che aveva detto, avrebbe potuto credergli scusa, ma prima di scusarsi doveva essere certa di avere torto al cento per cento. In punta di piedi si avvicinò alla sua borsa e la aprì causando il minor rumore possibile.
Ci frugò dentro, tolse fazzoletti e libri che amava leggere in limousine, e prese in mano la sua agenda. Si accomodò sul divano e la sfogliò guardando che impegni aveva per la giornata.
"2.30 Pm.: ritrovo in Madison Avenue per il ballo delle debuttanti"
Ripose tutto dentro la bordar la posizionò in modo che non sembrasse che qualcuno l'aveva toccata, dopo di ché prese il suo iPhone e, digitando velocemente il numero, chiamò.
-pronto- rispose la voce.
-ciao, senti: che hai da fare a pranzo?
-ehm... Credo nulla perché?
-ti va di pranzare insieme?
-... D'accordo.
-perfetto allora ci troviamo alle 2 Pm. Da Serfer Gió.
-ci sarò.
-perfetto, grazie Nate.
E, contenta, riattaccò e si avviò verso camera sua per vestirsi.

Nate stava camminando sul ciglio della strada agiato e stressato.
Da lontano vide arrivare una figura snella che si ondulava da destra a sinistra e si faceva spazio tra la gente evitando di colpirli con la sua borsa della Ralph Loren.
Le si avvicinò:
-Serena...- la salutò incerto.
La bionda li diede un bacio sulla guancia e Nate si spostò.
- Nate che ti succede?- chiese lei mentre si avviavano verso il ristorante.
- è solo che sono sorpreso del tuo invito, insomma... Non ci vediamo più così tante volte come quando andavamo al liceo...
-questo non significa che l'amicizia sia svanita. Nate ho bisogno di parlare con qualcuno, e tu sembri essere il più affidabile.
Entrarono nel bar e presero una brioche a testa.
-e allora dimmi: qual'è il problema?- domandò il biondo mentre si accomodavano al tavolo.
-si tratta di Dan...- rispose timidamente Serena stringendo nelle sue mani la brioche alla nutella.
-ti riferisci alla litigata di ieri sera?
-ho paura- sibilò Serena guardando Nate dritto negli occhi, con lo sguardo annebbiato dalle lacrime e le labbra tremolanti.
-di cosa?- chiese premuroso Nate, gustandosi intanto la brioche.
-ieri Dan ha aiutato Frency e Austin a rovinare il piano ideato da Blair per salvare la propria vita. Ho paura che Brooklyn ci dividerà sempre, che verrà sempre prima Brooklyn dell'affetto per me.
-Serena come fai ad esserne sicura?
-beh perché aiutare degli estranei all'ora?!
-hai provato a parlarne con Dan?
Serena fece segno di no con la testa delusa. Nate, che intanto aveva finito la brioche, allungò una mano verso quella di Serena, la appoggiò sopra ma Serena la scostò subito.
-Nate, Dan è comunque mio marito.- affermò stizzita la bionda sistemandosi i capelli, Nate la guardò colpito:
-stai scherzando, vero? Mi hai fatto rinunciare a una riunione per venire a consolarti e non vuoi che ti consoli?!
Serena rimase in silenzio, offesa nell'orgoglio e piccata. Guardava fuori dalla finestra in silenzio, fece di finta che seduto davanti a lei non ci fosse nessuno.
Ma Nate si era stancato del suo comportamento da bambina piccola, poteva andare bene quando avevano quindici anni, ma dopo un po' stanca quel desiderio di voler aver ragione a tutti costi. Si alzò dal tavolino mettendo dieci dollari sul banco infuriato:
-allora sai che ti dico?! Tornatene pure dal tuo amato marito, ma non venire più a cercarmi quando ti abbandonerà per due comuni ragazzini di Brooklyn!
Serena lo seguì furiosa fin fuori al bar per ritrovarsi a litigare.
-Dan è la persona più buona e leale del mondo, non ti permettere mai più di dire una cosa del genere!
- ma ti stai ascoltando?!- sbottò Nate- fino a due minuti fa dicevi che era uno sporco traditore e ora? Hai già cambiato idea?!
Serena, che voleva a tutti i costi avere ragione, rigirò la frittata a modo suo, portandosi la cosa a suo vantaggio:
-ah si? Dan uno sporco traditore? Adesso vedremo se lo è!
Lo prese per un braccio e lo trascinò fino al luogo dell'incontro che aveva letto sulla agendina di suo marito.
Dan era dentro l'edificio, parlottava con Blair del più e del meno, quando gli squillò il telefono.
-scusa, devo uscire- annunciò alla sua "compare" ed uscì dall'edificio per rispondere al telefono.
-pronto?- disse mentre stava uscendo, chiuse la porta e si sistemò sul ciglio della strada.
-ciao Dan- salutò l'uomo.
-ciao papà, dimmi.
-volevo sapere come stavi, e se la prossima settimana potevate venire tu e Serena a cena da noi, mi mancate così tanto.
-credo si possa fare, ti farò sapere al più presto.
-d'accordo, ciao figliolo.
-ciao papà.
Buttò giù e bloccò il telefono quando una figura femminile gli si avvicinò.
-ciao Dan- lo salutò incerta. Il ricciolo si voltò e sorrise sorpreso.
-non credevo di trovarti qui- affermò sincero, la ragazza si accarezzò i lunghi capelli e fece spallucce:
- Blair mi ha costretta a venire... Ed eccomi qui!
Dan si portò due dita sugli occhi, stanco delle prepotenze di Blair, ne aveva piene la tasche, ma lasciò perdere quella volta, perché infondo lo stava aiutando a riconquistare Serena, anche se lo faceva solo per se stessa.
-ok, è dentro che ci sta aspettando
-allora entriamo- propose allegra Frency, sistemandosi la borsa sulla spalla.
Dan le mise una mano intorno alle spalle e si avviarono dentro.
Dall'altro lato della strada Nate e Serna avevano assistito alla scena perplessi, stupiti.
-io... Non volevo avere ragione..- affermò a bocca asciutta, scrutando incredulo la ragazza davanti a lui che respirava con fatica.
-non ci posso credere...- sussurrò- mi sta davvero traendo con Brooklyn!
-non dire così...- Nate si avvicinò mettendole una mano sulla spalla, la guardò dritta negli occhi- non ne abbiamo le prove.
In quel momento i loro telefoni vibrarono facendoli trasalire. Si affrettarono a prenderli dalle loro tasche e li guardarono, era un messaggio di Good Night New York:

"La regina di Yale, Frency è stata segnalata da Butter per prenotare un tavolo per due per la prossima settimana. Chi sarà il suo accompagnatore?"

-visto?!- Serena sbatté il telefono in faccia a Nate che rilesse il trafiletto un paio di volte per accertarsi che non era tutta una finzione.
Batté un paio di volte le ciglia, inorridito da quello che aveva letto.
-ma Dan non è un pedofil..
Non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò le labbra di Serena appoggiate alle sua. Si scostò subito irritato.
-ma che stai facendo?!- chiese sconcertato.
-non è ovvio?- rispose sorpresa Serena, e si avvicinò nuovamente per baciarlo ancora ma le possenti braccia di Nate non le permettevano di superare il metro di distanza.
-so che è ovvio ma Dan è comunque tuo marito.
-beh le cose possono cambiare...
-non starò ancora una volta al tuo gioco, sono stanco di essere sfruttato il tempo che tu ti renda conto che Dan in realtà è l'amore della tua vita- e nell'ultima parte del discorso gesticolò, facendo ribollire ancora di più il sangue nelle vene della bionda che lo guardò impietrita e affranta. Nate girò i tacchi e se ne andò.

-Frency, sai ritoccare i vestiti?- domandò Blair, facendo ondeggiare nell'aria il suo vecchio vestito Dior, che però non stava ad Allegra la quale aveva una figura più esile.
-abbastanza...- annuì la rossa -credo di poter fare qualche ritocco.
Blair appoggiò il vestito sulle spalle di Allegra, che si specchiava nello specchio ammaliata da quello che vedeva.
-perfetto, perché sono più che sicura che farà la sua fantastica figura al ballo delle debuttanti- enfatizzò entusiasta di se stessa.
Blair stava dando un sacco di consigli alla futura cittadina dell'Upper East Side, e quando si accorse che Frency era ancora lì, le fece segno sgarbatamente con la mano di andarsene fuori con Humphrey, che stava lì con loro solo per trovarsi una scusa con Serena.
Frency scostò le tende dei camerini e si sedette sul puff accanto al suo amico.
-ehi- lo salutò con poco entusiasmo.
-ehi- rispose lui, annoiato a morte dalla giornata inutile e femminile che aveva appena passato.
-credi che Serena sospetti qualcosa?
-da una parte lo spero, così quando saprà la verità sarà ancora più contenta... A te come va?- cambiò velocemente discorso, per distrarsi un po'- con Austin?
-abbiamo il nostro primo appuntamento lunedì prossimo da Butter, c'è anche un post su Good Night New York.
-oh si... Credo di averlo guardato di sfuggita...
Frency gli sorrise e il suo sguardo si posò su una ragazza mora con i capelli lunghi fino alla schiena, e degli occhiali da sole che le coprivano metà faccia.
-oh no...- sospirò, poiché il suo incubo non aveva mai fine. Dan si voltò e appena la vide ebbe la stessa reazione di Frency.
-non dirmi che anche Jenna partecipa al ballo delle debuttanti!- sbottò.


SPAZIO AUTRICE
ciao a tutte devo scappare perchè ultimamante non ho tempo per niente! volevo solo ringraziarvi per le recensioni e dirvi che vi voglio un bene dell'anima <3<3
ci vediamo!! ;)

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Capitolo 16
*** un po' di chiarimento ***


gg - Serena sono tornato a casa!- avvisò Dan Humprey mentre si toglieva il cappotto. Lo appese all'attaccapanni e non sentendo alcuna risposta da parte di sua moglie girò la casa cercandola. Aprì la porta di camera loro e la trovò sdraiata sul letto con le cuffie nelle orecchie, ecco perché non l'aveva sentito. Si sentiva sempre in colpa per quello che aveva fatto, gli dispiaceva non avere più il vecchio rapporto che aveva un tempo con la sua bionda preferita.
- ehi - la salutò di nuovo, sedendosi sul letto. Lei lo guardò, e posò di nuovo lo sguardo sullo schermo. Decise di non insistere, tutto si sarebbe risolto dopo pochi giorni al ballo delle debuttanti.
- che fai?- le chiese.
- guardo qualche post di Good Night New York, a quanto pare una certa Jenna ha comprato il proprio vestito da Vera Wang...
Suo volto di Dan comparve un'espressione compiaciuta, sapeva che Blair stava cercando in tutti i modi di distruggerla e magari rovinarle il vestito poteva essere un buon modo.
- perché sorridi?- domandò interrogatoria la bionda con fare investigativo - per caso ti interessa cosa fa una studentessa del liceo?
- assolutamente no!- rispose secco Dan, va bene essere chiamato sporco traditore per aver sabotato la scalata sociale di Allegra, ma pedofilo non lo era di certo - è solo che ho pensato a quando Blair si era fatta fare quel vestito per il suo primo matrimonio...- mentì spudoratamente, ma sembrò funzionare, poiché Serena non fece più domande e tornò con gli occhi fissi sul computer.
Dan si sistemò sul letto, prese il telefono e digitò velocemente un messaggio.

A: Blair
Jenna si è fatta fare un vestito da Vera Wang, non lo trovi strano? -D

Ripensò al fatto che fosse strano, Vera Wang faceva abiti da sposa, lo trovava un po' improbabile, ma lasciò il lavoro sporco alla regina degli imbrogli. Si alzò in piedi quando vide l'ora: dovevano andare a cena da suo padre.
-Serena sbrigati!- sbraitò agitato cambiandosi alla velocità della luce. Tutto trafelato si cambiò la maglietta con cui era stato tutto il giorno fuori e ne prese un'altra, pulita. Mentre se la infilava notò che sua moglie era sempre sdraiata comodamente sul letto intenta a guardare il computer.
-Serena?! - chiamò mentre si infilava le scarpe frettolosamente- hai sentito quello che ti ho detto??
-si, certo.- rispose semplicemente la bionda facendosi una coda di cavallo.
-e allora sbrigati a vestirti, sei in training!
-vengo vestita così.
Lì fu il panico per il povero Dan Humphrey: Serena Van Der Wodsen non era mai uscita di casa senza un velo di trucco sul viso figuriamoci vestita da trasandata, perfino in casa stava con minimo tacco otto!
-Serena- Dan le mise una mano sulla coscia- qualcosa non va?
-assolutamente, tutto apposto.
-sei sempre arrabbiata per quella storia di Allegra?- chiese premuroso - tesoro io ce la sto mettendo tutta per farmi perdonare, non dico di aver fatto bene, ti chiedo solo di essere un po' più indulgente, per favore!
La bionda distolse lo sguardo:
-è tardi, non vorrei mai fare tardi.

Dan si avvicinò alla porta di legno e vetro del loft, bussò. Dopo poco Rufus andò ad aprire:
-ehi ragazzi- li salutò a braccia aperte- finalmente siete arrivati!
Abbracciò prima suo figlio e poi Serna che accolse l'abbraccio contenta di rivederlo dopo qualche settimana.
-siete arrivati giusto in tempo, il chili è pronto- disse Rufus tornando ai fornelli. Dan, vedendo che Serena era tornata di buonumore le mise un braccio intorno alla vita, ma lei lo rifiutò stizzita.
Si misero a tavola.
-servitevi pure- offrì il padre il pentolone strabuzzante di chili ai suoi ospiti e mise nei piatti il cibo. Dan era teso, mentre Serena era tranquilla e spensierata, ecco perché Dan era teso: quando Serena era arrabbiata ma faceva di tutto per nasconderlo non prometteva niente di buono.
- allora? Che mi raccontate di bello?- domandò Rufus mentre si abbuffava.
-tu lo sapevi che Frency e Austin hanno creato il sito Good Night New York? Li conosci vero quei due ragazzi?
Ecco cosa voleva fare, voleva raccontare tutto a Rufus così che a Dan venissero i sensi di colpa doppi.
-sul serio? Sembravano dei così bravi ragazzi...
-infatti lo sono, un sito non fa di loro delle cattive persone, guarda Dan...- insistette la bionda, quindi non era quello il suo piano? Serena sorrise falsamente a Dan, ma Rufus non si accorse di niente e continuò a domandare e domandare.
-sai, Chuck e Blair vogliono che chiudano perché potrebbero scoprire un loro segreto molto importante..- continuò a raccontare la bella bionda tra una forchettata e l'altra, Dan praticamente stava in silenzio.
-e ci siete riusciti?
-no... Dan ha pensato bene di aiutare questi due poveri ragazzi...
-papà mi andresti a prendere dell'altro cibo- intervenne Humprey così da aver tempo di chiarire una volta per tutte la situazione scomoda che si era creata tra i due coniugi. Quando Rufus sparì dalla loro visuale Dan accostò il suo a viso a quello di sua moglie.
-ti avrò chiesto scusa per quella cosa almeno un centinaio di volte, ora però non rovinare il mio rapporto con mio padre.
-sciocco, io non sono arrabbiata con te per questo!
Dan rimase allibito un attimo: che altro aveva sbagliato a fare?
-che vuoi dire?- domandò incredulo.
-Brooklyn, ti dice nulla?
-... Niente in particolare... Ci vive mio padre.
-non fare il finto tonto!- lo ammonì Serena- so che hai una relazione con Frency, vi ho visto insieme in Madison Avenue circa una settimana fa!
-prima di tutto Frency sta con Austin, seconda cosa non eravamo lì per un appuntamento ma per un'altra cosa, e non eravamo soli.
-e cosa facevate?
-non puoi saperlo, devi fidarti di me che non ti sto tradendo con nessuna.
-non mi fido affatto, ho anche visto il post di Good Night New York che diceva che Frency ha prenotato un tavolo da Butter. Ma tanto ho avuto anch'io la mia vendetta, chiedilo a Nate del nostro bacio...
-tu e Nate cosa?!- Dan sgranò gli occhi, non riusciva a credere a quello che aveva fatto sua moglie, non riusciva nemmeno lontanamente ad immaginare l'immagine di lei che lo tradiva con il suo migliore amico. Perché? Per quale motivo fargli un torto talmente grande? La rabbia stava montando molto velocemente.
-che cosa ha fatto Nate?!?!- tuonò, Serena non sembrò nemmeno accorgersi che Humprey era fuori di sé, perciò rispose con nonchalance accarezzando i morbidi capelli appena lavati:
-si beh io l'ho baciato ma lui si è scansato subito, e abbiamo litigato.
-perché Serena? Perché farmi una cosa tanto spregevole?
-così impari ad andare a cena con Frency!!
-d'accordo, adesso mi hai davvero stufato! Vuoi sapere con chi va a cena Frency? Beh te lo faccio vedere subito!!
La prese per un braccio e la strattonò fuori casa Humprey, non prendendo nemmeno i cappotti, tanto erano accaldati dalla rabbia.
Rufus tornò nella sala da pranzo con una pentola piena di chili.
-chi vuole il bis?- chiese armonioso e con un mega sorriso stampato in faccia, che però svanì subito quando si accorse che non c'era più nessuno.

Dan continuava a trascinare Serena per le strade di New York a grande velocità, destinazione: Butter. La bionda puntava i piedi, ma Dan non era dell'umore giusto per giocare, tirava sempre più forte, e quando arrivarono davanti all'insegna del locale, il braccio della ragazza era violaceo. Il moro guardò attraverso la finestra scrutando tra le persone che stavano mangiando, poi avvicinò Serena a sé, la quale prima si stava osservando le unghie, e le indicò due persone sedute ad un tavolo poco distante da lì.
-ecco con chi andava a cena Frency!
Non molto lo tanto dai due sposi c'erano, seduti l'uno difronte all'altra, Frency e Austin che si stavano godendo una fantastica cena ridendo e scherzando, erano mano nella mano, il che voleva dire che erano una coppia a tutti gli effetti.
-i...io...- bofonchiò Serena che osservava allibita l'allegra coppietta.
-tu cosa?- cominciò a inveire Dan -tu ti sei sbagliata alla grande, ecco cosa! Ma quello che è peggio è che invece di venire a parlare con me del problema ti sei buttata tra le braccia di un'altro.
Serena si girò verso di lui, con gli occhi umidi, lo sguardo da cerbiatto indifeso, e i capelli ondulanti il cui profumo faceva impazzire Dan. Che la recita abbia inizio, aveva imparato da Blair tutti i migliori trucchetti.
-Dan..- sibilò con la bocca quasi sigillata- io avevo paura... Paura di perderti...
-beh bel mondo di non perdermi, direi che i tuoi piani sono più da kamikaze di quello di Blair e Chuck!
-Dan, Dan io...
-no Dan niente, ho bisogno di tempo Serena, non ho idea di come andrà a finire questa storia...
Si mise le mani in tasca, e con la testa chinata, se ne andò, lasciando una crepa nello stomaco di Serena: i famosi sensi di colpa.


Due scarpe Louboten nere splendenti come la notte camminavamo sicure per il quinto viale appoggiandosi caute all'asfalto e rialzandosi con delicatezza estrema. La luce della luna batteva sul velluto e faceva tutta la strada illuminata solo da una luce tenue di qualche lampione qua e là. La ragazza, ormai diventata donna, entrò nel pub, spinse le porta ed entrò. Si avvicinò al balcone e ordinò da bere. Si sistemò meglio sulla sedia e guardò la persona alla sua sinistra.
-grazie per essere venuta, Georgina- la salutò.
-è il minimo, dopotutto tu ti stai dando un gran da fare Blair- rispose l'altra vaga sorseggiando un Martini. Con le gambe accavallate e il piede che oscillava a destra e manca le due ragazze cominciarono a chiacchierare.
-per cosa mi hai fatto venire?- chiese quella con il Martini in mano, l'altra si sistemò una ciocca di capelli dietro le orecchie e parlò:
-Dan mi ha inviato un messaggio, a quanto pare la nostra rivale si è fatta fare un vestito da Vera Wang...
L'altra corrugò la fronte e posò il bicchiere sul balcone, si passò sue dita sulla fronte e socchiuse gli occhi, era parecchio stanca.
-ne dubito fortemente, ma a noi non deve interessarci dove si fa fare il vestito, l'importante è che dobbiamo distruggerla prima che varchi la soglia della salone la sera del ballo delle debuttanti, con quella sua triste storia da ragazzine ceca e indifesa vincerebbe di sicuro!- frugò bella borsa da cui estrasse un'aspirina e la versò nel bicchiere. -tu che proponi di fare?- chiese mentre osservava la pasticca trasformarsi in tante bollicine.
-in effetti avevo pensato a una cosa- rispose la mora sistemandosi sulla sedia- potremmo rovinarle l'abito da Vera Wang, in modo che lei pensi di essere al sicuro, sono assolutamente certa che ha già un abito di ricambio, anche se devo dire che poteva scegliere un negozio migliore--
-ok basta girarci intorno!- tuonò furiosa Georgina, stanca di stare a sentire tutte le considerazioni e le scoperte di Blair, voleva sbrigarsi a risolvere la faccenda, non vedeva l'ora di fare shopping con la propria sorella per le strade dell'Upper East Side.
-dobbiamo rapirla la sera del ballo delle debuttanti- rispose affranta Balir, le piaceva parlare dei suoi pensieri. Georgina bevve il bicchiere e scosse la testa, l'aspirina stava cominciando a fare effetto. Iniziò a riflettere sul piano ideato da Blair, non era poi così male, Jenna era ceca, perciò non avrebbe notato i suoi aggressori questo voleva significare che bastava farla fidare di qualcuno del gruppo e tutto sarebbe andato liscio come l'olio.
-d'accordo- constatò Georgina- allora la sera del ballo delle debuttanti tu e Chuck la metterete su una limousine e la porterete lontana fino verso le due, poi la riporterete a casa sana e salva, e tutto si sarà risolto.
-aspetta, Georgina, non è così semplice. Anche se non ci vede, Jenna può sentire le nostre voci e i nostri nomi, questa cosa deve farla una persona che è stata sempre fuori dal raggio di Gossip Girl e Good Night New York..
-e chi può farlo?- chiese ingenua la strega, non sapeva si trattasse di lei, se ne accorse solo quando vide il sopracciglio di Blair inarcarsi e il suo sguardo diventare ovvio.
-ah capisco...- esclamò dandosi una pacca sulla fronte- su forza: elencami tutto quello che dovrò fare!
-beh per prima cosa devi far finta di ess...
Balir smise di parlare perché il telefono di Georgina vibrò sopra al balcone, Georgina lo prese e lesse il messaggio che le era arrivato:

Da: Jenny
Sono in città solo per questa notte, vieni al loft perché devo parlarti di una cosa importante-J

-scusami Blair, ma devo andare- Georgina si congedò e uscì dal locale, fermò un taxi e si diresse verso Brooklyn.

Frency, insieme ad Austin, finita la romantica cena, si avviarono verso un locale in centro dove Good Night New York aveva segnalato Nate. Entrarono nel locale e appena lo scrutarono si sedettero accanto a lui.
-ehi ciao- lo salutarono all'unisono, Nate sorrise:
-ehi ragazzi che ci fate qui?
-volevamo chiederti un favore- affermò Frency diventando più seria, Nate ordinò un bicchiere di scotch per Austin e si mise ad ascoltare, sembrava molto apprensivo:- prima però devo fare una premessa: per fare in modo che Allegra rientri in società ha deciso di farla sfilare al ballo delle debuttanti, noi pensiamo che potresti farle da cavaliere, sei molto... "Gettonato" e ti sei anche laureato quindi...
-si, credo si possa fare- rispose sorridente Nate bevendo un po' del suo drink, sul volto di Frency comparve un sorriso luminosissimo, Era bastato chiederglielo per avere il suo aiuto, poi si ricordò di dover aggiungere una cosa:
-ah a proposito: questa cosa è organizzata da Georgina e Blair, ma siccome vogliono che Serena e Nate facciano pace, vogliono fare in modo che il merito vada ad Humprey, come segno delle sue scuse, quindi per favore non dire nulla a Serena, deve essere una sorpres...
-aspetta un attimo- la interruppe Nate mettendole una mano davanti alla faccia, aveva collegato un paio di cose- vuoi dire che in questi giorni siete stati sempre insieme per organizzare al meglio il ballo delle debuttanti?
-ehm...si...- rispose incerta Frency, timorosa che quello che aveva detto poteva essere sbagliato. Nate mise una mano in tasca:
-volete scusarmi? Devo fare una telefonata!
Sgusciò fuori dal locale e premette velocemente le dita sul blackberry per chiamare Serena, il telefono squillava.
-pronto..- rispose una flebile voce dall'altro capo del telefono, Serena era in lacrime ma Nate non sembrò accorgersene e inizio a dire:
-Serena Dan non ti sta tradendo con Frency, ho parlato con lei poco fa- anche se era arrabbiato con lei per averlo usato doveva dirle la verità, doveva farlo almeno per Dan, perché non voleva vederlo con il cuore spezzato.
-Nate, è troppo tardi ormai...- singhiozzò la bionda- ho già rovinato tutto.
-perché? Che è successo?
-Dan sa che ti ho baciato.
-Serena io...
-tranquillo, non ce l'ha con te, gli ho già spiegato tutta la situazione. Ho sbagliato tutto, Nate. Ho fatto una scenata di gelosia a casa di Rufus, ho detto a Dan che ti ho baciato credendo che lui avesse fatto la stessa cosa con Frency, avevo visto su Good Night New York un post dove prenotava un tavolo da Butter, ma Dan mi ci ha portato e mi ha fatto vedere che in realtà Frency avrebbe cenato con Austin- singhiozzò di nuovo.
-Serena, perché non ti sei fidata del tuo ragazzo? Questo giorni li ha passati poco con te e tanto con Blair e Frency per organizzati una sorpresa.
-sorpresa di cosa?
-stava aiutando Georgina a fare il ballo delle debuttanti, dove Allegra avrebbe potuto ritornare in società, per farti vedere che gli dispiaceva.
Serena rimase un po' in silenzio, chiuse gli occhi, alzando il mento verso il cielo stellato, e lasciando scorrere delle lacrime che le bruciavano sul volto, Dan aveva fatto una cosa molto romantica per lei, si stava immaginando se tutto quel casino non fosse successo, si stava immaginando al ballo delle debuttanti sorpresa di ritrovarsi il suo uomo davanti che si scusava e le prometteva che l'avrebbe amata per sempre. Aveva combinato un casino, doveva sfogarsi.
-senti Nate, ti va di uscire?
-adesso?- chiese stupito Nate, si riprende in fretta la ragazza.
-si ora, se Dan mi odia tanto vale divertirmi con il mio migliore amico, andiamo Nate usciamo, senza malizia, solo per divertirci!
-scusa Serena, ma ultimamente mi sto vedendo con una ragazza fantastica, e non voglio rovinare tutto per una tua ripicca.
E senza darle modo di poter controbattere riattaccò. A lui si affiancò una ragazza mora dai capelli che le arrivavano alle spalle.
-ciao tesoro- lo salutò dandogli un bacio sulle labbra.
-ciao Rachele- rispose lui, e insieme sorrisero verso i paparazzi.

Georgina arrivò trafelata al loft. Salì le scale e bussò alla porta di casa Humprey. Andò ad aprire Rufus, quando la vide sulla soglia di casa tutta sorridente sospirò:
-Georgina, mancavi solo tu in questa stramba serata qui da noi!
-anche per me è sempre un piacere signor Humprey- rispose sempre sorridente la strega- c'è Jenny? Mi aveva chiesto di venire- chiese poi spostando lo sguardo dietro la sua figura.
-si certo, è in camera sua- disse indicando la porta.
Georgina ci entrò e trovò Jenny seduta sul letto.
-che c'è di così importante da farmi venire... A Brooklyn- le vennero i brividi all'ultima parola. Jenny roteò gli occhi al cielo e si alzò con sguardo maligno:
-quella sera, cinque anni fa, Blair aveva invitato anche me a rovinare la reputazione di Burt Bass, ma si divertì molto a scaricarmi appena arrivata in città, evidentemente non aveva ancora scordato la storia di me e Chuck, così presi una stanza nell'hotel di fronte all'edificio dove fu svolta la cerimonia in onore di Burt. Andai sul tetto per prendere una boccata d'aria, e non hai idea di quello che ho avuto l'occasione di vedere e di filmare...


SPAZIO AUTRICE
ciao bellezze <3 allora: ho soddisfatto le vostre esigenze? ho tolto qualche dubbio? ovviemente alla fine c'è di nuovo la suspance altrimenti non sareste invogliate a leggere il capitolo successivo :)
annuncio ufficialmente che questo è il penultimo capitolo, nel prossimo ci sarà il ballo delle debuttanti e scoprirete il segreto di chuck e Blair (non dovete tanto spremervi le meningi a inventarvelo, il segreto si trova tra gli episodi di Gossip Girl) ovviamente non ho fatto alcun tipo di spoiler, non avete idea di quello che succederà muhahahhahahaa

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