Il Ritorno del Barnacle

di Scribak
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 ***
Capitolo 2: *** Cap.2 ***



Capitolo 1
*** Cap.1 ***


Arianna Fontana

IL RITORNO DEL BARACLE

CAP.1

 

La notte aveva avvolto rapidamente Tortuga, avvolgendola in una coperta blu e imperforabile, trapuntata di piccole e rade stelle e di nuvole scure e minacciose, che turbinavano inquiete.

Tra le palme serpeggiava un vento sibilante e freddo, che increspava l’acqua del mare e faceva oscillare le navi attraccate agli ormeggi.

Le luci delle taverne e le lanterne nelle strade si erano accese prima del solito, ma niente riusciva a traforare la foschia che si era insinuata sulla città.

Anche la “Sposa Devota” non era stata da meno, ma la sua fiaccola era ancora più debole delle altre, cosicché non poteva servire a niente al ragazzo che girovagava tra i vicoli di Tortuga da più di un’ora.

 

-         Maledetta città – pensò Jack Sparrow, quando si rese conto di essersi perso di nuovo.

 

Se qualcuno fosse passato in quel vicolo in quel momento, e avesse avuto la capacità di vedere nella nebbia, non avrebbe potuto non soffermarsi a guardarlo : era davvero strano, così smilzo e alto,con i capelli più scuri e ispidi che mai (tra i quali vi era già qualche traccia dei dread che, qualche anno dopo,li avrebbe sostituiti completamente) e un lungo e largo copriabito.

Di quel copriabito Jack si vergognava parecchio (soprattutto perché aveva dovuto barattarlo con il nuovo,meraviglioso cappello che si era comprato), ma con le temperature così insolite e basse che erano scese sui Caraibi un marinaio non poteva non fare niente.

 

-         Soprattutto un capitano… - pensò Jack

 

Si guardò di nuovo intorno, cercando di ignorare il freddo

 

-         … un capitano… -

-         … assolutamente perso …-

 

Sapeva che avrebbe avuto molte probabilità di perdersi (non conosceva bene Tortuga, d’altronde, l’anno prima, l’aveva “visitata” sì e no tre giorni, prima di imbarcarsi sul Barnacle), ma aveva deciso che sarebbe stato lui a scendere nella città, lasciando il resto dell’equipaggio sulla nave.

Jean e Tumen non avevano avuto obiezioni.

Constance aveva soffiato minacciosamente, ma poi si era calmata.

Fitwilliam (anzi,Fitz), grazie al cielo, aveva un gran mal di testa, e perciò non aveva potuto ribattere.

In quanto a Bell … beh, era per lei che vagava in giro a quella città maledetta.

Arabella, infatti, era stata l’unica a voler tornare a casa,l’anno prima, al termine dell’avventura della Spada di Cortés.

 

-Lo faccio per mio padre- aveva detto.

 

E, quando avevano trovato un nuovo tesoro da andare a trovare, e perciò l’occasione di riformare finalmente l’equipaggio,il giovane capitano del Barnacle si era offerto di andare a recuperare Arabella (Bell N.D).

Jack non l’aveva mai ammesso, ma in fondo, molto,mooolto,moltissimo in fondo, gli mancava : non c’era mai qualcuno che ribatteva con delle battute alle sue considerazioni (sì, Fitz ribatteva fin troppo,ma lui aveva la tendenza a passare direttamente alle sciabole), nessuno tanto fuori di testa da buttarsi in mare, e che lui poi doveva salvare dalle sirene…

 

Jack stava ancora meditando su questi pensieri, quando andò dritto a finire contro un muro, sbattendo il naso.

 

La fine del vicolo.

 

Stava per imprecare, quando alzò gli occhi al cielo, e vide un insegna di una locanda, sulla quale, a caratteri antiquati e sbiaditi era scritto

 

La Sposa Devota

 

Jack sogghignò e, cercando a tentoni la porta nella nebbia, entrò nella taverna.

 

 

 

All’interno, faceva molto caldo, e Jack ebbe finalmente l’occasione per togliersi il suo ridicolo soprabito.

Il locale era illuminato da molte candele, sparse un po’ qua e là, sia sui tavoli,che sul pavimento, che in bocca ai marinai svenuti (e che qualche spiritosone aveva provvisto a infilarvi), tuttavia, la luce era comunque calda.

Sarebbe stato senza dubbio un locale dall’aspetto confortevole,se non fosse stato per i brutti tipi che si aggiravano tra i tavoli, pronti a far scoppiare una rissa per un qualsiasi pretesto (anche un bottone staccato dalla fusciacca), o per l’odore insopportabile di rum, alghe e fumo, o per le macchie di salnitro alle pareti.

Jack , com’era solito a fare, ignorò tutte queste cose (almeno cercò) e lasciò vagare lo sguardo su quell’ammasso di gente alla ricerca della ragazza.

 

Eccola lì!

 

Jack si concesse qualche minuto per osservarla : diavolo – pensò – è diventata uno schianto…-

Effettivamente (anche se Sparrow non si esprimeva, neanche quando pensava, come un poeta), Arabella era diventata in un anno davvero un ragazza molto belle : aveva il viso fine, forse un po’ più affilato di come se lo ricordava, incorniciato da una massa di riccili ramati che rifletteva la luce delle candele ; era snella, -con le curve abbastanza generose- (non mancò di notare il ragazzo ;-) ),e un vestito di stoffa greggia che non le rendeva giustizia.

 

-Chissà Fitz, quando Bell tornerà sulla nave…- pensò Jack con un sogghigno …

 

…e, si rese conto,una punta di amarezza…

Scacciò alla bene meglio la punta di amarezza e, senza fare rumore e senza farsi notare(e schivando un boccale di birra che qualcuno aveva appena lanciato su una trave sopra di lui), si avvicinò alle spalle della ragazza : le cinse rapidamente i fianchi con le braccia,e le sussurrò all’orecchio :

 

-Ciao, Bell…

 

 

Spazio dell’autrice :

 

salve ragazzi/e!!! Questa è la mia prima ff, perciò,se potete,siate clementi (accetto comunque le critiche costruttive). Mi scuso se questo capitolo è un po’ corto, ma serviva più come introduzione (tra parentesi,è meglio se gli cambio il titolo).

Dedico questa fan fiction alla mia cugina Ale, che è stata la prima a farmi scoprire “Pirati dei Caraibi”,e a Giù ,che è l’unica delle mie amiche che legge le avventure di Jack e del Barnacle.

Recensitemi,per favore!!! J Scribak (alias Arianna F.)

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Capitolo 2
*** Cap.2 ***


Arianna Fontana

IL RITORNO DEL BARACLE

CAP.2

 

-Ciao,Bell…

 

Arabella stava servendo boccali di birra dal pomeriggio : i pirati si erano rintanati presto nelle taverne, quando il tempo era peggiorato (rendendosi conto che,probabilmente, sarebbero stati loro a subire un arrembaggio, e probabilmente da Davy Jones, dove avrebbero dovuto sfacchinare per cento anni sull’Olandese Volante),e perciò la richiesta di birra (e , ovviamente, rum!!!) era andata alle stelle, insieme all’umore di suo padre.

Bell, invece, avrebbe anche potuto fare a meno di tutti quei marinai ubriachi che le tiravano la gonna e le urlavano in faccia, scambiandoli volentieri con tutti i banani e i doveri del suo amico Fitz (a differenza di quello che aveva detto un anno prima).

Al pensiero di Fitz si era rabbuiata : -ma perché ho lasciato quella nave?- pensò, sbattendo un boccale su un tavolo,con la forza che poteva avere un qualsiasi uomo navigato (effettivamente… J).

Aveva lasciato quelli che erano stati i suoi amici, anzi, i suoi unici amici,e per cosa? Per ritornare da sua padre e dai marinai puzzolenti e ubriachi fradici.

Inizialmente aveva pensato che avere la sua parte di tesoro fosse una fortuna : grazie ad esso era riuscita ad impedire che sua padre la inseguisse brandendo un coltellaccio.

 

-Ricorda,Arabella- aveva detto suo padre,senza neanche staccare gli occhi dall’oro,con una sottile minaccia – Ricordati,questa volta ti sei salvata,ma se scappi ancora una volta e poi ti azzardi a ritornare, ti caccio direttamente sulla strada!!!- .

 

A quelle parole la ragazza era rabbrividita,ma ora voleva solo non avere avuto quell’oro : senza di esso,suo padre l’avrebbe certamente cacciata e lei sarebbe potuta ritornare al Barnacle…

 

… da Fitz …

 

…da Jean e Tumen...

 

...e ,sì, anche da Constance , nonostante l’avesse graffiata più volte di quanto non fosse stata picchiata gli avventori della taverna…

 

…da Jack…

 

Scacciò quei pensieri dalla testa e,accorgendosi che non aveva più pinte sul vassoio di peltro (l’unico che avessero abbastanza “intero” da “presentarlo” ai clienti senza “vergognarsi”), si affrettò ad andarne a prendere altre…

 

…all’improvvisò,sentì due braccia che le circondavano la vita…

 

-Eh,no- pensò Arabella, che si stava infuriandosi improvvisamente–Non bastavano solo gli ubriachi, ora c’è anche il MARINAIO MOLESTO!!!-

 

Stava per girarsi e dirne quattro a quel “farabutto”, quando una voce che conosceva fin troppo le sussurrò all’orecchio :

 

-Ciao,Bell…

 

 

Jack sentì la ragazza che si irrigidiva tra le sue braccia, così, mentre si voltava lentamente, la lasciò andare.

 

-Jack?- sul volto della ragazza si dipinse un’espressione di pura sorpresa,che non tentò neanche di mascherare.

 

-Beh,a meno che non sia un fantasma…-

 

Bell lo osservò,per accertarsi che non lo fosse davvero : capelli ispidi, un ridicolo copriabiti, la bocca schiusa in un ghigno… no,era proprio Jack…

 

-Pensavo che Constance non ti avesse mangiato la lingua,quando sei ritornata a Tortuga…

 

… era decisamente Jack!!!

 

-Beh, non mi aspettavo che… a proposito… ma perché diavolo sei tornato qui?- disse, improvvisamente agitata –Se ti becca mio padre, come minimo ti fa fare “Il valzer del Debitore”…

 

-Mai sentito…- disse Jack,senza eccessiva preoccupazione

 

-Ti spara con lo schioppo ai piedi,e tu tenti di schivare le pallottole…per lui  un vero divertimento…soprattutto perché ha pochi debitori…-

 

-Oh- Jack sembrava un filino preoccupato –Comunque- disse,riprendendo l’aria tranquilla di prima (più o meno) -…Ti andrebbe di rimbarcarti sulla gloriosa Barnacle?-

 

La ragazza era tentata, Jack lo vedeva, ma era visibile che stava tentando di resistergli…

…cosa impossibile,anche per lei…

 

-Ti prego,ci serve un marinaio esperto e un compagno pieno di risorse come te…-

Jack tentò di fare l’aria più docile e tenera che potesse fare –Ti prego…- .

 

È così la fama di “irresistibile” di Jack potette dirsi salva :

 

-Ok…- fece titubante Arabella (anzi,Bell).

 

Un sorriso compiaciuto si dipinse sulla faccia del capitano del Barnacle.

 

-Ma a due condizioni…- riprese la ragazza, perdendo l’esitazione e facendo perdere anche il sorriso sulla faccia di Jack – Primo : la sottoscritta non è il tuo compagno , Secondo : azzardati a chiamarmi “fanciulletta” (Bell aveva la memoria lunga;-) ) e ti spedisco dritto a far compagnia alle sirene (che vi dicevo?…)- .

Jack ostentò un’espressione offesa,ma in realtà era …felice : -ecco perché mi mancavi… Bell- pensò.

Le tese la mano :

 

-         Ok… di nuovo soci?-

 

Arabella non esitò e gliela strinse :

 

-Di nuovo soci!!!-

 

Proprio in quel momento si materializzò accanto alla ragazza suo padre.

 

-Bell…- esordì, con un sorriso abbastanza sdentato sulle labbra. Si bloccò. Osservò Jack, con l’aria di voler ricordare qualcosa –Io… io ti conosco…-

Jack fiutò aria di guai :

 

-Lei? Ma no…non ho ancora avuto il piacere di vederla, grande mastro…- disse,con il sorriso più innocente e convincente del mondo.

Troppo tardi…

 

-Tu!- ululò l’uomo,puntandogli contro il dito –Tu! Sei stato quello che l’anno scorso mi ha demolito il locale!!!- .

Jack lo squadrò : sicuramente aveva intenzione di infilzarlo con la sciabola che aveva appesa al fianco… cosa non difficile pensò Jack, deglutendo,a causa della sua gigantesca mole!

 

-E tu!!!- ora il dito era puntato contro Bell (suo padre non aveva proprio il dono della favella!!!) –Tu!L’hai fatto entrare nel mio locale!!!- concluse rabbioso, gli occhi che dardeggiavano rabbiosi.

 

Arabella era impietrita,non riusciva a muovere un muscolo : Jack si accorse che il padre stava per prendere la sciabola (quella di prima…avete presente?).

Il ragazzo fece saettare gli occhi intorno, alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarli : niente, nonostante i clienti non si perdessero (anche i più ciucchi) una battuta di quello “spettacolo”,non avevano l’aria di volerli aiutare… d’altronde,le loro armi erano più scarse di quelle dell’uomo infuriato.

 

-Via,Bell!!!- urlò Jack,agguantando la ragazza per un polso e trascinandola via : giusto in tempo! La spada era saettata rapidamente, fendendo l’aria dove un secondo prima stava la ragazza.

Il ragazzo la guidò tra i tavoli,e, senza neanche infilarsi il copriabito per proteggersi dal freddo, uscì dalla taverna, venendo subito avvolto da una nebbia fumosa, dove non riusciva quasi a scorgere Arabella.

Iniziarono a correre a per di fiato, senza neanche voltarsi per vedere il padre di Bell, che ansimava furiosamente.

 

-Allora?- ansimò Jack- Dove andiamo?-

 

Arabella si svegliò dallo stato di trance di poco prima.

Volse la tesa in tutte le direzioni,come un uccellino sperduto :

 

-Per di qua!- disse infine, facendo strada a Jack.

 

Dopo un po’ si accorsero che suo padre non li inseguiva più,così smisero di correre.

 

-Dove hai attraccato il Barnacle?- gli domando Bell

 

-Al porto,no?- le rispose stupito Jack

 

La ragazza alzò gli occhi al cielo :

 

-Intendevo dire, in che ormeggio l’hai attraccata!-

-Oh- si limitò a dire Jack – Credo… al terzo ormeggio dopo il quarto molo -.

 

Si incamminarono finche non giunse a loro l’aria salmastra del porto : stando attenti a non scivolare sulle assi di legno bagnate e ricoperte di alghe,contarono gli ormeggi…

…ma la nave non c’era!!!

 

-Jack…- disse la ragazza, con il tono di chi vuole una spiegazione.

 

Jack era più confuso di lei :

 

-Ma ero sicurissimo…- si illuminò improvvisamente – Forse… era al quarto ormeggio dopo il terzo molo…!- .

-Deficiente- .

 

Ritornarono sui loro passi … e finalmente la gloriosa Barnacle li attendeva in tutta la sua “fulgida gloria”!!!

 

-Sai Jack…- disse la ragazza,commossa nel rivedere la nave che aveva tanto sognato da quando lei e la ciurma si erano separati –Mi siete mancati- .

Bell osservò Jack : sembrava intento ad avviarsi sulla passerella che avevano posizionato per il loro arrivo (ondeggiando al ritmo delle onde che scuotevano quel pezzo di legno), eppure avrebbe potuto giurare di sentire :

 

-Anche tu Bell mi sei mancata…-

 

Spazio dell’autrice :

 

salve! Sono riuscita a scrivere questo nuovo capitolo un po’ più lungo del precedente!

I miei ringraziamenti vanno a ilaera e DJ Kela per le recensioni e a Giù, il mio critico più feroce (a cui devo però far ancora leggere questa fanfiction!!!) Grazie!!!

Scribak J

 

 

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