L'ultimo giorno della mia vita

di essellunga1998
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Oila!
Salve a tutti! (^^)
Sono tornata (di nuovo, direte) con una one-shot (di nuovo divisa in due) nel bel mezzo di “Quando la vita ti riserva qualcosa di meraviglioso”.
Questa volta la mia mente malata ha voluto dare a voi un caloroso “Pesce d’aprile”. Ovviamente “Pesce d’Aprile” sarà la frase chiave di questa OS. (Non lascio nulla al caso, sia chiaro! u.u)
Dove eravamo rimasti? Ah, si!
Quindi, dicevamo che ho scritto questa FF in onore del “Pesce d’Aprile”.
Ma almeno volete sapere di cosa si tratta?
Bene. La solita storia: Shinichi
(Oramai sei la mia cavia da laboratorio PSme E ti pareva PSshinichi), Ran, Kazuha e Heiji. Loro quattro.
Di solito sappiamo che Kudo ed Hattori
(Non sempre, ma la maggior parte delle volte) si incontrano quando c’è di mezzo un’omicidio. Questa volta no.
Questa volta... beh, scopritelo da voi.
Ritroverete di nuovo Hiromi: di lei non ve ne libererete più! *fa risata malefica*
In più ci saranno i
Pincopallino’s Pov, solo che saranno concentrati solo ed esclusivamente su Ran e Shinichi.
Altro da dirvi? No. Vi auguro una buona lettura. Ci vediamo a fine capitolo. Kiss
Essellunga1998

 
Capitolo 1
 
                                                                                  Cambiano le stagioni, le mode, i fidanzati.
                                                                                 Ma gli amici più cari… quelli non cambiano mai!
                                                                                                                                                 Anonimo
Ore 13.00 (Ieri)
 
Shinichi’s Pov:

 
“Bene. La lezione è finita. Mi raccomando: la poesia studiatela per giovedì. Ciao ragazzi.”
“Arrivederci Signorina Kimura!”
Ed un’altra giornata scolastica si è conclusa. Meno male.
“Shin, tutto ok? Ti vedo un po’ pallido...”
I miei pensieri vengono interrotti da una dolcissima voce accanto a me. Mouri. Ran Mouri. La mia compagna di banco, di scuola, la mia migliore amica da quando eravamo degli embrioni e che provo una leggera cotta per lei... cosa sono quelle occhiatacce? Ok, ok. Non sono cotto di lei, sono INNAMORATO, problemi?
“Stai tranquilla Ran, è tutto ok. E’ solo che ho un po’ fame. Senti: Mia madre è tornata a casa ieri. Ti vuoi fermare a pranzo da noi? Oggi usciamo 2 ore prima, quindi non accetto un “no” come risposta!” Scherzo, ma con un tono speranzoso.
“Dipende... ti ricordo che ho gli allenamenti oggi. E poi non so se papà mi manda...”
Al diavolo gli allenamenti e suo padre!
“Va beh, lascia stare. Ci vediamo domani...” Rispondo deluso.
“Aspetta! Forse posso dire che vengo a casa tua per studiare la poesia, ricordi? Per quanto riguarda gli allenamenti, vedrò di fare qualcosa.” Ran? La mia Ran sta mentendo... per me? Una fitta che parte dal cuore, mi colpisce all’improvviso. (Tranquilli: Shinichi non si è mai trasformato in Conan in questa FF. u.u)
“Shin, è tutto ok? Sicuro di stare bene? Hai un’espressione strana sul viso...”
Accidenti! Devo aver fatto una smorfia di dolore.
“Tranquilla, sto bene. E’ solo un dolore intercostale. Nulla di cui allarmarsi.”
”Oggi sei parecchio strano. Sicuro che sia tutto ok? Se vuoi, puoi parlarne con me...”
Come sei dolce Ran... sempre a preoccuparsi prima degli altri che di se stessa... Sotto le spoglie di una ragazza forte e decisa, si nasconde un animo puro e candido...
“Non è niente, vai tranquilla. Io intanto avviso mia madre. Ci vediamo all’entrata della scuola.”
”Ok. Ci vediamo lì.”
 
Ran’s Pov:
 
“Pronto?”
“Ciao papà, sono io.”
“Ciao Ran. Allora? Quando vieni a casa? Io avrei un certo languorino...” Ok, ce la puoi fare Ran!
“Ecco papà, ci sarebbe una cosa che vorrei dirti a proposito del mangiare...”
“COSA? Significa che non c’è niente in frigorifero? Ma i supermercati sono aperti, no?”
“No, non è quello che intendevo papà. Se mi lasciassi cinque minuti per spiegarti, mi faresti un enorme favore!” Stringo un pugno con i nervi a fior di pelle. Se solo capisse quello che gli voglio dire...
“Dimmi, sono tutto orecchie.”
“Bene. La mamma di Shinichi è tornata e sia lei che lui volevano sapere se potevo andare a mangiare da loro...”
“RAN MOURI!” Allontano quel maledetto apparecchio elettrico dal mio orecchio. Ecco, ci siamo. Ora inizia... “Quante volte ti devo ricordare che, quando hai gli allenamenti, non puoi perdere tempo in scemate di questo genere?!”
“PAPA’!”Riavvicino il telefono. Bene. Ora devo urlare io e far girare gli occhi di mezza scuola su di me. “Se mi lasciassi il tempo di parlare, eviteremmo di urlarci ogni volta che ci sentiamo!”
“Va bene. Ti ascolto.” Finalmente! Sospiro.
“Oggi la signorina Kimura ci ha assegnato un compito: studiare una delle poesie più famose di Tanaka Eisuke (Fate finta che sia un Leopardi giapponese. u.u) e sai che io non sono brava nelle poesie, mentre Shinichi sì. (Tutto ciò è sotto la custodia della Essellunga’s Company. Tutti i diritti sono riservati a scopi di non lucro. Grazie. u.u). Quindi, vuoi che tua figlia abbia uno striminzito 8 oppure vuoi che ti porti a casa un 2 solo perché non ha studiato? In più siamo vicino agli esami di metà anno, quindi decidi te.” Un mugugno.
“Va bene. A condizione che verso le 18:30 ti voglio a casa. Sono stato chiaro?”
“Più che chiaro. Ci vediamo a casa. Ti voglio bene papà! (^^)” (Come sono stronza! xD PSme Vero! Dammi il cinque, autrice! PSran)
Bene. “Missione papà” è conclusa! Accidenti! Sono in ritardo! Meglio sbrigarsi!
 
Shinichi’s Pov:
 
E’ in ritardo.
Al solito: suo padre le avrà fatto una ramanzina lunga quanto il Nilo. Ne sono sicuro. Come mai sono così nervoso, vi domandate? Una serie di cose, ma in particolare è stata anche la chiamata di mia madre.
FLASHBACK:
“Pronto?”
“Ciao mamma. Sono io.”
“Ciao Shin. Dimmi.”
“Senti, volevo sapere: può Ran venire a mangiare da noi?”
“Ma certo che sì. Che domande sono? Lo sai che è sempre la benvenuta. Ahhhh... piccoli germogli d’amore crescono incontrollati.”
“Mamma: evita, ti prego. Non sei simpatica.”
“Si, si, va bene. Ci vediamo a casa. Ciao!”
FINE FLASKBACK
Come se il cielo volesse punirmi di tutte le azioni che ho compiuto in questo ultimo tempo, ecco spuntare una delle ultime persone sulla Terra che vorresti vedere in questo momento: Hiromi. Sì, proprio lei.
“Shiiiiiiiiiin! Eccoti lì. Non ti trovavo da nessuna parte. Ma dove ti eri cacciato, eh?”
“Hiromi, ma cosa ci fai qua? Non eri partita per New York?”*
“E’ vero, ma sono tornata per te. Non sei contento di rivedermi?”
“No, ed ora smamma. Ran arriverà a mom...”
“Ma chi? Ran Mouri? Quella Ran Mouri? Quella che venne al mio compleanno? La tua fidanzata?”**
“Come sei noiosa Hiromi.”
“Si, si. Certo, certo. Oh, guarda: sta arrivando. Meglio che me ne vada, se non voglio assistere ad un litigio tra marito e moglie. Ciao ciao!” (Caspita, ma solo a me, questa frase, ricorda quello che dice spesso Sonoko?)
Eccola arrivare tutta trafelata. Poverina. Suo padre è un vero mostro, quando ci si mette. (In effetti sarebbe un cognato perfetto! xD PSme Ma sei veramente una scassapalle quanto ti ci metti, eh! PSshinichi)
“Scusa il ritardo Shin. Mio padre ha fatto una ramanzina lunga quanto il Nilo. Non la smetteva più.” E ti pareva. Ci avrei scommesso.
“Non ti preoccupare. Avrei aspettato ancora un po’, se fosse stato necessario. Solo perché sei tu.” Gli occhi di Ran s’illuminano improvvisamente. Aspetta: ho detto veramente così? Accidenti alla mia boccaccia. Forse per via del Fato oppure perché è una santa, sento Ran cambiare argomento.
“Senti, ma quella che ho visto prima era Hiromi o mi sbaglio?” (Ovviamente Shinichi non ha capito che Ran è gelosa. E’ ovvio che così sarà definito, in futuro “Il tonno del terzo millennio”. Non ci si può fare nulla. Mah. -.-) Colto in fragrante come un bambino che ruba la cioccolata di nascosto, rispondo, balbettando:
“Gu... gu... guarda che non è ass... ass... assolutamente v... ve... vero! Non era Hiromi. Cosa ti fa pensare che fosse lei? Ahahahah.”
 
Ran’s Pov:
 
La sua solita risatina nervosa con tanto di grattatina dietro la nuca.
Non puoi nascondere niente a me, Shinichi. Sono, oramai, quasi diciassette anni che ti conosco e capisco ogni volta se stai mentendo oppure no. Questa volta stai mentendo ed anche in maniera molto spudorata. Ma ci voglio sorvolare sopra. Non voglio rovinarmi la giornata solo per via di un tuo comportamento. Ma ricorda: Questa me la lego al dito. Parola di Ran Mouri.
“Vogliamo andare? Siamo in ritardo e mia madre penserà sicuramente che siamo a fare cose che... che...” Lo vedo agitarsi.
“Che?”
“Che... insomma! Lo sai bene a cosa mi riferisco!”
“Va bene, va bene. Muoviamoci. Andiamo.”
 
Ore 16.32
 
                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Shinichi’s Pov:
 

“Sei senza speranza Ran! Come fai a non ricordarti niente? Rileggi di nuovo. Speriamo stavolta se ci riesci!” Rispondo esasperato.
“Ok...”
“Questa mattina mi sono svegliato
In un lampo mi sono ricordato
Del primo di Aprile
Ed a qualche burla primaverile  
Un pesce d'Aprile
Non troppo gentile
A danno di qualche passante
Con celere elegante
Una fragorosa risata
E la festa è passata.”

                                                                                                  Tanaka Eisuke
 
“Ed ora ripetila dopo di me: Questa mattina mi sono svegliato...”
“Questa mattina mi sono svegliato...”
“In un lampo mi son ricordato...”
“In un lampo mi son ricordato...”
“Del primo di aprile...”
“Del primo di aprile...”
“Ed a qualche burla primaverile...”
“Ed a qualche burla primaverile...”
“Un pesce d’aprile...”
“Un pesce d’aprile...”
“Non troppo gentile...”
“Non troppo gentile...”
“A danno di qualche passante...”
“A danno di qualche passante...”
“Con celere elegante...”
“Con celere elegante...”
“Una fragorosa risata...”
“Una fragorosa risata...”
“E la festa è passata.”
“E la festa è passata.” (A forza di scrivere così, imparo a memoria io questa poesia! xD)
“Ottimo! Ora prova da te! Ce la puoi fare!”
“Ok... Questa mattina mi sono svegliato... In un lampo mi sono ricordato... Del primo di Aprile... Ed a qualche burla primaverile...”
“Ok, continua. Stai andando bene!”
“Un pesce d'Aprile... Non troppo gentile... A danno di qualche passante... Con celere elegante... Una fragorosa risata... E...”
“E la festa...”
“E la festa... è passata.”
“Finalmente! Ora posso tirare un sospiro di sollievo. Tu che ne pensi? Ahahaha!”
“Già... Ahahaha!”
Mi soffermo un momento a vedere la sua risata e non posso fare a meno di sorridere. E’ davvero stupenda quando ride. Tira fuori la sua vera essenza.” (Ed allora dichiarati! Stai facendo impazzire tutti questo tuo gioco del “Tira e Molla!” >.< PSme No, non lo farò mai! LOL! PSshinichi Questo ragazzo farà dannare l’anima a qualcuno! -.- PSme)
Smetto immediatamente di contemplarla. Se lo scopre e poi lo racconta, chi lo sente più suo padre? Ripeto: è un mostro con sua figlia. Finirà per farla diventare matta! (O farla entrare in un convento. O meglio in Paradiso: quella ragazza è una santa! u.u)
DRIN DRIN
“E’ il telefono di casa.” La risposta di Ran non è una domanda.
“A quanto pare ci cercano. Vado a vedere. Aspettami qui. Torno tra un minuto. Tu intanto ripassa, ok?”
“Non ti preoccupare. Ci vediamo dopo.”
Esco dalla stanza e scendo le scale. Non faccio neanche in tempo a fare 5 scalini, che vedo mia madre salire la scalinata diretta al piano superiore.
“Eccoti qua, Shin. Ti stavo giusto venendo a chiamare. Ti vogliono al telefono. E’ Heiji.” Heiji?
“Heiji? Che vuole?” Chiedo curioso.
“Non me l’ha voluto dire. Voleva parlare urgentemente con te. Vai. Non farlo aspettare. Io, intanto, mi trattengo con la tua donzella, ok?” Quel maledetto occhiolino. Stupida madre.
“1. Non è la mia donzella. 2. Vedi di non darle fastidio: sta ripassando la poesia per giovedì. Chiaro?”
“Chiarissimo capitano!” E si mette la mano destra sulla fronte per fare il tipico saluto militare. Quanto la odio quando fa così. Scendo le scale e prendo il telefono in mano.
“Pronto?” Domando con molta calma.
“Hei Shinichi. Come te la passi la vita?”
“Ciao Hattori. Come me la passo? Scuola e casi d’omicidio. Te?”
“Scuola, casi d’omicidi e Kendo.” Che vite stupende. (In effetti sono molto monotone. Meglio se ti trasformo in Conan, va. u.u PSme Non ci provare! PSshinichi)
“Mi fa piacere saperlo. A cosa devo la tua chiamata?” Domando.
“Se pensi che ti abbia chiamato per colpa di un cadavere, ti sbagli di grosso. Vedi, Kazuha ha vinto ad una lotteria. Prova ad indovinare?” (Non oso immaginarmi le sue risposte.)
“Due biglietti per la Finale Tokyo Spirits VS Big Osaka?”*** Chiedo euforico. (*L’autrice cade dalla sedia*)
“No. Sei totalmente fuori strada.”
“Una cena a lume di candela?” Continuo.
“Ma no! Altrimenti che ti avrei chiamato a fare? Ti do un’ultima possibilità. Vuoi un suggerimento?”
“Dimmi...”
“E’ una cosa che adoriamo tutti e chiunque ci può andare.”
Silenzio. Un breve silenzio.
“Allora?”
“Una cosa che mi viene in mente sono il Luna Park o il mare.” Dico io poco convinto.
“Giusto! Il mare!”
“Scusa, ed io che centro? Se vuoi andare al mare, vai. Però mi domando che cosa abbia a che fare il mare con la vincita di Kazuha alla lotteria.”
“Ed è proprio qui che ti volevo portare, Kudo. Fammi finire il discorso.
La lotteria si divideva in tre premi: al terzo posto, c’era una bella barca in scala, telecomandata. Un vero gioiello. Al secondo posto c’erano tre costumi: due da donna e uno da uomo. Ed infine, al primo posto, c’era un bellissimo viaggio, per due persone, su una delle crociere del fantomatico signor Nakamura. Almeno sai chi è, vero?”
“Ovvio che lo so. E’ uno degli uomini con maggiore influenza nel mondo della navigazione.”
“Bravo.
Ha detto queste testuali parole:”
FLASHBACK
“Chi si accaparra il primo posto, potrà passare 2 settimane su una delle mie navi da crociere. Quindi, vi auguro buona fortuna. AHAHAHAHA!” (Classica risata di un uomo con il corpo da orso, ma con un cuore tenero come il burro.)
FINE FLASHBACK
“Ora hai capito, no?”
“Già, ma continuo a chiedermi: se i biglietti sono due perché hai chiamato me? Non puoi andare te, con Kazuha?”
“Kudo, non ho finito.”
“Scusa.” Rispondo mortificato.
“Non molto lontano da dove si stava svolgendo la lotteria, dove eravamo io e Kazuha, c’è stata un’altra lotteria: ha vinto la signora Kobayashi, un’anziana di oramai quasi 85 anni, molto amica della famiglia di Kazuha. La sorte ha voluto che, mentre tornavamo dalla lotteria, dovevamo incontrarla e così è stato.
Ovviamente non sapeva che Kazuha aveva vinto alla lotteria vicino ed ha regalato i suoi biglietti a noi. Con molta gratitudine abbiamo ringraziato, ma poi è sorto il problema che avevamo già i biglietti e quindi non sappiamo cosa farcene.
Ovviamente, la prima persona che mi è venuta in mente di dare questi biglietti, sei stata tu. Quindi ti chiedo: accetti i due biglietti per andare 2 settimane in una vacanza da sogno, oppure preferisci stare nella tua vita monotona?”
“Credo che per me non ci sia nessun problema. La domanda che mi sorge ovvia è: chi porto con me sulla nave?” (Mi sa che tutti sappiamo la risposta, no?)
“Non fare il finto tonto. Sappiamo benissimo che vuoi portare Ran con te. E non ribadire che non è vero.” Colpito ed affondato.
“Per lei potrebbe anche andare bene, ma il problema resta suo padre. Pensi che mandi sua figlia, per due settimane, da sola, su una nave da crociera insieme a me?” Calco sull’ultima frase.
“Per quello non ti devi preoccupare. Ci penserò io a sistemare la situazione “Paparino”. Tu dille solo che partite per un viaggio, su una crociera splendida, munita di tutti i comfort possibili ed immaginabili, insieme a te e con i suoi cari amici di Osaka. Ora ti saluto. Avrai presto mie notizie. Un’ultima cosa prima di mettere giù: chiamami quando Ran ti avvisa che ha detto tutto al padre e della sua risposta. Ciao.”
“Ciao.”
TUUUUUUUUU
Metto giù.
Salgo le scale e torno in camera.
Trovo Ran, sola, intenta a ripassare quella poesia. Strano: pensavo che mia madre le avrebbe fatto un po’ di compagnia e invece no.
“Sono tornato.” Non si è neanche accorta della mia presenza.
“Ah, eccoti. Dimmi: chi era al telefono?”
“Heiji.”
“Heiji? Cosa voleva?” Mi siedo sulla sedia accanto alla scrivania.
“Mi ha detto che Kazuha ha vinto alla lotteria nel quartiere dove vanno a scuola.”
“E dimmi: cosa ha vinto?”
“Un viaggio, per 2 settimane, su una nave da crociera del signor Nakamura.”
“Che invidia. Sono un po’ gelosa.”
“Aspetta, non ho finito.”
“Davvero? Continua.” La vedo sempre più incuriosita. Ottimo segno.
“Mentre tornavano dalla lotteria, hanno incontrato la signora Kobayashi. Hai presente?”
“La simpatica signora di quasi 85 anni che viene a fare spesso visita ai genitori di Kuzuha? Si, ne ho presente.”
“Bene. Anche lei ha vinto il primo premio di quella lotteria ed ha regalato i biglietti a Heiji e Kazuha.”
“Dove vuoi arrivare Shinichi?” Ecco. Quando mi chiama per nome completo, è quando siamo quasi al culmine.
“Ha assicurato che non sapevano a chi darli. Heiji ha pensato quasi subito a me ed ha chiesto se, sia te che me, volevamo andare con loro in crociera. Ha detto che partivamo per un viaggio, su una crociera splendida, munita di tutti i comfort possibili ed immaginabili, insieme a me e con i tuoi cari amici di Osaka. Ecco tutto.”
La vedo immergersi nei suoi pensieri. So che in questo momento sta pensando. Vabbè, aspettiamo la sua risposta. Dopo neanche 5 minuti, la vedo che è tornata dal suo stato di trans.
“La mia risposta la sai, è inutile che tu lo chieda. Il problema resta mio padre...”
“A quello ci pensa Heiji, Ran. Me lo ha confermato lui stesso.”
“E come pensi che farà?”
“Non lo so. Staremo a vedere...  A proposito, che ore sono?” Chiedo istintivamente.
“Sono le 18.15. Caspita, andiamo! La mia casa non è certo dietro l’angolo. Muoviamoci!”
 
Ore 18.28
 
Ran’s Pov:

 
“E... eccoci arr...arrivati.” Dici stremato.
In effetti abbiamo fatto una corsa a perdifiato. Perdonami.
“Grazie per avermi accompagnato fino a casa. Non dovevi.”
“Non ti preoccupare. La cosa non mi ha dato fastidio. Anzi, al contrario. Dovremmo farlo più spesso, non credi anche tu?”
“Si, lo credo eccome. Ora entro. La ramanzina sta per iniziare. Meglio preparare pop corn e milkshake. Ci sentiamo dopo.”
“Ok, a dopo. Ti chiamo io, ok?”
“Grazie, mi fai un favore enorme. Il mio cellulare ha il credito in rosso, non verde.”
“Ahahahah. Va bene, va bene. A dopo!” E fatto l’occhiolino, te ne vai.
Prepariamoci alla sua sfuriata.
 
Ore 21.55
 
“NON SE NE PARLA NEANCHE SIGNORINA! Dove credi di vivere, a Las Vegas? Miami? Los Angeles? Assolutamente no!”
“Ma papà, non ci sarà solo Shinichi, ci saranno anche Kazuha ed Heiji...” Provo a fargli cambiare idea.
“Niente da fare. Non mi convinci. Non ti posso far saltare 2 settimane di allenamenti, ora che siamo in vista del torneo nazionale. E per di più hai affermato che sei vicina agli esami di metà anno, no? A maggior ragione. Devi studiare. Punto. Ora fila a letto. Notte.”
“Notte...”
Salgo le scale con l’umore di un depresso intento a suicidarsi. Mi sdraio sul letto. Un po’ di riposo non fa male.
DRIN DRIN
“Pronto?” Rispondo con una certa acidità. Non ho voglia di sentire nessuno in questo momento.
“Sono io. Allora? Com’è andata con lo zietto?” Dice una calda e conosciuta voce.
“Come pensi che sia andata? Ovviamente la risposta è no. Causa? Torneo nazionale di Karate ed esami di metà anno.”
“C’era da immaginarselo. Sarebbe stato strano il contrario. Dai, avviso Hattori e vediamo che si può fare...”
“Va bene. A proposito Shin: hai visto che brutto temporale? Fa paura...” Dico con voce tremante.
“Si... aspetta: non avrai paura dei tuoni, vero? Sei proprio un pollo. Ahahaha!” Maledetto. Te la farò pagare.
Un fulmine. Un maledetto fulmine colpisce una torre elettrica (Avete presente quelle che assomigliano alla Torre Eiffel oppure la Torre di Tokyo? Ecco, quelle.) che crea una scossa, la quale mi fa cadere il telefono di mano.
“Ran, tutto ok? Ran, ci sei?” Chiede allarmato.
“Si, si tutto ok. Tranquillo. Dai, andiamo a letto. Domani sarà una lunga giornata. Notte.” Dico con voce stanca.
“Notte, a domani.”
 
Ore 6.50 (Oggi)
Casa Mouri (Ora capirete perché ho messo i luoghi. u.u)
 
Ran’s Pov:

 
Apro un occhio. La sveglia ha suonato. Non ho voglia di alzarmi dal letto, ma devo. Sarà una lunga giornata. Un rumore tipo russare arriva dalla camera accanto. Mio padre. Il solito.
Scaccio le coperte con controvoglia, mi alzo, prendo la divisa di scuola e mi dirigo in bagno. Caspita come mi sento bassa oggi. Chissà perché. Mah.
Entro in bagno e apro la doccia. Mentre sto per spogliarmi, mi guardo un attimo allo specchio. Da quando in qua ho i capelli castani e lunghi, gli occhi azzurro- lilla, il viso tondo e magro, una seconda di seno, la pancia piatta e le gambe lunghe ed affusolate?
Una manciata di secondi. Poi un urlo.
 
Ore 7.00 (Oggi)
Villa Kudo
 
Shinichi’s Pov:

 
Come al solito la sveglia non ha suonato. Non ho voglia di alzarmi dal letto, ma devo. Sarà una lunga giornata. Un rumore soffuso si diffonde nell’aria. I miei stanno ancora dormendo. Tipico.
Scaccio le coperte con controvoglia, mi alzo, prendo la divisa di scuola e mi dirigo in bagno. Caspita come mi sento alto oggi. Chissà perché. Mah.
Entro in bagno e apro la doccia. Mentre sto per spogliarmi, mi guardo un attimo allo specchio. Da quando in qua ho i capelli castani, gli occhi azzurri-blu, le spalle larghe, il fisico scolpito?
Una manciata di secondi. Poi un urlo.
 
(Prendo un attimo questo spazio prima di iniziare l’angolino dell’autrice. E’ necessario.
Come avrete capito, i due si sono scambiati i corpi. [Se non l’avevate capito, mi spiace. Pazienza, ora lo sapete. u.u] Bene. D’ora in avanti le cose cambieranno.
I Shinichi’s Pov [Come i Ran’s Pov] avranno accanto [Fino a quando non torneranno nei loro rispettivi corpi] una parentesi tonda con dentro delle lettere [R’sP/ S’sP]. Bene. Saranno i rispettivi dei Pov accanto. Mi spiego meglio: Se il personaggio con il punto di vista in prima persona sarà Shinichi, avrà scritto sopra Ran’s Pov, ma con accanto la parentesi (S’sP) che sta a significare Shinichi’s Pov. Avete capito adesso? Spero di sì. Ora possiamo aprire l’angolino dell’autrice.)

 
*Piccolo spoiler da “Quando la vita ti riserva qualcosa di meraviglioso”.
** Pezzo preso da un capitolo da “QLVTRQDM”, ma si accenna di questa cosa già dal 6 capitolo.
***Riferimento (O citazione, come la volete chiamare voi. u.u) all’ultimo film di DC: “L’undicesimo attaccante”.

 
Oilaaa! (^^)
Sono tornata.
Prima cosa: Buon Pesce d’Aprile!
Spero abbiate giocato alcuni scherzi, perché mi sa che il mio vi ha fatto venire un infarto! Ne sono certa! (u.u)
Bene. Che devo dirti? L’idea di questa FF è nata sotto la doccia. C’è chi crea canzoni e chi (come me) crea nuove FF.
Mi sono chiesta: siccome sappiamo che Tonn... emh... Shinichi è innamorato cotto di Ran e che (almeno sicuramente) fa pensieri non proprio adatti ad una certa fascia d’età, come sarebbe stato, se avesse potuto toccare e scoprire il corpo di Ran senza pudore? Ecco, da lì è nata questa FF matta. 
Lo ammetto: la mia scrittura fa un po’ pena. Scrivo in maniera troppo infantile, ma ognuno ha il suo stile e questo è il mio.
Lasciando stare lo stile di scrittura, che ne pensate? Voglio sapere. Sono curiosa.
Come sempre, accetto sia commenti positivi che critiche costruttive. No insulti, grazie.
Volevo augurarvi Buona Pasqua (anche se in ritardo y.y) e spero che chi legge questa FF e che hanno problemi con il mostro chiamato “Blocco dello scrittore”, spero riescano a vincerlo. (Bad Italian. >.<)
Sono un po’ indietro con “Quando la vita ti riserva qualcosa di meraviglioso”, ma spero di andare avanti.
Grazie a coloro che mi sostengono con le loro recensioni e chi, invece, legge solo senza commentare.
Altro? Si. Ho messo il rating giallo perché non ci sono scene si sesso, ma solo alcune scene o dialoghi che non sono adatti per il rating verde.
Detto ciò, vorrei fare un annuncio a coloro che leggono le mie FF per la prima volta: andatevi a fare un giro sul mio profilo.
Qui ci sono cose o personaggi che sono anche inseriti nelle altre due FF, quindi fate un’esplorazione sul mio profilo, grazie.
Detto ciò, vi auguro un buon Pesce d’Aprile a tutti voi. Enjoy! Kiss
Essellunga1998

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2
 

Oilà! (^^)
Eccomi tornata!
Come ve la passate ultimamente la vita? Io a sclerale sul fatto che devo ordinare una marea di cose per il cosplay che farò al Lucca Comix. xD (Mai fare le compere all’ultimo momento. Parola di Essellunga u.u)
Detto ciò, torniamo alla FF.
Nei 2 commenti che ho ricevuto (mi raccomando: non sprecatevi a recensire, eh! T.T), ho letto che sembra impossibile che in un capitolo riesca a far accadere un sacco di cose. Ebbene, avete ragione. Finirà per essere (ancora!) una FF a capitoli. Gomen! (>.<)
Bene, eravamo rimasti al fatto che Ran è Shinichi e Shinichi è Ran. Cosa accadrà ora? Ci sono gli allenamenti di Karate (non sappiamo quanto dura il fatto dell’inversione corpi), le partite di calcio con gli amici, un padre noioso ed affamato (molto affamato!) ed una madre impicciona. Come faranno, d’ora in avanti? Beh, ecco a voi il secondo capitolo. Grazie ancora a chi mi segue, facendomi capire che ci siete, con le recensioni, e chi invece, lo fa in silenzio.
Ci vediamo in fondo. Kiss
Essellunga1998

 
 
"Il destino è una cosa che ci siamo inventati                               
per non affrontare il fatto che tutto 
succede in modo assolutamente casuale".
                             Da "Insonnia d'amore"                                                                                 
 
 Ore 7:03 (Oggi)
Villa Kudo
Shinichi’s Pov (R’sP)
 

“Shin! SHIN! Ti prego, tesoro, apri la porta! Che cosa sta succedendo? SHIN!” Ma questa è la voce di Yukiko.
“Yuk...” La voce mi muore in gola. Un attimo. Non posso chiamarla per nome.
“Mamma! Un attimo che mi metto l’accappatoio e vengo!” Prendo l’accappatoio, me lo infilo velocemente e apro la porta del bagno.
“Dimmi, che c’è?” Cerco di apparire al meglio Shinichi, anche se è umanamente impossibile.
“Tutto ok, amore? Ho sentito urlare e mi sono spaventata moltissimo. Si può sapere perché hai urlato in quel modo? Sembrava che ti stessero torturando...”
“T... t... tutto o... o... ok Yuk... Mamma. Non ti devi preoccupare. Sto bene. E’ solo che ho visto un’enorme brufolo sulla fronte ed è per questo che ho urlato in quel modo.” Speriamo se la beva.
“Ahhhh... è perché non vuoi apparire imperfetto di fronte a Ran, eh?” Ma che caspita c’entro io?
“Ma cosa dici, mamma?” Domando abbastanza sconvolta.
“Beh... lo sappiamo tutti che sei cotto di Ran, no? Ma che hai oggi? Non sembri più tu. Mah, forse mi sbaglio...” No, non ti sbagli.
“Si che ti sbagli. Adesso, me la vai a preparare la colazione, per favore?”
“Va bene. Ti aspetto giù.”
“Ok.”
“Ah, un’ultima cosa Shin...” Oddio, che cosa?
“Dimmi.” Spero non sia quello che penso che sia.
“Va a chiamare tuo padre. Quell’uomo non si sveglia neanche con le cannonate, mah.” Ecco, lo immaginavo.
“V... va bene.” Sarà meglio muoversi prima di rovinare la reputazione di Shinichi in casa Kudo.
 
Ore 6:57 (Oggi) (E’ meglio che sia partita da Shinichi. [Ran] Capirete il perché, strada facendo)
Casa Mouri
Ran’s Pov (S’sP)

 
“Ran? Ran? RAN? Vuoi rispondere, per favore? RAN!” E’ lo zietto.
“Ziett...” La voce mi muore in gola. Un attimo. Non posso chiamarlo con l’appellativo “Zietto”.
“Papà! Un attimo e arrivo!” Prendo velocemente l’accappatoio, me lo infilo e vado ad aprire la porta.
“Dimmi papà, che vuoi?” Cerco di apparire al meglio Ran, anche se è umanamente impossibile.
“Ho sentito un’urlo disumano. Tutto ok? Mi sembri molto provata...” Certo, prova ad immaginare: mi ritrovo nel corpo di tua figlia. Come dovrei sentirmi, scusa?
“Sto bene papà. E’ solo che sono molto eccitata all’idea che tra poco ci sarà il campionato di Karate.”
“Mi fa piacere sapere che sei così contenta e che non stai pensando a quel viaggio...” Merda! Il viaggio! Devo chiamare Hattori. Ma come? Sono nel corpo di Ran...
“Già...”
“Ah, Ran?”
“Si?” Spero non mi chieda quello che penso...
“Quando prepari la colazione?” Ecco, lo sapevo. Come faccio ora?
“Appena ho finito di fare la doccia, vado, ok?”
“Ok.” Mi chiudo in bagno e mi accascio, seduto, vicino alla porta. Sarà meglio muoversi prima di rovinare la reputazione di Ran in casa Mouri.
 
Ore 7:22
Quartiere di Beika, direzione scuola
Shinichi’s Pov (R’sP)

 
“Il numero da Lei selezionato potrebbe essere al momento irraggiungibile. La preghiamo di richiamare più tardi.” (Ora, le compagnie telefoniche mandano questo messaggio, quando un telefono è spento. Super giù, ma si avvicina molto, no?)

“Guarda guarda chi abbiamo qui. Il tenero maritino di Ran...” Mio dio, quella voce...
“Sonoko!”
“In persona, caro il mio Kudo. Ma dimmi, dov’è Ran? Di solito siete sempre insieme...” Allusione di primo ordine. Tipico di Sonoko.
“E se ti dicessi che è stata rapita dagli alieni?” Cerco di fare la spiritosa, come Shinichi.
“Kudo, la tua simpatia, prima o poi, ti rovinerà la vita. Mah, adesso vado. Se la vedi, mandamela, ok?”
“Ok. Ciao.” Bene. Mi tocca mandare una vittima nelle fauci del Lupo. Meglio richiamarlo.
“Il numero da Lei selezionato potrebbe essere al momento irraggiungibile. La preghiamo di richiamare più tardi.” Ma che diavolo? Rispondi Shinichi, ti prego.
 
Ore 7:23
Quartiere di Beika, direzione scuola
Ran’s Pov (S’sP)

 
Correre. Mi tocca correre. Devo andare da Ran il prima possibile. Uno scontro.
“Ahio!” Cado a terra. Accidenti che modi che ha la gente!
“Mi perdoni... Aspetta, ma tu non sei Mouri, il capitano della squadra di Karate della scuola Teitan?” Certo che lo è. Che domande sono?
“Si... ma ci conosciamo?” In effetti, la sua faccia l’ho già vista da qualche parte...
“Forse... Sono Ryushi Nakamura. Un suo grande ammiratore. Vengo a tutti i suoi tornei.” E questo da dove salta fuori? Un attimo...
“Aspetta un secondo. Sei il figlio di Nakamura, l’uomo con la più grande influenza nel mondo nella navigazione?” Chiedo incredulo.
“In carne ed ossa, signorina Mouri.” Il baciamano. Ma che diavolo prende a questo qui? Blah!
“Mai visti ragazzi così... all’antica. Mi fa piacere sapere che sei un mio grande ammiratore!” No, non lo sono.
“No, sono io che ho il grande piacere di sapere che verrà in vacanza, due settimane, su una delle navi da crociera di mio padre...” Dice con fare allusivo. (Ma questo qui è peggio di una talpa. PSme Vogliamo una descrizione fisica di lui. Vogliamo una descrizione fisica di lui! PSilettori Ok! Buoni! PSme)
Biondo con gli occhi azzurri. Il tipico uomo che non attira l’attenzione di Ran.
“Già, ma non so se potrò venire. Ho il torneo tra qualche giorno e...”
“Non si preoccupi per il torneo. E’ stato spostato al mese prossimo in quanto uno dei giudici è in maternità e non si trovano dei sostituti. Ecco tutto.”
“Ma non è solo il torneo. Ci sono anche, tra poco, gli esami di metà anno...” Speriamo che con questo, mi liberi di lui.
“Non si preoccupi, ancora. Gli esami sono a metà giugno? Ecco, noi siamo a metà maggio. Ne ha di tempo...” Maledizione! Sono in ritardo e questo qui non fa che importunarmi. Che fare? Un attimo...
“Allora sono liberissima di venire se non ci sono problemi. Però non so chi contattare in caso di qualsiasi cambiamento...”
“Se vuole, le lascio il mio numero di cellulare. Così non si sentirà più in pensiero, in caso succeda qualche contrattempo. Ora la saluto. Sarà in ritardo. Meglio che si sbriga. Ci vediamo presto, signorina Mouri. A presto...” Finalmente! Ma che ore sono? Diamine! Sono le 7:48! E la scuola non è certo dietro l’angolo! Gambe in spalla vecchio mio! Andiamo!
 
Ore 8:02
Scuola Teitan
Shinichi’s Pov (R’sP)

 
“Ishida?”
“Presente.”
“Ishikawa?”
“Presente.”
“Kondo?”
“Presente.”
“Kudo?”
“Presente.” Alzo la mano controvoglia. Ma dove sei Shinichi?
“Maeda?”
“Presente.”
“Mori?” (Da non confondere Mori con Mouri. Due cognomi completamente differenti.)
“Presente.”
“Mouri?” Si sente la porta dell’aula aprirsi.
“Pr... pre... presente!”
“Eccoti! Iniziavo a darti per dispersa. Come mai in ritardo? Di solito sei sempre puntuale...”
“Mi scusi. C’è molto traffico oggi e la sveglia non ha suonato.”
“Non ti preoccupare. E’ il tuo primo ritardo in 2 anni che sei qui alla Teitan. Vai pure a sederti.”
“Grazie signorina Kimura.”
“Ma come mai ci hai messo così tanto ad arrivare, Shinichi?” Bisbiglio in un suo orecchio.
“Hai presente il figlio di Nakamura? Ecco, è un tuo grandissimo fan. E verrà pure sulla nave da crociera. Non mi fido di quel tipo.”
“Fan? Fan di cosa?”
“Fan di Karate. Sostiene che va ad ogni tuo incontro o torneo. Un maniaco, in poche parole. Fai attenzione, in futuro...”
“Si, si. Ci penserò. Poi ho bisogno di parlarti. Urgentemente.”
“Va bene.”
“Mouri, Kudo, volete far partecipare anche la classe ai vostri discorsi in gran segreto?” Accidenti!
 
Ore 12:30
Cortile sul retro della scuola Teitan
Shinichi’s Pov (R’s’P)

 
“E quando hai provato a spiegare a Sonoko e alla classe che tra me e te c’è solo un’unione di amicizia? Ahaha! Che spasso!”
“Eddai Shin. Smettila! Guarda che la figuraccia l’hai fatta tu, non io. Nessuno sa del fatto che ci siamo invertiti i corpi.” Che baka!
“Toucher...” (Tuscè. u.u)
“Ecco, volevo parlarti di questo...”
“Lo immaginavo. Dimmi.”
“Ecco, in realtà c’è una cosa molto importante che vorrei chiederti...”
 
Salve! (^^)
Eccomi qua a rompervi!
Allora? Vi piace il capitolo? Spero di sì perché io mi sto divertendo come una scema a far rodere il fegato a questi due. (xD)
Bene. Facciamo la mappa dei punti: Abbiamo un ragazzo che ha a che fare con il padre di lei e la ragazza ha a che fare con i genitori di lui... Stupenda situazione...
Abbiamo visto Sonoko
(Finalmente è tornata!), Goro, Yukiko, citato Yusaku, la signorina Kimura e questo misterioso Ryushi Nakamura... Di ques’ultimo non vi libererete facilmente. Parola di Essellunga. (u.u)
Nel prossimo capitolo, finalmente, i nostri eroi partiranno (si, avete letto bene: partirANNO. Goro ha dato il consenso alla figlia di partire. Come non si sa, ma il permesso c’è. u.u) su una delle più belle navi da crociera che si siano mai viste.
In più, questo Ryushi, sarà una sorta di “essere” che metterà zizzania nella coppia. Ma anche in quella di Heiji e Kazuha. Non dimentichiamoci di loro, eh. (u.u)
E come farà? Beh, tutto questo nel prossimo capitolo.
Grazie ancora a chi mi segue: non smetterò mai di ringraziarvi. Siete la giuoia (xD) dei miei occhi.
A presto! Enjoy! Kiss
Essellunga1998

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
 
Ore 14.30
Aula magna del liceo Teitan
Ran’s Pov (S’sP)
 

“Bene. Può iniziare l’assemblea.” Una voce forte e maschile annuncia una delle cose che odio di più al mondo: perdere tempo in sciocchezze, quando là fuori potrebbe esserci un caso da risolvere.
Come se Ran (nel mio corpo) avesse letto od intuito i miei pensieri, mi tira un pugno che, stranamente, mi provoca un dolore intenso.
“Ahia!” Esco con un’esclamazione di dolore più che di stupore.
“Scusami, ma per quanto ti chiamassi, sembravi perso in chissà quale mondo...” Chiede scusa con fare sbrigativo.
Infatti, meno di due secondi dopo, il presidente del consiglio studentesco, Akio Yamasaki, richiama l’attenzione con un colpo di tosse.
“Chiedo scusa in anticipo ai ragazzi e ragazze che avevano gli allenamenti oggi. Quest’assemblea era già in programma da un po’ di tempo.
C’è parso più giusto farla di pomeriggio, in quanto non volevamo disturbare i professori, dato che manca un mese, giorno più, giorno meno, all’esame di metà anno.
Detto ciò, può incominciare l’assemblea. Il qui presente, Hisato Ogawa, vice presidente, vi esporrà i punti di cui discuteremo quest’oggi insieme. Prego, Ogawa!”
Un ragazzo dai capelli di colore simili a quelli di Ran e gli occhi grigio perla, si alza e, con voce solenne, dice:
“I punti di oggi saranno: la sospensione delle attività pomeridiane per i corsi di studio approfondito pre-esame, la gita ad Hiroshima per i ragazzi e ragazze del club di karate ed infine il ballo studentesco post esame.”
“Grazie Ogawa. Siediti pure.
Bene. Come avrete potuto constatare, i temi di oggi non sono così malaticci. Per alzata di mano, decideremo da che argomento iniziare.”
La maggioranza è quella del ballo.
“Dato che ha vinto la maggioranza del ballo, partiremo da quello. Ogawa, spiega ai ragazzi in cosa consiste questo ballo.”
“Certo presidente. Il ballo in questione, l’abbiamo chiamato “Tsukiakari no shita de uta”. (Poesia al chiaro di luna. Ringrazio [ancora!] il mio traduttore del cellulare e mio padre per la trovata di questo nome. Grazie papà! ^^) 
La serata si svolge come un normale ballo studentesco, solo con alcuni particolari: saranno cantate alcune poesie, sotto la Luna. Da qui, deriva il nome del ballo.
Gli abiti in questione, sono abiti da cocktail per le ragazze e smoking per i ragazzi. Non saranno ammesse persone non munite di tale vestito e saranno allontanati dalla festa ragazzi (ma anche ragazze) che arrecheranno disturbo agli altri invitati. La festa sarà divisa in due parti: la prima sarà la parte del cibo. Quindi saremo in una villa-hotel, dove verrà servito tutto a buffet. La seconda parte, invece, sarà nei giardini del parco Sakura (nome totalmente inventato da me.), luogo lontano dalle abitazioni. Bisogna, però, portare rispetto, nonostante siamo lontani dai quartieri abitati.”
“Grazie Ogawa. Per la gita, invece?”
“Per la gita, andranno SOLO i ragazzi e ragazze del club di karate. Prima che iniziate a lamentarvi, ci sarà anche una gita per i ragazzi che non sono nel club. Quelli di karate, partiranno per Hiroshima, mentre per i ragazzi che non sono nel club, partiranno per Nagasaki. Entrambi i gruppi staranno via per tre giorni, per visitare due delle più famose città del Giappone. Anche qui ci raccomandiamo: non perdetevi e non recate noia alle persone che abitano lì.”
“Infine i corsi?”
“La scelta dei corsi è nata dal fatto che esistono ragazzi che hanno problemi con alcune materie. Bene, questi corsi sono apposta progettati per voi. Non costano nulla e sono impartiti dai ragazzi più intelligenti dell’istituto. Attenzione, però, che se non volete partecipare, saranno affari vostri. Chi ha la coscienza pulita e sa fare, può studiare a casa. Chi invece, ha problemi di qualsiasi materia, può tranquillamente recarsi in biblioteca e seguire i corsi. Detto questo, lascio la parola al presidente Yamasaki.”
“Grazie Osawa. Come vedete, vi sono stati chiariti tutti i punti di quest’assemblea. Prima che andate via, avete qualche domanda da fare?”
“Io ne avrei una, presidente.” Una voce a me conosciuta alza la mano.
“Kudo? Strano. Di solito afferri tutto al volo. Dimmi: qualcosa non ti torna?”
“Sì, una cosa. Se per caso strano non ci fossi per la gita, succede qualcosa?”
“No, assolutamente niente.”
“Grazie.” Perché questa domanda, Ran?
“Altre domande? Nessuna? Bene, allora potete andare. Ci vediamo domani a scuola. Ciao.”
“Arrivederci.”
 
Ore 16.32
Strade di Beika
Shinichi’s Pov (R’sP)

 
“Ancora non riesco a capire perché hai domandato ad Akio quella cosa...”
“Capisco che sei confuso. Vieni, andiamo al bar lì. Ti spiegherò meglio, quando ci saremo seduti. Ci lavora la sorella di un’amica di Sonoko. Ti dico una cosa: conosce me. O meglio: il mio corpo. Quindi ti consiglio di comportarti come se fossi me. Te non ti conosce, quindi farò silenzio.”
“Che cosa devo dire?”
“Nulla, stai sul vago se ti fa domande. E mi raccomando: non rispondere al tuo solito modo se fa domande su Sonoko. Sai che parlo bene di lei.”
“Ok, ok. Cercherò di essere te al meglio possibile.”
“Grazie. Mi stai salvando la faccia.”
“Tranquilla. Non c’è di che. Sei la mia migliore amica e per te farei questo ed altro...”
“Evita di fare discorsi equivoci. Potrei capire male...” Dico, cercando di essere il più naturale possibile.
“Scusa...”
 
Al bar “Ko Hi”
Ran’s Pov (S’sP)

 
“Salve e benvenuti al bar “Ko hi” (Il caffè)... Oh ciao Ran! Quanto tempo! Chi è questo ragazzo?” dice indicando il mio corpo.
“Il suo nome è Shinichi Kudo. E’ il mio migliore amico dai tempi remoti.” Dico la prima cosa che mi viene in mente.
“Ah sì. Me ne avevi parlato dell’unico figlio della famiglia Kudo. Capisco... Volete ordinare qualcosa? Il solito per te Ran?” Oddio! Come il solito?
“Sì grazie.”
“Va bene. Un frullato di fragole e un pezzo di pizza margherita in arrivo. Il tuo amico, invece?”
“Per me un bicchiere d’acqua ed una macedonia.”
“Agli ordini. Intanto sedetevi pure...”
“Grazie.” Diciamo in coro.
Dopo essersi allontanata, ci sediamo.
“Grazie per avermi salvato la vita. Senza di te, non sarei riuscita a contenerla.”
“Evita di fare discorsi equivoci. Potrei capire male...” La rassicuro, facendole l’occhiolino.
“In ogni caso, chi è?”
 
Shinichi’s Pov (R’sP)
 
“In ogni caso, chi è?” Un sospiro.
“Vedi, prima che te ne parli, vorrei che tu ascoltassi in maniera profonda e non superficiale, come si fanno con i pettegolezzi. Il suo nome è Aki Sasaki, ha 18 anni ed ha una sorella maggiore, Atzuko.
La madre è morta che aveva 6 anni, a causa di un tumore al fegato. Il padre, un po’ per il lavoro, un po’ per il dolore della scomparsa della moglie, era sempre fuori e perciò Aki è cresciuta da sola, con la sorella, fino ai 10 anni. Dopo sono iniziati i problemi. Il padre si è risposato con una certa Rieko. Non so molto, però mi hanno detto che è una donna molto meschina ed avara. Siccome il padre delle sorelle Sasaki è un imprenditore informatico e di conseguenza guadagna molti soldi, Rieko si è sposata con lui per interesse. Saputo, però, che Eizo (il padre delle ragazze) aveva due figlie, ha iniziato a trattarle male, fino al punto in cui la maggiore è scappata da casa. Ha litigato violentemente con il padre, ha intascato dei soldi ed è andata a vivere vicino a dove abita Heiji. Aki, rimasta sola e con una matrigna ormai incontrollabile, ha fatto di tutto per reggere. Poi non c’è l’ha fatta neppure lei. Ha abitato un po’ con la sorella, in seguito è andata a vivere dalla zia, dove ci vive tuttora. Shinichi, ascoltami bene: vorrei che tu mantenessi questo segreto. Aki lavora per mantenere la famiglia su, dato che lo zio ha perso da poco il lavoro e la zia non guadagna moltissimo. Che rimanga tra noi, ok?” Spero che Shinichi abbia capito.
“Va bene. Rimarrà tra noi.”
“Grazie. Sei davvero speciale.”
“Anche tu.”
“Eccovi quello che avete ordinato. Frullato e pizza per te, acqua e macedonia per il tuo amico.”
“Grazie Aki.” Ringrazia Shinichi.
“Non c’è di che Ran.”
“Allora, mi devi ancora spiegare il perché di quella domanda...”
“Ah già, hai ragione. Vedi, ieri ho chiamato mio padre con il tuo corpo per la vacanza in crociera ed indovina? Sono riuscita a convincerlo.”
“Davvero? Ma è una cosa magnifica!”
“Dici?”
“Sì, davvero.”
“Va bene. Allora vado a pagare. Tu aspetta qui.”
“Ok.”
 
Ran’s Pov (S’sP):
 

“Allora Ran. Come va con il tuo “amico”?” Chiede, facendo con le mani le virgolette su “amico”. Ma che diavolo?
“Che intendi, scusa?”
“Ah, non fingere di non capire. Sai a cosa sto alludendo. Allora? Come sta andando?”
“M... mol... molto bene.”
“Lo sapevo. Sei una ragazza molto intelligente. Stai cercando di nasconderlo bene a tutti. E ci stai riuscendo anche bene. Mi raccomando: se ci sono novità, fammi sapere, ok? Voglio sapere tutto.”
“V...v...va bene...”
“Vai. Il tuo “amico” ti sta aspettando...” Ancora con quelle virgolette? Ma che sta succedendo?
“Ciao.”
“Ciao Ran. Torna presto.”
Eccoci fuori.
“Ah! Che bella brezza primaverile. Ci voleva proprio!”
“Ah... Ran.”
“Sì?”
“Ecco... c’è una cosa che dovrei chiederti...”
“Dimmi tutto.”
“Va bene. Ecco... volevo sapere che cosa vol...”
“Ran. Salta su che ti porto a casa. Ah... ciao anche a te, moccioso...” Goro? Ma che ci fa qua?
“Arrivo!” Dico in direzione dello zietto “Va beh, te ne parlo stasera, se posso...”
”Ok. Allora io devo andare a casa tua, vero?” Chiede.
“Pare proprio di sì. Mi raccomando: fai attenzione a mia madre. Va bene che partirà tra 2 gior...”
“RAN! MA ALLORA? TI VUOI MUOVERE?” Domanda insistente, mentre suona il clacson.
“ARRIVO! NON URLARE! Mi raccomando: fai attenzione. Per il resto, ti dico tutto questa sera, ok?”
“Ok. Ciao. A starera.”
“Eccomi! Cosa hai sempre da urlare? Stavo solo parlando!”
“Non voglio che ti trattenga molto con Shinichi. Lo sai che non lo sopporto!” Ora ci starebbe una bella battuta alla Shinichi Kudo, ma non posso: ho le mani legate, per via del corpo.
“Ah, figliola?”
“Cosa?”
“Ti sono arrivati dei fiori. Sono da parte di un certo... com’è che si chiama? Ryu...”
“Intendi Ryushi Nakamura?” Chiedo con voce sorpresa. Non in senso positivo, sia chiaro.
“Sì, esatto! Ha inviato dei fiori. Ma non ti anticipo altro.”
“Ok... ah! Papà?”
“Sì?”
“Potresti gentilmente portarmi dal dottor Agasa? Dovrei gentilmente chiedergli una cosa...”
“Va bene... anche se non ho capito il senso...”
 
Ore 18.54
Casa del Dottor Agasa
Ran’s Pov (S’sP)

 
“...E quindi mi stai assicurando che tu sei entrato nel corpo di Ran.”
“Esatto...”
“Dimmi cosa è successo esattamente.”
“Ecco... l’ultima cosa che mi ricordo prima di essere nel corpo di Ran, ero con lei al telefono, fuori c’era un temporale pazzesco, un fulmine ha colpito una torretta elettrica, a Ran è caduto il telefono... e questa mattina ero nel suo corpo, come può notare...”
“Stando a quanto hai detto, a causa di un flusso di energia eccessiva, causata dalla caduta di un fulmine enorme, deve in qualche strana maniera, aver invertito i vostri “corpi”.
Vedi Shinichi, ieri sera ho fatto delle ricerche su una famosa leggenda, in qualche modo collegata con fatti paranormali, come ad esempio il tuo caso.” Vedo il dottore muoversi verso il suo computer.
“Leggenda? Di quale leggenda sta parlando?”
“La leggenda del coniglio sulla Luna. Te la ricordi?”
“Vagamente dottore... me la può narrare?”
“Certamente.
Si racconta che tanti anni fa, in un bosco del Giappone, vivessero tre amici: un coniglio, una volpe ed una scimmia.
Un bel giorno un Dio scese dal cielo prendendo le sembianze di un povero vecchio e decise di visitare il Giappone. Passando dal bosco in cui vivevano i tre amici si fermò esausto ed affamato per riposare. Quando i tre amici passarono e videro il vecchio seduto su una pietra gli si avvicinarono per rassicurarsi sulle sue condizioni e il vecchio disse loro: "Ho viaggiamo molto e sono stanco, potrei avere qualcosa da mangiare?"
E così i tre si misero alla ricerca di cibo.
La scimmia fù la prima a tornare con della frutta mentre la volpe arrivo subito dopo portando con sè dei pesci pescati in un vicino stagno.
Dopo una lunga attesa arrivo anche il coniglio a mani vuote e rivolgendosi al vecchio disse: "Perdonami ma io non so arrampicarmi sugli alberi per raccogliere frutti e non sono in grado di catturare pesci come ha fatto la volpe."
Rattristato per non essere riuscito ad aiutare il vecchio ebbe un'idea e chiese ai suoi amici di portargli dei ramoscelli e delle foglie secche.
A quel punto accese un fuoco e disse: "Non essendo riuscito a portarti altro ti offrirò me stesso!" E così saltò nel fuoco sacrificando la sua vita davanti agli sguardi increduli del vecchio e dei due amici.
Davanti a questa scena il Dio decise di manifestarsi, ed togliendo il coniglio dal fuoco disse:"Sono un Dio sceso dal cielo per visitare le vostre terre e mettere alla prova il vostro altruismo. Il vostro amico coniglio bianco ha sacrificato la sua vita per aiutarmi e in segno di gratitudine lo porterò con me sulla luna nella mia dimora dove voi potrete ammirarlo per l'eternità durante le notti di luna piena.” *
“Ah, sì. Ora me la ricordo! Però mi dica una cosa: cosa c’entra questa leggenda con la situazione in cui ci troviamo io e Ran?”
“Vedi, ultimamente, quando appare la luna piena, accadono fenomeni stranissimi.”
“Ho capito. Ma continuo a non seguire...”
“Shinichi, prova a ricordare: hai guadato fuori dalla finestra ieri sera?”
“Sì...”
“Bene. Hai notato qualcosa di strano?”
“No... aspetti! Sì, ora ricordo! C’era la Luna, nonostante il temporale!”
“Esatto! A quanto pare il Dio è riapparso di nuovo e questa volta, sotto altre spoglie!”
“Nah, dottore. E’ una cosa scientificamente impossibile.”
“Non sei la persona adatta a dire questa cosa, data la situazione...”
“Ha ragione... Quindi il dio, questa volta in cosa si manifesterà?”
“Se l’altra volta si è manifestato come anziano, questa volta potrebbe manifestarsi in qualche forma animale...”
“Ho capito. Ci penserò su...”
“Shinichi?”
“Sì?”
“Vorrei che tu venissi domani qui. C’è una cosa che vorrei darti.”
“Va bene dottore. A domani...”
Chissà cosa sarà. Staremo a vedere domani.
 
*Leggenda vera. Andatevela a leggere su internet.
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4
 
Salve a tutti! (^^)
Scusate per il tempo trascorso, ma questa FF mi ha dato dei seri problemi.
Mi si è cancellata ben 2 volte! (T.T)
Ed io, bravina bravina, che vi avevo scritto tutto il riassunto dei capitoli precedenti! Pazienza. Sarà per la prossima volta.
Ma passiamo al capitolo.
Agasa ha richiamato l’attenzione di Shinichi, chiedendogli di ritornare l’indomani perché deve consegnarli una cosa. Che cosa sarà mai?
Beh... scopritelo da voi. Con questo, mi dileguo e vi lascio alla lettura.
Per chiarimenti o tutto il resto, tutto in fondo. A dopo. Kiss.

 
Ore 19.16
Casa Mouri
Ran’s Pov (S’sP)

 
E loro che ci fanno qui?
“Ciao Ran! Che piacere vederti! Come stai? Saputa la notizia?” Chiede con euforia Kazuha.
“Sto bene, grazie. E sì: Shinichi me ne ha raccontato!” Rispondo io.
“Ehi Mouri.” L’attenzione mi ricade su quello scemo di Heiji “Almeno ti sei chiesta perché siamo qui, vero? Bene se lo vuoi sapere è perché dobbiamo parlare con tuo padre e per via del fatto che siamo stati invitati al vostro ballo di fine anno.” Ah, su serio? Ma che notizia… incredibile. (Ahahaha! La tua faccia in questo momento è questa: -.- Che spasso! Ahahaha PSme Vedi di fare poco la spiritosa, dato che quella matta qui, sei te! PSshinichi Lo so. Ma le tue battute di Heiji sono il massimo! Ahahahah Guardate che non è una battuta quello che ho appena detto, eh! PSheiji COSA? PSme/Shinichi)
“Ma che bello! Già che ci sei, vieni anche alla festa dedicata agli animali? No, perché le scimmie ti stanno aspettando per il cenone in famiglia!” (Ok, scusate. Mi è nata d’impulso! *Si gratta dietro la testa*)
“Mouri, ma che ti prende? Sembri quasi...”
“...Shinichi...” Finisce la frase Kazuha.
“Ho detto proprio così? Scusate! Ultimamente mi capita spesso di sentir parlare così Shinichi e non ho potuto fare a meno di dire anch’io qualcosa! Perdonate la mia maleducazione!” Mi affretto a sistemare le cose.
“Sarà... Beh, a questo punto ti conviene chiamare Shin, dato che tre siam e non mangiam panin!”
“Inizi anche a fare le rime, Heiji? Sei senza speranze!” Dice, con segno di disperazione, Kazuha.
“Vado a chiamare Shinichi. Torno subito.”
 
Ufficio Mouri
Ran’s Pov (S’sP)

 
“Pronto? Chi è?”
“Scema, sono io. Non l’hai notato dal display?” Chiedo in modo scherzoso.
“No. Non sto sempre ad osservare chi mi chiama, dato che hai un sacco di fan. Ed in ogni caso: che cosa c’è? Perché mi hai chiamato?”
“Ti ho chiamato per dirti che ci sono Heiji e Kazuha a casa tua. Per di più mi hanno chiesto di invitarti a cena, dato che tuo padre è andato a mangiare fuori con amici di vecchia data.”
“In poche parole, lo ritroverai domani mattina che russa per via dell’essere ubriaco? Tipico di lui... E dimmi: come mai ci sono Kazuha ed Heiji a casa mia?”
“Perché devono parlare con tuo padre. Non so qual è il motivo, ma spero non qualcosa che riguardi un caso. Ma lasciando perdere questo discorso, chiedi a mia madre se ti manda a casa tua.”
“Va bene. Dammi solo un secondo.”
“Ok.”
 
Shinichi’s Pov (R’sP)
 
“Va bene. Dammi solo un secondo.”
“Ok.”
“Yuk...” Accidentaccio! Devo farci ancora l’abitudine che, fino a tempo indeterminato, Yukiko è mia madre e non l’amica della mia.
“Mamma!”
“Sì Shin? Che c’è?”
“Ran mi ha chiamato per informarmi che ci sono Heiji e Kazuha a casa sua e mi ha chiesto se volevo cenare da lei. Posso?”
“Certo che puoi, amore. Che domande sono? Vai e divertiti. Ah... stai diventando davvero un ometto. Caspita: mi tocca chiamare Yusaku ed Eri per iniziare i preparativi per il matrimonio.” Ma che prende a Yukiko ultimamente? Shinichi che ha una cotta per me, preparare un matrimonio? Ma che razza di famiglia ha Shinichi?
“Ha detto di sì. Solo che ti devo chiedere una cosa.”
“Dimmi tutto.”
 
Ran’s Pov (S’sP)
 
“Dimmi tutto.” Chiedo, mentre mando giù una sorsata d’acqua fresca.
“Ma te sei innamorato di me?” Domanda con la voce più innocente che si conosca. Sputo l’acqua che sto bevendo.
“Ti prego Ran. Non fare queste domande mentre sto bevendo. Un giorno mi ucciderai. E comunque: chi te l’ha detta una cosa del genere?”
“Tua madre.”
“Lo sai che mia madre è strana. Non darle corda. Allora: vieni sì o no?”
“Certo che vengo. Ci vediamo lì.”
“Ciao.” Prepariamoci a comunicare la notizia a quelli di sopra.
 
Salve a tutti e grazie per essere passati! (^^)
Siamo oramai vicini al nocciolo della questione: la crociera.
Cosa accadrà? Beh... Nel prossimo capitolo saprete tutto.
Mi dispiace che sia corto, ma ultimamente ho per la testa non una, ma ben due FF da iniziare, ma non potrò pubblicarle fino a che una delle due in corso non finiscono. Spero di muovermi per lasciar spazio alle mie nuove idee.
Questa volta le due FF saranno: Una song-fict, sentendo una bellissima canzone di Rin Kagamine
(spero conosciate i vocaloid) ed una
raccolta di one-shot a mo’ di Decamerone, ma su favole famose.
Non aggiungo altro. Invece passiamo ai ringraziamenti per le mie FF. 1500 visualizzazioni per “Quando la vita ti riserva qualcosa di
meraviglioso.” e 500 per “L’ultimo giorno della mia vita.”.
Grazie a tutti!  Mi rincuorate molto. Arigatou! (^^)
Altro da dire? Sì.
Mi spiace che non abbia toccato il discorso dell’oggetto che il dottor Agasa deve consegnare a Shinichi, ma questo capitolo è uno schifo.
Mi si è cancellato due volte. Avevo scritto meglio di questo obbrobrio. Spero possiate perdonarmi.
Nel prossimo tutto si sistemerà. Grazie a tutti quelli che mi seguono. Alla prossima. Kiss
Essellunga1998  

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