Selene

di lu1980
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1_Selene ***
Capitolo 2: *** 2_cecchini ***
Capitolo 3: *** 3 scorpioni contro ragni ***
Capitolo 4: *** 4_LA PERSONA GIUSTA ***
Capitolo 5: *** 05_RIVELAZIONI ***



Capitolo 1
*** 1_Selene ***


NCIS L.A. - SELENE

l'ultima missione vi ha tenuti impegnati più del previsto, non vedi l'ora di chiudere il rapporto e tornare a casa.

Durante quei giorni sei riuscito finalmente a capire cos'erano quelle miriade di sensazioni che provavi quando stavi con lei, la tua vicina di casa, e per questo devi ringraziare l'ennesima messa in scena di Kensi e Deeks in versione marito e moglie.

Tutto è iniziato dopo il vostro ritorno dalla Romania, Hetty, per ragioni di sicurezza, ti ha praticamente imposto di cambiare casa.

Hai traslocato all'ultimo piano di un palazzo a pochi passi dalla spiaggia, piano che dividi con un'altra famiglia anche loro agenti NCIS, con il compito di ricercare informazioni e creare quelle cartelline che vi vengono fornite ad ogni nuova missione.

La famiglia Smith, così si chiamano, è composta dal padre Gregor, ex berretto verde ritiratosi come la moglie Nancy, ex agente CIA, quando scoprirono che era in arrivo la loro figlia Selene, neanche a dirlo che conoscevano già Hetty e che lei li prese subito tra le sue file.

Già Selene, il classico tipo dall'argento vivo addosso, con la scusa che i vostri appartamenti sono divisi da un'alta siepe sostenuta da vasi su ruote spesso te la ritrovi dalla tua parte che lavora solo perchè c'è più tranquillità, così dice lei, a te non dispiace anche perchè hai praticamente la cena pronta tutte le sere oltre che la casa sempre in ordine.

Stampi il rapporto, blocchi il computer e porti quasi correndo il plico di fogli al tuo capo.

-signor Callen, mi sembra particolarmente ansioso di tornare a casa, o sbaglio?- chiese la donna posando la sua immancabile tazza di te sulla scrivania.

-beh, sai com'è, ho dieci giorni di vestiti sporchi da lavare e solo quattro di riposo-

-allora buona notte, signor Callen-

-notte Hetty-

Aprì la porta convinto di vederla, ma il suo appartamento al buio gli ricordava che erano quasi le due di notte, posò i due borsoni a terra e si diresse verso la cucina in cerca di un po' d'acqua fresca, davanti al frigo si fermò accennando una risata.

Lo sportello è quasi un unico post-it, giorno per giorno Selene gli aveva lasciato scritto tutto quello che aveva fatto compreso ciò che aveva cucinato e che avrebbe trovato già pronto in congelatore solo da riscaldare, segno della sua presenza la boccetta di smalto per le unghie color oro e la posta arrivata divisa per categoria, le uniche buste aperte erano quelle delle bollette per verificare che non ci fossero errori.

Andò in bagno dopo aver vuotato i borsoni e puntato la lavatrice per partire l'indomani alle otto si fece una doccia veloce e andò a dormire.

La partenza della centrifuga gli fece da sveglia, il che voleva dire che erano almeno le nove, conferma ricevuta appena prese in mano il cellulare, dalla cucina arrivava il gradevole aroma del caffè che iniziava a bollire e questo voleva dire che c'era Selene in zona.

Si alzò velocemente e sbrigati i classici bisogni fisiologici andò nella zona giorno dove la trovò che stava spegnendo il fornello, nel vederla dovette far fronte al suo sangue freddo per resistere dall'abbracciarla e dichiararle i suoi sentimenti.

-buongiorno- disse.

-giorno a lei, agente Callen, era ora che tornasse a casa- rispose girandosi -stavo iniziando a preoccuparmi, ero quasi intenzionata a chiamare la polizia-

-allora ci tieni a me-

-direi, dove lo trovo un altro vicino di casa che mi lascia casa sua a disposizione! … tieni, bevilo finché è caldo-

-Hetty ci ha dato quattro giorni di riposo, pensavo di andare a fare un po' di surf, vieni?-

-prima però tu finisci con le lavatrici e io col mio lavoro-

-agli ordini capo! Cosa staresti facendo?-

-controllo i file per la prossima missione-

-quindi ne avrai per molto-

-non proprio, Hetty, non ci ha dato fretta-

-vado a prendere la roba-

-ok …-

Circa due ore dopo unitamente ad uno zaino con i viveri ed un ombrellone per tenerlo all'ombra erano in spiaggia a godersi la giornata di sole, Callen indossò subito la muta e presa la sua tavola si buttò in mezzo alle onde, Selene si sedette sull'asciugamano con l'mp3 e si mise ad osservarlo.

Col suo vicino si era creato un particolare legame che negli ultimi tempi era diventato qualcosa di più profondo, si era innamorata di G ma non riusciva a capire se anche lui lo era di lei.

Non osava dichiarare i suoi sentimenti per paura di rompere quel legame.

Sentì il cellulare suonare era sua madre.

-ciao, dimmi-

==tesoro, io e il papi andiamo a fare quell'appostamento==

-vi serve aiuto?-

==no, goditi la vacanza, ti ho chiamato perché dobbiamo stare fuori tre giorni sicuri==

-caspita!-

==a casa ci sono un po’ di soldi e la spesa fatta==

-grazie ma’, e chiamatemi se serve-

==tranquilla e salutaci G==

-ok, ciao-

Posò il telefono e tornò a fissare il mare, Callen stava uscendo dall’acqua portandosi dietro gli sguardi di tutte le donne presenti, ma rivolse solo a lei quel suo particolare sorriso che le provocò un brivido lungo la schiena,

-era ora, ancora un po’ e iniziavo a mangiare senza di te-

-ci credo tanto come niente- rispose levandosi la muta – faccio la doccia e arrivo-

La giornata sulla spiaggia passò velocemente, rientrarono a casa solo verso il tramonto.

-ceniamo assieme?-propose Callen chiudendo la porta dell’appartamento.

-volentieri … vado a darmi una sistemata e torno-

-ok a dopo-

Selene entrata nel suo appartamento dovette appoggiarsi al tavolo della cucina, il cuore le batteva talmente forte che se lo sentiva in gola.

Per la prima volta da quando si conoscevano non sapeva come vestirsi.

-sveglia Selene! Mica vai al Grand Hotel!- si disse davanti allo specchio.

Optò per un jeans corto maglietta e infradito e poi si diresse verso il terrazzo per andare dall’altra parte.

-G! sai che questa è la prima volta che ceniamo veramente ass … o porca vacca!-

Il tavolo da esterno era preparato come se si trattasse della cena di capodanno.

-lo so, finora, io mangiavo e tu lavoravi mentre si chiacchierava … ti piace?- aggiunse con quel suo solito sorriso.

-sono senza parole … se non fosse che siamo su un balcone in ciabatte penserei di essere in un ristorante di lusso-

-dai siediti che è tutto pronto-

Mangiarono ridendo e scherzando come al solito nonostante ambedue sentivano che c’era qualcosa di diverso nell’aria quella sera, verso la mezzanotte dalla spiaggia partirono dei fuochi d’artificio.

-eih, guarda, qualcuno laggiù si diverte- disse la ragazza avvicinandosi alla balaustra.

-già- rispose Callen.

Sulla terrazza calò il buio, Selene sentì le braccia di Callen cingerle la vita attirandola verso di se a tal punto che poteva sentire il cuore del ragazzo batterle sulla schiena, rimasero così in silenzio, stretti l'uno all'altra fino alla fine dei fuochi terminati i quali la ragazza garbatamente fece per liberarsi, ma la stretta divenne più forte.

-aspetta, devo parlarti-

Le parole di Callen le giunsero quasi sussurrate -di cosa?-

-lo sai bene-

-quando l'hai capito?-

-da un po'-

-perché non mi hai mai detto nulla?-

-perchè dovevo capire cosa provassi io realmente-

-lascia, non continuare … sapevo fin dall’inizio che la nostra poteva essere solo una profonda amicizia e….- un dito sulle labbra la fermò.

-fammi finire … di come è finito il mio matrimonio sai tutto, dopo che ho iniziato a conoscerti meglio ho nuovamente provare le stesse sensazioni, ma prima di espormi dovevo essere sicuro che non fosse solo un bisogno fisico … in questi giorni vedendo come Kensi e Deeks recitavano la loro parte ho avuto tutto più chiaro … Selene, ho capito di amarti, sai bene che non sarà una vita facile, ma ti va di provarci?-

La stretta divenne meno opprimente e consentì alla ragazza di girarsi e guardarlo negli occhi, la confessione l’aveva lasciata senza parole e così usò l’unica cosa che potesse dare conferma alla domanda … un bacio, che venne accolto e ricambiato.

-G, come la mettiamo con Hetty? Bisognerà dirglielo-

-fidati sa già tutto e approva- sorrise –altrimenti mi avrebbe fatto cambiare casa- aggiunse prendendola in braccio.

Qualcuno alla sede dell’NCIS spense il collegamento satellitare e cancellò dalla memoria del computer quanto bastava.

-ce ha messo di tempo per decidersi, Signor Callen-

Arrestò il passo sulla porta della camera da letto facendola scendere mentre vi guardava all'interno.

-non sentirti in obbligo- disse avvertendo il nervosismo della ragazza.

Selene gli sfiorò le labbra con un bacio -mi fido di te-

I pochi indumenti che indossavano vennero lasciati a terra di passo in passo, finchè non si trovarono distesi sul letto.

Callen per farla rilassare iniziò a riempirla di baci e carezze, cosa che funzionò, ora poteva sentire il suo respiro che si faceva sempre più simile al suo.

Unitamente ad un altro bacio la iniziò quella danza che li portò a fondersi.

4


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Capitolo 2
*** 2_cecchini ***


~~Quello che segue è puramente immaginario nel rispetto dei diritti d'autore
What follows is purely imaginary in compliance with copyrights


Un caldo pomeriggio di luglio, la spiaggia affollata di un misto tra turisti e locali, un giovane esce dall’acqua con la sua tavola portandosi dietro gli sguardi di tutte le donne presenti, ma non vi bada e punta dritto al suo asciugamano steso al fianco di un altro.
-acqua fredda?-
-no, perfetta- rispose stendendosi al sole dopo aver levato la muta.
-e perché sei uscito allora?-
-ti guardavano in troppi-
-seeee di, piuttosto, che hai fame!-
-beh anche- prese il cellulare.
La ragazza si girò sul fianco –c’è qualcosa?-
-no, tutto tranquillo- rispose girandosi anche lui.
-meglio così, è il primo giorno di riposo che hai dopo quasi un mese-
-anche tu dovresti riposare un po’-
-ma lo sto facendo!-
-Sel, ti ho visto che lavoravi al computer-
-e io che credevo di fregarti dato che eri lontano!-
Lui in risposta fece uno dei suoi famosi sorrisi –aspetto ancora una risposta-
-Hetty aveva bisogno alcune schede agenti … tornando a casa mi devo fermare a comperare carta e cartucce-
Qualcuno li osservava da distante con fare interessato, e li seguì anche quando decisero di tornare a casa.
-entri anche tu?-
-no, vai tu … fai con comodo, nel frattempo, chiamo Hetty-
-ok, a dopo-
Mentre telefonava la osservava dalla vetrina, chiusa la chiamata lesse un sms di Sam che lo prendeva in giro su probabili utilizzazioni del giorno libero.
-adesso ti piacciono le bambine?-
Callen riconobbe subito la voce dietro la schiena e dovette imporre ai sui nervi di starsene molto calmi.
-cosa ci fai a Los Angeles, Tracy?-
-brrr, che gelo … cos’è non vuoi rispondermi? Guarda che non faccio la spia al tuo capo-
-questo fa parte del privato … e comunque è no! Ora tocca a te rispondere-
-dolente, top secret- rispose prima di andarsene.
-eccomi! Scusa se ci ho messo tanto, ma c’era una dimostrazione di stampa in 3d, e ….-
-ti sei dimenticata di me-
-non potrei neanche volendolo-
Nonostante il tono scherzoso, Selene, capì che c’era qualcosa che non andava per il verso giusto, attese il dopo cena per indagare.
-cosa di ha detto Hetty?-
-nulla di particolare,tutto nella norma-
-e allora perché sei così teso?-
-ma no, ti sbagli-
-a parole potrai anche ingannarmi, ma parla il tuo viso-
Callen non rispose, si alzò ed andò sul terrazzo a fissare il mare, sulla sua mano posata alla balaustra sentì il tocco di quella di Selene.
-mentre eri nel negozio … è comparsa dal nulla Tracy, e abbiamo quasi litigato-
-ti fa ancora male quella vecchia storia?-
-non è facile dimenticare-
-ti conviene farlo, non vorrei che stanotte ti sognassi e cercassi di farmi fuori!-
Rise –su quello puoi stare tranquilla-
-ora ti riconosco-
I loro visi prima e le loro labbra poi, si avvicinarono in modo del tutto naturale.
In piena notte squillò un cellulare.
-sì Callen … ho capito Hetty, andiamo sul posto-
-che … succede?- Selene alzò appena la testa.
-durante la ronda notturna i guardaspiaggia hanno trovato otto cadaveri e chiamato la polizia, due di questi sono marine- rispose quasi vestito.
-brutta storia-
-infatti … guardò il telefono, Sam è arrivato, ci vediamo …-
-tra quattro giorni!- rispose lei con un bacio –fatti sentire-
-il tempo per un sms si trova sempre-
Callen uscì dal palazzo con una faccia che diceva tutto, buttò il suo borsone nel bagagliaio e sedette dal lato del passeggero.
-avanti, a me puoi dirlo-
-dirti cosa?-
-come si chiama lei-
-te l’ho già detto mille volte, non c’è nessuna lei- rispose al telefono –dimmi Kensi … ho capito, sentite cosa dicono i guardaspiaggia, noi arriviamo- chiuse la chiamata serio in volto.
-cosa dice?-
-freddati con un colpo in testa e, a quanto pare, dal mare-.
Sulla spiaggia c’era molta confusione, oltre alle forze dell’ordine c’era anche una folta schiera di giornalisti tenuti fermi a fatica da poliziotti e guardaspiaggia.
-ma come hanno fatto ad arrivare prima di noi!?-
-non ne ho la più pallida idea, Sam … dottore cosa ci dice?- chiese riconoscendo il coroner della marina.
-agente Callen, agente Hanna … non molto, i civili sono privi di documenti-
-a quello rimedieremo con le impronte digitali, per quanto riguarda i proiettili?-
-grosso calibro, a giudicare dal foro d’ingresso, saprò di più quando li avrò estratti-
-grazie dottore-
-dovere agenti, dovere-
Callen e Sam raggiunsero Kensi che era in disparte.
-G, ho appena mandato all’ops foto e impronte-
-bene aspettiamo Erik e Nell-
Anche Deeks si unì ai tre.
-stando alle impronte sono arrivati via spiaggia da due direzioni opposte … i guardaspiaggia ci faranno avere i filmati della torretta-
L’ops lentamente si stava animando, Erik e Nell erano già al lavoro sui file ricevuti.
-ho capito signor Callen … restate sul posto finchè il coroner non ha terminato poi venite qui-
Hetty posò il telefono e prese la sua tazza di te pensierosa, dopo diversi sorsi rialzò la cornetta e compose un numero.
Il cellulare suonò diverse volte prima di essere preso dal proprietario.
-p … pronto?-
==dolente averti svegliato, ma servi all’ops==
Nell’udire la voce dall’altro capo improvvisamente Selene si svegliò.
-arrivo zia Hetty!-
==portati un paio di cambi e il tuo computer==
-faccio prima che posso-
Selene guardò l’ora, erano quasi le quattro, prese lo zaino e vi mise dentro quanto serviva, pistola d’ordinanza ed il suo distintivo, il casco e via!
Quaranta minuti dopo fece il suo ingesso negli uffici dell ncis trovando Hetty che l’aspettava.
-ci ho messo troppo?-
-affatto, sei stata rapidissima … devo dirti una cosa molto importante … per tutto il tempo che sarai qui, sappi che non avrò preferenze rispetto al resto della squadra e…-
-non dovrò chiamarti “zia”, giusto?-
-esatto … lì c’è un armadietto con il tuo nome, lascia quello che non ti serve e vai al piano di sopra-
-ricevuto, grazie!-
Lasciato zaino e casco corse su per le scale con il computer sottobraccio.
-ciao, come siete messi?- chiese posandolo sul tavolo a schermo.
-wow! Saresti tu l’esperto in balistica!?- esclamò Erik.
-deluso?-
-affatto! … non troppo bene, il programma è lento con il riconoscimento-
-nel frattempo abbiamo iniziato con i filmati delle torrette-
-vi serve aiuto?-
-veramente Hetty vuole che ti concentri sulle foto-
-sono molte, Nell?-
-parecchie … te le abbiamo già girate-
-ottimo! … mentre si scarica il file vado a prendere qualcosa di caldo-
Proprio in quell’istante entrò Hetty con una mug fumante.
-verde, amaro con una goccia di limone-
-grazie Hetty mi ci vuole proprio-
-di nulla signorina Smith … signor Beal, novità?-
-il programma per il riconoscimento sta ancora lavorando … e da dalla parte dei filmati non c’è nulla di rilevante-
Hetty in attesa del rientro della squadra tornò alla sua scrivania dove trovò Grange ad attenderla.
-Owen, come mai qui?-
-per capire come mai hai chiamato un agente dormiente-
-data la quantità di cadaveri mi è sembrato opportuno avere un esperto in balistica nel team d’indagine, e l’agente Smith mi è sembrata la più idonea-
Durante quella breve discussione la squadra rientrò in ufficio si presentò alla scrivania di Hetty.
-agente Callen, ha dormito poco?-
-veramente è dalle due che siamo svegli, Grange-
-non intendevo quello, ma credo che ci siamo capiti, vero?-
-perfettamente-
Hetty ruppe la tensione creatasi –signor Callen, avete scoperto altro?-
-si Hetty, sono arrivati in due gruppi da parti opposte lungo il bagnasciuga … Erik e Nell?-
-hanno scoperto i nomi dei marinai sono il capitano Thomas Dune e il tenente Nigel Jonson, al momento stanno visionando i filmati … saliamo, c’è una persona che voglio farvi conoscere e che ci aiuterà nel caso-
Entrati nella sala operativa si trovarono davanti una ragazza seduta a capo chino sul tavolo a schermo, a parte Callen che divenne serio gli altri della squadra sorrisero della scena.
-spero abbia una buona ragione per sedere su un monitor da parecchi dollari, agente Smith-
-tranquillo vice-direttore, non glielo rigo, ho tolto le scarpe- rispose alzando la testa ed indicando a terra –avevo bisogno di vedere ben da vicino i fori dei proiettili- aggiunse scendendo.
-e ne ha dedotto qualcosa?-
-si Hetty … chi ha sparato era un cecchino … oserei dire più di uno-
-come fai a dirlo così sicura?-
-detective, l’agente Smith è un cecchino-
Quella frase ebbe l’effetto di un pugno nello stomaco per Callen e gli fece assumere un’espressione glaciale, per sua fortuna vista solo da Sam e Selene.
-agente Smith le ho fatto una domanda-
-mi scusi Grange, stavo riflettendo … per poter dire con precisione dobbiamo sperare che nel filmato della torretta ci siano indizi utili-
-o porca miseria!-
-che succede signor Beal?-
-il programma ha trovato chi sono gli altri sei cadaveri e guardate- con un rapidi gesti sulla tastiera comparvero visi e nomi sul monitor principale -Carmine Mancino, Victor Basiliev, Scott Norfor, Samuel Milligan, Konnor Mc Koy e Nigel Blade-
-tutti agenti della Cia- commentò Hetty.
-che facciamo?-
-voi nulla signor Callen, anzi, andate a riposare … devo fare alcune telefonate-
-Henrietta, vengo con te, ne alcune anch’io da fare-
Andarono tutti in sala relax, tutti tranne Selene, aveva ancora davanti lo sguardo di ghiaccio che aveva Callen quando Grange aveva detto chi lei fosse in realtà, per cercare di calmarsi un po’ andò sul tetto dell’edificio e ne approfittò per telefonare ai suoi genitori che si trovavano in vacanza alle Awaii.
==tesoro che succede?==
-scusa mamma se ti ho svegliato, ma sono in un casino-
==tu e G non avrete litigato spero==
-no … non ancora, ma poco ci manca-
==spiegami tutto==
-ci sono stati otto assassinii, due marines e gli altri si sono rivelati essere della CIA, data la situazione …-
==Hetty ti ha chiamato, non ci vedo nulla di negativo==
-fin lì no … mentre illustravo la mia teoria sulla balistica, Grange, ha avuto la brillante idea di dire che sono un cecchino-
==G, come l’ha presa?==
-molto male … mi ha guardato con una faccia da fare paura … e ora non so come affrontare il discorso-
==dall’inizio direi==
-non credo che voglia parlarmi … quando abbiamo deciso di provarci si era anche detto “niente segreti” … e io non l’ho rispettato-
==il fatto è che occupi una posizione particolare==
-lo so mamma, ma come faccio? … ho troppa paura che finisca tutto-
==questo non accadrà, devi essere sincera e lui capirà==
-dici?-
=ne sono certa … ora vai da lui e parlagli==
-farò come dici … spero funzioni-
==certo che sì, fammi sapere, ok? … e cerca di non stancarti troppo, essere in prima linea non è facile==
-tranquilla mamma, a presto, ciao-
Chiuse il telefono asciugandosi una lacrima e si girò per rientrare ma rimase immobile.
-da quanto sei qui?-
-da “Grange ha avuto la brillante idea”-
-allora non serve che ti dica altro-
Selene s’incamminò, ma Callen la fermò prendendola per i polsi.
-veramente ho io parecchie cose da dirti-
-senti, ne parliamo più tardi? Ora vorrei dormire un po’-
Cercò di divincolarsi, ma la presa divenne più salda.
-Sel, l’avevo capito da un pezzo-
-come? Scusa?-
Allentò la presa.
-faccio questo lavoro da tanto tempo quanto basta-
-e quando l’avresti capito?-
-quasi subito, dal modo in cui mi puntavi la scopa facendo le pulizie-
-ma allora, perché ti sei arrabbiato così?-
-la mia rabbia era rivolta a Grange, che non si fa mai i fatti suoi!- rispose baciandola sulla fronte –ora vai, fatti una bella dormita-
-e tu?-
-parlo con Hetty e vi raggiungo-
Con suo grande piacere constatò Grange se ne era andato, meglio così poteva parlare con Hetty in piena libertà.
-ti ringrazio Mark, attendo tue notizie-
-allora?-
-il mio amico alla CIA mi richiamerà appena possibile-
-i filmati?-
-nulla, sono rimasti nella zona d’ombra … lei, piuttosto, mi sembra più rilassato-
-senza Grange tra i piedi è il minimo!-
-non dicevo quello-
-non ti seguo Hetty-
-diciamo che sono a conoscenza di un particolare della sua vita privata-
-ma…-
-mi faccia finire … conoscendo bene entrambi sono certa che saprete tenere separato lavoro e privato-
-io..-
-vada a riposare signor Callen-
Quell’ultima frase risuonò come un ordine.
La telefonata arrivò nel tardo pomeriggio e la risposta non piacque affatto ad Hetty, pensierosa andò nell’area relax dove i suoi ragazzi dormivano equamente divisi sui tre divani presenti, pistole e distintivi erano posati sui tavolini.
-direttrice Lange, mi scusi-
-mi dica-
-ha telefonato la polizia, hanno trovato il cadavere di un agente della CIA con un colpo alla testa al Silver Hotel-
-e perchè ci hanno chiamato?-
-nella stanza c’è anche un M40-
-ho capito, vada pure- Hetty fece un lungo respiro –signori! Dolente svegliarvi, ma abbiamo un altro cadavere!-
-dove Hetty?-
-al Silver Holtel, signor Hanna-
-civile?-
-no detective, agente della CIA-
-il tuo amico ti ha poi richiamato?-
-si, signor Callen … mi duole dirlo, ma l’agente più idoneo presente a Los Angeles in questo momento è la sua ex moglie-
Callen per tutta risposta se ne andò.
-signori lo affido a voi, potete andare … signorina Smith, con me-
-va bene-
-lo sai che non sarà facile, vero?-
-lo so signor Hanna, lo so … se dovesse essere necessario l’autorizzo a portarlo via con la forza-
-spero di non doverlo fare-
-lo spero anch’io-
Anche questa volta Hetty non si sbagliò, dopo circa un’ora, esattamente quando il coroner diede l’autorizzazione a portare via tutto, Callen e Tracy iniziarono a discutere.
-no! È un nostro agente e viene via con me!-
-scordatelo! I cadaveri sono tutti da noi e questo pure!-
All’ops stavano ascoltando.
-signorina Smith, vada a prendere quel fucile-
-mi servirà un mandato-
-a quello ci penso io- rispose Hetty uscendo.
-vuoi l’indirizzo?-
-grazie Nell, so dov’è-
Dieci minuti dopo Selene era già per strada, mentre sulla scena del crimine la discussione stava prendendo dei toni molto accesi.
-non esiste! G, non costringermi a telefonare!-
-provaci! Hetty conosce molta più gente di te!-
-G, agente Keller, calmatevi state dando spettacolo-
-sono calmo, Sam-
-a me non lo sembra, G-
-agente Hanna veda di far ragionare lei il suo partner-
-non serve Tracy, ti ho già detto come stanno le cose!-
-te la sei voluta! Ora telefono!-
-risparmi i soldi, agente Keller, cadavere e fucile vengono via con noi-
-quello non è un giocattolo per te- poi girò lo sguardo verso Callen e per irritarlo ancora disse –bambina-
-peccato che questa bambina sia un agente NCIS e sappia bene cose si usa un M40- rispose mettendo il fucile in una sacca.
-vorrei vedere l’autorizzazione, agente?-
-Smith … e questo è il documento-
-al diavolo!- esclamò Tracy, uscendo dalla camera.
-wow, miss simpatia … ecco perché ex moglie-
-già … tu come mai qui?-
-mentre discutevi con lei, ti sei scordato che ops sentivamo e così Hetty mi ha mandato a prendere il fucile prima che ti venisse in mente di usarlo-
-arrabbiata?-
-non direi … ho avuto come l’impressione che le piacesse-
-rientriamo-
-voi andate avanti, devo fare una cosa all’ultimo piano e vi raggiungo-
-e cosa c’è all’ultimo piano?- chiese Deeks.
-un ristorante fantastico con le pareti di vetro … avevo una cena prenotata per domani sera, ma dati gli ultimi avvenimenti devo disdirla-
-che peccato-
Al rientro in ufficio trovarono una Hetty molto seria.
-signor Callen, devo parlarle-
-io e Deeks portiamo il fucile in armeria, resti tu qui?-
-sì andate- rispose Sam osservando l’amico allontanarsi.
L’armeria, dopo il tetto, era il posto più tranquillo di tutto l’ufficio, lì Deeks si lasciò andare ad un po’ di affettuosità.
-sai, la particolarità di questi fucili è che ogni cecchino lo personalizza a suo piacere-
-lo so … oggi quando ho portato la pappa a Monty mi ha detto che sente la tua mancanza- disse abbracciandola da dietro.
-solo questo?-
-no, vorrebbe tanto che dormissi con noi stanotte-
-anch’io lo vorrei tanto-
Intanto la discussione tra Hetty e Callen era piuttosto tesa.
-ora veniamo a suo battibecco con l’agente Keller-
-oh, Hetty, lo sai che va sempre a finire così!-
-questo è esatto … ma oggi c’era qualcosa di diverso-
-per me è stato come al solito-
-non mi costringa ad usare la mia posizione … c’è nulla che devo sapere?-
Calen sospirò –non so da quanto sia in città … però ieri mi ha visto con Selene mentre-
Hetty alzò un dito –non dica altro … questo non ci voleva-
-la togli dal caso?-
-non ne vedo il bisogno, piuttosto, fate più attenzione-
Sam, dalla scrivania, osservava da dietro al portile i gesti di Hetty per capire cosa si stessero dicendo.
-è ancora sotto interrogatorio?-
-non saprei, non lo sembra … tu, piuttosto, ci hai messo un po’ o mi sbaglio?-
-mi sono fermata a fare benzina alla moto … vado a smontare l’M40-
-ok-
In realtà Selene, aveva telefonato nuovamente a sua madre per dirle che lei e Callen si erano chiariti.
Smontò il fucile pezzo per pezzo, esaminandone ogni singolo con la massima attenzione.
-eih, ti ho portato un caffè-
-grazie- rispose posando il mirino.
-scoperto nulla?-
-sì, questo fucile ha sparato di recente, dal caricatore manca un colpo … domani lo porto al poligono e faccio le prove di tiro-
-hai finito il rapporto balisitico?-
-sì, devo solo rimontarlo … G, com’è andata con Hetty?-
Ecco la domanda che non voleva sentirsi fare.
-nulla di che-
-ho visto come ti parlava … ti ha ripreso?-
-non proprio … però ho dovuto dirle che Tracy ci ha visto assieme … e …-
-e?-
-sa di noi-
-non sarebbe Hetty … faccio i bagagli e torno a casa?-
-no- allungò una mano e intrecciò le dita con le sue –ti lascia in squadra-
-come?-
-lo fa perché sa che siamo in grado di scindere lavoro e vita privata-
Sam giunse per recuperare l’amico e tornare a casa, lo fece camminando lentamente perché stava mandando un messaggio alla moglie, e così poté sentire chiaramente l’ultima frase, sempre silenziosamente tornò sui suoi passi per riprenderli in modo più rumoroso.
-eih G, ce ne andiamo a casa per oggi?- disse ancor prima di entrare, trovandoli a testa bassa che rileggevano il rapporto.
-dammi qualche minuto, Sam, finisco di leggere-
“sì, come no” –fai in fretta, ho già avvisato Michelle per la cena-
-tranquillo, non ti faccio tardare-
-a proposito di cena, ho il frigo vuoto … ci vediamo domani!-
A quell’ora tarda fare la spesa era praticamente un’impresa, la lista sembrava interminabile, il supermercato strapieno, fortuna che lo conosceva a memoria.
-vedo che il mio ex marito ha mantenuto i suoi gusti-
-veramente questi sono prodotti ad uso comune negli uomini lei, piuttosto, l’intelligence ha ridotto il budget per gli alberghi?-
-per tua informazione ci sono cose che gli alberghi non forniscono!-
-l’avevo scordato, chiedo scusa ma si scongelano i surgelati-
Grazie agli assistenti in cassa almeno quella parte fu molto sbrigativa, giusto il tempo di mettere le buste in macchina che suonò il telefono.
-ciao!-
==ti sei persa?==
-no, sono per strada, sto arrivando … G?-
==ti aspetto in garage==
-grazie-
Due isolati dopo stava parcheggiando.
-ma hai fatto la spesa o una rapina?-
-quelle che vedi sono le scorte per almeno quindici giorni-
Quella sera la cena fu una pizza surgelata.
-sei stanca?-
-no … è che devo dirti una cosa, ma non so come la prenderai-
-l’unica cosa è dirmela, no?-
-al super ho incontrato tracy-
Callen divenne subito serio –e cosa ti ha detto?-
-nulla in particolare, ha cercato d’indagare se certe cose nel carrello fossero per te, tutto qui- si alzò per ritirare i piatti –caffè?-
-no- rispose secco prima di uscire sul terrazzo.
La ragazza, vedendolo infastidito, lo lasciò volutamente ai suoi pensieri, riordinò la cucina e accese la lavastoviglie poi andò in camera per fare quattro chiacchiere con i genitori via computer.
-d’accordo ve lo saluto appena decide di uscire dal bagno!-
Chiuse la video chiamata e il computer, si alzò dal letto e lo posò sulla cassettiera poi tolse la felpa e quando la posò sulla sedia lo sguardo si posò sul distintivo posato lì vicino, e vi rimase finchè non sentì un bacio posarsi sulla spalla nuda e due braccia stringerla.
-va meglio?-
-dirti sì sarebbe una bugia-
-allora lo prendo come un no-
-non proprio … sapere Tracy qui in città certo non mi fa piace, ma non posso neanche farlo pesare sul nostro rapporto … prima ho sbagliato-
Selene si girò restando chiusa in quell’abbraccio –ma è normale che ti comporti così, reagirei anch’io nello stesso modo-
-non lo credo proprio-
-hai ragione, ti sparerei … prima però recupererei la cena saltata al Silver-
-allora devo fare il possibile perché ciò non accada-
-e come?-
-te lo faccio vedere- la prese in braccio e la posò sul letto.
Nello stesso momento da un’altra parte della città un papà si era addormentato mentre raccontava ai propri figli una storia, e un cane dovette dormire da piedi del letto visto che il suo posto era occupato.
Il giorno seguente arrivò in ufficio la comunicazione di un altro cadavere al Rose Hotel.
==signor Callen, che non si ripeta la scena di ieri==
-tranquilla Hetty- chiuse la chiamata –al Rose Sam, un altro cadavere-
-fammi indovinare, CIA ne con un colpo in testa-
-esatto … Kensi e Deeks sono già lì-
Il clima sulla scena era elettrico, l’agente Keller aveva la faccia di quella che non aveva la minima intenzione di collaborare, infatti, era da quando gli agenti NCIS avevano fatto la loro comparsa che si trovava al telefono.
-prevedo bufera-
-anch’io Deeks … sono arrivati Sam e Callen-
-allora?-
-stesso modus operandi, G, solo che l’unica arma trovata è quella d’ordinanza-
-però, per nostra fortuna, dormiva a torso nudo e sulla spalla destra ha un livido che secondo il coroner potrebbe essere compatibile con il contraccolpo di uno sparo- aggiunse Deeks.
-avete mandato una foto anche a Selene?-
-sì, le abbiamo anche telefonato, ma non risponde-
-aspettate, stamattina non si è vista in ufficio-
-ma sì, G, ieri sera ha detto che oggi sarebbe andata al poligono per le prove di sparo, sarà sicuramente lì-
-giusto Sam, chiamo Erik-
Al poligono si svolgevano le prove sotto lo sguardo severo di Grange.
-agente Smith, ha mai pensato di passare operativa?-
-veramente lo sono già … un colpo!-
-cranio sfondato-
-grazie tenente … 7 2 0-
-7 2 0-
Ripetè il militare via radio ed altri posizionarono un uomo di gelatina.
-indendevo sul campo ogni giorno-
-ci devo pensare- ricaricò -un colpo!-
-proiettile al limite, signora-
-7 2 5, tenente-
-7 2 5-
-e poi è Hetty il mio superiore- ricaricò –un colpo!-
-proiettile a metà cranio, signora-
-grazie, tenente … scarico l’arma-
-ottimo agente Smith, ora abbiamo anche la distanza di tiro  … fossi in lei ci penserei-
-prima vedo come esco da questo caso e poi vedo … mi scusi Grange, devo fare una telefonata-
==pronto?==
-scusa Kensi, ho visto solo ora la foto-
==tranquilla, cosa ne pensi?==
-livido da rinculo, senza dubbio … avete trovato il fucile?-
==no, solo la pistola d’ordinanaza==
-strano-
==perché=
-un cecchino non si separa mai dal suo fucile, quindi i casi sono due o non lo è o chi l’ha fatto fuori gliel’ha rubato-
==grazie, riferisco==
Rientrarono all’ops praticamente tutti assieme, Callen con Hetty e Grange si mise a fare il punto della situazione.
-didemi-
-prima lei Grange-
-grazie all’agente Smith, siamo riusciti a stabilire che gli spari sono partiti da 725 metri e a confermare che i cecchini erano su una barca e, a questo punto, anche in otto-
-finalmente, una buona notizia … signor Callen?-
-nella stanza abbiamo trovato solo la pistola d’ordinanza, e da un livido sulla spalla destra ha fatto supporre che si tratti di un cecchino, però non è stato trovato il fucile-
-mmm … questo mi fa pensare che ci potranno essere altri cadaveri-
-quel tuo amico alla CIA non ci può far sapere se questi due facevano parte della stessa squadra? O almeno dove hanno fatto l’addestramento?-
-l’ho già fatto, signor Callen, Mark mi chiamerà appena possibile-
-quindi, per ora, dobbiamo solo pensare che non ci siano altri morti-
-esatto-
-Henrietta?-
-si Owen-
-stavo pensando che, dopo questa esperienza, sarebbe opportuno passare operativa l’agente Smith … penso che anche l’agente Callen sia d’accordo con me-
-non mi sembra questo il momento … e poi, semmai, sarò io a deciderlo, Owen.
Grange si alzò indispettito –come preferisci, ma stai facendo un grosso errore!-
Callen attese che fossero soli prima di parlare.
-stai pensando di farlo, vero?-
-ad essere sincera, Owen, è da diverso tempo che mi propone la cosa-
Callen aveva capito che quelle parole nascondevano un sì, si alzò –l’unica cosa che ti chiedo è di farcelo sapere per tempo e non a cosa avvenuta-
Detto questo tornò dai suoi compagni.
-allora G?-
-Hetty ha richiamato quel suo amico alla CIA … apettiamo- rispose a Sam rilassandosi sulla sedia.
-oho, guai in arrivo, agente Keller sul piede di guerra- disse Deeks.
L’agente puntò dritta alla scrivania di Hetty, buttandole un foglio sopra.
-con questo sono autorizzata a visionare tutti i cadaveri in vostro possesso!-
-mi pare che le abbiamo passato ogni informazione, agente Keller-
-non mi basta! Voglio che i nostri specialisti visionino anche loro!-
-capisco le sue ragioni, ma le ricordo, che i primi ad essere chiamati siamo stati noi-
-e con questo!? Non vuole dire che abbiate l’esclusiva!-
-forse scorda che le ho chiesto il motivo per cui i vostri agenti non avessero documenti ed, a tutt’ora, attendo risposta-
-direttrice Lange, mi sta forse minacciando?-
-io lo vedo più come un “tu dici e me, io dico a te”-
-tutto bene, Hetty?-
-si agente Callen, l’agente Keller stava giusto per andarsene … vero?-
-ha vinto la battaglia direttrice Lange, non la guerra-
Tracy Keller ed i suoi agenti se ne andarono sotto lo sguardo di tutti quelli presenti, l’agente della CIA aveva gridato talmente forte che l’avevano udita persino nella sala operativa.
-tisana signor Callen?-
-ce ne vorrebbero litri-
La telefonata arrivò nel tardo pomeriggio, Hetty andò a portare la notizia alla squadra direttamente in sala tiro.
Callen mentre ricaricava si sentì un braccio.
-Hetty-
-è arrivata la telefonata-
 In risposta fece un cenno a Sam che diede il via ad una specie di catena.
-dicci tutto-
-il mio amico Mark, ha detto che l’addestratore di quei due ragazzi e di almeno altri dieci si chiama Oscar Marinelli-
-Oscar? Quanto tempo-
-lo conosce signorina Smith?-
-sì, abbiamo fatto praticamente tutto il corso tiratori assieme … poi lui si è rotto il polso e ha dovuto saltare la prova di abilitazione finale e al corso successivo-
-scommetto che gliel’hai rotto tu-
-più o meno, Deeks-
-in che senso?-
-nel senso che, una sera eravamo in discoteca ad uno è caduto il bicchiere, io ci sono scivolata sopra e atterrata su di lui, tutto qui-
-altro da dirci Hetty?-
-sì signor Hanna, l’agente Marinelli è in viaggio per Los Angeles su richiesta dell’agente Keller-
-anche lei ha avuto la nostra stessa idea-
-esatto signor Callen- diede un’occhiata all’orologio –andate pure a casa, se non ci sono novità ci vediamo domani-
-signorina Smith, ho bisogno di parlarle-
-arrivo-
Sulla scrivania di Hetty c’erano due tazze di te fumante.
-non è per questo che sono qui-
-no … è per una cosa che devo dirti da tempo-
-sarebbe?-
-negli ultimi quattro mesi, ho ricevuto varie volte la proposta di farti passare operativa-
-Grange?-
-esatto … finora ho potuto tergiversare ma, dati gli ultimi avvenimenti, sono costretta a dargli una risposta … tu cosa vorresti?-
-sicuramente dal lato economico sarebbe un bel balzo … però … sai benissimo la mia attuale situazione, e se questo vuol dire rinunciare a qualcosa … beh, rinuncio al passaggio-
-in questo caso dovrai dare delle spiegazioni-
-se fosse necessario, sono disposta anche a dare le dimissioni-
-non trarre conclusioni affrettate … vai a casa e riflettici-
-farò come dici, a domani zia-
Le fece fare qualche passo e la richiamò.
-un ultima cosa-
-sì?-
-parlatene assieme-
Rientrare a casa e sentire il suono dell’acqua nella doccia fu una benedizione, sedette sul divano pensierosa a tal punto che neanche si accorse di non essere sola.
-Sel, stai male?-
-no … riflettevo … Hetty mi ha fatto una proposta-
Sedette anche lui passandole un braccio dietro le spalle e lei posò la testa sulla sua spalla.
-sicchè te ne ha parlato … cosa vuoi fare?-
-se proprio devo prendere una decisione … e questo vuol dire … o noi o la carriera … beh … scelgo noi-
Si girò costringendola a guardarlo –lo dici senza pensare! … non prendere una decisione affrettata-
-no G, ci ho pensato … scusami, non ho fame vado a dormire-
Quello scambio di opinioni lo lasciò sconcertato, non voleva che rinunciasse alla sua carriera, ma non voleva neanche perderla, sentiva che era la persona giusta.
Dopo l’ennesimo tentativo di prendere sonno aprì gli occhi per vedere l’ora, era quasi la una e di G ancora era andato a dormire, pochi istanti dopo sentì i passi avvicinarsi e fece finta di dormire, un braccio l’avvolse e una mano strinse la sua.
-qualunque sia la tua decisione, io sono con te-
-G, io-
-sss quando si dorme, non si parla-
Il mattino seguente non fecero ora ad arrivare in ufficio che vennero chiamati in sala operativa con il solito fischio.
-la signorina Smith non è ancora arrivata?- lo sguardo di Hetty si soffermò su Callen che aveva la tipica faccia di chi ha dormito poco –signorina Jones la cerchi col gps- chiese girandosi.
-subito- rispose l’analista iniziando a digitare comandi.
-veniamo a noi … la polizia ci ha segnalato altri due omicidi uno al Santa Monica e l’altro al Malibu Cristal-
-altri cecchini?-
-a giudicare dalle armi trovate si deduce di sì-
-trovata, Hetty, è in macchina … e da dove si trova è vicina al Malibu-
-le dica di andarci e le spieghi il motivo-
-procedo-
-signor Deeks signorina Blye andateci anche voi-
-va bene- rispose il biondo.
-a dopo-
-e noi al Santa Monica- disse guardando Callen.
-giusto Sam-
-signor Callen aspetti … scusi la domanda, ha dormito poco o mi sbaglio- chiese avvicinandosi.
-sì Hetty, ma è servito-
A qualche kilometro di distanza in mezzo al traffico mattutino.
-d’accordo Nell, ma io non ho in macchina niente, neanche la macchina fotografica-
==inizia col cellulare, Kensi e Deeks sono già in strada==
-ok-
Grazie all’uso del distintivo potè parcheggiare piuttosto vicino all’ingresso, dove trovò diversi agenti di polizia.
-agente scusi … Smith NCIS, a che piano?-
-sesto signora, stanza 2 8 5-
-grazie agente-
La hall era piena di gente pronta a far scoppiare una guerra, per fortuna l’ascensore era tutto per lei, arrivata al piano altra mostra del distintivo sia all’apertura delle porte che davanti alla porta della camera.
Il cadavere era steso sul letto con addosso solo i boxer, la scientifica già all’opera e sul terrazzo due tizi in completo elegante.
-chiedo scusa, è lei dell NCIS?-
-esatto, agente Smith, e lei il coroner-
-piacere, dottoressa Fugisawa-
-cosa mi dice?-
-colpito alla tempia, il killer è entrato dalla finestra calandosi dal tetto-
-Smith, Selene Smith?- la voce era quasi gioiosa.
-Oscar! In giacca e cravatta non sembri neanche tu! Ti trovo bene-
-anche tu-
-si fanno le presentazioni senza di noi?- esordì Deeks.
-Oscar … l’agente speciale Blye e il detetive Deeks,agente di collegamento con il comando di polizia-
Smaltiti i convenevoli si passò alle operazioni del caso.
Hetty richiamò Selena all’ops, avevano ottenuto il permesso di entrare nei computer della CIA e voleva che lei aiutasse i due analisti.
Quando la squadra rientrò ogni monitor della sala operativa era pieno di documenti con la scritta “riservato” o “top secret”.
-e tutti questi documenti della CIA da dove saltano fuori?-
-dal loro sistema informatico, il direttore Vance ha autorizzato ad hackerarlo- rispose Hetty.
-e avete scoperto qualcosa?-
-molto più di qualcosa, signor Callen, i sei agenti avevano appena concluso un’importante sequestro di droga e dovevano farla arrivare a Washington il prima possibile-
-solo che non avendo mezzi a disposizione hanno chiesto aiuto ai due marine-
-esatto signor Hanna, probabilmente erano sulla spiaggia per gli ultimi accordi e qualcuno deve aver scoperto la cosa, e com’è andata a finire lo sappiamo-
-quindi nell’intelligence c’è una talpa, possibile che l’agente Keller non ne sapesse nulla?-
-certo che lo sapeva, Kensi, ma se l’è tenuto per se, o mi sbaglio Hetty?-
-non si sbaglia signor Callen, da quando siamo venuti in possesso di questi documenti abbiamo messo il suo telefono sotto controllo-
-siete riusciti ad entrare in un telefono della CIA?-
-il signor Beal è stato molto bravo nel farlo, detective-
-e gli agenti morti?-
-per l’agenzia risultavano essere in ferie, signorina Blye … scusatemi vado ad aggiornare il direttore-
-c’è ancora una cosa che non torna, G-
-sarebbe Sam-
-sappiamo che hanno sparato dal mare, ma la capitaneria ha detto che non c’era nessuno in mare quella notte-
-ed anche al porto hanno confermato- precisò Deeks.
-e se avessero pagato qualcuno?-
-Kensi ha ragione- disse Callen.
-in ogni caso una barca da almeno dodici metri non te la metti in tasca- Selene alzò lo sguardo dal computer.
-cosa te lo fa pensare?- chiese Callen.
-per poter sparare bene ogni cecchino deve avere almeno un metro di spazio, in modo tale da potersi muovere senza dare fastidio a chi gli sta a fianco ed al tempo stesso passare il caricatore vuoto all’assistente-
-e se invece che da una barca avessero sparato da una piattaforma?- ipotizzò Deeks.
-il foro d’ingresso del proiettile sarebbe stato dal basso verso l’alto- mentre rispondeva, Selene, simulò con le mani la traiettoria –e non orizzontale com’è stato-
-e se avessero usato una barca rubata?-
-buona idea, Kensi, ora controllo-
La barca risultò rubata dieci giorni prima e, alla luce delle ultime scoperte, il gruppo di agenti della CIA venne convocato alla casa galleggiante per avere spiegazioni.
-tu dovevi dircelo!-
-anche voi ci avete tenuto nascoste molte cose, G!-
-quanti agenti avete in ferie qui a Los Angeles, Tracy!?-
-e se non te lo dicessi!?-
In quel momento apparve il volto di Hetty sul  monitor.
==sono cinque, sui vostri telefoni stanno arrivando gli indirizzi degli alberghi … agente Keller, lei deduco che li sappia già … signori andate==
Gli agenti vennero tutti arrestati e si scoprì che avevano commesso gli omicidi solo per entrare in possesso della droga e rivenderla nel giro dello spaccio.
Il sole stava calando e negli uffici dell NCIS erano rimasti solo Callen, Sam, Kensi, Deeks, Nell, Erik, Selene impegnati nella stesura dei rapporti ed Hetty con la sua immancabile tazza di te.
-bene, io ho finito!- disse Sam chiudendo il portatile.
-io pure- aggiunse Callen con un mezzo sorriso.
-anch’io!- fu la risposta di Kensi –Deeks?-
-sto rileggendo … ho quasi … finito!-
-signori- Hetty si avvicinò alle scrivanie –vogliate seguirmi al piano di sopra, ho da fare una comunicazione a tutti-
I quattro si guardarono in faccia perplessi e seguirono la donna.
-Sel … ti sei ricordata di togliere le tue credenziali?-
-lo faccio subito … puoi chiudere, Nell- rispose spegnendo in portatile per metterlo nello zaino.
-ok … ora ce ne possiamo andare anche noi-
-un attimo, signorina Jones- Hetty e i quattro entrarono nella sala –devo dirvi alcune cose-
-del tipo?-
-il direttore Vance vi fa i complimenti per l’ottimo lavoro … ed avrebbe aggiunto una cosa-
-dai Hetty, non tenerci sulle spine-
-abbia pazienza signor Deeks, è una cosa delicata-
Callen e Selene capirono all’istante di cosa si trattava.
-il direttore mi ha fatto precisa richiesta cha la signorina Smith entri a far parte del nostro team-
-me è fantastico!- esclamò il poliziotto.
-e tu cos’hai risposto?-
-vede, signor Callen, ho detto al direttore che l’avrei fatto … ma ho aggiunto che la signorina, indipendentemente dal fatto che sia un cecchino, ha sempre fatto l’analista e, per tanto, il suo lavoro si svolgerà prevalentemente qui in sala tattica, ed andrà sul campo solo in caso di necessità-
-grazie, zia Hetty!-
-zia?- fu la domanda in coro
-temo di aver scordato di dirvi che con i genitori della signorina Smith siamo amici di vecchia data- aggiunse uscendo.
Scendeva le scale mentre alle sue spalle si sentivano voci di giogia.
-Hetty?-
-sì, signor Callen-
-grazie, hai trovato una soluzione che andasse bene per tutti-
-era l’unica cosa fattibile … confido nella vostra serietà- l’ammonì -ora vada dai suoi compagni-.
Lo seguì con lo sguardo risalire le scale e sorrise, anche se l’aveva ripreso, sapeva bene che non ci sarebbero stati problemi, ora doveva solo sistemare le questioni delle due coppie dei suoi agenti.

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Capitolo 3
*** 3 scorpioni contro ragni ***


~~Quello che segue è puramente immaginario nel rispetto dei diritti d'autore
What follows is purely imaginary in compliance with copyrights


Ospedale di Marina del Rey ore 8.00.
-e con questa abbiamo finito- disse l'infermiera.
-per un attimo ho temuto di restare senza sangue! … prossima tappa?-
-con questo ticket le daranno la colazione giù al bar, poi deve seguire la tabella che ha il suo collega qui fuori-
-ok, grazie-
Fuori nel corridoio c'era il dottor Getz che controllava su una cartellina alcune cose, nel sentire la porta alzò lo sguardo.
-doc, mi hanno svenato!-
-esagerata, per poche provette-
-veramente erano dieci … scendo a fare colazione, vieni?-
-un caffè lo bevo volentieri-

*****

Uffici NCIS
-ma perché proprio lì?-
-uffa Deeks! Te l’abbiamo già ripetuto più volte … qui non dà le spalle al monitor!-
-anche vicino alla mia scrivania poteva andare bene-
-dolente deluderla, ma ha ragione la signorina Blye … anche vicino a lei non avrebbe visto bene il monitor- precisò la direttrice tornando alla sua scrivania.
-visto? Te l’ha detto anche Hetty- lo schernì Sam.
-Callen, dì qualcosa-
L’agente alzò lo sguardo dai fogli che stava leggendo –hanno ragione loro … l’unica soluzione è tra le scrivanie di Sam e Kensi-
-e va bene, non dico più nulla! … solo che non ho capito perchè Hetty l'ha piazzata qui da noi, dato che, farà principalmente l'analista-
-analista balistico!- precisò Sam lanciando una pallina di carta.
-aih! E quindi?-
-qui rimane più vicino al poligono, ora ha capito detective?-
Il solito fischio di Erik mise fine alla discussione.

*****

OPS ore 14.
-abbiamo un caso-
-cosa te lo fa pensare?-
-mancano le auto di servizio doc-
-entriamo così ne sapremo di più-
-giusto doc-
All'interno dell'ufficio c'era un gran traffico, gli addetti al guardaroba stavano preparando quattro stand di abiti.
-mi sa che è successo qualcosa di grosso-
-io salgo di sopra a vedere-
-vengo anch'io Selene-
Sul maxi schermo era proiettata una via della zona di Venice, Kensi passeggiava avanti e indietro sul marciapiede con un abbigliamento che non lasciava dubbi.
-nuovo look?-
Hetty si girò per rispondere -scorpioni e ragni sono prossimi ad una guerra tra bande e la polizia ha chiesto il nostro aiuto per l'indagine-
- che stipo di guerra?-
-sono state trovate dieci ragazze degli scorpioni morte nel territorio dei ragni, ma questi negano di averle uccise-
-ci credo poco-
-appunto, anche la polizia … Nell ha già provveduto ad inviare sul tuo computer quanto serve-
-grazie … ma dov'è? Non lo vedo- chiese guardandosi intorno.
-ho dato ordine di dotarti di scrivania, la trovi nell'ufficio della squadra-
-wow! Scendo!-
Hetty tornò a guardare il monitor.
-signor Beal, dica alla squadra di rientrare …. dottore lei venga con me-
-subito Hetty- rispose l'analista alzando il telefono.
Venice, un'auto accosta al marciapiede e il conducente si sporge dal finestrino del lato passeggero.
-ciao bellezza! Sei libera?-
La ragazza si appoggia alla portiera guardando dentro -dipende da cosa offri-
-una cena in uno dei migliori ristoranti della città … per iniziare-
-la cosa mi piace- risponde lei entrando -avete sentito, vero?-
==forte e chiaro Kensi== disse Callen.
==Deeks, siamo testimoni, devi portarla a cena!==
-Sam, ma è una cosa detta per fare scena!-
==ormai l'hai detto, amico==
Mentre la squadra rientrava in ufficio, unitamente ad altre cose, Erik Nelle e Selene stavano passando i filmati delle telecamere del traffico.
-mi auguro non sia caffè, dato che, sei al quarto- chiese Hetty avvicinandosi alla scrivania.
-o no, è te verde, lo tengo nel bicchierone termico così si mantiene al caldo-
-trovato qualcosa di utile?-
La risposta venne bloccata dal vociare della squadra in arrivo.
-Sel, difendimi tu!-
-da cosa, Deeks?-
-ha promesso una cena a Kensi e non vuole mantenere la parola-
-Sam ha ragione, le promesse si mantengono-
-ma era per reggere la copertura!-
-potevi usare un'altra frase-
-touchè- si limitò a dire Kensi sedendo alla sua scrivania.
-Sel, cos'hai trovato?- chiese Callen sedendo.
-stavo giusto per dirlo a Hetty … dalla posizione dei cadaveri e dal segno lasciato dal sangue … si capisce che le hanno fatte stendere e poi sparato-
-praticamente un esecuzione-
-esatto signor Deeks-
-cosa suggerisci?-
-al momento nulla, Signor Callen, domani parlo con capo della polizia e saprò dirvi di più- rispose allontanandosi.
-voi cos’avete scoperto?- chiese Selene.
-nulla, le ragazze hanno troppa paura … ho passato la giornata a parlare con loro, ma a parte il nome non hanno detto altro-
-nessun protettore si è fatto vedere?-
-quello sì, ha preteso che pagassi la piazza!- Kensi si alzò -ragazzi scusate, ma ho i piedi in fiamme, vado a riposare … il rapporto lo finisco a casa-
-è  meglio che non guidi, fatti accompagnare e mettili il acqua tiepida e sale-
-ne ho sentito parlare, funziona?-
-ai tempi dell’addestramento era l’unica cosa che mi dava sollievo dopo una giornata con gli anfibi-
-andiamo partner, a te ci penso io-
-Deeks, vedi di non sbagliare strada- lo schernì Sam.
-tutta invidia!- ripose il biondo da lontano, mentre i compagni continuavano a scrivere.
-ho terminato anch’io, vi ho già girato il rapporto balistico- Selene chiuse il portatile e si alzò.
-ottimo grazie … Hetty ti ha già sequestrato la moto?-
-stamattina come sono arrivata, Sam-
-che auto ti ha assegnato?-
-non lo so, mi ha dato le chiavi e detto posto nove-
-allora andiamo a vederla … dai G, muoviti!- disse il nero prendendo Selene sottobraccio iniziando ad uscire
-arrivo, Sam, arrivo-
Hetty guardò la scena dal suo computer assieme a Getz.
-ha socializzato subito con la squadra, non trovi?- chiese lo psicologo sedendosi.
-ne ero certa … ha un carattere molto solare-
- le hai già detto il resto?-
-non ancora dottore … lo farò domani, oggi ha già avuto una giornata impegnativa-

*****

In un giardino di proprietà un padrone giocava a palla col suo cane.
-dai bello! … Dai Monty, prendila!-
Il cane prese la palla riportandola ma dopo averla posata a terra s’accucciò in segno di stanchezza.
-ho capito, dai rientriamo-
Monty non se lo fece ripetere e corse subito dentro casa  a farsi coccolare da chi sedeva sul divano.
-sono quasi geloso, sai?-
-impossibile-
-come vanno i piedi?- chiese sedendosi.
-molto meglio- rispose lei lasciandosi abbracciare –domattina come la mettiamo?-
-andiamo al lavoro assieme, dopotutto, la tua macchina è lì-
-oh Deeks, non posso andare in ufficio coi peli di Monty addosso!-
-ti ricordo che qui hai dei cambi d’emergenza-
-cavoli hai ragione! Sono talmente stanca che me n’ero scordata-
-se la metti così- rispose prendendola in braccio.
-Marty, mettimi giù!-
-si però di là … Monty spegni la tele, andiamo a nanna-
Il cane, ubbidientemente, prese il telecomando dal tavolino e lo posatolo a terra spense l’apparecchio per poi dirigersi in camera anche lui.
Lo squillo del telefono rompe il silenzio della notte.
-sì Callen … ho capito, arrivo- chiude la chiamata serio in volto.
-che succede?-
-hanno trovato altre ragazze morte- risponde iniziando a vestirsi.
-ok, oggi si inizia a lavorare alle sei-
Dopo aver guardato l’ora accennò ad alzarsi ma venne fermata.
-resta, voi verrete svegliati verso le sette e mezza-
-e secondo te riesco a prendere sonno nuovamente?-
-puoi sempre provarci- aggiunge con un bacio.
Andò in bagno e recuperò il rasoio, la barba l’avrebbe fatta più tardi, se avanzava tempo.
-Sel io vado-
Sorrise nel non avere ricevuto risposta e vederla che dorme.
L’ufficio durante il turno di notte è quasi deserto, in sala operativa ci sono appena due analisti.
-cosa abbiamo?- chiede Callen entrando.
-quattro ragazze morte Beberly Hills, la polizia ci ha chiamato non appena le hanno trovate, ora stanno facendo i rilievi-
-le immagini delle telecamere?-
-le stiamo scaricando, ma…-
Le porte si aprirono ed entrò Erik.
-ciao G, nuovo caso?-
-ciao Erik, quattro ragazze morte a Beverly Hills, la polizia ci ha dato il luogo del ritrovamento, scarica di dati delle telecamere-
-subito- rispose l’analista iniziando a muoversi rapidamente sulla tastiera.
Poco dopo arrivò anche Nell che si unì nello scarico dei dati.
Verso le sette e mezza fece la sua comparsa Hetty.
-signor Callen, signori-
-ciao Hetty, quando sono arrivato ti ho visto al telefono-
-stavo parlando col capo della polizia, abbiamo concluso di formare una task force-
-di che tipo?-
-le saprò dire di più a breve … signorina Jones, svegli la squadra-
-subito Hetty-
-scendo a fare altre telefonate, lei resti qui signor Callen-
Sam fu il primo ad arrivare portando il caffè all’amico.
-G cosa abbiamo?-
-altre quattro prostitute degli scorpioni uccise a Beverly Hills-
-come ci muoviamo?-
-aspettiamo che Hetty finisca le sue telefonate-
Anche Deeks e Kensy si unirono.
-ciao ragazzi, sappiamo tutto, hanno dato la notizia al giornale radio- esordì il biondo detective.
-bene Deeks … Kensi i tuoi piedi?-
-ottimamente, il rimedio di Selene ha funzionato … a proposito, non è ancora arrivata?-
-sarà qui tra poco, è bloccata nel traffico- suonò il telefono –parla Erik … si subito … G ti vuole HEtty-
-sì, grazie Erik, scendo-
Al piano di sotto c’era un gran movimento nella zona del guardaroba sotto la direzione della direttrice.
-dimmi Hetty-
-vada nel mio ufficio signor Callen, la raggiungo-
Sulla scrivania di Hetty c’era già la cartellina del caso.
-la prenda pure signor Callen-
-cos’hai concluso con la polizia?- chiese iniziando a sfogliare i fogli contenuti.
-voglio proporre di formare una task force composta da agenti della omicidi, poliziotte della buoncostume e noi-
-con quali ruoli?-
-alcuni agenti uomini faranno i clienti, altri staranno a distanza di sicurezza, mentre le agenti s’infiltreranno tra i ragni per capire il motivo degli omicidi, unitamente a loro ci sarà la signorina Blye e … Selene-
-Hetty, ma-
Alzò una mano per farlo zittire –avrei voluto evitarlo anch’io, ma il fatto che ora sia in squadra e il suo curriculum non mi hanno lasciato altra scelta-
-per essere la sua prima sotto copertura, non pensi sia troppo impegnativa?-
-negarlo sarebbe impossibile, ma conto sul fatto che non è da sola … signor Callen, è inutile che le ricordi che dal lato sentimentale sarà ancora più impegnativo, vero?-
Si alzò accennando un sorriso –ci sono già passato in passato e me la sono cavata bene, no?-
-esatto … ora vada-
Callen non rispose, anche perchè non c'era nulla da dire in risposta.
Hetty si spostò di qualche passo -solo che, con l’agente Keller, non era così profondo- disse sottovoce in sua direzione mentre lo vide salire le scale –Selene, vieni, ho i tuoi documenti pronti!-
-arrivo!-
Sulla scrivania comparvero diversi plichi.
-quanta roba devo firmare?-
-parecchia, mia cara … nell’ordine hai contratto con l’ncis, polizza assicurativa e conferma di ritiro documenti di riconoscimento vari, tutti in doppia copia, una resta  a te e una viene a me … leggi pure prima … una firma su ogni foglio, grazie-
-mi fido zia … con l’assicurazione come hai fatto?-
-è uguale a quella degli altri agenti sul campo, altra soluzione non c’era-
-tutto bene? Mi sembri turbata per qualcosa-
-deduco che il signor Callen non ha detto nulla-
-se riguarda il lavoro no … ecco ho finito … su quel lato voglio essere trattata come gli altri, quindi, nessuna anteprima-
-ho capito, allora farò lo stesso … vai pure, vi raggiungo tra poco-
Sulle scale incrociò Nate.
-niente sorrisi stamattina?-
-no è che ho appena parlato con Hetty, e mi sembra turbata per qualcosa-
-sarà per il fatto che hanno trovato altre quattro ragazze uccise, non hai sentito il notiziario?-
-no stavo ascoltando un cd-
Mentre chiacchieravano entrarono nella sala computer.
-finalmente! Lo sai che chi fa tardi paga il pranzo?-
-veramente ero giù a firmare una montagna di fogli, detective!-
-touchè, uno a zero per lei Deeks-
-ora basta, iniziamo a lavorare … Erik?-
-subito G … quelle che vedete sono le ragazze che hanno trovato a Beverly Hiils, uccise come le altre-
-non esattamente- disse Selene avvicinandosi allo schermo.
-cosa te lo fa pensare?- chiese Sam.
-la metodica è la stessa, ma l’esecutore no … queste hanno cinque fori diversi, come se chi ha sparato tremasse-
-rito d’iniziazione-
-non lo escludo signor Deeks- Hetty comparve dal nulla -ho appena definito la questione con la polizia … formeremo una task force assieme agli agenti della omicidi e a quelli della buoncostume … sarà necessario infiltrarsi nella banda dei ragni … signorina Blye ho già disposto l'abbigliamento-
-ho capito, scendo-
Hetty si fece molto seria -Selene … sarai sul campo anche tu-
Quell'ultima frase lasciò tutti stupiti, anche Nell e Erik smisero per alcuni istanti di digitare, Kensi, che era sulla porta si fermò per girarsi.
-scendi anche tu, troverai tutto il necessario-
-bene-
A metà rampa c’era Nate in visibile attesa.
-non dire che sei qui per caso, che tanto non ci credo-
-fortuna che lo psicologo sono io! Mi ha chiesto Hetty di par parte del gruppo, almeno per stavolta-
Selene sorrise riprendendo a scendere –grazie-
-non ho detto che sono qui perché è il tuo primo incarico sotto copertura-
-appunto, il mio era un grazie generico … Kensi com’è il guardaroba?-
-orrendo!- rispose da dietro la tenda –neanche ad Halloween mi vestirei così!-
-vediamo … entro … o mio Dio!!!-
Quello che seguì fu un continuo tra “osceno”, “orrendo”, “mi rifiuto” e “improponibile”.
-allora, ragazze, trovato cosa mettere?-
-no!- risposero in coro da dietro la tenda.
-fossi in voi mi sbrigherei, alla casa galleggiante sono appena arrivati gli agenti di polizia-
Bastarono poche parole di Hetty a riportare l'ordine, le ragazze misero un po' di abiti alla rinfusa nei borsoni e uscirono con addosso i propri.
-mi auguro che abbiate deciso quali utilizzare …. ne va della buona riuscita della missione-
-tranquilla Hetty, andrà tutto bene-
-lo spero signorina Blye, lo spero … andate, non facciamoci attendere troppo-
Deeks e Kensy erano avanti di un centinaio di metri.
In auto Sam e Callen facevano battute stupide, come al solito, sulle persone che camminavano per strada.
“meglio così” pensò Selene, anche se si faceva vedere calma e rilassata, in realtà, era nervosa e agitatissima.
Al rosso del semafori lo sguardo di Sam si portò meglio al retrovisore.
-allora parli, o dobbiamo metterti sotto interrogatorio?-
-non ho nulla da dire-
L'auto ripartì.
-guarda che è normale essere tesi la prima volta-
-G ha ragione … avanti vuota il sacco-
-non sono tesa, dopotutto, ho fatto già un casino di appostamenti … solo che … da adesso è tutto diverso, sono in prima linea e ho il timore di fare qualche casino- rispose scendendo dall'auto.
-andrà tutto bene, non sei da sola- Sam le diede una pacca sulla schiena passando avanti -giusto G?-
-giusto- Callen l'attirò a sé in un abbraccio molto affettuoso -sarò a pochi metri- aggiunse sottovoce- prima di lasciarla.
Sam vide la scena di riflesso sul vetro della porta, scena che aggiunse un altro tassello ad una sua presupposizione, quando l’aprì da dentro si sentì la risata di Deeks che divenne serio non appena li vide.
-Kevin, agenti … vi presento gli agenti speciali Callen, Hanna e Smith … ragazzi questi sono i detective Kevin Barker e Curtis Sullivan della omicidi e Tara Monroe e Maya Cooper della buoncostume-
-piacere di conoscervi … chi è il referente?-
-io agente Callen- Baker allungò la mano per stringergliela –possiamo chiamarci senza appellativi?-
-nulla in contrario Baker … a quanto ho sentito, conosci il nostro Deeks-
-prima di passare con voi abbiamo lavorato un paio di mesi assieme-
-Baker, dacci un taglio! Vediamo di organizzarci per il caso!-
-Monroe, ti sei alzata dal lato sbagliato?-
-fottiti Sullivan!-
-Monroe, basta! … scusatela, ma alcune delle ragazze decedute erano sue informatrici … Callen, voi cos’avete in mano?-
-capisco … poco, solo la perizia balistica-
-solo? Noi neanche quella, la stanno ancora elaborando-
-allora usiamo la nostra- sorrise –Sel?-
-subito- rispose posizionando il portatile sul tavolo –senza dubbio i primi dieci sono stati...-
-un intimidazione!-
-no agente Monroe … si stratta di un'esecuzione-
-questa poi! … senti bella, ho le mie fonti … se fosse stata un'esecuzione l'avrei saputo-
-ehi, non è il caso di offendere- la riprese Sam.
-ecco il cavaliere che difende la donzella!-
-Monroe, vattene fuori a rinfrescarti le idee!-
-ma Baker-
-non una parola di più, è un ordine-
-ricevuto-
-mi sbaglio o non ha troppa voglia di lavorare con noi?-
-più o meno, Deeks, il fatto è che quando è le hanno affidato il caso ha sentito profumo di promozione, tutto qui-
-se continua in questo modo, non la vedrà di certo-
-lo so Hanna …  Smith, cosa ti fa pensare che sia stata un'esecuzione?-
-vi mostro una simulazione- sul monitor partì il filmato -questo è quello che sarebbe successo se gli avessero sparato in piedi-
-gli schizzi di sangue sono diversi-
-esatto Sullivan … e questo è ciò che è accaduto … prima le hanno fatte stendere e poi sparato-
-ma certo!- esclamò Sullivan -il cranio era completamente sfondato, e i proiettili li hanno trovati conficcati nel pavimento-
-e i secondi?-
-una specie di prova d'iniziazione- rispose Kensi.
-in che senso?- chiese Maya Cooper.
-la mira- rispose Callen -chi ha sparato era insicuro-
-bene, ora non ci resta che decidere dove piazzarci-
-giusto Deeks, Cooper?-
-sì Baker … stando agli ultimi movimenti delle ragazze, la zona più idonea è Santa Monica-
-già ma vi presentate da sole o assieme?- chise Sam.
-giusto, bisogna trovare il modo che non ci faccia scoprire- rispose la poliziotta.
-ricordiamoci che c'è quel tizio a cui ieri ho dovuto pagare la piazza- aggiunse Kensi.
-possiamo usarlo a nostro vantaggio … quel tizio sicuramente capiterà, e noi possiamo dirgli che Kensi era andata in avanscoperta per poterci trovare una nuova zona dati gli ultimi avvenimenti- propose Selene.
-quindi noi dovremmo far credere di essere tutte assieme … è un'ottima idea! … vado a dirlo a Monroe-
-a questo punto non ci resta che andare a prepararci e darci appuntamento per l'inizio delle danze, giusto Callen?-
-giusto Baker, facciamo qui alle tre?-
-essia, a più tardi … complimenti Smith, ottimo lavoro-
-grazie-
Non appena furono usciti arrivò la battuta stupida di Deeks.
-hai fatto colpo su Kevin, non è da lui fare complimenti … fossi il tuo famoso fidanzato, di cui non vuoi dirci nulla, starei attento-
-Deeks, ti ricordo che il mio M40 è tornato dalla revisione e aspetta solo di essere usato-
-touchè- aggiunge Kensi.
-Sam, G dite qualcosa-
-hanno ragione loro-
-concordo con Sam … pausa pranzo in spiaggia?-
-noi andiamo avanti … muoviti Deeks!-
-arrivo!-
Mezz'ora dopo in un bar sul lungomare di Venice.
-Kensi hai pensato come farti chiamare?- chiese Selene tra un morso e l'altro.
-zucchero-
-e ti metterai la parrucca rosa?-
-no, verde Deeks!-
Il biondo agente rimase intontito mentre gli altri ridevano.
-e tu?- chiese Sam a Selene.
-Melody-
Tra una battuta e l’altra venne il momento di entrare in azione.
Dopo parecchie ore, al calare il sole, mentre le ragazze erano sul marciapiede erano quasi sfinite per il caldoe gli uomini, divisi in cinque vetture, le tenevano d’occhio a distanza uno dei ragni decise di fare la sua comparsa.
==Kensi, a ore tre sta arrivando il tuo amico di ieri==
-ricevuto Deeks-
Un tipo sui quaranta, col tipico fare dei latinos delle bande si stava avvicinando a gran passo.
-zucchero! Tesoro! Oggi vedo che non sei da sola, come mai?-
-ciao Diablo, queste sono le mie amiche, non ti dispiace se restano, vero?-
-dipende, come i chiamano?-
-Melody, Goldie e Silcer-
Kensi indicò nell’ordine Selene, Monroe e Cooper.
-deliziose … cento dollari e potete restare-
-come? Non ci fai lo sconto?-
-Goldie, se non vuoi cambiare colore ti conviene pagare-
Il messaggio era stato ben chiaro, le ragazze pagarono senza troppe storie.
==quel tizio sta facendo troppe domande … Deeks, vai==
==ok Callen==
L’auto di Deeks si avvicinò al gruppo e abbassato il finestrino chiamò Kensi.
-zucchero?-
-ciao tesoro! Sei in ritardo-
-scusa, ma ero imbottigliato nel traffico … andiamo?-
-certo! … ragazze, ci vediamo domani!- detto questo salì in macchina e andarono via.
-porca miseria! Ma quanti soldi ha quello!?-
-zucchero dice parecchi, alle volte la riporta dopo due o tre giorni- rispose Selene.
-ma ditemi, anche voi, avete clienti così?-
-io e Goldie il solito di sempre, ma Melody sì che ne ha uno messo bene-
-davvero? E quando lo vedi, piccola?-
-sarà qui a breve-
Dei suoni di clacson invitarono a girarsi, erano i poliziotti che dopo aver finto di contrattare fecero salire le due agenti e andarono via.
==Sel, ancora poco e ti portiamo via … cerca di farlo parlare== disse Sam nell’auricolare.
-ora che ti guardo meglio- Diablo le fece una carezza –sei il tipo che potrebbe piacere al mio capo-
-dici? Ma che tipo è il tuo capo?-
-uno a cui piacciono le belle donne- continuò iniziando ad allungare troppo le mani.
==arrivo== stavolta la voce era di Callen.
Selene si staccò educatamente le mani del tizio da dosso –scusa, ma se il mio cliente arriva non vorrei pensasse male-
-tranquilla, avremo modo di divertirci anche noi-
Il suono del clacson le fece sollevare l’animo.
-ciao Melody, scusa il ritardo, riunione in ufficio-
-questo ti costa una bella punizione-
-me lo sono immaginato, così mi sono già organizzato-
Selene si girò in direzione del Diablo.
-ci vediamo, bello-
Non appena salì in macchina il suo viso divenne serio, Callen capì la situazione e rimase in silenzio.
==G, quel tizio vi insegue==
-ho visto Sam-
-lo distanziamo?-
-sì, ma senza farci capire-
==signor Callen aspetti … vada al residence dell’indirizzo sul navigatore … ho fatto prenotare la stanza 46 per voi e quella di fronte per la signorine Blye e il signor Deeks … nelle camere troverete un cambio d'abiti e del cibo==
-ricevuto Hetty-
Il residence prenotato da Hetty era molto lussuoso, una strada privata portava a parcheggiare direttamente davanti ad ogni singola porta.
-aspetta a scendere ti apro io … Sam? … Deeks?-
==ci sono, amico==
==io e Kensi siamo in posizione==
-ricevuto-
Callen scese dall’auto prese una valigetta da lavoro di quelle di metallo dal sedile dietro e poi fece scendere Selene ed insieme entrarono nella stanza.
-wow, è bellissima!-
Callen sorrise prima di parlare –Sam, è sempre lì?-
==sempre … questo ci fa passare la notte qui!==
==uffa, non è giusto! Io volevo guardare la partita!==
==signor Deeks, la guarderà la partita … signor Hanna, aspetti altri dieci minuti e poi  ritorni a casa, stanno arrivando degli agenti a darle il cambio==
==grazie Hetty==
==di nulla … mentre per quanto riguarda voi quattro, dato che le camere sono pagate, restate dove siete==
==intendi restare a dormire?==
==sì signor Callen, buonanotte … chiudo==
==notte G==
==a domani==
==notte Kensi … Deeks==
==a domani ragazzi==
==allora io vado, G, chiama se dovesse servire==
-sì grazie, amico- detta quell’ultima frase tolse anche lui l’auricolare.
Cosa c'è nella valigetta?-
-nulla, solo per scena-
Selene rise -Hetty … vado in doccia-
Rimase sotto l'acqua calda per una mezz'ora abbondante, quando uscì dal bagno trovò la stanza al buio, l'unica luce era quella dei lampioni esterni, e lui che guardava fuori da dietro la tenda.
-è sempre lì?-
-sì, semi-nascosto alla fine della strada-
-cos'abbiamo di buona da mangiare?-
-non saprei, non ho ancora guardato, sono stato qui tutto il tempo-
-mi vesto e ci penso io- non fece ora a finire la frase che sentì qualcosa di caldo posarsi sulla parte di pelle tra il collo e la spalla che era scoperta dall'accappatoio -G, siamo in servizio … potremmo essere sotto controllo termico-
-sotto controllo sì, ma non noi- rispose continuando quello che aveva iniziato.
-cosa te lo fa pensare?-
-Hetty mi avrebbe mandato un messaggio come ho iniziato ad avvicinarmi-
Durante la notte si svegliò per bere e, nell'offuscamento del sonno, vide un braccio che non conosceva.
-levami le mani di dosso!- urlò d'impulso spingendolo via e cercando di scappare ma venne trattenuta.
-Selene, calmati, sono io!-
-G, mi spiace … credevo che quel tizio fosse qui-
Sul suo viso iniziarono a scendere lacrime silenziose, lui la strinse e se e tornarono a stendersi riprendendo sonno.
L'indomani anche Grange era sul campo ed, essendo il turno di Sam fare il cliente, era in auto con Callen.
-agente Callen, mi sembra particolarmente nervoso oggi … centra forse come ha passato la notte?- chiese in tono provocatorio.
-con quindici ragazze uccise, lei non lo è?-
==G, sta arrivando il Diablo e non è solo==
-lo vedo Sam-
-quel tizio non mi piace-
-neanche a me, Grange … ragazze state attente-
Il tipo che era in compagnia del Diablo aveva la tipica faccia da criminale con un vistoso tatuaggio di ragni con le loro tele sul braccio destro.
-bom dia senhor! Dopo quello che ho visto ieri, oggi sono qui con un amico che vuole farvi una proposta-
-sarebbe?- chiese Monroe.
-diciamo che i vostri clienti sono interessanti, e il nostro capo vorrebbe avervi tra le sue ragazze-
-e noi cosa ci guadagniamo?-
-mia cara zucchero, a voi andrà il 40% di quello che guadagnate-
-così poco?- commentò Cooper.
-beh, cosa volete, la protezione costa-
-dobbiamo rispondervi subito o possiamo parlarne tra di noi?-
-cara zucchero, avete tutta la giornata per pensarci … ma ricordate che in caso di “no” da qui dovete sparire-
In sala operativa era calato il gelo.
-signor Getz, l'ha notato anche lei, vero?-
-si Hetty, il secondo tizio non ha mai tolto lo sguardo da Selene, le ha praticamente preso le misure-
-suggerisce di toglierla?-
-no, però dovranno prestare molta più attenzione-
Hetty divenne seria ed aprì il collegamento radio -signor Callen, fate il recupero e andate tutti alla casa galleggiante … il signor Getz sarà lì ad attentervi-
==ricevuto Hetty==
==Henrietta, avete visto qualcosa che a noi è sfuggito?==
-spiegherà tutto il dottor Getz-
La spiegazione fù piuttosto breve e dettagliata.
-quindi dovremmo accettare?-
-esatto Kensi … secondo Hetty vi condurranno alla loro base per farvi conoscere dal capo-
-e per la sicurezza? Non dobbiamo escludere che potrebbero sequestrare loro borse e telefoni-
-giusta osservazione Callen, ma nei loro telefoni ci sono i numeri dei loro clienti … e noi giochiamo sul fatto che vi considerano milionari-
-fisseremo degli appuntamenti quotidiani, non le lasceremo sole-
-Deeks ha ragione, e se dovesse essere necessario creeremo un diversivo per tirarle fuori da li- aggiunse Sam.
-siamo ben organizzati … basterà un loro avviso e scattiamo- precisò il detective Barker.
-mi pare che non ci sia altro da dire … avete il resto della giornata libero- disse Grange prima di uscire.
-un attimo, signori, ci sono alcune cose che devo dirvi-
Hetty entrò nella casa galleggiante Deeks, che era il più vicino le cedette subito la propria sedia.
-ci mancava la zia!-
-data la situazione di grande stress farò finta di non averla sentita, detective-
-la scusi, ma l'agente Monroe è abituata al linguaggio della strada … signora?-
-Henrietta Lange, direttrice della locale sede del ncis-
-potevi parlarci via video senza venire qui-
-sono qui, signor Callen, perchè ho portato alle signorine dei nuovi gps molto più piccoli di quelli in uso- posò sul tavolo delle buste di plastica con scritti sopra i nomi -questi li potete piazzare anche in pochissimo spazio, prendete la ognuna la propria busta sono già stati tarati-
-sono talmente piccoli che possono stare negli orli dei vestiti!-
-è per quello che sono stati creati, agente Smith- rispose alzandosi -Owen vieni in ufficio, il direttore vuole parlarci per gli aggiornamenti-
il giorno seguente i ragni si fecero attendere molto prima di fare la loro comparsa.
-che ne dite se facciamo una pausa?-
==dai Kens, abbi fede==
-fai presto a parlare Deeks, almeno voi, siete all'ombra! Noi qui abbiamo già scolato 6 bottiglie d'acqua!-
-e sudato per altrettante- fece eco Selene.
-si vede che non siete abituate per la strada “voi”-
-Tara smettila di fare la cafona, ci stanno aiutando!-
-bell'aiuto!-
==Kens, arrivano==
-ricevuto, Deeks-
Il Diablo, accompagnato da Vipera, iniziò a sorridere già da distante.
-signore! Ero sicuro che vi avrei rivisto!-
-beh, sai com'è, abbiamo valutato la proposta e un po' di protezione coi tempi che corrono non fa male-
-giusta decisione Goldie-
-avete voi i documenti da firmare?-
-no, zucchero, li ha il capo seguiteci che vi portiamo da lui-
==fate come dice … Erik?==
==le ho Callen, stanno andando dietro al vicolo e … questa non ci voleva!==
==cosa Erik?==
==le hanno divise, Callen … Selene è salita in macchina con Vipera==
==signor Callen, signor Hanna, seguitela … signor Deeks, lei vada con gli agenti==
==subito Hetty==
==ricevuto … Erik, dividi e segnali radio==
==subito Callen … divisi==
==grazie Erik … Sel, vi siamo dietro, hai capito?==
==etciu!==
==salute== rispose accennando un sorriso.
-il bel biondo di ieri ti ha fatto prendere freddo?-
-ma figurati!-
-sai bambolina, sei proprio il mio tipo- disse allungando la mano sulla coscia lasciata libera dai calzoncini corti.
-non è meglio tenere ambedue le mani sul volante?- rispose lei spostandogliela garbatamente.
-giochi a fare la preziosa?-
-e se fosse?-
==indaga su dove andate==
-senti-
-sì?-
-manca molto alla villa?-
Prima di rispondere rise -bambina, stiamo andando a casa mia, il capo vuole che prima provi la merce … mi sono spiegato?-
-chiaramente-
L'auto arrivò una zona residenziale piuttosto elegante, dopo aver parcheggiati nel vialetto entrarono in casa.
-ma guarda questo dove abita!-
-e scommetto che i vicini non sospettano nulla, vero G?-
-già-
I due agenti uscirono dalla vettura e si posizionarono in zona ==Sel siamo a pochi metri … verifica la presenza di altre entrate, se riesci==
-hai niente da bere? Ho una sete-
-di là c’è la cucina, serviti pure-
-grazie … scusa la domanda, ma non hai paura che ti entri qualcuno da questa porta?-
-c’è la vigilanza notturna … perché ti interessa tanto?-
-io ho sempre abitato in un appartamento- mentre rispondeva sbloccò la serratura nel vedere i compagni.
-sbrigati a bere e vieni in camera!- la voce arrivò dal lontano nel corridio.
-arrivo! … prima vado in bagno-
-voi donne e il bagno!-
‘’idiota … come mi muovo?’’
‘’fai quello che hai detto, noi aspettiamo qualche minuto e passiamo all’azione … guarda se c’è qualcosa di sospetto’’ rispose Callen.
‘’ok, vado’’ uscì dalla cucina e andò nel bagno rimase alcuni istanti poi tirò l’acqua.
 -a cosa ti serve uno specchio enorme in corridoio?- chiese entrando in camere dove vipera era già mezzo nudo.
-come sistema di sicurezza, l’immagine di quello si riflette su quello appeso lì-
==mettilo al buio in qualche modo==
-molto interessante-
-anche tu lo sei … vieni qui piccola e fammi vedere cosa sai fare-
-iniziamo con un giochino-
-mmm sarebbe?-
-io ti copro con questo-
-ma che fai!? Levami il lenzuolo!-
-fa parte del gioco … ora tu devi indovinare … e se lo fai vinci un premio-
-mi piace … cosa?-
-prima indovina … chi c'è qui?-
-una bambina che vuole giocare-
-errore-
-come sarebbe!?- irritato levò il lenzuolo trovandosi davanti tre pistole e tre distintivi -de puta..-
-agenti federali … fossi in te starei zitto-
-Sam ammanettalo, chiamo Hetty-
-per caso avete dei vestiti più umani in macchina?-
-ho la tua bora nel bagagliaio, tienilo sotto tiro vado a prendertela-
-Grazie, Sam-
-federale … eri riuscita ad ingannarmi, sai? Volendo cambiare mestiere avresti una carriera assicurata-
-no grazie, mi basta questa-
-mpf! … ehi biondino, sai che se il mio capo non mi sente le vostre amiche sono nei guai?- provò a stuzzicare Callen vedendolo entrare.
-questo lo credi tu … Grange sta arrivando per portarlo alla casa galleggiante-
-la tua borsa-
-grazie … sono in bagno-
-per coprire Kensi e le altre?-
-la polizia metterà qui fuori un paio di auto fingendo un arresto in fragranza di reato-
-ora mi sento meglio … ora che si fa?-
-aspettiamo Grange e poi andiamo alla villa-
Grange e gli agenti di polizia arrivarono di lì a breve, sotto lo sguardo curioso del vicinato vipera venne portato via.
Erik invio sul tablet le foto della villa e dei dintorni.
-che idioti!-
perchè- chiese Callen al commento di Selene.
-guarda- rispose lei passandogli il tablet -la villa è circondata da due giri di siepe … uno piuttosto alto e quello interno di circa un metro-
-solo siepe? Che dioti- fece eco Sam
Approfittando del semaforo rosso girò un attimo la testa e la mano di Callen posata sulla spalliera del sedile dal lato finestrino, nulla di strano sarebbe stato se non che stava stringendo quella di Selene.
-quel pallino blu?-
-è il punto dove ci sono Deeks con i poliziotti-
Sul cellulare di Callen arrivò un messaggio -è Nell, dice che ci stanno mandando altri trenta agenti di polizia … e quattro ambulanze- aggiunse sorridendo.
-sempre previdente Hetty-
-già amico-
-guardate, ci siamo-
Parcheggiarono un centinaio di metri dalla loro meta, dove già si trovavano le varie auto di chi era presente.
Grazie alla fitta vegetazione circostante arrivarono nel punto dove c'erano gli altri senza correre rischi.
-com'è andata con quel tizio?- chiese Deeks.
-era molto arrabbiato con la nostra Melody- rispose Sam.
-hai notizie da Kensi?-
-sì Callen, al momento sono parcheggiate in una grande camera in attesa di parlare col capo-
-quanto grande?-
-dice che è stata predisposta per tutte e quattro-
-signore chiedo scusa- un agente si rivolse a Baker.
-dica agente-
-abbiamo praticato il varco nella siepe, possiamo entrare quando vuole-
-grazie agente … Callen?-
-aspettiamo il segnale dalle ragazze-
Le ore passavano ma non cambiava nulla.
-G, tra poco più di un'ora e mezza sarà buio, e poi diventerà difficile-
-lo so Sam, ma qualcosa dovrà pur muoversi-
==ragazzi ci siamo … tra poco andiamo dal capo==
-ricevuto Kensi, state attente-
==tranquillo Callen==
-bene, prepariamoci-
I giubbetti antiproiettile vennero infilati, gli auricolari indossati, le armi controllate e i caricatori aggiuntivi inseriti negli appositi alloggi.
Il capo dei ragni, chiamato da tutti semplicemente “ragno” era un tipo niente male, alto e con un bel fisico, con le braccia completamente tatuate da un'unica ragnatela.
-non è mia abitudine fare attendere delle signore, ma quell'idiota di Vipera si è fatto beccare dagli sbirri assieme alla vostra amica-
-come facciamo a pagare la cauzione per Melody, non abbiamo tutti quei soldi!-
-tranquilla zucchero, a quello ci penso io … il problema è se Vipera ha parlato!-
-di tutte le ragazze che hai sotto la tua protezione?-
-no Silver … di quelle degli scorpioni che ho fatto uccidere per avere campo libero, tesoro-
-ma noi restiamo, vero?-
-certo Goldie … Diablo mi ha riferito che avete degli ottimi clienti, e non voglio certo farvi scappare-
==entriamo in azione==
All'improvviso fuori nel giardino della villa era un unico suono di spari, i vetri del salone andarono in frantumi, le porte si spalancarono.
-capo, fuori è pieno di sbirri!-
-Vipera ha vuotato il sacco!-
-Diablo, porta le ragazze al sicuro! … vamonos, alle armi!-
il bandito stava facendo strada lungo uno dei corridoi quando venne fermato da alcuni poliziotti.
-mani in alto! Sei in arresto!-
-sicuro?-
-io direi di sì … agente federale-
-brutte tr....-
-non ti conviene … dove sono gli altri?-
-sparsi in giro, detective Monroe-
-prendetelo voi, noi torniamo indietro-
Kensi portò la mano all'orecchio -Erik dove sono gli altri?-
==Callen e Sam stanno andando dove eravate voi … Deeks e Selene al piano superiore==
-ricevuto … io vado di sopra-
Ne seguì un conflitto a fuoco parecchio impegnativo che ebbe come risultato: dieci morti, altrettanti feriti e quindici catturati tra le file dei ragni e dodici feriti tra i poliziotti.
Rientrtarono in ufficio piuttosto tardi e, come sempre, Hetty era lì che li aspettava.
-la ringrazio direttore ... sarà fatto direttore- mentre parlava fece un cenno a Callen per invitarlo a sedere -anche a lei direttore- posò il ricevitore.
-cosa dice il direttore?- chiese col suo solito sorrisetto.
-mmm signor Callen, vedo che ha ancora voglia di scherzare-
-per niente, Hetty, sono a pezzi-
-ho io quello che ci vuole … una bella tisana- rispose allungando la tazza -naturalmente, il direttore, ci fa i complimenti per l'ottimo lavoro in team con la polizia-
-tutto qui?-
-no … ha ribadito il fatto che dovessi portare Selene in squadra molto prima-
Callen non rispose, posò la tazza serio in volto.
-e io ho ribadito il fatto che ho atteso perchè mi serviva dov'era-
-Hetty, noi andiamo … ciao Callen-
-signor Beal, signorina Jones a domani-
-vengo anch'io, ho il rapporto da finire-
I tre si avviarono verso le scrivanie della squadra.
-allora, il post prima missione com'è?- chiese Erik.
-devastante! Sono stanchissima-
-e a me non chiede nula?-
-Deeks, tu sei collaudato ormai!-
-tutti testimoni, la mia partner mi ha trattato male-
-Hetty vi da dato due giorni liberi, così ti potete riposare-
-senza dubbio, Nell- disse Sam.
-noi andiamo, ci vediamo-
-ciao ragazzi- salutò Callen per tutti.
-allora, cosa fate in questi due giorni?- chiese Kensi un po' curiosa.
-surf!- rispose subito Deeks.
-imbiancare la camera a mia figlia-
-di che colore stavolta?-
-blu oceano, siamo nel periodo del “adoro il mare”, tu amico?-
-boh, non ci ho ancora pensato-
-sole, spiaggia e pulire casa … sembra un porcile! Kensi?-
-anch'io Selene … oltre ad avere una montagna di roba da lavare-
Hetty e Getz, osservavano da distante la scena.
-non mi pare che Selene abbia bisogno di lei-
-comunque io rimango in città ancora un paio di giorni, giusto per precauzione-
-stia tranquillo, ci penserà il suo fidanzato in caso di incubi-
-a già, il misterioso fidanzato … ma tu sai chi è?-
-certo-
-e se ti chiedesi di...-
-si risparmi la domanda, dottore-
-ricevuto, vado dai ragazzi-
Hetty tornò alla sua scrivania per bere una tazza di te.

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Capitolo 4
*** 4_LA PERSONA GIUSTA ***


~~Quello che segue è puramente immaginario nel rispetto dei diritti d'autore
What follows is purely imaginary in compliance with copyrights


-ho capito, direttore, organizzerò quanto necessario-
Hetty posò i ricevitore e, con un'espressione pensierosa, guardò verso l'ingresso dove vide entrare Granger che e puntare dritto alla sua scrivania.
-dalla tua faccia deduco che hai già parlato col direttore-
-sì, Owen-
-cos'è che ti preoccupa?-
-temo la reazione del resto della banda o di loro alleati-
-quei due narcotrafficanti stanno volando su un aereo militare con venti soldati e tre agenti ncis-
-questo lo so anch'io, Owen, ma continuo ad avere dei timori- rispose sollevando il telefono -signorina Jones, tenete monitorato lo scalo militare c'è in arrivo un prigioniero-
Granger si alzò -vado all'aeroporto … tu informa Callen e gli altri-
-occhi aperti, Owen-
-non sono un novellino, Henrietta-
Callen e Sam arrivarono per primi e si sedettero alle scrivanie prendendo in mano le cartelline che quelli del turno di notte avevano lasciato, poco dopo giunsero anche Deeks e Kensi discutendo animatamente.
-ti dico due di zucchero!-
-ma figurati! In quella quantità è troppo! … ciao ragazzi-
-qual'è il tema del giorno?- chiese Sam.
-quando ho preso il caffè una tizia ha ordinato un espresso italiano e ci ha messo due dosi di zucchero-
-e io gli ho detto che ha visto male … per quel caffè è troppo … G, tu che dici?-
Fece una smorfia -io non bevo l'espresso … quindi non posso rispondere-
-ciao a tutti-
-Sel, tu che lo bevi, quanto zucchero ci va nell'espresso italiano?-
-a me piace amaro- rispose sedendosi -però ho visto gente che ce ne mette anche parecchio-
-parecchio quanto?- chiese il biondo poliziotto sporgendosi in avanti.
-anche due o tre-
Alla risposta scattò il piedi -siiiiiiiiii, avevo ragione io!-
-signor Deeks, si calmi e si segga, devo parlarvi-
-abbiamo un caso?-
-non proprio signor Callen … da Washington, su un volo militare, stanno arrivando due importanti boss della droga colombiani per il processo-
-chi sarebbero?-
-i fratelli Marques-
-quanto importanti?-
-molto signor Hanna, tant'è vero che sono scortati da venti militari e dall'unità dell'agente Gibbs-
-dobbiamo andare all'aeroporto?-
-non occorre, signorina Blye, ci sono già degli uomini col vicedirettore-
-tra quanto atterreranno?--
-tra un'ora circa, signor Deeks … il nostro compito sarà di dare loro supporto durante l'udienza-
-ok d'accordo, ma quando si terrà il processo?-
-domani signor Callen … nell'attesa resteranno sotto sorveglianza alla prigione militare-
Callen si alzò in piedi -noi facciamo un giro attorno all'aeroporto, giusto per precauzione-
-buona idea, ma fatelo con circospezione-
-tranquilla, Hetty!- la risposta in coro giunse dal corridoio.
-e io? Vado di sopra a dare una mano con le telecamere?-
-giusta deduzione … vengo anch'io, degli occhi in più non faranno male-

*****

-Mc piccione, si inizia a vedere la città degli angeli!-
-ho visto, Tony- rispose senza alzare lo sguardo dal portatile.
-ma si può sapere cosa stai facendo? È più di un'ora che continui a scrivere!-
-sto chattando con Delilah, oggi aveva gli esami pre-operatori-
-e cosa le hanno detto?-
-ancora nulla, deve aspettare un paio di giorni-
-preparatevi, ci siamo-
-ok capo-
Subito dopo l'atterraggio, mentre la rampa si abbassava, l'aereo cargo venne raggiunto dalle autobotti per fare rifornimento, nell'ordine scesero prima gli agenti ncis poi i militari con al centro i due criminali.
-agente Gibbs, avete fatto buon viaggio?-
-ottimo signore-
-sono loro?-
-esatto-
All'improvviso di udì un forte rumore di motori e l'aria si riempì di un fumo denso.

*****

-ma che succede!?-
-Erik chiami il signor Callen, e dica loro di intervenire!-
-subito Hetty-
Quando giunsero sul posto il fumo si era diradato i boss della droga svaniti e i presenti erano a terra con un forte attacco di tosse collettivo.
-Jethro, tutto bene?-
-coff coff … ciao … coff … regola numero 10 … coff … la ricordi?-
-mai dare nulla per scontato-
-ci aggiunga … coff … anche che … coff coff … Henrietta aveva ragione-
Suonò il telefono di Kensi-
-perfetto, grazie Erik … stanno arrivando delle ambulanze-
L'intero gruppo venne portato in ospedale per accertamenti, l'area del sinistro circondata e messa sotto analisi.
Verso sera vennero tutti dimessi dall'ospedale, Di Nozzo e McGee tornarono in albergo mentre Grange e Gibbs andarono in ufficio per fare il punto della situazione, trovando Hetty che parlava con Callen e Selene.
-Henrietta, ci sono novità?-
-Owen, agente Gibbs, tutto bene?-
-sì, era solo un gas stordente- rispose canuto agente.
-meglio così … grazie a kaleidoskope abbiamo ritrovato le autocisterne-
-a diversi kilometri e bruciate- aggiunse Callen.
-Henrietta, devo parlarti in privato-
-andiamo nel mio ufficio-
Gibbs li guardò allontanarsi, mentre i due agenti ripresero a scrivere i loro rapporti.
-e il resto? I fratelli Marques avevano addosso un gps- chiese Gibbs sedendo alla scrivania di Kensi.
-abbiamo perso il segnale quasi subito, Jethro-
-quindi?-
-non devi chiederlo a me- rispose indicando Selene che stava continuando a scrivere.
Gibbs girò la testa verso la ragazza -quindi, agente?-
-Selene Smith … il segnale è arrivato fino al porto, si è spostato in mare ed è sparito-
-non avete cercato tra le barche?-
-sì, ma hanno avuto l'idea giusta … si sono mischiati in una gara di barchini-
-la gente che c'era non li ha visti?-
-purtroppo no, era una manifestazione in maschera-
 -maledizione!-
-calma Jethro, Deeks ha contattato alcuni suoi colleghi alla narcotici, appena sanno qualcosa ci girano le informazioni-
-quindi aspettiamo … tu, cosa mi dici? Sei sempre fermo alla regola 50?-
-regola 50!? e sarebbe?-
-lui ha un suo regolamento personale, Sel-
-e la 50 cosa recita, agente Gibbs-
-Mai fidarsi di una donna che non si fida del proprio uomo-
-si può anche girare … mai fidarsi di un uomo che non si fida della propria donna-
-parli per esperienza Smith? Problemi col tuo ragazzo?-
-no, tra me e il mio ragazzo c’è la massima fiducia-
-nel nostro lavoro è quello che conta … sto aspettando, ragazzo, non mi hai ancora risposto-
-al momento ho una casa, al resto ci penserò-

*****

-McGee guardati intorno, sembra di essere sul set di Laguna Blu-
-Tony, per favore, non iniziare!-
-capo, perchè il nostro ufficio non è così?-
-Di Nozzo! … voi restate in zona, io parlo col vicedirettore-
-Tony, salgo a salutare Erik-
-ricordati il regalo di Ebby-
-siiiiiiiiiiii- rispose già su per la scala.
-colleghi, buongiorno!-
-giorno, Tony, solo?-
-più o meno, Sam, il capo è dal vostro capo col vicedirettore, Mc pc di sopra … vi rubo un caffè-
-fai pure- disse Callen.
Selene arrivò canticchiando dalla palestra.
-hai steso Scott un'altra volta?- chiese Kensi.
-esatto!-
-non credo che ci conosciamo … agente speciale Entony Di Nozzo, piacere-
-Selene Smith, piacere mio- rispose stringendo la mano del collega.
-quella “Selene Smith?”-
Callen alzò un sopracciglio, Kensi abbassò la testa ridendo, Sam si sistemò meglio sulla sedia e Deeks rimase interdetto.
-cosa vorresti dire con “quella”- chiese il biondo poliziotto.
-quella che firma i rapporti balistici, Deeks- rispose Callen sorridendo.
-fermo così!- Tony scattò una foto -ti ha mai detto nessuno che assomigli un casino a  Chris O'Donnell?-
-scusa, e chi sarebbe?-
-l'attore che interpretò l'unico Robin della saga di Batman, Deeks- rispose.
-a me non sembra-
-e io ti dico di sì, o no Callen?-
-Tony, sei l'unico che me l'ha detto-
-dire cosa?- chiese Hetty.
-che G assomiglia ad un attore- replicò Sam.
-a me non pare, signor Di Nozzo-
-ci sono novità, Hetty?-
-purtroppo nessuna, signor Callen-
-data la situazione, noi restiamo qui- aggiunse Gibbs.
-capo, non abbiamo abbastanza roba di ricambio-
-a questo provvederò io, signor McGee … signorina Smith, li accompagni  dove sa e-
-mi faccio fare la ricevuta … a dopo-

*****

Dieci minuti più tardi erano in macchina sulla strada litorale.
-Mc genio, ora vedrai uno dei famosi centri commerciali di Los Angeles-
-mi spiace deludervi, ma stiamo andando in un comune negozio d'abbigliamento-
-certo, paga l'agenzia e si va al risparmio!-
-Di Nozzo!-
-scusa capo-
-il direttore del negozio è un vecchio amico di Hetty ed anche il nostro fornitore per tutto l'abbigliamento che si utilizza sotto copertura .. ecco, siamo arrivati-
Due ore dopo tre grosse borse vennero messe nel bagagliaio.
-capo che ne dici di un caffè?-
-buona idea McGee … Smith, il bar più vicino?-
-a due isolati … faccio il giro largo, voglio capire se la macchina che abbiamo dietro ci sta seguendo o no-
La macchina che li seguiva girò dentro una via poco dopo.
-possiamo mettere anche questo nel conto spese?-
-no, Tony-
Si udì il suono di uno sparo che andò a colpire una gomma dell'auto, i quattro estrassero subito le pistole, se ne udì un secondo che colpì un'altra gomma.
-al riparo!-
Gibbs fece appena in tempo a dirlo che sulla vettura iniziarono ad arrivare un colpo dietro l'altro.
-parla Nell-
==localizzami e agganciatevi alle telecamere del traffico!-
-Sel, sono spari?-
==sì!==
-sarò un razzo!- rispose iniziando a digitare rapidamente sulla tastiera.
-Nell, che succede?- chiese Callen.
-guardate-

*****

-al mio tre spariamo, intesi?-
-sì, capo-
-ok, capo-
-ricevuto-
-uno … due … tre!-
Sbucarono veloci da dietro l'auto e spararono alla cieca colpendo uno dei criminali che si trovava fuori dall'altra auto, gli altri occupanti fuggirono via sgommando mentre in lontananza si sentivano le sirene della polizia farsi vicine.
-Di Nozzo, McGee, mentre aspettiamo gli altri, tenete lontana la gente! … tu cosa ne pensi?- chiese rivolto a Selene.
-non saprei … io sono quattro mesi che sono passata sul campo, non penso di avere già così tanti nemici-
Di Nozzo tornò indietro con delle fotografie trovate addosso al bandito morto.
-capo guarda cos'aveva in tasca-
-siamo noi, all'aeroporto di Washington-
-chiamo Hetty- disse spostandosi verso un vicolo.
La telefonata fu piuttosto lunga, la chiuse soltanto quando sentì una mano conosciuta sulla spalla.
-sono arrivati, zia … va bene, a dopo-
-ho visto le foto-
-brutta faccenda-
-tu come stai?-
-a parte un livido sul ginocchio, sto bene … quel tizio, sappiamo come si chiama?-
-il programma lo sta ancora cercando-
Sam si avvicinò con fare sconsolato.
-G, il tipo non ha tatuaggi … o è nuovo-
-o lo hanno reclutato oltre confine, Sam-
-vuoi che faccio una ricerca con la frontiera?-
-buona idea Sel- rispose Callen –ti faccio portare da Deeks-
-no grazie, sta arrivando una macchina-

*****

In sala operativa fervevano le ricerche sia per telefono che per via informatica.
-Sel, il coroner ha mandato i dati per la balistica, te li ho girati sul pc-
-grazie Nell … scendo, Jeremy, prendi il mio posto-
Hetty, nel suo ufficio, stava parlando con Granger che era già rientrato dal luogo della sparatoria.
-quel tizio si è preso quattro proiettili-
-lo so, Owen, il coroner ci ha inviato i primi dati-
-la Smith, cosa dice?-
-abbi pazienza, sta ancora lavorandoci sopra … tazza di te?-
Selene, con la foto del cadavere davanti, stava guardando il filmato preso dalle telecamere del traffico.
-scoperto nulla?-
-più o meno- rispose prendendo il polipop al cioccolato tra i cinque che le comparvero davanti.
-eih, Tim, non ti è sembrato un gesto troppo affettuoso- disse a bassissima voce.
-non saprei, Tony, sai che qui hanno un modo particolare di lavorare-
-in effetti hai ragione-
-che significa “più o meno”?- chiese Gibbs sedendo alla scrivania di Callen.
-vi faccio vedere … prima che mi dimentico, il coroner ha bisogno di un proiettile di ognuno di noi per vedere chi l'ha colpito … vi mostro il filmato preso dalle telecamere del traffico-
-avete già avuto l'autorizzazione?-
-noi ce l'abbiamo sempre, è un accordo con la polizia, Tim-
-grazie Callen-
-capo, farebbe comodo anche a noi una cosa del genere, sai quanto lavoro ci...-
-Di Nozzo, per favore-
-capito, capo-
-ecco … fate attenzione ora-
-io ci vedo solo quel tizio che esce dall'auto-
-sì, ma l'ha fatto in un modo strano, Tony-
-da quando in qua hai la super vista McGee?-
-non è super vista … bastava non guardare le due bionde che passavo per strada- lo canzonò Sam.
-Sel, rimandalo più lento-
-ok,G-
Grazie alla proiezione più lenta si vide bene che l'uomo ucciso veniva spinto fuori della vettura.
-l'hanno praticamente usato come bersaglio umano! Ma perchè?-
-avevano capito di essere in svantaggio, Blye- rispose Gibbs alzandosi per andare da Hetty e Granger.
Callen riprese posto alla sua postazione -Deeks, i tuoi colleghi non hanno fatto sapere nulla?-
-li ho sentiti prima, dicono che nessuno parla ... hanno paura-

*****

Durante la notte arrivarono le foto che Ebby aveva estratto dalle registrazioni delle telecamere dell'aeroporto al momento della partenza da Washington.
Mentre le due squadre erano fuori in cerca d'indizi, Selene con l'aiuto di McGee stava lavorando al riconoscimento facciale in sala operativa.
-qui è un casino! … non so cosa dirti … anch'io ti amo Delilah-
-problemi con la tua ragazza?-
-in un certo senso, questo week-end deve operarsi alla schiena e le ho promesso di esserci-
-sù col morale! Siamo solo a martedì!-
-già, però è da sabato che siamo qui-
-agente speciale Timoty McGee sta forse sottovalutando i mezzi a nostra disposizione?-
-n no, direttrice Lange, non mi permetterei mai-
-come immaginavo … per aiutarla nel suo lavoro mi sono permessa di portarle una tisana rilassante con aggiunta di gingseng-
-g grazie-
-ci siamo! … il programma ha riconosciuto uno di quei tizi-
-chi sarebbe?-
-non ti piacerà, Hetty … Carlos Mendoza-
-mmm … signor Beal, affini la ricerca con questo nuovo dato includendo anche la frontiera-
-subito Hetty-
-scusate, chi sarebbe?-
-uno dei più grossi cartelli della droga Messicana- rispose Selene -solo che, finora, non aveva mai lasciato la sua villa-
-potrebbe essersi messo in società con i fratelli Maruques?-
-opzione da la valutare, signor McGee … aggiorno il direttore-
-chiamo Callen- Selene compose il numero -ciao … abbiamo novità-

*****

-ho capito Sel, grazie-
-la tua faccia non dice nulla di buono-
-esatto amico … Jethro, hanno trovato uno dei tizi che vi hanno fotografato-
-e chi sarebbe?-
-Carlos mendoza-
-del cartello Mendoza?-
-esatto Sam-
-in qualche modo si sono uniti … già, ma come?-
-ci stanno lavorando … chiamo Kensi per aggiornarli-

*****

-ho capito, direttore … come vuole … darò disposizioni-
-allora, Henrietta?-
-siamo autorizzati ad eliminarli, se necessario, Owen-
-dobbiamo tendere loro una trappola-
-esatto signor Callen-
-prima, però, ci serve sapere il loro punto debole-
-giusta osservazione agente Gibbs-
-a questo stanno provvedendo il Signor Beal e la signorina Jones … ho dato ordine di cercare congruenze tra le due famiglie-
-che facciamo nell’attesa?-
-direi che potete tornare a casa, signor Gibbs, ma tenete i cellulari a portata di mano-
-sarà fatto … G, una birra?-
-volentieri … a domani Hetty …Granger-

*****

-giorno, ragazzi … vi do il cambio-
-sei già qui?- chiese Nell con un certo stupore.
-piuttosto che stare a casa sommersa da scatoloni, preferisco l’ufficio!-
-i tuoi e il tuo ragazzo?-
-magari Erik! I miei sono ancora a New Orleans per l’addestramento delle nuove reclute … e lui è incasinato col lavoro … sfrutterò il riposo post-incarico-
-per fare cosa?-
-il famoso trasloco a rate, zia Hetty-
-molto a rate mia cara … voi andate pure a casa, il signor McGee sarà qui tra meno di un’ora-
-sono troppo stanco per guidare, vado a dormire in area relax-
-deduco, anche lei signorina Jones-
-sì Hetty-
I due analisti e la direttrice uscirono mentre la sala operativa iniziava lentamente a popolarsi, come d’accordo McGee arrivò puntuale alle otto.
-ciao … ma a che ora sei arrivata?- chiese notando la quantità di appunti che aveva depennato.
-ciao Tim … sei e mezza circa-
-wow … a che punto siamo?-
-gli analisti hanno passato tutti i registri della prigione … ora dobbiamo estrapolare o filmati-
-ok, ricevuto-
Verso le otto e mezza arrivarono Gibbs e Callen preannunciati dal profumo di caffè che si diffuse nell’aria.
-grazie- disse Selene alzando le mani per recuperare il bicchiere termico e un sacchetto –cioccolato?-
-quelle alla crema pasticcera erano finite- rispose Callen.
-avete trovato qualcosa?-
-sì capo …  guardate lo schermo … questa donna ha fatto visita spesso a Antonio Marques negli ultimi due mesi-
-come si chiama?-
-Maria Esperation … ma è sicuramente falso, non esiste nell’archivio anagrafe-
L’ultima parte della frase non l’aveva seguita bene, la sua attenzione venne catturata dalla mano del suo amico posata un po’ troppo in basso sulla schiena di Selene, e per lui che arrivava da quattro matrimoni non ci volle molto a capirne il motivo.
Il vociare che giungeva dalle scale indicava l’arrivo degli altri.
-e quella chi è?- chiese Sam avvicinandosi allo schermo.
-stando ai registri della prigione si chiama Maria Esperation, e megli ultimi due mesi ha fatto spesso visita ad Antonio Marques-
-nome falso, giusto?-
-esatto Deeks-
-e quindi?-
-glielo spiego io signor Di Nozzo … vi dividerete in tre unità e starete nella zona gestita dalla banda-
-scusi la domanda, ma non sarebbe opportuno dividerci in quattro?-
-sì signor McGee, ma vede … lei alle quattordici ha un volo prenotato per Washington-
-non capisco-
-oooh, Mc disastro, torni a casa!-
-questo l'ho capito, Tony! … Capo, ma perché-
-non è una mia decisione-
McGee girò lo sguardo verso l'altro computer.
-non guardare me- Selene prese le distanze.
-ho saputo dell'intervento della sua fidanzata e mi sono permessa di agire in merito- rispose Hetty uscendo.
-muoviamoci … Sam con Di Nozzo-
Gibbs sorrise -io con te-
-e noi al solito- aggiunse Deeks guardando Kensi.
-Sel?-
-appena ho notizie ve le giro … buena suerte amigos!-
Rimasti soli Tim iniziò a riflettere.
-è inutile che ci provi … ricordati che Hetty sa sempre tutto di tutti!-
-tutto tutto?-
-tutto tutto-
-ma come fa?-
-superpoteri-
Verso le dieci Nell e Erik ripresero il loro posto lasciando libero il collega per ritornare in albergo a fare i bagagli.

*****

-stanca?- chiese posando una tazza di te sul tavolino davanti al divanetto.
-parecchio- rispose aprendo gli occhi e mettendosi a sedere.
-vi manca molto?-
-non tantissimo … i mobili ci sono tutti, dobbiamo portare vestiti e suppellettili … solo che-
-avevi fatto conto sui tuoi genitori-
-esatto … solo che sono incasinati con l'addestramento della nuova unità-
Si udirono dei passi, era Erik.
-ci dica signor Beal-
-abbiamo individuato la ragazza, è appena entrata dal parrucchiere-
-sappiamo il nome?-
-il programma di riconoscimento ci sta lavorando-
-ottimo … aggiorni il signor Callen, noi arriviamo-
-subito-

*****

-grazie Erik!- chiuse il vivavoce mentre sul navigatore comparve l’indicatore stradale –qualche idea?-
-sei tu il capo missione-
-simpatico- compose un numero.
==dicci tutto Callen!== si udì la voce di Deeks rispondere.
-Kensi, entra fingendoti una cliente e cerca di uscire con la ragazza … Sam è quasi sul posto-
==ricevuto, voi?==
-entro dieci minuti siamo lì-
==ok, a dopo==

*****

-quel negozio è da super lusso!-
-già, e vestita così col cavolo che entro-
-per darti retta dovresti essere un vero disastro-
-cos’hai detto, Tony?-
-che dovresti essere un disastro-
-ma certo! … passami le vaschette delle salse degli hamburger-
-Deeks, cos’hai in mente?-
-farti entrare nella parte-
Qualche minuto dopo una Kensi a poco da una crisi di nervi entrò nel negozio, avendo i capelli impastocchiati di un misto tra maionese e ketchup nessuno badò all’abbigliamento.
Al segnale convenuto anche il resto della squadra entrò nel negozio per uscirne una mezz’ora dopo con la ragazza che venne portata alla casa galleggiante per essere interrogata.

*****

-ciao, ha parlato?- chiese Selene entrando.
-Kensi, ne ha provate diverse, ma non molla- rispose Deeks.
-sappiamo il nome?-
-sì Sam, Diana Mendoza … ma ora viene il bello … il cognome da sposata è-
-Marquez- finì Gibbs la frase.
-esatto-
-a noi non risultava essere sposato!-
-non per i registri ufficiali, Tony, Nell ha scoperto l’esistenza di una chiesa sconsacrata e di prete che vi abita vicino … aggiungici un paio di telefonate di Hetty, ed ecco il risultato!-
-ottimo lavoro … Sam andiamo a farci quattro chiacchiere anche noi-
-grazie-
-con piacere, G-
Una volta scoperto il nome della ragazza ed il vero legame con Marquez non ci volle molto per farla parlare.
Il nascondiglio era un vecchio edificio abbandonato che fungeva da base per la banda di Mendoza.

*****

-agiremo stanotte … il direttore ci da carta bianca-
-servirà un appoggio dall’esterno-
-lo avrete signor Callen-
-Gibbs, lei è un cecchino si posizionerà sul tetto di quel palazzo- Granger indicò un punto sul monitor.
-non ce la posso fare da solo, ci saranno almeno quaranta persone lì dentro! … servirebbe un secondo cecchino!-
-l’avrà … Smith, prepari il fucile-
-sì, signore-
-lei sarebbe un cecchino!?-
-qualcosa in contrario, Di Nozzo-
-nulla vice direttore-
-abbiamo un piano?-
-il capo squadra è lei, agente Callen, le lascio libertà di decisione-
-grazie … andiamo da basso, così ne parliamo- rispose rivolgendosi al gruppo.
Scendendo le scale Gibbs lo riprese bonariamente.
-se ti può consolare, anche a me non sta stroppo simpatico-
-veramente a nessuno “sta troppo simpatico”-
Gibbs rise mentre tutti prendevano posto.
-fammi capire una cosa … ma sei un cecchino cecchino … o più Nikita, come nel film di Luc Besson, quella che...-
-Di Nozzo!-
-compiva omicidi su commissione? … se ci pensi bene, lo siamo un po' tutti-
-non ti seguo-
-fai un po' i conti di quanta gente hai già sparato dietro-
-cavoli! Hai ragione non ci avevo mai pensato, prima d'ora-
Tony, in risposta, ottenne una quasi risata generale.
-eih, ragazzo, a che pensi?-
-al giusto modo d'agire, Jethro-
-c'è solo un modo, G, serve un'esca- disse Sam.
-la faremo io e Di Nozzo-
-no, è quello che si aspettano … daremo io e Sam l'esca-
-in che modo?- chiese Kensi.
-andremo a bussargli la porta, giusto?-
-giusto Sam … arriveremo tutti assieme, noi ci faremo prendere mentre voi sarete tutti in posizione-
-e se invece di prendervi vi sparano?-
-non lo faranno, Deeks, abbiamo la ragazza … agiremo non appena Sel e Jethro saranno in posizione, ok?-
-ok- Selene si alzò -agente Gibbs, la porto in armeria-
L'agente scelse con attenzione quale fucile utilizzare e quale mirino montare, posando tutto sul tavolo.
-e tu, non prepari niente?- chiese con fare paterno.
-il mio è sempre pronto- Selene aprì un armadio di sicurezza e tirò fuori una valigetta.
-bel giocattolo … davvero niente male- disse prendendolo in mano e puntandolo verso l'ingresso.
-vedo che hai trovato quello giusto- Callen sorrise.
-esatto, ragazzo-
-quanto vi manca?-
-direi che abbiamo finito, Smith?- rispose mettendo il fucile nella custodia rigida.
-pronta … G, come supporto chi abbiamo?-
-Erik … e per darsi coraggio ha già bevuto quattro caffè-
-sarebbe a dire?- domandò Gibbs .
-che è forse l'unico agente a non avere la pistola- rispose Callen facendo strada.

*****

-ma perchè proprio io!? … non potevi far venire Nell, dopotutto, lei ha già operato sul campo!-
-lei non può, sono i giorni di fermo- Selene posò la valigia del fucile e si girò -dai, posa l'attrezzatura-
-avanti Beal, prima iniziamo e prima finiamo-
-ricevuto, agente Gibbs-
Accese il computer e stabilì il collegamento satellitare poi avviò il programma di termografia.
-cavoli! Ci sono cinquanta persone lì dentro-
-avvisa Callen, noi ci piazziamo-
-ok Sel-
Mentre l'analista telefonava indossarono le protezioni per ginocchia e gomiti, misero a terra il tappetino e posizionarono cavalletti e fucili.
-bene Callen, riferisco … dice di chiudere i telefoni e passare agli auricolari-
-grazie, Erik-
-Smith, ora tocca a noi-
I due cecchini presero posizione, sotto lo sguardo di un Beal a metà tra lo stupore e la paura cambiarono completamente espressione diventando scuri in volto e molto seri.
-Smith, io copro Callen, tu Hanna-
-ricevuto-
Dopo una mezz'ora che non sembrò passare mai arrivarono le parole che tutti aspettavano.
-bersaglio acquisito- disse Selene con voce pacata.
-bersaglio acquisito … Beal, dai ordine che possono muoversi-
-..........-
-Beal! Non è il momento di farsi prendere dalla paura, muoviti!-
-s … sì, subito, agente Gibbs-
Pochi istanti sopo la Challenger nera fece il suo ingresso nel vicolo, subito venne fermata da alcuni componenti della banda, i due agenti vennero perquisiti e fatti entrare nello stabile.
I due rimasti di guardia vennero distratti dal passaggio di Kensi e messi a tappeto da altri agenti, il tutto avvenne sotto lo sguardo del satellite.
-Beal, li abbiamo persi … dacci la posizione-
-stanno per raggiungere i capi … dovreste vederli a breve-
-ricevuto Erik … affermativo, li ho nel mirino-
-anch'io … avanti ragazzo, facci capire che possiamo-

*****

-dov'è  mia moglie, federale?- chiese Antonio Marques.
-al sicuro in una delle nostre prigioni- rispose Callen.
-ora tu prendi il tuo fottuto telefono e fai in modo che venga portata qui-
-se non lo volessi fare?-
Per tutta risposta Callen si prese un pugno in faccia che gli ruppe il labbro e gli fece posare un ginocchio a terra, il tentativo di Sam di aiutarlo venne fermato da una pistola puntatagli contro.
-ora la fai quella telefonata, vero?- fù la domanda di Carlos Mendoza.
Callen alzò la testa e sorrise, quello era il segnale.
Pochi istanti dopo i due fratelli Marques caddero a terra con un buco in fronte, quasi in contemporanea avvenne l'irruzione degli altri agenti ncis, che iniziarono un conflitto a fuoco.
Sam sparando a copertura portò Callen al sicuro.
-oih- disse quando venne posato a terra.
-tutto ok?- chiese l'amico sparando da dietro alcune casse.
-sì … ho solo bisogno di qualche minuto per recuperare-
Sam sedette per cambiare caricatore -qualche? G, siamo nel pieno di uno scontro a fuoco!-
Rise portando la mano all'orecchio -Erik … Mendoza è ancora qui?-
==piacere che sei intero … te lo dico subito … è più o meno al centro del locale, ben circondato che spara all'impazzata==
-grazie … Jethro, Sel, lo vedete?-
==affermativo, ragazzo … hai in mente qualcosa?==
-sì … se eliminiamo anche l'ultimo pesce grosso i piccoli dovrebbero arrendersi, giusto?-
==giusto==
-sparate pure quando volete-
==ricevuto==
Guardò Sam -pronto?-
-sempre-
I due saltarono fuori dal nascondiglio e sparando raggiunsero Deeks, Kensi e Di Nozzo anche loro nascosti dietro alcune casse.
-ti fa male?-
-stavo meglio prima, Kensi-
-quanti caricatori avete?- chiese il biondo mentre toglieva uno dei giubbetti antiproiettile che indossava.
-due interi e circa metà di quello in uso- rispose Sam prendendolo.
I rumori degli spari cessarono.
-FEDERALE!?- urlò Mendoza -vieni fuori e parliamo!-
-non andare Callen, è sicuramente una trappola-
-lo so Tony, ma forse dimentichi due angeli lassù- rispose con un mezzo sorriso prima di uscire allo scoperto -sono qui, Mendoza! Cosa vuoi?-
-TU!-
Rispose puntandogli contro la pistola, ma venne freddato con un colpo in pieno petto e come lui altri cinque che cercarono di fare lo stesso.
Callen, con il primo sparo, rapidamente tornò al sicuro ingaggiando un secondo scontro a fuoco tra loro agenti e i banditi che si concluse, come previsto, con la resa degli ultimi rimasti.

*****

-finito- disse Gibbs alzandosi.
-fiuuuuuuu … è andata-
-allora, Erik, com'è stata la tua prima missione sul campo?-
-maledettamente stressante, ma diamine se mi è piaciuto!-
-ora non ti resta che imparare a sparare-
-n no, agente Gibbs, perchè essendo un analista io....-
-non dire altro, pivello, è un ordine!- poi con tono più paterno aggiunse -sei un agente federale è importante che tu ce l'abbia-
-sarà fatto agente Gibbs … porto giù l'attrezzatura-
L'analista scese assieme all'agente di sorveglianza
-dimenticato qualcosa?- chiese Selene sentendo dei passi avvicinarsi.
-io no-
Era Callen con un panetto di ghiaccio chimico sulla faccia.
-hai preso un bel colpo- lo canzonò Gibbs.
-rischi del mestiere … se avete finito, torniamo in ufficio-
-io sì, vado avanti, ci vediamo giù-
-un attimo, Smith-
-dica agente Gibbs-
-veramente devo parlare ad entrambi-
-lo facciamo strada facendo?-
-no, ragazzo, qui e ora-
-ho sbagliato qualcosa?-
-tu no … lui, sì-
-io?-
-non hai nulla da dirmi?-
-no, non mi pare-
-io dico di sì-
-scusate, ma io cosa centro?-
-centri … molto più di quello che pensi-
-sarà la stanchezza, ma continuo a non capire, agente Gibbs-
Callen, invece, aveva capito cosa stava per dire il suo amico e abbassò il ghiaccio serio in volto -quando l'hai capito?-
-quasi subito- rise -dopo quattro matrimoni falliti, se non me ne fossi accorto sarebbe stato preoccupante, non trovi?-
Fu il turno di Callen sorridere -e come la vedi?-
Si girò verso Selene -sei la persona giusta per lui-
-grazie, agente Gibbs … sia sincero, farà rapporto?-
-non ne vedo il motivo, da quanto ho potuto vedere siete in grado di operare senza problemi- volse lo sguardo verso Callen -da quanto state assieme?-
-quasi otto mesi-
-otto mesi!? E nessuno lo sa? … la direttrice Lange-
-glielo spiego in ascensore, agente Gibbs-

 

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Capitolo 5
*** 05_RIVELAZIONI ***


~~Quello che segue è puramente immaginario nel rispetto dei diritti d'autore
What follows is purely imaginary in compliance with copyrights


All'ufficio progetti speciali era una normale giornata di lavoro, le squadre erano fuori assorte nei loro compiti, ma l'attenzione di Hetty era, principalmente, posta su un monitor che proiettava le immagini del tetto di un palazzo.

*****

-ancora nulla?-
-negativo, signore-
-Taylor, coprimi cinque minuti-
-ricevuto-
-Smith, chi le dato il permesso di lasciare la posizione!?-
-un bisogno fisiologico, signore-
-quale sarebbe?-
-questo!-
Selene senza dilungarsi oltre levò prima gli occhiali gialli da tiratore poi le lenti a contatto e, dopo averli tolti dalla propria custodia, indossò quelli da vista.
-Smith, che significa!?-
-esattamente quello che ha visto, Granger- rispose indossando un berretto con visiera e riprendendo la sua posizione –grazie, Taylor-
-di nulla … c'è movimento, signore!-
-cecchini pronti!- ordinò Granger prendendo un binocolo e portando la sua attenzione, principalmente, allo spazio coperto da Selene.

*****

-ma che sta succedendo!?- a Callen bastò un'occhiata al monitor per riconoscere Selene tra i sei stesi a terra.
-poco dopo che siete usciti ci è arrivata una soffiata su una riunione di cellule talebane … il direttore ha dato ordine di eliminarli con ogni mezzo-
-e dove si trovano?-
-nel palazzo di fronte e quello sullo schermo, signor Hanna-
-quelli sono cecchini?-
-solo i sei a terra, signorina Blye … il vicedirettore ha radunato quelli presenti in città … e sì c’è anche la signorina Smith-
-Hetty abbiamo il collegamento video sugli obbiettivi-
-sul monitor, signorina Jones, grazie … e mi apra il collegamento-
-arriva … fatto-
-Owen, mi senti?-
==dimmi Henrietta==
-vediamo sia voi che gli obbiettivi-
==devo chiudere, si stanno muovendo per l’appartamento … ci sentiamo dopo==

*****

-cecchini liberi di colpire al mio segnale- guardò nuovamente lungo tutto l’appartamento prima di dare l’ordine –ora … fuoco!-
I colpi partirono rapidi e precisi, i talebani ebbero appena il tempo di capire cosa stesse accadendo prima di cadere colpiti a morte.
I pochi che riuscirono a scappare vennero fermati dagli agenti dei corpi speciali e da quelli della SWAT.
La sparatoria durò poco più di mezz’ora, in sala operativa nessuno osava parlare.

*****

Ci volle quasi un’ora prima che la squadra rientrasse, il primo a fare il suo ingresso fu Granger scuro in volto che volle parlare subito con Hetty, poco dopo, preannunciati dal classico suono della suola degli anfibi, anche il gruppo dei cecchini entrò e si diresse in armeria per le operazioni del caso.
Kensi portò indietro la sedia –vado a vedere che fucili hanno usato!-
-vengo anch’io!- fece eco Deeks.
Callen non disse nulla, si alzò e si mise in modo da poter guardare in direzione dell’ufficio di Hetty senza dare nell’occhio.
-secondo te cosa dicono?- Sam lo affiancò.
-non saprei, Granger, dal gesticolare è irritato per qualcosa-

Il vicedirettore era più che irritato, era praticamente furente.
-dovevo saperlo che la Smith porta gli occhiali!-
-cosa sarebbe cambiato?-
-l’avrei posizionata in un altro punto!-
-in un angolo, casomai!-
-oh Henrietta, per favore!-
-Owen, da quanto ho potuto vedere ha svolto un ottimo lavoro-
-fortuna, solo fortuna-
-riamane il fatto che sia un ottimo cecchino, concorda con me capitano Taylor?-
-sì signora, l’agente Smith, ha svolto il suo compito in modo perfetto- fece volutamente una pausa –lo posso affermare con certezza, in quanto, era tra me ed il caporale Norfor-
-mi auguro che lo metterà nel suo rapporto- disse sarcastico Granger.
-esatto signore- si alzò –chiedo scusa, io e i miei uomini dobbiamo rientrare alla base-
-certo vada pure, capitano, e grazie-
-dovere signora, dovere-

Assieme al militare arrivò anche Sam in armeria.
-Sel, non serve che tieni gli occhiali da tiro anche qui-
-questi sono miei-
-tuoi?-
-solitamente qui porto le lenti a contatto, ma lo stare su quel tetto sotto al sole mi ha irritato gli occhi e ho dovuto toglierle-
-il tuo vicedirettore ha fatto una scenata per questo-
-c’era da aspettarselo, Taylor-
-ma con la direttrice ha avuto poco da ribattere … quella donnetta è micidiale!-
-Hetty è una specie di mito nell ncis- rispose Kensi.
-è una grande direttrice siatene orgogliosi-
 -lo siamo- disse il Seal.
Norfor, Kamos, O’Brian andiamo!-
I militari accennarono un gesto con la testa ed uscirono.
-Smith, avrai il nostro rapporto, il prima possibile-
-grazie, e tu il mio-
-vi accompagno- Deeks uscì con i militari.
Riamasti soli, Selene, tolse la casacca della mimetica mostrando una maglietta nera vistosamente alonata di bianco dalla sudorazione.
-ora capisco perchè hai dovuto togliere le lenti a contatto-
-quel tetto era un forno … abbiamo sudato al pari di quanto si beveva-
Sam stava per dire la sua quando si accorse che Selene portava al polso uno di quei braccialetti in gomma e cristalli che vanno di moda, cosa a cui non avrebbe dato peso se non fosse stato che era dello stesso colore di quello che aveva comperato Callen giusto il giorno prima durante la loro pausa pranzo.

*****

-possibile che ignorasse la cosa, Callen!?-
-è così, signore-
-diamine, Callen! Sono mesi che lavora nella sua squadra!-
-Owen, inizi ad esagerare-
-affatto Henrietta! … oggi per poche ore sotto al sole ha dovuto togliere le lenti, possibile che quando ha lavorato sotto copertura come prostituta NON SI SIA MAI CAPITATO!? … BLYE!? VENGA QUI!-
L'urlo echeggiò per per tutto l'ufficio, facendo fermare tutti i presenti.
-a stare sul quel tetto si è preso un'insolazione?-
-no Sel, temo sia altro-
-e di molto serio- aggiunse Deeks -Hetty si è alzata in piedi, e non ha una bella faccia-

*****

-ora basta, Owen, qui dirigo io e decido cosa va bene e cosa no!-
-questo non toglie che debba farne rapporto al direttore-
-fallo pure, e io farò il mio-
Granger indispettito se ne andò.
-signorina Blye, vada pure e mi mandi Selene- disse tornando a sedere.
-sì Hetty-
Callen attese qualche istante prima di parlare -che intenzioni hai?-
-nessuna, rimane tutto com'è … siedi pure, mia cara-
-perchè urlava così tanto? Ho forse fatto qualcosa di sbagliato?-
-al contrario … anche il capitano Taylor ti ha elogiato-
-meno male, per un attimo ho temuto-
-solo che Granger non ha gradito il fatto degli occhiali- disse Callen.
-è scritto sulla mia scheda, no? E poi non sono il primo cecchino con le lenti da vista-
-certo ma, Owen, non ha apprezzato il gesto che hai fatto-
Lo sguardo si fece triste -lo so, non dovevo lasciare la posizione-
-questa è la regola … ma c'è anche quella che dice che nessuno deve creare una situazione di pericolo per gli altri-
-tenendo le lenti rischiavi di non vederci bene- Callen si alzò e le posò una mano sulla spalla stringendo un poco la presa, poi si allontanò tornando alle scrivanie.
-mi sono fatta un nemico?-
-chi Owen?- rise –tempo di arrivare a Washington e avrà scordato tutto-
-che sollievo!-
-vai pure, hai del lavoro che ti spetta, giusto?-
-un lungo rapporto da scrivere, vorrai dire!- sorrise e tornò anche lei alla sua postazione.
Suonò il telefono -pronto? … mi dica direttore-

*****

Sedette e guardò Kensi -mi spiace-
-per cosa?-
-ti sei presa una girata da Granger per colpa mia-
-non dirlo neanche per scherzo! Siamo una squadra e, come tale, ci diamo sostegno a vicenda, giusto?-
-ben detto-
-la mia partner ha pienamente ragione-
Callen si limitò a sorridere.
-e poi non gli mica detto balle … nessuno qui si era accorto che tu portassi le lenti a contatto!-
-ora che fai, tieni gli occhiali o le lenti?-
-gli occhiali, Deeks, sono molto più comodi … le lenti le userò al bisogno-
Sam allungò una mano in direzione del biondo -dieci dollari, grazie-
-avevate scommesso!?-
-sì, Kensi, e ho vinto io-
Hetty, come al solito, comparve dal nulla -signori, voi non avete delle tracce da seguire?-
-sì Hetty-
-bene, signor Callen, andate- aggiunse con un cenno della mano.
Invece di tornare al suo ufficio sedette alla scrivania di Kensi.
-devi dirmi qualcosa?- chiese continuando a digitare sulla tastiera.
-quando scoprii la relazione tra il detective Deeks e la signorina Blye ti chiesi di pedinarli-
Selene smise di scrivere, quella frase suonava come avvertimento.
-ricordi?-
-perfettamente! Ore e ore di appostamenti, anche durante gli incarichi-
-io mi sono sempre opposta alle relazioni tra colleghi … e quando le scoprivo, e quante ne ho scoperte … ho sempre diviso i due … cercando sempre di agevolarli-
-mi stai forse dicendo che hai fatto controllare anche noi? Da mamma e papà, suppongo-
-esatto-
-vuoi dividerci?-
-no, al contrario, vedere voi mi ha fatto ricredere … ho avuto la prova evidente che, se si vuole, si possono gestire le due cose-
-perchè mi dici questo?-
Si alzò in piedi -non saprei … forse per riappacificarmi in qualche modo coi fantasmi del passato- rispose allontanandosi.
Selene si rimise al lavoro, il vibrare del cellulare la riportò alla realtà e le si rese conto che aveva davanti una pagina piena di lettere e numeri senza senso, lesse il messaggio di Callen che l'avvisava che avrebbe tardato in quanto avevano preso il sospettato ed ora era sotto interrogatorio.
Guardò l'ora, erano le cinque, il che voleva dire che aveva passato più di due ore in uno stato di trance, riordinò le sue cose e tornò a casa.
Avendo pranzato con un panino al volo, cucinò della pasta con le verdure e ne lasciò una porzione nel piatto per il microonde.
Guardò il telegiornale ed impostò televisore e videoregistratore sullo spegnimento automatico per poter registrare l'episodio della settimana di ncis Los Angeles in modo da rivederlo con Callen e farsi un po' di risate su quello che gli sceneggiatori si inventavano per farlo sembrare reale quanto la vera ncis.
Conoscendo la metodica, Callen, sarebbe rientrato attorno alla mezzanotte, nell'attesa decise di portarsi avanti con i rapporti, prese in mano i vari appunti, quando l'occhio le cadde sulle sigle dei suo compagni le tornarono in mente le parole di Hetty, chiuse il computer e andò a dormire.
Aprì gli occhi sentendo dei rumori e si rese conto che non aveva per nulla dormito, si girò verso la finestra, nell'ordine si udì:
chiave nella serratura, apertura e chiusura della porta,
tonfo del borsone sul pavimento,
microonde suonare e piatto vuotarsi,
camminata in bagno, scarico acqua e apertura della medesima nella doccia,
zip del borsone aprirsi,
carico della lavatrice e programmazione per lavaggio notturno con annessa asciugatura,
chiusura dell'acqua della doccia,
uso dell'asciugacapelli, per un nanosecondo
camminata verso la camera,
posa di cellulare, distintivo e pistola sul comodino,
recupero del pigiama e movimento del lenzuolo,
posizionamento sul materasso e ….
-cosa c'è che non va?-
-nulla-
Giramento di lato sul materasso.
-Sel … anche se siamo quasi al buio, vedo come stai respirando-
Le parole arrivare tra il collo e orecchio talmente tranquillizzanti che le coraggio di parlare -oggi dopo che ve ne siete andati … zia mi ha fatto uno strano discorso-
Allungò il braccio invitandola a girarsi -Hetty, ne fa spesso-
-questo era diverso … mi ha detto che voleva rispettare la regole e dividerci, ma ha spettato per vedere come riuscivamo a gestire lavoro e privato … e-
-e?-
-non l'ha fatto … perchè ha capito che riusciamo a gestire bene la cosa … e per-
-far pace col passato-
-l'ha detto anche a te?-
-sì, giusto stamattina- si chinò a baciarla, ma ricevette una gelida risposta -cosa c'è ancora?-
-è veramente per far pace col passato, o l'ha fatto perchè ci sono io di mezzo? ... Io non voglio avere un trattamento diverso da voi-
-e non ce l'hai, prova a pensarci, hai avuto agevolazioni su qualche cosa?-
Rimase a fissarlo per qualche istante -no- sorrise.
Questa volta il bacio venne ricambiato, lui fece scorrere la mano lungo il fianco per entrare poi sotto la maglietta.
-G … dai-
-ssss … tu sei di riposo ed io inizio a mezzogiorno-

*****

-nooo, avrei voluto esserci!- Kensi era euforica -Sam che lo teneva e tu hai aperto la botola! … hai capito Deeks!?-
-mi immagino la scena- rise.
Il telefono suonò per la chiamata interna.
-Callen! … arriviamo Hetty … tutti di sopra-

*****

-abbiamo un caso?-
-non proprio … qualcuno di voi ha sentito Selene?-
-io stamattina, per i proiettili che abbiamo trovato- rispose Kensi.
Hetty si fece seria -nessun altro?-
-Hetty?- Callen aggrottò la fronte.
-signori, per cortesia, dovreste uscire … Erik chiuda-
-Hetty, che succede?- ripetè il caposquadra lentamente.
-l'ufficio di reclutamento ha ricevuto questo video … prego Erik-
Sul monitor comparve un uomo di circa cinquant'anni, con i capelli nerissimi corti ed una faccia che non prometteva nulla di buono, prima di parlare fece un ghigno.
“Callen ... agente speciale Callen, siccome, non riesco a trovare il tuo dannato ufficio, ho pensato a questo divertente modo per dirti una paio di cose … la prima”
-è russo?-
-no, Rumeno, Kensi-
La telecamera si spostò mostrando quattro ceffi con in mano un kalashnikov, che si allargarono mostrando un corpo a terra vestito della tuta arancione del carcere, corpo che Callen riconobbe subito, strinse i pugni e si avvicinò maggiormente al monitor.
La telecamera fece uno zoom sul viso, reso irriconoscibile da un misto tra sangue raffermo e capelli appiccicati.
Kensi rivide i giorni in Afghanistan e cercò le dita della mano di Deeks.
L'inquadratura tornò sul primo uomo.
“temo che i miei uomini ci siamo andati un po' pesanti … sicuramente avrai capito di chi si tratta …  ma voglio darti ugualmente un piccolo indizio”
Alzò la mano e, stretto in pugno, aveva un braccialetto.
“la seconda te la dirò di persona … ti farò sapere dove e quando … quasi scordavo, Vasile Comescu, piacere … e, tranquillo, ci occuperemo noi di lei”
Il filmato terminò con una risata, dopo di che, il monitor tornò nero e Callen, fù subito davanti alle porte.
-apri, Erik!-
-no-
-perchè Hetty!? Devo trovarla!- la voce era tremante dal nervoso.
-signor Calen, si calmi, o dovrò dare ordine di farlo con la forza-
-fate capire qualcosa anche a noi?- disse Deeks -chi è?-
-Selene- rispose Callen a denti stretti.
-come fai a dirlo? È una maschera di sangue!-
-Deeks!- ruggì -conosco ogni centimetro di quel corpo, esattamente come tu quello di Kensi!- gli urlò contro.
A quello scatto d'ira rimasero tutti senza parole, allora intervenne Hetty.
-ERIK APRI!-
Come risposta ricevette un ceffone da Sam che lo fece quasi cadere.
-che ti prende?- chiese con la calma della sorpresa.
-tu l'hai fatto a me per Michelle, ricordi?-
-gradirei la vostra attenzione … sarò breve … per ovvie ragioni so del signor Callen e di Selene … e per altre so di voi- guardò Deeks e Kensi -e di voi- si girò verso Erik e Nell -ovviamente, nulla di tutto ciò uscirà da questa stanza … e per altre ragioni non vi dividerò come vorrebbe il regolamento … badate però, a non darmene il motivo- Hetty battè le mani -ora al lavoro! … signor Callen?-
-Kensi Deeks, voi andate all'ufficio di reclutamento … noi a parlare con i nostri contatti dell'est Europa-
-bene … Erik, apra-

*****

Quando riprese conoscenza, aveva dolori ovunque, era stesa su un vecchio divano in quello che doveva essere stato un ufficio, si sedette guardandosi attorno, c'erano anche tre sedie ed una scrivania con sopra alcuni dei suoi oggetti personali che erano nella borsa, con fatica si alzò e constatò che c'era anche un bagno in pessime condizioni.
-meglio di niente- tornò alla scrivania e prese la confezione di assorbenti -per la serie “sempre nel momento sbagliato”- disse chiudendosi dietro la porta.
Rimase in bagno parecchio tempo, il sangue secco faticava a venire via, uscendo dal bagno trovò compagnia, era una ragazzina di dieci, forse dodici anni coi capelli biondi e gli occhi chiari.
-parli la mia lingua?-
-sì-
-fai parte di loro? Posso sapere il tuo nome?-
Annuì -Danita … papà, mi ha detto di darti questi- porse un'altra tuta arancione, un paio di asciugamani ed il necessario per le medicazioni.
Selene prese il tutto e controllò cosa cera per le ferite -grazie-
Danita non rispose corse alla porta e diede un colpo, un uomo armato aprì e richiuse subito.
La stanza aveva delle finestre, ma era troppo in alto per poter saltare fuori, il palazzo di fronte le impediva di capire dove si trovasse.

*****

-anche questi non sanno niente-
-hanno troppa paura, G-
-ci sarà pure un altro modo per avere qualche informazione!-
-senti, torniamo in ufficio, ci riposiamo una mezz'ora e riprendiamo-
-anche se dico di no, guidi tu-
-esatto- mise in moto e partirono.
Per gran parte del tragitto, Callen, rimase in silenzio con lo sguardo perso nel vuoto.
-Sam … quando l'hai capito?-
-fin dal prima volta che ha messo piede in ufficio-
Accennò un sorriso -e io dovrei crederci?-
-ti sei illuminato come una lampadina quando hanno messo la sua scrivania con le nostre-
-guarda che era Deeks-
-no, eri tu, amico … e poi-
-e poi?-
-ho visto quando l'hai baciata in armeria-
-touchè-

*****

Le luci stavano calando, lo stomaco reclamava già da parecchie ore, nello stabile di fronte si accesero le luci, grazie alla mancanza di tende la stanzetta si illuminò di quel tanto per potersi muovere in sicurezza e vedere se entrava qualcuno, sentì la serratura della porta aprirsi.
-c … ciao-
-ciao, Danita-
La ragazzina posò sul tavolo una cassetta di legno di quelle per la frutta da cui estrasse un piatto con della carne grigliata, del pane e un paio di bottiglie d'acqua.
-mi hai portato la cena?-
Non rispose, corse rapidamente fuori.
Selene prese le bottiglie e le schiacciò forte per vedere che non ci fossero fori, poi passò ad esaminare gli alimenti, mentre lo faceva si riaprì la porta.
-puoi stare tranquilla, non ho intenzione di ucciderti … almeno per ora-
-tanto non ce la farai, la mia squadra verrà a liberarmi-
-per tua informazione, mentre eri svenuta, abbiamo girato un divertente filmato che è stato recapitato ad un amico comune-
-brutto bastardo!-
In risposta al suo tentativo di tirare un pugno, Comescu le diede uno spintone che la fece cadere all'indietro andando a sedere sul divano.
Lui le fu subito sopra -considerando le tue condizioni hai uno scatto niente male-
Mentre parlava allungò una mano all'interno della coscia, Selene dovette dar fondo a tutte le poche forze che aveva per poterlo allontanare provocando un brusco rumore che fece entrare l'uomo che era di guardia.
-inizio a capire perchè ti porta a letto- rispose posando sulla scrivania il suo braccialetto -te lo rendo, ha fatto la sua parte-
-è questo che insegni a tua figlia?-
-Danita? La rimando in Romania col primo aereo-
La porta si chiuse e lei iniziò a piangere in silenzio guardando il cielo che si stava lentamente riempendo di stelle, mentre stringeva tra le mani il braccialetto.

*****

-signor Callen, ancora qui?-
Chiuse il computer -non chiedermi di andare a casa, non ce la faccio-
-lo immaginavo … mi sono permessa di farle una sorpresa-
-Hetty, non sono dell’umore giusto-
-neanche per me?-
-Nate! Ma non eri a Washington?-
-vi lascio, avrete molto di cui parlare-
Hetty si allontanò un poco prima di voltarsi ed accennare un sorriso.
-da dove vuoi iniziare?-
-facciamo che mi dici quanto sai, e, io mi aggancio-
Nate fece un lungo respiro –tutto … a parte le cose più intime-
Callen iniziò a camminare avanti e indietro -mi scoppia la testa … con Tracy, non era così … sono miliardi di impulsi che mi bombardano … e faccio fatica a gestirli … oggi ho anche gridato contro Deeks- finì sedendo sul divano.
-vi siete chiariti poi?-
-praticamente subito … ma per il resto?-
-si chiama amore-

*****

Nonostante provasse e stare sveglia non riusciva a tenere gli occhi aperti, la stanchezza era troppa, facendo attenzione a non produrre troppo rumore posizionò le sedie davanti alla porta, se qualcuno fosse entrato e lei non avesse sentito la serratura ci sarebbero andati a sbattere contro.
-capo, perché vuoi fargli credere che gli violentiamo la ragazza? Facciamolo e basta-
-no! Voglio distruggerlo psicologicamente! … quando arriverà qui con i suoi compagni gliela voglio ammazzare davanti agli occhi!-
Arrivarono due dei rumeni con una prostituta.
-capo! Guarda che bravi siamo stati!-
-ottimo!-
-eih belli! Siete troppi per me!-
-ma non tu per noi … Vladi, la telecamera- rispose Comescu.
Un urlo straziante risuonò ovunque facendola svegliare di soprassalto.
-ma che diamine!-
Altre urla e grosse risate giunsero da oltre la porta, facendo ben capire cosa stesse accadendo.
Dopo quasi un'ora le urla cessarono, si udirono dei passi salire la scala e avvicinarsi, Selene tolse le sedie pronta a difendersi quando si sarebbe aperta la porta.
-ti abbiamo portato un po' di compagnia- ringhiò Comescu entrando -divertirti-
I rumeni buttarono a terra una ragazza dai capelli rossi, che si vedeva essere chiaramente una prostituta unitamente ad altro materiale da medicazione, Selene l'aiutò a rialzarsi e la fece stendere sul divano.
-fammi vedere- le tolse i capelli dal viso ma lei le allontanò la mano in malo modo terrorizzata -no … non devi aver paura di me … guarda- le mostrò il distintivo -sono l'agente Selene Smith del ncis, riesci a parlare?-
-s … Sarah-
-sei una loro protetta?-
-no! … quei bastardi, mi hanno violentato solo per fare un video!-

*****

La squadra arrivò e posò le proprie borse sulle scrivanie.
-guardate lì- Deeks indicò il divano.
-ero certo che sarebbe rimasto qui-
-sì, ma non è solo- Kensi si avvicinò –Nate!-
Lo psicologo venne abbracciato da tutti.
-ti ha chiamato Hetty?-
-sì Sam … data la delicatezza del caso-
-ma dov'è!? Nel suo ufficio non c'è-
-non guardare noi- rispose Callen.
Il fischio di Erik li fece girare.
-tutti su!- disse mentre dietro di lui gli analisti scendevano la scala.
Veloci corsero al piano superiore, come entrarono nella sala operativa le porte vennero chiuse.
-novità?-
-sì … non buone signor Callen … vi avverto, sono immagini forti … Nell, dall'inizio grazie-
“ciao, agente Callen, ti sono mancato? … sto ancora pensando a dove darci appuntamento … nell'attesa sto facendo divertire un po' i miei uomini”
L'inquadratura si sposta su un lato del capannone dove c'è il gruppo degli uomini ad incitarne uno di loro con delle grida disperate a fare da cornice, poi torna su Comescu.
“da qui non si vede bene … è meglio avvicinarsi”
Un altro cambio inquadratura e uno zoom sulla scena che lascia ben poco all'immaginazione.
-non è lei, vero?-
La domanda di Deeks era rivolta a Callen che non gli rispose, allora il detective guardò Getz.
-lo escludo- rispose con tono certo.
-cosa te lo fa pensare?-
-l'inquadratura Deeks… è troppo distante- Callen accennò a girare la testa -se fosse veramente Selene avrebbero piazzato la telecamera a pochi centimetri-
-vogliono giocare?-
-no Sam … pensavano di usare il fattore psicologico- rispose lo psicologo.
-e ci sono riusciti?-
-no, amico- Callen si girò -Erik, Nell analizzate il filmato e cercate di capire dove potrebbe essere quel dannato capannone!-
-subito- rispose il tecnico.
-noi che facciamo?- chiese Kensi.
-andiamo nella zona battuta dai rumeni e ne facciamo parlare qualcuno! … Erik, apri-
-un momento- Hetty li fermò -se necessario, potete usare quello che sapete-

*****

Sarah stesa sul divano aveva lo sguardo sul soffitto, era il tipico aspetto di chi si trovava sotto shock, Selene, alla finestra, la osservava pensando a come poterla aiutare quando si udirono i passi sulle scale.
=tesoro, sei sveglia?=
-stanno arrivando-
-n … no, ancora, no- Sarah scattò a sedere.
La porta si aprì.
-vieni con noi- disse uno dei due entrati in direzione della rossa -il capo ha detto che possiamo divertirci un po'-
-no!-
-non fare i capricci!- i due avanzarono e la presero con la forza.
-bastardi, lasciatela in pace! Le avete già fatto abbastanza del male!
Ne nacque una colluttazione a cui uno dei due rumeni mise fine dando a Selene un colpo col kalashnikov sul fianco già dolorante, la ragazza si ritrovò a terra mentre la porta riveniva chiusa.
Alzando lo sguardo si accorse che uno dei due aveva perso il cellulare, lo prese e compose il numero.

*****

-una chiamata dall'esterno- disse Erik.
-avranno sbagliato … rispondi?-
-come al solito … pizzeria bella italia, buongiorno!-
==Erik! … mi senti?==
-Sel?-
-Nell, chiami la squadra-
Nell sollevò il telefono per chiamare un interno –Callen, salite!-
==s … sì==
-dove sei? No, cioè come stai?- mise in vivavoce.
==viva … loca ... lizzami==
-lo stiamo già facendo-
-che succede?- chiese entrando, mentre risuonò uno straziante urlo di dolore.
-Sel!?- domandò il tecnico.
-Selene?- fece eco Hetty.
==al … piano di ... sotto==
-Sel, sono io, resisti- a Callen tremò la voce –tra poco siamo lì-
Si udì un altro urlo.
-ci sei?-
==sì … G … Erik?==
-quasi, stiamo triangolando-
==sbrigati … stanno salendo==
-quanti sono?-
==dodici … sta finendo la batt……==
-Sel!? … Erik, dimmi che ce l’ahi fatta-
-sì! È un capannone abbandonato a downtown-
-andiamo!-
-signor Callen, siate prudenti-

*****

Rapidamente nascose il telefono e si mise in attesa di una scena già nota.
Aiutò Sarah a rialzarsi e questa scoppiò a piangere, la fece sedere sul divano.
-Sarah, ascoltami- disse a voce molto bassa -prima uno dei due ha perso il cellulare … ho chiamato la mia squadra … stanno arrivando-
-quando?- chiese granando gli occhi.
Riflettè un attimo -stanotte, sfrutteranno il favore del buio-
-ma … mancano ancora tante ore-
-sì, ma poi saremo libere! Riposati, ne hai bisogno-
Selene si portò alla finestra mentre la osservava dormire di un sonno agitato.

*****

Un furgone nero e anonimo con i segni di un furto giaceva poca distanza dall'ingresso del capannone.
-Hetty, siamo in posizione … sì, stai tranquilla- chiuse il telefono -abbiamo il satellite puntato-
-ottimo, cosa ti ha detto?-
-il solito, Sam-
-non credo- prese il telefono e lesse un messaggio -signor Hanna, non gli faccia fare cose avventate-
-l'ha mandato anche a me- disse Kensi.
-idem- fece eco Deeks -c'è movimento-
Tutti si portarono al monitor.
-hanno portato la cena-
-e quello è Comescu- Callen si fece molto serio.

*****

Iniziava a calare la notte, l'odore di carne arrosto si diffuse ovunque.
-dobbiamo lamentarci col cuoco … anche oggi lo stesso menù … dai Sarah, alzati da quel divano e datti una rinfrescata!-
-t … temo … non sia possibile- la voce era flebile.
Selene corse fuori dal bagno -stai male? … o mio dio! È un'emorragia!-
Sarah si era seduta, mostrando una grossa macchia di sangue.
-per … me è la … fine-
-devi resistere! I miei compagni sono qui fuori-
-so … no troppo … debole-
Si udirono degli spari e diverse grida.
-sono loro!-
Qualcuno saliva velocemente per la scala, Selene prese una delle sedie e si preparò ad agire, la porta si aprì fece fare alcuni passi all'uomo e poi gliela fracassò tra schiena e collo.
-torno presto- disse mentre lo disarmava tra smorfie di dolore.
-s … Selene-
-sì?-
-grazie-
-mi ringrazierai dopo-
Detto questo corse fuori e sparò il primo colpo centrando uno dei rumeni, un secondo venne colpito da Sam.
-G, in alto!-
-ho visto-
Altri due caddero a terra.
-Kensi, la scala!-
-ricevuto … Deeks, coprimi!-
-arrivo!-
Altri colpi ed altri tre caddero a terra privi di vita.
-che bello vedervi!- esclamò Selene sparando, però dovette mollare l'arma per i troppi dolori.
-ti hanno conciato male!- rispose Kensi.
-sempre meglio di loro- Deeks fece la sua battuta stupida.
Un'altra raffica di colpi ed altri tre cadaveri.
Alla fine rimase solo Comescu con quattro uomini, nascosti dietro vecchie casse così come gli agenti.
-COMESCU! Arrenditi!-
-mai Callen! … piuttosto la morte!-
Callen guardò in direzione delle altre casse che fungevano da riparo per Kensi, Deeks e una sofferente Selene.
-G?-
-sto pensando Sam! … trovato … gli propongo uno scontro testa a testa-
-e ti sembra una buona idea!?-
-sì … ho voi a coprirmi … Kensi, Deeks?-
A diversi metri di distanza i due si guardarono in faccia.
-che dice G?-
-vuole fare da esca, Sel- rispose Deeks.
Chiuse gli occhi e fece un lungo respiro -è una mossa avventata, ma l'unica per farli uscire allo scoperto-
Con fatica si sporse in avanti cercando lo sguardo di Callen, quando lo trovò si portò la mano destra sul cuore, anche lui fece lo stesso gesto.
-è deciso, vado-
-G … non lasciarla vedova prima del tempo-
Il biondo sorrise ed uscì allo scoperto.
-Comescu, esci e affrontiamoci!-
L'uomo lasciò il suo nascondiglio -con immenso piacere-
Lo scatto fu rapido da ambedue le fazioni, solo che, ad avere la meglio, furono gli agenti federali.
-ti aiuto ad alzarti-
-grazie Kensi … Sarah, di sopra-
-vado io- si offrì Deeks.
Riuscì a fare solo pochi passi, Callen fu più veloce e la raggiunse subito abbracciandola e baciandola.
-G?-
-lo sanno-
-siamo sotto satellite!-
Sorrise –Hetty, ha già tolto il segnale-
-l'ho detto a Sarah che sareste arrivati-
-chi è Sarah?-
-una prostituta, l'hanno usata per girare un video-
-l'abbiamo ricevuto- Sam gli posò una mano sulla spalla -tutti e due- si corresse.
-aiutami a salire, mentre arrivano le ambulanze-
-l'ambulanza- la corresse Deeks -ha perso troppo sangue-
Selene si lasciò cadere a terra scoppiando a piangere.

*****

Un luce fioca di presentò ai suoi occhi
-ciao, bambina-
-mamma … che ci fai qui?-
-non rispondevi al cellulare, G faceva il vago, allora ho chiamato Hetty e abbiamo preso il primo aereo-
-sai già tutto?-
-abbiamo visto anche i filmati-
-per quanto resterò in ospedale?-
-non lo so, quando è arrivata l'ambulanza hanno dovuto sedarti, non ricordi?-
-ricordo che non riuscivo a smettere di piangere-
Si sentì la porta.
-tesoro!-
-ciao pa'-
-primi lividi di guerra?-
-e che male-
-mi sembra che stai meglio … che sei più tranquilla-
-un po', ci vorrà il suo tempo per il resto, papà … Sarah?- chiese rivolta  a sua madre.
-quella povera ragazza … il detective Deeks ha dato la foto ai colleghi della buoncostume-
-ho capito-
-ora che ti abbiamo visto sveglia possiamo andare … io e la mamma abbiamo un volo che ci aspetta-
-partite subito?-
-dobbiamo, ma sappiamo di lasciarti in buone mani- baciò la figlia in fronte -andiamo, c'è qualcun'altro che ti reclama-
Salutò i genitori mentre uscivano, li vide parlare con qualcuno sulla porta, ne riconobbe subito la voce.
Entrò sorridendo -volevi battermi in cicatrici?- chiese scherzosamente sfiorandole le labbra con un bacio.
-lascio a te il primato … haia … hai parlato con i dottori?-
-Hetty … non hai nulla di rotto, solo parecchi ematomi-
-io … -
-sss, dormi, mi racconterai tutto a casa-

*****

La mattina delle dimissioni andò Getz a prenderla.
-non è la strada per casa, e neanche per-
-l’ufficio? Lì ci tornerai tra quindici giorni … stiamo andando da un’altra parte-
-dove?-
-vedrai-
Andarono al cimitero, da distante stavano assistendo alla funerale di Sarah.
-vai pure, Nate, chiamo un taxi-
-non serve- rispose indicando di girarsi-
-ciao … grazie Nate-
-figurati, ci vediamo nei prossimi giorni-
Riamasti soli, Selene, appoggiò la testa alla spalla di Callen.
-alla polizia hanno detto che non aveva famiglia-
-tutte quelle donne, sono la sua famiglia-
-vuoi avvicinarti?-
-meglio di no … portami a casa, così puoi rientrare-
-non serve, Hetty ci ha dato la giornata libera-
-quindi?-
-sono tutti a casa che ti aspettano-
-sarà una lunga serata di chiarimenti-

 

 

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