E se alla fine scoprissi di amarmi?

di Swag_Bieber99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Sono poco distante da loro, Justin e Caitlin.
Si stanno abbracciando e Justin ha una valigia tra le mani, non troppo stretta, come se fosse pronto a mollarla. Scioglie l’abbraccio e si avvicina a me, mi da due baci sulle guance. Non è la prima volta che la nostra pelle s’incontra, ma questa volta mi fa più effetto di prima, non lo rivedrò più tutti i giorni seduto al tavolo con la tazza di latte tra le mani, non lo vedrò più steso sul divano a vedere la tv e non potrò più aiutare con i suoi video.
Ho gli occhi lucidi perché l’unica persona che abbia mai amato è lui, che ama la persona che per me è più importante di tutte le altre, Caitlin.
Lo guardo negli occhi, lucidi anche i suoi.
<< Oh Sendy, vieni qua >> Mi stinge forte a se, il suo profumo m’invade e inizio a singhiozzare. Ti amo Justin, ti amo.
<< Mi mancherai da morire Justin >> Riesco a dire solo queste poche parole ma lui mi stringe ancora forte, provocandomi un male al petto che vorrei non finisse mai.
Si stacca, vorrei digli tutto ma rimango lì impalata, mentre lui si avvicina a Caitlin, avvicina la bocca al suo orecchio e sussurra, ma non così piano da non farmi sentire.
<< Ti amo Caitlin>> E il mio cuore si rompe in mille pezzi.  Justin si sta allontanando. Ogni tanto si gira e incontra i miei occhi e quelli di Caitlin. Siamo abbracciate, piangenti.
<< Su Cait, tornerà presto, pronto ad amarti più di quanto di ami ora. >> Mi provoco un pianto isterico.
E’ questo che si aspetta me Caitlin, non di certo che ami il suo ragazzo.
<< Torniamo a casa, devo dirti una cosa importante >> Sobbalzo.
--
<< Sendy… domani parto, non posso continuare a vivere qui >> S’interrompe per un attimo per poi continuare un po’ singhiozzando.
<< Verrò a trovarti spesso, ma non posso davvero rimanere qui, questo posto, ogni angolo della città è un dolore immenso, però ricordati che ti vorrò sempre bene migliore amica. >>
Scoppiai a piangere. Due persone in un solo giorno.
Lo abbracciai d’istinto, forte da provocarle un gemito lieve.
<< Ti dispiace se esco un po’ ? >> Annuisco piano.
<< No certo, vai tranquilla >> Un sorriso piccolo si fionda sulle mie labbra.
Sento la porta chiudersi. Mi fiondo sul divano. Il posto di Justin. Affondo il naso su uno dei cuscini. Il suo odore mi provoca gli occhi lucidi. Ma devo dimenticarlo, non ci sarà più, e nemmeno Caitlin.
La mia vita dovrà ricominciare.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Infilo la chiave nella serratura, apro la porta.
Sembra ancora troppo vuota e troppo grande per me, che ormai ci vivo da sola.
Mi avvicino al divano e butta la borsa ai suoi piedi, profuma ancora si Justin, che dopo tanto tempo sono riuscita a dimenticare, o almeno credo, visto che ogni vota che posso mi ritrovo ad accarezzare il suo volto in qualche foto, o ad annusare i suoi cuscini.
Per non parlare di Caitlin, ora è lontana, la sua camera è ancora perfettamente come l’ha lasciata lei.
Apro tutte le finestre per far entrare tutta la luce più possibile in quella casa ormai troppo buia.
Suona il campanello.
<< Chi sarà mai ora ? >> Sbraito sapendo che nessuno dei miei amici viene a trovarmi qui.
<< Hey Sendy, sono Justin ! >> La sua voce, nuovamente. Apro la porta e lo abbraccio forte. Lascia le valigie e mi prende in braccio. Non doveva tornare proprio ora che l’avevo dimenticato.
Lo sento mio, almeno per qualche momento.
<< Mi sei mancata tantissimo >> Sorrido con le lacrime agli occhi.
<< Dov’è Caitlin ? >> Mi dice appena chiusa la porta.
Una fitta al cuore.
<< Justin, Caitlin è partita il tuo stesso giorno, nessuno sa dove sia andata. >> Mi guarda stranito.
<< No, non farmi questi scherzi, sei la solita Sendy >> Sorrido.
<< Justin, per una volta, non sto scherzando. Mi ha anche detto, prima di andarsene che se saresti ritornato, io non avrei dovuto dirti nulla. Justin, le ha fatto malissimo la tua partenza, voleva dimenticarti prima che tu scordassi lei. >> Ha gli occhi lucidi. Mi abbraccia e poi si stacca.
<< Io non l’ho mai dimenticata Sendy, e non lo farò facilmente. >>
Mi siedo accanto a lui sul divano.
<< Per quanto rimarrai qui, Justin ? >> Cerco di distrarlo. Dovrà abituarsi come ho fatto io.
Si gira e i suoi occhi chiari inondano i mei, color mare.
Lo osservo. Osservo le sue labbra, i suoi lineamenti, i suoi occhi. Fino a quando non mi parla.
<< Starò qui per un anno, anche se so che sarà difficile. >> Sorrido e lo abbraccio.
<< Dai che stasera usciamo ! >> Mi guarda.
<< Salgo un attimo in camera >> Dice sorridendo forte. Arrivato sulla rampa delle scale si gira e mi guarda.
<< Non te l’ho detto spesso Sendy, ma ti voglio bene, più di quanto tu creda. >>
E continua a salire le scale.
E’ tornato, ed io lo amo di nuovo. Anche più di prima.
-----
Sono in camera mia a prepararmi per stasera. Justin apre la porta. Indossa un jeans stretto, una maglia attillata e una giacca nera da sopra.
<< Allora? Quando si esce? >> Dice cercando di nascondere la tristezza creatasi in lui passando dalla camera di Caitlin, ormai chiusa a chiave.
 Gli sorrido.
<< Sono pronta, aspettami giù. >> Chiude la porta entrando ancora di più nella stanza.
Mi guarda attraverso lo specchio. Indosso un pantaloncino abbastanza corto una canotta e una maglia larga color verde da sopra.
<< Certo che sei cresciuta eh Sendy? >> Divento un po’ rossa in viso, non mi aveva mai fatto un complimento del genere.
<< Parla lui, ma hai visto che figone che sei diventato ? >> Mi sorride e mi chiede di sedermi accanto a lui sul letto.
<< Mi ricordi tanto Cait. >> Come non detto, il complimento non è mai esistito.
<< Justin, da amica, cerca di dimenticarla, e poi non hai avuto Selena ? >> Mi guarda e sorride.
<< Sì, era solo per dimenticare Cait, ma non ci sono riuscito e sono tornato qui con la speranza di riprendermela. >> Dice un po’ rammaricato. Questa frase mi tocca i nervi.
<< Ma su Justin, e tu ti aspettavi che lei, dopo aver visto la tua relazione di due anni con Selena sarebbe rimasta lì ad amarti ancora ? >> Nel suo sguardo leggo che anche lui è d’accordo con me.
<< Però ora basta pensare a Cait, stasera ti presento i miei amici e passiamo un anno da urlo, ok ? >> Gli sorrido alzandomi e dirigendomi vicino lo specchio.
<< Sandy ? >> Mi chiama teneramente.
<< Dimmi >>
<< Ma in questa casa non c’è gelatina per capelli ? >> Scoppio a ridere fissando i miei capelli in un elastico per formare una coda di cavallo.
<< E lì, sulla scrivania, ma non ne hai bisogno sei figo così >> Gli do un forte bacio sulla guancia e corro in bagno per truccarmi. Dire che siamo in mega ritardo è poco.
--
E’ da più di dieci minuti che Justin cerca di aggiustare i suoi capelli.
<< Justin, datti una mossa! Sei peggio di una femmina ! >>  Dico urlando dal piano di sotto.
Ad un tratto sento delle mani coprirmi gli occhi. Justin.
<< E tu hai perso tempo a scendere dalla finestra, aprire la porta del retro per questa stupidaggine ? >> Ride.
<< Prendiamo la tua macchina Bieber? Voglio fare figure stasera ! >> Mi fa l’occhiolino e usciamo da casa.
Come ai vecchi tempi.
Siamo in macchina e lo osservo, ha la radio spenta ed è concentrato sulla strada, come se non la conoscesse.
<< Justin, canta. >>Lo chiedo come se fossi una sua fan scatenata, cosa che infondo è vera.
<< Mm la tua preferita ? >> Scuoto la testa.
<< No, voglio che canti With You . >> Justin mi guarda e mi sorride, poi inizia a cantare.
Ricordo l’agitazione in lui quel giorno, in quel video. Mentre cantava c’era tutto se stesso. E la sua voce, così cambiata, così da uomo.
Senza accorgermene ho gli occhi lucidi e una lacrima è lì lì per cadere.
<< Forse è meglio se io accendo la radio >> Ridacchia Justin.
<< Non hai idea di cosa sei capace di dare con quella voce, stupido ! >> Gli sorrido e lo incito a cantare, una qualsiasi canzone.
Dopo neanche tre minuti, ci ritroviamo fermi davanti al parco ad aspettare i nostri amici, cantando insieme nella macchina. Mi fa felice vederlo sorridere, con me.
<< Mi fa piacere che tu stia bene anche con me, Justin >> Gli sorrido debolmente.
<< Sono sempre stato bene con te, Sendy ! >> Mi guarda in un modo strano.
<< No, tu stavi bene perché era Cait a farti stare bene >> Faccio un sorriso forzato e lo guardo.
<< Non dire stupidaggini Sendy, sei sempre la mia cuoca, ricordi ? >> Mi prende dal braccio e mi attacca a se. Di nuovo il suo profumo m’inonda, sempre lo stesso.
Proprio ora che quello sul divano stava svanendo.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Siamo in cerchio, seduti a uno dei tavolini del parco.
<< Allora che si fa ? >> La stessa domanda da minuti.
<< Discoteca proprio no, devo ancora riprendermi dall’ultima volta >> Tutti sorridiamo e ci lanciamo occhiate ricordando tutto quello che è successo l’ultima volta.
<< Allora ? >> Tutti ci guardiamo. A un tratto osservo tutti, manca Justin.
Mi alzo un po’ dal tronco su cui sono seduta e vedo Justin. E’ lontano a tutti, seduto su una panchina, con lo sguardo basso.
Mi avvicino a lui e mi siedo delicatamente, proprio come lui alza il suo sguardo.
Ha gli occhi pieni di lacrime, come le sue guance.
<< Justin, non riesco a vederti così. >> Inspiro fortemente. << Se vuoi tornare a casa, per me va bene, basta solo che tu me lo dica. >> Mi guarda.
<< Non ho voglia di rovinarti la serata per un mio errore. >> Gli alzo nuovamente la testa che si era riabbassata.
<< Non è un problema per me Justin, andiamo a casa. >> Mi alzo e gli prendo la mano. Si alza con me e mi blocca per un braccio.
<< Grazie Sendy. >> Lo sussurra piano piano. Ed io sorrido.
---
Siamo in casa, in pigiama sdraiati sul nostro divano.
Justin è triste e si vede.
<< Justin, devo dirtelo. Non posso più tenerlo dentro. Caitlin si è fidanzata un anno dopo che tu sei ripartito. >> I suoi occhi iniziano a riempirsi di lacrime, fino a quando un singhiozzo forte non lo pervade.
Mi alzo e lo abbraccio. Questa volta sono io a stringerlo a me. So cosa prova, la persona che lui ama, ama un’altra persona ancora. Lo stringo forte mentre le sue lacrime bagnano tutta la mia maglietta.
<< Justin, lei è contenta e amare qualcuno significa volere la sua felicità, giusto ? >> Si stacca, mi guarda e annuisce.
<< Si Sandy, ormai dovrò farmene una ragione. >> Gli porgo la sua bottiglietta d’acqua che lo aiuta a calmarsi un po’.
<< Justin, cioccolato e panna ? >> A sentire questa frase s’illumina, si alza di scatto e si dirige in cucina.
E’ il mago in questa bevanda calda.
Prima di raggiungerlo in cucina mi fermo davanti ad uno specchio.
Sembro davvero tanto la Cait di cinque anni fa.
Creo un tuppè con i miei capelli e poi con un sorriso smagliante raggiungo Justin che in un tempo record ha già messo a sciogliere tutto il cioccolato che avevo nella dispensa.
<< Justin, sono otto stecche di cioccolato! Stai dando di matto ? >> Lo guardo ridendo.
Sta già montando tutto il barattolo di panna che corrisponde a un litro.
Immergo un dito rapidamente e sporco il naso di Justin.
Mi dirigo verso il cioccolato quando una sensazione di dolce invade la mia bocca e una sensazione di unto tutta la mia faccia.
Justin mi ha imbrattato con la panna.
<< Justin … vendetta. >> Apro il frigo e prendendo quella a spray la verso tutta sui suoi capelli.
La sua bocca rimane aperta per alcuni minuti.
Prende la cioccolata non troppo bollente, ma già sciolta e con un rapido gesto la lancia verso di me, che invano cerco di scappare.
Mi colpisce tutta la schiena e metà testa. Lo sento ridere di cuore. Per la prima volta da quando e tornato mi rendo conto di quanto sia realmente importante per me.
Mi butto sul divano coperto con un lenzuolo che ormai è fradicio come me.
Sento Justin avvicinarsi.
<< Mi arrendo, mi arrendo. >> Si butta su di me facendomi male alle costole.
Inizia a farmi il solletico. Inizio a ridere fino alle lacrime.
Sento un dito passare sotto i miei occhi ad asciugarmi le lacrime.
Apro gli occhi, Justin è tanto vicino.
Sento il suo calore sulle mie labbra.
<< Sei bellissima. >> Mi bacia. Sento quelle labbra che ho desiderato per cinque anni sulle mie. Sento che giocano perché si vogliono.
<< Ti amo Cait. >> Mi stacco spingendolo.
<< Che non capiti mai più Justin, mai più. >> Lo guardo per poi passare una mano sulle labbra e salire in camera.
Sono distesa sul letto da circa un quarto d’ora, Justin starà mettendo in ordire tutto quello che abbiamo messo in disordine prima. Mi ritornano in mente sempre le sue labbra sulle mie e poi la sua frase ‘ Ti amo Cait’
Mi ha baciata perché pensava fossi Caitlin.
Sento la porta bussare , Justin entra.
<< Sendy , possiamo parlare ? >> Mi dice delicatamente.
Batto la mano sul piumone come per dire di sedersi. Mi sposto un po’ di più verso i cuscini.
<< Sendy , io, non so cosa mi sia preso. E solo che mi manca Cait e tu e lei siete così simili. >> Lo interrompo.
<< Simili , non uguali e appunto non puoi cercare di colmare il suo vuoto con me , anche se ci assomiglio. >> Sospiro.  << So perfettamente che non l’hai fatto apposta ma cerca di non farlo capitare più, Justin >> Dico sorridendogli dolcemente.
<< Scusami di nuovo , comunque per farmi perdonare già ci aspetta un film e un’infinita coppa si pop corn >> Si alza e va verso la porta. Lo sa che i pop corn senza burro non li mangio.
<< Ah , con il burro >> Dice chiudendo la porta e scappando giù per avere il sopravvento sulla coppa di pop corn.
<< Oh no Justin , questa volta non vinci. >> Apro la porta , corro per le scale e proprio mentre lui sta per sedersi , mi avvicino a lui e rubando quella , davvero grande, coppa mi siedo ridendo.
<< Sei fottutamente agile Sendy ! >> Mi guarda sbalordito.
---
Il film è finito , Justin si è addormentato con la testa sulle mie gambe e tra un po’ crollo anch’io.
<< Justin , Justin >> Dico cercando di svegliarlo, scuotendolo.
<< Umm, Sendy , cosa vuoi ? >> Rido , perché fa una faccia buffissima.
<< Saranno le due Justin , sto morendo di sonno e poi non sento più le gambe. >> Apre gli occhi e si alza piano.  Prendo la coppa dal pavimento e le porto sul tavolo. Salgo le scale seguita da Justin. Prima di entrare mi blocca per un braccio.
<< Grazie Sendy. >> E’ la seconda volta. Poi si avvicina e mi schiocca un forte bacio sulla guancia.
Divento rossa in viso e chiudendo la porta alle mie spalle , mi ci appoggio.
I passi di Justin sono vicini.
<< Ti voglio bene >> faccio scivolare la mia spalla sulla porta fino a sedermi completamente per terra.

‘Io invece ti amo Justin’.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Apro gli occhi e mi distendo sul letto in modo da stiracchiare tutti i muscoli.
Guardo il cellulare, Chiara. Sorrido e mi alzo dal letto.
 Da Debby:
Buongiorno cucciola. <3
 A Debby :
Buongiorno cuore .<3
Apro la porta. Silenzio totale. Justin non è di sotto a preparare la colazione come suo solito.
Mi dirigo in bagno. M’infilo sotto la doccia e milioni di goccioline m’immergono.
Sento la sveglia suonare, stranamente oggi non ho dovuto lottare con lei.
La spengo.
<< Se Justin non prepara la colazione, vuol dire che la farò da sola >> annuisco.
Sento dei gemiti provenire dalla sua stanza. Salgo. Cercando di far meno rumore possibile apro la porta.
<< Io, cioè, scusate non volevo. >> Richiudo la porta. Justin era nella mia casa a fare sesso con una troia.
Lo stomaco mi si chiuse. Il mio Justin, nelle sue braccia. Le loro labbra si cercavano. Le loro. Non le nostre.
Ero immobile davanti alla porta. Mi girai e in quel momento esatto sentii un bacio tirarmi a se.
<< Sandy, non è…>> Sorrido.
<< Justin, è come sembra.  Ma non devi preoccuparti. Non pensavo dimenticassi Cait così velocemente. Solo, la prossima volta avvisa prima di portare qualcuno qui, in casa mia. >> Marcai le ultime tre parole.
<< Scusami Sandy, non succederà più… in casa tua >> Disse le ultime parole quasi sussurrando e sorridendo.
<< Non c’è niente da ridere Justin.  Vado a controllare i toast, se vuoi, scendi. >> Mi guarda dritto negli occhi. Ha capito che faccio sul serio.
<< Sì, un attimo e arrivo. >> Dice entrando in camera.
 Scendo piano le scale rivendendo Justin su quella ragazza. Riempio una tazza di latte, e rigirandola tra le mani ne bevo un sorso alla volta.
Sento dei passi e decido di bere il latte tutto in un sorso.
<< Ahm, ciao, magari ci sentiamo >> La voce di Justin è rivolto alla ragazza che si era portata a letto poche ore prima.
<< Oh sì, sicuramente. >> La voce della biondina era stridula e attraente per alcuni maschi. Tra cui Justin che si morse il labbro.
Chiuse la porta.
<< Il latte si sta facendo freddo. Io vado a prepararmi. Devo andare a scuola di ballo. A dopo>> Salgo il primo gradino e di nuovo quella mano si riposa sul mio braccio, facendomi girare.
<< Sandy, ti ho chiesto scusa e ho detto che non succederà più. Non serve essere arrabbiata e poi non sei nemmeno la mia ragazza >> Sussurra tutto senza rabbia, ma le sue ultime parole furono come un pugnale nel cuore. 
<< Justin, ho detto tranquillo, non serve continuare a scusarsi, come se fossi il mio fidanzato >> Sorride capendo di aver usato la sua stessa arma. Ci teneva a me lo sapevo.
---
Apro la porta ridendo con Luke.
<< Non puoi essere così idiota Luke >> Continuo a ridere chiudendo la porta, mentre lui si butta sul divano. E’ il mio migliore amico.
<< Non pensi che Debby si aspetti una cosa del genere ? >> Mi chiede un po’ preoccupato.
<< Maddai, è così follemente innamorata di te che non si accorgerà nemmeno di quello che stai progettando. >> Sorride. L’ama così tanto.
<< Dai Sandy, un giorno starete insieme. >> Mi guarda capendo che anch’io ho un fottutissimo bisogno che Justin mi ami.
<< Lo spero Luke, davvero. >> Ho gli occhi lucidi e tutto a un tratto mi ritrovai tra le sue braccia.
<< Fin quando non ti amerà lui, noi saremo qui, ti ameremo noi. >> Mi addrizzai.
<< Io voglio che mi amiate anche dopo che Justin mi ami. >> Misi un punto interrogativo sulla mia faccia perché sinceramente neanche io capii cosa avevo detto.
<< Oh, si certo Sandy >> E Luke scoppiò a ridere, prima di stringermi di nuovo a se.
Sentii la porta aprirsi. Era Justin.
Puntò lo sguardo su Luke, alle sue mani intorno a me e poi su di me.
<< Oh, buongiorno e scusate se vi ho interrotto. >> Disse come innervosito.
<< Non hai interrotto niente, tranne un semplicissimo abbraccio. >> Dissi fredda.
<< Sì, tranquilla Sandy. >> E salì le scale.
<< Meglio che lo lasci andare Luke, è ancora troppo confuso con se stesso. >> Inventai sul momento.
<< Capisco, iniziamo a progettare la sorpresa per Debby? >> Sorridi e annuii.
--
Erano passate tre ore, e Luke era appena andato via.
<< Ora ci portiamo i ragazzi dentro casa per vendetta ? >> Sorrisi.
<< Il mio nome non è Justin Bieber. >> Dissi prima di andarmene.
<< Oh ammettilo, non porti il tuo ragazzo dentro casa per niente. M’infastidisce. >> Mi girai di scatto.
<< Cosa c’è Bieber? Siamo diventati gelosi in un attimo? Non sono la tua ragazza. E per tua informazione nemmeno quella di Luke. >> Dissi facendo uscire un po’ di rabbia.
<< Io geloso? Io? L’hai detto tu, non sei mica la mia ragazza. >> Disse.
<< Non hai detto di non essere geloso, però va bene. Io vado su. >> Mi prese per la vita e mi avvicino a lui.
Attaccò la sua fronte alla mia. Il mio cuore scoppiava, lo sentivo.
<< Non sono geloso Sandy, ripeto, non sono geloso. >> A ogni parola si avvicinò sempre di più , provocandomi tanti piccolissimi brividi. Lo guardai negli occhi. Era geloso. Lo era almeno un po’.
Presi tutta la forza che potessi avere e mi staccai.
<< Ok Justin , se lo dici tu. >> Sorrisi.
<< Lo dico io , stanne sicura. >> Si allontanò e si lanciò a peso morto sul divano. Continuando a fissarmi.
<< Beh , non vai su ? >> Disse in tono sarcastico .
<< E se io volessi rimanere qui a guardarti? >> Dissi incrociando le braccia e spostando il peso del corpo su una gamba.
<< Ti farei smettere io . >> Disse addrizzandosi.
<< Ah si ? E come ? >> Non mi diede nemmeno il tempo di finire e le sue mani finirono sui miei fianchi, torturandomi.
<< Adesso andrai sopra ? Lo farai ? >> Risposi alla domanda quasi piangendo.
<< Si , lo farò, promesso. >> Mi lasciò andare e andai di sopra.
-
Ero fuori di casa ,a fumare una sigaretta.
<< Cos’è questa novità ? Ora fumi ? >> Disse Justin indicando la mia sigaretta.
<< Mm ,a quanto pare sì. >> Sorridi. Il suo sguardo era serio.
<< Non voglio che tu lo faccia. >> Disse.
<< Avanti Justin ,non sei mio padre. >> Si alterò. La vena sul suo collo diventò abbastanza evidente e lanciai la sigaretta via.
<< Questa gente ti ha cambiata. >> A questa frase ad alterarmi fui io.
<< Come se tu avessi mai capito chi fossi realmente stata io… eri troppo impegnato. >> Mi girai e aprii la porta ma Justin riuscì a entrare.
<< Non è vero. Io ti conosco.>> Disse Justin. Lo guardai e salii le scale.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


<< Io ti conosco Sendy >> Chiude la porta e si avvicinò a me.
<< E vediamo Mr. Bieber, cosa sai di me?  >> lo guardo cercando di controllare le lacrime e ci riesco.
Sorride lievemente ed io muoio dentro.
<< So per certo che quando eri triste, arrabbiata, delusa o qualsiasi altra cosa. non avevi bisogno di queste >> Disse prendendo dalla mia tasca il pacchetto delle sigarette, e ci gioca passandoselo tra le mani.
<< Ma venivi in questa stanza, che era il tuo mondo, infilavi un paio di cuffiette, quelle che avevi perennemente alle orecchie e ti calmavi, poi scendevi e se io e Caitlin eravamo in casa, ci abbracciavi, forte. >> Sento delle lacrime scendere.  Devo controllarmi.
<< Ma sei cresciuta, come lo sono anch’io, e ognuno ha sfoghi diversi. lo ammetto, ho fumato anche io, e ogni tanto lo faccio ancora quando ho bisogno di relax, ma non risolve quasi mai. Che ne dici di un’ultima sigaretta insieme eh, Sendy? Poi smettiamo per sempre. >> Lo guardo e inarco le sopracciglia.
<< Sei dannatamente strano Justin, prima mi aggredisci e poi scopro che il primo a fumare sei tu. E poi l’unica cosa che sai di me e che infilavo delle fottute cuffie e stavo bene? Sbagliato Justin. Infilavo le cuffie, ma non stavo bene, per quanto la musica mi aiutasse, io non stavo bene per quello. >> abbasso lo sguardo. Stavo bene solo quando dopo aver abbracciato Cait, abbracciavo lui, facendo sembrare il tempo abbracciata Justin, lo stesso tempo in cui rimanevo abbracciata a Caitlin.
<< No, non solo quello >> Lo sentii rispondere velocemente.
<< Ad esempio so che quando hai torto e non vuoi ammetterlo sposti i tuoi capelli da un lato all’altro e che quando qualcuno se ne accorge e te lo rinfaccia, urli un “ si hai ragione, ciao” e vai via. >> Lo guardo e incrocio le braccia, e subito dopo mi mordo il labbro.
<< Ecco, ti sei morsa il labbro, sei imbarazzata, lo fai sempre quando lo sei. >> Mi avvicino piano a lui senza far vedere i miei movimenti.
<< Non sapevo sapessi tanto di me, o almeno che te le ricordassi tutte queste cose>> Mi sorrise.
<< Sendy, io ti voglio bene, te ne voglio tanto. Mi sei mancata, mi mancavano tutte queste cose che ho appena elencato >> Mi morsi il labbro, cazzo.
<< Scusami per prima Justin, davvero >> Lo guardai negli occhi, erano troppo da sopportare.
<< Allora, questa sigaretta? >> Mise il braccio intorno alle mie spalle. Presi il pacchetto e lo buttai. Non volevo fumare più.
<< Nessuna sigaretta, hai ragione, non risolvono nulla >> Mi abbracciò ed io infilai la testa tra il suo collo e la spalla. Ero felice.
-
<< Quindi Luke è un tuo amico, giusto? >> Vidi i lineamenti di Justin farsi seri.
<< Si Justin, perché? >> Mi ricordai della serata passata insieme. << Non l’hai visto quando siamo andati al parco? >>
<< Per curiosità, non vorrei che la mia piccola Sendy frequentasse brutte persone…ahm, no, non lo ricordo. >> Sorrise e si buttò sul divano.
<< ah ma Justin, io frequento te, e tu sei una brutta persona. >> Scoppiai a ridere dopo aver visto la sua espressione.
<< Come si chiama la ragazza che era in camera tua oggi? >> Mi appoggiai al tavolo e lo guardai.
<< Chan, bel nome di merda. >> Scoppiai a ridere.
<< Come mai Sendy, adesso sei tu la gelosa? >> Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui.
<< Oh no, Justin, solo curiosità, volevo sapere se la tua amichetta era brava a letto. >> Lo guardai e avvampò, non pensava potessi affrontare quell’argomento in quel modo.
<< Se tu non ci avessi interrotti a quest’ora, lo saprei >> Avevo interrotto la loro scopata.
<< Scusa, oddio. Ma tu le hai chiesto il numero. le hai detto che magari vi sareste sentiti, quindi pensavo voi aveste.. vabbè nulla >> Scoppiò a ridere.
<< La richiamerò solo per farci qualcosa, perché se c’è una cosa che devi sapere del nuovo Justin, che dopo una notte di sesso, non ricordo nemmeno il nome delle ragazze con cui sono stato, figuriamoci a richiamarle. >> Lo fissai. Che schifo.
<< E’ questo che sei diventato eh? E bravo Justin! >> Sorrisi. Suonò il campanello.
<< Grazie, grazie. Apro io>> Si alzò dal divano e aprì. Era Luke con Debby.
Mi alzai di colpo e abbracciai Debby, era da tanto che non la sentivo.
<< Beh non ci presenti Justin Bieber? >> Mi girai era sul divano a guardare la televisione. Aveva le mascelle serrate e stingeva il telecomando troppo forte. Era esageratamente infastidito.
<< Justin, vieni qua. >> Urlai provocandogli un balzo. Sorrise, com’era stronzo.
<< Ah, tu devi essere Debby... e tu Luke >> Disse per poi porgere la mano a entrambe.
<< E tu sei Justin Bieber! >> Dissero all’unisono ridendo.
<< Si certo, scusate, sono stanco, salgo di sopra. >> Guardai Debby e Luke, mimai un “ aspettate un secondo “ e seguii Justin.
A metà scala lo bloccai per un braccio.
<< Justin, cercano di essere carini e amichevoli con te. Dovresti essere cordiale. Che cosa hanno che non va? >> Lo guardai fisso negli occhi e poi guardai un punto indefinito della sua faccia.
<< Non mi stanno simpatici >> Disse liberandosi dalla mia presa. Era solo geloso, fino al midollo.
<< Non li conosci nemmeno Justin >> Dissi sorridendo maliziosamente.
<< Basta Sendy, sono geloso, non mi va di stare con te e loro insieme>> Risi.
<< Finalmente lo ammetti, Justin>> Mi girai e sorridendo tornai in cucina.

Justin’s pov.

Ridono, ridono e ridono. Con Sendy. Sanno renderla felice. Loro ci sono stati, e ci sono.
Loro c’erano quando io e... io non c’ero. Erano ad abbracciarla, consolarla, distrarla e farla ridere.
Mentre qui con me ho solo Sendy, e non sono felice, e nemmeno lei con me.
Cait che mi aveva promesso amore eterno, che mi avrebbe aspettato, l’avrebbe fatto forse, e poi  io ho incontrato Selena. Mi odio. Prendo un cuscino e mi copro la faccia. Appena chiudo gli occhi vedo il sorriso di Sendy. Perché?
Mi alzo di scatto, afferro la chitarra e dopo averla accordata canticchio, cercando di non far arrivare il suono fino in cucina.

That should be me
Holding' your hand
That should be me
Makin' you laugh
That should be me
This is so sad.


Canto d’istinto, senza pensarci, e non mi accorgo che delle lacrime stanno scendendo piano sulle mie guance.
This is so wrong,
I can't go on,
Till you believe that
That should be me.


Sento la porta aprirsi, è Debby, l’amica di Sendy. Asciugo le lacrime sulle guance e le sorrido.
<< Scusa se interrompo, sono venuta solo per salutare, ci si vede >> La saluto con la mano.
Sendy ha ragione, cercano di essere carini con me. Sono un coglione.
Prendo le chiavi della macchina e scendo, velocemente.
Supero Sendy che mi fissa, devo parlare con il mio vecchio amico Chaz. 

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