Don’t ever say you’re lonely

di elifreedom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Starting ***
Capitolo 2: *** Oh my god. ***
Capitolo 3: *** fear ***
Capitolo 4: *** Police ***
Capitolo 5: *** oh no. ***



Capitolo 1
*** Starting ***


Starting

Riuscivo a tenere a stento la mia amica Serena sotto braccio per quanto era ubriaca.
Continuava a dimenarsi sembrava non stesse capendo che stavamo semplicemente tornando a casa, a piedi da quella maledetta festa.

 

Ogni volta era la stessa maledettissima cosa, lei ubriaca, io sobria e che dovevo riportarla a casa, avrebbe dovuto assumermi come baby sitter..
- mai più Serena, mai più!- sibilai quasi senza forze continuando a passi lenti
- certo certo – rispose per accontentarmi..
- mi farai morire prima o poi – sospirai un'ultima volta..

Eravamo ormai quasi arrivate a casa mia, non avrei permesso che sua madre la vedesse in questo stato, quando girando in un vicolo leggermente stretto notai cinque ombre immobili che ridevano e scherzavano..
Un pensiero mi invase, tornandomi in mente quel servizio del telegiornale del giorno prima..

“ Siamo già alla seconda vittima di stupro avvicinata nel medesimo modo della prima. Sono cinque i ragazzi in questione e si precipitano sempre verso ragazze ubriache e indifese. Continuano le indagini..”

Pensai a loro forse perchè si trovavano in questo vicolo che faceva da angolo a un pub, aspettando la loro prossima preda.
Mi preoccupai subito per Serena che stava a mala pena in piedi così senza pensarci due volte cercai di uscire da quel vicolo camminando all'indietro, non volevo dare le spalle a quei ragazzi, non si sa mai..
- mmmm ma dove siamo? - urlò all'improvviso Serena, dio, l'ammazzerei..
improvvisamente si girarono, scrutando verso di noi essendo buio..
- cazzo serena, stai zitta – risposi a bassa voce..
Notai che stavano camminando lentamente verso di noi, mi resi conto che non potevamo scappare, Serena non stava in piedi e non potevo lasciarla li in mano a cinque stupratori.
- cazzo, serena ascoltami bene, cerca di stare su il più possibile, non devi parlare per forza ma almeno fingi di star bene, siamo nella merda -
- mm okok -
La poggiai al muro e mi diressi verso di loro, più stavano lontani da Serena meglio era, e forse a una ragazza sobria non avrebbero toccato nemmeno un capello.

- ti sei persa? - iniziò un ragazzo non troppo alto biondino
- no no – cercai di essere più tranquilla possibile ma le mani mi tradirono, continuavo a muoverle come se ci fosse una zanzara in vista
- mi sembri agitata – continuò un riccio sorridendo
- sto benissimo -
- la tua amica non mi sembra invece -
- è solo un po' stanca -
Volevano avvicinarsi a lei ma mi misi di fronte un'altra volta.
- cosa avete intenzione di fare? - chiesi
- è ubriaca vero? Non dirci cazzate, non ti conviene – commentò un ragazzo con i capelli lisci tirati un po' all'insù sotto gli sguardi degli amici divertiti
- serena scappa! Cerca di correre, vai via! - urlai all'improvviso, mi ascoltò subito e se ne andò a spasso svelto.
Sembrava volessero seguirla quando un moro con il ciuffo tirato su perfettamente constatò che non ne valeva la pena, avrebbero potuto riconoscerli.
- Dolcezza – mi richiamò lui, - non giocare con noi – disse lo stesso ragazzo avvicinandosi sempre di più a me con lo sguardo basso
- ma chi vi caga – al suono di queste parole scattò verso di me facendomi toccare contro il muro di quel maledetto vicolo.
- come hai detto? - poggiò le mani sui fianchi – ma lo sai chi siamo noi? -
- certo che lo so, e mi dispiace ma non faccio parte del vostro canone di ragazza da violentare – non so cosa mi spingeva a rispondere così, stavo aggravando solo la situazione ma non ne potevo fare a meno.
Sorrise come divertito e si avvicinò così tanto da poter sentire il suo respiro addosso e tutto questo mi faceva ribrezzo.
Con tutte le forze che avevo lo spinsi ma non riuscii a scappare essendo circondata dai suoi quattro amici..
- ragazzi, per stasera basta andiamo – ordinò mentre gli amici si aprirono facendomi andare,
- ci si vede dolcezza – concluse, ma non risposi.

 


 

Salve genteee,
non è la prima ff che scrivo ma è la prima thriller, d'azione ma anche romantica quindi spero che il primo capitolo vi piaccia!
Spero anche siate contenti di vedere i ragazzi sotto un altro punto di vista, magari più intrigante..
Siamo solo all'inizio ma sarei contentissima di leggere qualche vostra recensione con magari consigli :)
Aspetto i vostri commenti con ansia, chiedo troppo se vi dico che continuò a tre recensioni?
Così so ne vale la pena continuare o no.

A presto dolcezzeee,
love u.

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Capitolo 2
*** Oh my god. ***


oh my god.

Tornai a casa e appena chiusi la porta feci un respiro di sollievo sapendo di essere salva.
Salii e prima di entrare in camera mia decisi di andare nella camera degli ospiti per controllare se Serena stesse bene.
- Megan, eccoti finalmente!- si alzò venendomi in contro..
- ti sei ripresa?- sorrisi leggermente
- mi sono fatta una doccia fredda ma ora ho un mal di testa allucinante- rispose sedendosi di nuovo sul letto
- immagino..-
- con quei ragazzi? Hai risolto? - era preoccupata e si vedeva
- certo, non mi hanno fatto nulla, e non ci daranno più fastidio – dissi con tono poco convinto.
- ma che ti hanno detto? -
- nulla mi ha chiesto se sapevo chi fossero, tranquilla è tutto ok – cercai di tranquillizzarla

Quel ragazzo aveva solamente detto “ci si vede” niente di personale, anzi molto generale, spero l'abbia detto così tanto per dire.

Erano passati 5 giorni da quella sera, andavo a scuola, l'ultimo anno, come sempre, tornavo a casa, i pomeriggi a studiare e del ragazzo nemmeno l'ombra fortunatamente, ma non ero tranquilla, non so perchè.
Avevo chiesto a Serena se poteva rimanere a casa mia, almeno finchè quel bruttissimo periodo non sarebbe finito, almeno finchè mio papà non fosse tornato a casa da quel viaggio di lavoro di due mesi..

- oggi facciamo un giro? Non mi va di stare in casa – chiese Serena annoiata sul divano
- ok vado a prepararmi – risposi anche se avrei preferito stare in casa
Salimmo in macchina con destinazione a me sconosciuta, ci saremmo fermate appena ci colpiva qualcosa.

- passiamo un attimo in biblioteca che voglio prendere un libro – squillò Serena distraendomi da qualche pensiero.
- va bene, - le sorrisi
- io ti aspetto in macchina- dissi una volta arrivate
Scese dirigendosi verso la biblioteca; indossai le cuffie e misi un po' di musica dal mio i-phone guardando fuori dal finestrino
Dopo pochi minuti sentii la porta chiudersi pensando fosse Serena
- oh alla buon'ora- mi girai rimanendo sbalordita alla vista del ragazzo moro che sorrideva maliziosamente
- ancora tu, che vuoi? - istintivamente cercai di sfilare le chiavi dalla “toppa” visto che Serena le aveva lasciate qui, ma prontamente mi bloccò il braccio
- non farlo dolcezza -
Mi venne in mente un'altra soluzione e cercai di uscire dalla macchina ma era troppo veloce e la chiuse velocemente dall'interno, ero in trappola.
- tranquilla, non voglio farti del male piccola -
- dove vuoi portarmi? - chiesi sempre più agitata
- vuoi stare tranquilla? - rispose evitando la mia domanda
- no non sto tranquilla – sbottai all'improvviso
- non provare più a rispondermi ok? - alzò la voce avvicinandosi al mio viso
- s-scusa-

Ma Serena? Dove diavolo era? Spostai lo sguardo sperando di vederla uscire da quella biblioteca.

- la tua amica per ora non uscirà da li, tranquilla – continuò – a proposito, io sono zayn piccola -
- bene zayn, puoi lasciarmi andare? - non ce la facevo più, anche se avevo una paura tremenda non riuscivo a stare zitta,
- abbassa i toni! - notai nei suoi occhi rabbia, tanta rabbia
Accese il motore e partì, dio, mi vennero in mente mille pensieri, e ora? Dove mi porta? E se mi stupra? Si sicuro, è il suo lavoro, e poi mi ammazzerà per non lasciare tracce. Cazzo, è un incubo.

- tu sei? - domandò, ma non risposi continuando a guardare fuori dal finestrino
- ti ho fatto una domanda! - appoggiò la sua mano sulla mia coscia stringendola leggermente
- Me – Sara – mentii
- bene sara, mi piaci, aggressiva, sarà più difficile ma mi piace -

Sarà più difficile? Ma di cosa sta parlando? La macchina si fermò e scesi, non avevo idea di dove fossi, sembrava solamente un'altra parte della città, ma non la conoscevo.
Non potevo stare con lui, chissà dove mi avrebbe portato..
- seguimi – disse, e notando che non controllava se gli stessi dietro dopo alcuni metri cercai di indietreggiare, allontanandomi sempre di più da lui
- dove credi di andare piccola? - non risposi, mi girai e iniziai a correre più veloce possibile verso un posto per potermi nascondere; cosa cazzo sto facendo? Sono scema, una stupida, ma non potevo permettere che quell'essere mi mettesse le mani addosso, è malato.
- sto parlando con te!- sbottò afferrandomi il polso, quanto era veloce? Troppo, troppo per me.
- s-scusa – sibilai guardando un punto qualsiasi che non fosse lui
- non farmi arrabbiare -
- la mia amica mi aspetta – presi coraggio e risposi -
- può aspettare ancora un po' no? -
- direi di no - dissi maledicendomi di avergli risposto in modo aggressivo un'altra volta e infatti mi guardò con occhi pieni di rabbia stringendo una mano a pungo forte.

Notai in lontananza un taxi dall'altra parte della strada, così con uno scatto attraversai dirigendomi verso esso,
- ancora scappi? - urlò rimanendo fermo
- tu sei mia, non rendere le cose più difficili piccola! - non risposi avvicinandomi sempre di più al taxi camminando.
- non mi scapperai più! - salii e me ne andai, quando passai davanti a lui lo guardai, era incazzato nero, penso che se mi trovasse di nuovo non la passerei liscia. Dovrò stare più attenta.



 

asdfghj Ehyy gentee,
ho aggiornato subito visto che avevo il capitolo pronto!
Ringrazio subito chi ha messo la storia tra le seguite e le preferite, chi ha recensito e i lettori silenziosi!
Che ve ne pare di questo capitolo? spero vi piaccia la versione del nostro malik!
Anche in questo capitolo aspetto vostre recensioni, il capitolo precedenti non la cacato quasi nessuno, spero di rifarmi!
Aspetto tutto, commenti, consigli, opinioni!
A presto un abbracio E. x

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Capitolo 3
*** fear ***



Fear

Tornai a casa e spiegai a Serena tutto quello che era successo e mi disse che un ragazzo molto carino l'aveva fermata in biblioteca per qualche consiglio; sicuramente faceva parte del gruppo, ma ubriaca com'era quella sera non avrebbe mai potuto ricordarlo..
Era tutto organizzato, non è stato un caso e questo mi spaventava ancora di più.

- Serena..- dissi titubante
- dimmi – rispose tranquillamente preparando la cena
- chi ha riportato qui la nostra macchina? - continuai a guardare fuori dalla finestra
- ma che dici!- disse sorridendo istericamente avvicinandosi alla finestra
Non può essere, sa dove dove abitiamo.

Non avevo intenzione di rimanere chiusa in casa a vita, l'unica cosa che potevo fare era uscire in compagnia e a piedi, sembrava la cosa più sicura per adesso.
La sera essendo sabato acconsentii di uscire nonostante quello che fosse successo il pomeriggio; io e Serena ci saremmo incontrate con due compagni del corso di Letteratura, e con due ragazzi mi sentivo più al sicuro in caso fosse successo qualcosa.
Camminavamo tranquilli per il centro quando Josh e Mike notarono in lontananza qualcuno che si stava picchiando e decisero di avvicinarsi di corsa con Serena al seguito
- no aspettate, non lasciatemi da sola – dissi cercando di raggiungerli anche se ormai erano lontani..
Camminai nella loro direzione ma mi sentivo qualcosa addosso..
- ciao piccola – sentii il suo respiro sul mio collo
Aprii ancora di più gli occhi al suono di quelle parole, quella voce, ero sicura fosse lui e non mi girai, continuai a camminare guardandomi intorno, cercando un posto pieno di gente in cui poter scappare..bar sulla sinistra, perfetto.
Mi ci fiondai dentro anche se sapevo che Zayn non mi avrebbe lasciata andare, mi girai e stava camminando tranquillo sorridente
- ti prego, se un ragazzo ti chiede di me digli che sono uscita dal retro non che sono in bagno- dissi al barista che mi guardò terrorizzato, non gli diedi il tempo di rispondere che mi ero già chiusa a chiave nella stanza.
Appoggiata al muro mi lasciai cadere portando le gambe al petto sperando di non dover avere più a che fare con lui.
- dov'è la ragazza? - lo sentii
- ti ho chiesto dove cazzo è la ragazza!- alzò la voce, ero in panico, non sapevo che fare..
- non dire cazzate – ruppe qualcosa, sentii il rumore di vetro frantumarsi a terra;
- in.. in bagno – rispose.
No cazzo, no cazzo. Mi strinsi ancora di più su me stessa sapendo che ci avrebbe messo del tempo per aprire la porta
- perchè non apri Sara? - sbatté le mani contro, sempre più forte
- ti conviene aprire! - urlò
Decisi di aprire, non volevo nemmeno immaginare la scena che si stava svolgendo al di la di quella porta che ci divideva
- oh brava dolcezza – feci passi indietro
- stasera dobbiamo uscire insieme – mormorò avvicinandosi
- sono le dieci, potevi pensarci prima – mi odio, mi odio, perchè continuavo a rispondere così? Come se la situazione me lo permettesse. Sospirò
- in realtà ero passato a casa tua ma te ne eri già andata, lavati la faccia io ti aspetto fuori, se non esci ti vengo a prendere.
Uscì lasciandomi del tempo, mi sciacquai ma rimasi dubbiosa sul da farsi così continuai a camminare avanti e indietro in quei tre metri..
- sei pronta? - ridacchiò
- mm no – risposi per avere ancora del tempo per pensare, non potevo fare nulla così aprii la porta.
- bene ora possiamo andare – si incamminò verso l'uscita
- ti conviene seguirmi se non vuoi che finisca male – sbottò, presi coraggio e lo seguii fuori dal bar scusandomi con il barista.

Mi stava già aspettando appoggiato alla sua auto con un sorriso stampato in volto che mi fece arrossire, ma che tramutò subito in sguardo serio ordinandomi di non fare cazzate e di salire in macchina..
- dove stiamo andando? - presi coraggio e ruppi il silenzio
- in un pub tranquilla – rispose concentrati alla guida
Scesi dalla macchina mi prese per mano come per assicurarsi che non scappassi di nuovo ed entrammo in questo pub dall'aspetto country e andammo a sederci in un tavolo libero
- vado a ordinare – disse lasciandomi li sa sola; era così sicuro che sarei rimasta li? Forse si, non potevo rischiare di nuovo, la cosa migliore era mandare un messaggio a Serena e dirle che ero viva, e cosi feci
- avvisato la tua amica? - tornò con due cocktail, alcolici immaginai.
- s..si – risposi guardandomi le mani ancora con il telefono tra loro
Non mi andava di bere alcool, primo perchè non lo reggevo e secondo perchè da ubriaca lui avrebbe potuto fare tutto quello che aspettava da una settimana ormai.
- non bevi? - chiese sorseggiando il suo cocktail
- non mi va grazie – mi guardò serio come se lo avessi mandato a quel paese
- bevi! - mi obbligò facendomi sobbalzare
- non voglio finire come le vostre vittime – risposi a tono quasi urlando
Scoppiò quasi a ridere, era divertito dal mio comportamento, ma non c'era nulla da ridere, questo ragazzo era un pazzo malato e basta.
Si accorse che mezzo pub era rivolto verso di noi, sicuramente avevano sentito le mie parole; mi prese da un braccio e mi portò fuori facendomi salire ancora in macchina

Avrei voluto tentare di scappare altre cento volte ma non volevo rischiare, con uno ragazzo così mi sarei aspettata qualsiasi cosa, mi avrebbe fatto del male? Probabile.

- quante volte devo dirtelo di non rispondermi con quel tono? – urlò rivolto verso di me, mentre io guardavo di fronte.
- hai capito? - mi strinse i polsi, mi stava facendo male ma non volevo darlo a vedere.
- ho capito – risposi con voce tremante.
- ti riporto a casa – dentro di me stavo saltando, almeno mi avrebbe riportato a casa e sarei potuta stare tranquilla..


 
Ciao gentee, terzo capitolo pubblicato, cosa ne pensate? ad essere sincera non mi convinceva molto..
Vi piace questo Zayn? a me molto personalmente lol
Mi lasciate qualche commentoo? spero di raggiungere le 5 recensioni almeno, :)
Aspetto commenti, opionioni e soprattutto consigli!
Ringrazio chi recensisce sempre, chi ha messo la ff tra le seguite, ricordate e preferite.
Attenzione: se qualcuno sa creare video, e ha voglia di creare un trailer, mi contatti :)
A presto!
 

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Capitolo 4
*** Police ***


 

Police

Mi aprì la portiera e mi fece scendere, una volta fatto si appoggiò ad essa tenendomi per la vita; il lampione alle mie spalle ci illuminava perfettamente.
- perchè non mi guardi negli occhi? - chiesi io con voce dolce; mi ero resa conto che mi guardava dritta negli occhi solo quando era incazzato nero e non quando la situazione sembrava stesse migliorando
- perchè sono troppo belli – rispose tirando su lo sguardo e chiudendo gli occhi a due fessure guardandomi, sorrisi leggermente a viso basso sperando non lo abbia notato-
Mi lasciò le braccia e pensai di poter andare senza problemi, mi girai dirigendomi verso la porta..
- non mi saluti? - replicò tornando al suo tono da duro
- perchè dovrei salutare un pazzo come te? - dissi sincera, chiudendomi in casa prima che potesse raggiungermi.

Controllai dalla finestra che se ne stesse andando, cosa che fece dopo aver rivolto un'altra volta lo sguardo verso di me.



- è stata colpa mia e dei ragazzi scusa, non dovevamo lasciarti sola cazzo!- disse serena la mattina dopo con tono molto preoccupato
- hey hey, tranquilla non mi ha fatto nulla – le sorrisi dolcemente
- sicura? -
- si – sorseggiai il caffè.

Passammo tutta la domenica in casa, tra studio, musica, tv e cibo; mi mancavano queste giornate con la mia migliore amica e con tutto quello che stava succedendo ne passavamo insieme sempre meno.
- perchè non chiami la polizia? - chiese Sere mentre stavamo cenando
- ma sei pazza? È la volta buona che mi ammazza – risposi incredula delle sue parole
- no, è la volta buona che tutto questo finisca, ti crederanno, i lividi ai polsi li hai ancora e sanno che questi cinque ragazzi sono ancora in giro – commentò seria
- ho paura, e se non lo prenderanno? - non penso si faccia trovare così dalla polizia, abiterà sicuramente in una casa ben nascosta e poi chissà quanta gente lo avrà già denunciato alla polizia senza nessun risultato, pensai.

Il mercoledì mattina, tre giorni dopo la bellissima serata con zayn, mentre andavamo a scuola, decisi che appena finita sarei andata dalla polizia a denunciarlo, non ce la facevo più a sopportare una situazione del genere.

Josh e Mike ci raggiunsero all'intervallo in cortile portandoci due caffè.
- dio vi amo – dissi sorridendogli – ho giusto bisogno di svegliarmi un po' - continuai
- ti amiamo anche noi – risposero dandomi contemporaneamente un bacio sulla guancia
Dopo un po' che parlavamo di cosa fare nei prossimi giorni, girandomi, notai che dietro un albero in cortile qualcuno ci stava osservando; il cortile era aperto, non era difficile entraci senza farsi notare, pensai subito a Zayn che probabilmente mi stava controllando.
- Serena dietro quell'albero c'è zayn me lo sento – dissi alzandomi dal muretto sporgendomi un po'.
- entriamo a scuola che è meglio. - cercò di convincermi
- no la deve finire, vado da lui. Stai tranquilla, voi state qui se succede qualcosa urlo.
Camminai lentamente raggiungendo l'albero;
- Zayn, lo sapevo che eri..- non riuscii a terminare la frase che mi prese dalle spalle facendomi sbattere la schiena contro la corteccia.
- oh stai calmo – cercai di scostarlo ma mi bloccò tra le sue braccia
- stai calmo un cazzo, chi minchia sono quei due? Sbottò, guardai i suoi occhi, erano pieni d'odio, il colore naturale si tramutò in rosso fuoco
- quei due chi? - cercai di sviare.
- non fare la simpatica con me, chi cazzo sono quelli – mi faceva paura quando usava quel tono
- zayn sono solo due compagni di corso, due amici!- alzai un po' la voce, continuava a tenermi saldamente le spalle
- che ti baciano? Cosa ti ho detto la prima volta che ci siamo visti? -
- non ricordo – cercai di pensare
- ti ho detto che eri mia – fece aderire il suo corpo con il mio
- oh si – balbettai guardando a destra, a sinistra, in tutti i punti tranne che il suo viso.
- pensi che tutto questo sia uno scherzo? - scossi la testa
- e allora perchè cazzo ti fai baciare da qualsiasi ragazzo? - alzò di nuovo la voce
- sono solo amici te l'ho detto..-
- non hai bisogno di amici se ci sono io – si tranquillizzò, la sua voce aveva alti e bassi, potevo constatare che questo ragazzo aveva seri problemi di umore
- lasciami andare zayn, ti prego – chiesi lasciandomi cadere a terra contro l'albero ma mi tirò subito su essendo ancora attaccato a me.
- ricorda sara – ansimò – tu sei mia, gira ancora con qualche ragazzo e finisce male – concluse prima di andarsene.
Tornai di la con le lacrime che mi solcavano le guance, se primo ero sicura di andare a denunciarlo, ora lo ero ancora di più, non mi interessava se non l'avessero preso subito, doveva capire che Megan Roden non è di nessuno.

Le due ore successive non passarono più, ma probabilmente ero io che continuavo a pensare a quello che era appena successo e a quello che sarebbe potuto succedere una volta scattata la denuncia, ma non potevo tirarmi indietro, non ora.

- salve, scusi per le denunce ? - chiesi una volta entrata nel commissariato
- in quella stanza – mi disse un giovane indicandomi una porta
- Dovrei fare una denuncia – dissi subito dopo aver bussato ed essere entrata
- certo, si sieda pure – mi sorrise la poliziotta
Spiegai tutto, denunciai Zayn per stalking dicendo all'agente che si trattava di uno di quei cinque ragazzi che cercano da molto tempo; certo non avrebbero potuto fare molto, senza cognome e prove più importanti non l'avrebbero mai trovato ma quello che conta è che magari ora mi avrebbe lasciata in pace.




Ciaaao a tuttee, come state? ecco il quarto capitolo asdfgh
Finalmente la nostra Megan/Sara è riuscito a denuciare Zayn.. e ora? D:
Cosa ne pensate del capitolo? so che è troppo corto ma è più di passaggio anche se spero vi piaccia lo stesso!
Come sempre mi farebbe piacere una vostra opionione, quindi recensite per favore, commenti, opionioni e consigli sono ben accetti!
Allora a presto e ditemi che ne pensate!
xx 

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Capitolo 5
*** oh no. ***


 

Oh, no.

- ho sempre detto a Zayn che ci avresti creato un sacco di problemi! - sentii una voce alle mie spalle mentre tornavo a casa dopo la denuncia.
Mi girai e vidi un ragazzo, uno di quei cinque sicuramente, era biondo e mi seguiva probabilmente sotto comando di Zayn
- no mi dispiace, ma è il vostro amico che crea un sacco di problemi a me!- mi girai puntantogli il dito sul petto.
- lo sai che ora che lo hai denuciato sei veramente nella merda? - mi fermò da un braccio facendomi voltare, ma non era manesco come Zayn, era quasi gentile voleva solo avvisarmi del pericolo che stavo correndo
- ascolta, fate ragionare il vostro amico, io non so cosa voglia da me, ma io non ce la faccio più, mi perseguita!- gli feci capire che ormai ero disperata pensando che forse loro avrebbero potuto fare qualcosa
- mi dispiace ma quando Zayn si fissa con qualcuno non cambia idea, ti conviene accettare di stare con lui o non sarà mai gentile con te.
Non riuscii a rispondere, quelle parole.. avrei dovuto accettare di stare con lui? Per sempre con un ragazzo sconosciuto, pazzo, malato, e violento? Mi voltai e me ne andai.

* din don * sentii suonare il campanello e capii subito che Serena era andata ad aprire

- Sara è per te! - mi urlò dalla porta d'ingresso con voce preoccupata, era Zayn sicuramente, me ne accorsi dal suo tono di voce e da come mi aveva chiamata, Sara, le avevo spiegato di aver inventato quel nome per Zayn.
Sospirai e mi diressi lentamente verso il salotto notando che i due erano uno di fronte all'altro in silenzio che si fissavano.
Serena aveva i muscoli tesissimi e si notava così mi avvicinai e toccandole un fianco notai che si tranquillizzò, se ne andò in cucina, lasciandoci li soli, ma non troppo soli essendo nella stanza accanto sicuramente a origliare.

-c.ciao – deglutii con forza, e se il biondino gli avesse detto tutto? Mi odiava così tanto da volermi vedere ammazzata di botte da un suo amico?
- hey piccola – sorrise, diminuendo la distanza tra noi che poco dopo feci tornare come prima con un passo indietro, okay non sapeva ancora nulla, sospirai mentalmente.
- hai ancora paura di me? - si avvicinò del tutto prendendomi dai fianchi e facendo aderire i nostri corpi
- no – mentii abbassando il viso, cominciai a sudare freddo e me ne accorsi dalle mani che sfregai sui lati delle gambe.
- guardami – sibilò con tono duro, e feci come detto
- stasera ti faccio conoscere i miei amici, quindi fatti bella che tra poco usciamo.-
- non mi va molto di uscire stasera Zayn – più stavo lontana da lui meglio era, magari riuscivo a convincerlo
- Sara!- sbottò facendomi sobbalzare, - vai a prepararti subito!- continuò con lo stesso tono, mi girai e andai verso camera mia.
- piccola..- mi fermai senza voltarmi, dovevo farlo, un solo passo in più e per lui era come mancargli di rispetto perchè non lo stavo ascoltando – hai venti minuti, se entro le otto non sei qui ti vengo a cercare – ghignò, capii che per lui tutto questo era uno scherzo, per me no perchè ero io quella in pericolo, ma per lui era un divertimento che gli stava riuscendo alla grande.
Optai per un jeans a sigaretta, un paio di zeppe marroni e una maglietta beije morbida infilata nei jeans e lasciata fuoriuscire un po', niente gonna o vestito, avrei rischiato troppo.
Sciolsi i capelli dallo shignon e senza pettinarli presi pochette, cellulare e andai da lui puntuale.

Avevo i suoi quattro amici di fronte a me, sorridenti come se fossero pronti per festeggiare qualcosa, Zayn mi teneva stretta con un braccio intorno alla vita molto, troppo prottettivo; eravamo a casa di un certo Liam che ancora non conoscevo essendo appena arrivati.

- ci si rivede Sara, - cantonò il riccio sorridendo maliziosamente – io sono Harry piacere – gli strinsi la mano sorridendo forzatamente.
- io sono Liam piacere – ecco chi era il propietario della casa – Sara, - risposi con voce sottile
- io sono Niall – il biondino del commissariato, che guardai implorante per aver mantenuto il “segreto” e per continuare a farlo
- e io Louis – dissero infine gli ultimi due e strinsi la mano ad entrambi.
Non so con quale coraggio riuscivano ad essere così contenti, dopo tutto sapevano quello che mi stava facendo il loro amico ma non battevano ciglio; potevano essere tutti come lui? avevano smesso con gli stupri ormai da settimane da quello che diceva il telegiornale o avevano semplicemente canbiato zona, ma non riuscivo proprio a immaginarli persguitare una ragazza come stava facendo Zayn con me.
Per tutta la serata pensai, parlai poco perchè non ero calcolata, loro si facevano gli affari loro e io i miei, e preferivo così piuttosto che continuare a parlare con quattro sconosciuti di chissà quale argomento.
- io dovrei andare a casa – mi feci coraggio e parali interrompendo i loro discorsi e facencoli voltare verso di me, era ormai quasi mezzanotte e visto che l'indomani avrei avuto scuola preferirei tornare a casa.
- dai non fare la bambina – mi guardò Zayn in cagnesco rigirandosi verso i suoi amici e riprendendo il discorso interrotto.
Chiusi gli occhi a due fessure per la sua inutile risposta e silenziosamente mi alzai dalla sedia, presi il cappotto e andai verso la porta, uscii rendendomi conto del posto sconosciuto presi il telefono per chiamare un taxi e tornare finalmente a casa.
- dove stai andando Sara?- una voce mi fece sobbalzare in quel silenzio notturno, non era la voce di Zayn così incuriosita mi girai..
- Liam.. sto solo chiamando un taxi – dissi debolmente sorridendo forzatamente per non far notare il mio sguardo impaurito.
- Zayn ti sta cercando, ti conviene tornare in casa se non vuoi vederlo incazzato – cercò di farmi capire, ma forse non gli era chiaro che tra me e Zayn non c'era nulla che non fosse discutere.
- tranquillo so di cosa stai parlando, senti digli che sono andata a casa e basta -
- Sara! - Zayn era alla porta e a passo svelto si stava avvicinando chiedendo all'amico di tornare dentro e di lasciarci soli, soli, questa parola mi faceva rabbrividire.
- Piccola, potevi dirmelo che volevi andartene, non devi scappare via da me – ammiccò guardandomi di traverso
- non stavo scappando, stavo prendendo un po' d'aria – era meglio chiarire questo dettaglio.
Prendendomi dalla vita mi portò in macchina e mi accompagnò a casa non dicendo più nulla a riguardo della serata noiosissima appena trascorsa;
Mi salutò con un bacio forzato a fior di labbra ma prima di lasciarmi andare prese il mio telefono facendosi uno squillo, poi se ne andò e appena svoltato l'angolo sospirai rumorosamente entrando in casa.



All'uscita da scuola salutai velocemente Serena, Josh e Mike notando che di fronte all'entrata c'era Zayn che mi aspettava.
Erano tre giorni che non lo vedevo e mi ero tranquillizzata giusto per poter uscire di casa e andare a scuola.

- Zayn – sbuffai mentalmente avvicinandomi a lui, - cosa vuoi? - avevo preso anche un'insufficienza a scuola quindi proprio non riuscivo ad essere gentile e nemmeno a fingere.
- quante volte te lo devo dire di non parlarmi così? - prese il mio mento con il pollice e l'indice stringendo un po'.
- ok scusa, è che oggi è andata un po' male a scuola – sapevo che non gliene fregava nulla, ma era la verità.
- se non studi. - alzò le sopracciglia e mi guardò storto
- oggi ti compro un vestito visto che stasera ti porto a cena e non si discute – concluse senza farmi aprire bocca, mi obbligò a salire in auto e partimmo subito verso il centro di Londra.

- questo mi piace ma... no, troppo lungo! - sorrise ammiccamente avvicinandosi e prendedomi per i fianchi con le mani che in un nano secondo scostai allontanandomi da lui e rientrando nel camerino.
Troppo lungo? Mi arrivava appena sotto la coscia, ed era così stretto che mi faceva uscire metà seno. Provai l'ultimo vestito che era molto simile al precendente solo che rosso, odiavo il rosso quando si trattava di abiti, mi sapeva così di volgare.
- mm perfetto! - ammiccò mordendosi il labbro inferiore
- Zayn è un po'.. corto,- cercai di tirarlo giù il più possibile ma non riuscii, era troppo stretto. Notai il suo sguardo serio dopo le mie ultime parole e capii che non avrei potuto controbattere; Mi rivestii, lanciai il vestito a Zayn che andò a pagare uscimmo e mi riportò a casa.
Mi sarebbe venuto a prendere verso le otto e trenta, e decisi di abbinare a quel pezzo di stoffa un paio di collant nere trasparenti per apparire il meno nuda possibile, tacco del medesimo colore e giacchetta elegante nera, che allacciai per coprire come meglio potevo quella scollatura imbarazzante; aggiunsi anche qualche collana argento per sicurezza.


Eccomiiiiiii, si sono viva!
Allora scusatemi tanto per il mese di ritardo, ma ero al mare e avevo portato il pc solo per continuare la storia ma non avevo connessione,
se non in spiaggia ma ho evitato di portarlo.
Ora ho un pò di capitoli pronti :)
Che ne pensate?? Niall lo dirà subito a Zayn o no? fatemi sapere tutto attraverso una recensione, scrivetemi di tutto, accetto consigli soprattutto!

Ringrazio chi preferisce, ricorda e segue la storia, chi recensisce e i lettori silenziosi :) siete il motore di questa ff, via così!
A presto.
E. 

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