Let me kiss you

di crazymofosyay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Sono Elly, ho 16 anni, vivo in Springfield, Illinois. La mia famiglia non è molto numerosa, formata da me e il mio cane, Kevin. Tralasciando gli altri. 
La mia è la solita vita da teenager, spensierata, studiosa, amante della musica, insomma cose normali. Mi definisco una ragazza molto chiusa, forse per colpa del rapporto con i miei genitori. Una ragazza 'dark'. 
Ho dei lunghi capelli verdi-azzurri con punte un po' più scure. Occhi piccoli e neri. Adoro indossare cose nere e borchiate, un po' appariscenti. Sembro la tipica ragazza metallara, ma a volte vengo presa in giro perché sono Directioner , Belieber e Mixer, ciò mi dà molto fastidio, perché io non mi permetto. 
Essendo una ragazza così chiusa passo la maggior parte della mia giornata a stare sui social, forse per crearmi una vita 'perfetta'. Ho molti amici 'digitali', come li chiama mia mamma. Un paio di settimane fa ho iniziato a parlare con un ragazzo  ' Georg Roll ', senza foto, sconosciuto. 
Col passare del tempo ho capito che è un ragazzo dolce, sensibile, divertente, che cerca sempre un po' di tempo libero per me, nonostante i suoi mille impegni. Non so di preciso cosa.
Un giorno decise di chiamarmi, la sua voce era roca e profonda, assomigliava a quella di Harry Styles. Fissammo un appuntamento, lui sarebbe venuto per uno dei suoi impegni qui. Ero eccitatissima. 
Il fatto di incontrarlo mi sconvolgeva. Stavo seriamente pensando di non presentarmi, ma non potevo deluderlo, chiunque lui fosse. Eppure, dopo aver sentito la sua voce, mi sembrava di conoscerlo da una vita. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Mancava poco più di una settimana al suo arrivo. L'appuntamento era in un piccolo hotel sperduto nel nulla, diceva di non voler essere visto. Non capivo perché. 
Ero sempre più emozionata, ormai non entravo più sul computer, la notte non dormivo, il ragazzo di cui mi stavo innamorando stava per venire da me. 
Era sabato, lunedì ci saremo visti. I due giorni più brutti e lunghi della mia vita. 
Era arrivato il fatidico giorno, tutta immobile per la felicità presi la mia bicicletta anni '50 e inizia la lunga passeggiata verso 'l'invictus hotel'. Pedalai per diversi chilometri, quell'albergo era in cima ad una collina. 
Vidi un gruppo di ragazzine urlanti correre verso quella direzione, mi spaventai e accelerai il passo. Posai la bicicletta e con il fiatone mi diressi verso l'entrata. Stanza 53K, la stanza più pulita e costosa di tutto l'albergo, c'era una chiave anche per me. Con passo affaticato salii quelle scale cigolanti e interminabili. La porta era davanti a me, come circondata da un'aura giallastra. Non era un hotel molto conosciuto in città ed era un po' malconcio, le porte e i muri erano sottili, perciò si poteva capire tutto ciò che il tuo vicino diceva. Lo sapevo perchè c'ero già venuta un paio di volte per sfuggire al clima malinconico che si percepiva in casa. 
Sentivo diverse voci, ma tra tutte riconobbi la sua. Con passo deciso mi avviai verso la stanza, mi fermai a metà, ero decisa a scappare via, ma qualcosa mi fermò. La sua risata. Eppure le altre voci mi erano dannatamente familiari, sembrava un incubo e allo stesso tempo il sogno più bello che abbia mai fatto. Okay. Sono convinta. Mi avvio con passo deciso verso la stanza, busso, giro la chiave. Quella porta cigolante si stava piano, piano aprendo, il vocio proveniente da dentro si fece sempre più basso, detti un occhiata dentro. Stavo per svenire. ...
 
{Ciao. Questa è la prima ff che scrivo, vi chiedo solo di dirmi cosa ne pensate. :) Ho quasi 14 anni e in questo periodo sto affrontando l'esame di terza media e vorrei migliorare nella scrittura. Grazie -ck}

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 
Era proprio davanti a me, con i suoi riccioli perfetti legati con un codino sopra la testa, i suoi occhi verdi mi scrutavano attentamente. Dopo essere rimasta parecchi secondi incantata, Harry, si proprio Harry, si alzò e mi invitò ad entrare. 
Gli altri erano seduti tutti in cerchio a ridere e scherzare, cercando di farmi ritornare alla realtà. 
Mi presentai e Hazza mi porse un succo, non sapevo cosa dire, dalla mia bocca uscivano solo parole ingarbugliate e confuse. Dopo qualche minuto mi ripresi del tutto, accorgendomi che non era un sogno. Harold che stava tenendo in braccio baby Lux mi invitò a sedermi vicino a lui, per un momento rimasi come incantata. Avevo i miei idoli davanti a me, in carne ed ossa e non più davanti ad uno schermo.
Niall come al solito aveva in mano un pezzo di pizza, Zayn stava cercando di vendermi il CD delle Littel Mix a buon prezzo, Liam stava facendo una tweetcam per far vedere a tutti la sua nuova maglietta, Lou stava parlando al telefono con El ed Harry era lì, vicino a me. Stava facendo varie facce buffe per far ridere la piccoletta. 
Quella serata passò molto in fetta. Quando arrivò l'ora in cui dovetti andarmene, dopo aver salutato tutti e fatto diverse foto insieme, Harry gentilmente volle accompagnarmi fino a casa. 
Durante il tragitto ci fermammo parecchie volte a fare foto con delle fan gentili che dissero subito, chiunque io fossi, se avessi reso felice il loro Harold mi avrebbero adorata, e Harry le pregò di mantenere segreta la nostra amicizia, per quello che i media avessero poi potuto inventare. 
Mi disse dell'annuncio, mi anticipò tutto, avrebbero fatto un tour intorno al mondo, in tutti gli stadi. 
Io pensavo che quell'annuncio fosse una cosa totalmente diversa, ma era comunque una bella cosa. Adesso che il mio padre aveva ricominciato a lavorare magari avrebbe comprato un biglietto a sua figlia. 
La camminata fino a casa non era tanto lunga una volta scesa la collina, ma io cercai di andare il più lento possibile, insomma, avevo Harry di fianco a me. 
Arrivati, con mio piccolo dispiacere, davanti a casa, fu il momento di salutaci. Mi promise che il giorno dopo ci saremo rivisti e avremmo passato una giornata ad andare in giro per la città con tutto il gruppo. 
Prima di abbandonare il mio corto vialetto, mi guardò negli occhi, come nessuno mi aveva mai guardata prima. 
Allora mi venne in mente di quando era piccolino e salì sul palco di x-factor e disse di lavorare in una panetteria, iniziò a cantare ''Isn't she lovely '' e quella sua voce mi fece venire i brividi, che tipo strano. 
Corsi di sopra e mi buttai sul letto, rimasi ferma a guardare gli innumerevoli poster e a pensare agli avvenimenti della giornata e a quello che sarebbe successo l'indomani e finalmente mi addormentai.

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