Sette Minuti in Paradiso_Seborga x Monaco di BonoRomato (/viewuser.php?uid=400892)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Storia ***
Capitolo 3: *** Un Tramonto Perfetto ***
Capitolo 1 *** Introduzione ***
SETTE MINUTI IN PARADISO
-intro-
"Hey Dude, penso che dovremmo assolutamente fare un gioco o qualcosa
del genere. Oh, so cosa possiamo fare. Sarà fantastico!
Giocheremo a 'Sette Minuti In Paradiso'!"
America corse verso il suo armadio e prese un grande cappello a motivi
patriottici americani "Ok, guys, dovete mettere un vostro oggetto qui
dentro e la ragazza che prenderà il vostro oggetto
dovrà passare con voi sette minuti chiusi in un piccolo
ripostiglio. Sarà una bomba!!! "
"Non lo so America, non mi sembra una buona idea..." Inghilterra si
lasciò sfuggire un lungo sospiro profondo. "Certe persone
non sanno proprio controllarsi, lo sai."
"Oh stai zitto, penso che sia un gioco meraviglioso, chi non vorrebbe
stare in uno stanzino buio stretto ad una bella ragazza? Mon amouuuur!"
Francia spedì un bacio in direzione di Monaco e lei
rabbrividì, inorridita.
"Esattamente quello che intendevo dire, Francia ha già
qualcosa di pervertito in testa. Solo Dio sa cosa potrebbe fare alla
povera ragazza che pescherà il suo oggetto." Inghilterra
lanciò a Francia uno sguardo a dir poco assassino.
America iniziò a raccogliere un oggetto da ciascuno dei
presenti. "Taci Inghilterra, nessuno si deve controllare, questo
è il bello!!! Fatto, allora, che la festa abbia inizio!!!
Rock rock rock!"
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Capitolo 2 *** Storia ***
SETTE MINUTI IN PARADISO
Monaco si passò il capello fra le dita fino a sentire
qualcosa di duro e liscio. Lo afferrò e scoprì
che era una conchiglia. Uno sconosciuto si avvicinò a lei e
la prese per mano. "Ciao, sono Seborga". Un sorriso dolce gli
attraversò il viso.
"Oh man, un altro italiano. Ogni volta che vi avvicinate succede sempre
qualcosa di brutto. Si può cambiare compagno?" America
sembrava tutt'altro che entusiasta di lasciarla con lui nel ripostiglio.
"Non so di cosa tu stia parlando, ma non ho certo intenzione di
sprecare a litigare tutto il tempo che mi hanno dato con questa bella
ragazza." Seborga le strinse dolcemente la mano e la portò
nel ripostiglio.
"Ok, Dude, ma cercate almeno di rimanere vestiti..." America chiuse a
malincuore la porta dello sgabuzzino e immediatamente Seborga si
voltò a guardare Monaco, un sorriso che gli illuminava il
volto, come mai lei aveva visto in vita sua.
"Bene, ora che siamo soli che dobbiamo fare?" Si avvicinò
alla ragazza fino a quando i loro visi si sfiorarono.
Poi si ritrasse un po', imbarazzzato. "A-aspetta..io però ti
conosco appena, non pensi che dovremmo prima un po' parlare o qualcosa
del genere?" Si riavvicinò a Monaco, riempiendo il divario
che aveva appena creato.
"No, abbiamo solo sette minuti e non voglio sprecarli parlando. Ma se
vuoi conoscermi meglio potresti accompagnarmi a casa, più
tardi. Non mi dispiacerebbe affatto, sai?" Sorrise. Senza chiederlo,
lui la strinse forte a se, gettandole le braccia dietro al collo e
affondando il viso nei suoi capelli biondi. Il viso di Monaco sembrava
scoppiare da tanto che era rossa, ma non gliene ne importava. "Aww, sei
così carina!" Sorrise lui. Le teneva il viso tra le mani e
le stampò un bacio dolcissimo sulla punta del naso. "Ehm, ti
sto facendo sentire a disagio, non è vero?"
Era strano, Monaco non sapeva nulla di lui se non il nome, ma tutto
questo non le dava assolutamente fastidio. "No, va benissimo..."
"Bene, allora non c'è bisogno di smettere." Lui sorrise di
nuovo e la baciò per la seconda volta sulla punta del naso.
"Mi dispiacerebbe far arrabbiare una bella ragazza, sai?" Seborga la
tirò in braccio e iniziò a coccolarla. Fece
scorrere la punta delle dita su e giù per la sua spina
dorsale, provocandole dei piccoli brividi in tutto il corpo.
Incerta sul da farsi, Monaco avvolse le braccia intorno al suo collo e
lo baciò. Riusciva a sentire il calore che emanava
dall'emozione. Era più che paonazza "Ti stai divertendo,
eh?" Lui le sorrise sarcasticamente e ricambiò il suo bacio
dolcemente. Monaco spostò le mani in alto, ad
aggrovigliargli i capelli e il ricciolo ambrato. Lui invece si
tirò indietro. "Uhm pensavo che volessi conoscermi prima,
come siamo arrivati a questo?"
Monaco non lo sapeva, si sentiva completamente un'altra persona
rispetto a quella che era davvero "No-non ne ho idea..."
Mormorò.
Lui rise. "Allora dovremmo smettere, sennò poi non potremo
conoscerci meglio e non potrò accompagnarti a casa" Le
baciò la guancia e la abbracciò stretta. "Guarda
che dico davvero, accompagnami a casa. Mi piacerebbe davvero tanto se
tu lo facessi." Disse lei.
In quel momento America iniziò lentamente ad aprire la
porta. "Per favore guys, ditemi che siete ancora vestiti!"
Sbirciò dentro "Oh, sweet, mi sono preoccupato per niente."
Seborga aiutò Monaco ad uscire. "Quindi non vieni? Direi che
ci conosciamo abbastanza bene adesso. Sai, se fossi venuto avremmo
passato davvero una bella serata." Si chinò e le
baciò la guancia, facendola arrossire violentemente.
America si colpì il viso con il palmo della mano. "Italiani".
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Capitolo 3 *** Un Tramonto Perfetto ***
TRAMONTO PERFETTO
-seguito di Sette Minuti
In Paradiso-
Monaco si sedette in casa, rilassata, cercando di finire un puzzle
quando il telefono suonò. Sapeva già chi sarebbe
stato. Ogni giorno, intorno all'ora di pranzo, Seborga veniva a
chiamarla per cercare di invitarla ad uscire. Normalmente lei era
impegnata con la scuola o con i suoi doveri di nazione, ma quella volta
non aveva nulla in programma e poteva accettare il suo invito. Rispose
al telefono. "Ehi Seborga, di cos'hai bisogno?"
La sua voce era allegra, come sempre. "Ehi, Monaco", vuoi venire oggi,
o sei occupata come al solito?"
"Posso venire. Sarò lì tra poco, va bene?"
"Okay, fico! Porta tutto il necessario per andare a nuotare,ok?
Muoviti." Subito dopo riattaccò e in poco tempo Monaco fu a
casa sua. Quando arrivò lo trovò già
sulla porta con un costume da bagno celeste addosso. "Ehi, ci hai messo
parecchio tempo. Ahahaha puoi cambiarti pure nel mio bagno." Sorrise e
la fece entrare.
Lei corse in bagno e si mise rapidamente il suo costume preferito, un
bel bikini rosso con una stella arancione, un regalo di Francia del suo
ultimo compleanno. "Va bene, sono pronta."
«Sì che la sei." Seborga inarcò le
sopracciglia con una nota di stupore e meraviglia, le strinse
dolcemente la mano come sa fare solo lui e la accompagnò
nella spiaggia dietro casa sua. "Sono contento che oggi finalmente ti
sia decisa ad accettare il mio invito, stavo cominciando a pensare che
tu mi evitassi seriamente." Le sorrise, anche se Monaco capì
che stava parlando abbastanza seriamente. "Beh, non avrei mai il
coraggio di evitarti"
Lui annuì e lei guardò la superficie dell'acqua,
liscia come vetro e cristallo chiaro, ma non per molto. "Andiamo!!!".
Monaco corse in acqua. Anche con il vantaggio iniziale che aveva,
Seborga la superò e riuscì a tuffarsi per primo.
"Ti ho battuta di nuovo." Galleggiava a pancia all'aria. "Ahahahah
riuscirai mai a correre più veloce di me?" Era vero, era
incredibilmente veloce e non importa quante volte lei aveva cercato di
correre, vinceva sempre lui.
Monaco si lasciò sfuggire un piccolo e finto sospiro. "Credo
che tu abbia ragione, dovrei smettere di cercare di vincere, non
sarò mai veloce come te" Iniziò a schizzarlo
sempre più forte, man mano che si avvicinava.
Lui iniziò a tossire, sputando l'acqua e ridendo. "Ehi, non
è cool!" Seborga si difese e iniziò a schizzarla
a grandi manate. Passarono quasi tutto il tempo a prendersi in giro
ironicamente e a ridere. Il sole scese rapidamente in un bellissimo
tramonto e lei si sentiva esausta, ma felice come non mai. "Stanca?"
Seborga sorrise e le porse un lettino gonfiabile. "Sali, si
può ammirare il tramonto da qui." Poi la aiutò a
salire e le porse un drink tropicale profumatissimo.
Poi si appoggiò vicino a lei e iniziò a
sorseggiare il suo drink. Monaco spostò lo sguardo sul
bellissimo tramonto e mormorò "Oggi è stato
davvero bello, vorrei poter venire più spesso."
Lui rise. "Beh, non è che io non ti inviti. Questo
è sicuro." Il sole colpì l'acqua, lanciando
meravigliose striature di rosso, rosa e viola nel cielo. L'acqua
scintillava sotto un riflesso perfetto. Sembrava un quadro. Il dolce
suono delle onde che colpivano la spiaggia era così bello da
metterle quasi una piacevole sensazione di sonnolenza. "Seborga le
prese la mano e sorrise."Io direi che questo è un tramonto
perfetto."
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