First love

di lovefigureskating
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Disclaimer: I personaggi di questa fanfiction non appartengono a me ma a J.K. Rowling. La presente storia non č stata scritta a scopo di lucro, ma sono solo deliri di una mente malata [ la mia ] ^_^

Non so come mi sono trovata qui, con l’album delle fotografie in mano, a ripensare al mio passato… Ho 20 anni, non sono molti, ma ne ho passate tante..

 

Sorrido nel vedere la foto di tanti anni fa, ci siamo ‘noi’, e cioč il fantastico trio di Hogwarts, la scuola che frequentavo: io, Hermione Granger, al centro, alla mia destra Harry Potter ed alla mia sinistra Ronald Weasley, poi Harry e Ron si scoccano un’occhiata complice e da dietro le spalle tirano fuori le loro mani e mi lanciano in faccia 2 palle di neve. La foto ricomincia mentre io mi chino a terra per una vendetta e loro che ridono come matti!!

 

Vado avanti nell’album e continuo a sorridere, ci sono tante foto, tanti ricordi… gli occhi mi si velano di lacrime mentre prendo tra le mani una foto dove un ragazzo biondo sorride per poi correre verso di me e baciarmi con passione poi rivolgere il viso al fotografo ed urlare qualcosa dopo qualche istante ridere di gusto mentre ci incamminiamo verso il fotografo ( dietro alla macchina fotografica c’era Blaise Zaini, il suo migliore amico che aveva sarcasticamente commentato “Attenzione!!! Altamente infiammabile!!” lui interruppe il bacio per urlargli “Vai a farti fottere Blaise”, “Gia fatto Malfoy, ma non ti preoccupare, che il tuo suggerimento č ben accetto” Harry rispose malizioso facendoci cosi scoppiare a ridere mentre Zaini diventava di un rosso acceso. Molto poco consono ad un Serpeverde!!! ).

 

 

Sorrido ma alcune lacrime sfuggono dal mio controllo e mentre fisso il fuoco scoppiettante sul camino mi viene in mente quel periodo della mia vita…

 

Ero a Hogsmeade un sabato di uscita, cercavo un libro alla biblioteca pubblica, non che ad Hogwarts mancassero, ma ero arrabbiata con Harry e Ron e sono andata nel posto che piu mi rilassa! Vestita con una semplice gonna blu a balze ed una camicia bianca mentre cerco qualcosa di mio interesse qualcuno mi distrae

“Hai ‘ L’amante di Lady Chatterley’ di Lawrence? Letteratura Babbana..”

Mi girai per guardare chi fosse e perché mai chiedesse a me un libro, per chi mi aveva preso??? Lo guardai di sotto in su: era Malfoy!

“Letteratura Babbana?” chiesi

Lo vidi sorprendesi “C’č o no?”

“Ti sembra per caso sia la bibliotecaria?”

“Bč pensavo avessi deciso di seguire il tuo sogno e lasciare la scuola per dedicartici..” vedevo che cominciava ad infastidirsi.. “Senti, ho bisogno di quel sfottuto libro per Babbanologia.. e se lo prendo a Hogwarts si verrebbe subito a sapere… te sono sicuro sai se c’č o no… allora?”

“Sei pregato di non essere volgare qui dentro, Malfoy! Comunque se lo prendi qui lo sapranno lo stesso! ne ho uno io, te lo presto…” lo dissi con un chiaro tono di voce che stava solo a significare una cosa…

“Non ti permetto di darmi dello stupido”

“Vuoi il libro o no?” certo che riesce proprio a tirare fuori il peggio di me!!

“Ok… ma cosa ti fa credere di essere piu intelligente di me, Granger?”

alzo lo sguardo e lo fisso dritto dentro agli occhi “Io non verrei mai a bere qualcosa con te..” oddio!! Perché l’ho detto?!?

“Io non ti ho chiesto né ti chiederň di uscire..”

“Lo vedi che sei stupido?” gli diedi un’ultima occhiata prima di incamminarmi verso l’uscita: mi era tornato il sorriso sulle labbra.

 

^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^

 

Il giorno dopo durante la colazione ricevetti un bigliettino

 

Vediamo se sei cosi stupida da venire. Alle 3 al Portone d’ingresso.

 

Sorrisi, sapendo chi era mentre Harry e Ron mi guardavano con aria interrogativa. Diedi loro il bigliettino  ma, naturalmente, non capirono niente.

“Non č niente ragazzi, non preoccupatevi dopo vi racconterň tutto..”

“Almeno sai chi č?” mi domandň Ron preoccupato

“Dai non ti preoccupare, Herm č intelligente, sa cosa fa…” venne in mio aiuto Harry che, perň, mi guardň in modo molto eloquente.

 

Le 3 arrivarono subito, cosi presi il mio mantello la mia sciarpa rosso e oro ben in vista e mi diressi all’ingresso.

“Sei in ritardo!”

“Ma fammi il piacere..”

“Allora Granger, deduco che questa sia una tua ammissione di stupiditŕ”

“O forse la chiara prova che riesco a farti fare quello che voglio, Malfoy?”

“Nessuno mi fa fare niente che io non voglia..”

 

Non so perché gli lascia l’ultima parola e mi incamminai di fianco a lui. Mi porto in una locanda che non conoscevo, ed a quanto pare lui lo intui perché mi disse

“Pochi sono a conoscenza di questo posto.. solo le migliori famiglie Purosangue”

roteai gli occhi esasperata e questo dovette averlo innervosito

“Se sei tanto convinta che io sia un’imbecille perché mi hai costretto a pagarti un caffe?”

Lo guardai diritto negli occhi e sorrisi.

“Perché hai un bel corpo.”

 

Ma questo non lo fece demordere, nonostante le 2 ‘sconfitte’ , perché per lui lo erano, la guerra non era ancora persa.

“Sabato prossimo c’č la partita Serpeverde-Tassorosso”

“E allora?”

“Vorrei vederti lŕ… a tifare per Serpeverde”

Era risaputo che io odiassi il Quidditch, e nonostante i miei migliori amici fossero dei pilastri della squadra di Grifondoro, io gli davo il mio supporto con il cuore ma con il corpo durante le partite andavo in biblioteca. Figurarsi andare ad una partita di altre Case!!!

“Dammi un buon motivo per venire a vedere una noiosissima partita?”

“Ci gioco io!!”

“Vedremo..” stavolta non avevo nessuna intenzione di lasciargli l’ultima parola

 

^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^

 

Domenica non andai alla partita, o meglio, non a tutta. Ero uscita dalla biblioteca perché non riuscivo a concentrarmi, ma le urla di incitamento si sentivano anche dalla Torre Grifondoro e cosi potei ascoltare che la partita era in paritŕ e nessuno riusciva a prendere o anche solo a vedere il boccino. Quando arrivai in camera mia trovai le tende del mio letto tirate e quando le aprii trovai un mantello maschile con lo stemma serpeverde, una sciarpa della stessa Casa con un biglietto

 

“Meglio non essere impreparati quando verrai alla partita”

 

Cosi lui era certo del fatto che io sarei andato alla partita!!! Arrogante, presuntuoso, pieno di sč!! Ma io non ci sarei cascata, ohh no!! Io sono una Grifondoro superiore a queste subdole manipolazioni…

 

E fu cosi che mi ritrovai alle tribune Grifondoro avvolta nel MIO mantello, cappuccio bene in testa, ma con la sciarpa verde-argento al collo, ben nascosta. In fondo lui aveva un cosi buon odore…

 

La partita si concluse con la vittoria delle Serpi e con Malfoy che prese il boccino in memoria della partita.

Rimasi lě quando tutti se ne furono andati via.

“Appassionata di Quiddtich?”

“Sport noioso”

“Allora devo dedurre che sei venuta qui per me”

“Non sono un membro del tuo fan club”

 

Mi alzai in piedi e lui mi abbraccio da dietro

“Che fai?”

“Sapevo della tua castitŕ, ma da qui a non sapere cosa č un’abbraccio…”

“Ti ho per caso detto che lo potevi fare?”

“Ed io ti ho per caso detto che faccio ogni cosa che tu vuoi?”

feci finta di pensarci un attimo poi sorrisi voltandomi verso di lui

“Non puoi farne a meno”

Mi allontanai da lui e me ne tornai nella mia stanza, dove trovai un altro pacchetto. Lo aprii e vi trovai dentro il Boccino d’oro. Chissa perché č cosi importante questo Boccino.

 

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Se fossi stata in me sarei andata in biblioteca a cercare la storia del Quidditch,ma siccome in quell’ultimo periodo no ero io, andai a chiederlo a qualcuno.

 

“Malfoy, che vuol dire?” forse lo dissi con troppa aciditŕ

“Di niente.. sono cose che faccio tutti i giorni”

“E io che pensavo fosse una dichiarazione di amore eterno solo per me” cinguettai finta offesa e con una punta di sarcasmo. Roteň gli occhi

“Secondo il nuovo regolamento quel tipo di Boccino non č adatto per le partite, quindi Serpeverde-Tassorosso č stata l’ultima partita con quel tipo di Boccino. Essendo noi in una scuola ci hanno permesso di usarlo fino ad oggi. Ed č l’ultimo Boccino di quella serie…”

Sorrisi compiaciuta e me ne andai bisbigliando un “Grazie… cosi poi non dici che sono maleducata”

Prima di andarmene definitivamente sentii che ghignava soddisfatto di sé.

 

^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^

 

Passarono alcuni mesi, cominciammo ad avere degli incontri per ‘parlare’  , in realtŕ lui aveva bisogno di ripetizioni di Babbanologia, e giŕ che gli avevo prestato il libro, ed ero l’unica a conoscenza delle sue difficoltŕ, gli era sembrata una buona idea chidermi aiuto. Non lo fece apertamente ma sono o non sono Hermione Granger io?

 

Scoprii tante cose di lui, era meglio di come pensassi, un giorno gli dissi che era cambiato ma lui mi rispose, forse solo per smentirmi,

 

“No, Granger, solo che ora ti ho permesso di vedermi davvero”

 

avrei voluto chiedergli il perchč, non so perché non lo feci.

 

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Ci fu uno dei soliti festini dove partecipň tutto il settimo anno.

Harry Ron ed io arrivammo con un po di ritardo perché il lunedě seguente avremmo dovuto consegnare un compito e non potevo permettere a quei due di non farlo per poi costringermi a farlo per loro domenica sera!!! Ron si mise a ballare con una ragazza mai vista prima, almeno da me, ma a quanto pareva era una certa ‘Jenny’ con cui usciva ormai da un po. Bč un po č un eufemismo, normalmente non usciva con qualcuna per piu di una settimana, questa durava da ben 2 settimane!

Harry misteriosamente sparě, non lo vidi per tutta la sera, io andai di fuori a vedere le stelle.

Mi sentivo sola forse non ‘č tutto a posto andate, non preoccupatevi, č una festa non dobbiamo stare cosi incollati, bisogna divertirsi’ come avevo detto ai miei amici.

Chiusi gli occhi sospirando fino a quando non sentii un profumo che stranamente riconobbi.

 

“Non riesci a starmi lontano”

“Ehh giŕ ti ho anche seguito qui fuori, oramai sei la mia vera ossessione”

“Sei un idiota”

“Cosa guardavi?”

“L’immensitŕ dell’universo”

“Non ti facevo romantica”

“Ci sono molte cose che non sai di me”

 

Ad un tratto le note della mia canzone preferita giunsero anche lě fuori e cominciai a cantare a squarciagola, sono stonata, ma č piu forte di me, e poi, sono qui fuori nessuno mi sentirŕ. C’era Malfoy, che prima mi guardň un po stupito, poi divertito e poi… si mise a cantare con me! Perň, facciamo un bel duetto, certo lui sa cantare, ma le nostri voci non sono cosi male.

 

“Dovremmo formare un band”

“Prima impara a cantare Granger”

“Tze, ho una voce bellissima, io” il mio orgoglio si fa sentire, forte e chiaro.

“Con questo cosa vorresti dire?”

“Non c’č peggior sordo di chi non vuole sentire” Lo zittii, finalmente.

 

Ad un certo punto parlai, non potevo piu trattenermi

“Perché?” nonostante fosse stata vaga comprese di cosa stavo parlando

“Una persona ha mille sfaccettature, e per poterla amare bisogna conoscerle tutte”  [*]

Mi lasciň lě, ma non mi sentivo piu cosi sola.

 

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Tornata in camere mia, da sola vista la sparizione dei miei due migliori amici, decisi che era il momento di fermarmi a riflettere. Perché non mi sembrava strano? Insomma, lui era Draco Malfoy. Certo i Malfoy si erano piu che riscattati dopo la guerra ma cio non cancella tutto cio che c’č stato. Cosa mi succede? Non riesco a spiegarmelo, mi fa sentire bene stare vicino a lui, non sono una persona romantica a discapito di quanto si possa pensare, ma un suo semplice sorriso illumina l’intero universo. Ed i suoi occhi, che occhi, sono lo specchio dell’anima, frase trita e ritrita, ma č vero, con uno sguardo riesco a capire cosa vuole dire, cosa sente, meglio di mille parole. Forse mi sto affezionando, forse č il senso di nuovo. Forse forse forse: odio non capire le cose, ma questo non riesco a trovarlo sui libri… e poi cosa voleva dire con quella sua frase?

 

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Il mattino dopo era domenica, prevedevo una bella dormita dopo il festino, poi un po di ripasso, ed avevo il resto della giornata libera!MA, qualcuno busso alla mia porta, le 8.23 del mattino. Di domenica mattina, dopo una festa!

“Herm, lo so che sei sveglia!!” eh? “Dai apri, dobbiamo parlare č urgente” Harry sveglio a quell’ora un giorno senza lezione, poi sembrava anche preoccupato. Mi allarmai subito

“Eccomi Harry, vengo subito” aprii la porta in pigiama e scalza, mentre lui entrava e si sistemava io corsi in bagno per farmi una doccia veloce. Al mio rientro in camera trovai anche Ron non molto allegro. Il che mi fece preoccupare ancora di piu.

 

Mi sedetti a mia volta “Cosa č successo?” la mia voce lasciava trapelare tutta la mia agitazione

“Lo vorrei sapere anche io!!!” Quindi Ron non sapeva niente. Guardai con piu attenzione Harry e

“Harry, porti ancora i vestiti di ieri sera?!?”  lo vidi arrossire

“Ecco vedete, io non so come potreste prenderla, non č successo niente di grave anzi, sono molto felice al momento” si stava torturando le mani cosi le presi tra le mie esortandolo a parlare

“Ommioddio Harry te sei innamorato..” le parole di Ron provocarono al moro un colorito rosso poco naturale, ed io mi stupisco, davvero ultimamente mi sfuggono molte, troppe cose. Guardo Harry in attesa di una risposta lui ci guarda sorride ebete

“Forse innamorato no, ma penso di esserci molto vicino” ha gli occhi che gli brillano “Non so come la prenderete” ora č un po preoccupato “sappiate che mi fa felice” cerca di divagare “ok, vi voglio dire chi č, voi pero promettetemi di non giudicare le mie scelte” ok ora mi preoccupa!

“Non ti preoccupare amico, se la causa di questa tua felicitŕ č questa persona per noi va piu che bene” guardo Ron come per conferma e lui fa un cenno con affermativo con la testa

“č Serpeverde. Blaise Zaini.” lo dice in un soffio parlando velocemente ma noi lo capiamo benissimo, io mi gli butto le mani al collo dicendo che sono felicissima, Ron si prende un momento per riprendersi, elaborare la cosa e poi dire “Ok, sono felice per te.” e gli sorride non proprio convinto, ma č mlto piu di quanto ci si aspettasse dal nostro rosso amico.

 

^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^

 

Ron torna al suo amatissimo letto mentre Harry rimane in camera mia, non ho neanche il tempo di chiedermi perché che lui mi guarda intensamente, sorride

“Chi č?” mi domanda

“Chi č chi?”

“Lui”

“Lui chi?”

“Non lo so, me lo devi dire te…te l’ho domandato io” sembra che comincia ad spazientirsi, ma in realtŕ lo vedo che sorride leggermente divertito

“Sii piu chiaro, se continui a tenertelo dentro scoppi!!”

“So che ti piace qualcuno, so anche che passi molto tempo con qualcuno, e sono convinto sia la stessa persona, solo voglio sentirlo dire da te.” Mi sento avvampare a queste parole, spero di non essere arrosita

“Il tuo silenzio ed il color porpora sulle tue guance mi danno la conferma. Devi solo dirmi il nome” ma sa leggere la mente? Non era una frana in tutto cio che riguardava la lettura del pensiero?

Rimaniamo in un silenzio imbarazzante nel quale mi passano per la testa tutte le scusa possibili, scuse per cosa poi? non lo so, ma č inutile negarlo

“Non so cosa mi succede, no so cosa provo. Ho conosciuto Draco, sto conoscendo le sue varie sfaccettature, come dice lui. E le accetto. Non cerco di capirle, godo solo il momento in cui me le mostra”

sorride e mi fa cenno di andare verso di lui che č seduto sulla poltrona, mi abbraccia forte ma non parla e questo mi spinge a continuare

“in molte cose č come l’ho sempre immaginato, come lo abbiamo sempre visto. Ma se prima mi davano fastidio ora mi fanno sorridere. Sono piccoli gesti che pero per me hanno cominciato ad avere valore. E mi dŕ fastidio, non riuscire a capire cosa significa, non riuscire a capire perché lo fa, perché con me… cioč io riesco a capire cosa vuole, se č arrabbiato, triste felice. Ma non mi capacito del perché… č grave?”

Harry mi distanzia da sé sciogliendo il nostro abbraccio “sei solo innamorata, Herm” alla realtŕ di questo c’č solo una parola, poco ‘da me’,

“Merda” e le risate di Harry si sentono per tutta la stanza.

 

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Ormai ho preso la mia decisione, raccolgo tutto il mio coraggio e mi dirigo ai confini della foresta proibita, dove so che Draco si rifugia la domenica mattina. Piu mi avvicino e piu la mia sicurezza va scemando, ma orami vedo con chiarezza il corpo di un ragazzo steso ai piedi di un albero. Vedo i suoi biondi capelli, il suo viso disteso in una calma angelica, gli occhi chiusi, ma io so che non dorme.

Arrivata a pochi metri da lui, lo chiamo. Apre gli occhi di scatto, si volta verso di me che mi avvicino ancora, mi chino vicino a lui, lo bacio. Lui mi risponde.

Quando tutto fině mi guarda con un’aria interrogativa ed io non ho altro da dire all’infuori che

“Volevo sapere cosa si sentiva a baciare il ragazzo che mi piace.”

Prima che possa dire qualcosa me ne vado correndo.

 

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Salve,

torno qui con questa fiiccina ^_^

penso sarŕ molto corta, del tipo un altro capitolo e basta, perň ancora non lo so visto che 40 minuti

fa questo era un foglio bianco dove io mi accingevo a scrivere

 per l’esame che ho la prox settimana (T_T)

 

[*] frase che mi č stata detta tempo fa.. ok non voglio essere malinconica…

 

Alcune parti, cioč la prima parte č un’”omaggio” a Love Story di Steve Seagal. Libro bellissimo!!!

Ah scusate i certi errori, ma non ho avuto tempo di rileggere, ho scritto tutto al momento.

 

Un’ultima cosa: ho letto oggi HP_DH [ il titolo in italiano č un’insulto al mondo!!] in italiano,

in inglese l’ho fatto a suo tempo, ed anche se molti non saranno d’accordo:

che peccato sia finito cosi….

 

ť FS lover ś

 

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Capitolo 2
*** 2 ***


Disclaimer: I personaggi di questa fanfiction non appartengono a me ma a J.K. Rowling. La presente storia non č stata scritta a scopo di lucro, ma sono solo deliri di una mente malata [ la mia ] ^_^

 

Arrivata a pochi metri da lui, lo chiamo. Apre gli occhi di scatto, si volta verso di me che mi avvicino ancora, mi chino vicino a lui, lo bacio. Lui mi risponde.

Quando tutto fině mi guarda con un’aria interrogativa ed io non ho altro da dire all’infuori che

“Volevo sapere cosa si sentiva a baciare il ragazzo che mi piace.”

Prima che possa dire qualcosa me ne vado correndo.

 

^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^ 

 

Ommioddio ommioddio!!! Ma cosa ho fatto? Cosa mi HA fatto? Lo so che č colpa sua!!!

Dopo averlo baciato sono corsa verso la mia stanza, e tutta la sicurezza che avevo prima č svanita scomparsa, mi sento come Neville.

 

A quanto pare ero cosě sconvolta da attirare l’attenzione di qualcuno, infatti non faccio in tempo a chiudere la porta dietro di me che entra qualcuno

“Harry” mi guarda preoccupato, poi noto che la sua mano č ancora fuori dalla porta e tira qualcosa, o meglio qualcuno, dentro.

“Zabini?” ora non ho tempo per le presentazioni, me ne frego del fatto che il Serpeverde sia nella mia stanza e la chiudo insonorizzandola, metto la musica a tutto volume e grido: č sempre stato il mio modo di sfogarmi, e la tensione che mi portavo dentro era davvero tanta.

 

Mi girai e vedi il volto di Zabini alquanto sorpreso, poi Harry gli sussurra, forse avrŕ urlato visto il volume della musica, qualcosa nell’orecchio, il serpeverde sorride poi si china e bacia dolcemente il mio migliore amico. E’ una scena cosi dolce che mi si strinse il cuore e venni colpita da un’illuminazione: qualcosa, di profondo, di sincero ci puň davvero essere tra una Grinfondoro ed un Serpeverde. Questo mi fece rilassare.

 

Spensi la musica interrompendo, senza intenzione, il bacio dei due ragazzi.

“Allora, chiamami Blaise…” mi sorrise raggioso e io ricambiai

“Cosa č successo? Prima sembravi sconvolta” mi spiace di aver fatto preoccupare inutilmente Harry.

“Io… io ho…” involontariamente il mio sguardo vagň per la stanza alla ricerca delle parole piu adatte, ma fině su Blaise che accorgendosene si sentě forse di troppo

“Bč č un discorso personale, quindi io vado…” questa frase mi fece sentire in colpa e senza neanche accorgermene mi ritrovai a dirgli di restare, io credo in Harry e lui si fida del Serpeverde. Che mi sorprende dicendomi che spera di conoscerci in modo tale da avere la mia fiducia per la sua persona e non per il suo ragazzo.

 

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“Wow Hermione, sapevo del vostro coraggio, ma insomma, non pensavo che anche in amore lo eravate, Harry č timido, certo jelo sto facendo passare ma…” uno sguardo di Harry lo fece fermare e tornare sul problema principale “Devi averlo spiazzato, nessuna, nessuna ragazza ha mai tentato tanto, incute troppo timore” queste parole dovrebbero confortarmi?

“E lui non ha fatto niente?”

“Nooh, te l’ho detto!!!” era la 4 volta che rispondevo alla stessa domanda

“Bč non gli hai neanche dato il tempo di reagire, da quello che dici”

“Non giustificare il tuo migliore amico… se voleva fermarmi avrebbe potuto benissimo” sto diventando acida, lo so che non gli ho dato tempo

“Non lo giustifico, č solo che…”

“Hai ragione scusa, ma questo mi rende nervosa”

“Secondo me gli dovresti parlare” Harry era rimasto in silenzio fino ad ora, sapevo che stava analizzando la situazione

“Si concordo!” poi Blaise fece una pausa riflettendo “So che forse non č il momento, ma in questo trio c’č qualcosa che non va, dov’č Weasley?”

 

Harry ed io ci scambiammo uno sguardo colpevole

“Lui non lo sa” Blaise era stupito

“Senza offesa, ma dopo che Harry ci ha detto di voi, sarebbe stato un colpo troppo duro dire che mi sono innamorata di Draco…”

“Ok, capisco, ma penso che dovresti parlarne con lui, non con me ora” lo guardai truce, prima si rende disponibile ad ascoltarmi e poi mi dice che č meglio parlarne con altri??

 

Chiudo gli occhi un momento e mi stendo sul letto. Ha ragione, Ron č uno dei miei migliori amici, ci diciamo sempre tutto, lo accetterŕ!! Mi rialzo aprendo gli occhi

“Hai ragione!!”

Harry dopo la sua grande uscita continuava a rimanere in silenzio e anche se era una persona riflessiva, bč non era molto da lui.

 

Blaise mi salutň con un bacio sulla guancia e poi si rivolse ad Harry mentre io mandavo un messaggio a Ron di raggiungerci in camera mia, quando mi girai mi trovai davanti ad uno spettacolino interessante: Harry e Blaise che si baciano, e fin qui č una cosa normale per una coppia, ma il Serpeverde porta le mani sulle natiche del mio amico, stringendo… ok ho visto abbastanza cosě mi schiarisco la voce. Niente. Riprovo. Ottengo un Blaise che attira di piů a sé Harry.

 

Bussano alla porta ed i due si separano, oddio grazie!! ancora non ho il permesso per smaterializzarmi, Blaise apre, sorride ancora verso Harry saluta Ron e se ne va canticchiando.

 

Mentre Ron entra con un’espressione interrogativa Harry si volta verso di me e piu rosso di un peperone esclama “E’ un tipo passionale…”

 

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Sono in giro per i corridoi della scuola. Ancora non ci credo, Ron mi ha sorriso

“Vai a prendere il tuo uomo, bimba” dandomi una pacca sulla spalla e spingendomi via dalla mia stanza.

 

Cosi ora sono qui fuori, senza la minima idea di cosa fare, quando la vedo, quella testa bionda che viene verso di me. Respira Hermione, sei forte.

 

Sembra che non si sia neanche accorto della mia presenza, ma mentre passiamo uno di fianco all’altro mi afferra per il braccio impedendomi di proseguire, mi spinge verso il muro e mi bacia. Il mio nervosismo č svanito, ho trovato una cura! Mi lascio trasportare dalle varie emozioni che questo gesto implica: prima confusione, poi piacere, e quando sento la sua lingua accarezzare la mia le gambe mi tremano.

 

Si stacca da me poggiando la sua fronte sulla mia e puntando il suo sguardo nel mio. I suoi occhi sono del colore del ghiaccio, ma ora come ora ci vedo solo fuoco.

 

Non so come fa, ma riuscě a farmi ritrovare me stessa: combattiva, orgogliosa, forte!

“Cosa significa?”

“Potrei farti la stessa domanda”

“Non ti devo spiegazioni, Malfoy”

“Mi sembrava il contrario giusto qualche ora fa”

“Rispondi”

“Volevo sapere cosa si prova a baciare la ragazza che mi piace”

 

 

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Passarono un paio di settimane, durante le quali continuavamo a vederci per i nostri incontri-studio, ma nessuno dei due parlo di quella giornata.

 

Harry, Ron e Blaise continuavano a ripetermi che avrei dovuto affrontare il discorso prima o poi. Esatto: poi. Inoltre io avevo fatto la prima mossa, ora spettava a lui contraccambiare se interessato

“Sbaglio o ti ha baciato? A me questo profuma di risposta”

“Blaise, tu tendi a giustificarlo in ogni suo gesto”

“Ha ragione lui” 2 voci all’unisono

“Ronal Bilius Weasley ed Harry James Potter, cosa volete insinuare?”

“che ha ragione, siete entrambe troppo orgogliosi, ma te a differenza sei coraggiosa. Dai, lo sai che i Serpeverde sono dei codardi nati..” Harry, Harry quando imparerai a tenere la bocca chiusa?

“Che fai ti lamenti?” Blaise finto risentito si alzň e andň via seguito dal suo ragazzo che cercava di scusarsi

“Per me lo fanno apposta per appartarsi”

“No Ron, te lo fai apposta per appartarti… a proposito come va con Jenny?”

“Chi?” mi guardň confuso

Roteai gli occhi “Niente” cambierŕ mai quel ragazzo?

 

^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^

 

 

“Sei un’idiota”

“Non tutti abbiamo avuto la fortuna di vivere tra i Gabbani come te” era sarcasmo questo?

“Se solo ti impegnassi un momento, forse riusciresti”

“Non sono io che non mi impegno, sono queste cose che sono inutili”

“Allora possiamo anche finire qui queste lezioni!”

Ci riflettč un momento “Allora, a cosa servono questi aerei?”

Mi venne in mente un’idea, folle lo so, ma quando Hermione Jean Granger [*] si mette in testa una cosa…

 

“Andiamo” mi guardň stralunato

“Mi vuoi rapire Granger?”

“Sarebbe un’idea! sai quanta gente mi pagherebbe affinché ti tenga lontano da qui…”

“Granger! Non giocare con il fuoco”

“Mi sembrava che tu fossi di ghiaccio” Mi mise una mano intorno alla vita, un’altra dietro alla nuca e prima che me ne accorgessi, ci stavamo baciando appassionatamente, ok non č di ghiaccio!! Lo allontanai e guardandolo fisso negli occhi gli dissi di seguirmi e lo baciai di nuovo, con piů passione

“Sai essere convincente, Granger”

Lasciai un biglietto ad Harry per dirgli di coprirci durante questo week-end.

 

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“Dove diavolo siamo?” Malfoy si guardava intorno altezzoso e leggermente schifato, ma riuscivo a scorgere la curiositŕ nei suoi occhi

“In aeroporto… esperienza diretta, ti ricorderai tutto e passerai l’esame… ed io mi prendo un week-end di vacanza”

“Lo fai per me o per la vacanza?” neanche risposi, sapevo che era un tranello, se avessi risposto mmi avrebbe incastrata con il fatto che avrei voluto passare del tempo con lui. Andai verso una biglietteria e poi lo trascinai con me verso il solito, noioso rito per poter poi prendere un aereo.

 

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“Mai piu, Granger! Mai piu, mi hai sentito?” si avvicino pericolosamente a me, puntando il dito verso di me “Mai piu”

“Sei alquanto ripetitivo Malfoy. E poi non sapevo che un volo di un paio di ore ti facesse tanta paura” lo guardai con aria di sfida

“Io non ho paura, č una macchina infernale quella”

“E’ solo un aereo.” Gli diedi un’occhiata, era seduto poco fuori dall’aeroporto di Roma ed aveva un’aria terrorizzata, e solo per un po di turbolenze durante il volo.

 

“Io me ne vado, fai un po come ti pare..” era quasi mezz’ora che eravamo lě ed avevamo perso giŕ 2 treni per arrivare a Termini

“Non hai il coraggio per lasciarmi qui”

“Mi hanno messa a Grifondoro, non sono una tua compagna Serpeverde”

“Perché non perdi occasione di insultare i miei compagni ed amici?” ora era un po offeso

“Non č né il luogo e non sono dell’umore adatto per parlare di questo” in realtŕ non sapevo cosa rispondere, non conoscevo molti Serpeverde. 2 in realtŕ: Blaise, ottima persona, e Draco, di cui mi ero innamorata. Perň lui elogiava molte volte le ragazze Serpeverde a discapito delle altre casate e questo, mi faceva semplicemente arrabbiare. Non ero gelosa! Io non sono un tipo geloso. Ma non stava bene esaltare sempre quelle ragazze davanti ad una che chiaramente non aveva niente in comune con loro: puro e semplice orgoglio femminile.

 

“Allora, non dovevamo andare?” non mi ero accorta che si era alzato ed aveva preso i nostri 2 zaini, da me preparati in fretta con lo stretto necessario, e mi tese la mano: quando voleva sapeva essere un cavaliere.

 

Non parlammo per i 25 minuti che passammo in treno. Arrivati a Termini prendemmo la metro, con molta sorpresa e spavento da parte di Draco. Ero giŕ stata a Roma e perciň conoscevo la cittŕ abbastanza bene.

 

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Eravamo davanti ad un palazzo un po malandato, al 3 piano c’era l’appartamento dove avremmo passato quei 3 giorni ed io mi fermai ad osservare il posto mentre i ricordi si impossessavano di me e sorrisi.

“Granger, mi domando perché questa…” si voltň come ad esaminare meglio cosa aveva davanti “casa  non sia ancora stata distrutta dalle autoritŕ competenti…” poi disse qualche imprecazione verso i Babbani, ma non sentii bene e non potei ribattere

“Forse hanno avuto paura ad entrarci” non si aspettava una risposta del genere e dopo la che la sorpresa sparě dal suo volto rise candidamente, come un bambino

“Sai? Ho una fottuta paura anche io.. se muoio mi avrai sulla coscienza, Granger” risi anche io prendendolo istintivamente per mano e conducendolo dentro.

 

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“Herm, ci hai fatto preoccupare!!” vidi Ron che ci correva incontro “Ci hai lasciato un biglietto dicendo che tornavi Domenica sera al massimo. E’ martedě! Martedě! Almeno potei inviarci un gufo…” ma noi non reagimmo anzi, mi voltai verso di lui con un sorriso dolce stampato in faccia

“Dai Ron, stiamo bene”

“E allora cosa ti costava mandare un gufo, una lettera, qualsiasi cosa. Siete spariti 5 giorni. E siamo anche finiti in punizione per avervi coperto”

“Cosa? Oh mi dispiace Ron, non volevo farvi finire nei pasticci. Harry e Blaise dove sono?” ma a quanto pare non mi ascoltň

“Ora devo andare, Snape mi aspetta per la punizione” sul volto di Draco si dipinse uno dei suoi famosi mezzi sorrisi compiaciuto, mentre il povero Ron abbassava la testa sconfortato, prima di voltare l’angolo mi urlň “Harry non č in punizione, Dio solo sa come riesce a cavarsela quello lě. Ma Blaise č con la McGonagall” e sparě

Draco si voltň verso di me

“Povero Blaise, Potter poteva metterci una buona parola visto che lui riesce sempre a pararsi il..”

“non rompere, Malfoy! E smettila di criticare i miei amici. Se non per rispetto a me almeno per rispetto al tuo, di amico” presi il mio zaino e me ne andai nel mio dormitorio.

 

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Ero arrabbiata, con me stessa! Avevo messo i miei amici, nei guai per un po di libertŕ. Avevo passato dei gironi bellissimi a Roma ed avevamo pensato che 2 giorni in piu non avrebbero fatto male a nessuno.. mi sbagliavo. In fondo ero una persona altruista e mi dava fastidio essere stata cosi egoista.

 

Qualcuno bussň alla porta. Presi la bacchetta e la sbloccai

“Avanti”

“Herm.. sei tornata!! Ci eravamo preoccupati, non ti sei fatta sentire…”

“Oh Harry mi dispiace per le vostre punizioni”

“Vostre?” mi rivolse uno sguardo divertito

“Loro… ” feci un gesto esasperato con la mano “Perché te non sei in punizione? Voglio dire, Ron ha detto che č per causa mia e di Draco” alzň un sopracciglio

“Draco? Ci ritorneremo dopo… Non sono in punizione perché perché io non ho fatto niente di male, mentre loro hanno organizzato uno scherzo a scapito della Parkinson e di Lavanda” Mi documentai su cosa fosse successo ed a quanto pare in mancanza di Draco la Parkirson aveva puntato Blaise, con molto fastidio del Serpeverde e di Harry che litigarono, mentre Lavanda dopo aver passato un paio di notti con Ron andava in giro dicendo di essere la sua ragazza, rovinando cosě la piazza al ragazzo. Scoppiai in una risata cristallina, era una storia alquanto comica.

“Da una parte sono ben contento, dall’altro preoccupato: speravo in una loro amicizia, ma insieme sono peggio dei gemelli…” gli accarezzai la guancia mentre ridevamo entrambe.

 

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Passarono circa 10 giorni quando Draco mi disse che non sarebbe tornato a casa per Natale, voleva provare a restare a scuola: in realtŕ avevano litigato, Jr non vedeva di buon occhio il padre, e questa era una cosa che si portava avanti da quando era un bambino.

 

Eravamo in camera sua quando Nott venne ad avvertire Draco di non so che cosa, visto che parlarono in una specie di loro codice personalizzato. Cosě rimasta sola, si sa, la curiositŕ č donna, mi misi ad osservare meglio la sua stanza. Sulla scrivania vi trovai un biglietto che non riuscii a non leggere

 

Lucius Malfoy e Signora

Hanno il piacere di invitare la SV

Ad un ricevimento che si terrŕ

Venerdě, 31 Dicembre

Alle ore 6 presso la tenuta di

Malfoy Manor

Per festeggiare la notte di

San Silvestro

                               R.S.V.P.

 

 

 

 

Che freddezza! Sembra stiano invitando un estraneo e non il loro unico figlio. Chissŕ perché non mi ha detto niente, non che sia tenuto a dirmi qualcosa, certo, ma… la porta si aprě e ringraziai il cielo di aver posato l’invito poco prima.

 

“E’ alquanto infantile” alzň un sopracciglio in segno di domanda “Il fatto di avere un ‘linguaggio segreto’ ” dissi come se fosse una cosa alquanto logica e risi un pochetto “andiamo… lo usano i bambini all’asilo” il suo sguardo era sempre piů confuso “E’ un luogo dove i Babbani portano i bambini quando sono piccoli per…”

“Senti non mi interessa in che modo torturate i vostri bambini. E sai che non sono uno infantile”

Era nervoso e decisi di smetterla qui, anche perché mi stavo accingendo ad affrontare un discorso ben piů delicato in un terreno pericoloso.

 

“Perché finiamo sempre per litigare noi due?” chiesi cercando di calmare le acque

“Bč, perché…” si sedette sul divano accanto a me e prese la sua aria pensierosa come gli capitava sempre ogni volta che cercava una risposta che non sapeva dare, poi si illuminň “Perché ci piace troppo, ad entrambe, č come un rito, un qualcosa di nostro, che alla fine gli altri non capirebbero. Spero che tu lo capisca, vero? Senti io… ” a fare il sentimentale o il romantico non era capace e sinceramente non mi sarebbe neanche piaciuto vederlo in questa nuova veste, cosě mi venne in mente un solo modo per interrompere il suo fiume di parole. Gli posai una mano sulla guancia spingendolo a voltarsi e lo attirai a me per un dolce bacio, che poi tanto dolce non era.

 

Per quella sera mi dimenticai di parlargli del padre.

 

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Un paio di giorni, dopo, una domenica, leggevo “I passi dell’amore” di Nicholas Sparks, per rilassarmi, quando mi accorsi che il protagonista e Draco avevano molto in comune: una famiglia molto piu che benestante, bastardi dentro fino all’osso, problemi con il padre, entrambe innamorati di una ragazza che fino ad allora non avevano mai considerato… no questo no, stavo peggiorando! Ero arrivata a pensare addirittura di piacergli.

 

Ricaccia indietro quei pensieri scomodi ed andai di corsa verso la sua stanza. Lo trovai nella Sala Comune a terrorizzare qualche primino, me ne fregai completamente e lo presi per un braccio spingendolo in camera sua. Solo lě la sua furia si riversň su di me

“Granger!!! Che cazzo pensavi di fare? Passi tanto tempo qui che non ti sei accorta che č la MIA Sala Comune e quelli sono i MIEI antistress…” lo spinsi a sedere sul letto e mi gli parai davanti con una posa molto ‘Molly Weasley’

“Smettila di frignare! Io penso che sia ora, Malfoy” ribattei secca

“Di fare cosa?” mi diressi alla sua scrivania sotto il suo sguardo attento e curioso, presi l’invito e glielo lancia addosso. Lui lo prese, lo rilesse, perché ero sicura che lo aveva giŕ letto. Alzň il sopracciglio in un modo che solo lui sapeva fare e con lo sguardo truce mi fissň, ma se pensava che io mi sarei spaventava non mi conosceva abbastanza bene.

“Sta cercando di riavvicinarsi a te”

“Per potersi riavvicinare c’č bisogno di essere stati vicini nel passato. E poi č stata mia madre ad inviarmi l’invito.”

“Draco, riflettici un momento” cambiai tono di voce, mi feci piů implorante

“Rifletto su cosa? Lo hai letto l’invito, no? Se si fosse trattato di un estraneo non sarebbe potuto essere piů freddo”  anche lui ne era risentito di questo, mi si scaldň il cuore e mi sentii intenerita

“Anche tuo padre ti vuole bene, Draco. Tanto quanto tu ne vuoi a lui e ne vorrai ai tuoi figli. Ma voi Malfoy siete cosi maledettamente orgogliosi e animati da un tale spirito di competizione, che passerete la vita a detestarvi a vicenda.”

“E cosi arrivi te la ‘paladina del bene’… pensavo fosse di Potter questo compito” assottigliai gli occhi in una maniera davvero pericolosa, ma non risposi, avrei sicuramente detto qualcosa per poi pentirmene subito dopo, cosě calň un silenzio dove la tensione si tagliava con il coltello.

 

“E cosa hai risposto?” roteň gli occhi esasperato

“Quando non mi vedranno sarŕ palese la mia risposta”

“Idiota!” lui fece finta di non ascoltarmi e si sdrai meglio sul letto chiudendo gli occhi, io approfittai del momento e scrissi un biglietto di scuse ai genitori di Draco dove spiegavo di una festa tra amici alla quale si era giŕ impegnato, il tutto naturalmente firmato D.M.

Lo so che stavo sbagliando, ma mi avrebbe ringraziato prima o poi, ne sono sicura!

 

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Ero una bella giornata soleggiata, nonostante il freddo, ed Harry Ron ed io decidemmo uscire per una passeggiata.

 

“Ron, delle volte sei proprio insensibile”

“GRANGER!!” oh oh questa voce la riconoscevo, chiusi gli occhi e mi voltai lentamente

“Cosa č successo?”

“Non ora ragazzi, non ora. Preparatevi alla bomba atomica” aprii un occhio, poi un altro e lo vidi arrivare come una furia, alcuni ragazzi sulla sua strada si spostarono come per sfuggire alla peste.

 

Appena mi fu vicino mi sovrastň e mi guardň dritto negli occhi

“Devi aver avuto tante tantissimi buone, no che dico, ottime ragioni per averlo fatto”

“Fatto cosa?” allora č vero!! Harry vuole morire giovane. Draco si girň verso di lui e lo fissň truce

“Non sono cose che ti riguardano. E’ una questione tra me e lei” mi indicň con il dito ed uno sguardo indignato

“Ragazzi andate.” Loro mi guardarono un po spaesati “ORA!!!” mi voltai verso di loro e gli rivolsi uno sguardo alquanto espressivo: in men che non si dica furono lontani da noi, ma non abbastanza per non intervenire in caso di pericolo. Con la coda dell’occhio vidi Blaise che arrivava ed Harry bloccarlo mentre tentava di venire verso di noi, lui abbassň la testa scuotendo in senso di diniego e rassegnazione.

 

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Draco si sentiva osservato, o forse non voleva testimoni e cosi andammo in un luogo piu appartato e privato.

 

“Sto ancora aspettando” la sua voce era glaciale

“Ora reagisci cosě. Ma lo sai anche tu che era la cosa giusta da fare”

“E’ risaputo nel mondo che Serpeverde=correttezza” disse sarcastico

“Non ti dirň che mi dispiace per quello che ho fatto, sarebbe una bugia. Mi dispiace per la tua reazione, per il fatto di averti fatto arrabbiare, ma sono ancora pienamente convinta di aver fatto bene.” Mi si stavano riempiendo gli occhi di lacrime, ma io non dovevo piangere. Alzai lo sguardo per incontrare i suoi occhi, scansň lo sguardo, gli posai la mano sul viso e lo costrinsi a guardarmi negli occhi. Fece una cosa che non mi sarei mai aspettata: mi abbracciň!!

“Non piangere! Te non devi piangere non per me, non per lui. Tu non lo conosci, č un bastardo io non gli parlerň, non ho intenzione di farlo!” la sua furia si era giŕ affievolita?

“Sono sfuggito a lui perché non mi costringesse a fare qualcosa che io non volessi!” mi allontanň per guardarmi meglio negli occhi “Non lo fare mai piu, non sono tipo da perdonare cosě facilmente un torto subito, e questo č un colpo basso, lo sai. Solo, toglimi una curiositŕ: cosa gli hai scritto?” forse il peggio deve ancora arrivare

“Ma.. niente.. le solite cose.. che te non potevi perché dovevi partecipare ad una festa con amici, e giŕ a vevi preso impegno, so che non ti avrebbero detto di cancellare perché ‘un Malfoy mantiene sempre la parola data, ne va dell’onore della famiglia’ mi dicesti una volta” non mi sorrise, ma capii che era soddisfatto, solo perché non sapeva cosa avevo scritto dopo “Ed ho anche scritto un’altra cosa” mi allontanai da lui di un paio di passi, ma mantenni lo sguardo “Gli ho detto che gli vuoi bene”

“Cosa? Non devo aver sentito bene…”

“No hai sentito benissimo, io gli ho detto che gli vuoi bene” i suoi occhi tornarono ad infiammarsi, ma non di passione come gli avevo visto piů di una volta, di rabbia, chiuse gli occhi e tirň indietro la testa. Lo vedevo che stringeva i pugni, la mascella contratta

“Va via!”  fu un sussurro, temetti di non aver capito bene

“Cosa?”

“Va via! Non voglio farti del male, ma hai sorpassato il limite!” mi puntň il suo sguardo contro e mi sentii un verme “Va via!” parole piene di rabbia e di, di qualcos’altro, in quel momento non riuscivo a distinguere cosa. Mi incamminai continuando a guardarlo

“Da te non me lo aspettavo… mi hai deluso Hermione

Mi voltai e mi incamminai verso la scuola, lo sentii imprecare ed un rumore di qualcosa che veniva colpito, ma non mi voltai a guardarlo. Non lo capivo, avevo fatto la cosa giusta, io lo sapevo, lui lo sapeva, non c’era motivo di arrabbiarsi cosě. Sfoderai il mio sguardo fiero fino a raggiungere la Stanza delle Necessitŕ, lě mi buttai sui cuscini che vi trovai, accesi la musica ed urlai.

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Ma cosa ho scritto?? Non lo so neanche io, questo capitolo di oggi č il frutto dello stress da esame,

o meglio dallo stress di post esame!!! Spero sia andato tutto bene, anche se and un certo punto mi sono un po distratta: cerano 2 domande sul mondo di HP [ letteratura, storia e cultura inglese, una delle lezioni era interamente su HP ^-^]

La storia non č finita, e non so come continuerŕ, anche qui c’č un ‘omaggio’ a Love Story [ forse perché č il libro che sto rileggendo ora lol] ed anche alcune pazze cose [ o forse non tanto pazze] successe a me…

Bimba91 grazie di aver letto, mi fa piacere che ti piaccia, non so ora questo secondo capitolo, fammi sapere ^_^ kisses

Tigra88 spero di aver fatto bene l’esame di oggi!!! In bocca al lupo anche a te ^_^    a me piacciono sia Potty che Zabini, e quindi la mia mente li ha partoriti insieme, in questo capitolo forse parlo un po piu di loro, ma sempre su di Hermione, in fondo č lei la finestra sulla storia… sono felice di averti fatto rilassare, a meno che tu  non intenda che ti sei addormentata davanti al pc ^_^ kisses

ť FS lover ś

 

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Capitolo 3
*** 3 ***


Disclaimer: I personaggi di questa fanfiction non appartengono a me ma a J.K. Rowling. La presente storia non č stata scritta a scopo di lucro, ma sono solo deliri di una mente malata [ la mia ] ^_^

 

Mi voltai e mi incamminai verso la scuola, lo sentii imprecare ed un rumore di qualcosa che veniva colpito, ma non mi voltai a guardarlo. Non lo capivo, avevo fatto la cosa giusta, io lo sapevo, lui lo sapeva, non c’era motivo di arrabbiarsi cosě. Sfoderai il mio sguardo fiero fino a raggiungere la Stanza delle Necessitŕ, lě mi buttai sui cuscini che vi trovai, accesi la musica ed urlai.

 

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Non ci parlammo per circa una settimana. La vita continuava, certo, ma andava come a rilento: non passava giorno che non mi rinchiudessi nella mia stanza con la musica a tutto volume, mi scordai solo un giorno di insonorizzarla, me ne accorsi dalle facce dei miei compagni Grifondoro che prontamente mi chiesero se stessi bene.

 

E ci provai, a capirlo, davvero! Arrivai alla conclusione che non si trattava di cosa avevo detto o perché, ma il gesto: non aveva bisogno di me per essere guidato, era stato ‘tenuto per mano’, per usare un certo figuratismo, fin da quando era nato, ora che finalmente poteva prendere le decisioni da solo, ed era stata una sua conquista, ha faticato per ottenerlo, arrivo io fresca fresca e faccio qualcosa 1. per conto suo 2. che io sapevo chiaramente lo avrebbe infastidito.

 

Perň sono ancora convinta che lui avrebbe dovuto rispondere all’invito, ed anche scrivergli del suo affetto. Ok lo doveva fare lui, con i suoi tempi e non con i miei, ma quanto ha ancora intenzione di aspettare? Se i genitori sono orgogliosi e testardi almeno la metŕ di quanto č lui, non gli daranno una seconda occasione per riconciliarsi. E Lucius č testardo e capriccioso, in questo Draco č molto simile a lui, ma forse questo č meglio non diglielo per il momento.

 

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“Lo sai che non chiederŕ scusa” riconosco la voce di Ron mentre mi dirigo in biblioteca

“Bč, non č lui ad essersi comportato male” Blaise?

“Ma almeno sapete perché hanno litigato?” mi avevano detto che erano ad allenarsi ed invece sono qui a sparlare tra loro… Entro prima che gli altri 2 possano dare una risposta e trovo Harry comodamente disteso su di un divano mentre passa le mani tra i capelli di Blaise, mentre quest’ultimo  č seduto su di un tappeto e fuma, Ron seduto davanti a lui intento nella stessa occupazione.

 

“Allora, avete aperto il club del pettegolezzo e non mi dite niente?” i 2 seduti per terra sussultano, Ron quasi si strozza e cerca qualcosa dove mettere la sigaretta disperatamente, Harry sorride semplicemente verso di me

“Hey Herm…”

“A dopo i convenevoli, Ron ti ho visto, da quando fumi?” lui diventa rosso e cerca le parole adatte, ma sembra che riesca solo a balbettare

“Non dovevi nascondermelo, non posso certo impedirtelo.” Mi siedo accanto ad Harry che nel frattempo si era seduto facendomi cenno di sedermi vicino a lui e dalle facce dei 3 vedo che sono pronti ad un interrogatorio. E non sarŕ piacevole. Non per me.

 

Raccontai al nuovo fantastico trio cosa č successo, o meglio cosa ho fatto. Non mi che mi aspettassi appoggio ma si sono accaniti contro di me, non si capacitano di come abbia potuto fare una cosa del genere…

Harry piů che altro pensa al fatto che ho preso la decisione in vece di Draco.

Blaise conosce Draco meglio di tutti noi, anche se mi guarda ed esclama “Forse ora qualcun altro qui lo conosce anche meglio” ma lascio correre.

Ron, mi stupisce visto che anche lui mi dice che ho fatto una cosa davvero idiota, ma per i motivi sbagliati “Insomma Herm č di Lucius Malfoy che stiamo parlando, č molto meglio perderlo che trovarlo”, decisamente per le ragioni piů sbagliate.

 

“Io penso, forse in maniera troppo zuccherosa” a questo arrivano dei piccoli colpi di tosse dai 3, ma non voglio andare a fondo e continuo “che per quanto ti abbia fatto del male, un padre vuole sempre bene ai propri figli. Certo Lucius non aveva proprio agito nel bene di suo figlio, anzi.. ma lui era convinto di stargli facendo un favore, di essere dalla parte giusta. Non cerco di giustificarlo, sapete che non č cosě. Ma ultimamente ha cercato di rimediare ai suoi errori, non si cancellano, ma ci sta provando e non vedo perché Draco non debba prendere la mano che gli stanno tendendo. Non conosco molto bene la madre, e penso che lui abbia e stia ancora soffrendo per il trattamento ricevuto. Appunto per questo dovrebbe smetterla di perdere tempo e cercare di recuperare, no anzi, instaurare un rapporto visto che loro gli stanno tendendo una mano. Penso che se ne pentirebbe in futuro, continuerebbe a pensare se ha fatto la cosa giusta o no” a questo punto le lacrime scendono sul mio viso ed io non me ne ero neanche accorta, fino a che Harry non mi abbraccia cullandomi e mi dice in maniera che solo io lo possa udire “Lo stai dicendo per te o per lui?” i miei singhiozzi si fanno piů rumorosi, ma ciň non mi impedisce di vedere un’ombra dietro alla porta dischiusa, mi alzo e quando esco in corridoio vedo una figura a me ormai familiare che cammina svelta nel corridoio

“Draco” l’ho urlato, ma lui girň l’angolo “Draco…” poco piů di un sospiro. Saluto brevemente i ragazzi e me ne torno in dormitorio.

 

Ero arrabbiata con me stessa per aver pianto davanti a loro, sono i miei amici, ma non mi piace piangere. Ed ero arrabbiata con Harry per quello che mi aveva detto. No, aveva ragione: l’ho fatto per me. E questo incrementava la rabbia nei confronti della mia persona.

 

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A quanto pare era arrivato il momento che il mondo scoprisse la relazione di Blaise ed Harry, e di conseguenza le preferenze sessuali del mio amico, fino ad ora tenute solo per pochi intimi: io, Ron, Draco e naturalmente Blaise. Certo c’era qualcuno che magari se ne era accorto da solo, ma ufficialmente lo aveva detto solo a noi.

Quel giovedě pomeriggio Harry era intenzionato a spiegare le nuove tattiche per l’imminente partita di Quidditch ad un certo Patrick, un Grifondoro del 5 anno, biondo, nuovo nella scuola, ma essendo un fenomeno in quello sport era subito stato inserito in squadra.

Erano anche state indette degli allenamenti extra per farlo ben inserire in squadra, ma quel giorno erano solo loro sul campo e noi come piccolo pubblico. Io ero lě piů che altro per rilassarmi e smetterla di pensare tanto ad una certa persona.

 

Ad un certo punto Blaise vide qualcosa che non deve avergli fatto molto piacere dal momento che stava per andare in campo anche lui, ma riuscimmo a fermarlo dicendogli che erano solo allenamenti ed era una cosa normale, mentre inveiva contro lo “stupido modo dei Grifoni di allenarsi. Andiamo non c’č bisogno di avere contatto fisico…” . Infatti, Patrick era anche un talento a quidditch, ma non era molto abituato a volare in mezzo alle intemperie cosě Harry occasionalmente capitava che lo doveva guidare nei movimenti.

 

Quella sera c’era un’altra festa. Dopo aver ballato per un bel po insieme a me per non farmi sentire abbandonata come la volta precedente, o forse perché Blaise era occupato nei sotterranei e lo avrebbe raggiunto piů tardi. Dovevo farmi altri amici, definitivamente! Ma quando c’era Draco non sentivo questo bisogno… no! Č una festa e ci si deve divertire!!! Fatto sta che andammo a sederci che venne verso di noi, per poi occupare la sedia davanti ad Harry, Patrick con 2 bicchieri in mano, uno lo porse al mio amico, l’altro era per sé. Ignorandomi completamente cominciň prima a parlare di Quidditch e di allenamenti, poi ‘a causa della musica troppo alta’ avvicinň la sua sedia a quella di Harry, posandogli una mano sul ginocchio ed avvicinandosi al suo orecchio per parlare. Harry rise. Mossa sbagliata. Blaise era da poco entrato in sala e lo aveva, sicuramente, cercato con lo sguardo senza farsi notare. Poi lentamente si sarebbero visti e con piu naturalezza possibile sarebbero andati chissa dove a fare chissa cosa, il risultato alla fine č stato quello, ma il resto fu leggermente stravolto.

Blaise si diresse con calma apparente verso di noi, bussň su di una spalla di Patrick che gli disse di aspettare un momento senza neanche guardare chi era, il Serpeverde ripetč l’operazione, avendo la stessa risposta, alla terza volta il biondo si girň e lo guardň malamente, cosa che fece infuriare l’altro. Il moro tirň la sedia di Patrick indietro, molto lontano da Harry, che si stava godendo lo spettacolo con un sorriso sadico sulle labbra, poi si sedette sulle ginocchia del suo ragazzo e gli diede un bacio che mi fece venire il dubbio se non lo stesse consumando. Harry in un primo momenti si irrigidě, ma quando il compagno gli catturň le labbra si dimenticň del resto e rispose animatamente.

Per i primi minuti erano tutti concentrati a non fiatare, un po per lo shock un po per paura delle ripercussioni di uno dei due mori nel caso fossero stati interrotti. Grazie al cielo la grande sensibilitŕ di Ron smosse la situazione creatasi

“Hey gente..non siamo mica a teatro…” disse scansando un po di persone poi si voltň verso la coppia felice, apparentemente incurante del mondo intorno a loro “e voi due, andate da qualche parte, ci sono bambini qui, ed io vorrei continuare la festa” . E poi le persone si domandano del perché io non mi sia innamorata di lui…

 

La notizia uscě sui giornali, come lo seppero non si sa, ma essendo ad Hogwarts era starno che non lo avessero giŕ scoperto senza tutta questa scena.

 

^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^

 

Il sabato mattina le persone ancora parlavano dell’accaduto, c’era chi si rammaricava per non esserci stato, chi diceva di saperlo da prima… e camminando per Hogsmeade anche le pietre li fissavano. Fu un bene per me, Draco approfittň del fatto che nessuno si sarebbe accorto di noi due che andavamo via insieme cosě si fermň vicino a me, intenta a guardare una vetrina, mi sfiorň leggermente il braccio per catturare la mia attenzione

“Dobbiamo parlare. Seguimi, ora!” non so se era sua intenzione, ma suonň come un ordine

“Convincimi”

“Granger, lo sai che non ti supplicherň” sbuffň “dobbiamo parlare” ripeté e si voltň verso una via secondaria cominciando a camminare. Saremmo tornati in ‘buoni rapporti’ l’ho capito quando, mentre camminavo, sentii il suo profumo e la sua presenza dietro di me, ne ebbi la conferma quando si fermň proprio davanti alla mia stessa vetrina, sapevo che era lui prima ancora parlasse, prima ancora sfiorasse il mio braccio regalandomi dei brividi nonostante i vari strati di tessuto.

 

“Ti ho sentito l’altro giorno” esordě mentre camminavamo “Ho capito perché lo hai fatto” io rimasi nel silenzio fino a quando arrivammo ad una specie di parco e ci sedemmo in una panchina un po isolata rispetto alle altre

“Sono pienamente convinta che…”

“Si lo so, mi ricordo cosa dicesti”

“No, tu mi hai sentito, per sbaglio, ora ascoltami davvero. Voglio davvero dirlo a te” il suo silenzio mi fece capire che mi stava dando la sua attenzione “Non volevo infastidirti. Sono i tuoi genitori, se non lo fai adesso te ne pentirai piů in lŕ. E non hai neanche dovuto fare il primo passo…” mi prese la mano e non mi lasciň continuare

“Ad alcune orecchie inesperte potrebbero sembrare delle scuse, e poi solo come te sai fare, lo trasformi in una predica” rise un po prima di farsi serio

“Ascoltami bene, non so quando e se lo farň di nuovo”

“Bella premessa…” sussurrai roteando gli occhi

“Non conosco le tue esperienze, ma non č bello crescere con la sensazione di essere… sbagliato! Di non essere mai all’altezza, e piů fai e piů ti fanno sentire inutile. Ho passato la mia vita a cercare di farli orgogliosi di me. Non ci sono riuscito, ma mi sono accorto che non č colpa mia, č colpa loro che non si sono mai accorti che io valgo qualcosa. Perché io valgo qualcosa, sai?” mi guardň negli occhi come per convincermi di questo “Ed ora non sono disposto a ritornare indietro. Non mi interessa se si sono accorti dello sbaglio e cercano di avvicinarsi a me, hanno avuto 17 anni per farlo.” concluse fissando una fontana davanti a sé

“Se sei davvero diverso da come loro ti hanno modellato, perché allora ora ti stai comportando come un’idiota? Perfettamente come loro ti hanno insegnato…” so che non ero in posizione per criticare, ma dovevo prendere ciň che quella situazione mi stava dando per farlo ragionare

“E’ difficile. Affrontare e risolvere i problemi č difficile, io non so farlo e mi va bene cosě”

“A me sembra che ora ti sei preoccupato di risolvere il problema che si era creato tra me e te.” Preferii non usare la parola noi “Non devi aver paura di soffrire di nuovo, lo sai che puoi contare su di me? Su Blaise, e forse un giorno anche su Harry, Ron non lo so, ma č una brava persona” parve rifletterci un po

“Io non conosco la paura, Granger, mettitelo bene in testa. Se quei due continuano cosě Potter me lo dovrň far piacere per forza” sbuffň sonoramente prima di cominciare a ridere, una risata contagiosa che prese anche me: ora era di nuovo tutto a posto. Peccato per i suoi genitori.

Mi era mancato ma non sapevo come dirglielo finché lui mi disse

“Granger, vedi di non farmi arrabbiare piů in questa maniera, non so quanto bene abbia fatto al mio autocontrollo passare tanto tempo con Tiger e Goyle, e non so quanto bene abbia fatto alla tua intelligenza stare sempre con quei 3, se contiamo Blaise…”

 

 

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Ripresero le nostre lezioni anche se era migliorato, all’ultimo compito sui mezzi di trasporto Babbani aveva preso una O e ricevetti anche un grazie per la mia, tra l’altro fantastica. Bč non era proprio un grazie suonava piů come un

“Alla prossima ‘esperienza diretta’ lo scelgo io il luogo dove stare…”

“Prossima?” dissi divertita

“Tengo al mio rendimento scolastico”

 Cosa mi stava succedendo, non riuscivo piů a rispondergli a tono? In altri tempi avrei avuto la battuta pronta! Non era possibile che mi stesse cambiando…

 

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“E cosě avete sistemato tutto?”

“Cosě si dice…” poi guardai Harry un momento “Secondo te sto cambiando?”

“Cambiata in che senso?”

“Non lo so, cambiata…prima sapevo tenere testa, ora invece… non so”

“Blaise dice che anche lui ultimamente č un po’ diverso, certo non dobbiamo aspettarci miracoli, ma..”

“Ma pensi che la mia vita giri intorno a Draco?” non lo lasciai finire, finta offesa

“Ho per caso detto che parlavo di Malfoy?” oh oh mi ha incastrata, vedo il suo sorriso soddisfatto

“Ahh smettila!!! Tu piuttosto, ti stai dando all’esibizionismo?” ora č il mio turno di ghignare, per quanto una Grifondoro possa ghignare, mentre lui arrossisce. Certo! Ora arrosisce, ma farsi sorprendere in ‘conversazioni private’ con Blaise in ogni angolo della scuola di certo non tinge di rosso le sue guance

“Nah! Solo, ora che il mondo lo sa, perché nascondersi”

“Bč, l’altra sera in sala grande potevate evitare quei giochetti con il cibo”

“Scommetto che a te non dispiacerebbe provarli”

“Harry” squittii scandalizzata la mia voce divenne molto piů acuta del solito ma non potei fare a meno di pensare che forse….

 

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“Malfoy….” la mia voce non lasciva presagire niente di rassicurante, in fondo sono un Prefetto

“Granger…”

“Smettila immediatamente!!! Sono dei bambini!!!” il caro ragazzo stava usando dei primini, come gli avevo visto fare altre volte, come antistress

“Non mi pare ti desse fastidio l’altro giorno” lo guardai un po sorpresa, cosa stava per dire, davanti a tutta quella gente? Continuň prima che potessi ribattere “Sai, quando mi hai trascinato in camera mia con urgenza… anche lě conversavo con dei primini” lo guardai con aria di sfida

“Neanche a me č sembrato ti dispiacesse che ti abbia interrotto”

dalla folla si senti un “ohhhhhhhhh” neanche tanto celato, se solo sapessero che quel giorno ha portato ad una grande litigata. Ci guardavamo negli occhi, nessuno osava fiatare, a quanto pare nessuno aveva di meglio da fare…

Draco guardň la folla, poi rivolse nuovamente lo sguardo a me, c’era uno strano luccichio nei suoi occhi, fece uno dei suoi soliti ghigni per poi avvicinarsi caricarmi come se fossi un sacco di patate e portarmi via. Ommamma, sento le sue orecchie, il suo viso appoggiato al mio sedere, bč piů al fianco,  mentre camminiamo,e piů mi dimeno e piů ci viene a contatto. Mi lasciai trasportare chissa dovč, godendomi a mia volta la visuale del suo fondoschiena, che vista da lontano non č niente male, ma vista da qui č molto meglio…

 

 

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Oramai con grande soddisfazione, anche se ebbi i miei dubbi a riguardo, di Harry e Blaise eravamo sulla bocca di tutti, la coppia dell’anno!!!

 

Passavo per i corridoi e sentivo ragazze e ragazzi che mi additavano come se io non fossi lě bisbigliando

“E’ lei..” oppure “Bč, chissa cosa ci trova, non č tutto questo gran che” “Ma non č la Granger?” “Una Grifondoro con un Serpeverde” “Di certo lui č sprecato per…lei

Io non sono mai stata una ragazza vendicativa, non ho mai dato ascolto ai pettegolezzi, ma mi dava fastidio, mi hanno sempre dato fastidio come ho sempre lasciato correre. Stavolta no! Sono una delle migliori della scuola, ho combattuto piů volte contro Mangiamorte e Zio Voldie in persona, loro ancora oggi non pronunciano il suo nome. Non che io abbiia fatto tutto questo per attirare l’attenzione su di me, sentivo che andava fatto, i libri mi sono sempre piaciuti, e non avrei mai potuto abbandonare un amico nel momento del bisogno.

 

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“Malfoy č nel tuo interesse che la smettano”

“Si, tutto bene!” rispose sarcastico “A cosa devo l’onore?”

“Devono smetterla”

“Di fare cosa?”

“Di parlare di questo fantomatico noi disprezzandomi in tutti i modi possibili”

“Lasciami capire… tu vuoi il mio aiuto per far smettere la gente di parlare di te? Pensavo ne fossi abituata” sentivo la nota di divertimento nella sua voce e questo rendeva il tutto piů difficile

“Non sono abituata ad essere sminuita” il suo sorriso/ghigno si allargava sempre di piů, ci appoggiň al muro compiaciuto di sé stesso

“Io non ho sentito niente di sgradevole”

“Il tuo ego č giŕ abbastanza smisurato senza che delle oche lo alimentino”

“Gelosa?” ora mi scrutava con sguardo attento

“Infastidita”

“Dai, non far caso ad un paio di pettegole ok?” sembrava addolcito

“Troppo gentile come sempre” e mi voltai per andarmene

“Non ho sentito le paroline magiche”

“Fottiti, Malfoy”

“Non erano queste, forse ricordo male…aspetta… no non erano queste! E comunque stai diventando volgare, dovresti stare attenta a chi frequenti” disse divertito e un po, molto, sarcastico mentre io me ne andavo.

 

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Mentre camminavo in corridoio sentii il profumo ormai familiare di Draco, lui mi si avvicinň e sussurrň molto vicino al mio orecchio, tanto da sentire il suo fiato sul collo

“Vediamo di farle morire di invidia queste pettegole”  posň un lieve bacio sul mio collo

“Non era questo che intendevo” non mi fece caso, mi sorpassň poi si girň verso di me, continuando perň a camminare all’indietro

“Stasera, al solito posto. Puntuale!” e si voltň ammiccando ad un paio di studenti che passavano. Purtroppo non erano gli unici, infatti mi accorsi troppo tardi che il corridoio era gremito di gente.

Benissimo, non solo avrei dovuto sopportare i pettegolezzi, ma anche tenere a bada Draco.

 

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Salve gente ^_^

Comincio a preoccuparmi, accendo il computer con l’intenzione di studiare e scrivo un nuovo capitolo… sinceramente questo non sarebbe dovuto finire cosě, ma siccome scrivo di getto non sono arrivata fino a qui in poco tempo, poi il nulla [ e mi spiace ma neanche controllo delle volte i vari errori senno stravolgerei cosa ho scritto e dopo non ne sarei tanto sicura di cosa ne esce fuori, MI SCUSO DI QUESTO CON CHI LEGGE]

Ehem, troppo “strana” la scena nel parco?

Bimba91 la spiegazione l’hai trovata nel capitolo. Devo ammettere che non avevo idea di cosa scrivere, poi ho letto la tua recensione e… quindi spero che ti piaccia^_^ a proposito, sto leggendo la tua ff mi mancano un paio di capitoli ma fino adesso mi piace ^_^ kisses

Tigra88  ahh meno male ^_^ dopo questo capitolo non so se ti piacerŕ… kisses

Pallina ti spiace se abbrevio il tuo nickname?? Mi fa piacere ti piaccia ^_^ sinceramente neanche io ero, forse neanche ora, molto appassionata delle Draco/Herm: ma mi č venuto in mente questo, quindi deduco comincino a piacermi quei due insieme lol kisses

ť FS lover ś

 

 

 

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Capitolo 4
*** 4 ***


Disclaimer: I personaggi di questa fanfiction non appartengono a me ma a J.K. Rowling. La presente storia non č stata scritta a scopo di lucro, ma sono solo deliri di una mente malata [ la mia ] ^_^

 

“Stasera, al solito posto. Puntuale!” e si voltň ammiccando ad un paio di studenti che passavano. Purtroppo non erano gli unici, infatti mi accorsi troppo tardi che il corridoio era gremito di gente.

Benissimo, non solo avrei dovuto sopportare i pettegolezzi, ma anche tenere a bada Draco.

 

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Era da poco finita l’ultima lezione del giorno ed Harry Ron ed io avevamo deciso di andare a prenderci un po di gelato e poi andare alla Torre giusto per stare un po insieme. Una volta arrivati Harry mi abbraccio forte sussurrandomi un “Grazie” all’orecchio, poi si guardarono come a darsi conferma di qualcosa e Ron mi strappň dalle braccia del moro stampandomi un grande bacio sulla guancia

“Ahh, guarda dove siamo costretti a rintanarci per poterti dare un abbraccio…” ero sempre piů confusa

“Sai, non che noi ne abbiamo paura ma” un’altra occhiata complice tra i due e fu Harry a finire la frase “il tuo ragazzo ha fama di essere geloso” sbuffai rumorosamente, ma questo contribuě solo ad incrementare le loro risate.

 

“Oh andiamo ragazzi, non crederete anche voi a quelle stupide voci…?!?” feci finta imbronciata

“Ma no Herm, non te la prendere era cosě per ridere” assunsero le loro facce pseudo-angeliche che sfoderavano di solito dopo qualche marachella

“Non me la prendo per cosě poco.. Harry, perň perché mi hai ringraziato?”

“Perché ora non parlano piů di me e Blaise, anche se forse c’era piů gusto prima quando qualcuno ci trovava negli angoli piů nascosti della scuola”

“Quali angoli nascosti? Ci manca che spariate luci dalla bacchetta”

“Bč, Ron, penso siano troppo concentrati per mettersi a pensare ad usare quella bacchetta” mi guardarono stupiti e forse anche un po scioccati

“Definitivamente la presenza di un Serpeverde al tuo fianco ti sta facendo male” ora toccň a noi guardare Harry straniti “Dai che avete capito cosa intendevo dire…” cercň di scusarsi

“No, non capiamo, spiegati” colsi subito l’occasione di rifarmi delle scherzetto di poco prima, forse era vero: la sua vicinanza non faceva molto bene la mio perbenismo Grifondoro!

“Sono anche pienamente convinto che a Blaise interesserebbe questo discorso, non trovi Herm” neanche Ron perdeva mai l’occasione

“Ok, volevo dire… ” cominciň Harry sudando freddo

“Dai abbiamo capito” gli feci una linguaccia mentre Ron gli tirava addosso uno dei cuscini che usavamo per sederci piů comodi. E fu cosi che cominciň la lotta dei cuscini!

 

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Stremati ma felici, stavamo stesi per terra in mezzo ad una miriade di piume bianche, continuavamo a ridere ed avevamo il respiro un po’ affannoso

“Oddio, non facevo una lotta di cuscini da… da… da quel week-end a Roma”

“Intendi quei 5 giorni.. chi c’era con voi?” a Ron ancora pesava quella punizione, e non si sa perché incolpava me

“Che vuoi dire?”

“Chi altro c’era con voi a Roma, non dirmi che hai fatto a cucinate con Malfoy?” mi alzai su un fianco, reggendomi con un gomito

“Sě, perché?” non ci vedevo niente di strano in me e Draco che scherzavamo, a modo nostro,ma succedeva piuttosto spesso

“Niente, č solo che ancora si deve abituare a questa nuova situazione” lo giustificň Harry

“Bč si sai, a loro mi sono abituato, ma a te e Draco non del tutto, specie perché ancora non ufficializzate la cosa, eppure si vede lontano un miglio quello che c’č tra voi” prima sentii la rabbia crescere di me, poi la delusione, poi una certezza. Non potevo credere che i miei migliori amici non credessero a me ma a stupidi pettegolezzi.

Mi alzai velocemente da dove ero “Grazie della fiducia. Davvero! Č una fortuna che siate voi i miei migliori amici e non una di quelle persone che credono nei pettegolezzi!” dissi sarcastica “Su di voi ne hanno dette tante che non pensavo ci avreste fatto caso” vidi che stavano per dire qualcosa cosě li fermai “Mi passerŕ, ci vediamo piů tardi” e me ne andai con i miei pensieri in testa.

 

Come era possibile che i miei amici non mi credessero, proprio mezz’ora prima avevo detto loro che erano stupidi pettegolezzi, che mi davano fastidio, e qual era l’aiuto che Draco aveva intenzione di darmi. Ron si era anche arrabbiato perché il biondo stava solo peggiorando la mia situazione.

Ma ora che ci penso, se tutti lo credono, chissenefrega! Ho preso una decisione, non so quanto possa essere corretta, ma il divertimento č certo.

 

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Entrai in Sala Grande, da sola, e mi diressi al tavolo Serpeverde con un sorriso dipinto sul volto, quando arrivai dietro ad una tesa bionda di mia conoscenza mi chinai sfiorando involontariamente il suo orecchio con le mie labbra, arrossii di colpo, ma continuai

“Diamo a queste persone qualcosa di cui parlare” lui si girň di scatto sorpreso dalla mia proposta, ma da bravo Malfoy si riprese poco dopo, esibendo uno dei suoi ghigni. Non feci niente per fermarlo quando mi posň la mano sulla nuca attirandomi a sé per un lungo bacio. Mi staccai, sorrisi soddisfatta ed andai al tavolo Grifondoro dove mi aspettavano un Harry ed un Ron tanto allibiti quanto dispiaciuti

 

“Scusaci” dissero in coro

“Non vi preoccupate ragazzi, in un certo senso mi avete aiutato a ‘schiarire le idee’ ” il sorriso tornň sui loro volti, ma erano ancora perplessi

“Poi vi racconto” e poi finalmente la colazione

 

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“E dimmi, qual č il nostro ‘solito posto’?” chiesi un po’ di tempo dopo

“Non lo so, pensavo fossi te la romantica che ama guardare le stelle e tutte queste cose, perciň dovresti sapere te qual č il nostro posto, la nostra canzone, il nostro cibo”

“Delle volte mi domando perché mai mi sono messa con te” dissi tra il giocoso ed il sarcastico naturalmente per ‘messa’ intendevo il fatto dei pettegolezzi ecc ecc

“Perché sono irresistibile” ovvio no? per un attimo ebbi paura che la mia frase venisse fraintesa, ma questa risposta mi rilassň all’istante

“Si si certo, dolce, soffice” e cominciai a dargli dei piccoli pizzicotti

“Hey, non sono mica un dolce, Granger. Te piuttosto, non ricordo bene” disse bloccandomi le mani, con le quali stavo rovinando la sua pelle perfetta, ed avvicinandosi pericolosamente a me “non ricordo che sapore hai”

“Io un modo lo conosco per fartelo ricordare” mi feci audace, eliminando la poca, pochissima, distanza che c’era tra noi e baciandolo

“Mhmmm, mi piaci quando prendi l’iniziativa” soffiň non appena ci dovemmo staccare, ma non ebbi tempo di ribattere che giŕ si era impossessato di nuovo della mia bocca, non che mi dispiacesse.

 

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Il mio cervello stava andando in tilt per 2 semplici paroline: ‘mi piaci’ !

“Non č la prima volta che te lo dice, Herm, non capisco perché tanto affanno”

“Te sei insensibile, Ron, č logico che non puoi capire”

“Non sono insensibile!” lo guardai scettica “E poi qui non stiamo parlando di me, ma di te e dei tuoi sentimenti verso Malfoy” mi toccň riconoscere che era vero, perň non potei fare a meno di sentire una nota di tristezza quando disse che non stavamo parlando di lui, in effetti ultimamente non ci eravamo molto preoccupati di Ron troppo presi dai nostri nuovi sentimenti e dal solito.

“Hey, Herm. Tutto bene?” mi ridestai dai miei pensieri e gli sorrisi dolcemente

“Quando mi guardi cosě mi fai paura” persi il sorriso e gli risposi

“Smettila, avrai tempo di aver paura di me piů tardi se non riesco a risolvere questo problema” mi presi la testa fra le mani

“Devi accettare che te ne stai innamorando, e fare queste scenate solo per il gusto di, di cosa poi? ,  ti fa solo male! Per lui ora state giocando, ma per te non č cosě” iniziň lui

“No aspetta, anche io sto giocando. Lo so che non stiamo insieme, ed anzi sono stata io ad andare da lui a chiedergli di aiutarmi in questa cosa dei pettegolezzi”

“E casualmente lui, riconosciuto mondialmente per la sua generositŕ, ha ben deciso di aiutarti. Proponendoti di fingere una relazione” stavo seguendo il filo del suo discorso ma non sapevo dove volesse andare a parare “Solo che non capisco cosa ne viene a lui. So di per certo che te non ci vai a letto. Perché non ci vai a letto vero?” mi guardň intensamente

“No Ron!” dissi inviperita e lo sentii tirare un sospiro di sollievo

“Dicevo, se poi si pensa che abbia una relazione fissa, che sia tra l’altro importante, allontana anche le altre ragazze, perché ammettiamo: chi si vorrebbe mettere contro di te?”

“Mi stai dipingendo come una pazza scatenata”

“Non volevo dire questo. Te sei una delle migliori della scuola, considerando il fatto che hai giŕ combattuto contro le arti oscure, ed hai affrontato in prima linea una guerra, potresti essere considerata proprio la migliore!” non lo diedi a vedere, ma mi faceva piacere ricevere dei complimenti gratuiti

“E poi ho te e Harry! Per quanto siate bravi ragazzi, ma siete maghi potenti ed avete dei precedenti che fanno sě che le persone possano, come dire, sentirsi intimorite da voi” la mia contorta mente sperň che questo suonasse come un complimento, grazie al cielo a quanto pare Ron sentě solo fino a ‘maghi potenti’ perché sorrise, ma poi mi spiazzň

“Non mi fa piacere pensare che noi 3 facciamo paura alla gente, ma prenderň il tuo come un complimento. Mal riuscito, ma pur sempre un complimento. Tornando al caso Malfoy, cosa pensi di fare?”

“Continuerň come se niente stesse accadendo, il nostro rapporto non č poi molto diverso, solo che ora ho la consapevolezza che il mondo lo sa. O almeno pensa di sapere”

“E tutti quei baci, abbracci ecc ecc?”

“C’erano anche prima” gli scoccai un sonoro bacio sulla guancia prima di incamminarmi, e prima che decidesse di andare a fondo

 

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Mancava poco ormai alla fine dell’anno, a scuola era stranamente gremita di gente: a quanto pareva le varie famiglie avevano intrapreso una vita alquanto mondana ed a nessuno andava di doversi vestire a festa per passare delle ore interminabili a delle noiosissime feste. Io non avevo di questi problemi, ma Harry e Ron rimanevano ed i miei avevano accettato di lasciarmi a scuola a patto che andassi lŕ almeno un paio di giorni prima della fine delle vacanze, ed avrei potuto portare i miei amici. Decidemmo andare il 3 gennaio e ritornare il 5, cosě da poter passare sia il Natale che il Capodanno a scuola e visto che le regolari lezioni sarebbero cominciate giovedě 6 gennaio per una speciale posizione degli astri, molto rispettata ad Hogwarts.

 

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La mattina di Natale venni svegliata da un gran frastuono al di fuori della mia porta. Controvoglia mi alzai ed andai ad aprire per vedere cosa stava succedendo, prima di uscire mi vidi allo specchio e decisi per una visita ufficiale al bagno per darmi un aspetto, se non normale, almeno piů umano.

 

“Cosa succede qui?” dissi alterata entrando nella Sala Comune. Non so quante paia di occhi si voltarono a guardarmi piů arrabbiati di me

“Hermione, dě al tuo ragazzo che la gente normale DORME la mattina, specie se č vacanza!” Cosa? Ragazzo? Quale ragazzo? La mia confusione era evidente perché Harry si avvicinň a me, ancora in pigiama, con delle grandi occhiaie, e mi sussurrň all’orecchio “Non noti niente di strano in questa sala comune? Che so, dei colori diversi?” e puntň il dito verso una delle poltrone vicino al camino e lě vidi Draco, vestito di tutto punto, con la sciarpa Serpeverde ben  in vista ed una faccia schifata come se si trovasse in mezzo a tanti scarafaggi. Ringraziai mentalmente i gemelli Weasley per lo specchio regalatomi e che ora si trovava nella stanza vicino alla porta, uno specchio che ti derideva se non eri vestito ‘a modo’. Mi avviciani a lui

 

“Malfoy, cosa diavolo ci fai qui? A quest’ora poi..” lui neanche badň alla mia domanda e mi baciň

“Buongiorno e Buon Natale anche a te” poi spostň lo sguardo sulle persone intorno a noi che appena si sentirono osservati a gruppi cominciarono ad elogiare il soffitto, qualcuno si sistemava il pigiama, chi si guardava improvvisamente le unghie o altro, c’era anche chi spudoratamente ci fissava ormai dimentichi del fatto che fosse mattina presto e che poco prima mi avrebbero volentieri lanciato una maledizione per via del mio ragazzo.

 

“Non mi hai ancora detto cosa ci fai qui. A quest’ora” volli rimarcare ancora una volta quel particolare, forse non se ne ricordava

“C’č troppa gente qui! Vieni con me” l’ultima frase la sussurrň appena e lo disse con una dolcezza che mi fece mancare un battito al cuore, poi quando mi sorrise intrecciando le sue dita alle mie per condurmi di fuori sperai che le mie gambe mi tenessero.

 

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“Malfoy, non muovo un altro passo se non mi dici dove mi stai portando”

“Come vuoi” sorrisi trionfante, ma non riuscii a gioire che lui mi prese in braccio e mi portň cosě in giro per la scuola.

 

Arrivammo al luogo dove c’era stata la famosa litigata

“Questo č un posto abbastanza appartato, e so giŕ che da qui non ci vede nessuno” una fitta al cuore

“E’ qui quindi che porti le ragazze” sorrise e fece uno sguardo furbo

“Gelosa?”

“Niente di piů lontano”

“Ma lo sai, sei tu la mia ragazza”

“Non sono tua Malfoy, non appartengo a nessuno all’infuori di me stessa” assottigliai gli occhi fissando il mio sguardo su di lui

“Granger, non sono venuto qui con l’intenzione di farti arrabbiare” ribattč lui seccato

“E perché mi hai portato qui?”

“A questo punto non so se ne valga la pena…” notň il mio sguardo inquisitorio e gli si allargň uno di quei sorrisi che donava quando meno te lo aspettavi “Ma si dai, chiudi gli occhi” stavo cominciando a capire che il suo tono autoritario era il suo modo di fare, non lo faceva intenzionalmente, almeno non sempre, e cosě li chiusi. Mi prese le mani e vi posň qualcosa sopra. Aprii gli occhi e mi trovai davanti una scatola, non molto grande, all’interno vi trovai una spilla avvolta in un fazzoletto bianco, di tela pregiata, non me ne intendevo, ma qualcosa me lo faceva intuire. Alzai lo sguardo verso di lui con mille sentimenti contrastanti dentro di me, la spilla era bellissima, ma cosa significava? Oramai avevo capito che in ogni suo gesto, in ogni dono che faceva c’era qualcosa dietro, un significato, diciamo, profondo.

“La spilla č un oggetto di famiglia, cosě come il fazzoletto: quando un Malfoy si fidanza lo regala alla fortunata” e qui mi guardň “poi al momento delle comparizioni in pubblico ed ufficiali, lei lo indossa, al matrimonio lei lo indossa, quando nasce il primo figlio maschio lo si dona al bambino che lo darŕ alla fidanzata”

“Non Riesco a capire perché lo hai dato a me, insomma č una cosa importante, rappresenta molto, e noi..” stavo cominciando a balbettare, questa spiegazione mi lasciň spiazzata, quando mi sono persa il fatto che la nostra era una vera storia, una storia seria?

“Mi hai mai visto con una ragazza?” mi prende in giro?

“Non risponderň perché non sono intenzionata ad aumentare il tuo giŕ gigantesco ego”

“No, intendo, come coppia, fidanzati e tutte queste cose?” riflettendoci, no. Si diceva in giro di una storia tra lui e la Parkirson, ma non ho mai sentito che fossero davvero una coppia, erano piů fantasie della ragazza. Ma sapevo anche che fosse una persona abbastanza riservata, almeno cosě credevo, quando č con me in pubblico non si fa poi tanti problemi…

“Allora?” lo stavo spazientendo, mi perdevo troppo nei miei pensieri

“No, che io sappia no”

“Perché le mie sono solo state storie occasionali” pensai che allora queste storie le aveva avute “Sesso Granger! Non ho mai avuto voglia di avere una palla al piede”

“Ohh! Ma questo non mi chiarisce il perché di questo regalo” chiesi ancora, volevo fosse piů chiaro

“Ah, ecco, delle volte mi ero domandato perché non fossi finita a Corvonero… ok ok.. ufficialmente te sei la prima ragazza con cui ho una ‘relazione pubblica’, capisci? Č una tradizione dei Malfoy, č Natale, e un po per il mio rispetto alle tradizioni, un po perché sarebbe strano che se la cosa tra noi č cosi importante da divenire pubblica, sarebbe anomalo che io non ti regalassi quella spilla”

“Ohh si mi hai chiarito tutto ora” usai il sarcasmo per nascondere la mia delusione: un po ci avevo sperato

“Per quanto ora le cose si siano risistemate ci sono ancora delle tradizioni, riti che le famiglie purosangue amano portare avanti. Per il mondo tu sei la mia ragazza, la prima ufficiale visto che lo hanno scoperto anche i miei, ed č logico che tu abbia quel cimelio. Capisci ora? Ma dico io, non era lei la So-tutto-io? Mi tocca spiegarle come si respira mi tocca”

“Avevo capito anche prima!” risposi piccata “E le tue inutili confabulazioni tienile per te. Spiegami ancora una cosa: se comporta tante formalitŕ, tanti problemi per te e la tua faiglia, perché continui con questo gioco o comunque lo vuoi chiamare” sbuffň sonoramente, fece una smorfia che non riuscii a capire

“Certo che sei proprio cieca…” nella confusione del momento non avevo il tempo materiale e la luciditŕ mentale per elaborare quello che mi era stato appena detto e tra di noi scese un silenzio imbarazzante, gelido. Poi mi decisi a prendere parola

“Grazie. Anche io ti ho fatto una cosa, non č importante quanto il tuo regalo, non č prezioso neanche la metŕ della spilla”

“Smettila e dammi il mio regalo” gli si illuminarono gli occhi come ad un bambino la mattina di Natale, bč era Natale, ma lui, non era piů un bambino.

“Non ce l’ho qui, quando sono uscita dalla stanza ero decisa solo a fare a pezzi il pazzo che faceva tanto rumore” arrossii, lo facevo troppo spesso in quegli ultimi mesi, lui mi guardň e mi sorrise, di nuovo poi si sedette ai piedi dell’albero facendomi segno di avvicinarmi. Mi sedetti accanto a lui sulla coperta poco dopo mi misi a cavalcioni su di lui e lo baciai.

 

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Erano passati 3 giorni da Natale e si era instaurata una certa normalitŕ tra noi. Io insistetti per continuare a studiare per l’esame di Babbanologia, lui mi disse che non sarebbe servito a niente, e che quando saremmo andati a casa mia avrebbe vissuto l’esperienza

“Andremo?”

“Hai intenzione di lasciarmi qui, da solo, in mezzo a tante ragazze piacenti?” fece gli occhini da cucciolo abbandonato, nuova espressione facciale che cominciň ad usare una volta appurato che riusciva a convincermi

“Ti dispiacerebbe stare in balia di tante ragazze?”

“Sono monogamo”

“Sai cosa vuol dire?”

“Certo, non sono mica Weasley!!”

“Lo hai detto te che non hai mai avuto una storia come si deve

“A me sembravano come si deve” sbuffai

“Hai capito perfettamente quello che volevo dire! Certo che delle volte assomigli…assomigli a Ron, ecco!” non avevo intenzione di offendere Ron, ma Draco si arrabbiava se veniva comparato al mio amico, non seppi lě per lě il perché di questa avversitŕ visto che con Harry scherzava e rideva.

“Allora quando partiamo”

“Il 3 gennaio. Di mattina. Ci vediamo dopo” dissi mentre raccoglievo le mie cose e me ne andavo.

 

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“Certo che non te ne separi piů” mi fece notare Harry mentre toglievo la spilla dal mantello che avevo usato per metterla in un altro

“E’ una tradizione della sua famiglia, lui ha fatto quel favore a me, č anche giusto che anche io contribuisca” era ovvio, no?

“Vai in giro come una mucca” mi girai per guardare Ron che entrava nella mia stanza

“E con questo cosa vorresti dire?”

“Dici sempre di non essere di nessuno. Non so se lo hai notato, ma č come se fossi marchiata ‘Proprietŕ di Draco Malfoy’ lo stai urlando ai 4 venti…” mi fece riflettere, purtroppo era vero! Perň finii di appuntare la spilla e mentre scendevamo per andare a pranzo accennai alla questione della quale avevo parlato con Draco quella mattina

“Malfoy viene con noi dai miei” mi aspettavo che dicessero qualcosa, invece niente solo uno sguardo complice tra di loro, come di chi sa la piů lunga di quanto la racconti.

“Herm, porto anche io qualcuno ti spiace?” era stato Ron a parlare ora era un po’ arrossito e guardava dappertutto tranne me “Sai, viene Blaise, Malfoy, non vorrei sentirmi. Bč lo sai”

“Si non ti preoccupare, e comunque sapete la mia situazione, e poi con Blaise mi sembrava foste diventati molto amici” Harry lo guardň di lato

“Si si, era solo per…” ma il suo discorso scemň quando facemmo ingresso nella Sala Grande

 

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Durante la cena arrivň la posta, o meglio, Draco ricevette una lettera, dopo che la ebbe letta sorrise tra sé e disse qualcosa a Blaise che sorrise a sua volta. Poco dopo che finimmo di mangiare, si alzarono e vennero verso il nostro tavolo, Draco continuava a fissarmi negli occhi

“Potter, Weasley penso siate al corrente del ballo di fine anno che si terrŕ a casa mia” passň lo sguardo su di noi per poi prendere  una busta e porgerla a Ron: era un invito!

“Ti va? Non hai l’invito perché saresti il mio +1” chiese Blaise ad Harry che dopo avermi guardato annui fievolmente.

“Weasley?” Ron guardň prima Draco, poi me Blaise ed Harry per poi tornare a Draco ed accettare

“Naturalmente puoi portare una persona” aggiunse Draco prima di farmi un cenno di saluto ed andarsene. Tutti furono sconcertati dal fatto che non si fosse fatta parola a me, e tra il vario vociare Draco sentě qualcuno chiederlo. Cosi si voltň verso di me facendomi cenno di uscire. Naturalmente gli feci capire che sarei uscita quando ne avrei avuta voglia io, non a comando.

 

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Quando uscimmo dalla Sala Grande, Draco era lě ad aspettarmi

“Alla buon ora, Granger”

“Cosa devi dirmi?” lo ammetto, ero un po offesa per il fatto di non essere stata considerata

“Non vuoi sapere perché non ti ho invitato alla serata?”

“Non me ne ero neanche accorta” mentii

“Io dico di sě. Comunque domani andiamo da un sarto per confezionarti un vestito adatto, a meno che tu non ne abbia giŕ uno”

“Adatto a cosa? Io non sono stata invitata da nessuna parte” mi tradii da sola, e vidi il suo ghigno allargarsi

“Al ballo. Stai con me, ricordi? Avendo io accettato, automaticamente vuol dire che te vieni con me”

“Mi piace essere interpellata prima”

“Anche a me!” colpita ed affondata, Hermione! “Domani mattina alle 8, abbiamo giŕ il permesso del Vecchio. Portati quei due. E niente ritardi, ti conosco.” Una folla di studenti si riversň per i corridoi ed io per un momento di distrazione lo persi di vista

“Maledetto furetto”

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Salve gente ^_^

E nel giorno del mio compleanno, lascio qui un altro capitolo ^_^  Ho visto quante sono state le letture e perciň ringrazio e saluto tutte quelle persone che capitano qui volontariamente o anche per caso e si fermano a leggere. Poi, c’č chi commenta ^_^ :

Bimba91 ho recensito ^-^ solo che non sono molto brava, visto che non so mai cosa scrivere e perciň vado blaterando!!! Anche io sto adorando quei 2, qui purtroppo non compare Blaise da nessuna parte, ma io stessa non so perché, tornerŕ ohh si se tornerŕ!!^_^ kisses

Tigra88  mi spiace non poterti affidare questa missione, mi serve che sia Herm a farlo nella fic [ ed io da autrice non sai quanto la invidio, ma faccio finta di essere personale e non le faccio capitare niente di male]. Ho letto cosa dice di lui la Row, che non capisce perché abbia avuto tanto successo questo personaggio, io un’idea ce l’avrei… ^_^ kisses

ť FS lover ś

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** 5 ***


Disclaimer: I personaggi di questa fanfiction non appartengono a me ma a J.K. Rowling. La presente storia non č stata scritta a scopo di lucro, ma sono solo deliri di una mente malata [ la mia ] ^_^

 

“Domani mattina alle 8, abbiamo giŕ il permesso del Vecchio. Portati quei due. E niente ritardi, ti conosco.” Una folla di studenti si riversň per i corridoi ed io per un momento di distrazione lo persi di vista

“Maledetto furetto”

 

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Draco sorrideva soddisfatto: aveva tanto insistito per usare la metro cosě Ron e Blaise avevano una faccia un po’ stravolta e stupita mentre lui rideva di loro e ripeteva “E’ solo un treno”.

 

Arivammo a casa mia, i miei migliori amici dormivano nella mia stessa stanza, i miei ormai li conoscevano e gli andava bene, mentre gli altri 2 stavano nella stanza degli ospiti.

 

Furono davvero delle giornate divertenti, andammo al cinema, al lunapark, a vari ristoranti nonostante le continue proteste di mia madre che ci disse che poteva cucinare lei per noi. Andammo ad un Gala di pattinaggio sul ghiaccio e mentre tutti erano concentrati sulle esibizioni Draco mi prese per mano facendomi segno di uscire un momento. Gli dissi di aspettare solo la fine dell’esibizione: ero totalmente affascinata dall’esibizione!!

 

“Finalmente fuori, non ce la facevo piu!!”

“Non sai apprezzare le cose belle”

“Lo so eccome: sto apprezzando te in questo preciso momento” si avvicina pericolosamente.

“Dai dimmi cosa c’č.. vorrei tornare dentro, fra poco si dovrebbe esibire Plushenko [*], ho sentito dire sia il piů grande di questo sport” mi allontanai da lui cercando di cambiare il discorso, ma non staccando gli occhi dai suoi.

 

Si allontanň un po da me e lo sentii sbuffare mentre girava su di se.

“Domani pomeriggio si torna a Hogwarts e noi due non abbiamo ancora passato un momento insieme”

“Mi sembrava che avessimo passato molto tempo insieme, anche prima di venire qui”

“Si ma, non insieme.. noi due. Soli!”

“Ohhh”

“Negli ultimi giorni sei diversa”

“ok allora: caro diario, oggi mi sento….” ci misi troppo poco sarcasmo per i miei gusti

“Non voglio sentire le tue lagne”

“Come scusa?” cominciai ad arrabbiarmi “Lagne? Non ho intenzione di dirti niente, non ne avevo neanche prima. Poi tu vieni qui, a dirmi che io sono strana…”

“Diversa. Ho detto diversa.” Una mia occhiata lo fulminň all’istante

Gli puntai l’indice avvicinandolo al suo naso “Non fiatare”

Me ne tornai dentro a seguire lo spettacolo. Ero tranquilla, forse un po sconcertata, ancora non riuscivo a capire dove voleva arrivare con quella conversazione, o a cosa avesse portato, e forse fu per questo che quando sentii le parole di “Un giorno per noi” e vidi Stéphane Lambiel [**]  sul ghiaccio mi emozionai cosi tanto da scoppiare a piangere, a tutti dissi che era per via dello spettacolo, in fondo era una scusa moto credibile: era stata una esibizione che aveva commosso molti.

 

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Tornammo ad Hogwarts ed i nostri amici erano sempre piu insistenti nel voler sapere cosa fosse successo, ma appena varcammo la porta della Sala Grande e le persone che erano lŕ ci puntarono gli occhi addosso, prima di dirigersi al suo tavolo, Draco mi diede un veloce bacio sulle labbra.

Harry e Ron appena arrivati ai nostri posti mi intimarono di parlare chiaramente.

“Non qui e non ora. Piu tardi, non č niente di importante, sono solo mie paranoie” sorrisi fiebilemente e mi dedicai al cibo, con molta piu passione di quanto facevo normalmente.

 

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“Allora?”

“Si ecco, fatemi arrivare in camera”

“Siamo giŕ in camera tua” Ron sa essere fastidioso delle volte…

“Allora niente. Penso che dovremmo smetterla con questa farsa. L’avete vista la reazione dei suoi genitori?” assentirono entrambe

“Bč ecco, prima era una cosa divertente, giusto un modo per ridere di quelle pettegole. Ma ora sta diventando molto piu grande di ciň che avevo immaginato, molto piu grande di noi. Non č piu un gioco!”

Harry continuo ad annuire pensieroso, mentre Ron prese parola

“Non era un gioco neanche prima. Non per te! E lo hai sempre saputo. Poi mi pare lui si sia comportato molto bene con te, sia in pubblico sia in privato”

“Lo so! Ma…”

“Allora. Penso che non ti aspettavi un’ abbraccio caloroso da parte dei Malfoy. E sinceramente a parte la freddezza, tra l’altro solo iniziale, con la quale ti hanno trattata, non riesco a cogliere dove sta tutto questo problema”

“Il problema sta nel fatto che si siano rifiutati di darmi la mano, ritraendola, il problema č quando la ‘dolce’ Lady Narcissa mi ha preso da una parte per dirmi di non illudermi, che io non meritavo suo figlio e che per lui sono solo una semplice scopata, e tralascio di dire tutti i ‘complimenti’ verso la mia famiglia ed il mio sangue”

Sapevo non era molto per farmi reagire cosi esageratamente, e non mi aspettavo di certo il benvenuto, ma visto che era una farsa perché dover rischiare? Draco non sentiva niente per me no? Delle volte mi ha detto che gli piaccio, forse prova anche qualcosa, ma non sono sicura che questa cosa possa andare avanti, non come č cominciata almeno.

 

“Perché non ci hai detto di questa conversazione?” la voce di Harry mi distolse dai miei pensieri

“Non lo ritenevo necessario e poi č entrato Draco, mi ha abbracciata dicendole ‘non č fantastica?’ cosě lei ha sorriso e per il resto della serata si č comportata decentemente”

“Mi ricordo che ad un certo punto č diventata piu gentile con te”

“Si ma era falsitŕ. Ed essendo questo solo un gioco non vedo perché rischiare perché dover affrontare tutto questo, per un semplice gioco”

“Perché per te non č mai stato un semplice gioco. E mi sto stancando di ripeterlo”

“Ron smettila allora!”

“Quindi Malfoy ha sentito cosi ti ha detto sua madre o no?” Harry almeno era piu incentrato a capirci qualcosa

“No, l’ho scoperto ora come voi” la voce di Draco? Mi girai e vidi che appariva davanti a me, restituendo poi il Mantello ad Harry “E non capisco perché non me lo abbia detto prima, anzi la sera stessa.” Poi tolse il suo sguardo dai miei occhi e si rivolse ai miei amici “Vi dispiace lasciarci soli?”

“No, affatto!!”

 

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Appena ebbero chiuso la porta Draco si sedette su di una poltroncina facendomi segno di sedermi davanti a lui. Era arrivato il momento di chiarire. Mi sedetti sul letto.

 

“Cosi, vuoi farla finita? Hai intenzione di lasciarmi?”

“Lo sai che non stiamo insieme davvero, Malfoy”

“A me non sembra. Ancora non lo hai capito vero?” si avvicino con la sedia al bordo del letto dove ero seduta

“Quello che penso lo hai sentito. Non ci sono altre cose da aggiungere”

“Io avrei da dire una cosa, invece: io e te ora la smettiamo con questa farsa.”

“Vedi che avevo ragione?” pero perché sentii un groppo in gola?

“Perché ormai la cosa non č piu un gioco, odio dire le stesse cose di Weasley, e non lo č mai stato né per te né per me. Quindi ora io e te si fa sul serio.”

“Cosa?” non ero sicura di aver capito bene eppure era qualcosa di positivo, da un lato

“Per gli altri forse non cambierŕ niente, e forse neanche per noi, solo che ora non č piu una commedia. Fino adesso abbiamo fatto finta di recitare una parte per nascondere l’interesse reale verso l’altro. Ora basta siamo davvero una coppia non accetto discussioni”

“E tu pensi che io mi lasci comandare cosi come se niente fosse?” felice si, robot no

“Ti va bene?” chiese con un tono cosi irritante, e chiaramente falso

“Non devi darmi un contentino. Specie ora che questa cosa č reale” sorrise, ed io lo imitai

 

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Le lezioni ripresero come sempre. Le persone ormai erano abituate a vederci insieme ed i nostri amici.. bč i nostri amici erano davvero degli insensibili. Quando lo comunicammo in maniera ufficiale a loro Blaise  abbassň la testa facendo di no mentre sul volto di Ron fece largo un grande sorriso

 

“Te lo avevo detto amico!! Pagare” Ron tese una mano per ricevere la sua ricompensa

“Si, si. Ecco. Quando si tratta di riscuotere soldi….”

“Che cazzo vuol dire?” lo pensaii, non cosi volgare, ma era stato Draco a parlare non io

“Le due bestie qui presenti hanno scommesso su di voi. Ed io romanticone del mio ragazzo pensava vi lasciaste”

“Hey.. aspetta la fai sembrare una cosa squallida e meschina. Io dicevo solo che prima di chiarirsi si sarebbero presi una pausa per pensarci su. Un po di tempo per stare lontani”

“Che dolce!!! Mi conforta sapere che il mio migliore amico spera, anzi desidera, che io lasci o venga lasciato dalla mia ragazza” poi mi sussurro all’orecchio “mi stai facendo diventare melenso: andiamo migliore amico č un termine cosi…” lo baciai per farlo smettere di blaterare. Draco mi prese in vita stringendomi di piu a se e cominciň a baciarmi prima sul viso poi lentamente scese sul collo, mi sfuggě un sospiro di apprezzamento

 

“Ehem.. vorreste smetterla prima che questi due scommettano anche su quando lo farete” Harry parlň ma noi non ci facemmo caso

 

“Entro stasera al massimo dopodomani” questa era la voce di Blaise

“Ohh no no no no” sentivo Ron ed ebbi anche un frangente nel quale pensai che per lui pensare a me a letto con qualcuno era  improponibile e mi venne da sorridere, ma mi dovetti ricredere “L’amichetto qui sarŕ anche prestante e convincente, ma lei č abbastanza cocciuta e poi ha vissuto con 2 maschi per tanto tempo, conosce i vari trucchi… io gli do 2 settimane. Harry, te punti per 7 giorni?”

 

Scostai Draco da me e guardai il mio amico inferocita

“Ma sei impazzito?”

“Ehh gia, concordo con lei Weasley, ma come ti viene in mente?” almeno Draco mi dava ragione “Se siete voi due i ragazzi di cui parli allora deve ringraziare che ora ha me per farle vedere come si fa. E per la cronaca: molto meno di 2 settimane” sogghignarono tra loro

 

“Hey, vi ricordo che io sono ancora qui!! Siete peggio degli animali”

“Ma dai, discorsi tra uomini”

“Tze” me ne andai certo non senza prima lanciare sguardi di fuoco verso tutti loro. Ma prima di chiudere la porta potei sentire Harry che diceva

“Ora l’avete fatta arrabbiare.. io dico che ci vorrŕ un mese” avevano contagiato anche lui

“Uomini…”

 

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Cosě fině anche la scuola. Il primo mese di vacanza la passammo ognuno a casa propria, bč io dopo due settimane andai alla Tana, ma appena Draco lo scoprě mi mandň una lettera dicendomi che se volevo potevo andare al Manor per il resto dell’estate.

Alla fine decidemmo di andare tutti insieme dopo il compleanno di Harry, da passare rigorosamente in famiglia per non far arrabbiare od offendere la signora Weasley, da qualche parte, ancora non sapevamo bene dove, ma si pensava di tornare a Roma.

 

“Casa finalmente”

“Casa? Io non ci entro lŕ dentro” Ron e Blaise non erano molto convinti della costruzione mentre Harry era scoppiato a ridere. Eravamo alla stessa casa dove ci eravamo ospitati Draco ed io quasi un anno addietro, ma se noi eravamo felici di essere lě loro avevano avuto la stessa reazione di Draco la prima volta che vide quella casa.

 

Entrammo e pulimmo alla Babbana prima di sistemarci nelle varie stanze, il povero Ron si dovette accontentare del salotto visto che c’erano solo 2 stanze, e né Blaise né Draco avevano volute sentire ragioni per adottare la stessa soluzione che a casa mia dopo Natale.

 

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Sentii cingermi la vita con delle forti braccia, mi rilassai mentre sentivo Draco appoggiare la sua testa a metŕ della mia schiena

“Ci vieni ora a letto?”

“Si eccomi, dovevo solo finire di pulire la cucina, lo sai che se non lo faccio io ”

“Lo farebbe Potter,e non sia mai che lui debba ripetere l’esperienza che ha dai suoi zii”

“Smettila!! Domani pero organizziamo i compiti di ognuno, io non sono qui solo per soddisfare voi”

“Non infatti sei qui per soddisfare me” mi attiro indietro con sé e caddi su di lui, voltai il volto verso il suo e ci baciammo.

“Fammi finire di spogliarmi”

“Ci penso io” continuava a baciarmi il collo

“No. Vado a farmi una doccia, tu aspettami qui” gli scoccai un sonoro bacio sulle labbra e mi diressi in bagno. Poco dopo sentii qualcuno che apriva la porta della doccia e sorrisi maliziosa.

 

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“Perché eri in camera mia quel giorno?” eravamo sdraiati sul letto

“Secondo Blaise e lgi altri 2 avrei dovuto sentire cosa avevi da dire, poiché a me non lo avresti detto. O almeno non cosi”

“Sai che non č vero, te lo avrei detto lo stesso. E tu invece eri lŕ solo per curiositŕ di sapere cosa di cosa parlavamo io ed i miei amici” mi abbracciň stringendomi di piu a se

“No volevo sapere cosa dicevi di me a loro.. ed ho fatto una scoperta interessante” ripassai mentalmente tutta la conversazione, ma non mi sembrava di aver detto qualcosa di imbarazzante cosě lo guardai con un grande punto interrogativo sulla testa

“Quando parli di me con altre persone mi chiami Draco, mentre se ci sono io mi chiami per cognome. Sai cosa vuoi dire questo?”

“Che so il tuo nome, ma che sono abituata a chiamarti per cognome?” tentai

“Chiamandomi per nome davanti agli altri č rivelare che tra noi c’č intimitŕ” andiamo, ma cpsa sta dicendo?

“Mai sentita cosa piů ridicola, Malfoy

“Appunto. Chi č che osa chiamare un Malfoy per nome proprio a parte i parenti e gli amici stretti, che tra l’altro per farlo hanno ricevuto consenso?”

“Quanta formalitŕ nella tua famiglia… e poi č solo un puro caso, non me ne sono neanche accorta”

“Mi fa piacere: anche il tuo subconscio vuole mostrare al mondo che sono di tua proprietŕ” mi baciň per poi scendere sul collo, ma mi ripresi ed elaborai le sue parole

“Quindi sei di mia proprietŕ” sorrisi e non gli diedi il tempo di rispondere perché gli tappai la bocca con la mia.

 

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“Ragazzi, vi prego la notte fate un incantesimo silenziatore”

“Non possiamo ancora usare la magia fuori da scuola”

“Non harry tu puoi, hai fatto gli anni 10 giorni fa. E sono 10 giorni, 10 lunghi giorni che io sopporto i vostri rumori. Č da 10 giorni che” mentre Ron continuava a sbraitare contro Harry io Draco e Blaise ci eravamo messi da parte a sentire ed a commentare

“Secondo te quante altre volte ripeterŕ ’10 giorni’?”  - “…i va bene dormire su di un divano, fare la 5 ruota…” – pensai che in fondo Ron aveva ragione poi lui si girň verso di noi e urlň contro  Blaise “Il tuo nome non lo voglio sentire piu, mai piu. Ho i brividi ogni volta che qualcuno lo pronuncia. Ma stanotte ti prendi una bella pozione soporifera, o quello che vuoi, ma non voglio piu sentire il tuo nome”

“Dai Ron, capiamo come ti puoi sentire, ma non ti sembra di esagerare? Anche noi dormiamo qui e non sentiamo tutto questo rumore…” cercai di rimediare io

“No che non li sentite, siete quasi peggio.” Poi si guardň intorno vide le nostre facce “Scusate, nondovevo reagire cosě, vado a fare due passi. Ci vediamo stasera” ed uscě con finta calma.

“Vado io” uscii anche io

 

“Cosa ti č preso?” Ron alzo la testa e vidi che aveva una foto in mano che prontamente nascose dietro la schiena

“Cosa č quella?” domandai ancora

“Niente”

“Ok se non mi vuoi raccontare nei minimi particolari cosa ti succede, ma č un po di tempo che sei distante da noi.” Lo abbracciai da dietro dandogli un bacio sulla schiena possente

“Se ci vede Malfoy e se la vuole prendere conme non ti assicuro che non scaricherň la mia rabbia su di lui” mentre lo diceva, perň, mi prese le mani che avevo posate poco piů giů del suo stomaco e le intrecciň alle mie

“Fai pure, ma sappi che io sono piů pericolosa di lui se stuzzicata. Sputa il rospo”

 

Stettimo molto tempo a parlare e scoprii molte cose che ultimamente Ron teneva nascosto. Anche lui si sentiva meglio alla fine, ed il suo nervosismo scemň man mano che parlava. Per il resto del nostro soggiorno in Italia  ci ritagliavamo quei 5 minuti solo per noi. A parte quelli che di diritto erano solo per il nostro Trio.

 

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Salve gente ^_^

Mi scuso per questo ritardo tremendo nochč per questo capitolo venuto sicuramente male… ma se va a vanti cosi non posto piu. Scusate ma non ho resistito, io adoro il pattinaggio e ce l'ho dovuto inserire.. [*]per chi non lo conosce Evgenij Plushenko uno dei piů grandi che abbiano mai indossato i pattini con le lame!!! [**]Stephy!!! ok a parte il fatto di essere una sua fan, ora come ora come lui sul ghiaccio [Plushy si č ritirato]ce ne sono davvero pochi, e se si conta l'interpretazione, non ce ne sono per niente.. consiglio di vedere davvero "Un giorno per noi" il suo porgramma di esibizione di questa stagione.. e se vi capita di vedere anche l'ultimo Flamenco eseguito agli Euros 2008 allora penso avra nuovi fan.. ok basta pubblicitŕ a Stephane ^-^

Sono andata via per un po di tempo a svagarmi XD e sono tornata triste perché non sto piu lŕ!! Non č normale sta cosa!!

Bimba91 ^_^ mi fa piacere l’ultimo cap ti sia piaciuto.. mi spiace per il tuo blocco ^-^

Tigra88  Grazie per gli auguri!!! Mi spiace tanto, non ho potuto aggiornare prima.. ed ora torno cos ta cosa :S  comunque non ho reso facili le cose con la famiglia di Draco.. il fatto della spilla era solo una formalitŕ, non č la famiglia di lui che la dŕ alla “prescelta” ma solo lui che ce l’ha da tempo.. forse č un po complicato nella mia mente.. perň in questo capitolo un po chiarifico questa situazione ^-^ kisses

Alara666  mi fa piacere sia di tuo gradimento… il fatto din on farla andare per le lunghe nasce dal fatto che non ho le capacitŕ per farlo… l’idea dell’album mi č venuta perché… forse perché il girono prima stavo appunto riguardando le vecchie foto lol sulla fine della saga.. ancora ci spero in un finale diverso.. forse trovero una FF.. kisses

 

ť FS lover ś

 

 

 

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Capitolo 6
*** 6 ***


Disclaimer: I personaggi di questa fanfiction non appartengono a me ma a J.K. Rowling. La presente storia non č stata scritta a scopo di lucro, ma sono solo deliri di una mente malata [ la mia ] ^_^

Stettimo molto tempo a parlare e scoprii molte cose che ultimamente Ron teneva nascosto. Anche lui si sentiva meglio alla fine, ed il suo nervosismo scemň man mano che parlava. Per il resto del nostro soggiorno in Italia  ci ritagliavamo quei 5 minuti solo per noi. A parte quelli che di diritto erano solo per il nostro Trio.

 

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E cosi anche le vacanze finirono, noi tornammo a scuola per scoprire che Ron aveva un motivo piu che valido per essere cosě nervoso, anche se ormai era un po di tempo che sorrideva ebete guardando una fotografia, che non ci aveva fatto vedere. Certo lo scoprimmo in una maniera un po particolare:

 

arrivati in stazione, vedemmo Daphne Greengrass  con un pancione di 6 mesi, e prima che Draco o Blaise potessero fare altre battute sul povero ‘idiota’ che si era lasciato incastrare, Ron mostrň un sorriso a 360° e le andň incontro. Vedendo la madre di lei che lo abbracciava ed il padre di lei che parlava tranquillamente con lui mentre insieme portavano i bagagli di lei sul treno sentii un profondo senso di tristezza: perché noi non ne sapevamo niente? Conosceva i suoi genitori, il tutto lasciava pensare che fosse incinta di lui, ma soprattutto sembrava felice, perché allora noi, io, non ne ero al corrente? So che č un pensiero egoistico, ma io sono la sua migliore amica no? abbiamo passato tanto tempo da soli, no si fida di me?

Fortunatamente avevo passato abbastanza tempo con Draco per reprimere i miei sentimenti e mostrare un’altra facciata, cosě sorrisi e salii sul treno.

 

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Appena arrivati nello scompartimento Harry mi trascinň di nuovo fuori e ci chiudemmo in uno scompartimento vicino,ma vuoto.

“Te non lo sapevi, vero?”

“Questo vuol dire che tu si?” chiesi di rimando

“No! no che non mi aveva detto niente.. e neanche a te, a quanto vedo. Cosa gli č preso?”

Lo guardai sconsolata “Non lo so, sono sicura c’č una spiegazione logica per averci tenuto nascosto una cosa cosi… grande”

“Sono troppo egoista se mi sento deluso?”

“No. Perché senno sarei egoista anche io…” senza motivo sorridemmo.

“Perň, aveva un sorriso come non jelo avevamo mai visto” Harry interruppe il silenzio creatosi, durante il quale entrambe guardavamo con interesse il paesaggio fuori dal finestrino. Prima che potessi rispondere sentimmo delle risate dallo scompartimento vicino a dove eravamo, quello dove erano i nostri ragazzi. Ma le risate non potevano essere di sole 2 persone, quindi uscimmo fuori spinti dalla curiositŕ e trovammo Ron, Daphne ed i nostri ragazzi che scherzavano tranquillamente.

Prima di entrare e sederci, Harry ed io ci guardammo e lui mi strinse la mano.

 

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“Credo che abbiate delle domande da farmi” cominciň Ron appena entrammo in camera mia

“No, tu dici?” teso come una corda di violino Harry non poteva non essere ironico

“Noi non abbiamo nessuna domanda. Sono fatti tuoi se ti va di raccontarceli, fallo.” mi sedetti sul letto portando Harry con me, Ron prese la sedia e dopo averla girata verso di noi, si sedette

“Comincerň dall’inizio, anche se la storia non č cosě lunga. Dopo aver lavorato insieme ad un progetto abbiamo visto che ci poteva essere una bella amicizia. Poi ci siamo accorti che l’amicizia non bastava. Poi si č fatto tutto importante, sono andato a casa sua i suoi genitori sono stati contenti della sua scelta, avevano paura si innamorasse di uno dei suoi compagni o di un poco di buono. Lei ha conosciuto la mia famiglia ed ha resistito un weekend, anzi si č divertita. E poi, bč 4 mesi fa i risultati dell’esame e.. e poi avete visto no?” mentre raccontava sembrava perso nei suoi ricordi, il suo viso esprimeva i suoi sentimenti ed ora ci guardava radioso

“Senti…” posai la mano sul braccio di Harry per fermarlo

“Siamo felici per te.”

“Non avete niente altro da dire?”

“Che dovremmo dire esattamente?” prese un respiro per poi continuare “Non fraintendermi, siamo davvero felici con te, ma troviamo la storia incompleta, non ci hai raccontato del giorno in cui hai deciso di estrometterci dalla tua vita”

“Non vi ho estromesso”

“No? E secondo te tenerci nascosta una cosa del genere cosa vuol dire? Dove hai trovato poi il tempo? Come hai fatto a tenercelo nascosto?”

“E’ stato semplice, per voi io sono una persona scontata, ma, sapete, ho una mia vita.”

“Ce ne siamo accorti. Hai una tua vita, e noi non ne facciamo parte!” Harry riusciva ad esprimere anche cosa sentivo io

“Eravate impegnati ognuno nei propri problemi: non avevate tempo di ascoltare me”

“Smettila di giustificarti!” non riuscii a trattenermi ed urlai “Mi pare che nonostante tutto tu sei sempre stato reso partecipe, hai sempre saputo tutto! Tutto ciň di piu intimo e segreto č sempre stato discusso tra di noi! Siamo, eravamo, una famiglia. Ci siamo sempre definiti cosi, mi sembra” Harry mi abbracciň “Ripeto, non dico che non siamo felici per te, anzi. E molto probabilmente č una reazione un po eccessiva, ma ci sentiamo traditi. Questo vuol dire che non ti fidi abbastanza di noi. E poi mi hai raccontato un sacco di bugie a Roma: e questo fa anche piu male.” Credo che dal mio sguardo traspariva che mi aveva ferita

“Non so che dire… non ti ho mentito, ti ho detto che una persona a me cara stava male: all’inizio dell’estate ci siamo accorti che sarebbe stata una gravidanza problematica cosě siamo andati in un centro specializzato dove ‘Dee’ č dovuta rimanere per tutta l’estate. Avevo intenzione di presentarvela nei mesi estivi, ma lei era al centro. Ho chiesto ai miei genitori ed ai miei fratelli di non dirvi niente perché dovevo farlo io.”

Nonostante mi sentivo tradita da lui e non conoscessi affatto lei, provai un moto di preoccupazione al sapere che non stava bene “Se č tornata qui a scuola vuol dire che sta meglio, giusto? Perché non sei andato da lei quest’estate?” diventň rosso come solo lui sapeva fare

“Bč, quando ci hanno detto che avrebbe passato lě i primi mesi non ho reagito molto bene, non abbiamo reagito, neanche suo padre lo ha fatto, cosě abbiamo avuto una restrizione di entrare nel centro” mentre lo diceva il rossore cresceva sempre di piu e lui si passava una mano tra i capelli in un movimento dettato dal nervosismo.

 

Harry rise. Mi girai di scatto a guardarlo ma lui continuava a ridere come un matto, poisi alzň in piedi abbracciň Ron e posandogli una mano sulla spalla tenendola come distanziatore tra loro gli disse

“Io sarň il padrino. Ed avrŕ il mio nome.”

“E’ femmina!”

“Harryetta” il moro roteň gli occhi come si fa quando si dice una cosa ovvia, alla faccia schifata di Ron cercň di difendersi “E’ un nome bellissimo. Sono piu che certo che sarebbe piu felice di portare il mio nome piuttosto che avere il tuo aspetto” e qui scoppiammo a ridere tutti insieme. Le cose non si erano rimesse al loro posto, ma avevano preso la strada giusta.

 

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“Sto frequentando troppi luoghi babbani.” Si diede un’occhiata intorno “Decisamente”

“Smettila di fare il bambino Draco ed ammetti che ti stai divertendo anche te”

“Tze”

Ci fu un po di relativo silenzio se contavamo le risate degli altri clienti del locale e la musica dal vivo. Ad un certo punto sentimmo il dj o chi si faceva passare per tale dirci che era la serata del karaoke ed io entusiasta dopo alcune pessime esibizioni decisi che se loro non si sentivano in imbarazzo perché io avrei dovuto?!?

“Ti prego, Granger, finiscila, qualsiasi colpa abbiano non meritano una punizione cosi atroce…” bel commento, specie perché riferito alla mia 2a esibizione. Avevo intenzione di finirla lě, ma mi era venuta in mente un’idea e per non destare sospetti dovetti cantare la 3 volta

“Il prossimo a cantare č… aspettate un momento che leggo… Draco Malfoy. Un applauso per Draco, gente!!” il biondo si girň verso di me mentre io sfoggiavo lo sguardo piu angelico che potevo “Dai Draco, facci sentire la tue bella voce”

“Abbiamo un timidone qui. Non ti preoccupare amico, c’č gente che ha fatto soldi senza saper canatare” il dj continuava e l’irritazione di Draco cresceva

“Se non vai costringerŕ amorevolmente tutti a chiamarti per farti raggiungere il palco” gli soffiai in un orecchio prima di indicare chi fosse Draco in modo tale che il tecnico delle luci potesse indicarlo con l’occhio di bue

“Sei una bastarda” poi perň mi sorrise alzandosi,e prima di andare sul palco si chinň per darmi un leggero bacio, poi piu profondo, scatenando cosi applausi e gridolini, diventai rossa senza neanche accorgermene.

Draco cantň egregiamente e le persone in sala chiesero altre esibizioni, lui ci prese gusto e le accontento. “Vorrei qui, per la mia ultima esibizione la dolce signorina che č con me stasera, insieme siamo un duo fantastico”. Stavolta cantammo di nuovo la canzone di tempo fa, su di un balcone durante una festa clandestina, ma riuscě molto meglio.

 

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Il 4 Dicembre nacquero Pulcherrima ed Harry Weasley . Fu una giornata molto lunga ed intensa, alle 4.32 del pomeriggio del 3 dicembre era da poco cominciata l’ultima lezione del giorno, Pozioni , un primino venne trafelato in aula urlando qualcosa di incomprensibile verso di Ron, Piton era sul punto di togliere tutti i punti a Grifondoro quando riuscimmo a capire che c’erano delle acque che si erano rotte e di qualcuno al San Mungo. Non ci volle molto a fare 2+2

“Weasley fuori di qui” disse il professore con la sua solita calma

“Ci scusi professore…”

“No Potter! Non troverŕ in questo una scusa per saltare le mie lezioni”

“Ma č quasi finita” cercai di intervenire io

“Esatto. E stiamo perdendo tempo inutilmente” questo voleva dire solo che il discorso era chiuso, ma Draco si alzň ed andň a parlare con il suo adorato ‘padrino’. Riuscii solo a sentire un “andiamo Sev” e poi Harry, Blaise, la Parkison, Lavanda Draco ed io potemmo uscire.

Fummo in ospedale in un secondo, giusto in tempo per vedere un’infermiera che cercava di far rinvenire Ron.

“Che uomo!!!” esclamň Draco quasi ridendo, quasi.

Attendemmo lě per ore ed ore, tutta la notte ed alle 5 del mattino nacque una bellissima bambina, ma secondo Blaise e Draco i suoi capilli rossi erano un grande difetto, e non si lasciarono sfuggire l’occasione di deridere Ron per il fatto che il suo primo figlio era in realtŕ una figliA. Quando mezz’ora dopo nacque il maschio nessuno ebbe niente da ridire, neanche sui suoi capelli: ne era sprovvisto.

Blaise gli poso una mano sulla spalla avvicinandosi, come per dire qualcosa di importante “Dai, Ron, meglio calvo che con quella zazzera rossa in testa” il neo-papa strinse di piu il piccolino e poi scoppiň in una fragorosa risata seguito da noi altri. La neo-mamma e le sue piu care amiche, Lavanda e la Parkinson – novitŕ assoluta, almeno per noi – parlavano tra loro sedute tutte sul letto.

 

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“Rispiegami bene il perché?”

“Dobbiamo passare tutto il giorno a parlare di questo?” erano ore ed ore che i lamentava, anzi giorni, esattamente da quando ricevette l’invito alla festa del bambino.

“Fino a quando non mi dai una risposta decente: si!”

“Perché ci dobbiamo andare rihanno invitato, č una bella cosa.” Non sapevo piu che cosa dirgli che potesse considerare valido ma prima che lui potesse fare una qualche minima protesta gli diedi un bacio e dissi autoritaria “Perché a me fa piacere andarci. E ci andremo. Sbrigati a vestirti, ti aspetto qui fuori” uscii dalla sua stanza sedendomi in uno dei divani della sala comune Serpeverde, oramai si erano abituati alla mia vista, anche se c’era sempre qualcuno che mi lanciava qualche occhiata.

“Sei felice ora?” alzai lo sguardo dalla mia rivista e trovai Draco vestito di tutto punto

“Bravo il mio bambino” sorrisi mentre mi alzavo in piedi prima di trascinarlo di fuori per un braccio.

 

Non so se per rispetto o per curiositŕ molti dei compagni Serpeverde e Grifondoro erano presenti: non era stato possibile tenere nascosta la loro relazione, cosě Silente ed il consiglio dei professori si erano premurati di far trasferire l’allegra famigliola in una zona del Castello dove avevano la propria privacy. Ora eravamo in una specie di parco comparso non si sa come per celebrare i due bambini, si era deciso che ognuno di loro avrebbe avuto i rispettivi padrini cosi Harry e Lavanda erano i padrini di Lil Harry ed io e Pansy di Pulcherrima.

 

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Mancavano pochi giorni a Natale, quest’anno niente invito per Draco, nel caso gli venisse in mente di portare ancora certe compagnie come mi fece dolcemente notare una ragazza della sua Casata. La maggior parte degli studenti del 7 anno decise di restare, essendo l’ultimo anno nella scuola, cosě dappertutto regnava un’aria strana, tutti erano cordiali, o quasi, con tutti, non c’erano molte distinzioni tra le case, si diffondeva una specie di unitŕ tra le Case

“Vedi cosa fa il Natale?” chiesi nel vedere un gruppo di ragazze e ragazzi ridere insieme, tutti di Case diverse

“Il Natale centra poco, č la stizza egli esami. Dopo queste vacanze i mesi passeranno in fretta. E si sa la disperazione unisce” Draco usň un tono da saccente che proprio non sopportavo, tuttavia nella mia mente si formulň solo un pensiero logico, almeno per me

“Se avessero studiato prima, ora non sarebbero nel panico. E poi mancano cosi tanti mesi e tante altre lezioni”

“4 mesi non sono cosi tanti se si pensa che ci sono persone che devono ancora studiare molte cose nuove. Per chi non ha studiato prima, o si č lasciato un po andare, in questi pochi mesi dovrŕ studiare sia le nuove lezioni sia le vecchie..” qualcosa si accese nel mio cervello

“Oddio! Io devo andare a studiare, mancano solo 4 mesi ai M.A.G.O.” lui sorrise divertito fermandosi nel corridoio e prendendomi per le spalle

“Respira, Granger! Ora goditi le vacanze e poi pensa al resto.” Ma a quanto pare la mia espressione la diceva tutta e lui prima sorrise divertito, poi rise apertamente mentre mi abbracciava

“Devo essere proprio coraggioso per avvicinarmi ad una pazza come te” questa volta fui io a sorridere ed ad allontanarmi per dargli una pacca sul braccio e fargli la linguaccia

“Ma se non riesci a far niente senza di me…”

 

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“Draco vuole molto bene a sua madre” Blaise me lo disse tempo fa, Draco me lo confido un giorno, ma non lo aveva mai esternato davanti ad altre persone, men che mai alla sua famiglia, specie se si parla di Lucius. Ora davanti a me si presentava una scena commovente, forse avrei un po sorriso al vederli cosě, ma poi mi sarei ricordata di chi si parlava per rinsavire.

“Cosa vado pensando” mi rimproverai e strinsi di piu il braccio di Blaise, sentii il suo sguardo su di me per qualche secondo e poi riposarlo sulla scena davanti a noi: Draco abbracciato a Lucius a piangere, in pubblico. Bč Blaise io e Severus non eravamo propriamente una folla, ma per un Malfoy era davvero tanto.

Non era riuscito a trattenersi, arrivň in camera mia seguito da Piton che gli diceva di calmarsi, Harry, Blaise e Ron smisero di giocare con i bambini per fermarlo, ma lui semplicemente mi abbracciň

“Dimmi che non č vero” lo sussurrň appena, ma io non sapevo cosa fosse successo quando il professore mi fece segno di seguirlo, Blaise venne dietro di noi, intuendo che fosse successo qualcosa di grave. Arrivati nell’ufficio di Silente avemmo giusto il tempo di sentire l’anziano Preside dire che era davvero desolato prima di darci la passaporta con la quale arrivammo a Malfoy Manor. Appena vide il padre, Draco si separň da me e Blaise per abbracciare il padre. Sembrava che si stessero appoggiando l’uno all’altro, o sarebbero caduti a terra: anche Lucius, nonostante tutto amava sua moglie!

 

Lo vidi entrare in una stanza, mentre la porta era ancora aperta potei notare il corpo senza vita di Narcissa sul letto, e Draco che le intimava di svegliarsi continuando a scuoterla mentre le teneva la mano, poi un elfo chiuse la porta. Era una donna bellissima.

 

Lucius neanche degnň di uno sguardo me o Blaise, ma entrň in una stanza seguito da Severus. Riflettei un momento su quanto era cambiato il rapporto tra me ed il professore

“Andiamo in sala, li aspetteremo lě, qui siamo di troppo” Blaise mi riscosse dal fare altri pensieri poco consoni alla situazione. Ci sedemmo sulla poltrona ed aspettammo. Non so quanto tempo passň, ma Lucius era tornato quello di sempre, a parte le occhiaie e gli occhi spenti, Draco guardava fisso davanti a sé. Passammo lě la notte, io che non avevo vestiti od altro in quella casa – al contrario di Blaise che aveva anche una sua stanza – venni fornita di tutto il necessario con una rapiditŕ sbalorditiva. Io non sapevo cosa fare, mi sentivo inutile, ma dovevo stare la nel caso Draco ne avesse avuto bisogno. 3 giorni dopo ci fu la cerimonia di sepoltura, molte famiglie di rilievo vennero, tutti i nostri compagni Serpeverde erano presenti, cosě mi misi da parte in un angolo per assistere: non mi sentivo molto a mio agio in quella situazione. Fortunatamente nessuno parve notarmi fino a quando Draco salutň tutti e prendendomi per mano mi portň nelle nostre stanze. Restai seduta sul divano accarezzandogli la testa, appoggiata sulle mie ginocchia, anche dopo che si era addormentato. Blaise venne la sera con la scusa di portarci qualcosa da mangiare, in realtŕ voleva sapere come stava il suo amico

“Non pensavo reagisse cosě, ero convinto si sarebbe arrabbiato ed avrebbe cominciato a rompere tutto ciň che si trovava intorno a sč” disse prima di uscire ed andare a dormire. Guardai Draco ancora addormentato e gli diedi un bacio sulla tempia.

 

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Dopo l’accaduto era tornato tutto alla normalitŕ, sembrava che Draco si fosse ripreso molto velocemente, a parte il piccolo particolare che fosse diventato un tantino ossessivo nei miei confronti.

“Sta decisamente esagerando!!!” esordě furiosa in ‘Casa Weasley’, come ormai definivamo la parte di castello dove alloggiavano Ron, Daphne ed i bambini,

“Dai.. ti sta dedicando solo un po piu di attenzioni, sarebbe stato peggio se ti ignorasse del tutto”

“Effettivamente… ma la deve smettere”

“Prendigli un cane” suggerě Daphne

“Ha ha, noi siamo uomini duri… che c’č? Cosa avete da guardarmi cosi?” Ron tornň a giocare e fare versi per divertire la piccola, ehh giŕ uomini duri!!

“Potrebbe aver ragione, forse gli dovrei prendere davvero un cucciolo. Harry, alla prossima uscita ad Hogsmeade mi accompagni a scegliere un animale per Draco?”

“Pensavo che giŕ lui fosse un animale” rise Lavanda

“Certo, ma perché io?”

“Perché tu parli il serpentese”

“Io gli prenderei un gatto, cosi magari scappa con quella palla di pelo rossa che ti porti dietro”

“Ron, non fare il cretino” lo rimproverai

“Hey, io non faccio il cretino”

“Giusto, lo sei” esclamň Daphne poi chinandosi a baciare il rosso, prima di dirigersi verso la nursery room  con Lil Harry in braccio

“Ma cosa mangia quel bambino? Sento il suo odore da qui. Che schifo” esordě Lavanda

“Hey, č di mio figlio che stai parlando”

“Si sente…” disse nuovamente Daphne tappandosi con una mano il naso ridendo – non sapevo fosse cosi ‘giocosa’ - , mentre con l’altra portava il bambino verso Harry che lo reclamava

 

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Salve gente ^_^

Mamma che ritardo!!! Questo capitolo l’ho scritto che non stavo nel mio pieno di facoltŕ mentali: febbre, influenza ed altro che non vi sto a dire, il dottore mi ha dato da prendere una cosa che non credo mi faccia molto bene, perché oggi l’ho presa ed ero totalmente partita, risate a vuoto [ mentre fissavo la mia penna, od un fazzoletto] a parte prima avevo dei capogiri poi ho cominciato a cantare e ballare per casa, per poi arrivare a piangere per una canzone.. ok lasciando da parte la pazzia, spero questo capitolo sia di vostro gradimento.. il prossimo [massimo 2] č l’ultimo e dovrebbe arrivare presto visto che sto a casa a delirare con il computer davanti!! kisses

Tigra88   davvero commenti sportivi a parte, senno ne parlo per pagine e pagine, mi fa piacere che anche quel capitolo sia stato di tuo gradimento… kisses ^-^

Grazie a chi legge, anche solo per caso kisses

ť FS lover ś

 

 

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