Dolce melodia.

di fbonoxbmo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1: UNA VISITA INASPETTATA ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2: UN NUOVO INCONTRO ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3: UNA NUOVA AMICA. ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4: UNA NUOVA COMPAGNA DI CLASSE. ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1: UNA VISITA INASPETTATA ***


CAPITOLO 1: UNA VISITA INASPETTATA.
NIKORA'S POV
Alzo la testa da sotto le coperte per vedere che ora segna la sveglia, le 7:00. Cavolo, è tardi! Manca solo un'ora all'apertura dell'hotel e devo prima fare colazione, vestirmi e dare una ripulita. Odio quando Hippo si ostina a guardare film horror consapevole di aver paura, perciò mi tiene legata al divano a guardarli con lui. Madame Taki sta tutto il giorno chiusa nella sua stanza cercando di predire il futuro nella sua finta sfera di cristallo. Bah, chi li capisce è bravo! Bene, è ora che io mi alzi. Lo faccio in modo molto lento e pigro, ma alla fine ci riesco. Vado in bagno, mi lavo e mi vesto in fretta, molto in fretta. Metto la mia solita tenuta da lavoro, e scendo giù di corsa per fare colazione. Noto che Hippo e Madame Taki stanno mangiando gurdando un demenziale cartone animato in tv.
-grazie per avermi aspettato, eh!- dico acida.
-mamma mia, Nikora prendi un po' di camomilla con doppia dose di zucchero la mattina- borbotta Hippo.
-ti ho sentito- e lo guardo male.
-su via, basta. Buongiorno Nikora, siediti con noi e mangia qualcosa- mi dice Madame Taki in modo tranquillo. Non so come faccia a mantenere la calma in qualsiasi situazione.
-grazie- rispondo addentando un biscotto variegato al cioccolato, poi bevo in fretta il mio caffè giornaliero e mi dirigo alla cassa dell'hotel. Lì dietro si trova un piccolo sgabuzzino dove ci sono tutti gli attrezzo per pulire. Prendo la scopa e mi dirigo verso la porta, la apro e mi cade l'oggetto dalle mani. Mi ritrovo lei con una bambina di poco più di 6 anni che le stringe la mano. Lei in tutta la sua bellezza, coperta da un mantello scuro e con gli occhi spenti. Mentre la bambina ha grandi occhi azzurri e i capelli di un biondo scuro, tiene il viso basso, sempre la mano stretta a quella di Luchia e anche lei indossa un mantello che va sul blu scuro. La mia attenzione si sposta di nuovo su Luchia, quanto tempo non vedevo una delle mie dolci principesse sirene.
-vieni Luchia entrate!- le dico a gran voce e la prendo per una mano. lei mi ferma bruscamente.
-no, non c'è tempo ora. Le mie compagne sono state catturate da Gaito, lui è ancora vivo. Non è morto come noi pensavamo, adesso è ritornate nel suo castello sottomarino e Hanon, Rina, Karen, Noelle, Coco, Seira sono nelle sue mani. Solo Sara gli è rimasta fedele, e si è salvata con lui. Io sono riuscita a scappare, ma Kaito non ce l'ha fatta e lui ora è in uno stato di trans. Io devo trovarlo, lo rivoglio qui con me. Nikora una nuova minaccia incombe sul nostro amato oceano, per quasto ti affido mia figlia Yumi, lei ha con sè la mia perla e sà come usarla. Inoltre ti affido le perle blu e verde, Hanon e Rina me le hanno date prima di essere catturate. Conservale, vedrai che due giovani ragazze verranno scelte dalle perle e proteggeranno l'oceao insieme alla mia Yumi. Ti prego, aiutaci Nikora-.
Rimango sconvolta dalle sue parole. Gaito è vivo, Luchia e Kaito hanno una figlia, le altre sirene sono in trappola... Adesso l'unica cosa che posso fare e prendermi cura della piccola, da quanto ho capito è lei l'unica speranza per salvare l'oceano.
-certo Luchia lo farò. Tu cerca di tornare a casa sana e salva, noi ti aspetteremo. Vieni piccola- e la prendo per mano, lei è un po' incerta, ma si fa convincere dalla madre.
-la mamma torna presto, e ci sarà anche papà. E' una promessa amore mio- così madre e figlia si abbracciano, e Luchia va via tuffandosi nell'ocean terso e perfetto. Porto Yumi dentro con me, oggi apro più tardi. Prendo i suoi bagagli e la porto nella sua nuova stanza.
-ti piace piccola?- le chiedo.
-si Nikora. Grazie- mi risponde timidamente.
-tranquilla, qui siamo in famiglia- e le sorrido, le ricambia. -vieni ti presento Madame Taki e Hippo, sono due persone molto simpatiche- e la porto di sotto con me. I due appena ci vedono rimangono sorpresi, poi notano il ciondolo contenente la perla rosa di Luchia.
-e lei chi è? e perchè ha la perla di Luchia?- chiede Hippo. Così io e Yumi raccontiamo tutta la storia, i due sono molto sorpresi, ma ci credono e così la piccola prende subito confidenza conquistando l'affetto dei due. I giorni passano e il legame con Yumi diventa sempre più forte. La iscrivo ad una scuola elementare, è molto brava, cresce bene e di solito è sempre pronta a dare una mano con l'hotel. E' davvero una brava bambina, intanto gli anni passano e lei si fa sempre più grande e bella.

ED ECCOMI QUI! CHE NE DITE? A ME PIACE MOLTO, SPERO ANCHE A VOI. NON E' LA PRIMA FF CHE SCRIVO E NON SARA' NEMMENO L'ULTIMA. GRAZIE IN ANTICIPO PER TUTTE COLORO CHE LEGGERANNO E ANCHE A QUELLE CHE LASCERANNO UNA RECENSIONE. PUBBLICHERO' PRESTO IL PROSSIMO CAPITOLO.
ADIOS PIPOL. -S

 

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2: UN NUOVO INCONTRO ***


YUMI’S POV.
Sono le 7:30, devo sbrigarmi se voglio arrivare puntuale a scuola. Mi alzo svogliatamente e mi reco in bagno, mi faccio una doccia veloce. Il contatto con l’acqua trasforma le mie gambe in una meravigliosa coda rosa da pesce, adoro essere una sirena! Sto circa 10 minuti sotto la doccia, poi esco, mi vesto, prendo la mia borsa per la scuola e scendo giù correndo. Trovo Hippo, Nikora e Madame Taki intenti a mangiare.
 -buongiorno tesoro, volevo aspettarti ma è tardi. Tra un po’ devo aprire l’Hotel- mi dice Nikora mentre mangia un biscotto al cioccolato, sono i suoi preferiti.
-tranquilla, buongiorno a tutti!- dicco allegramente, Madame Taki e Hippo mi fanno un cenno di capo, sono troppo presi dal loro cartone animato. Prendo una brioche all’albicocca ed esco correndo.
-buona giornata a tutti!- urlo da fuori, sono sicura che mi hanno sentita. Sorrida, finisco la mia colazione e pian piano rallento fino a camminare. Non dista molto la scuola, circa 10 minuti più o meno, quindi me la posso prendere con comodo. Durante il tragitto inizio a pensare… Penso ai miei genitori e mi viene un groppo in gola, lo caccio subito via, non devo piangere. Penso alla mia missione, ormai ho 14 anni, pian piano si avvicina ne sono sicura. Mi ritornano in mente molti flashback… I miei compleanni in fondo al mare, tutte le feste, le coccole con mamma e papà, le mie prime parole… Smetto di pensare, per così dire, quando sbatto contro qualcosa e cado a terra facendomi male al sedere.
-ahi!- esclamo a voce alta, forse troppo.
-scusa, ti sei fatta male?- mi chiede una voce maschile mentre mi tende la mano. La afferro e alzo lo sguardo verso di lui. Rimango a bocca aperta, è davvero una bel ragazzo. Alto, occhi verde scuro e capelli castano-arancione. Ha uno sguardo penetrante. Rimango affascinata dalla sua bellezza, quasi sovrumana.
-n-no t-tranquillo- balbetto arrossendo violentemente, subito dopo chino il viso, prendo le mie cose e corro via.
-devo andare, ciao-
-beh… ciao!-.
Perché sono arrossita così? In fondo nemmeno lo conosco, che stupida. Arrivo a scuola appena in tempo, sento il suono della campanella e mi precipito in classe e trovo una bella sorpresa.
 
LUKE’S POV.
 
Che ragazza sbadata, ma anche molto carina. E’ come se l’avessi già vista da qualche parte, ma ora non ricordo… forse è solo una mia impressione. Guardo l’orologio, è molto tardi. Mi precipito a scuola, immerso nei miei pensieri. Mi piacerebbe conoscerla, ma non devo assolutamente buttare via gli allenamenti di calcio e tutto il resto, la mia ambizione in fondo è diventare un calciatore professionista. Si è fatto tardissimo, devo correre! Corro più in fretta che posso e per un pelo arrivo in tempo. Suona la campanella, corro ed entro in classe. Mi siedo nel mio posto, dopo qualche minuto si apre la porta ed entra la ragazza che prima ho fatto cadere accidentalmente. Mi guarda e arrossisce, che tenera. Cerca un posto, ma l’unico libero è quello vicino a me. Così il professore la esorta a sedersi, lei si avvicina e si siede.
-io sono Luke, piacere di conoscerti- e le rivolgo un sorriso amichevole, vorrei conoscerla davvero. Sento che ha qualcosa di diverso dalle altre ragazze.
-io mi chiamo Yumi, piacere mio- mi sorride. Poi si volta, prende i suoi libri e rivolge la sua attenzione al professore. La lezione ha inizio.

E' PICCOLINO, LO SO. SCUSATEMI, IL PROSSIMO SARA' MOLTO PIU' LUNGO E PIENO DI AZIONE, PROMESSO. GRAZIE PER TUTTE LE RAGAZZE CHE HANNO LETTO IL PRIMO CAPITOLO, E GRAZIE A QUELLE CHE LEGGERANNO ANCHE QUESTO. STO SCRIVENDO UNA FF ANCHE SUI ONE DIRECTION, SE VOLETE DARE UN'OCCHIATA. INOLTRE HO INTENTIONE DI SCRIVERNE UNA SULLE PRETTY CURE E UN'ALTRA FANTASY. SPERO DI AVERE IL VOSTRO SUPPORTO ED ANCHE MOLTE IDEE. UN BACIO. -S

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3: UNA NUOVA AMICA. ***


YUMI’S POV.
Sono rimasta molto sorpresa quando ho capito che l’unico posto disponibile era accanto a Luke. Sarà un segno del destino? Oh, ma andiamo. Devo concentrarmi sulla mia missione, è di vitale importanza. Voglio rivedere i miei genitori, mi mancano molto. Ogni sera, quando tutti vanno a dormire, penso a loro e scoppio in un pianto profondo. A volte vorrei che la mia famiglia fosse una famiglia normale. Vorrei che i miei avessero un lavoro stabile, vorrei avere delle amiche, magari anche un ragazzo, vorrei che Gaito non esistesse… vorrei poter avere cose diverse da quelle che ho, ma le cose non si possono cambiare e ormai il mio destino è deciso. La lezione di trigonometria è molto noiosa e poi io odio questa materia. Non ci capisco nulla! Sembra che sia scritta in ostrogoto antico, è incomprensibile per me. Lascio che la mia mente vaghi con la fantasia, finché il professore mi rivolge una domanda a cui ovviamente non so dare risposta.
-stai più attenta signorina Domoto- mi dice severo.
-si, mi scusi- divento rossa per la vergogna e abbasso la testa. Per fortuna la campana della ricreazione suona dopo pochi minuti dalla mia pessima figura. Lancio un sospiro di sollievo e noto che Luke si gira curioso.
-non ti piace proprio la trigonometria, vero?- mi dice ridacchiando. Chino la testa sconsolata.
-no. Non l’ho mai capita. E’ l’unica materia che odio… non mi entra proprio in testa!-
-se vuoi posso darti ripetizioni, sai è la mia materia preferita- e mi sorride.
-lo faresti davvero?- i miei occhi si illuminano.
-certo e poi avremo anche l’occasione di conoscerci meglio- sorride speranzoso.
-oh ma certo! Per me va benissimo, dimmi tu un giorno-
-facciamo domani, oggi ho gli allenamenti. Ma ne parleremo meglio domani pomeriggio. Ti vengo a prendere io? So dove abiti-
-se per te non è un problema si. Grazie mille- sorride come una bambina.
-ma di nulla. Ora vado a fare ricreazione e vado a prendere un po’ d’aria fuori. Vieni?-
-no, grazie. Rimango qui a ripassare storia per la prossima ora- sorrido e lo vedo allontanarsi.
-okay, ciao-.
Rimango sola soletta in classe, prendo il libro di storia e inizio a ripetere nella mia mente la 1^ guerra mondiale. Odio le guerre, tutte quelle vite innocenti che hanno perso la vita… Si apre improvvisamente la porta ed entra una ragazza dai lunghi capelli azzurri e grandi occhi neri da cerbiatto. Si avvicina e si presenta.
-ciao, io sono Nagisa. Piacere di conoscerti- dice sorridendo.
-io sono Yumi, ciao- ricambio il sorriso.
-non so se ti ricordi di me, ma noi andavamo a scuola elementare insieme. E ora eccoci di nuovo qui insieme. Una bella coincidenza!-
-ah si! Mi ricordo di te, eri così allegra e vivace. Lo sei ancora?- ridacchio.
-diciamo che mi do una regolata. Se non sbaglio tu abiti all’hotel di Nikora-
-si, è una specie di zia-
-io abito molto vicino all’hotel. Quindi mi chiedevo se ti andava di venire a scuola, e tornare a casa, insieme a me- mi chiede.
-ma certo, e poi col tempo potremo diventare grandi amiche!- dico convinta, sorridendo.
-si, ci sto!- e ride. Dopo 5 minuti suona la campanella. –e meglio che vada al mio posto!-
-okay-.
Intanto la classe si ripopola e Luke torna a sedere accanto a me.
-vedo che hai fatto amicizia con Nagisa. E’ una mia vecchia amica- mi dice.
-oh si. Anche noi già ci conoscevamo di vista perché andavamo a scuola elementare insieme e ora chissà magari diventeremo amiche e il nostro rapporto si solidificherà- dico con un sorriso stampato in faccia.
-lo spero per voi- mi risponde sorridendo.
Il professore riposta l’ordine in classe e inizia la lezione. Finalmente dopo due ore possiamo ritornare a casa, ho una fame che non ci vedo più!
-beh io vado, a domani-
-ciao Luke-.
Luke va via e Nagisa, con la borsa in spalla, si avvicina.
-allora andiamo?-
-certamente- prendo l’ultimo libro e usciamo anche noi dalla classe. Iniziamo a camminare lasciandoci la scuola alle spalle, almeno per oggi. Parliamo un po’ di tutto, così per conoscerci meglio. Dei nostri hobby, artisti preferiti, film, canzoni, cibi, pregi e difetto. Riusciamo a conoscerci davvero bene, così decidiamo di fermarci un po’ in spiaggia prima di tornare a casa.
-adoro l’odore dell’oceano e di tutto ciò che ne fa parte- dico annusando l’aria salina. Nagisa annusa pure.
-hai ragione, è davvero buono- sorride.
Ci sediamo nella spiaggia asciutta e ci godiamo il panorama.
 
*Nel fondo degli abissi…*
 
-Izul vieni subito qui!- ordina Gaito.
-eccomi signore- dice chinando il viso.
-sento che la principessa dalla perla rosa si trova vicino l’oceano, molto vicino. Vai e portala a me!-
-sarà fatto- Izul si allontana. Intanto Gaito si avvicina, e sfiora, la bara di ghiaccio contenente Luchia.
-sei stata davvero sciocca a lasciare la perla a quell’insulsa ragazzina. Ed è un vero peccato che tu ti sia sprecata per un ragazzo come mio fratello. Ma ora siete tutti e due qui, imprigionati sotto il mio cospetto. Siete insieme, era quello che volevi no? Che sentimentali… E’ questo che succede a stare con gli umani-.
Izul si avvicina minacciosa. Improvvisamente il cielo viene ricoperto da nuvole scure, le onde si alzano di almeno 5 metri e si fanno largo nell’oceano. Io e Nagisa ci alziamo in piedi.
-ma che succede?- domanda Nagisa.
-si ricomincia- annuncio. –allontanati da qui, tornerò presto- le prometto. E mi allontano tuffandomi nell’oceano. Le mie gambe cambiano e diventano una coda, i capelli si allungano, diventano più chiari. In lontananza noto una ragazza, si avvicina minacciosamente.
-vedo che sei venuta tu di tua spontanea volontà. Bene, ora è tempo di sconfitta!- urla e lancia subito un attacco. Cerco di schivarlo, ma non mi muovo abbastanza velocemente, così mi ritrovo in trappola e inizio ad urlare.
-AHAHAHAHAH, nessuno puo’ sentirti principessa. Ormai sei mia!- urla la perfida Izul.
 
NAGISA’S POV.
Ma cos’era? Cosa faccio? Non posso andare via, devo salvare la mia amica. Poso la borsa a terra, sono pronta a tuffarmi quando una voce mi ferma.
-fermati giovane Nagisa-
-come fai a conoscere il mio nome?- chiedo stupita.
-io sono la Regina dei Mari. Ho sentito l’affetto che provi verso Yumi, principessa sirena della perla rosa. Per questo ti offro la perla blu, custodiscila, aiuta la tua amica e insieme salvate l’oceano- detto questo la voce scompare e una luce blu si avvicina a me. Apro le mani e su di esse compare un ciondolo a forma di stella azzurra dove la perla si ci posa senza alcun problema. Ma cosa significa? Io principessa sirena? Tanto vale provare. Corro e mi tuffo nell’oceano cupo. Nuoto più velocemente del solito e non ci metto molto a capire perché. Al posto delle gambe ho una bellissima cosa blu, i miei capelli sono diventati più lunghi, gli occhi non sono più neri ma bensì verde-acqua… E’ molto strano. Vedo due figure in lontananza, la sirena dalla perla rosa, ovvero Yumi, è in trappola e un mostro orribile le sta facendo del male. Devo aiutarla a tutti i costi! A quel punto quella voce si ripresenta a me.
-canta, dolce sirena, canta!-.
E accade una cosa che mi viene spontanea…
-VOCE DI PERLA BLU!- in quel momento la coda scompare e al suo posto tornano le gambe accompagnate da un bellissimo vestitino corto azzurro chiaro.
-aw, quanto mi piace!- nel frattempo la cattiva e Yumi si girano verso di me. Mi parte un attacco istintivo, nuoto e libero velocemente la mia amica. Lei mi ringrazia e poi si trasforma.
-VOCE DI PERLA ROSA!- anche a lei compare un vestito rosa e tornano le gambe.
-ora ti pentirai per quello che hai fatto!- urla la rosa –forza cantiano-.
-si- Rispondo.
E parte la canzone…
L'arcobaleno è la mia scia
che navigo in cerca di quella montagna
di luce all'alba melodia
mi portano indietro
ad un tempo passato,
colori immersi nella scia
dell'arcobaleno che gioca nel cielo,
il vento mi sospinge via
raggiungo le onde
dei sette mari.
 
Gli uccelli che volano alti nel cielo d'oriente
la rotta è sicura quell'isola cela un tesoro.
 
All'alba io vedrò le sette terre che
il destino vuole farmi trovare davvero,
oh dolce melodia, sprigioni vita e
mi fai cantare forte un messaggio d'amore
per sempre tu sarai
in fondo all'anima
così che neanche il tempo ci può separare,
oh dolce melodia sprigioni vita e
mi fai cantare forte un messaggio d'amore.
-ah, che succede!? Le loro voci, la luce che le avvolge… perdonami Gaito, nooooo!-
-MAGIA D’AMORE PICHI, SE VUOI TI CONCEDIAMO IL BIS!- diciamo all’uniscono, ma lei è già sparita, peccato. Ritorniamo in superfice e riprendiamo la nostra forma umana. Ovviamente io non sono sorpresa di vedere Yumi, ma lei si, così mi inizia a chiedere diverse cose. Pian piano rispondo a tutte, in seguito Yumi mi prende per mano e iniziamo a correre. La nostra meta è l’hotel di Nikora.

 
 I'M BAAAAACK! VE L'AVEVO DETTO. QUESTO E' MOOLTO PIU' LUNGO E AVVINCENTE. VI FACCIO QUALCHE ANTICIPAZIONE? MA NO. ;) GRAZIE PER COLORO CHE LEGGONO. SE VOLETE LASCIARE UNA RECENSIONE CON I VOSTRI SUGGERIMENTI, PARERI, ECC. FATE PURE, A ME FA SOLO PIACERE. GRAZIE MILLE, XOXO. -S

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4: UNA NUOVA COMPAGNA DI CLASSE. ***


YUMI’S POV.
Subito dopo l’attacco di Izul io e Nagisa siamo andate in hotel, e qui Nikora le ha spiegato un po’ la situazione. Inoltre ci ha detto di trovare la terza sirena, che è essenziale per configgere Gaito e le Dark Lovers. Ci ha spiegato il significato dei nostri ciondoli, diversi per ognuna di noi. Il mio ciondolo a forma di cuore fa trasparire la mia femminilità, generosità e riservatezza. Quello di Nagisa, che è una stella, indica che è una persona allegra, solare, altruista. Quando troveremo la terza sirena Nikora ci svelerà anche il suo ciondolo e ciò che esso significa.
Cammino lentamente, io e Nagisa ci dobbiamo incontrare alla fermata dell’autobus, anche se non lo dobbiamo prendere. Come al solito è in ritardo, io non sono una persona molto paziente, ma lei è dolcissima e non si può dirle di no. La vedo correre in lontananza, come al solito la sveglia non è suonata. E’ sempre così, tutte le mattine.
-forza Nagisa, arriveremo tardi!- le urlo da lontano.
-arrivo, eccomi!- ed eccola al mio fianco col fiatone. –scusa, la sveglia non è suonata-
-è ogni mattina così-
-scusa…-
-tranquilla musona, non ce l’ho con te!- le dico scherzosamente.
-tu si che sei l’amica ideale- e mi abbraccia sorridendo. Ci stacchiamo per proseguire e camminare insieme, ma un auto di passaggio cattura la nostra attenzione. E’ una limousine nera, con i vetri oscurati. Che strano, non ne avevo mai visto una simile…
-forma Yumi, faremo tardi!- mi esorta Nagisa.
-si, andiamo-. Così iniziamo a correre, e in breve tempo arriviamo a scuola. Di corsa ci fiondiamo in classe, per fortuna il professore non è ancora arrivato. Nagisa corre al suo posto, io vado e mi siedo accanto a Luke che è intento a leggere un fumetto.
-buongiorno- dico allegra.
-giorno a te- si volta e mi sorride.
-leggi qualcosa di interessante?- chiedo.
-solo un fumetto americano, sono molto affascinanti- sorride.
Intanto il professore è arrivato, e insieme a lui entra una ragazza alta, magra, con una coda da cavallo che trattiene i suoi folti capelli verde smeraldo, porta gli occhiali da vista e da questi si intravedono occhi grandi, castani, indossa perfettamente la sua divisa scolastica. E’ quel genere di bellezze che vedi nelle passerelle sfilare. Rimangono tutti a bocca aperta. Il professore si avvicina e la invita alla cattedra.
-ragazzi, lei è Miku, la vostra nuova compagna di classe. Si siederà accanto a Nagisa, spero che per te non sia un problema-
-oh no di certo- risponde la mia amica.
-bene, Miku vai pure a sederti. La scuola è iniziata da poco, non sarà difficile per te rimetterti in pari con i tuoi compagni- dice il professore sorridendo.
-grazie mille- la ragazza si inchina, come per ringraziare, e va al suo posto, accanto Nagisa. Intanto la lezione comincia, prendo i libri e Luke mette via il suo fumetto. Si inizia con biologia.
-bene ragazzi, oggi parleremo delle planarie, alias i platelminti…- ed inizia il suo discorso. Mi volto per dare un’occhiata alla nuova arrivata, sembra davvero interessata… non fa altro che prendere appunti, beh è normale, vuole rimettersi in pari. Improvvisamente alza lo sguardo, che si incrocia con il mio. Le rivolgo un sorriso, ma lei mi guarda in tono arrabbiato, come se ce l’avesse con me. In seguito abbassa lo sguardo per tornare a scrivere. Che tipa strana… e se fosse lei la sirena che stiamo aspettando? Mi lascio andare con questi pensieri e possibilità fino al suono della campanella, allora mi alzo e vado da Nagisa, vorrei fare amicizia con Miku ma lei non c’è.
-hey ma dov’è la ragazza nuova?- chiedo.
-quando è suonata la campana è uscita fuori, sarà andata a mangiare qualcosa, credo…- risponde dubbiosa.
-già…-
-guarda chi si avvicina- e mi fa l’occhiolino. Infatti si sta avvicinando Luke.
-ciao, che ne dici di andare a fare una passeggiata?- mi chiede sorridendo.
-su vai!- mi sussurra Nagisa.
-ehm… certo. Andiamo!- e ci allontaniamo fuori dalla classe. Facciamo un giro intorno la scuola, poi ci fermiamo nella zona bar per mettere qualcosa sotto i denti.
-cosa vuoi? Offro io- mi dice Luke.
-ma no, tranquillo. Me lo pago io- rispondo.
-ma no dai- insiste.
-okay, io prendo un panino al tonno con una bottiglia d’acqua naturale grazie-
-io un po’ di sushi con coca-cola, grazie mille-
-il tutto viene 15 yen-
-ecco a lei- Luke paga, e ci andiamo a sedere su un tavolo vuoto. Inziamo a mangiare e parliamo un po’.
-allora ricordi ancora il nostro appuntamento di oggi pomeriggio, vero?-
-ma certo, a che ora mi vieni a prendere?-
-pranzo e vengo subito- dice, e iniziamo a mangiare. Dopo pochi minuti suona la campanella che ci ricorda l’inizio della prossima lezione. Ci alziamo, buttiamo le carte e gli avanzi.
-andiamo?- mi chiede. Noto che anche Miku sta buttando via gli scarti del cibo, voglio parlarle.
-tu vai pure avanti, ti raggiungo in classe- dico.
-okay, a dopo-
-ciao-. Vado verso Miku e mi presento.
-ciao, io sono Yumi. Una tua compagna di classe. Piacere di conoscerti- le porgo la mano. Lei non la accetta, e mi rivolge delle parole molto scortesi.
-beh per me non è un piacere conoscerti. Non intendo essere una tua amica, se è questo che vuoi, quindi gira al largo! Non posso perdere tempo con persone come te e tutti quelli di questa scuola, ho un obbiettivo in mente e nessuno mi ostacolerà- e se ne va. Però è stata molto fredda e distaccata… io volevo solo esserle amica, peccato. Vado sconsolata in classe, ed entro quando la lezione è già iniziata.
-grazie per averci fatto l’onore di rientrare signorina Domoto. Si accomodi, prego. Che non si ripeta più- mi dice severo. Abbasso la testa e mi scuso, poi mi metto a sedere cercando di seguire la lezione, ma mi viene molto difficile. Continuo a pensare alla reazione di Miku, perché ha fatto così? Meglio non pensarci, che maniere strane però. Cerco di prestare attenzione alla lezione, finché finalmente non suona la campanella. Prendo lentamente la borsa e la riempio di libri.
-allora ti vengo a prendere dopo. Buon pranzo Yumi- mi dice Luke.
-anche a te- rispondo. Mi alzo e mi avvicino al banco di Nagisa e Miku. Quest’ultima se ne va senza neanche rivolgerci una parola, che antipatica!
-quella ragazza si comporta in modo strano- dico a Nagisa.
-già, pensa che oggi non mi ha rivolto la parola…-
-io ho cercato di parlarle dopo la ricreazione, ma mi ha risposto molto male- dico triste. Iniziamo a uscire dall’aula e, poi, dalla scuola. Vediamo di nuovo la limousine di quella mattina, l’autista apre la portiera e da li entra… Miku.
-ha una limousine!?- esclama Nagisa.
-shh, evidentemente si- rispondo, osservando la limousine che si allontana. –è molto fortunata-
-già… oggi cerco informazioni e domani ti dico. Agente Nagisa 007 in azione!- mi dice con il suo fare cretino.
-AHAHAHAHAH, certo- dico scherzando. –dai andiamo-. Così ci incamminiamo e finalmente io arrivo in hotel, mentre Nagisa continua fino ad arrivare a casa sua, due isolati più in la dell’hotel. Entro e vado a posare tutto in camera mia, scendo e mangio qualcosa.
-sapete oggi è arrivata una ragazza nuova, ma è molto diffidente e scontrosa…- dico mentre sgranocchio una fetta di pane.
-tranquilla, come hai detto tu è nuova. Devi darle il tempo di ambientarsi, essere quella nuova non è mai facile- dice Nikora.
-già, forse hai ragione tu- finisco di mangiare e salgo in camera. Mando subito un messaggio a Luke.
“ciao, Luke. Io ho finito, quando vuoi puoi venire” clicco invio e aspetto una risposta, che non tarda ad arrivare.
“si, arrivo subito!”
“ti aspetto!”. Mi sdraio nel letto aspettando Luke, non ci mette molto. Suona il campanello, prendo la borsa con i libri e scendo.
-Nikora io vado a fare i compiti da un amico-
-stai attenta!-
-si-. Apro la porta, lo saluto velocemente e ci incamminiamo. Arriviamo a casa sua dopo circa 15 minuti, non è così lontana come pensavo. Appena arrivati, già dall’esterno sembra davvero grande.
-wow, questa è casa tua? E’ enorme!- dico sorpresa.
-già, i miei sono dei manager di successo. Possiamo permetterci questo lusso-
-oggi sono in casa- chiedo.
-no, il loro è un lavoro che impiega molti viaggi. Quindi come puoi immaginare non sono a casa molto spesso, tra cui oggi- e mi sorride. Poi prende le chiavi e entriamo.

ALLORA, VI PIACE? NON VI ANTICIPO NULLA, VI LASCIO COSI' SULLE SPINE. COSA NE PENSATE? SCUSATE SE CI SONO EVENTUALI ERRORRI. SPERO DI AGGIORNARE PRESTO, UN BACIO. -SARAH :)

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