Capitolo 7
- ed era
l’ultimo! Mi dispiace Naruto , mi dispiace
Paola…non so convincere nessuno!- disse Shikamaru, portando
ancora in braccio
la ragazza semimorente.
- MPH..Shica
–
schicamaru
–Ku-Kun…mi…d-dispiace…cre-creo
se-sem-mpre problem-mi…mi di-di-dispiace…non
è-è co-colpa tua…- disse la ragazza
con le sue ultime forza.
- non ti devi
sforzare! Torna a riposare…andremo all’ombra
di quella quercia, aspetteremo soccorso da qualcuno- sentenzio il moro.
Nella grotta
lo scontro si faceva sempre più difficoltoso.
Neji era in serio pericolo di vita, e
Naruto…beh…Naruto… stava dando il
meglio
di sé, anche se questo non contribuiva a sconfiggere
Orocimaru e Kabuto. La
sorella maggiore di Paola, Alessia, era anche lei al pieno delle sue
energie,
solo che la sua ex socia, Francesca, la stava intrattenendo per ordini
di
Deidara.
- insomma,
socia, perché continui a prendere ordini da
Deidara? Ti ricordo che prende ordini da Orocimaru!- - per me potrebbe
prendere
ordini anche da Satana!- disse la ragazza mora.
-
ok…ma non venirmi a dire che non ti importa- disse
l’altra allentandosi qualche istante dalla Deidarata.
Ritornò
con il povero Neji, che era malandato, faceva pena
a tutti. (in senso buono!)
- che vuoi
fare?- disse Francesca preoccupata.
-
io…OH nulla…- disse facendo cadere ai piedi di
Francesca
il povero Ninja che, capendo il piano della sorella maggiore di Paola,
si
atteggio al “mezzo morto”, facendo preoccupare in
una maniera pazzesca la socia
di Deidara, che si scagliò e lo soccorse subito.
- allora sei
dei nostri?- chiese Alessia.
-
mmm…PERCHE’ NO?!?!?!?!?- disse l’altra
battendo il
cinque alla sua socia.
Così
si scagliarono contro il cattivo.
Dopo un
estenuante battaglia, i buoni vinsero. Dovettero,
però, portare di corsa Alessia, Francesca e Neji a un
ospedale del posto.
-
ehm…Naruto…posso chiederti una cosa?- chiese
Alessia
sull’lettino dell’ospedale.
-
certo…- disse Naruto, particolarmente avvilito.
- mi potresti
mandare Shicamaru dopo? Oh e chiedi di mia
sorella- chiese con premura.
- certo!-
disse.
-
Shikamaru…che ci fai qui?- disse Naruto che stava
parlando con il quinto Okaghe.
- oh mio dio!
La ragazza sta morendo! Bisogna ricoverarla
subito!- disse Tsunade preoccupata.
- ma
Shikamaru! Avevi detto che l’avresti fatta ricoverare
di corsa…- disse Naruto singhiozzando.
- mi dispiace
era tutto pieno…- disse Shikamaru,
dispiaciuto.
- ah
capisco…- disse con le mani in tasca – io vado a
casa…- - spero la ragazza si dimetta presto…anche
se quella freccia era
avvelenata…le ha colpito un polmone e una parte del
cuore…Naruto mi dispiace…-
- non fa nulla! Passerà…come tutte le cose che
faccio…- disse andandosene in
direzione di casa.
Il giorno
dopo Naruto decise di fare visita a Paola con un
mazzo di rose bianche e rosse.
-vorrei far
visita a Paola…ricoverata ieri, si può?- -
certo!- confermò l’infermiera. Così,
l’ormai quindicenne Naruto, si aggirava
nei corridoi in cerca della camera 215 dove avrebbe trovato la neo -
ninja.
Infatti, quel giorno stesso, le avrebbero dato il suo coprifronte.
Entrato nella
camera, Naruto vide che Paola dormiva
beatamente, e decise di tornare appena la ragazza si fosse risvegliata.
Ma quando
Naruto stava per chiudere la porta, una voce lo
chiamo.
- ehi Naruto!
Come va?!- chiese Paola con un aria felice.
- ma allora
potrai tornare a casa?- chiese Naruto, con un
aria felicissima.
- si ma tra
qualche settimana…avvicinati! Che mi hai
portato?- - delle rose, ti piacciono?- - altro che! Sono le mie
preferite!-
disse prendendole e annusandole. Poi prese il vaso vuoto poggiato sul
suo comodino,
e ci infilò dentro le rose.
- allora che
mi racconti?- chiese Paola sistemandosi nel
letto.
-ma nulla di
che! A casa tutto bene…chissà perché
Sakura e
Sasuke ora si vogliono bene!- - davvero? Sasuke ha seguito il mio
consiglio?-
- ma certo
che l’ho seguito- disse il ragazzo in questione
entrando dalla finestra con un mazzo di primule in mano.
- tieni sono
per te- disse porgendogliele, e avvicinandosi
per darle un piccolo bacino sulla guancia.
- grazie!
Sono bellissime!- - e di che!- disse.
Quando
bussarono alla porta e entro Shikamaru, Shino,
Temari, Ten Ten, Rock Le, Neji, Hinata, Kiba, Choji, Kakaschi, Giraya,
Shizune
e Tsunade con uno scrignetto in mano.
- complimenti
Paola! Sei una di noi- disse Tsunade,
porgendole il copri/fronte.
-
grazie…mmmh…vediamo dove lo metto…o ci
sono!- detto
questo, si fece una coda con il copri/fronte, lasciando cadere due
piccoli
ciuffi al lato.
- grazie! Ora
però vorrei parlare un po’ da sola con
Naruto, si può?- disse Paola.
Ci fu un
UHHHHHHHHHH generale, e Paola arrossì, e replicò:
- ma no dai che avete capito! Devo parlare E BASTA!- - sisi certo come
no!-
disse Choji.
- Naruto dice
meno bugie!- disse Kakaschi.
- lasciamoli
in pace!- disse Hinata.
-
gia…cosa hanno fatto di male per non avere un po’
di
privacy!- disse Ten,Ten.
- andiamo
via, prima che qui finisca col le mazzate!-
disse Temari.
Ci fu una
risata generale, ma poi tutti decisero che era
il momento di far parlare un po’ da soli Naruto e Paola.
-allora…-
cominciò Paola.
-dimmi!-
disse Naruto, sedendosi al lato del letto.
-
senti…come è
andata…con…Orocimaru?- disse.
-
bene…ma solo grazie a me!- si vantò il biondo per
scherzare.
- ma cosa ti
ha dato la forza?- chiese Paola.
- tu che
sacrificavi…lo sai devi ferirti più spesso per
caricarmi- disse sarcastico.
- ah,ah! E
come mai il mio sacrificio ti ha dato questa
potenza enorme?- chiese ancora.
Naruto aveva
capito cosa voleva Paola. Voleva sentirsi
dire le due paroline magiche…ma prima, avrebbe giocato un
pochino con lei.
- boh non
so…eri triste e sconsolata, quasi mi facevi
pena!- disse distendendosi vicino a lei- e poi non so…la
freccia era avvelenata
e quindi…- continuo, per poi abbassare la spallina della
cammina da notte.
- e
poi…- - e poi, io mi ripetevo che era colpa tua se ero
quasi morta…- disse Paola, voltandosi da Naruto –
e perché ti volevo salvare
perché…- - perché?- fece con finta
curiosità Naruto – perché quella notte,
all’hotel tu come nessun altro mi aveva dato emozioni
così forti…ma me le sono
scordate!- disse.
- ti do una
ripassatina io…- esclamò Naruto baciandola
forte e abbassando anche l’altra spallina della camicia da
notte. Poi prese a
baciarle il collo e poi delicatamente le spalle.
- di un
po’, hai ripassato mentre ero via?- disse Paola
- no no! Ho
imparato al volo l’altra notte- disse, per poi
continuare nel suo intento.
Sul lettino
dell’ospedale , due figure erano distese.
Naruto e
Paola erano distesi, precisamente.
Naruto era
disteso, con la testa sul torace della ragazza,
che intanto accarezzava la folta chioma del ragazzo.
- ehi
Naruto…- - dimmi…- - tutto questo
trambusto…e le due
paroline che stavo aspettando?- disse Paola.
-
eccole…sai non ti ho mai detto che ti amo troppo?- disse
dandole l’ennesimo bacio della giornata.
-
un’altra cosa…andiamo a trovare mia sorella?-
chiese.
-
certo…ti devi vestire, però!- - prendimi quel
vestito
li!-
- tutti noi
vorremo far visita ad Alessia, si può?- chiese
Paola.
- certo,
è nella camera 567- concluse l’infermiera.
- TADANN!
– disse Paola- ti ho portato il tuo copri/fronte
sorellina, e anche degli amici!- disse.
Il primo fu
Naruto che le portò un mazzo di rose e le
diede un bacio. Tutti gli altri le diedero il copri/fronte da parte del
villaggio. Ma Shikamaru aveva un regalo speciale…
-lasciamoli
soli- sentenziò Paola.
- posso
restare anch’io?- chiese Sasuke.
- ok!- disse
Paola – io torno all’ospedale…- concluse.
- allora…ragazzi
che mi dite di bello o di nuovo- chiese Alessia.
-
nulla…ma io t ho portato queste- disse Sasuke porgendoli
le rose e dandoli un bacio sulla guancia.
- e tu
Shikamaru-kun…che mi hai portato?- chiese
guardandolo mentre scrutava il paesaggio fuori dalla finestra.
-
io…- cominciò – beh…Sasuke
potresti uscire?- - certo- e
usci.
- chiudi gli
occhi- disse.
- Fatto!- -
non sbirciare…- - non ti preoccupare-
Shikamaru si
avvicino al letto dell’ospedale, e si
sedette. Avvicinandosi pianola volto… ma Alessia apri gli
occhi, e lo prese per
il colletto e lo baciò e poi Shikamaru si stese
e…e… VI lascio IMMAGINARE!
(cavolo…che dici mettiamo reating nero per questa
fic…è piena di quella cosa!
Shigure non commentare caro!)
Qualche mese
dopo al villaggio della foglia c’era un’altra
minaccia.
- allora
andiamo?- chiese Paola.
- e me lo
chiedi?- disse Naruto.
Cosi i nostri eroi
partirono per un'altra missione, sempre uniti e inseparabili!
FINE
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