{Shadows of Darkness}

di saramermaid
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo due ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque ***
Capitolo 7: *** Capitolo sei ***
Capitolo 8: *** Capitolo sette ***
Capitolo 9: *** Capitolo otto ***
Capitolo 10: *** Capitolo nove ***
Capitolo 11: *** Capitolo dieci ***
Capitolo 12: *** Capitolo undici ***
Capitolo 13: *** Capitolo dodici ***
Capitolo 14: *** Capitolo tredici ***
Capitolo 15: *** Capitolo quattordici ***
Capitolo 16: *** Capitolo quindici ***
Capitolo 17: *** Capitolo sedici ***
Capitolo 18: *** Capitolo diaciassette ***
Capitolo 19: *** Capitolo diciotto ***
Capitolo 20: *** Capitolo diciannove ***
Capitolo 21: *** Capitolo venti ***
Capitolo 22: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


{Shadows of Darkness}







Il destino a volte mescola le sue carte in modo indissolubile.
E paradossalmente, proprio quando l’oscurità ti avvolge, trovi la luce giusta per ritornare a casa.




Prologo

Correva senza sosta non ricordava nemmeno da quanto. Sapeva solo di trovarsi tra gli alti alberi e la fitta boscaglia dell’Old Wood. Non avrebbe retto per molto, lo sapeva, la milza le procurava un dolore lancinante al fianco ed il fiato corto le faceva bruciare i polmoni.
L’oscurità era vicina e la inseguiva, poteva percepirne chiaramente la fredda consistenza che cercava di stringerla in una morsa letale. Se avesse raggiunto in fretta il Pensionato, sarebbe stata salva. Spronata da questo pensiero, spinse più forte sulle gambe esili lanciando qualche sguardo terrorizzato dietro di sé.
Poteva scorgere a pochi metri le luci soffuse, e mai tanto accoglienti come allora, dell’antica costruzione in possesso della signora Flowers.
Coraggio, puoi farcela Bonnie. Non puoi mollare proprio ora, non puoi sempre comportarti da ragazzina spaventata.
Con un ultimo scatto percorse il vialetto adiacente alla Pensione, trovandosi miracolosamente indenne sotto il portico di legno scuro. Percepì chiaramente le ombre e l’oscurità che si ritiravano velocemente, come se fossero state colpite da un’improvvisa scarica elettrica.
Solo allora si concesse un bel respiro profondo, mentre i suoi organi interni tornavano a riprendere le loro funzioni normali senza affanno, dolore o spossatezza.
Si avvicinò all’enorme portone color mogano con l’intento di aprirlo e raggiungere i suoi amici, ma stranamente si ritrovò a sbattere contro un qualcosa di incredibilmente massiccio.
-Streghetta sono ore che ti aspettiamo. Che fine hai fatto? Il lupo ti ha forse mangiato la lingua?-
Il tono sarcastico di Damon la raggiunse come un fiume in piena, facendole improvvisamente ricordare della sua corsa contro il tempo verso la salvezza. Rabbrividì impercettibilmente, ripensando al freddo e al gelo che aveva cercato di trascinarla ed afferrarla.
Damon parve accorgersi del fatto che fosse letteralmente terrorizzata, tanto che tornando incredibilmente serio sospinse Bonnie all’interno della dimora chiudendo velocemente la porta.
Come un automa la strega si diresse nel salone da cui provenivano le voci di Elena, Stefan, Matt e Meredith. Senza dire una parola, ancora troppo stordita e shoccata per farlo, si bloccò all’entrata.
Non si accorse nemmeno della stretta forte e allo stesso tempo delicata di Damon sul suo braccio, né si accorse che quest’ultimo la stava letteralmente spingendo a sedersi sulla poltrona più vicina.
-Bonnie stai bene? Hai una faccia pallida sembra tu abbia visto un fantasma.- La voce di Elena le giunse nitida alle orecchie, ma prima che potesse azzardarsi a rispondere, un’altra voce sostituì la sua.
-Non un fantasma, Angelo, ma peggio. La streghetta ha percepito qualcosa nell’Old Wood e lo sento anche io. Una forza oscura e minacciosa sta tentando di sondare il terreno, come se mandasse sferzate di potere.-
La voce di Damon esplose nel silenzio della stanza gelando sul posto tutti quanti. Stefan aveva assunto un’espressione corrucciata iniziando a sondare l’esterno con la sua aura. Elena si stringeva spasmodicamente a quest’ultimo con occhi spalancati. Matt e Meredith erano rimasti letteralmente rigidi come statue.
Improvvisamente Bonnie prese a tremare, premendo le mani sulle labbra per evitare un grido di puro terrore che voleva uscir fuori, mentre Damon e Stefan si precipitarono davanti la finestra e la porta principale mettendosi in posizione di difesa.
-Fa terribilmente freddo nella stanza, nonostante il fuoco del camino acceso. Ragazzi che sta succedendo?- Meredith avanzò di un passo, cercando di raggiungere i due vampiri.
Il freddo si intensificò, la luce iniziò a tremolare mentre i lampadari iniziarono ad oscillare visibilmente. Bonnie balzò in piedi, il volto pallido e l’espressione assente tipica delle trance.
-L’oscurità è vicina, il gelo si avvicina. Ogni cosa verrà sterminata e da questa oscurità la creatura più potente del male verrà generata.-
Un secondo dopo il corpo di Bonnie, ormai privo di sensi, giaceva immobile tra le braccia di Damon che l’aveva presa al volo prima che cadesse svenuta in terra.






A/N:


Ma salve a tutti! L’estate è ormai alle porte e visto che da oggi sono ufficialmente in vacanza dagli esami universitari, ho deciso che l’ispirazione avrebbe fatto il suo corso.
Ammetto che nel momento in cui mi si è accesso il lampo di genio ero in treno per tornare a casa, col caldo che ti facevi una sauna al solo pensiero e nel pieno pomeriggio.
Questo è solo il prologo di una Long Fiction sulla coppia Bamon che amo assolutamente in tutto e per tutto. Ovviamente la long ci sarà se la storia avrà successo, recensioni e seguiti così almeno capisco se vi interessa che continui oppure butto tutto nella pattumiera.
Detto questo fatemi sapere cosa ne pensate, se vi entusiasma a tal punto che sia necessario pubblicare altri capitoli oppure lasciar perdere. Prima di chiudere volevo solo precisare che in questa storia ne vedremo delle belle e a quanto pare una nuova minaccia incombe sui nostri protagonisti.

xoxo
Sara

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Capitolo 2
*** Capitolo uno ***


Capitolo uno


Il castello di Moron era ricoperto da una strana luce sinistra, quasi spettrale, a ricordare a chiunque osasse avvicinarsi troppo quale fosse il destino in serbo per lui.
Le alte torri appuntite racchiudevano una facciata di mattoni anneriti, con alte finestre dai vetri grigio opaco e protetti da energia oscura. Attorno all’imponente costruzione piante rampicanti facevano bella mostra di sé, anch’esse nere e tetre come l’animo del possessore di quel luogo.
-Mio signore è tutto pronto, attendiamo i suoi ordini.-
-Molto bene Morphen, prepara i miei vestiti migliori e la mia tunica.-
L’uomo si congedò dopo aver fatto un solenne inchino al suo padrone, chiudendosi la pesante porta di ferro alle spalle. Agaron ghignò mentre le ombre prendevano forma consistente, attorcigliandosi con devozione al suo braccio sinistro.
Le accarezzò con lussuria, quasi come se fossero le sue più fedeli compagne, sentendone sotto i polpastrelli la consistenza gelida e viscida come fango. Aveva atteso fin troppo quel momento, ora non gli restava che mettere in atto il suo piano per compiere finalmente lo scacco matto alla regina.
I suoi passi si diressero verso il fondo dell’enorme stanza esagonale, dove racchiuso sotto una teca trasparente vi era una sfera lucente, talmente tanto luminosa da essere l’unico barlume di luce presente.
Il suo sguardo rosso sangue si soffermò su una mappa posta sopra un lungo tavolo di legno intarsiato. Con una smorfia piena di soddisfazione, posò la mano destra su un’enorme X rossa posta sopra quello che doveva essere il disegno di una boscaglia.

Ti ho in pugno mia dolce regina, presto ci incontreremo e finalmente potrai prendere il posto che io ho scelto per te. Non potrai sfuggirmi..

▬▬▬▬♦▬▬▬▬

Le sue tempie pulsavano in maniera dolorosa, quasi come se avesse preso una bella sbronza la sera prima. Provò a muovere le dita della mano destra, ma perfino quel gesto insignificante le procurava immensa fatica.
Piano aprì gli occhi color cioccolato, mettendo a fuoco l’ambiente che la circondava. Si trovava stesa su un enorme letto matrimoniale dalle lenzuola di seta nera, come la maggior parte dei mobili e oggetti presenti in quella stanza.
Non ricordava nemmeno come ci fosse finita lì. L’ultimo ricordo utile era lei che correva per sfuggire a qualcosa, lo scontro contro il petto di Damon e la strana sensazione di terrore mista a gelo che entrava attraverso il salotto del Pensionato.
Vedendo la maniglia della porta abbassarsi, Bonnie si tirò su a sedere di scatto mentre un’altra fitta alla testa la costringeva a socchiudere gli occhi. La figura di un giovane vampiro vestito di nero e munito della sua inseparabile giacca di pelle fece il suo ingresso.
-Finalmente ti sei svegliata, Uccellino. Iniziavo seriamente a pensare di dover dormire con quel debole del mio fratellino.-
-Cos’è successo? Quanto ho dormito? E cosa ci faccio qui?- Le domande le uscirono fuori come un fiume in piena, facendo corrucciare per un secondo il viso del vampiro che la fissava a braccia conserte.
-Wooh frena lo tsunami di domande, Streghetta. Ti trovi nella mia camera da letto dopo essere svenuta tra le mie braccia. Sapevo di fare un certo effetto alle donne ma non credevo di essere così sexy.- Il vampiro sfoderò il suo ghigno impertinente, mentre Bonnie stringeva i pugni arrossendo.
-Damon! Smettila di fare l’idiota voglio sapere cosa è successo e cos’era quella cosa che ha cercato di afferrarmi nel bosco.-
L’espressione del moro tornò seria, mentre a passo lento si sedeva sulla poltrona vicino al letto.
-Ieri sera abbiamo percepito un’aura potente e oscura sferzare il Pensionato, come se cercasse di entrare all’interno della casa. Tu eri bloccata in una trance, quando all’improvviso la stanza si è gelata di colpo facendo oscillare i lampadari. Hai blaterato una frase e sei svenuta subito dopo, io ti ho presa al volo e portata qui prima che cadessi per terra.-
-Quindi ho dormito per….-
-Dodici ore, Bonnie. Eri in una specie di coma profondo in cui nessuno di noi poteva accedere per svegliarti.-
-Dove sono gli altri? State tutti bene? E quel potere…- Damon la interruppe di nuovo, facendo un gesto con la mano.
-Stiamo tutti bene. Non appena sei uscita dalla trance il potere è scomparso, io e Stefan abbiamo controllato tutta la zona e sembra si sia letteralmente volatilizzato. Vado a chiamare gli altri. Tu cerca di non muoverti, ragazzina, sei ancora troppo debole.-
Poi alzandosi uscì di fretta dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle, non prima di aver lanciato un’occhiata ammonitrice alla ragazza. Sapeva quanto fosse testarda e sicuramente avrebbe cercato di alzarsi da sola per uscire dalla stanza.
Sospirando Bonnie si rituffò tra i morbidi cuscini, inspirandone l’odore di pulito e di muschio. Era un odore familiare per la ragazza, quello era l’odore di Damon. Arrossendo come se fosse una quindicenne alla prima cotta, si portò le mani sulle guance bollenti intimandosi di calmarsi.
Dei rumori concitati per le scale la avvertirono che i suoi amici erano stati avvisati dal corvino che era sveglia. Subito dopo, infatti, si ritrovò stritolata da quattro paia di braccia, appartenenti ad Elena e Meredith. Sorrise intenerita per l’affetto che quelle due ragazze avevano nei suoi confronti. Erano delle ottime amiche-sorelle ed era fiera di averle al suo fianco.
-Ragazze vi voglio bene anch'io ma mi state soffocando. Non vorrete far avverare la profezia della nonna, spero.- Ridacchiando le due ragazze si staccarono dalla rossa permettendo a Matt e Stefan di abbracciarla, questa volta con calma e senza soffocarla.
Damon se ne stava appoggiato allo stipite della porta, osservando la scena a suo dire stomachevole. Non capiva la ragione per cui quegli stolti esseri umani dovessero dimostrare affetto in ogni occasione. Certo, un tempo quando era stato umano anche lui ne aveva provato, ma tutto era ormai cambiato nell’esatto momento in cui era diventato un vampiro.
Scuotendo la testa in segno di disapprovazione, uscì dalla stanza e si diresse alla riserva di alcool. Gli serviva un buon bicchiere di bourbon per sopportare l’allegra combriccola al completo.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬

Agaron sbatte furioso un pugno contro il muro, rivolgendo su di esso la sua ira per quel fallimento. Aveva sottovalutato la potenza della strega e non aveva tenuto conto del fatto che quei due vampiri impiccioni la proteggessero come guardie del corpo.
La sera prima era quasi riuscito a prenderla, era ad un passo dal riuscire nel suo intento ma quel dannato vampiro si era messo in mezzo spingendola dentro casa. Aveva perso una battaglia, ma d’ora in poi sarebbe stato attento. La guerra l’avrebbe vinta lui.
Ringhiando e sistemando i lunghi capelli biondo chiaro, si diresse verso la sfera luminosa protetta dalla teca. Chiudendo gli occhi pronunciò strane parole in una lingua sconosciuta finchè la sfera non iniziò a mostrare un’immagine nitida.
Una luce sinistra brillò nei suoi occhi e le sue iridi color sangue si illuminarono. Aveva già in mente la sua prossima mossa e questa volta non avrebbe fallito. Nessuno di quei due sciocchi vampiri avrebbe potuto far nulla.

Preparati mia dolce Bonnie, presto sarai mia. E tu, insulso vampiro, perirai se solo oserai metterti in mezzo..

Sogghignando si diresse verso la sua stanza, richiamando le ombre che docili lo seguivano circondandolo con cura. La porta sbatté provocando un rumore secco, attutito dagli arazzi antichi sulle pareti. La sfera brillò di nuovo, al suo interno vi era l’immagine di Bonnie.






A/N:


Ooook ooook giù quei paletti ho aggiornato prima di quanto pensassi. Volevo innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno letto, recensito o messo la storia tra i seguiti e preferiti. Vi ringrazio per il vostro interesse e perché mi avete spronato a continuare.
In questo capitolo iniziamo a scoprire qualcosa di più, attraverso l’entrata in scena di uno strano ed oscuro personaggio intenzionato a rapire Bonnie. Cosa vuole da lei? Quali sono i suoi piani? Lo scopriremo nei prossimi capitoli xD
Intanto la nostra coppia preferita ha un primo confronto post-svenuta di Bonnie che si risveglia nella stanza di Damon. Umh che il nostro vampiro preferito abbia seguito l’istinto oppure no è stato il primo a preoccuparsi per Bonnie. Ovviamente non mancano le sue entrate ad effetto e le sue battutine ma è questo che lo rende unico. Attualmente il Bamon ancora non c’è ma non temete il bel vampiro avrà modo di scoprire molte cose.
Il prossimo aggiornamento avverrà verso il fine settimana se tutto va bene, intanto fatemi sapere cosa ne pensate sia in positivo che negativo.

*Morphen: è un nome elfico maschile che scomposto significa “oscurità/notte”.
*Agaron: anch’esso è elfico e sta ad indicare “sangue/vendetta”. Letteralmente vuol dire “uomo del sangue” o “uomo legato al sangue”.
*Moron: è il nome di una località in elfico e simboleggia anch’esso l’oscurità, le tenebre e il male.

Baciotti
Sara

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Capitolo 3
*** Capitolo due ***


Capitolo due


C’era stato un tempo in cui la dimensione di Dae ancora non esisteva. Un tempo molto lontano di circa 5000 anni, risalente quasi alla notte dei Tempi. Chi ne aveva conservato memoria rammentava ancora la storia della sua origine, una storia legata indissolubilmente a morte e distruzione.
Ai tempi in cui Lucifero decise di ribellarsi alla potenza celeste di Dio, esso venne cacciato insieme a tutti i suoi seguaci conosciuti come angeli caduti. Molti di loro perirono nella caduta,altri invece scomparvero cullati dall’oblio spettrale che la loro scelta aveva portato.
Soltanto uno di loro riuscì ad uscire dall’oblio in cui Dio li aveva confinati per punirli: Lucifero. Iracondo e vendicativo nei confronti di colui che aveva osato scacciarlo, decise di creare una nuova dimensione in cui nessuno potesse trovarlo: la Dimensione di Dae. Ben presto la sua cattiveria crebbe a dismisura così come la sua potenza.
Fece rapire una delle più belle fanciulle esistenti al mondo, dai lunghi capelli biondo ramati ed enormi occhi color ambra fusa. Essa possedeva il dono di essere la strega più potente tra la sua stirpe, così Lucifero si unì a lei soggiogandola. Per allietare la sua nuova compagna del male costruì la regione di Moron ed un immenso castello oscuro e tetro.
Passarono pochi mesi e finalmente un nuovo erede era stato concepito, un erede del male dal nome Agaron dai capelli biondo chiaro ed occhi color sangue. Lucifero e la sua compagna vennero scoperti da Dio e puniti, ma il bambino crebbe sano e forte trovando nelle ombre le sue fedeli compagne.
Quello stesso bambino che ormai adulto, cercava da tempo di impossessarsi della fanciulla dai capelli rossi. Era arrivato il momento di prendere in mano il suo riscatto e di onorare la memoria di suo padre attraverso nuovo potere. Questa volta nessun Dio poteva fermarlo. Agli occhi del cielo lui era solo una innocua creatura soprannaturale come tante altre ed era questo il suo primo gradino per la vittoria. Uno bussare alla porta lo ridestò dai suoi pensieri, mentre posava sul tavolino di cristallo nero il bicchiere di vino rosso che stava bevendo.
-Mio signore ecco il libro che cercava.-
-Molto bene, Morphen. Puoi andare e non farne parola con nessuno.-
Il fedele servitore si inchinò ed uscì di corsa dalla stanza, mentre Agaron poneva il libro su un altare ovale aprendolo. Accarezzò le pagine del vecchio tomo elfico con attenzione, soffermandosi poi sulla pagina che gli interessava.
Una scritta in lingua antica era impressa nero su bianco sulla pergamena ingiallita dal tempo. Ghignando compiaciuto rilesse con attenzione quelle parole, mentre dentro di lui il senso di vittoria cresceva a spirale.

Molto presto la profezia si compirà, mia dolce strega, e tu prenderai il posto che ti spetta nelle tenebre. Non puoi sfuggire al signore del Male e la tua insulsa discendenza di streghe non potrà più proteggerti ormai.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬

La luce della luna filtrava attraverso le tende scostate della finestra, illuminando il volto corrucciato e pensieroso di Stefan. Se ne stava seduto sul davanzale, scrutando con sguardo attento la fitta boscaglia che costeggiava il Pensionato su tre lati. Era da quando avevano percepito quell’immenso potere che non faceva altro che riflettere.
Non aveva mai sentito così tanta potenza e, soprattutto, il gelo improvviso che aveva investito la casa era del tutto anormale. Nessun essere soprannaturale era capace di tanto, persino Damon che controllava il tempo atmosferico ne sarebbe stato incapace.
Perso nelle sue riflessioni si ridestò quando sentì la mano dolce e gentile di Elena che gli sfiorava il braccio preoccupata. Indossava ancora l’asciugamano di panno bianco che aveva indossato dopo aver fatto una doccia, mentre con l’altra mano finiva di frizionarsi i capelli ancora umidi d’acqua.
-Stefan, tutto bene? Sembri preoccupato.-
-Va tutto bene, mio piccolo amore, va a vestirti o prenderai una polmonite.-
Baciandole una mano con dolcezza, la vide liberarsi dell’asciugamano per indossare una sua maglietta vecchia che le andava a vestito. Sorridendo a quella visione, si alzò lentamente per scostare le coperte color azzurro cielo del suo letto matrimoniale per poi infilarsi al loro interno. Elena imitò i suoi gesti occupando il lato rimasto libero e accoccolandosi sul petto del suo vampiro.
-Sono preoccupata per Bonnie. Era spaventata a morte e dopo quella strana trance sembrava aver perso tutte le sue energie.-
-Lo so mio dolce amore, sono preoccupato anch'io. Io e Damon abbiamo scandagliato tutta la zona circostante ma dopo la trance di Bonnie il potere sembra essersi dissolto completamente. Ed è questo che mi turba non poco.-
-Che vuoi dire Stefan?-
-Nessun essere soprannaturale sarebbe in grado di comandare le ombre, Elena. Nemmeno un vampiro potente come mio fratello ne è in grado, nonostante lui possa controllare il tempo atmosferico. Qualunque cosa abbia cercato di prendere Bonnie è ancora là fuori. Ne sono sicuro.-
-Credi che Bonnie sia in pericolo? Dobbiamo fare qualcosa Stefan, dobbiamo proteggerla. Ho già perso la mia famiglia, se perdessi anche lei io…-
-Sssh... Amore andrà tutto bene. Finchè Bonnie è qui con noi è al sicuro, nessuno le farà del male. E, paradossalmente, finchè Damon è vicino lei è totalmente al sicuro, so che mio fratello è insensibile e menefreghista ma quando si tratta di Bonnie rischierebbe la sua vita per proteggerla.-
-Hai ragione con lei sembra riesca a tirare fuori le emozioni, anche se per pochi secondi e se subito dopo dalla sua bocca escono battutine idiote.-
-Anche con te Damon riesce a tirare fuori le emozioni.-
Sospirò tentando di mascherare il senso di angoscia che lo assaliva ogni qualvolta tornava a galla lo strano triangolo tra lui, Elena e suo fratello. Sapeva che quest’ultimo non faceva altro che gironzolare attorno alla sua fidanzata e sapeva che ad Elena suo fratello non era del tutto indifferente.
-Amore, guardami. Io ho fatto la mia scelta tempo fa ed ho scelto te. Lo sappiamo io, tu e anche Damon. Abbiamo deciso insieme di chiudere il capitolo con tutto ciò che è accaduto tra noi e sono sicura che abbia capito. Amo solo te Stefan.-
Si sporse poggiando una mano sulla sua guancia pallida, inclinando la testa per baciare il suo ragazzo con dolcezza e amore. Sapeva di averlo fatto soffrire in passato e sapeva di non essersi comportata nel modo più corretto. A quei tempi era una stupida ragazzina inesperta e vanitosa, convinta che ogni ragazzo dovesse caderle ai piedi. Ma dagli sbagli aveva imparato ed aveva capito che il suo vero amore era Stefan. Per Damon c’era solo un affetto sincero e quasi fraterno.
-Ti amo anche io Elena. Ora riposa amor mio, gli avvenimenti degli ultimi giorni ci hanno scombussolato. Domani riprenderemo le ricerche e tornerò a perlustrare tutta Fell’s Church se necessario.-
Le baciò la fronte spegnendo la luce della lampada. La stanza cadde nel buio, mentre la sua mano prendeva ad accarezzare con dolcezza i capelli della ragazza accucciata sul suo petto marmoreo. Osservandola respirare serena, si ripromise che niente e nessuno avrebbe turbato la tranquillità che avevano raggiunto insieme a tutto il resto dei loro amici. Li avrebbe protetti a qualsiasi costo perché ormai erano la sua famiglia.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬

Un corvo appollaiato sulla finestra dell’ultima stanza del Pensionato osservava vigile il viso della ragazza dai capelli rossi dormiente nel suo letto. Aveva percepito la preoccupazione di suo fratello ed i dubbi del suo Angelo per quello che era accaduto a Bonnie. Anche lui cercava di mascherare una certa preoccupazione.
Sapeva perfettamente che la manipolazione delle ombre era possibile solo ed esclusivamente per creature infernali ed oscure. Molto più oscure di lui e di tutte le altre creature soprannaturali che vagavano sulla Terra. Ricordava perfettamente i racconti del suo amico Sage nella dimensione Oscura, quando parlava dell’energia demoniaca.
Sperava di sbagliarsi ma dai racconti che aveva sentito solo le creature del diavolo erano in grado di far cambiare così repentinamente la temperatura esterna mentre le ombre a loro asservite partivano all’attacco per catturare le loro prede.
Avrebbe iniziato a fare delle ricerche; se non ricordava male nell’enorme libreria del Pensionato c’era un libro che faceva al caso loro. Ci avrebbe dato un’occhiata, anche se non era certo avrebbe potuto ricavarci qualcosa. Ma tentar non nuoceva.
Tornò ad osservare Bonnie che dormiva serena, il petto che si alzava regolarmente ad ogni respiro. Aveva i capelli rosso fuoco sparsi sul cuscino nero, la bocca era dischiusa leggermente per incamerare più aria mentre il corpo era fasciato da una sottile veste da camera blu notte. Tutto sommato, si trovò a pensare, quei colori propri della Streghetta non stonavano affatto con il nero della sua stanza.
Automaticamente il suo pensiero volò verso la bella Elena. Per tanto tempo aveva creduto di amarla, tanto da volerla sottrarre al suo fratellino a tutti i costi. Esattamente come era accaduto con Katherine. Ma forse era proprio la somiglianza di Elena con quest’ultima ad averlo confuso e disorientato. Nella fanciulla rivedeva la donna che aveva davvero amato nel lontano 1500 ma Elena non era Katherine e ne aveva avuto prova quando la ragazza aveva scelto definitivamente Stefan, sostenendo di amarlo davvero.
All’inizio si era sentito rifiutato, deluso e furioso per quella decisione ma poi quando Elena gli aveva chiesto di parlargli una volta per tutte, non aveva saputo rifiutare il confronto. Aveva ascoltato attentamente le parole della ragazza bionda e man mano che lei parlava si rendeva conto che avesse ragione. I sentimenti che provava per la bionda erano solo un’ossessione durata per fin troppo tempo. Era ora che riprendesse in mano la sua vita, o meglio non-vita, e la smettesse di rincorrere i fantasmi del passato.
Avevano discusso a lungo lui ed Elena quella sera. Ed alla fine anche lui era stato costretto ad ammettere i suoi sbagli. Sapeva di aver fatto soffrire suo fratello col suo comportamento ed a volte una strana sensazione gli si attaccava alla bocca dello stomaco, come se si sentisse in colpa. Ma sebbene con la bionda il chiarimento c’era stato, ci sarebbe voluto ancora tempo per riallacciare i rapporti con suo fratello. E lui non era ancora pronto.
Scacciando via quei pensieri dalla sua testa, volò nella stanza lasciando il posto alla sua forma umana. Poggiando la sua giacca di pelle sulla poltrona accanto al letto, fece qualche passo verso Bonnie. La osservò per pochi secondi, mentre d’istinto si chinava per scostarle un ricciolo ribelle dalla guancia sinistra. I suoi polpastrelli si soffermarono sulla sua guancia morbida e arrossata dal sonno, regalandole quasi una dolce carezza.
Come se si fosse scottato, ritrasse la mano portandosela nella tasca dei pantaloni di pelle che indossava. Quella ragazzina a volte gli faceva provare emozioni strane che aveva deciso di seppellire secoli fa. Non sapeva ancora quale tipo di emozioni fossero con esattezza ma più volte aveva rischiato la vita per salvarla dal pericolo. All’inizio si ripeteva che lo facesse per ingraziarsi Elena ma ora non ne era più così convinto.
Lanciandole un ultimo sguardo indecifrabile, si voltò uscendo dalla stanza dopo aver chiuso la porta. Scese lentamente le scale dirigendosi nella biblioteca di quella stramba abitazione appartenente all’ anziana strega. Aveva un libro da cercare e se volevano capirci qualcosa di cosa stava accadendo,avrebbero dovuto darsi una mossa.








A/N:


Tadan! Eccola qui in perfetta forma (si fa per dire visto il caldo insopportabile) a pubblicare il nuovo capitolo. Allora per prima cosa ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno recensito fino ad ora e chi ha letto e messo la storia tra le seguite/preferite o ricordate. Grazie di cuore perché questo mi da molta più ispirazione. =)
Tornando alla storia iniziamo a capire un bel po’ di cosette da non sottovalutare. Questa volta il capitolo è incentrato sulle origini del nostro cattivone di turno e sulla coppia Stelena, anche se alla fine non manca un pizzico di Bamon. Come vi avevo già predetto, i nostri protagonisti (nessuno escluso) intraprendono anche un percorso di maturità personale. Crescono, maturano, imparano a capire i loro sentimenti e cosa vogliono dal loro futuro.
Il personaggio di Elena non mi è mai piaciuto particolarmente ma mi è piaciuto molto immaginare anche per lei un percorso interiore di presa di coscienza e maturità. Finalmente ha capito con chi stare e ha smesso di essere egoista per imparare a comportarsi da donna e non da ragazzina. Stessa cosa avviene per Damon che inizia anche lui a prendere un po’ per volta coscienza di sè stesso e di ciò che sente.
Nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle e aggiungeremo altri tasselli essenziali per capire cosa c’entra Bonnie con Agaron e quale sia il suo ruolo in tutto ciò. Quindi non mi resta che augurarvi buona lettura.

*Dae: è il nome di una località in elfico che vuol dire appunto “ombre”. Da qui la dimensione di Dae, cioè la dimensione delle Ombre.
Sara

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Capitolo 4
*** Capitolo tre ***






Capitolo tre


Lo sguardo scuro di Damon scorreva veloce lungo le pagine ingiallite di quel vecchio tomo.Aveva passato tutta la notte a leggere,godendosi di tanto in tanto qualche buon bicchiere di bourdon.Aveva setacciato ogni riga con estrema attenzione,cercando di non lasciarsi sfuggire nemmeno una singola parola,ma per ora si era imbattuto solo in vecchi riferimenti alla mitologia elfica e alla creazione delle dimensioni spazio-temporali.Sorseggiando l’ultima goccia di alcool presente nel bicchiere accanto a lui,posò lo sguardo sulle ultime pagine impolverate.
Man mano che procedeva nella lettura i suoi occhi si sgranavano impercettibilmente,finchè lo stupore totale non si riflesse sul suo volto.Aveva trovato quello che cercava ed in base a ciò che dicevano quelle poche pagine erano in enormi guai.Quello era decisamente peggio di Klaus,i Kitsune,Katherine e i lupi mannari messi assieme.Si alzò velocemente dalla poltrona,reggendo nella mano sinistra il tomo.Quella mattina gli abitanti del Pensionato avrebbero ricevuto un risveglio traumatico e per niente tranquillo.
Tempo pochi minuti e l’intero gruppo,ancora mezzo assonnato,si ritrovava riunito nel salone dell’enorme costruzione.La signora Flowers era intenta a distribuire caffè a tutti,mentre l’attenzione generale era rivolta a Damon che camminava avanti e indietro sul prezioso tappeto persiano dalle sfumature oro e bordeaux.Fu Meredith a prendere la parola,stufa di quel continuo tergiversare di quel vampiro scorbutico.
-Ok sono stufa di questo silenzio assordante.Damon per l’amor del cielo ci spieghi per quale cavolo di motivo siamo svegli alle 6 del mattino?Non so se te ne sei accorto ma a differenza tua abbiamo bisogno di dormire.-
-Taci Miss Inquietudine.Se vi ho chiamati qui c’è un motivo più che valido,anche se vedere le orribili facce assonnate di Mutt e del mio fratellino di primo mattino non mi diletti affatto.-
Meredith era pronta ad una sfuriata degna del più temibile generale tedesco,ma uno sguardo e la tempestività di Stefan bloccarono la discussione sul nascere.Passandosi una mano tra i capelli castani si rivolse a suo fratello.
-Damon hai scoperto qualcosa di importante sulla forza oscura che abbiamo percepito?-
-Però fratellino,non ti facevo così intelligente.Ad ogni modo mi sono ricordato di questo antico tomo presente nella biblioteca del Pensionato.Ho passato la notte a leggere e ho trovato qualcosa di estremamente interessante.Coraggio fratellino vai alle ultime 10 pagine.-
Prese al volo il libro lanciato da Damon aprendolo alle pagine indicate ed iniziò a scorrere le righe scritte sul foglio.Il suo volto a poco a poco si trasformò in una maschera di stupore e preoccupazione,che non passò inosservata ai presenti.Elena posò una mano sulla spalla del suo fidanzato,avvicinandosi lentamente per cercare di capirci qualcosa.
-Maledizione è più grave di quel che pensassi!!!Siamo tutti in pericolo.Questo è un antico libro elfico ed in base a ciò che è scritto dice che una profezia oscura sta per abbattersi.Un nuovo potere demoniaco sta per nascere e che il figlio del Male dovrà essere generato.Parla di un potente demone,discendente direttamente da Lucifero che dovrà unirsi alla strega più potente dopo milioni di generazioni…-
-Non capisco…Cosa c’entra tutto questo con noi?-
-Elena la strega di cui si parla è Bonnie…Qui dice che “Quando una strega dai capelli rosso sangue ultima discendente di una delle sette più potenti sarà nata,la profezia verrà attivata”.-
-Cosa?Non è possibile io…-
La voce di Bonnie si interruppe affievolendosi di colpo,il terrore e lo shock le impedivano di emettere suono chiudendo la sua gola in una morsa d’acciaio.Lo sguardo dispiaciuto di Stefan e l’irritazione mista a preoccupazione di Damon,suggerivano che tutto ciò che avevano sentito fosse la verità.Ancora una volta erano tutti in pericolo,solo che questa volta la preda non era Elena ma la giovane ragazza dai capelli rossi.I primi a riprendersi dallo sconcerto furono Meredith e Matt,che si precipitarono accanto a Bonnie.
-Cosa dobbiamo fare?Non possiamo permettere a quell’essere di prendersi Bonnie!!!-
La voce di Elena sovrastò il silenzio per pochi attimi,finchè quella di Damon non la affiancò.
-Nessuno prenderà la Streghetta,la proteggerò da quell’essere a qualsiasi costo ed ho la soluzione.Per prima cosa Bonnie dovrà aumentare i suoi poteri,attualmente è troppo debole per fronteggiare il pericolo.Ed a questo proposito so già come rimediare.-
-Che vuoi dire Damon?Cosa hai intenzione di fare?-
Elena si era alzata a fronteggiare il corvino,seguita da Stefan che cercava di calmarla senza successo.Quando si trattava di Meredith o Bonnie,la sua ragazza diventata peggio di mamma chioccia.D’altronde erano l’unica parvenza di famiglia che gli era rimasta.
-Intendo dire che conosco il luogo perfetto dove Bonnie possa essere istruita per diventare una strega completa.-
-Cosa?Dove hai intenzione di portarla?-
Con un sorrisetto strafottente dipinto sul volto,il vampiro si diresse verso il mobiletto di cristallo vicino al camino per versarsi un bicchiere di bourdon.Con tutta la calma del mondo si preparò a sganciare la bomba,osservando lo sguardo inceneritore di Elena.
-Semplice Angelo,qualcuno si farà un viaggetto nella Dimensione Oscura-
A quelle affermazioni si scatenò il putiferio generale.Un coro di proteste si levò all’unisono contro il vampiro,ritenendolo un’irresponsabile senza cervello.Frasi come “Dovrai passare sul mio cadavere”,”Bonnie non va da nessuna parte” e “Sei completamente impazzito!” si susseguirono per una decina di minuti,finchè la voce di Bonnie non mise a tacere tutti.
-Verrò con te.Sono pronta a partire.-
Lo sguardo di Damon si soffermò sul volto della ragazza.Si era alzata,superando i suoi amici,che la guardavano come se fosse un alieno,per fronteggiarlo.A distanza ravvicinata il moro poteva avvertire determinazione e rassegnazione,nonostante lui stesso percepiva chiaramente la paura che la strega cercava di mascherare.Incatenando il suo sguardo in quello di Bonnie annuì sparendo su per le scale.Aveva delle telefonate da fare prima di recarsi nella Dimensione Oscura.Ed una delle persone che doveva assolutamente avvisare per chiedere aiuto era Sage.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬

Una ragazza dai capelli rossi era indaffarata a prendere i suoi vestiti per metterli all’interno di una piccola sacca da viaggio nera.Si muoveva da una parte all’altra della stanza in cui aveva dormito nelle ultime 48 ore cercando di non dimenticare nulla.Era talmente concentrata da non prestare ascolto a quello che le sue due amiche-sorelle stavano blaterando da ore.
-Bonnie mi stai ascoltando?Per l’amor del cielo smettila di infilare vestiti in quella sacca,tu non ti muoverai di qui!!!-
Sospirando si voltò in direzione di Meredith che aveva smesso di parlare mentre otteneva man forte da Elena.Era perfettamente consapevole del lato iperprotettivo delle sue amiche,ma nonostante stesse morendo di paura sapeva perfettamente che quella era la cosa più giusta da fare.Damon non era mai stato un tipo affidabile,molto spesso era un eterno menefreghista che agiva solo per il proprio tornaconto personale.Ma quando si trattava di doverli proteggere,si fidava ciecamente di lui.Non avrebbe mai permesso che nessuno di loro morisse,nonostante più volte sostenesse che erano degli insulsi umani.
-Ragazze statemi a sentire.E lasciatemi finire di parlare per favore.-Lanciò un’occhiataccia alla sua amica Elena che stava per aprir bocca.
-So che non vi fidate di Damon,so che vorreste tenermi qui per proteggermi a modo vostro e so anche che siete spaventate a morte.Lo sono anche io.Ma quell’essere,chiunque sia,è me che vuole.Non gli permetterò di farmi del male o di dargliela vinta.Io mi fido di Damon.Ed ha ragione.Sono stata una strega a metà per fin troppo tempo,ora è arrivato il momento di accettare la mia natura.Con Damon non corro pericoli,mi ha salvato la vita milioni di volte.Andrà tutto bene ve lo prometto,ma fidatevi almeno di me.Vi prego..-
Il suo sguardo supplichevole prossimo alle lacrime,colpì il cuore delle due ragazze.Non volevano che lei corresse alcun pericolo né che si esponesse volontariamente,ma una cosa l’avevano capita.Bonnie stava diventando una splendida donna,non era più la ragazzina fifona di alcuni anni fa.E nonostante loro volessero tenerla sotto una campana di vetro,sapevano di doverla lasciar andare con Damon.Sospirando Meredith si avvicinò alla rossa,posandole le mani sulle braccia.
-E sia Bonnie.Ma se per colpa di quel vampiro impertinente ed arrogante ti succede qualcosa,qualsiasi cosa,non ci sarà inferno in cui potrà scampare alla mia ira.Quella sarà la volta buona per infilargli finalmente un paletto nel cuore.-
-Grazie ragazze.Vi voglio bene.-
Nel giro di pochi secondi si ritrovarono strette in un abbraccio a tre,testimone della loro sorellanza e del forte legame che le univa da quando erano nate.Fuori dalla porta un vampiro dagli occhi scuri,sorrise impercettibilmente dopo aver sentito il discorso di Bonnie per difenderlo.Poi come se nulla fosse accaduto si accinse ad imboccare le scale per scendere al piano di sotto.Avevano un viaggio da pianificare nei minimi dettagli e non potevano permettersi di sottovalutare la situazione.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬

Intanto nel castello di Moron un giovane dai capelli biondo chiaro e gli occhi rosso sangue,attendeva impaziente la sua prossima mossa.Una volta che il suo piano sarebbe stato portato a termine,sarebbe tornato in quella insulsa cittadina della Virginia a prendersi ciò che gli spettava di diritto.La strega non poteva fuggirgli,presto sarebbe stata nelle sue mani ed una volta compiuto il rito necessario,della ragazza pura e fragile non sarebbe rimasto che un lontano ricordo.Dalle sue ceneri sarebbe sorta la sua compagna,la futura regina del Male.
Agaron sorrise osservando i quadri appesi nella sua stanza,raffiguranti i suoi genitori.Accarezzò con devozione la cornice dorata che ospitava i loro volti,ripromettendosi che li avrebbe vendicati a dovere.Una volta che il suo erede sarebbe stato generato,nulla avrebbe potuto fermare la sua vendetta contro il cielo e Dio che aveva osato strappargli il potere dalle mani.
Slacciandosi la lunga tunica nera e argentata che scivolò sul pavimento di marmo nero,si diresse verso l’enorme vasca nascosta all’interno di una porta finemente decorata,adiacente alla stanza da letto.Si spogliò del tutto ed entrò in acqua,lasciandosi trasportare dai ricordi,ricordi in cui suo padre e sua madre erano ancora lì con lui.Una risata malvagia scaturì dalle sue labbra pallide,mentre sollevando il calice colmo di vino rosso brindava alla sua prossima vittoria.

Sta molto attenta dolce strega,non potrai scappare a lungo e nemmeno il tuo bel vampiro oscuro potrà impedirmi di portarti via con me.E’ questione di ore mia piccola Bonnie.









Angolo autrice:

Cucùùù eccomi qui con il terzo capitolo di questa storia che pian piano sta prendendo forma.Capitolo ricco di colpi di scena e non poca suspense direi.Stavolta il capitolo è incentrato su Bonnie e finalmente grazie a Damon viene svelato il mistero per cui Agaron vuole a tutti i costi la ragazza.A quanto pare gli serve una compagna del Male con cui generare un erede abbastanza potente da sconfiggere Dio per vendicarsi.E di mezzo c’è questa antica profezia che indica in Bonnie la sua vittima predestinata.
Ovviamente tutti quanti sono preoccupati,primo fra tutti Damon stesso che si mobilita per portare Bonnie nella dimensione Oscura per insegnarle a diventare una strega completa.A questo proposito nei prossimi capitoli entrerà in scena il caro e vecchio Sage che li aiuterà ed un altro personaggio farà la sua comparsa.Sarà buono o cattivo?Lo scopriremo insieme.
Ricompaiono anche Matt e Meredith,e assistiamo all’evolversi del rapporto di amicizia che lega le tre ragazze fin da bambine.Mi piace molto la loro amicizia e mi piace molto anche la grinta di Meredith che non smette mai di minacciare velatamente Damon se si comporta male con le persone a cui vuole bene. xD Tra poco arriveranno molte scene Bamon per la vostra gioia immensa(e anche per la mia lol),intanto godetevi il sorriso del nostro sexy vampiro nel sentire Bonnie che lo difende dicendo di fidarsi di lui ciecamente.
Al prossimo capitolo ragazzuoli belli,grazie per le recensioni e per tutti coloro che leggono o mettono la storia tra seguite/preferite e ricordate.
Sara

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Capitolo 5
*** Capitolo quattro ***





Capitolo quattro

Il lungo mantello di Morphen svolazzava nel vento gelido,mentre quest’ultimo avanzava spedito lungo gli immensi corridoi di Moron.I suoi passi di solito veloci erano rallentati dalla figura accanto a lui,che si dimenava per liberarsi della sua stretta.Tenendo ben salda la presa sulla ragazza svoltò un angolo e percorse pochi metri fino a ritrovarsi davanti ad un portone in ferro levigato,circondato da un alto arco ricoperto di rose nere e bianche.Al suo arrivo le guardie appostate ai lati si spostarono,mentre il portone si spalancava.
Entrò senza esitazione trovandosi davanti alla sala delle riunioni.Era una stanza abbastanza ampia di forma rettangolare,su un lato vi erano due alte vetrate decorate,mentre all’interno l’arredamento era abbastanza rustico ma elegante.In fondo vi era un alto trono dallo stile medievale ai cui piedi si trovava un pregiato tappeto persiano color grigio fumo.Alcune torce erano appese alle pareti per rischiarare la stanza,mentre un camino in mattoni con un fuoco all’interno,sopperiva alla mancanza di calore.
-Ecco qui signore le ho portato la ragazza che aveva chiesto.-
-Ottimo lavoro Morphen,sapevo di poter contare su di te.Ora va a riposare qualche minuto,devo gentilmente parlare con la nostra ospite.-
Con un inchino si congedò,non prima di aver spinto in avanti la ragazza che cadde sulle ginocchia.Agaron si concesse qualche secondo per osservarla bene,aveva lunghi capelli ramati e intensi occhi verdi.Tutto sommato era abbastanza carina,ma non era questo il motivo per cui aveva chiesto al suo servitore di condurla da lui.Con un rapido movimento le tolse il bavaglio dalla bocca,godendosi l’urlo di terrore che invadeva la stanza.
-Cosa ci faccio qui?Che cosa volete da me?-
-Oh suvvia mia cara,non ho nessuna intenzione di farti del male altrimenti l’avrei già fatto.Mi serve il tuo aiuto per avvicinarmi alla tua piccola amica strega e tu mi aiuterai che ti piaccia o no.-
-Se credi che ti aiuterò a fare del male a Bonnie ti sbagli di grosso!!Da me non riceverai nessun aiuto.-
Agaron ghignò alle parole della ragazza di fronte a lui.Povera sciocca,non sapeva che c’erano modi più sottili per costringere le persone a fare come ordinava.Osservò l’umana indietreggiare impaurita mentre lui le si avvicinava lentamente.Le sue parole avevano mostrato un coraggio che ora era scemato all’improvviso.Trovava alquanto divertente il comportamento degli esseri umani,vi era una sottile ironia che difficilmente riuscivano a cogliere.Inginocchiandosi all’altezza degli occhi verdi della ragazza,sollevò le mani per posarle ai lati della sua testa.Pronunciò alcune parole in elfico antico,mentre i suoi occhi da rosso sangue diventavano completamente bianchi.
-Ora va mia cara,non ricorderai nulla delle ultime 24 ore né di questa piacevole conversazione.Ti risveglierai nella tua stanza con un leggero mal di testa,ma nel frattempo farai ciò che ti ordino.-
Si rialzò osservando lo sguardo assente dell’umana che annuiva accondiscendente.Gli erano bastate poche energie per soggiogarla al suo volere.Con uno schiocco di dita la vide crollare addormentata,mentre Morphen la prendeva tra le braccia per riportarla a Fell’s Church.Quando si sarebbe risvegliata il giorno seguente nel letto della sua stanza,Caroline non avrebbe ricordato nulla a parte un leggero quanto fastidioso mal di testa.Si sarebbe comportata nel modo più normale possibile,giustificando i suoi fastidi con la teoria di aver dormito male la notte precedente.Poi avrebbe fatto colazione e sarebbe andata al Pensionato dalle sue amiche,che per telefono le avevano raccontato ciò che era successo nelle ultime 48 ore.E non avrebbe saputo che Agaron attraverso la sua mente,avrebbe potuto osservare indisturbato Bonnie.


▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Intanto al Pensionato i preparativi per la partenza di Bonnie e Damon nella Dimensione Oscura erano quasi ultimati.Bonnie si trovava nella camera di Stefan ed Elena in compagnia di quest’ultima,Meredith e Caroline per spiegare alla sua amica dai capelli ramati il piano ideato da Damon ed il suo viaggetto alla scoperta della magia.Erano gli ultimi momenti di sorellanza che potevano concedersi,visto che la partenza era fissata per quella stessa sera.”Prima partiamo prima potremo prendere a calci nel sedere quel tizio”,erano state le parole di Damon.Caroline sospirò prendendo le mani della sua amica rossa tra le sue,mentre erano sedute in cerchio sul pavimento.
-Sei sicura Bonnie?E’ pericoloso e qualcosa potrebbe andare storto,senza contare che sarai da sola con quel mentecatto di un vampiro.-
-Andrà tutto bene Care,so che siete tutti preoccupati per me ma starò bene.Diventerò finalmente una strega completa e abbastanza potente da potersi difendere da sola,senza dover sempre mettere a rischio la vita dei suoi amici.-
Alzò lo sguardo ricambiando la stretta di Caroline,mentre quest’ultima si sporgeva per abbracciarla forte ed infonderle coraggio.Erano cambiate tutte e quattro durante quegli anni,erano maturate nonostante non volessero ammetterlo apertamente.E soprattutto avevano rafforzato la loro amicizia,superando demoni e nemici pronti ad ucciderle.Le sarebbero mancate terribilmente le sue migliori amiche una volta che si sarebbe trovata nella Dimensione Oscura,ma sapeva che anche se lontane bastava osservare nel suo cuore per sentirle vicine.
Quel momento di affetto venne interrotto da Damon che senza bussare fece irruzione nella stanza.Stampandosi in faccia il solito ghigno strafottente e sexy,si appoggiò allo stipite della porta per godersi la scena divertito.Continuava a pensare che le dimostrazioni di affetto erano uno spreco di tempo e decisamente non facevano per lui.Schiarendosi la gola per attirare l’attenzione delle fanciulle sulla sua figura,si avvicinò di qualche passo incrociando le braccia.
-Bene signore se avete finito di pettinarvi i capelli e spettegolare,vi aspetto di sotto.Sage è arrivato,dobbiamo partire immediatamente.-
Senza attendere risposta sparì giù per le scale,mentre le ragazze si affrettavano a seguirlo irritate per quella interruzione.La prima cosa che videro fu la figura di Sage che se ne stava seduto al bancone della cucina sorseggiando un caffè offertogli dalla signora Flowers.Il vampiro sorrise al loro arrivo,posando la tazza vuota ed alzandosi per salutarle come un vero gentiluomo.Baciò la mano a tutte,notando il rossore che colorava le guance di Bonnie dopo quel gesto galante.
- Mademoiselle Bonnie,sei ancora più incantevole dell’ultima volta che ci siamo visti.Sei cresciuta parecchio ma la tua bellezza è sempre immutata.-
-Ti ringrazio Sage,sei molto gentile.E grazie per averci offerto il tuo aiuto,te ne siamo riconoscenti.-
-Oh no,lo faccio con molto piacere.Non mi costa nulla accompagnarvi.-
-Bene se avete finito di fare i piccioncini,direi che è ora di andare.-
La voce irritata di Damon interruppe le parole del francese,che sorrise alla reazione del suo amico.Se non lo conosceva bene,poteva dire che fosse geloso di Bonnie.
-Suvvia mon amì ,non c’è bisogno di scaldarsi tanto,non ho intenzione di rubarti la strega.-
Alzando gli occhi al cielo esasperato,Damon decise di accantonare la sensazione di fastidio alla vista di Sage che flirtava con la sua streghetta.Poi indossò di nuovo il suo sguardo indecifrabile prima di rivolgersi al resto del gruppo.
-Ascoltatemi attentamente.Sage ci aiuterà ad aprire un passaggio per la Dimensione Oscura qui all’interno del Pensionato.Non è prudente fare un lungo viaggio in macchina.Quando saremo scomparsi,la signora Flowers farà un incantesimo alla casa per impedire a chiunque di entrare,e per chiunque intendo esseri soprannaturali non graditi.Evitate di uscire al calar del sole,perché è pericoloso e confido che il mio fratellino saprà proteggervi in mia assenza.-
Stefan annuì alle parole del fratello,mentre gli altri si preparavano a salutare Bonnie abbracciandola ed augurandole buona fortuna.Concentrando il suo potere Sage si affrettò ad aprire un varco abbastanza profondo per farli passare.Stringendo Bonnie per i fianchi,Damon attraversò il portale seguito dall’amico.Si ritrovarono in un viottolo di pietra abbastanza stretto e senza vie di uscita,mentre il varco si chiudeva alle loro spalle.Stando attenti che nessuno li avesse visti,il corvino strinse a sé la ragazza sussurrandole all’orecchio di stargli sempre vicino e di non fiatare.Bonnie annuì prima che Damon iniziasse a seguire Sage per le vie della Dimensione Oscura.


▬▬▬▬♦▬▬▬▬


-Mio signore la strega e il vampiro sono appena partiti per la Dimensione Oscura.Non possiamo più raggiungerli lì,non capisco perché li ha lasciati andare.-
-Fa tutto parte del mio piano Morphen.Ho bisogno che la strega acquisisca tutti i suoi poteri per compiere il rito necessario.Non preoccuparti mio fedele servitore,non ci sfuggiranno.Va ad ordinare alle guardie di preparare i bagagli.-
-Se posso chiedere,a quale scopo signore?-
-Faremo un viaggetto nella Dimensione Oscura,Morphen.Ed ora va! Hai un’ora prima della partenza.-
-Come ordinate signore.-
Agaron si avvicinò alla sfera luminosa,accarezzandone i contorni con i polpastrelli.L’immagine di Bonnie al suo interno non aveva mai smesso di brillare per un solo secondo.Sorridendo malvagiamente,portò le mani alle sue tempie mentre i suoi occhi diventavano di nuovo per pochi secondi completamente bianchi.Contemporaneamente a Fell’s Church Caroline si massaggiò la fronte per alleviare la fitta di dolore che l’aveva colpita improvvisamente.Agaron l’aveva liberata dal suo controllo,ormai quella sciocca ragazzina non gli serviva più.


▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Bonnie si guardava attorno diffidente.Quel posto le metteva i brividi,esattamente come l’ultima volta che ci era stata.Sentiva addosso una strana sensazione e non era affatto positiva.Si sentiva impaurita,nonostante cercasse di mascherarlo davanti ai due vampiri che la scortavano.Non sapeva dove stavano andando,né come avrebbe fatto Damon a farla diventare una strega completa,ma si fidava di lui.Venne riscossa dai suoi pensieri non appena si rese conto che si stavano inoltrando verso il centro di quella inquietante città.Sentiva il cicaleccio dei commercianti che con le loro bancarelle,invogliavano i clienti a comprare.
Ai lati delle strade poteva vedere gli schiavi che si affrettavano a fare compere per conto dei loro padroni,che li tenevano sempre sotto controllo.La maggior parte di essi erano esseri umani come lei,costretti ad ubbidire ad un branco di vampiri assetati di sangue.Per questi ultimi gli schiavi non erano altro che la loro scorta personale di cibo.Rabbrividì impercettibilmente a quei pensieri orribili,accorgendosi subito dopo della stretta salda di Damon attorno ai suoi fianchi.Si soffermò ad osservare il suo profilo virile ma delicato,il mento marcato,gli occhi scuri come la notte,il naso e quelle labbra tentatrici e soffici che aveva potuto assaporare di persona.
Un piccolo sorriso si formò agli angoli della sua bocca,quando realizzò che con quella stretta leggera Damon cercava di darle coraggio.Sembrava volesse dirle “Hey streghetta sta tranquilla,sono qui con te nessuno ti farà del male”.Continuarono a camminare per diverse vie,fino a ritrovarsi davanti ad un largo viale alberato.Un cancello in ferro,circondato da piante rampicanti e radici attorcigliate,bloccava loro il passaggio.Aguzzando la vista Bonnie notò che diversi metri più avanti vi era un enorme castello in muratura.
-Siamo arrivati mon amì .Questo è il posto giusto.E non preoccupatevi,ho avvertito che saremmo arrivati oggi.Venite ci stanno aspettando.-
Alle parole di Sage il cancello si aprì cigolando per lasciarli passare.Man mano che procedevano Bonnie si accorse che quel luogo non sembrava tanto spettrale rispetto al resto della Dimensione Oscura.I mattoni che formavano la struttura erano di un colore chiaro,così come le finestre i cui vetri erano puliti e trasparenti.L’erba curata piena di fiori di ogni tipo cresceva ai lati del castello insieme ad alberi del tutto normali.Stranamente la rossa si sentì protetta ed in un attimo la brutta sensazione che aveva avvertito sparì.
-Coraggio Streghetta andiamo.Avrai tempo per ammirare la bellezza di questo posto.-
Annuì alle parole di Damon,nonostante fosse ancora meravigliata.Si lasciò condurre all’interno del portone principale e lungo un corridoio abbastanza ampio illuminato da torce gialle e bianche.Le pareti erano arricchite da fiori vivi che gli conferivano un aspetto quasi fatato,mentre il pavimento ai loro piedi era coperto da un tappeto rosso di morbido velluto.Giunsero infine al centro di un salone completamente immerso nella natura.Sembrava si trovasse al centro di una radura e non all’interno di un castello,piante ed erba fresca coprivano ogni cosa di quel luogo come una dolce coperta.
-Benvenuti nella mia dimora miei cari amici.-
La figura di una donna bellissima vestita di un lungo abito celeste fece il suo ingresso,dopo aver pronunciato quelle parole.Aveva lunghi capelli ricci castano chiaro ed occhi azzurro cielo.Sulla fronte pendeva una coroncina dorata e azzurra,mentre ai piedi si potevano notare dei comodi sandali dello stesso colore del vestito.Sage si inchinò davanti alla donna,che gli sorrise cordiale salutandolo con calore,segno evidente che si conoscevano da parecchio tempo e poi si congedò.Il suo compito era solo quello di accompagnarli per il momento,se fosse rimasto avrebbero dato nell’occhio.Ma si era ripromesso che finchè i suoi amici fossero rimasti lì,li avrebbe protetti come poteva.
-Damon che piacere rivederti,era da tanto tempo che non passavi a trovarmi.Immagino che questa deliziosa fanciulla sia la strega di cui mi hai parlato.-
-Mi perdonerai se non sono passato a salutare Eris,ma come ben sai ho passato gli ultimi anni ad uccidere chiunque fosse così stolto da mettersi contro un Salvatore.-
-Oh non ne dubito.Vedo che nonostante gli anni il tuo ego non ha risentito del tempo,sei sempre lo stesso vampiro impertinente.-
-Ovviamente mia signora.-
La risata di Eris ruppe quello strano scambio di battute.Bonnie vide Damon avvicinarsi per baciare con galanteria la mano della donna,esattamente come Sage aveva fatto con lei e le sue amiche al Pensionato.Un improvvisa sensazione di irritazione gli si strinse allo stomaco,vedendo l’intimità che c’era tra i due.Probabilmente,si trovò a pensare,in passato erano stati insieme.Eris la fissò divertita per qualche secondo,poi le si avvicinò posandole una mano sulla guancia.
-Tu devi essere Bonnie.Damon mi ha parlato di te quando mi ha chiamato per dirmi che sareste venuti qui.Io sono Eris e ti aiuterò ad acquisire il resto dei tuoi poteri da strega.Sono una strega anche io,sebbene non si noti.-
Bonnie arrossì lievemente sotto lo sguardo limpido della donna.Sembrava come se potesse leggere la sua anima attraverso quegli occhi color cielo.Si sentiva nuda e vulnerabile,come quando era bambina.
-Perdonate il mio tergiversare.Immagino sarete stanchi dopo un così lungo viaggio,attraversare i portali non è una passeggiata.Venite vi mostro le vostre stanze,finchè resterete qui sarete miei ospiti.-
Eris li condusse su per una scalinata di marmo bianco fino al primo piano del castello,mostrando loro le stanze in fondo al corridoio.Con sua grande sorpresa Bonnie si accorse che la sua stanza e quella di Damon erano una di fronte all’altra.Quest’ultimo si era già sistemato sorseggiando del buon whiskey.Scuotendo la testa,anche la ragazza entrò nella sua stanza,ma prima che potesse chiudere la porta venne fermata da Eris.
-Ti ama anche lui solo che ancora non lo sa.Non essere gelosa del rapporto tra me e Damon,Bonnie.Non ne hai alcun motivo e presto capirai.-
Poi dopo averle regalato una delicata carezza sul capo,Eris si affrettò a raggiungere le scale lasciando Bonnie nello stupore totale.

Come diavolo aveva fatto quella donna a capire cosa stavo pensando prima?E cosa vuol dire che presto capirò?.

Con mille interrogativi nella mente,si svestì in fretta dirigendosi verso l’enorme bagno collegato alla stanza da letto.Forse il getto dell’acqua calda era quello che le ci voleva e l’avrebbe aiutata a distendere i nervi.



Angolo autrice:


Voilà la magia ha fatto il suo corso ed io ho aggiornato in perfetto orario,nonostante questo capitolo mi abbia dato non pochi problemi.L’ho riscritto,corretto e riletto 300 volte prima di postare perché non ero convinta se inserire la scena finale qui o come apertura al prossimo capitolo.Alla fine ho avuto un lampo di genio e l’ho inserito qui. xD
Finalmente gli altarini vengono fuori.Abbiamo il nostro cattivone che dopo aver soggiogato Caroline(la quale non ricorda nulla ed è convinta di avere solo mal di testa) si affretta a raggiungere la dimensione Oscura per seguire i nostri Damon e Bonnie.Frattanto Sage aiuta i due ad aprire un varco che li porti da Eris,una strega amica di Damon che aiuterà Bonnie con i suoi poteri.
Qui la nostra streghetta ha un mezzo attacco di gelosia vedendo il legame tra il nostro sexy vampiro e la donna,ma quest’ultima la rassicura ed ha anche un ottimo motivo per farlo che scoprirete nel prossimo capitolo.Anche Damon ha un attacco di irritazione contro Sage,quando vede quest’ultimo troppo carino con Bonnie. xD Per ora il nostro vampiro francese ha fatto una breve comparsa,ma nel corso della storia avrà un ruolo essenziale,non disperate ritornerà presto.
Nel prossimo capitolo ci sarà spazio anche per Matt,che poverino fin’ora ha avuto un ruolo marginale nella storia.E chissà che cosa accadrà al nostro bel biondino preferito. ;) Grazie ancora a tutti per le recensioni e per tutti coloro che leggono o seguono.Al prossimo aggiornamento!!!
XoXo
Sara


Vi allego l’immagine di Eris così come l’ho pensata io,e fortunatamente sono riuscita a trovare una foto che la rispecchiasse alla perfezione.
ERIS:


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Capitolo 6
*** Capitolo cinque ***





Capitolo cinque

Un varco dimensionale si aprì al centro della periferia della Dimensione Oscura,seguito da due figure incappucciate.Lunghi mantelli neri svolazzavano nella brezza opprimente ed acre di quel luogo.Non aveva mai visitato quella dimensione,seppur ne aveva sentito parlare nel corso degli anni.Preferiva di gran lunga la sua dimora a Moron,ma osservandosi attorno ammise che tutto quel nero e quelle tenebre in un certo senso lo affascinavano.
Agaron si calò meglio il cappuccio del mantello sugli occhi,non era saggio farsi riconoscere ed attirare troppo l’attenzione.Quel dannato vampiro poteva aver ingaggiato spie e non era da escludere che potesse avere degli alleati.Con un gesto secco indicò a Morphen di precederlo di qualche passo,mentre lui stesso si premurava di chiudere il varco che avevano aperto.Era meglio non creare collegamenti inutili e dannosi tra la sua dimensione e quella Oscura.
Subito dopo si affrettò a seguire il suo servitore,che lentamente procedeva lungo la via.Avevano scelto una dimora tetra e periferica,molto antica e disabitata dove sistemarsi, intorno alla quale non vi era molta attività.Era infatti raro che qualcuno si avventurasse presso la periferia più remota e isolata.Sebbene lì ci fossero demoni,vampiri e mille altre creature della notte e del male,nessuno di loro amava molto la solitudine.Preferivano di gran lunga il centro dove poter esporre come trofei i loro schiavi e le loro prede.
Percorsero alcune strade parallele a quelle del mercato,mentre Morphen scrutava il paesaggio circostante in modo vigile.In poco tempo arrivarono alla loro meta.A primo impatto si potevano scorgere i resti di quello che un tempo era stato un muro di cinta fortificato,ormai ridotto in macerie.Un viale stretto e angusto,dove la vegetazione impediva il passo,copriva la dimora da occhi indiscreti.Con uno schiocco di dita da parte di Agaron,le erbacce si aprirono come una tenda,permettendo loro il passaggio per poi richiudersi.
Stessa sorte accadde al portone principale in stile medievale,che li accolse prima di chiudersi con un tonfo sordo.All’interno le mura erano illuminate da fiaccole stregate che si accendevano al passaggio di qualcuno,mentre il pavimento era ricoperto di ragnatele e polvere.Alla fine del corridoio vi era una scalinata in legno,per metà mangiata dalle tarme,che emetteva strani scricchiolii man mano che procedevano ai piani superiori.Solo quando arrivarono alla stanza padronale,Agaron si concesse il lusso di sistemare il posto decadente per renderlo più abitabile e comodo.
-Portami qualcosa da bere Morphen,dopo questo viaggio ne ho immensamente bisogno.-
-Come desiderate padrone.-
L’uomo uscì lasciandolo da solo con i suoi pensieri.Avrebbe dovuto pazientare un po’ prima di prendersi la strega,ma il gioco valeva la candela.In fondo non gli serviva a niente una strega inesperta e del tutto debole.Avrebbe atteso che i suoi poteri si fossero manifestati a pieno per agire.E se tutto andava secondo i suoi piani,non avrebbe nemmeno sprecato tempo a ritornare in quel buco di paesino sulla Terra chiamato Fell’s Church..

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Dopo che Bonnie e Damon,insieme a Sage,erano partiti per la Dimensione Oscura il Pensionato era calato in un silenzio surreale.La preoccupazione di tutti cresceva ogni minuto di più,ma occorreva la dovuta calma per affrontare quella situazione.Innanzitutto avevano dato una mano alla signora Flowers con l’incantesimo di protezione,aiutando poi la donna a sedersi sul letto della sua stanza per riposare.Era troppo anziana per sfruttare la sua magia,le occorrevano troppe energie preziose.
Elena e Stefan si erano rintanati della loro camera al secondo piano,non era saggio per nessuno di loro restare immobili aspettando una chiamata o che il tempo passasse velocemente.Meredith era tornata a casa,non poteva restare alla pensione,aveva dei familiari a cui dar conto di dove andava e del perché stava fuori casa per ore intere.Gli unici rimasti nell’enorme salone erano Matt e Caroline.
Quest’ultima seduta sul divano,continuava a massaggiarsi le tempie per scacciare via quell’enorme mal di testa che sembrava non darle tregua.Troppo presa dagli avvenimenti che riguardavano Bonnie,non si era soffermata più del dovuto su se stessa.Quando si era svegliata quella mattina,aveva avvertito una strana sensazione,come se qualcuno la stesse spiando o le stesse leggendo i pensieri.Poi si era data della sciocca da sola ed era uscita di casa accantonando la questione.
Un'altra fitta alla testa la costrinse a chiudere gli occhi per qualche secondo,tempo necessario affinchè Matt si precipitasse da lei mettendole una mano sulla spalla.
-Care tutto bene?Hai una faccia stravolta.-
-Sto bene Matt.E’ solo uno stupido mal di testa,credo di aver dormito male questa notte.E la preoccupazione per Bonnie non aiuta.-
Regalò al ragazzo un sorriso gentile che venne ricambiato con una stretta più decisa sulla spalla.Ora che poteva osservarlo meglio,Matt era cresciuto parecchio.Il suo fisico si era sviluppato diventando muscoloso e si era alzato di un paio di centimetri.Non si era mai soffermata sul ragazzo prima d’ora,forse perché lo aveva sempre visto come un amico.Ma doveva ammettere che i suoi occhi chiari la attiravano come una calamita.Arrossendo dopo quel pensiero,abbassò la testa imbarazzata.
-Care?Care mi stai ascoltando?-
-Si scusa Matt,ero persa nei miei pensieri.Cosa stavi dicendo?-
-Oh nulla di importante tranquilla.Cercavo di far passare il tempo,questo silenzio mi sta uccidendo.Coraggio fammi posto su quel divano.-
Si scostò per permettere al ragazzo di sedersi nel posto vuoto accanto al suo,prima di tornare ad osservare le fiamme del camino che scoppiettavano.Sospirando,senza rendersene conto,poggiò la testa sulla spalla di Matt,che prontamente la circondò con le sue braccia.Non dissero una parola,ma quel gesto contava molto di più.Stava a significare che c’erano l’uno per l’altra,e che quella situazione difficile potevano condividerla insieme invece che accollarsene il peso da soli.Ancora non sapevano che il futuro gli avrebbe riservato sorprese,ma la mattina seguente si sarebbero risvegliati abbracciati e con un’espressione serena sul volto.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Un nuova giornata era sorta nella Dimensione Oscura,strappando i suoi abitanti all’oblio del sonno.Una ragazza dai lunghi capelli rosso fuoco si stava giusto stiracchiando le braccia sbadigliando.Non aveva dormito molto quella notte,nonostante fosse stanca e provata dal viaggio.Ma i troppi pensieri che le vorticavano nella mente non l’aiutavano affatto,aveva passato gran parte del tempo a chiedersi cosa volesse dire Eris con quelle parole,ma non trovava ancora risposta.Scuotendo la testa,mise i piedi fuori dal letto incontrando la morbidezza della moquette panna che ricopriva il pavimento.
Fece una doccia veloce e si vestì scendendo di corsa le scale.Quando arrivò in sala da pranzo si accorse che Damon era già seduto a tavola sorseggiando un bicchiere con uno strano liquido dentro,mentre Eris prestava attenzione ad un giovane uomo dai lunghi capelli castani raccolti in una coda bassa.Osservandolo meglio,Bonnie si accorse che aveva dei luminosi occhi color azzurro-grigio,delle orecchie a punta e numerosi tatuaggi sparsi per le braccia e l’addome coperto solo da un gilet scuro.Con un sonoro buongiorno,si accomodò attirando l’attenzione su di sé.
-Buongiorno cara,spero hai dormito bene.Serviti pure,altrimenti la colazione si fredda e hai bisogno di energie per la nostra prima sessione di magia.-
-Sessione di magia?-
-Si streghetta.Tu ed Eris oggi vi allenerete per far uscire fuori i tuoi poteri ancora assopiti,è questo che farai ogni giorno ed è per questo che ti ho portato qui.-
-Certo ma non prima che Bonnie abbia mangiato qualcosa.A proposito ti presento Alistar,lui è quello che nel vostro mondo chiamate marito.-
-Oh..Piacere mio Alistar.-
Osservando il sorriso rassicurante dell’uomo di fronte a lei,Bonnie si diede della stupida per il senso di gelosia che l’aveva pervasa la sera precedente nei confronti di Eris.Stringendo la mano che lui le porgeva,si affrettò a mandar giù qualcosa sebbene non avesse molta fame.Era terribilmente preoccupata e non sarebbe stato facile acquisire i poteri completi.Ci aveva provato per qualche tempo,aiutata dalla signora Flowers e dal grimorio di sua nonna,ma a parte accendere piccoli fuocherelli e far sollevare piume non riusciva a far molto.
-Bene signore vi lascio alle vostre magie.Vado a fare un giretto in città.Sapete cose da uomini.-
E dopo un breve cenno del capo ed una smorfia ammiccante,Damon scomparve seguito da Alistar.Rimaste sole le due donne si affrettarono a raggiungere un ampio salone circolare,illuminato da tiepidi raggi del sole.A parte un tavolo posto sotto una libreria piena di libri ed un camino spento,quel luogo sembrava spoglio.Ma Bonnie era concentrata sui raggi solari per prestare attenzione al resto.Non capiva da dove provenisse quella luce,dato che in quella dimensione l’astro praticamente non esisteva.
-I raggi del sole sono opera mia,questo è una delle cose che una strega completa riesce a fare,ma non solo.Tutte le piante,i fiori e gli alberi che hai visto nella tenuta sono anch’essi frutto di magia.Devi capire Bonnie che per una strega avere il pieno controllo dei suoi poteri è fondamentale.E’ come respirare o camminare.Devi sentire la magia che scorre nelle tue vene.-
Protendendo i palmi delle mani sul pavimento di marmo,Eris fece crescere un soffice manto erboso che scomparve pochi secondi dopo.Sorrise vedendo l’espressione stupita della rossa,prima di affrettarsi a raggiungerla.
-Coraggio ora prova tu stessa.So che ti sembra impossibile ma non lo è.Ricordati le tre cose fondamentali quando pratichi magia:concentrazione,visualizzazione ed energia.Concentrati e lascia che l’energia della tua magia ti scorra nelle vene,poi focalizza nella tua mente il prato prima di comandare i tuoi poteri.-
Bonnie annuì chiudendo gli occhi e protendendo le mani come aveva visto fare ad Eris pochi attimi prima.Lasciò che la sua mente si svuotasse completamente di tutto.Immaginò un enorme prato verde e curato in cui camminare a piedi nudi ma non successe nulla.Provò e riprovò fino al calar della sera ma la sua magia aveva deciso di non collaborare.Durante la cena non proferì parola,limitandosi a mangiare qualche boccone,prima di congedarsi per salire in camera sua.
Damon aveva osservato la sua streghetta per tutto il tempo,meravigliandosi del suo strano silenzio.Non aveva avuto modo di chiedere come fosse andato l’allenamento,ma dallo sguardo di Eris poteva immaginare cosa fosse accaduto.Per questo si congedò anche lui deciso ad andare a parlare con Bonnie.Stranamente non sopportava l’idea di saperla triste e delusa da se stessa.Adorava molto di più quando sorrideva imbarazzata,guardando tutti con i suoi occhi da cerbiatto.Salì le scale ed entrò nella stanza,richiudendosi la porta alle spalle.
Bonnie era distesa sul letto ad osservare il soffitto,non si era accorta della sua presenza.Si avvicinò lentamente per non spaventarla,per poi sedersi sulla parte di letto vuota.La rossa sobbalzò leggermente quando notò la presenza del vampiro,arrossendo subito dopo.
-Allora streghetta vuoi dirmi perché hai questo muso lungo?E non dire sto bene perché so che c’è qualcosa che non va.Avanti sputa il rospo.-
La osservò mentre si mordeva il labbro inferiore indecisa,poi prese un leggero respiro e si girò verso di lui per guardarlo negli occhi scuri come la notte.
-Sai benissimo cosa non va,Damon.Non sono riuscita nemmeno a fare un misero incantesimo,sono una pessima strega ecco la verità.-
-Non sei una pessima strega Bonnie.Sei solo molto insicura,spesso e volentieri ti sottovaluti e non dovresti.Sono sicuro che ce la farai,ma devi infilartelo bene in questa testolina.-
Con un gesto della mano indicò la fronte della ragazza,che sorrise lievemente per le parole di incoraggiamento del vampiro.Aveva paura di rompere l’atmosfera che si era creata in quella stanza,era raro che Damon incoraggiasse qualcuno o si preoccupasse di altro oltre se stesso.Aveva il timore che se avesse detto qualcosa di sbagliato,lui sarebbe sparito da un momento all’altro.Per questo si limitò a ringraziarlo per poi cambiare argomento.
-Credi che riusciremo a cavarcela anche questa volta?Io ho…paura,Damon.Ho paura di non farcela,di non riuscire a combattere e di perdere tutte le persone a cui voglio bene,compreso te.Forse è il senso di responsabilità che mi preme sulle spalle a bloccare la mia magia.-
-Ce la faremo Uccellino,te lo prometto.Anche se non dovessi acquisire i tuoi poteri riusciremo a vincere.Ora cerca di riposare,ne hai bisogno.-
Stava per alzarsi dal letto pronto ad abbandonare la stanza,ma si fermò indeciso.Dentro il suo corpo vi era una battaglia tra cuore e ragione.Per una volta la pietra attorno al suo cuore si aprì in un leggero spiraglio di luce e l’istinto prese il sopravvento.Si voltò di nuovo verso Bonnie,che lo osservava confusa ed incatenò i loro sguardi.
-Per quello che vale detto da me…Io ho fiducia in te Bonnie.-
Rimasero per diversi secondi in silenzio in quella stanza,continuando a scrutarsi per paura di rompere quella strana alchimia. Nel momento in cui il moro si alzò,la mano della ragazza scattò fulminea verso il suo polso bloccandolo.Se quella reazione lo spiazzò non lo diede a vedere,ma ciò che uscì subito dopo dalle labbra del suo uccellino lo lasciò senza fiato.
-Per favore.Resta…-
La mano della ragazza aveva perso presa su di lui,scivolando inerme sul copriletto color cipria.Bonnie abbassò lo sguardo,sentendosi incredibilmente stupida in quel momento.Come diavolo le era venuto in mente di dire a Damon Salvatore di restare con lei?Probabilmente il vampiro di lì a poco le avrebbe riso in faccia o peggio le avrebbe staccato la testa in meno di cinque secondi.Sorprendemente,percepì la leggera pressione del materasso che si abbassava.Le dita fredde di Damon le sollevarono il mento,mentre il moro poteva osservare il rossore che le colorava le guance.Un secondo dopo le sue braccia la avvolsero in un abbraccio delicato.Senza rendersene conto si mosse solo per posare la testa sul petto del vampiro,mentre percepiva le sue mani attorno alla vita e tra i ricci dei suoi capelli.Cullata da quel gesto,finalmente sprofondò nel mondo dei sogni.
Intanto al piano di sotto Eris ed Alistar se ne stavano seduti sul divano,scambiandosi tenerezze di tanto in tanto.La donna sorrise percependo ciò che stava avvenendo al piano di sopra.I suoi ospiti non lo sapevano,ma uno dei suoi più grandi poteri da strega era l’essere sensitiva oltre a poter leggere la mente.
-Credi che quei due impareranno mai ad amarsi?-
La voce calma e pacata di suo marito la strappò dalle sue riflessioni.Prima di rispondere si concesse un lungo respiro.Era sicura delle sue supposizioni ed il tempo le avrebbe dato ragione.
-Oh ne sono certa tesoro.Damon è un gran testone,ma presto capirà anche lui.-
I due coniugi si guardarono complici,prima di dirigersi verso la loro camera da letto.Entrambi immersi nei ricordi di quando si erano innamorati e conosciuti.Ricordi che ancora adesso,a distanza di tempo,non facevano che accrescere il loro amore.



Angolo autrice:


Oddio che fatica immane scrivere questo capitolo.Molto spesso è difficile conciliare le immagini nella tua testa e trasportarle su carta,quindi perdonate se qua e là ci potrebbero essere alcuni errori di battitura.Spero comunque di essere riuscita perfettamente a descrivere le scene e che voi abbiate capito.
Dopo questa piccola parentesi veniamo alle considerazioni sul capitolo in sé.Come avrete notato dal capitolo precedente,anche Agaron è arrivato nella dimensione Oscura insieme al suo servitore.A che scopo mi chiederete voi e perché ha liberato Caroline dal suo controllo?Bhè diciamo che attraverso Care poteva avere informazioni dettagliate su Bonnie e sul piano di Damon,per cui una volta saputo ciò che gli premeva sapere la ragazza non gli interessava più.
Per quanto riguarda le ragioni che lo spingono a seguire i nostri Bamon,vi verranno svelate presto quindi pazientate ancora un pochino.Per la gioia di qualcuno c’è anche una scena Matt/Caroline (coppia che adoro molto insieme sebbene nei libri lei stia con Tyler).Io credo che i due stiamo bene insieme per cui mi sono accodata al telefilm.Ho pensato che anche Matt avesse diritto ad essere felice e perché no a trovare l’amore.
Intanto Bonnie capisce il significato delle parole di Eris quando la donna le presenta suo marito Alistar.Come potete vedere abbiamo altri due fan del Bamon ahahahah xD Ed a proposito di Bamon per la vostra gioia finalmente qualcosa sembra smuoversi nel nostro vampiro sexy.Per una volta segue l’istinto e decide di incoraggiare la streghetta dicendole che ha fiducia in lei e decidendo poi di restare nella sua stanza.
Sembrerà forse un po’ scontata e banale la frase “Io ho fiducia in te Bonnie”,ma detta da Damon la frase ha tutt’altro significato.Sappiamo bene che lui ha smesso di fidarsi delle persone perché è sempre stato tradito(vedi la storia con Katherine),per questo quella frase è tremendamente importante.Indica un cambiamento radicale che sta avvenendo in lui,e che sebbene per ora non gli dia peso,molto presto sarà costretto a farlo.
Vi lascio alla lettura della storia e ringrazio tutti i lettori,le mie belle recensitrici bamon che adoro a dismisura e tutti coloro che seguono la storia.Vi allego anche l’immagine di Alistar sotto,così vi fate un’idea del personaggio.Al prossimo aggiornamento.
Xoxo
Sara



ALISTAR:


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Capitolo 7
*** Capitolo sei ***





Capitolo sei



Un pallido raggio di sole le solleticava dolcemente il volto ancora placidamente addormentato.Infastidita mugugnò qualcosa di incomprensibile,cercando riparo sotto il cuscino bianco del suo letto,ma la sua guancia incontrò una morbida superficie stranamente troppo liscia.Ancora confusa,lasciò che la sua mano delicata ed esile scivolasse lentamente su quel tessuto finchè non incontrò un pezzo di pelle scoperta.Aprì gli occhi di scatto trattenendo un sussulto che le rimase bloccato in gola alla vista di un Damon Salvatore profondamente addormentato accanto a lei.
In un attimo le tornarono alla mente le immagini della notte trascorsa,mentre le sue guance si tingevano di un pallido color rosato.Ancora stentava a credere che fosse accaduto per davvero.Aveva dimostrato un coraggio che non le apparteneva quando aveva espressamente chiesto,-supplicato-,che lui restasse lì con lei.Ed era ancora più sorpresa del fatto che Damon l’avesse accontentata senza esitare,sapendo che quella richiesta comportava solo dormire senza sottintendere dell’altro.Posando il suo sguardo sul volto del vampiro,si permise di memorizzarne tutti i dettagli.Era incredibilmente bello anche quando dormiva,dovette constatare la ragazza.
-Streghetta se continui ad elogiare la mia bellezza mi consumerai.-
Persa nei suoi pensieri,non si era accorta che il ragazzo in questione,frattanto,si era svegliato ed ora la osservava a sua volta,divertito,con le mani posate dietro la testa.Gli mostrò le spalle per nascondere il rossore che le colorava le guance,ma un secondo dopo percepì le dita di Damon percorrere la pelle liscia della sua spalla,lasciata nuda dalla camicia da notte scura che indossava.Sospirò cercando di mascherare i brividi che il suo tocco le procurava,poi si voltò lentamente.
-Il mondo non gira attorno a te vampiro egocentrico.Si da il caso che io stessi andando a fare una doccia.-
-Ma il tuo mondo gira attorno a me Pettirosso.-
Il corvino si era avvicinato sussurrandole quelle parole sulle labbra,godendosi la scena di una Bonnie imbarazzata incapace di rispondere.Gli costava ammetterlo ma la preferiva così piuttosto che con lo sguardo triste e deluso.La vide alzarsi di corsa,per poi afferrare con mani tremanti i vestiti posti sulla cassapanca accanto al letto.
-E se vuoi la doccia possiamo farla assieme,sarebbe molto più divertente.-
In risposta ebbe solo un cuscino lanciato sulla faccia seguito dal tonfo della porta del bagno che si chiudeva e che copriva le sue risate.Scuotendo la testa decise di andare a fare una doccia anche lui,- nella sua stanza-,sebbene constatò che non gli sarebbe affatto dispiaciuto mettere in pratica ciò che le sue parole avevano detto.Silenziosamente si avvicinò alla porta d’uscita,chiudendosela alle spalle.
Sotto il getto dell’acqua calda che rendeva i suoi capelli neri ancora più scuri,Damon ebbe modo di riflettere.Si sentiva strano,e terribilmente confuso.Con Bonnie si era comportato come al solito con battutine e sarcasmo,ma aveva percepito chiaramente la crepa quasi invisibile,sottile,che la sera precedente si era aperta nella pietra che avvolgeva il suo cuore.Non era ancora pronto a lasciarsi andare,a lasciarsi travolgere dalle emozioni umane che aveva obbligato a spegnere 500 anni fa.Lo avrebbero reso solo troppo debole,ed al momento non poteva permetterselo.O almeno era quello che credeva.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Non avevano più parlato dopo quello strano abbraccio che si erano scambiati sul divano del Pensionato.Si erano limitati al silenzio reciproco ignorandosi,sebbene mille domande premevano nella mente di entrambi.Matt osservava Caroline,seduta al bancone della cucina,che parlava con Elena e Meredith sorseggiando un infuso di erbe aromatiche.Non aveva mai fatto caso all’aspetto fisico della ragazza prima d’ora.L’aveva sempre vista come un’amica della sua ex ragazza.Lui ed Elena erano stati insieme per molto tempo,tanto che aveva creduto fosse quella giusta con cui passare una vita intera.Ma il fato l’aveva fatto ricredere.
All’inizio della relazione di quest’ultima con Stefan,si era sentito quasi tradito ed escluso.In fondo lui e la ragazza erano cresciuti insieme,superando ostacoli,dolori e l’adolescenza.Poi aveva osservato la dolcezza che si celava dietro i loro sguardi,il loro comunicare senza bisogno di parole e la loro complicità,per rendersi conto che quello strano ragazzo,forse,meritava il cuore della bionda molto più di lui.
Ora a distanza di tempo,dopo tutto quello che avevano passato,superato e attraversato,era quasi invidioso.Sognava anche lui un giorno di poter trovare un amore così intenso e forte nonostante i problemi,e Damon,che avevano cercato di tenere separati i suoi amici.Ma il suo strano sentimento nei confronti della bionda era ormai sparito,sostituito da una più sincera e fraterna amicizia.Ritornò ad osservare Caroline,soffermandosi sui luminosi capelli ramati che le scendevano lisci lungo la schiena,a contornare in modo perfetto il suo viso delicato ed i suoi bellissimi occhi verdi.Era bella,si ritrovò a pensare.Di una bellezza meno abbagliante rispetto a quella di Elena,ma era proprio questo che lo attirava come una falena attorno alla luce.
Quando la osservò ridere portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio,prese la sua decisione.Era stanco di quello strano comportamento sfuggente che da giorni li caratterizzava.Sembrava che avessero preso la scossa,motivo per cui non riuscivano a stare vicini nella stessa stanza per più di cinque minuti senza sentirsi imbarazzati.Le avrebbe parlato una volta per tutte,e se fosse andata male almeno ci aveva provato.
Vide Elena sparire su per le scale per dare una mano alla signora Flowers,mentre Caroline si era offerta di sistemare la legna per il fuoco.Era giunta la sua occasione,si ripetè il ragazzo.Silenziosamente le si avvicinò,fermandosi accanto alla poltrona scura preferita da Damon.Si schiarì la gola,mentre la ragazza restava immobile a guardarlo,torturando un lembo della sua maglietta bianca.Probabilmente cercava una via d’uscita per evitare quel discorso imbarazzante,ma Matt non le avrebbe permesso di scappare.Non questa volta.
-Care dobbiamo parlare.-

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


All’interno della Dimensione Oscura,un vampiro dai corti capelli biondo cenere ed occhi incredibilmente gialli,se ne stava poggiato al muro di un bar,nascosto nell’ombra.A braccia conserte ed una gamba piegata che poggiava contro la parete alle sue spalle,scrutava la clientela con assoluta discrezione.Aveva dovuto rifiutare l’offerta di Eris,quando qualche giorno prima lo aveva invitato a restare al castello insieme ai suoi amici.Era molto legato a Damon e a Bonnie,ma la sua presenza unita alla loro avrebbe potuto destare scomodi sospetti.Sage,infatti,non era molto convinto che lì si trovassero al sicuro e al riparo dalle ombre e per questo aveva deciso di sondare la zona circostante.
Era nato e cresciuto in quel luogo infernale,per lui nessun angolo della Dimensione Oscura era irrangiungibile.Fece scorrere lo sguardo fin al bancone sporco e consunto,finchè un uomo non catturò il suo interesse.Se ne stava seduto ad un tavolo appartato,poco distante da lui,mentre sorseggiava un bicchiere di Black Magic assieme ad altri due energumeni.Lo sentì raccontare che aveva visto due uomini incappucciati addentrarsi lungo la periferia remota della città,pochi giorni addietro.Attese ulteriori dettagli pazientemente,ma l’uomo sembrava aver perso interesse per quel racconto.Lo vide posare alcune monete accanto al bicchiere vuoto,pronto ad alzarsi per raggiungere i suoi amici.Sage fu più veloce,gli si sedette di fronte in modo aggraziato,costringendolo a risedersi.
-Buonasera monsieur,mi permetta di offrirle un altro bicchiere di quello che stava consumando.Sa sono molto interessato alla sua storia e mi perdoni ma non ho potuto fare a meno di ascoltare.-
Facendo un cenno all’oste ordinò altri due bicchieri di liquore,mentre il suo sguardo si posava attento e con un sottile velo di minaccia sull’uomo.Mentre quest’ultimo deglutendo si affrettava a riprendere il racconto,aggiungendo anche i dettagli.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Eris osservava compiaciuta i progressi di Bonnie.Nel giro di ventiquattro ore la ragazza aveva sorprendentemente acquistato più sicurezza e padronanza di sé,cosa che si rifletteva anche sui suoi poteri.Sorrise soddisfatta osservando il manto erboso,questa volta completo di fiori e piante,che la strega aveva fatto apparire al posto del pavimento.Si beò interiormente del fatto che avesse ragione,era bastata la fiducia e la vicinanza di Damon per creare la spinta necessaria a sbloccare i poteri di Bonnie.Quei due erano legati indissolubilmente,molto più profondamente di quanto loro stessi credessero.Ed il suo compito,oltre ad addestrare la rossa,sarebbe stato quello di farglielo capire sebbene non sapesse ancora in che modo.
Aveva osservato e percepito di persona lo stato d’animo di Damon quando era sceso a colazione quella mattina.Sembrava il solito indifferente vampiro menefreghista,eppure dietro la sua facciata Eris aveva scorto il suo turbamento e la sua decisione di accantonare i sentimentalismi almeno per il momento.Lo conosceva da tempo,e poteva chiaramente capire le motivazioni per cui il moro era propenso a chiudere il suo cuore attorno ad un muro di pietra.Sapeva infatti che Damon era profondamente convinto che i sentimenti rendessero deboli e che lasciarsi andare ad essi,seppur in minima parte,lo avrebbe distrutto.Ancora non aveva capito che a volte non tutti i sentimenti distruggono,ma anzi ce ne sono alcuni che ti permettono di diventare più forte di quanto tu sia già.
-Bene per oggi basta così Bonnie.Sei migliorata notevolmente ed hai imparato a dosare,controllare e comandare la tua magia.Ora puoi percepirla e plasmarla a tuo piacimento,ma questo ti rende ancora troppo debole poiché ti prosciuga le energie.-
-Desinam incantatores.-
Alle parole della ragazza,l’incantesimo si spezzò e la stanza tornò alla normalità assoluta.Sorridendo ad Eris si asciugò il sudore che le imperlava la fronte per poi avviarsi verso la sua stanza.Aveva bisogno di una doccia prima di cena e di una sistemata ai capelli decisamente spettinati e fuori posto. Si sentiva stranamente soddisfatta di se stessa,sebbene la sera precedente era delusa.Il discorso di Damon l’aveva colpita nel profondo,tanto da farle acquistare una sicurezza che credeva di non possedere affatto.
Così decise di andarlo a cercare per ringraziarlo e aggiornarlo sui suoi progressi.Lo trovò seduto sul davanzale nella stanza che Eris gli aveva affidato,intento a scrutare il paesaggio fuori dalla finestra.Gli si avvicinò lentamente fino a fermarsi a pochi passi da lui,che accortosi della sua presenza si era voltato a fissarla.Prendendo un bel respiro,Bonnie fece un ulteriore passo non smettendo nemmeno per un secondo di rispecchiarsi in quegli occhi neri.
-Scusa se sono piombata qui nella tua stanza ma avevo bisogno di parlarti.Volevo dirti grazie...Grazie per non esserti arreso,grazie per avermi protetto e perché continui a farlo,grazie per aver creduto in me e per essere rimasto quando ne avevo bisogno.Ma soprattutto grazie per essere qui con me,nonostante sappiamo entrambi che avresti preferito non dover tornare in questo posto orribile.-
Prima che Damon potesse risponderle,Bonnie si sporse posandogli un lieve bacio sulla guancia sinistra prima di abbandonare la stanza.Dopo che la porta si fu richiusa,il moro passò le dita nel punto in cui la streghetta lo aveva baciato.Percepiva un immenso calore propagarsi da quel punto,come se una potente scossa elettrica lo avesse colpito.Era rimasto toccato dalle sue parole sincere e pure,nessuno lo aveva mai ringraziato e nessuno si era mai fidato di lui.Sorrise impercettibilmente,mentre sentiva un’altra piccola crepa aprirsi nella pietra al centro del suo petto.



Angolo autrice:


Ciaoooo ragazzuoli belli!!!Eccoci arrivati al capitolo sei ed ancora sono incredula.Questo capitolo è ricco di colpi di scena e di scene che aspettavate di vedere da parecchio.Notiamo l’evolversi del rapporto Bonnie/Damon e un confronto tra quello Matt/Caroline.Inoltre ricompare Sage,che come vi avevo anticipato non era scomparso ma avrebbe avuto un ruolo chiave all’interno di questa storia.Ci tengo a precisare che nei libri Sage non viene descritto nei dettagli e di lui ci danno solo informazioni sommarie,quindi la sua descrizione fisica ho deciso di immaginarla da sola.
Ritornando al capitolo possiamo finalmente leggere ciò che pensa e sente Damon,difatti ho voluto creare un punto di svolta per il suo processo di maturità interiore.Lo vediamo confuso per le sensazioni che la vicinanza di Bonnie gli provoca e pensa che i sentimenti rendano deboli.Ma tranquilli le circostanze lo faranno ricredere molto presto.Per quanto riguarda Bonnie su di lei non ho bisogno di scrivere ciò che prova per Damon,perché è sempre stato chiaro dal primo giorno che si sono visti.Anzi ho voluto focalizzare l’attenzione più sul loro legame e sul fatto che è grazie ad esso che lei riesce a sbloccare i suoi poteri da strega.
La ciliegina sulla torta è stata l’ultima scena,che lo ripeto è molto importante per l’evolversi del loro rapporto.Nessuno aveva mai ringraziato in modo sincero Damon e nessuno si è mai fidato ciecamente di lui,Bonnie lo fa e lo ha sempre fatto ed è questo che colpisce il nostro vampiro.
Per quanto riguarda Matt/Caroline diciamo che entrambi sono rimasti colpiti dall’altro ed iniziano a vederlo sotto una luce diversa.Per il momento devono chiarire sulle sensazioni che entrambi hanno provato grazie a quello strano abbraccio e credo ci vorrà il giusto tempo affinchè entrambi capiscano i loro sentimenti.
Al prossimo aggiornamento!!!
P.s. Mercoledì starò fuori casa per tutto il giorno e non avrò modo di scrivere un bel niente.Quindi il capitolo sette slitterà a dopo mercoledì.
XoXo
Sara


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Capitolo 8
*** Capitolo sette ***





Capitolo sette



La notte stava per calare nella Dimensione Oscura,ed i suoi abitanti si affrettavano a raggiungere le loro dimore per poter riposare.Solo un giovane mezz’elfo se ne stava seduto su una poltrona marrone scuro,incapace di dormire,mentre il suo sguardo di ghiaccio osservava le tende della finestra muoversi sotto la spinta del vento,sebbene la sua mente fosse persa in antichi ed ancora vivi ricordi.L’arrivo di Damon e Bonnie gli aveva fatto ritornare alla mente la sua gioventù.Alistar sorrise debolmente,rammentando di come fosse proprio in quel periodo che avesse conosciuto la sua Eris.
Erano altri tempi quelli,tempi in cui ancora non facevano parte del luogo cupo e tetro dove ora vivevano.Se chiudeva gli occhi poteva ancora sentire l’odore pungente dell’erba fresca,il calore dei raggi del sole che pizzicavano la pelle del viso e persino il fresco del vento che scompigliava i capelli.In un attimo la sua mente lo ritrasportò nella città di Meril,un luogo meraviglioso e magico immerso nella natura.Era quella la loro casa ed il loro rifugio.
Un rifugio che in seguito era stato spazzato via dalla furia della guerra contro gli orchi,ed ormai ridotto ad un cumulo di macerie e terra bruciata.Ma sebbene provasse nostalgia e perdita,quel luogo gli aveva regalato Eris.Ricordava nitidamente il giorno in cui l’aveva vista per la prima volta,a piedi scalzi, seduta sul bordo di un fiume.La sua bellezza lo aveva abbagliato.I suoi capelli rilucevano al sole e la sua pelle accaldata e nivea sembrava brillare come diamanti.Silenziosamente era rimasto incantato ad osservarla per ore intere,lasciando fuori il resto del mondo,finchè la fanciulla non si era voltata nella sua direzione.
Le si era avvicinato lentamente,per paura di spaventarla o farla fuggir via,per poi sedersi accanto a lei.Si era scusato per il suo comportamento maleducato e poco adatto ad un gentiluomo,e dopo un gentile baciamano si era presentato.In quel momento aveva avuto timore di una sua reazione,d’altronde le sue orecchie a punta non passavano inosservate.Ma sorprendentemente la fanciulla,che in seguito seppe chiamarsi Eris,gli fece notare che era proprio la sua natura a renderlo speciale e che del resto lei stessa era una strega.Giorno dopo giorno,trascorsero molto tempo assieme parlando,osservandosi,conoscendosi e comprendendosi.Alla fine si innamorarono entrambi e fu lì che ebbe inizio la loro storia.
-Tesoro stai bene?Hai lo sguardo perso e assente.-
La voce di sua moglie lo riscosse riportandolo al presente,strinse la mano che la donna gli aveva poggiato sulla spalla sinistra e le regalò un dolce sorriso.Poi la fece accomodare seduta sopra le sue ginocchia posandole un lieve bacio sul capo riccioluto.
-Sto benissimo tesoro.Stavo ricordando il giorno in cui ci siamo conosciuti per la prima volta.-
-Oh si lo ricordo bene,te ne stavi lì immobile a fissarmi come una statua di sale.-
-Hai ragione e sono stato un vero maleducato,ma poi mi sono fatto ampiamente perdonare.-
La risata cristallina di Eris gli riempì il cuore riscaldandolo nel profondo.Nonostante ne avessero passate tante,il loro rapporto non aveva mai vacillato.Amava sua moglie e l’avrebbe amata per sempre,nonostante le sue strane supposizioni sul legame di Damon e Bonnie.Doveva ammettere che anche lui aveva notato la forte alchimia che li univa,eppure sembrava che i due non la avvertissero affatto.Li conosceva da pochi giorni,ma nei loro gesti per un breve attimo aveva visto una complicità simile a quella che era sua e di Eris ai tempi della loro gioventù.E mentre si lasciava guidare a letto dalla sua compagna di vita,si ripromise che anche lui avrebbe dato una mano a quei giovani ragazzi.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Bonnie era semplicemente soddisfatta di se stessa quella sera.I suoi poteri stavano aumentando a vista d’occhio e grazie ai consigli di Eris,persino le sue energie risentivano meno degli effetti degli incantesimi.Avrebbe voluto mostrare i suoi progressi alle sue amiche,beandosi della loro presenza e delle loro risate.Le mancavano terribilmente,sebbene fossero passati solo alcuni giorni dalla sua partenza.Si chiese se stessero bene e al sicuro, cosa stessero facendo o pensando.Alle volte quando il pensiero volava a loro,si sentiva improvvisamente sola e angosciata.Ormai i suoi amici erano diventati la sua seconda famiglia.Ma improvvisamente la sua mente corse verso Damon,quando si rese conto che non era poi così sola come credeva.
Tra loro negli ultimi tempi sembrava si fosse creato una sorta di legame,un qualcosa che li turbava ed allo stesso tempo gli impediva di star lontani.Conosceva Damon da anni ormai,e sapeva che il vampiro era incline alle emozioni.Eppure nonostante il suo essere freddo,scostante,pungente e terribilmente arrogante lei non poteva fare a meno di continuare ad amarlo.Lo aveva amato dal primo momento in cui si erano trovati vicini alla festa di Alaric,quando le loro labbra,-e forse anche i loro cuori-, si erano uniti in un bacio delicato.Lo aveva amato anche quando lui non perdeva occasione per sedurre Elena e lei puntualmente si ritrovava col cuore a pezzi,piangente,prima di addormentarsi.E lo amava ancora adesso,a distanza di tempo,nonostante le sue battutine sarcastiche e la sua natura da vampiro.Sospirando,si rese conto che amava tutto di Damon Salvatore.
Frattanto nella stanza di fronte anche un certo vampiro era in vena di riflessioni interiori.Erano giorni che ripensava alle strane sensazioni che la vicinanza di Bonnie gli procurava.Si era reso conto di cercarla ogni volta che entrava in una stanza fino a far combaciare il suo sguardo scuro sulla sua figura minuta.Il suo profumo di fragole gli impregnava le narici anche quando erano distanti ed il rendersi conto che i poteri del suo uccellino eguagliavano quasi i suoi quanto a potenza,lo rendeva terribilmente orgoglioso.Si sentiva in un certo senso attratto dalla fanciulla,-donna ormai-,e gli capitava sempre più assiduamente di immaginare come il rosso dei suoi capelli si sposasse alla perfezione col nero dei suoi.Sarebbe stata senza dubbio una più degna principessa della tenebre rispetto alla bionda Elena.
Scosse la testa infastidito dai suoi stessi pensieri,versandosi del bourdon in un bicchiere di vetro.Da quando era così interessato alla streghetta?E soprattutto,per quale dannato motivo aveva iniziato a fare quelle strane considerazioni?Lui era un vampiro di ben 500 anni,aveva ucciso,soggiogato,fatto follie e di certo non si era rammollito nemmeno quando era innamorato di Katherine.Doveva decisamente dimenticare tutte quelle sensazioni,doveva tornare a spegnerle questa volta per sempre. Svuotò in un sorso il liquore caldo,sentendolo scendere per la gola,poi si sdraiò sul letto osservando il soffitto con le braccia dietro la testa. L’unica ragione che lo legava a Bonnie era quella di proteggerla e non c’era nessun altro motivo a spingerlo verso di lei,si ripeté convinto.

Ne sei davvero così sicuro?Oh io non credo proprio,c’è dell’altro.C’è sempre stato dell’altro,Damon,dalla prima volta che l’hai vista….

Irritato mise a tacere la sua coscienza,in quel momento non aveva bisogno di un discorso moralista molto simile a quelli che caratterizzavano il suo caro fratellino Stefan.Incrociando le caviglie una sull’altra,chiuse gli occhi cercando di riposare almeno per qualche ora.E possibilmente lontano dai pensieri che inesorabilmente vorticavano ormai attorno ad una ragazza dai ricci capelli rossi.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


-Care dobbiamo parlare.-
Quelle parole l’avevano fatta sussultare,impedendole di voltarsi e sparire su per le scale del Pensionato.Aveva accuratamente evitato Matt negli ultimi giorni,dopo il loro abbraccio sul divano.Lo aveva fatto perché si era sentita improvvisamente confusa,frastornata e travolta dalle emozioni che aveva provato.Era la prima volta che qualcuno la faceva sentire così vulnerabile ed esposta,per questo istintivamente aveva scelto la via più facile decidendo di evitare il tutto.Caroline non era mai stata una ragazza seria e posata,anzi la sua fama da cattiva ragazza l’aveva preceduta per tutti gli anni del liceo.All’epoca,esattamente come Elena,amava sentirsi al centro dell’attenzione e desiderata dai ragazzi.Non era un mistero che forse era questo il motivo per cui sentiva sempre la competizione nei confronti dell’amica bionda.
E a differenza di quest’ultima che alla fine aveva scelto un bravo ragazzo come Stefan Salvatore,lei aveva fatto fatica a trovare qualcuno che l’amasse per com’era non pretendendo nulla da lei.Col tempo era cresciuta,aveva troncato la relazione con Tyler perché troppo spenta e priva di reale interesse da parte di entrambi,decidendo di restare da sola finchè non avesse trovato la persona giusta.Non sapeva se fosse Matt quella persona,non ci aveva mai pensato prima di quel momento,ma era terribilmente spaventata.Spaventata dall’idea che anche il ragazzo biondo la considerasse solo per i suoi trascorsi da ragazza facile,che la cercasse solo per divertimento personale e che continuasse a vedere in lei la stessa ragazza immorale e vanitosa di alcuni anni fa.
Ma in quel momento prese la decisione di fermarsi ad ascoltare,smettendo di scappare.Se Matt voleva stare con lei solo per altri motivi e non per reale interesse,allora avrebbe voluto sentirlo subito e con le sue stesse orecchie piuttosto che continuare quello strano gioco del gatto che rincorre il topo.Sospirando,riportò lo sguardo sulla figura del ragazzo di fronte a lei che attendeva un suo consenso per parlare.
-Avanti parla Matt,ti ascolto.-
Lo vide prendere un bel respiro,ed avvicinarsi di qualche passo.Poteva chiaramente percepire l’agitazione del biondo attraverso le sue mani strette a pugno e la rigidità delle spalle.Evidentemente quel discorso era difficile anche per lui,si disse Caroline.
-Non abbiamo più parlato dopo quello che è successo tra noi Care.Ci siamo addormentati abbracciati e risvegliati nello stesso modo entrambi sorridenti,ma poi ci siamo allontanati come due stupidi.Io sono stato uno stupido,perché avrei dovuto dirti subito che quella sera la tua vicinanza mi faceva battere il cuore,che mi sono sentito bene dopo tanto tempo e che ho provato sensazioni che non sentivo da parecchio.-
-Matt io…-
-Prenditi il tempo per pensarci,non voglio che tu ti senta in difficoltà.Volevo solo che tu sapessi cosa sento.-
Lo vide sorriderle,dopo averla lasciata senza parole,pronto a dirigersi al piano di sopra per chiudersi nella stanza che ormai era diventata la sua all’interno di quella casa.In quel preciso momento non pensò a nulla,semplicemente seguì l’istinto.Allacciò le sue braccia esili ai fianchi di Matt,portando le mani sul suo torace muscoloso per stringerlo in un abbraccio.Non era ancora in grado di esprimere a voce i suoi sentimenti,ma era sicura che lui avrebbe capito attraverso i suoi gesti.Lo sentì girarsi nell’abbraccio che gli stava donando,per poi percepire le sue labbra sulle sue in bacio incredibilmente dolce.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Meredith aveva appena finito la sua conversazione telefonica con Alaric,e ciò che il suo fidanzato le aveva detto non era nulla di buono.Gli aveva dovuto spiegare e confessare che c’era un nuovo pericolo pronto a colpirli e che questa volta la preda era Bonnie.Alaric era stato in silenzio al telefono ascoltando le parole colme d’ansia e preoccupazione della sua ragazza,incapace di proferir parola.Conosceva bene le ombre e le dimensioni demoniache,aveva svolto molte ricerche in merito durante l’anno precedente.Per questo la mise al corrente di tutto ciò che sapeva,facendola sprofondare nell’angoscia man mano che i dettagli del suo racconto prendevano forma.Quando la comunicazione terminò,Meredith prese la sua giacca e si precipitò fuori casa diretta al Pensionato.
Suonò il campanello e velocemente entrò chiudendosi la porta alle spalle.Aveva preventivamente avvertito Stefan che aveva una comunicazione importante da fare,per questo non si sorprese che fossero tutti già riuniti pronti ad ascoltarla.
-Ragazzi ho appena parlato con Alaric,gli ho raccontato di cosa sta succedendo qui e lui mi ha detto tutto quello che sa sulle ombre e le dimensioni demoniache.Ha fatto delle ricerche sulla materia l’anno scorso e siamo in guai grossi.Il figlio di Lucifero,Agaron è il suo nome,sa dove si trova Bonnie e la sta seguendo.Alaric mi ha spiegato che i figli dell’inferno non si arrendono facilmente davanti alle loro prede,le inseguono,le cercano e le scovano usando qualsiasi mezzo illecito pur di raggiungere il loro scopo.-
-Non capisco come ha fatto questo Agaron a trovare Bonnie e Damon…Insomma nessuno a parte noi sapeva dove fossero diretti e Sage non ci tradirebbe mai.-
La voce di Elena diede forma alle riflessioni che ognuno di loro stava facendo.Era impossibile che Sage li avesse traditi o messi in pericolo,così come era impossibile che Agaron li avesse sentiti parlare.La voce di Caroline ruppe però quel silenzio teso.
-I miei mal di testa e le strane sensazioni….-
-Cosa c’entra il tuo mal di testa Care?Non capisco.-
-Ragazzi il giorno in cui sono venuta alla Pensione per salutare Bonnie prima della partenza,mi sono svegliata con uno strano mal di testa e con la sensazione che qualcuno potesse leggermi la mente.Ma ho accantonato la cosa dicendo che fosse frutto della mia immaginazione,anche se avevo dei ricordi confusi sulla sera precedente.Era come se qualcuno mi avesse ipnotizzato e cancellato i ricordi.E’ colpa mia se Bonnie è in pericolo.-
Caroline abbassò la testa,sentendosi in colpa e prossima alle lacrime.Avrebbe dovuto dar retta al suo istinto che le diceva di indagare,invece di lasciar correre la cosa.Eppure sentiva che qualcosa non andava,avrebbe dovuto capirlo,così che a quest’ora Bonnie fosse al sicuro.Sentì il braccio di Matt stringerle la vita per avvicinarla a sé,mentre i suoi amici cercavano di confortarla.Nessuno di loro le attribuiva colpe,ma lei continuava comunque a sentirne il peso,che le premeva sul cuore e sulla bocca dello stomaco.
-Non è colpa tua Care.L’unico colpevole è Agaron e stai certa che pagherà per tutto ciò che sta facendo.Bonnie è con Damon e lui farà di tutto per tenerla al sicuro.-
La voce pacata di Stefan,ebbe il potere di sciogliere in parte i sensi di colpa di Caroline,sebbene effettivamente la ragazza non avesse alcuna colpa.L’unico colpevole era quell’essere immondo e crudele,che si divertiva a colpire la gente per raggiungere i suoi scopi malvagi.Nessuno di loro gli avrebbe permesso di vincere,non prima di averli affrontati e sconfitti tutti uno dopo l’altro.Passandosi una mano tra i capelli castani,Stefan si rivolse al resto del gruppo.
-Dobbiamo andare anche noi nella Dimensione Oscura,non ci sono altre soluzioni.L’unico problema è trovare il modo per poter aprire un varco dimensionale come hanno fatto Damon e Bonnie.Non abbiamo molto tempo e non possiamo perderne ulteriormente viaggiando in macchina.-
-Stefan per il varco ci pensiamo noi,insieme alla signora Flowers troveremo un incantesimo che faccia al caso nostro.Tu cerca di contattare telepaticamente Sage,il suo aiuto è molto importante ed è l’unico che può proteggere Damon e Bonnie da vicino.Coraggio mettiamoci a lavoro.-
Elena prese in mano la situazione,mentre ognuno di loro iniziava a mobilitarsi come poteva per raggiungere la Dimensione Oscura e contattare Sage.Nessuno di loro era disposto ad arrendersi,non finchè non avessero sconfitto Agaron.



Angolo autrice:


Ce l’ho fatta quindi giù quelle armi improprie ragazzi e per armi intendo anche quei paletti affilati.Beeene ora veniamo al nostro capitolo che diventa sempre più ricco di dettagli man mano che procediamo con la storia.Qui ci sono vari colpi di scena e suspense a go go.Innanzitutto vediamo uno scorcio del passato di Eris e Alistar e di come si sono conosciuti(questo per la gioia delle mie accanite recensitrici che lo desideravano tanto).Entrambi appartenevano ad un’antica città florida decaduta a causa di una guerra e quindi ciò li ha costretti a sistemarsi nella dimensione Oscura.
Intanto i nostri Bamon sono in vena di riflessioni e chiarimenti,ovviamente ognuno per conto proprio almeno per il momento.Tranquilli che avranno presto modo di confrontarsi faccia a faccia.Attualmente però ognuno di loro ha bisogno di riflettere con la propria mente e la propria coscienza(soprattutto Damon xD ).Ci tengo a precisare che qui Damon si sente per la prima volta insicuro e destabilizzato dalle sensazioni che sente e che credeva di non provare affatto,quindi poveraccio mettetevi nei suoi panni.
Sebbene i Bamon rinunciano al confronto faccia a faccia,c’è un'altra coppia che finalmente prende le redini in mano e affronta un chiarimento.Per la prima volta Matt si fa coraggio e confessa a Caroline i suoi sentimenti e le sue sensazioni.Apprendiamo inoltre il motivo per cui Caroline preferiva evitarlo e non possiamo darle torto.Provate ad immaginare le sue sensazioni e la sua paura,in fondo gli unici ragazzi che ha avuto la consideravano solo come una ragazza facile senza preoccuparsi di comprenderla e che anche lei potesse provare sentimenti.Ma per fortuna capisce che Matt non è quel tipo di ragazzo e finalmente si lascia andare.Infatti scatta anche un dolce bacio. xD
Il caro Alaric sebbene lontano colpisce ancora con la sua intelligenza e le sue conoscenze sul soprannaturale.E’ grazie a lui e le sue ricerche che Meredith scopre importanti dettagli ed è grazie a questo che Caroline scopre di essere stata manipolata per arrivare a Bonnie.Inutile dire che si senta in colpa visto che ora i nostri Bamon sono in pericolo,ma effettivamente tutti la consolano perché non ha scelto lei di farsi soggiogare anzi è stata costretta.Nella scena finale vediamo che tutti si mobilitano per raggiungere la Dimensione Oscura e contattare Sage.Cosa accadrà?Lo scopriremo solo vivendo…Scherzo lo sapremo nel prossimo capitolo.
Al prossimo aggiornamento!!!Visto che sono riuscita ad aggiornare prima di mercoledì per opera di non so quale santo protettore dei poveracci,il capitolo otto che sarà quello chiave di tutta la storia arriverà verso il week end.Quindi tenete d’occhio il sito non si sa mai quale giorno potrei aggiornare.E prima che lo dite:Si sono sadica. ;)
Xoxo
Sara

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Capitolo 9
*** Capitolo otto ***





Capitolo otto



Libri impolverati erano sparsi sul lungo tavolo della biblioteca del Pensionato,le pagine sfogliate avidamente e con attenzione da mani delicate che maneggiavano quei tomi antichi con cura.Subito dopo le informazioni di Meredith,Elena aveva iniziato la fase “mobilitazione” in cerca di un incantesimo di magia abbastanza potente da poterli trasportare nella Dimensione Oscura.Per quanto ne sapevano,Bonnie poteva già essere in pericolo o peggio già nelle mani di Agaron.L’unico barlume di speranza che nutrivano,era l’assenza di comunicazioni da parte di Damon o di Sage.Se fosse successo qualcosa di terribile avrebbero già contattato Stefan telepaticamente o avrebbero trovato un altro modo per avvisarli.
Elena chiuse con un tonfo sordo il volume che stava sfogliando,lì dentro non c’era un bel niente che potesse aiutarli.Si affrettò a prendere un altro tomo dall’aria meno trasandata e con meno polvere al suo interno,prestando per qualche minuto l’attenzione alle altre persone sedute a quel tavolo.C’erano Matt e Caroline che prendevano appunti su tutto ciò che poteva tornar loro utile,soprattutto sui ricordi confusi dell’amica riguardo ad Agaron.Meredith e la signora Flowers erano intente come lei a leggere le pagine ingiallite dei libri di magia,mentre Stefan era al piano di sopra cercando di contattare Sage.Dentro di lei pregò che almeno i tentativi del suo ragazzo andassero a buon fine,non potevano permettersi di perdere altro tempo prezioso.
Tornando concentrata,si affrettò a sfogliare la prima pagina,tingendosi i polpastrelli di un sottile strato di polvere.Gli sarebbe servito un miracolo,si ritrovò a pensare sconsolata.E quel miracolo arrivò pochi minuti dopo quando alzandosi in piedi di scatto,fece cadere la sedia di legno attirando l’attenzione del resto del gruppo.
-Ci sono!!Ho trovato un incantesimo che potrebbe aiutarci,signora Flowers presto venga a vedere.-
L’anziana signora si avvicinò,leggendo con attenzione le righe della pagina che Elena le indicava.Il suo viso improvvisamente si illuminò raggiante,mentre si affrettava a prendere una candela posata sul mobile in fondo alla stanza,borbottando tra sé alcune parole.
-Ma certo dovevo pensarci prima,credevo che questo incantesimo lo avesse portato con sé Bonnie prima della partenza.Invece lo ha lasciato qui,se lo avessi saputo avremmo guadagnato minuti preziosi.Radunate tutte le candele che riuscite a trovare e riempite il bacile in cucina con dell’acqua.Presto!!-
Alle parole della donna si affrettarono ad eseguire gli ordini,accorgendosi solo in un secondo momento della presenza di Stefan sulle scale.Il suo volto era indecifrabile e confuso mentre li osservava correre per tutte le stanze del Pensionato.Fu la sua ragazza a sciogliere i suoi dubbi riguardo a quello strano comportamento.
-Stefan abbiamo trovato il modo per aprire un varco.Resterà aperto per pochi minuti,purtroppo la signora Flowers non può reggere tanta potenza ma saranno minuti necessari affinchè noi passiamo dall’altra parte.-
-I minuti saranno molti di più,sono riuscito a contattare Sage poco fa sebbene la comunicazione fosse disturbata e non ho capito le sue ultime parole.Ci darà una mano lui a indirizzare il varco dimensionale nel luogo giusto in modo da non ritrovarci sperduti nel nulla.Coraggio a lavoro.-
Donandogli un bacio sulle labbra,Elena si affrettò a sistemare le ultime cose per l’incantesimo.Il Pensionato immerso nella natura di Fell’s Church non era mai stato più vivo come in quel momento.Scuotendo la testa,Stefan tornò di sopra per preparare alcune sacche utili per il loro viaggio.Soprattutto se in alcune di esse avrebbe dovuto metterci delle armi utili alla battaglia.
Tenete duro ragazzi,presto saremo da voi e non sarete da soli ad affrontare quel mostro.Si ritrovò a pensare il minore dei Salvatore.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


La sfera luminosa brillava di un intenso color rosato,contornato da un alone nero.La sua lucentezza irradiava energia e calore per tutta la stanza padronale.Agaron ne osservava attentamente ogni sfumatura e sfaccettatura,percorrendone la liscia superficie rotonda con i polpastrelli.L’immagine di Bonnie,che un tempo scintillava al suo interno,era sparita per venir sostituita da un confuso liquido multiforme e cangiante in continuo movimento.
La strega aveva acquisito tutti i poteri necessari per compiere il rito,presto sarebbe diventata la sua signora del Male.Una risata malvagia scaturì dalle sue labbra esangui,mentre i suoi occhi rossi scintillavano di una luce sinistra.Aveva aspettato giorni e mesi questo momento,pazientando e seguendo i cambiamenti di quel cristallo di luce.Doveva ammettere che era stato un colpo di genio soggiogare quella ragazzina per ricevere le informazioni necessarie.In fondo avrebbe sprecato tempo prezioso se non avesse già saputo dove si trovava la strega.
Richiamò a sé le ombre plasmandole fino a farle diventare una sottile scia di fumo,molto simile alla nebbia che caratterizzava la stagione umida.Soddisfatto dell’operato,indossò il suo mantello scuro,calando il cappuccio sugli occhi prima di nascondere al suo interno la sfera di luce.Ghignando,dopo essersi accertato che Morphen fosse accanto a lui,con uno schiocco di dita aprì un varco abbastanza grande per passarci dentro.Tutto ciò che rimase dopo che esso si fu richiuso,fu la stanza completamente vuota ed una strana oscurità spettrale,unica testimone di ciò che stava per accadere.Quella notte del sangue stava per essere versato e l’equilibrio di quiete che si era creato stava per essere spezzato come tanti piccoli frammenti di un vetro rotto.

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Eris osservava pensierosa il cielo terso e scuro della Dimensione Oscura,avvertiva una strana sensazione addosso,come se qualche cattivo presagio fosse in agguato ad attenderli.Il suo pensiero corse automaticamente a Bonnie,si era affezionata a quella strana ragazza dall’animo nobile e puro.Le voleva bene come se fosse sua figlia,sebbene lei ed Alistar non avessero mai avuto bambini.Del resto non potevano,la guerra li aveva privati anche di questo.Ricordava perfettamente ciò che era accaduto anni fa quando era poco più che una fanciulla.Poteva ancora sentire il dolore della lama di quell’orco che le colpiva l’addome,danneggiandole gli organi interni ed impedendole di avere figli.Se chiudeva gli occhi poteva ancora percepire la paura di Alistar,il suo sangue che imbrattava i loro vestiti mente l’erba sottostante si colorava di rosso.
Fortunatamente era stata soccorsa subito dalle altre streghe della sua famiglia,ma purtroppo la magia non era ancora in grado di guarire le ferite dell’animo.Molto spesso gli mancava la serenità che gli avrebbero potuto dare le risate dei bambini in giro per casa,ma Alistar non gli faceva mancare nulla anzi le donava un amore talmente intenso da colmare quasi del tutto quel vuoto.Si passò inconsciamente una mano sul ventre piatto,poi scuotendo la testa decise di abbandonare quei pensieri troppo angoscianti.Ora doveva pensare a proteggere Bonnie,visto che era diventata una strega completa ed era nelle mire del Male.
Si affrettò a scendere le scale per raggiungere gli altri nel salone adibito a feste e banchetti,sebbene quella stanza non venisse quasi mai utilizzata.Era un luogo singolare e molto affascinante,coperto e circondato da cristalli trasparenti e lucidi che ne rivestivano pareti e pavimento.Nel complesso sembrava di trovarsi in un immenso diamante prezioso oppure all’interno di un iceberg di ghiaccio.I cristalli conferivano paradossalmente un’atmosfera calda all’ambiente,proiettando la luce creata da Eris per creare fantastici giochi di colori arcobaleno.Fece appena in tempo a raggiungere Alistar che un enorme boato seguito da detriti gli impedì la vista.
Riparandosi gli occhi e chiamando a sé il vento spazzò via la polvere che impediva loro di vedere cosa stesse accadendo.Quando il tutto si fu diradato si accorsero della presenza di due figure incappucciate al centro della stanza,mentre un varco dimensionale si chiudeva dietro di loro.Damon si affrettò a spingere Bonnie alle sue spalle,mentre il suo viso iniziava ad assumere i tratti del vampiro con i canini allungati ben in vista e gli occhi completamente neri in cui l’iride bianca era scomparsa completamente.
La figura più vicina e più alta si calò lentamente il cappuccio,rivelando una lunga chioma bionda ed occhi color rosso rubino.Nessuno di loro aveva più dubbi ormai su chi fosse quell’uomo.Agaron era arrivato per portarsi via Bonnie,con l’unica differenza che non glielo avrebbero permesso senza prima combattere.L’essere li scrutava compiaciuto e per nulla intimorito dalla loro superiorità numerica,era terribilmente convinto di vincere.Ghignando fece qualche passo,permettendo a Morphen di affiancarlo.Quando parlò la sua voce risuonò cupa e glaciale lungo le pareti che li ospitavano in quel momento.
-Mi spiace essere piombato qui senza preavviso,ma spero mi perdonerete.Il mio nome è Agaron.Ho saputo che una potente strega è venuta a far visita a questo luogo desolato e dimenticato dal mondo.Perciò consegnatemela subito o morirete uno dopo l’altro.-
-Se ti aspetti che ti permetterò di portar via Bonnie sei un illuso,demone.La strega non si tocca,prova a fare un solo passo e in meno di due secondi ti ritroverai la testa staccata dal collo per merito dei miei canini.-
La voce di Damon era un misto tra un ringhio e l’irritazione.Chi diavolo si credeva di essere quell’insulso demone per dettare ordini a destra e a manca?Se solo osava avvicinarsi al suo uccellino gli avrebbe strappato il cuore dal petto e dato in pasto ai licantropi che popolavano il centro della città.Agaron rise divertito,per nulla toccato dalle minacce del maggiore dei Salvatore.Tanto che con un gesto della mano iniziò a diradare le ombre che aveva portato con sé.Le plasmò a forma di paletti appuntiti ed aguzzi,pronti a colpire quell’insulso vampiro se si fosse messo in mezzo.
-Suvvia vampiro,non essere così cruento ci sono delle signore in sala.Prima di arrivare da me prova a sconfiggere le mie ombre e sta attento a non farti colpire,sebbene non sia legno sono perfettamente in grado di ucciderti come se lo fossero.Andate mie fedeli compagne,togliete di mezzo quell’arrogante vampiro.-
Le ombre si mossero dapprima lentamente,saettando verso il pavimento e provocando uno stridio fastidioso per le orecchie.A quel segnale Morphen entrò in azione ostacolando il passaggio ad Eris e Alistar,che cercavano di innalzare uno scudo protettivo.Scambiando uno sguardo con la sua compagna,il mezz’elfo si lanciò all’attacco scoccando le frecce attraverso il suo arco,mentre la donna richiamava a sé la sua magia.Ma Morphen era molto più forte di quanto potessero immaginare,in meno di un minuto riuscì a bloccare Alistar che si ritrovò con mani e gambe incatenate in una morsa d’acciaio dalle ombre.
Sorridendo malvagiamente rivolse la sua attenzione alla donna di fronte a lui,sapeva che una strega era più dura da sconfiggere per questo si preparò allo scontro diretto.In fondo alla stanza,Damon cercava di schivare i paletti di ombra diretti verso di lui e comandati da Agaron.Aveva intimato a Bonnie di restare ferma dov’era,dopo averla spinta sotto l’arco di protezione delle scale.Sapeva che ora era in grado di combattere da sola,ma non poteva rischiare che venisse ferita da quelle stupide ombre.Inoltre finchè fosse rimasta lì,poteva tenerla sottocontrollo e soprattutto fuori dalle grinfie di Agaron.
-Vampiro non sei ancora stanco?Consegnami la strega e ti risparmierò la vita richiamando le mie ombre.-
-Mai.Non avrai mai Bonnie,demone.Dovrai prima riuscire a sconfiggermi e migliorare il tuo sarcasmo.Sai se non te ne fossi accorto io sono già morto.-
-Insolente!!Pagherai questa tua lingua lunga.Attaccate.-
Nuove ombre si riversarono sempre più potenti contro Damon,che seppur possedendo la forza e l’agilità tipica dei vampiri,si trovava in leggera difficoltà.Bloccato com’era a respingere gli attacchi del demone,non riusciva a sfruttare a pieno i suoi poteri e la sua aura potente.Una nuova ombra lo costrinse a scartare di lato di pochi metri,nettamente lontano da Bonnie che ora era del tutto scoperta.Vide Agaron avvicinarsi alla ragazza,mentre quest’ultima non si era accorta di nulla troppo presa a constatare se lui stesse bene.Si accorse però troppo tardi che non aveva visto un’ombra arrivare e puntare dritto al suo stomaco.Si preparò a percepire il colpo doloroso,ma tutto ciò che vide furono dei morbidi capelli rosso fuoco davanti a lui.
Bonnie aveva visto perfettamente l’ombra puntare verso Damon.In quel momento non aveva pensato,per una volta aveva agito d’istinto senza farsi prendere dalla paura come succedeva fino a qualche tempo fa,prima che diventasse una strega abbastanza potente.In quel frangente aveva solo urlato il nome dell’uomo che amava,correndo nella sua direzione per proteggerlo.Non aveva considerato di poter usare i suoi poteri o la sua magia,non avrebbe fatto in tempo e Damon sarebbe morto prima di un battito di ciglia.Coraggiosamente si era parata di fronte al vampiro,osservandolo negli occhi senza staccare nemmeno per un secondo quel contatto.Non lo staccò nemmeno quando percepì il paletto d’ombra lacerargli la pelle e trapassargli il fianco destro.
Sentì solo le forze iniziare a venir meno,mentre il suo sangue cominciava a macchiare lentamente quel pavimento lucido e trasparente.Il tempo sembrò fermarsi in quel preciso istante,bloccando ogni accenno di battaglia.Agaron urlò furioso richiamando le ombre ed il suo servitore,per poi scomparire così come erano arrivati.Eris ed Alistar mossero qualche passo ancora troppo increduli,mentre il grido di dolore di Damon lacerava l’aria rompendo l’incanto.
-Damon…-
-Bonnie guardami,resta con me non chiudere gli occhi.Andiamo streghetta puoi farcela…-
Un rantolo strozzato le uscì dalla bocca,mentre le sue dita insanguinate cercavano appiglio sulla camicia nera del vampiro,sporcandola.Cercava con tutte le sue forze di restare lì con lui,di mantenere il contatto visivo ma la vista le si stava appannando velocemente e stava per perdere conoscenza.Con le ultime forze che le restavano,accarezzò con i polpastrelli la guancia destra di Damon,sporcando anche quella di sangue.Avrebbe voluto dirgli molte cose,confidargli ogni sua piccola emozione ogni volta che era con lui,-avrebbe voluto dirgli che l’amava-,ma gli occhi le si chiusero e lei sprofondò nell’oblio.Damon la prese tra le sue braccia,stringendosela al petto che in quel momento urlava di dolore.La pietra attorno al suo cuore si sgretolò non riuscendo più ad arginare le troppe emozioni e la sofferenza.Una lacrima rotolò giù dal suo occhio sinistro percorrendogli la guancia,mentre molte altre seguivano la prima lavando via il sangue di Bonnie dal suo viso.Non piangeva da 500 anni,da quando sua madre era morta.Ed ora al centro del petto sentiva la stessa identica sofferenza e lo stesso vuoto.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Ignaro di tutto ciò che stava accadendo,Sage rifletteva sul racconto che aveva estorto a quell’uomo nel bar.Diceva di aver visto due uomini incappucciati apparire attraverso un varco dimensionale,un varco molto diverso da quelli presenti frequentemente nella Dimensione Oscura.Il vampiro aveva prestato attenzione ai dettagli che l’uomo gli forniva,descrivendo la sensazione di gelo e fitta oscurità che avvolgeva quelle figure.Aveva irrigidito la mascella nel sentire di come delle strane ombre seguissero i nuovi arrivati,poi a fine racconto aveva lasciato le monete sul tavolo lercio del locale ed era uscito senza degnare l’uomo di uno sguardo.
Sapeva solo una cosa,il figlio di Lucifero li aveva trovati e ora erano tutti in estremo pericolo.Si diresse a passo veloce verso le vie di quella dimensione,doveva avvertire al più presto Damon e Bonnie del pericolo che correvano.Inoltre Eris ed Alistar avrebbero dovuto usare la magia per erigere un muro protettivo ancora più forte di quello già presente intorno alla loro tenuta.
Svoltò verso un viottolo periferico che l’avrebbe portato in minor tempo al castello della donna.Fece qualche passo,quando all’improvviso avvertì,seppure debolmente,il richiamo di una comunicazione mentale.Affinando la sua aura,si accorse che la comunicazione arrivava da Stefan.Concentrando i suoi poteri creò un canale mentale per poter parlare,sebbene la distanza lo rendesse debole.

-Sage mi senti?Sono Stefan,abbiamo bisogno del tuo aiuto.Bonnie e Damon sono in pericolo.-
-Stefan?Ti sento anche se debolmente.Che succede?-
-Il demone che vuole rapire Bonnie,Agaron,è riuscito a seguirvi nella Dimensione Oscura.Ci serve il tuo aiuto per aprire un portale da qui in modo da darvi una mano.-
-D’accordo Stefan,vi aiuterò ma datemi un paio di ore.Quando ti manderò un segnale mentale,tenetevi pronti.-
-Proteggili Sage…è…-
-Stefan?Stefan mi senti?-
La comunicazione mentale si interruppe di colpo.Imprecando Sage si affrettò a raggiungere i suoi amici.Agaron era davvero arrivato,doveva proteggerli come poteva almeno finchè Stefan e gli altri non fossero arrivati.Ma non sapeva che la strega dai capelli rossi,stava già lottando tra la vita e la morte.



Angolo autrice:


Siete ancora tutti vivi?Placate la vostra voglia di farmi fuori dopo questo intenso capitolo.Innanzitutto ringrazio di cuore le mie recensitrici Doc che mi seguono passo passo commentando insieme a me i capitoli.Le loro opinioni mi aiutano molto a capire se la storia stia prendendo la piega giusta oppure no.Un grazie anche a tutti coloro che leggono e mettono la storia tra preferiti/seguiti/ricordati.Questa storia è arrivata a ben 300 letture solo del prologo.
Veniamo alla parte più importante e credo che molti di voi abbiano bisogno di chiarimenti in merito alle scene di questo capitolo.Andiamo in ordine.Nella prima parte osserviamo i ragazzi al Pensionato che si mobilitano per raggiungere i nostri Bamon dopo aver appreso in quale pericolo si trovano.Fortunatamente Elena prende come sempre in mano la situazione inventando i suoi famosi piani A B e C.(devo dire che questi piani mi mancavano parecchio lol).Fortunatamente riescono a trovare il giusto incantesimo e Stefan si mette in contatto con Sage,sebbene la loro conversazione verrà riportata a fine capitolo.Poi vi spiegherò perché.
Dopo un po’ di capitoli il nostro cattivone torna più potente che mai e soprattutto intenzionato a portare Bonnie con sé ora che è una strega molto potente.Vediamo lui e Morphen ingaggiare una lotta contro i nostri protagonisti.Ma prima del momento clou,torniamo ad Eris.Finalmente abbiamo un quadro generale della sua storia con Alistar e di quali difficoltà hanno dovuto superare insieme.
Ed ecco i nostri Bamon preferiti.Agaron cerca di uccidere Damon mentre quest’ultimo cerca allo stesso tempo di proteggere Bonnie.Lo so che la nostra rossa ormai è in grado di combattere da sola,ma essendo presa di mira da Agaron ed ancora poco allenata alla battaglia diretta,il nostro vampiro preferisce proteggerla a modo suo.Ma la prova di forza e coraggio che Bonnie dà in questo capitolo è ancora più toccante.E’ disposta a sacrificare la sua vita pur di salvare l’uomo che ama parandosi di fronte al paletto d’ombra.Questa scena e questo capitolo sono ufficialmente il punto di svolta e la chiave di tutta la storia.
Gli avvenimenti fanno si che Damon riacquisisca la sua umanità,che a causa delle troppe emozioni non riesce più a restare imbrigliata attorno al muro di pietra.Per la prima volta da quando è un vampiro Damon torna a provare dolore per l’eventuale perdita di qualcuno,esattamente come quando morì sua madre.La manifestazione del suo cambiamento interiore e di ciò,sono le lacrime che per la prima volta vengono fuori.E’ forse questo il momento in cui ha capito di amare Bonnie e per uno scherzo del destino lo ha dovuto capire proprio quando ha paura di perderla per sempre.
Ma tranquilli la nostra rossa se la caverà,sarei davvero sadica se la facessi morire non trovate?Quindi tirate un bel sospiro di sollievo e preparatevi al Bamon puro.Infine veniamo a Sage,ho deciso di mettere la sua comunicazione con Stefan alla fine di questo capitolo per un motivo preciso.Mi serviva come apertura per il prossimo capitolo,inoltre in questo modo ho voluto dar spazio anche alla sua figura ed al suo personaggio che nei libri non viene considerato più di tanto.Inoltre il suo aiuto sarà determinante nel prossimo capitolo.Lo scoprirete presto. Al prossimo aggiornamento!!!
XoXo
Sara


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Capitolo 10
*** Capitolo nove ***





Capitolo nove



La stanza di Damon era completamente irriconoscibile.Le tende blu,ormai distrutte e strappate,oscillavano all’esterno trasportate dalla lieve brezza del vento.Sul pavimento i frammenti di vetro delle finestre rotte,ricoprivano la moquette macchiata di liquore.Il piumone del letto matrimoniale era ridotto a brandelli di inutile stoffa,mentre le schegge di legno dello specchio e della scrivania,completamente distrutti,erano imbrattate di sangue.Lo stesso sangue che si trovava ormai quasi asciutto sui palmi delle mani di Damon Salvatore.Il vampiro se ne stava seduto immobile sul davanzale,con sguardo perso ed assente a scrutare l’orizzonte ed il calar della notte.
Le tracce di pianto gli ricoprivano ancora le guance come scie di sale bianco,bagnandogli la camicia nera,ormai irrecuperabile,che indossava da quella mattina.Su di essa vi erano ancora le tracce di sangue lasciate da Bonnie nel tentativo di reggersi a lui per non cadere.La stessa Bonnie,che ora lottava tra la vita e la morte in uno stato di coma nella stanza accanto alla sua.Negli attimi successivi all’attacco,aveva provato a rianimarla ferendosi un polso con i canini e cercando,invano,di farle bere il suo sangue.Quel sangue che tante volte l’aveva salvata da morte certa,ma che in quella situazione si era rivelato inutile.Il cuore della ragazza era troppo debole per riuscire ad assorbirlo e la sua gola non riusciva nemmeno ad inghiottirlo.
Disperato aveva puntato il suo sguardo verso Eris in cerca di aiuto,non potendo accettare che lei fosse morta.Non ora che aveva capito cosa sentiva per il suo uccellino.La stava perdendo proprio nel momento in cui paradossalmente avrebbero dovuto ritrovarsi.Ricordava ancora i movimenti di Eris attorno a Bonnie,mentre cercava di limitare i danni e la perdita di sangue curandole la ferita con la magia.Spiegandogli poi,perfettamente,che quest’ultima era in grado di guarire il corpo ma non eventuali danni interni.Dipendeva solo da Bonnie e dalla sua forza di volontà ritornare tra loro nel mondo dei vivi.
Dopo averla vista stesa,immobile e pallida,su quel letto che li aveva ospitati abbracciati,non ce l’aveva fatta a restare e si era chiuso in un mutismo assoluto.Sapeva di doverle far sentire la sua presenza,di invogliarla a lottare e ritornare da lui,ma non ne aveva la forza necessaria.Se lo avesse fatto sarebbe crollato sotto il peso della sofferenza.Aveva quindi sfogato il dolore che sentiva al centro del petto radendo al suolo quasi tutta la sua stanza.Infine stremato,si era rinchiuso nell’oblio più nero,lasciandosi sopraffare dai sensi di colpa e tormentandosi per tutto ciò che era accaduto.Percepiva solo la voragine che si apriva al centro del suo petto,stringendo il suo cuore morto in una presa ferrea da cui poteva sentire il sangue colar giù,sebbene metaforicamente.Non si sentiva così solo,indifeso e sofferente dalla morte di sua madre.Era passato troppo tempo da allora,i ricordi di quella perdita erano sfuocati in seguito alla sua trasformazione in vampiro,ma ora che la pietra che avvolgeva le sue emozioni umane era completamente distrutta,poteva di nuovo percepirne la sofferenza,confrontandola con quella che ora,rinnovata,si sommava al senso di perdita.
Strinse le nocche ricoperte da piccole ferite ancora sanguinanti,dovute alle schegge di legno che vi si erano impigliate quando aveva distrutto a pugni i mobili di arredo.Non riusciva ad immaginare una vita senza il suo uccellino,quella ragazza gli aveva rivoluzionato la vita dalla prima volta che l’aveva vista.Era stato così stupido e cieco a correre dietro ad Elena,pallida imitazione di Katherine,da non accorgersi che era Bonnie l’artefice del suo cambiamento.Era con Bonnie che la pietra che avvolgeva il suo cuore aveva iniziato a vacillare creando crepe.Improvvisamente gli ritornarono in mente tutti i ricordi che aveva di lei.I loro baci rubati,il suo profumo di fragole,il suo sguardo sofferente quando si accorgeva dei suoi gesti per attirare l’attenzione di Elena.
Ricordò tutte le volte che l’aveva salvata,a cominciare dai malach che avevano ricoperto di resina il suo corpo minuto e fragile,ma ben proporzionato.Era stata quella la prima occasione in cui era stato costretto a farle bere il suo sangue.Bonnie era energia,allegria e vitalità,l’unica in grado di avere un certo ascendente su di lui e ad amarlo senza volerlo plasmare a suo piacimento.Mettendo a tacere quei ricordi che gli procuravano solo immenso dolore,si lasciò trasportare di nuovo nell’oblio con la consapevolezza che senza Bonnie non aveva senso nemmeno per lui continuare a vivere per l’eternità.

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Sage era finalmente arrivato alla sua meta,mentre uno strano senso di angoscia gli aveva pervaso la mente invitandolo a fare in fretta.Sentiva che qualcosa di oscuro e malvagio era accaduto.Preoccupato imboccò velocemente il viale alberato della tenuta,trovando già il portone d’ingresso spalancato.Lo oltrepassò senza esitazione,imboccando il corridoio stretto e luminoso fino a raggiungere il salone.Si accorse subito che qualcosa non andava,lo leggeva nei volti scuri e spaventati di Eris ed Alistar.Guardandosi intorno si accorse delle macerie e dei detriti presenti e fu in quel momento che capì.Capì di essere arrivato troppo tardi per impedire la battaglia,in cuor suo sperava solo che nessuno dei suoi amici avesse perso la vita.Si avvicinò cautamente ad Eris,mentre Alistar gli posava una mano sulla spalla in segno di conforto.A prepararlo forse,alle terribili notizie che di lì a poco avrebbe sentito.
Ascoltò con attenzione ogni parola,ogni dettaglio uscito dalle labbra della donna di fronte a lui.Infine si accasciò sulla poltrona mentre dentro di sé si sentiva completamente svuotato.Anche lui provava dolore e sofferenza,erano i suoi amici e gli voleva bene.Si concesse un attimo solo per sé,per riprendere la lucidità necessaria ad affrontate la situazione.Bonnie aveva bisogno del supporto di ognuno di loro,e Damon aveva bisogno della sua forza e della sua presenza come amico.Capiva perfettamente come si sentiva il maggiore dei Salvatore,forse,pensò,era giunto il momento che lui gli raccontasse la sua storia.In questo modo Sage sperò di aiutarlo,ma prima aveva bisogno che Stefan e gli altri li raggiungessero nella Dimensione Oscura.Per quanto amici,sapeva perfettamente che l’unico di cui Damon aveva veramente bisogno in quel momento era suo fratello.E lui glielo avrebbe portato.

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Intorno ad Agaron vorticavano scintille nere dalla potenza inaudita.Era letteralmente furioso,tanto che persino le ombre preferivano ritirarsi silenziosamente per evitare di scatenare una sua reazione.Il signore del Male era come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere e saggiamente nessuno,nemmeno Morphen,preferiva trovarglisi accanto nel momento in cui ciò sarebbe accaduto.L’ira aumentava di minuto in minuto,provocando un fastidioso rumore metallico per via delle scintille che cozzavano tra loro pronte all’esplosione.Intimandosi di calmarsi per evitare che tutti i suoi sforzi andassero perduti,Agaron si avvicinò alla sfera di luce.Il suo colore adesso oscillava tra un delicato bianco pallido ed un rosa sbiadito,segno che la strega lottava per sopravvivere.
Aveva sottovalutato ancora una volta il potere dei legami affettivi che intercorreva tra gli esseri umani,in particolare quello che legava Bonnie a quell’insulso vampiro insolente.Se quella sciocca non si fosse parata di fronte al suo paletto d’ombra,a quest’ora avrebbe già avuto tra le mani la sua signora del Male.Per il momento non poteva fare più nulla,non aveva il potere necessario per salvare la vita di altri esseri viventi.Lui aveva solo il potere della morte e della distruzione.Qualora la strega fosse morta,ce ne sarebbe stata un’altra abbastanza potente per poter prendere il suo posto.Non avrebbe ricevuto un potere così forte come avrebbe dovuto seguendo la profezia,ma questo era meglio di nulla.Premurandosi di proteggere la sfera di cristallo sotto la teca che la custodiva,si sedette sul trono medievale presente nella stanza.Incrociando le mani e posandoci il mento sopra,attese impaziente che il destino decidesse della sorte toccata alla strega.

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Dopo aver avvisato Stefan di tenersi pronti alla partenza verso la Dimensione Oscura,Sage decise che era giunto il momento di parlare con Damon.Salendo le scale si fermò davanti alla porta della stanza,per poi ruotare la maniglia aprendola.Non fu sorpreso del caos che vi regnava all’interno,né dell’arredo completamente distrutto.Ciò che lo colpì fu l’espressione e lo stato d’animo dell’amico.Da quando lo conosceva,Damon non aveva mai manifestato sentimenti umani anzi era sempre lui il vampiro senza scrupoli che non ci pensava due volte ad uccidere per nutrirsi.Ma ora vedeva chiaramente che qualcosa in lui si era spezzato,-rotto-,come un filo di corda tranciato a metà.
Si rese conto che finalmente dopo secoli,l’umanità di Damon era tornata a galla stanca di essere imbrigliata e soffocata dietro dura pietra.E lui da buon amico,sarebbe stato felice di questo cambiamento se solo non fosse avvenuto a causa di un evento così angoscioso.Richiudendo la porta lentamente,si avvicinò di qualche passo stando attento a non calpestare i pezzi di vetro sul pavimento.Sospirando si sedette sul copriletto ridotto a brandelli,rivolgendo la sua attenzione al moro che sembrava non aver minimamente percepito la sua presenza lì.Sage prese un lungo respiro,prima di parlare e di raccontare la sua storia.Non era mai facile per lui parlarne,anzi di solito preferiva tenere tutto per sé per paura,stupidamente,che se ne avesse parlato i ricordi che aveva sarebbero svaniti nel nulla.Ma quella era una buona causa ed il momento giusto per farlo,mettendo da parte le sue paure ed i suoi dubbi.
-Era l’estate del 1870.A quel tempo sebbene fossi già un vampiro,avevo deciso che prima di tornare in questa dimensione tetra avrei fatto un viaggio sulla terra per scoprire che posto fosse.Ne avevo sentito parlare molto a causa dei racconti che gli schiavi umani si scambiavano al mercato,ed incuriosito ero partito.Fu mentre viaggiavo lungo la costa del Rio delle Amazzoni che la incontrai.Era la fanciulla più bella che avessi mai visto,con lunghi e fluenti capelli oro fuso ed intensi occhi scuri.La vidi cacciare animali,proprio come tuo fratello Stefan,e capì che era una vampira anche lei.Mi confidò che era stata trasformata da un vampiro più vecchio circa un secolo prima per puro divertimento personale.Poi man mano che si era adattata alla sua natura vampiresca,aveva deciso di nutrirsi di sangue animale per evitare di far del male a qualcuno.
Io le raccontai la mia storia in cambio,e diventammo ottimi amici.Grazie a lei avevo deciso di restare e non ritornare qui in questo luogo desolato,ma in una notte d’estate tutto cambiò.Elinor mi fu portata via,uccisa dal suo stesso creatore che non sopportava l’idea che si fosse innamorata di me.Anche io ero innamorato di lei e stavo andando a dirglielo quel giorno,ma arrivato nella piccola casa dove abitava trovai solo il suo corpo riverso sul pavimento trafitto da un paletto nel cuore.Quindi smettila di commiserarti e tormentarti dai sensi di colpa,Damon.Bonnie è forte se la caverà,ma in questo momento ha bisogno di te e della tua presenza.Tu che hai la fortuna di poter salvare la donna che ami,non lasciartela sfuggire.Ci sono persone che questa possibilità non l’hanno avuta.-
Sage si alzò,posando una mano sulla spalla all’amico.Era sicuro che avesse sentito ogni singola parola del suo discorso e che avrebbe fatto la scelta giusta.Gli diede le spalle,pronto a dirigersi verso la porta ma questa si aprì di colpo rivelando la figura di Eris.
-Bonnie si è svegliata.-
A quelle parole il cuore di Damon riprese a battere,sebbene fosse morto da secoli,mentre il vampiro ritornava a respirare.Si voltò di scatto verso la strega,quasi per esser certo di aver capito bene le sue parole e che quello non fosse un sogno.Ma il sorriso di Eris ed il suo sguardo rassicurante gli confermarono le parole,così senza pensarci due volte si diresse verso la camera della sua Bonnie,la donna che ormai amava.



Angolo autrice:


Eccomi qua con il tanto agognato capitolo nove,in cui vediamo la reazione di Damon dopo che Bonnie lotta per la sua vita.Questo capitolo è ricco di emozioni e di avvenimenti che riescono ad incastonare i pezzi come se fosse un piccolo puzzle da costruire capitolo dopo capitolo.A questo proposito abbiamo finalmente scoperto qualcosa in più su Sage attraverso la sua storia personale che racconta per la prima volta a Damon,il suo migliore amico,per aiutarlo a superare il dolore in cui si è rinchiuso.
Anche Sage ha perso qualcuno di importante,anche lui ha sentito dolore eppure nonostante tutto è riuscito ad andare avanti conservando il ricordo della sua Elinor nella mente.Damon però non è Sage,ha un modo tutto suo di reagire e di affrontare le situazioni inoltre non dimentichiamoci che ha un carattere totalmente opposto al nostro vampiro francese.Il dolore di Damon si sfoga attraverso la distruzione della sua stanza,per poi rinchiudersi nel mutismo assoluto e dell’impasse totale.Ora che prova di nuovo emozioni umane,è in grado di confrontare il dolore,di ricordare e di soffrire.Rammenta infatti la sofferenza che ha provato quando è morta sua madre comparandola a quella che sente per Bonnie.E’ un passo delicato questo,soprattutto perché sua madre è stata l’unica donna verso cui provava un amore sconfinato quando era umano,ed ora quello stesso amore è tutto per Bonnie.
Con questo ho voluto sottolineare come i sentimenti per la sua streghetta siano reali e assolutamente puri,lontano dall’ossessione e dal desiderio di rivincita che animava quelli verso Katherine ed Elena.Con nessuna di loro,sebbene dicesse di amarle,si è mai comportato in modo protettivo e dolce come fa con Bonnie.Difatti il Damon maturo capisce che senza la donna che ha ammesso di amare,non può vivere.
Agaron come sempre è un personaggio un po’ strano ed eccentrico forse,terribilmente arrogante e sicuro di sé.Ma sottovaluta parecchio la potenza dei legami che unisce i nostri Bamon e quindi non ha minimamente pensato che Bonnie potesse frapporsi al paletto per salvare un vampiro.Questo ovviamente gli serve da lezione anche se la strega rischia la vita.Infine per la vostra gioia il capitolo si conclude con il risveglio di Bonnie,e aimè dovete aspettare ancora un capitolo per il confronto Bamon puro.Ma credetemi che ne varrà la pena.
Al prossimo capitolo!!!Un grazie alle mie Bamon per le recensioni meravigliose che mi lasciano ed un grazie di cuore a tutti coloro che leggono e mettono la storia tra seguite/preferite e ricordate.Se volete lasciate anche voi una recensione mi fa sempre piacere leggere cosa ne pensate.
Xoxo
Sara

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Capitolo 11
*** Capitolo dieci ***





Capitolo dieci



Si trovava in un immenso prato verdeggiante,soffice e curato sotto i suoi piedi nudi.Mise a fuoco i milioni di colori prodotti dai vari tipi di fiori e piante che crescevano in quel luogo,mentre poco più in là un laghetto con una piccola cascata portava con sé il rumore rilassante dell’acqua che scrosciava.Bonnie si osservò attentamente le mani,le sentiva più leggere e meno corporee sebbene potesse ancora godere della capacità del tatto.Si mise a sedere in ginocchio,accorgendosi solo in quel momento di indossare una lunga tunica bianca,dalle maniche di pizzo ricamato,che le scendeva lunga fino ai polpacci scoperti.I suoi occhi marroni provarono a sollevarsi verso l’alto,ma dovettero richiudersi di scatto a causa della luce bianca accecante presente al posto del cielo.
Non sapeva dove si trovava ma ricordava perfettamente ciò che le era accaduto.Si toccò il fianco destro automaticamente,non trovandovi però alcuna ferita e nessuna traccia di sangue.Dischiuse le labbra rosee per incamerare aria,prendendo un bel respiro per cercare di capire se era morta e si trovava in paradiso.Ingenuamente si tastò la schiena,quasi come se si aspettasse di trovarvi un bel paio d’ali candide e morbide.Rise divertita dal suo stesso pensiero,tornando incredibilmente seria un secondo dopo.Se era davvero morta non avrebbe più potuto rivedere i suoi amici,la sua famiglia e…Damon.Il solo pensiero di non rivederlo le procurava un’inspiegabile nodo all’altezza dello stomaco e della gola,mentre gli occhi le si inumidivano prossimi alle lacrime.
-Non piangere bambina mia,non è ancora arrivato il tuo momento.-
Si asciugò in fretta gli occhi passandoci sopra la manica della tunica che indossava,mentre si voltava verso la figura di una donna che le si avvicinava lentamente avvolta da un’aura bianca e splendente.Quando riconobbe chi aveva parlato,si alzò correndole incontro per abbracciarla.
-Nonna?Cosa ci fai qui?Dove ci troviamo?-
Le domande le uscirono impetuose senza che potesse trattenerle,ricevendo in cambio una carezza sul capo riccioluto da parte di sua nonna.L’anziana donna la strinse per pochi secondi al suo petto,lasciando poi che le sue mani si posassero ferme sulle braccia di Bonnie.
-Una domanda per volta tesoro.Non abbiamo molto tempo,il mio compito è quello di mostrarti una cosa ed aiutarti.Seguimi.-
Si incamminarono verso un sentiero nascosto da alte siepi,dirigendosi sempre più vicino al laghetto che Bonnie aveva sentito poco prima.Una volta giunti sulla sua sponda,Sheila* iniziò ad immergersi nell’acqua limpida finchè non le arrivò alla vita.Portò le mani davanti a sé,chiudendo gli occhi e pronunciando una strana e melodiosa litania.Ci fu un boato assordante seguito poi dal silenzio,mentre le acque della cascata fermavano il loro corso rivelando un’apertura nella roccia nuda.
-Vieni qui Bonnie.-
La rossa si immerse raggiungendo in poche falcate sua nonna e stringendo la mano che le porgeva.Si avvicinarono insieme,sempre tenendosi per mano,all’enorme apertura di roccia uscendo dall’acqua del laghetto e fermandosi di fronte ad un bacile scolpito nella pietra.Bonnie si avvicinò di qualche passo,accorgendosi che all’interno di quella concava vi era uno strano liquido trasparente dalle sfumature bianche e celesti.
-Non capisco nonna,se non sono morta perché mi trovo qui?-
-Ti trovi in una specie di limbo bambina mia.Il tuo corpo e la tua anima si trovano a metà tra la vita e la morte,per questo ti senti meno corporea ma riesci allo stesso tempo a percepire ancora il tatto e gli altri sensi.Io sono qui per aiutarti a prendere una decisione:spetta solo a te decidere se vivere o morire.Ma prima ti mostrerò qualcosa che potrebbe aiutarti nella scelta.Osserva attentamente.-
Sotto lo sguardo sorpreso di Bonnie,il liquido perlaceo all’interno del bacile si mosse fino a formare un’immagine nitida.Davanti ai suoi occhi riconobbe le figure dei suoi amici all’interno del Pensionato intenti a sfogliare libri su libri.Non capiva il perché di quelle immagini ma mentre cercava di formulare una domanda sensata da porgere a Sheila,l’anziana nonna le spiegò ogni cosa.
-Le immagini che vedi mostrano quello che sta accadendo alle persone che ami in questo preciso momento,come vedi i tuoi amici non sanno ancora cosa ti è successo eppure sono stati svegli tutta la notte per cercare un incantesimo che gli permettesse di raggiungere te e Damon.Sanno che Agaron vi ha seguiti e ti vogliono talmente bene da volerti proteggere.-
In un attimo l’immagine mutò radicalmente mostrando questa volta il viso preoccupato e spento di Sage alla vista del corpo della ragazza steso immobile sul letto per poi avviarsi verso la stanza di Damon.
-Sage anche lui è…-
-Si.Anche lui è preoccupato per te e prova dolore per ciò che ti è successo,si sente in colpa per non avervi avvertiti in tempo della presenza di Agaron e sta cercando di aiutare Damon.E’ lui quello che sta più male di tutti.-
L’immagine cambiò ancora fino a fermarsi alla stanza di Damon,dove quest’ultimo sfogava il suo dolore.Bonnie vide nitidamente il vampiro distruggere ogni parte della stanza,strappando i tendaggi e ferendosi le mani per via delle schegge di legno conficcate sulle nocche insanguinate.Vide chiaramente le lacrime che gli solcavano le guance mentre il suo volto era completamente sfigurato dal dolore e dai sensi di colpa per non averla saputa proteggere.Il cuore di Bonnie ruggì di dolore insieme a quello dell’uomo che amava,rendendosi conto di quanto stesse soffrendo in quel momento.Non si accorse nemmeno delle lacrime che ora scorrevano sulla sua pelle nivea e delicata,bagnando leggermente la tunica bianca.
-Damon,amore mio…-Sussurrò dolcemente.
Poi si asciugò le lacrime in fretta,stringendo forte i pugni fino a far diventare le nocche bianche.Non poteva sopportare di veder soffrire Damon ed era certa che nemmeno lei fosse pronta a lasciarlo andare per sempre.Il suo cuore batteva talmente forte da rimbombarle nelle orecchie,avvertendola con la sua presenza che solo quel vampiro dai capelli neri era in grado di completarlo e dargli vita.Nel suo sguardo si riflessero per la prima volta una determinazione ed una forza che mai prima di allora aveva provato.Quando parlò la sua voce non era quella di una ragazzina,ma bensì quella di una donna forte e coraggiosa pronta a lottare come una fiera,con le unghie e con i denti,per proteggere le persone che amava.
-Ho deciso nonna,sono pronta a tornare dalle persone a cui voglio bene e dall’uomo che amo.Non mi arrenderò mai,non finchè il male non sarà sconfitto.-
-Hai fatto la scelta giusta tesoro mio.Sono orgogliosa di te e della donna che sei diventata Bonnie.Ora sei una strega molto potente cerca di non dimenticarlo mai.Niente è impossibile se credi fortemente nell’amore e ricorda che per distruggere il male dovrai distruggerne l’essenza di luce.Il mio compito qui è finito,abbi cura di te bambina mia.-
-Ti voglio bene nonna.-
-Te ne voglio anche io Bonnie.Ora và torna alla tua vita e dal tuo Damon.-
Improvvisamente la luce si fece più abbagliante,costringendo Bonnie a socchiudere gli occhi mentre tutto le vorticava caoticamente attorno.La testa le girava parecchio ed uno strano senso di nausea le premeva lo stomaco.Quando tutto si fermò aprì gli occhi lentamente,trovandosi ad osservare le tende chiare della sua stanza ed il volto di Eris che le sorrideva sorpresa e sollevata.


▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Il salotto del Pensionato non era mai stato più caotico come in quel momento,l’enorme tavolino di legno era stato spostato in fondo alla stanza per lasciare lo spazio sufficiente a contenere un bacile pieno d’acqua ed una decina di candele ancora spente.La signora Flowers si affrettò a prendere in mano il pesante tomo antico per poter recitare l’incantesimo in grado di aprire un varco dimensionale verso la Dimensione Oscura.Poco più in là Elena ,Caroline e Matt discutevano animatamente su chi di loro dovesse rimanere a Fell’s Church per prendersi cura dell’anziana donna.Uno Stefan più corrucciato che mai e preoccupato per la sorte di Bonnie e suo fratello,cercava invano di fare da mediatore prima che la situazione degenerasse.Non c’era tempo per sciocchi litigi,Sage gli aveva detto di tenersi pronti.
-Ragazzi calmatevi tutti quanti,litigare non farà che peggiorare la situazione.So che ognuno di voi è preoccupato per Bonnie,ma non possiamo lasciare la signora Flowers da sola.Inoltre siamo in troppi e desteremmo ulteriori sospetti.-
-Stefan ha pienamente ragione,smettetela di comportarvi come bambini.Non è così che aiuteremo Bonnie e Damon.Anche io sono spaventata,preoccupata e tesa e non vedo assolutamente l’ora di poter abbracciare la mia migliore amica,ma se serve che io resti qui allora lo farò.-
La voce ferma di Meredith bloccò ulteriori battibecchi,d’altronde all’interno del gruppo la cacciatrice era quella più saggia,sbrigativa e obbiettiva.Stefan le rivolse uno sguardo di ringraziamento per averlo appoggiato nel tentativo di sedare quella stupida lite.Sospirando Matt si rivolse al resto dei suoi amici ed alla sua ragazza,consapevole di aver esagerato anche lui e di essersi intestardito senza sentir ragioni,evitando per un momento di pensare lucidamente e non accecato dall’ansia e dall’orgoglio.
-Avete ragione ragazzi,scusatemi.Mere tu sei molto più forte di me nel combattimento e sei una cacciatrice.Non puoi restare qui.Rimarrò io con la signora Flowers ma promettetemi di stare attenti.-
Stefan diede una pacca sulla spalla al biondo,annuendo accondiscendente alle sue parole.I due ragazzi si scambiarono uno sguardo d’intesa,in tutti quegli anni avevano imparato a comunicare anche senza le parole e quel gesto significava assoluta amicizia.Si fidavano l’uno dell’altro e Matt era sicuro che Stefan avrebbe protetto le ragazze meglio di come avrebbe potuto far lui stesso.
-Sebbene la voglia di prendere a calci nel sedere Agaron per avermi soggiogata è tanta,resterò anche io qui.Ha ragione Matt,voi tre siete molto più adatti ad un combattimento mentre io sarei solo d’intralcio.Vi voglio veder tornare tutti sani e salvi chiaro?O giuro che verrò personalmente a strapparvi i capelli uno per uno.-
Meredith ed Elena si affrettarono ad abbracciare forte Caroline,promettendole che sarebbero tornate tutte intere mentre quest’ultima ricambiava l’abbraccio delle sue migliori amiche stringendole a sé più che poteva.Avrebbe voluto più che volentieri farla pagare a quel mostro per ciò le aveva fatto,ma capiva perfettamente che quella di restare lì insieme a Matt era la scelta giusta.Sciolse l’abbraccio,osservando Stefan,Meredith ed Elena entrare nel cerchio accanto al bacile e le candele.
-Siamo pronti signora Flowers,Può fare l’incantesimo,Sage è già in contatto con noi.-
Annuendo alle parole del minore dei Salvatore,Theophilia Flowers si apprestò a recitare la formula dell’incantesimo.In pochi secondi le candele si accesero di colpo,rischiarando la stanza già illuminata dal fuoco del camino.Elena si strinse forte al braccio di Stefan,mentre Meredith le prendeva l’altro braccio per evitare che si perdessero mentre attraversavano il varco.Un vento forte si levò nella stanza e dal bacile l’acqua iniziò a fluttuare fino a formare un portale abbastanza grande per farli passare.Salutando con un gesto della mano Caroline e Matt,i tre ragazzi scomparvero attraverso il varco dimensionale che si chiuse subito dopo.
Si ritrovarono immediatamente al centro di una via disabitata,circondata solo da alti alberi ed erbacce secche.Si staccarono da quello strano contatto di braccia che avevano mantenuto durante l’attraversamento del portale,finchè non notarono la figura amica di Sage che gli veniva incontro velocemente.Il primo ad avvicinarsi fu Stefan,che trovandosi di fronte al vampiro dai capelli biondo cenere si lasciò abbracciare in modo fraterno,sussurrandogli un grazie per averli aiutati ancora una volta.Sage scosse la testa per dirgli che non ci fosse affatto bisogno di ringraziamenti,erano amici e quello che lui aveva fatto era una cosa di poco conto.Stefan allentò la presa dell’abbraccio virile che si erano scambiati,osservando attentamente le increspature sulla fronte di Sage.Capì subito che qualcosa era accaduto,ma preferì non fare domande ad alta voce per non far allarmare le ragazze dietro di loro.
-Sage che succede?-
-Agaron ha attaccato....Bonnie è rimasta ferita nello scontro ma ora si è ripresa.-
Stefan spalancò gli occhi preoccupato,chiudendo il collegamento mentale per poter andare subito da suo fratello e da Bonnie.La situazione era più grave di quanto avesse immaginato e se conosceva bene Damon,era certo che avesse bisogno di lui in quel momento.C’era bisogno di tutto l’aiuto possibile.Sage sembrò percepire i ragionamenti del minore dei fratelli Salvatore,perché annuì alla sua muta richiesta di condurli subito dai loro amici e da suo fratello.
-Seguitemi,vi porterò dai vostri amici.-
Avviandosi verso un cancello di ferro battuto,li scortò all’interno del castello di Eris conducendoli poi nel salone principale.Quando entrarono si accorsero subito dei disastri che la dimora mostrava,segno evidente di una battaglia appena svoltasi.Elena e Meredith si portarono le mani alle labbra,per impedire che un urlo strozzato ne uscisse fuori.Avevano capito ancora prima che qualcuno parlasse per raccontargli cosa fosse successo realmente.Elena scoppiò in un pianto disperato,stringendosi a Meredith che per la prima volta mostrava anche lei le lacrime salate che inesorabili scendevano sulle guance.Stefan si avvicinò a loro,cercando di confortarle e di farle calmare inutilmente.Meredith mosse qualche passo in direzione delle scale,pronta ad essere seguita da Elena per precipitarsi al capezzale di Bonnie.Ma vennero bloccate da Sage e da Stefan.
-Bonnie sta bene si è svegliata poco fa.Non è saggio che andiate da lei adesso,c’è Damon nella sua stanza ed hanno bisogno del tempo necessario per parlare.Quando avranno finito avrete tutto il tempo del mondo per stare con la vostra migliore amica.Vi sorprenderà vedere quanto forte sia diventata e quanto sia cocciuta e coraggiosa adesso.-
Abbracciandosi a Stefan,Elena sperò soltanto che la sua migliore amica stesse davvero bene.Non poteva sopportare di perdere ancora un altro pezzo della sua famiglia.Avrebbe atteso pazientemente come aveva detto loro Sage,ma una volta scaduto quel tempo niente le avrebbe impedito di raggiungere Bonnie.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Per la prima volta nei suoi 500 anni Damon era nervoso ed insicuro,non aveva mai confessato i suoi sentimenti a qualcuno o per lo meno non in modo del tutto sincero.Con Katherine ed Elena era stato del tutto differente,entrambe lo attiravano come una calamita questo era vero,ma in lui risvegliavano solo il senso della rivincita e della vendetta contro suo fratello Stefan.Era facile confessare amore a qualcuno quando vuoi vincere,ma il tutto diventava dannatamente difficile quando si trattava di amore vero.Perchè,grazie tante,Damon era perfettamente consapevole che i sentimenti che nutriva verso Bonnie erano reali e sinceri.Mise a tacere per un attimo i sensi di colpa che riaffioravano in lui prepotentemente,intimandosi di darsi una calmata e di pensare solo alla sua streghetta.
Indossò la camicia pulita che Sage gli aveva tirato dietro,prima che lui partisse per la tangente precipitandosi in camera di Bonnie.Non era un bello spettacolo indossare la camicia sporca di sangue e strappata in più punti.Prendendo un bel respiro percorse i pochi metri che lo separavano dalla porta,sollevando poi la mano per posarla sul pomello rotondo.I secondi passavano lentamente,fin troppo,mentre la maniglia ruotava rivelando la stanza dalle tonalità rosa antico e panna della stanza di Bonnie.Rimase fermo immobile davanti alla porta ormai spalancata,mentre il suo sguardo si incatenava in quello del suo uccellino che,seduta sul letto,ricambiava il suo sguardo.Si era ripromesso di fare tutto con calma,con delicatezza e con dolcezza ma le braccia di Bonnie si spalancarono automaticamente.Impiegò meno di 5 secondi a fiondarcisi attraverso,stringendo forte al suo petto quella ragazza all’apparenza così fragile ma incredibilmente forte.
Sentì le sue mani passare intorno al suo collo per poi trattenersi tra i capelli neri e lisci come la seta,iniziando una dolce carezza.Damon se la strinse di più addosso,inginocchiato com’era ai piedi del letto,posando la testa nell’incavo del suo collo da cigno ed ispirandone l’odore di fragole.Dio quanto gli era mancato poterlo sentire,gli era mancata terribilmente.La sua mano destra completamente aperta al centro della schiena del suo uccellino,iniziò una lenta carezza in risposta a quella che Bonnie stava donando a lui.L’altra mano si posò automaticamente sulla sua guancia leggermente accaldata,mentre lui si affrettava a percorrere con lo sguardo ogni centimetro di pelle scoperta come a volersi accertare che stesse davvero bene.La risata cristallina di Bonnie,interruppe quella strana perlustrazione.
-Sto bene Damon.Guardami.-
Gli accarezzò la base del collo,posando la fronte su quella del vampiro che la stringeva talmente forte da non lasciarla andare nemmeno per mezzo secondo.E Damon ubbidì a quella sua richiesta,la osservò davvero per la prima volta,impresse nella mente ogni minimo dettaglio della donna che amava.Si beò del suo lento respiro e del suo sorriso dolce che in quel momento era tutto per lui.Delicatamente le prese il volto con entrambe le mani,scostandosi quel tanto che bastava per posarle un leggero bacio sulla fronte.Chiuse gli occhi d’onice,godendosi quel contatto e beandosi ancora una volta del calore di quel corpo finalmente tornato in vita e da lui.Per la prima volta sorrise anche lui,senza smorfie o espressioni strane,rendendosi conto che quella donna aveva fatto una ben diversa magia.Una magia d’amore.Poteva percepire distintamente la sua anima lavarsi via dai mille peccati commessi,purificandosi e nascendo a nuova vita.
-Bonnie..Ho avuto paura di perderti,è colpa mia avrei dovuto proteggerti ed invece tu hai rischiato la vita per me.Non so cosa avrei fatto se tu fossi…-
Non riuscì a terminare la frase,un improvviso groppo in gola gli impediva di proseguire mentre i suoi occhi scuri diventavano più liquidi,sebbene le lacrime avessero smesso da tempo di uscirne fuori.Bonnie gli posò un dito sulle labbra,scuotendo la testa e posando poi le sue mani su quelle di Damon ancora sul suo viso.Lo guardò con assoluto amore,un amore sconfinato,indissolubile eppure palpabile nell’aria circostante.Lo guardò fino in fondo all’anima,che lei aveva sempre creduto ci fosse nonostante il vampiro facesse di tutto per dimostrare il contrario.Ed ancora una volta la magia dell’amore fece il suo effetto.Le labbra di Damon si posarono lievi sulle sue in un bacio dolce e delicato,atto a suggellare a gesti ciò che le parole provavano a comunicare.Sorrise nel bacio Bonnie,tornando a stringere a sé l’uomo che amava.Si staccarono solo quando l’ossigeno fu necessario,ma rimasero vicini ed ancora abbracciati.
-Siamo qui Damon,stiamo bene e ci amiamo.E’ questo ciò che conta per me adesso.Ti amo.-
Parole sussurrate eppure talmente forti da provocargli nel petto un immenso calore,perché anche lui Damon Salvatore amava profondamente quella ragazza di fronte a lui,la stessa ragazza ormai donna che era disposta a tutto pur di salvarlo.Amava Bonnie per come era,con le sue stranezze,i suoi cambi di umore improvvisi,la sua allegria contagiosa e la sua dolcezza.Si diede dello stupido da solo mentre tutte le paure che aveva quando era entrato in quella stanza,si scioglievano lentamente come neve al sole.La baciò ancora una volta,questa volta con più passione,decidendo di lasciar uscire fuori quelle due parole.
-Ti amo anche io.-
Rimasero così per minuti interi,recuperando con baci e carezze il tempo che avevano perso.Per un solo attimo decisero di dimenticarsi di Agaron,della battaglia non ancora finita e del resto,per concentrarsi solo sui loro sentimenti fatti di sguardi complici e parole sussurrate in silenzio.

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Intanto in un castello apparentemente abbandonato circondato di erbacce,sterpaglie e radici avvizzite,Agaron osservò compiaciuto e sollevato la sfera di cristallo.All’interno di essa un fluido rosso vivo circondato da un alone nero,vorticava incessantemente.La strega era tornata in vita e questo significava che finalmente avrebbe avuto quello che desiderava.Aveva perso una battaglia,ma la guerra l’avrebbe vinta lui a qualsiasi costo.Che quegli sciocchi umani restassero pure legati nei loro penosi legami affettivi,avrebbero ricevuto presto ciò che meritavano.Il primo a morire sarebbe stato Damon Salvatore,poi avrebbe approfittato del dolore della strega per portarla via con sé.Sarebbe stato molto più facile plasmarla a suo piacimento mentre la debolezza di quei sentimenti umani l’avrebbe resa incapace di combatterlo con la sua potente magia.Sorridento malvagiamente,chiamò Morphen per mettere a punto il suo prossimo piano di battaglia,questa volta senza effetti a sorpresa o risvolti indesiderati.
Aveva avuto un’idea geniale,un vero e proprio colpo di genio e se tutto andava alla perfezione tra meno di una settimana con l’avvicinarsi del solstizio d’inverno avrebbe avuto il potere che tanto bramava,insieme alla strega dai capelli rossi.La data di scadenza per compiere il rito si avvicinava inesorabilmente,questa volta non poteva commettere sbagli.
-Cin cin strega.Molto presto ci rivedremo e finalmente ogni cosa andrà al posto giusto.-



Angolo autrice:


Buonsalve a tutti!!!Siete tutti in vacanza oppure qualche anima pia è rimasta a far compagnia ai miei deliri estivi?Prima di passare al commento sul capitolo dieci,ci tengo davvero a ringraziare i miei lettori e le tante persone che continuano a mettere questa storia tra i seguiti,preferiti e ricordati.Non so come ringraziarvi e probabilmente non basterebbe nemmeno regalarvi una stella per farlo.Ovviamente un grazie grande quanto l’intera nazione va alle mie amate Bamon recensitrici che sono rimaste con me dall’inizio,supportandomi,commentando insieme a me e dandomi consigli. :’)
Grazie,grazie e ancora grazie.Per quanto riguarda il capitolo credo non ci sia nulla di più da aggiungere,è un capitolo interamente,o quasi,dedicato al Bamon che finalmente c’è e prende avvio.Posso solo dirvi che ho amato a dismisura scrivere la tanto attesa scena tra Damon e Bonnie,ho quasi pianto ad immaginare gesto dopo gesto ciò che poi ho descritto.Trovo che entrambi abbiano finalmente trovato il loro equilibrio e sono pronti a donarsi all’altro a 360 gradi senza paure o muri di pietra.Il Damon che vedete è un Damon adulto,maturo e più umano,un Damon capace di capire cosa voglia dire la parola amore con la A maiuscola,quello che ti fa battere il cuore,ti fa sudare le mani,ti rende nervoso ed agitato.Questo Damon mi fa quasi tenerezza,e sono felice che lo sia grazie a Bonnie.
Nel prossimo capitolo voglio regalarvi un’altra scena commuovente e piena di phatos e di sentimenti.Una scena che forse aspettate come me da tanto tempo e che nei libri o serie tv non c’è ancora stata.Per ora non vi svelo nulla,ma sono curiosa di sapere se riuscite ad indovinare quale sia e tra quali personaggi.Si accettano scommesse ed opinioni!!Un bacione enorme a tutti voi.
Al prossimo aggiornamento ragazzi,che avverrà probabilmente nel week end o inizio settimana prossima.
XoXo
Sara


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Capitolo 12
*** Capitolo undici ***





Capitolo undici



Il rumore dell’acqua che cadeva era l’unico suono perfettamente udibile nel silenzio della stanza.Dopo aver finalmente chiarito con Bonnie e passato del tempo insieme,Damon aveva deciso di fare una doccia lasciando alla sua streghetta il tempo necessario per salutare Elena e Miss Inquietudine.Avevano infatti appreso da Sage che i loro amici erano appena arrivati nella Dimensione Oscura per aiutarli nella battaglia contro Agaron.Il vampiro francese aveva raccontato loro ogni dettaglio a partire dalla comunicazione mentale avuta con Stefan fino all’incantesimo utilizzato dalla signora Flowers con il suo supporto.Senza dire una parola Damon aveva notato lo sguardo speranzoso e felice di Bonnie nel poter finalmente abbracciare le sue migliori amiche,per questo si era congedato gentilmente dopo aver regalato alla sua ragazza un delicato bacio sulla fronte ed un sorriso.
Chiudendo il getto dell’acqua calda,si affrettò a recuperare i vestiti dopo essersi asciugato per bene.Nella sua mente c’era ancora l’immagine di Bonnie con le guance leggermente arrossate e lo sguardo felice ogni volta che lui le regalava attenzioni.Scosse la testa lasciandosi andare ad un altro sorriso sincero.Si sentiva felice anche lui in quel momento,felice come non lo era da secoli.Percepì appena la porta della stanza aprirsi,ma vide chiaramente la figura di Stefan scrutarlo con attenzione.Sapeva già che il suo fratellino era preoccupato per lui,glielo leggeva chiaramente sul volto senza bisogno di sondare la sua mente.Del resto suo fratello era sempre stato un libro aperto per lui e continuava ad esserlo nonostante l’odio che li aveva uniti da quando era comparsa Katherine nelle loro vite seguita poi dalla lotta per il cuore di Elena.
Non ricordava più quale fosse stata l’ultima volta in cui lui e Stefan avessero parlato civilmente,i ricordi in cui il loro legame era ancora forte erano del tutto sbiaditi nella sua mente.Per 500 anni non avevano fatto altro che litigare,scontrarsi e farsi guerra tra di loro,dimenticando ogni volta che prima di tutto erano fratelli.Damon corrucciò la fronte,cercando di capire per quale dannato motivo stava tentando di ricordare l’affetto che lo legava a Stefan.Si ripeteva sempre che non era ancora pronto ad un confronto con lui,che era troppo presto e che le cose sarebbero potute soltanto peggiorare,ma la verità era che si sentiva vulnerabile.Suo fratello aveva l’innata capacità di metterlo a nudo completamente,di farlo sentire più umano e meno mostro,esattamente come Bonnie.Loro due erano le uniche persone della sua vita a riuscire a confonderlo,ad avere un certo ascendente su di lui e sulle sue azioni.La sola differenza era che con Stefan cercava di mascherare questo potere per evitare di sentirsi confuso,instabile e debole.
Si ritrovò a specchiarsi negli occhi verdi del fratello,leggendoci dentro un grande senso di preoccupazione nei suoi confronti.Stranamente non riusciva a dar sfogo al suo umorismo ed alle sue battute,questa volta si sentiva immobile e totalmente disorientato.Mosse qualche passo in avanti,mentre lo strano silenzio in quella stanza poteva tagliarsi con la punta di un coltello.Non seppe nemmeno come o quando,ma si ritrovò stretto tra le braccia di Stefan che non riusciva a nascondere gli occhi lucidi quasi prossimi alle lacrime.Poteva chiaramente capire il motivo di quel gesto,Stefan aveva avuto timore di perderlo per sempre e senza risvegli da vampiro con i superpoteri.Per una volta anche Damon diede ascolto al suo cuore,proprio come gli aveva insegnato Bonnie.Lentamente ricambiò l’abbraccio di suo fratello minore,stringendo la presa sulle sue spalle e lasciando che le sue lacrime gli bagnassero lievemente la camicia all’altezza della spalla.
Sentì Stefan cercare di trattenersi per paura di trovarsi davanti il solito Damon cattivo,ironico e scontroso nei suoi confronti,ma questa volta qualcosa era davvero cambiato in loro e soprattutto in lui.Per un attimo gli sembrò di essere proiettato di nuovo indietro nel tempo,quando Stefan correva tra le sue braccia piangendo ogni qualvolta giocando cadeva e si faceva male.All’epoca erano poco più che bambini,ma Damon ricordava perfettamente che ogni volta era sempre lui a prendersi cura di suo fratello minore.Cercava di proteggerlo da ogni situazione a rischio di mettere in pericolo lui stesso.Quell’abbraccio,mancato per troppo tempo,stava pian piano dissolvendo la nebbia che gli impediva di ricordare.Ora poteva sentire chiaramente le loro risate mentre correvano per le stanze di Villa Salvatore a Firenze,cercando di scoprire tesori misteriosi.Sentiva perfettamente la voce piena d’affetto di Stefan e poteva ricordare il suo sorriso quando decideva di restare a dormire nella sua stanza nonostante Giuseppe Salvatore non volesse.
-Va tutto bene Stef,non piangere dai..-
Si accorse un secondo dopo di aver pronunciato la stessa frase che gli ripeteva quando erano piccoli,percepì persino Stefan trattenere il fiato per poi rilasciarlo ed iniziare a sorridere.Stranamente sorrise anche lui,perché nonostante fossero passati 500 anni,il legame che lo univa a Stefan era ancora lì pronto a venir fuori nel momento giusto.E quello forse lo era,forse era arrivato il momento di tornare ad essere fratelli.Non lo avrebbe mai ammesso apertamente,ma suo fratello gli era mancato terribilmente più di quanto potesse immaginare.Si staccarono da quello strano abbraccio che sapeva di casa e di famiglia,per tornare ad osservarsi negli occhi.
-Mi dispiace Damon.Mi dispiace per tutto ciò che è successo tra noi,per aver rovinato l’affetto che ci univa a causa di Katherine.Per tutti questi anni non ho mai smesso di volerti bene,sapevo che da qualche parte c’era ancora mio fratello,quello che non ci pensava due volte a proteggermi e a curarmi le ferite quando cadevo.So che forse non sei pronto a sentirtelo dire,ma ti voglio bene Damon.Sei la mia famiglia,una parte di me e questo niente potrà mai cambiarlo.-
Gli occhi neri di Damon si fecero lucidi a quelle parole,mentre sembrava quasi che il suo cuore morto battesse forte.Per quel giorno aveva accumulato fin troppe emozioni e sensazioni che non facevano che accrescere il senso di calore che sentiva nel petto.Una sola lacrima scese dai suoi occhi d’onice,ma fu sufficiente per essere vista da Stefan che senza esitazione lo riabbracciò beandosi di quell’affetto che per troppi secoli avevano rifiutato e negato a loro stessi.Il leggero “Ti voglio bene anche io” di Damon fu tutto ciò che si sentì nel silenzio,non più agghiacciante,della stanza.

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Agaron atterrò agilmente sul morbido terreno erboso circondato da alti alberi.Si osservò attorno compiaciuto,nonostante non gli piacesse affatto quell’insulsa boscaglia troppo verde per i suoi gusti.Era tutto così incredibilmente luminoso rispetto a Moron,che quasi gli veniva la nausea.Ma per portare a termine il suo piano di battaglia era necessario sopportare qualche piccolo inconveniente e mandar giù alcuni rospi.Chiuse gli occhi concentrandosi affinchè la sua mente fosse del tutto sintonizzata verso quella strana e antica costruzione che si trovava al limitare dell’Old Wood.Percepiva la presenza di tre esseri umani all’interno di essa,ma non era ancora abbastanza potente per riuscire ad ascoltare le conversazioni che avvenivano all’interno della casa.Inoltre percepiva chiaramente la barriera di magia bianca che impediva il passaggio persino alle sue fedeli ombre.Schioccò le dita,riaprendo gli occhi color sangue,e facendo apparire una busta finemente decorata di oro e nero.Fece segno a Morphen di avvicinarsi,consegnandogli poi il pezzo di carta.
Lo vide sparire per portare il messaggio a destinazione,poi ghignando sparì anche lui tornando finalmente nella sua amata Moron.Ne aveva abbastanza della Dimensione Oscura e dei suoi abitanti,non sopportava più quel tergiversare inutile in attesa della battaglia finale.Questa volta avrebbe aperto ancora una volta lui la sfida,con la sola differenza che era terribilmente convinto di vincere.Non appena il messaggio inviato tramite Morphen avrebbe raggiunto il giusto destinatario,i giochi avrebbero avuto inizio.Pregustava già il sapore della vendetta mentre finalmente riusciva ad infilare un paletto nel cuore di quell’insulso vampiro arrogante ed insopportabile.Quasi gli dispiaceva ucciderlo,in fondo in altre circostanze avrebbe potuto diventare suo alleato.Ma aveva decisamente sbagliato tattica cercando di portargli via la strega che gli era destinata,quindi l’unica soluzione era sbarazzarsene una volta per sempre e poi sfruttare la sua dipartita a suo favore.

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A Fell’s Church sembrava fosse scoppiato il caos,erano giorni che la pioggia non accennava a smettere di cader giù provocando disagi e difficoltà lungo le strade.Il rumore del temporale squarciava il silenzio del Pensionato,mentre Caroline se ne stava seduta accanto alla finestra osservando i sottili fili di acqua che scorrevano sul vetro.Era passato solo un giorno e mezzo da quando Elena,Meredith e Stefan avevano raggiunto la Dimensione Oscura eppure si sentiva ansiosa e nervosa,come se sapesse che qualcosa di abbastanza grave era successo.Aveva promesso di prendersi cura della signora Flowers insieme a Matt,decidendo di rimandare i suoi propositi di vendetta contro Agaron per averla soggiogata ed aver messo in pericolo la vita di Damon e Bonnie.
L’anziana donna aveva fatto molto per tutti loro nel corso di quegli anni,li aveva protetti,accuditi e voluti bene come se fossero tutti suoi nipoti.E loro gli dovevano tutto,il prendersi cura di lei in quella situazione che stavano vivendo era il minimo che potessero fare.Caroline abbozzò un sorriso tirato per via della preoccupazione che la logorava,ma nel profondo del suo cuore sentiva di aver fatto la scelta giusta,poiché anche lei voleva bene alla signora Flowers come se fosse sua nonna.Sobbalzò lievemente quando una calda coperta venne posta sulle spalle per evitare che prendesse freddo.Riconobbe il tocco delicato e rassicurante di Matt,mentre osservava il suo riflesso attraverso il vetro della finestra.
Con tutto il trambusto che c’era stato non avevano avuto modo di godersi l’inizio della loro storia,ma Caroline sapeva che qualunque cosa fosse successa lui ci sarebbe sempre stato per lei.Lo percepiva attraverso i suoi sguardi,i suoi sorrisi ed i gesti dolci e premurosi che le riservava,proprio come quello appena fatto.Si strinse meglio nella coperta di lana,ispirando l’odore del ragazzo che vi era rimasto impresso sopra.Si girò lentamente verso Matt quel tanto che bastava per tendergli una mano ed invitarlo a sedersi accanto a lei.La presa salda del ragazzo attorno alle sue dita le procurava intensi brividi e poteva chiaramente sentire il suo cuore accelerare i battiti.Succedeva sempre così quando si trovava a meno di un metro da lui,il suo corpo non rispondeva più ai suoi comandi e sentiva le farfalle nello stomaco.
Senza dire nulla Matt le si sedette vicino,non lasciando la presa attorno alla sua mano e permettendo alle loro dita di intrecciarsi tra loro.Caroline sorrise ricambiando la stretta,mentre con la mano rimasta libera si affrettava a coprire anche Matt con la coperta calda.Sospirando posò la testa sulla spalla del suo ragazzo,lasciandosi andare a qualche minuto di riposo e godendo del calore che proveniva attraverso il camino.Chiuse gli occhi verdi,percependo il braccio di Matt circondarle la vita per attirarla di più a sé.Si sentiva stranamente bene in sua compagnia,poteva essere tranquillamente sé stessa senza il timore di essere giudicata.Era stato un bene decidere di dare ascolto al suo cuore perché fino ad allora non si era pentita un solo secondo della scelta che aveva compiuto.
Era assolutamente convinta di amare davvero Matt ed il suo cuore non faceva altro che ricordaglielo e confermarlo ogni giorno.Riaprì gli occhi posandoli sul viso del ragazzo che sembrava assorto nei suoi pensieri.Sapeva perfettamente quanto anche lui fosse preoccupato,lo leggeva nelle righe che gli increspavano la fronte,nello sguardo più vigile e nei sospiri che ogni tanto emetteva.Elena,Meredith e Bonnie erano anche le sue migliori amiche ed il saperle lontane ma molto vicine al pericolo lo facevano sentire impotente.Era la stessa sensazione che avvertiva Caroline e che non la abbandonava un solo secondo.Se ripensava agli sciocchi litigi che per tutti questi anni avevano dovuto affrontare,gli veniva da ridere soprattutto se riguardavano cose futili come i ragazzi o i vestiti.In cuor suo pregò solo affinchè il destino gli riportasse le sue migliori amiche sane e salve.
-Andrà tutto bene tesoro vedrai,sta tranquilla torneranno tutti a casa perfettamente salvi.-
La voce di Matt la riscosse dai ricordi legati alle ragazze.Cercando di sorridere al suo ragazzo,gli mise una mano sulla guancia candida posando poi le labbra sulle sue.Non avrebbe mai ringraziato abbastanza il fato per avergli regalato Matt,quello stesso ragazzo dolce e attento che pur di rassicurarla mascherava anche la sua preoccupazione.Aveva sbagliato a giudicarlo meschino e superficiale come gli altri ragazzi,lui era molto di più di tutti loro,era speciale ed unico.Era semplicemente il suo Matt e niente o nessuno avrebbe potuto portarglielo via.

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Bonnie si lasciò abbracciare forte dalle sue migliori amiche,gli erano mancate terribilmente da quando lei e Damon erano partiti verso la Dimensione Oscura.Non c’era giorno che non avesse pensato a loro,sperando di poter finalmente rivederle.Subito dopo che Damon era andato via per fare una doccia,Elena e Meredith avevano fatto irruzione nella sua stanza precipitandosi in lacrime sul suo letto.Non aveva mai visto le sue amiche così preoccupate e spaventate,del resto comprendeva come si sentivano.Aveva quasi rischiato di morire per salvare la vita del suo vampiro,ma era felice di averlo fatto.Non rimpiangeva nulla dei suoi gesti e delle due decisioni,aveva semplicemente seguito il cuore e l’istinto.Ormai era una donna,una strega potente,ed era arrivato il momento che anche i suoi amici se ne accorgessero.
Sciogliendo l’abbraccio con le due ragazze,le osservò pronta a raccontargli cosa fosse accaduto tra lei e Damon.Non aveva avuto modo di parlargliene visto che erano lontani fino a 24 ore prima,ma era decisamente meglio che lo sapessero direttamente da lei e non dagli altri.Del resto erano le sue migliori amiche e tra loro non c’erano mai stati segreti,si erano sempre dette tutto ed in qualunque circostanza.Prese un bel respiro,riordinando le idee e cercando di essere il più chiara possibile.La reazione di cui aveva più timore era quella di Elena,nonostante la bionda avesse fatto da tempo la sua scelta.Sapeva che amava Stefan e che lei stessa aveva troncato con Damon,ma aveva timore che potesse prendersela.Non era infatti un mistero per nessuno che tra il moro ed Elena qualcosa c’era pur stato,sebbene in modo molto marginale.
-Ragazze devo dirvi una cosa molto importante..-
-Sappiamo già cosa vuoi dirci Bonnie,lo abbiamo capito dalle parole di Sage appena siamo arrivati qui.Si tratta di Damon giusto?-
La voce di Elena risuonò per la stanza,mentre Bonnie vedeva Meredith annuire concorde.Prestò attenzione ad entrambe,soprattutto alla bionda,cercando di capire se fosse arrabbiata e come avesse preso la notizia.Ma sul suo volto Bonnie vi leggeva calma assoluta,senza nessuna ombra di risentimento o rancore.Probabilmente aveva corso un po’ troppo con la mente,creandosi dubbi e timori in realtà inesistenti.Eppure c’era qualcosa nello sguardo rigido di Meredith che non la convinceva a pieno.Fu proprio quest’ultima a prendere la parola,prima che lei potesse rispondere ad Elena.
-Bonnie non spetta a me decidere con chi devi stare,né mi permetterei mai di importi la mia opinione.Ma ti sei comportata da avventata per proteggere Damon!!Avresti potuto morire e Dio solo sa come sei riuscita a tornare tutta intera!!Come diavolo ti è venuto in mente di metterti davanti ad un paletto nel mezzo di un’attacco?-
-Mere ha ragione,Bon.Non fraintendermi ti prego,sono contenta che Damon abbia trovato qualcuno da amare per davvero.E non sto cercando assolutamente di mettermi in mezzo a voi due,sto solo dicendo che il tuo gesto poteva costarti caro.Ci hai fatto prendere uno spavento e pensavamo di averti persa.-
Rimase letteralmente senza parole sentendo i discorsi delle sue migliori amiche,certo immaginava che le avrebbero fatto una ramanzina coi fiocchi ma non si aspettava quelle frasi.Strinse i pugni alzandosi in piedi di scatto ed allontanandosi da entrambe,che ora la osservavano stupite da quella reazione.Bonnie si sentiva delusa dal loro atteggiamento,aveva creduto che almeno loro avrebbero capito il motivo che l’aveva spinta a salvare Damon,eppure sembravano non capire le sue ragioni.Per quanto si sforzasse Elena e Meredith l’avrebbero sempre vista come la solita ragazzina indifesa,ed era questo che le faceva più male.Si voltò a fronteggiarle cercando di calmare la sua irritazione,non avrebbe esitato a dire ciò che davvero pensava.
-Possibile che non riusciate a capirmi?Siete le mie migliori amiche eppure nessuna di voi prova a mettersi nei miei panni.In me vedete sempre e solo la ragazzina fifona e spaventata di parecchi anni fa,quella che non riusciva nemmeno a prendere in mano un paletto e che non sapeva reagire davanti ad una battaglia.Non sono più quella Bonnie,sono una donna ed una strega ormai perfettamente in grado di prendere decisioni da sola.-
-Bonnie io…-
Fece cenno ad Elena di non continuare a parlare,non aveva ancora finito di esternare le sue considerazioni e non aveva voglia di sentire altre delusioni.Sospirò chiudendo gli occhi per pochi secondi,poi li ripuntò verso le due ragazze.
-Se ci fossero stati Stefan o Alaric al posto di Damon cosa avreste fatto?Sono sicura che non ci avreste pensato due volte a proteggerli,avreste reagito allo stesso identico modo.Non è colpa di Damon quindi non cercate di riservare il vostro rancore contro di lui,sapevo cosa facevo e cosa rischiavo.Ho soltanto ascoltato il mio cuore ed il mio istinto.Non ho nessun rimpianto,se tornassi indietro farei le stesse identiche cose.Damon è l’uomo che amo,l’ho amato dalla prima volta che l’ho visto e continuerò ad amarlo per sempre.E se non riuscite ad accettare le mie decisioni allora credo di non conoscere affatto le mie amiche,perché loro avrebbero capito.-
Per la prima volta Bonnie si sentì orgogliosa di se stessa,aveva dimostrato determinazione e forza nonostante facesse male anche a lei il dover litigare con Elena e Meredith.Le considerava delle sorelle e la feriva profondamente il fatto che entrambe non avessero fiducia in lei.I suoi occhi marroni erano incredibilmente lucidi,ma si impose di non permettere alle lacrime di venir fuori,questa volta si sarebbe comportata da donna.La prima ad avvicinarsi fu Meredith,che con sguardo basso e dispiaciuto cercava di scusarsi.
-Hai ragione.Mi dispiace per come mi sono comportata Bonnie,non sei più la ragazzina indifesa del liceo e non abbiamo il diritto di tenerti sotto una campana di vetro.Alle volte esageriamo perché ti vogliamo talmente bene da volerti proteggere in ogni occasione.Ma è ora che tu viva la tua vita prendendo da sola le scelte che ritieni più giuste.Siamo le tue migliori amiche,siamo come sorelle,e mi sei mancata fin troppo per sprecare altro tempo in stupidi litigi.-
-Dispiace anche a me Bonnie.Lo vedo sai?Riesco a vedere la donna che sei diventata,riesco a vedere la forza e la determinazione che prima avevi paura di mostrare al resto del mondo.Sei mancata terribilmente anche a me,non voglio perdere le mie migliori amiche.-
Gli occhi pieni di lacrime di Elena erano incredibilmente sinceri,in fondo le sue amiche erano solo preoccupate e spaventate.Forse era stata anche lei un po’ dura nei loro confronti,ma aveva bisogno di fargli capire quanto in realtà lei fosse forte.Scuotendo la testa lasciò che Meredith ed Elena la coinvolgessero in un abbraccio da sorellanza,mentre il suo cuore le aveva già perdonate.Ci sarebbe voluto un bel po’ di tempo affinchè i suoi amici si abituassero al suo cambiamento,ma era sicura che ce l’avrebbero fatta.D’un tratto la porta si spalancò ed un Damon molto agitato fece il suo ingresso seguito da Stefan.
-Ragazzi che succede?Cosa sono quelle facce?-
Bonnie corse dal moro fermandosi di fronte a lui,aveva notato perfettamente il suo sguardo irritato.Era nervoso e lo percepiva attraverso le spalle rigide e la forza con cui stringeva tra le mani una strana lettera nera con i bordi dorati.Gli posò una mano sul volto obbligandolo a guardarla negli occhi castani.Vide le rughe sul suo volto distendersi a quel contatto,mentre i suoi occhi d’onice non smettevano di accarezzarla.
-Agaron darà inizio alla battaglia tra una settimana.Ci aspetta a Fell’s Church nell’Old Wood.-



Angolo autrice:


Salveeeee genteeee!!!Vi state godendo le vacanze immersi nell’acqua di mare o come da me il tempo vi fa disperare non poco?Per consolarci ecco il tanto atteso capitolo undici che per la vostra gioia è ricco di confronti a dir poco toccanti.Come aveva già predetto la mia recensitrice doc Anna il confronto di cui vi parlavo è quello tra i due fratelli Salvatore.Finalmente entrambi hanno la possibilità di far pace e chiarirsi una volta per tutte,sebbene per recuperare a pieno il legame che avevano ci voglia effettivamente tempo.Vi confesso che mi piacerebbe molto vedere questo chiarimento nei libri o nella serie tv,è una cosa che desidero ardentemente quanto il Bamon.
Spero quindi di non aver deluso le vostre aspettative e di avervi regalato una scena stupenda.Stefan e Damon insieme sono un mix di tenerezza e bellezza,nonostante tutto si vede che si vogliono bene e ci tengono l’un l’altro. =) Caroline e Matt per quanto mi riguarda li vedo sempre più carini insieme,confesso che mi sarebbe piaciuto molto una loro storia nei libri.Matt è molto dolce con la ragazza e restando con la signora Flowers hanno molto tempo per poter stare insieme,del resto vista la situazione non hanno avuto il tempo necessario per godersi la loro storia ma si rifaranno presto.
Per quanto riguarda Bonnie finalmente la nostra streghetta ha avuto il coraggio di affrontare le sue amiche,che fanno fatica a considerarla una donna adulta e non più una ragazzina.Le loro reazioni e la loro paternale la fanno arrabbiare e non possiamo darle torto.Finchè si tratta di Elena va bene fare gesti sconsiderati e rischiare la morte circa 350 mila volte al giorno,ma quando si tratta di Bonnie lei è costretta a subirsi la ramanzina.Per fortuna le nostre amiche capiscono i motivi che hanno spinto la rossa a difendere Damon ed alla fine fanno pace.Inoltre finalmente si scopre il piano di Agaron,che ha consegnato un messaggio ai nostri Bamon invitandoli alla battaglia.Chissà cosa accadrà,lo scopriremo nel prossimo capitolo!!!
Grazie a tutti di cuore per le recensioni,le letture e l’inserimento della storia nei seguiti,preferiti e ricordati.
Xoxo
Sara

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Capitolo 13
*** Capitolo dodici ***





Capitolo dodici



-Agaron darà inizio alla battaglia tra una settimana.Ci aspetta a Fell’s Church nell’Old Wood.-
A quelle parole il volto di Bonnie si oscurò visibilmente,era troppo presto per la battaglia.Lei si era appena ripresa dal suo viaggio verso la morte e sebbene i suoi poteri da strega fossero potenti,non sapeva assolutamente combattere fisicamente in uno scontro diretto.Inoltre non sapevano assolutamente come sconfiggere Agaron,e lei era dannatamente sicura che i loro poteri combinati non sarebbero affatto bastati per annientarlo.Aveva visto chiaramente la potenza e la forza con cui l’uomo riusciva a plasmare le ombre,rendendole docili ed ubbidienti a ciò che la sua volontà dettava.Persino il servitore di Agaron,sebbene meno potente,riusciva ad avere una certa padronanza di poteri e capacità in grado di mettere loro i bastoni tra le ruote.
Si lasciò andare ad un sospiro di sconforto,lasciando che la tensione accumulata sparisse.Non era tempo di lasciarsi prendere dal panico e dalla paura,dovevano restare concentrati,uniti e soprattutto fiduciosi.Lanciò uno sguardo ad Elena e Meredith,che stavano già mettendo a punto dei piani di battaglia non appena avevano sentito le parole di Damon.Le sue amiche non cambiavano mai,erano sempre pronte ad escogitare piani e tattiche da poter utilizzare per vincere.Osservandole gesticolare in modo concitato,sperò ardentemente che anche questa volta avessero in serbo qualcosa che potesse aiutarli.Tornò a scrutare il volto di Damon,che aveva posato la lettera sulla scrivania per poterla abbracciare.Si lasciò stringere dalle sue braccia forti e muscolose,posando la testa sul suo petto ed inspirando l’odore di muschio che emanava la sua pelle.
Sollevò le braccia per allacciarle attorno alla vita del suo vampiro,percependo le labbra di Damon sui suoi capelli ricci.Stretta a lui si sentiva incredibilmente al sicuro,si era sempre sentita protetta accanto a lui.Gli rivolse un sorriso,sollevandosi poi sulle punte per stampargli un bacio a stampo.Con quel gesto voleva fargli capire quanto apprezzasse la sua presenza,la sua determinazione nel proteggerla e quanto lo amasse.Tra loro era sempre così,bastavano pochi gesti per capirsi senza bisogno di utilizzare le parole.Quando si staccarono da quell’abbraccio colmo di tenerezza,Bonnie vide distintamente il sorriso felice di Stefan che aveva seguito tutta la scena restando in disparte per dar loro il giusto spazio.
-Ragazzi non abbiamo molto tempo per prepararci allo scontro,ma dobbiamo assolutamente sfruttare questi pochi giorni che ci restano per allenarci al meglio.Ora possiamo contare sul mio potere da strega,questo è vero,ma in uno scontro corpo a corpo non avrei nessuna possibilità.-
-Bonnie ha ragione.Dobbiamo allenarci per perfezionare i poteri che abbiamo già e per rafforzare i nostri punti deboli.Ci serve l’aiuto di Eris ed Alistar,necessitiamo di un posto adatto in cui allenarci.-
-Io mi metterò in contatto con Sage,ci servirà sicuramente il suo aiuto per tornare a Fell’s Church.Ragazze voi occupatevi dei piani di battaglia e fate delle ricerche,dobbiamo scoprire il punto debole di Agaron se vogliamo batterlo.-
Alle parole di Stefan tutti annuirono concordi,mettendosi subito a lavoro.Damon e Bonnie raggiunsero la stanza preferita di Eris,sapendo per certo che la donna si trovava proprio in quel luogo.La videro infatti intenta ad esercitarsi con la magia,mentre di tanto in tanto controllava nuove formule su antichi tomi consunti.Non appena li vide entrare si affrettò ad interrompere l’incantesimo che stava facendo,invitandoli poi ad avvicinarsi.
-Ragazzi so già tutto e non c’è tempo da perdere.Potete allenarvi nel giardino esterno della tenuta,non abbiate timore è completamente protetto dalla mia magia che ho rafforzato poco fa attraverso un incantesimo.Se volete sconfiggere Agaron dovete allenarvi insieme finchè non riuscirete a combattere come se foste una sola persona.Bonnie,dovrai essere al massimo della tua potenza e l’unico modo per indebolire il potere di Agaron è utilizzare il legame che hai con Damon.-
I due ragazzi annuirono,nonostante non sapessero affatto in che modo il loro legame potesse venir sfruttato a loro vantaggio.Ma aldilà delle difficoltà avrebbero tentato il tutto e per tutto,non avrebbero permesso a quel demone di portare via Bonnie.Damon strinse i pugni a quel pensiero,ora che aveva trovato finalmente l’amore non aveva nessuna intenzione di perderlo.Bonnie era sua,sua e di nessun altro.Intuendo i loro dubbi Eris si avvicinò ad un grosso volume composto da fogli di papiro,e lo porse al vampiro.
-Qui dentro è scritto tutto ciò che riguarda il legame ed in che modo potete utilizzarlo.Quando la forza dell’amore sincero che provate l’uno per l’altro sarà così potente che riuscirete a fondere le vostre aure come se foste un unico essere,solo allora la forza del male si indebolirà quel tanto che basta per sferrare l’attacco finale contro Agaron e distruggerlo.Buona fortuna,ragazzi miei.-
Eris si avviò verso l’uscita della stanza,premurandosi di chiudere delicatamente la porta.Sapeva perfettamente che quei ragazzi avevano bisogno di stare da soli,solo in questo modo potevano imparare a rafforzare il legame che li aveva sempre uniti e che ora era perfettamente tangibile per entrambi.La mano di Damon corse automaticamente verso quella di Bonnie,stringendo la presa in modo delicato ed allo stesso tempo confortante.La tirò verso di lui facendo aderire la schiena del suo Uccellino contro il suo petto marmoreo,coperto da una maglietta nera a maniche corte.Posò il mento sulla sua spalla,mentre le sue mani fredde si abbandonavano sicure sul ventre della sua ragazza.Chiuse gli occhi godendosi la sensazione di pace e completezza che sentiva ogni volta che l’aveva vicina.Un nuovo calore gli inondò il petto quando sentì le mani di Bonnie posarsi sulle sue per intrecciarle mentre la sentiva abbandonarsi alle sue carezze.L’amava più di ogni altra cosa al mondo,ora ne era pienamente sicuro.

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La sera era di nuovo calata nella Dimensione Oscura,Elena seduta sul letto era intenta a scrivere strategie e schemi di battaglia.In bella mostra sul foglio bianco vi erano i famosi piani A,B,C e D che l’avevano sempre contraddistinta.Non si era fermata a riposare nemmeno per un istante,il tempo a loro disposizione era troppo poco per potersi lasciare andare ad inutili perdite di minuti preziosi.Fece appena in tempo a scrivere la lettera D,che la mano gentile di Stefan le tolse dalle mani il blocchetto e la penna posandoli poi sul comodino accanto al letto matrimoniale.Eris aveva dato loro delle stanze in cui poter riposare,e quella che condivideva con Stefan era di un tenue color verde acqua misto al celeste chiaro.
-Stefan ridammi quel blocchetto,non posso assolutamente perdere tempo!!-
-Per questa sera hai solo bisogno di riposare Amore,continuerai domani mattina.Ci serve tutta la forza e l’energia che abbiamo per questa battaglia,e non dormire non è la soluzione migliore.-
Scostò la trapunta tendendo una mano ad Elena,che prontamente la strinse per lasciarsi condurre sotto le coperte.Scuotendo la testa,si lasciò andare al bacio coinvolgente che Stefan le stava donando,percependo chiaramente la mano del suo ragazzo che le sollevava la maglietta per poi toglierla.Gli sorrise divertita,lasciandosi sopraffare dal suo peso ed allacciandogli le braccia attorno al collo per attirarlo a sé.Sospirò di piacere sentendo le labbra di Stefan percorrerle il collo liscio,lasciando una scia di leggeri morsi stando attento a non ferirla con i canini.La dolcezza del minore dei fratelli Salvatore riusciva sempre a farla commuovere,rendendo i battiti del suo cuore accelerati.Stefan sapeva di pulito,di amore e soprattutto di casa,quando era con lui sapeva di trovarsi nel posto giusto.Lo amava così tanto che spesso si dava della sciocca da sola ripensando a quanto in passato lo avesse fatto soffrire ed avesse rischiato di perderlo per sempre.
Non avrebbe potuto lontanamente immaginare la sua vita senza Stefan,lui era la sua costante ed il suo mondo.Insieme erano perfetti,erano un mix esplosivo in grado di generare solo amore incondizionato.Si ritrovò a pensare a Damon e a Bonnie insieme,anche se l’amica aveva timore di una sua reazione negativa lei non avrebbe assolutamente fatto scenate prive di senso.Era felice che finalmente anche il moro avesse trovato qualcuno in grado di amarlo come meritava e di renderlo felice.Era sicura che con Bonnie avrebbe scoperto il vero significato della parola amore.Si sarebbe divertita un mondo a vedere Damon alle prese con carezze,corteggiamenti,dolcezza e tenerezza,soprattutto se fino a qualche tempo prima era il vampiro stesso a dire che non sopportava il comportamento smielato tra lei e Stefan.
Ma aveva osservato il loro abbraccio silenzioso quel pomeriggio dopo che era arrivata la lettera di Agaron.Aveva percepito il legame forte ed intenso che univa quei due e lei non era nessuno per intromettersi.Era sicura della decisione che aveva compiuto scegliendo Stefan,il suo dolce,amorevole e tenero Stefan,e non sarebbe tornata indietro per nulla al mondo.Anzi spesso si ritrovava a sognare ad occhi aperti il giorno in cui finalmente sarebbero diventati una famiglia.Già immaginava l’abito bianco,i capelli raccolti in un’acconciatura elaborata e le sue amiche pronte a supportarla verso la nuova vita che l’attendeva accanto al suo uomo.Decise di accantonare per il momento le sue fantasie da donna innamorata,e lasciò che i suoi occhi color lapislazzuli si specchiassero in quelli verdi del ragazzo sopra di lei,mentre gli permetteva di cancellare almeno per poche ore la preoccupazione attraverso la passione mista a dolcezza che veniva liberata e che fondeva i loro corpi in una dolce armonia.

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Il pesante tomo che stava consultando si richiuse con un tonfo sordo,mentre la sua mano finiva di scrivere su un foglio le informazioni che era riuscita a trovare riguardo le ombre ed il loro potere.Non aveva trovato molto,a dire il vero solo poche righe che ripetevano cose che già sapevano.Aveva consultato i tomi di Eris,ma con scarsi risultati poiché in nessuno di essi c’era scritto come sconfiggere Agaron.Erano in guai seri,sembrava come se questa volta il loro intuito e le loro capacità di combattimento non fossero sufficienti alla vittoria.Meredith controllò l’orologio a pendolo presente in quella specie di biblioteca magica,accorgendosi di quanto fosse tardi.Le lancette segnavano quasi l’una di notte,era ora di andare a riposare.
Riordinò i fogli e mise apposto i libri dagli scaffali su cui gli aveva trovati,lasciando poi la stanza in perfetto ordine.Avevano solo una settimana scarsa per prepararsi alla vera battaglia ed era terribilmente preoccupata per Bonnie.Era stata un po’ dura con lei quel pomeriggio,se n’era resa conto subito dopo aver detto quelle frasi poco carine.Ma la cosa che l’aveva stupita maggiormente era stata la reazione dell’amica,non l’aveva mai vista così determinata,forte e coraggiosa.Era riuscita a tenere testa non solo a lei,che era la più tosta del gruppo,ma anche ad Elena e sapevano tutti quanto la bionda potesse essere assillante.
In quel preciso momento Meredith si era resa conto di quanto la sua migliore amica fosse davvero cambiata e cresciuta,aveva ragione quando diceva che ormai era una donna e che non dovevano trattarla come una ragazzina fragile.Aveva perfettamente visto cosa era in grado di fare Bonnie ed aveva visto il legame che la legava a Damon.A nessuno dei presenti era infatti passato inosservato il loro scambio di sguardi e la preoccupazione del vampiro moro nel saperla in pericolo.Il loro abbraccio dolce e tremendamente intimo era stata la conferma che i loro sentimenti fossero reali e sinceri.Meredith non si era mai fidata di Damon,anzi era l’unica che gli teneva testa non preoccupandosi minimamente che potesse farle del male in meno di 5 secondi,essendo un vampiro.
Ma il Damon che aveva potuto osservare lei era tremendamente diverso da quello che aveva lasciato Fell’s Church settimane addietro.In lui c’era un’incredibile dolcezza e attenzioni tutte riservate a Bonnie.Il suo sguardo d’onice era sempre puntato sulla figura della sua amica rossa,come se avesse timore che potesse scomparire da un momento all’altro e dovesse quindi imprimere nella sua mente tutti i dettagli del suo corpo minuto ma forte.Aveva perfettamente notato come nessuno dei due potesse fare a meno dell’altro quando erano nella stessa stanza,cercavano sempre un contatto,un qualsiasi contatto,che gli permettesse di sentire la presenza del rispettivo compagno.Era strano vedere Damon innamorato,questa volta per davvero,di una ragazza ed era ancora più strano pensare che la ragazza in questione fosse Bonnie.Ma l’amore non ha regole o impedimenti,e lei lo sapeva bene visto che si era innamorata di Alaric che era un ragazzo molto più grande di lei.Continuando a camminare assorta nei suoi pensieri non si accorse della figura che stava procedendo a passo spedito di fronte a lei finchè non gli finì addosso.
-Ahi che botta.-
-Oddio scusami Meredith,ti sei fatta male?Non avevo fatto caso a te.-
Al suono della voce di Sage,la cacciatrice alzò lo sguardo puntandolo in quello giallo fuso del vampiro di fronte a lei che le tendeva una mano per aiutarla ad alzarsi.Accettando l’aiuto che le stava porgendo si rimise in piedi,massaggiandosi leggermente un fianco.Con orrore si accorse che tutti i suoi appunti erano sparsi lungo il pavimento.Si chinò pronta a raccoglierli,ma in pochi secondi Sage aveva già rimesso in ordine i fogli per poi porgerglieli gentilmente.Lo ringraziò di cuore,sorridendogli cordialmente per l’aiuto che le aveva offerto.Per un attimo si soffermò sulla figura del vampiro,cosa che non aveva fatto prima di allora.Tutto sommato dovette ammettere che Sage era un gran bel ragazzo,ma per quanto le riguardava per lei era solo un ottimo amico e nulla di più.
-Grazie per l’aiuto Sage.Forse è meglio che vada a riposare sono stanchissima.Buonanotte.-
-Buonanotte mademoiselle.-
Le fece un delicato baciamano prima che lei si avviasse su per le scale per andare a riposare.Non si accorse nemmeno dello sguardo intenso e attento di Sage che la guardava allontanarsi,ma del resto anche il vampiro francese sapeva in partenza che per quanto Meredith fosse una bellissima ragazza,il suo cuore era già impegnato.E scuotendo la testa anche lui stesso dovette ammettere che nel suo,di cuore,c’erano ancora i ricordi legati ad Elinor.Finchè non fosse stato in grado di lasciarli andare del tutto,non sarebbe mai stato pronto ad iniziare una nuova relazione con un’altra ragazza.

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Finalmente dopo quella lunga giornata ricca di emozioni e confronti poteva tranquillamente concedersi un bagno rilassante.Legò i lunghi ricci rossi dei suoi capelli in un fermaglio,entrando nell’enorme vasca da bagno piena di schiuma.Voleva fare in fretta,sebbene i suoi muscoli avessero bisogno di sciogliersi dalla tensione,ma non vedeva l’ora di raggiungere Damon che l’aspettava già disteso sul letto.Dopo che il moro aveva distrutto la stanza che l’aveva ospitato,avevano deciso di comune accordo di condividere la stanza di Bonnie.Arrossendo leggermente al pensiero che avrebbe dormito con lui per tutta la notte e quelle a venire,si affrettò ad uscire dall’acqua ormai fredda ed avvolgersi nell’asciugamano di panno bianco.
Indossò la sua camicia da notte blu scuro ed aprì la porta del bagno,il suo vampiro era disteso,come immaginava,con le braccia dietro la nuca ed aveva gli occhi chiusi.I capelli scuri ricadevano lisci sulla fronte ed la maglietta a maniche corte con pantaloni annessi risaltavano i suoi muscoli.Non c’era che dire,Damon Salvatore era sempre bellissimo in qualsiasi situazione e lei era sicura che non dipendesse affatto dalla sua natura di vampiro.Ridacchiò pensando che probabilmente era il suo cuore innamorato a vederlo sempre perfetto in tutto e per tutto.Ma a lei stava bene così,amava ogni piccola sfaccettatura del carattere di Damon e non gli avrebbe mai cambiato nulla.A passo sicuro si distese sulla parte di letto rimasta libera,chinandosi per posare le sue labbra su quelle del moro.Sapeva per certo che non stava dormendo,e la sua mano che le tratteneva la testa per approfondire il bacio ne era la prova.
Gli morse leggermente il labbro inferiore,godendosi il ringhio di piacere del vampiro per via delle attenzioni che gli stava dedicando.Sorrise divertita posando la fronte su quella di Damon,mentre quest’ultimo la stringeva in un abbraccio possessivo e rassicurante.Ghignando dopo averla osservata per bene,il maggiore dei fratelli Salvatore le tolse il fermaglio lasciando liberi i lunghi capelli rossi.Le regalò ancora un bacio questa volta più intenso,iniziando ad accarezzargli la base del collo.Bonnie chiuse gli occhi,beandosi di quel contatto e percependo subito i brividi di piacere che la scuotevano leggermente.
-Ho sempre amato il colore dei tuoi capelli Uccellino,ma i tuoi lunghi ricci rossi stanno molto meglio sciolti e liberi da questo fermaglio.-
-Mi scusi signor Salvatore,vorrà dire che li terrò liberi senza costrizioni in modo che lei possa essere contento.-
La risata cristallina della ragazza si propagò per la stanza,contagiando anche le labbra di Damon che si distesero in un sorriso perfettamente visibile.Adorava la sua risata e la sua allegria,era un suono che lo faceva sentire tremendamente bene tanto da riscaldargli il cuore.Bonnie era la medicina ad ogni suo male ed ogni sua paura,sapeva prenderlo dal verso giusto senza fargli lunghe prediche moraliste come Stefan e senza dettare ordini come faceva Elena.Lei lo ascoltava per davvero,dandogli consigli e suggerimenti senza imporglieli ma semplicemente aiutandolo a capire da solo quale fosse la cosa giusta da fare.Attirandola a sé e facendole posare la testa sul suo petto,si affrettò a coprire entrambi con la coperta.
-Coraggio pigrona è ora di dormire,domani inizieremo il nostro allenamento e dobbiamo riposarci.-
-Credi che riusciremo ad utilizzare il legame?Sono preoccupata Damon,non so se in una settimana saremo in grado di prepararci al meglio senza contare che non sappiamo come sconfiggere del tutto Agaron.-
-Sta tranquilla tesoro,ce la faremo.Diavolo stai con il vampiro più sexy dell’universo non possiamo che vincere.-
-Scemo.-
Lasciandosi andare ad un’altra risata,ringraziò mentalmente il suo vampiro perché con quella frase aveva cercato di smorzare la tensione e di sdrammatizzare per farla stare tranquilla.Questo era uno dei tanti motivi per cui amava Damon e lo avrebbe amato per sempre.Sbadigliando chiuse gli occhi,stringendosi meglio al corpo del ragazzo accanto a lei.Cadde in uno strano stato di dormiveglia,non ancora del tutto addormentata ma all’improvviso percepì chiaramente una voce dentro la sua testa che la invitava ad ascoltare.Cercò di utilizzare la sua aura da strega per rendere più nitida quella voce.

Ricorda Bonnie..Ascoltami…Niente è impossibile se credi fortemente nell’amore e per distruggere il male dovrai distruggerne l’essenza di luce.

Aprì gli occhi di scatto,mettendosi a sedere mentre Damon preoccupato la osservava abbracciandola stretta.La voce era quella di sua nonna Sheila,ricordava di aver già sentito quella frase ma non riusciva a capire dove.Si sforzò di ricordare mentre sentiva le carezze rassicuranti del moro sulla sua schiena.Strizzò gli occhi vedendo nella sua mente solo un’intensa luce bianca che la avvolgeva.In un attimo ricordò tutto,quelle parole le aveva sentite mentre era in quella specie di limbo.Sua nonna stava cercando di comunicare con lei per aiutarla a sconfiggere Agaron.
-Bonnie che succede?Rispondimi mi stai facendo preoccupare.-
-Sto bene tesoro,non volevo spaventarti scusami.Ho avuto una specie di trance con mia nonna,ora so come possiamo sconfiggere Agaron.-




Angolo autrice:


Oddio siamo già arrivati al capitolo dodici!!Cavolo quando ho iniziato a scrivere questa storia non pensavo di arrivare a così tanti capitoli,credevo che avrei risolto tutto entro una decina di capitoli ed invece credo saranno circa il doppio.Prima di passare ai commenti,volevo ringraziare di cuore tutti i miei lettori che hanno fatto arrivare la storia a circa 500 letture solo nel prologo.Un grazie speciale va ovviamente alle mie recensitrici Bamon preferite che mi seguono sempre e mi danno consigli.Grazie a tutti i seguiti/preferiti e ricordati che aumentano a vista d’occhio.Mi commuovete giuro. :’)
Per quanto riguarda il capitolo ci sono molti avvenimenti importanti a cominciare dal legame che i nostri Bamon dovranno sfruttare per indebolire Agaron.A questo proposito per la vostra felicità ci saranno molte scene Bamon,esattamente come accade anche per questo capitolo.Ho deciso di inserire anche una scena Stelena ed una scena tra Meredith e Sage.Fortunatamente Elena non ha intenzione di mettere zizzania tra Damon e Bonnie,anzi è felice per il vampiro perché finalmente anche lui può avere l’amore che merita.E che dire della scena Sage/Meredith!!Se lei non fosse totalmente innamorata di Alaric ce la vedrei anche io con il vampiro francese super affascinante,ma aimè tra loro c’è solo un legame di amicizia e nulla di più.Però mi sembrava una bella cosa scrivere su loro due,visto che una scena solo per loro ancora non c’è stata.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto,per i prossimi aggiornamenti tra impegni vari e mare ho poco tempo per scrivere ma ce la farò.
Al prossimo aggiornamento!!!
XoXo
Sara


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Capitolo 14
*** Capitolo tredici ***





Capitolo tredici


Ora so come possiamo sconfiggere Agaron...

Quelle parole,che Bonnie gli aveva confessato la sera precedente,avevano avuto il potere di stupirlo letteralmente.Era rimasto senza parole per circa qualche minuto finchè la rossa notando il suo sgomento,si era affrettata a dirgli ogni cosa nei dettagli.Gli aveva spiegato che il messaggio arrivava da nonna Sheila e che quelle parole non le erano nuove;le aveva sentite durante il coma post battaglia.Damon era stato attento ad ogni singolo dettaglio che usciva dalle labbra di Bonnie,finchè a racconto ultimato avevano deciso di riposare e di tornare sull’argomento il giorno seguente.Inutile dire che il moro ci aveva pensato per tutta la notte,facendo congetture e riflessioni su cosa potesse essere l’essenza di luce di cui Sheila parlava,ma non era arrivato a nessuna conclusione logica.
Finendo di bere l’ultimo sorso di Black Magic,attendeva l’arrivo della sua streghetta per iniziare l’allenamento di cui necessitavano.Con gli altri avrebbero parlato più tardi delle scoperte che avevano fatto.All’improvviso,ancora prima che una mano femminile si posasse delicatamente sui suoi occhi,percepì il profumo di fragole di Bonnie.Ogni volta che ne sentiva l’odore si sentiva sempre più inebriato e totalmente schiavo di quella graziosa fanciulla che ormai era completamente sua.Ghignò apertamente prima di voltarsi e far sedere la rossa sulle sue ginocchia.Adorava vederla mettere il broncio quando lui utilizzava la sua velocità da vampiro,infrangendo le sue iniziative di coglierlo di sorpresa.Ma quella mattina fu lui a restare letteralmente senza fiato.La canotta aderente nera ed il pantaloncino corto blu scuro che indossava la rendevano incredibilmente sexy,risaltando la sua bellezza.
E come se non bastasse i capelli rossi e ricci raccolti in una coda alta,che lasciava scoperto il suo collo liscio ed invitante,lo stavano letteralmente facendo impazzire.Nessuna donna era mai riuscita a farlo sentire a quel modo,nemmeno la sfacciataggine di Katherine e la vanità di Elena.Forse era proprio questo il punto,si ritrovò a pensare.Bonnie era totalmente priva di malizia in ogni gesto che faceva,ed era questo suo essere puro ed allo stesso tempo sensuale ad attrarlo profondamente.La sua ingenuità e semplicità erano molto più eccitanti.Avvicinando le sue labbra al collo del suo Uccellino iniziò a tracciarne una scia di baci,mentre le sue mani correvano ai fianchi della ragazza accarezzando la pelle lasciata scoperta dai vestiti.Un sospiro di Bonnie lo fece sorridere,si sentiva tremendamente orgoglioso e felice di provocarle brividi di piacere perché quello significava che lei lo amava davvero.
-Damon tesoro…Dai dobbiamo allenarci.-
-Umh possiamo allenarci in un altro modo che è molto più divertente.-
In risposta ricevette un leggero scappellotto dietro la nuca,mentre si lasciava andare ad una risata divertita.Donando alla sua amata un lungo bacio sulle labbra,le tese la mano pregustandosi già la giornata che avrebbero passato insieme,sebbene per allenarsi.Uscirono alla luce del sole artificiale che Eris aveva creato attorno al suo castello,percorrendo il breve tratto di viale che li avrebbe condotti al centro dell’enorme giardino fiorito.
-Direi che possiamo iniziare.Per prima cosa dobbiamo migliorare i tuoi riflessi durante il combattimento corpo a corpo tesoro.Avanti prova a battermi.-
La voce calda di Damon le arrivò nitidamente alle orecchie,annuendo staccò la presa delle loro mani intrecciate e si posizionò a qualche metro di distanza dal moro.Si trovavano uno di fronte all’altro pronti a scrutarsi con attenzione in attesa di prevedere la mossa dell’avversario.Il primo a scattare fu il vampiro che usando la sua velocità iniziò ad avvicinarsi a Bonnie percorrendo i metri che li dividevano.Nello stesso momento la rossa concentrò la sua aura verso il suo ragazzo,restando immobile ma attenta ad ogni singolo movimento.Quando Damon fu ad un passo da lei riuscì a scartare di lato evitando lo scontro diretto.Sorrise soddisfatta dei suoi risultati,ma non tenne conto del fattore sorpresa.Nel giro di pochi secondi si trovò imprigionata alle spalle dalla presa salda di Damon che le stringeva la vita.Irritata gli assestò una gomitata ad un fianco utilizzando il suo potere in modo che il moro potesse essere respinto all’indietro dalla sua aura di strega.
-Non male tesoro,ma devi impegnarti di più se vuoi battermi.La prima regola di uno scontro diretto è mai sottovalutare l’avversario e soprattutto mai abbassare la guardia in qualsiasi situazione.-
-Certo ma ti ricordo che non tutti siamo Damon Salvatore,caro.Non ho la tua super velocità anche se sono una strega.-
-Coraggio riproviamo.Tieniti pronta.-
Bonnie annuì più determinata che mai,se il suo vampiro era la competizione che cercava l’avrebbe avuta.Ghignando esattamente come era solito fare lui,la ragazza rialzò la guardia pronta alla lotta.Si susseguirono una serie di parate e colpi mancati da parte di entrambi i fronti finchè non si ritrovarono uno di fronte all’altro intenti a riprendere fiato.Concedendosi un sorriso divertito,Bonnie accumulò quanto più potere era in grado di utilizzare lanciandosi poi verso Damon.All’ultimo secondo il vampiro si scansò credendo che la ragazza sarebbe finita sul terreno alle sue spalle,ma sorprendentemente si ritrovò disteso sull’erba verde con Bonnie a cavalcioni sopra il suo stomaco.Ghignando,la sua ragazza gli premette le mani sul petto per tenerlo schiacciato di schiena contro il terreno mentre avvicinava il volto al suo.
-Dicevi tesoro?Mai abbassare la guardia in qualsiasi situazione,ma a me sembra proprio che ti ho battuto alla grande.-
-Non cantare vittoria Uccellino.-
In un attimo Damon ribaltò le posizioni bloccandola al terreno con il suo corpo muscoloso e tremendamente sexy.Stesa sotto al vampiro non era in grado di ragionare lucidamente,ma si impose di non lasciarsi sopraffare dal suo fascino.Decidendo di stare al suo gioco,gli allacciò le braccia attorno al collo sollevando il bacino per scontrarlo con quello del moro.Gioì divertita nel sentire il ringhio di Damon che cercava di trattenersi per non darle la vittoria.Osservandolo con sguardo penetrante,iniziò a mordergli il labbro inferiore per poi scendere a baciargli la mascella.Sentì perfettamente il ragazzo sospirare per quelle attenzioni,mentre le sue mani le artigliavano i fianchi snelli per spingerla verso di lui.Si lasciò scappare anche lei un sospiro di piacere a causa di quel contatto fin troppo intimo,mentre la bocca di Damon si avventava affamata sulle sue labbra coinvolgendola in un bacio tutt’altro che casto.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Eris osservava divertita la scena che si stava svolgendo nel giardino,proprio sotto alla finestra della stanza da letto che condivideva con suo marito.La passione e l’alchimia che c’era tra quei due era cresciuta improvvisamente,accendendo un fuoco di potere che alimentava entrambe le loro aure.Per troppo tempo i loro sentimenti erano stati imprigionati o soffocati senza potersi liberare,e finalmente ora che tutto era stato rivelato il legame non faceva che alimentare il loro desiderio di stare sempre insieme.Era proprio questo il potere di cui avevano bisogno per indebolire Agaron,era la forza del loro amore a schiacciare il male.Osservandoli baciarsi con tanta passione,in Eris si riaccese la speranza.Forse non tutto era perduto,una settimana sarebbe stata più che sufficiente affinchè Damon e Bonnie scoprissero la potente forza che il loro legame creava quando erano insieme e soprattutto uniti.
-Sono una coppia perfetta,non credi anche tu cara?-
-Lo credo eccome tesoro,ci ho sempre creduto dalla prima volta che li ho visti insieme.Sono fiduciosa Alistar,sono sicura che presto riusciranno ad attivare il potere del legame.-
-Ed io mi fido di te amore.-
Richiudendo le tende della finestra per lasciare la giusta privacy ai due ragazzi in giardino,si voltò verso suo marito lasciandosi coccolare e stringere tra le sue braccia possenti.Qualcosa le suggeriva che Damon e Bonnie avrebbero avuto una vita felice insieme,proprio come la sua con Alistar.Sorridendo intenerita si sollevò sulle punte dei piedi per donare al suo sposo mezz’elfo un dolce bacio.La sua vita con lui le aveva donato soltanto felicità,nonostante i dolori che avevano dovuto sopportare e superare.Ma erano rimasti sempre uniti,era questa la chiave di tutto,l’esserci sempre l’uno per l’altro.E lei in cuor suo augurava anche a quei due giovani ragazzi di trovare la loro felicità.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Le ombre si muovevano lente all’interno della stanza,avvolgendosi ai piedi del loro signore come le spire di un serpente pronto a scattare alla minima minaccia o al minimo ordine.Agaron sollevò una mano per accarezzarle con i polpastrelli pallidi,godendosi la sensazione di pace che derivava dal suo ritorno a casa.La Dimensione di Dae era l’unico luogo in grado di farlo sentire potente,sebbene il suo carattere arrogante ed il suo ego smisurato non facevano che crescere di giorno in giorno in vista della battaglia finale.
-Mio signore è assolutamente certo che il suo piano avrà successo?-
-Stai forse mettendo in dubbio le mie capacità di intelligenza ed astuzia Morphen?Non ti fidi forse del tuo signore?-
-Oh no no,non intendevo dire questo signore.Mi fido di lei e so che la sua astuzia è sempre invincibile.Solo mi chiedevo se la strega ed il vampiro si presenteranno alla battaglia,dopo aver letto il messaggio.-
-Ci saranno,non temere mio fedele servitore.Li ho sfidati decidendo di combattere in quell’insulsa cittadina che loro chiamano casa e sono convinti di essere in vantaggio.Ma non sanno assolutamente che la scelta del luogo è superflua,non saranno quattro alberi a sconfiggermi e presto ne avranno prova.-
-Ha perfettamente ragione mio signore.-
Agaron ghignò,osservando Morphen inchinarsi al suo cospetto in segno di devozione ed ubbidienza.Il suo servo alle volte non brillava di intelligenza,ma doveva ammettere che in compenso gli era estremamente fedele e sapeva perfettamente usare i poteri demoniaci in caso di battaglia.Certo se avesse dovuto scegliere di sacrificarlo per la vittoria,non ci avrebbe pensato due volte a lasciarlo morire ma tutto sommato per adesso il suo aiuto era più che valido.Presto,molto presto,avrebbe finalmente potuto mettere le mani sulla strega dai capelli rossi e avrebbe goduto nel vedere la sua purezza lucente trasformasi in cattiveria,oscurità e malvagità.

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Il sorriso sul volto di Bonnie non era scomparso affatto da quel pomeriggio,nonostante le preoccupazioni e la battaglia finale contro Agaron.Persino il combattimento era stato coronato da emozioni uniche ed irripetibili,momenti stupendi passati accanto al suo vampiro.Il bacio che si erano scambiati era stato del tutto diverso da quelli precedenti,per la prima volta Bonnie aveva sentito la passione bruciante che cresceva in entrambi ed il loro irresistibile bisogno di un contatto più intimo.Le sue guance si surriscaldarono lievemente al pensiero del suo corpo perfettamente a contatto con quello di Damon,i loro bacini completamente incastrati come la combinazione perfetta di due pezzi di puzzle.Le venivano intensi brividi ed una strana stretta allo stomaco se immaginava come doveva essere fare l’amore con lui.Per lei sarebbe stata la sua prima volta in assoluto ma stranamente non si sentiva spaventata o insicura,il suo corpo così come il suo cuore avevano già riconosciuto in Damon l’uomo giusto con cui condividere una cosa tanto importante.
Le sue fantasie vennero interrotte dall’arrivo di Stefan nel salotto,che le sorrise non appena notò la sua presenza.Le si sedette accanto nel posto rimasto libero sul divano di pelle scuro,passandole la coperta leggera affinchè potesse ripararsi dal freddo serale della Dimensione Oscura.Da quando era arrivato in quel luogo,non aveva avuto un attimo di tempo per poter parlare da solo con la sua migliore amica.Bonnie era questo per lui,era una delle più care amiche che aveva allo streguo di una sorella,ed in effetti ora che stava con suo fratello in un certo senso lo era diventata a tutti gli effetti.Gli sembrava strano considerarla come sua cognata,ma era felice per entrambi.In tutti quegli anni aveva osservato in silenzio i sentimenti della ragazza verso suo fratello,l’aveva vista soffrire enormemente ogni qualvolta lui la snobbava o inseguiva Elena,l’aveva vista indossare falsi sorrisi in presenza di tutti per celare il dolore che Damon le procurava involontariamente.
Per un attimo tanto tempo fa,-dovette ammetterlo-,aveva pensato persino di andare da suo fratello e tentare di fargli aprire gli occhi riguardo a Bonnie ma poi aveva capito che farlo poteva far soffrire ulteriormente la ragazza.All’epoca infatti il maggiore dei fratelli Salvatore non era pronto a lasciarsi trasportare dai sentimenti né a comprendere che le sensazioni che sentiva con Elena non erano vero amore.Tutto sommato il ritrovarsi in quella situazione li aveva portati necessariamente a crescere,a maturare dal profondo di loro stessi e a scoprire sentimenti nuovi.Persino il rapporto tra lui ed Elena era maturato,diventando più solido e duraturo.Sapeva infatti delle fantasie della sua ragazza riguardo un loro eventuale matrimonio con tanto di cerimonia e festa annessa,ed anche lui ci aveva pensato più volte ultimamente.Elena era la sua casa,oltre a Damon,e non desiderava altro che poterla avere accanto per l’eternità come sua moglie.
Se fossero usciti incolumi da quella battaglia le avrebbe chiesto di sposarlo,si ripromise.Scuotendo la testa tornò a concentrarsi su Bonnie,sembrava assorta in un mondo tutto suo ed il sorriso luminoso che aveva portava solo un nome:Damon Salvatore.Ridacchiando attirò su di lui l’attenzione della fanciulla,mentre il suo sguardo strano trasmetteva la confusione per il suo comportamento.
-Stavo pensando signorina McCulluogh che da quando sono qui non abbiamo avuto modo di parlare.Mi devo forse offendere perché tu non hai salutato come si deve il tuo migliore amico?-
Assunse un’espressione fintamente imbronciata,godendosi lo stupore di Bonnie ed il suo tentativo di capire se lui si fosse realmente offeso.Rise ancora di più per la semplicità e la bontà che Bonnie aveva verso ognuno di loro,si preoccupava sempre prima degli altri e poi di se stessa.Fortunatamente la sua migliore amica parve capire da sola che lui stesse scherzando,ma decise di stare al suo gioco.
-Oh no signor Salvatore,sono enormemente dispiaciuta di averla offesa.Non accadrà più una cosa simile glielo prometto.-
Guardandosi negli occhi scoppiarono a ridere entrambi come dei bambini,le loro scenette comiche erano un qualcosa a cui nessuno dei due avrebbe mai rinunciato.La loro amicizia era un qualcosa di unico e speciale,potevano non avere lo stesso sangue nelle vene ma era come se fossero fratello e sorella.All’inizio Bonnie era scettica nei confronti di quel ragazzo un po’ strano con degli intensi occhi verdi che faceva il filo ad una delle sue migliori amiche,ma poi conoscendolo ed affrontando insieme le battaglie contro i nemici aveva imparato a volergli davvero bene.
-Vieni qui scemo.Fatti abbracciare come si deve.-
Sorridendo,il minore dei fratelli Salvatore si lasciò abbracciare da quella fanciulla ormai cresciuta e diventata più potente di lui.Era grato alla vita per avergli donato la possibilità di conoscere delle persone fantastiche come Bonnie ed il resto dei loro amici,perché con loro si sentiva sempre sé stesso,un normale ragazzo di 17 anni,nonostante la sua natura di vampiro indicava che ne aveva più di 500.Gli era mancato terribilmente l’abbraccio della sua migliore amica,tanto quanto gli era mancato Damon.Ormai erano tutti una grande e confusa famiglia che alle volte litigava,ma che trovava sempre il modo per fare pace e che si voleva un gran bene.



Angolo autrice:


Buondìììììì a tutti!!!! Il caldo vi ha ucciso oppure siete ancora in forma??Io personalmente faccio milioni di docce al giorno e mi godo le vacanze prima di ritornare all’università.Che dire di questo capitolo se non che finalmente le cose iniziano a mettersi a posto da sole.Abbiamo più scene Bamon che a mio avviso sono più tenere di quelle palesemente smielate di Elena e Stefan.
E che dire del rapporto tra Bonnie e Stefan!!! Il loro legame di amicizia supera qualsiasi cosa e per fortuna che anche la Smith e Julie Plec ce ne hanno dato un assaggio ogni tanto.Io sono una di quelle persone che crede fortemente al rapporto migliori amici tra uomo e donna,quindi nella mia storia non poteva mancare questo fattore.Starei ore e ore a guardare la fiducia immensa che Bonnie e Stefan si scambiano in ogni occasione ed il loro continuo appoggiarsi a vicenda.Signori questa è vera amicizia con la A maiuscola.
Ho messo un assaggio anche della coppia Eris/Alistar che ultimamente stavo trascurando un po’ per dar spazio ad eventi più importanti e c’è anche un assaggio sul cattivone dall’aspetto di Orlando Bloom :D Magari i cattivi fossero tutti così dannatamente sexy ma aimè la vita non è mai giusta.
Ringrazio tutti i lettori,le mie recensitrici e tutti coloro che hanno messo la storia tra i seguiti/preferiti e ricordati.Se volete lasciarmi una piccola recensione mi fa piacere ed accetto anche le critiche negative. =) Visto che mi trovo in piena vacanza e che tra poco sarà il mio compleanno gli aggiornamenti arrivano con un leggero ritardo rispetto al ritmo iniziale,ma in ogni caso non ci sono lunghissime attese si tratta solo di pochi giorni.
Al prossimo capitolo!!!
Xoxo
Sara

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Capitolo 15
*** Capitolo quattordici ***





Capitolo quattordici



I suoi occhi marroni erano chiusi in segno di concentrazione assoluta,mentre seduta a gambe incrociate sul pavimento ricoperto da un soffice tappeto,cercava di mettersi in contatto con sua nonna.All’ennesimo tentativo fallito,Bonnie riaprì gli occhi sbuffando irritata.Nonostante fosse diventata potente,purtroppo non poteva manipolare le trance a suo piacimento né poteva decidere di sua spontanea volontà di richiamare i morti.Spegnendo le candele che aveva accesso attorno a sé,si fece aiutare dalla mano forte di Damon nel tirarsi su per tornare in posizione eretta.
-Mi dispiace ragazzi,ma la nonna sembra non potersi mettere più in contatto con me.L’unica cosa che sappiamo con certezza è che io e Damon dobbiamo continuare ad allenarci per il nostro legame.La nonna mi ha parlato di “essenza di luce” ma sinceramente non so cosa potrebbe essere né come possa abbattere Agaron.-
-Sta tranquilla tesoro,troveremo un altro modo per vincere.E poi possiamo sempre continuare a fare delle ricerche.Magari ora che abbiamo un indicazione più precisa,anche se misteriosa,riusciamo a trovare informazioni preziose.-
Sospirando si lasciò rincuorare dalla stretta del braccio di Damon attorno alla sua vita esile,posando poi la testa sulla sua maglietta grigio scuro all’altezza della spalla.Il vampiro prese ad accarezzarle lentamente la schiena ed i lunghi capelli ricci e rossi,cercando di trovare una soluzione pratica al problema che avevano.Vide Stefan camminare accanto alla finestra,visibilmente nervoso,mentre Elena e Miss Inquietudine ragionavano ad alta voce confrontando le notizie che avevano trovato riguardo il demone.Sage invece se ne stava appoggiato al muro a braccia conserte con un dito posato sul mento,segno evidente che stava facendo anche lui supposizioni in cerca di aiuto.Fu proprio quest’ultimo ad avere un gran colpo di genio,mentre sulle sue labbra rosee si apriva un enorme sorriso.
-Ragazzi forse ho trovato la soluzione!!!L’uomo che ho interrogato al bar,durante il suo racconto,mi accennato che attorno ad Agaron e al suo servitore c’era una luce fin troppo brillante.Una luce alquanto strana se associata ai demoni e alle ombre che sono di natura scure e impenetrabili.E se fosse quella l’essenza di luce di cui parlava Sheila?-
Bonnie ci rifletté su per alcuni minuti,in effetti ora che ci pensava anche quando Agaron li aveva attaccati aveva notato uno strano luccichio provenire da sotto la sua tunica nera e argentata.Ma lì per lì non ci aveva fatto caso,troppo presa a cercare di proteggere Damon dal paletto d’ombra e a lottare contro il tempo per restare in vita.Cercò di ripassare con la mente ogni singolo fotogramma dell’attacco,ma non ricordava di aver notato altri particolari.All’improvviso sentì le carezze di Damon fermarsi di colpo,come se il ragazzo fosse stato colpito da un’illuminazione o un pensiero inaspettato.
-Ma certo!!Come ho fatto a non pensarci prima?Sage ha pienamente ragione,dannazione sono stato un cretino a non essermene accorto.-
-Amore che diavolo stai blaterando?-
Sentì la mano di Bonnie posarsi sul suo avambraccio,mentre quest’ultima cercava di capire il suo strano atteggiamento.Le sorrise per rassicurarla e farle capire che non era successo nulla di grave o per cui preoccuparsi e questo sembrò calmarla.Si rivolse poi al resto del gruppo,pronto ad esporre le sue teorie.
-Ora ve lo spiego.Le parole di Sage mi hanno fatto venire in mente il giorno dell’attacco,mentre cercavo di schivare i paletti d’ombra che quel pazzo lanciava verso di me mi sono accorto che con una mano proteggeva la parte sinistra del suo corpo.All’inizio pensavo fosse solo un gesto strano,ma osservando con attenzione ho avuto il tempo di notare che sotto la tunica aveva una strana sfera luminosa.-
-Una sfera?Di che genere?-
-Fratellino secondo te una sfera com’è fatta?E’ una sfera,punto.Ma la cosa che mi ha colpito è che sembrava che all’interno di essa ci fosse un liquido colorato in movimento.Non so dirvi altro purtroppo,ma spero basti per aiutarci a capire.-
-Non preoccuparti Damon,tu e Sage ci siete stati di enorme aiuto.Io e Meredith torneremo a fare delle ricerche sui libri di magia di Eris,forse troveremo qualcosa su questa strana sfera luminosa.Voi correte ad allenarvi,non ci resta molto tempo prima della battaglia.-
Damon annuì alle parole di Elena e prendendo per mano la sua strega si avviò verso il giardino esterno,sede fissa ormai dei loro allenamenti quotidiani.Bonnie si lasciò guidare dal ragazzo,finchè non si ritrovarono completamente immersi nel verde del prato.Lasciando la mano del vampiro si affrettò a legare i capelli in una treccia,mentre il moro si posizionava a poca distanza da lei.Lo vide posare poco distante da dove si trovava la sua inseparabile giacca di pelle nera.Scosse la testa divertita a quel gesto,per poi controllare che il suo abbigliamento da combattimento fosse a posto.Scrutò con attenzione la maglietta bianca che indossava ed i pantaloncini neri che le fasciavano le gambe snelle alla perfezione.Appurato che tutto fosse in ordine si voltò a fronteggiare il suo ragazzo.
-Sei pronta Uccellino?Oggi si fa sul serio quindi ti consiglio di sfoderare l’artiglieria pesante.-
-Staremo proprio a vedere chi perderà,Salvatore.Tieniti pronto perché non risparmierò i miei attacchi al tuo affascinante faccino.-
Ottenendo in risposta un ghigno sarcastico,Bonnie lo vide mettersi in posizione d’attacco pronto a lanciarsi nella lotta.Sorrise anche lei divertita dalla situazione,il suo bel vampiro non si aspettava che lei potesse vincere ma si sarebbe ricreduto presto.Questa volta fu lei la prima a fare la sua mossa,mandando sferzate di potere con la sua aura di strega.Per un attimo sembrò che l’aura di Damon avesse respinto con facilità il suo attacco,ma sorprendentemente il vampiro si trovò sbalzato indietro di qualche metro.Osservò la sua ragazza incredulo,poi scuotendo la testa sfoderò di nuovo il suo ghigno terribilmente sexy.
-Dicevi Salvatore?Mai sottovalutare la potenza di una strega completa,potrebbe farti fuori in meno di cinque secondi,molto meno di quanto ci metteresti tu a squarciargli la gola.-
-Non male Streghetta,ma non cantar vittoria non ti lascerò vincere così facilmente.Coraggio riprendiamo l’allenamento.-
Si ritrovarono a fronteggiarsi questa volta in perfetta parità,sembrava che le aure di entrambi fossero perfettamente equilibrate ed alla stessa potenza per cui nessuno dei due aveva il sopravvento sull’altro.Bonnie si passò una mano sulla fronte sudata,mentre notava anche Damon concedersi un attimo di pausa.Per un attimo si persero uno negli occhi dell’altro,incatenando l’onice al marrone intenso,mentre entrambi sentivano una forte energia attrarli come una calamita.Percepirono le proprie aure scontrarsi per poi fondersi in un abbraccio di colori e sfumature,formando un’unica e potente energia.Spinti da quella forza si avvicinarono fino a ritrovarsi distanti solo pochi centimetri.Si sentivano incredibilmente al sicuro,avvolti in quella strana aura dalle sfumature bianco panna.Nel loro petto potevano percepire un calore nuovo,che riscaldava i loro cuori avvicinandoli molto più di quanto già non fossero.
Bonnie si aprì in un sorriso luminoso,sentendo chiaramente il suo cuore e quello di Damon completarsi come due pezzi perfetti di una sola anima.Era forse questo il potere del legame di cui parlava Eris?Era davvero così forte,puro e terribilmente confortante?Non lo sapeva,ma a giudicare dall’espressione serena dipinta anche sul volto del suo uomo poteva ritenere di si.Damon la guardava come mai aveva fatto prima di allora,il color onice dei suoi occhi sembrava essersi sciolto per trasformasi in un cielo pieno di stelle mentre le sue mani forti cercavano le sue esili.Un soffio di vento e le dita si intrecciarono,un altro soffio e anche le loro anime erano ormai indissolubilmente legate per l’eternità.Bonnie si ritrovò a poggiare la fronte su quella del vampiro,non smettendo per un solo attimo di amarlo così immensamente.D’un tratto chiusero gli occhi,mentre dalle loro aure unite si sprigionava una potente scarica di energia in grado di radere al suolo l’intero giardino.
-E’ bellissimo Damon.Posso sentire ogni singolo movimento del tuo corpo,ogni emozione e soprattutto il tuo amore per me.Questo calore mi fa sentire al sicuro e protetta.-
-L’unica cosa bella qui sei tu,tesoro.Non credevo che il tuo amore nei miei confronti fosse così forte e così puro.Mi dispiace non averlo capito prima,ci saremmo risparmiati entrambi molto dolore.-
-Non ha importanza ora.Ciò che conta è che adesso siamo qui,uniti e terribilmente innamorati.-
Damon non resistette oltre,catturò quelle labbra di fragola nelle sue beandosi delle sensazioni che Bonnie riusciva a trasmettergli attraverso la potenza delle loro aure unite.Quell’esperienza,se possibile,non aveva fatto altro che renderlo ancora più innamorato di quanto già non fosse.Ora aveva la prova che la donna di fronte a lui era quella con cui avrebbe voluto passato tutta l’eternità.

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Il Pensionato era completamente immerso nel buio,il pendolo appeso in salone segnava l’una di notte.L’unico barlume di luce presente era il riflesso della luna che filtrava attraverso gli spiragli di vetro lasciati liberi dalle tende.Matt si passò una mano tra i corti capelli biondi,allungando il braccio per prendere il bicchiere pieno d’acqua presente sulla penisola della cucina.Sorseggiò con calma il liquido trasparente,percorrendo poi a piedi nudi il tratto di strada che intercorreva tra il tavolo ed il lavello e mettendoci dentro il bicchiere ormai vuoto.Per un attimo rimase perso nei suoi pensieri,poi riscossosi si affrettò a salire le scale il più silenziosamente possibile evitando di svegliare la signora Flowers e Caroline.Raggiunse il primo piano ed entrò nella sua stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Non si preoccupò di accendere la luce,e fece qualche passo in avanti muovendosi a tentoni per non rischiare di cadere.Tempo pochi secondi e raggiunse incolume il suo letto a due piazze,scostando il lenzuolo quel tanto che bastava per infilarcisi sotto.Lasciò cadere la testa sul cuscino morbido e profumato,chiudendo poi gli occhi chiari in attesa di abbandonarsi tra le braccia di Morfeo.Nel suo dormiveglia non si accorse della maniglia della porta che si abbassava né della figura che silenziosamente entrava per poi richiudere la porta.Dei passi delicati percorsero il tratto di pavimento fino al letto e la parte di materasso rimasta libera si abbassò lievemente sotto il peso del nuovo ospite che vi si era seduto sopra.Una mano si allungò lentamente fino a sfiorare i capelli di Matt,cercando di spostare qualche ciocca fastidiosa finita sugli occhi.Quegli stessi occhi che si spalancarono all’improvviso per la sorpresa,mentre la sua mano bloccava il polso dell’intruso.
Il ragazzo accese in fretta la luce sul comodino,sospirando sollevato nel constatare che l’intruso in questione fosse Caroline.Il suo cuore aveva rischiato un infarto netto quando aveva percepito una presenza estranea nel suo letto.Lasciò subito andare il polso della sua ragazza,mettendosi poi seduto per cercare di regolarizzare il respiro.
-Accidenti Care!!Mi hai fatto venire un infarto,che diavolo ci fai nella mia stanza a quest’ora di notte?-
Matt la vide prendere un bel respiro,abbassando la testa per evitare che lui potesse vedere il lieve rossore che le colorava le guance.Sembrava imbarazzata e totalmente a disagio,come se quello che stava per dire fosse tremendamente difficile e le costasse fatica.La vide torturarsi il bordo dei pantaloncini del pigiama che indossava,per questo le posò una mano sulla sua per darle sicurezza.Sembrò funzionare,perché Caroline rialzò il volto per osservarlo.
-Mi dispiace di averti spaventato,cercavo di non svegliare nessuno.Lo so che è tardi ma non riuscivo a dormire,la mia stanza è troppo grande ed il silenzio lì dentro è assolutamente inquietante.Quindi ecco io…emh ho pensato…-
L’insicurezza della sua voce lo intenerì parecchio,non era abituato a vedere Caroline in modalità timida e a disagio anzi la maggior parte delle volte questi due aggettivi non potevano essere associati alla ragazza di fronte a lui.Sorridendo divertito,scostò la parte di lenzuolo accanto a lui battendo poi una mano sul materasso in un chiaro invito.
-Coraggio impiastro vieni qui,non ti mangio.-
In pochi secondi si ritrovò il dolce peso di Caroline sul suo petto coperto da una sottile maglietta a maniche lunghe celeste.Le passò un braccio attorno al collo accarezzandole i lunghi capelli ramati e lasciandole un bacio sulla fronte.Sentì la mano della sua ragazza percorrere il suo petto per poi fermarsi all’altezza del cuore.
-Non credevo che il capo delle cheerleader fosse una fifona,ho scoperto una novità.-
-Hey!!Non è carino prendermi in giro,quella stanza è davvero inquietante.-
Caroline gli tirò un pizzico al fianco per vendicarsi della sua battuta,e lui ne approfittò per farle il solletico alla pancia.In poco tempo la stanza si riempì di risate mentre iniziava una vera e propria lotta di cuscini.Sembravano tanto dei ragazzini piuttosto che adulti,ma un po’ di distrazione sarebbe servita a stemperare la preoccupazione e l’ansia che li circondava.Matt si bloccò inchiodato al materasso dalla presa salda di Caroline sulle sue braccia,mentre quest’ultima si trovava a cavalcioni su di lui.L’aria si stava surriscaldando e le risate lasciarono spazio a qualcos’altro finchè la ragazza non si chinò a baciare quelle labbra tentatrici sotto di lei.Il bacio divenne passionale ed incontrollato,tanto che le mani di Matt finirono inevitabilmente per posarsi lungo i fianchi di Caroline.
Se la strinse addosso,sentendo la sua eccitazione crescere repentinamente.Dannazione,non voleva correre troppo ma la pressione del bacino della sua ragazza sul suo gli procurava non pochi problemi di autocontrollo.Il bacio sensuale che Caroline gli lasciò sul collo e lungo i tratti di pelle lasciati scoperti mandò a farsi benedire la sua calma.Le sue mani si fermarono al bordo della canottiera della ragazza,tirando su quel pezzo di stoffa diventato inutile.Si lasciò togliere a sua volta la maglia del pigiama,godendosi la sensazione delle loro pelli semi nude a contatto.In poco tempo i vestiti furono lanciati ai piedi del letto,mentre Matt con una sola spinta entrava in Caroline riempiendo la stanza di gemiti e sospiri di passione.

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Il volto di Elinor gli tornava alla mente incessantemente ogni volta che chiudeva gli occhi ambrati,facendo tornare a galla sentimenti e ricordi che avrebbe solo voluto relegare nel fondo della sua anima e gettar poi via la chiave.Era l’unica donna di cui si fosse mai innamorato,l’unica con cui poteva condividere la sua natura di vampiro e la sola che aveva pieno accesso al suo cuore morto da tempo.Sage sospirò,passandosi una mano sugli occhi e nei capelli scuri.Di questo passo non avrebbe mai superato la sua morte e non sarebbe riuscito ad andare avanti per ricostruirsi una vita.Non era affatto piacevole crogiolarsi nei ricordi e nei sogni e dimenticarsi di dover ricominciare a vivere.
Per un attimo il suo pensiero volò a Meredith,alla sua figura slanciata,i suoi capelli scuri e gli occhi profondi.Gli era sempre piaciuta quella ragazza,dalla prima volta che l’aveva vista aveva percepito di potersi fidare di lei per qualsiasi cosa ed in qualsiasi circostanza.Doveva ammettere che ci aveva anche fatto un pensierino,ma poi aveva capito che il cuore della giovane apparteneva ad Alaric.Ed anche il suo cuore tentava a fatica di liberarsi del fantasma di Elinor per rinascere a nuova vita.Irritato si alzò dalla poltrona su cui era seduto,decidendo di fare due passi per schiarirsi le idee.Percorse il limitare del giardino trovando poi una panchina di marmo bianco su cui si sedette ad osservare il cielo notturno.
-Sage cosa ci fai qui?Fa leggermente freddo questa sera.-
-Bonsoir mademoiselle Meredith.Mi godevo un po’ di tranquillità lontano da pensieri martellanti ed insistenti.-
-Oh capisco.In questo caso scusa l’interruzione non volevo distrarti dal tuo momento di pace.-
-Oh no niente affatto,resta pure qui con me se ti fa piacere.Il relax è molto più produttivo in compagnia di una bella fanciulla.-
Le guance di Meredith si tinsero di un leggero color rosato,ma per fortuna il buio impediva al vampiro francese di poter osservare quel particolare.La ragazza prese posto accanto a lui,alzando poi lo sguardo verso il cielo proprio come stava facendo lui fino a pochi attimi prima.Stettero in silenzio a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro,godendosi il meraviglioso spettacolo della luna e delle stelle che grazie alla magia di Eris erano perfettamente visibili anche nella Dimensione Oscura.Scrutando di tanto in tanto il profilo perfetto del vampiro francese,Meredith si ritrovò a pensare quali fossero i pensieri dolorosi che gli affollavano la mente.Avrebbe davvero voluto poter fare qualcosa per aiutarlo,ma non voleva passare per impicciona o persona priva di tatto.Per questo si limitò a far capire a Sage che qualsiasi fosse il problema lei ci sarebbe sempre stata come amica e sarebbe stata pronta ad ascoltarlo e capirlo.

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A Moron intanto Agaron si affrettava a prepararsi per il suo consueto bagno prima del riposo.Immerso nella vasca da bagno moderna ed in mattoni lucidi,prestava attenzione ad ogni minimo cambiamento della sfera di luce chiusa sotto chiave in una teca protettiva.Era stato un incosciente a portarla con sé durante l’attacco,se solo per sbaglio essa si fosse rotta o scheggiata per lui sarebbe stata la fine.Tutti i suoi piani sarebbero svaniti come una nube di fumo acre e lui non poteva assolutamente permettere che accadesse.Non ne era sicuro ma gli era sembrato che quel dannato vampiro avesse scorto la luminosità di quell’antico oggetto,per cui era di vitale importanza impedire a chiunque di avvicinarsi alla sfera.
Certo nessuno a parte lui stesso conosceva il segreto che si celava dietro il prezioso oggetto,ma quelle streghe non erano affatto stupide e sarebbe bastato il minimo sospetto o dubbio per dar vita alla catastrofe.Fortunatamente si ritrovò a constatare che aveva dato personalmente ordine ai suoi servitori di recuperare e consegnare a lui tutti i volumi antichi in cui ci fosse accenno al potere della sfera.Ed era maledettamente sicuro che ogni singola informazione o frase riguardo ad essa fosse nelle sue mani,lontano dal naso curioso del resto del mondo.
Ma si sa che a volte la presunzione e la troppa convinzione possono portare alla rovina,rendendo cieco e sordo chiunque sia così stolto da sentirsi invincibile.L’errore che presto Agaron avrebbe commesso era quello di aver sottovalutato enormemente l’avversario,credendo che la sua potenza fosse inarrestabile a confronto con quella dei suoi nemici.E la distrazione si sa,porta alla netta sconfitta ed al gusto amaro della delusione.



Angolo autrice:


Salveeeeee!!!!Nonostante io sia sommersa di impegni e cose da fare ho trovato un piccolo attimo di tempo per poter scrivere questo capitolo.Da questo momento in poi le cose saranno solo in discesa poiché i momenti più difficili,a parte la battaglia finale,sono ormai passati.Siamo quasi agli sgoccioli di questa storia anche se una volta che l’avrò finita mi mancherà scrivere dei nostri Bamon.
Ci tenevo a ringraziare tutti i lettori,le mie recensitrici preferite nonché consigliere personali e tutti coloro che hanno messo la storia tra preferiti/seguiti e ricordati.Non credevo di avere così tanto successo ed ammetto che mi avete stupito nettamente :’)
Tornando al capitolo abbiamo capito finalmente il punto debole di Agaron ed il modo in cui i nostri protagonisti possono distruggerlo,peccato che loro ancora non ci siano arrivati del tutto ma a questo rimedieranno nei prossimi capitoli.Le scene che ho amato di più sono quelle Bamon,amo scrivere su quei due e non finirò mai di sperare in un finale Bamon anche per la saga.E che dire della scena Matt/Caroline quei due stavolta hanno fatto davvero scintille ahahahah :D Anche la scena Sage/Meredith ha un qualcosa di molto dolce come sfondo,ma aimè il loro rapporto è solo di amicizia ed infatti Meredith cerca un modo per aiutare Sage a superare i suoi fantasmi del passato.
P.s. Gli aggiornamenti andranno più a rilento rispetto all’inizio,questo perché anche io sono impegnata ed in vacanza,ma tranquilli che si tratta lo stesso di tempi brevi e non di attese lunghe.Inoltre se qualcuno di voi vuole recensire mi farebbe piacere sapere la vostra opinione,accetto anche critiche negative.
Al prossimo aggiornamento!!!
XoXo
Sara


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Capitolo 16
*** Capitolo quindici ***





Capitolo quindici


-E così siete riusciti a sfruttare la potenza del legame.Dite davvero?-
Lo sguardo scuro di Meredith si posò sulla figura della sua migliore amica che se ne stava seduta compostamente sulla poltrona di pelle nera situata nel salone.La vide annuire convinta alla sua domanda,per poi stringere la mano che Damon le aveva posato sulla spalla lasciata scoperta dal top verde acqua che indossava.La cacciatrice spostò lo sguardo sul vampiro moro in cerca di conferme anche da parte sua ma non ci fu bisogno di parole.Il viso rilassato di Damon ed il suo sguardo incredibilmente luminoso e innamorato rivolto verso Bonnie ne erano la prova assoluta.Si lasciò andare anche lei ad un impercettibile sospiro di sollievo nonostante fossero ancora in alto mare,ma almeno qualcosa sembrava andare per il verso giusto.
-Ragazzi ma è una notizia fantastica!!Ora non ci resta che trovare informazioni su questo strano cristallo luminoso.-
Lo voce di Elena esprimeva tutta la speranza che negli ultimi giorni sembrava essere svanita come neve al sole.Quella notizia era come una manna dal cielo per tutto il gruppo di amici riunito nel salone insieme ad Eris e Alistar,almeno avevano qualche possibilità in più per riuscire a mettere in difficoltà Agaron.Se c’era una cosa che la bionda Gilbert aveva imparato durante le estenuanti battaglie affrontate,era che il fattore sorpresa poteva decisamente ribaltare i risultati della lotta.Una distrazione poteva essere fatale per quel demone antipatico e terribilmente sicuro di sé,e nessuno di loro si sarebbe fatto sfuggire l’occasione di coglierlo di sorpresa per far vacillare tutte le sue sicurezze una dopo l’altra.Ne era certa,anche questa volta sarebbero riusciti a vincere.
In pochi minuti lei e Meredith ritornarono alle ricerche,mentre ognuno di loro si occupava di portare avanti i propri compiti.Anche quella mattina Bonnie e Damon svolsero il loro usuale allenamento,con la sola differenza che questa volta erano entrambi perfettamente consapevoli dei loro limiti e della loro forza sia come singoli che come coppia.Distesi sul manto erboso a godersi un po’ di meritato riposo post fatica,si sentivano incredibilmente bene e più sicuri di loro stessi.Damon se ne stava disteso di schiena ad ammirare il cielo diurno stringendo nella mano sinistra qualche filo d’erba fresca,mentre Bonnie al suo fianco se ne stava appoggiata di lato con il volto posato sulla mano sinistra e rivolto verso la figura del vampiro.Amava poter osservare ogni singolo gesto che il suo amato compiva,le era sempre piaciuto ma fino a poco tempo prima doveva farlo di nascosto mentre ora poteva liberamente stare ad ammirarlo.
-Tesoro se continui ad osservarmi a quel modo mi consumerai certamente.-
-Vorrà dire che correrò questo rischio signor Salvatore.Quello che sto guardando è decisamente un degno spettacolo.-
La risata divertita di Damon le arrivò alle orecchie,facendo aprire sul suo viso a forma di cuore un bellissimo sorriso.Non lo aveva mai visto sotto quell’aspetto,anzi si poteva dire che raramente il vampiro si lasciasse andare ad una risata sincera.Di questo ne era contenta e al contempo affascinata,Damon era assolutamente bellissimo anche in quel frangente.Si soffermò sui suoi capelli lisci e neri mossi dal vento,sugli occhi color onice che in quel momento erano incredibilmente lucenti,passò lo sguardo sul naso perfetto per poi fermarsi alle labbra carnose e rosee.Quelle stesse labbra tentatrici che l’avevano baciata miliardi di volte e che anche in quel momento risultavano alquanto affascinanti ed irresistibili.Prima che potesse rendersene conto,il suo corpo aveva reagito da solo portandosi su quello di Damon per far combaciare le loro labbra in un bacio che di casto non aveva nulla.
Le loro bocche si cercavano bramose scontrandosi e permettendo alle loro lingue di rincorrersi.Subito le mani del vampiro scattarono sui fianchi di Bonnie imprigionandoli in una morsa a cui difficilmente lei avrebbe potuto scappare,e del resto lei non ne aveva nessuna intenzione.I polpastrelli di Damon che lasciavano cerchi concentrici sulla pelle sotto il top leggero che indossava,le stavano procurando immensi brividi di piacere.Sospirando spostò le sue labbra sulla mascella del suo amato per poi lasciare una scia di baci roventi sul collo e sui lembi di pelle lasciati scoperti dalla camicia.Lo sentì fremere a quel contatto,mentre inconsciamente il suo bacino si scontrava contro quello del ragazzo sotto di lei.Questa volta Damon non si trattenne dal ringhiare prendendo a far scorrere le mani sulle cosce della ragazza fasciate da un aderente pantalone nero.
Mai prima di allora si erano spinti così tanto,eppure entrambi sentivano chiaramente la voglia di approfondire quel contatto,di far combaciare i loro corpi così come era accaduto con le loro aure per mezzo del legame.Bonnie si ritrovò premuta di schiena sul terreno mentre le labbra di Damon percorrevano febbrili e vogliose il suo collo fino alla scollatura all’altezza del seno.Si lasciò sfuggire un lieve gemito di piacere,desiderando di fermare il tempo proprio in quell’attimo.Sollevò le gambe artigliandole ai fianchi del vampiro e sentendo chiaramente l’eccitazione di quest’ultimo premerle sulla coscia.Ma stranamente non aveva alcuna paura,si fidava di lui e lo amava talmente tanto da essere pronta per quel passo importante.
Fu però Damon a fermarsi,osservandola con uno sguardo che mai gli aveva visto in volto.La guardava come se fosse un tesoro prezioso,un qualcosa di fragile che potesse sfuggirgli via in un soffio di vento.Il suo sguardo reso più liquido dalla passione le percorreva con amore ogni centimetro di pelle,regalandole infine un delicato bacio sulla fronte leggermente sudata.Era strano detto da lui,ma con Bonnie non voleva assolutamente correre buttando via tutto come se non avesse importanza.Lei era maledettamente importante per lui,ed era proprio per questo che avrebbe aspettato il momento giusto.Per troppo tempo si era divertito con milioni di ragazze che gli offrivano solo sangue e sesso,ma la ragazza che aveva di fronte era diversa da loro.Lei era la sua luce nelle profondità dell’oscurità,era il suo cuore,la sua aria e la sua vita.La rispettava più di qualsiasi altra cosa al mondo e non si sarebbe fatto scappare tutto dalle mani solo per colpa della sua eccitazione incontrollabile.Bonnie sorrise,quello poteva sembrare un rifiuto in piena regola ma lei sapeva cosa passava per la testa del suo vampiro.
-Tesoro non crucciarti è tutto ok,ho capito perché ti sei fermato e lo apprezzo molto.Questo mi dimostra ancora una volta che l’uomo di cui sono innamorata mi rispetta e soprattutto mi ama allo stesso modo.-
-Riesci sempre a leggermi dentro come se fossi un libro aperto,ma solo tu hai il permesso di farlo Bonnie.Sei l’unica a cui permetto di leggere la mia anima e ti amo per questo.-
-Ti amo anche io e sono contenta che tu mi permetta di comprenderti,di starti vicino e di apprezzarti per come sei con pregi e difetti.-
Rimasero stretti in un abbraccio inscindibile,percependo i loro cuori battere all’unisono.Sebbene quello di Damon fosse in realtà morto,bastava quello di Bonnie a battere per entrambi perché anche lui avvertiva le stesse sensazioni quando erano insieme ed uniti come in quel momento.Le porse la mano dopo essersi alzato per primo,e stringendola in un dolce abbraccio si avviarono all’interno del castello per concedersi una doccia ed alcune ore di riposo.Sorrise ispirando l’odore di fragola che era parte di Bonnie per poi chiudere la porta di quella che era diventata ormai la loro stanza.

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La luna brillava ancora alta nel cielo terso,illuminando due corpi teneramente abbracciati al centro di un letto matrimoniale.Matt passava le mani tra i capelli della ragazza poggiata sul suo petto nudo,godendosi il battito del suo cuore e il profumo di rosa che le avvolgeva il corpo ancora nudo.Avevano fatto l’amore per la prima volta,certo entrambi avevano avuto altre esperienze ma mai di così enorme importanza.Quella notte le loro anime si erano unite rivelando all’altra tutti i sentimenti che avevano espresso solo a parole fino a quel momento.Si sentiva terribilmente bene e rilassato,come se le preoccupazioni e la tensione di poche ore prima fossero sparite in un solo attimo.Se ripensava al corpo caldo di Caroline sotto il suo gli tornavano i brividi di piacere.Poteva ancora percepire le loro gambe perfettamente incastrate,le pelli che sfregavano tra loro ad ogni spinta,i sospiri e le unghie della ragazza che gli premevano sulla schiena graffiandola leggermente.
Sorrise cercando di nascondere il brivido che gli aveva percorso le membra ancora leggermente accaldate,mentre sentiva Caroline sollevare la testa per posargli dei baci lungo il torace scolpito.I suoi muscoli si irrigidirono al tocco di quelle labbra soffici come petali mentre chiudendo gli occhi godeva di quelle attenzioni più che apprezzate.Li riaprì sentendo il peso della ragazza sul suo e si affrettò ad abbracciarla tenendola stretta contro di sé.Era una posizione alquanto sconveniente e pericolosa quella,ma nessuno dei due in quel momento ci stava mettendo malizia anzi al contrario vi era solo qualcosa di molto dolce e romantico.Caroline aveva infatti chiuso gli occhi verdi mentre stava per lasciarsi andare nel mondo dei sogni tranquilla e protetta dalle braccia del suo ragazzo.
-Dormi serena tesoro,stavolta non credo che avrai alcun tipo di incubo.Cavalier Honeycutt al suo servizio signorina.-
-Allora vorrà dire che sono una ragazza molto fortunata,ho un cavaliere tutto mio ed anche incredibilmente sexy.-
Matt ridacchiò stampandole un altro bacio sui capelli lisci e si premurò di coprire entrambi con le coperte per evitare di prender freddo.Quando riportò la sua attenzione su Caroline,la ragazza si era addormentata lasciando che la sua testa restasse posata accanto al suo cuore.Controllò la sveglia sul comodino che segnava le due di notte,così decise di chiudere gli occhi e seguire la sua ragazza nel mondo dei sogni.All’apparenza nessuno avrebbe notato un piccolo particolare,ma da vicino si poteva perfettamente vedere un sorriso sereno dipinto sui volti dei due giovani ora del tutto abbandonati tra le braccia di Morfeo.Nuovi amori stavano sbocciando o erano già sbocciati ma nonostante l’imminente resa dei conti ognuno godeva dei pochi momenti di dolcezza accanto alla persona amata.

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Quando Damon tornò in camera avvolto solo dai semplici pantaloni di una tuta dopo aver fatto la doccia,Bonnie riposava già da qualche minuto.Rimase incantato per qualche secondo ad osservarla,percorse con lo sguardo le gambe esili lasciate scoperte dalla camicia da notte rosso scuro semi trasparente.Si soffermò sulla vita esile,il seno abbastanza pieno,le spalle morbide ed invitanti come il collo,fino a giungere alle labbra leggermente dischiuse.I lunghi capelli rossi erano sparsi sul cuscino creando un effetto magnifico,sembrava tanto una modella di quei quadri spagnoli che più volte aveva scorto nella tenuta di famiglia.Cercando di fare il meno rumore possibile,si distese sulla parte di letto rimasta libera continuando a bearsi del respiro regolare di Bonnie.
Ancora non riusciva a credere che quella splendida creatura accanto a lui fosse reale e soprattutto fosse unicamente sua.Da sempre quando si trattava di amore,o per lo meno di ciò che lui credeva amore,era sempre stato la seconda scelta.Eppure quella ragazza ormai diventata donna,non gli aveva mai fatto dubitare della sua fiducia,della sua dolcezza infinita e dei suoi sentimenti.Inspiegabilmente lo aveva sempre ritenuto la prima scelta,anche se sarebbe stato tutto più facile per lei se avesse lasciato perdere dimenticandolo e trovando un ragazzo in grado di amarla come meritava.Ma si sentiva fortunato ed anche leggermente egoista,perché Bonnie non aveva affatto gettato la spugna aspettando che anche lui si accorgesse di lei.Le accarezzò dolcemente una guancia,sentendola sospirare nel sonno.Gli parve di scorgere un velo di tensione sul suo viso,ma probabilmente era solo frutto della sua immaginazione.
Frattanto Bonnie si era abbandonata totalmente al mondo dei sogni,scorgendo nient’altro che calore ed un senso di protezione.Il sapere che Damon fosse sempre lì accanto a lei in qualsiasi momento la tranquillizzava,non c’era niente di meglio al mondo che lasciarsi andare fiduciosi tra le braccia dell’uomo che ami.Ma ben presto si accorse di una luce bianca che le veniva incontro accecandola con la sua luminosità.Si ritrovò in una stanza antica dallo stile medievale,alle pareti vi erano torce accese dal fuoco ed il pavimento era tutto ricoperto di mattoni lavorati.Si avvicinò di qualche passo verso quella luce calda che scomparve non appena si trovò di fronte ad un volume in pelle ricoperto da pietre preziose e posato su una teca trasparente.Con mani ferme avvicinò i polpastrelli al bordo di vetro della teca,pronta ad aprire quello strano libro.Una forza invisibile lo aprì al posto suo facendo muovere le pagine per poi sparire una volta trovata la pagina giusta.
Gli occhi di Bonnie si sgranarono lievemente alla vista di una sfera rotonda disegnata sul foglio di carta in bianco e nero.A giudicare dalle scritte fatte con l’inchiostro quel tomo doveva essere più antico persino di Damon e Stefan messi assieme.Avvicinandosi di più notò una piccola didascalia ai margini della pagina,che prima essendo troppo lontano non aveva notato.Con cautela finalmente lasciò che i polpastrelli percorressero le scritte,in alcuni punti leggermente sbiadite ma fortunatamente ancora leggibili.

“La sfera di luce meglio conosciuta come Shadows Crest o Scrigno delle Ombre è un potente talismano originario della notte dei tempi.Si narra che fosse la sfera che Lucifero rubò alla volta celeste,trasformandola in strumento del male.Inizialmente infatti la sfera serviva da purificatore,poiché all’interno di essa Dio aveva racchiuso una piccola parte della sua essenza angelica che ne conferiva luminosità.Per vendetta però Lucifero trasformò l’essenza di luce in essenza del male senza tener conto che una piccola parte di bene sarebbe sempre rimasta nella sfera,pronta a ristabilire la pace e l’armonia.La sfera è datata al….

Bonnie interruppe la lettura,le ultime righe rimaste erano del tutto superflue poiché parlavano solo di date e numeri di poca importanza.Tutto quello che le serviva sapere lo aveva già memorizzato alla perfezione,anche se non capiva chi potesse averla guidata attraverso i sogni per aiutarla ancora una volta.Improvvisamente la stanza iniziò a dissolversi e lei si ritrovò nella luce iniziale che l’aveva avvolta.

Ascoltaci Bonnie….Non dimenticare….Il futuro del mondo intero dipende da te…Non dimenticare te ne prego….

Quando aprì gli occhi si ritrovò nella sua stanza al castello di Eris,si trovava ancora nella Dimensione Oscura.Si passò una mano sulla fronte sudata scacciando via qualche ciocca di capelli che dispettosa le era finita sugli occhi.La sveglia segnava l’una di notte in punto,lampeggiando di tanto in tanto per segnare il cambio delle ore e dei minuti.Si voltò verso la parte sinistra del letto,dove un Damon apparentemente dormiente sembrava non essersi accorto che lei fosse sveglia.Per un attimo il suo cervello era ancora annebbiato e confuso,sapeva solo che doveva alzarsi per scrivere qualcosa di estremamente importante.Prese un block notes dal suo comodino insieme alla penna e lasciò che le parole scivolassero da sé sulla carta.Quando ebbe finito sul foglio bianco erano trascritte in bella vista le stesse identiche parole che aveva letto su quel libro prezioso.Si sentiva incredibilmente stanca e affaticata,come se avesse corso la maratona alle olimpiadi.Ritornò a letto cercando calore in Damon che nel sonno la strinse a sé e sprofondò anche lei di nuovo tra le braccia di Morfeo,questa volta in un sonno senza sogni.

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Una luce incredibilmente calda e avvolgente regnava all’interno di quel luogo molto simile ad una radura ma che in realtà era qualcosa di molto più importante.Un coro angelico inondava ogni cosa col suo canto melodioso e rassicurante,lontano dalla malvagità,dall’odio e da ogni crudeltà.Sheila camminava a piedi nudi sul manto erboso,lasciando che la sua lunga tunica finemente decorata toccasse sul terreno.Non poteva più mettersi in contatto con Bonnie,aveva già fatto molto quando sua nipote era stata costretta a sostare nel limbo.Gli spiriti dei morti potevano essere evocati,questo è vero,ma non potevano abbandonare quel luogo celestiale pregno della presenza divina ogni qualvolta venissero chiamati.Lei stessa aveva sentito la chiamata di sua nipote qualche giorno addietro ma seppur tentata dal quel richiamo non aveva potuto far altro che restare dov’era.
Impaurita era però corsa al cospetto dell’Onnipotente,chiedendogli cosa stesse accadendo sulla Terra nel mondo dei vivi.Lui l’aveva rassicurata avvolgendola con la sua aura divina,facendole capire che Bonnie stesse bene.Poi sorprendentemente le aveva donato una parte di essenza angelica dicendole di sfruttarla al momento opportuno.Non le aveva dato altre delucidazioni in merito ma Sheila si fidava del Padre di tutti gli uomini,così inginocchiatasi ai suoi piedi lo aveva visto scomparire a poco a poco lasciandola di nuovo da sola in quel luogo rigoglioso e pieno di pace.Erano passate poche ore ma alla fine aveva capito da sola quale fosse il momento giusto per sfruttare il dono offertogli.
Sua nipote aveva ancora una volta bisogno di lei,di quella nonna un po’ strana e alquanto bizzarra che però le voleva un bene dell’anima.Sorridendo alla visione del dolce viso di Bonnie addormentata si era affrettata a creare un sogno,lo stesso che la ragazza aveva vissuto pochi attimi prima.Le aveva mostrato il tomo più antico del mondo,il Summum Sacrarium*,indicandole la via giusta per poter vincere la battaglia contro le forze supreme del Male.Quando era stata sicura che Bonnie avesse recepito perfettamente il messaggio,aveva interrotto il sogno per poi scomparire del tutto.Il suo compito era davvero finito,si ritrovò a pensare con un leggero senso di tristezza.Da quel momento in poi sapeva che non avrebbe più potuto restare accanto alla ragazza nemmeno sotto forma di spirito.Ma forse era meglio così,Bonnie doveva imparare a trovare la sua strada da sola e lei era certa che Damon l’avrebbe senz’altro aiutata a trovarla.
-I amar prestar aen,han mathon ne nen,han mathon ne chae a han noston ne ‘wilith*-
Pronunciò con voce incerta,osservando l’orizzonte che si perdeva attraverso la luminosità celeste.Poi sospirando la sua figura scomparve a poco a poco esattamente com’era arrivata.Nel vento si udirono solo le sue ultime parole prima che il suo spirito ritornasse nell’alto del cielo accanto a tutte le anime devote all’Onnipotente.



Angolo autrice:


Tra mare,compleanni e feste varie sono riuscita ad aggiornare e buttar giù il capitolo quindici.Capitolo sempre più fitto di avvenimenti e scoperte importanti che ci stanno portando alla battaglia finale ed alla conclusione di questa storia.Volevo prima di tutto ringraziare coloro che leggono,le mie recensitrici preferite Annaterra e Bonniemc che mi seguono sempre fin dall’inizio supportandomi e regalandomi consigli preziosi.Ringrazio di cuore anche tutti coloro che hanno messo la storia tra seguiti/preferiti e ricordati.Inoltre se qualcuno volesse lasciarmi una piccola recensione ne sono contenta,anche se negativa le accetto lo stesso. ;)
Beeene veniamo al capitolo in sé!!Per vostra gioia i nostri Bamon sono più uniti che mai e sembra proprio che anche i loro corpi bramino questa unione assoluta ma aimè dovrete aspettare per questa scena eheheheh.D’altronde se ragionate attentamente sulla scelta di Damon,capirete che non è ancora il momento opportuno.Entrambi hanno bisogno di continuare a scoprirsi poco a poco ed ora dopo ora,e soprattutto Damon non vuole trattare Bonnie alla stregua di una conquista.Anzi proprio perché la rispetta e ci tiene davvero vuole che tutto succeda con calma e nel momento giusto per entrambi.E’ maturato anche lui ed ha compreso che amare davvero qualcuno significa anche saper aspettare invece di trattare la sua streghetta allo strenuo delle sue vittime.
Matt e Caroline nel frattempo si sono dati alla pazza gioia comportandosi all’opposto dei nostri Bamon.Ma del resto si sa che il caratterino di Caroline non cambierà mai sebbene lei ami davvero il nostro Mutt.E poi ovviamente quest’ultimo sembra non disdegnare affatto e si sa che molto spesso i ragazzi pensano con un altro tipo di cervello,ma in difesa di Matt posso dire che anche lui è pazzamente innamorato di Caroline e quindi si è comportato con dolcezza assoluta.Intanto finalmente grazie a nonna Sheila e all’aiuto offertole da Dio,Bonnie riceve delle notizie molto importanti riguardo la sfera di luce in possesso di Agaron sebbene per le spiegazioni dovrete attendere al prossimo capitolo che arriverà non prima del prossimo week end.
Al prossimo capitolo!!!

*Summum Sacrarium:deriva dal latino e significa appunto “Sommo Sacrario”.
*E’ una frase elfica e significa: “Il mondo è cambiato,posso sentirlo nell’acqua,posso sentirlo nella terra,posso respirarlo nell’aria.” Nonna Sheila si riferisce qui all’arrivo dello scontro contro Agaron.

Xoxo
Sara

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Capitolo 17
*** Capitolo sedici ***





Capitolo sedici



Mugugnò infastidita tra le coperte chiare ancora sfatte,dando la schiena ai raggi solari che con il loro lieve calore le solleticavano la pelle chiara.Istintivamente sollevò la mano sinistra per tastare il posto accanto al suo in cerca del suo ragazzo,che trovò ancora profondamente addormentato.Aprì un occhio sorridendo alla visione di un Damon con i capelli completamente spettinati e scoperto del tutto dal lenzuolo che ormai giaceva ai piedi del letto.Il suo torace completamente nudo era una dolce tentazione per Bonnie che già fantasticava seguendo quegli addominali scolpiti.La sua mano ne seguì il percorso in una carezza delicata fino a rimettere in ordine le ciocche di capelli che ricadevano sugli occhi d’onice ancora chiusi.
Sul suo volto si fece spazio un ghigno divertito e con rassegnazione si rese conto che la vicinanza di Damon l’aveva contagiata anche in quel piccolo dettaglio.Se ne era appropriata come se fosse un inconfessabile tesoro da celare,rendendolo parte di lei.Lasciando scivolare il lenzuolo che le copriva le gambe all’altezza dei polpacci,si sollevò posando poi le labbra sul corpo del vampiro.Ne percorse con lentezza maniacale la mascella e l’angolo delle labbra lievemente schiuse,scendendo verso il collo ed il petto nudo.Damon,ormai sveglio,si godeva a pieno le attenzioni e le cure che la sua streghetta gli rivolgeva sospirando di tanto in tanto.La sentì ridacchiare dopo un suo sospiro mal trattenuto,per poi sentire la morbidezza delle sue labbra all’altezza del cuore.
-Buongiorno mio bel vampiro tenebroso,è ora di alzarsi.-
-Potrei abituarmici a questo buongiorno mia dolce streghetta impertinente.-
Aprendo del tutto gli occhi d’onice sollevò la testa quel tanto che bastava per donarle un passionale bacio su quella bocca diabolica che lo faceva impazzire,mentre la sua mano sinistra correva automaticamente tra i capelli rosso fragola.La sentì trattenere una risata per poi rispondere al suo bacio con la stessa passione con cui stava facendo lui stesso.Se non ci fosse stato Agaron e la sua mania di protagonismo a mettergli i bastoni tra le ruote si sarebbe volentieri goduto tutti i momenti in compagnia di Bonnie.Con sua enorme sorpresa si ritrovò a pensare che tutto sommato non gli dispiaceva affatto risvegliarsi accanto a lei ogni giorno,condividere ogni singola cosa e sentirla completamente sua.Forse stava diventando peggio di suo fratello quanto a dolcezza,ma non poteva fare a meno di anelare un qualsiasi contatto con quella bellissima fanciulla dai capelli rossi.
Interrompendo il loro buongiorno quotidiano fatto di baci e carezze,si alzò stiracchiandosi la schiena per poi porgere la mano a Bonnie per aiutarla a mettersi in piedi.Donandole un ultimo bacio sulla fronte si avvicinò al calendario che avevano appeso alla parente sopra la scrivania.Era stata un’idea del suo Uccellino in modo che potessero contare i giorni che mancavano alla resa dei conti e quanto tempo effettivamente restava loro per prepararsi.Era inutile far finta che i giorni non passassero ed era del tutto privo di senso dimenticare l’imminente lotta che avrebbero dovuto affrontare tra due giorni.Con un pennarello rosso segnò una grossa X notando solo in un secondo momento il pezzo di foglio sul legno della scrivania.Lo prese tra le mani facendo scorrere lo sguardo ad ogni riga per poi voltarsi verso Bonnie che lo fissava dalla porta del bagno.
-E questo da dove diavolo viene?-
La vide avvicinarsi velocemente stando attenta a non inciampare nel tappeto di pregiato tessuto scamosciato presente accanto al letto.Prese il foglio dalle mani di Damon,osservando le parole scritte di corsa con l’inchiostro nero.Sgranò gli occhi completamente stupita non appena riconobbe la scrittura.
-Non è possibile…Questa è la mia scrittura ma non ricordo di aver impugnato la penna per scrivere queste righe.A meno che…-
La vide socchiudere gli occhi castani che restarono confusi per pochi secondi,il tempo necessario affinchè un’improvvisa illuminazione gli passasse attraverso la mente.
-Bonnie che diavolo succede?-
-Io non ricordo di aver scritto queste righe ma so perfettamente che lo spirito di un antenato può venir in aiuto ad un suo successore tramite trance.E’ come per i sonnambuli,tesoro.Non ricordano cosa fanno mentre dormono e sono certa che questo sia opera della nonna.Ricordi?Quando ho provato a chiamarla non ha potuto aiutarmi e forse questo è il suo modo di rimediare.-
-Mi stai dicendo che la cara Sheila ha fatto in modo di collegarsi tramite trance con te mentre dormivi e ti ha spinta a scrivere queste righe per aiutarci ad annientare Agaron?-
-Esatto tesoro.Leggi le parole,lì dentro c’è la chiave che ci permetterà di annientarlo definitivamente ed ancora una volta la nonna non ci ha abbandonato.-
-Non dirmi che dovrò innalzare una statua alle streghe ora altrimenti…Ahio!-
-Ben ti sta così impari a sottovalutare la magia di una strega.-
-Inizia a correre streghetta se ti prendo ti torturerò con il solletico finchè non chiedi pietà-
La sentì ridere correndo verso il bagno mentre gli faceva un linguaccia.Scuotendo la testa decise di raggiungerla per concedersi un altro po’ di pace con la sua ragazza prima di dover affrontare di nuovo l’allegra brigata riguardo le novità appena scoperte.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


La porta in ferro battuto sbatté con violenza facendo muovere gli arazzi appesi alle pareti in mattoni scuri.Le ampolle piene di strane pozioni e liquidi che emettevano odori acri e forti vennero spazzate via con un gesto secco del braccio,per poi riversarsi in mille pezzi sul pavimento di roccia grezza.Agaron urlò furibondo ed irritato sfogando la sua rabbia sugli oggetti inutili presenti in quella stanza.Le ombre si ritirarono velocemente dinanzi alla furia del loro signore,rintanandosi agli angoli e scomparendo attraverso le fessure tra i mattoni.La sua ira era dovuta alle notizie che Morphen gli aveva appena portato,notizie che potevano mandare all’aria la sua vittoria ed il suo piano di vendetta.
Quegli stolti dei suoi soldati avevano combinato un danno enorme,Morphen gli aveva infatti riferito che il libro Summum Sacrarium non si trovava poiché era scomparso non appena suo padre Lucifero aveva trasformato la sfera in essenza del Male.Sicuramente c’era lo zampino dell’Onnipotente dietro questa sparizione e non era affatto facile trovare quel dannatissimo libro prima che finisse in mani sbagliate o peggio in quelle della strega.Afferrò con forza la bottiglia di liquore presente sul tavolo lanciandola nelle fiamme del camino che si alimentarono per qualche minuto.Ancora una volta la potenza del cielo tornava a mettergli il bastone tra le ruote impedendogli di continuare i suoi propositi di vendetta.
La sua unica consolazione era che l’Onnipotente non poteva affatto interferire mostrando la sua potenza ai mortali o agli esseri soprannaturali quali streghe e vampiri.Era certo che nonostante quel piccolo intoppo il Sacrarium non sarebbe mai arrivato nelle mani di quegli stupidi vampiri e dei loro amici.Ma non sapeva quanto si sbagliasse ed ancora una volta aveva sottovalutato fin troppo il potere dei legami familiari che intercorrevano tra gli antenati delle streghe ed i loro successori.Del resto i demoni come lui non erano a conoscenza di questo piccolo quanto vitale particolare.Ormai i giochi erano fatti mancavano due soli giorni allo scontro finale e lui avrebbe fatto di tutto per prendersi la strega.
Con un gesto secco della mano scaraventò nel fondo della stanza il lungo tavolo intarsiato facendo oscillare pericolosamente le bilance e gli oggetti rimasti intatti alla sua furia.Aveva bisogno di sfogarsi e quale miglior modo se non quello di portare qualche scompiglio qua e là?Ghignando indossò il suo mantello ordinando al suo servitore di preparare il portale.Avrebbe soggiogato qualche bella fanciulla terrestre per dilettarsi un po’ e mostrare a tutti la sua potenza di demone infernale.Magari si sarebbe divertito un mondo a vedere gli esseri umani ridotti in schiavitù e poi uccisi senza alcuna pietà una volta che lui si fosse stufato di loro.Una risata malvagia accolse il buio di Moron mentre Agaron scompariva in un vortice nero seguito dalle ombre tornate in suo possesso.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Il castello di Eris non era mai stato così silenzioso e carico di aspettative e speranza.Erano tutti riuniti per l’ennesima volta dopo aver ascoltato le novità che Damon e Bonnie avevano comunicato loro qualche minuto prima.Inutile sottolineare come le ragazze fossero esplose in urla di giubilo per aver trovato la soluzione che gli avrebbe permesso la vittoria.Ora non restava altro da fare che creare un nuovo piano d’azione molto più dettagliato ed efficace del primo alla luce di tutte le nuove informazioni di cui erano venuti a conoscenza.Sapevano perfettamente che la loro arma vincente fosse il legame tra Bonnie e Damon,ma erano altrettanto consapevoli di non poter contare solo su questo fattore.
-Dobbiamo impedire ad Agaron di scoprire che sappiamo della sfera e della potenza del legame.E’ l’unica soluzione in modo da poter utilizzare l’effetto sorpresa e per poter fargli credere di averci in pugno.-
La voce pacata di Stefan riportò l’ordine all’interno della stanza,l’orologio segnava l’una di pomeriggio segno che erano chiusi lì dentro a fare congetture da più di quattro ore.Damon sbuffò sonoramente sedendosi a peso morto sulla poltrona di pelle nera e trascinando Bonnie sulle sue ginocchia affinchè potesse sedercisi sopra. Passandosi una mano tra i capelli scuri si trattenne dal lanciare un urlo di disperazione nel dover sopportare ancora per altri minuti la voce petulante di Elena e Miss Inquietudine appoggiate dal suo fratellino.Sage trattenne una risata mascherandola con un colpo di tosse,ormai conosceva alla perfezione Damon e sapeva sempre cosa gli passava per la testa.Si scambiarono uno sguardo d’intesa facendo in modo che onice e ambra si incatenassero,poi il vampiro francese annuì alle mute richieste del moro e prese le redini in mano.
-Io dico che l’idea di Stefan non è affatto male,anzi vi dirò che sono perfettamente d’accordo con lui.Per il momento Agaron non deve sapere quali sono le nostre carte vincenti né quante o quali informazioni sappiamo su di lui.Il piano è questo:useremo il potere del legame al momento giusto in modo che Agaron sarà debole e Damon e Bonnie potranno rompere la sfera in mille pezzi.Tenetevi pronti domani torneremo tutti a Fell’s Church.-
Annuirono tutti concordi abbandonando poi silenziosamente la stanza per lasciare soli i due ragazzi in compagnia di Eris ed Alistar,che avevano seguito la discussione fin dall’inizio preferendo non intromettersi.Eris si alzò avvicinandosi alla libreria in fondo alla stanza aprendo poi un cofanetto non molto grande da cui tirò fuori un sacchettino di tessuto.Stringendolo tra le dita si fermò davanti a Bonnie regalandole un sorriso materno e pieno d’affetto.Quella ragazza le era entrata nel cuore dal primo giorno che era arrivata lì quasi un mese fa,l’aveva vista crescere come strega,maturare,diventare donna ed innamorarsi.L’aveva vista lottare con tutte le sue forze per le cose e soprattutto le persone che amava,mettendo a repentaglio la sua stessa vita.Non aveva avuto figli Eris,ma in cuor suo non aveva dubbio alcuno che se avesse potuto scegliere avrebbe voluto avere una fanciulla simile a Bonnie.
-Cara Bonnie prima che tu ritorni a Fell’s Church insieme ai tuoi amici voglio donarti qualcosa che ti servirà e che potrai portare sempre con te.Dentro questo sacchetto colorato c’è una collana con appesa una pietra molto rara,si tratta di un lapislazzulo incastonato all’interno di un piccolo ciondolo.Attualmente so che ti sembrerà strano e che non capirai a cosa possa servirti,ma arriverà il giorno in cui tutto sarà più chiaro.E ricorda che tu ed i tuoi amici sarete sempre i benvenuti qui,questa è diventata anche la vostra casa.-
Bonnie strinse tra le mani il sacchettino,abbracciando poi Eris con affetto e dolcezza.Dopo tanto tempo si concesse qualche lacrima di commozione che non era riuscita a trattenere,avrebbe tanto voluto non doversi separare dalla donna e da Alistar poiché ormai li considerava come degli zii un po’ strani ma terribilmente gentili e di buon cuore.Staccandosi dalla stretta materna di Eris aprì il sacchetto tirando fuori la collana e chiedendo a Damon si aiutarla ad agganciarla dietro il collo.La donna sorrise intenerita e commossa anch’essa,sollevando poi una mano per asciugare una lacrima rimasta impigliata tra le ciglia di Bonnie.I due coniugi salutarono per l’ultima volta i ragazzi,affrettandosi poi ad abbandonare la stanza.

Fell’s Church stiamo tornando e tu Agaron tieniti pronto a subire un’amara sconfitta.
Questi furono i pensieri condivisi di Damon e Bonnie mentre entrambi avvinti in un tenero abbraccio raggiungevano la loro stanza per preparare i bagagli in vista del ritorno a casa.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Meredith sospirò affranta chiudendo la sacca da viaggio dopo aver messo le ultime cose che aveva portato con sé.L’indomani sarebbero ritornati a casa finalmente e lei avrebbe dovuto essere al settimo cielo,eppure c’era qualcosa che le impediva di esserne felice a pieno.Non capiva cosa le stava succedendo né perché ultimamente si trovasse sempre più frequentemente a riflettere sul suo rapporto con Alaric.Ogni qualvolta che osservava la complicità creatasi tra Bonnie e Damon o l’amore puro tra Eris e Alistar sentiva come una stretta allo stomaco che non voleva andar via.Più volte si era trovata a confrontare il rapporto che la legava ad Alaric con quello che vivevano i suoi amici,ammettendo a se stessa che non era nemmeno lontanamente paragonabile.Il suo ragazzo non c’era quasi mai a causa delle ricerche che lo impegnavano in giro per il mondo,si doveva accontentare dei pochi giorni di pausa che lui sfruttava per stare con lei o di quelle poche telefonate ed e-mail.
All’ennesimo sospiro di sconforto scosse la testa cercando di tornare al presente,i suoi dubbi amorosi avrebbero dovuto aspettare poichè in palio attualmente c’era molto più di questo.Ora la cosa più importante era la battaglia contro Agaron ed il loro tentativo di restare possibilmente tutti vivi ed interi.Ripose con cura il borsone ai piedi del letto,poi si diresse in bagno per rinfrescarsi il viso accaldato.Aprì il rubinetto facendo scorrere l’acqua fresca sulle sue mani dalla pelle olivastra per poi portarle alle guance in cerca di refrigerio.Sollevò gli occhi scuri puntandoli nel riflesso di se stessa che le rimandava lo specchio,notando le minuscole gocce d’acqua che scendevano come tante lacrime sul suo volto.Per un attimo le tornò alla mente quella strana chiacchierata avuta con Sage qualche giorno fa,ricordò la sua gentilezza,il suo sguardo limpido e profondo e la sua camminata fluida.Si diede della sciocca da sola per quei pensieri poco adatti mentre sentiva la spugna morbida dell’asciugamano scorrere sulla sua pelle.
Ma che diavolo mi sta succedendo?Mi sento confusa ed alle volte terribilmente triste.Forse è solo la mancanza di Alaric che mi manda fuori di testa,in questo posto non possiamo nemmeno telefonarci.Oh tesoro mi manchi così tanto…
Cercando di ricacciare indietro le lacrime che premevano per venir fuori,si diresse in giardino per una passeggiata.Ma non si era accorta che Sage aveva visto perfettamente la sua mano scacciar via quelle stille salate.Si sedette sotto le fronde di un grande albero sempreverde portando le ginocchia al petto e nascondendoci sopra il viso.Si lasciò cullare dalla brezza del vento e dai tiepidi raggi del sole che calavano per lasciar spazio alla notte finchè non si addormentò.
-Meredith..Meredith coraggio svegliati.-
Sentì una voce chiamarla mentre una mano delicata le scuoteva leggermente la spalla per farla svegliare.Aprì gli occhi di scatto trovandosi davanti la figura di Sage che la osservava con uno sguardo misto a preoccupazione e gentilezza.Arrossendo lievemente nel trovarselo così vicino,distese le gambe ormai atrofizzate dalla posizione scomoda in cui si era appisolata.In quei giorni non aveva dormito molto a causa delle ricerche e dei pensieri che le affollavano la mente.
-Devo essermi addormentata mentre osservavo il panorama circostante,grazie per avermi svegliato Sage altrimenti avrei passato la notte qui al freddo.-
-Di nulla mademoiselle.Piuttosto sicura di stare bene?Mi sembri un po’ triste e abbattuta.-
-Oh si certo….Anche se ultimamente…Lasciamo perdere sto bene.-
-Se c’è qualcosa che ti turba puoi sempre parlarne con le tue amiche sono certo che non ci penserebbero due volte ad aiutarti.Oppure puoi parlarne con me se ti va,sono un ottimo ascoltatore del resto sono il migliore amico di quello zuccone di Damon.-
Un leggero sorriso si aprì sul volto della ragazza a quella frecciatina rivolta verso Damon.Era grata a quel vampiro che ora se ne stava seduto accanto a lei poiché stava cercando in tutti i modi di risollevarle il morale nonostante lei non se la sentiva di parlare.Sage aveva la capacità di capire lo stato d’animo delle persone per poi tentare di porvi rimedio quando si trattava di tristezza e maliconia.Si fidava di lui e lo aveva sempre visto come una persona gentile e di buon animo.Stettero in silenzio per qualche minuto,poi Meredith decise che forse parlare dei suoi dubbi con qualcuno poteva aiutarla a sentirsi meglio.
-Ho dei dubbi riguardo ad Alaric…Non so nemmeno io quando ho iniziato a sentirmi così confusa e amareggiata ma non so trovare una spiegazione.-
-Io non posso dirti cosa fare Meredith,ma so per certo che tu ami molto Alaric.Da quel che ho visto tu e lui avete affrontato milioni di problemi per difendere la vostra storia dato che Alaric all’epoca era un docente e tu una sua alunna.Io credo che il tuo malumore e la tua confusione derivino dal fatto che passate poco tempo insieme.Ti manca moltissimo e cerchi di essere sempre una ragazza forte,ma alle volte anche le persone forti hanno bisogno di essere consolate.-
-E’ vero io amo molto Alaric,lo amo talmente tanto che mi manca averlo vicino,passare del tempo insieme e fare tutte le cose che una coppia normale fa.So che il suo lavoro è importante Sage,so che non posso essere egoista tanto da obbligarlo a non partire eppure sto male.Non so cosa devo fare.-
Le lacrime presero a scorrere copiose da quegli occhi scuri mentre le mani cercavano di arrestarle senza successo.Si lasciò avvolgere dall’abbraccio rassicurante del vampiro che le accarezzava amorevolmente la testa.Sage stette immobile finchè lei non sfogò tutta la sua frustrazione repressa,poi le passò un fazzoletto ricamato.
-Credo che appena questa battaglia sarà finita dovrai parlare con Alaric,devi dirgli cosa ti fa soffrire altrimenti non sarete mai in grado di andare avanti.Se davvero vi amate allora sono sicuro che lui capirà e tornerà da te.-
-Ti ringrazio Sage e grazie anche per il fazzoletto te lo restituisco appena lo lavo.-
-Oh no tranquilla puoi tenerlo se vuoi.Coraggio rientriamo inizia a far freddo qui.-
Le porse la mano per aiutarla ad alzarsi,poi dopo essersi spolverati i vestiti per togliere i fili d’erba rimasti impigliati,si diressero una accanto all’altro all’interno del castello.Una nuova amicizia si era consolidata ed era cresciuta,un’amicizia che seppur strana era del tutto sincera ed imprevedibile.



Angolo autrice:


Buon salve a tuttiii!!Scusate i mega ritardi ma ultimamente con l'arrivo degli zii dal nord esco tutte le sere e non ho tempo di scrivere.Coomunque problemi miei a parte volevo augurarvi buone vacanze ed un rilassante ponte di ferragosto.Dopo questo capitolo credo che ce ne saranno al massimo altri 3 prima che la storia si concluda.Ci tenevo però a ringraziare i lettori,le mie recensitrici fantastiche e tutti coloro che mettono la storia tra seguiti/preferiti e ricordati.Se qualcuno di voi volesse lasciarmi una recensione mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate. =)
Bene ora veniamo alla parte più interessante di questo capitolo:abbiamo delle fantastiche e dolci scene Bamon in cui i nostri protagonisti attuano il piano d’attacco contro Agaron e progettano il ritorno a casa.E riguardo proprio il nostro cattivone direi che questa volta ha dato in escandescenza totale riversando la sua furia su degli oggetti innocui e decidendo di soggiogare qualche fanciulla innocente per i suoi capricci.Chissà cosa combinerà ma lo scopriremo presto.Quanto alla scena finale di Meredith,ho pensato che anche la nostra cacciatrice potesse avere problemi di cuore e malinconia.Non dimentichiamoci che Alaric è quasi sempre via e che passano poco tempo assieme.Ma fortunatamente Sage da buon amico le fa capire che deve parlare col fidanzato e confidargli i suoi timori per poter tornare ad essere una coppia unita.
Nel prossimo capitolo vedremo il ritorno dei nostri Bamon a casa:chissà come reagiranno Caroline e Matt alla notizia del loro rapporto di coppia e chissà come passeranno la notte prima della battaglia i nostri gruppi di amici.
Al prossimo aggiornamento che avverrà molto probabilmente dopo ferragosto,ma incrociate le dita se riesco a scrivere in questi giorni potrei postarlo prima.
XoXo
Sara


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Capitolo 18
*** Capitolo diaciassette ***





Capitolo diciassette


Tornare a casa dopo un lungo viaggio lontano dai luoghi in cui abbiamo vissuto,è un’esperienza che difficilmente riusciamo a dimenticare.Le strade,le case,le persone e persino l’aria che respiriamo sembrano irrimediabilmente cambiati ed allo stesso tempo ancora familiari.E sappiamo per certo che dovremmo goderci ogni attimo come se fosse l’ultimo perché non sai mai cosa ti riserverà la vita ed il tuo futuro.Bonnie chiuse gli occhi beandosi del rumore del vento tra le fronde degli alberi,poteva sentire di nuovo il canto degli uccelli ed il rumore degli animali che popolavano l’Old Wood.Strinse la mano di Damon che si trovava accanto a lei,poi riaprì gli occhi sorridendo per essere tornata a casa.Il portale dimensionale aperto da Sage si richiuse con un rumore quasi impercettibile e simile ad un risucchio,lasciando al suo posto le figure di Elena,Stefan e Meredith seguiti dal vampiro con gli occhi ambrati.Di fronte a loro si snodava un piccolo sentiero abbastanza stretto che portava alla strana costruzione pochi metri più avanti.Il Pensionato non era mai mancato loro così tanto,si ritrovarono a pensare.
-Coraggio andiamo,Theophilia ci sta aspettando insieme a Mutt e Barbie.Fratellino mi raccomando non lasciarti distrarre dai teneri coniglietti lungo la strada.-
Stefan scosse il capo divertito dal sarcasmo sempre pronto di suo fratello maggiore.Nonostante avessero iniziato a ricucire il loro rapporto ci sarebbe voluto ancora parecchio affinchè tutto fosse definitivamente superato.In ben 500 anni si erano fatti del male a vicenda e non solo per la questione di Katherine,il rancore che serbavano l’un l’altro aveva origini molto più profonde ed importanti.Ma per il momento Stefan si accontentava di quel piccolo passo avanti che avevano fatto,custodendo gelosamente nel suo cuore l’abbraccio che si erano scambiati tempo addietro.Ora sapeva che Damon non lo odiava e che c’era ancora speranza per loro di ricostruire quel che restava della loro famiglia.
L’erba secca scricchiolava sotto il peso dei loro passi mentre si avvicinavano sempre più alla dimora che per tanto tempo li aveva ospitati e che li aveva visti crescere e lottare nel corso degli ultimi anni.Damon fu il primo a salire i gradini della veranda fermandosi di fronte alla porta di legno scuro,poggiando poi la mano sulla maniglia per poter entrare.Ad accoglierli ci fu il solito odore di thè ed erbe aromatiche tipiche degli infusi della signora Flowers,accompagnato dal tepore del camino acceso che riscaldava il pian terreno.Bonnie lasciò cadere il suo borsone per terra spingendolo poi accanto al porta ombrelli,mentre un tornado ramato le si abbatteva addosso stritolandola in un abbraccio soffocante.
-Care sono felice anche io di vederti e ti voglio bene ma non riesco a respirare.-
-Non ci penso nemmeno,sei stata via per trenta lunghi giorni senza che potessi sapere se stavi bene e saresti tornata tutta intera quindi fammi godere questo momento.-
Elena e Meredith si scambiarono uno sguardo complice per poi fiondarsi anche loro in quello strano abbraccio che sapeva di famiglia e di sorellanza.Le loro risate invasero quelle mura rimaste fredde per tanti giorni a causa della loro assenza,mentre un sorriso si faceva spazio anche sul volto dei ragazzi che osservavano la scena.L’unico non troppo contento era Damon che sembrava alquanto infastidito dalla prospettiva di non poter passare tutto il tempo con la sua streghetta.Sage gli diede una pacca leggera sulla schiena per fargli capire che Bonnie aveva bisogno anche delle sue amiche e dei suoi spazi.
-Hai intenzione di rapire le mie migliori amiche prima che possa abbracciarle anche io Care?-
Continuando a ridere le ragazze si fiondarono su Matt rischiando di fargli perdere l’equilibrio.Il biondo le abbracciò una per volta godendosi la sensazione di sollievo nel vedere tutti loro finalmente lì a casa insieme a lui.Subito dopo fu il turno di Stefan di abbracciare il suo migliore amico scambiandosi delle virili pacche sulla spalla.
-Non avrai intenzione di abbracciare anche me Mutt,sarebbe da auto masochista.-
-Oh no tranquillo Damon,la tua allergia alle dimostrazioni d’affetto può dormire tranquillamente quest’oggi.-
Altre risate accompagnarono il sole che stava calando tingendo Fell’s Church di arancione,ma gli abitanti all’interno del Pensionato avevano ancora importanti notizie di cui discutere e piani di battaglia da perfezionare.Purtroppo i festeggiamenti per il ritorno a casa avrebbero dovuto rimandarli,gli restavano solo 24 ore prima dello scontro finale contro Agaron.Bonnie si lasciò cadere sulla poltrona preferita di Damon,pronta ad informare Caroline e Matt di ciò che era accaduto,mentre il vampiro moro si sedeva su uno dei due braccioli pronto a supportare la sua ragazza.A racconto ultimato Bonnie sospirò rumorosamente,cercando conforto nella mano delicata che Damon le aveva posato lungo la schiena.
-Questo è tutto ciò che c’è da sapere,non ci resta altro da fare che attenerci al piano e cercare di riposare qualche ora.-
La voce di Bonnie risuonò perfettamente chiara all’interno della stanza,mentre contemporaneamente il pendolo batteva le nove di sera.Ognuno di loro si riscosse dai propri pensieri all’udire il suono dei rintocchi.Caroline e Matt si concessero qualche minuto di silenzio per metabolizzare il flusso di informazioni ricevuto e soprattutto per realizzare che il giorno seguente sarebbero potuti morire tutti quanti.Il primo a riprendere il controllo fu il ragazzo che,alzandosi in piedi,accettò di partecipare alla lotta per aiutarli.Caroline invece si limitò ad avvicinarsi in tutta fretta a Damon mentre i suoi occhi verdi fiammeggianti si posavano sulla figura statuaria del vampiro.
-Prova anche solo a far versare una lacrima alla mia migliore amica e ti giuro Damon che il tuo sorriso da “io sono il più figo del mondo” verrà cancellato a suon di ceffoni.Sono stata chiara?-
-Non scaldarti tanto Raperonzolo,non ho nessuna intenzione di far soffrire la mia streghetta.Ed a questo proposito io e Bonnie abbiamo da fare quindi ci scuserete ma non vogliamo essere interrotti per le prossime ore visto che domani potremo essere tutti morti.-
Con un gesto elegante Damon prese in braccio la sua ragazza che cacciò un mezzo urlo,per poi dirigersi al piano di sopra sigillando la sua camera da letto personale.Prima che la porta si chiudesse,tutti poterono distintamente sentire le minacce poco velate di Bonnie di bruciargli il sedere la prossima volta che si sarebbe comportato come un cavernicolo.Stefan si lasciò scappare una risata mascherata con un colpo di tosse,mentre anch’egli tendeva una mano ad Elena per invitarla a seguire l’esempio di suo fratello maggiore.Il salone della Pensione si svuotò in pochi secondi e gli unici rimasti furono Meredith e Sage.Il vampiro francese sorrise alla cacciatrice augurandole la buonanotte,poi sparì su per le scale in cerca della stanza che la signora Flowers aveva preparato per lui.
Rimasta sola Meredith si sedette a gambe incrociate sul tappeto davanti al camino,osservando indecisa il cellulare nella mano destra.Alla fine prese la sua decisione e dopo aver digitato il numero corretto memorizzato in rubrica attese che la persona dall’altro lato rispondesse.Si sentì il rumore tipico di chi ha aperto la chiamata,poi una voce assonnata e familiare rispose dall’altro capo del telefono.Per alcuni secondi Meredith non riuscì a proferir parola,troppo confusa e disorientata,poi si fece coraggio e dopo un sospiro si apprestò ad affrontare la conversazione che di lì a poco avrebbe avuto luogo.
-Ciao Ric,sono appena tornata a Fell’s Church.Scusami se ti ho svegliato a quest’ora,ma ho bisogno di parlarti di qualcosa che non può aspettare.-

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Elena si lasciò andare ad un verso di totale beatitudine mentre sentiva il getto dell’acqua calda scivolarle sulla pelle umida e sciogliere le terminazioni nervose.Il castello di Eris era accogliente ma nulla era come trovarsi a casa propria.Il bagnoschiuma al profumo di lavanda la avvolse con il suo odore delicato e rigenerante producendo una modesta quantità di schiuma bianca al contatto con l’acqua.Percepì chiaramente il box della doccia aprirsi lentamente per poi richiudersi,mentre il corpo nudo di Stefan la abbracciava da dietro baciandole il collo candido.Sorrise voltandosi a fronteggiare il suo fidanzato e regalandogli un dolcissimo bacio sulle labbra.Le sue braccia confortevoli e forti le avvolsero la schiena in segno di protezione e amore sospingendola più vicino a lui.
Elena mugugnò di piacere lasciandosi guidare verso le piastrelle fredde in fondo alla doccia,godendosi poi la scia di baci infuocati che Stefan le stava donando a partire dal collo e scendendo sempre più in basso.Chiudendo gli occhi azzurri lasciò che la mano destra si inoltrasse nei capelli setosi e bagnati del suo vampiro per poi stringere leggermente la presa.Si lasciò sfuggire un sospiro fin troppo accentuato quando quelle labbra ormai per lei familiari raggiunsero il suo interno coscia.Stefan sorrise complice sentendo i brividi che stava procurando alla sua ragazza,sapeva cosa desiderava e si divertiva un mondo a farla impazzire di piacere prima di accontentarla.Seguendo a ritroso il percorso fatto in precedenza risalì all’altezza del collo iniziando a spalmare la schiuma in ogni parte di quel corpo sinuoso di fronte a lui.
La bionda aprì gli occhi chiari incastonandoli in quelli leggermente liquidi di passione del vampiro per poi fiondarsi famelica su ogni centimetro del suo corpo lasciato scoperto.Questa volta fu il turno di Stefan di subire la stessa tortura fatta di baci e carezze negate appositamente,mentre cercava di trattenere un ringhio di piacere che gli premeva in gola.Percepì la mano di Elena dirigersi verso il suo inguine per poi raggiungere la sua meta strappandogli un gemito perfettamente udibile.Si beò delle sensazioni che la sua ragazza sapeva donargli,poi percependo di essere quasi al limite chiuse velocemente il getto dell’acqua prendendo Elena in braccio e fiondandosi sul letto.
-Signor Salvatore le sembra questo il modo di trattare una signorina?Abbiamo allagato tutto il pavimento.-
-Perdoni la mia irruenza signorina Gilbert,ma la desidero più di qualsiasi altra cosa al mondo in questo momento.Posso affermare che lei è semplicemente bellissima.-
-E’ un bravo adulatore lo sa?Ma anche io la desidero in questo momento,quindi la prego mi baci.-
Entrambi si concessero una risata complice,per poi riprendere il discorso da dove l’avevano interrotto nella doccia.La mano di Stefan percorse dal basso verso l’alto la gamba nuda di Elena fermandosi poi sul suo fianco,mentre le labbra si suggellavano in un bacio carico di amore e passione allo stesso tempo.Tra loro era sempre stato così fin dalla prima volta che si erano incontrati,erano sempre stati una combinazione perfetta in ogni cosa,persino quando facevano l’amore.Ognuno sapeva i desideri ed i punti deboli dell’altro e tutti e due si sentivano assolutamente completi quando erano insieme.Con un'unica spinta Stefan unì i loro corpi in un unico essere,riempiendo la loro stanza di gemiti e amore.Il vampiro buttò uno sguardo veloce al cassetto del suo comodino sorridendo,se avessero vinto la battaglia avrebbe contribuito a coronare un altro sogno di Elena:quello di diventare sua moglie per l’eternità.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Damon si godeva la pace assoluta della sua stanza arredata con tonalità di nero e blu notte.Se ne stava disteso poggiato alla testiera del letto a due piazze aspettando con impazienza che Bonnie uscisse dal bagno adiacente alla stanza.Quella sera sarebbe stata solo per loro ed avrebbe fatto in modo di renderla il più magica e speciale possibile.La sua streghetta meritava solo la parte migliore di lui,quella che non aveva mai mostrato a nessuno e che per secoli aveva imbrigliato dentro una gabbia di pietra.Lei meritava di essere amata,rispettata e soprattutto compresa.Si era reso perfettamente conto che la fanciulla che aveva conosciuto anni fa aveva lasciato il posto ad una bellissima donna.Una donna che poteva considerare finalmente sua a tutti gli effetti e che con il suo amore incondizionato non aveva mai cercato di plasmarlo a suo piacimento per trasformarlo in qualcosa che non apparteneva al suo carattere.
Spostò il suo sguardo d’onice sulle candele che aveva acceso mentre Bonnie era sotto la doccia,pregustandosi già l’espressione sorpresa che sarebbe comparsa sul suo volto a forma di cuore.Non era da lui fare gesti romantici e terribilmente sdolcinati,ma era un vampiro innamorato e per una sera voleva mostrare alla sua ragazza tutto ciò che provava davvero per lei.La porta del bagno si aprì rivelando la figura minuta ma terribilmente sexy,a suo parere,di Bonnie che era fasciata in una camicia da notte rossa attillata e semi trasparente.Alzandosi con grazia ed eleganza le si avvicinò porgendole la mano sinistra che lei strinse nella sua permettendo alle loro dita di intrecciarsi.Damon si chinò sulle sue labbra per baciarla con passione e dolcezza,gustandosi la sua espressione commossa nell’osservare cosa aveva preparato per lei.
-Damon ma è bellissimo,non ho parole ti giuro.Non credevo che avresti mai fatto una cosa del genere.-
-Era il minimo che potessi fare per te tesoro,in tutti questi anni mi sei sempre stata vicina nonostante puntualmente ti facevo soffrire senza nemmeno rendermene conto.Per colpa mia hai versato milioni di lacrime e non me lo perdonerò mai.Le candele accese ed i petali di rosa sparsi qua e là non sono niente in confronto a ciò che tu mi doni ogni giorno Bonnie.-
-Ti amo Damon,e te lo ripeterò per sempre ogni giorno della mia vita.-
-Ti amo anche io Bonnie,non immagini quanto.-
Cercando di mascherare la commozione si lasciò guidare dal vampiro verso il letto dalle coperte blu scuro.Damon la prese in braccio strappandole un urlo di sorpresa per poi adagiarla delicatamente al centro del materasso fresco.Le sue guance si colorarono di un leggero rossore al pensiero di ciò che di lì a poco sarebbe successo,ma non aveva nessun timore a riguardo poiché si sentiva pronta.Ebbe a malapena il tempo di percepire le labbra di Damon posarsi sulle sue dapprima delicatamente e poi con passione invitandola a schiudere le sue per permettere al bacio di intensificarsi.Lo vide reggersi sui gomiti per evitare di pesarle addosso mentre le sue mani iniziavano a far scendere le spalline della camicia da notte lungo le braccia.Chiuse gli occhi percependo la leggera stoffa di seta rossa scendere verso il basso per poi attorcigliarsi attorno alla sua vita esile.Il suo seno era ora esposto agli occhi di Damon intento a memorizzare ogni dettaglio della donna che amava.Istintivamente Bonnie serrò ancora di più gli occhi,sentendosi abbastanza imbarazzata nel ritrovarsi mezza nuda di fronte al vampiro.
-Guardami amore sei assolutamente bellissima,non hai motivo di vergognarti.-
La mano destra del moro le accarezzò dolcemente la guancia sinistra accaldata,accompagnando le parole appena sussurrate contro il suo orecchio e costringendola ad aprire quegli occhi color cioccolato per rispecchiarsi nei suoi color onice.Le sorrise per tranquillizzarla e farle capire che era tutto apposto,poi i suoi denti si diressero verso quel seno morbido ed invitante chiudendosi in una morsa leggera sopra di esso.Bonnie percepì un’intensa scarica elettrica percorrerle il corpo per poi espandersi nel suo basso ventre,mentre sentiva la lingua di Damon stuzzicarle il petto fino a farla impazzire.Artigliò una ciocca di quei capelli scuri stringendo leggermente la presa e lasciando che i suoi sospiri di piacere giungessero alle sue orecchie.Reclinò indietro la testa permettendo alla cascata di ricci rossi di espandersi sul cuscino di seta nera,mentre la camicia da notte,guidata dalle dita di Damon,scorreva sulle sue gambe per poi venir abbandonata sul pavimento accanto al letto.
Desiderosa di un contatto più diretto,percorse lentamente con le sue mani esili la schiena muscolosa del suo vampiro,raggiungendo il bordo della maglietta che indossava.Con rapidi gesti la sollevò scoprendo quel torace muscoloso che più volte aveva visto negli ultimi giorni.Damon l’aiutò alzando le braccia per permetterle di sfilare del tutto l’indumento che andò a far compagnia ai suoi.Si osservarono per alcuni secondi che sembrarono infiniti,comunicandosi a vicenda ogni singola emozione che sentivano in quel momento,poi il vampiro tornò a percorrere quel corpo perfetto ricoprendolo di baci e carezze audaci.Guidato dai sospiri di Bonnie scese lungo la pancia piatta lasciandoci sopra un lieve morso senza però ferirla,per poi fermarsi alle culottes di pizzo che la sua ragazza indossava.Le sfilò con delicatezza facendole scorrere lungo le cosce snelle e lisce approfittandone per percorrere la loro intera lunghezza con i polpastrelli.
Si concesse ancora qualche minuto per osservare il corpo della sua streghetta ormai privo dei vestiti,decidendo di sorprenderla a modo suo.Lasciò che la sua lingua le lambisse l’inguine per poi giungere al centro del suo piacere,sentendolo caldo ed accogliente.La sentì gemere senza controllo man mano che spingeva in profondità,per poi rilasciare un verso strozzato in contemporanea alle contrazioni dell’orgasmo contro la sua lingua.Si leccò le labbra assaggiando quel nettare e pensando che ai suoi occhi non c’era nulla di più bello e meraviglioso di quella dolce fanciulla distesa sotto di lui.Si inginocchiò stringendo tra le sue mani quelle di Bonnie per guidarle verso la chiusura dei pantaloni ed invitarla a spogliarlo del tutto.Vide chiaramente il lieve rossore che le colorava il volto,riuscendo però a far scorrere l’indumento lungo le sue gambe toniche lasciandolo coperto soltanto da un paio di boxer neri.Bonnie restò incantata per alcuni secondi ad osservare l’innata bellezza di Damon stentando a credere che l’uomo di fronte a lei fosse soltanto suo.
Quando quest’ultimo si stese su di lei facendo combaciare i loro corpi alla perfezione,si rese conto che entrambi erano nudi e questo le procurò un intenso brivido di piacere lungo la colonna vertebrale.Dischiuse leggermente le gambe per permettere ad entrambi una posizione più comoda e seguendo il suo istinto inarcò la schiena facendo entrare in contatto diretto le loro intimità.Si lasciò sfuggire un gemito mentre le braccia di Damon le artigliavano i fianchi snelli muovendo il bacino in senso orario senza entrare in lei.Voleva farla impazzire e soprattutto abituare a quel nuovo clima di intimità tra loro.Le sue gambe corsero automaticamente a stringersi attorno ai fianchi di Damon che gemette non riuscendo più a trattenersi.Il suo sguardo scuro come la notte si posò sul volto di Bonnie,cercando di scorgere su di esso segni di dissenso o timore.Avrebbe aspettato tutto il tempo necessario se lei glielo avesse chiesto perché voleva che quella notte fosse magica e piacevole per entrambi.
-E’ tutto ok amore,sto bene e sono pronta.-
La voce leggermente roca della sua streghetta gli arrivò nitida all’orecchio,mentre percepiva le sue braccia stringergli il collo per far combaciare i loro petti ed i loro cuori.Entrò in lei con una sola spinta restando poi immobile per alcuni secondi in modo che si abituasse alla sua presenza.Un leggero odore di sangue gli arrivò nitido alle narici ma in quel momento mise a tacere la sua parte da vampiro per concentrarsi sulla donna che amava ed accertarsi che stesse bene.Fu Bonnie stessa a sciogliere ogni sua preoccupazione muovendo il bacino per invitarlo a continuare.Una scossa di piacere invase il corpo di entrambi ora fuso in un unico essere,mentre Damon prendeva a muoversi in lei.Si godette ogni momento,sentendosi completa ad ogni spinta nonostante il calore che cresceva nel suo basso ventre.La stanza si riempì di gemiti e sospiri strozzati,finchè non raggiunsero l’apice del piacere insieme.Damon le baciò la fronte imperlata di sudore,lasciandosi cadere di lato sul materasso e facendole poggiare la testa sul suo torace nudo.Chiuse gli occhi beandosi del ritmo impazzito del cuore di Bonnie,permettendo che sul suo volto si aprisse un sorriso pieno d’amore.Fu così che si addormentarono stretti in un abbraccio che sapeva finalmente di casa.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Agaron osservava compiaciuto l’incendio di fronte a lui che stava divorando un po’ per volta l’abitazione dai colori pastello al centro della campagna.La sua ira si era finalmente sfogata attraverso la distruzione e lo scompiglio che aveva causato.Ispirò l’odore di fumo e cenere che si levava dalla ranch e dal fienile adiacente,godendo a pieno delle urla di terrore della famiglia rimasta intrappolata tra le fiamme della casa.Non gli importava molto degli esseri umani,a dire il vero non gli era mai importato.Ridendo malvagiamente si voltò verso la ragazza terrorizzata stretta dalla presa di Morphen.Aveva lunghi capelli neri legati in una treccia ormai disordinata e gli occhi azzurri pieni di lacrime puntati verso l’incendio.Agaron diede la spalle al suo capolavoro di malvagità percorrendo i pochi passi che lo separavano dalla fanciulla.La vide cercare di indietreggiare e sottrarsi dalla presa del suo servitore,ma non l’avrebbe fatta scappare tanto facilmente.Le sue dita percorsero il profilo delicato del suo volto per poi serrarsi attorno alla mascella stringendo la presa.
-Smettila di piangere ragazzina,non farmi pentire di averti risparmiato la vita invece di lasciarti bruciare assieme alla tua famiglia.Sta tranquilla ora io e te ci divertiremo parecchio e credimi ti piacerà servirmi.-
I suoi occhi rossi si puntarono in quelli azzurri della ragazza che divennero dapprima vacui per poi tornare al loro colore normale.Agaron lasciò la presa sulla mascella della giovane che ora del tutto soggiogata non aveva nessuna intenzione di fuggire.
-Mi perdonerai se ho usato le maniere forti mia cara,ma tu non collaboravi e non mi hai lasciato scelta.Ed ora Dalya verrai con me a Moron,ho bisogno della tua compagnia visto che domani ci aspetta una lunga battaglia-
-Come desidera mio signore,sono lieta di servirla.-
-Ti confesso una cosa Dalya,questo atteggiamento remissivo ti si addice di più.-
Lasciando risuonare la sua risata cupa e spettrale,Agaron aprì un varco dimensionale prendendo poi sottobraccio la ragazza.Entrambi,seguiti da Morphen,sparirono senza lasciar traccia del loro passaggio,mentre la fattoria sullo sfondo continuava a ridursi ad un cumulo di macerie,detriti e morte.





Angolo autrice:

Perdonate il mega ritardo ma in vista di ferragosto non ho avuto molto tempo per scrivere nonostante nella mia testa le idee siano già ben chiare e delineate.In ogni caso ci tengo a ringraziare come sempre le mie recensitrici preferite Annaterra e Bonniemc che mi supportano sempre anche in vacanza con questo caldo micidiale e ringrazio di cuore tutti i lettori e tutti coloro che mettono la mia storia tra seguiti/preferiti e ricordati.Prima di passare al capitolo posso affermare con certezza che alla fine di questa storia mancano altri tre capitoli,solo che non vi so ancora dire se con o senza epilogo.Quella sarà una sorpresa per tutti,me compresa.
Veniamo ora al capitolo in sé che è pieno di scene in cui l’ormone ha il sopravvento su tutto ahahah.No ok a parte gli scherzi qui si narra la notte prima della battaglia finale,quindi i nostri protagonisti giustamente decidono di passare quelle che potrebbero essere le ultime ore di vita accanto alla persona che amano.Stefan ed Elena progettano segretamente il loro futuro insieme come marito e moglie,mentre Meredith seguendo i consigli di Sage decide di telefonare ad Alaric per esporgli i dubbi e il malessere che l’affliggono.Agaron invece si dà alla pazza gioia distruggendo la fattoria di una povera famiglia innocente e rapendone la figlia maggiore per soggiogarla al suo volere e renderla il suo giocattolo personale.
Ultima cosa,ma non di certo per importanza,finalmente i nostri Bamon vivono a pieno il loro rapporto decidendo di fare il passo successivo e cioè condividere insieme la loro intimità.A questo proposito spero di aver descritto la scena in modo almeno decente,per quanto il rating giallo me lo permetta,ma qualora ci fossero piccole pecche non esitate a dirmelo.Stessa cosa per gli eventuali errori di battitura,qualora ce ne fossero provvederò a correggere.
Detto questo non mi resta che augurarvi una buona lettura ed un buon ferragosto e darvi appuntamento al prossimo capitolo in cui ci sarà l’inizio della battaglia finale.Non so di preciso se potrò aggiornare nell’arco di 3-4 giorni come facevo all’inizio,ma abbiate pazienza visto che sono quasi sempre fuori casa e senza quindi il pc a portata di mano.In ogni caso aggiornerò nell’arco di massimo 7 giorni quindi non ci dovrebbero essere lunghe attese o problemi.
Al prossimo capitolo!!!

Xoxo
Sara

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Capitolo 19
*** Capitolo diciotto ***





Capitolo diciotto



Sospirò affranta chiudendo con un tonfo sordo il suo grimorio,quel giorno non era in grado di concentrarsi affatto sulla magia e sugli incantesimi com’era solita fare ogni mattina.Distrattamente accarezzò gli angoli spigolosi di quel tomo antico,puntando lo sguardo chiaro aldilà della finestra.Eris non era mai stata una donna disattenta o impulsiva,ma quando si trattava del pericolo ogni cosa cambiava.Era terribilmente preoccupata per Bonnie e Damon,continuava a ripetersi di continuo se avessero imparato tutto alla perfezione o ci fosse qualcosa che avevano tralasciato.Ma più i suoi dubbi prendevano forma,più la sua coscienza ed il suo istinto di strega le dicevano di stare tranquilla e che tutto sarebbe andato per il meglio.Scosse la testa facendo oscillare i suoi capelli mossi,mentre la sua mente le suggeriva che si stava comportando come una mamma apprensiva.
-Un penny per i tuoi pensieri.Scommetto che stai pensando ai nostri ragazzi e sei preoccupata per loro.-
La voce di Alistar la fece sussultare leggermente per poi tornare a rilassarsi.Gli occhi limpidi di suo marito sapevano leggere la sua anima anche quando i loro occhi non si incontravano.La conosceva persino meglio di lei stessa,si ritrovò a pensare.Eppure non le dispiaceva affatto questo aspetto della loro relazione,non le era mai dispiaciuto a dire il vero.Molto spesso il capirsi senza parole era un vero toccasana e la soluzione ideale quando appunto le frasi o i suoni non volevano venir fuori.
-Non posso fare a meno di pensarci,tesoro.Oggi dovranno affrontare la battaglia contro Agaron e sebbene siano pronti ho paura che qualcosa possa andare storto.Continuo a ripetermi che forse saremmo dovuti andare con loro almeno per pochi giorni,ma mi rendo conto che è giusto combattano da soli la propria battaglia senza il supporto di due adulti fin troppo apprensivi.-
-Alle volte essere fin troppo apprensivi non è un male,mia adorata.Perchè significa che tieni molto all’altra persona a tal punto che faresti di tutto per proteggerla.Sono sicuro che Bonnie e Damon sanno che gli vuoi bene e che sei insieme a loro anche da qui.Sono due ragazzi meravigliosi e soprattutto forti,sarà il loro amore a salvarli questa volta.-
-Forse hai ragione tu,caro.Dovrei smetterla col pessimismo ed iniziare a pensare in positivo.Del resto noi stessi abbiamo affrontato pericoli ben più grandi e siamo ancora qui sani e salvi.-
-Ben detto amore,questo è lo spirito giusto.-
Eris abbozzò un sorriso in direzione del suo compagno di una vita,rifugiandosi poi tra le sue braccia aperte com’era solita fare quando erano più giovani e quando era in cerca di un punto saldo in grado di dissolvere ogni suo timore.Ispirò il profumo di erbe selvatiche e muschio che avvolgevano da sempre la figura di Alistar,quello stesso odore che le ricordava in continuazione di come lui fosse la sua casa da ormai parecchi anni.Chiuse gli occhi lasciandosi cullare dalle sensazioni e dalle emozioni che sapeva donarle ogni volta,riflettendo sul fatto che gli atteggiamenti di Damon e Bonnie fossero molto simili a quelli che legavano lei e suo marito.Ne era sicura,quei due avrebbero fatto scintille insieme ed il ciondolo che aveva donato a Bonnie li avrebbe aiutati.

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Osservava incuriosito ed allo stesso tempo meravigliato i movimenti flessuosi della sua ragazza,soffermandosi sulle curve sinuose messe in risalto dagli abiti da battaglia che aveva indossato quella mattina.La canotta aderente scura ed il pantaloncino nero le fasciavano alla perfezione il corpo rendendolo ai suoi occhi assolutamente perfetto ed irresistibile.I loro occhi si incatenarono attraverso lo specchio,provocando degli intensi brividi ad entrambi.Damon la vide spostare i capelli rossi di lato per poi raccoglierli in una coda alta abbastanza comoda e che lasciava scoperto il suo collo da cigno.Il suo odore fruttato che sapeva di fragola gli inebriò i sensi,trasportandolo indietro alla notte precedente.Se chiudeva gli occhi poteva percepire il suo seno sodo premere sul suo torace,le sue cosce morbide e calde stringersi attorno ai suoi fianchi mentre la sua schiena si inarcava verso di lui.Nelle orecchie sentiva ancora i sospiri di Bonnie ed i gemiti che emetteva invocando il suo nome.
Scosse la testa ritornando al presente prima che quei pensieri lo facessero eccitare nuovamente.La sua streghetta era diventata una donna sotto le sue amorevoli cure ed attenzioni donando a lui la cosa più preziosa che avesse,eppure sapeva per certo che anche per lui era stata la prima volta.La prima volta in cui aveva capito di essere amato e poter amare allo stesso tempo.Ed era merito di quella fanciulla in piedi di fronte a lui se si era finalmente lasciato andare alle emozioni,godendo anche lui della felicità che credeva non avrebbe mai bussato alla sua porta.Concedendosi un sorriso si alzò dal letto percorrendo i pochi passi che lo separavano da Bonnie.
-Amore mi aiuti ad agganciare il ciondolo che mi ha dato Eris?Da sola non ci riesco e poi non abbiamo molto tempo a disposizione.-
Damon la vide gesticolare nervosamente cercando di mascherare a voce la paura e l’agitazione che le attanagliava il cuore.Le si posizionò alle spalle prendendo i lembi della collana per poi chiuderli tra loro, ma prima che Bonnie potesse muoversi la strinse in un forte abbraccio per comunicarle che lui era lì accanto a lei e ci sarebbe stato per sempre qualsiasi cosa fosse successa.Le lasciò un piccolo bacio sulla spalla sinistra per poi farla voltare in modo da trovarsi viso contro viso.Le sue dita percorsero lentamente il braccio destro del suo Uccellino per poi fermarsi alla mano che sollevò posandosela sul cuore.
-Sei riuscita a prendere possesso di ciò che c’è qui sotto Bonnie e mi hai insegnato che amare qualcuno è qualcosa di speciale in grado di donarti tanta forza anche nei momenti più oscuri.Finchè noi siamo insieme niente potrà sconfiggerci,mi hai sentito?Nessuno potrà mai separarci finchè ci amiamo ed oggi lo dimostreremo anche ad Agaron.-
La vide annuire con gli occhi lucidi mentre si gettava contro il suo petto abbracciandolo più forte che poteva.Le sue braccia la strinsero automaticamente lasciando che lui memorizzasse ogni singola curva del suo esile corpo e godendo di quei pochi minuti in cui erano solo loro:Damon e Bonnie.Mai come in quel momento il suono dei loro nomi associati insieme gli era sembrato tanto perfetto.Per tanto tempo aveva sprecato energie a rincorrere qualcosa che non esisteva e probabilmente non era mai esistito,senza accorgersi che la felicità era ad un passo dalle sue mani.Affondò il viso virile tra quei capelli ricci e rossi raccolti in modo ordinato,permettendo ai loro profumi di avvolgersi come le loro anime per formare un’armonia perfetta.Si staccarono troppo presto da quell’abbraccio che sapeva di tutto,ma sorridendosi si presero per mano scendendo insieme fianco a fianco le scale che li avrebbero condotti al piano inferiore.

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Agaron si divertiva un mondo ad osservare la forza dei suoi poteri sugli esseri umani.Il suo sguardo rosso sangue era posato sulla figura di Dalya intenta a rassettare la sua stanza da letto e completamente soggiogata ai suoi voleri.Poteva ordinarle di fare qualsiasi cosa gli passasse nella testa,persino obbligarla ad uccidersi da sola se lui lo voleva.Tutto sommato il suo nuovo passatempo era davvero un bocconcino prelibato e delizioso,aveva fatto un’ottima scelta a lasciare la ragazza in vita.Quei suoi capelli lunghi e neri sembravano sposarsi alla perfezione con l’ambiente di Moron mentre i suoi occhi celesti rilucevano nel buio come due fari.Ancora una volta si complimentò con se stesso per la sua trovata geniale.Con Dalya nei paraggi era più difficile dar sfogo alla sua ira e alla sua parte del tutto fuori controllo,la sua presenza era una valvola di sfogo che gli permetteva di rilassarsi godendo nel vederla obbediente come un cagnolino.
-Smetti di pulire mia cara ed indossa uno degli abiti eleganti che ho dato ordine di portare per te.Quest’oggi abbiamo una vittoria da celebrare dopo aver dato luogo alla battaglia.Ora vai e comunica a Morphen che ho bisogno di lui.-
-Certo mio signore,io devo ubbidire a voi.-
Agaron la vide inchinarsi lievemente al suo cospetto per poi uscire dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.Tempo pochi secondi e dalla stessa porta entrò Morphen vestito di tutto punto con l’equipaggiamento da battaglia.Il suo servitore era sempre stato un uomo abbastanza brillante da capire che disobbedirgli equivaleva a morte certa,per questo si inchinò posizionando un ginocchio sul pavimento scuro in attesa di ordini.
-Molto bene Morphen,vedo che hai già indossato la tua tenuta da battaglia per questo giorno importante e spero che tu non dubiti della vittoria del tuo signore come non hai mancato di far notare tempo fa.In ogni caso ti ho convocato per sapere a che punto siamo con i preparativi.-
-E’ tutto pronto mio signore,i guerrieri sono stati avvisati e sono già in posizione per partire dopo un suo ordine.-
-Molto bene Morphen,almeno questa volta vedo che hai eseguito l’ordine alla perfezione invece di contestare ogni mia iniziativa dando aria alla bocca.Possiamo andare,Fell’s Church ci aspetta e con esso anche la strega.-
Lasciando svolazzare il lungo mantello nero,Agaron si avviò all’uscita accertandosi poi che sia Morphen che Dalya fossero assieme a lui.Puntò lo sguardo sulla schiera di guerrieri alle sue spalle ancora rigidamente immobili nella posizione di saluto che gli avevano riservato in quanto loro padrone.Sorrise compiaciuto a quel gesto,schioccando poi le dita per far comparire un enorme portale in grado di far passare tutti loro.Ad un suo gesto i guerrieri iniziarono a marciare a ritmo calpestando con i loro stivali neri il suolo sottostante e scomparendo a file di quattro nel varco dimensionale.Prendendo Dalya sotto braccio entrò anch’egli nel varco seguito da Morphen per poi atterrare elegantemente al centro dell’Old Wood.Storse il naso alla vista degli alberi rigogliosi e dai colori brillanti,quel posto non gli era mai piaciuto ma ci avrebbe pensato lui a raderlo al suolo dopo la sua vittoria schiacciante.Ghignò percorrendo con i polpastrelli la superficie liscia della sfera luminosa nascosta nella tunica,per poi lasciare che il vento facesse muovere i suoi capelli biondo platino.

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Meredith sospirò impugnando tra le mani la sua arma da cacciatrice e stringendo la presa su di essa fino a farsi sbiancare le nocche della mano sinistra.Doveva concentrarsi al massimo durante la battaglia,non doveva assolutamente pensare alla conversazione avuta con Alaric la sera prima né a qualsiasi altra cosa non fosse sterminare i nemici.Intercettò lo sguardo ambrato di Sage su di sé rispondendo con un cenno del capo per dire che era tutto apposto,nonostante il suo animo fremeva per liberarsi ed urlare al mondo intero il suo tormento interiore.Le sue riflessioni vennero interrotte prontamente dai rumori sulle scale,mentre vedeva scendere Damon e Bonnie mano nella mano vestiti entrambi completamente di nero.Era strano quel colore scuro indossato sulla carnagione chiara ed i capelli rosso fuoco della sua migliore amica,ma nel complesso non stonava affatto anzi le conferiva un’aria più da donna.
A dire il vero non si era mai soffermata a lungo su loro due insieme prima di quel momento,ma vedendoli pronti a proteggersi l’un l’altro si accorse di quanto si amalgamassero alla perfezione fino a sembrare un’unica persona. Forse era quella la potenza dell’amore sincero,si ritrovò a pensare sempre più convinta.Per molto tempo aveva sprecato fiato ad inveire ed odiare quel vampiro fin troppo impertinente ed insopportabile per i suoi gusti,mentre ora doveva ammettere che sembrava totalmente un’altra persona almeno nei confronti di Bonnie.Con lei e Matt invece continuava a comportarsi da sbruffone utilizzando quegli stupidi nomignoli con cui era solito chiamarli.Anche con Stefan le cose sembravano essersi appianate sebbene non del tutto,Meredith lo percepiva dagli sguardi complici che si lanciavano quando si trattava di coprirsi le spalle a vicenda.Era sicura tra di loro fosse successo qualcosa di estremamente importante,ma quello era un segreto che entrambi i fratelli si sarebbero portati nella tomba.
Il suo sguardo scuro si puntò di nuovo su quella strana coppia su cui nessuno di loro avrebbe mai scommesso ma che al contrario aveva stupito tutti quanti.Era incredibile eppure loro ce l’avevano fatta a trovarsi,e forse si disse Meredith,anche lei ed Alaric avrebbero potuto ritrovarsi.Le tornarono in mente i consigli di Sage,quel vampiro un po’ strano all’apparenza ma estremamente sensibile e comprensivo che era in grado di aiutare tutti cercando la soluzione migliore per loro.Istintivamente sorrise considerando quanto fosse un ottimo amico per lei e che fin’ora quel ruolo lo aveva avuto solo Matt.Ma a quanto pare la vita porta cambiamenti inaspettati e ciò che stava accadendo a tutti loro ne era la prova tangibile.Rabbridì visibilmente rendendosi conto che un vento estremamente gelido entrava dalle fessure sotto la porta riempiendo la stanza che,sebbene riscaldata dal fuoco,non riusciva a contrastare quel gelo innaturale.Meredith si strinse nelle braccia in cerca di calore,osservando l’espressione estremamente seria stampata sul volto dei suoi amici per poi soffermarsi sulla figura rigida di Bonnie.
-Agaron è arrivato,tenetevi pronti alla battaglia e soprattutto ognuno di voi si attenga al piano originale qualsiasi cosa succeda.-
La voce ferma e pungente di Damon li riportò tutti alla realtà,facendoli precipitare violentemente di fronte al fatto che la resa dei conti era ormai arrivata.Si sarebbero giocati il tutto per tutto per proteggere Bonnie e la loro stessa vita.Meredith annuì piena di determinazione agli ordini del vampiro moro,stringendo di nuovo saldamente tra le mani il bastone da cacciatrice ed avvicinandosi alla sua postazione dietro Stefan ed Elena.Scambiandosi uno sguardo d’intesa il gruppo intero spalancò la porta del Pensionato avviandosi verso quello che sarebbe stato il campo da battaglia.L’Old Wood li attendeva e con essa anche il loro nemico.



Angolo autrice:


Salve a tutti ragazzi scusate i ritardi negli aggiornamenti ma aimè tra vacanze e problemi personali vari ho ritardato di alcuni giorni il tutto.Spero possiate perdonarmi e che vi godiate a pieno questo capitolo di svolta che proietta tutti alla fatidica battaglia contro Agaron.Il capitolo in sé non credo abbia pezzi difficili da capire o tasselli nascosti se non per quanto riguarda la presenza di Dalya e la sospesa conversazione tra Meredith e Alaric.Ma questi due fattori sono volutamente trascurati attualmente perché mi serviranno per altre parti che narrerò in seguito.
Ho trovato giusto inserire una parte dedicata ancora ad Eris e Alistar per descrivere il loro stato d’animo preoccupato verso l’esito della lotta contro il nemico.Inoltre non mi sembrava giusto lasciare tutti voi con l’amaro in bocca limitandomi ad inserire una loro scena solo come comparse nel capitolo sedici,prima che la truppa torni a casa.Ho invece voluto dedicare spazio alle riflessioni e al carattere di Meredith più umana con i suoi dubbi,le sue incertezze ed i suoi sentimenti.Ci tenevo molto anche ovviamente a descrivere le emozioni dei nostri Bamon dopo la loro prima notte d’amore insieme,cosa alquanto importante e carica di significati e phatos rispetto alla coppia Stelena che ormai è più che consolidata.
Per finire,come al solito,Agaron dimostra sempre più spesso la sua follia e questa volta è un mistero ed un arcano il perché ci tenga a portare con sé una ragazza umana soggiogata.Ma lo scoprirete a tempo debito io non vi anticipo nulla per non rovinare la sorpresa ed il colpo di scena eventuale. ;)
Bene se ci fossero dubbi non esitate a farmelo sapere e sarò felice di rispondere ad ogni vostra richiesta in merito,vi basta lasciarmi una recensione o inviarmi un messaggio.Ringrazio come sempre di cuore i miei lettori,coloro che continuano a mettere la storia tra i seguiti/preferiti e ricordati ed anche(ma soprattutto) le mie fantastiche bamon-fans Annaterra e Bonniemc che mi seguono dagli inizi ormai.Grazie ragazzi godetevi la lettura.

P.s.Dato che i primi di settembre dovrò affrontare ben 3 esami universitari e sto studiando come una matta in questi giorni,il capitolo diciannove arriverà non prima di una decina di giorni.Scusate il ritardo ma aimè odio la fine dell'estate anche per questo motivo e cioè il dover ridurre il tempo libero.
Al prossimo aggiornamento!!!
XoXo
Sara


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Capitolo 20
*** Capitolo diciannove ***





Capitolo diciannove


La porta del Pensionato si spalancò ruotando sui propri cardini ed emettendo un rumore sordo.Il gelo innaturale provocato da Agaron si insinuava fin sotto le ossa di ognuno di loro,ma nonostante tutto continuavano ad avanzare lungo il sentiero che li avrebbe condotti al centro dell’Old Wood.Le suole delle loro scarpe provocavano un leggero stridio contro l’acciottolato che ricopriva la strada.Damon sollevò un braccio portandolo sopra gli occhi per ripararsi dalle sferzate di vento che gli ostruivano la visuale.Al suo fianco Bonnie cercava di mantenere intatto uno scudo termico attorno a loro per impedire di congelare ancora prima della battaglia.Sapeva perfettamente che quella era una tattica di Agaron per indebolirli e renderli meno agili,ma questa volta erano incredibilmente preparati.
In poco tempo raggiunsero il limitare della radura,arrestandosi di colpo non appena individuarono il loro nemico.Il figlio di Lucifero se ne stava comodamente poggiato contro un abete a braccia conserte e con un ghigno di scherno sulle labbra.Era da solo ma sapevano perfettamente che ancora una volta il demone infernale si divertiva a prendersi gioco di loro.Improvvisamente il vento si placò e la temperatura tornò ai livelli normali,permettendo a Bonnie di far cadere il suo scudo protettivo.Entrambi gli schieramenti si fronteggiavano apertamente avvolti nel silenzio innaturale della foresta.
-Benvenuti al giorno della vostra sconfitta miei cari.Spero che nel frattempo il vostro vampiro impertinente abbia imparato a tener a freno la lingua.Sapete mi dispiacerebbe molto ordinargli di strapparsela a morsi.-
Damon ringhiò pronto a scattare ma Stefan ,che si trovava dietro di lui insieme ad Elena,lo trattenne per il braccio sussurrandogli all’orecchio di stare calmo e non cedere alle provocazioni di quel verme.Il moro annuì permettendo a suo fratello di tornare ad occupare la sua posizione dietro di lui e Bonnie.Doveva mantenere la calma altrimenti il loro piano sarebbe fallito sul nascere e sapeva perfettamente che pungerlo sul vivo era il miglior modo per fargli perdere la pazienza,ma non avrebbe dato ad Agaron una tale soddisfazione.Puntò velocemente lo sguardo dietro di sé,incontrando il profilo di Sage in terza fila assieme a Meredith e dietro di Elena e suo fratello.Poco più indietro a chiudere quello strano gruppo vi erano Matt e Caroline adeguatamente protetti da tutti loro,dato che non possedevano nessun potere o forza sovrannaturale.*
-Mi dispiace deluderti demone,ma se speri di vincere da solo,sei uno stolto.Eppure qualcosa mi dice che questa è solo una tua tattica davvero fallimentare per depistarci,credimi che ti servirà ben altro per annientarci.-
Le parole sprezzanti di Damon colpirono il bersaglio come frecce affilate,procurando sul volto di Agaron una smorfia di collera malamente trattenuta.Il moro ghignò per avergli reso pan per focaccia,attendendo il momento in cui il demone avrebbe smesso di giocare per fare sul serio.Quel momento non dovette tardare di molto,con uno schiocco di dita Agaron chiamò alla sua destra Morphen e alla sua sinistra Dalya,entrambi seguiti da un folto gruppo di guerrieri-demoni dal fisico muscoloso e abbastanza alto tanto da sembrare roccia.Il maggiore dei fratelli Salvatore non si scompose minimamente di fronte a quell’esercito e a giudicare dalle espressioni del resto del gruppo nemmeno loro erano così tanto sorpresi.
-Permettetemi di presentarvi il mio invincibile esercito di demoni-guerrieri,splendido vero?Vi accorgerete presto di quanto i miei soldati possano darvi filo da torcere,ma non voglio rovinarvi la sorpresa.Morphen,Dalya,occupatevi dei nostri gentili ospiti lì in fondo,alla strega ed al vampiro impertinente ci penso io.-
I due si affrettarono ad eseguire gli ordini circondando il gruppo per poi dividerlo in tre tronconi,in questo modo Damon e Bonnie si trovarono da soli a fronteggiare Agaron.Poco più indietro di loro Stefan ed Elena erano pronti a battersi contro i guerrieri guidati da Dalya così come Matt e Caroline protetti da Meredith,mentre Morphen pregustava già lo scontro con Sage.Agaron sorrise beffardo richiamando a sé le ombre ed iniziando a plasmarle secondo la sua volontà.Bonnie seguiva la scena attentamente non perdendo di vista per un solo secondo il nemico ed allo stesso tempo restando accanto a Damon il più possibile.Agaron non doveva assolutamente capire dell’esistenza del loro legame,non ancora per lo meno.Dalle mani del demone iniziarono a prender forma i soliti paletti appuntiti che ormai entrambi i ragazzi conoscevano bene.
-Siamo alle solite ragazzi.Il demone chiama a raccolta i suoi trucchetti da prestigiatore con le ombre,uh che paura sto tremando.Non credi di essere un po’ ripetitivo Copperfiel?-
-Taci!!Staremo a vedere se avrai tanta voglia di scherzare quando le mie ombre si fionderanno su di te per ridurti a brandelli.Ma prima se permetti questa volta mi assicuro che la strega non corra rischi.-
Bonnie venne sbalzata lontano da Damon atterrando fortunatamente sulle proprie gambe in modo agile.Gli allenamenti avevano dato i suoi frutti impedendole di cadere sul terreno erboso,ma non ebbe il tempo materiale di scansarsi per impedire alla gabbia creata da Agaron di circondarla completamente.Emettendo un verso di irritazione si lanciò contro le sbarre notando con sgomento che esse le impedivano di utilizzare i suoi poteri e la sua forza,paralizzandola al loro interno.Frustrata tirò un calcio contro lo scudo per poi puntare i suoi occhi marroni in quelli del suo vampiro.Fu un breve scambio di sguardi,impercettibile a chiunque fosse vicino,ma significativo per entrambi.Si erano comunicati a gesti tutto ciò che le parole non potevano fare.Damon annuì voltandosi poi verso il suo nemico pronto a dar battaglia.
-Coraggio demone,se speri di battermi distraendomi ti sbagli di grosso.Fammi vedere di cosa sei capace illusionista dei miei stivali.-
Le ombre partirono automaticamente dirigendosi verso di lui che prontamente le schivava muovendosi con agilità e destrezza.L’allenamento non aveva solo aiutato Bonnie ma aveva perfezionato anche i suoi riflessi da vampiro.Damon sorrise beffardo imprigionando tra le mani un paletto d’ombra e rimandandolo al mittente che si scansò velocemente,mentre l’arma si schiantava contro l’abete producendo un rumore sordo simile ad un boato.Agaron urlò di irritazione concentrando al massimo le sue energie per produrre nuove armi da lanciargli contro.Il moro si inumidì le labbra gioendo interiormente,era proprio quello lo scopo:far sfruttare al nemico tutto il suo potenziale per indebolirlo al momento opportuno.Il piano stava proseguendo così come lo avevano progettato,era solo questione di tempo.
Nuove armi fatte d’ombra iniziarono a dirigersi verso di lui cercando senza successo di colpirlo anche solo di striscio.La sua forza era aumentata a vista d’occhio grazie alla potenza del legame,ma questo piccolo particolare Agaron non lo sapeva.Doveva solo resistere il necessario affinchè le energie del demone iniziassero a vacillare.Spiccando un salto di pochi metri riuscì a schivare un ramo diretto verso il suo stomaco,per poi atterrare elegantemente qualche passo più indietro.Un ghigno si fece largo sulle sue labbra,ghigno che venne prontamente interrotto dall’urlo di Bonnie.La vide stringere le sbarre di ferro con forza,mentre gli occhi le si inumidivano.Seguì il suo sguardo,notando con sgomento suo fratello Stefan ferito vicino al cuore da quello che sembrava un pezzo di legno affilato.Per un attimo l’aria gli si bloccò nel torace,mentre si precipitava verso di lui.La sua strada venne però bloccata da Agaron.
-Non così in fretta,vampiro.Prima dovrai vedertela con me e solo se riuscirai a sconfiggermi potrai correre dal tuo fratellino.-
Ringhiando Damon scoprì i canini,pronto a vendicare anche l’onore della sua famiglia oltre a salvare la vita di Bonnie e di tutti loro.

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Elena strinse più forte che poté la lunga spada che aveva scelto come arma,pronta in qualsiasi momento a liberare i suoi poteri residui di Angelo qualora le cose si fossero messe male.I suoi occhi si soffermarono sull’esercito di demoni di fronte a loro intenzionati a ridurli in mille pezzi.Erano talmente alti e grossi che non riusciva a vedere come proseguiva il combattimento tra Damon e Agaron,ma in cuor suo sperò che tutto stesse andando secondo i piani.Si posizionò accanto a Stefan e Meredith proteggendo per quanto gli era possibile Caroline e Matt i quali erano del tutto impreparati contro quelle creature infernali.Si fece coraggio,distendendo il braccio e lasciando che l’elsa della spada le tracciasse dei piccoli segni lungo il palmo della mano destra.Nel giro di pochi secondi si ritrovò spalla a spalla con Stefan pronta a parare i colpi di quegli esseri abnormi.
La lama lucente si scontrò con la clava di legno di uno dei guerrieri,producendo un rumore simile alle unghie sulla lavagna.Strinse gli occhi reprimendo l’istinto di portarsi le mani alle orecchie e con un veloce movimento di polso liberò la spada.Si concesse pochi secondi per osservare il volto immondo e orripilante del guerriero privo di naso con denti sminuzzati che uscivano dalla bocca ed occhi infossati.Trattenne una smorfia di disgusto abbassandosi giusto in tempo prima che la clava le sfiorasse il capo.Da quella posizione l’addome del guerriero era scoperto e non ci pensò due volte ad infilzare la spada nel suo torace facendolo urlare di dolore.Un denso liquido viscoso e scuro fuoriuscì dalla ferita mentre la sua mano faceva forza per sfilare la lama pregna ormai di sangue.
Il demone cadde a terra privo di vita lasciando cadere la clava sul terreno instabile.Elena lanciò una rapida occhiata a Meredith,Matt e Caroline dietro di lei constatando con sollievo che i suoi amici se la stavano cavando egregiamente.Proprio in quel momento vide Matt impugnare la clava di uno dei demoni per ucciderne un altro.Il celeste dei suoi occhi tornò su Stefan che accanto a lei faceva strage di demoni usando la sua forza e agilità vampiresca.Incamerando aria strinse di nuovo la spada lanciandosi verso un altro demone ancora più orribile del precedente e staccandogli la testa che rotolò via.Ebbe appena il tempo di voltarsi per vedere Stefan accerchiato da due guerrieri di cui uno stava estraendo una lama di legno abbastanza appuntita dal polso.Urlò con quanto fiato aveva in gola ma era troppo tardi,la lama di legno perforò il torace del suo ragazzo che cadde al suolo.
Non percepì né il grido di Bonnie rinchiusa nella gabbia,né le parole di Damon o il caos che la circondava,tutto ciò che fece fu abbattere il demone che aveva ferito Stefan per poi precipitarsi al suo capezzale tenendogli premuta una mano sul torace.Lasciò cadere la spada ai suoi piedi accarezzando i capelli spettinati del suo vampiro e cercando di togliere la lama di legno dal suo corpo senza sfiorare il cuore.Percepì Meredith,Matt e Caroline coprirgli le spalle mentre le sue mani si posavano sull’estremità del legno.Una lacrima le bagnò la guancia sinistra,venendo prontamente asciugata da Stefan.
-E’ tutto apposto amore,non piangere.Avanti puoi farcela,ora impugna saldamente il paletto di legno e tira forte.-
Elena annuì trattenendo le lacrime,prese un bel respiro e poi tirò con tutte le sue forze sentendo che l’arma fuoriusciva dal torace di Stefan ed osservando la pelle che si rimarginava completamente sotto i suoi occhi.Si lasciò andare ad un sospiro di sollievo abbandonandosi alle carezze del suo uomo,prima che entrambi si rialzassero per riprendere la battaglia.Anche da quella distanza però,non gli sfuggì lo sguardo riacceso di Damon nel vedere suo fratello perfettamente intero e vivo.Asciugandosi gli occhi lucidi con la manica della maglietta che indossava,riprese la sua spada intimando a tutti di stare attenti alle lame che quei mostri facevano uscire dai loro polsi.Piena di determinazione si preparò a fronteggiare Dalya,rimasta scoperta ora che la maggior parte dei guerrieri erano decimati,ma la voce di Caroline la bloccò.
-Ferma Elena!E’ soggiogata non è lei che agisce ma è Agaron che la manovra a distanza.Se la colpisci ucciderai un’innocente.-
-Ne sei sicura Caroline?-
-Sono sicurissima Elena,guardatele gli occhi ed i suoi movimenti meccanici.So riconoscere il potere di soggezione di quel demone visto che l’ha fatto anche con me.-
Annuirono tutti alle parole di Caroline,preparandosi a fronteggiare la nuova ondata di demoni oscuri che Dalya,attraverso Agaron,comandava.

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Contemporaneamente Sage si trovava in uno scontro paritario a dover fronteggiare Morphen,il servitore di quel demone psicopatico.I suoi occhi ambra si muovevano veloci sulla figura di fronte a lui mentre entrambe le parti in lotta giravano in tondo in attesa che lo scontro avesse inizio.Fu Morphen a fare la prima mossa richiamando anch’egli le ombre come era in grado di fare il suo signore.Ma a differenza dei paletti d’ombra che Agaron generava,le sue ombre prendevano più le fattezze di enormi sfere nebbiose pronte ad esplodere disintegrando l’avversario.Sage si fermò di colpo sfoderando la balestra già pronta per scoccare le sue frecce affilate.In un primo momento si ritrovò ad essere in svantaggio dovendo schivare le sfere che,si schiantavano alle sue spalle producendo scintille scure.Queste ultime infatti gli impedivano di usare la sua arma optando per la difesa piuttosto che per l’attacco.
Fu a battaglia inoltrata che ebbe modo di capovolgere la situazione usando la potenza della sua aura da vampiro per mettere fuori gioco le sfere esplosive.Concentrò i suoi poteri al massimo sprigionando una quantità enorme di energia che colpì gli alberi alle spalle di Morphen,il quale preso alla sprovvista dovette rinunciare alle sue sfere per mettersi in salvo.Ma non aveva calcolato l’astuzia del vampiro francese,decisamente abituato a dover affrontare battaglie e strategie militari.In poco tempo Morphen si ritrovò steso tra la polvere con decine di frecce affilate conficcate nel corpo tra cui una,quella mortale,conficcata dritta nel cuore.Asciugandosi un rivolo di sangue ai lati della bocca,Sage osservò il corpo del demone dissolversi nell’aria come fumo.Fu in quel momento che i suoi occhi incontrarono quelli celeste spento di Dalya,completamente soggiogata.
Il vampiro bruno osservò la ragazza avanzare spedita verso di lui portandosi dietro i guerrieri che erano comandati in precedenza da Morphen.Sembrava che la fanciulla fosse totalmente assente ed estranea a quel che faceva e di certo lui non poteva colpirla in alcun modo.Si ritrovò con le mani legate,decidendo di optare per la via più strategica possibile ovvero andare incontro ai demoni disintegrandoli per poi portare al sicuro la ragazza.I primi demoni caddero sotto il peso delle sue frecce e del bastone che aveva recuperato da uno dei guerrieri morti,mentre gli altri rimasti seguirono il destino beffardo riservato al resto dell’esercito trovando la morte.Lasciò cadere il bastone portandosi poi alle spalle di Dalya e trascinandola al riparo tra gli alberi.
-Ora ascoltami bene ragazzina,puoi combattere il potere di Agaron sulla tua mente.Coraggio pensa alle persone che ami,alla tua famiglia.Lotta contro quel mostro che ti ha ridotta in schiavitù solo per avere un giocattolo personale.So che puoi farcela Dalya,avanti combatti.-
Alla parola famiglia la ragazza cominciò ad ansimare piegandosi su se stessa e premendo le mani sulle tempie come in preda ad un forte mal di testa.Sage la sorresse prontamente prima che cadesse sulle ginocchia,mentre notava del sangue colarle dal naso.Represse l’istinto di vampiro nonostante i canini gli prudessero non poco e si affrettò a stringere la presa sulla sua vita.Istintivamente portò i suoi canini sul polso lacerandolo e permettendo al sangue di fluire per poi portarlo alle labbra di Dalya costringendola a bere.Sperava di salvarla donandole il sangue di vampiro in modo che risanasse le ferite interne senza trasformarla,ma la magia di Agaron era difficile da debellare.Sage sapeva che c’era un alto rischio di poterla trasformare in vampiro,eppure il suo istinto lo aveva guidato dicendogli che quella era la cosa giusta da fare.Pochi secondi dopo il corpo di Dalya giaceva senza vita tra le sue braccia,in attesa di svegliarsi come vampiro.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Damon sputò il sangue causato da un paletto d’ombra che l’aveva colpito di striscio.Il demone si stava rivelando più resistente di quanto si aspettassero ma non si sarebbe arreso senza prima aver tentato il tutto e per tutto.Aveva temuto per la vita di Stefan quando lo aveva visto accasciarsi al suolo incredibilmente pallido,ed era inutile mascherare il fatto che la preoccupazione e l’ansia gli avevano attanagliato il cuore stringendolo in una morsa dolorosa.Non era ancora pronto a perdere del tutto suo fratello,si ritrovò a constatare,nonostante in passato lui stesso avesse apertamente minacciato di ucciderlo.Stefan era da sempre stato in qualche modo il suo punto fermo quando l’oscurità lo assaliva inghiottendolo nel limbo della crudeltà e permettendo al mostro di prendere il sopravvento.Si pulì il sudore con la manica della sua preziosa giacca di pelle ormai da buttare,mentre un ghigno di vittoria si faceva spazio sul suo volto perfetto e terribilmente sensuale.
Lasciò che la forza della sua aura fluisse verso l’alto fin sopra il cielo,mentre quest’ultimo si oscurava visibilmente a causa delle nubi temporalesche in arrivo.Se c’era una cosa in cui Damon Salvatore era imbattibile,era il riuscire a scatenare un perfetto temporale in piena regola.I primi lampi e tuoni rimbombarono nel cielo ormai completamente nero producendo un rumore sordo e minaccioso.Un fulmine attraversò l’Old Wood schiantandosi pochi metri dietro il demone che osservava la scena confuso.Una mano di Damon si sollevò verso l’alto per poi stringersi a pugno mentre un altro fulmine,questa volta più potente,si riversava su Agaron prendendolo in pieno.Il moro guidò altri fulmini che si schiantarono con la stessa forza sul corpo fumante del demone infernale che cadde al suolo inerme.
Dalla sua tunica stracciata fuoriuscì una sfera di cristallo talmente luminosa da sembrare una stella:era l’essenza di luce pronta ad essere distrutta per riportare la pace in ogni dimensione e sulla Terra.La gabbia che imprigionava Bonnie si ruppe in mille pezzi permettendole di affiancarsi al maggiore dei fratelli Salvatore.Entrambi videro Agaron muovere una mano sul terreno cercando di rialzarsi con non poca fatica finchè non si rimise in piedi del tutto.Dalle sua labbra colava un rivoletto di sangue scarlatto che gli macchiava quel che restava del suo completo da battaglia.Damon e Bonnie si scambiarono uno sguardo d’intesa unendo le loro mani in un intreccio di dita.
-Preparati ad essere distrutto Agaron,pagherai per tutti i crimini che hai commesso.E capirai che sentimenti come la vendetta,l’odio o la malvagità portano sempre e solo alla rovina eterna.-
Le parole di Bonnie lasciarono spazio ad un vento caldo che lentamente si diffondeva nell’Old Wood riscaldando ed illuminando ogni cosa che li circondava.Dalle loro mani intrecciate,le loro aure iniziarono ad unirsi fino a diventarne una sola prendendo la tipica colorazione chiara del legame.Muovendosi in perfetta sincronia sollevarono i palmi delle mani rimasti liberi contro Agaron,lasciando che un potente fascio di luce si abbattesse contro quest’ultimo,rendendolo privo di energie.Bonnie si avvicinò lentamente alla sfera di cristallo prendendola poi tra le mani dopo aver lasciato la stretta di Damon.
Prima di sollevare la sfera all’altezza degli occhi,si voltò ad incontrare lo sguardo di tutti i suoi amici,restando sorpresa di vedere il sorriso sulle loro labbra nonostante fossero tutti malconci ma vivi.Con un solo movimento fluido scaraventò la sfera al suolo,vedendola rompersi in mille pezzi.L’urlo di disperazione di Agaron si perse nella radura,coperto dal canto armonioso e solenne degli angeli celesti.Dalla sfera si sollevò una luce terribilmente pura che prese la forma di un angelo con le ali spiegate.Quest’ultimo si fermò davanti a Bonnie e Damon sorridendo loro prima di parlare.
-Vi ringrazio per aver distrutto il pericolo più grande che questo mondo e tutti gli altri possono incontrare:il Male.Era da secoli che il mio potere celeste era imprigionato impotente tra il rancore e l’odio,ed ora posso finalmente tornare a risplendere nei cieli.Bonnie la tua forza e la tua determinazione sono stati impareggiabili,sei stata disposta a sacrificare tutto per seguire l’amore.Non ho altro da dirti se non che sei la donna più forte e potente che io conosca,fai buon uso dei tuoi poteri.Damon nonostante tu sia un vampiro e per natura una creatura ostile al cielo,hai dimostrato che anche nell’oscurità più buia si nasconde la luce più pura se solo permettiamo ai sentimenti di esprimersi.A te dico soltanto di ricordare che non sempre provare emozioni porta solo sofferenza.Per ringraziarvi voglio farvi un dono che spero gradirete,custoditelo con cura e al momento opportuno saprà aiutarvi.Quanto a Dalya,non preoccupatevi.Il mio dono per lei è permetterle di vivere una vita da umana sebbene non possa riportare indietro la sua famiglia.-
Un piccolo puntino luminoso fluttuò attorno a Bonnie e Damon sprigionando una polvere luccicante che li avvolse completamente,per poi ritornare nelle mani dell’angelo di fronte a loro che li osservava divertito.Lui già sapeva quello che sarebbe successo,ma non poteva rivelare il futuro.Quello era una cosa che avrebbero scoperto da soli,constatando che la felicità arriva quando meno te lo aspetti.
-Angelo Celeste,cosa ne sarà di Agaron?-
-Non preoccuparti mia cara Bonnie.Verrà con me nei cieli e sarà rinchiuso in un luogo di pace e amore in modo che possa redimersi di tutti i mali che ha commesso.Per un demone come lui non c’è punizione peggiore che essere circondato da amore.Abbiate cura di voi miei giovani amici.Arrivederci.-
L’angelo si dissolse tornando ad essere un fascio di luce bianca che dopo aver avvolto Agaron scomparve senza lasciare traccia di loro.Nell’Old Wood regnava il silenzio assoluto,segno che la pace era finalmente tornata.Bonnie si lasciò andare ad una risata liberatoria buttandosi tra le braccia di Damon che la sollevò da terra baciandola con passione.Dietro di loro Matt e Caroline si sorrisero avviandosi verso il Pensionato seguiti da Stefan ed Elena che si tenevano teneramente per mano.Sage li seguì scuotendo la testa divertito nell’osservare la scenetta romantica tra la Streghetta ed il suo migliore amico,mentre teneva tra le braccia una Dalya ancora svenuta ma umana.L’ultima rimasta fu Meredith che avviandosi verso il sentiero alle sue spalle non potè evitare di riflettere sulle parole dell’angelo,non sapendo ancora che anche per lei c’erano in serbo molte sorprese.





Angolo autrice:


Ed eccoci qui alla battaglia finale contro Agaron ed il suo esercito di guerrieri-demoni.Ancora non mi sembra vero di essere arrivati quasi alla fine di questa storia,nata nella mia mente all’improvviso in un pomeriggio in cui la noia prendeva il sopravvento.Siamo al capitolo diciannove ma non so se inserire direttamente l’epilogo oppure prima un capitolo ulteriore in cui spiegare alcune cose rimaste in sospeso.Intanto ci tengo di cuore a ringraziare i miei lettori uno per uno,sebbene in 700 sia difficile e ci tengo a ringraziare chiunque abbia messo la storia nei seguiti/preferiti e ricordati.
Quanto alle mie amate Annaterra e Bonniemc voglio solo dire loro un “Grazie”:grazie per avermi supportato,consigliato e seguito in ogni passo di questa storia,grazie per non aver mai mollato e atteso con pazienza regalandomi recensioni bellissime e grazie per essere qui con me.Spero che la battaglia sia stata proprio come ve l’aspettavate dall’inizio.In caso per tutti voi ci fosse qualche passaggio da chiarire non esitate a farmelo sapere tramite recensione,sarò felice di rispondervi. =)
Credo per in questo capitolo non ci sia null’altro da spiegare se non che finalmente capiamo il ruolo di Dalya nella storia,la quale prima è servita ad Agaron per distrarli e poi instaura una sorta di legame con Sage.Abbiamo anche scoperto cosa si nasconde davvero dietro la sfera luminosa e l’essenza di luce,che sottoforma di angelo celeste fa un dono ai nostri Bamon ancora però da scoprire.Questo sarà un pezzo importante che collegherò anche al ciondolo di Eris ma non voglio svelarvi nulla ancora.Agaron sorprendentemente non viene ucciso ma portato dall’angelo in un luogo in cui potrà scontare i suoi peccati circondato da amore,punizione alquanto peggiore per un demone come lui abituato alla vendetta e all’odio.Infine ci sarà una sorpresa anche per la nostra Meredith che si merita anch’essa un po’ di felicità ogni tanto e scopriremo nel prossimo capitolo cosa accadrà.
P.s.Come vedete sono riuscita miracolosamente a scrivere in tempi decenti,nonostante la mole di studio pre esami universitari di settembre e nonostante il poco tempo a disposizione.Credo che sia perché la battaglia fosse già scolpita distintamente nella mia mente e ho fatto poca fatica a riportarla su carta.Il prossimo capitolo arriverà nel giro di una settimana se tutto va bene.Vi auguro buona lettura.

*Nella mia storia Caroline è del tutto umana,non possiede né poteri vampireschi come nella serie Tv né è legata in alcun modo a poteri da licantropo.
Al prossimo capitolo!!!

Xoxo
Sara

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Capitolo 21
*** Capitolo venti ***





Capitolo venti

Avvertiva una strana sensazione alla bocca dello stomaco,come se ci fosse qualcosa di diverso dal solito.Si trovava nel tipico stato di dormiveglia,ma era come se i suoi sensi da cacciatrice non volessero saperne di tacere ripetendole che qualcuno la stava osservando.Meredith si avvolse meglio nel candido lenzuolo di cotone,tenendo ancora gli occhi chiusi e lasciando che Morfeo l’accogliesse del tutto nel mondo dei sogni.Peccato che anche quella volta i suoi sensi avessero dannatamente ragione e come a dimostrarlo,una mano candida e morbida le spostò una ciocca di lunghi capelli scuri dalla guancia per poi regalarle una leggera carezza.Sul corpo della giovane erano ancora visibili i graffi e gli ematomi riscontrati in battaglia.
Alaric sospirò impercettibilmente osservando la sveglia posta sul comodino di legno scuro che segnava le tre del mattino.Dopo la telefonata avuta con la sua ragazza solo 48 ore prima,si era precipitato come un pazzo verso il primo aeroporto vicino ed aveva prenotato in fretta un volo con destinazione Fell’s Church.Posando il più delicatamente possibile il borsone accanto alla porta della camera da letto,si affrettò a sedersi sulla poltrona vicina ad esso pronto a vegliare sul sonno della sua fidanzata finchè non si fosse svegliata.Posò la testa sullo schienale imbottito della poltrona,chiudendo gli occhi e rivivendo come un flashback le ultime parole che si erano scambiati.

-Ciao Ric,sono appena tornata a Fell’s Church.Scusami se ti ho svegliato a quest’ora,ma ho bisogno di parlarti di qualcosa che non può aspettare.-
Ricordava perfettamente di aver controllato la sveglia,per poi mettersi seduto nel letto cercando di capire cosa stesse succedendo e perché la sua ragazza sembrava ansiosa dall’altro capo del telefono.
-Mere?Sono le sei del mattino,è successo qualcosa di grave?Stai bene?-
L’aveva sentita distintamente prendere un bel respiro,cosa alquanto strana dato che Meredith dacché la conosceva non era mai stata un tipo insicuro.Anche nelle situazioni più tragiche non l’aveva vista perdere la calma per un solo secondo,per questo non capiva cosa stesse accadendo.Cercando di incoraggiarla,stette in silenzio senza interromperla lasciandola parlare liberamente.
-No no,è tutto apposto Ric…Ecco volevo parlarti di noi,so che il tuo lavoro ti tiene impegnato per tanti lunghi mesi e so che per te fare ricerche sul soprannaturale è molto importante.Per questo non ti ho mai chiesto di rinunciare o di non partire,ma la verità è che mi manchi Ric.La lontananza sta diventando troppo opprimente e sono confusa su ciò che provo.Un attimo prima sorrido e l’attimo dopo mi sembra che tutto vada in frantumi e dannazione sai quanto io odio non avere il controllo sulle cose!!Probabilmente sto dicendo un mucchio di sciocchezze senza senso o forse è perché dobbiamo tornare a lottare contro un nemico che non vede l’ora di farci la pelle.Non voglio essere egoista e maledizione non dovrei nemmeno piangere…-
Registrò una per una le parole di Meredith,sentendo una voragine enorme aprirsi al centro del suo petto mentre il suo cuore gli rimbombava nelle orecchie.Aveva sempre saputo che prima o poi il suo lavoro li avrebbe portati a farsi del male,eppure amava quella ragazza con tutto se stesso.Gli si straziava il cuore a sentirla piangere dall’altro capo della cornetta.In quel momento tutto quello che avrebbe voluto fare era correre il più in fretta possibile da lei e stringerla forte tra le sue braccia ripetendole all’infinito quanto l’amasse e quanto la trovasse perfetta in ogni cosa.
-Tesoro ti prego non piangere…Lo capisco perfettamente come ti senti,anche tu mi manchi da morire Mere ed in questo momento vorrei tanto essere lì accanto a te.-
-Mi dispiace Ric ma ho bisogno di riflettere e di capire….Nonostante questo mi uccida,continuo a non voler essere così egoista da chiederti di sacrificare il tuo lavoro a causa mia.Ti chiedo solo del tempo….-
-No Mere aspetta!!Io…-
Sentì distintamente un singhiozzo e poi il rumore della conversazione che si concludeva.Rimase per un tempo a lui indefinito a fissare il muro di fronte al suo letto con ancora in mano il telefono,mentre alle orecchie arrivava il tipico suono di una chiamata interrotta.Poche ore dopo era già in aeroporto in attesa di prenotare un volo di ben 12 ore per tornare a Fell’s Church e soprattutto dall’unica ragione della sua vita.


Un mormorio gli fece aprire di scatto gli occhi castani che si posarono sul corpo slanciato e dalla pelle olivastra di Meredith.Era stato un vero idiota a non rendersi conto che il suo comportamento stava ferendo una delle persone più importanti per lui e sperava vivamente di sistemare le cose perché non avrebbe mai rinunciato alla sua cacciatrice per nessuna ragione al mondo.Alzandosi si avvicinò al bordo del letto dalla parte rimasta vuota e lentamente dopo essersi tolto le scarpe e la giacca si stese accanto a quella figura apparentemente addormentata.Le cinse la vita con un braccio baciandole poi la fronte e scendendo verso il naso per poi fermarsi una volta arrivato alle labbra.La vide muovere gli occhi per poi aprirli di scatto puntandoli nei suoi.Inutile dire che le sue iridi nere fossero incredibilmente sorprese di trovarlo lì nella stanza che aveva preso al Pensionato.
-Ric che diavolo ci fai qui nel bel mezzo della notte?-
-Ho pensato che fosse il mio turno di parlare dopo quello che ci siamo detti al telefono.All’inizio sono rimasto sorpreso devo ammetterlo,ma quando ti ho sentita piangere ho capito che l’unico posto dove avrei voluto essere davvero era con te,perché nessun posto al mondo mi rende felice se non ci sei tu.Sei la mia casa Mere e la persona più importante della mia vita,non ti permetterò di lasciarmi fuori da tutto questo.Non mi importa di uno stupido lavoro se per colpa di esso la mia fidanzata sta male e soffre,mi importa solo di te.E poi non fa lo stesso effetto dirti che ti amo per telefono non credi?-
La vide tentare di asciugarsi gli occhi lucidi,mentre tratteneva una mezza risata a causa dell’ultima parte del discorso.Per lui era bellissima anche così,del tutto scarmigliata con gli occhi arrossati ed ancora i tratti dovuti al sonno.Lasciò che gli si stringesse tra le braccia e ispirò forte il profumo di rose che emanava la sua pelle.Era mancato anche a lui tutto quello ed ora non aveva nessuna intenzione di stare lontano dalla sua Meredith.Le passò una mano tra i folti capelli costringendola a sollevare la testa per permettere ai loro occhi di incatenarsi.
-Ti amo Meredith Sulez e d’ora in poi non ti libererai tanto facilmente di me.-
Mormorò un attimo prima che le sue labbra incontrassero quelle calde della ragazza accanto a lui dando vita ad un incontro non solo di lingue ma anche di anime.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Si rigirava quella scatoletta quadrata tra le mani non sapeva nemmeno lui da quanto.Sorrise sentendo Elena che canticchiava sotto la doccia nel bagno adiacente alla loro camera matrimoniale,rendendosi pienamente conto che era inutile tergiversare a lungo.Si era ripromesso di stare calmo ma inutile dire quanto in realtà i suoi muscoli fossero un fascio di nervi.Aveva la bellezza di ben 500 anni ed aveva affrontato un miliardo di volte nemici pronti a fargli la pelle,eppure quando si trattava di quel piccolo quanto fondamentale particolare si ritrovava puntualmente a sudare freddo come un ragazzino alla prima cotta.Stefan sospirò rumorosamente,intimandosi di comportarsi da uomo imperturbabile per una dannata volta.Mai come in quel momento invidiava suo fratello maggiore,l’unico della loro famiglia capace di essere sempre tutto d’un pezzo.
Bhè non proprio tutto d’un pezzo…
Ridacchiò pensando a quanto l’amore stesse cambiando persino il freddo e glaciale Damon e a quanto il merito fosse soltanto di Bonnie.Scuotendo la testa si ripetè che in fondo non aveva nessun motivo di temere la reazione di Elena,più volte la sua ragazza aveva espresso il desiderio non poco velato di diventare sua moglie ed anche lui non faceva altro che pensare a quanto fosse meraviglioso poter considerare davvero sua quella bellissima ragazza dagli occhi color lapislazzuli.La porta del bagno si aprì lasciando spazio alla figura di Elena già vestita di tutto punto con una camicia da notte celeste,indumento che indossava per dormire.Si affrettò a nascondere la scatola e la osservò scostare le coperte per poi infilarcisi dentro.Poteva sentire distintamente quegli occhi limpidi su di sé scrutarlo con devota attenzione.
-Tesoro stai bene?Hai una faccia alquanto corrucciata e dato che ormai abbiamo preso a calci nel sedere Agaron direi che c’è qualcos’altro che ti turba.-
-E’ tutto apposto amor mio.Ero solo immerso nei miei pensieri.-
Le accarezzò una guancia morbida incatenando i loro occhi e decidendo che quello fosse il momento più giusto per farle quella proposta,prima che il suo cervello gli andasse del tutto in fumo a causa dell’agitazione.Lentamente si alzò facendo il giro del grande letto a due piazze per poi fermarsi in ginocchio di fronte alla ragazza visibilmente stupita.Stefan prese un gran respiro posando poi la mano su quella più piccola della bionda e stringendola dolcemente.
-In realtà il mio pensiero era soltanto uno.E’ da un po’ che ci penso e non c’è mai stata l’occasione giusta per ritagliarci un momento solo nostro a causa di una battaglia dopo l’altra.Amor mio so che ti ho fatto aspettare tanto e so perfettamente che sogni da parecchio tempo il giorno in cui finalmente potrai indossare l’abito bianco ed avere al tuo fianco le tue migliori amiche nel momento più importante della tua vita.Mi ero ripromesso che se avessimo vinto anche questa volta ti avrei chiesto in sposa e avevo già comprato questo anello da mesi.Perciò Elena Gilbert vuoi rendermi il vampiro più felice del pianeta diventando mia moglie?-
Sollevò lo sguardo accorgendosi di quanto gli occhi di Elena fossero incredibilmente lucidi di commozione mentre cercava con poco successo di trattenere le lacrime di gioia che premevano per venir fuori.Si lasciò scappare un urletto felice buttandosi tra le braccia di Stefan per baciarlo con passione ed amore.Asciugandole una lacrima con tenerezza,le prese la mano sinistra per poi infilarle all’anulare un bellissimo anello d’oro bianco con al centro un piccolo diamante lucido.Sorrise godendosi ogni singola espressione che passava per il viso di Elena.La prese in braccio portandola al centro del materasso coperto dalla trapunta chiara per poi stendersi accanto a lei abbracciandola stretta.La sentì posargli una mano sulla guancia per poi sollevarsi fino a trovarsi viso a viso.
-Sono felice Stefan e non vedo l’ora di poter essere tua moglie per sempre.-
Quelle parole si persero ben presto coperte ed intervallate da dolci carezze e baci passionali che riempirono la stanza per tutto il resto della notte,mentre entrambi i suoi occupanti già fantasticavano apertamente sul tipo di cerimonia che avrebbero voluto per il loro matrimonio.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


I suoi occhi d’ambra scrutavano in assoluta concentrazione la luna che finalmente,anche se coperta da spesse nuvole,illuminava la cittadina di Fell’s Church.Aveva lasciato il letto della sua stanza a Dalya,ancora priva di conoscenza,per poi attendere che si svegliasse appoggiato sul davanzale della finestra.Ad essere sincero doveva parecchie spiegazioni a quella povera ragazza,dato e considerato che sapeva perfettamente cosa lui fosse.Di certo il suo gesto di salvataggio estremo non le era passato inosservato,si trovò a considerare.E come se non bastasse,ancora non si capacitava lui stesso del perché avesse agito in un modo tanto sconsiderato ed impulsivo,due aggettivi che in tanti anni di non-vita non gli erano mai appartenuti.Si sentiva terribilmente strano,come se non conoscesse più se stesso e non riusciva a togliersi dalla mente il celeste profondo degli occhi di Dalya.Quegli stessi occhi che in quel momento si stavano schiudendo lentamente mettendo a fuoco l’intera stanza.
Sage si aspettò gli urli di terrore e ribrezzo che di lì a poco sarebbero fuoriusciti dalla bocca della ragazza,ora messasi a sedere di scatto tirandosi le coperte del letto fin sotto il mento.Decisamente quello non era un granchè come inizio e lo sguardo circospetto che Dalya gli stava lanciando ne era una prova.Capiva perfettamente che fidarsi di uno sconosciuto,sebbene l’avesse salvata,non era una cosa normale e nemmeno lui pretendeva un comportamento del genere.Attese pochi secondi poi il più lentamente possibile,misurando i gesti,si scostò dalla finestra e si fermò dietro la poltrona accanto al letto.Voleva rassicurarla che le sue intenzioni non erano quelle di farle del male in alcun modo e che lì finalmente era al sicuro.
-Chi sei tu?E cosa ci faccio qui?-
-Mi chiamo Sage e ti ho salvato la vita durante la battaglia contro Agaron,il demone che ti ha rapita e soggiogata.Ti trovi al Pensionato e precisamente nella mia stanza,ti ho lasciato il mio letto perché sei svenuta perdendo conoscenza.Mi spiace non volevo spaventarti,volevo constatare che stessi bene e se ricordi cosa è successo.-
-Io ricordo solo che quel..demone è spuntato dal nulla attraverso un vortice nero,distruggendo la mia casa e la mia famiglia.Ho cercato di salvare i miei genitori e mio fratello dall’incendio che lui ha provocato ma non ci sono riuscita.Loro sono…sono..-
Portandosi le mani sul volto scoppiò in un pianto disperato,ricordando i volti dei suoi cari scomparire inghiottiti dal fuoco tra urla disperate ed occhi pieni di terrore.Il suo corpo tremava violentemente a causa dei singhiozzi che cercava di trattenere.Sage stette immobile per qualche minuto,indeciso su come comportarsi,poi lentamente si sedette sul bordo del letto posando una mano sulla spalla di Dalya.La sentì sussultare lievemente a quel contatto,ma sorprendentemente non si scostò dalla sua presa.Il silenzio della stanza era spezzato da quel pianto che sapeva di addio ed allo stesso tempo di rassegnazione,poi le lacrime terminarono la loro corsa lasciando al loro posto degli occhi arrossati.
-Mi dispiace non volevo spaventarti e mi scuso se sono sembrato invadente.Mi dispiace molto per ciò che è accaduto alla tua famiglia e per cosa ti ha fatto ce salaud*.-
-Non ho paura di te,Sage.Ho visto cosa è in grado di fare un vero mostro e anche se so cosa sei,non ho paura di te.Non ti ritengo un mostro se è questo che stai pensando.-
Il castano rimase sorpreso da quelle parole ma cercò di mascherarlo con un leggero sorriso,mentre dentro di sé un turbinio di sensazioni gli sconvolgeva i pensieri e l’animo.Nessuno prima di quel momento lo aveva trattato come un normale ragazzo,per tutti era sempre stato un mostro assetato di sangue da cui tenersi alla larga.Eppure a quella fanciulla di fianco a lui sembrava non importare affatto.Inaspettatamente gli tornò alla mente il volto di Elinor ed il suo sorriso luminoso che riservava solo a lui.Anche lei gli aveva sempre ripetuto che finchè avesse avuto ancora una parvenza di anima non doveva considerarsi una creatura malvagia perché i cattivi non ragionano col cuore.Le sue riflessioni vennero interrotte dalla voce di Dalya e solo allora si accorse di non averle risposto.
-I tuoi occhi sono pieni di enorme tristezza,come se anche tu avessi perso qualcuno di importante.-
La sua voce ora più stabile e ferma risuonò nel silenzio della stanza.Il francese sgranò gli occhi visibilmente sorpreso,per la seconda volta quella sera,dell’empatia della ragazza.Si concesse un breve sospiro,prima di risponderle accuratamente questa volta.
-Si,Dalya.Anche io ho perso qualcuno di importante molti anni fa ed ancora oggi non faccio che pensarci anche se so che dovrei dimenticare ed andare avanti.-
-Le persone che abbiamo amato non si devono dimenticare,si deve solo trovare la forza necessaria per far in modo che il loro ricordo non faccia più così male.Loro resteranno per sempre nel nostro cuore e nei nostri sogni.Ma..-
-“Ma solo quando anche i nostri occhi torneranno a vivere allora sapremo di essere completamente guariti.”E’ una frase di un antico poeta francese.-
-Charles Leòpold Blume*.E’ uno dei miei poeti preferiti sai?-
-E’ anche il mio poeta preferito.Oh emh forse è meglio che ti lasci da sola,sicuramente avrai bisogno di un bagno caldo e di abiti puliti che troverai su quella cassapanca laggiù.Domani ti presenterò il resto dei miei amici.Siamo un gruppo abbastanza strano e variegato ma sono sicuro che ti sentirai a tuo agio.Se hai bisogno di me basta che mi chiami…Sai bhè ecco..superudito da vampiro.-
Si passò una mano tra i capelli castani leggermente in imbarazzo,notando che Dalya tratteneva a stento dei risolini divertiti per quella situazione.Se non altro almeno l’aveva fatta sorridere facendole dimenticare per pochi secondi il lutto per la sua famiglia.Si diede mentalmente dell’idiota per la figura che stava facendo,erano anni che non gli capitava di sentirsi così insicuro e teso di fronte a qualcuno del gentil sesso.Rivolgendole un breve sorriso si voltò di spalle incamminandosi verso la porta,per poi tentennare qualche secondo giusto il tempo di sentire Dalya che lo richiamava.
-Sage?Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me,non so proprio come sdebitarmi.-
-Non devi sdebitarti in alcun modo Dalya,l’ho fatto con piacere.Ma se proprio vuoi sdebitarti allora che ne dici se diventiamo amici?-
-Affare fatto.Da adesso siamo..amici.E sta tranquillo non cercherò di impalarti nel sonno.-
Sage si concesse una risata divertita e scuotendo la testa uscì dalla stanza,dopo aver sollevato il braccio in segno di saluto.Era incredibile,quella ragazza sembrava leggergli nel pensiero e trovava sempre le parole giuste per alleggerire l’atmosfera.Mentre percorreva il corridoio buio,pronto a dormire sul comodo divano del Pensionato,si ritrovò a constatare stranito che le sue labbra stavano ancora sorridendo.Erano secoli che non si concedeva un sorriso sincero e genuino,ma forse quello era l’inizio di un punto di svolta anche per la sua vita.

▬▬▬▬♦▬▬▬▬


Bonnie rideva divertita stesa al centro del grande letto matrimoniale cercando di bloccare la tortura delle dita di Damon che le facevano il solletico lungo i fianchi.I suoi lunghi boccoli rosso fuoco erano sparsi al centro dei due cuscini,incorniciandole il volto accaldato dalle troppe risate e rendendolo ancora più bello di quanto già non fosse.I suoi occhi color nocciola erano incredibilmente luminosi e brillanti,privi finalmente di tutta l’ansia,la paura e il terrore che li aveva colpiti a causa di Agaron e dei suoi propositi di vendetta.Damon troneggiava sopra di lei,visibilmente divertito dalla situazione e dal modo buffo in cui la sua ragazza cercava di sottrarsi alle sue dita.Vederla sorridere gli scioglieva del tutto il cuore perché sapeva che finalmente potevano godere di tutto il tempo che volevano per stare insieme senza nemici all’orizzonte.
-Basta Damon non ce la faccio più.Mi arrendo signor Salvatore.-
-D’accordo signorina McCullough,per questa volta la accontento ma la prossima volta non sarò così generoso.-
-Oh ne sono certa,signore.Ma penso di poterle far cambiare idea.-
-Ah si?Sono curioso mi faccia vedere cosa intende fare.-
Ridacchiando,Bonnie si sollevò sui gomiti portando il volto a pochi centimetri da quello di Damon per poi congiungere le loro labbra in un bacio che di casto aveva ben poco.Sentendo un mugolio di assenso da parte del vampiro,non potè trattenersi dal sorridere nel bacio mentre si lasciava ricadere sul materasso tirando il ragazzo sopra di sé.Le labbra di Damon scesero lungo la curva del suo collo e della spalla baciando ogni centimetro di pelle lasciato scoperto dalla canotta di cotone che indossava.Si lasciò sfuggire un sospiro ed iniziò a percorrere febbrilmente il torace muscoloso del suo ragazzo,posando poi le mani sotto la maglietta in un contatto diretto contro la pelle nuda della schiena.Un braccio di Damon la sollevò per permetterle di restare in ginocchio sul materasso,mentre lui che le stava di fronte le sfilava la canotta.Lo aiutò sollevando le braccia verso l’alto e spogliando a sua volta il vampiro fino a lasciarlo a torso nudo.Si osservarono per pochi secondi riprendendo a baciarsi con foga crescente,mentre il resto dei loro indumenti finiva sul pavimento.
Damon si ritrovò con la schiena premuta sui cuscini alle sue spalle e Bonnie a cavalcioni su di lui.Ghignando malizioso dall’iniziativa più che gradita da parte della sua ragazza,le passò le mani attorno ai fianchi stringendosela addosso.I loro corpi nudi sfregavano tra loro in una strana danza altamente sensuale e le sue labbra non esitarono a chiudersi su quel seno morbido per poi stuzzicarlo con la lingua e i denti.Sentì Bonnie iniziare a respirare a fatica a causa di quelle piacevoli torture e dovette trattenere lui stesso un gemito quando la ragazza si mosse in automatico sul suo bacino facendoli combaciare alla perfezione.La sua più che sveglia erezione premeva sul suo interno coscia in attesa di trovare sollievo.Le piccole mani della sua streghetta si chiusero tra le ciocche dei suoi capelli neri stringendo leggermente la presa.
Deliziato dai suoi sospiri di piacere,la sua mano destra corse a percorrerle tutta la schiena nuda fino alle natiche facendola inarcare verso di lui e dandogli maggiore accesso al suo seno e al suo ventre piatto che non esitò a vezzeggiare con baci roventi.I polpastrelli della mano destra le sfiorarono il sedere sodo,addentrandosi più in basso per raggiungere zone pericolose e terribilmente eccitanti.A quel contatto ravvicinato con la sua intimità,Bonnie si lasciò scappare un gemito strozzato,schiudendo le labbra rosse di baci per incamerare quanta più aria possibile.Le dita di Damon affondarono in quell’antro caldo e pulsante,spingendosi in profondità per farla eccitare ulteriormente.Il bacino di Bonnie si mosse andando incontro a quel piacevole contatto finchè non percepì il suo bassoventre sul punto di esplodere.Percepì le dita del moro abbandonarla prima di concederle il tanto agognato incendio dei sensi,ma non fece in tempo a protestare che sentì Damon entrare in lei in modo deciso.
Questa volta non riuscì a trattenere un urletto di piacere,sentendosi finalmente completa.Le mani del vampiro poggiate lungo i suoi fianchi,strinsero la presa per dettarle il ritmo giusto delle spinte.Allacciando le braccia dietro il collo del suo ragazzo,Bonnie continuò a seguire quel ritmo e ad essere nella posizione dominante.Il ciondolo che Eris le aveva regalato era l’unica cosa che indossava sul corpo nudo e leggermente sudato.Le spinte si fecero più veloci e precise finchè entrambi non raggiunsero l’apice del piacere.Bonnie si lasciò cadere sul petto di Damon che prontamente con la mano sinistra si premurò di coprire entrambi col lenzuolo.Erano ancora uniti ed ansimanti,ma nessuno di loro si accorse del lieve bagliore proveniente dalla collana e dalla pietra di lapislazzuli.Lasciandosi scivolare di fianco al maggiore dei fratelli Salvatore,la rossa si rilassò cullata dalle carezze e dai baci che il suo uomo le posava sul capo.Pochi secondi dopo Damon si abbandonò tra le braccia di Morfeo,non prima di aver sussurrato un “ti amo” a Bonnie ed essersi sentito rispondere un “ti amo anche io”.Nella notte il riflesso della luna,copriva due corpi teneramente addormentati sorridendo beata nel sapere già ciò che il destino avrebbe riservato loro,proprio come aveva detto l’angelo celeste.





Angolo autrice:

Finalmente ci siamo,il capitolo venti è ormai concluso ed anche questa storia si sta pian piano avviando alla sua naturale conclusione.Manca solo l’epilogo e poi potrò davvero mettere un punto fermo a questa fiction che non pensavo mai e poi mai sarebbe arrivata fino a ben 21 capitoli(epilogo compreso).Volevo come sempre ringraziare di cuore tutti coloro che mi seguono stando dietro ai miei scleri di scrittrice ed alle mie frasi criptiche e misteriose che sono state parte integrante di questa storia.Un grazie uno per uno a tutti voi 750 lettori,che anche solo dando un’occhiata avete contribuito a tutto questo.Un grazie va a tutti i miei seguiti/preferiti e ricordati che aumentano di ora in ora ed un grazie speciale va ad Annaterra e Bonniemc che non si stancano mai di lasciarmi una piccola recensione per esprimere le loro opinioni.
Premetto che questo capitolo venti è un capitolo interamente festoso,pieno di sorprese,riconciliazioni,nuove e strane amicizie, e momenti di puro amore.Finalmente è tornata la pace ed è giusto che ognuno dei protagonisti festeggi a modo suo.Non ero molto sicura su alcune parti,ma spero di essere riuscita a donarvi emozioni.Ci sono ancora dei piccoli misteri da svelare,come il ciondolo di Eris e le parole dell’angelo,ma a questo proposito servirà l’epilogo che sarà una vera e propria sorpresa.Non credo ci siano passaggi da spiegare,ma se qualcuno volesse chiedermi delucidazioni basta che mi scriva un MP o una recensione. =) Vi auguro una buona lettura e vi dò appuntamento all’epilogo.

*credo si capisca vagamente dal contesto costa possa significare “ce salaud”,ma per chi ha difficoltà col francese dico solo che vuol dire “quel bastardo”.(Non so se il termine sia giusto,ma quando studiavo francese a scuola abbiamo sempre usato questo termine per indicare quella parola. xD)
* Charles Leòpold Blume: è un poeta assolutamente inventato da me al momento visto che mi serviva per documentare la frase-saggia presente nel testo.Da notare che Leòpold Blume ricorda vagamente il personaggio dei Dubliners di Joyce,scrittore che io amo molto.

Xoxo
Sara

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Capitolo 22
*** Epilogo ***





Epilogo


La musica si espandeva per tutto il gazebo coperto che occupava il retro del Pensionato,agghindato con fiori bianchi e veli trasparenti.Poco più in là i neo signor e signora Salvatore ballavano teneramente abbracciati al centro della pista da ballo creata in occasione del loro matrimonio.Bonnie si lasciò sfuggire un sorriso osservando l’espressione tenera di Stefan e quella felice di Elena.La sua migliore amica era assolutamente stupenda nel suo abito da sposa color champagne coperto di pizzo lungo le maniche.Il suo sorriso si allargò quando percepì le mani forti di Damon stringerla alle sue spalle,facendo aderire la sua schiena al suo torace.
-Il mio fratellino sembra finalmente felice,non sorrideva così da secoli.-
-Per una volta puoi ammettere apertamente che sei felice anche tu,tesoro.So che vuoi bene a tuo fratello nonostante tu ancora ti ostini a mascherarlo.-
Non ricevette risposta ma sapeva perfettamente che la sua constatazione fosse corretta.Aveva imparato a decifrare i silenzi di Damon e a capirli come se fossero parole e suoni.Lo sentì baciarle l’incavo del collo per poi prenderle la mano e condurla nel loro posto speciale all’interno dell’Old Wood.Si lasciò trasportare fino alla piccola cascata coperta dagli alberi e rimase piacevolmente sorpresa nel vedere che il moro aveva provveduto a creare un riparo sotto le fronde della loro quercia.I loro volti si fronteggiavano ed i respiri si confondevano mentre l’unico contatto era quello delle loro fronti.
-E tu sei felice Bonnie?-
-Se tu sei accanto a me lo sono Damon.-
I loro sguardi si incatenarono mentre ripetevano quelle frasi che erano diventate ormai un loro rito quotidiano da un paio di mesi a quella parte.Bonnie lo vide sorridere per poi fare qualche passo indietro ed inginocchiarsi.Il suo cuore iniziava a battere veloce,quasi fosse impazzito del tutto,mentre i suoi occhi tradivano un’immensa emozione.Vide il suo vampiro estrarre dalla giacca elegante,rigorosamente nera,una scatoletta a forma di cuore e rivestita in velluto.La aprì rivelando al suo interno un sottile anello d’oro bianco con al centro un piccolo lapislazzuli dalla forma di un diamante.
-Se c’è una cosa che ho capito è che l’unica persona che non voglio e non posso perdere sei tu Bonnie.Hai detto che quando sono accanto a te sei felice,ora ti chiedo di rendere me felice sapendoti accanto a me ed al mio cuore per sempre.-
Concedendo alle lacrime di gioia il permesso di poter venir fuori,allungò la mano sinistra permettendo a Damon di infilarle quello splendido anello per poi stringergli le braccia al collo e baciarlo.Percepì il suo amore per lei attraverso la sua stretta attorno ai fianchi e la dolcezza con cui la stava baciando.Si staccarono solo quando Bonnie ebbe l’esigenza di respirare.Ancora una volta le loro fronti vennero a contatto ed ancora una volta l’onice e il color cioccolato si armonizzarono creando qualcosa di assolutamente perfetto.
-Sempre insieme amore mio,questa è una promessa che durerà per l’eternità.Ti amo Damon.-
-Ti amo anche io Bonnie.-


-Bonnie?-
Venne riscossa dalla voce pacata di Elena,ormai sua cognata,che le scuoteva leggermente una spalla.Le sorrise emozionata posando poi il suo sguardo sul bellissimo abito bianco appeso accanto alla specchiera della camera da letto.Lasciò che le sue migliori amiche l’aiutassero ad indossarlo procedendo poi nel trucco leggero e nell’acconciatura semplice dei capelli.Quando ebbero finito si avvicinò allo specchio ammirando il suo riflesso all’interno.Il vestito bianco candido le scendeva morbidamente fino ai piedi coperti da delle scarpe a gioiello argentate,la parte superiore del vestito era un rigido corsetto impreziosito da punti luce mentre la gonna era di morbido raso arricciata a balze.Sul suo viso si aprì un sorriso luminoso e si concesse una lieve giravolta prima di lasciare che Meredith le applicasse il velo tra i capelli raccolti solo nella parte superiore.
Non le sfuggirono gli occhi lucidi delle sue tre migliori amiche mentre attraversava la scalinata del Pensionato diretta all’altare.Sull’ultimo scalino incontrò lo sguardo verde intenso di Stefan,colui che l’avrebbe accompagnata lungo la navata per poi lasciarla nelle mani di Damon.Suo cognato le porse il braccio a cui lei prontamente si aggrappò,mentre Caroline le passava il bouquet composto da rose rosse e bianche che lei afferrò saldamente tra le mani.Vide le sue amiche-sorelle precederla lungo il viale del Pensionato che li avrebbe condotti al limitare della radura.Era stato volere di Damon organizzare la cerimonia nel loro posto speciale,un luogo che era stato testimone del loro amore ed aveva assunto un significato emotivo per entrambi.Era nell’Old Wood che si erano incontrati e conosciuti anni fa quando ancora il moro non aveva occhi che per Elena.
Bonnie si lasciò guidare tra l’erba fresca ricoperta per l’occasione con petali di rosa in modo da creare una stradina.Gli alberi che costeggiavano il luogo erano stati addobbati con ghirlande di velo e fiori profumati.Un arco bianco con delle colonne si scorgeva accanto al ruscello ed era lì che l’attendeva Damon insieme all’officiante.La navata fu percorsa dapprima da Elena,Meredith e Caroline che erano le sue damigelle,poi una soave musica si diffuse:il momento della sua entrata era arrivato.Mentre Stefan l’aiutava a percorrere quei pochi metri che la separavano dall’arco,non potè fare a meno di osservare Damon.Era assolutamente bellissimo vestito nel suo abito da sposo nero con tanto di cravatta scura e rimase stupita di vederlo indossare una camicia bianca.Stefan le rivolse un piccolo sorriso divertito per poi donarle un bacio sul capo e permettere a suo fratello di prenderle la mano.
Il suo futuro sposo le rivolse uno sguardo pieno di amore,mimandole un “sei bellissima” che la fece arrossire.Entrambi si volsero poi verso l’officiante e la cerimonia ebbe inizio senza intoppi.Bonnie ascoltò senza davvero sentire finchè non venne riscossa dallo scambio delle promesse e delle fedi nuziali.Il suo sguardo marrone si puntò sui volti di tutti i suoi più cari amici e familiari per poi tornare a Damon.
-Molto spesso durante la cerimonia nuziale si ha l’abitudine di scrivere un discorso.Io non ho bisogno di nessuna penna per esprimere ciò che provo per te Bonnie.La nostra storia non si può proprio definire classica e sdolcinata come quelle dei film che voi ragazze amate tanto,ma a mio avviso è perfetta nella sua imperfezione.Abbiamo affrontato mille pericoli e difficoltà ma se tornassi indietro rifarei le stesse identiche cose,perché è il percorso che abbiamo fatto ad avermi portato da te.Non ti dirò parole sdolcinate ma ti dirò una frase che per noi ha molto più significato. “Sei riuscita a possedere il mio cuore e finchè restiamo insieme nulla potrà mai separarci.”-
I suoi occhi d’onice dopo quelle parole si puntarono su quelli lucidi di Bonnie,mentre la fede nuziale scivolava perfettamente all’anulare sinistro del suo piccolo Uccellino.La vide trattenere una lacrima di commozione,mentre sorridendo si apprestava a donargli la sua promessa.
-Non credevo mai che un giorno saremmo arrivati qui ora nel giorno del nostro matrimonio.Se dicessi che non ti ho amato dal primo momento che ti ho visto mentirei,perché per tutti questi anni sei sempre stato tu il padrone assoluto del mio cuore.Da quando siamo diventati una coppia abbiamo preso l’abitudine di avere un nostro rito quotidiano.Ogni giorno mi chiedi se io sia felice ed ogni giorno la mia risposta è “Se sei accanto a me io sono felice”.Non potrei desiderare uomo migliore di te nonostante tu pensi di non esserlo.In te Damon ho sempre amato ogni cosa,ogni minimo difetto e pregio.E la mia risposta per tutta l’eternità sarà sempre “Non ti cambierei nulla perché è proprio l’essere come sei che mi ha fatto innamorare di te”.-
Dopo quelle parole cariche di emozioni e gioia,con mano tremante fece scorrere la fede nuziale all’anulare di Damon per poi baciarlo dolcemente dopo che il prete li dichiarò marito e moglie.Una serie di applausi li investì facendoli sorridere divertiti mentre percorrevano la navata diretti al rinfresco.Bonnie si lasciò avvolgere dalle forti braccia di suo marito mentre la sua mano destra si posava per pochi secondi sul suo ventre ancora piatto.Poco più in là mentre gli sposi si lasciavano andare al loro primo ballo da coppia,Elena e Stefan osservavano la scena stretti in un dolce abbraccio.Il minore dei fratelli Salvatore baciò dolcemente sua moglie non smettendo di sorridere nemmeno per un secondo.
-A cosa stai pensando tesoro?-
-Sto pensando a quanto io sia felice,amor mio.E a quanto sia strano per me considerare Bonnie come mia cognata invece che la mia migliore amica.-
La risata cristallina di Elena gli arrivò nitida alle orecchie mentre la sua dolce metà gli accarezzava una guancia per poi tornare a baciarlo.Subito dopo il loro matrimonio avevano discusso a lungo sulla possibilità di trasformare Elena in vampiro,ma alla fine avevano convenuto di comune accordo che avrebbero aspettato qualche anno per permettere alla ragazza di godersi ogni singolo istante da umana.E mentre il clima festoso invadeva il giardino del Pensionato,entrambi i fratelli Salvatore non poterono fare a meno di pensare che finalmente la loro famiglia si era riunita.Questa volta per l’eternità.

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Nonostante il suo vestito da damigella a causa della sua lunghezza le impediva i movimenti,si lasciò condurre dal suo cavaliere al centro della pista da ballo.La tonalità blu intenso dell’abito si sposava perfettamente con i suoi occhi verdi e agli occhi di Matt era assolutamente bellissima.Caroline sospirò stringendosi alle braccia muscolose del suo fidanzato e posando la testa sulla sua spalla.In un anno due delle sue migliori amiche si erano sposate e lei ancora stentava a crederci.Se chiudeva gli occhi rivedeva tutte loro all’età di 16 anni quando ancora i fratelli Salvatore non erano arrivati in città e la loro unica preoccupazione era andare a fare shopping.Ma anche lei si trovava in accordo con le parole di Damon,se avesse potuto scegliere avrebbe rifatto le stesse identiche cose perché era tramite esse che era maturata e cresciuta diventando una persona migliore.
Durante la battaglia contro Agaron aveva temuto per la vita di tutte le persone che amava ed aveva combattuto allo strenuo delle forze per proteggerle.Era solo una semplice umana ma non si era lasciata prendere dallo sconforto nemmeno per un solo secondo,sapeva che ce l’avrebbero fatta.Non l’avrebbe ammesso apertamente nemmeno tra un miliardo di anni,ma aveva pienamente fiducia in ognuno di loro persino in quell’arrogante di Damon.Le veniva da ridere al solo pensiero che ora il vampiro moro non era poi così tanto arrogante.Bonnie lo aveva fatto diventare una persona migliore senza la necessità di cambiarlo come invece aveva cercato di fare Elena.Ed ammise ancora una volta nel suo cuore che non c’era persona più perfetta di Bonnie per stare al suo fianco.
La sua attenzione si spostò sul suo adorato Matt,l’uomo che amava con tutta se stessa e più di qualsiasi altra cosa.Il suo profumo la avvolgeva come un balsamo rigenerante facendola sentire sempre al sicuro ma soprattutto amata per davvero.La scoperta dei loro sentimenti era stata una manna dal cielo e lei lo riteneva un segno del destino.Ogni volta che qualcuno le chiedeva cose fosse speciale per lei,la sua mente subito correva al loro primo bacio.Per tanti lunghi mesi Matt le aveva donato amore,complicità,risate,coraggio,forza e determinazione.Avevano vissuto insieme ogni singola esperienza sia bella che brutta e non avrebbe scambiato tutto questo nemmeno per tutto l’oro del mondo.Sapeva che prima o poi anche per loro due sarebbe arrivato il momento di coronare il loro sogno d’amore,ma entrambi volevano prima godersi quanto più tempo possibile da semplici umani.
Caroline sorrise brevemente,continuando a volteggiare tra le braccia dell’unica persona in grado di farle battere forte il cuore con un solo gesto.Ed osservando l’amore che Matt provava per lei leggendolo nei suoi occhi color oceano si disse che no,non aveva rimpianti ma solo tanti bei ricordi che avrebbe portato e custodito con sé per sempre.

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Il suo anello di fidanzamento brillava sotto le luci delle lanterne bianche appese lungo il gazebo.Si rendeva perfettamente conto solo in quel momento che il tempo stava inesorabilmente passando,portando ognuno di loro ad intraprendere la propria strada.Dentro di sé aveva un leggero timore ma sapeva per certo che qualunque cosa fosse accaduta le sue migliori amiche ci sarebbero sempre state per lei così come lei stessa per loro.Finì di bere il suo bicchiere di spumante per poi posarlo sul tavolino alle sue spalle dirigendosi verso il retro del giardino dove avrebbe trovato Alaric.Lo vide infatti seduto comodamente ad ammirare il cielo pieno di stelle,non curandosi di potersi sporcare a contatto con l’erba il vestito elegante che aveva indossato in quanto testimone dello sposo.
Gli si sedette accanto prendendo la mano che lui le porgeva e stando attenta a non sgualcire il suo vestito da damigella.Lasciò che Alaric le baciasse elegantemente la mano ancora stretta tra le sue per poi donarle un bacio sulle labbra.Entrambi si lasciarono sfuggire un sorriso per poi sollevare lo sguardo ammirando le stelle luminose.Sembrava che persino il cielo si fosse messo d’accordo per rendere il matrimonio di Bonnie e Damon qualcosa di unico e speciale. Meredith si ritrovò a considerare come anche lei ed il suo futuro marito avessero dovuto affrontare situazioni difficili e tutt’altro che rosee.Ricordava come se fosse ieri la notte in cui Alaric aveva mandato al diavolo il suo lavoro per tornare da lei e dimostrarle quanto l’amasse.Alla fine aveva dovuto dar ragione a Sage,quando le diceva che entrambi si amavano molto.
Quella notte avevano parlato parecchio abbracciati nel buio della stanza da letto,comprendendosi e soprattutto ritrovandosi.Era stata l’unica volta che Meredith si era mostrata debole ed aveva capito che il mostrare i propri sentimenti non era sempre un male.Ogni volta che ci rifletteva le ritornavano alla mente le parole di un vecchio saggio che diceva “Le persone che piangono non sono deboli,sono solo state forti per troppo tempo”.In quei mesi aveva imparato che ogni qualvolta crollava c’era sempre Alaric pronto a prendersi cura di lei.Si lasciò scappare una risata ricordando un episodio di qualche mese dopo la battaglia finale.Era a letto con l’influenza e la febbre alta ma il suo fidanzato per tutta la durata della malattia si era prodigato al massimo per cucinare,aiutarla a prendere le medicine o alzarsi per andare in bagno.Era stato quello il momento in cui finalmente aveva compreso che in fondo forse loro due non si erano mai persi del tutto ma soltanto smarriti.
-Cosa ti rende così felice amore?-
-Tu.Sei tu che mi rendi felice Alaric.Mi è ritornato alla mente il periodo in cui ti sei preso cura di me durante la febbre alta e stavo riflettendo sul fatto che è stato in quel preciso momento che ho capito quanto il nostro amore fosse importante.Credo che non ci siamo mai persi del tutto,ma ci fossimo soltanto smarriti.-
-Ed ora cosa pensi?-
-Penso che finalmente ho trovato qualcuno da poter chiamare casa.-
I loro volti si avvicinarono fondendosi in un bacio carico di significati e sensazioni,mentre quelle stesse stelle che fino a poco prima stavano osservando ora diventavano testimoni dell’unico sentimento davvero potente al mondo:l’amore.

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Due figure giocavano a rincorrersi sull’erba in giardino lasciando che i piedi scalzi sentissero sotto di sé la consistenza morbida del terreno.Dalya correva cercando di sfuggire alla presa di Sage,mentre intorno a loro rimbombava solo la risata della ragazza.Risata che divenne un piccolo urletto quando venne afferrata per la vita e sospinta contro il torace muscoloso del vampiro francese.Da quella sera in cui avevano deciso di diventare amici si erano avvicinati molto riuscendo ad essere perfettamente armonizzati tra loro.Certo non mancavano litigi e piccole incomprensioni,ma tutto sommato entrambi avevano capito che “amici” non era la definizione adatta al loro rapporto.Non erano passati che pochi mesi,infatti,che già erano diventati una coppia.
La loro vitalità e gioia di vivere aveva stupito tutti quanti i loro amici,rendendoli ai loro occhi due persone da poter ammirare.Ci era voluto del tempo prima che sia Dalya che Sage lasciassero andare il dolore per poter finalmente ritornare a vivere.Si erano appoggiati a vicenda per permettere ad entrambi di voltar pagina e andare avanti.Ovviamente i ricordi non erano sbiaditi,anzi erano sempre lì nelle loro menti e nei loro cuori ma con l’unica differenza che adesso ricordare non faceva più male.Sage strinse a sé la sua ragazza sentendo le sue braccia incrociarsi dietro al suo collo.Non fece in tempo a rendersene conto che già le sue labbra delicate si erano posate sulle sue dando vita ad un’assoluta dolcezza.
Per Dalya era ancora tutto nuovo e stava ancora cercando di controllarsi dopo che insieme a Sage aveva deciso di essere trasformata in vampiro.Il castano aveva provato a convincerla che sarebbe stato meglio rimandare in modo che come Elena potesse godere di tutti i momenti assolutamente umani,ma Dalya era stata irremovibile. “Che senso ha restare umana quando la mia famiglia adesso sei solo tu?”,era questa la frase che gli aveva sempre ripetuto e la ricordava ancora adesso come se fosse ieri.In realtà erano passati diversi anni da allora ma l’amore che provavano non si era mai consumato restando più vivo che mai.Sollevando lo sguardo verso il cielo limpido,Sage ringraziò l’angelo celeste ed il fato per avergli permesso di trovare una famiglia in grado di donare tanto affetto.Ora c’era un nuovo luogo che poteva chiamare casa e questa volta sarebbe stato per sempre.




Ed è così che questa storia si conclude.Dal giorno del mio matrimonio sono passati diversi anni e molte cose sono cambiate.Ognuno di noi ha trovato la propria strada ed il proprio posto nel mondo accanto alla persona amata.Ma nonostante tutto non abbiamo mai perso i contatti,siamo sempre una grande e confusionaria famiglia anche se un po’ strana. Col tempo abbiamo appreso che il ciondolo di Eris mi ha donato l’immortalità anche senza dover diventare vampira.Eris stessa in una lettera mi ha spiegato che qualora volessi diventarlo sarà per mia decisione e che in quel preciso momento il ciondolo smetterà di essere magico.A proteggermi dal sole ci penserà l’anello di fidanzamento che Damon mi aveva donato.Ma la sera del nostro matrimonio io e Damon abbiamo scoperto una sorpresa ancora più grande.
Il giorno della battaglia la polvere magica dell’Angelo Celeste ci ha donato il potere della vita,permettendo ad entrambi di costruire una numerosa famiglia con tanti figli.La prima è arrivata pochi mesi dopo essere diventati il signor e la signora Salvatore.Ricordo ancora la faccia stupita di mio marito ed i suoi occhi lucidi di felicità.All’età di ben 4 anni Alyssa Salvatore è un vero tornado di bambina,col carattere del padre e i miei tratti fisici.Tra pochi mesi però non sarà più la sola in casa,io e Damon aspettiamo il nostro secondo figlio che abbiamo deciso di chiamare Darien Salvatore e che per la gioia di papà sarà un maschietto.
La nostra vita non è stata sempre perfetta o tutta in discesa,abbiamo affrontato più battaglie noi di chiunque altro ma c’è una cosa che ho imparato nel corso degli anni.Il mondo può ancora avere speranza finchè la fiammella dell’amore continuerà ad accendersi anche nel baratro dell’oscurità.Mi chiamo Bonnie Salvatore,sono una vampira,una donna ,una moglie ed una mamma ma non c’è stato un solo momento della mia vita in cui ho desiderato avere qualcosa di diverso da quello che possiedo.E se mi permettete di darvi un consiglio vi dirò soltanto: “Amate.Amate più che potete e non lasciatevi mai abbattere perché il destino trova sempre il modo per ripagarvi di ogni cosa.”

Con affetto,
Bonnie Salvatore







Angolo autrice:

Ed eccoci qui con la parola “Fine” a questa lunga storia.Una storia che seppur imperfetta e piena di dubbi,incertezze e sbavature spero sia riuscita a regalarvi qualcosa.Non ci sono parole per descrivere cosa ognuno di voi ha fatto per me in questi mesi,né esiste parola alcuna che possa esprimere a pieno la mia gratitudine.Un “Grazie” può sembrare a volte banale,e probabilmente lo è,ma dietro a questa parola ci sono mille emozioni nascoste.Perciò il mio personale GRAZIE va ad ognuno di voi singoli lettori che anche solo spulciando la storia mi avete donato forza.Un GRAZIE va ad ogni singola persona che ha inserito la storia tra i preferiti/seguiti e ricordati perché con la vostra presenza mi avete donato coraggio.Ed infine un GRAZIE va alle due persone che come due angeli custodi mi hanno seguito in questa avventura: Annaterra e Bonniemc.Voi due mi avete invece fatto dono dell’ispirazione e della determinazione per poter continuare.Questa storia si è conclusa ma spero che sia di esempio per tutti,me compresa,facendoci capire che l’amore è forse la forza più indistruttibile al mondo.Ho iniziato a scrivere in un momento per me di sconforto assoluto a causa di un lutto importante senza immaginare che insieme ai personaggi sarei cresciuta anche io.Se qualcuno di voi volesse scrivervi per chiedere chiarimenti,lasciare opinioni o semplicemente un saluto sarò ben contenta di rispondere.Ora vi lascio alla lettura di questo lungo epilogo e ricordate che non sempre la parola fine è un male.Alle volte dalla fine di qualcosa c’è sempre un nuovo ed inaspettato inizio.
Sara

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