'I don't like the surprises'

di lightmeupstyles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap. 1 ***
Capitolo 2: *** cap. 2 ***
Capitolo 3: *** cap. 3 ***



Capitolo 1
*** cap. 1 ***



 

Era la giornata perfetta per un passeggiata. Il vento tra i capelli, le cuffie alle orecchie e la strada tutta per me.
Dopo qualche metro mi fermai e mi sedetti su una panchina che dava su una specie di campo abbandonato.
Le parole della canzone che stavo ascoltando mi nuotavano in testa come se cercassero un senso concreto. Ma all'improvviso, quando sentii un peso di una mano sulla mia spalla, presero subito significato.
Mi voltai levandomi contemporaneamente le cuffie. 
Stava sorridendo. Era George.
'Ciao' -disse levando la mano della mia spalla e muovendola in segno di saluto-
'Hei' -dissi spostando la borsa per fargli spazio-
'Allora' -disse sedendosi accanto a me- 'come sono andate le vacanze?' 
'Bene grazie' -dissi guardandolo finalmente in faccia- 'le tue?'
I suoi zigomi perfetti, i suoi capelli spettinati lungo il viso, i suoi occhi dolci mi ricordarono di quanto io fossi ancora perdutamente cotta di lui. 
Il mio sguardo si bloccò sulle sue labbra che si muovevano velocemente.
Non sentivo nulla di quello che stava dicendo, ero persa nei miei pensieri mentre continuava a parlare gesticolando.
Dopo tre lunghi mesi, mi ero quasi convinta di averlo totalmente dimenticato. Che cazzata!
'Barbie' -disse posando le sue inresistibili mani sulle sue ginocchia- 'ti senti bene?' -continuò inarcando le sopracciglia-
Spostai il mio sguardo dalle sue labbra al suo viso.
'Oh si' -annuii frettolosamente- 'ti stavo ascoltando' -accennai un sorriso- 
Sorrise anche lui. 'Non sei cambiata per niente' -disse continuando a sorride-
'Smettila, ti prego' -pensai- 'Sei rimasta sempre la solita svampita' -continuò accarezzandomi una gamba- 
Accennai un sorriso. 'Si bhe, tu sempre il solito furbone eh' -dissi suscitando una sua risata-
'A proposito di furboni, con Josh come va?' Annuii.
Si alzò in piedi e mi sorrise, di nuovo. 'Ci vediamo domani a scuola allora' annuii nuovamente. 
Mi voltò le spalle e se ne andò.
 
Rimasi su quella panchina ancora per qualche minuto ripensando a ciò che fosse successo, ripensando a lui. L'effetto che mi faceva era molto strano e sicuramente avrebbe complicato tutto, di nuovo.
Quando decisi di ritornare a casa mi chiamò Josh.
'Hei piccola' -disse appena accettai la chiamata- Adoravo il modo in cui mi trattava. Il tono della sua voce nei miei confronti era così rassicurante. 'Ciao Josh' -dissi cercando di imitare il suo tono tranquillo e pacato'
'Dove sei? Io sono a casa tua ma è tutto chiuso' 
'Emh...sono uscita a fare una passeggiata, sto tornando.' -dissi incamminandomi-
Mi tenne compagnia per tutto il tragitto fino a svoltare l'angolo e trovarlo seduto sul terzo grandino dell'entrata di casa mia. Gli sorrisi e riattaccai la chiamata. Lui si alzò in piedi e io gli andai in contro, sorridendo. 
Mi lasciò un leggero bacio sulle labbra appoggiando poi le mani sui miei finchi spingendomi delicatamente verso di lui, fecendo in modo che i nostri corpi fossero in contatto, per abbracciarmi.  Lui era capace di farmi dimenticare di tutto, come se il tempo si fermasse e in movimento rimanessimo solo noi due. 
Mi staccai dalle sue calorose braccia e gli accarezzai il viso facendogli cennò di entrare a casa. Mi prese per mano e mi seguì. Aprì la porta ed entrammo. Appoggiai la mia borsa per terra mentre lui si sedette immediatamente sul divano, un classico. 
'Come mai i tuoi non ci sono?' -mi chiese-
'Mamma e papà sono dai nonni mentre Jaymi è da Olly' -dissi sedendomi vicino a lui- 
Mi sorride mentre allungò il suo braccio dietro la mia schiena facendomi avvicinare il più possibile a lui. Accesi la televisione e per un oretta stemmo accoccolati a guardarci un film o meglio, lui a dormicchiare e io a pensare agli zigomi perfetti di George.
Non era giusto nei suoi confronti, lo sò ma era più forte di me, Shelley era la perfezione in persona.
Mi arrivò un messaggio: 
 
"Sò che sei con Josh, sto arrivando. Non voglio sorprese :)
 
Jaymi, 17:30 "
 
Picchiettai leggermente il gomito sul torace di Josh cercando di svegliarlo. 'Svegliati, arriva Jaymi' -dissi lasciandogli un bacio sulla guancia- Appena sveglio, i suoi occhi si scurivano sempre, diventando marroni chiari quasi color caramello.
Gli feci leggere il messaggio suscitando una risatina. 

Io e Josh stavamo insieme da pochissimo, forse un paio di mesi e un giorno, quando lo invitai di nascosto a casa, finalmente libera.
Eravamo rimasti tutto il tempo sul divano a sbaciucchiarci e toccarci, fino a he non si era creata un'atmosfera quasi preoccupante. Ci eravamo fatti prendere dal momento, le carezze, le paroline dolci, le coccole.. e mentre i nostri corpi si stavano unendo, mio fratello Jaymi era piombato in casa, seguito dal suo amico Olly. Quello fu davvero, ma davvero imbarazzante, tanto che io e Josh ci eravamo ripromessi di non trovarci mai più in una situazione del genere.

 
Quando arrivò mio fratello io ero sdraiata sul divano mentre Josh era uscito per fumare. Era un raggio di sole nella casa, ogni volta che lo vedevo, sorrideva, sempre. 'Ciao Barbie' 
Alzai la mano destra facendogli un cennò in segno di saluto. 'Josh?' -chiese togliendosi le scarpe-
'Fuori, a fumare' -dissi svogliatamente- 
Era come se la mia mente avesse come desktop il sorriso di George. Non volevo ricascarci ancora, non dopo tutto quello che è successo.


SPAZIO AUTRICE:

'nicole, grazie di tutto' 

E' la prima storia che scrivo sugli Union J, mi sono ispirata a un fatto che mi è successo realmente, ovviamente, cambiando i personaggi.
Grazie a chi recensirà, chi metterà la storia tra i preferiti o le seguite o chi semplicemente la leggerà.
Caricherò capitoli corti e contreti, non mi piacciono i pappazzoni (?) 
insomma, vi invio a recensire anche i prossimi capitoli e..buona lettura c:
un bacione, J x

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Capitolo 2
*** cap. 2 ***



 

 
La serata passò in fretta. I miei tornarono a casa, Josh si fermò da me a mangiare per poi andarsene qualche minuto prima della mezzanotte.
Nonostante fossimo insieme da un anno e qualche mese, mi imbarazzava ancora il fatto che lui scherzasse con i miei genitori, sopratutto con mio padre.
Diciamo che da quando Jaymi fece outing, papà cambiò radicalmente.
Si comportava con Josh in una maniera quasi paterna, come se fosse il figlio etero che desiderava tanto, come se rinfacciasse a Jaymi il fatto che non avrebbe mai avuto lo stesso feeling con Olly.
Mio fratello, con grande coraggio, sopporta tutto ciò sapendo che io e mamma saremmo sempre dalla sua parte, etero o meno. 
 
Andai in camera mia e mi cambiai per la notte. 
Mentre preparavo la cartella per il giorno seguente, sentì un rumore di vibrazione sorpa il letto.
 
"Pronta per domani?
 
Alex, 00:15" 
 
"Ho scelta? :) A domani. xoxo
 
Barbie, 00:16"
 
Alex una delle mie più care amiche.
Avevamo passato una settimana al mare insieme ai nostri rispettivi fidanzati. Ci divertimmo tantissimo. 
Ma ritornando al mondo reale, domani sarebbe riniziata la solita routine. 
Decisi di andare a dormire, forse sarebbe stato meno angosciante.
E così feci, Mi infilai a letto, spensi la luce e cercai di addormentarmi.
 
L'indomani, il risveglio fù tragico. La sveglia suonò. 'Merda' -pensai-
Mi alzai controvoglia e andai in bagno a lavarmi la faccia, per svegliarmi del tutto.
Mi vestii e andai in cucina trovando mamma alle prese con la colazione.
"Fammi solo un tost mamma, non ho tanta fame" -dissi sedendomi a tavola-
Il solo pensiero che da oggi e per altri nove mesi mi sarei dovuta alzare così presto mi bloccava tutto, pure lo stomaco. Peggio di una gravidanza.
Mentre mangiavo il mio tost, pensai...A Geroge. Avrei rincominciato a vederlo ogni giorno, per cinque ore. Questo non aiutava, per niente.
"Sò che sei preoccupata per quel ragazzino, quello della 'cottarella'" -evidenziò con le dita- "Ma sei cresciuta Barbie, sei diventata un donna fatta, lo supererai" -conscluse accarezzandomi il braccio e infine baciandomi la fronte-
Forse aveva ragione, forse quest'anno sarebbe stato diverso, magari sarei riuscita a dimenticare tutto, a dimenticarmi lui.
Andai a cambiarmi e dopo un ventina di minuti, andai a scuola.
A piedi. Mi piaceva camminare, mi rilassava. Potevo pensare, anche se in questo caso, non era proprio una buona idea.
 
Ritrovai Alex e Jen, e insieme andammo ai nostri armadietti che, come ogni anno, erano vicini.
Fin'or tutto tranquillo finchè suonò la campanella della prima ora.
Entrammo in classe, io e Jennifer ci sedemmo vicine mentre Alex davanti a noi. Poi, entrò George, insieme a Alan e altri suoi amici.
Abbassai immediatamente lo sguardo evitando di essere fulminata da uno dei suoi magnifici sorrisi.
Si sedette dall'altra parte dell'aula insieme ai suoi amici.
Il professore cominciò a parlare delle sue vacanze, cercando di rompere un pò 'atmosfera ma non ci riuscì parecchio.
"Shelley" -disse attirando contemporaneamente l'attenzione sia mia che sua- "Perchè non ci racconta che ha fatto quest'estate?"
Scoppiò a ridere e battee il cinque ad Alan suscitando una risatina di tutta la classe, compresa la mia.
"Ovviamente che si possa raccontare nell'ambito scolastico" -ribattè il professore-
"Bhe, sono andato al mare con dei miei amici, poi sono andato da mia sorella in Australia e poi sono andato ad alcune feste in zona" 
Il professore sorrise e chiese ad altri due compagni, le loro avvenuture estive.
Mi scappò lo sguardo su George, mi stava guardando anche lui. Sorrise, ricambiai e poi tornai a far finta di ascoltare Alex che mi stava parlando.
Stranamente, sì mi fece piacere il suo sorriso ma non mi suscitò nulla di...concreto. Solo, sollievo.
 
La mattinata filò lisca, mentre io e Alex tornavamo a casa, si fermò una macchina, aimè, a noi conosciuta.
Alex sbuffò e si fermò mentre io mi appoggiai a lei.
Scese lui, George, ed era insieme a Alan e un altro loro amico. 
"Siamo di strada, vi portiamo noi" -disse gentilemente afferrando le nostre cartelle-
"Grazie" -sorrisi entrando in macchina-
Mi sentivo davvero a disagio in macchina con lui e i suoi amici. Sicuramente loro sapevano ciò che era successo tra di noi e ciò mi imbarazzava davvero tanto.
"Barbie" -disse Alan voltandosi verso di me- "stai ancora insieme a Josh?" -chiese suscitando uno sbuffò di Shelley-
Annuii e chiesi il perchè della domanda. Insomma, io e lui non eravamo mai stati amici da raccontarci queste cose.
Alzò le spalle e si riposizionò in modo corretto sul sedile anteriore. Arrivammo prima a casa di Alex che subito dopo mi mandò un sms dicendomi che le dovevo un favore. 
Prima che lei si fidanzasse con JJ, stava con Alan che la lasciò maleducatamente per mettersi insieme ad un'altra ragazza con la quale terminò qualche settimana dopo.
Si fermò sulla strada apposta di casa mia. Sorrisi e scesi dalla macchina. "Grazie" -dissi affacciandomi dal finestrino-
"Ci sentiamo Barbie" -disse e poco dopo si allontanò-
Presi un grande respiro e tornai entarai a casa dove mi aspettava Jaymi insieme a Olly.
Salì immediatamente in camera mia e mi sdraia sul letto. 
Avevo i suoi fotuttissimi zigomi pressi in mente. Ma perchè?
Perchè dovevo complicarmi la vita? E sopratutto, perchè facevo questo a Josh? Lui non merita che io lo ferisca o lo...tradisca, almeno, non di nuovo.

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Capitolo 3
*** cap. 3 ***



 

La settimana passò senza complicazioni e così altre due, facendo spazio all'attesissimo week-end. 
Ormai era da giorni che non si parlava altro della fighissima festa di Alan. Ogni anno ne organizzava una per l'inizio e la fine dalla scuola. Le sue feste erano famosissime, quasi quanto lui.
Ci andai con Josh, Alex e JJ per poi incontrare là gli altri.
All'inzio della via si sentivano già le risate a la musica ad altissimo volume. Parcheggiammo la macchina poco lontano da casa di Alan.
Alex mi guardò e mi sorrise. Era davvero imbarazzante per lei andare a casa del suo ex insieme al suo nuovo fidanzato. Le ricambiai il sorriso e prensi per mano Josh. 
Sicuramente ci sarebbe stato anche George, anzi...c'era anche Geroge. Ma cercavo di non dare importanza, dovevo divertirmi non rovinarmi la serata.
Giravano voci che Katie, una ragazza del penultimo anno, e Shelley si stessero frequentando. E appunto, appena siamo entrati la prima cosa che i miei occhi hanno visto, sono stati loro due, appoggiati al muretto d'entrata, baciarsi appasionatamente. Tanto che si riuscivano a vedere le loro due lingue l'uno nella bocca dell'altro. UNO SCHIFO! 
Sospirai e cercai di non dare nell'occhio. Strinsi la mano di Josh che mi guardò e scoppiò a ridere quasi disgustato. 
"Quello è un vostro compagno?" -chiese appoggiandosi al tavolo in salotto-
Annuimmo suscitanto un colpo di tosse improvviso a JJ. Lo guardai. Lui alzò le spalle e mi sorrise. "Scusate" -disse continuando a 'tossire'-
"Vatti a prendere qualcosa da bere" -dissi incalzandolo con tono aggressivo- 
Josh appoggiò le sue mani sui miei fianchi avvicinandomi bruscamente al suo corpo. Mi sorrise un pò malizioso e mi baciò una guancia. 
"Sei bellissima piccola"
Appoggiai le mie braccia dietro il suo collo e lo baciai delicatamente sulle labbra. "Anche lei, signor Cuthbert"
Adoravo il suo sorriso, era contaggioso e le sue labbra erano davvero inresistibili. 
All'improvviso sentì uno schiffo potente arrivarmi sul sedere suscitando una grossa risata a tutti.
"Ciao ragazzi" -disse Jen in compagnia di altre nostre compagne-  Classico di Jennifer.
La festa era bella, tutti ballavano, nessuno sembrava annoiarsi ma ogni tanto, quasi troppo spesso cercavo George tra la folla. 
Averlo visto con Katie mi lasciò davvero di stucco. C'ero io qualche mese fa al posto di lei, io!
Alex mi prese per mano e mi sorrise. Capiva subito quando stavo pensando a lui, era pazzesca. "Balliamo" -esclamò tirandomi verso la 'pista'- Scoppia a ridere e la ringraziai.
Ballammo fino allo svenimento. Vennero i nostri ragazzi a recuperarci portandoci da bere.
Raggiungemmo gli altri. Si erano aggiunti anche Jaymi e Olly che mi fecero la solita predica su quanto fosse corto il vestito e bla bla.
Parlammo, scherzando e 'ballammo' per quasi due ore. Il tempo passa quando ci si diverte.
 
Passò davanti a noi Shelley con Alan e Carter. 
Non lasciai il suo sguardo fino a quando uscì. Mi sorrise e agitò la mano in segno di saluto. 
Jaymi mi incalzò lasciandomi uno dei suoi sguardi paurosi. 
Spalancava gli occhi e inarcava le sopracciglia. Faceva davvero impressione.
Era difficile fare finta che lui non ci fosse, ma dovevo stare attenta a Josh: il mio fidanzato. 
"Scusate, vado a prendere un pò d'aria" -dissi allontanandomi dal gruppo-
Sorseggiai il mio terzo drink sentendo alcool percorrere nel mio corpo. Uscì e notai immediatamente George appoggiato al muro insieme a Alan. 
"Barbie" -disse facendomi segno di raggiungerlo- "Hei"
Cercai di finire il mio drink, sperando che esso mi avrebbe dato la forza di stare con lui senza saltargli addosso. 
Mi voltai per appoggiare ill bicchiere, ormai vuoto, sul terrazino e quando mi rivoltai trovai solo George.
"E Alan?" -chiesi insospettita-
"E' andato" -disse sorridendo- Avevo come l'impressione che l'avessa cacciato via lui, come aveva fatto l'ultima volta. Ma no, lui ora esce con Katie.
Mi sedetti sul muretto del balcone accavallando le gambe, scordandomi completamente di quanto lui trovava sexy quella posizione.
Sorrise abbassando lo sguardo e sistemandosi i capelli. "Allora, ti stai divertendo?" -chiese guardandomi le gambe-
"Si, molto e tu?" Annuii scrocchiandosi le dita delle mani.
Alzai lo sguardo e sospirai. Dovevo stare calma, parlarci civilmente senza avere quell'inrefrenabile voglia di farlo mio davanti a tutti.
Momento imbarazzante di silenzio. Tra noi due, ovviamente.
Avevo paura che riuscisse a sentire il mio cuore battere, talmente era forte.
"Senti Barbara" -disse avvicinandosi di colpo a me- Appoggiai immediatamente una mano sul mio cuore, cercando in qualche modo di farlo calmare- "Forse dovremmo parlare" mi guardò fisso negli occhi. 
"E di cosa?" -dissi cercando di evitare il suo sguardo-
"Di noi" -sussurrò-
Non sapevo cosa fare per evitare il discorso.
Forse cadere all'indietro, picchiare la testa e perdere i sensi o meglio ancora far finta di stare male o meglio ancora togliermi i tacchi e scappare via urlando. 
"Non c'è niente da dire George, è storia passata" -dissi tra un sospiro e un altro- "Va bene" -affermò riappoggiandosi al muro di fronte a me- 
Scesi dal muretto, mi sistemai il vestito e gli sorrisi. "Ci vediamo dentro" Non mi diede il tempo di girarmi che mi bloccò prendendomi per il polso. 
Sentì un brivido percorrermi per tutto il corpo. Il suo tatto era così perfetto sulla mia pelle. 
Mi voltai nuovamente verso di lui. "Sappi che se potessi tornare indietro, non cambierei niente ma proprio niente." -disse acarezzandomi la mano con il pollice- "Perchè mi dici questo?" -dissi trattenendo il respiro- sorrise e portò la mano sulle sue labbra lasciandoci un lieve bacio. "Perchè sò che è lo stesso anche per te" 
Quella frase mi spiazzò completamente. Rimasi immobile. 
Davvero era lo stesso anche per me? Dopo tutto ciò che mi ha fatto? Barbara, rispondigli! 
Ritirai la mano bruscamente e mi avvicinai il più possibile al suo viso sussurrandogli con tono spregevole: "Ti sbagli, di grosso."

SPAZIO AUTRICE: 

Ciao miei amati lettori (?) si lo sò, ci ho messo tanto a caricare il nuovo capitolo ma non avevo molta ispirazione :c
Comunque, mi fa davvero piacere che i precedenti capitoli hanno tutte quelle recensioni, davvero tanto.
Siete le migliori, awww.
Un bacione,
J xx

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