Un amore che vive nel passato

di Mercury_3_2_93_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Foto e Ricordi ***
Capitolo 2: *** Cercare Lavoro ***
Capitolo 3: *** Nuovi amici ***
Capitolo 4: *** Un amore che vive nel passato ***



Capitolo 1
*** Foto e Ricordi ***


E’ già mattina, e io devo ancora fare tantissime cose.
Da quando ci siamo trasferiti qui a Roma, sono molte le cose da fare.
Ma prima, credo che devo presentarmi.
Il mio nome è Susanna, ho diciannove anni, mi sono trasferita assieme al mio ragazzo qui da una settimana.
A dir il vero, non sappiamo niente di questo posto, solo che sia io che il mio fidanzato, da piccoli ci siamo stati assieme alla nostra famiglia, beh non voglio entrare nei minimi particolari, ma io e Sandro ci conosciamo da molto prima che nascessimo, forse perché…
Una storia lunga, che non sto a raccontarvi.
‘’ Vediamo, dove ho messo quella foto ? ‘’
Sono un po’ una casinista, e quindi tendo a perdere tutto, anche le cose che tengo a me care, lascio scivolare i miei lunghi capelli biondi sulla spalla e inizio a cercare la mia foto da per tutto, la cerco sotto al letto, sotto ai mobili e anche in bagno, aprendo la porta vedo il  mio ragazzo che si lava i denti con indosso solo i boxer bianchi, arrossisco alla vista del suo corpo nudo, anche se lo conosco quasi meglio del mio ( :p ).
<< Susanna, devi imparare a bussare >>.
Mi rimprovera Sandro, lui ha la mia stessa età, siamo praticamente cresciuti insieme, ha gli occhi e i capelli color del carbone, e a dirla tutta, quel suo sguardo prenotante mi ha fatta innamorare di lui.
<< Scusami, ma sto cercando una cosa importante >>.
Dico richiudendo la porta del bagno, Sandro non mi ha neanche risposta.
Continuo a cercare la mia foto, quando mi viene in mente di prendere la borsetta e cercare la dentro, quindi mi butto nel soggiorno, e scavalcando tutte le borse ancora non disfatte dal giorno del nostro arrivo qui al villaggio, la trovo sepolta sotto ad un cuscino.
‘’ Forse, se sono fortunata la foto la trovo qui ‘’.
Penso prima di aprire la mia borsetta rosa, dentro vi trovo il mio cellulare, una pacco di fazzoletti e il borsellino con i soldi, persino una bottiglietta d’acqua vuota.
<< Ma niente foto >>.
Dico con le lacrime agli occhi, mentre sento le lacrime invadermi il viso.
<< Susy ? cosa cerchi di preciso >>.
Sento la voce di Sandro sfiorarmi il collo, le sue mani attorno alla mia vita.
<< La foto che ci collega a questo villaggio >>.
Dico immediatamente, lui mi sorride e mi bacia il collo.
<< Poi la troveremo >>.
In quella foto ci siamo io e Sandro da bambini.
<< Perché è così importante per te ? >>.
<< E’ bella >>
Dico arrossendo, per me ogni cosa che riguarda lui è bella.
<< va bene, poi ti aiuto a cercarla >>.
Sussurra Sandro lasciandomi andare, mi volto e lo vedo dirigersi verso la cucina, la colazione ancora non la preparo.
<  Susanna ? Ho fame >>.
Urla il mio compagno dalla cucina, io mi gratto nervosamente la testa prima di dirigermi da lui.
<< Scusa >>
<< quando dicevi di voler diventare mia moglie, eri seria ? >>.
A quella domanda arrossisco, poi annuisco lentamente.
<< E allora, inizia a comportarti da mogliettina >>.
Sembra un rimprovero, ma non ci do tanto peso.
<< Tu inizia a fare meno casino in casa >>.
Se quella doveva essere chiamata casa, allora era meglio chiamarla immondizia.
<< La colpa è anche tua, prima che arrivavamo qui dicesti ‘’ Terrò pulita la mai casetta, il nostro nido d’amore ! >>.
Dalla sua voce sembra quasi che mi sta prendendo in giro, allora gli do una spinta.
<< Smettila, o ti lascio >>.
Dico scherzosamente, so che non potrei.
<< Non puoi vivere senza di me >>.
Sussurra Sandro venendo ad allacciare le braccia attorno al mio collo, mi lascio baciare, lascio che la sua lingua penetri le mia labbra e che inizi ad accarezzarmi dolcemente, mi lascio sfuggire un sospiro prima di separarmi da lui per riprendere fiato.
<< Lo sai che ti amo Susy >>.
Annuisco e gli sorrido.
<< Anch’io ti amo >>.
Dico prima di tirar via il maglione che teneva addosso, lascio scivolare le mie mani all’interno dei suoi pantaloni mentre Sandro mi abbraccia per le spalle con forza.
<< Susy… Dobbiamo uscire a … >>
Non lo lascio parlare e mi porto una sua mano sul seno, allora dopo, non vi era più bisogno di parole.
 
La voce narrante sarà Sandro :
 
Avevo ancora il fiato corto, dopo aver fatto l’amore con Susanna ero rimasto a guardarla dormire, siamo scappati da Milano, la nostra città natale, perché il nostro amore era sempre segnato dalle malelingue, e non era ben visto da nessuno, neanche dalla nostra famiglia.
Susanna ed io siamo nati e cresciuti insieme, ci amiamo quasi dal primo momento che abbiamo posto gli occhi gli uni sugli altri, io amavo la mia Susanna dai tempi dell’asilo, lei ha iniziato ad amarmi alle scuole superiori.
 
Inizio Flashback :
<< Susy, io ti amo ! >>
Andavamo alle medie quando le ho confessato il mio amore.
<< Io no… Non possiamo, e lo sai >>.
Così mi aveva rifiutato.
Fine Flashback :
 
Mi risvegliai da quei ricordi scuotendo la testa, Susanna stava dormendo accanto a me e mi stringeva la mano con forza, sembrava sorridente e contenta.
<< Ti amo >>.
Sussurrò al suo orecchio sforandole i capelli, è così bella e dolce, per questo mi sono innamorato di lei, anche se è molto disordinata.
Mi viene da ridere mentre osservo la stanza tutta in disordine, poi mi accorgo di un foglietto che fuoriesce da sotto al suo morbido cuscino, lo afferro e lo guardo, è la foto che prima che cercava con tanta insistenza.
 
La voce narrante sarò io :
 
La foto ritraeva due bambini rispettivamente di un anno che erano seduti su di un giardino, e mentre il maschio mangiava l’erba che era a terra, la bambina osservava con occhi dolci il moro affianco a lei.
Quei due bimbi erano Susanna e Sandro, quando ancora non erano consapevoli del futuro che li avrebbe attesi insieme.

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Capitolo 2
*** Cercare Lavoro ***


Sandro la mattina si sveglia sempre prima di me, era triste trovarsi da sola nel letto che la notte prima condividi con il tuo ragazzo, ma se lo faceva era perché ogni mattina usciva presto, per cercare lavoro.
<< Uffa però, mi piacerebbe svegliarmi con lui accanto >>.
Penso mentre mi avvicino al bagno, la casa era finalmente in ordine, la sera prima Sandro mi ha aiutata a mettere tutto al suo posto, anche se erano più le volte che ci siamo saltati addosso.
Mentre entro nel bagno, canticchio una canzoncina, poi mi preparo la vasca da bagno.
‘ Che bella la vasca, è l’ideale per fare il bagno assieme a lui ‘’.
Penso mentre il cuore mi batte all’impazzata.
Ho avuto Sandro accanto a me per tutta la vita, abbiamo dormito da bambini insieme molte volte, lui è stato il mio primo e unico vero amico, sono felice di aver capito l’amore che ci tiene uniti, ma al contempo stesso sono un po’ triste, per ricevere il suo amore, abbiamo dovuto lasciare la nostra vita passata, ho perso le mie amiche, i miei genitori, ma è tutta colpa loro che non accettano questo amore, anche se è un po’ sbagliato, noi ci amiamo e ci ameremo fino alla fine dei nostri giorni.
<< Sandro, torna subito da me >>.
Penso immergendomi nella vasca da bagno, spero che abbia trovato lavoro, così potremmo mandare avanti la casa, anche da soli.
‘’ Uffa ‘’.
Mi lascio accarezzare la pelle dall’acqua tiepida, poi faccio correre le mani su tutto il mio corpo pensando che quelle siano le mani di Sandro, mi vergogno solo a pensare una cosa del genere, ma per me era come se lui fosse davvero li con me ad accarezzarmi, chiudo gli occhi lasciandomi beare da quelle carezze proibite, proibite come il nostro amore.
Dopo essere uscita dal bagno, mi sento rilassata e felice, quindi decido di andare a fare un po’ di spesa.
‘’ Vediamo, è da poco che viviamo in questo quartiere, ma sono sicura di aver visto un market proprio da queste parti ‘’.
Penso iniziando a guadarmi attorno, mi sento un pesce fuor d’acqua, non mi trovo a mio agio senza amici e senza nessuno che mi possa dare una mano, per fortuna era come pensavo io, il minimarket si trovava nelle vicinanze di casa.
<< Vediamo, devo prendere… Carne e frutta, poi… >>.
Inizio a guardarmi attorno alla ricerca di ciò che mi serviva, quando sono sicura di aver preso tutto, mi avvicino alla cassa.
<< Attenta ! >>.
Sento all’improvviso una voce femminile alle mie spalle, mi volto di scatto e osservo alcuni barattoli di pomodori che prima erano posti a piramide iniziare a barcollare, mi allontano prima di prenderne uno in testa, questi cadono tutti a terra, mentre la ragazza che prima aveva urlato rimane sulla scala con in mano uno dei barattoli.
<< Cavolo, tutto bene ? >>
Mi domanda questa scendendo dalla scala, aveva i capelli corti ed erano rossi, due occhiali tenuti sul viso, annuisco in imbarazzo.
<< S-Si >>.
<< Devi stare più attenta, ora devo ricominciare da capo >>.
Era un rimprovero.
<< Quindi è colpa mia ? >>
Dico a voce alta, inizio a raccogliere i barattoli per aiutare quella ragazza.
<< Non ti preoccupare, lascia fare a me, dopo tutto è il mio lavoro >>.
Sussurra sorridendomi, osservo bene la targhetta sulla divisa, leggo quindi il nome.
<< No, voglio rimediare… Ti darò una mano Lisa >>.
Sussurro continuando a prendere ciò che era caduto, la ragazza dai capelli rossi allora si accovaccia accanto a me mi sorride.
<< Grazie… Ma non so il tuo nome >>.
<< Giusto, io mi chiamo Susanna, sono arrivati qui una settimana fa >>.
‘’ E non conosco nessuno ‘’
<< Capisco, come mai ti sei trasferita ? >>.
Mi domanda Lisa dopo aver messo alcuni barattoli nella posizione giusta, io la osservo e decido di metterne alcuni anch’io al posto loro.
<< Beh… Sono venuta qui con il mio… Il mio ragazzo, viviamo soli >>.
Rispondo arrossendo.
<< Ah, ma quanti anni hai ? Seri grande ? >>
Scuoto leggermente la testa.
<< Ho diciannove anni >>.
Rispondo, forse per lei non era normale che una ragazzina cambiasse città per andare a vivere così giovane con la persona che ama ?
<< Sei piccola, secondo te non è un po’ presto vivere sola con lui >>.
<< No, mi fido di Sandro, e poi… Ci conosciamo fin da bambini, siamo sempre stati insieme e sono sicura che non ci lasceremo mai >>.
Dico sicura di me, era vero.
<< Mi fa piacere, hai un lavoro >>
Chiede poi continuando a mettere in ordine i barattoli, osservo uno di questi che si era rotto e che quindi aveva macchiato a terra con la polpa.
<< No, senti… quando costa uno di questi barattoli ? >>.
<< 2,50… Perché ? >>.
Mi guardo i piedi rendendomi conto che avrei dovuto pagare ben quattro barattoli di pomodoro.
<< Ascolta, non fa niente. Non li pagare. Dirò che sono stata io a farli cadere.. Ok ? >>
<< perché sei così gentile con me ? >>
<< Mi hai aiutata, va bene così >>.
Mi sorride prima di tornare nel suo lavoro, le sarò grata.
Una volta essere tornata a casa, mi accorgo che Sandro era rincasato, allora lascio le buste della spesa a terra e corro da lui, lo trovo seduto al divano e gli salto addosso.
<< Ciao, sono contenta di vederti >>.
<< Ehi piccola, dove sei stata ? >>.
In breve gli racconto tutto, e quando gli parlo del piccolo incidente si mette a ridere.
<< Sei la solita imbranata, fin da piccola sei sempre stata così >>.
Metto il broncio voltando la testa di lato.
<< Cattivo… Ah, tu hai trovato lavoro ? >>.
Annuisce.
<< Sul serio ? >>
<< Si, come elettricista. Naturalmente all’inizio aiuterò solo a passare i fili e cose varie.. Poi potrò fare tutto da solo >>.
Sono contenta per lui, ma so che non sarà facile.
<< Ascolta, e se trovassi anche io un lavoro ? >>
<< Sei sicura ? A te non è mai piaciuto lavorare >>.
<< Si, ma… Voglio rendermi utile >>.
Sandro mi sorride appena prima di annuire, poi mi bacia il collo e le labbra, con la lingua inizia a leccarmi il collo e scendere fino ai seni, mi lascio sfuggire diversi sospiri, prima di sentire la sua mano accarezzarmi proprio nell’intimità, dove quella mattina mi sono sfiorata nella vasca da bagno.
 

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Capitolo 3
*** Nuovi amici ***


L’idea che Susanna lavorasse, non mi aveva mai sfiorato.
La conosco, sono sicuro che si stancherà presto, ma anche se così fosse la lascerò fare, non voglio che si arrabbi con me perché le impedisco di fare ciò che vuole, spesso è capitato che litigavamo per questo motivo.
<< Allora esco, Ciao amore >>.
Urla Susy prima di baciarmi le labbra, la osservo correre fuori casa e sorrido, era felice e questo contava più di tutto.
 
Inizio Flashback :
<< Susy ? Perché piangi, lo sai che odio vederti così >>.
Eravamo al secondo anno di superiori, quando Susanna mi ha confessato il suo amore.
<< Allora lasciala >>.
Mi rispose con le lacrime agli occhi, non capendo cosa mi stava per dire, porto entrambe le mani sul suo viso.
<< Cosa stai dicendo ? >>
<< Lascia la tua ragazza… Smetterò di piangere >>.
Rimango sorpreso da quelle parole, e al contempo stesso felice.
<< Sarà fatto >>.
Avrei realizzato qualunque suo desiderio.
<< E poi… >>.
Osservo Susanna avvicinare la fronte alla mia, quando la posa su di me sento il cuore battere forte, quasi mi sfuggisse fuori dal petto.
<<  Poi ? >>.
<< … Poi, amami >>.
Dice prima di baciarmi dolcemente, ricambio subito quel bacio, da allora inizia la nostra storia d’amore.
Fine Flashback :
 
Le ci era voluto molto tempo per capire i suoi sentimenti, ma io ho aspettato.
Dopo essere tornato alla realtà, mi dirigo verso l’uscita di casa, avevo promesso che questa mattina sarei andato sul posto di lavoro per parlare di alcune cose, naturalmente erano cose del tipo, sai i rischi a cui corri, sai che devi essere attento e serio ? poi mi avrebbero dato una tuta da lavoro e sarei tornato a casa.
Era noioso ciò che avevano da dire, e io per la maggior parte del tempo non ho dato molto ascolto a loro.
‘’ Uffa, mi sto già stancando di questo lavoro ‘’.
Penso mentre ero sulla strada di casa, e dire che pensavo che Susanna sarebbe stata poca idonea a trovare un  lavoro, mentre io neanche inizio e già mi sono stancato di esso.
Mentre mi avvicino al mio appartamento, una voce mi raggiunge alle spalle.
<< Sandro ? Hai dimenticato questa >>.
Mi volto, e vedo Lorenzo che mi porge un sacchetto, lui è un mio compagno di lavoro, il ragazzo incaricato ad insegnarmi tutto.
<< Ah, si la tuta >>.
Dico afferrando la busta che mi porgeva Lorenzo, osservo i suoi occhi che sono fissi su qualcosa, mi volto leggermente e mi accorgo che stava fissando il market dove Susanna aveva fatto la spesa, ed è li che la vedo.
<< Susy ? >>.
Sussurro il suo nome mentre la vedo sorridere ad una ragazza con gli occhiali.
<< Conosci il suo nome ? >>.
Mi domanda subito Lorenzo.
<< Si, è la mia ragazza >>.
Dico già con la rabbia in corpo per la gelosia.
<< Chi ? Quella con gli occhiali ? >>.
<< No, quella con i capelli biondi >>.
Lo vedo tirare un sospiro di sollievo, allora lo tiro anch’io.
<< Sai, io sono innamorato di Lisa da tanti anni, ma il nostro non sarà mai un amore che può essere realizzato >>.
<< Perché dici così ? >>.
Lçorenzo mi da le spalle e s’incammina, allora lo seguo.
<< Perché lei è mia cugina >>.
Era un amore proibito.
 
La voce narrante sarà Susanna :
 
<< Un amore impossibile ? >>.
Lisa era diventata mia amica, è grazie a lei ora posso lavorare in questo mini market.
<< Si, tu ci credi agli amori impossibili ? >>
<< Si >>
E’ la mia risposta sicura.
<< Io ne sto vivendo uno… Sai con il mio ragazzo, ti avevo detto che ci siamo trasferiti qui, però non sai il motivo… Vedi, io e lui non possiamo stare insieme se continuiamo a vivere con la nostra famiglia >>.
<< Perché ? >>
Domanda un po’ stupida, aveva ragione a fare quella faccia, le ho detto che fin da bambini Sandro ed io eravamo insieme, e quindi i nostri genitori dovrebbero essere contenti del nostro amore…
<< E’ una storia lunga, che un giorno ti racconterò >>.
Lascio cadere li il discorso, poi osservo Lisa sorridermi.
<< Sarò contenta di ascoltarti >>.
Sorrido contenta, non mi sento più tanto sola.
<< Oggi ha chiamato mia madre, dovevo cambiare il numero, l’ho detto a       Sandro e lui mi ha spezzato la scheda, quindi devo andare a comprare un’altra, verresti con me ? >>.
Domando osservando gli occhi di Lisa, erano di un color azzurro cielo, erano belli.
<< Si >>.
Lisa mi sorride, poi torniamo a lavoro.

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Capitolo 4
*** Un amore che vive nel passato ***


Sono contenta che Lisa abbia accettato di accompagnarmi a far compre, almeno è un occasione per conoscere meglio Roma.
<< Mi sono innamorata di mio cugino quando per caso l’ho baciato, eravamo due ragazzini di dodici anni, e beh… Lui e io stavamo giocando al gioco della bottiglia assieme ad altri nostri cugini, sai come finiscono queste cose ? >>
Lisa mi stava raccontando del suo amore proibito, ma per me non era una brutta cosa.
<< a me non sembra una brutta cosa amare tuo cugino >>.
<< Forse tu, parli così perché non sei innamorata di un tuo aprente, ma prova a pensare, se ami qualcuno della tua famiglia, come la vedrebbero i tuoi genitori ? >>.
Io sorrido un po’ falsamente.
<< Male è ovvio… Ma vedi, io non ci vedo nulla di male perché… >>.
Mi fermo un attimo prima di continuare a parlare.
<< Posso parlarti del mio amore ? >>.
Lisa annuisce e mi sorride, m’invita a sedermi sulla panchina e a prendere un cono gelato con lei, mentre le racconto la mia storia però lascio che la panna si sciolga tutta sulla mia mano.
 
Inizio Flashback :
 
Mi ero confessata a Sandro, ero felice e triste al tempo stesso.
<< Sandro, loro non accetteranno mai il nostro amore >>.
Sussurro stringendo le mani attorno al suo collo, pianto gli occhi verdi in quelli neri di lui, verde nel nero, una perfetta combinazione.
<< lo so, ma ti amo.. Non posso pensare di vivere senza di te >>.
Annuisco, erano le stesse sensazioni che provavo io, in fondo, siamo sempre stati legati da qualcosa di profondo, qualcosa che ci ha sempre fatto sentire le stesse sensazioni.
<< Anch’io ti amo, avrei tanto voluto capirlo prima >>.
Sussurro sulle sue labbra.
Dopo quella confessione, io e Sandro abbiamo passato i primi due mesi ad amarci senza dir nulla a nessuno, non potevamo confessarci, ma potevamo amarci, poi arrivò una sera, Sandro dormiva con me, mentre nel cuore della notte mi sveglio di sopra salto.
<< Sandro ? >>
Inizio a scuoterlo piano, ma lui non si desta.
<< Sandro, ti prego svegliati >>.
Sussurro più forte, finalmente apre gli occhi e mi sorride.
<< Cosa c’è >>
Mi chiede dolcemente, mi stringo a lui e piango in silenzio.
<< Ho paurA >>.
<< Hai fatto un incubo ? >>.
Scuoto la testa e lascio che la sua mano mi accarezza la schiena.
<< Ho paura di perderti >>.
<< E ti è venuto così, all’improvviso ? >>
Annuisco piano, la paura di stare senza del mio vero amore era tanto forte.
<< Sai che sei bellissima quando ti accoccoli così sul mio petto ? >>.
Arrossisco alla sua dichiarazione.
<< Sento il tuo cuore battere contro il mio… Tu non lo senti ? >>.
<< Si >>.
Mi alzo leggermente con il busto per farmi più vicina a lui, le labbra stavano per sfiorarsi.
<< Questo perché abbiamo lo stesso cuore >>.
Dice prima di baciarmi, non comprendo molto bene le sue parole, ma lascio che la sua mano mi accarezzi il seno, le sue dita mi stringono piano il capezzolo e mi lascio sfuggire un gemito di piacere, il corpo di Sandro era così virile e caldo che inizio a perdere subito lucidità, struscio con la mia intimità contro l’evidente eccitazione di Sandro e sorrido, Sandro mi bacia il collo lasciandomi un succhiotto, poi con la mano entra nei pantaloni del mio pigiama e mi accarezza proprio lì, allora per soffocare i sospiri attacco la bocca al suo petto e mi stringo forte a lui, era la prima volta che sentivo tutte quelle emozioni, Sandro muove la mano dolcemente prima di fermarsi  porgermi una domanda.
<< Facciamo l’amore ? >>
Annuisco arrossendo violentemente.
<< Ma sei sicura ? E’ la prima volta per te >>.
<< Si, sono sicura perché tu sei… >>.
Fine Flashback :
 
<<  Il mattino dopo, quando mia madre ci vide nudi nel mio letto, capì che tra noi c’era qualcosa, volevo sprofondare per la vergogna, ma non m’importava, io amavo Sandro e lo amo tutt’ora, quando papà lo venne a scoprire iniziò una lunga ed accesa lite tra di loro, Sandro andò via di casa, e non ci rimise più piede… Per questo quando io ho compiuto diciannove anni e anche lui… Decidemmo di scappare, volevamo stare insieme e questa era l’unica soluzione… Ora capisci perché dico che ci credo all’amore proibito Come il tuo ? >>
Osservo gli occhi lucidi di Lisa, poi la vedo annuire e sorridermi, ormai il mio gelato era tutto sciolto, quindi mi alzo e lo butto via, mi pulisco le mani con una salviettina e allora mi accorgo che Sandro era seduto su di una panchina poco distante dalla mia.
<< Ooohy Sandro >>.
Urlo scuotendo la mano, lui mi vede e sorride dolcemente, osservo l’amico che gli è affianco alzarsi da dov’era seduto, entrambi avevano un ghiacciolo in mano, poi corro verso di loro e levo dalle mani di Sandro il ghiacciolo alla menta, il mio preferito.
<< Ehi Susy >>.
Sandro mi sorride e io non lo calcolo, poi vedo Lisa avvicinarsi a noi.
<< Ciao Lorenzo >>.
<< Lisa >>.
 
Solo allora facendo due più due, mi rendo conto che quello è il cugino di Lisa, il suo amore proibito.
<< Sai ? Stavo raccontando a Lorenzo del nostro piccolo Segreto >>.
Dice Sandro allacciando le mani attorno al mio collo.
<< E sono sicuro che anche tu lo hai fatto con la tua amica… Vero ? >>
Annuisco, Sandro mi conosceva a memoria, sorrido abbracciandolo forte.
<< Mi fido di Lisa, è una mia amica >>.
Dico contenta, posso sentire Lisa sorridere dietro di me.
<< E di me ? Di me non ti fidi più >>
Chiede Sandro facendo il finto offeso.
<< Ovvio che mi fido di te… Tu sei mio fratello, mi fiderò per sempre di te >>.
Sandro ed io eravamo gemelli, per questo vivevamo in un amore proibito, ma che non avrebbe mai conosciuto la parola fine.
 

 

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