Alla ricerca della felicità

di KingArthur92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap1: l'inizio di una storia ***
Capitolo 2: *** Cap2: l'incontro ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Amore e attrazione ***



Capitolo 1
*** Cap1: l'inizio di una storia ***


I contadini si stavano lavorando la terra per preparare il terreno al prossimo raccolto quando due giovani al galoppo passarono tanto rapidamente che mandarono in rovina tutto il loro duro lavoro sotto il sole. Finita la corsa i due giovani, Isabella e Stefano, felicemente sposati, arrivano al castello dei conti Màson, era una famiglia nobiliare francese trasferita nel Piemonte per trovare maggior fortuna, dove lavoravano rispettivamente come ancella dell’anziana contessa mentre l’altro è lo stalliere del conte.

La sorella del conte, Margherita, una donna sposata prima del tempo scende dalle scale del castello per andare incontro alla giovane Isabel mentre borbottava qualcosa. La giovane ragazza aveva dimenticato la concezione del tempo con il suo sposo nei rari momenti in cui si potevano concedere dei momenti liberi. La contessa nel vedere Isabel vestita come un uomo rimase scandalizzata, lei abituata ad abiti di gran classe non poteva sopportare di vedere un’altra donna, seppur di ceto basso, vestire come un uomo….
«dove sei stata?...sono due ore che io e tutta la servitù ti stiamo cercando?...Non possiamo correrti dietro tutto il tempo, se non fosse per mia madre saresti stata buttata fuori già da un bel po’ da questo castello e ora ti ritroveresti tu e tuo marito al borgo della cittadella a chiedere qualcosa da mangiare, in futuro cerca di essere più presente, sono stata ben chiara?».

La giovane ragazza fece un inchino nei confronti della contessa Margherita…«vogliate perdonarmi contessa, ma vedete io e mio marito ci siamo addentrati molto nella foresta andando a caccia cercando di trovare qualche buona preda da cucinare questa sera. Ora con il vostro permesso andrei a vedere come sta vostra madre e se ha bisogno di me!», abbassò il capo e sali le scale dirigendosi verso la stanza da letto della contessa Maria, era una donna avanti con gli anni, anche se aveva una lucidità e una voglia di vivere che era paragonabile a una ventenne, aveva spesso di gravi attacchi d’asma e durante le giornate di primavera era costretta a stare nel suo letto mentre pensava a suo nipote, Francesco, un ragazzo molto dolce e sensibile, dalle buone maniere che si era arruolato nell’esercito di Francia in seguito a una grossa delusione d’amore e la povera contessa desidera vederlo e abbracciarlo nuovamente prima che passasse a miglior vita.

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Capitolo 2
*** Cap2: l'incontro ***


Quando Isabella entrò nella stanza della contessa lei alzò subito le braccia verso di lei come a voler ricevere un caldo abbraccio da quella sua ancella che considerava come una figlia che non aveva mai avuto…«oh bambina mia, vieni a sedere qui accanto a me, ho sentito molto la tua mancanza quest’oggi e stavo pensando che non saresti venuta più, ora raccontami qualcosa che cosa avete fatto tu e bel ragazzo che hai avuto la fortuna di avere come sposo?»

Isabella abbracciò d’istinto la donna che considera come sua madre e le sorrise che sembrò riportare Maria nel fiore degli anni…«nulla di importante contessa, Stefano mi ha voluto portare a caccia con se nella foresta dopo la cascata per cercare di catturare una pernice, ma ci siamo dovuti accontentare di un fagiano, ma per noi due è un animale che ci sfamerà almeno per questa sera. Avete bisogno di qualcosa contessa?»...l’anziana donna tossi e poi gli parlò…«cara figliola, sai di cosa avrei bisogno?....di uscire da questa stanza e andare a fare una passeggiata nel parco, ma mia figlia me lo vieta, mi considera come se già stessi con un piede nella fossa e poi sai cosa vorrei?...vorrei tanto vedere mio nipote, sono già tre anni che manca da casa e desidero molto vederlo. Ora gentilmente andresti a dare ordini per la cena e più tardi mi porterai qualcosa da mangiare, ora va pure io dormirò un’pò!».

Isabella fece un leggero inchino e uscii dalla stanza e andò nelle cucine dove l’anziana cuoca, Emilia, una donna molto saggia che voleva un gran bene a Isabella, l’aveva cresciuta come una figlia e occupava un posto privilegiato nel suo cuore. Emilia si diede subito da fare e preparò velocemente ciò che la contessa desiderava mentre Isabella si reco nella grande biblioteca del castello, era un luogo veramente spazioso, era ricca di tantissimi libri di ogni genere, dalla poesia, dai romanzi d’amore, libri adatti per ogni fascia d’età. Isabella adorava molto immergersi in quel momento, sognare le gesta di valorosi cavalieri che difendevano con onore i propri ideali battendosi con grande coraggio per difendere la donna che amavano o che desideravano. Ora il desiderio della giovane ragazza era un altro, voleva far tornare il giovane conte per rendere felice la contessa, cosi iniziò a guardarsi in giro fra le numerose carte che erano sparse ovunque nella biblioteca fino a quando non trovò una lettera dove c’era scritto l’indirizzo dove il conte Francesco viveva. Iniziò a scrivere una lettera chiedendogli di tornare il più presto possibile a casa perché sua nonna stava poco bene, siglò la lettera e la inviò presso la guarnigione con la speranza che Francesco ricevette il più presto possibile quella lettera.

Francesco era un giovane conte che si era dedicato alla carriera militare seguendo sempre i valori che sua madre gli aveva trasmesso, ormai era diventato un giovane sergente e godeva dell’ammirazione di tutti quanti all’interno della guarnigione. Era alto, aveva lunghi capelli neri, degli occhi celesti ed era molto muscoloso. Stava impartendo una lezione ai nuovi cadetti quando fu interrotto dal comandante che gli recapitò una missiva dalla sua famiglia e cosi la lesse e dopo aver appreso le gravi condizioni di salute di sua nonna chiese un congedo di due mesi dalla guarnigione per fare ritorno in Piemonte dalla propria famiglia.

Fece preparare rapidamente il suo cavallo, Efesto, un cavallo bianco, molto robusto e veloce e a gran galoppo tornò a casa per andare a trovare sua nonna. Il giovane si mise si mise di buon passo e dopo qualche giorno arrivò finalmente a casa, era molto contento di vedere di tornare a casa, ma allo stesso tempo tutti i suoi ricordi, belli e brutti tornavano nella sua mente, aspetto un’pò prima di entrare nel grande cancello ammirando la bellezza della propria tenuta. I servitori notarono immediatamente qualcuno alla porta, non riuscivano a capire chi fosse dalla divisa che l’uomo indossava e si interrogavano a vicenda su chi fosse quell’uomo misterioso. Francesco tirò un profondo respiro e spronò il proprio cavallo ad entrare nel castello, fu cosi che i servitori capirono chi era, era il giovane conte che finalmente era tornato a casa e cosi gli andarono incontro e non appena lui smontò da cavallo andò ad abbracciarli uno ad uno felice e al tempo stesso commosso di essere tornato in quella meravigliosa famiglia. Li salutò uno ad uno e poi corse immediatamente nel castello per andare incontro alla sua adorata nonna e senza volerlo fini in biblioteca, dopo la sua partenza, nel castello erano stati fatti molti lavori e si ritrovò disorientato e ancora di più quando entrando in biblioteca notò una giovane donna seduta su una poltrona intenta a leggere un libro. Francesco rimase molto capito da Isabella, che non osò pronunciare parola quasi per non disturbarla mentre leggeva, infine si decise a parlare, tossi lievemente e poi le rivolse la parola … «vi chiedo perdono mia signora se vi ho disturbato mentre stavate leggendo, non vi ho mai visto qui, non siete di queste parti?...Perdonatemi io sono il conte Francesco, il nipote della contessa, mi è arrivata una lettera con su scritto di recarmi il più presto possibile qui, perché mia nonna stava poco bene, dov’è?»…La ragazza si alzò di scatto e fece un inchino nei confronti dei conte…«piacere mio signor conte, io sono Isabella e vi ho scritto io per farvi fare ritorno a casa, vostra nonna era cosi desiderosa di vedervi ed abbracciarvi che ha sofferto molto!»...gli disse alzando la testa verso di lui e li anche lei rimase senza parole nel vedere la bellezza del conte e il suo modo raffinato di porsi nei suoi confronti, anche se lei era solamente una serva, nessun nobile gli aveva parlato con tanta gentilezza e ammirazione!…

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Amore e attrazione ***


Restarono lì a guadarsi per dei minuti senza dirsi nulla, solamente si guardavano a vicenda, sperando che qualcuno parlasse o dicesse qualcosa, ma niente, alla fine Isabella gli disse…«conte vi porto da vostra nonna!». I due stavano per andare nella stanza della contessa quando lei incominciò a parlare…«Isabella sei tu non è vero?...chi c’è li con te?»…Francesco rise di gusto a ciò che la nonna disse e anticipò…«nonna sono io, il tuo adorato nipote, sono tornato a casa per te!»….Maria era molto contenta e allo stesso felice nel vedere che il tuo bel nipote stava seduto accanto a lei dopo tanti anni…«mi sei mancato cosi tanto Francesco che ormai non ti riconosco più…sei diventato un bellissimo uomo e questa uniforme di dona molto, ti vedo un’po’ sciupato, stai mangiando non è cosi?...e non osare mentire a tua nonna, sarò anche vecchia, ma non sono certo diventata sciocca improvvisamente, ti conosco molto bene!»…Il giovane rise sempre di più…«no, nonna, non ti preoccupare, io sto molto bene e mangio sempre di gusto stai tranquilla e tu come stai?»…e lei rise mentre gli continuava ad accarezzare il suo volto…«come vuoi che stia?...qui tutti mi trattano come se fossi una moribonda, tua zia e bell’imbusto di tuo zio invece di occuparsi della tenuta se la spassa con le cortigiane a Torino invece di stare accanto a tua zia e alla tua nipote e tuo padre e tua madre sono sempre in viaggio, se non fosse per Isabella a quest’ora sarei già passata nel regno di nostro signore a guardarvi da lassù, ora mi aspetto da te che domani mattina mi porterai a fare una bella passeggiata nel giardino, ci conto eh?»…«Come vuoi nonna ti porterò a fare una bella passeggiata per il parco e ti racconterò tante cose. Ti chiedo un piacere ora cerca di riposare e di non affaticarti. Ora riposa che stasera ti verrò a trovare, in questo momento vorrei fare una doccia e riposare un’ bel po’, il viaggio è stato molto stancate e non ce la faccio a stare in piedi, ci vediamo più tardi cara nonna!»…Il giovane si alzò, dopo aver rivolto un saluto alla nonna e Isabelle uscii e tornò nella sua stanza fece un bagno e si addormentò.
Isabella restò fino a lavorare fino all’orario di cena e poi lasciò le sue abituali mansioni e tornò a casa da Stefano che la stava aspettando accanto al fuoco mentre arrostiva il fagiano catturato…«sei arrivata finalmente!...mi stavo preoccupando seriamente, non è da te tornare cosi tardi a casa la sera, è successo qualcosa al castello?»…la giovane si mise subito a lavoro per preparare la tavola e poi andò accanto a Stefano baciandolo…«mi sei mancato molto tesoro mio, ma a castello quest’oggi ha fatto ritorno il nipote della contessa Maria e io sono stata impegnata tutto il giorno con la contessa e con il conte, per fortuna mi hanno congedata e quindi sono tornata a casa. Ho una gran fame, è pronto il fagiano?».Stefano rimase incredulo alle parole di Isabella…”il conte  è tornato?...non ne sapevo nulla, siamo cresciuti insieme. Quando avrò finito i miei lavori, domani dovrò andare assolutamente da lui e abbracciarlo per salutarlo, quante ne abbiamo passate insieme, è veramente un grande amico.Ci siamo sempre aiutati a vicenda in ogni situazione e mi è dispiaciuto molto quando ha scelto di andarsene, ora spero che resti qui da noi, dobbiamo recuperare tutto il tempo perso!»…Isabella sorrise di buon grado al marito…«vi conoscete molto bene tu e il conte?...so che domani mattina accompagnerà sua nonna in giro per i giardini quindi puoi andare li e salutarli entrambi. Vieni qui e mangiamo qualcosa dai!»…Stefano si alzò e dopo aver servito il fagiano iniziarono a mangiare mentre parlavano delle loro rispettive giornate e dei loro sogni, avere una casa più grande e dei bambini un giorno. Trascorsero la serata alla fine abbracciandosi e cullandosi a vicenda restando alla fine addormentati. La mattina seguente Isabella si alzò molto presto e iniziò a preparare la colazione per Stefano che si stava alzando…«andiamo pigrone, alzati da quel letto, altrimenti farai tardi a lavoro e non avremmo più un pezzo di pane da mangiare la sera!»…Stefano brontolò leggermente e alla fine si alzò e dopo aver mangiato e aver dato un tenero bacio entrambi andarono a lavoro.Quando Isabella arrivò nelle stanze della contessa Maria non la trovò e si preoccupò temendo che fosse successo qualcosa, quando si sentii arrivare qualcuno alle spalle, era Emilia…«ah sei tu Emilia, buongiorno, sono venuta a controllare la contessa, ma non c’è, sai per caso dov’è?...non le è capitato nulla di grave vero?»…l’anziana donna le sorrise e poi le parlò…«stai tranquilla figliola, lei non è qui, è in giardino, sta facendo una passeggiata con suo nipote Francesco, puoi andare da loro, entrambi ti stavano cercando, non so cosa vogliono da te!»

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