sesshoxrin
Chiediamo
immensamente scusa per il ritardo...purtroppo lo studio non ci ha
impegnato tantissimo....siamo desolate....però...buona
lettura!^^
Non
avevo mai visto un palazzo di quelle dimensioni. Era
enorme, magnifico e … TERRORIZZANTE! Avevo paura, una paura
matta di quello che
mi sarebbe successo, di ciò che mi sarebbe stato chiesto di
fare e,
soprattutto, di quanto tempo avrei dovuto trascorrere in quel luogo.
Maho:
allora? Che ne dici? Ti piace il palazzo? (mi sorride
raggiante)
Io:
(per non deluderla ) sì certo è
,è molto bello davvero!
Maho:
lo sapevo che ti sarebbe piaciuto sorgente di luce!!!
Io:
ti prego non chiamarmi a quel modo io,io mi chiamo Rin …
Maho:
veramente non dovrei chiamarti per nome, ma se lo
desideri farò così, Rin.
Io:
ti ringrazio!
Maho:
bene! Adesso basta chiacchiere! È ora di andare!
Coraggio ti faccio strada, e non far caso alla gente che ti guarda,
è solo
curiosa.
Io:
v-va bene … (in effetti mi stavo giusto chiedendo
perché
la gente che incontravamo mi guardava in modo così ostinato,
cominciavo a
sentirmi ancora più a disagio e disorientata di prima )
Ricominciammo
a camminare e in pochissimo
tempo raggiungemmo l’enorme colonnato
antecedente il palazzo. Le colonne erano di marmo verde, e si ergevano
alte e
slanciate verso il soffitto di marmo bianco come la neve decorato magnificamente
con coloratissimi ed
eleganti figure rappresentanti (probabilmente) dei e dee di quel mondo. La porta
d’accesso al palazzo
era alta all’incirca dieci metri ed era in bronzo ed oro
cesellato, uno
spettacolo davvero magnifico! Maho attivò uno strano
meccanismo al lato della
porta attraverso una lunga corda irrobustita con filamenti
d’oro e d’argento,
in modo da aprire il pesantissimo portone (in seguito mi sono fatta
spiegare
dalla mia venerabile maestra, Elektra, il meccanismo
d’apertura della porta, ma
all’inizio lo ignoravo e per me quel semplice gesto fatto da
Maho rappresentava
una sorta di magia). Finalmente entrammo nel palazzo.
Maho:
bene adesso dobbiamo dirigerci verso la sala del
trono.
Io:
sì …
Anche
se la facciata del palazzo mi aveva terrorizzata,
l’interno mi aveva … CONQUISTATA! Non avevo mai
visto un luogo così bello e magnificamente
decorato! niente di ciò che avevo visto mi era parso brutto,
niente fuori
posto, niente di cattivo gusto … era tutto, in poche parole,
PERFETTO! Ed io
ero semplicemente innamorata di quel luogo, innamorata di quella luce
sconosciuta che mi circondava, innamorata della bellezza stessa che
sembrava
emanare ciascun oggetto, mobile o superficie di quel posto. Niente
sarebbe
stato più come prima, questo è vero, tuttavia
… tuttavia avevo cominciato a
rivalutare tutta la faccenda, e in qualche modo, ad accettarla.
Maho:
che c’è? Sei silenziosa
Io:
no, niente. È solo che qui è tutto
così bello …
Maho:
sono contenta che ti piaccia! Dopotutto questa è casa
tua ora (mi sorride dolcemente)
Io:
…
Maho:
ecco siamo arrivati alla sala. Adesso stai
tranquilla e sii
naturale, non farti
mettere in soggezione dai consiglieri e dal primo ministro, non
vogliono
giudicarti, ma solo darti il benvenuto in questo mondo che,tra
l’altro ti
appartiene.
Io:
ok. Cercherò di fare del mio meglio.
Entrammo
nella sala del trono attraverso
una porta meno grande della prima
ma egualmente bella e maestosa. Quello che vidi mi lasciò
senza parole. La sala
del trono era un’enorme stanza circolare totalmente rivestita
d’oro e sulle
pareti spiccavano lucenti pietre preziose ed alla finestra
c’erano magnifiche
tende di velluto color blu marino che ricadevano morbidamente al suolo
formando
eleganti pieghe e giochi d’ombra. Il soffitto era
straordinario, consisteva in
un’enorme volta decorata in modo da
raffigurare la volta
celeste con tutti i suoi pianeti e le sue costellazioni in modo
così preciso
che sembrava realmente un pezzo di cielo notturno (in seguito Elekta mi
spiegò
che l’intera opera era stata eseguita con l’aiuto
della magia, cosa che io avevo
immediatamente percepito la prima volta che l’avevo
osservata).Tutt’intorno
alla sala c’erano innumerevoli sedie
sulle quali erano seduti altrettanti uomini abbigliati
elegantemente che
mi squadravano dalla testa ai piedi (cosa
che io trovai estremamente irritante) e all’estremo opposto
rispetto alla porta
d’ingresso della sala c’era il trono, in oro puro e
totalmente scolpito e
decorato da raffinati bassorilievi. Affianco al trono, sulla destra
c’era colei
che sarebbe diventata la mia venerabile maestra, la gran dama di corte,
e
potente strega, Elektra. Era vestita con un lungo ed elegante abito
azzurro con
i bordi blu scuro che teneva allacciato sotto il seno con un sottile
nastro di
raso del medesimo colore dei bordi, i capelli castani erano raccolti
dietro la
nuca da un’elaborata pettinatura che lasciava ricadere alcune
ciocche ondulate
sulla sua schiena, due bellissime spille d’oro, appuntate con
cura una sulla
spalla sinistra ed una sulla spalla destra, reggevano uno splendido
mantello di
velluto blu scuro che ricadeva dolcemente sulla schiena della mia
maestra, fino
a toccare il suolo; all’inizio pensai
che fosse una dea, e che mi avrebbe ricondotto nel mondo
da cui
provenivo dal mio amato signor Sesshomaru, ma mi sbagliavo. Alla
sinistra del
trono invece c’era un anziano signore dall’aspetto
austero, vestito con una
lunga tunica nera decorata con filamenti d’oro, con il
monocolo e con uno
strano cappello in testa (il suo nome era Arkei, ed era il primo
ministro di
Atlantide)
Maho:
egregi signori consiglieri, potente primo ministro e
saggia Maestra ho condotto qui la giovane umana prescelta per diventare
la
signora di Atlantide, la nostra sorgente di luce, il suo nome
è Rin ed è
arrivata qui attraverso il sacro portale dell’ottava stella,
ed è pronta per
essere la nostra sovrana!( detto questo s’inchinò )
Arkai:
molto bene, d’ora in avanti la saggia Elektra sarà
la
tua insegnante. Da lei apprenderai le arti magiche e le varie regole
del
protocollo reale, nonché una lunga serie di altre materie
che ti saranno utili
per governare il complesso mondo di Atlantide, poiché tu sei
colei che ogni
trecento anni viene scelta dagli astri per essere la nostra sovrana e
portare
la luce nel nostro mondo. Non puoi tirarti indietro, non puoi
abbandonare i
tuoi sudditi, questo dicono gli antichi testi e questo dovrà
essere. Benvenuta
mia sovrana.
Tutti
i presenti si inchinarono di fronte a me, ed io
finalmente capii che non avevo scelta, dovevo restare. Una lacrima
solitaria
scese lungo il mio viso mentre mi apprestavo a diventare la sovrana di
un mondo
sconosciuto, e solo una parola si affacciava prepotente nella mia mente
…
Sesshomaru …
come
detto prima ci scusiamo immensamente per il ritardo...
comunque
salve....sono saku....bene...questo cap lo ha scritto machi...e a me
è piaciuto molto...speriamo piaccia anche a
voi....^^....inoltre
vogliamo ringraziare le persone che hanno recensito e hanno
aggiunto ai peferiti^^...
e
ora...risposte alle recensioni^^
intery:ciao!...scusaci
per il ritardo...eh si....rin si ritrova a governare su un bel
regno!....poverina!...sesshy?...ma che carino!! ahahahaha...ti
ringraziamo tantissimo per la recensione!!...ciaooo!!!
sessho94:ciao!...eh
si...jaken...è sempre lui...tutta colpa
sua...si...catapultata
ad Antlantide....bè...ecco il seguito...speriamo ti sia
piaciuto! grazie per la recensione!.. ciaooo!!!
KaDe:
ciao!...bè
si...effettivamente lo abbiamo fatto OOC...forse un pò
troppo...però come hai detto tu: è bellissimo lo
stesso*_*...vabbè...siamo contente che la ff ti piaccia e
grazie
per la recensione!...ciaoooo!!!
un grazie enorme generale ....anche solo a chi
legge!^^... al prossimo capitolo!!!...zauuuuuuuuuuu
saku e machi
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